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capitolato speciale sanremo - Comune di Sanremo - … · Web view- OS 30 Classifica II per €...

Date post: 11-Jul-2018
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PARTE PRIMA DEFINIZIONE TECNICA ED ECONOMICA DEI LAVORI CAPO I OGGETTO ED AMMONTARE DELL’APPALTO Art. 1 OGGETTO DELL’APPALTO L’appalto ha per oggetto prevede la realizzazione di una pista di atletica a 8 corsie con campo di calcio in erba per 11 giocatori interno alla pista, tribune per 500 posti circa, spogliatoi, docce e piccoli spazi sportivi (palestra di preriscaldamento), zona ristoro e altri locali funzionali al campo sportivo. Gli interventi, le opere, le prescrizioni e le indicazioni costruttive sono illustrate nella relazione descrittiva e tecnica, negli elaborati grafici e nel presente Capitolato Speciale d’Appalto. Art. 2 FORMA ED AMMONTARE DELL’APPALTO La forma e le principali dimensioni delle opere che formano oggetto dell'appalto risultano dai disegni e dalle specifiche tecniche allegati al contratto di cui formano parte integrante e dalle seguenti indicazioni salvo quanto sarà meglio precisato all'atto esecutivo dalla direzione lavori. I lavori oggetto del presente capitolato speciale si intendono appaltati a “corpo e a misura” e saranno pertanto contabilizzati a misura in base alle quantità reali ed ai prezzi unitari offerti. L’importo dei lavori posto a base d’asta ammonta ad Euro 3 379 103,72 , di cui Euro 56.865,72 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso d’asta. -lavori a misura euro 2.521.930,92 (duemilionicinquecentoventunonovecentotrentamilavirgolasettantadue) pari al 74,635% dell’importo a base d’asta -lavori a corpo euro 857.172,80 (ottocentocinquantasettecentosettantaduemilavirgolaottanta) pari al 25,367% E’ stato necessario inserire lavorazioni a misura che riguardano gli scavi i movimenti di terra e le demolizioni in quanto impossibile determinarne la quantità precisa, le altre lavorazioni a misura come le coloriture i rivestimenti in pietra e le dorsali degli impianti elettrici, termici, idrosanitario e di raccolta delle acque nere ecc per i quali è impossibile determinarne la quantità esatta.
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PARTE PRIMADEFINIZIONE TECNICA ED ECONOMICA DEI LAVORI

CAPO I

OGGETTO ED AMMONTARE DELL’APPALTO

Art. 1OGGETTO DELL’APPALTO

L’appalto ha per oggetto prevede la realizzazione di una pista di atletica a 8 corsie con campo di calcio in erba per 11 giocatori interno alla pista, tribune per 500 posti circa, spogliatoi, docce e piccoli spazi sportivi (palestra di preriscaldamento), zona ristoro e altri locali funzionali al campo sportivo.Gli interventi, le opere, le prescrizioni e le indicazioni costruttive sono illustrate nella relazione descrittiva e tecnica, negli elaborati grafici e nel presente Capitolato Speciale d’Appalto.

Art. 2FORMA ED AMMONTARE DELL’APPALTO

La forma e le principali dimensioni delle opere che formano oggetto dell'appalto risultano dai disegni e dalle specifiche tecniche allegati al contratto di cui formano parte integrante e dalle seguenti indicazioni salvo quanto sarà meglio precisato all'atto esecutivo dalla direzione lavori.I lavori oggetto del presente capitolato speciale si intendono appaltati a “corpo e a misura” e saranno pertanto contabilizzati a misura in base alle quantità reali ed ai prezzi unitari offerti. L’importo dei lavori posto a base d’asta ammonta ad Euro 3 379 103,72, di cui Euro 56.865,72 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso d’asta.-lavori a misura euro 2.521.930,92 (duemilionicinquecentoventunonovecentotrentamilavirgolasettantadue) pari al 74,635% dell’importo a base d’asta-lavori a corpo euro 857.172,80 (ottocentocinquantasettecentosettantaduemilavirgolaottanta) pari al 25,367%E’ stato necessario inserire lavorazioni a misura che riguardano gli scavi i movimenti di terra e le demolizioni in quanto impossibile determinarne la quantità precisa, le altre lavorazioni a misura come le coloriture i rivestimenti in pietra e le dorsali degli impianti elettrici, termici, idrosanitario e di raccolta delle acque nere ecc per i quali è impossibile determinarne la quantità esatta.

