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Campagna di sensibilizzazione degli studenti universitari sul tema hiv

Date post: 21-Jun-2015
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Campagna di sensibilizzazione degli studenti universitari sul tema HIVwww.giovanemedico.it
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Non importa chi ami, ma come ROMA TRE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
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Non importa chi ami, ma come

ROMA TRE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI

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Facoltà di Amarsi Campagna di sensibilizzazione degli studenti universitari sul tema HIV

A cura di Associazione Università Nuova 1991 - Casa dei Diritti degli Studenti

Presidente Marco Pizzardi

• Sara Massini, coordinatrice del progetto • Mario Morcellini, Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza Università di Roma - Coordinatore Area Comunicazione • Vincenzo Vullo, Direttore del Dipartimento Malattie Infettive e Tropicali del Policlinico Umberto I Sapienza Università di Roma, Coordinatore Scientifico • Martino Massimiliano Trapani e Pietro Lucchetti, Coordinatori del progetto per la Prima Facoltà di Medicina e Chirurgia della Sapienza Università di Roma

• Federica Cardia, Angelo Passero e Giovanni Prattichizzo - Redazione testi • Federica Cardia e Angelo Passero - Creatività • Giulio Pompei - Illustrazioni • La foto del Rettore di Roma 3, Guido Fabiani, è di Maila Iacovelli

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“Il fatto che di Hiv si è smesso di parlare ha comportato che si riducesse fortemente la percezione del rischio. Ritengo dunque indispensabile un’assunzione condivisa e diffusa della responsabilità sociale di presa in carico delle persone sieropositive con le loro esigenze sanitarie. Ma sono parimenti convinta che, per tutelare il benessere dei cittadini, sia fondamentale fare prevenzione attraverso una buona informazione, sensibilizzando soprattutto i giovani sul rischio Aids che esiste malgrado non se ne parli. Non c’è un punto dove finisce il sanitario e comincia il sociale. Il sociale è cura e parte integrante del trattamento sanitario”.

Anna Salome Coppotelli Assessore

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“La prevenzione si basa sulla conoscenza. E prevenire è meglio che curare!”. Luigi Frati Rettore della Sapienza Università di Roma

“Hai avuto comportamenti a rischio? Non tormentarti nel dubbio, effettua il test per l’HIV:

difendi te stesso e i tuoi cari”.

Renato Lauro Rettore dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”

“Il sapere universitario a servizio della vita. Dal 1995 Roma Tre combatte l’HIV attraverso l’informazione: da oggi unisce le proprie forze a quelle degli altri atenei affinché gli studenti diventino i protagonisti della lotta”. Guido Fabiani Rettore dell’Università degli studi Roma Tre

Rettori

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“Facoltà di amarsi, per vivere un rapporto affettivo sereno, nel rispetto di se stessi e degli altri. Ama con Sapienza, fai il test HIV, usa il preservativo”. Vincenzo Vullo Direttore del Dipartimento Malattie Infettive e Tropicali del Policlinico Umberto I Sapienza Università di Roma

“La nostra prima, grande alleata per fermare l’epidemia di HIV è la parola.

Basterebbe parlarne di più”.

Massimo Andreoni Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica e Biologia Cellulare

dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”

“Dal 1995 l’Università Roma Tre e la U.O. AIDS-Distretto 11 della ASL RMC, realizzano campagne annuali di prevenzione AIDS. La prevenzione coniuga, nell’ambito di un percorso formativo più generale, conoscenza, consapevolezza e tutela della salute propria e degli altri”. Giorgio Venturini Dipartimento di Biologia della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università degli studi Roma Tre

Referenti scientifici

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Non importa chi ami, ma come

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Indice

HIV: cos’è Come SI trasmetteCome NON si trasmetteOltre L’AIDS: le altre malattie sessualmente trasmissibili (MST)Amare senza rischi. La prevenzione prima di tutto!Il decorso della malattia Vivere e amare con l’HIV: terapie e qualità della vitaTestiamoci! In amore il test è una routineI numeri dell’AIDSBrevi cenni di storia dell’AIDSNumeri utili. Counseling pre e post testL’HIV nel cinema ...... e nella letteratura

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HIV: cos’è

L’AIDS, o Sindrome da Immunodeficienza Acquisita, è una malattia virale dovuta all’infezione da virus HIV (Virus dell’Immunodeficienza Umana) ed è caratterizzata da un abbassamento delle difese immunitarie dei soggetti che ne sono affetti e dall’insorgere, successivamente, di malattie e infezioni chiamate opportunistiche, che sono causate proprio dall’indebolimento del sistema immunitario.La differenza fra un malato di HIV e un sieropositivo sta nel fatto che nel primo sono insorte le infezioni opportunistiche in quanto il sistema immunitario è debilitato, mentre il secondo è stato infettato, come dimostrato dagli esami di laboratorio, ma non ha ancora manifestato la malattia conclamata, che comunque si svilupperà col tempo. Sia il malato di AIDS che il sieropositivo, fin dai primi giorni dell’infezione, sono contagiosi.

