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Camion & Servizi - Iveco · 2014. 3. 5. · camion & servizi rivista dell’autotrasporto a n n o 1...

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Camion &Servizi R I V I S T A D E L L A U T O T R A S P O R T O ANNO 13 - NUMERO 94 - SETTEMBRE - DICEMBRE 2009 - $ 0,52 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. 70% - N. 94/2009 STRALIS SUPERLIGHT AD 440S45T/P SL AUTOTRASPORTO MOTORE DELLA RIPRESA ECODAILY AMICO DELL’AMBIENTE SETTEMBRE-DICEMBRE 2009 WWW.CAMION-SERVIZI.IT
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Camion & Servizi

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STRALIS SUPERLIGHT AD 440S45T/P SLAUTOTRASPORTO MOTORE DELLA RIPRESA

ECODAILY AMICO DELL’AMBIENTE

SETTEMBRE-DICEMBRE 2009

WWW.CAMION-SERVIZI.IT

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reteprodotto eventifocus

& 2 NUMERO 94 SETTEMBRE-DICEMBRE 2009

L’intervento di Paolo Monferinoal Transpotec 2.0

L’AD Iveco sottolinea il grandeimpegno dell’azienda di fronte alla crisi mondiale e individuanell’autotrasporto il motore della ripresa

16 Intervistaa Marco Monacelli,ResponsabileBrandCommunication& AdvertisingIveco

Porte Aperte per il lancio di ECODaily

Una giornata di festa e di testin tutte le concessionarie per il lancio del nuovo veicolocommerciale leggero Iveco

12 ECODaily 70C17 ed ECODaily 50C14G a confronto

26 Test Stralis SuperLight AD 440S45T/P SL

Partnershiptra Iveco ed Eni

Le due grandi aziende italianehanno raggiunto un accordodi collaborazione commercialeal servizio dei clienti

Tre nuove sedi di Concessionarie

Inaugurate ufficialmenteall’insegna della nuova Identity Iveco le sedi delle Concessionarie Evicarri Srl, Esposito Spa e Garelli Spa

4 8 3020

DIRETTORE RESPONSABILE SILVIA BECCHELLI COMITATO EDITORIALE FRANCO MINIERO, MARCO MONTICELLI, OTTAVIO GIOGLIO,FRANCESCO ORIOLO COMITATO DI REDAZIONE ALBERTO MONDINELLI (REDAZIONE), ALESSANDRA CELESIA, FEDERICO GAIAZZI, MARCO MONACELLI, MAURIZIO PIGNATA COLLABORATORI BARBARA BARBIERI, LUIGI CASETTA, BRUNO GIANOLLA, GIUSEPPE LISO,ALESSANDRA NARDINI, DOMENICO NASTASI, ELISA PIANO, LUCA SRA EDITORE SATIZ SRL, VIA POSTIGLIONE, 14, 10024 MONCALIERI (TO)REDAZIONE THE EDITOR, VIA SAN MAURIZIO 48, 24065 LOVERE (BG), TEL. 035.961.868, FAX 035.509.6958, E-MAIL [email protected] ILTE - MONCALIERI (TO) REGISTRAZIONE TRIB. DI TORINO N. 5446 DEL 10/11/2000È VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DI QUANTO PUBBLICATO SENZA AUTORIZZAZIONE

sommarioSETTEMBRE-DICEMBRE 2009

Rubriche24 Associazioni

ANFIA presenta il “Progetto Diciotto”34 Primo Piano

Project TechnologyAllison Transmission

36 ProtagonistiTecnoscaviRoteglia Trans SrlTrans Italia Srl

44 Iveco Customer Service46 News50 Grandangolo

Camion & Servizi

Siamo alla fine del 2009, un anno che sarà ricordato come uno dei più difficili perl’intera economia mondiale. Tuttavia i segnali di ripresa che si stanno registrando unpo’ ovunque, soprattutto in questi ultimi mesi, gettano una luce di velato ottimismo.L’intervento di Paolo Monferino, Amministratore Delegato Iveco, durante il convegnosugli “Stati Generali dell’Autotrasporto”, nell’ambito di Traspotec 2.0 svoltosi aFieraMilano, ha rimarcato come l’industria dei veicoli industriali stia affrontando laprova più dura della sua storia e ha ribadito che per superare la crisi ognuno debba

fare la sua parte, focalizzando l’attenzione sui sacrifici e sul ruolo svolto dal mondodell’autotrasporto, indicato come uno dei principali motori del tanto agognato rilancio. Nonostante le difficoltà del periodo, Iveco non si è mai fermata portando avanti le proprie iniziativesul processo di rinnovamento della gamma prodotto intrapreso da un paio d’anni. ECODaily,l’ultimo nato, dopo il suo debutto con la stampa, è stato recentemente presentato ai clienti dallarete italiana ed europea con un ampio ventaglio di modelli e versioni per ogni utilizzo. Il test che pubblichiamo, in questo numero, di ECODaily EEV diesel e del modello “CNG NaturalPower” a metano, campioni di redditività e rispetto ambientale, esalta questa sua peculiarità.Redditività, tutela dell’ambiente ma anche soluzioni di trasporto specifiche per le singole missionsono quindi il leit motiv di Iveco: lo dimostra il nuovo Stralis SuperLight, un veicolo di gammapesante pensato soprattutto per l’industria petrolifera che offre la possibilità, per la bassa tara, ditrainare le maxi cisterne e ottimizzare i trasporti.Un’energia positiva è quindi alla base della strategia Iveco. Come nella partnership con Eni, prima diuna serie di accordi con altri importanti player del mercato automotive per garantire ai clienti Ivecoservizi sempre più completi. Il tema dell’energia ricorre anche nella nuova strategia di comunicazioneIveco, dagli All Backs a Braccio di Ferro, ben delineata da Marco Monacelli, Responsabile BrandCommunication & Advertising, dando ulteriore valore aggiunto al Brand. Un atteggiamento positivoe determinato con il quale affrontare il 2010, anno a cui tutti affidiamo grandi speranze.

Silvia Becchelli

& 3NUMERO 94 SETTEMBRE-DICEMBRE 2009

editoriale

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& 5NUMERO 94 SETTEMBRE-DICEMBRE 2009

focus<IVECO AL TRANSPOTEC 2.0

Iveco è stata la grande protagonista di Transpotec 2.0, lanuova rassegna all’insegna dell’innovazione per il mondodell’autotrasporto che si è svolta presso il Quartiere fie-ristico di Rho-Pero (Milano). L’azienda, leader in Italianella produzione full-range di veicoli industriali, ha pre-sentato ai visitatori un grande ventaglio della sua gammaprodotto mettendo in evidenza gli ultimissimi modelli lan-

ciati recentemente: dall’ECODaily in tutte le sue versioni, al -l’Eurocargo, allo Stralis e al Trakker. Il tutto nell’area esterna di5.200 mq della Fiera che ha permesso di predisporre test dina-mici raccogliendo il consenso dei visitatori.All’esposizione, come consuetudine, si è affiancata ancheun’intensa attività congressuale che ha affrontato vari aspettidel complesso mondo dell’autotrasporto. In particolare digrande rilievo è stato il convegno sugli “Stati Generali del l’Au -totrasporto” che ha visto la partecipazione, oltre a PaoloMonferino Amministratore Delegato di Iveco, di BartolomeoGiachino Sottosegretario ai Trasporti, Filippo Maria de LipsisPresidente dell’Albo degli Autotrasportatori, MarcoCampanari Presidente dei Giovani Imprenditori Lombardi diConfindustria e dell’opinionista ed esperto del settore PaoloUggé. Il CEO Iveco ha colto l’occasione per sottolineare ilgrande impegno posto dall’industria automotive, e di Iveco in

particolare, per essere al fianco degli autotrasportatori inquesto complesso momento economico, ma ha anche espo-sto le priorità di tutto il comparto per essere il reale motoredella prossima ripresa.

CHE FARE?«Nella storia, gli “Stati Generali” si riuniscono quando incom-bono pericoli gravi e in tempi di profonda trasformazione.Oggi, siamo in uno di questi momenti - ha esordito Monferino -.L’industria del trasporto e dei veicoli industriali sta affrontandouna prova durissima, la più dura della sua storia.Nella mia vita di uomo di azienda ho vissuto molte crisi, acominciare da quella provocata dallo shock petrolifero dell’ini-zio degli anni Settanta fino a quella più recente del 1992-93,quando la flessione del mercato del trasporto e di conseguen-za di quello dei veicoli industriali fu grave, di circa un quartorispetto agli anni precedenti, innescando meccanismi di conso-lidamento dell’industria. Oggi, la situazione è ancora più grave.Molti settori industriali, e quindi la domanda di trasporto che nederiva, sono in caduta libera da un anno e mezzo. I trasportinazionali su strada a carico completo hanno registrato nei primisei mesi del 2009 una flessione del 27%, mentre quelli interna-zionali sono diminuiti del 25% circa. La riduzione dei volumi dei

traffici internazionali è anche documentata dalla netta riduzionedei transiti dei mezzi pesanti attraverso i principali valichi alpini. Itraffici autostradali registrano, dopo numerosi anni di continuacrescita, una sostanziale riduzione del 12%. In questo panorama,anche l’andamento negativo delle vendite di camion emerso apartire dalla seconda metà del 2008 è nettamente peggiorato.I primi otto mesi di quest’anno si sono chiusi in EuropaOccidentale con un crollo del 36% del mercato dei veicoli legge-ri, del 31% dei veicoli medi e del 43% dei pesanti. L’EuropaOrientale, che è stata la locomotiva del nostro settore negli ultimianni, ha registrato un crollo ancora più marcato, toccando unaflessione del 75%. Gli unici segnali positivi provengono dal -l’America Latina, dove la domanda si sta stabilizzando su unamoderata flessione rispetto a un anno fa, e dalla Cina dove, dopoun difficile quarto trimestre nel 2008, crescita economica e inve-stimenti hanno ripreso un ritmo sostenuto, anche grazie ai mas-sicci interventi governativi per l’infrastrutturazione del paese.I costruttori europei sono concordi nel prevedere che la doman-da, a fine 2009, sarà praticamente dimezzata rispetto all’anno pre -cedente. E le prospettive per il 2010 sono ancora molto incerte.Potrei dare altri numeri, ma la sostanza è che la filiera produt-tiva dei mezzi di trasporto professionali è in profonda crisi. Ladomanda allora è: che fare?»

La partecipazione al Transpotec 2.0 ha sottolineatol’impegno di Iveco per il rilanciodell’autotrasporto come motore

della ripresa. Nell’intervento di Paolo Monferino, le richieste

dell’industria automotive per sostenere tutto il comparto

di Silvia Becchelli

AUTOTRASPORTOMOTORE DELLA RIPRESA

& 4 NUMERO 94 SETTEMBRE-DICEMBRE 2009

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& 6 NUMERO 94 SETTEMBRE-DICEMBRE 2009

focus<IVECO AL TRANSPOTEC 2.0

L’IMPEGNO DI IVECO «Nel Gruppo Fiat e in Iveco abbiamo sviluppato una nostraattitudine per affrontare i momenti difficili - ha proseguitoMonferino -, assumendoci le nostre responsabilità e rispon-dendo al cambiamento. “Avanti e veloci” è stato il motto checi ha portato a un rinnovamento senza pari della nostra offer-ta di prodotto nel corso degli ultimi anni. In tre anni abbiamolanciato sul mercato dodici nuovi prodotti (un nuovo prodottoogni tre mesi) in uno sforzo continuo e incessante di migliora-mento della qualità tecnologica, prestazionale e ambientaledella nostra offerta. Anche nell’anno peggiore, questo 2009,non abbiamo rinunciato a introdurre importanti novità, acominciare dal nostro nuovo veicolo leggero, l’ECODaily, chesin dal nome dimostra l’eccellenza delle sue qualità economi-che ed ecologiche e il focus delle nostre attività di sviluppo.Nel 2009, abbiamo continuato ad andare avanti nel migliora-mento delle nostre soluzioni ibride ed elettriche. Qui a Milanosono in corso i field test dei nostri furgoni e minibus ibridi checi consentiranno di avanzare sulla strada dell’industrializzazio-ne insieme a partner di eccellenza. Abbiamo introdotto la nostraammiraglia del trasporto turistico con l’Irisbus Magelys HDH e,sempre nel 2009, abbiamo portato avanti le nostre attivitàinternazionali, con il lancio del nuovo veicolo pesante cinese,il Genlyon, e con l’apertura del nuovo stabilimento di assem-blaggio a Chongqing e di una nuova linea per i veicoli pesan-ti a Sete Lagoas, in Brasile. Quest’anno abbiamo anche svilup-pato le motorizzazioni a metano che porteranno Iveco adessere il primo costruttore in Europa a introdurre sul mercatoun veicolo già rispondente ai severissimi limiti di emissioni

previsti dalla normativa Euro VI, ancora una volta con quattroanni di anticipo sulle richieste del legislatore. Continuare ainvestire e a credere nel mercato, anticipare le scadenze, cor-rendo “Avanti e veloci” è per Iveco un imperativo irrinunciabi-le anche in questo periodo di crisi. Nel contesto difficile che ho descritto, Iveco è inoltre riuscita aportare avanti queste iniziative mantenendo un sostanziale equi-librio finanziario. La chiusura anche del terzo trimestre è in lineacon le aspettative, dopo aver chiuso la prima metà del 2009con un risultato operativo in pareggio. È un risultato che ha sor-preso anche gli analisti internazionali, che hanno capito quantobuona sia la capacità di tenuta di Iveco, soprattutto se parago-nata alle perdite secche dalla maggior parte dei concorrenti».“Ma quanto può durare?” si è quindi chiesto Paolo Monferino.Non ancora a lungo è stata la risposta perché gli strumenti diflessibilità e gli ammortizzatori sociali avranno necessariamen-te un termine e la crisi, senza interventi più decisi e forti,minaccia di superare questo termine.«Sono però convinto che sia possibile fare molto per evitarequesta drammatica prospettiva - ha proseguito Monferino -.Abbiamo già in passato dimostrato che le difficoltà non sonomuri davanti ai quali arrendersi, ma da affrontare e scavalcare.L’industria dei veicoli industriali, Iveco in testa, non intendenascondersi dietro il paravento della crisi. La stiamo affrontan-do con tutte le nostre forze, come credo di aver dimostratocon la lunga lista delle nostre iniziative portate avanti quest’an-no, il peggiore della nostra storia. Stiamo facendo il possibileper superarla e siamo pronti a sfruttare tutte le opportunitàche si possono creare».

LE PROPOSTE PER IL SETTORE«Ma è anche il momento, per tutti, di prendere coscienza che igrandi traguardi non si raggiungono da soli - ha quindi ribaditoMonferino -. È necessario che ognuno faccia la propria parte. Alleautorità, innanzitutto a quelle europee, chiediamo che prendanoatto della situazione, adattando conseguentemente le loro deci-sioni a ciò che oggi è realisticamente possibile chiedere a interisettori dell’economia fortemente provati, talvolta in ginocchio.Non sempre abbiamo la percezione che la gravità della situazio-ne sia realmente compresa.Pensiamo ad esempio alla proposta di regolamento sulle emissio-ni di CO2 dei veicoli commerciali leggeri, chela Commissione Europea intenderebbe adot-tare entro quest’anno, seguendo uno sche-ma molto simile a quello impiegato per laregolamentazione del CO2 delle automobili.La proposta prevede di introdurre un tetto di175 grammi al chilometro per i nuovi mezzi apartire dal secondo semestre del 2013 e di ren-derlo ancora più restrittivo, pari a 135 grammial chilometro, dal 2020.Per Iveco, questa proposta non tiene contodella realtà. In primo luogo, per i tempi previsti per l’introduzionedelle nuove norme: tutti i modelli che verranno presentati dallecase entro il 2013 sono infatti già oggi definiti, come anche gliinvestimenti necessari al loro sviluppo. Progettare un veicolo com-merciale leggero richiede un tempo decisamente più lungorispetto a quello previsto per lo sviluppo di un’auto. All’industriadeve essere quindi concesso il tempo necessario e adeguato aicicli industriali di rinnovo dei prodotti. Un processo legislativo nonpuò ignorare tutto ciò. Ma c’è un’altra ragione per contrastare con forza questa propo-sta. La realtà è che il mercato dei veicoli commerciali leggeri è,come abbiamo detto, in caduta libera da molti mesi. E la realtà èche i costruttori di veicoli commerciali, così come i loro clienti,stanno lottando per la sopravvivenza e non possono permettersidi sostenere sforzi aggiuntivi. Questo regolamento invece non faràaltro che aumentare il costo dei veicoli, creando un problema aglioperatori del trasporto, e ridurrà ulteriormente la domanda, cre-ando un problema ai costruttori. Tutto questo, proprio nel momen-to in cui entrambi questi settori avrebbero più bisogno di esseresostenuti. Perciò chiediamo con forza che l’adozione di questaproposta venga rinviata. E quello delle emissioni di CO2 dei veicoli commerciali leggeri èsolo uno degli esempi che si possono fare. Abbiamo infatti anchesegnalato alle Autorità Europee la difficoltà per l’industria di soste-nere oggi gli ingenti investimenti, parliamo complessivamente diuna cifra stimata fra i sei e gli otto miliardi di euro per l’industriaeuropea, necessari per i nuovi veicoli Euro VI. Per questo motivoabbiamo chiesto di rivedere i tempi dell’entrata in vigore dei nuovistandard di emissioni, previsti per il 2012 e 2013. Abbiamo raccol-to comprensione, ma soprattutto insormontabili barriere: il risulta-to è che ad oggi, dopo oltre un anno di discussione su questotema, nulla è accaduto.Ma la serietà della situazione rende necessari, a nostro giudizio,anche altri tipi di interventi: a cominciare dall’allargamento della“Tremonti-Ter” ai veicoli commerciali e industriali. Sarebbe unaboccata d’ossigeno non solo per l’industria del settore ma ancheper le centinaia di migliaia di persone che lavorano con questimezzi. E sarebbe a nostro avviso opportuno rivedere in modo

innovativo anche la struttura dei costi del trasporto, con l’obiettivodi avvantaggiare chi si fa carico di investire, di adottare le miglioritecnologie, di inquinare di meno. È noto che, fatto 100 il livello diemissioni inquinanti di un veicolo Euro I, gli attuali Euro V emetto-no meno di 5. Il vantaggio per l’ambiente dalla sostituzione di unveicolo vecchio con uno attuale è quindi di 95. L’ulteriore costo-sissimo intervento per Euro VI consentirà di abbattere ancora almassimo di due o tre punti le emissioni dei veicoli di oggi. Il ragio-namento è allora semplice: non è più efficace, per l’ambiente eper l’economia, adottare le misure per il rinnovo del parco (eancora oggi in Italia oltre la metà del parco dei veicoli è Euro II o

sotto lo standard Euro II) invece di inseguirenuovi costosissimi standard? Tutto ciò sarebbeanche possibile con impatti neutri sul gettitofiscale, adattando alcuni costi di esercizio deiveicoli secondo il principio “chi inquina paga”:facendo pagare di più che inquina di più e dimeno chi inquina di meno». «Crediamo che con il contributo di tutti sipossa uscire dalla crisi economica - ha con-cluso Monferino -, ma è innanzitutto necessa-rio evitare il varo di norme il cui effetto è di

mettere il settore definitivamente fuori gioco. E creare un siste-ma di convenienze per premiare i più virtuosi. Nei prossimi annici aspettano ancora grandi sfide, ma se a guidarci saranno ilsenso di responsabilità, l’onestà e l’impegno, allora tutto saràpossibile. Se anche l’Europa e il nostro Paese si dimostrerannoall’altezza del compito, potremo evitare conseguenze dolorosee costruire qualcosa di più solido e duraturo. Ed è sicuramenteun obiettivo alla nostra portata».