Dal seguente prospetto risultano gli importi corrispondenti alle diverse categorie di lavoro:l’importo a base d'asta per i lavori a misura e a corpo è suddiviso nei seguenti gruppi di lavorazioni ritenute omogenee con i corrispondenti importi e percentuali parziali:

LAVORAZIONI A MISURA

 TIPOLOGIA  IMPORTO (€)  %

1Demolizioni e smontaggi

58.911,03 1.743

2 Trasporti e oneri di discarica 11.572.69 0.342

3 Scavi 213097.90 6.306

4 Movimenti di terra 49.326,21 1.460

5 Pavimentazioni esterne 21.037,71 0,623

6 Opere in ferro 32.415,70 0,959

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7 Opere a verde 69296.50 2.051

8 Opere edili pista di atletica 221.501,05 6.555

9 Opere campo da calcio 144.342,00 4,272

10 Murature laterizie 111326.67 3,295

11 Intonaci e coloriture interne 122.436,80 3,623

12 Pavimentazioni interne 67406.38 1.995

13 Rivestimenti interni 13.478.59 0,399

14 Serramenti 119607.48 3.540

15 Arredi fissi spogliatoi 23.817,63 0,705

16 Tetti 129.945.72 3.846

17 Lattonerie 16.163,40 0,478

18 Intonaci e coloriture esterne 11.975,08 0,354

19 Rivestimenti esterni 130.524,10 3.863

20 Opere in c.a. a misura 570.436,36 16,881

21 Impianto elettrico a misura 87.272,70 2,583

22 Impianto termico a misura 91.298,60 2,702

23 Impianto idrosanitario 39.730,00 1,176

24 Impianto antincendio 7.115,00 0,211

25 Impianto acque nere a misura 6.750,00 0,200

26 Impianti generali 85.317,50 2,525

27 Economie 8.962,40 0,265

28 Sicurezza 56.865.72 1.683

LAVORAZIONI A CORPO

 TIPOLOGIA  IMPORTO (€)  %

1 Scogliera 143.000,00 4,232

2 Attrezzature varie 6970 0.206

3 Opere in c.a a corpo 68.500,00 2,027

4 Impianto elettrico a corpo 531.452,80 15.728

5 Impianto acque nere a corpo 12.600,00 0,373

6 Opere piscine 12.600,00 0,373

7 Impianto irrigazione campo da calcio 21.000,00 0,621

8 Impianto termico a corpo 61.050 1,807

TOTALE 3.379.103,72 100TOTALE IMPORTO 3.379.103,72

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Le cifre del precedente prospetto, che indicano gli importi presuntivi delle diverse categorie di lavoro soggetti al medesimo ribasso d’asta, con la sola esclusione dell’importo relativo al costo della sicurezza, il cui importo non sarà soggetto a ribasso contrattuale, potranno variare tanto in più quanto in meno (e ciò sia in via assoluta quanto nelle reciproche proporzioni a seguito di modifiche, aggiunte o soppressioni che la Stazione Appaltante riterrà necessario od opportuno apportare al progetto) nei limiti e con le prescrizioni di cui agli artt. 10 e 12 del vigente Capitolato Generale D. Min. LL. PP. 19 aprile 2000 n° 145.

L’ aggiudicazione avverrà con il criterio dell’ offerta prezzi unitari sull’ importo dei lavori a base di gara.

Art. 3

DESCRIZIONE SOMMARIA DELLE OPERE.

Le opere che formano oggetto dell'appalto possono riassumersi come appresso, salvo quelle speciali prescrizioni che all'atto esecutivo potranno essere impartite dalla Direzione dei Lavori.Il progetto prevede la realizzazione di una pista di atletica a 8 corsie con campo di calcio in erba per 11 giocatori interno alla pista .

La pista risulta sottomessa di cm. 1,30 rispetto alla quota del terreno attuale ed è circondata da una duna artificiale di altezza pari a circa 220 cm circa all’interno della quale sono ricavate le tribune (posti 500circa ) e i servizi igienici per spettatori. Sul lato opposto alla duna vengono ricavati servizi, spogliatoi, spazi di sosta e ristoro e piccoli spazi sportivi mediante la costruzione di una nuova struttura ad un piano inserita all’interno di una collina artificiale.Il progetto prevede la realizzazione di una nuova strada a mare per la cui realizzazione è necessario realizzare una protezione lato mare tramite il potenziamento della scogliera già in parte esistente.

Tutta la pista è stata progettata rispondente ai requisiti delle normative IAAF e FIDAL ed sarà richiesta al C.O.N.I., l’omologazione nazionale e internazionale (omologazione A3). Per il campo da calcio interno alla pista che verrà richiesta l’ omologazione ((F.I.G.C./lega nazionale dilettanti).

Art. 4

FORMA E PRINCIPALI DIMENSIONI DELLE OPERE.

Le tipologie di intervento, che formano oggetto dell’appalto, risultano dalla relazione illustrativa generale e dall'elenco dei prezzi unitari, salvo quanto verrà meglio precisato all’atto esecutivo dalla Direzione Lavori.

Art. 5

CATEGORIA DI LAVORO E REQUISITI DELLE IMPRESE.

L’importo complessivo dell’opera è di Euro 3.322 238,00 IVA esclusa più € 56.865,72 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta per un totale di Euro 3.379.103,72 iva esclusa.

