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ca_5_2011

Date post: 15-Mar-2016
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ARRIVA LA BOTTEGA DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA N° V _ MAGGIO 2011 IL PRESIDENTE MARINI LA LEGGE CHE HA CAMBIATO L'AGRICOLTURA
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NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA

N° V _ MAGGIO 2011

IL PRESIDENTE MARINI

LA LEGGE CHE HA CAMBIATOL'AGRICOLTURA

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“La Legge di Orientamento è sempli-cemente la cosa più intelligente fatta fino ad ora”. Così il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, ha commen-tato il decimo anniversario dell’entrata in vigore della legge 228 del 2001 che, fortemente voluta da Coldiretti, ha ri-voluzionato il modo di fare agricoltura. “Prima sul piano normativo non c’era la possibilità di fare una politica legata al prodotto, di confrontarsi col merca-to, di legarsi alle aspettative della gen-te – ha sottolineato il presidente della Coldiretti -. Si legava la nostra attività alla semplice produzione del bene pri-mario. Ma l’agricoltura è anche fare la farina, fare il pane e ven-derlo. La Legge di Orien-tamento ha stravolto in positivo il nostro fare agricoltura. Ed è una fortuna che nes-suno, a cominciare dalla politica, abbia pensato di metterci le mani e peggiorar-la”. La legge 228 del 18 maggio 2001 ha allargato i confini dell’attività agricola: dalla semplice attività di coltivazione ed allevamento alla trasformazione azien-dale dei prodotti e alla loro vendita in azienda o nei mercati degli agricoltori. Ma anche alla fornitura di servizi alla pubblica amministrazione come i con-tratti realizzati da molti comuni per la

pulizia delle strade dalla neve attraver-so l’uso dei trattori o la cura del verde pubblico che spesso viene affidata agli agricoltori. Per non parlare della nasci-ta delle fattorie didattiche con le con-venzioni con le scuole, ma anche degli agriasili e il prossimo arrivo del primo “agriospizio” realizzato da una giovane imprenditrice. Sono stati infatti soprat-tutto i giovani a cogliere le nuove op-portunità. Un agricoltore può produrre e vendere birra ottenuta dal suo orzo o produrre e vendere pane preparato dal proprio grano. E in dieci anni sono raddoppiati gli agriturismi presenti che hanno superato le diciannovemila uni-

tà, sono nate 1.189 fatto-rie didattiche, decine di agriasili, mentre i mercati degli agricoltori di Cam-

pagna Amica sono 715 e oltre 63mila le malghe, cantine, frantoi, cascine dove è possibile acquistare direttamente dai produttori agricoli. Numeri che danno la cifra del profondo mutamento avve-nuto negli ultimi dieci anni nel settore agricolo proprio grazie alla Legge di Orientamento, dando il via ad espe-rienze innovative e alla proposta di nuovi servizi che hanno mutato il vol-to del settore e, conseguentemente, la considerazione dei cittadini.

PRIMO PIANO

N° V _ MAGGIO 2011

Il presidente Sergio Marini nel decennaledell’ok alla norma sulla multifunzionalità

“LA COSA PIÙ INTELLIGENTE

FATTA FINO AD ORA”

Presidente: Sergio Marini

Direttore Generale: Toni De Amicis

Coordinatori regionali: Valle D'aosta Erik Verraz, Piemonte Paolo Marengo, Lombardia Valeria Sonvico, Veneto Luca Motta, Trentino A.A. Ezio D'andrea, Friuli V. G. Rita Nassimbeni, Liguria Giovanni Bottino, Emilia Romagna Ivo Zama, Toscana Paola Saviotti, Umbria Samuele Arcangeli, Marche Michela Fabiano, Lazio Roberto Santopietro, Abruzzo David Falcinelli, Molise Carla Porfilio, Campania Rita Gaviglia, Basilicata Lino Sivolella, Puglia Teresa Depetro, Calabria Ester Perri, Sicilia Emanuela Russo, Sardegna Giuseppe Casu

Contatti:Via Nazionale 89/a 00184 Roma (Italy) Tel [email protected] www.campagnamica.it

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa del Tribunale di Roma

Direttore Responsabile: Paolo Falcioni

Redazione: Fabio Cagnetti, Raffaella Cantagalli, Angela Galasso, Alessandra Gioggi, Massimiliano Paoloni, Sara Paraluppi

Hanno collaborato: Silvia Bosco, Domenico Buono, Carlo Hausmann, Daniele Taffon,Rolando Manfredini, Stefano Masini, Carmelo Troccoli

Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 34133 Trieste Tel +39.040362525 www.swg.it

Impaginazione e grafica: Mbro

Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 131 – Roma

√ 700 farmer’s market di Campagna Amica in tutto il territorio nazionale.√ Una rete di migliaia di punti vendita di produttori agricoli, vicino a te, √ migliaia di aziende agrituristiche e di fattorie didattiche per il tuo tempo libero.√ centinaia di prodotti e di specialità alimentari di fattoria, sicuramente italiani

Vogliamo una campagna viva , pulita, vicina alla gente, piena di cose buone, ovvero una Campagna Amica

Sostieni le attività della Fondazione Campagna Amica con il tuo 5 x mille.Firma nello spazio apposito della tua dichiarazione dei redditi e compilalo con il codice fi scale della Fondazione. Il 5 x mille non costa nulla e può essere devoluto contemporaneamente all 8 x mille

NOI STIAMO CAMBIANDO L’ITALIA

è nato un nuovo modo di fare la spesa

ʼimposta, alDa consegnare unitamente alla dichiarazioneMod. 730/2011 al sostituto dC.A.F. o al professionista abilitato, utilizzandolʼapposita busta chiusa contrassegnata suilembi di chiusura.

redditi 2011

genziantrate

Scheda per la scelta della destinazione dell'8 per mille dell'IRPEF e del 5 per mille dell'IRPEF

Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale,

delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute

che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

Finanziamento della ricerca sanitaria

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FIRMA

Finanziamento della ricerca scienti�ca e della università

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Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

Sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza

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Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)

Mario Rossi97467440588

CODICE FISCALE FONDAZIONE CAMPAGNA AMICA

FIRMA DEL CONTRIBUENTE

Dona il 5 x mille a Campagna Amica

Con

LA LEGGE CHE HA CAMBIATO L’AGRICOLTURA

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54 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

NOVITÀ DA FONDAZIONE NOVITÀ DA FONDAZIONE

CAMPAGNA AMICA La Bottega

di Raffaella Cantagalli

Brindisi - La novità è servitaDa aprile ha aperto i battenti a Brindisi un nuovo mercato settimanale ricco di prodotti agroalimentari di qualità e al giusto prezzo. Il mercato è aperto ogni mercoledì mattina in via Dalmazia e ha l’obiettivo di garantire ai consumatori prodotti sani e del territorio oltre che di sostenere le imprese agricole locali, for-temente danneggiate da prodotti spacciati per Made in Italy.

