cap 7 aree jobs_silvia nascetti

DINAMICHE DEL MERCATO DEL LAVORO E LE FIGURE PROFESSIONALI NECESSARIE ALLE AZIENDE DELLA PROVINCIA DI LECCE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI SETTORI EMERGENTI POR Puglia FSE 2007/2013: conferimento funzioni alle Province Pugliesi Asse II – Occupabilità – trasferimenti

a cura di: Silvia Nascetti, giuslavorista esperta di Politiche del Lavoro e Formazione

VII.172

:: indice SEZIONE VII ::

VII LE AREE STRATEGICHE E I LORO “JOBS” ............................... VII.173 VII.1 GREEN JOBS...................................................................................................... VII.176

VII.1.1 Ambiente : le figure professionali emergenti/strategiche..............................VII.185 VII.1.2 Green & Bio : le figure professionali emergenti/strategiche ........................VII.189

VII.2 AGRI&FOOD JOBS ........................................................................................... VII.191 VII.2.1 Agricoltura: le figure professionali emergenti/strategiche ...........................VII.192 VII.2.2 Agro-alimentare e Eno-gastronomia tipica: le figure professionali emergenti/strategiche ....................................................................................................VII.195

VII.3 NEW ECONOMY JOBS..................................................................................... VII.196 VII.3.1 Information Communication Technology (ICT): le figure professionali emergenti/strategiche ....................................................................................................VII.203 VII.3.2 Servizi New Economy: le figure professionali emergenti/strategiche...........VII.204

VII.4 TOURISM, CULTURAL IDENTITY & LOISIR JOBS.................................... VII.206 VII.4.1 Turismo integrato: le figure professionali emergenti/strategiche.................VII.207 VII.4.2 Loisir (Tempo libero): le figure professionali emergenti/strategiche ...........VII.216 VII.4.3 Identità culturale: le figure professionali emergenti/strategiche..................VII.216

VII.5 I-CARE JOBS...................................................................................................... VII.218 VII.5.1 Health and Social Care: le figure professionali emergenti/strategiche........VII.221 VII.5.2 Well being: le figure professionali emergenti/strategiche.............................VII.222

:: indice grafici e tabelle SEZIONE VII :: Tabella n.98 – Aree strategiche e settori emergenti ___________________________________ VII.174 Tabella n.99 – Livelli delle figure professionali ______________________________________ VII.175



VII.173

VII LE AREE STRATEGICHE E I LORO “JOBS”



VII.174

Nelle sezioni precedenti si è già evidenziato come - da un punto di vista

metodologico, più aderente alle innovazioni nel "mondo dei lavori" e alle

interconnessioni sempre più marcate e significative tra i settori così come

tradizionalmente classificati - si è ritenuto opportuno adottare una suddivisione

per “aree strategiche” e non per "settori tradizionali", in quanto molti nuovi

mestieri e professioni sono "trasversali" ad essi.

Quindi, queste le AREE STRATEGICHE individuate: Tabella n.98 – Aree strategiche e settori emergenti

GREEN JOBS

Ambiente

Green & Bio

AGRI&FOOD JOBS

Agricoltura

Agro-alimentare

Eno-gastronomia

NEW ECONOMY JOBS

Information Communication Technology (ICT)

Servizi New Economy

TOURISM, CULTURAL IDENTITY & LOISIR JOBS

Turismo integrato

Loisir (Tempo libero)

Identità culturale

I-CARE JOBS

Servizi alle persone

Well being



VII.175

Fatta questa prima ripartizione, per identificare con esattezza le figure

professionali è stato necessario operare un’altra suddivisione in riferimento al

livello della figura professionale.

Così, la distinzione dei diversi livelli delle varie figure professionali:

Tabella n.99 – Livelli delle figure professionali

high middle low

• livello dirigenziale

figura professionale con maggiore responsabilità e di autonomia

• livello intermedio

figura professionale che seguendo le direttive dirigenziali ha responsabilità di coordinamento e/o

• livello tecnico figura professionale a cui sono richieste competenze tecnico-professionali di rilievo, ma non necessariamente una funzione di coordinamento

• livello esecutivo

quando il grado di autonomia e di competenza tecnico-professionale sono ridotti

Flessibilità, globalizzazione, internazionalizzazione sono i termini di cui oggi si

sente parlare con più frequenza.

Il nuovo mercato del lavoro sta orientando tutti a cambiare lavoro con

maggiore frequenza, a inventarsi addirittura nuovi mestieri pur di evitare la

disoccupazione.

In questi ultimi tempi sono venuti alla ribalta dei nuovi mestieri, spesso strani,

ma caratterizzati tutti da una grandissima inventiva, creatività, competenza.



VII.176

VII.1 GREEN JOBS

La terra fornisce abbastanza per

soddisfare i bisogni di tutti, ma non

l'ingordigia di uno solo.

Mahatma Gandhi



VII.177

Tra i lavori del futuro saranno sicuramente i ‘green jobs‘ ovvero tutte quelle

occupazioni che consentono di rispettare le ormai innumerevoli ‘R’: risparmio, riciclo, riuso, reimpiego, riduzione, recupero, … . In un mondo in cui le risorse primarie diminuiscono e si moltiplicano gli

sprechi, si sente la necessità di preservare o di migliorare la qualità

dell’ambiente per il futuro del pianeta, sfruttando i doni di Madre natura.

La tutela del territorio e la necessità di salvaguardare il patrimonio ambientale

hanno fatto nascere, infatti, le "professioni verdi", con opportunità di sbocco e

nuovi profili.

La conferma viene anche dall'Ocse. L'Organizzazione per la cooperazione e lo

sviluppo economico, infatti, segnala che il settore ambientale è in

controtendenza, con prospettive di incremento, in particolare nel nostro

Paese, dal momento che l'Italia ha maggiori margini di sviluppo, dovendo

colmare un considerevole distacco dagli altri paesi europei.

Ulteriore conferma anche dal Rapporto GreenItaly, curato da Symbola e

Unioncamere, secondo il quale il 23,9% delle imprese italiane (circa 370mila

imprese, di cui 150mila industriali e quasi 220mila di servizi) tra il 2008 e il

2011 ha investito o ha previsto di investire in tecnologie e prodotti green,

scegliendo di coniugare qualità, innovazione e sostenibilità. Il report dell’UNEP

stima che il valore globale mondiale del mercato di prodotti e servizi legati

all’ambiente sia attualmente di 1 miliardo di euro e che, nel 2020, sarà di

2,200 miliardi di euro.

La green economy rappresenta, infatti, oggi uno dei settori meno toccati dalla

crisi economica ed è fonte di nuove opportunità professionali.

Secondo le ultime stime, i posti di lavoro “verdi” in Italia sono tra 850.000 e

950.000, quota destinata a crescere.

Secondo uno studio di Unioncamere e Fondazione Symbola, “GreenItaly”, il

39,5 per cento di tutte le professioni censite dall’Istat sono oggi oggetto di una

riconversione verde e il 90 per cento delle imprese italiane ritiene urgente o

necessaria l’assunzione di lavoratori con competenze ambientali. In termini

numerici, nel 2011, si è trattato di 227.000 nuove assunzioni verdi sul mercato



VII.178

del lavoro nazionale, con un trend che conferma e anzi risulta in aumento

rispetto alle 200.000 del 2010 e del 2009.

Mai come oggi la cosiddetta green economy è vista come un fattore chiave

per affrontare il difficile momento economico e creare nuovi posti di lavoro in

una prospettiva che coniuga la ripresa economica e la protezione

dell’ambiente. La difesa degli equilibri ambientali è un’opportunità straordinaria

per tornare a far crescere l’economia reale.

Il 2020 è anche l’anno in cui il Consiglio dell’Unione Europea, nell’aprile del

2009, ha fissato gli obiettivi del “Pacchetto Clima ed Energia”.

Il modello 20-20-20 prevede: la diminuzione del 20% delle emissioni di gas

serra, una riduzione del 20% dei consumi energetici e il soddisfacimento del

20% del nostro fabbisogno energetico mediante l’utilizzo di energie rinnovabili.

Obiettivi che implicano un progressivo, ma radicale, cambiamento del modo di

produrre e consumare energia e, di conseguenza, delle stesse dinamiche

sociali ed economiche degli stati membri della UE.

Tra le professioni emergenti nel settore, quelle figure in grado di progettare e

gestire le risorse energetiche a livello territoriale come quella di manager del

governo del territorio (che opera in connessione con la pianificazione del

territorio o delle infrastrutture, svolge una funzione di promozione, di

coordinamento e di controllo) e di manager esperto nella programmazione energetico-ambientale-territoriale (che programma, coordina e gestisce gli

interventi relativi all’utilizzo di energie rinnovabili nel territorio e nelle relative

infrastrutture) o ancora di esperto di progettazione di sistemi energie rinnovabili (che gestisce e coordina la progettazione di diversi sistemi di

energie rinnovabili, intervenendo sulla distribuzione delle energie in un

determinato territorio e sulla loro composizione, combinazione).

Importante anche la figura sempre più richiesta del bioingegnere che dalla

farmaceutica all’automotive, realizza progetti per mettere sul mercato prodotti

attenti al rispetto della natura, dal packging finale passando per un sistema di

produzione poco inquinante.

Tra gli altri impieghi ci sono anche quelli che si trasformano in green jobs, tra



VII.179

questi troviamo gli ecochef, biocuochi che cucinano solo con alimenti che

provengono da agricoltura biologica, poi, c’è lo stilista sostenibile che usa

tessuti riciclati o che sono realizzati da aziende attente alla sostenibilità e si

moltiplicano i corsi dedicati ai lavori per l’ecoturismo in cui si formano guide

esperte che hanno il compito di portare i turisti alla scoperta della natura.

Sebbene non tutti i lavoratori che operano in aziende “green” possono definirsi

“green worker”, non vi è dubbio che con l'economia verde sono nati anche

nuovi lavori “ad hoc”, come l'installatore di pannelli fotovoltaici e di altre

tecnologie pulite. Altro settore che si sta 'riempiendo' di lavoratori legati a

doppio filo alla green economy è quello della pubblicità. Chi oggi si occupa di

comunicazione, sia istituzionale sia commerciale, sa quanto sono importanti i

messaggi dal forte contenuto ambientale, come per esempio comunicare

quanto un'azienda riesce a ridurre le emissioni di Co2 o quanto il packaging

derivi al 100% da materiali riciclati. Per fare questo bene, però, occorre un

robusto bagaglio di conoscenze ambientali e occorre sapere cosa c'è dietro a

ogni scelta 'ecologica'.