I grandi traguardi non si raggiungono

da soli. È necessario

che ognuno facciala propria parte

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prodotto<ECODAILYPROMOSSO DA CLIENTI E CONCESSIONARI

UN SUCCESSO ANNUNCIATO

Il nuovo ECODailyè stato accolto con molto entusiasmodurante il “Porte Aperte” che si è svolto pressole Concessionarie di tutta Italia. Ne parliamo con Ottavio Gioglio, General Manager del Mercato Italia Iveco, e riportiamoi pareri di alcuni dealer

di Alberto Mondinelli

Il “Porte Aperte” che doveva sancire illancio al pubblico del nuovo commer-ciale Iveco arriva per la verità quandola consacrazione del nuovo ECODailyè un fatto assodato anche presso iclienti. «È vero - conferma OttavioGioglio, General Manager del Mercato

Italia Iveco -, ECODaily ha infatti già raccoltooltre 12 mila ordini da tutta Europa, a testi-monianza del grande interesse che il veico-lo ha destato presso il pubblico. In Italia però il “Porte Aperte” che si è svolto a ottobrepresso tutte le Concessionarie, ha siglato ilsuo ingresso ufficiale da protagonista sulmercato. La risposta del pubblico è stata entusiasticae si calcola che siano stati oltre 8 mila iclienti che hanno affollato i piazzali dei varidealer per vedere e provare il nuovo com-merciale Iveco. L’evento è stato promossoda annunci radio e da inserzioni sui quotidia-ni nazionali e locali a cura delle singoleConcessionarie e la risposta è stata superio-

Qui, Ottavio Gioglio,General Managerdel Mercato ItaliaIveco.In basso, da sinistra:Roberto Savoini diBorgo Agnello Spa,Enzo e GianlucaGarelli di Garelli Spa

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re alle attese. Quindi tutti ad ammirare laflotta di veicoli nel colore verde che hacaratterizzato il lancio. Un chiaro segnaleche i messaggi “Economia ed Eco logia” maanche “Forza e Rispetto”, le parole chiave diquesto prodotto della gamma Iveco, hannotrovato terreno fertile nel grande pubblico.Gli operatori dell’autotrasporto leggero sonoalla ricerca di risposte concrete in termini diinnovazione tecnologica e rispetto per l’am-biente, senza però rinunciare alle prestazio-ni, all’affidabilità e alla robustezza. Doti evalori che ECODaily conferma con la gammapiù ampia della sua classe di veicoli garan-tendo il massimo della produttività e dellaversatilità con allestimenti per ogni impiego(furgone, cabinato, doppia cabina, minibus,semivetrato), con la novità assoluta dellacategoria 7 t per le versioni Van e Cab(disponibile a metà del prossimo anno) esoprattutto con la possibilità di scegliere tranumerose alternative di potenza, passo, lun-ghezza, altezza e rapporti al ponte. Maanche con nuove motorizzazioni Dieselomologate EEV, con emissioni di gran lungainferiori alla normativa Euro V, oltre alla ver-sione elettrica e a quella “Natural PowerBifuel” dotata di motore superecologico EEVottimizzata per il funzionamento a metano,con un piccolo serbatoio di benzina da utiliz-zare in caso di emergenza. Senza dimentica-re le versioni ibride diesel-elettriche in avan-zata fase di field test».La giornata si è articolata soprattutto sulle pro -ve. «L’obiettivo dell’evento - prosegue Gioglio -era quello di far provare i “plus” del -l’ECODaily al maggior numero possibile diclienti. Target centrato se si pensa che sonostati oltre 5 mila i test effettuati. I commentisono stati tutti decisamente positivi, come èconfermato dalle interviste ai dealer cheriportano quanto hanno raccolto sul campo.Quando si lancia un nuovo modello è sempreimportante conoscere l’opinione di coloroche sono quotidianamente a contatto con ilcliente finale per verificare se le intenzioni egli obiettivi del co struttore siano stati real-mente centrati. E dopo questo “Porte Aperte”penso proprio che l’ECODaily abbia conqui-stato davvero i nostri clienti».

UNA PROVA DI FORZARoberto Savoini della Concessionaria BorgoAgnello Spa di Paruzzaro (Novara) sottolineacome sia stata apprezzata la volontà innova-tiva di Iveco in un momento particolare perl’industria automotive. «Il lancio dell’ECODailyè stato percepito dai clienti come un’impor-tante prova di forza e di orgoglio da parte diIveco. In una particolare congiuntura econo-

mica, che vede gli altri competitor sulla difen-siva e ben lungi da fare investimenti cosìimportanti sul prodotto, Iveco invece puntacon molto coraggio la carta ambientale conmodelli all’avanguardia che costituiscono lamigliore risposta a una domanda sempre piùimportante ed esigente del mercato».Concetto ribadito da Enzo e Gianluca Garellidella concessionaria Garelli Spa di Mon dovì(Cuneo). «Rin novare un veicolo che continuaad ave re successo a soli tre anni dalla pre-sentazione del modello precedente è la di -mo strazione di come Iveco voglia giocare inattacco. Non è solo una strategia di marketing,ma c’è anche tanta sostanza: il rinnovo dellacalandra, interni più belli e confortevoli, masono soprattutto le motorizzazioni la novitàpiù importante».

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«Giusta la scelta ecologica - sottolinea BrunoMorini della Con ces sionaria Morini Spa diGenova -. In un momento in cui anche gli StatiUniti si mostrano più sensibili all’ambiente, èmolto importante presentarsi al mercato conun’offerta così ampia, ma anche così votata alrispetto dell’ecosistema».«I commenti dei clienti confermano la leadershipdi ECODaily! - ribadiscono Luca Venturino eMassimo Ferrari della Concessionaria LiguriaDiesel Srl di Savona -. Ovviamente le motoriz-zazioni diesel saranno sempre le più richie-ste, ma oggi pure l’opzione a metano è vali-da, anche grazie al nuovo serbatoio di benzi-na di riserva».Stefano Ziliani della Concessionaria Evicar Srldi Gadesco Pieve Delmona (Cremona) sotto-linea come: «ho trovato molto coraggiosa eall’avanguardia la scelta di puntare su moto-rizzazioni e modelli ecologici, in un momentodi riflessione come questo è un segnaleimportante al mercato. Anche i clienti si sonomostrati interessati a un veicolo che consumapoco, con lunghi intervalli di manutenzione econsente la piena circolazione nei centri sto-rici. E poi con le municipalizzate abbiamoun’arma in più».Anche Federica Garau della ConcessionariaAcentro Spa di Cagliari mostra di apprezzarel’ECODaily CNG. «La maneggevolezza è quelladi una vettura e quello che ha più sorpreso iclienti è la silenziosità e le prestazioni che sonomolto simili a quelle del diesel. In Sardegna,senza particolari vincoli alla circolazione e conpochi distributori, la sua commercializzazionedovrebbe essere favorita da specifiche norma-tive e dall’adeguamento della rete distributiva.Del resto la nostraregione vive di turi-smo e quindi il rispet-to ambientale èmolto importante». «L’ampliamento dellemotorizzazioni dieselè stato molto ap - prez zato - ha ricorda-to Nicola Pessolano del la Concessionaria Pessolano Spa di Po -tenza - con grandein teresse per la ver-sione a metano checonferma la vo ca zio -ne di Iveco, e delDaily in particolare, aessere sempre avan-ti, di anticipare le ri -chieste dei clienti edare risposte all’avan-guardia tecnologica».

prodotto<ECODAILYPROMOSSO DA CLIENTI E CONCESSIONARI

In sintonia anche Antonella Ceccato dellaConcessionaria Industrial Cars Spa di Thiene(Vicenza). «Il lancio dell’ECODaily è stato unascelta coraggiosa e strategica che rafforza laleadership Iveco in questo settore. Ottimal’idea del messaggio molto positivo legatoall’ambiente perché è un argomento che staraccogliendo sempre più interesse da partedel mercato: le opportunità offerte dai veicoliecologici suscitano interesse, non solo daparte delle municipalizzate, ma anche da ope-ratori privati che hanno l’esigenza di unapiena mobilità nei centri storici».

ATTENZIONE ALL’AMBIENTEPunta il dito sull’ambiente invece Giulio Muscadella Concessionaria Saicar Industriali Spa diLecce. «Ho potuto provare il Daily Elettrico e suquel veicolo tutto “profuma di pulizia”. Silenzioso,

a emissioni zero, maal contempo “guiz-zante”, veloce e rapi-do nelle accelerazio-ni: è proprio la solu-zione ideale per iltraf fico cittadino. Ilgiusto com pleta men -to di un’offerta ulte-riormente ampliatache conferma il Dailyco me uno dei punti diforza dell’ampia gam -ma prodotto Iveco,puntando sul doppiofilone economia/eco-logia».Risalto alla versione ametano da parte diRoberto CapezzuoliRanchi della Con ces -sionaria Salaria CarriSpa di Roma.«L’ECODaily CNG Na - tural Power è silenzio-so e brillante, il veico-lo ideale per “creare”un mercato che anco-ra manca ma di cui sisente un gran biso-gno per rispettare dipiù l’ambiente e ridur-re i costi di gestione. Iclienti han no moltoapprezzato anche ildesign degli interni eil restyling esterno,unitamente all’ampiascelta di motorizza-zioni, tutte molto per-formanti».

Da sinistra: Brando Stefanelli di Stefanelli Spa e Leonardo Di Pinto di Di Pinto & Dalessandro Spa

Qui, dall’alto in basso:Antonella Ceccato

di Industrial Cars Spa, Giulio Musca

di Saicar Industriali Spa e Roberto Capezzuoli Ranchi

di Salaria Carri Spa. A fianco, in alto da sinistra:

Luca Venturino e Massimo Ferrari

di Liguria Diesel Srl e Bruno Morini di Morini Spa.

In sequenza, sotto: Stefano Ziliani di Evicar Srl,

Federica Garau di Acentro Spa,Nicola Pessolano di Pessolano Spa

e Fernando Campilli di Romana Diesel Spa

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ATTENZIONE ALL’AUTISTA«I clienti l’hanno trovato semplicemente fanta-stico - afferma Fernando Campilli della Con -ces sionaria Romana Diesel Spa di Roma -,dopo 30 anni Daily si conferma ancora unavolta davanti a tutti, confermando il netto van-taggio rispetto ai concorrenti con “plus” chesono soprattutto i clienti a evidenziare. Moltoapprezzata la nuova motorizzazione da 110 CVche permette di essere competitivi in unrange di offerta dove i competitors sonomolto agguerriti».«I clienti hanno approvato i nuovi interni - ricor-da Brando Ste fanelli della Con cessionariaStefanelli Spa di Padova - dove hanno evidenzia-to il miglioramento sia dei materiali, in particola-re quelli dei sedili, sia del design. È piaciuta lanuova plancia con l’inserto color alluminio e laversione con cambio AGile ulteriormente miglio-rato rispetto alla versione precedente».Infine Leonardo Di Pinto della Con cessionariaDi Pinto & Dalessandro Spa di Putignano (Bari)confermano che «i clienti hanno trovato che ilnuovo look ha esaltato le qualità estetiche delDaily. Anche la dotazione e le ampie possibilitàdi personalizzazione offerte dai tanti optionalpermettono di accontentare sempre di più lesingole esigenze. Molto importanti anche gliaccessori legati alla sicurezza oltre all’ampiascelta di motorizzazioni».

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prodotto<A CONFRONTO L’ECODAILY 70C17 DIESEL E 50C14G A METANO

uando sihanno difronte ben7 mila pos-sibilità discelta peracquistare

un ECODaily, diventa difficileindividuare il modello da pro-vare. Ci è sembrato tuttaviaopportuno restringere lascelta a due versioni che co -stituiscono altrettante no vità:il nuovo modello da 7 t con ilmotore 3,0 litri da 170 CVomologato EEV (EnhancedEnvironmental ly- f r iendlyVehicle), per la precisione ilfurgone 70C17 (disponibilesul mercato da metà 2010), equello a metano “NaturalPower” cabinato 50C14Gallestito con cassone. En -trambi richiedono la patente Cperché superano le 3,5 t diMTT, ma entrambi presenta-no indubbi vantaggi in termi-ni di efficienza e redditivitàper la grandi capacità di cari-co: per il modello da 7 t diMTT addirittura tre volte dipiù rispetto a quelli al limitedelle 3,5 t patente B. Op por -tunità che da un lato dovreb-bero far riflettere gli autotrasportatori sulle possibilità offerteda questa categoria di veicoli e dall’altro dovrebbero sollecita-re i governanti a valutare la possibilità di allargamento dei limi-ti per la patente B, almeno per i veicoli a metano che sconta-no il peso delle bombole sulle possibilità di carico.In attesa di queste possibili evoluzioni eccoci al nostro testche presenta una serie di interessanti verifiche, in primis per imotori ma anche per i cambi, infatti il furgone diesel adottal’automatizzato ZF AGile mentre il cabinato a metano è dota-to dal tradizionale ZF manuale a sei rapporti.

IL MAXI FURGONE EEVIl primo tratto lo affrontiamo con il furgone 70C17 EEV diesela pieno carico con tre persone a bordo. Condizioni estreme,le più impegnative con cui si dovrà confrontare nel normaleutilizzo. Sul fianco la grande effige di Braccio di Ferro ci ricor-da il testimonial del nuovo ECODaily. Il tragit-to prevede un tratto iniziale in Torino per rag-giungere la Circonvallazione Sud e da lì sali-re verso il colle di Superga ai piedi del qualeprovvederemo a cambiare veicolo.L’ECODaily, come già detto, è dotato di cam-bio automatizzato ZF AGile a 6 marce che sirivela semplicemente straordinario nel disim-pegno nel traffico cittadino. Ma sotto la lentec’è anche il motore 3,0 diesel common rail

di ultima generazione con turbina a doppio stadio (twinturbo). Si tratta di motorizzazioni omologate “heavy duty”proposte con ECODaily in due nuovissime versioni che ero-gano rispettivamente 170 CV, quella in prova, e 140 CV, chesarà offerta a partire dai primi mesi del prossimo anno. Sonoi propulsori diesel commerciali con le più basse emissionioggi sul mercato e grazie ai quali ECODaily è in possessodell’omologazione EEV, lo standard più severo previsto dallenormative europee in tema di emissioni. Con queste premesse lo vogliamo verificare alla prova deifatti. La sensazione fin dall’avvio è ottima, il cambio sale pro-gressivamente ben assecondato dal motore che non mostra ilminimo affanno nel trasportare le 7 tonnellate del veicolo. Neicentri urbani, soprattutto affrontando le rotonde che richiedo-no scatto per potersi inserire, è importante poter contare suun buono spunto e il nostro Daily non delude.