I NUOVI MERCATISCELTI FRA I TANTI APERTI NELL’ULTIMO MESE

Matera - Il farmers è piaciuto Sori - Bontà in riva al mareAvviato sperimentalmente per un mese, il mercato settimana-le di Piazza Moro proseguirà visti l’elevato numero di pre-senze e il gradimento ottenu-to. Tracciabilità del prodotto, trasparenza, qualità, sicurezza alimentare e un prezzo equo sono i segreti del successo di questa iniziativa che ha sapu-to conquistare la fiducia dei consumatori e che allo stesso tempo sostiene il rilancio delle aziende locali.

Dopo i buoni risultati ottenuti a Genova, è stato inaugu-rato a Sori un nuovo mercato di prodotti agroalimentari a km zero. Il mercato si trova nella zona pedonale del lungomare: per due sabati al mese una decina di aziende, che potranno aumentare nel tempo, propongono diretta-mente ai consumatori le loro produzioni, dalle specialità tipiche liguri a frutta, verdura, pane, focacce, olio e vino.

I NUOVI MERCATI

Verona - I magnifici setteIl mese di aprile ha visto l’apertura di due nuovi mercati a Verona: in Via Selinunte, Borgo Milano, e in via delle Penne Nere, località Montorio. Salgono così a sette gli appuntamenti settimanali per acquistare i prodotti locali direttamente dalle aziende. La scelta dei giorni di aper-tura, il lunedì e il giovedì, mira a diversificare l’offerta senza sovrapporre questi nuovi mercati con quelli già presenti nelle vicinanze.

Da oggi i produttori agricoli possono distribuire i loro pro-dotti anche lontano dalla propria azienda e dalla propria regione, grazie alla nuova fase del progetto di Coldiretti,

della vendita diretta organizzata per una Filiera Agricola Ita-liana. Il neonato Consorzio Produttori di Campagna Amica, cooperativa agricola Spa partecipata da Coldiretti, sta realizzando una grande rete organizzata e ben identificabile di punti vendita, dal nome “Campa-gna Amica, La Bottega”. Grazie all’assetto coope-rativo del Consorzio e al fatto che il registratore di cassa del punto vendita resta di proprietà del Consorzio stesso, le Botte-ghe mantengono le peculiarità e i vantaggi della vendita diretta. Qui saranno venduti i prodotti rigorosamente agricoli e italiani delle aziende socie Coldiretti che sono “accreditate” all’Albo Nazionale di Campagna Amica, ovvero che hanno deciso di sot-toscrivere il regolamento d’uso del marchio “Campagna Amica” impegnandosi ad effettuare la vendita diretta di prodotti italiani. Le aziende che si accreditano a partire dal 29 aprile 2011, posso-

no esprimere la volontà di diventare conferitori del Consorzio, mentre per quelle già accredita-te a quella data l’opzione viene attivata automa-ticamente. In entrambi i casi, dopo i necessari contatti tra

Consorzio e azienda accreditata per definire le opportunità e le specifiche condizioni di fornitura, la stessa potrà fornire la rete di-

ventando così socia del Consorzio. Questo progetto offre alle aziende la grande opportunità di ampliare i propri orizzonti di-stributivi mantenendo il valore del proprio prodotto. Chi fosse interessato ad aderire alla grande Rete di Campagna Amica, può rivolger-si al proprio referente territoriale di Campagna Amica o chiedere informazioni presso la sede Coldiretti più vicina.

VIA ALLA NUOVA FASEDEL PROGETTO FILIERA AGRICOLA

LA “RETE” CRESCE COL CONSORZIO DEI PRODUTTORI

LA BOTTEGADI CAMPAGNA AMICA

N° V _ MAGGIO 2011

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76 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

IL MERCATO DEL MESE

IL MERCATO? È UN SALOTTO!LE BONTÀ AL CENTRO DI BERGAMO

Anna Fortini e Rossana Brembilla mi hanno fatto conoscere il mercato di piazza Pontida in una mattina calda e luminosa. Ber-gamo ha un centro storico che sembra il salotto migliore di una villa ristrutturata. I negozi con belle vetrine, i bar accoglienti, il verde e le fioriture accompagnano gli occhi nella passeggiata fino a Piazza Pontida. Da oltre 4 anni si tiene un mercato contadino, che è diventato quasi completamente giallo, Campagna Amica. I gazebo degli imprenditori dell’associazione agrimercato di Ber-gamo sono ordinati, hanno cartelli ben visibili delle loro imprese, banchi con tovaglie uguali, il meglio dei prodotti del territorio. Ho fatto una passeggiata e una chiacchierata con gli amici im-prenditori. Attirata dalle fioriture di stagione incontro Carla, vice presidente dell’associazione agrimercato. Mi racconta che i clienti sono ormai affezionati, che tornano co-stantemente, che si affidano ai suoi consigli. Mi fermo a fare una battuta con un imprenditore che propone ai miei occhi, semplici salami. Mai fidarsi delle apparenze: il signor Vincenzo alleva sui-ni, ma anche cinghiali che tiene allo stato brado in un’area recin-tata della sua azienda. I capi sono tutti controllati dall’Associazio-ne allevatori, la macellazione avviene in un macello autorizzato. Lui lavora anche le carni. Il risultato è notevole. I formaggi proposti al mercato sono sorprendenti: Lucia Morali, la presidente dell’associazione agrimercato ha formaggi di capra freschi, stagionati, aromatizzati. Per assaggiarli tutti tocca sicuramente fare spesa ben più di

una volta. Le sorprese non finiscono: la signo-ra Liliana produce mieli e olio. Su una tavola ben allestita presenta vasi di dimensioni diver-se contenenti aromi, gusti, sapori arricchiti di una passione infinita. Mi racconta del merca-to come occasione di vendita e di promozione della sua impresa. Molti clienti abituali di piazza Pontida vanno ormai a fare spesa in azienda. La passione che ho letto in lei ha contagiato il figlio ingegnere, con tanto di specializzazione alla Sorbona, che è tornato a lavorare nell’im-presa. L’olio bergamasco è da provare. Al mer-cato non mancano l’ortofrutta di ottima qualità, di stagione e biologica del signor Giovanni. Ol-tre alle produzioni fresche si dedica alla loro tra-sformazione, in ottime salse e composte. Frutta e verdura fresche oltre al miele sono proposte anche dal signor Silvio. La cooperativa Monti e laghi offre latticini vac-cini, freschi e stagionati di ottima qualità. Se passate il venerdì mattina da Bergamo non fatevi scappare il mercato di piazza Pontida: gli amici dell’associazione agrimercato vi riempiranno le sporte, gli occhi, il palato di soddisfazioni.