Questi nuovi impieghi, sottolineano i dati emersi dalla ricerca, richiedono

nuove competenze da sviluppare attraverso un'attività di training e l'adozione

di programmi di formazione.

Infatti, già la programmazione regionale (P.O. FSE 2007/2013) ha tracciato le

linee per favorire la formazione delle professioni verdi in settori quali:

• valutazione/gestione/monitoraggio ambientale

• fonti di energia rinnovabili

• rifiuti

• gestione delle acque

• tutela e gestione delle aree protette

• difesa del suolo

• ambiente urbano

• servizi di conservazione,restauro e manutenzione dei beni culturali e

ambientali

• educazione e comunicazione ambientale.



VII.180

Le energie rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, eolico, biomasse,

geotermia, biocombustibili) sono, fra quelli citati, uno dei comparti più

promettenti. Negli ultimi anni, la quota percentuale di energia prodotta da fonti

rinnovabili è rapidamente aumentata e gli investimenti, in questo settore, a

livello mondiale sono passati da 10 miliardi di dollari nel 1998 a 20 miliardi nel

2003, fino ad arrivare a 38 miliardi di dollari nel 2005, a 50 miliardi nel 2006 e

a 66 miliardi nel 2007. In Europa, 20mila persone operano solo nel settore

fotovoltaico, uno dei comparti in più rapida espansione nel campo delle

energie rinnovabili. Infatti, tra i lavori ‘verdi’ più richiesti del momento ci sono

quelli che riguardano la progettazione, l’installazione, la manutenzione di impianti fotovoltaici, che sfruttano l’energia solare per dare calore alle case

e alle aziende.

Quindi si cercano project manager, impiantisti, installatori, che si formano

con corsi specifici o sul campo per questo settore.

I dati dell’ultimo rapporto del Worldwatch Institute, GSE evidenziano che, a

livello mondiale, le previsioni lavorative nel settore della produzione di energia

da fonti rinnovabili e la diversificazione delle fonti promettono una rapida

crescita, con ben 2.100.000 addetti nell’eolico e 6.300.000 soltanto nella filiera

del fotovoltaico, per l’anno 2030.

Le fonti rinnovabili e diversificate rappresentano il canale di maggior sostegno

all’occupazione avendo creato, negli ultimi 5 anni, circa 2,3 milioni di posti di

lavoro.

In Italia, secondo uno studio dell’Ises, le energie rinnovabili avranno nei

prossimi anni un impatto occupazionale netto compreso tra 60mila e 70mila

nuovi addetti. Ad avanzare le promesse più promettenti a livello nazionale è il

settore eolico, dove si attende addirittura un incremento di capacità istallata di

12mila MW al 2020. Le potenzialità occupazionali dell’eolico al 2020 sono

confermate anche dall’ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento) che

prevede 66.000 occupati tra occupazione diretta (19.000) e indiretta (47.000)

concentrata soprattutto nelle regioni meridionali (Puglia, Campania, Sicilia e

Sardegna).



VII.181

Anche il settore delle biomasse raccoglierà il maggior numero di occupati con

65.000 addetti seguiti dal solare che tra fotovoltaico e termoelettrico

comprenderà 47.500 esperti e dal biogas con circa 25.000 e quindi dai settori

minori come Rifiuti solidi urbani (RSU) e Geotermia.

Tra le figure più richieste, per il settore delle biomasse si cercano ingegneri civili e chimici: i primi esperti di sistemi in ambito agricolo, i secondi per

progettare e costruire impianti che trasportano il gas dallo smaltimento dei

rifiuti alle strutture energetiche per la produzione di combustibile per veicoli.

Boom di esperti elettronici per il settore eolico che ricoprano le funzioni di

capo progetto e sviluppatore delle turbine eoliche, ma anche di designer del parco eolico e capo progetto di centrali di energia eolica. Richiesti anche

i meccanici in qualità di designer di impianti eolici, ma anche di manager gestionale del settore eolico per le applicazioni commerciali.

Profili più trasversali, poi, i tecnici in scienze ingegneristiche per il solare, dove

accanto agli ingegneri gestionali, dei sistemi di produzione dell’energia

fotovoltaica ed installatori di piccoli impianti di energia solare, si cercano

anche ricercatori di laboratorio in ambito di energia fotovoltaica e tecnici

per scaldabagni solari. C’è sempre posto, poi, per manager ed esperti in

energie rinnovabili, manager della programmazione energetica ed ingegneri della smart grid. Tra i settori che maggiormente possono contribuire al perseguimento degli

obiettivi di compatibilità ambientale, economica e sociale si collocano quelli

dell’edilizia, responsabile del 40% dei consumi energetici, dei trasporti e

della mobilità sostenibile. L’Enea individua nello sviluppo di tecnologie per l’efficienza energetica la

possibilità di una contrazione di CO2 nell’atmosfera con rilevanti ricadute

occupazionali nel settore edile. Altre stime (WWF) confermano e rafforzano

questo dato di tendenza in considerazione anche delle normative sulle

prestazioni energetiche degli edifici che potrebbe generare tra i 280.000 e i

450.000 nuovi occupati entro il 2020 attraverso lo sviluppo di figure

professioni riferite alla bioedilizia, alla certificazione energetica degli



VII.182

edifici, alla progettazione e produzione di materiali a basso impatto ambientale per l’isolamento termico, alla realizzazione di sistemi passivi per il riscaldamento ed il raffreddamento, oltre all’integrazione dei sistemi tradizionali per la fornitura di energia termica e/o elettrica con sistemi

innovativi di generazione dell’energia e di tecnologie per una gestione

ottimizzata dei servizi energetici.

Infatti, la mitigazione degli impatti ambientali del settore edilizio, intesi non solo

come riduzione delle emissioni di gas serra e di uso delle risorse energetiche

ma anche come riduzione del consumo di suoli, di materie prime non rigenerabili, di risorse idriche, di produzione di rifiuti e scorie, passa

attraverso una profonda revisione delle metodologie progettuali, supportate

dall’utilizzo di adeguate tecnologie, per il ritorno ad una progettazione

energeticamente ed ambientalmente consapevole.

Pertanto, il complesso di strategie “verdi” investe la progettazione, le imprese

di costruzione, il settore produttivo, nella fattispecie quello della produzione di

materiali da costruzione, l’utenza e la committenza, le pubbliche

amministrazioni coinvolte nella realizzazione di edifici e opere pubbliche.

Le ricadute in termini di benefici economici e ambientali sarebbero rilevanti sia

come sostegno al sistema produttivo per la realizzazione di impianti e materiali

ecocompatibili, sia come impatto occupazionale, oltre che per il miglioramento

della qualità ambientale del posto di lavoro e della sicurezza degli edifici.

In questo contesto, criticità nell’ambito della formazione degli operatori

dell’edilizia sono presenti a tutti i livelli e riguardano sia la formazione

universitaria, sia l’aggiornamento tecnico dei progettisti, sia la formazione e

l’aggiornamento di maestranze e imprese.

Le tematiche energetico-ambientali hanno cominciato di fatto solo di recente

ad imporsi nei percorsi formativi, superando anche il gap rispetto all’uso di

alcune tecnologie.

Quanto al settore della mobilità sostenibile, l’Italia e la Francia si qualificano

ai primi posti per la produzione di veicoli a basse emissioni di carbonio, ma

l’efficienza energetica dei veicoli prodotti non compensa un’offerta di trasporto



VII.183

pubblico che rimane inadeguata. Una mobilità sostenibile dovrebbe creare un

maggiore equilibrio tra le diverse modalità di trasporto e favorire lo sviluppo

del trasporto pubblico, alimentato da elettricità verde, e ferroviario a discapito

di una mobilità basata oggi prevalentemente su automobili e camion.

Sono queste le condizioni per creare un sistema di trasporti integrato - che si

avvalga di automobili efficienti cioè a basse emissioni di CO2, di veicoli ibridi-

elettrici, di trasporto pubblico urbano, di car sharing, biciclette e ferrovie - a

sostenibilità ambientale, economica e sociale in considerazione anche dei

posti di lavoro che potrebbero ulteriormente aprirsi in questa direzione.

L’attenzione della mappatura professionale dell’area occupazionale è stata

posta su figure professionali di rilevanza strategica per lo sviluppo sostenibile

e per l’attivazione di processi a basso impatto ambientale.

Il settore della mobilità riserverà infatti interessanti sbocchi: dai mobility

manager agli esperti di sostenibilità urbana, per progettare piani alternativi

insieme alle amministrazioni pubbliche, fino alla vendita di veicoli a

propulsione alternativa (biciclette a energia solare, motorini e auto elettriche,

ecc.). I dati dell’ultimo “Barometro dei veicoli aziendali” diffuso da Arval

parlano chiaro: il Mobility Manager è già presente nel 65% delle aziende con

oltre 100 dipendenti e nel 75% delle aziende con oltre 1000 dipendenti.

Anche la protezione del territorio è destinata a ricoprire un ruolo rilevante,

anche in considerazione dei sempre più frequenti danni provocati dal dissesto

ecologico, edilizio e dal cambiamento climatico.

Un settore decisamente in crescita risulterà quello dell'amministrazione ambientale, per permettere di rispettare una serie di nuove esigenze

normative ed economiche recentemente introdotte.

Nella programmazione di sviluppo regionale e in quella della provincia di

Lecce, la formazione in campo ambientale si deve porre, quindi, come ambito

privilegiato nel quale integrare politiche ed azioni diverse per la conservazione

e valorizzazione delle risorse socioeconomiche e naturali locali, in funzione di

un profondo cambiamento verso una società ecocompatibile.



VII.184

Le strategie rivolte quindi ai non occupati e ai lavoratori fuorisciti dal MdL

dovranno prevedere l’incentivazione delle professioni verdi nei seguenti

settori:

• ricerca e innovazione in campo ambientale, energetico, idrico, edilizio,

trasporti, ecc.

• conversione ecologica dell’impresa

• sicurezza e ambiente di lavoro

• servizi sostenibili (es. turismo)

• agricoltura a basso impatto ambientale.

La gestione e valorizzazione ambientale richiederà, inoltre, lo sviluppo di nuovi

profili professionali con caratteristiche manageriali.

