N ato a Fraciscio di Campodolcino (Sondrio) il 19 dicembre 1842, morto a Como il 24 ottobre 1915, è annoverato fra gli apostoli più operosi e ardenti della Carità. Visse con il popolo e per il popolo, con l’ansia di soccorrere ogni specie di necessità. Raccolse i piccoli, orfani e abbandonati, creò per loro una nuova fami- glia, perché avessero, con l’amore, l’educazione e l’istruzione. Fece sorgere scuole e officine per l’addestramento, aprì colonie agricole allo scopo di formare gente istruita e onesta, capace di provvedere a se stessa. Fu tra i precursori dell’assistenza e dell’educazione degli handicappati. Quando ancora l’attenzione pubblica non aveva scorto il grave problema e non s’era volta al loro possibile reinserimento nella società, Egli ebbe preoccupazione e cura di loro. Predilezione paterna ebbe per i minorati psichici gravi. Oltre all’ambiente sereno e alle cure necessarie, studiò la loro riabilitazione, interessandoli in occupazioni adatte e utili. Splendido esempio di questo impegno e dei risultati ottenuti è la bonifica di una grande palude, il Pian di Spagna, alla confluenza dell’Adda con il lago di Como. Pensò agli anziani bisognosi di assistenza e ai malati cronici; a loro offrì acco- glienti Case di Riposo e attrezzate infermerie, perché vi trovassero, come Egli soleva ripetere, «Pane e Paradiso». Non dimenticò gli emigrati. Studiò di persona, sul posto, le loro necessità e poi iniziò in loro favore, in terra d’America, asili per i piccoli e case di riposo per gli anziani. Le calamità pubbliche lo videro accorrere tra i primi a portare generosamente la sua opera. Furono le fatiche e gli strapazzi affrontati in occasione del terremoto della Marsica ad accelerargli la fine. A continuare la sua attività, provvide con due istituzioni, in forma di congregazio- ni religiose, una maschile e l’altra femminile: «I SERVI DELLA CARITÀ» «LE FIGLIE DI S. MARIA DELLA PROVVIDENZA». Con il nome più noto di OPERA DON GUANELLA, legalmente riconosciuta, esse continuano e allargano, oggi, l’opera benefica, coadiuvate da folti gruppi di amici e benefattori. In Puglia l’Opera Don Guanella è presente, oltre che a Fasano, Torre Canne e Pozzo Faceto, a Bari e ad Alberobello. La Chiesa ha riconosciuto ufficialmen- te la Santità di Don Luigi Guanella dichiarandolo Beato il 25 ottobre 1964 e Santo il San Luigi Guanella del fanciullo ANNO XLIII - N. 4 - 2011 E-mail: [email protected]Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale tariffa associazione senza fini di lucro: D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB - Roma - C.p. 93 Como - Santuario del Sacro Cuore in festa per la canonizzazione di don Luigi Guanella avvenuta il 23 ottobre 2011
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Nato a Fraciscio di Campodolcino (Sondrio) il 19 dicembre 1842, morto a Como
il 24 ottobre 1915, è annoverato fra gli apostoli più operosi e ardenti della
Carità. Visse con il popolo e per il popolo, con l’ansia di soccorrere ogni specie
di necessità. Raccolse i piccoli, orfani e abbandonati, creò per loro una nuova fami-
glia, perché avessero, con l’amore, l’educazione e l’istruzione.
Fece sorgere scuole e officine per l’addestramento, aprì colonie agricole allo
scopo di formare gente istruita e onesta, capace di provvedere a se stessa.
Fu tra i precursori dell’assistenza e dell’educazione degli handicappati. Quando
ancora l’attenzione pubblica non aveva scorto il grave problema e non s’era volta al
loro possibile reinserimento nella società, Egli ebbe preoccupazione e cura di loro.
Predilezione paterna ebbe per i minorati psichici gravi. Oltre all’ambiente sereno
e alle cure necessarie, studiò la loro riabilitazione, interessandoli in occupazioni
adatte e utili. Splendido esempio di questo impegno e dei risultati ottenuti è la
bonifica di una grande palude, il Pian di Spagna, alla confluenza dell’Adda con il lago
di Como.
Pensò agli anziani bisognosi di assistenza e ai malati cronici; a loro offrì acco-
glienti Case di Riposo e attrezzate infermerie, perché vi trovassero, come Egli soleva
ripetere, «Pane e Paradiso».
Non dimenticò gli emigrati. Studiò di persona, sul posto, le loro necessità e poi
iniziò in loro favore, in terra d’America, asili per i piccoli e case di riposo per gli
anziani.
Le calamità pubbliche lo videro accorrere tra i primi a portare generosamente la sua
opera. Furono le fatiche e gli strapazzi affrontati in occasione del terremoto della
Marsica ad accelerargli la fine.
A continuare la sua attività, provvide con due istituzioni, in forma di congregazio-
ni religiose, una maschile e l’altra femminile:
«I SERVI DELLA CARITÀ»
«LE FIGLIE DI S. MARIA DELLA PROVVIDENZA».
Con il nome più noto di OPERA DON GUANELLA, legalmente riconosciuta, esse
continuano e allargano, oggi, l’opera benefica, coadiuvate da folti gruppi di amici e
benefattori. In Puglia l’Opera Don Guanella è presente, oltre che a Fasano, Torre
Canne e Pozzo Faceto, a Bari e ad Alberobello. La Chiesa ha riconosciuto ufficialmen-
te la Santità di Don Luigi Guanella dichiarandolo Beato il 25 ottobre 1964 e Santo il
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale tariffa associazione senza fini di lucro: D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB - Roma
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Como - Santuario del Sacro Cuore in festaper la canonizzazione di don Luigi Guanella
avvenuta il 23 ottobre 2011
COMUNITÀ EDUCATIVE“SACRO CUORE”
Opera Don Guanella72015 FASANO (BR)
72010 TORRE CANNE (BR)72010 TORRE CANNE (BR)
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Iscritta il 27 marzo 2007 al n. 1372dell’Albo Regionale delle Strutture per minori
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GL IE OD V AAS N
A E
C
UNIM TO ÀCCOMUNITÀ EDUCATIVA“AGORÀ”C/O ISTITUTO S. CUOREOPERA DON GUANELLA
Iscritta il 29 aprile 2005 al n. 16/BRdel Registro Regionale delle Strutture per minori
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