In piazza Pontida i produttori di Campagna Amica offrono qualità a km zero

IL CONTA PUNTI

I Farmers Market, le Aziende agricole, gli Agriturismi e le Cooperative in vendita diretta che al Mese di Aprile hanno aderito alla rete nazionale delle imprese a marchio “PUNTO CAMPAGNA AMICA” sono:

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IL KM ZERO IN AUTOSTRADAAccordo tra Coldiretti e Autostrade per l’Italia, ora si punta a estendere i farmes su tutta la rete viaria

I Mercati di Campagna Amica arrivano nelle aree di ser-vizio delle autostrade. E’ il risultato dell’accordo tra Autostrade per l’Italia e

Coldiretti, presentato a Roma nel corso di un incontro nel corso di un’iniziativa che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente di Coldiretti, Sergio Mari-ni, del direttore generale della Fondazione Campagna Amica, Toni De Amicis, dell’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, di Car-lo Rienzi (presidente Codacons) e di Giuseppe Cerroni,

direttore generale Comunicazione Autogrill.In questa prima fase i Mercati saranno presenti in 5 aree di servizio dislocate lungo il territorio nazionale, indi-viduate tenendo conto dei principali flussi di traffico che interessano i weekend di giugno: Prenestina Ovest (zona Roma); Prenestina Est (zona Roma); Arno Est (zona Firenze); Sillaro Ovest (zona Bologna); La Pioppa Est (zona Bologna). Gli agricoltori laziali ogni settimana propongono frutta di stagione, a partire dalle famose ci-liegie della Sabina. Gli agricoltori di Firenze consigliano oltre al cibo, piante ornamentali per rendere più belli balconi e giardini. A Bologna i turisti possono acqui-stare la “borsa abbronzante”, con albicocche e ciliegie. In caso di successo, si prevede di estendere l’iniziativa entro l’autunno a tutta la Rete di Autostrade per l’Italia con la presenza dei Mercati Campagna Amica in circa 40-50 aree di servizio. La riconoscibilità del mercato è assicurata dalle bandiere gialle di Campagna Amica, dai gazebo gialli dei produttori, dai cartellini prezzo dei prodotti e dal materiale promozionale di Fondazione Campagna Amica.Nello spazio adiacente al mercato totem informativi in-terattivi potranno dare informazioni sulle opportunità che offre il territorio circostante (dove mangiare, dormi-re, acquistare nelle aziende agricole di Coldiretti e negli agriturismi di Terranostra). Società Autostrade offrirà un buono caffè a chi acquisterà prodotti presso il mer-cato di Campagna Amica in Autogrill.

I MERCATI DI CAMPAGNA AMICA SBARCANO NEGLI AUTOGRILL

NOVITÀ DA FONDAZIONEdi Sara Paraluppi di Sara Paraluppi

N° V _ MAGGIO 2011

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98 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

Sta terminando la formazione ai tecnici di Impresa Verde che faranno i controlli alle imprese agricole aderenti alla rete di Campagna Amica. In tutte le regioni italiane si sono tenuti

incontri per illustrare il percorso progettuale della filiera agrico-la italiana e la sua applicazione attraverso le Fattorie, i Mercati e le Botteghe di Campagna Amica. Elemento di distintività è il marchio Campagna Amica che identifica le imprese che vendono prodotto agricolo italiano. Il regolamento applicativo del mar-chio prevede controlli di livelli differenti a tutela di chi fa parte del circuito. A tale scopo, l’area Sicurezza Alimentare ha costruito un piano che è parte integrante del Regolamento d’uso del mar-chio. I controlli garantiscono, infatti, il requisito agricolo e italiano dei prodotti posti in vendita dalle aziende accreditate all’Albo di Campagna Amica.

I soggetti coinvolti nei controlli sono:

1.il produttore agricolo accreditato: è il soggetto responsabile del prodotto ai fini del requisito “prodotto agricolo italiano”;2. il fornitore del produttore agricolo: è l’azienda agricola socia di Coldiretti (a parte casi in cui viene concessa deroga da parte della Fondazione) che vende prodotti agricoli italiani all’impresa licenziataria del marchio Campagna Amica; 3. Impresa Verde: è il soggetto che opera a livello territoriale; svolge controlli documentali e sul campo, effettua le indagini do-cumentali su indicazione della Fondazione, qualora quest’ultima riceva reclami da terzi relativi a casi di uso scorretto del Marchio. 4. l’associazione dei Mercati di Campagna Amica: è il soggetto che associa produttori agricoli, soci di Coldiretti, per la vendita di-retta nei Mercati di Campagna Amica, si occupa delle procedure di gestione dei Mercati e delega a Impresa Verde i controlli delle stesse, compresi quelli sul sistema di rintracciabilità del prodotto agricolo italiano;5. l’ente terzo di controllo: è il soggetto che effettua il controllo di parte terza e valuta il corretto uso del marchio, effettua verifiche ispettive esterne, rilascia certificazione di conformità al requisito prodotto “agricolo italiano”.

I livelli di garanzia dei controlli sono:

1. L’autocontrollo da parte del produttore licen-ziatario del marchio Campagna Amica. L’impre-sa agricola mette in atto un sistema di autocon-trollo finalizzato a garantire il requisito “agricolo e italiano” dei prodotti per i quali ha richiesto la concessione del marchio “Campagna Amica”.2. Il controllo di Impresa Verde: ha la responsa-bilità di controllare il 100% delle aziende accre-ditate di propria competenza al fine del rispetto del requisito agricolo e italiano dei prodotti in vendita oltre che sul 2% dei fornitori agricoli delle aziende agricole stesse;3. Controllo dell’Ente Terzo: effettua i controlli sul 100% dei fascicoli delle Imprese Verdi e di-rettamente sul 5% delle imprese agricole accre-ditate e sullo 0,1% dei fornitori delle imprese agricole controllate. Si tratta di un controllo di parte terza, finalizza-to anch’esso ad attestare il rispetto del requisito agricolo e italiano dei prodotti in vendita.