Dall’analisi della normativa europea, nazionale e regionale, è stato possibile

individuare le figure professionali legate alle professioni “verdi”, alcune già

obbligatorie per la legislazione europea e italiana.

Qui di seguito, le figure professionali strategiche per lo sviluppo ecosostenibile

della provincia di Lecce.



VII.185

VII.1.1 Ambiente : le figure professionali emergenti/strategiche

VALUTAZIONE/GESTIONE/MONITORAGGIO AMBIENTALE high middle low

• Ingegnere ambientale • Consulente ambientale • Responsabile

ambientale • Eco-Auditor (o revisore

ambientale d’impresa) • Responsabile del

servizio di prevenzione e protezione ambientale

• Responsabile qualità • Biologo/Chimico • Ecologo vegetale • Responsabile qualità • Esperto in contabilità

ambientale • Responsabile del

Green Public Procurement (GPP)

• Sustainibility manager • Controllore

specializzato in Agricoltura Biologica

• Geologo ambientale o geochimica

• Avvocato / giurista ambientale

• Risk Manager Ambientale

• Statistico Ambientale • Ingegnere

dell’emergenza • Eco manager • Disaster Manager • Esperto in interventi di

protezione e risanamento dell'aria e delle acque

• Esperto economico-finanziario di interventi in campo energetico ambientale

• Product manager sostenibile

• Tecnico ambientale • Tecnico Responsabile

del servizio di prevenzione e protezione ambientale

• Tecnico Via (valutazione impatto ambientale)

• Tecnico controllo inquinamento elettromagnetico

• Tecnico di monitoraggio ambientaleTecnico competente in acustica

• Tecnico Ambientale • Responsabile Gestione

Ambientale • Geometra ambientale • Tecnico ecologo • Assicuratore

ambientale • Project financer eco • Promotore Finanziario

di fondi green economy

• Guardia Ecologica Volontaria

• Addetto alla realizzazione e manutenzione di giardini



VII.186

ENERGIE RINNOVABILI (trasversale) high middle low

• Energy Manager • Manager in energie

rinnovabili • Manager esperto nella

programmazione energetica - ambientale- territoriale

• Ingegnere della smart grid

• Esperto in programmazione delle energie rinnovabili

• Esperto giuridico-commerciale di energia rinnovabili

• Esperto in progettazione di sistema di energie rinnovabili

• Energy auditor specializzato in certificazione di bilanci degli impianti energetici

• Property Manager • Energy trader

• Tecnico risparmio energetico

• Certificatore energetico • Esperto di interventi

energetici a livello territoriale

• Perito per l'uso efficiente dell'energia

• Operatore della centrale elettrica

• Tecnico degli impianti sostenibili

SOLARE TERMICO E FOTOVOLTAICO

high middle low • Ingegnere della energia

solare • Ingegnere gestionale in

ambito di energia fotovoltaica

• Ingegnere dei sistemi di produzione di energia fotovoltaica

• Ingegnere specializzato nell’installazione di piccoli impianti a energia solare

• Ricercatore di laboratorio in ambito di energia fotovoltaica

• Energy Manager del settore fotovoltaico

• Tecnico esperto in sistemi fotovoltaici

• Tecnico specializzato nella costruzione e nel testing delle celle fotovoltaiche

• Tecnico manifatturiero di scaldabagni solari

• Tecnico installatore del solare

• Designer dei sistemi fotovoltaici

• Designer delle celle solari fv

• Consulente vendite di sistemi fotovoltaici residenziali e commerciali

• Elettricista specializzato nella installazione di sistemi fotovoltaici residenziali

• Elettricista specializzato nella installazione di sistemi fotovoltaici commerciali

• iIpiantista termico (installatore, manutentore, verificatore impianti fotovoltaici)

• Veditore di fotovoltaico



VII.187

EOLICO high middle low

• Ingegnere elettrico delle turbine eoliche

• Ingegnere meccanico delle turbine eoliche

• Biologo ambientale • Manager gestionale del

settore eolico per le applicazioni commerciali

• Tecnico meccanico delle turbine eoliche

• Tecnico elettronico delle turbine eoliche

• Tecnico settore eolico • Designer del parco

eolico • Designer di impianti

eolici • Capoprogetto di

centrali di energia eolica

• Venditore di impianti eolici

• Installatore di generazione eolica

• Macchinista delle turbine eoliche

• Lavoratore di lastre di metallo delle turbine eoliche

BIOMASSE

high middle low • Ingegnere civile

esperto di sistemi in ambito agricolo ed approvvigionamento agricolo

• Energy manager esperto in biomasse

• Chimico ambientale • Agronomo • Responsabile del

funzionamento, ingegneria, manutenzione degli impianti a biomassa

• Tecnico del sistema di gas dei rifiuti

• Responsabile accumulo, separazione e selezione della biomassa

• Analista delle politiche dei combustibili alternate delle vendite

• Tecnico dei sistemi di accumulo del gas del biometanolo

• Intermediario nel campo delle biomasse

• Operatore del sistema di accumulo del gas dei rifiuti

• Installatore dell’impianto LGE

• Agricoltore per le produzioni delle biomasse

RIFIUTI high middle low

• Responsabile della gestione dei rifiuti

• Responsabile tecnico per le imprese che effettuano la gestione dei rifiuti

• Manager della borsa dei rifiuti dell’edilizia

• Manager esperto nella pianificazione del ciclo integrato dei rifiuti urbani

• Responsabile di

• Tecnico trattamento Rsu (rifiuti solidi urbani)

• Tecnico raccolta differenziata Rsu

• Tecnico trattamento rifiuti industriali

• Tecnico impianti Rsu • Esperto in

commercializzazione dei materiali derivanti dal recupero e dal trattamento dei rifiuti

• Addetto alla gestione ambientale dei rifiuti

• Addetto ai sistemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti

• Addetto alla raccolta differenziata dei rifiuti

• Addetto alla manutenzione di impianti di depurazione ambientale

• Addetto alle attività di



VII.188

impianti di depurazione • Esperto in bonifica di

siti inquinati • Esperto direzione e

controllo delle discariche

• Dirigente gestione del rischio amianto

urbani • Esperto in

commercializzazione dei prodotti di riciclo

• Esperto nella direzione e controllo delle discariche di rifiuti urbani

• Tecnico del disinquinamento

rimozione, smaltimento e bonifica dell'amianto

• Addetto al riciclo dei rifiuti tecnologici

GESTIONE DELLE ACQUE high middle low

• Progettista di impianti di depurazione delle acque

• Manager esperto nella programmazione (risorse idriche e infrastrutture connesse)

• Manager di impianti di acquacolture ecocompatibili di qualità

• Responsabile impianto di depurazione acque reflue

• Responsabile gestione ambientale e qualità (acquacoltura eco-compatibile)

• Tecnico depurazione acque

• Tecnico trattamento acque nere

• Esperto in trattamenti delle acque reflue finalizzate al riutilizzo irriguo

• Esperto di progettazione (risorse idriche e infrastrutture connesse)

• Tecnico nella gestione del ciclo integrato delle risorse idriche

• Tecnico reti duali

• Addetto alla manutenzione di impianti per la depurazione delle acque

• Tecnico manutentore (risorse idriche e infrastrutture connesse)

• Operatore dell’acquacoltura ecocompatibile di qualità

• Addetto alla vendita dell’acquacoltura ecocompatibile di qualità

MOBILITY high middle low

• Mobility manager di azienda

• Mobility manager di area

• Consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose

• Manager auto elettriche • Fleet manager

• Tecnico di veicoli per la mobilità sostenibile

• Operatore dell’autoriparazione (esperto in manutenzione e riparazione di veicoli ibridi, elettrici, a gas)

• Meccatronico • Operatore della

manutenzione dei trasporti



VII.189

DIFESA DEL SUOLO high middle low

• Manager del governo del territorio

• Esperto in politiche agricole comunitarie e di sviluppo rurale

• Tecnico nella programmazione di interventi faunistico-ambientali, sulla risorsa agroforestale e del suolo

• Operatore faunista • Operatore antincendio

boschivo

VII.1.2 Green & Bio : le figure professionali emergenti/strategiche

EDUCAZIONE E COMUNICAZIONE AMBIENTALE high middle low

• Garante della Comunicazione Partecipata

• Green Event Manager • Esperto d'impresa dei

rapporti con le istituzioni pubbliche e della partecipazione locale per lo sviluppo sostenibile

• Art director verde • Ecocool hunter • Ecobrand manager • Green marketing

manager /green marketer

• Giornalista ambientale

• Animatore naturalista ed ambientale

• Animatore agrituristico • Educatore ambientale • Guida Ambientale

Escursionistica • Comunicatore

ambientale • Referente della

partecipazione locale • Account verde • green copywriter • Tecnico

dell'informazione sui rifiuti urbani

• Interprete ambientale, naturalistico

• Ecoblogger • Fotografo naturalista

• Operatori di CEA (Centri di Educazione Ambientale)

TUTELA E GESTIONE DI RISERVE E AREE PROTETTE high middle low

• Progettista aree protette (parchi, riserve, etc.)

• Consulente di parco • Paesaggista • Park manager /

manager dei parchi e delle aree protette

• Esperto in governance delle aree naturali protette

• Tecnico della gestione di aree protette, parchi e oasi naturalistiche

• Curatore di Parchi, Giardini e Orti Botanici

• Tecnico nella programmazione delle risorse agroforestali

• Garden designer

• Operatore dell’ecoturismo specializzato in aree naturali protette

• Guardiaparco (assistente area vigilanza parchi)

• Accompagnatore naturalistico delle aree protette e degli habitat naturali



VII.190

AMBIENTE URBANO high middle low

• Eco-Industrial Designer • Eco-Interior Designer • Architetto Paesaggista • Progettista di

architetture sostenibili/ edilizia sostenibile

• Responsabile del processo edilizio a basso impatto ambientale (BIA)

• Esperto in demolizioni per il recupero dei materiali

• Pianificatore territoriale • Architetto ambientale

(bioarchitetto) • Certificatore energetico

degli edifici • Architetto bioclimatico • Esperto per la

qualificazione in campo energetico - ambientale delle imprese edili

• Esperto in demolizione per il recupero dei materiali

• Esperto decoro urbano

• Tecnico restauro ambientale

• Tecnico nelle soluzioni di efficienza energetica negli edifici

• Tecnico esperto nella certificazione energetica degli edifici

• Tecnico per la verifica delle performances ambientali degli edifici

• Promotore consulente sui materiali edili a basso impatto ambientale

• Tecnico dell’edilizia e dell’ambiente (geometra ecologo)

• Curatore delle collezioni nei musei di Storia naturale e negli orti botanici

• Esperto edile per la qualificazione energetica

• Tecnico di cantiere esperto in bioedilizia e tecnologie per il risparmio energetico

• Tecnico di cantiere edile specializzato in certificazione energetica e sicurezza

• Amministratore di condominio con competenze in gestione energetico ambientale (Amministratore verde di condominio)

• Operatore del decoro urbano

• Addetto alla manutenzione e realizzazione di giardini pubblici



VII.191

VII.2 AGRI&FOOD JOBS

Dobbiamo riprenderci il diritto di

conservare i semi e la biodiversità.