Nonostante le dimensioni importanti il vei-colo è sempre perfettamente sotto control-lo grazie agli efficienti specchi retrovisori,anche la posizione di guida è molto confor-tevole e ci sentiremmo pronti ad affrontareviaggi ben più lunghi. Diamo uno sguardoai nuovi interni: i sedili presentano inedititessuti che ci paiono un ottimo compro-messo tra l’estetica e la necessità di durarenel tempo, di sicuro la seduta è molto con-

FORTI ALLA PARIAbbiamo provatol’ECODaily 70C17, il nuovo furgone 7 t con motore 3,0 litri Euro 5 da 170 CV, e ilmodello a metano50C14G allestitocon cassone. Un confrontodavvero interessantein quanto entrambisi sono confermaticampioni dipotenza, rispettodell’ambiente e versatilità

di Marco Bianchi

Il cambioautomatizzato

ZF AGile a sei marceè semplicemente

straordinario nel traffico cittadino

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prodotto<A CONFRONTO L’ECODAILY 70C17 DIESEL E 50C14G A METANO

fortevole e avvolgente, ci si trova subito a proprio agio. La con-solle centrale color alluminio aggiunge un tocco di eleganzahi-tech all’insieme; la facilità di individuazione dei comandi èquella immediata di sempre. Nuovo anche il cluster ben leggi-bile e piacevole allo sguardo: apprezziamo la “linea verde” sulcontagiri che indica i regimi ottimali per avere buoni riscontriin termini di consumi.Il cambio AGile è molto rispettoso di questa regola e lolasciamo lavorare in automatico senza mai intervenire con ilcomando manuale, anche perché non ne sentiamo propriola necessità. Ben dimensionato è anche l’impianto frenante:sugli svincoli della tangenziale, che affron-tiamo volutamente a velocità un po’ soste-nuta ma sempre nei limiti, abbiamo mododi apprezzare il perfetto funzionamentodell’ESP che è di serie. Ricordiamo cheanche la sicurezza in ECODaily è statatenuta in grande considerazione e Iveco havoluto dare un contributo importante allacampagna dell’Unione Europea per la ridu-zione degli incidenti anticipando volonta-riamente le norme che nel prossimodecennio renderanno l’ESP obbligatorio anche sui veicolicommerciali.All’ESP è abbinata anche la funzione supplementare LoadAdaptive Control (LAC) che ne ottimizza il funzionamento inbase alla distribuzione del carico tra gli assali. A questo siste-ma si aggiungono, oltre all’ABS, anche l’HBA (Hydraulic BrakeAssist), l’assistente idraulico di frenata per aumentare la capa-cità frenante al rilevamento di situazioni di emergenza, e l’Hill

Holder che evita l’arretramento del veicolo in caso di parten-ze da fermo in salita.La brevità del percorso non ci consente di testare Blue&MeFleet, la diffusa piattaforma telematica di bordo, un sistemaesclusivo sviluppato da Fiat e Microsoft e nato dalla collabora-zione con Qualcomm, leader mondiale nelle soluzioni digestione della flotta. Il computer di bordo è in grado di dialo-gare con il sistema CAN BUS del veicolo per ottenere dati einformazioni (per esempio, il consumo di carburante, la distan-za e la velocità del veicolo, l’utilizzo del mezzo e quindi moni-torare l’attività del conducente e il suo stile di guida). Inoltre, è

disponibile lo scarico remoto dei dati deltachigrafo digitale, che consente al gestoredella flotta l’autenticazione remota e lo sca-rico dei dati del tachigrafo senza la necessi-tà di accedere direttamente al veicolo. Inaltre parole, integra tutti i sistemi di comuni-cazione del veicolo ed è anche un potentestrumento di “fleet management”.In tangenziale c’è poco traffico e abbiamomodo di verificare anche le doti velocisti-che del 70C17 prima che il limitatore a

90 km/h intervenga. Nella marcia al limite consentito apprez-ziamo la silenziosità generale all’interno dell’abitacolo e pos-siamo dialogare con i nostri compagni di viaggio senza maidover alzare la voce.Lasciamo la tangenziale e iniziamo la salita verso Superga sullecolline torinesi. I primi strappi, affrontati con grande agilità, ci con-fermano che il nuovo motore da 170 CV è in grado di portarel’ECODaily 70C17 dovunque anche quando è a pieno carico. Un

motivo in più per concordarecon la scelta di Iveco di inseri-re nell’offerta questo nuovomodello che ha una portatautile fino a 4.700 kg con unbilancio economico ed ecolo-gico del trasporto largamentefavorevole in termini di costi diesercizio, consumi, emissionie inquinamento acustico.

SILENZIOSO ED ECONOMOSiamo ora alla guida del -l’ECODaily 50C14G “NaturalPower” ovvero a metano. Ivantaggi di questa soluzione sono noti: i veicoli CNG hannolibero accesso a tutte le zone a traffico limitato, danno asso-lute garanzie di sicurezza, grazie al loro bassissimo livello di emissioni fruiscono di incentivi fino a 6.500 euro e il costodi esercizio è di almeno il 20% inferiore rispetto a un veico-lo diesel. La novità principale è l’aggiunta di un serbatoio di benzina perle emergenze. È così scongiurato il rischio che più preoccupagli acquirenti di questo veicolo: il reperimento di un distributo-re quando la scorta di metano comincia a scarseggiare.Adesso invece i litri di benzina (che si possono rifornire in qual-siasi distributore) sono sufficienti per percorrere circa 100 kme ampliano notevolmente le possibilità di utilizzo con un’auto-nomia complessiva di oltre 400 chilometri.Anche il 50C14G è a pieno carico e siamo sempre in tre abordo. Con questa conformazione affrontiamo le strette stra-de che portano alla Basilica di Superga. Il cambio è manualea sei rapporti e, più che la pendenza, a costringerci a ricorre-re frequentemente alle scalate sono le continue curve cheimpongono ripetuti rallentamenti e ripartenze. Abbiamo cosìmodo di verificare il morbido pedale della frizione e la preci-sione degli innesti del cambio, rapido nei passaggi di marcia. Con l’alimentazione a metano il motore da 3,0 litri per 136 CVdi potenza, non perde la sua proverbiale elasticità come con-ferma la coppia di 350 Nm da 1.500 a 2.730 giri/min (con-tro i 400 Nm da 1.250 a 3.000 giri/min del possente 170 CVdiesel del veicolo precedente). Infatti come la strada consen-te di sfruttare maggiormente l’abbrivio del veicolo possiamoaffrontare il resto della salita in quarta marcia senza scalare,pensa a tutto il generoso motore. Sembra quasi di avere uncambio automatico.Per quanto riguarda comfort e vivibilità di bordo, valgono leconsiderazioni fatte per il modello precedente. Semmai c’è danotare la grande silenziosità del motore che non è solo uncampione di basse emissioni, ma anche un riferimento asso-luto in termini di inquinamento acustico. Ovviamente anche sul fronte della sicurezza, sia attiva chepassiva, i due modelli si equivalgono e la sensazione è di esse-re “coccolati” sotto ogni aspetto.L’arrivo nel piazzale della Basilica di Superga pone fine alnostro test. Il nuovo ECODaily ha superato a pieni voti laprova. Un campione di performance, rispetto ambientale,innovazione e produttività, proprio come recita lo slogan“Forte per Natura”.

Con l’alimentazione a metano il motoredi 3,0 litri per 136 CV

di potenza non perde la sua

proverbiale elasticità

Sopra, la planciadel modello concambio manualee, qui a fianco, un primo pianodella leva del cambioautomatizzatoZF AGile.Sotto, in sequenza,il vano motore del modello “CNGNatural Power” e di quello diesel EEV

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focus<INTERVISTA A MARCO MONACELLI, RESPONSABILE BRAND COMMUNICATION & ADVERTISING IVECO

ENERGIAPOSITIVA

Dagli All Blacksa Braccio di

Ferro, l’energiapositiva

è al centro della

comunicazioneIveco che negliultimi due anni

si è evolutavelocemente di pari passo

con lo sviluppodi nuovi

prodotti. Neparliamo con

MarcoMonacelli,

ResponsabileBrand

Communication& Advertising

di Maurizio Pignata

IL TRASPORTO FA MUOVERE IL MONDO«Iveco offre soluzioni di trasporto per persone ecose - spiega Monacelli -. Partendo da questopresupposto il movimento delle merci è pratica-mente il carburante che dà linfa alla nostra eco-nomia, alla nostra vita quotidiana e Iveco ne è unimportante attore. Tutto quello che vediamoattorno a noi, dal computer al latte della colazio-ne, è stato trasportato: il trasporto è l’energia chefa muovere il mondo.Ed è proprio al concetto di “energia”, energiapositiva, che vogliamo legare, non solo tutta lacomunicazione, ma anche tutta l’azione di Iveco,da qui lo slogan “Transport is Energy” che espri-me quello che oggi nell’azienda è il sentirecomune. Perché l’energia è un valore contagiosoche crea un circolo virtuoso dove tutti si sentonocoinvolti, trovano e ricevono di più. In altre paro-le l’energia crea entusiasmo. Questa è la lineaguida delle nostre attività di comunicazione chesi ricollega anche a quanto fatto finora».«Il lancio di ECODaily e la partnership con Eni sono le due più recenti iniziative varate proprionel segno dell’energia - prosegue Monacelli -.Si deve trasmettere positività e proporre vantaggireali per il destinatario finale, instaurando conquest’ultimo una relazione che lo coinvolgaanche emotivamente. Così con il lancio diECODaily la scelta della figura di Braccio di Ferroe dei suoi inseparabili spinaci, è caduta su un per-sonaggio energetico, forte, rispettoso: “Forte pernatura”. Proprio come il nostro veicolo commer-ciale leggero che questi concetti li ha da semprenel suo DNA. Il claim “Forte per natura” è diretta-

Nel 2007 l’abbinamento congli All Blacks segnò unasvolta epocale nella comu-nicazione di Iveco. Pochimesi prima aveva avuto ini-zio il rinnovo della gamma,che è proseguita fino al

recentissimo ECODaily, l’ultimo nato in questocontinuo processo di sviluppo del prodotto. La comunicazione ha seguito e accompagnatodi pari passo, con iniziative che hanno puntatoa dare valore aggiunto al Brand segnando unnuovo modo di proporsi da parte di tuttal’azienda. Oggi, a fianco dei rugbisti neozelan-desi, ci sono Braccio di Ferro, ma anche il teamYamaha di Valentino Rossi, la Ferrari Formula 1,la Juventus e attività di co-marketing con altreaziende, come per esempio Eni. Al centro di tutte queste partnership c’è un nuovo deno-minatore comune, “l’Energia”, come sottoli-nea Marco Monacelli, Responsabile BrandCommunication & Advertising Iveco.

IVECO INCORONAVALENTINO ROSSI NEL GRAN PREMIOMOTOGP IN AUSTRALIAIveco è entrata nelle case di tutti gliappassionati di MotoGP comesponsor ufficiale della gara di PhillipIsland in Australia che ha preso ilnome “Iveco Australian MotorcycleGrand Prix 2009”. Una gara entu-siasmante che ha visto la vittoria delcampione locale Casey Stonermentre Valentino Rossi, giuntosecondo, ha fatto un passo impor-tantissimo verso la conquista delsuo nono alloro iridato.È stato un Gran Premio emozionan-te durante il quale Iveco e il suonuovo ECODaily sono stati prota-gonisti sulla cartellonistica ai bordidella pista e sul podio ed anchecon gli spot pubblicitari andati inonda prima e durante la gara conle animazioni che scorrevano sulloschermo. Braccio di Ferro e alclaim “Forte per Natura” hanno caratterizzato gli spot, con la sigla dellatelepromozione che apriva e chiudeva con la lattina di spinaci e la musi-ca di Popeye.In particolare durante le prove e le gare della 125, 250 e MotoGP è statatrasmessa una telepromozione per presentare l’ECODaily al pubblico e allostesso tempo mettere in palio il casco di Valentino Rossi.

Grazie a questo accordo di sponso-rizzazione, il Brand Iveco, con parti-colare riferimento all’ECODaily, eraben visibile in tutto lo spettacolarecircuito australiano di Phillip Islandche si trova nella regione di Victoriaed è caratterizzato da un susseguir-si di curve veloci e di ampio raggioe da vari tratti vicini al mare moltosuggestivi. L’Iveco Australian MotoGP, è stataquindi l’occasione per far conosce-re, attraverso la televisione, il mar-chio Iveco in tutto il mondo. La sponsorizzazione costituisceun’ulteriore testimonianza del lega-me che unisce Iveco con lo sport.Da sempre, Iveco, in sintonia con lasua identità internazionale, ha scel-to di affiancare la propria immaginea personaggi ed eventi sportivi dialto livello che esprimono una gran-de “energia positiva”.

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focus<INTERVISTA A MARCO MONACELLI, RESPONSABILE BRAND COMMUNICATION & ADVERTISING IVECO

co-marketing rapporti privilegiati con gli autotra-sportatori. Per comunicare queste opportunitàutilizzeremo i più svariati mezzi che il mercato cioffre. Siti internet specifici, radioweb, canali tradi-zionali come annunci radiofonici e televisivi,senza dimenticare la carta stampata, sia quotidia-na sia periodica e di settore, che conserva sem-pre una valenza fondamentale soprattutto per ilsegmento dei veicoli commerciali leggeri».

LE SPONSORIZZAZIONISPORTIVEPer trasmettere ancora di più ai nostri principalipartner, i nostri clienti, questo concetto di ener-gia, un altro elemento fondamentale sono lesponsorizzazioni sportive e gli eventi ad esse col-legati. L’abbinamento con gli All Blacks nel rugby

e successivamente la “Partita del Cuore” tra lasquadra di Del Piero e la Nazionale Cantanti perl’anteprima del l’ECODaily, la presenza come“main sponsor” nel Gran Premio MotoGP o comesponsor tecnici in Formula 1, sono tutti mezziideali per trasmettere una sensazione di energiaai nostri clienti. Energia che si sprigiona inun’azione di gioco o da un duello tra ValentinoRossi e Jorge Lorenzo. Completa questo quadro la Juventus che è statagemellata agli All Blacks in un’operazione ascopo benefico per l’Ospedale Sant’Anna diTorino con lo scambio di maglie “griffate” Ivecotra i due capitani. “All Blacks & White” è il nomedato all’iniziativa imperniata sulle due partite degliAll Blacks in Italia, per il rugby, e su quella di cal-cio della Juventus con l’Udinese (altra squadra

bianconera) all’Olimpico di Torino che ha ospita-to la cerimonia di consegna dell’assegno con ilricavato della messa all’asta delle due maglie.Così pure i nostri clienti pos sessori di partita Ivahanno potuto partecipare al l’estrazione del ca scodi Va len ti no Ros si dopo aver provato in Con ces -sio naria il nuovo ECODaily».«Quello che mi preme sottolineare - concludeMonacelli - è la coerenza che lega tutte questeattività di comunicazione. Coerenza che parte dalconcetto “Energy” ossia la sintesi e l’evoluzionenaturale dei nostri valori Iveco: Commitment, Per -for mance, Affidabilità e Spirito di squadra. Attivitàe progetti che sottolineano ancora una volta lavolontà di fare squadra, di trasmettere tutta lanostra energia per vincere la sfida più importan-te, quella del mercato».

mente integrato al prodotto, ne costituisce un ele-mento essenziale e si ripercuote su tutta l’imma-gine Iveco, prima nella presentazione del veicoloe delle sue caratteristiche, poi nel suo utilizzo.Nel caso della partnership con Eni abbiamo pun-tato, non solo a trovare sinergie con un leader nelproprio settore, ma anche a raggiungere target diriferimento un po’ diversi dal solito. L’obiettivoche ci siamo posti è infatti quello di comunicarepiù direttamente con il cliente finale. Non soloun’enunciazione di concetti ma anche vantaggireali: oltre a soffermarsi sulle valenze di Iveco edEni, il cliente che acquista un ECODaily avràanche dei tangibili riconoscimenti in termini eco-nomici e di opportunità, si sentirà un “cliente spe-ciale” sia di Iveco che di Eni. Ed è proprio questoil nostro obiettivo, instaurare attraverso azioni di

IVECO È “ALL BLACKS & WHITE”Da sempre sensibile alle inizia-tive umanitarie e agli eventisportivi caratterizzati da unaforte carica di solidarietà,Iveco, dopo la Partita delCuore 2009 torna in campoper un’altra buona causa, unnuovo evento di sport e solida-rietà. Si tratta di “All Blacks & White”, un’iniziativa di charity che havisto protagonisti la squadra Neozelandese di rugby più famosadel mondo, di cui Iveco è Official Global Sponsor e la Juventus. L’operazione umanitaria è stata presentata al Juventus Center diVinovo e nasce proprio sotto l’egida del Gruppo Fiat. Approfittandodella presenza in Italia degli All Blacks, si è svolto un simbolicoincontro tra il mondo della palla ovale e di quella rotonda nel segnodella solidarietà e soprattutto dei colori bianco e nero. Il capitano

della Nazionale Neozelandese, Richie McCaw, e quello dellaJuventus, Alessandro Del Piero, si sono scambiati le rispettivemaglie, sulle quali per l’occasione compare il logo Iveco. Le casac-che, rigorosamente autografate, sono state og getto di un’asta dibeneficenza sul sito eBay il cui ricavato è stato poi de voluto allaFon dazione “Crescere in sieme al Sant’Anna”, creata in collaborazio-ne con la Juventus per l’ampliamento del reparto di Neonatologiadell’Ospedale Sant’Anna di Torino. I fondi ricavati dalla vendita sonostati consegnati in una suggestiva cerimonia in occasione della par-tita Juventus–Udinese, i cui colori sociali sono per entrambi il bian-co e nero, disputata il 22 novembre a Torino. In quell’occasione egrazie alle sinergie del Gruppo Fiat anche nell’ambito delle sponso-rizzazioni sportive, la squadra allenata da Ciro Ferrara è scesa incampo indossando la maglia presentata a Vinovo, con il logo Ivecoal posto dello sponsor ufficiale New Holland.

“DERBY” IVECO A SAN SIROUna partita molto particolare è stata quella disputata tra le na -zionali di rugby di Italia e Nuova Zelanda allo Stadio di Milano. Ilmatch tra gli azzurri e gli All Blacks aveva infatti un sapore parti-colare per Iveco che, essendo sponsor ufficiale di entrambi, lo havissuto come un vero e proprio “Derby”. «Un evento sportivoeccezionale per tutti gli appassionati di rugby e non solo - ha

commentato Franco Miniero, Senior Vice President Sales &Marketing di Iveco -. Con lo stadio di San Siro gremito in ogniordine di posto e la cessione dei diritti TV a 11 televisioni in tuttoil mondo è stato senza dubbio un grande avvenimento e credia-mo che nessuna partita di rugby nel nostro Paese abbia mairiscosso tanta attenzione da parte dei media e di tutti gli sportivi.Con orgoglio, voglio dire che un po’ di merito è anche di Iveco edelle nostre iniziative legate al mondo del rugby, con cui abbia-mo molte cose in comune: l’energia, la determinazione, lo spiri-to di squadra, l’impegno incondizionato e leale. Ecco perché pernoi non è stato un “Derby” che ci ha diviso, ma bensì unito nelsignificato più nobile di questo sport».Il pubblico della partita Italia-All Blacks è stato superiore a quellodella finale dello scorso Campionato mondiale di rugby (oltre 80mila spettatori contro i 78 mila che è la massima capienza delloStade de France di Parigi; lo stesso Nick Mallett, commissario tecni-co del rugby azzurro, ha ammesso di non essersi mai trovato di fron-

te a tanta gente, nemmeno nel suo Paese, il Sudafrica, che è cam-pione del mondo. Eccellenti anche i ri scon tri televisivi con oltre 2 mi lioni di telespettatori solo in Ita lia suddivisi tra La7 e Sky Sport 1. In occasione della partita, così come per gli altri Cari -parma test match in programma successivamente a Udine e AscoliPiceno, il brand Iveco era presente sia sul terreno di gioco cheall’esterno della struttura dello stadio, oltre che sul pallone ufficialecon il quale sono state disputate le partite. Il “Derby” Iveco tra Italiae All Blacks è stato anche celebrato con un’e dizione specialedell’ECODaily. Si tratta di un furgone che riporta una grafica apposi-tamente studiata con Braccio di Ferro che tiene in mano le bandie-re delle due squadre, italiana e neozelandese. Il veicolo era espostonella zona antistante lo stadio a simboleggiare an che il simpaticoincontro tra “Braccio di Ferro”, partner della nuo va gamma leggeraIveco, e il mondo del rugby, rappresentato dalle due squadre di cuil’azienda è partner ormai già da anni. Il tutto naturalmente nel segnodel lo sport e di quei valori che espri mono grande energia positiva.