Via al piano per garantire il rispetto dei requisiti del prodotto agricolo italiano

NOTIZIE DA FONDAZIONE

IL BIO VIENE SOTTO CASA

Il progetto vuole promuovere il consumo di prodotti biologici tra i cittadini, si inizia in riva all’Adriatico

I principi di sicurezza alimentare e qualità ambienta-le sono strettamente legati poiché è ormai cresciuta la consapevolezza che un cibo è sano anche perché è stato

ottenuto in un ambiente sano e mantiene certe peculiarità ambientali. Il programma “Bio sotto casa”, progetto di Coldiretti – Campagna Amica, unitamente alla Comunità Europea, punta proprio a promuovere azioni di informa-zione indirizzate ai cittadini che altrimenti risulterebbero esclusi dal consumo dei prodotti biologici. Grande im-portanza in tal senso hanno in Italia i mercati di Cam-pagna Amica, che rappresentano l’occasione per parlare anche di agricoltura biologica, del suo ruolo per la tutela dell’ambiente, della biodiversità, dell’alimentazione e del gusto, dei cambiamenti climatici, del risparmio dell’ac-qua, del consumo responsabile, delle tradizioni e dello sviluppo locale. Il progetto “Bio Sotto Casa” è stato sviluppato nel 2009 ed è finanziato dall’Unione Europea con l’obiettivo di incrementare, nell’arco del triennio 2010 – 2012, la co-noscenza delle produzioni agricole biologiche. Il pro-gramma prevede azioni informative e promozionali da realizzare coi partners di progetto in Italia, Francia e Germania. Un’iniziativa che rientra a pieno titolo nel progetto della filiera agricola italiana di Coldiretti, destinato al recupero da parte dei produttori del valore aggiunto altrimenti di-sperso nei vari passaggi. Con la filiera corta i consumatori possono acquistare ad un giusto prezzo un prodotto si-curo per origine, identità territoriale, qualità, freschezza. Per far sì che le azioni si sviluppino anche in altre aree strategiche a livello nazionale, si è pensato di realizzare un evento in zona turistica ad alta frequentazione.

UN PREMIO CAMPAGNA AMICA BIOPescara è sicuramente luogo interessante sia come cen-tro economico che turistico, meta importante dunque per proporre gli obiettivi del progetto della filiera agrico-la italiana di Coldiretti - Fondazione Campagna Amica, unitamente alle caratteristiche biologiche. Sabato 18 e domenica 19 giugno è così arrivata sul lungo-mare Giacomo Matteotti, nel capoluogo abruzzese, Cam-pagna Amica Bio, con tutte le imprese agricole certificate bio e un’area promozionale, di valorizzazione e vendita diretta del meglio delle produzioni biologiche italia-ne. Nello stesso contesto è stato ideato il primo premio CAMPAGNA AMICA BIO, rivolto alle imprese agricole biologiche innovative. La strategia complessiva del pro-gramma punta al rafforzamento del rapporto diretto tra produttore e consumatore. Si ritiene infatti che i valori e la qualità del prodotto biologico abbiano bisogno di vie di comunicazione dirette e poco mediate. La filiera del consumo, soprattutto per alcune tipologie produttive, deve essere la più breve possibile; la comunicazione re-lativa deve avere le stesse caratteristiche di linearità e di breve raggio di azione.

A PESCARA PROVE TECNICHE DI FILIERA

NOVITÀ DA FONDAZIONEdi Rolando Manfredini di Sara Paraluppi

N° V _ MAGGIO 2011

IL CONTROLLOTI DISTINGUEPIU’ TUTELA PER I PRODUTTORIDELLA RETE CAMPAGNA AMICA

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11

Il 29 e 30 marzo scorsi, nell’ambito dello Scof (Standing Com-mittee on Organic Farming), il Comitato per l'agricoltura bio-logica dell'Ue, sono stati discussi alcuni provvedimenti di rile-

vante interesse per il settore. In seguito al parere favorevole di tale Comitato, saranno adottati due Regolamenti.Il primo riguarda: l’utilizzo del logo biologico dell’Ue, al fine di rendere più esplicita la necessità per gli opera-tori di essere sottoposti al sistema di controllo; l’etichettatura del vino, che posticipa al 31 luglio 2012 la possibilità di utilizzare la dicitura “vino da uve biologiche”; l’inserimento degli “estratti di rosmarino” tra gli additivi alimentari impiegabili nel metodo di produzione biologico. Il secondo obbliga gli Stati membri a rendere accessibili al pub-blico gli elenchi degli operatori controllati, tramite la pubblica-zione su Internet.

BIOLOGICO PIÙ TRASPARENTEVarati due regolamenti a livello comunitario ma resta ancora aperta la querelle sul vino

L’ELENCO DEGLI OPERATORI ARRIVA SUL WEB

Tali elenchi dovranno essere completi delle in-formazioni contenute nei documenti giustifica-tivi rilasciati a ciascun operatore. La procedura avviata, quindi, in Italia nell’am-bito del Sistema Informativo Agricolo Nazio-nale trova un importante riscontro anche nella legislazione comunitaria.Inoltre, la Commissione ha riaperto la discus-sione sul vino biologico, che era sospesa, ormai da qualche tempo, in seguito al ritiro della pro-posta per il mancato raggiungimento di un ac-cordo condiviso tra gli Stati membri. Il tema, del resto, è senz’altro attuale, in quan-to sembra aumentare sempre più in Europa la concorrenza di vino biologico prodotto in Paesi extra Ue. Le posizioni delle varie delegazioni appaiono comunque ancora distanti soprattutto sul tema dell’anidride solforosa.Infine, la delegazione italiana ha presentato il DM n. 20804 sulle Contaminazioni accidentali e tecnicamente inevitabili di prodotti fitosanitari in agricoltura biologica, con riferimento ai limiti di residui nei prodotti biologici chiedendo un intervento da parte della Commissione per ar-monizzare la materia tra tutti gli Stati Membri. In merito a tale provvedimento si è evidenziato un grande interesse da parte di tutte le delega-zioni dei diversi Paesi, che hanno apprezzato l’iniziativa italiana. La Commissione si è impegnata ad effettuare successivi approfondimenti su un tema rico-nosciuto da tutti di estrema attualità e che per troppo tempo è stato trascurato.

NUOVA LEGGE

La commissione agricoltura della Camera ha dato il via libera alla proposta di legge che disciplina la preparazione, il confe-zionamento e la distribuzione degli ortaggi di quarta gamma. In tempi brevi è prevista l’emanazione di un decreto del Mini-stero delle Politiche agricole. La nuova norma ha come princi-pale obiettivo l’aumento delle garanzie in materia di sicurezza alimentare, attraverso il miglioramento delle condizioni igienico sanitarie. Ecco gli articoli che la compongono.

ART. 1 (Oggetto)1. La presente legge disciplina la preparazione, il confeziona-mento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di IV gamma, come definito ai sensi dell’art. 2.

ART. 2 (Definizione)1. Si definiscono prodotti ortofrutticoli di IV gamma i prodotti ortofrutticoli destinati all’alimentazione umana freschi, confe-zionati e pronti per il consumo che dopo la raccolta, sono sot-toposti a processi tecnologici di minima entità atti a valorizzarli seguendo le buone pratiche di lavorazione articolate nelle se-guenti fasi: selezione, cernita,eventuale monda e taglio, lavaggio asciugatura e confezionamento in buste o vaschette sigillate, con eventuale utilizzo di atmosfera protettiva.

ART. 3 (Procedure di commercializzazione)1. I prodotti ortofrutticoli di quarta gamma possono essere con-fezionati singolarmente o in miscela, in contenitori di peso e di dimensioni diversi. È consentita l’eventuale aggiunta, in quantità percentua lmente limitata definita dal decreto di cui all’articolo 4, di ingredienti di origine vegetale non freschi o secchi.2. I prodotti ortofrutticoli di quarta gamma possono essere di-stribuiti lungo l’intera filiera distributiva o mediante distributori automatici, purchè siano rispettati i parametri stabiliti dal decre-to di cui all’articolo 4.