Categoria prevalente: OG1: “edifici Civili ed Industriali”

- OG1 Classifica IV per € 2.212.079,70 pari al 65,431 %

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ALTRE CATEGORIE:

- OS 24 Classifica II per € 395.949,92 pari al 11,749 % scorporabile o subappaltabile Obbligatoria

- OS 30 Classifica II per € 618.725,5 pari al 18,311 % scorporabile obbligatoria o in alternativa OG11

- OS 28 Classifica I per € 152.348,60 pari al 4,509 % scorporabile o subappaltabile obbligatoria o in alternativa OG11

CATEGORIE DIVERSE DALLA PREVALENTE EVIDENZIATE SOLO AL FINE DEL SUBAPPALTO DI IMPORTO INFERIORE AL 10% DELL’ IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI:

OG7 classifica I per € 143.000 pari al 4,231%

OS 3 classifica I per € 39.730,00 pari al 1,176%

Art. 6

VARIAZIONI DELLE OPERE PROGETTATE.

Le indicazioni e gli elaborati di cui ai precedenti articoli debbono ritenersi unicamente come norme di massima per le opere da realizzare.

La Stazione appaltante e/o la D.L. si riserva perciò l’insindacabile facoltà di introdurre nelle opere, all’atto esecutivo, quelle varianti che riterrà opportune nell’interesse della buona riuscita e dell’economia dei lavori, senza che l’impresa possa trarne motivi per avanzare pretese di compensi e indennizzi di qualsiasi natura e specie, non stabilite nel vigente Capitolato Speciale d’appalto. Devono essere comunque osservate le disposizioni di cui all’art. 132 del D.Lgs. n. 163/2006.

CAPO II

DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE

Art. 7

DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO.

Si fa riferimento allo schema di contratto e si ricorda in particolare che l’impresa è vincolata:

- al Capitolato generale, approvato con D. Min. LL. PP. 19 aprile 2000 n° 145;

- al Codice dei Contratti Pubblici di cui al D.Lgs. n. 163/2006;

- al Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici D.P.R. 21 dicembre 1999, n° 554 per le norme non abrogate dal D.Lgs. n. 163/06;

- a tutte le vigenti disposizioni di legge in materia di appalti delle opere pubbliche e in particolare di quelle che regolano la categoria dei lavori appaltati;

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- alle leggi e regolamenti in materia di prevenzioni degli infortuni sul lavoro, assicurazioni degli operai contro gli infortuni sul lavoro.

Art. 8

DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L’APPALTO E IL MODO DI VALUTARE I LAVORI.

L'assunzione dell'appalto di cui al presente Capitolato implica da parte dell'Appaltatore la conoscenza perfetta non solo di tutte le norme generali e particolari che lo regolano ma altresì di tutte le condizioni locali che si riferiscono alle opere, quali la disponibilità ed il costo della mano d'opera, la possibilità di utilizzare materiali locali in rapporto ai requisiti richiesti, l'andamento climatico ed in generale di tutte le circostanze principali ed accessorie che possono influire sul giudizio dell'Impresa circa la convenienza di assumere l'appalto e sull'offerta presentata. In particolare l'impresa dà atto di conoscere le soggezioni, i vincoli e gli oneri connessi all'operare in aree fortemente urbanizzate con i conseguenti oneri connessi all'obbligo di mantenere in esercizio, con propri interventi di surrogazione attività e fruizione di spazi e passaggi pubblici esistenti (entrate spiagge, bar , ristoranti e parcheggi).

È altresì sottinteso che l'Appaltatore si è reso conto, prima dell'offerta, di tutti i fatti che possono influire sugli oneri di manutenzione delle opere fino al collaudo.

Resta pertanto esplicitamente convenuto che l'appalto si intende assunto dall'Appaltatore a tutto suo rischio ed in maniera aleatoria in base a calcoli di sua convenienza, con rinuncia ad ogni rivalsa per caso fortuito, compreso l'aumento dei costi per l'applicazione di imposte, tasse e contributi di qualsiasi natura e genere, nonché di qualsiasi altra sfavorevole circostanza che possa verificarsi dopo l'aggiudicazione, salvo quanto disposto in materia di danni di forza maggiore.

Nei soli lavori o forniture e ponteggi che si eseguiranno sul suolo pubblico, sarà permessa l'occupazione gratuita di questo nell'adiacenza dei lavori che l'Appaltatore andrà eseguendo, nella misura indispensabile, a giudizio della Appaltante e con massimo riguardo alla circolazione sulle strade ed al libero deflusso delle acque.

Art. 9

SPESE DI CONTRATTO – ONERI FISCALI – GARANZIE – CAUZIONI – I.V.A.

Sono a carico dell’Appaltatore tutte le spese di contratto e tutti gli oneri connessi alla sua stipulazione compresi quelli tributari in conformità all’art. 8 del Capitolato Generale d’Appalto. Sono pure a carico dello Stesso tutte le spese, nessuna esclusa, inerenti e conseguenti alla stipulazione del contratto e degli eventuali atti complementari, le necessarie spese di bollo per i verbali occorrenti per la gestione del lavoro, dal giorno della consegna a quello di data di emissione del collaudo.

L’Impresa dovrà corredare l’offerta per l’affidamento dell’esecuzione dei lavori di una garanzia (cauzione provvisoria) , sotto forma di cauzione o di fideiussione, pari al 2% dell’importo dei lavori, da prestare in conformità e con le modalità di cui all’art. 75 del D.Lgs. n.163/2006. Detta garanzia viene svincolata per i concorrenti non aggiudicatari dalla stazione appaltante ai sensi del comma 9, dello stesso articolo.