Il diritto al nutrimento e al cibo sano.

Il diritto di proteggere la terra e le sue

diverse specie. Vandana Shiva



VII.192

VII.2.1 Agricoltura: le figure professionali emergenti/strategiche L'agricoltura è in grado di offrire opportunità occupazionali a 250mila lavoratori

nei prossimi dieci anni, sulla base dell'analisi della Coldiretti che evidenzia

come il risultato del primo trimestre dia continuità all'andamento positivo

registrato dal settore anche nel 2010 quando l'agricoltura è stato l'unico

settore ad aumentare l'occupazione.

Secondo l'analisi di Coldiretti a crescere sarà la domanda di livelli più elevati di

professionalità con particolare riguardo a figure specializzate in grado di

seguire lo sviluppo di specifiche coltivazioni, la conduzione di macchinari o

la gestione di attività che oggi si sono integrate con quella agricola

all'interno dell'azienda: dalla vendita diretta dei prodotti tipici alla

trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell'uva in vino, delle olive in

olio ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici. Le difficoltà di

reperimento di manodopera si registrano infatti per figure professionali

tradizionali che vanno dal trattorista al taglialegna fino al potatore, ma anche

per quelle innovative all'interno dell'impresa agricola come l'addetto alla vendita diretta di prodotti tipici, alla macellazione, alla vinificazione o alla

produzione di yogurt e formaggi.

Nel settore agroalimentare, un nuovo impulso è dato quindi dalla così detta

“filiera corta”.

Molti consumatori, infatti, fanno riferimento ai “chilometri alimentari” (“food

miles ”), cioè alla distanza che il cibo percorre dal campo alla tavola del

consumatore e, di conseguenza, al legame tra un cibo proveniente da lontano

e l’inquinamento che produce il suo trasporto in termini energetici.

Le aziende agricole vedono nascere dall’evoluzione della domanda di alimenti

più sicuri e salubri, un’opportunità per ricavarsi nuovi spazi economici,

recuperando redditività attraverso la crescita del valore aggiunto dei prodotti

aziendali (riorientamento verso prodotti di qualità; reinternalizzazione dei

processi di trasformazione; scelta di nuovi canali di commercializzazione, di

natura diretta e in molti casi innovativi) e mediante la diversificazione delle



VII.193

attività aziendali (introduzione dell'agriturismo, di servizi di gestione

ambientale, attività didattiche, servizi sociali). L'importanza rivestita da queste

esperienze, nella diversità di forme e significati assunta, va ben al di là, quindi,

della loro spesso contenuta dimensione economica, e risiede nel loro

intrinseco potenziale innovativo.

Esse sono espressione della ricerca/creazione di nuove modalità di

interazione attorno alla produzione e al consumo di cibo, che coinvolgono i

vari soggetti attorno ad una gamma di principi e obiettivi più ampia rispetto agli

scopi puramente economici, includendo anche valori ambientali, culturali ed

etici. In Italia allo stato attuale si calcola che l’aggregato composito che va

sotto il nome di “filiera corta” possa rappresentare all’incirca il 5-6% del

consumo nazionale complessivo di prodotti agroalimentari.

All’interno di questo aggregato troviamo tutte le forme di vendita diretta ed in

esse anche quanto commercializzato negli spacci aziendali delle cooperative

e tutto il consumo di prodotti/servizi offerti dal segmento agrituristico o più in

generale del turismo rurale.

La sfida, quindi, che ci troviamo ora a dover affrontare è legata alla necessità

di una transizione da un’agricoltura su scala intensiva, specializzata,

monoculturale, orientata alla produttività e alle esportazioni,

fondamentalmente controllata dalle multinazionali, ad un sistema agricolo più

sostenibile, basato su un miglior uso delle risorse naturali disponibili e delle

risorse sociali.

Nel caso specifico, le dinamiche che hanno interessato fino a questo momento

le esperienze collettive di filiera corta, hanno generato una forte innovazione

tanto nell’organizzazione del consumo e degli acquisti che nell’organizzazione

della produzione. La filiera corta rappresenta proprio il modello organizzativo

che consente di porre in diretta relazione il produttore, ancorché organizzato in

cooperativa, con il consumatore indipendentemente dalla distanza ove questi

si trovano.

Una profonda trasformazione si potrà dunque verificare nelle campagne nei

prossimi anni: una rivoluzione dell'attività d'impresa nelle campagne italiane



VII.194

che apre nuove opportunità occupazionali. Così, gli imprenditori agricoli si

potranno occupare di attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei

prodotti alla loro vendita in azienda o nei mercati degli agricoltori, ma anche

della fornitura di servizi alla pubblica amministrazione come i contratti

realizzati da molti comuni per la cura del verde pubblico che spesso viene

affidata agli agricoltori. Qualche esempio: produzione e vendita della birra

ottenuta dalla coltivazione di orzo in azienda o del pane dal grano, ma anche

dei prodotti cosmetici a base di vino, olio o latte di asina. E ancora delle

fattorie didattiche convenzionate con le scuole, gli agriasili, gli agriospizi, gli

agriclub.

AGRICOLTURA high middle low

• Agronomo biologico • Agro-ingegnere • Imprenditore agricolo e

agrituristico • Esperto in scienze e

tecnologie vitivinicole • Esperto in scienze e

tecnologie della olivicoltura

• Biotecnologo agrario e ambientale

• Esperto in scienze estimative

• Progettista del verde

• Apicoltore • Bio orticoltore • Divulgatore

agrobiologico • Erborista (piante

officinali, aromatiche e speciali)

• Agrotecnico • Agronico (informatica

applicata all’agricoltura) • Tecnico

enologico/agricolo • Tecnico specializzato in

agricoltura biologica, biodinamica e multifunzionale

• Operatore agro ambientale

• Operatore di fattoria didattica

• Operatore di agriasili, agriospizi, agriclub

• Operatore delle arti floreali

• Divulgatore agricolo per sistemi di produzione biologica

• Tecnico della qualità bio

• Tecnico di lotta biologica, integrata, guidata

• Trattorista • Potatore • Addetto alla vendita

diretta prodotti tipici • Vivaista • Florovivaista • Operatore della

coltivazione e trasformazione di erbe officinali e aromatiche

• Agricoltore ecocompatibile

• Addetto all’agricoltura biologica

• Addetto alla serricoltura • Operatore turistico

ambientale (agriturismo)



VII.195

VII.2.2 Agro-alimentare e Eno-gastronomia tipica: le figure professionali emergenti/strategiche

AGROALIMENTARE e ENO-GASTRONOMIA

high middle low • Bio enologo

agroalimentare • Manager della

commercializzazione e logistica agroalimentare

• Food Management • Green Marketing

Management • Esperto in economia e

gestione imprese agroalimentari

• Esperto in agro business internazionale

• Esperto della sicurezza, qualità e rintracciabilità agro-alimentare

• controller della filiera agroalimentare

• Esperto in programmazione e pianificazione dei processi produttivi agricoli a filiera corta

• Responsabile della gestione ambientale e qualità della produzione agricola a filiera corta

• Operatore della valorizzazione delle filiere agroalimentari

• Tecnico degustazione e abbinamento vini

• Ecochef (bio-cuoco) • Chef a km.0 • Esperto slow food • Maitre chocolatier • Cake designer • Assaggiatore eno-

gastronomico • Operatori responsabili

dei Piani di Autocontrollo/Haccp

• Addetto al recupero della cultura e tradizioni enogastronomiche

• Tecnico dei processi produttivi a filiera corta

• Tecnico esperto nella valorizzazione di vini e prodotti tipici per una ristorazione di qualità

• Merchandiser di prodotti tipici

• Operatore eco-packaging agroindustriale (confezionamento)

• Addetto al trattamento e conservazione dei prodotti agroalimentari

• Slow food blogger



VII.196

VII.3 NEW ECONOMY JOBS

La creatività nasce quando la duplice

passione per il mondo umanistico e il

mondo scientifico si combina in una

forte personalità.

Steve Jobs



VII.197

Il termine New Economy è stato coniato nel 1998 dal saggista statunitense

Kevin Kelly col best-seller New Rules for a New Economy.

Nel libro sono elencate dieci buone regole per affrontare i nuovi mercati:

1. Cogliere la corrente;

2. Massimizzare i profitti;

3. Cercare l'abbondanza, non la scarsità;

4. Scegliere la libertà;

5. Privilegiare il web;

6. Puntare sul massimo;

7. Dai luoghi agli spazi;

8. Niente armonia, tutto flusso;

9. Vince chi ha i consumatori migliori;

10. L'opportunità prima dell'efficienza.

I punti cardine su cui si basa la new economy non sono tanto i beni materiali

quanto immateriali:

• idee innovatrici

• l'informazione come bene di scambio

• il software.

La new economy si differenzia dall'economia industriale perché offre la

possibilità di operare in un mercato globale, abbattendo i costi di gestione e

consentendo alle imprese di non essere vincolate a uno spazio definito quale

può essere la sede fisica, in quanto lo spazio di una società è nella rete ed è

virtuale.

E' un mercato estremamente giovane, immaturo, competitivo e volatile, in cui

quasi tutto è basato su elementi di marketing e innovazione.



VII.198

La rete è accessibile a tutti in tempo reale e nello stesso modo, tutti sono

collegati con tutti. Nel corso degli anni 2000 la generalista "Economy", anche a

seguito dell'affermarsi del concetto di New Economy, ha via via iniziato ad

assumere nuove connotazioni legate a fasi caratterizzate da precise tendenze,

come il caso della Soft Economy o della Clean Economy.