ART. 4 (Disposizioni di attuazione)1. In linea con la normativa comunitaria in materia, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il ministro della Salute e con il ministro dello Sviluppo economico e d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, definisce con proprio decreto, da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, i parametri chimi-

co fisici e igienco-sanitari del ciclo produttivo, del confezionamento, individuando le misure da introdurre progressivamente al fine di uti-lizzare imballaggi ecocompatibili secondo i cri-teri fissati dalla normativa comunitaria e dalle norme tecniche di settore, della conservazione e della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma e i requisiti qualitativi minimi, anche sulla base delle norme di cui all’allegato I al regolamento (Ce) n.1580/2007 della Com-missione, del 21 dicembre 2007, e successive modificazioni, in quanto compatibili, nonché le informazioni che devono essere riportate sulle confezioni a tutela del consumatore.2. Dall’attuazione della presente legge non de-vono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Ok alla proposta su preparazione, confezionamento e distribuzione degli ortaggi

L’OBIETTIVO È GARANTIRE LA SICUREZZA ALIMENTARE E IL LAVORO DEI PRODUTTORI

NOTIZIE DA FONDAZIONE NOTIZIE DA FONDAZIONE

N° V _ MAGGIO 2011

QUARTA GAMMA,

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12 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA 13

IL 5XMILLE A CAMPAGNA AMICALa donazione non comporta alcun aggravio di spesa. I consigli dell’esperto per evitare di sbagliare

Cos’è il 5 per mille?Si tratta di una misura di sussidiarietà fiscale introdotta per la prima volta nella legge finanziaria 2006, e da allo-ra mai stabilizzata in una norma di legge. La norma prevede che il cittadino contribuente può de-volvere il 5 per mille della propria irpef a sostegno di enti che svolgono attività socialmente rilevanti.

Come si fa a donare il 5 per mille?Con la dichiarazione dei redditi il contribuente può scegliere a chi devolvere il 5 per mille utilizzando il mo-dello unico, il 730 o il cud, dove è predisposta un’ap-posita area. Il contribuente può decidere di devolvere genericamen-te a uno dei settori a disposizione, per esempio, al volon-tariato, e apportare la propria firma nella casella. Ma può anche scegliere l’organizzazione a cui darlo. In questo caso deve scrivere il codice fiscale dell’associa-zione negli spazi predisposti. Nel primo caso, l’importo del 5 per mille va ripartito fra tutte le organizzazioni del settore; nel secondo caso viene destinato all’ente prescelto.

Si puo’ esprimere la preferenza per due o piu’ enti diversi?No, si può esprimere una sola preferenza.

Quanto costa?Nulla. In ogni caso il contribuente è tenuto a pagare l’im-posta sul reddito. Non comporta alcun aggravio delle imposte da versare. Quali sono le scadenze per presantare il 5 per mille?Le scadenze seguono quelle della stessa dichiarazione dei redditi. - 30 Aprile 2011, se il modello è presentato al proprio sostituto d’imposta.- 31 Maggio 2011 se il modello è presentato a un caf o a un professionista abilitato.- 30 Giugno 2011 in caso di presentazione in formato cartaceo presso le poste. - 30 Settembre 2011 in caso di presentazione in formato elettronico per via telematica.

Puo’ destinare il 5 per mille a un extracomunitario?Si, purché abbia il permesso di soggiorno e un regolare contratto di lavoro.

Come verifico cosa è stato fatto col il mio 5 per mille?La finanziaria 2008 ha introdotto l’obbligo di predispor-re un rendiconto per tutte le associazioni che ricevono il 5 per mille a partire dall’anno 2008 e seguenti. I ministeri garantiscono di pubblicarli sul proprio sito.

ECCO COME DEVOLVEREIL PROPRIO CONTRIBUTO

La produzione di birraUn nostro associato intende recuperare un vecchio bot-tiglificio e dedicarsi alla coltivazione dell'orzo da trasfor-mare, con l'aggiunta di acqua di sorgente e di miele, in birra direttamente prodotta e venduta. Possiamo consi-derarla attività agricola sia sotto l'aspetto fiscale che ci-vilistico?Sotto il profilo civilistico, la risposta è affermativa in quanto, ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile, sono considerate attività agricole per connessione le attività di trasformazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo. Per quanto concerne i profili fiscali, è necessario consi-derare che, fino al periodo d'imposta 2009, il prodotto non era elencato nel decreto delle attività agricole, per cui la determinazione del reddito doveva essere effettua-ta analiticamente secondo le regole del reddito d'impre-sa (art. 56 Tuir). Con il decreto 5 agosto 2010, anche la birra è stata inse-rita nel predetto elenco, con la conseguenza che la sua produzione, a decorrere dall'anno d'imposta 2010, rien-tra nel reddito agrario di cui all'art. 32 Del tuir, fermo restando il requisito della prevalenza. E' opportuno sottolineare che, per quanto concerne l'imposta sul valore aggiunto, si deve comunque applica-re il regime normale, in quanto la birra non è compresa tra i prodotti agricoli di cui alla tabella a, parte prima, allegata al dpr n. 633 Del 1972.

Produzione di crema di oliveUna azienda produttrice di olio effettua la preparazione e il confezionamento della crema di olive. In sostanza, le olive vengono private del nocciolo, maci-nate, messe in salamoia e poi sott'olio, senza aggiunta di altri prodotti. Tale attività può essere considerata attività connessa in quanto trattasi di trasformazione di prodot-ti agricoli? Oppure il prodotto deve essere considerato una preparazione gastronomica per cui non rientrante tra le attività connesse?Il decreto sulle attività connesse del 26 ottobre 2007 prevede – tra le altre – la “manipolazione dei prodotti derivanti dalle coltivazioni di cui alle classi 01.11, 01.12 E 01.13”, Tra cui si annovera la coltivazione olivicola. Di conseguenza, l’attività in parola può essere considera-ta agricola per connessione.

Produzione di energia fotovoltaicaUna neo-costituita s.R.L. Agricola con amministratore i.A.P. Esercita l'attività di coltivazione di cereali ed ha optato per la determinazione del reddito su base cata-stale. Vorrebbe intraprendere, come attività connessa, la produzione di energia fotovoltaica entro i limiti di 200 kw come previsto dalla circolare ministeriale 32/e del 06/07/2009. Tenuto conto che ai sensi di questa circolare la produ-zione e la cessione di energia fotovoltaica è da intendersi produttiva di reddito agrario, ci sono altri vincoli da ri-spettare quali superficie coltivata, prevalenza di reddito da coltivazione di cereali, ecc.? Con la richiamata circo-lare 32/e l’agenzia delle entrate ha chiaramente afferma-to che sotto i 200 kw non ci sono vincoli.