L’esecutore del contratto è obbligato a costituire una garanzia fidejussoria ( cauzione definitiva) del 10% dell’importo contrattuale , in conformità e con le modalità di cui all’art. 113 del D.Lgs. n.163/2006.

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Per i ribassi superiori al 10% si applica il comma 1 del citato art. 113.

La cauzione viene prestata a garanzia dell’adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del risarcimento dei danni derivanti dall’eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse, nonché a garanzia del rimborso delle somme pagate in più all’Appaltatore rispetto alle risultanze della liquidazione finale, salva comunque la risarcibilità del maggior danno.

La Stazione appaltante avrà il diritto di valersi della cauzione per l’eventuale maggiore spesa sostenuta per il completamento dei lavori nel caso di risoluzione del contratto disposta in danno dell’Appaltatore; inoltre avrà il diritto di valersi della cauzione per provvedere al pagamento di quanto dovuto dall’Appaltatore per le inadempienze derivanti dalla inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori comunque presenti in cantiere.

La cauzione viene svincolata ai sensi dei commi 3 e 5 del citato art.113.

L’imposta valore aggiunto sarà a totale carico dell’Ente Appaltante.

Art. 10

POLIZZA ASSICURATIVA PER DANNI DI ESECUZIONE, RESPONSABILITÀ CIVILE E DANNI.

L’Appaltatore dei lavori è obbligato ai sensi dell’art. 129 , 1 comma, del D.Lgs. n. 163/2006, a stipulare una polizza di assicurazione che tenga indenne la stazione appaltante da tutti i rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati, eccetto i casi previsti dalla norma stessa , e che preveda anche una garanzia di responsabilità civile per danni a terzi nell’esecuzione dei lavori sino alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o di regolare esecuzione.

La polizza, redatta in conformità allo schema tipo di cui al Decreto Ministero Attività Produttive n. 123 del 12.3.2004, dovrà assicurare la stazione appaltante per i seguenti importi:

Danni di esecuzione :

1) Opere Euro = 3.379.103,72

2) Responsabilità civile verso terzi Euro 500.000,00

Le coperture assicurative decorreranno dalla data di consegna dei lavori e cesseranno alla data di emissione del certificato di collaudo o comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato. L’omesso o il ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell’esecutore non comporterà l’inefficacia della garanzia. Sarà obbligo dell’Appaltatore trasmettere all’Ente Appaltante copia della polizza di cui sopra almeno dieci giorni prima della consegna dei lavori.

In caso di associazione temporanea di imprese o di consorzi di cui all’art.37 del D.Lgs. n. 163/2006, le garanzie fideiussorie (art.9)ed assicurative (art.10) saranno presentate, su mandato irrevocabile, dall’impresa mandataria o capogruppo in nome e per conto di tutti i concorrenti con responsabilità solidale o responsabilità pro quota” in conformità all’articolo 108 del D.P.R. n.554/1999.

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Art. 11

CONSEGNA LAVORI – SOSPENSIONI.

La consegna dei lavori all'Impresa appaltatrice verrà effettuata entro 45 giorni dalla data di stipula del contratto, in conformità a quanto previsto dal Regolamento in materia di LL.PP. di cui all'art. 129, comma 2 - D.P.R. 21 dicembre 1999, n° 554.

Nel giorno e nell'ora fissati dalla Stazione appaltante, l'Appaltatore dovrà trovarsi sul posto indicato per ricevere la consegna dei lavori, che sarà certificata mediante formale verbale in bollo redatto in contraddittorio, in conformità a quanto indicato nell’art. 130 del Regolamento.

All'atto della consegna dei lavori, l'Appaltatore dovrà esibire le polizze assicurative per i lavoratori contro gli infortuni, i cui estremi dovranno essere esplicitamente richiamati nel verbale di consegna.

L'Appaltatore è tenuto a trasmettere alla Stazione appaltante, prima dell'effettivo inizio dei lavori e comunque entro cinque giorni dalla consegna degli stessi, la documentazione dell'avvenuta denunzia agli Enti previdenziali assicurativi ed infortunistici comprensiva della valutazione dell'Appaltatore circa il numero giornaliero minimo e massimo di personale che si prevede di impiegare nell'appalto. Lo stesso obbligo fa carico all'Appaltatore, per quanto concerne la trasmissione della documentazione di cui sopra da parte delle proprie imprese subappaltatrici, cosa che dovrà avvenire prima dell'effettivo inizio dei lavori e comunque non oltre dieci giorni dalla data dell'autorizzazione, da parte della Stazione appaltante, del subappalto o cottimo.

Ai sensi dell’art.45 comma 10 Regolamento DPR 594/99, l'Impresa presenterà alla Direzione dei Lavori una proposta di programma operativo dettagliato per l'esecuzione delle opere che dovrà essere redatto tenendo conto del tempo concesso per dare le opere ultimate entro il termine fissato dal presente Capitolato.