Nella pagina a fianco, in alto dasinistra: Franco Miniero, Iveco Senior

Vice President Sales & Marketing,Richie McCaw, Capitano All Blackse Alessandro Del Piero, CapitanoJuventus Football Club. Sotto a

sinistra, lo speciale ECODaily Vanideato per celebrare il “Derby” di San

Siro. Qui a destra, una fase dellaemozionate partita disputata a Milano

in una grande cornice di folla e, inpiccolo qui sopra, sugli spalti Franco

Miniero con Alessandro Del Piero

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eventi<UNA IMPORTANTE PARTNERSHIP TRA IVECO ED ENI

gestione del business secondo criteri di eco-compati bilità. Enell’assessment il Gruppo Fiat ha ottenuto 90 punti su 100contro una media del settore automotive di 72.Iveco ha dato un contributo decisivo a questo successo, conla sua gamma altamente ecologica e i suoi progetti per ilmiglioramento dell’efficienza e della produttività del traspor-to. L’azienda dispone oggi di una gamma di prodotti ecologi-ci completa, senza equivalenti in Europa, la sua ricercacopre uno spettro amplissimo di soluzioni tecnologiche, dal-l’ecodiesel al metano, dall’elettrico all’ibrido fino all’uso dicombustibili rinnovabili di seconda generazione. Ma la ricer-ca e sviluppo Iveco sta esplorando anche altri temi, come ilmiglioramento aerodinamico, l’uso di tecnologie all’avan-guardia per la sicurezza atti-va, i sistemi intelligenti deltrasporto. In una parola, perIveco “mobilità sostenibile”significa soddisfare le esi-genze della mobilità di oggisenza compromettere lamobilità di domani.Questo ci porta a considera-re a 360 gradi tutti i fattoriche contribuiscono al mi -glioramento dell’ambiente:dalla selezione dei compo-nenti alle metodologie diproduzione, dalle emissioniacustiche e atmosfericheall’efficienza energetica deimezzi in esercizio fino allariciclabilità di tutti i materialia fine vita del veicolo. In unmomento di oggettiva diffi-coltà dell’economia e delnostro settore, direi soprat-tutto in questo momento,investire sull’ambiente signi-fica investire sul futuro.In questa logica, Iveco edEni sono coinvolte nel pro-gramma “Industria 2015”,un’iniziativa del Ministerodello Sviluppo Economicoche finanzia lo sviluppo diprodotti e servizi con eleva-

L’IMPEGNO AMBIENTALE DI IVECOMarco Monticelli si è quindi soffermato sulla politica ambien-tale che guida le scelte di Iveco.«Iveco sviluppa il suo impegno nell’ecologia nell’ambito dellestrategie del Gruppo Fiat che hanno fatto della “crescitasostenibile” uno dei pilastri del suo approccio al mercato - haproseguito Monticelli -. Nello scorso mese di settembre que-sto impegno ha portato a un importante riconoscimento: ilGruppo Fiat è entrato negli indici Dow Jones SustainabilityWorld e Dow Jones Sustainability Stoxx, i due prestigiosi indi-ci borsistici riservati alle aziende sostenibili. A questi indicisono ammesse solo le società giudicate migliori per la

to contenuto di innovazione tecnologica e perciò in grado dicreare vantaggi competitivi per il sistema produttivo italiano.Nell’ambito di “Industria 2015” Iveco ha presentato tre pro-getti ed Eni è partner in tutti e tre. Live, veicoli leggeri eco-compatibili ottimizzati che ha come oggetto lo studio dimezzi per il trasporto di persone on-demand. Vector 2015,veicolo eco-compatibile per il trasporto urbano ottimizzato emulti-ruolo che riguarda lo sviluppo di mezzi per funzionitipicamente metropolitane come il trasporto refrigerato e laraccolta rifiuti. Infine il progetto Autobus eco-compatibileottimizzato per la mobilità urbana sostenibile che prevedeun mezzo a basso impatto ambientale da utilizzare per il tra-sporto persone».

LE NOSTRE ENERGIEFANNOSTRADA .INSIEME.

Qui sopra, da sinistra: Marco Monticelli, Vice-President External Relations & Communication Iveco;Franco Miniero, Senior Vice-President Sales & Marketing Iveco; Angelo Fanelli, Executive VicePresident Refining & Marketing Eni; Francesco Caria,Direttore Commerciale Business Gas & PowerEni. Nella pagina a fianco, tre modelli della gamma Iveco a gas naturale

Iveco ed Eni, due grandi aziende italiane, leader nei rispettivi settorimerceologici ed entrambe orientate al cliente nel massimo rispetto e tutela dell’ambiente, hanno raggiunto un accordo di collaborazionecommerciale al servizio dei loro clientidi Silvia Becchelli

“Iveco ed ENI hanno molte cose in comune”. CosìMarco Monticelli, Vice President External Relations& Communication, ha aperto l’affollata conferen-za stampa al Lingotto di Torino per presentarel’importante partnership tra le due aziende.«Sono italiane - ho proseguito Monticelli - opera-no nel campo del trasporto, sono all’avanguardia

della tecnologia nei rispettivi settori e credono nell’ambientecome risorsa per lo sviluppo. L’impegno ecologico di Iveco edEni è a largo raggio, e va dalla ricerca di base su tecnologie ecombustibili fino allo sviluppo, alla distribuzione e alla promo-zione di prodotti a basso impatto ambientale».

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mento globale nel campo dell’energia come noi lo siamo in tuttii segmenti del trasporto commerciale e del trasporto persone.La collaborazione che stiamo costruendo si basa sul primato tec-nologico che Iveco ed Eni esprimono in business fra loro com-plementari e sulla capillarità delle nostre reti distributive: som-mando Iveco ed Eni, più di 5 mila punti di vendita e assistenza inItalia. Svilupperemo questa sinergia sul piano dei prodotti, deiservizi e delle iniziative commerciali, nella logica di offrire sempremaggiori vantaggi al cliente. La prima occasione per mettere afrutto la nostra partnership è il lancio del nuovo ECODaily conuna serie di importanti iniziative per tutti i clienti che lo acquiste-ranno entro la fine dell’anno (vedi box, ndr).

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LA STRATEGIA IVECOFranco Miniero, Senior Vice President Sales & Marketing, spiegale motivazioni che hanno portato a questa partnership.«La strategia Iveco ha due punti di riferimento forti: l’ecologia el’economia - ha ricordato Miniero -. Iveco agisce sul versantedell’offerta sviluppando veicoli e tecnologie a basse emissioni,che offrono al cliente anche vantaggi concreti in termini di mino-ri costi di gestione e miglioramento del trasporto. È un risultatoa cui sia mo giunti sviluppando sinergie con altri centri di eccel-lenza del Gruppo Fiat, come il CRF (Centro Ricerche Fiat) per laricerca di base e applicata, Fiat Powertrain Technologies permotori e cambi e Magneti Marelli per la parte elettronica.Questo fa di Iveco l’unico costruttore nel mondo del trasportoprofessionale a offrire tutte le opzioni della tecnologia automo-tive di oggi: alimentazioni tradizionali ad alta efficienza, alimen-tazioni e trazioni alternative.La gamma ecologica Iveco continua a crescere. È l’unico costrut-tore a offrire motorizzazioni ecologiche sia diesel, sia a metanoper tutte le missioni e in tutte le gamme. Iveco è stato il primofull-liner di veicoli commerciali a investire in modo importante sulmetano, sviluppando motori con componenti specifici e unamessa a punto ottimizzata per il CNG. Un primato che garantisceal cliente prestazioni, affidabilità e durata e fa di Iveco il numero 1per questo tipo di alimentazione».Quindi Franco Miniero ha spiegato i motivi dell’accordo forte-mente voluto da entrambi i contraenti nel comune interesse deiloro clienti. «Iveco ha scelto di affrontare da leader una situazio-ne economica generale difficile a livello europeo e mondiale. Ein Italia ci siamo rivolti a un altro leader, Eni, con l’obiettivo diunire le forze e offrire di più ai nostri clienti. È una collaborazio-ne che abbiamo fortemente voluto, tra due aziende che rappre-sentano l’eccellenza italiana nel mondo. Eni è un punto di riferi-

I VANTAGGI SE ACQUISTI UN ECODAILY*• Un importante bonus puntiYou&Agip (fino a 1.000 euro)convertibili sia in carburanteomaggio, sia nei premi delcatalogo;

• Lo status di cliente “Gold”,che consente di beneficiaredi una seriedi vantaggi e sclu -sivi (bonus punti extra ad o -gni rifornimento, servizio soc - corso stradale, ac ces so pri vi -legiato alCall Center, scon ti econvenzioni esclusive pres sogli oltre 20 partner commer-ciali del programma, ecc);

• La possibilità di ottenere una Carta Multicard a condizioni di favore. Multicard è la Fuel Card europea Eni, che garantisce facilitazio-ni nell’acquisto di prodotti e servizi presso i 4.400 punti vendita a marchio Agip in Italia e nei 18 mila punti vendita del ConsorzioRoutex dove Eni è presente con Bp, Omv e Statoil in 36 Paesi europei. Solitamente rivolta alle flotte aziendali sarà emessa ancheper gli imprenditori monoveicolari e con piccole flotte.

*entro il 31 dicembre 2009

I NUMERI DEL METANO6.500 euro di incentivi grazie alla campagna rottamazione in atto

20% il costo di esercizio inferiore rispetto a un veicolo diesel

1.300.000 i veicoli alimentati a gas naturalein Europa (dato raddoppiato dal 2003)

523.100 le vetture circolanti in Italia (il parco più numeroso d’Europa)

340 le stazioni di rifornimento nel 2000 in Italia

735 le stazioni di rifornimento oggi in Italia, di cui oltre 20 su autostrade e tangenziali

15 i punti vendita nel 2013

1000 i nuovi punti vendita aperti entro l’anno

PROVATO LO STRALIS CNG

Iveco ha una gammacompleta di veicoli a metanoperché è stata la primaazienda full-liner di veicoliindustriali a credere nel gasnaturale e a investiresviluppando motori con componenti specifici euna messa a punto ottimizzataper il CNG. I modelli a metano sono declinati per l’interagamma prodotto: dal Daily allo Stralis passando perl’Eurocargo, presentato in anteprima ad Hannover loscorso anno. I tre modellierano presenti in esposizionestatica ed era possibilesvolgere delle prove su unbreve circuito contrassegnatoda birilli con uno Stralis 270 CNG (nella fotosopra) allestito con uncompattatore Farid. Il veicoloha confermato di essereideale per la mission diraccolta rifiuti in ambitourbano disimpegnandosiagilmente sullo strettopercorso ben supportatodall’eccellente coppia delmotore Cursor 8, dallo sterzoleggero e sensibile e dalcambio automatico Allisonpronto a innestare sempre il rapporto ottimale.

eventi<UNA IMPORTANTE PARTNERSHIP TRA IVECO ED ENI

Iveco ed Eni mettono carbu-rante nel motore della ripresae lo fanno costruendo un siste-ma di servizi modellato nonsolo sulle esigenze delle gran-di flotte, ma anche delle picco-le imprese e del mondo dellepartite Iva, che sono la spinadorsale del sistema economi-co italiano. La partnership conEni è finalizzata a fornire servi-zi esclusivi a tutti i professioni-sti del trasporto e il lanciodell’ECODaily è solo una primatappa. Nel 2010 è no straintenzione estendere le no streiniziative con Eni al resto dellagamma, con iniziative che vipresenteremo al più presto.Grazie alla capillarità delle duereti potremo così offrire ai nostri clienti servizi ad alto valoreaggiunto. Il principio “…se sei cliente Iveco hai diritto a serviziesclusivi” da oggi vale anche in tutti i distributori della rete Eni.Iveco vuole esprimere tutto questo in modo forte e sintetico:“Iveco: transport is energy” un concept che guiderà d’ora inavanti tutte le nostre iniziative di comunicazione. Il trasporto èenergia, l’energia è contagiosa, l’energia crea un circolo virtuo-so in cui tutti ricevono di più e danno di più».

L’IMPEGNO DI ENIFrancesco Caria, Direttore Commerciale Business Gas & Power Eni,ha invece presentato l’impegno ecologico di Eni Gas & Power.«Da oltre 40 anni Eni opera nel settore del metano per autotra-zione con personale dedicato allo sviluppo e alla promozionedell’uso di questo carburante a basso impatto ambientale. Unaparte importante di questa attività si concretizza nel supportotecnico per la realizzazione di impianti: i nostri clienti sono azien-de di trasporto pubblico e municipalizzate ma anche privati».Posizioni ribadite da Angelo Fanelli, Eni Executive Vice PresidentRefining & Marketing, che ha ricordato come anche la divisio-ne da lui diretta «ha fatto della sostenibilità energetica a 360°la propria missione: dalle navi cisterna alle raffinerie, dallalogistica ai prodotti, fino ad arrivare ai punti vendita.L’attenzione alle persone, al territorio, all’ambiente sono valo-ri consolidati e condivisi cha fanno parte integrante dellanostra cultura d’impresa. Presso le nostre stazioni di servizio i clienti possono trovare pro-dotti di altissima qualità come il gasolio speciale BludieselTech:l’esempio di come Eni abbia saputo anticipare di ben setteanni la normativa europea lanciando già nel 2002 un gasolio“sulphur-free”. In questo quadro sono nate negli ultimi anni sullarete Agip, sia in Italia che all’estero, diverse stazioni di servizioMultienergy, che utilizzano in maniera innovativa la combinazio-ne di diverse forme d’energia. Su questi punti vendita, tutti dota-ti di pannelli solari per fornire alla stazione gran parte dell’ener-gia necessaria al suo funzionamento, si vendono, oltre ai tradi-zionali carburanti, anche i cosiddetti “carburanti alternativi”,come la benzina e gasolio speciali della linea Blu, il GPL, il meta-no e in alcuni (come Fran coforte, Mantova, Colle salvetti) anchel’idrogeno per autotrazione».

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associazioni<UN’IMPORTANTE INIZIATIVA DI ANFIA

ANFIA, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica,ha ufficializzato l’avvio del “Progetto Diciotto” che si proponedi sperimentare l’effetto, in termini di migliore efficienza del trasporto, derivante dall’allungamento a 18 metri degli autoarticolati

di Olga Lattuada

Le esigenze ambientali e la ricer-ca di una maggiore efficienza eredditività impongono di speri-mentare nuove opportunità chepossano garantire una superiorecompetitività a tutto il compartodell’autotrasporto. Il “Progetto

Diciotto”, importante iniziativa sotto l’egidaANFIA, nasce per valutare una nuova soluzionedi trasporto atta a ridurre il livello di congestio-ne del traffico sulle reti stradali e quindi i consu-mi e le emissioni di CO2, per un mobilità piùsostenibile. Una configurazione sperimentale di18 metri per la combinazione trattore-semiri-morchio rispetto all’attuale valore standard di16,50 metri. L’allungamento del semirimorchiodi circa 1,5 m è l’unica variante prevista rispet-to ai veicoli standard, tutte le altre caratteristi-che di base rimangono invariate, dalle massesugli assi e complessive, all’inscrivibilità nellafascia di ingombro prevista dalle norme vigenti.Il programma, autorizzato a luglio 2008 dalMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti, pre-vede complessivamente 30 autoarticolati lunghifino a 18 metri in circolazione sperimentale perun periodo di tre anni, al termine dei quali saràpossibile avere una proroga di ulteriori due anni.I primi 14 veicoli sperimentali sono stati immes-si su strada nel corso della primavera-estate2009 e sono attualmente in servizio pressoaziende di autotrasporto partner dell’iniziativa, èanche allo studio l’utilizzo di una bisarca.Un ruolo importante è svolto da Iveco, infatti i 15trattori impegnati nella sperimentazione sonoStralis e al costruttore nazionale spetta anchel’importante compito di responsabile della defi-nizione dei requisiti principali della sperimenta-zione, del suo coordinamento e dell’attività dimo nitoraggio tramite il CSST (Centro Studi suiSistemi di Trasporto). Da ricordare anche che irimorchi sono stati allestititi da Acerbi-Viberti,Cardi, Merker (Gruppo Margaritelli), Omar eRolfo. Scopo della sperimentazione è verificaresul campo, in missioni reali di trasporto, la ridu-zione del costo medio di trasporto per unità dimerce trasportata, l’effettiva compatibilità degliautoarticolati da 18 metri con le infrastrutturestradali (ponti, rotonde, svincoli ecc.) e la mano-vrabilità in fase di parcheggio (accesso e posi-zionamento nei piazzali di carico, docks ecc.).I risultati del test, che si otterranno medianteun rigoroso monitoraggio delle missioni effet-tuate in parallelo con i veicoli da 18 m e conquelli standard da 16,50 m, consentiranno alMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti dipartecipare attivamente alla discussione in sedecomunitaria relativa all’evoluzione della normati-va su masse e dimensioni, al pari di altri Paesidell’Unione Europea che hanno già lanciato ana-loghi programmi di sperimentazione con la stes-

CHI È ANFIACon oltre 280 Aziende associate, che esprimono un fatturato di quasi 60 miliar-di di euro all’anno e occupano circa 130 mila dipendenti, ANFIA - AssociazioneNazionale Filiera Industria Automobilistica - è una delle maggiori associazioni dicategoria aderenti a Confindustria. ANFIA ha l’obiettivo di rappresentare gli inte-ressi delle Associate nei confronti delle istituzioni pubbliche e private, nazionalie internazionali e di provvedere allo studio e alla risoluzione delle problematichetecniche, economiche, fiscali, legislative, statistiche e di qualità del compartoautomotive. L’Associazione si compone di nove Gruppi merceologici, ciascunocoordinato da un Presidente e guidato da un Comitato Direttivo: Autobus, Auto -veicoli, Autovetture Sportive e Speciali, Carrozzieri Autovetture, Carrozzieri VeicoliIndustriali, Componenti, Pneumatici, Produttori Camper e Rimorchi.