BIRRA, ISTRUZIONI PER L’USOFARE ENERGIA E REDDITO AGRARIO

L'ESPERTO FISCALISTAdi Domenico Buono

ʼimposta, alDa consegnare unitamente alla dichiarazioneMod. 730/2011 al sostituto dC.A.F. o al professionista abilitato, utilizzandolʼapposita busta chiusa contrassegnata suilembi di chiusura.

redditi 2011

genziantrate

Scheda per la scelta della destinazione dell'8 per mille dell'IRPEF e del 5 per mille dell'IRPEF

Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale,

delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute

che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

Finanziamento della ricerca sanitaria

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FIRMA

Finanziamento della ricerca scienti�ca e della università

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Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

Sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza

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Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FIRMA

SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)

Mario Rossi97467440588

CODICE FISCALE FONDAZIONE CAMPAGNA AMICA

FIRMA DEL CONTRIBUENTE

FONDAZIONE

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L’IDENTIKIT DELLE IMPRESE AGRICOLE UNDER 35

Le imprese giovani realizzano un reddito superiore del 40 per cento alla media. Ma gli ostacoli non sono pochi ed una possibile soluzione è la realizzazione della filiera agricola tutta italiana.Ammonta a 4 miliardi il valore degli investimenti nelle aziende condotte dai giovani imprenditori agricoli italiani nel periodo di programmazione 2007-2013. Lo ha detto Vittorio Sangiorgio il delegato nazionale dei giovani della Coldiretti nel corso dell’Assemblea con oltre duemila im-prenditori agricoli under 30 provenienti da tutte le regio-ni italiane. Dallo studio Swg/Coldiretti Giovani Impresa emerge che in agricoltura solo il 3 per cento delle imprese agricole italiane è condotto da giovani con meno di 35 anni che sono alla guida delle aziende più innovative, che offrono maggiore occupazione e garantiscono maggiori livelli reddito. In Italia operano 49mila giovani impren-ditori, un numero in assoluto tra i più alti in Europa, che nelle proprie aziende producono un reddito del 40 per cento superiore a quello medio del settore. La crisi, secondo SWG/Coldiretti Giovani Impresa, non ha fer-mato la volontà di crescita delle giovani imprese agricole che, anche in questa congiuntura non favorevole, per il 78 per cento ha realizzato investimenti per l’espansione dell’attività o il miglioramento della qualità dei prodotti. Le giovani imprese agricole si caratterizzano per un mag-gior grado di diversificazione produttiva (31 per cento dei giovani a fronte di una media del 27 per cento), una maggiore capacità di innovare il marketing mix con ben l’87,5 per cento dei giovani che vende direttamente e il

22 per cento che rifornisce i gruppi di acquisto solidali (GAS). I giovani partecipano al progetto della Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana gestendo ad esempio il 30 per cento della più grande rete europea della vendita diretta di Campagna Amica. A frenare gli entusiasmi dei tanti giovani che vorrebbero trovare occasioni di lavoro in campagna ci sono i tanti ostacoli all’ingresso, dal costo dei terreni al credito, ma anche la volatilità dei prezzi che impedisce la programmazione perché un giovane, piu’ degli altri, ha bisogno di prospettive di lungo periodo per la propria impresa e queste si possono offrire solo se sarà fatta giustizia dei furti che ha subito in questi anni l’ agri-coltura italiana. Si tratta da una parte del furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in com-mercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano; dall'altra del furto di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori. Per questo il progetto per una filiera agricola tutta italiana della Coldiretti guarda ai giovani. L'obiettivo è quello di tagliare le intermediazioni e arri-vare ad offrire, attraverso la rete di Consorzi Agrari, coo-perative, farmers market, agriturismi e imprese agricole, prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati da-gli agricoltori al giusto prezzo. Grazie alla filiera agricola tutta italiana, e in particolar modo a CreditAgri Italia, il consorzio fidi nazionale pro-mosso dalla Coldiretti, si è messo in piedi un sistema di credito per giovani che pensa in maniera reale ed efficace al ricambio generazionale, valorizzando le idee e non mi-surando la capacità patrimoniale, che per ragioni oggetti-ve non può appartenere ai giovani.

L’identikit dei giovani imprenditori agricoli (under 35)sono 49mila in Italia

- il 78 per cento ha realizzato investimenti per l’espansio-ne dell’attività o il miglioramento della qualità dei pro-dotti;- il 31 per cento ha diversificato la produzione- 87,5 per cento vende direttamente- il 22 per cento rifornisce i gruppi di acquisto solidali (GAS)- partecipano al progetto della Coldiretti per una filiera agri-cola tutta italiana gestendo il 30 per cento della più grande rete europea della vendita diretta di Campagna Amica

Quaranta i miliardi di euro investiti nella programmazione del Psr nonostante i furti di valore e i problemi di accesso alla terra

I GIOVANI LO FANNO MEGLIO

GIOVANI IMPRESAdi Carmelo Trocccoli

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Uno spazio interattivo con materiale utile e le immagini dell’attività sul territorio

Abbiamo più volte ribadito la longevità del progetto “Educazio-ne alla Campagna Amica” e la sua capillarità sul territorio. In occasione del secondo anno di protocollo con il Miur abbiamo prodotto una pubblicazione che riunisce in sé tutte le fattorie didattiche aderenti a Coldiretti divise per regioni e provincie. I numeri crescono e abbiamo raggiunto ben 1200 fattorie didatti-che, che con l’unicità che caratterizza un’azienda agricola offrono alle scolaresche in visita una molteplicità di percorsi, laboratori, corsi formativi, e tanta tanta sperimentazione! Uno strumento con una duplice utilità: facilita le scuole nella ricerca veloce e rapida di aziende e agevolaa gli operatori del progetto “Educa-zione alla Campagna Amica” nel trovare fattorie didattiche anche fuori regione di competenza. Per chi ha già nelle sue mani que-sto volume è subito evidente che non sono presenti i riferimenti telefonici delle aziende, una scelta nostra per convogliare tutte le richieste e i quesiti a chi in Coldiretti si occupa del proget-to, per permettere di far meglio comprendere agli utilizzatori la valenza e la portata della nostra ampia progettualità, che si può così sintetizzare: “solo attraverso una sana e corretta educazione alimentare avremo domani consumatori consapevoli”. Il volume è stato concepito in formato “mini” per favorire la consultazione, mentre la grafica rimanda alle attività che si svolgono nelle fatto-rie didattiche di Coldiretti rendendo la pubblicazione unica nel suo genere. Buona consultazione!