Al programma sarà allegato un grafico che metterà in risalto: l'inizio, l'avanzamento mensile ed il termine di ultimazione delle principali categorie di opere, nonché una relazione nella quale saranno specificati tipo, potenza e numero delle macchine e degli impianti che l'Impresa si impegna ad utilizzare in rapporto ai singoli avanzamenti.

La proposta approvata sarà impegnativa per l'Impresa, la quale rispetterà i termini di avanzamento mensili ed ogni altra modalità proposta, salvo modifiche al programma operativo in corso di attuazione, per comprovate esigenze non prevedibili che dovranno essere approvate od ordinate dalla D. L..

L'Appaltatore dovrà altresì tenere conto, nella redazione del programma:

- delle particolari condizioni dell'accesso al cantiere;

- della riduzione o sospensione delle attività di cantiere per festività o godimento di ferie degli addetti ai lavori;

- stante la natura e l’ubicazione dei lavori, (opere marittime da eseguirsi nelle vicinanze di litorali attrezzati per la balneazione) questi saranno soggetti a sospensione nella stagione estiva, ai sensi dell’art.133 c.1 del Regolamento, per il periodo temporale indicato dalla competente Autorità marittima, (presumibilmente dal 15 giugno al 15 settembre) senza che di questo, l’Appaltatore abbia a pretendere, alcun speciale o maggiore compenso od indennizzo

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- dalle interferenze dovute alla realizzazione del manto in gomma dell’anello della pista e delle pedane di salto e lancio da parte di ditta specializzata provvista di brevetti internazionali

- dalla parziali simultaneità di esecuzione dei lavori con altri Enti (AMAIE acquedotto, AMAIE energia elettrica, Italgas, Telecom)

- delle eventuali difficoltà di esecuzione di alcuni lavori in relazione alla specificità dell'intervento e al periodo stagionale in cui vanno a ricadere;

Eventuali aggiornamenti del programma, legati a motivate esigenze organizzative dell'Impresa appaltatrice e che non comportino modifica delle scadenze contrattuali, saranno approvate dalla D.L., subordinatamente alla verifica della loro effettiva necessità ed attendibilità per il pieno rispetto delle scadenze contrattuali.

Non appena intervenuta la consegna dei lavori, è obbligo dell'impresa appaltatrice procedere, nel termine di 5 giorni, all'impianto del cantiere, tenendo in particolare considerazione la situazione di fatto esistente sui luoghi interessati dai lavori, nonché il fatto che nell'installazione e nella gestione del cantiere ci si dovrà attenere alle norme di cui ai D.P.R. 547/55,164/56, 303/56 ed ai DD.Lgg. 626/94, 494/96 e 528/99, nonché alle norme vigenti relative alla omologazione, alla revisione annuale e ai requisiti di sicurezza di tutti i mezzi d'opera e delle attrezzature di cantiere.

L'Impresa appaltatrice è tenuta, quindi, non appena avuti in consegna i lavori, ad iniziarli, proseguendoli poi attenendosi al programma operativo di esecuzione da essa redatto in modo da darli completamente ultimati nel numero di giorni naturali, solari, consecutivi previsti per l'esecuzione indicato in precedenza, decorrenti dalla data di consegna dei lavori, eventualmente prorogati ai sensi di legge.

Le sospensioni parziali o totali delle lavorazioni e criteri di determinazione degli indennizzi e dei danni sono regolate in base all’art.133 del Regolamento ed all’art.24 del CGOOPP.

Nell'eventualità che, successivamente alla consegna dei lavori insorgano, per cause imprevedibili o di forza maggiore, impedimenti che non consentano di procedere, parzialmente o totalmente, al regolare svolgimento delle singole categorie di lavori, l'Impresa appaltatrice è tenuta a proseguire i lavori eventualmente eseguibili, mentre si provvederà alla sospensione, anche parziale, dei lavori non eseguibili in conseguenza di detti impedimenti.

Con la ripresa dei lavori sospesi parzialmente, il termine contrattuale di esecuzione dei lavori verrà incrementato, su istanza dell'Impresa, soltanto degli eventuali maggiori tempi tecnici strettamente necessari per dare completamente ultimate tutte le opere indipendentemente dalla durata della sospensione.

Le sospensioni dovranno risultare da regolare verbale, secondo le disposizioni di cui all’art. 24 del Capitolato Generale d’appalto, verrà redatto in contraddittorio tra Direzione Lavori ed Impresa appaltatrice, nel quale dovranno essere specificati i motivi della sospensione e, nel caso di sospensione parziale, le opere sospese.

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Art. 12

TERMINE UTILE PER IL COMPIMENTO DEI LAVORI – PENALE IN CASO DI RITARDO.

La durata dei lavori viene fissata in giorni 540 ( cinquecentoquaranta ) successivi e continuativi , pari a 18 mesi, decorrenti dalla data del verbale di consegna. La suddetta durata tiene conto dell’incidenza dei giorni di andamento stagionale sfavorevole per cui non saranno concesse proroghe per motivi stagionali che non abbiano carattere di eccezionalità.

La penale pecuniaria di cui all’art. 22 del Capitolato Generale rimane stabilita per ogni giorno di ritardo, nella misura dello 0,5 per mille dell’ammontare netto contrattuale.