La New Economy è stata un’evoluzione dei paesi sviluppati da un patrimonio

industriale/produttivo basato su un'economia di produzione in un settore dei

servizi basati sull'asset-economia derivante da globalizzazione, e valuta la

manipolazione da parte dei governi e delle loro banche centrali. A seguito di

cambiamenti strategici influenzati da scrittori come Kevin Kelly.

Alcuni analisti hanno affermato che tale cambiamento nella struttura

economica degli Stati Uniti aveva creato uno stato di permanente crescita

economica costante, bassa disoccupazione, e l'immunità a cicli di boom and

bust macroeconomici. Essi credevano che il cambiamento avrebbe reso

obsolete molte pratiche commerciali.

I critici di queste idee si sono sentiti rivendicati quando, con lo scoppio della

bolla speculativa delle c.d. dot com nel mercato azionario, molte delle

previsioni più esuberanti intorno alla new economy si sono rivelate sbagliate.

Alcuni esperti continuano a usare il termine New Economy per descrivere gli

sviluppi contemporanei nel mondo degli affari e l'economia.

Mutando l’economia successivamente anche le aziende cambiarono ed oggi si

possono distinguere quattro diversi tipi di aziende:

• OLD-OLD aziende caratterizzate da un prodotto o servizio e che non si

servono di mezzi telematici, quindi prodotti e servizi che non

modificano né processi produttivi né processi interni a causa

d'INTERNET

• OLD-NEW prodotto o mercato di riferimento che non cambia con

l'entrata d'INTERNET sia in termini di opportunità sia di crescita

• NEW-OLD aziende che nascono tramite INTERNET ma il mercato di

riferimento è di tipo tradizionale

• NEW-NEW nascono ed operano tramite INTERNET



VII.199

Quindi, con il termine "New Economy" (detta anche Internet Economy o Net

Economy) si indicano le attività, le aziende e gli investimenti basati sulle nuove

tecnologie informatiche e telematiche gestibili su Internet.

Lo sviluppo tecnologico è stato sicuramente una delle cause che hanno

modificato profondamente le caratteristiche del lavoro e dell’occupazione. Il

settore dell’Information and Communication Technology (ICT), all’interno della

Net Economy, pur avendo causato in alcuni settori una diminuzione dell’offerta

di lavoro, è considerato come fondamentale nella lotta alla disoccupazione, sia

a livello nazionale sia europeo, in quanto è quello a maggior potenziale

occupazionale; si è inoltre creato un indotto che ne incorpora applicazioni e

servizi, in più contesti diversi, sia privati sia pubblici, aumentando di

conseguenza l’occupazione.

La tecnologia dell’informazione e della comunicazione, più conosciuta con il

sinonimo inglese di ICT, Information and Communication Technology,

rappresenta quell’insieme di tecnologie che consentono di elaborare e

comunicare l’informazione attraverso mezzi digitali. Rientrano in quest’ambito

lo studio, la progettazione, lo sviluppo, la realizzazione, il supporto e la

gestione dei sistemi informativi e di telecomunicazione computerizzati, e delle

applicazioni software e hardware che le ospitano.

Le professioni legate al settore ICT sono caratterizzate da molteplici ambiti di

intervento: dall’installazione alla progettazione di architetture telematiche, alla

gestione di basi dati, alla progettazione di servizi integrati per la convergenza

di informatica e telefonia nella telematica per i nuovi metodi di trasmissione

dell’informazione. L’Information Technology è, inoltre, il settore che si occupa

dell’elaborazione, della trasformazione e della rappresentazione delle

informazioni con l’aiuto del computer e delle tecnologie a esso connesse. La

Comunità europea ha individuato 19 aree professionali e 22 profili

professionali nell’ICT.



VII.200

L’espansione del settore ICT con la diffusione di Internet ha fatto crescere

notevolmente la domanda di lavoratori altamente qualificati (quali tecnici ed informatici), contribuendo a creare profili professionali del tutto nuovi

(esempio per tutti il Web Surfer) e a far assumere maggior importanza a

professioni già esistenti (come il Database Administrator). La Net Economy richiede profili professionali, skills e percorsi di formazione

coerenti con i nuovi business e le nuove tecnologie; ad esempio un emergente

settore di applicazione è il charging and billing (tariffazione e pagamento), e

cioè piattaforme che permettono di far pagare agli utenti gli sms, il servizio al

valore aggiunto (mms, suonerie e giochi scaricati da internet).

Il mondo di Internet è un mondo complesso, che richiede consistenti

investimenti in alte tecnologie e il presidio di competenze complesse nella

quale le risorse chiave sono costituite dalle persone.

Il commercio elettronico, e-commerce, sta diventando una realtà che

coinvolge un numero sempre maggiore di imprese. Per sfruttare al meglio tutte

le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, oltre a dotarsi di mezzi informatici

potenti ed efficaci, molta importanza hanno le figure professionali, per lo più

nuove, in grado di saper coniugare conoscenze tecniche e competenze

manageriali e di marketing.

L’analisi delle figure professionali collegate alla Net Economy e all’ICT è in

una continua evoluzione. Ad esempio, nelle offerte di lavoro pubblicate nei

quotidiani sono sempre più numerosi gli annunci di ricerca di personale quale

Webmaster, Web Designer, System Administrator, Web System Engineer, etc. e spesso per queste professioni non esiste ancora una

definizione precisa, chiara e soprattutto univoca come esiste invece ad

esempio per professioni più mature quali ragioniere, geometra, ingegnere.

Non esiste nemmeno un unico percorso formativo.

Dalla lettura dei profili professionali ci si accorgerà che mentre alcune sono

nuove, altre esistono già da tempo, anche se lo sviluppo di Internet ne ha dato

una nuova collocazione ed importanza; altre ancora sono “l’adattamento” di

professioni della “Old Economy” all’era di Internet.



VII.201

La rapidità con cui si è sviluppata la Net Economy è quindi una caratteristica

che si riscontra in ogni sua singola sfaccettatura, e il mondo delle professioni

non ne è esente. Come un software può diventare obsoleto già dopo pochi

anni, così anche le professioni del mondo della Net Economy si trasformano e

adattano rapidamente secondo le immediate esigenze.

Questa velocità sta creando molti problemi soprattutto legati alla formazione: il

sistema formativo talvolta rincorre con fatica e non tempismo le professionalità

necessarie per la Net Economy. Molti corsi formativi in questo campo,

soprattutto per le specializzazioni, sono rari e non sempre all’altezza delle

aspettative di risultati formativi.

Di certo, lo sviluppo della banda larga e delle nuove tecnologie, i dispositivi,

come smartphone e tablet, facili da trasportare e ideali per comunicare

ovunque, contribuiranno in modo significato ai nuovi lavori del futuro,

compreso il telelavoro.

Il lavoro a distanza dalla sede dell’azienda, fatto direttamente da casa o da

qualsiasi altro posto cambierà il modo di produzione, creazione e migliorerà la

salute e il benessere dei cittadini. Poter lavorare dal proprio domicilio, ad

esempio, diminuirà i gas di scarico dell’auto, si risparmierà sul petrolio, ci

saranno meno veicoli in circolazione, il lavoratore sarà meno stressato e più

invogliato a impegnarsi per offrire dei risultati efficaci, per non parlare dei costi

minori che ogni impresa pagherà per il lavoratore: niente canone per gli uffici o

per l’assicurazione sul posto di lavoro.

Appare, del resto, interessante anche per le politiche family-friendly e di

conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di vita personale.

L’esperto di new media, Giulio Xhaet (Web media academy), ha stilato

l’elenco delle nuove professioni del web con più chance occupazionali,

affermando così che nonostante il rapido mutamento delle tecnologie e lo

scoppio della bolla delle dot.com, il contributo di Internet al mercato del lavoro

resta tuttora positivo: un netto di 320 mila nuove posizioni lavorative generate



VII.202

dalla nascita di Internet; 1,8 posti creati per ognuno eliminato. E la seconda

generazione, quella del web 2.0, si appresta a regalare nuove importanti

occasioni di lavoro.

E, in una recente intervista al Corriere della Sera, Giulio Xhaet, direttore di

Web media academy, dichiara: “Uno studio di Italia Futura — spiega Xhaet —

dice che un aumento del 10% di Internet comporterebbe una crescita

occupazionale complessiva dello 0,44% e giovanile dell’1,47%. E in Italia ci

sono ampi margini di crescita per l’economia digitale”.

Basti pensare che, secondo un’indagine di McKinsey global institute del

maggio 2011, il contributo diretto di Internet al Pil è stato del 3% in Francia e

di oltre il 5% in Svezia e UK, a fronte di solo il 2% in Italia.

Nel suo libro ‘Le nuove professioni del web’, Xhaet fornisce un elenco di quelli

che sono i lavori con più chance occupazionali.

In rapida ascesa è il ‘community manager’, quello che rappresenta il

mediatore tra i brand e l’utenza, che agisce anche attraverso i social network.

Sempre più richiesto è anche il ‘transmedia web editor’, che crea e gestisce

contenuti orientati al web.

Grande domanda di ‘digital pr’, che cura le pubbliche relazioni in tempo reale

e che quindi deve costantemente rapportarsi con i nuovi stakeholders: dai

blogger ai social media activist agli amministratori di community.

Visto il grande successo della pubblicità online, nella classifica stilata da Xhaet

entrano anche gli ‘all-line advertiser’, strateghi delle promozioni in Rete.

Gli ‘e-reputation manager’, responsabili della gestione strategica delle

conversazioni riguardanti l’azienda o il brand; i ‘search engine optimizer’ che

ottimizzano la visibilità aziendale in Internet; i ‘web analyst’ per interpretare le

modalità di navigazione degli utenti; i ‘content curator’, ancora poco diffusi

ma che saranno pagati per creare canali tematici gratuiti e a pagamento

selezionando e aggregando fonti e notizie.