Il nuovo sito di Donne Impresa ha cambiato ve-ste, non è tinto solo di rosa ma di una miriade di colori che ormai caratterizzano il volto delle nostre donne imprenditrici. Si è arricchito di nuove aree interattive come ad esempio la gallery: raccolta di foto e immagini di tutte le iniziative sparse sul territorio, e l’area dei progetti, dove è subito possibile visionare le nuove attività che coinvolgono donne impresa e dal quale si può scaricare del materiale utile. La grafica si è dotata di immagini accattivanti e sicuramente più vicini alle realtà che le donne di Coldiretti vivono quotidianamente. Di sicuro interesse strategico è la connettività con altre aree della Confederazione tra i qua-li Giovani Impresa, la Fondazione Campagna Amica e Terranostra, per ribadire anche in ma-niera interattiva la collaborazione e l’intesa dei diversi uffici verso un obiettivo comune: la filie-ra agricola tutta italiana. E allora cosa aspettate! Cliccate su: http://www.donneimpresa.coldiretti.it

FATTORIE DIDATTICHE, NUMERI DA RECORD

di Silvia Bosco

1716 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

FONDAZIONE

DONNE IMPRESA, NUOVO SITORIVOLUZIONE WEB

ITINERARI DEL GUSTOdi Fabio Cagnetti

IL PARADISO DELLE CILIEGIENel comune del Modenese continua una storia millenaria tra varietà da salvare e successi di mercato

Stando a quanto narrato da San Gi-rolamo, sappiamo esattamente le origini del ciliegio: la pianta, ini-

zialmente usata a solo scopo ornamen-tale, fu portata a Roma nel 68 a.C. da Lucullo, che ne rimase colpito nella cit-tà turca di Cerasunte –l’odierna Gire-sun, in Turchia- e la portò nel vittorioso ritorno dalla Terza Guerra Mitridatica. Di scarsa coltivazione per molti secoli, trova interesse intorno al Cinquecento innanzitutto per le qualità del suo le-gno, assai apprezzato in falegnameria ed ebanisteria, e in seconda battuta per i suoi frutti. Ancora a ini-zio Novecento, produzione e consumo di ciliegie erano piuttosto limitati, e nella valle del Panaro era fiorente la bachi-coltura; il crollo del prezzo della seta, a partire dagli anni Venti, spinse verso altre colture e nel territorio di Vignola si optò per il ciliegio, divenuto di lì a poco un simbolo della zona. Dopo la Seconda Guerra Mondiale fiorì l’esportazione, e interi treni carichi di ciliegie –tra i primi esempi di vagoni refrigerati- partivano verso il nord Europa. Oggi a Vignola si producono dai 20.000 ai 30.000 quintali di ciliegie l’anno, tra il 15 e il 20% del totale nazionale; tuttavia, queste cifre sono ben lontane dai picchi del passato, e alcune varietà tra le meno produttive sono oggi a rischio.

Tra queste vi è il simbolo di Vignola, la mora o moretta, unica varietà autoc-tona presente nel territorio. Matura a fine maggio e i suoi frutti sono straor-dinariamente ricchi di polpa e succo. Tuttavia non è molto appariscente dal punto di vista estetico, e ciò, nonostan-te la superiorità gustativa, la penalizza sul mercato delle ciliegie; a ciò si ag-giunga che la mora di Vignola è una varietà poco produttiva, non è in grado di impollinarsi da sola ed ha alberi alti che rendono più difficile e costosa la raccolta.

Le altre varietà coltivate a Vignola sono comunque una dozzina: le prime a maturare sono le succose

Bigarreau, di origine francese, a fine maggio, mentre le varietà più tardive giungono a piena maturazione quasi due mesi dopo. Di particolare interesse sono i vari tipi di durone nero, di gros-se dimensioni e assai consistenti, parti-colarmente adatti alla preparazione di confetture. Ricordiamo anche l’ormai raro durone dell’anella, dalla caratteri-stica polpa chiara che contraddistingue anche l’antico durone bianco, la cilie-gia duronata o ciliegione e la tardiva lapins, di origine canadese.Ottime fresche, le ciliegie di Vignola vengono utilizzate anche, a seconda delle varietà, per la preparazione di confetture, sciroppi, liquori ed altre specialità. Hanno un elevato contenuto in zuccheri pur essendo poco caloriche, e contengono discrete quantità di fibre, vitamine A e C ma soprattutto di mine-rali: assai ricche di potassio, apportano anche manganese, zinco, fosforo, cal-cio, magnesio e rame, senza dimentica-re i flavonoidi, dall’importante azione antiossidante.

VIGNOLA PRODUCE UN QUINTO DELL'INTERA PRODUZIONE NAZIONALE

UN FRUTTO DALLE PROPRIETÀ

ECCEZIONALI

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18 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA 19

Discutere intorno alle tesi di Serge Latouche significa provocare, con anticipata premeditazione rispetto alla verifica dei temi trattati, una «rissosa» contro-

versia sulla mancanza di consistenza teorica e scarsa uti-lità pratica del progetto così detto di decrescita rivolto a trovare un altro mondo possibile, liberato dalle inquietu-dini e dalle ossessioni dello sviluppo economico.La lettura dell’ultimo lavoro dell’Autore (Come si esce dalla Società dei Consumi. Corsi e percorsi della decre-scita, ed. Bollati Boringhieri, p. 203, prezzo € 16,00) indu-ce, peraltro, se non a seguire fino in fondo le esortazioni e gli ammonimenti rivolti alla “incuria nei confronti del futuro” (pag. 8), di cui siamo complici nella corsa senza limiti del moderno pro-duttivismo e senza alcuna attenzione per l’emergenza ecologica e la giustizia socia-le, a riflettere sul nostro modello di vita. Probabilmente, tra la visione del cittadino medio, “più ansioso del pro-prio livello di vita che di quello degli oceani” (pag. 38) e la prospettiva catastrofista di alcune voci dell’ecologi-smo appare più serio il tentativo di imboccare una via di mezzo, quella della sobrietà, sottoponendo ad una più adeguata rivisitazione la serie dei postulati che supporta-no la fase attuale di una “crescita che supera l’impronta ecologica sostenibile e che, per l’Europa, corrisponde in sostanza al sovra consumo, ovverosia ad un livello di produzione che, su scala globale, supera il livello che per-mette il soddisfacimento dei bisogni ragionevoli di tutti” (pag. 41). La decrescita – sottolinea Latouche – non è un termine sexy, vale a dire impegna ad una faticosa attività di rivisitazione del nostro impegno a partire dal prelievo di risorse non rinnovabili, dall’impiego di fonti energeti-che, dai meccanismi di produzione dei rifiuti e fino alle modalità di a cquisto di beni e servizi una volta assediati dal marketing e dalla pubblicità.Scendiamo nel campo dell’alimentare e proviamo a va-lutare se molti di quei cibi presenti sugli scaffali dei su-permercati, in assortimenti abbondanti, non inducano a bisogni non giustificati sollecitando pulsioni di acquisto a cui potremmo coscientemente sottrarci.Più che sull’invito a uscire dall’economia, rendendosi conto dei suoi fallimenti più recenti o ad opporre tena-ce resistenza al disegno prometeico della scienza con il