Per eventuali sospensioni dei lavori si applicheranno le disposizioni contenute nell’art. 24 del Capitolato Generale.

L'Appaltatore dovrà comunicare per iscritto a mezzo lettera raccomandata A.R. alla Direzione dei Lavori l'ultimazione dei lavori non appena avvenuta.

Art. 13

PROROGHE.

L’Appaltatore, qualora per cause ad esso non imputabili non sia in grado di ultimare i lavori nel termine fissato, potrà chiedere con domanda motivata, proroghe che se riconosciute giustificate saranno concesse dall’Ente appaltante purché le domande pervengano, pena la decadenza, prima di 20 giorni dalla data fissata per l’ultimazione dei lavori (art. 26 Capitolato generale).

La concessione della proroga non pregiudica i diritti che possono competere all’Appaltatore qualora la maggior durata dei lavori sia imputabile all’Ente appaltante.

Art. 14

PAGAMENTI IN ACCONTO E PAGAMENTI A SALDO.

L’Impresa avrà diritto a pagamenti in acconto in corso d’opera, nei termini previsti dall’art. 29 C.G.OO.PP., ogni volta i lavori eseguiti, al netto del ribasso d’asta e della prescritta ritenuta (0,5%), comprensivi della relativa quota degli oneri per la sicurezza, raggiungano la cifra di Euro 300.000,00 (diconsi trecentomila/00).

L’importo del costo della sicurezza sarà pari all’ammontare di cui all’art. 2 del presente capitolato ed inserito percentualmente, in misura pari alla percentuale dell’avanzamento lavori, in ogni stato avanzamento lavori sino al raggiungimento della cifra di Euro 56.865.72 .

La trattenuta di garanzia verrà effettuata nella misura dello 0,5% per infortuni.

Si farà luogo al pagamento dell’ultima rata di acconto, qualunque ne sia l’ammontare, al netto delle ritenute di cui sopra. La rata di saldo sarà corrisposta in conformità all’art. 205 del Regolamento.

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I materiali approvvigionati nel cantiere, sempre che siano stati accettati dalla Direzione dei Lavori e certificati mediante la compilazione di un verbale di accertamento, verranno, ai sensi e nei limiti dell’art. 28 del Capitolato generale, compresi negli stati di avanzamento dei lavori per i pagamenti suddetti.

Art. 15

CONTO FINALE – COLLAUDO.

IL CONTO FINALE dovrà essere redatto entro tre mesi dalla data di ultimazione dei lavori in conformità all’art.173 del Regolamento.

Il CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE dovrà essere emesso entro tre mesi dalla data dell’ultimazione dei lavori.

Il collaudo dovrà essere emesso entro sei mesi dall’ultimazione dei lavori.

Il collaudo, anche se favorevole, e l'accettazione delle opere non esonerano l'Appaltatore dalle garanzie e responsabilità di legge ed, in specie, dalle garanzie di difformità e vizi dell'opera. A tali effetti, anche per la decorrenza dei termini di cui all'ultimo capoverso dell'art.1667 Cod. Civ., le opere si intenderanno consegnate definitivamente alla Committente solo dopo l’emissione del certificato di regolare esecuzione o del collaudo .

Per tutto il periodo intercorrente fra l’ultimazione dei lavori ed il collaudo definitivo , e salve le maggiori responsabilità sancite dall’articolo 1669 del C.C., l’Appaltatore è quindi garante delle opere e delle forniture eseguite, obbligandosi a sostituire i materiali che si mostrassero non rispondenti alle prescrizioni contrattuali ed a riparare tutti i guasti e le degradazioni che dovessero verificarsi anche in conseguenza di un normale uso, purché corretto, delle opere.

Non adempiendo l’Appaltatore a tale obbligo, l’amministrazione procederà alle prescritte riparazioni valendosi delle somme contenute nella rata di saldo e di quella depositata per cauzione.

L’Impresa sarà sempre responsabile dei difetti di costruzione e della cattiva qualità dei materiali impiegati e delle insufficienze derivanti dalla inosservanza delle prescrizioni del Capitolato Speciale d’Appalto che eventualmente venissero riscontrate dal D.L. all’atto della visita di collaudo.

Art. 16

DISPOSIZIONI GENERALI RELATIVE AI PREZZI DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE.

Nei prezzi unitari a corpo e a misura espressi nell’elenco prezzi, parte integrante del contratto, sono compresi tutti gli oneri ed obblighi richiamati nel presente capitolato e negli altri atti contrattuali che l’Appaltatore dovrà sostenere per l’esecuzione di tutta l’opera e delle sue parti nei tempi e modi prescritti.

L’esecuzione dell’opera indicata dovrà, avvenire nella completa applicazione della disciplina vigente relativa alla materia, includendo tutte le fasi contrattuali, di progettazione, di messa in opera, di prevenzione infortuni e tutela dei lavoratori, della sicurezza, ecc. includendo qualunque altro aspetto normativo necessario al completamento dei lavori nel rispetto delle specifiche generali e particolari già citate.