VII.203

VII.3.1 Information Communication Technology (ICT): le figure professionali emergenti/strategiche

INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

high middle low • Responsabili di

business IT (di sistemi informativi, Revisore di sistemi informativi)

• Consulenti di soluzione (per la vendita e l’applicazione di tecnologie informatiche, di soluzioni aziendali, di logistica e automazione)

• Promotori dell’innovazione e dell’e-business (Analista di business, Capoprogetto di sistemi informativi, Analista di sistemi informativi)

• Responsabili operativi (Resp.le di basi di dati, di rete, della configurazione e del centro dati)

• Specialisti di servizi di supporto (Sistemista multipiattaforma, Supervisore di un centro di assistenza, Formatore IT)

• Esperto Web (developer, masters, designer, sistems engineers)

• System specialists • Analista

programmatore object oriented

• Esperto di sicurezza delle Reti e dei sistemi

• Gestore di Reti • Esperto di marketing e

commercio elettronico • Esperto Gis (Graphic

Information System) per la gestione del

• Progettisti software (Analista programmatore, Tecnico di collaudo ed integrazione di sistemi, Esperto di applicazioni web e multimediali)

• Consulenti tecnici (Progettista di sistemi informatici, Progettista delle telecomunicazioni, Consulente per la sicurezza)

• Specialista di sistemi di telecomunicazione

• Consulente commerciale

• Analista programmatore object oriented

• Esperto ERP • Progettista di software

applicativo • Community manager • Transmedia web editor • Digital pr • All-line advertiser • Search engine

optimizer • Web analyst • Webmaster • Progettista di

architetture software • Content curator • Pianificatore di siti

ricettivi • Data miner • Web producer • Esperto anti-hacher • Log Analyst • User experience

analyst • Freenet Director • Information broker

• Operatori call center specializzati nella assistenza tecnica on line e nella vendita telefonica

• operatore per l’installazione e manutenzione di reti e personal computer

• Operatore in tecnologie TAL trattamento automatico delle lingue

• Help Desk Operator • Operatore eidomatico • Operatore di reti locali • Operatore di sistema in

ambienti di rete locale e sistema in ambiente web



VII.204

territorio) • Esperto di sicurezza

banche dati (Info security manager)

• Esperto di programmi di controllo di funzioni come rischi finanziari ed operativi, evasione fiscale, etc)

• Progettista software • Esperto in linguaggi e

tecnologie multimediali • Analista

programmatore specialista di settore (banca, assicurazione, industria, P.A.)

• Esperto di servizi a valore aggiunto (da vendere in rete)

• Esperto analisi dati per progetti di business intelligence

• E-reputation manager • E-learning manager • Esperto Data center

networking • Esperto di IT forensic • Esperto ERP • IT process expert • Software architect • Green software

developer

• Datawarehouse developer/dataminer

• Multimedia copy writer • Network web advertiser

& Internet offer consolidator

• Esperto in linguaggi e tecnologie multimediali

• Responsabile marketing e vendite in area e-business

•

VII.3.2 Servizi New Economy: le figure professionali emergenti/strategiche

NEW ECONOMY

high middle low • Manager in Banking,

Credit and Finance • Manager in finanza,

analisi di bilancio e controllo di gestione

• Capital manager • Esperto in general &

financial accounting • Risk & credit manager • Esperto in business

• Operatore traiding on line

• Addetto all’import-export

• Operatore del budgeting & reporting aziendale

• Addetto al finance & asset allocation

• Operatore di

• Operatore di contabilità informatizzata

• Agente commerciali



VII.205

planning & marketing management

• Manager budget & financial

• Ethic Bank management

• Esperto in finanza e fiscalità internazionale

• Esperto in finanza agevolata per lo sviluppo

• Esperto in diritto commerciale internazionale

• Credit manager • Internal auditor • Category manager • E-commerce manager • Risk manager • Controller • Change manager • Financial Engineer • Temporary manager • Contract manager • Export manager • IP manager (Industrial

Property Manager)

assicurazione e risk management

• Addetto al controllo di gestione

• Addetto al microcredito • Tecnico di gestione dei

servizi informativi commerciali

• Trend setter • Key account • Net clipper



VII.206

VII.4 TOURISM, CULTURAL IDENTITY & LOISIR JOBS

La tua azienda è una torta. Il cliente la assaggia ogni giorno.

Che gusto ha? La torta è al gusto di ancóra.

Beau Toskich



VII.207

VII.4.1 Turismo integrato: le figure professionali emergenti/strategiche

Il turismo costituisce un elemento essenziale per la vita degli individui, del

territorio e dell’ambiente e ciò comporta una domanda di professionalità e di

efficacia operativa da parte di chi lavora nel settore. Uno dei problemi più

urgenti è quello di definire e formare nuove figure professionali, nonché di

innovare quelle esistenti, per migliorare il livello delle strutture e dei servizi, per

potenziare un settore strategico per il nostro territorio e per soddisfare il più

possibile i bisogni ed i desideri di sempre più numerosi turisti diversi e

differenziati.

Per questo, la mappa seguente delle figure professionali ha tenuto conto della

necessaria innovazione nelle professioni del turismo, delle nuove opportunità

e nuove professionalità per un turismo in fase innovativa.

Il nostro territorio, purtroppo, soffre in buona parte di carenza di competenze e

di personale qualificato, cioè il così detto skill shortage, un fenomeno che

apporta evidenti implicazioni negative per l’innovazione e la produttività in

campo turistico. Affermare che esiste un bisogno reale di formazione per gli

operatori del settore turistico, non significa solo riconoscere che le risorse

operanti nel comparto sono qualitativamente insufficienti a realizzare gli

obiettivi che dovrebbero essere raggiunti dalle imprese turistiche, ma va inteso

come la possibilità di attuare un cambiamento proficuo mirante all’aumento del

potenziale qualitativo di conoscenze e capacità.

Ancora. Il turismo è un fenomeno economico, culturale e sociale

estremamente complesso e frastagliato che ne rende particolarmente difficile

la delimitazione. Conosce bene questo problema chi necessita di dati statistici

sul settore, che si trova a dover ricercare in ambiti classificatori molto differenti

i valori riferiti alle attività principali, andando da una tabella all’all’altra per

recuperare i dati anche relativi ad attività basilari come ricettività, ospitalità,

promozione ed assistenza ai turisti.

Come afferma l’Isfol <<si sente la mancanza di un sistema stabile

d’individuazione delle professioni e di rilevazione dei fabbisogni in grado di



VII.208

rendere conto delle situazioni in evoluzione e di fornire informazioni

sistematiche secondo una tipologia costante>>.

Nonostante siano stati molti i tentativi di definire una lista organica e completa

di professioni distinte per aree di specializzazione turistica in grado di porsi

come punto di riferimento per tutti gli operatori, non si è ancora giunti oggi (a

livello nazionale, regionale e provinciale) ad una mappatura ufficiale anche per

diversi motivi.

Da una parte, la maggioranza degli addetti del settore turistico ricopre più

funzioni allo stesso tempo e non potrebbe essere collocato in un’unica

categoria professionale. Se si pensa all’ampiezza della gamma delle attività

produttive che intervengono, direttamente o indirettamente, nel ciclo

dell’offerta turistica, o che sono preposte a soddisfare la domanda espressa

dai turisti, si può facilmente immaginare l’estensione di domini professionali

coinvolti. Dall’altra, questo settore si intreccia continuamente con altri, e

proprio per questo risulta avere un numero indecifrabile di attività professionali

con una conseguente difficoltà di mappatura professionale.

In considerazione dei limiti strutturali sopradescritti, si è cercato di elaborare

per il settore turistico, una suddivisione di “aree professionali” che ha tenuto

conto: dell’analisi della letteratura esistente, della comparazione tra le

classificazioni esistenti per le imprese turistiche, delle aree professionali intese

come aree di attività strategiche su cui puntare per lo sviluppo economico del

nostro territorio, delle aree di attività prevalenti delle figure professionali

mappate nell’area professionale corrispondente, dell’aggregazione delle

figure più tipiche e consolidate, quindi caratteristiche, di un determinato ambito

settoriale produttivo.

Nello specifico, ci sono le professioni “tradizionali” (gestore o direttore di

struttura d’accoglienza, operatore turistico, etc. ), che rimangono ovviamente

le più richieste, per le quali – però- viene richiesta una riqualificazione

orientata alla qualità (conoscenza delle lingue, informatica) e all’operare in

network territoriale che favorisca la cooperazione con altre aziende

complementari, o anche con quelle direttamente concorrenziali in aree



VII.209

limitrofe, per la gestione di percorsi di visita (ad es. trek itineranti),

mantenendo sempre vivo un sano spirito di competizione a tutto vantaggio

della qualità dell’offerta. Ci sono, poi, professionalità nuove, ovvero quelle

legate sia alle nuove forme di turismo sia alle nuove modalità di gestione del

business (in rete nel territorio e sulla rete): organizzatori dell’offerta e dei

network delle risorse turistiche, organizzatori di servizi culturali ed ambientali,

programmatori e organizzatori d'eventi, procacciatori di risorse finanziarie,

promotori di marketing e comunicazione di area e di network, gestori di nuove

forme ricettive.

Infine le professionalità innovative e di frontiera che, anche se

quantitativamente ancora limitate, si muovono in direzione di un turismo

poliedrico e intersettoriale, in cui le barriere tra le professioni che operano nel

settore sfumano per lasciare spazio a contaminazioni tra più mestieri, per

servire sempre meglio bisogni di nicchia. Si tratta di consulenti, analisti di

mercato sul web, costruttori di network territoriali di risorse turistiche (tutti volti

a gestire la complessità del sistema), di imprenditori innovativi e di nicchia.

La “mappa” delle figure professionali che ne deriva, dunque, è razionalizzata

in 5 marco aree:

• Area della ricettività (che rappresenta il consumo centrale del turista)

• Area della ristorazione (area nella quale si concentra una quota

considerevole della spesa del turista, sebbene si rivolga anche al

residente)

• Area dell’offerta turistica (ossia quell’area che produce non l’oggetto

del consumo, perché la vacanza non la si trascorre nell’agenzia di

viaggio, ma il servizio che stimola, favorisce e rende possibile il

consumo. Settore nel quale sono considerate le figure che operano alla

definizione, formulazione/produzione e commercializzazione dell’offerta

turistica, territoriale o aziendale).

• Area dei servizi al turista (è quella che fornisce prevalentemente al

turista i servizi di cui ha più bisogno)

• Area dei servizi generali.