AL VIA IL“PROGETTODICIOTTO”

sa finalità. A tal proposito, ANFIA ritiene impor-tante sottolineare che l’eventuale estensionedella lunghezza degli autoarticolati sarà sogget-ta comunque a un processo decisionale lungo,e che quindi i veicoli attuali da 16,50 me trisaranno utilizzati ancora per molto tempo.«Riteniamo che la soluzione sperimentata conil “Progetto Diciotto” - ha dichiarato EugenioRazelli, Presidente di ANFIA - possa rappresen-tare un buon compromesso per ridurre la con-gestione sulle strade e quindi i consumi e leemissioni di CO2. Il numero di euro-pallet tra-sportabile con tali veicoli (37) è quasi coinci-dente con quello movimentato sugli autotreni(38), a fronte di una lunghezza di questi ultimi di 18,75 m. Inoltre la soluzione proposta dalProgetto è in grado di dare un impulso all’inter-modalità grazie alla possibilità di trasportarecontainer da 48 piedi e due casse mobili da7,45 m. La proposta di aumentare l’efficienzadel trasporto su strada mediante un semirimor-chio di 1,5 m più lungo rispetto alla misura stan-dard potrebbe essere introdotta senza alcunintervento infrastrutturale, e ci aspettiamopossa avere un effetto positivo sui consumi esulla congestione, senza penalizzare i parametridi manovrabilità».

Nella pagina a fianco, il confronto tra unsemirimorchio tradizionale e uno del “Progetto Diciotto”. Qui, lo schieramento di alcuni degli Stralis che, con i colori delle diverseflotte, stanno svolgendo i test in Italia

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prodotto<PROVATO LO STRALIS SUPERLIGHT AD 440S45T/P SL

Un modello per ogni mission. L’ottimizzazionedei trasporti e la ricerca della massima reddi-tività per l’autotrasportatore impongono vei-coli sempre più specifici e mirati per i singoliutilizzi. L’impegno di un costruttore di veicoliindustriali è sempre quello di rispondere aqueste istanze e Iveco conferma la grande

attenzione che ripone alle domande dei suoi clienti presentan-do uno Stralis ideato specificamente per il trasporto carburanti.Chi ha seguito anche distrattamente le polemiche sul prezzodella benzina, sa che il suo trasporto dalla raffineria al distribu-tore incide pesantemente sul prezzo finale. Per alleviare que-sto costo gli allestitori hanno realizzato dei semirimorchicisternati di grande capienza (fino a 42 mila litri in sostituzio-ne dei precedenti da 39 mila litri) che però, per rientrare neilimiti di legge sulla massa totale a terra, devono essere abbi-nati a trattori dalla tara molto contenuta. Finora si era rispostoa questa domanda immatricolando versioni speciali di model-li di serie con inevitabili complicazioni in fase di omologazio-ne e costi aggiuntivi. Ora invece esiste una soluzione già pron-ta a listino e realizzata appositamente per le esigenze dei tra-sportatori di carburanti: lo Stralis SuperLight.

OTTIMIZZATO PER RIDURRE LA TARAIl peso ridotto è la caratteristica fondamentale del trattoreStralis SuperLight allestito sulla base delle cabina AT (ActiveTime) o AD (Active Day) con una serie di accorgimenti pensa-ti per ottimizzarlo nella distribuzione in ambito giornaliero sulmedio raggio e per ridurre la tara. Lo Stralis SL è offerto di serie con cerchi di alluminio, serbato-io del gasolio di plastica da 200 litri, serbatoio di AdBlue da 40 litri, batteria da 170 Ah (anziché 220 Ah), ESP, il sistema dimonitoraggio della pressione dei pneumatici (TPMS), freno distazionamento sull’assale anteriore, fornitura sciolta del ganciodi manovra, eliminazione della ruota di scorta, del relativo sup-porto e della scaletta di salita retrocabina (presente sul model-lo in prova). Tutto questo contribuisce a ottenere una riduzione del peso,rendendo lo Stralis SL il veicolo più leggero della sua categoria.La tara di omologazione è di 6.150 kg (AD440S42-45T/P SL) nellaversione a ruote gemellate e di 6.100 kg con pneumatici sin-goli maggiorati SuperSingle 495/45 R22,5 sull’assale motore.

AL SERVIZIODELLE PETROLIFERE

Il trasporto di carburanterichiede trattori dalla taracontenuta per utilizzare le nuovecisterne più capienti e rientrarenei limiti di MTT prescritti dal codice. Con lo StralisSuperlight le compagniepetrolifere hanno il veicolo che risponde alle loro esigenze

di Marco Bianchi

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prodotto<PROVATO LO STRALIS SUPERLIGHT AD 440S45T/P SL

Il veicolo è equipaggiato con cambio automa-tizzato ZF Eurotronic 2 a 12 rapporti, mentreper i motori si può scegliere fra FPT Cursor 8e FPT Cursor 10, con potenze da 360 a 450 CV.Il modello che ci accingiamo a provare è il piùpotente dell’offerta con il motore da 450 CV,dotato di cabina Active Day, la più compattadell’offerta e monta la monogomma posterioreche garantisce un ulteriore risparmio sulla tara.Una breve ricognizione del veicolo prima della partenza eviden-zia l’essenzialità dell’allestimento con il dichiarato obiettivo di gua-dagnare peso. Sarà l’appariscente semirimorchio Acerbi 22L2-42da 42 mila litri, ma il primo impatto è di sicuro effetto e le dota-zioni essenziali dello Stralis non mortificano assolutamentel’aspetto complessivo che resta di grande effetto. Il paraurti è dicolor nero mentre i gruppi ottici non hanno i fari di profondità sup-plementari. Ovviamente non ci sono bandelle laterali e tutte lepossibili propaggini aerodinamiche sono bandite, questo mette inevidenza i serbatoi dell’urea e del gasolio di dimensioni ridotte,ma più che sufficienti per coprire un’intera giornata di consegne.Anche gli specchietti retrovisori sono a regolazione manuale. Lesospensioni sono meccaniche sull’asse anteriore e pneumatichesu quello posteriore, così come la sospensione della cabina.L’acceso alla cabina è facilitato dalla limitata altezza e la dotazio-ne interna è completa, in linea con la tradizionale offerta Stralis.Bella la plancia, al centro della quale è ben visibile il piccolomonitor del controllo della pressione dei pneumatici che, con un

Molta curiosità anche per la performance della monogommaposteriore, che era stata accreditata di un “grip” leggermenteinferiore rispetto alla soluzione gemellata. Non riscontriamonulla del genere. Così come, nella successiva discesa sullamedesima pendenza, abbiamo la conferma che anche a pienocarico il lavoro del freno motore è ottimo e consente di avan-zare nella massima sicurezza.Un’inversione sullo stretto ci permette di verificare come ilcambio ZF Eurotronic 2 è eccellente anche in fase di mano-vra, grazie alla possibilità di inserire la marcia lenta (premendoi comandi Drive o Retro per più di due secondi) che consentedi muovere il veicolo con il massimo controllo in entrambi isensi di marcia.È il momento di imboccare la viabilità per portarci, attraversola tangenziale di Torino, verso l’autostrada per Aosta. Neipochi semafori che ci separano dall’autostrada percepiamoabbastanza distintamente il movimento della massa d’acquanella cisterna. In effetti il peso specifico dell’acqua è superio-re a quello dei carburanti e quindi la cisterna non è completa-mente piena e questo evidenzia ancora di più il suo movimen-to. Niente di particolarmente fastidioso, anzi l’opportunità diverificare l’ottimo funzionamento dell’impianto frenante cheblocca con sicurezza il veicolo a ogni fermata.Quando siamo sul tratto autostradale raggiungiamo rapida-mente la velocità di crociera di 80 km/h che teniamo con ilcambio in 12 marcia e il motore a 1.300 giri/min, un regimeottimale per contenere i consumi. Per un sorpasso raggiungia-mo i 90 km/h e il motore sale a 1.500 giri /min, sempre all’in-terno del range ottimale di coppia. L’insonorizzazione della cabina è ottima, allineata agli altri vei-coli della serie Active Day; sul volante troviamo i comandidella radio che possiamo ascoltare senza dover alzare troppoil volume. La posizione di guida è quella conosciuta e comeavevamo intuito al primo contatto anche il sedile dell’autistagarantisce un ottimo comfort. La zona centrale tra i sedilicostituisce un ampio ripiano per raccogliere il materiale diconsultazione e il cruise control si rivela sempre utile permantenere la velocità nei limiti di legge e rilassarsi un po’.Imbocchiamo lo svincolo per raggiungere l’autostradaMilano-Torino. Sulla leggerasalita, molto meno impegna-tiva di quella affrontata nellapista prova, il motore nonappare mai in affanno a con-ferma che la potenza delCursor 10 è pienamente suf-ficiente. Riprendiamo dall’autostradaMilano-Torino la via del ritor-no. Lo Stralis SuperLight hasuperato a pieni voti il test.Si propone come la soluzio-ne ideale per la distribuzio-ne petrolifera, ma puòdiventare un modello moltointeressante anche per altremission dove il peso delrimorchio richiede un tratto-re con la tara il più contenu-ta possibile.

leggero “beep”, avverte quando esegue leverifiche periodiche, un importante contributoalla sicurezza di marcia. Per il resto, cruscotto e comandi sono quelliconosciuti, non c’è l’Intarder e l’ausilio all’im-pianto frenante è affidato al solo freno moto-re a due posizioni, che abbiamo già apprez-zato in altre occasioni per la sua efficacia.Semplice e funzionale è anche il comandodel cambio automatizzato ZF Eurotronic,

l’unica opzione offerta per il SuperLight.Il sedile dell’autista è pneumatico, riscaldato, con regolazionelombare, decisamente confortevole nell’uso quotidiano. Il sedi-le del passeggero, nella versione di serie, è sufficientementeaccogliente per ospitare un collaboratore per l’intera giornatalavorativa, anche se è piuttosto raro che in queste mission siviaggi in coppia. Buona la dotazione di stipetti e gavoni, moltichiusi, e anche i supporti per le eventuali bottiglie o altri gene-ri di conforto a bordo. In altre parole la cabina non risulta perniente sacrificata e il comfort percepito è elevato.

IL TESTApprofittiamo di trovare il veicolo sulla pista prove Spa diTorino per metterlo subito alla frusta su una salita all’8%.Ricordiamo che il semirimorchio è carico di acqua fino al limi-te della portata di 44 t. L’ascesa è impegnativa, ma il Cursor 10da 450 CV garantisce un’ottima spinta e la affrontiamo agevol-mente in quinta marcia.

Tutto contribuisce a ottenere una

riduzione del pesorendendo lo Stralis SLil veicolo più leggero della sua categoria

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Sopra, una vistadell’interno della cabinache non risulta per niente sacrificata e il comfort percepito è elevato. Sotto, la salita è facilitatadalla cabina bassa; nella pagina a fianco, una fase del test

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& 31NUMERO 94 SETTEMBRE-DICEMBRE 2009& 30 NUMERO 94 SETTEMBRE-DICEMBRE 2009

rete<TRE NUOVE SEDI DI CONCESSIONARIE IVECO

Evicarri Srl a San Cesario

(Modena),Esposito Spaa PignataroMaggiore(Caserta)

e Garelli Spaa Cuneo.

Inauguratetre nuovesedi, un

investimentoimportanteper esseresempre più

vicini alcliente

di Olga Lattuada

“I leader scelgono i leader” è il motto che legaIveco alla sua Rete nella piena soddisfazionedel cliente. La conferma arriva da tre nuovesedi di Concessionarie inaugurate all’insegnadella nuova Dealer Identity in tre province,Modena, Caserta e Cuneo, distanti tra loro eproprio per questo ancora più rilevante, a sot-tolineare la capillarità della Rete Iveco.

EVICARRI SRL, DOPPIO PRESIDIO EMILIANOÈ l’inaugurazione più recente e anche partico-larmente significativa perché Evicarri Srl è dapoco più di un anno entrata a far parte dellaRete Iveco come riferimento per gran partedei comuni delle province di Modena eReggio Emilia. Una scelta dettata dalla volontàdi garantire un ulteriore e qualificato presidioin una zona strategica per il traffico mercicome quella che corre lungo la via Emilia, unodegli assi nevralgici dell’economia emiliano-romagnola e nazionale. Così, alla sede storicain provincia di Reggio Emilia, a Villa Bagno,Evicarri Srl ha affiancato la nuova struttura chesorge nella zona industriale “La Graziosa”, aSan Cesario-Modena. Quasi superfluo aggiun-gere che entrambe sono prospicienti alla viaEmilia. Due location mirate che confermano lavolontà di mantenere un ruolo da protagonistanel settore dei veicoli industriali dove EvicarriSrl opera già dagli anni Settanta.«Con la nuova inaugurazione - spiega l’Am -ministratore Delegato Luigi Pinelli - creiamo unimportante insediamento in provincia diModena, completando così il presidio delledue province. Un passo rilevante nella storiadella nostra azienda che è cresciuta negli anniin base a precise linee guida aziendali, in parti-colare la volontà di essere i migliori partnernella vendita di prodotti e servizi per l’autotra-sporto in Emilia, con piena soddisfazione delcliente e trasmettendo ai nostri collaboratori lapassione per il proprio lavoro e lo spirito disquadra. Il nostro logo riporta una coppia dibuoi al lavoro, esempio di attività paziente evigorosa, quella che ci ha sempre guidato neglianni. Dal 2006 Evicarri Srl ha avviato un consi-stente lavoro di ristrutturazione organizzativaall’insegna della continuità familiare. Nella

compagine societaria ci sono i miei figliMatteo e Giovanni Pinelli, rispettivamenteResponsabile commerciale e customer servi-ce, oltre a mia nuora Federica Boccedi chesegue la Qualità. Loro, insieme ad altri giovani,hanno fatto scendere l’età media dei principaliresponsabili a circa 30 anni». La nuova sede di San Cesario-Modena si svi-luppa su un’area di oltre 14 mila mq con unmodernissimo show-room, uffici commerciali eamministrativi, sala d’attesa, oltre alle aree offi-cina di oltre mille mq. C’è anche un’ampia areadedicata al merchandising per autisti e traspor-tatori e una grande sala congressi destinata aeventi e incontri formativi.Evicarri srl ha ottenuto la certificazioneUNI EN ISO 9001:2000 relativa al Sistema diGestione per la Qualità aziendale. La realizza-zione di questo insediamento porterà laConces sionaria a disporre di strutture all’avan-guardia con importanti ricadute in termini diorganizzazione e gestione dei servizi offerti aiclienti, sia per quanto riguarda l’area commer-ciale sia per il post-vendita. Inoltre sarà sem-pre operativa anche l’officina di Vignola, sem-pre in provincia di Modena. L’organico dellaConcessionaria è di 26 persone.«L’inaugurazione della nuova sede garantiscelo sviluppo di un’attività customer serviceestremamente qualificata - conclude LuigiPinelli -, grazie alla dotazione di postazioni dilavoro ad alta tecnologia, con un magazzinoricambi elettronico. Un servizio fondamentaleper un’area che si caratterizza per la presen-za di alcune flotte di medie dimensioni, macon un grande numero di operatori monovei-colari o con pochi veicoli. Senza dimenticareche il florido tessuto imprenditoriale generaanche una domanda importante di trasportoin conto proprio».

I LEADER SCELGONOI LEADERU

n’immagine di grande for -za, frutto di un lungo proces-so di consolidamento cheha portato a individuarerealtà imprenditoriali con so -lide basi economiche e pro - fessionali, alti livelli qualita-

tivi e un profondo radicamento sul territorio.

Due immagini della nuovasede della ConcessionariaIveco Evicarri Srl che sorge nella zonaindustriale “La Graziosa”,a San Cesario-Modena,prospiciente alla Via Emilia

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«Per la nostra Concessionaria si tratta di unpunto di arrivo importante - spiega PasqualeEsposito, Presidente della Esposito Spa -, maanche una fondamentale base di partenzaper continuare il processo di crescita inizia-to nel 1965 quando mio padre Domenicoaprì la prima officina. Nel 1985 venne con-ferito alla Esposito il mandato Iveco per lacommercializzazione della gamma che allo-ra deteneva ancora il marchio Magirus e,l’anno seguente, divenne distributore diricambi originali per la provincia di Napoli.Nel 1995 eravamo noti per essere la piùgrande officina autorizzata Iveco dellaCampania e il centro di vendita più impor-tante per i ricambi del Sud d’Italia. In quel-l’anno nasceva una nuova società, la“Borrelli & Esposito”, ma già l’anno successi-vo rilevai tutte le quote per dare vita allaEsposito Veicoli Industriali, Con ces sionariaIveco per Napoli e provincia. Nel 2007 laragione sociale dell’azienda mutò inEsposito Spa».Il nuovo insediamento si affianca a quellostorico di Melito, in provincia di Napoli, rea-lizzato nel 1995 su una sede preesistenteche si trova sulla circonvallazione esterna a nord-ovest di Napoli ed è stato in questi anniampliato fino a raggiungere un’area comples-siva di oltre 50 mila mq. Tutto l’impianto èstato recentemente ristrutturato seguendo icaratteri distintivi della nuova Identity Iveco.A Melito hanno sede gli uffici commerciali,amministrativi e direzionali; l’officina si svilup-pa su un’area di 18 mila mq, con un magaz-zino ricambi di 5 mila mq su tre livelli e unreparto di carrozzeria di 1.500 mq».