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I prezzi unitari sono accettati dall’Appaltatore nella più completa ed approfondita conoscenza del tipo di lavoro da svolgere rinunciando a qualunque altra pretesa di carattere economico che dovesse derivare da errata valutazione o mancata conoscenza dei fatti di natura geologica, tecnica, realizzativa o normativa legati all’esecuzione dei lavori.

Le eventuali varianti che comportino modifiche sostanziali al progetto dovranno essere ufficialmente autorizzate dalla Direzione dei Lavori; non sono compresi, in questa categoria, i lavori di rifacimento richiesti per cattiva esecuzione o funzionamento difettoso che dovranno essere eseguiti a totale carico e spese dell’Appaltatore.

I prezzi per tutti i lavori, le forniture di materiali e di impianti sono comprensivi, inoltre, dell’onere per l’eventuale posa in periodi diversi di tempo, qualunque possa essere l’ordine di arrivo in cantiere dei materiali forniti dall’Appaltatore; queste norme si applicano per tutti i lavori indicati dal presente capitolato (eseguiti a misura, in economia, ecc.).

I prezzi comprendono e compensano tutte le lavorazioni, i materiali, gli impianti, i mezzi e la mano d’opera necessari alla completa esecuzione delle opere richieste dalle prescrizioni progettuali e contrattuali, dalle indicazioni della Direzione dei Lavori e da quanto altro, eventualmente specificato, nella piena osservanza della normativa vigente e delle specifiche del presente Capitolato speciale.

Le prestazioni in economia saranno eseguite nella piena applicazione della normativa vigente sulla mano d’opera, i noli, i materiali incluse tutte le prescrizioni contrattuali e le specifiche del presente capitolato; le opere dovranno essere dettagliatamente descritte (nelle quantità, nei tempi di realizzazione, nei materiali, nei mezzi e numero di persone impiegate) e controfirmate dalla D.L.

Nel caso di lavori non previsti o non contemplati nel contratto iniziale, le opere da eseguire dovranno essere preventivamente autorizzate dalla Direzione Lavori.

Il prezzo relativo alla mano d’opera sarà comprensivo di ogni spesa per la fornitura di tutti gli attrezzi necessari agli operai, la quota delle assicurazioni, la spesa per l’illuminazione, gli accessori, le spese generali e l’utile dell’Appaltatore.

Il prezzo dei noli è comprensivo di tutte le operazioni da eseguire per avere le macchine operanti in cantiere, compresi gli operatori, gli operai specializzati, l’assistenza, la spesa per i combustibili, l’energia elettrica, i lubrificanti, i pezzi di ricambio, la manutenzione di qualunque tipo, l’allontanamento dal cantiere e quant’altro si rendesse necessario per la piena funzionalità dei macchinari durante tutto il periodo dei lavori.

Nel prezzo dei materiali sono incluse tutte le spese e gli oneri richiesti per avere i materiali in cantiere immagazzinati in modo idoneo a garantire la loro protezione e tutti gli apparecchi e mezzi d’opera necessari per la loro movimentazione, la mano d’opera richiesta per tali operazioni, le spese generali, i trasporti, le parti danneggiate, l’utile dell’Appaltatore e tutto quanto il necessario alla effettiva installazione delle quantità e qualità richieste.

Le somministrazioni, noli e prestazioni non effettuate dall’Appaltatore nei modi e termini indicati dalla D.L. non saranno in alcun modo riconosciute.

Tutti i ritardi, le imperfezioni ed i danni causati dalla mancata osservanza di quanto prescritto saranno prontamente riparati, secondo le disposizioni della Direzione dei Lavori, a totale carico e spese dell’Appaltatore.

I lavori appaltati ed eseguiti a misura e le somministrazioni per opere in economia saranno pagati dopo deduzione del pattuito ribasso d’asta.

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Nel caso di danni per infortuni, resta inteso che le disposizioni del Capitolato Generale d’appalto circa le responsabilità dell’Appaltatore si intendono estese a tutti i lavori in economia che a tal fine fanno parte dell’appalto.

Art. 17

OBBLIGHI DELL’IMPRESA – TRATTAMENTO DEI LAVORATORI.

In conformità alle prescrizioni di cui all’art.7 del Capitolato generale, nell’esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, l’impresa si obbliga ad applicare integralmente tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operai dipendenti delle aziende industriali edili ed affini e negli accordi locali integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e nella località i cui si svolgono i lavori anzidetti.

L’impresa si obbliga, altresì, ad applicare il contratto e gli accordi medesimi anche dopo la scadenza e fino alla loro sostituzione e, se cooperative, anche nei rapporti con soci.

Sarà a carico dell’Appaltatore, la comunicazione all’Ufficio dirigente, entro il venti di ogni mese a partire da quello in cui si effettua la consegna, di tutte le notizie relative all’impiego della mano d’opera.

I suddetti obblighi, vincolano l’impresa anche se non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse e indipendentemente dalla natura industriale e artigiana, dalla struttura e dimensioni dell’impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica e sindacale.

L’impresa è responsabile in rapporto alla Stazione appaltante, dell’osservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi loro dipendenti, anche nei casi in cui il contratto non disciplini l’ipotesi di subappalto.