VII.210

Nell’area dell’offerta turistica, rientrano le professioni legate alla così detta

“intermediazione” (es. agenzie viaggi, tour operator, servizi di

commercializzazione dell’offerta turistica, territoriale o aziendale). Il numero

degli occupati nell’intermediazione è stato, negli ultimi anni, in costante

crescita perché in aumento è stato anche il numero delle agenzie viaggio sul

territorio. Quella del retail è stata, infatti, una componente dinamica dell’intero

sistema turistico: grazie anche alla liberalizzazione delle licenze, il numero

delle agenzie è cresciuto ampiamente e -così- anche la presenza e la

necessità di figure professionali. Tra le professioni high, il Direttore tecnico di

agenzie; tra quelle middle il Tecnico ufficio turistico/agenzia (una sorta di

assistente alla direzione); tra quelle low, i Banconisti che si occupano di

biglietteria e di vendita di viaggi a catalogo. Quest’ultimo è indicato tra le

professioni in evoluzione, perché in seguito alla riduzione delle commissioni e

all’acuirsi della concorrenza il ruolo del banconista (un tempo “agente di

viaggio”) deve evolversi verso la consulenza e quindi presentare nuove e più

specifiche competenze.

Interessante la figura dell’account manager (profilo high), interfaccia tra

agenzie turistiche ed aziende per il business travel. Figura innovativa, si

occupa di contattare le aziende, di proporre i servizi dell’agenzia, di rispondere

alle richieste preparando proposte commerciali attraverso i sistemi di prezzo

strutturati (ad es. management fee o transaction fee) e si propone come

consulente alle aziende per impostare la travel policy ed ottenere un’adeguata

ottimizzazione delle spese di viaggio.

Tra le professioni in evoluzione, anche il programmatore turistico che, per

adattarsi al nuovo profilo del consumatore, deve specializzarsi in modo molto

più deciso rispetto al passato. E’ il caso anche dell’in house agent, il

consulente di viaggi che si reca a casa del cliente per cercare la soluzione più

appropriata per le sue vacanze (è una evoluzione strategica della figura del

banconista).

Grazie, poi, alla costante crescita della propensione a consultare e quindi ad

acquistare viaggi tramite il web diverse nuove professioni stanno diventando



VII.211

sempre più strategiche nell’area dell’offerta turistica: ne è un esempio il

revenue manager, ovvero colui che grazie ai sistemi informativi della internet

company, riesce ad ottimizzare le vendite di una determinata località,

territorio, catena o singola azienda.

La presenza del web sta diventando, infatti, sempre più preponderante

all’interno dell’intero settore turistico. Inizialmente i siti offrivano al turista una

serie di servizi, come informare sul percorso di viaggi, sulle tariffe degli hotel e

sulle strutture disponibili fino ad includere, in alcuni casi, la prenotazione

stessa. Oggi, invece, si sono moltiplicati e differenziati gli operatori presenti in

rete, arrivando tramite i social media e l’avvento del web 2.0, alla creazione di

vere e proprie communities in cui ritrovarsi a discutere, confrontarsi con le

aspettative, sulle reali esperienze vissute, dando giudizi tanto agli hotel quanto

alle destinazioni, decretando con un elevato passaparola il successo o il

fallimento di strutture ricettive e imprese. Il rapido imporsi della rete, dunque,

ha reso necessaria anche nell’ambito del turismo, una riconversione dei

tradizionali strumenti di comunicazione rivolti al pubblico che oggi devono

necessariamente essere interattivi e costantemente aggiornati. In questo

contesto si rileva, dunque, la presenza di alcune figure che hanno saputo

integrare competenze di tipo tradizionale con l’utilizzo delle nuove tecnologie

informatiche (si pensi, ad esempio, alla nuova figura dell’internet

communication manager).

Notevole impulso al settore dell’offerta turistica e dell’intermediazione turistica

è dato anche dall’affermarsi del fenomeno delle c.d. “aggregazioni” nel settore

dell’intermediazione turistica che ha dato origine a figure di raccordo, come il

responsabile associati aggregazioni agenzie viaggi, il direttore operativo

aggregazioni AdV, etc.. Il crescente affermarsi dei network in questo settore

rende, infatti, necessarie figure innovative sempre più qualificate per gestire

questo nuovo tipo di imprese turistiche complesse

Nell’area dei Servizi al Turista, alcune professioni hanno un’occupazione

contraddistinta da forte stagionalità, ma nonostante ciò molte realtà sono in

continua espansione (si pensi agli stabilimenti balneari).



VII.212

Nell’area della ricettività sono ricomprese le professioni della così detta

“accomodation” .

Nell’area dei Servizi generali, una professione innovativa è quella

dell’analista del mercato turistico, ovvero colui che è in grado di preparare i

dati statistici, interpretando i trend in corso per dare indicazioni su come si

muoverà il mercato.

Vi sono, poi, tutte le altre attività riferite al leisure e al tempo libero (è stata

inserita in quest’area anche il congressuale, quindi il business travel; cfr le

figure di organizzatore di incontri aziendali e convegni, di assistente per fiere e

congressi), in cui sono ricompresi profili professionali che svolgono il proprio

lavoro a supporto di altre aziende nella funzioni di consulenti o direttamente

al cliente finale. Anche gli stabilimenti balneari, in forte espansione, si sono

negli ultimi anni arricchiti di nuove professionalità, in quanto maggiormente

volti all’intrattenimento e all’animazione rispetto al passato.

Tra le professioni innovative nei Servizi connessi alla promozione dell’identità culturale turistica, compare poi, l’accompagnatore culturale di

lungo raggio (figura middle) che, rispetto al tradizionale accompagnatore

turistico, deve possedere nuove competenze in termini di conoscenze storico-

artistiche, comportamentali, ma soprattutto di mediazione culturale.

Infatti, gli ultimi anni vedono l’affermarsi di forme di turismo “alternativo” che

mirano ad una fruizione innovativa della destinazione turistica focalizzata sugli

aspetti peculiari (culturali, storici, di identità territoriale, etc..) del territorio.

Questa tendenza ha necessariamente richiesto nuove figure professionali che

devono rivolgere particolare attenzione all’interdipendenza del turismo con gli

aspetti della realtà locale (beni culturali, patrimonio ambientale, etc..),

collaborando alla creazione di un sistema integrato di offerta turistica nel

territorio.

In generale, il settore turistico appare di rilevante interesse per le prospettive

occupazionali e professionali che offre, per molteplici fattori:

- la crescita occupazionale del settore è in costante aumento, con

percentuali superiori a quelle di altre attività economiche;



VII.213

- il carattere labour intensive dei processi di produzione ed erogazione

dei prodotti turistici rendono le risorse umane insostituibili anche con

l’avanzare delle nuove tecnologie;

- il settore appare interessante per le figure appartenenti ai diversi livelli

(high, middle, low). Se da una parte, infatti, continua ad essere

assunta manodopera non qualificata a basso costo (soprattutto nelle

imprese alberghiere) e costante è la ricerca di profili professionali più

tradizionali, dall’altra però si rileva interesse per nuove professionalità

a più alta innovazione e specializzazione

RICETTIVITA’ high middle low

• Direttore d'albergo • Vice-Direttore d'albergo • Housemaster

• Room Division Manager

• Responsabile servizi ricevimento

• Segretario di ricevimento

• Assistente alla direzione

• Responsabile servizi alloggio

• Cassiere • Receptionist • Interprete d'albergo • Chan agent (facilitatore

di processi di qualità)di catena alberghiera

• tecnico dei servizi turistico ricettivi specializzato nei mercati emergenti

• Portiere • Addetto

ricevimento/reception • Addetto servizi alloggio • Addetto alla lavanderia • Facchino • Cameriere ai piani • Governante ai piani

RISTORAZIONE high middle low

• Direttore di ristorante • Responsabile dei

servizi di ristorazione • Coordinatore centro

ristorazione

• Chef • Capo cuoco • Cuoco capo partita • Chef tecnologo • Catering manager

• Lavapiatti • Dispensiere • Cantiniere • Banconiere • Cameriere



VII.214

• Responsabile Revenue Restaurant

• Food and Beverage Manager

• Capo barman • Maïtre • Chef de rang • Tecnologo alimentare • Cuoco • Sommelier

• Addetto mensa • Barista • Addetto banco bar • Aiuto cameriere • Addetto alla sala • Addetto cassa • Addetto ai servizi di

ristorazione collettiva

OFFERTA TURISTICA high Middle low

• Sales e Revenue manager

• Guest relation manager • Event manager • Capo settore

commerciale • Direttore tecnico di

agenzia • Direttore Marketing • Capo settore Marketing • Direttore di produzione • Responsabile

Programmazione viaggi • Progettista

dell’esperienza turistica (Tour package & holiday experience integrator)

• Asset manager • Travel manager • Esperto di customer

care • Esperto di marketing

turistico • Media planner • Consulente turistico • Esperto di qualità

turistica • Organizzatore di

congressi • Account manager • Destination manager • Revenue manager • Yeld manager • Booking manager

• Programmatore turistico

• Agente di sviluppo turistico

• Promotore commerciale

• Promotore turistico locale

• Promotore di sviluppo turistico sostenibile

• Coordinatore centro prenotazioni

• Programmatore viaggi • Addetto di tour operator

tematico • Corrispondente locale • Esperto marketing

alberghiero • Slow travel

programmer • Esperto di

comunicazione turistica • Pianificatore di siti

ricettivi (resort planner) • Tecnico ufficio

turistico/agenzia • Turismatico • Operatore

congressuale • Tecnico di “baratto”

turistico • In house agent • Addetto incentive • Voyage designer • Promotore turistico on

• Addetto prenotazioni • Addetto alla

promozione turistica • Addetto

all’informazione turistica (IAT)

• Informatore turistico locale (tourism news spreader)

• Banconista per biglietteria

• Banconista /addetto alla vendita di viaggi da catalogo

• Addetto al booking • Operatore d'agenzia • Venditore spazi turistici

a Tour Operator • Operatore dei servizi di

incoming



VII.215

• Internet communication manager (per agenzie viaggi on line)

• Controller di viaggi • Coordinatore

dell’immagine d’area (Area image coordinator)

• Coordinatore del network d’offerta (Network destination manager)

line

SERVIZI AL TURISTA high middle low

• Direttore di stabilimento balneare

• Capo villaggio • Direttore di stabilimento

termale • Responsabile

commerciale centro congressi

• Coordinatore reparto cure sanitarie

• Assistente bagnanti • Guida turistica • Guida naturalistica • Altre tipologie di guida

e animatore • Responsabile baby

sitting (per stabilimento balneare)

• Animatore di villaggio turistico

• Interprete simultaneo • Personal Shopper • Operatore

congressuale

• Addetto servizi spiaggia • Inserviente di

stabilimento • Transferista • Assistente attività di

animazione • Hostess • Operatore del

montaggio e della manutenzione di imbarcazioni da diporto (per ecoturismo nautico, pescaturismo, ittiturismo, charter viaggi e di pesca, bed&breakfast nautici)