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Come SI trasmette

Le 3 vie di trasmissione: • rapporti etero o omo-sessuali1 non protetti (vaginali, anali, orali) • sangue infetto • materno-fetale

Rapporti sessuali (vaginali, anali, orogenitali), non protetti dal preservativo con persone infette.I rapporti sessuali (omo e etero) non protetti dal profilattico rappresentano oggi la modalità di trasmissione più diffusa. Contrariamente a quanto si riteneva in passato, non si parla più di categorie a rischio quanto di comportamenti a rischio. L’HIV si annida spesso nella cosiddetta “normalità”: chiunque può essere

1 Rapporto eterosessuale: rapporto sessuale tra persone di sesso opposto. Rapporto omosessuale: rapporto sessuale tra persone dello stesso sesso.

“Usa sempre il preservativo durante i rapporti!”

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contagiato (padri e madri di famiglia, professionisti e giovani) se ha un comportamento a rischio, anche solo sporadicamente. Come avviene?Attraverso il contatto con liquidi biologici (secrezioni pre-eiaculatorie, sperma o secrezioni vaginali) e con le mucose genitali, anali o orali. Le pratiche sessuali che possono portare a traumi o lesioni delle mucose possono provocare un incremento del rischio di contagio, come nel caso dei rapporti anali, dove la mucosa è sensibilmente più delicata e meno protetta.È importante ricordare che l’infezione da HIV è solo una delle oltre 30 malattie sessualmente trasmissibili (MST).

Cosa non ci protegge dal pericolo di contagio?Tutte le forme di contraccezione (pillola anticoncezionale, diaframma, spirale, ecc.) non proteggono dall’HIV, ad eccezione del preservativo utilizzato

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durante tutto il rapporto sessuale; anche il coito interrotto e la lavanda vaginale non sono dei metodi di prevenzione.

Sangue infettoLa trasmissione si realizza quando avviene un contatto stretto e diretto tra ferite aperte e sanguinanti, oppure attraverso lo scambio di siringhe tra tossicodipendenti (abituali e occasionali). Il pericolo di contrarre il virus attraverso le trasfusioni è stato arginato grazie a controlli sanitari rigidi e scrupolosi.

Materno-fetale La trasmissione della madre HIV-positiva al figlio può avvenire durante la gravidanza, il parto o l’allattamento. In assenza di interventi il rischio è quantificabile nel 20-40%.È fondamentale fare il test HIV prima o durante la gravidanza perché attraverso interventi specifici è possibile ridurre il rischio di trasmissione da madre a figlio a meno dell’1-2%.

“Cresce la percentuale di persone contagiate attraverso rapporti eterosessuali.”

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Come NON si trasmette

Spesso girano delle voci (infondate) su modalità di trasmissione singolari e non supportate da nessuno studio scientifico, che scatenano atteggiamenti di paranoia eccessiva e preoccupazioni insensate verso comportamenti innocui e non rischiosi. Tutto questo può vincolare molte delle nostre relazioni sociali senza alcun motivo. Di seguito riportiamo tutte le leggende sull’HIV, frutto di poca conoscenza della malattia e del troppo “sentito dire”.

Il virus non si trasmette: • con starnuti e tosse • con l’uso di stoviglie • attraverso punture di insetti • tramite lacrime, saliva, sudore, feci, urina • stringendo la mano, con coccole, baci e abbracci In luoghi pubblici (cinema, scuola, mezzi di trasporto pubblici)

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Convivere con una persona sieropositiva non costituisce di per sé un rischio di infezione.

Oltre L’AIDS: le altre malattie sessualmente trasmissibili (MST)

Sono malattie infettive trasmesse sessualmente attraverso rapporti non protetti. Spesso, soprattutto fra i più giovani, sono poco conosciute e non considerate come un pericolo per la propria salute e benessere.L’infezione da HIV e le altre MST vanno spesso a braccetto: in caso di MST (sifilide, gonorrea, ecc.), è fondamentale quindi fare il test per escludere di aver contratto anche l’HIV.