bilancio impressionante dei rischi che, ormai, dominano le nostre relazioni con l’ambiente e la vita (dal nucleare agli ogm) vale mettere in piena luce la pro-posta di raccogliere alcune ipotesi alter-native: ad esempio, quella di riprodurre la filiera corta, l’agricoltura di prossimi-tà, la coltivazione degli orti. Così, ad esempio, una produzione lo-cale (disponibile a meno di cento chi-lometri di distanza), stagionale, fresca, tradizionale, agroecologica, può perfet-

tamente sostituire l’of-ferta commerciale della grande distribuzione, spesso poco scrupolosa

nei confronti dei piccoli produttori” (pag. 59). Anzi, lungo questa via è pos-sibile rintracciare il senso di un’utopia fondata sui valori mediterranei contro quel processo di macdonaldizzazione che rischia di ridurre la complessità della nostra società tradizionale e delle sue manifestazioni più emblematiche lungo un percorso che transita: “dalla percezione del tempo al senso dell’ono-re, passando per la cucina” (pag. 150). Chiederci cosa mettiamo in tavola se, dunque, non è sufficiente per assimilar-ci a veri e propri obiettori della crescita ci rivela già una privilegiata disponibili-tà a scelte adeguate sul piano degli stili di consumo più attenti alla salute e alla salvaguardia dell’ambiente di vita elimi-nando, al tempo stesso, fattori di obe-sità e fonti di pressione non sostenibile sull’habitat. Probabilmente non potremo consigliar-lo ai nostri amici più appassionati di banca, finanza e credito, ma avvicinan-doci ai banchi colorati e profumati di un farmer market siamo diventati anche noi seguaci di Latouche!

Ogni volta che noi di Fondazione Campagna Amica dobbiamo mettere in cantiere una nuova iniziativa interroghiamo SWG, la nostra Società “terza”, per

indagare sui comportamenti dei consumatori, sui loro bi-sogni alimentari, sui loro “trend”, ovvero sulle preferenze che hanno quando si recano a fare la spesa.Trai tanti dati che ci vengono puntualmente forniti ce n’è uno che in questi 2 anni è rimasto sempre stabile, e che è diventato per noi un sorta di stella polare: è il dato che ci dice che il 54% degli italiani preferisce acquistare prodotti alimentari locali e artigianali piuttosto che quelli delle grandi marche, che si fermano al 12%.Dal nostro punto di vista, è questa preferenza dei con-sumatori che giustifica l’enorme successo che stanno avendo in questi anni i nostri 750 mercati di Campagna Amica, ormai capillarmente presenti in tutte le province italiane. Ed è il dato che a nostro parere giustifica anche il significativo proliferare delle vendite dirette aziendali: sono infatti migliaia le imprese agricole che accreditan-dosi alla nostra Rete ci confermano che l’acquisto diretto dall’agricoltore è ormai diventata consuetudine di acqui-sto per milioni di cittadini del nostro Paese.La vittoria del prodotto legato al territorio è confermata anche da un’altra indagine della Società SWG, che ci è stata di molto aiuto: ed è quella che ci dice inequivocabil-mente che quasi due terzi degli italiani (65%) si sentireb-bero più garantiti da un marchio degli agricoltori rispetto

SÌ AL CIBO LOCALE, NO ALLA

MACDONALDIZZAZIONE

al marchio industriale (che si ferma al 13%) e a quello della classica distribu-zione commerciale (8%). E’ sulla base di questi assunti che ci sia-mo posti il problema di come incrocia-re una domanda, che ormai è diventata fortissima e allo stesso tempo chiarissi-ma, a un’offerta di prodotti alimentari davvero locali, davvero “firmati” dagli agricoltori, davvero con il giusto rap-porto prezzo/qualità. La risposta è ar-rivata con il progetto Coldiretti per una “Filiera Agricola Tutta Italiana” che ha dato vita al nuovo circuito commerciale di produttori in vendita diretta aderenti a Campagna Amica, che in poco più di 2 anni è diventato un “terzo incomodo” tra grande distribuzione organizzata e commercio di prossimità, che nel solo anno 2010 ha saputo intercettare ol-tre 8 milioni di cittadini. Un circuito, complementare ma distinto a quelli tradizionali, che oggi con l’apertura su tutto il territorio nazionale di un nuovo segmento commerciale, la nuova cate-na di “botteghe” a marchio Campagna Amica, sarà capace di proporre a nuove fasce di consumatori il vero prodotto agricolo, quello autentico delle nostre campagne italiane che in molti pensava-no ormai scomparso.

Secondo un sondaggio Coldiretti-Swg oltre la metà negli italiani preferisce acquistare prodotti del territorio

TUTTI PAZZI PER IL LOCAL SPESA NEI MERCATI PER 8 MLN

LETTO PER VOIdi Stefano Masini

di Toni de Amicis

FILIERA COLTA

+ DECRESCITA, + FELICIIl nuovo libro di Serge Latouche riporta l’attenzione sulla necessità di privilegiare i bisogni reali dell’individuo

COME SI ESCE DALLA SOCIETA’ DEL SUPERFLUO

PER 2 SU 3 IL MARCHIO DEGLI AGRICOLTORI BATTE QUELLO INDUSTRIALE

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SCATTALA CAMPAGNA

1° CONCORSO FOTOGRAFICO

Porta la macchina fotografica quando vai a fare la spesa!

Il Concorso Fotogra� co “SCATTA LA CAMPAGNA” indetto da Fondazione Campagna Amica e La Nuova Ecologia in collaborazione con Coldiretti e Legambiente intende rappresentare la relazione di � ducia, quasi di famigliarità, che si sta-bilisce fra produttori e consumatori nel contesto dei Farmer’s Market. Attraverso il linguaggio fotogra� co si propone ai cittadini di ritrarre il colore, il sapore ed i volti dei Mercati di Campagna Amica, per costruire un racconto collettivo della distribuzione a chilometro zero presente in moltissime città e comuni d’Italia.

Il Concorso è diviso in due categorie: A. Immagini realizzate con fotocamere professionali o semiprofessionali, comunque ad alta risoluzione (mini-mo 300dpi) e/o stampate su carta fotogra� ca; B. Immagini realizzate con fotocamere integrate all’interno di cellulari, smart phone o altri apparecchi mobili, comunque a bassa de� nizione. Inoltre è previsto un Premio Speciale “I VOLTI DELLA CAMPAGNA”.

Invia le tue foto entro il 31 Luglio

In palio premi da € 1.500,00 - 1.000 (In prodotti)

Scarica Il regolamento da: www.campagnamica.it - www.lanuovaecologia.it

Ritrai il colore, il sapore ed i volti dei mercati di Campagna Amica