SERVIZI GENERALI high middle low

• Capo settore acquisti-economato

• Direttore amministrativo • Direttore commerciale

e vendite • Capo settore

amministrativo • Capo ufficio contabile • Capo centro Ced • Office manager • Sales manager • Esperto di analisi e

investimenti turistici • Consulente di

• Economo d'albergo • Capo settore tecnico • Capo operaio • Capo giardiniere • Analista del mercato

turistico (market observer)

• Fund raiser

• Giardiniere • Manutentore servizi

vari



VII.216

franchising turistico • Responsabile associati

aggregazioni agenzie viaggi

• Direttore operativo aggregazione AdV

VII.4.2 Loisir (Tempo libero): le figure professionali emergenti/strategiche

high middle low • Event manager • Artist manager • Consulente del tempo

libero

• Capo animatore • Capo sport • Responsabile attività

bambini • Organizzatore di

incontri aziendali e convegni

• Assistente per fiere e congressi (stand assistant)

• Istruttore di nuoto • Guida di Mountain Bike • Altre tipologie di guida • Accompagnatore

turistico • Istruttore di sport

acquatici (Watersport trainer)

• Pianificatore ed organizzatore di eventi culturali (Event planner)

• Animatore o operatore d’accoglienza

• Intrattenitore • Accompagnatore • Operatore di Ludoteca

e baby club • Istruttore di attività

sportive • Operatore attrazioni

VII.4.3 Identità culturale: le figure professionali emergenti/strategiche

ARTE E BENI CULTURALI high middle low

• Art manager • Esperto nell’ideazione

di eventi culturali • Communication

designer eventi e beni culturali

• Progettista nelle arti visive e multimediali (mostre, exhibit,

• Fotografo artistico e dei beni culturali e paesaggistici

• Tecnico 2D e 3D Imaging per i Beni Culturali

• Interprete e traduttore di testi turistico-culturali

• Restauratore

• Unesco heritage list promoter



VII.217

installazioni, progetti di public art)

• Esperto della comunicazione dei BB.CC. e marketing del territorio

• Formulatore di soggiorni integrati sulle città per accompagnatori di utenze differenti

• Gestore di eventi legati al patrimonio culturale (Cultural heritage event manager)

• Lighting Designer per i Beni Culturali

• Tecnico specializzato in allestimenti eventi/ spettacoli

• Mediatore delle tradizioni culturali (heritage interpreter o heritage promoter)

• Accompagnatore culturale per il lungo viaggio

• Broker culturale

ARTIGIANATO E ANTICHI MESTIERI high middle low

• Industrial designer • Esperto in

conservazione e restauro dei beni culturali

• Esperto di prototipazione 3D e artigiano digitale

• Tecnico della lavorazione del legno

• Tecnico nella conservazione di materiali lapidei, mosaici, materiali ceramici e similari

• Tecnico elettricista LED

• Lampionaio (addetto/a alle luminarie)

• Operaio muretti a a secco

• Operatore della lavorazione artistica del materiale lapideo e dei metalli

• Operatore della rilegatura e restauro di libri antichi

• Cartapestaio • Ricamatrice • Tessitrice • Scalpellino (pietra

leccese) • Operatore della

lavorazione ferro battuto



VII.218

VII.5 I-CARE JOBS

Su una parete della nostra scuola c'è scritto grande: I CARE.

È il motto intraducibile dei giovani americani migliori. Me ne importa,

mi sta a cuore. È il contrario esatto del motto fascista “Me ne frego”

Don Lorenzo Milani



VII.219

Il lavoro sociale è indispensabile, prezioso e in costante aumento, ma per

molto tempo il suo valore e la sua stessa rappresentazione sociale sono stati

trascurati da studiosi e decisori politici: ecco perché sono di grande rilievo

l’analisi e la progettazione di alcuni profili significativi di professioni sociali.

I dati raccolti dalle più recenti indagini raccontano “un lavoro che a fatica sta

vedendo sfumare connotati di marginalità e precarietà, rafforzati da situazioni

contrattuali più precarie che flessibili.” Attraverso però una nuova chiave di

lettura “centrata sulla rilevanza dei processi di lavoro, sulla ricchezza del ruolo

agito dalle persone, sulla complessità organizzativa delle reti di relazioni

intrecciate dagli operatori sociali, emergono profili professionali preziosi e

indispensabili, connotati da risultati di qualità e da competenze pregiate.” 1

Un’esaustiva descrizione delle aree di contenuto professionale si trova nel

Rapporto “Il lavoro nel settore dei servizi sociali e le professioni sociali” a cura

del Formez/Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, che

sperimenta una prima suddivisione, tra :

Professioni manageriali gruppo che include tutte quelle figure a cui gli atti di regolamentazione

attribuiscono ruoli e funzioni di tipo gestionale e manageriale: coordinamento

di progetti e servizi; responsabilità nell’organizzazione delle strutture

residenziali; promozione di attività di riqualificazione del personale;

coordinamento degli ambiti socio-sanitari; direzione dei processi di

programmazione e monitoraggio delle politiche sociali; promozione dei

processi di costruzione dei sistemi di qualità sociale ecc.

Professioni tecnico/specialistiche gruppo che include tutte quelle figure professionali che con diversi livelli di

conoscenze nelle discipline socio-educative e psico-pedagogiche e con

specifiche competenze nel campo della comunicazione e della mediazione

1 Patrizia Cinti, Prendersi cura. Indagine sulle professioni sociali, 2011



VII.220

contribuiscono a rilevare e valutare la domanda sociale nella sua complessità,

a prevenire comportamenti a rischio, a promuovere l’integrazione sociale nei

territori, i diritti di cittadinanza sociale, la costruzione di reti solidali, nonché lo

sviluppo equilibrato delle singole personalità nelle diverse fasi della vita.

A titolo esplicativo si riportano alcune figure inserite in questa area: Animatore

(in tutte le sue declinazioni per es. animatore di comunità, sociale, socio-

culturale ecc). Educatore con le diverse specializzazioni di contesto

(educatore di strada, di infanzia, domiciliare ecc). Operatore (educativo, di

strada, specializzato, ecc), Sociologo, Pedagogista, Comunicatore sociale,

Orientatore, Mediatore (culturale, familiare, linguistico ecc).

Professioni che operano nell’ambito dell’assistenza sociale di base gruppo in cui sono inserite tutte quelle figure che si occupano direttamente

della cura e dell’assistenza materiale di persone in perdita di autonomia fisica

o che comunque hanno difficoltà nell’espletamento delle attività di vita

quotidiana; funzioni che richiedono attitudini nell’agevolazione dei rapporti

interpersonali, costanza nella routine, capacità di reagire alle emergenze,

competenze relazionali. Le principali figure collocate in questa area: addetto

all’assistenza di base, operatore socio-assistenziale, assistente familiare,

assistente domiciliare, ecc.



VII.221

VII.5.1 Health and Social Care: le figure professionali emergenti/strategiche

HEALTH AND SOCIAL CARE

high middle low • Coordinatore degli

ambiti socio-sanitari • Coordinatore per la

programmazione e gestione dei servizi alla persona

• Manager dei servizi residenziali

• Coordinamento di progetti e servizi

• Responsabile nell’organizzazione delle strutture residenziali

• Direttore dei processi di programmazione e monitoraggio delle politiche sociali

• Esperto riqualificazione del personale

• Esperto in promozione dei processi di costruzione dei sistemi di qualità sociale

• Tecnico esperto in gestione di strutture sanitarie assistenziali e assistite

• Tecnico esperto della progettazione sociale

• Tecnico qualificato per la gestione delle risorse umane nel Terzo Settore

• Tecnico qualificato per la programmazione ed organizzazione di interventi/servizi socio-educativi

• Educatore di strada • Educatore per portatori

di handicap • Educatore

professionale • Tutor

dell’intermediazione sociale

• Facilitatore sociale • Animatore Sociale, di

Comunità, di Pari Opportunità

• Mediatore culturale • Promotore sociale • Tecnico esperto nelle

relazioni educative • Tecnico esperto nelle

relazioni di aiuto/servizi di assistenza per le marginalità sociali

• Tecnico dei servizi sociali

• Comunicatore Sociale • Tecnico qualificato per

la programmazione ed organizzazione di interventi/ servizi socio educativi

• Interprete in lingua italiana dei segni

• Operatore professionale per le disabilità

• Operatore del tempo libero e di prevenzione di Strada

• Operatore tecnico dell’educazione

• Operatore di rete • Operatore per

l’inserimento lavorativo di fasce in disagio sociale

• Operatore di comunità in fattorie sociali

• Operatore professionale per i problemi cognitivi e i disturbi dell'apprendimento

• Operatore di sostegno specializzato

• Operatore professionale per l'autismo

• Operatore professionale per le disabilità sensoriali

• Operatore scolastico specializzato per portatori di handicap

• Operatore di vela terapia

• Operatore di ippo terapia

• Operatore di clown terapia

• Operatore di smile terapia

• Operatore di musico terapia

• Operatore di pet terapia

• Animatore di comunità • Animatore



VII.222

• Tecnico per portatori di handicap (autismo)

• Tecnico dell’accoglienza

• Tecnico esperto per il Segretariato Sociale

professionale di turismo sociale, socio culturale, socio educativo

• Assistente alla comunicazione

• Assistente specialistico ai portatori di handicap e ai minori disabili

• Assistente o collaboratore familiare

• Assistente domiciliare • Tagesmutter

VII.5.2 Well being: le figure professionali emergenti/strategiche

WELL BEING high middle low

• Wellness e Termale Management & Marketing

• Spa Manager • Istruttore di Fitness &

Wellness • Istruttore di Fitness

metabolico • Istruttore di tecniche di

difesa personale • Manager del benessere • Luxury SPA manager • Direttore centro Fitness

SPA e Wellness • Fitness Manager (o

manager dello sport)

• Terapista assistente di Centri benessere

• Operatore Fitness & Wellness

• Operatore di Fitness metabolico

• Wellness coacher • Personal Health Trainer • Personal eco trainer

• Pet operatori • Operatore del

Benessere • Operatore della clown

teraby • Comic Wellness

Date post:	29-Mar-2016
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cap 7 aree jobs_silvia nascetti

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