“Il test dell’HIV: semplice, anonimo, gratuito.”

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Amare senza rischi. La prevenzione prima di tutto!

Ormai non si parla più di categorie a rischio, ma solo di comportamenti a rischio.È a rischio chi attua, anche sporadicamente, questi comportamenti: • rapporti sessuali senza profilattico (genitali, anali, orali) • uso di sostanze per via endovenosa con scambio di siringhe

Bastano poche e semplici precauzioni per evitare il contagio, soprattutto nel caso dei rapporti sessuali (etero/omosessuali), che attualmente costituiscono la via di trasmissione più diffusa in Italia e nel mondo.L’unica barriera contro la trasmissione sessuale dell’HIV è il profilattico che, se usato correttamente, annulla il rischio di infezione durante qualsiasi rapporto.

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Per un uso corretto del profilattico è importante: • leggere le istruzioni accluse • indossarlo dall’inizio alla fine del rapporto sessuale, per tutta la sua durata • usarlo solo una volta • fare attenzione a non danneggiarlo, soprattutto nell’apertura della confezione • conservarlo con cura e lontano da fonti di calore, non tenerlo in tasca o nel portafoglio • evitare l’uso di lubrificanti oleosi perché potrebbero alterare la struttura del preservativo e provocarne la rottura durante il rapporto • controllare alla fine di ogni rapporto l’integrità del preservativo

In caso di rottura del preservativo nel corso del rapporto sessuale è fortemente consigliato rivolgersi presso le strutture sanitarie pubbliche.

“Il test è una forma di amore per se stessi e per gli altri.”

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Il decorso della malattia

A partire dal contagio si possono individuare 3 fasi principali che, in assenza di terapia, si verificano in successione:

1. Infezione acutaInsorge dopo 10-15 giorni dal contagio e può essere sintomatica (con sintomi simili all’influenza o alla mononucleosi) o totalmente asintomatica, e non presentare quindi segni visibili dell’avvenuto contagio; il test in questa fase è negativo. Tale negatività può durare fino a 3-6 mesi dal momento del contagio e viene detta periodo finestra. In questa fase, se c’è un forte sospetto di infezione da HIV, il virus può essere ricercato direttamente nel sangue con metodiche di biologia molecolare (HIV-RNA PCR).

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2. Infezione cronicaPuò durare molti anni, nel corso dei quali il paziente è apparentemente in salute, anche se il virus HIV continua a replicarsi indebolendo il sistema immunitario; in questa fase il test è sempre positivo.

3. AIDS conclamataÈ la fase caratterizzata dall’insorgere delle cosiddette infezioni opportunistiche, dovute al progressivo indebolimento delle difese immunitarie. Anche in questa fase il test è positivo.

“Proteggi la tua voglia d’amare!”

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Vivere e amare con l’HIV: terapie e qualità della vita

Allo stato attuale non è ancora possibile guarire dall’infezione da HIV. Non tutti sanno però che i risultati ottenuti dalla ricerca scientifica hanno portato grandi miglioramenti nella vita dei soggetti sieropositivi, consentendo di controllare l’infezione e di ridurre drasticamente la mortalità dovuta all’AIDS.Oggi esiste un trattamento denominato HAART (terapia antiretrovirale altamente attiva), che consiste in una combinazione di più principi attivi contro l’HIV. I vantaggi della terapia: • blocca la progressione dell’infezione in AIDS conclamata, permettendo in molti casi ai pazienti di tornare a una vita normale • permette di aumentare le difese immunitarie • ha ridotto drasticamente le morti per AIDS

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Gli svantaggi: • non consente di eradicare il virus • agisce solo se assunta in maniera continuativa • può indurre possibili effetti collaterali (osteoporosi, allergie, disturbi gastrointestinali, lipodistrofia, ecc.) • può presentare una modalità di assunzione impegnativa (più pillole a orari prestabiliti)

Testiamoci! In amore il test è una routine

Non esiste l’autodiagnosi per l’infezione da HIV. Potresti essere infetto e non saperlo!L’unico modo per sapere se si è stati contagiati, in seguito a comportamenti a rischio, è sottoporsi al test specifico. Il test HIV è l’unico in grado di rilevare la presenza degli anticorpi anti-HIV che, purtroppo, non hanno una capacità protettiva ma documentano solo l’avvenuto contagio.