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rete<TRE NUOVE SEDI DI CONCESSIONARIE IVECO

ESPOSITO SPA APRE A CASERTACon l’apertura della se de di Pignataro Mag -giore, nelle im mediate vicinanze di Capua, inprovincia di Caserta, la Con ces sionaria IvecoEsposito Spa porta a compimento un im -portante percorso di crescita e crea un pre-sidio sulla provincia che, con una parte diquella di Napoli, costituisce la sua area diriferimento.La sede di Pignataro Maggiore occupa comples-sivamente una su perficie di 15 mila mq, in cuisono allocate attività commerciali, di assistenzae post-vendita per un totale di 4.200 mq coper-ti, di cui 2.400 mq destinati all’officina, 1.000 mqa deposito e magazzino e 800 mq per gli uffici.

GARELLI SPA INAUGURALA FILIALE DI CUNEO«Definirla una filiale è persino riduttivo - spiegal’Amministratore Delegato Gianluca Garelli -, lanuova sede di Cuneo infatti è una concessiona-ria completa a tutti gli effetti. Nel suo insedia-mento di 13 mila mq di cui 5 mila mq copertisono infatti presenti, oltre agli uffici commercia-li, un’officina espressamente dedicata ai veicolidi gamma media e pesante, un reparto specifi-co per l’assistenza alla gamma Daily, un ampiomagazzino di 1.000 mq, uno show-room di500 mq per l’esposizione del nuovo e un’appo-sita area del piazzale dedicata alle occasionidell’Usato Plus. Si tratta della quarta filiale dellanostra struttura e completa il presidio della pro-vincia di Cuneo unitamente alla sede principaledi Mondovì e alla filiale di Saluzzo. Una sceltadettata dalla necessità di essere sempre piùvicini ai nostri clienti in una provincia moltovasta. Un’attenzione ben ripagata se si pensache all’inaugurazione hanno partecipato oltre600 persone in un clima di grande festa».La Garelli Spa nasce nel 1976 per iniziativa diEnzo Garelli, l’attuale Presidente e padre diGianluca, da una lunga esperienza nel settore.Enzo Garelli era infatti titolare di un’officinameccanica specializzata nella riparazione eassistenza di veicoli industriali che il padreAntonio aveva avviato nel 1946. Nel 1985 ilraggio d’azione venne allargato alla provincia diAsti e, nel 1996, le attività nelle due provincevennero unite sotto un’unica denominazione. La sede centrale sor ge a Mondovì e si svilup-pa su un’area di 45 mila mq di cui 12 milacoperti destinati a uffici, showroom, sale diaddestramento personale, aree dedicate adattività di customer service e magazzinoricambi, attività di carpenteria per la fabbrica-

zione di specifici allestimenti, carrozzeria ealtri servizi accessori come il lavaggio copertoe la revisione di veicoli in collaborazione conla Moto rizzazione locale.Oltre alla sede di Mondovì la ConcessionariaGarelli Spa dispone di un’importante filiale adAsti che si sviluppa su un’area di 20 mila mq deiquali oltre 7 mila coperti dei quali 4.300 mqsono destinati all’officina, 400 mq al saloneespositivo, 500 mq agli uffici, mentre 2 mila mq,divisi su due piani, sono occupati dal magazzi-no ricambi. La terza importante Filiale si trovaa Saluzzo su un’area di 15 mila mq di cui5.200 mq coperti dove trovano spazio unamodernissima officina, il magazzino ricambi elo show-room con gli uffici commerciali.

Due viste della sede di Cuneo dellaConcessionaria IvecoGarelli Spa dove sonopresenti, oltre agli ufficicommerciali, officina,magazzino, lo show-roome il piazzale dell’Usato Plus

Sopra, la sede di PignataroMaggiore,

in provincia di Caserta,della Concessionaria IvecoEsposito Spa, che occupa

un’area complessiva di 15 mila mq

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Rispettare gli obblighi di legge garantendo al contempo l’eccellenza nella gestione, con un importante supporto per il cliente.Questo l’obiettivo che si raggiunge con isistemi di gestione integrati CDP/Web svi-luppati da Project Technology, un’azienda di grande

espe rienza, come confermala collaborazione con i piùimportanti Enti di Cer tifi -cazione ed organismi nazio-nali e internazionali nel -l’ambito della Qualità, Sicu -rezza, Ambiente e Respon -sabilità Sociale. In particola-re per il mondo automotiveProject Technology ha svi-luppato il supporto informa-tico “Cruscotto Aziendale”per il controllo dei dati,documenti e processi.L’azienda implementa e sup-porta la certificazione diSistemi di Gestione Integratiin conformità alle normesulla Qualità, Sicurezza, Am -biente e Responsabilità So -ciale, trasformando gli obbli-ghi di legge in modelli dieccellenza gestionale per lasoddisfazione di tutte le partiinteressate.Ne è un esempio il sistemainformatico CDP (acronimodi Controllo Dati/Documenti

e Processi) in modalità web/https (Hyper Text TransportProtocol Secure, il protocollo per l’accesso a server web sicu-ri), sviluppato anche con Iveco per la Rete Iveco italiana. Perapprofondire le opportunità e le caratteristiche di questo siste-ma gestionale abbiamo incontrato Gian Franco Salzani,General Manager di Project Technology.

«Come è prassi consolidataper i nostri interventi - spie-ga Salzani - nella fase pro-gettuale il sistema vienecondiviso dal managementdell’azienda cliente con lacollaborazione di Re spon -sabili di Metodi Commercialie Sistemi. Con loro vengonovalutate tecnologie idonee ecompatibili con il networkaziendale e poi l’applicativoè vagliato dagli organi com-petenti dell’azienda cliente.Infatti i nuovi modelli orga-nizzativi devono avere unavisione integrata tra obiettivimirati alla qualità e obiettivieconomici, finanziari e di“business” nel rispetto dellenormative esistenti, in modoparticolare nell’ambito dellanorme relative a sicurezza eambiente.Proprio la conseguenza diquesta visione spinge leaziende verso la decisione dipredisporre un sistema di mi -surazione e monitoraggio che

possiamo chiamare “cruscotto aziendale” che punta a creare: – un quadro di riferimento con cettuale comune; – offrire un linguaggio comune tra Concessio naria, Rete As -sistenziale, Cliente e Orga nismi di Controllo;

– integrare iniziative diverse in un unico quadro di riferimento;– integrare la formazione delle risorse aziendali anche nel-l’ambito normativo;

– coprire l’intera organizzazione;– concentrare l’attenzione sulle persone, sui processi e suirisultati;

– integrare le modalità procedurali e formative dell’organizza-zione e del cliente creando un rapporto di forte fidelizzazio-ne interna ed esterna».

«L’intervento di Project Technology e il supporto tecnologicoCDP è stato provato, per esempio, presso alcuneConcessionarie e Officine Iveco con il coinvolgimento diclienti e degli Enti di Certificazione - ricorda Mario Fenner,Amministratore di Project Technology -. Il modello ha permes-so ai clienti di valorizzare prodotti e servizi forniti da Iveco,attraverso una Rete commerciale e assistenziale conformealle norme nell’ambito di Qualità, Sicurezza e Ambiente, inpiena risposta alle loro aspettative tecniche e legislative.Tale test ha permesso di ottenere significative economie discala, sia nella fase di implementazione sia di audit da parte diorganismi accreditati. Inoltre ha ridotto tempi e costi per lagestione e registrazione dei dati, interfacciando il CDP con isoftware gestionali, in modo particolare con quelli realizzatidalle più importanti “software house” nel settore automotive,nel rispetto della sicurezza delle informazioni».

SICUREZZA E RESPONSABILITÀ SOCIALE Il nuovo decreto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro vincola leimprese/clienti con autisti a garantire loro una formazione allaguida sicura e informazione sui rischi connessi alla conduzio-ne e controllo dei veicoli, attraverso una gestione della manu-tenzione e la sua conseguente registrazione.«Il sistema di gestione integrato implementato presso leConcessionarie e la Rete Assistenziale su piattaforma informa-tica CDP - riprende Salzani -, permette di aggiornare il“Sistema di gestione per la sicurezza dei veicoli e dei clienti”con dati, scadenze, modalità procedurali, percorsi formativitecnici e di guida sicura, contribuendo in maniera determinan-te alla responsabilità sociale per la sicurezza stradale.Attraverso il dialogo tra CDP e software gestionale della Rete,il cliente dispone di un “CDP Gestione mezzi” in conformitàalle normative di riferimento.Tutte le comunicazioni dei dati sono garantite, in termini disicurezza delle informazioni da Project Technology, che haattuato e mantiene un “Sistema di Gestione per la Sicurezzadelle Informazioni” conforme alla ISO/IEC 27001:2005.Requisito che, grazie alla Rete Iveco, permette al cliente didimostrare l’implementazione di un Sistema di Gestione per laSicurezza dei veicoli in conformità alle normative».«Il punto di forza del sistema sviluppato da Project Technology -conclude Salzani - sta nel permettere alla Rete e a tutte le partiinteressate di monitorare anche in remoto il modello organizzati-vo attraverso un metodo “Net Audit”, nel pieno rispetto dellaSicurezza delle Informazioni e riducendo tempi e costi. Il tuttooffrendo dettagli preziosi al modello di eccellenza della Rete con-divisi, apprezzati e integrati nel sistema organizzativo dei clienti».

LE SOLUZIONI DI PROJECTTECHNOLOGYProject Technology, con oltre 15 anni di esperienza nel settore, è una società leader nella consulenza per l’elaborazione di sistemi di gestione integrati e di organizzazione aziendale

CHI È PROJECT TECHNOLOGYProject Technology collabora con i più importanti Enti diCertificazione ed organismi nazionali e internazionali per ladefinizione di modalità di certificazione con metodo NetAudit, indicato dallo IAF (International AccreditationForum) e testato dal Sincert su piattaforma informaticaCDP presso un’importante organizzazione nazionaledi autotrasporto su strada,il 2 luglio 2009 con esitopo sitivo. A garanzia delservizio e della sicurezzadelle in for mazioni, ProjectTechnology ha at tuato e mantiene un Si ste ma di GestioneInte grato per la Qualità conforme alla ISO 9001:2000 perle attività di progettazione ed erogazione di servizi di con-sulenza direzionale e di formazione nell’ambito dellaQualità, Sicurezza, Ambiente e Re sponsabilità Sociale;oltre a un Sistema di Gestione Inte grato della Sicurezzadelle Informazioni conforme alla ISO/IEC 27001:2005per le attività di progettazione, implementazione e utilizzopiattaforme tecnologiche in modalità web (CDP) a suppor-to delle attività di consulenza e formazione, sistemi digestione integrati, comunicazione e controllo.

www.projecttech.it

Sopra, Franco Salzani e, a destra, Mario Fenner,rispettivamente General Manager e Amministratore di Project Technology. Sotto, un’immagine della sede di Verona

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utilizzo in attività costruttive. Fu anche graziea questo che si presentarono delle possibili-tà di lavoro in America Centrale e non lelasciammo sfuggire. Anzi, cogliemmo l’occa-sione per strutturarci in maniera ancora piùradicata e, dal 1998, a Panama e inVenezuela operiamo attraverso una rete difiliali e di società da noi controllate.Arriviamo così agli anni 2000 e allo sbarcoin Africa, una tappa fondamentale perTecnoscavi, che a questo Continente affidaoggi la parte più importante del proprio fat-turato. Gambia, Sierra Leone, Guinea,Congo, Angola, Marocco, Algeria sono iPaesi dove siamo presenti. Gli anni a segui-re hanno segnato una crescita esponenzialeche ha portato a gestire una flotta di quasi500 mezzi d’opera e a essere impegnaticontemporaneamente in molte nazioni. Oggi l’Africa costituisce il nostro mercato più importante con circa il 60% del fattura-to, un ruolo significativo è sempre ricopertodall’America Centrale con circa il 30%, mentre il rimanente è diviso tra EuropaOrientale e Italia».

italiani che avevano vinto importanti gared’appalto, potemmo svilupparci rapidamenteavendo un ruolo fondamentale anche nellacostruzione di importanti opere infrastruttu-rali e allargando il nostro raggio d’azioneanche alla Bielorussia, Romania, Bulgariafino alla Russia. Fu proprio grazie a questecommesse che si iniziò a gettare le basiper lo sviluppo del settore dei trasporti edelle infrastrutture».

CAMION E MACCHINEMOVIMENTO TERRA«L’esigenza di dotare l’azienda di un numerosempre maggiore di mezzi d’opera, diventavaogni giorno sempre più impellente - prose-gue Daniela Marcacci -, tanto da arrivare agestire una flotta di veicoli cava-cantiere e dimacchine movimento terra sempre piùampia man mano che le commesse aumen-tavano. Dopo soli pochi anni la strutturapoteva definirsi ben consolidata e le nostrecompetenze professionali spaziavano dal tra-sporto, alla lavorazione e produzione dimateriali inerti e di calcestruzzo fino al loro

Èil 1994 quando la Tecnoscavi,con alle spalle già un’afferma-ta esperienza familiare nelsettore edilizio, inizia la suasfida imprenditoriale. .«La prima commessa impor-tante arrivò dalla ex Ger -

mania dell’Est appena riunificata - raccontaDaniela Marcacci, amministratore Unico -. LaTecnoscavi era stata da poco costituita e allo-ra operava prevalentemente come impresaedile. Fu così che ci venne affidata la costru-zione di un fabbricato con una quarantina diappartamenti a Crimmitschau e Chemnitz.Un lavoro per un committente privato che cipermise di mettere in risalto la cura ripostanel lavoro e le nostre capacità professionali.In quegli anni tutto l’Est europeo era in gran-de fermento, la caduta dei regimi comunistiaveva aperto quelle nazioni alle economieoccidentali e c’era la voglia e la necessità dicolmare il gap infrastrutturale e immobiliareche separava quelle Nazioni dal restodell’Europa. Fu la nostra occasione. Graziealla collaborazione con primari “contractors”

CON IVECO NEL MONDOSono passati appena 15 anni da quandoTecnoscavi ha mosso i primi passi e ora è un colosso che opera in tre continenti congrande successo. Anche se l’Italia non rive-ste un ruolo centrale nelle attività operative,è dalla sede di Colledara, in provincia diTeramo, che sono coordinate tutte le attivitàdel gruppo.«Tutto viene deciso e pianificato qui - con-ferma Daniela Marcacci -, a cominciare pro-prio dall’acquisto dei mezzi. Da qualcheanno per quello che riguarda i veicoli indu-striali, il rapporto con la ConcessionariaIveco Adriacar Srl di San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti, si è molto consolidatoe ampliato. Infatti tutta la nostra flotta, composta da 120 Trakker quattro assi e da 60 trattori Stralis, sono stati acquistatipresso la Concessionaria Iveco abruzzese.Pur essendo organizzati in proprio per interventi di manutenzione, è indispensabile l’ausilio di Iveco che, proprio attraverso la preziosa collaborazione e lo stretto rapporto con Adriacar Srl, ci permette didia logare con l’intera rete assistenzialeinternazionale, sempre pronta e competentea rispondere alle nostre esigenze in qualun-que parte del mondo. Si può ben im -maginare, come sia importante per chi ope ra in tutto il mondo, poter contare su un partner internazionale affidabilecome Iveco».In chiusura uno sguardo al futuro. «Per i pros-simo 10 anni - conclude Daniela Marcacci -,prevedo che il centro delle nostre attivitàsarà l’Africa dove riteniamo vi siano interes-santi opportunità di sviluppo che siamopronti a cogliere».

COSTRUIAMONEL MONDODalla provincia

di Teramoin pochi anniTecnoscavi

si è espansain tutto

il mondo:dall’Europa

dell’Est,al CentroAmerica,all’Africa,

oggi il mercato

piùinteressante

TECNOSCAVI

Sopra, un’immagine di parte della flotta, in particolare i Trakker che costituiscono la più recente consegna. Qui sotto, FabrizioFardellini (a destra) di Tecnoscavi ricevesimbolicamente le chiavi dei veicoli da Davide D’Onofrio,Responsabile Commercialedi Adriacar Srl

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anche all’industria alimentare con la gestione del trasporto diacque minerali, pasta e vino in netta prevalenza sulle altre tipo-logie di derrate alimentari». Roteglia Trans ha così conosciuto una crescita continua, caratte-rizzata a metà degli anni Novanta dalla decisione di Pietro Medicidi liquidare i soci e proseguire il cammino da solo affiancato daidue figli Marco e Fabio, oggi colonna portante dell’azienda. Ilprimo è il responsabile della logistica e della gestione della flot-ta, il secondo segue l’amministrazione. Negli anni i due giovanisono diventati così affidabili da permettere a Pietro Medici didedicare parte del suo tempo a una nuova passione: fare l’agri-coltore. È così che da qualche anno gestisce a Selinunte diCastelvetrano, in provincia di Trapani, un’azienda agricola deditaalla produzione di olio e vino. «Questo non mi impedisce tutti imesi di andare a Castellarano per supervisionare l’azienda difamiglia - riprende Pietro Medici -. Solo pochi giorni, ma fonda-mentali per avere sempre tutto sotto controllo e partecipare alledecisioni importanti come, per esempio, l’acquisto di nuovi vei-coli. Come dicevo, è necessario essere al passo con i tempi equindi per i nostri camion è fondamentale che siamo sempre diultima generazione, dotati di allestimenti che rendano più rapidele operazioni di scarico e carico».

FEDELTÀ A IVECOSe c’è un altro punto fermo nella storia professionale dellaRoteglia Trans Srl questo è certamente costituito dalla fedeltà aiveicoli Iveco e allo stretto rapporto con la Concessionaria SarciaT and T Spa di Reggio Emilia. «Quando devo acquistare uncamion chiamo la Concessionaria Iveco e spiego di che model-lo ho bisogno. È un rapporto consolidato negli anni e rafforzatodal servizio sempre preciso e puntuale che ho ricevuto».La flotta si compone di 40 veicoli, 23 trattori con semirimor-chi e 17 autotreni, tutti Stralis con motorizzazioni da 430 a500 CV. Per garantire la massima efficienza nel servizio ognianno si procede alla sostituzione dei veicoli più datati.L’acquisto più recente è costituito da due Stralis AT440S45 T/Pcon cambio manuale.«Sono al servizio dell’industria ceramica italiana, apprezzatacome leader nel mondo - conclude Pietro Medici -, e voglioribadire la mia italianità utilizzando esclusivamente veicolinazionali, i miei primi camion erano Fiat e oggi sono Iveco.Sono un ottimo prodotto, c’è una rete assistenziale che nonha eguali per capillarità e professionalità e, nel mio caso, l’ec-cellente rapporto con la Concessionaria Sarcia T and T Spa èuna garanzia in più».