“Nel Lazio sono 600 all’anno i nuovi casi di HIV”

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Questi anticorpi sono prodotti dall’organismo 3-6 mesi (periodo finestra) dopo che l’organismo è entrato in contatto con il virus.

Il test dell’HIV si può effettuare: • attraverso un normale prelievo di sangue • in qualsiasi struttura ospedaliera o ASL • presentando semplicemente il codice fiscale o il numero del libretto sanitario

Inoltre: • è gratuito • è anonimo • non occorre ricetta medica

È dimostrazione di grande maturità e rispetto per gli altri effettuare il test al termine del sesto mese dall’ultimo comportamento a rischio: questo arco temporale corrisponde al cosiddetto periodo finestra, che va dal

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momento del contagio a quello della comparsa degli anticorpi, durante il quale è comunque possibile trasmettere il virus pur non risultando positivi al test.Conoscere precocemente un eventuale risultato positivo al test dell’HIV consente di intraprendere, qualora necessario, la terapia farmacologica, che garantisce oggi il raggiungimento di una buona qualità della vita e ci dà la possibilità di proteggere il partner.

“Non esistono categorie a rischio, ma comportamenti a rischio.”

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I numeri dell’Aids

Nel mondo: • 33,2 milioni sono le persone sieropositive o malate di AIDS • 2,5 milioni i casi di nuove infezioni da HIV ogni anno • 2,1 milioni sono le persone decedute a causa dell’AIDS ogni anno

In Italia: • si registrano 4000 casi all’anno • 11 persone ogni giorno vengono infettate dal virus dell’HIV • il numero totale dei casi di AIDS registrati dall’inizio dell’epidemia è pari a 58.400 casi, di cui circa 35.800 deceduti (per lo più prima della disponibilità della terapia anti-HIV)

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Brevi cenni di storia dell’AIDS

Dal 1996 la trasmissione del virus ha subito un importante rallentamento. Pertanto, i casi di Aids risultano in calo da oltre dieci anni così come il numero dei decessi, che è passato dai 4.581 del 1995 ai 200 nel 2007, con un decremento del 95,6%, grazie all’introduzione delle terapie antiretrovirali. La frequenza delle diverse modalità di contagio dell’infezione da HIV si è modificata rispetto all’esordio dell’epidemia in Italia: sono sempre meno i casi di infezione tra i tossicodipendenti, mentre aumenta la proporzione di coloro che si contagiano per via eterosessuale rispetto agli omosessuali. L’età media delle persone in fase di AIDS è aumentata (attualmente intorno ai 40 anni), di cui circa il 25% è di sesso femminile. Per quel che riguarda la distribuzione geografica dei malati di AIDS, sulla base dei dati relativi al 2005, la regione più colpita in assoluto è la Lombardia, seguita da Emilia Romagna, Liguria, Umbria e Lazio.

“Il profilattico è l’unica forma di prevenzione.”

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Un fenomeno preoccupante riguarda la bassa percezione del rischio: oltre il 60% dei casi di AIDS si verifica in persone che non hanno effettuato terapie antiretrovirali prima della diagnosi. Questo dipende dal fatto che oltre il 50% delle persone scoprono di essere sieropositive a ridosso della diagnosi della malattia conclamata.Non esiste un vaccino disponibile per la prevenzione dell’HIV. Numerose sono le ricerche attualmente in corso, molte delle quali però soffrono di carenza di finanziamenti.

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Numeri utili Counseling pre e post test

Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Unità operativa semplice di Immunologia clinica: 06.77055328 Anlaids Nazionale - Associazione Nazionale per la Lotta contro l’AIDS: 06.4820999 Sapienza Università di Roma Unità operativa del Dipartimento Malattie infettive: 06.4456388 - 06.49970875 Università di Roma “Tor Vergata” Unità operativa del Dipartimento Malattie infettive: 06.20903440 - 06.20903441 Università di Roma Tre Unità operativa per l’infezione da HIV - ASL RM C: 06.51005071

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L’HIV nel cinema...PhiladelphiaStati Uniti, 1993. Drammatico Regia di Jonathan Demme

Il film, che vanta l’interpretazione di un brillante Tom Hanks, ci racconta il difficile rapporto tra AIDS e mondo del lavoro, tematica accompagnata da una più generale riflessione sull’amore e sugli affetti in relazione alla malattia. Tutto su mia madreSpagna/Francia, 1999. Drammatico/commediaRegia di Pedro Almodóvar

Un film tutto al femminile, sul rapporto donna-madre, una meditazione amara sull’incontro/scontro di vite diverse. Importanti anche i temi della trasgressione, degli eccessi e delle conseguenze dei comportamenti.