TRASPORTAREÈ IL NOSTROMESTIERE

ROTEGLIA TRANS SRL

«Per stare al passo con il mercato sideve investire, ai clienti bisogna dareun buon servizio e, se è vero che lacrisi c’è, ribatto che “piangersi addos-so” e preoccuparsi soltanto non servea nulla. Il mondo non si è fermato nési fermerà per chi lavora con impe-

gno. È chiaro che è necessaria molta attenzione e lungimiran-za per migliorare la propria azienda, credendo in quello che sifa. Questi sono momenti che offrono anche ottime opportunitàe ci si deve far trovare pronti quando tutto ripartirà. Sono sicu-ro che questo accadrà molto presto e, chi si sarà preparato,avrà un vantaggio competitivo. È questo l’approccio correttoper un imprenditore».Non manca certo la determinazione a Pietro William Mediciche, con la moglie Loretta Schenetti, da oltre trent’anni è l’ani-ma e il motore della Roteglia Trans, azienda di trasporto fonda-ta negli anni Settanta con tre soci. La sede è, allora come oggi,a Roteglia di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, locali-tà che ha dato anche il nome alla società.

TRASPORTI A 360° «Fin dalle origini abbiamo puntato a rispondere a tutte ledomande di trasporto - prosegue Pietro Medici -, in particolaredelle materie prime utilizzate nell’industria ceramica e dellecostruzioni, molto fiorenti nella nostra zona. Il progresso e lacontinua evoluzione delle industrie manifatturiere del settore,sempre alla ricerca della migliore qualità, ha fatto evolvereanche la tipologia dei trasporti. Oggi la materia prima più richie-sta non è più solo quella storica, l’argilla del nostro Appenninodove comunque ancora esistono produzioni di qualità, maanche materiali sempre più raffinati estratti da nuove cave invarie parti d’Italia e d’Europa. Il loro collegamento, oltre alladistribuzione del prodotto finito, hanno creato ulteriori opportu-nità di trasporto. Puntualità nel servizio e grande attenzione atutto ciò che di nuovo c’è nel settore, così siamo diventatiun’azienda di riferimento, allargando il nostro raggio d’azione

Rotte in tutta Italia e in EuropaOccidentale. È il mercato che hadecretato il successo della RotegliaTrans grazie a trasporti che hannonella puntualità e qualità del servizio il loro punto di forza

Qui, alcuni veicoli della flotta. Nella pagina a fianco, da sinistra: Sergio Soliani,Amministratore delegato di Sarcia T and T Spa, e Fabio Medici di Roteglia Trans Srl

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L’esperienza non mancava, infatti Domenico,Luigi e Carmine, provenivano da una lungamilitanza nell’ambito dell’autotrasporto, attivi-tà che avevano rilevato dai loro padri.

CABOTAGGIO CON LA GRECIA «In effetti siamo già alla terza generazione -conferma Luigi D’Auria, figlio di Domenico eDirettore Commerciale di Trans Italia Srl -. Tuttii vertici del management aziendale sono con-trollati da membri della nostra famiglia, oltre amio padre che è il Presidente del Consiglio diamministrazione: mio zio Luigi è affiancato dasuo figlio Tonino per seguire tutti gli aspettilegati agli acquisti e alla manutenzione egestione dei veicoli, mio fratello Antoniosegue la logistica e altri parenti occupanoincarichi nell’area amministrativa, customerservice; di fatto tutti i posti di “comando” eresponsabilità». «Sono stati proprio i tre fratelli a volere forte-mente un’azienda unica per tutta la famiglia- prosegue D’Auria -, fin dalla sua fondazionenel 1984. L’attività si sviluppò dapprima conla movimentazione del vetro. Eseguivamotrasporti per grandi multinazionali che con-sentirono di strutturare rapidamente lanuova realtà. Fu proprio sulla spinta di que-sta crescita che si decise di allargare il rag-gio d’azione verso altre specializzazioni,soprattutto avviammo con la Grecia, pionieriper quegli anni, un servizio di trasporto com-binato non accompagnato via nave. Era il1987 e l’idea di spedire i nostri semirimorchisenza trattore verso il porto di Patrassovenne subito apprezzata da molti commit-

tenti, tanto che dopo soli pochi mesi aprim-mo una filiale nella cittadina portuale greca.Fu la chiave di volta che diede l’impulsodecisivo a un processo di crescita che non sidarebbe più fermato anche negli anni suc-cessivi.Infatti a mio padre va ascritto il grande meritodi avere avuto, nel 1996, l’intuizione di allar-gare il raggio d’azione anche alla penisolaIberica. In collaborazione con la Grimaldi de -cidemmo di gestire la prima linea Salerno-Valencia, creando nella cittadina spagnolauna filiale a cui sarebbe seguita molto prestouna seconda sede a Barcellona.Oggi tutti parlano di “Autostrade del mare”,ma per noi già alla fine degli anni Novantaerano un’importante realtà che ha avutodelle significative ricadute sull’industrializza-zione di tutto il Sud d’Italia. Molte aziendemeridionali grazie ai nostri servizi hanno tro-vato nuovi mercati e nuovi sbocchi per i loroprodotti. Certamente per noi segnò laseconda svolta che consacrò definitivamen-te Trans Italia come uno dei maggiori opera-tori intermodali. Oggi i traffici con la Spagna e il Portogallo,con oltre 20 mila spedizioni all’anno, sonopreponderanti nel fatturato globale del-l’azienda che occupa 227 dipendenti diretti eha 150 corrispondenti. La tipologia dei tra-sporti si è allargata a tutte le merci, con l’uni-ca eccezione dei liquidi e del freddo. In par-ticolare medicinali, elettrodomestici, partico-lari per l’industria automotive e alimentarisono i settori di maggiore spicco, senzadimenticare il vetro che costituisce sempre

una voce importante nel bilancio Trans Italia.Si sono aggiunte anche nuove rotte: Sicilia,Sardegna in Italia e la Francia sono da tempocollegate con servizi regolari, recentementeabbiamo attivato linee con la Tunisia e Maltae molto presto avremo rotte con Paesi emer-genti come l’Algeria e la Libia»·

IVECO, UN PARTNER AFFIDABILE«In tutto questo processo di crescita abbia-mo potuto contare per il trasporto sugomma su un partner affidabile che ci hasempre affiancato anche nei momenti dimaggiore pressione - racconta D’Auria -. LaConcessionaria Iveco Me.Car Srl di NoceraSuperiore è sempre stata un punto di riferi-mento. Già i miei nonni negli anni Cinquantautilizzavano camion Fiat e la loro concessio-naria era Me.Car Srl. Un rapporto che defini-re storico sarebbe riduttivo, anche perché leanalogie tra la storia imprenditoriale eumana della mia famiglia e quella della fami-glia Ferrajoli, titolari della Me.Car Srl, sononotevoli. Siamo entrambi alla terza genera-zione e ci accumuna anche la determinazio-ne ad affrontare le sfide future. Oggi la nostra flotta si compone di 177 tratto-ri, tutti Iveco, e 650 semirimorchi. Anche perl’assistenza il riferimento della ConcessionariaMe.Car Srl è fondamentale e la forte presen-za della rete Iveco in tutti i Paesi dove operia-mo è un’ulteriore garanzia nel servizio.Lavorare sapendo di avere una grande azien-da come Iveco e una squadra di professioni-sti come Me.Car Srl al proprio fianco è un ele-mento di sicurezza per noi fondamentale».

Nel 1984, quando i tre fra-telli D’Auria diedero vitaalla Trans Italia, forse nonimmaginavano che nelgiro di pochi anni avreb-bero avviato una specializ-zazione di assoluta avan-

guardia in tutta Europa.Per la verità la loro idea era quella di costitui-re un’unica azienda che riunisse le tre socie-tà di persona in un’unica realtà più strutturata.

Grazie all’intermodalità marittima Trans Italia dagli anni Ottanta ha avviato un processo di sviluppo che ha aperto nuovi mercati a tante industrie del Mezzogiorno e fatto crescerel’azienda a livello internazionale

PIONIERIDELL’INTERMODALITÀ

TRANS ITALIA SRL

A sinistra, alcuni veicolidella flotta. Qui sopra,la consegna, da sinistra:Tonino e Luigi D’Auria,il Presidente DomenicoD’Auria, GianandreaFerrajoli titolare dellaConcessionaria IvecoMe.Car Srl, Luigi D’Auriae Antonio Iannone,Amministratore di Trans Italia Srl

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primo piano<ALLISON TRANSMISSION

GUIDARE PERCREDERE

Icontinui cambi marcia nell’ambito della distribuzioneurbana rendono le trasmissioni completamente auto-matiche la soluzione ideale, in grado di preservare lacatena cinematica dalle continue sollecitazioni. Inoltre,non dovendo più preoccuparsi dell’inserimento dellamarcia adeguata, l’attenzione degli autisti è tutta sullastrada, riducendo la stanchezza e la conseguente pos-

sibilità di incidenti. Proprio per poter rispondere all’incremento della domandadel mercato, nel lanciare la nuova gamma Eurocargo, Iveco haaumentato la sua offerta di veicoli con cambio completamen-te automatico Allison Transmission. Le Serie 1000 e 2500hanno fatto il loro debutto sui nuovi Eurocargo e al momentoAllison copre tutta la gamma disponibile da 7,5 t a 19 t. Suinuovi Eurocargo 140E28 e 160E30 è disponibile anche laSerie 3000 di Allison, già montata da Iveco sulla gammaStralis e sulla precedente gamma media.Per dare a tutti gli operatori la possibilità di sperimentare inprima persona i benefici delle trasmissioni completamenteautomatiche Allison ha allestito un Eurocargo 100E18 con laSerie 1000 e lo ha dipinto coi colori biancorossi del suo logo.

“Guidare per credere”, è lo slogan sulla fiancata, perché unavolta al volante i vantaggi delle trasmissioni completamenteautomatiche diventano davvero evidenti. Il lancio del Demotruck è avvenuto in occasione delTranspotec 2.0. Innumerevoli le richieste di prova del veicoloricevute nei tre giorni della manifestazione. Un giro della pistalunga 4,5 km con rotonde, stop & go, rampe e sottopassi e,grazie agli automatici Allison, chiunque si trasformava in un otti-mo autista. Simulando un percorso di consegna quotidiano, gliautisti hanno apprezzato la maggiore accelerazione garantita dauna coppia motore che risulta raddoppiata allo spunto grazie alconvertitore di coppia della trasmissione e al flusso di po tenzache raggiunge le ruote senza interruzioni, anche durante icambi marcia. Una maggiore efficienza della linea di trasmissio-ne che si traduce in una superiore velocità media di esercizioe quindi in maggiori consegne e maggiori profitti. Il demotruckEurocargo-Allison è sempre a disposizione per una prova gra-tuita. Gli operatori della distribuzione potranno farne richiestainviando un messaggio a [email protected]’Eurocargo-Allison non è stato l’unico protagonista in pistaal Transpotec 2.0. A tenergli buona compagnia, un Astra HD8

(480 hp, 8x6, 40 ton) alle -stito con un automaticoAllison della Serie 4700, persoddisfare anche gli opera-tori del movimento terra,segmento in cui Allison èpresente da oltre mezzosecolo. Anche qui, le trasmis-sioni Allison, progettate perfunzionare anche nelle condi-zioni più difficili, offrono van-taggi tangibili: miglior comfortdi guida, trasferimento conti-nuo della potenza alle ruote,maggior controllo del mezzo avelocità ridotta. Oltre al vantag-gio “trasversale” alle diverseapplicazioni dei minori fermi macchina dovuti all’assenzadella frizione e all’incremento della sicurezza derivante dallamaggiore attenzione degli autisti, non distratti né stanchi peri continui cambi marcia.Le rampe del circuito prove del Transpotec 2.0. e le zavorreapplicate all’Astra HD8 per simulare un carico pesante hannodato la possibilità di verificare l’efficacia del convertitore dicoppia dell’automatico Allison, che consente di superare pen-denze ripide senza utilizzare il freno, garantendo un controllopreciso delle ruote con qualsiasi tipo di carico e un’accelera-zione rapida e costante. Gli operatori del movimento terrahanno particolarmente apprezzato anche le partenze dolci e ipassaggi di marcia fluidi. Altro dettaglio che non è passatoinosservato, la minor potenza che i cambi Allison necessitanoin fase di accelerazione rispetto a quelli automatizzati si tradu-ce in un utilizzo più efficiente del carburante e maggiore velo-cità allo spunto, senza interruzioni.Una trasmissione che consente di diminuire i tempi di percor-renza, ridurre le esigenze di manutenzione e riparazione, e lastessa efficienza e le stesse prestazioni anche con motorimeno potenti. Per una soddisfazione automatica.

LA CAROVANA FRANCESE DI ALLISON TRANSMISSIONUn grande successo anche la Carovana Construction che insettembre ha visto diversi veicoli cava-cantiere attraversare laFrancia da Nord a Sud. I luoghi in cui si sono svolte le provehanno cercato di riprodurre le severe condizioni di lavoro deicantieri più difficili: salite di almeno il 20%, fango, ghiaia, fer-mate e ripartenze, manovre in retromarcia. Tra i mezzi inprova, un Astra HD8 (480 hp, 8x6) con cambio Allison dellaserie 4700R e un Iveco Trakker (410 hp, 8x4), un prototipoallestito da Allison per l’occasione con un cambio automaticodella serie 4500 con la nuova predisposizione integrata per lapompa servosterzo di emergenza (GDP). Durante le giornate, i responsabili Allison hanno potuto discu-tere con gli oltre 200 clienti presenti dei problemi che affron-tano quotidianamente: rottura della frizione, autisti senzaesperienza, usura delle gomme dovuta allo spin-off, sicurez-za in cantiere. E alla fine delle prove l’entusiasmo tra clienti e

rivenditori è stato unanime. «Cerchiamoche le prove riproducano il più possi-

bile le reali condizioni dilavoro - ha affermatoAlexis Lalanne, Re -sponsabile Sviluppodi Allison Francia -,perché l’esperienzaci ha dimostrato cheprovare un Allisonsignifica sceglierlo. Unavolta fatta l’esperienzaautomatica, non si tornaindietro. Sia che si tratti diaffrontare una salita con uncarico pesante, sia che sidebba eseguire una

manovra su un ter-reno scivoloso, icambi Allison con-sentono di avanzarein sicurezza e senza

problemi. E produttivi-tà maggiore significamaggiori profitti».

CHI È ALLISON TRANSMISSIONAllison Transmission Inc. è leader mondiale nel settore delle tra-smissioni automatiche per veicoli commerciali e nei sistemi dipropulsione ibridi. I prodotti Allison sono utilizzati in tutto il mondo da oltre 250dei principali costruttori di veicoli in diversi segmenti di mer-cato, inclusi autobus, raccolta dei rifiuti, antincendio, movi-mento terra, distribuzione, difesa militare e altre applica-zioni speciali. Fondata nel 1915, Allison ha la sede principale aIndianapolis in Indiana (USA) e un organico di circa2900 dipendenti. Altre sedi con personale specializza-to nell’assistenza sono dislocate in Cina, nei Paesi Bassi,in Brasile, in India e in Giappone. Con una presenza globale in 80 paesi, Allison ha una retedi oltre 1500 distributori e concessionari. Per maggioriinformazioni: www.allisontransmission.com.

La domanda di veicoli industriali con cambio automatico neicontesti urbani è in costante aumento e anche il mondo dellecostruzioni è sempre più interessato alla loro applicazione. Allison Transmission risponde a queste domande con prodotti all’avanguardia

Nella pagina a fianco l’Eurocargodemotruck durante il Transpotec 2.0a FieraMilano. Sotto i cambiautomatici montatisu Eurocargo e Trakker

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customer service<BULLDER TRAILER PROGRAM

AL TRAILERPENSIAMO NOI

Camion e rimorchio sono dasempre un binomio insepa-rabile. È quindi naturale chela Customer Service Ivecoabbia pensato di allargare aitrailer i servizi di assistenzae di ricambi garantiti per

trattori e motrici. Il marchio Bullder racchiude in sé le caratteri-stiche e i valori dell’eccellenza Iveco e va acostituire un’indubbia opportunità per tutti gliautotrasportatori che già apprezzano i serviziassistenziali della rete di officine del costrutto-re nazionale. Vantaggi che possono essereriassunti in ricambi di pari qualità rispetto aquelli per le motrici, un unico fermo macchi-na con conseguente abbattimento di tempi ecosti di esercizio, oltre alla sicurezza di un ser-vizio logistico capillare ed efficace e a 12 mesidi garanzia anche sulle vendite al banco.

Al resto pensa l’eccellenza e la capillarità dellarete distributiva e logistica Iveco che è al servi-zio dei ricambi Bullder come di tutti i ricambioriginali Iveco. Ciò significa consegna rapida inogni zona dell’Italia, con la possibilità di moni-torare gli ordini e di inserire quelli urgenti,gestendo in tempo reale ogni eventuale ano-malia di spedizione. Infatti tutti i ricambi Bulldersi trovano all’interno della nuova sezione“Trailer” del “Catalogo Power”. L’ordine di ap -provvigionamento viene gestito, come nel casodei ricambi Iveco, dal sistema on line“IvecoParts” che consente di acquistare iricambi in rete e ne segue la consegna. Anchela garanzia risponde alle stesse regole, proce-dure e vantaggi dei ricambi Iveco. Un’op -portunità aggiuntiva pensata per semplificarel’operatività del cliente e, al contempo, amplia-re l’offerta di servizi da parte della rete assisten-ziale Iveco, a conferma della ferma volontà diessere sempre più vicini ai propri clienti.

Bullder è il nuovo marchiodel gruppo Ivecodedicato ai ricambi, ai servizi e all’assistenza per rimorchi e semirimorchi. Oggi tutte leConcessionarie e Officine AutorizzateIveco possono offrireun servizio integrato di qualità per ottimizzare i tempidi fermo macchina

L’OFFERTA BULLDERSospensioniAmmortizzatoriMolle ariaMolle aria toroidaliMembraneMateriali frenantiPastiglie frenoSegmenti frenoSensori di usura pastiglieIlluminazioneFanali posterioriLuci lateraliLuci di ingombro posterioriLuci targaCassette derivazioneCatadiottriFari lavoro

Disponibilinelcorsodel2010:FreniDischi frenoPinze frenoTamburiFreni tamburoLeve frenoAssaliComponentiPneumaticaAttuatoriCilindri frenoSpiraliValvole/Centraline (comprese ABS - EBS)RuoteRuote a disco in acciaioRuote in legaCarrozzeriaParafanghi

Oggi tutte le Concessionarie e Officine auto-rizzate Iveco, grazie ai ricambi Bullder, pos-sono garantire ai propri clienti un ulterioresalto qualitativo nell’offerta di servizi, peressere sempre più vicini ai propri clienti, alleloro esigenze e offrire loro nuove soluzioniper ottimizzare il proprio lavoro e incremen-tare la redditività.Per esempio, il fatto che siano offerti ricambie servizi anche per i rimorchi e semirimorchiconsente all’autotrasportatore di riunire inuna sola sosta la manutenzione del veicolocompleto, con la certezza di trovare il top deiprodotti e dell’assistenza anche per unacomponente fondamentale come il rimor-chio. Questo significa poter offrire agli auto-trasportatori l’opportunità di ottimizzare itempi del fermo macchina, avere un unicointerlocutore evitando sovrapposizioni eincomprensioni, dando loro la possibilità diprogrammare meglio il proprio lavoro eavere il veicolo a disposizione completo perun periodo più lungo. Inoltre la scelta di fornitori qualificati, riunitisotto il marchio Bullder, assicura al clienteIveco ricambi per gli interventi di manutenzio-ne e riparazione sui trailer di pari qualitàrispetto a quelli utilizzati per il trattore o lamotrice Iveco. Il tutto si traduce nella tranquil-lità di sapere che sul proprio rimorchio sonomontati componenti che hanno le stessecaratteristiche, in termini di qualità e duratanel tempo, di quelli che si trovano sul camion.I ricambi Bullder sono stati selezionati nelmodo più rigoroso, secondo i rigorosi criteri dicontrollo Iveco: i migliori produttori del settoresono stati selezionati come “fornitori ufficialiBullder” per garantire prodotti di qualità e dielevate prestazioni.

L’eccellenza e la capillarità della rete distributivae logistica Iveco è al servizio dei ricambi Bulldercome di tutti i ricambioriginali Iveco

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A IVECO IL PREMIO PER L’INNOVAZIONE NEL TRASPORTO 2009

In occasione del 13° salone internazionale Post Expo di Hannover, Iveco è stata premiata con il trofeo “Innovazionenel Trasporto dell’anno”. Oggetto del prestigioso riconoscimento è stato il sistema telematico per la gestione delleflotte, Blue & Me Fleet. Il premio, introdotto quest’anno dalla rivista specializzata “Postal Technology International”viene assegnato sulla base dei voti attribuiti dai lettori con l’obiettivo di riconoscere e premiare l’eccellenza e l’inno-vazione nel settore postale. Con il Blue&Me Fleet, presentato l’anno scorso al Salone Internazionale dei VeicoliIndustriali, sempre ad Hannover, Iveco è in grado di fornire ai propri clienti la soluzione ottimale per l’utilizzo dei vei-coli e la corretta pianificazione degli itinerari, un aspetto sempre più importante in termini di riduzione dei costi ope-rativi e del miglioramento della redditività. La soluzione telematica è stata sviluppata su una piattaforma Fiat-Microsoft ed è nata dalla collaborazione con Qualcomm, il leader mondiale nelle soluzioni di gestione della flotta. Iservizi telematici di Qualcomm sono pienamente compatibili con la piattaforma “Blue & Me Fleet” di bordo e con-

sentono all’operatore del veicolo di ottenere informazioni in tempo reale da tutti i veicoli dotati. Il dispositivo Blue & Me Fleet trasmette i datiall’infrastruttura Qualcomm, utilizzando la rete di telefonia mobile; l’operatore del vei-colo può accedere alle informazioni qualificate attraverso il portale web FleetVisor nelsuo browser Internet. Un servizio di integrazione dedicato permette di implementarei dati provenienti da sistemi software già esistenti.Iveco era presente al 13° SaloneInternazionale Post Expo di Hannover con uno stand che ha messo in evidenza la tec-nologia applicata ai veicoli dedicati ai servizi postali. Lo spazio espositivo Iveco adHannover era dedicato a veicoli equipaggiati con motorizzazioni altamente innovati-ve che assicurano una considerevole diminuzione dei consumi e delle emissioni diCO2, oltre a garantire i più elevati standard in materia di emissioni inquinanti: l’Electrice il Natural Power. All’ingresso del Salone, era esposto il Daily con la livrea DeutschePost: il veicolo fa parte dell’importante accordo tra Iveco e il più importante gruppologistico a livello mondiale per la fornitura di 4.500 nuovi veicoli.

STRALIS ACTIVE SPACEPER IL TEAM FERRARI

Iveco e Ferrari si sono ritrovate sulla pista di Fiorano per ribadi-re la loro costante partnership nell’ambito del Gruppo Fiat. Unacollaborazione assai solida che si è sviluppata nel corso deglianni e che ha visto i veicoli Iveco sempre al fianco delle “Rosse”su tutti i circuiti del mondo. Dai trattori Stralis per il trasporto deisemirimorchi, ai Daily per iservizi di supporto alla squa-dra fino all’Irisbus Domino perle attività di hospitality, tutta lagamma Iveco è impiegatadalla scuderia di Maranello.Nel corso del 2009 Iveco hafornito alla Ferrari sette trat-tori a due assi Stralis AS 440S45T/FP - LT Euro 5per trainare i motorhome delteam sportivo adibiti ad usidiversi nonché al trasportodelle vetture monoposto. Iveicoli vengono utilizzati persvolgere queste missiondurante il Campionato.A questa fornitura si è ag -giunto anche un trattorestradale a quattro assi StralisAS 320S50Y/PS Euro 5,frutto di una trasformazioneimportante effettuata dallasocietà Iveco Astra VeicoliIndustriali di Piacenza ed

allestito con gru retrocabina della Fassi Gru. Questo model-lo particolare, oltre che a trainare i motorhome, serve per leoperazioni di montaggio del Paddock Complex Ferrari pres-so tutti i circuiti nei quali si disputano le varie gare sportivedella mitica “Rossa”.

Nella foto in alto il momento della consegna, da sinistra: Marco Monticelli, Vice President External RelationsIveco, Ottavio Gioglio, General Manager Iveco Mercato Italia, Stefano Domenicali, Direttore della GestioneSportiva Ferrari, Luca Badoer, pilota collaudatore Ferrari F1

Nella foto, da sinistra: Roberto Tosi, Concessionaria Ceriani Group, Giorgio Gnoli, Presidente del Gruppo, Ottavio Gioglio, General Manager Iveco Mercato Italia, Andrea Gnoli, Vice Presidente del Gruppo; Walter Ceriani, Presidente ConcessionariaCeriani Group e Biagio Petrarolo, Amministratore Delegato Concessionaria Ceriani Group Spa

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Si è svolta a Vittuone, in provin-cia di Milano, un’importante for-nitura al Gruppo Gnoli, leadernei servizi logistici integrati ditrasporto, di 21 trattori Stralis AS 440S45 T/P. I veicoli perso-nalizzati con il lo go dell’azienda,di colore blu, montano l’ampiae spaziosa cabina Active Space,sono dotati del brillante motoreFTP Cursor 10 da 450 CV, cam-bio ZF a 16 marce, sospensionipneumatiche posteriori, impian-to frenante onnicomprensivodal freno di servizio al freno disoccorso, di stazionamento efreno motore, il dispositivo SCRe pneumatici 315/60. Il GruppoGnoli, 520 addetti, è un consor-zio intermediario del settore Tra -sporti, Logistica e Servizi con seicentri di distribuzione nel Nord-Ovest d’Italia e opera in tutta Europa.La consegna dei veicoli è stata curata dalla Concessionaria di riferi-mento Ceriani Group Spa di Nerviano, in provincia di Milano. Una for -nitura che conferma i “plus” di Iveco: capillarità della rete commer-ciale e assistenziale, affidabilità e innovazione del prodotto, bas so im -patto ambientale, economie di esercizio per migliorare la redditività.

21 STRALIS AL GRUPPO LOGISTICO GNOLI

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UN DAILY 4X4 ALLA PROTEZIONECIVILE DELL’ABRUZZO

La grave calamità che ha colpito l’Abruzzo ha avviato una forteazione umanitaria che ha visto anche i veicoli Iveco al fianco dellaProtezione Civile e delle altre Associazioni di volontari nel soccor-so e nelle molteplici attività di ricostruzione. In questo contesto siinserisce la consegna di un Daily Iveco 4x4 55S18W alDipartimento Protezione Civile, presso la Caserma della Guardiadi Finanza di Coppito (Aq). Iveco, AICI (Associazione ItalianaConcessionari Iveco) e Fassi Gru Spa hanno deciso di unirsi alcu-ni mesi fa aderendo a questa donazione a favore di una Regioneduramente provata dal terremoto. La fornitura è stata curata dallaConcessionaria Iveco Salaria Carri Spa di Roma.Il Daily 4x4 servirà alla Protezione Civile per operare in terreniimpervi e condizioni di asfalto poco agibili essendo in grado disuperare pendenze massime del 45% e di guadare corsi d’acquasino a una profondità di 66 cm. Si tratta di un veicolo commercia-le leggero a quattro ruote motrici, con motore 3,0 litri turbo inter-cooler common rail a 16 valvole e turbina a geometria variabiledi 176 CV, Euro 4 con filtro FAP antiparticolato. Le sospensionianteriori e posteriori sono a balestre paraboliche con ammortiz-zatori telescopici idraulici a doppio effetto. La cabina è di tiposemiavanzato dispone fra l’altro di maniglie di appiglio su ambo ilati, fascia paracolpi laterali in plastica, paraurti anteriore integratocon fari fendinebbia e di profondità. L’allestimento è stato curatoda Fassi Gru Spa, leader in Italia e tra le prime nel mondo nellacostruzione di gru idrauliche. Il veicolo attrezzato con cassoneribaltabile trilaterale è dotato di gru modello F38A23 in grado disollevare più di tre quintali a oltre sette metri di distanza.Nella foto della consegna, da sinistra Marco Del Campanile,Fassi Gru Spa; Angelo Borrelli, Direttore ufficio amministrazionee bilancio della Protezione Civile; Eugenio Cappellozza, VenditeDirette e Tenders Iveco Italia; Roberto Capezzuoli Ranchi,Amministratore Unico della Salaria Carri Spa per AICI,Associazione Italiana Concessionari Iveco.

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Il Presidente brasiliano Luiz Inácio Lulada Silva e il pilota della Scuderia FerrariF1 Felipe Massa hanno visitato lo standIveco al Fenatran, il Salone internaziona-le dedicato ai veicoli commerciali te -nutosi a San Paolo in Brasile. In partico-lare, Lula ha partecipato con il Pre -sidente di Iveco Latin America MarcoMazzu al “reveal” di Iveco Vertis, ilnuovo veicolo della gamma media (9 t - 13 t di MTT) sviluppato dal Centrodi Progettazione brasiliano di SeteLagoas (Minas Gerais). Il nuovo IvecoVertis sarà prodotto e venduto in Brasilea partire da febbraio 2010 con circal’80% dei componenti fabbricati local-mente. Il nuovo camion è dotato delmotore Tector a quattro cilindri, con potenza da 160 o 180 CV e monta un cambioZF a cinque velocità.Iveco era presente al Fenatran 2009 con nuovi prodotti sviluppati e costruiti inBrasile specificamente per il mercato latino-americano con l’obiettivo di rafforza-re la presenza di Iveco offrendo veicoli che consentono di rispondere rapida-mente alle esigenze di trasporto locale. Continue attività di sviluppo di soluzionitecnologiche per un futuro sempre più rispettoso dell’ambiente consentono inol-tre a Iveco di essere protagonista del trasporto sostenibile anche in AmericaLatina. Molto interesse ha suscitato anche il Daily Electric, un prototipo a propul-sione elettrica, il primo veicolo commerciale leggero a zero emissioni prodottoin America Latina. Le vendite Iveco in Brasile sono cresciute in modo consistente nelcorso degli ultimi due anni. Con il lancio di cinque nuovi modelli dall’ottobre 2007 e aseguito di una rapida espansione della propria rete di vendita a livello locale, la quotadi mercato Iveco è cresciuta dal 3,5% nel 2006 a circa l’8% dello scorso anno. Ci si

attende una ulte-riore crescita nonappena il nuovomodello di gammamedia sa rà im -messo sul mercatoin questo segmen-to che rappresentail 20 % delle ven-dite totali di veico-li commerciali inBrasile. Iveco Vertisinizierà ad esserevenduto durante ilprimo trimestre del2010; il veicoloapproderà sul mer-cato argentino su -bito dopo.

A ROTTERDAM LA CONFERENZAANNUALE 2009DELL’ECG Ecologia ed economia sono i punti di riferimento ben precisidi Iveco per il raggiungimento di una mobilità sempre piùsostenibile e per il miglioramento della produttività dell’indu-stria del trasporto. Questo quanto emerso dall’intervento di Franco Miniero,Senior Vice President Sales & Marketing di Iveco (nella fotosotto), a Rotterdam in occasione della Conferenza annualedella ECG (l’Associazione europea della logistica del trasportoveicoli), sul tema “La Logistica Automotive tra incentivi per larottamazione e incertezze future - La prossima sfida”.Nel suo discorso Miniero ha fatto rilevare come Iveco agiscasul versante dell’offerta sviluppando veicoli a basse emissio-ni che offrono ai clienti anche vantaggi concreti in termini diminori costi di gestione ed efficienza del trasporto. A propo-sito di ecologia e rispetto per l’ambiente Iveco ha contribui-to, con una gamma che soddisfa gli standard più severi in ter-mini di emissioni inquinanti, in largo anticipo rispetto alle sca-denze di legge, e con molte altre iniziative per la sostenibilitàambientale e per il miglioramento della sicurezza stradale.Miniero ha poi concluso il suo intervento parlando di progettiper migliorare l’efficienza e le attività del trasporto. Per muo-versi verso una futura mobilità veramente sostenibile è neces-sario risolvere il problema dell’inevitabile aumento dellamassa di riferimento dei veicoli alternativi, a causa dei serba-toi per i carburanti gassosi (principalmente il metano) e di bat-terie per veicoli elettrici e ibridi. A questo proposito Miniero haindicato la necessità di interventi sulla normativa del trasportoche consentano di non penalizzare la portata utile di questiveicoli, come una delle soluzioni per andare incontro alle esi-genze del cliente e di una mobilità più efficiente, sicura eambientalmente sostenibile.

In alto, il “reveal” del Iveco Vertis con, a destra al centro, il Presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, e Marco Mazzu,Presidente di Iveco Latin America. Qui sopra, il pilota Felipe Massa e, qui a fianco, un’altra immagine del Vertis

ILPRESIDENTELULA E FELIPEMASSAALFENATRAN’09

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angolograndangolograndangologrand

Fino al 31 dicembreIveco e la Rete dei suoi Concessionaripropongono una seriedi interessantiopportunità per chi vuole acquistareun ECODaily ma ancheStralis, Eurocargoe la Gamma Off-road

STRALIS, 5° ANNODI GARANZIASULLA DRIVE LINE*Fino al 31 dicembre Ivecooffre su Stralis trattoreAS440S45 e S50 T/P (equi-paggiati con motore Cursor 13da 450 e 500 CV) at tualmentedisponibili presso le Con -cessionarie Iveco il 5° anno di garanzia Drive Line fino a600 mila km compreso nelprezzo. La garanzia prevede lacopertura sui componentidella catena cinematica: moto-

re, cambio, ponte, centralina motore. Servizio ANS 24 compre-so, traino escluso. Inoltre, un finanziamento a tasso agevolato(TAN 2,50% fisso, TAEG variabile) fino a 70 mila euro.

STRALIS ED EUROCARGO,PROMOZIONE ADR*A partire dal primo gennaio 2010 cambiano i requisiti per iltrasporto di materiali pericolosi (ADR). Per restare in regolaapprofittate della fantastica promozione Iveco che regala su Eurocargo e Stralis l'allestimento ADR**.Se siete interessati all'of-ferta, chiamate il nume-ro verde 800-800288e sarete ricontattati dallaConcessionaria Iveco piùvicina. L'offerta è va lidafi no al 31 dicembre.

** Offerta valida per clientititolari di patentino di abilitazione alla guida di veicoli in regime di ADR. Cumulabile con le propostedi finanziamento Iveco Capital

... E PER LA GAMMAOFF-ROAD SOFTLEASING*Fino al 31 dicembre, Iveco offre un finanziamento specialesulla Gamma Off-road. Daily 4x4, Campagnola e Massifpotranno usufruire di un’offerta di SoftLeasing con pagamentodella prima rata a 90 giorni e anticipo agevolato grazie al con-tributo statale per la rottamazione di un veicolo. TAN fisso apartire da 5,64% con Credito Protetto. TAEG variabile.

*Tutte queste offerte sono valide presso le Concessionarie Iveco aderentiall’iniziativa, salvo esaurimento scorte. Le condizioni finanziarie potrebberosubire adeguamenti in caso di variazioni dei tassi di mercato.L’approvazione della pratica è soggetta alla valutazione di Iveco Capital.

CON IVECO “ENERGIA”ALLA TUA IMPRESA

ECODAILY RADDOPPIA L'ENERGIA DELLA TUA IMPRESA*Fino al 31 dicembre sul nuovo Daily, Iveco moltiplicaper 2 gli incentivi statali per la rottamazione con scontiparticolari sui veicoli a ruota gemellata e offre fino a 2 anni di finanziamento a tasso 0 su tutta la nuova gammaDaily. TAN 0%. TAEG 1,80%.

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