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Le fate ignorantiItalia, 2001. DrammaticoRegia di Ferzan Özpetek

Özpetek tratta l’argomento dell’omosessualità e della malattia con tinte tenui e delicate, affrontando gli aspetti più profondi della vita dei protagonisti. Con un invito alla tolleranza e alla solidarietà umana si dà spazio ai temi della solitudine, della famiglia, e del distacco.

The Hours Stati Uniti, 2002. DrammaticoRegia di Stephen Daldry

Il film costruisce il ritratto di tre donne di altrettanti periodi storici che vengono unite dalla letteratura. Una delle tre si trova a vivere gli ultimi giorni di vita del suo amico ed ex amante, che si sta spegnendo a causa dell’AIDS.

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... e nella letteraturaKurt sta facendo la farfalla Alessandro Golinelli ES, 1995

Il romanzo si struttura attorno alla storia misteriosa e surreale di un giovane omosessuale sieropositivo che, attraverso una serie di amori tormentati e grazie al rapporto sincero con la sorella, ritrova una propria dimensione esistenziale.

Carne e sangueMichael Cunningham Bompiani, 2001

Protagonista del romanzo è la classica famiglia all’apparenza “ordinaria”, con personaggi autentici e di grande spessore. L’AIDS è la chiave di lettura di questa saga famigliare, che si contorce sulle contraddizioni della vita e sulle imposizioni del destino.

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Il ventisettesimo annoMarco Mancassola Minimum Fax, 2005

Due racconti sul sopravvivere, due storie di amore, amicizia e morte. Il primo racconto, quello che dà il titolo al libro, è una struggente riflessione sulla perdita e sull’AIDS, ispirata parzialmente alla biografia dell’autore.

Mare delle veritàAndrea De Carlo Bompiani, 2006

Uno dei romanzi più impegnati, e allo stesso tempo più avventurosi, di Andrea De Carlo: la trama, dinamica e complessa, racconta il mondo di oggi e i suoi problemi aperti, come la diffusione dell’AIDS nel mondo.

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Vincenzo Vullo Direttore del Dipartimento Malattie Infettive e Tropicali

del Policlinico Umberto I Sapienza Università di Roma

“La prevenzione rappresenta ancora oggi l’unica strategia sicuramente efficace contro questa infezione. Una strategia tutto sommato semplice:

l’uso del preservativo rappresenta in questo un vantaggio assoluto. L’HIV è un’infezione che, sebbene sia oggi forse più facilmente

controllabile – grazie ai potenti farmaci che abbiamo a disposizione – è comunque aggravata da effetti collaterali molto importanti e da

terapie che vanno seguite per tutta la vita”.

“Se osserviamo il mondo contemporaneo, soprattutto i giovani, ci accorgiamo che abbiamo di fronte uno scenario ricco di sperimentalismo e consumismo sentimentale. Non è difficile parlare anche di collezionismo, come se inanellare molti rapporti sia un atteggiamento normale e diffuso. Questo è causato dalla solitudine radicale del nostro tempo, che ha bisogno di metafore da sostituire alle relazioni. Questa disinibizione (non solo!) sessuale porta ad una drammatica sottovalutazione del rischio e compromette l’idea stessa di rapporto sessuale, che da atto naturale si trasforma in atto medicalizzato. Vi è l’esigenza diffusa di restituire forza e soggettività alle persone, lavorando in profondità sulla conoscenza: è necessario ritornare a capire che solo la cultura e la comunicazione sono capaci di salvare le persone”.

Mario Morcellini Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza Università di Roma

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Martino Trapani Coordinatore del progetto

per la Prima Facoltà di Medicina e Chirurgia della Sapienza Università di Roma

Marco Pizzardi è Presidente dell’Associazione “Università Nuova 1991 - Casa dei Diritti degli Studenti” ed è l’editore del magazine Uniroma Network e della web tv Uniroma Tv. Da sempre attivo nel campo della comunicazione, è fautore in special modo di quella “tra pari”. Convinto sostenitore della tesi secondo la quale alla base di gran parte delle patologie ci sia un cattivo stile di vita. È l’ideatore di Facoltà di Amarsi, campagna di sensibilizzazione degli studenti universitari sul tema Hiv, come unione ideale dei principi di prevenzione, corretta informazione e partecipazione giovanile.

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