Il fatto che il subappalto non sia autorizzato, non esime l’impresa dalla responsabilità di cui al comma precedente e ciò senza pregiudizio degli altri diritti della Stazione appaltante.

In caso di inottemperanza agli obblighi precisati nel presente articolo, accertata dalla Stazione appaltante o ad essa segnalata dall’Ispettorato del Lavoro, la Stazione appaltante medesima comunicherà all’impresa e, se del caso, anche all’ispettorato suddetto, l’inadempienza accertata e procederà ad una detrazione del 20% sui pagamenti in acconto, se i lavori sono in corso di esecuzione, ovvero alla sospensione del pagamento del saldo, se i lavori sono ultimati, destinando le somme così accantonate a garanzia dell’adempimento degli obblighi di cui sopra.

Il pagamento all’impresa delle somme accantonate non sarà effettuato sino a quando dall’Ispettorato del lavoro non sia stato accertato che gli obblighi predetti sono stati integralmente adempiuti.

Per le detrazioni e sospensioni dei pagamenti di cui sopra, l’impresa non può opporre eccezioni alla Stazione appaltante, ne ha titolo a risarcimento di danni.

L’appaltatore è tenuto ad osservare le norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, sicurezza, salute, assicurazione ed assistenza dei lavoratori. Si richiamano al riguardo tutte le norme vigenti in materia e in particolare la L.n. 266/2002.

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Art. 18

DICHIARAZIONE RELATIVA ALLA REMUNERABILITÀ ED INVARIABILITÀ DEI PREZZI.

L’Appaltante ritiene in via assoluta che l’Appaltatore prima di adire l’appalto abbia diligentemente visitato i luoghi ove si svolgeranno i lavori, le attuali vie di comunicazione e si sia reso conto delle opere da eseguire, della loro entità, dei luoghi per l’approvvigionamento di tutti i materiali occorrenti, delle distanze dei mezzi di trasporto, delle difficoltà di accesso ai luoghi di lavoro e di ogni circostanza che possa occorrergli per dare i lavori tutti eseguiti a regola d’arte e secondo le prescrizioni del presente Capitolato ed allegati contrattuali.

I prezzi unitari, sotto le condizioni tutte del contratto e del presente Capitolato speciale, si intendono dunque accettati dall’appaltatore in base a calcoli di sua convenienza a tutto suo rischio e pericolo; essi sono fissi ed invariabili.

Si richiamano le disposizioni di cui all’art.133 del D.Lgs n.163/2006.

Art. 19

NORME DI SICUREZZA – SICUREZZA DEI LAVORATORI – RESPONSABILITÀ.

Nell’accettare i lavori oggetto del contratto l’Appaltatore dichiara:

- di aver preso conoscenza di quanto contenuto e prescritto nel Piano di Sicurezza ed in particolare relativamente agli apprestamenti ed alle attrezzature atti a garantire il rispetto delle norme in materia di igiene e sicurezza sul lavoro da predisporre, di aver visitato le località interessate dai lavori e di averne accertato le condizioni di viabilità e di accesso, nonché gli impianti che le riguardano;

- di aver valutato tutte le circostanze ed elementi che influiscono sul costo della manodopera, dei noli e dei trasporti relativamente agli apprestamenti ed alle attrezzature atti a garantire il rispetto delle norme in materia di igiene e sicurezza sul lavoro.

L’Appaltatore non potrà quindi eccepire, durante l’esecuzione dei lavori, la mancata conoscenza di elementi non valutati, tranne che tali elementi non si configurino come causa di forza maggiore contemplate nel codice civile (e non escluse da altre norme nel presente Capitolato o si riferiscano a condizioni soggette a possibili modifiche espressamente previste nel contratto).

Con l’accettazione dei lavori l’Appaltatore dichiara di avere la possibilità ed i mezzi necessari per procedere all’esecuzione degli stessi secondo le migliori norme di sicurezza e conduzione dei lavori.

È fatto obbligo all’Appaltatore di provvedere ai materiali, ai mezzi d’opera e ai trasporti necessari alla predisposizione di opere provvisionali, che per cause non previste e prevedibili, il Direttore dei lavori, ritiene necessarie per assicurare un livello di sicurezza adeguato alle lavorazioni.

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L'Appaltatore, prima della consegna dei lavori e, in caso di consegna d'urgenza, entro 5 gg. dalla data fissata per la consegna medesima, dovrà presentare le eventuali osservazioni e/o integrazioni al Piano di Sicurezza e coordinamento o al Piano Generale di Sicurezza allegati al progetto (di cui agli artt. 12 e 13 del D.Lgs.vo 14 agosto 1996, n. 494, e successive modificazioni ) nonché il piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori, da considerare come piano complementare di dettaglio dei piani di sicurezza sopra menzionati.

La Stazione appaltante, acquisite le osservazioni dell'Appaltatore, ove ne ravvisi la validità, ha facoltà di adeguare il Piano di Sicurezza a quanto segnalato dall'Impresa.

É altresì previsto che prima dell'inizio dei lavori ovvero in corso d'opera, le imprese esecutrici possano presentare al Coordinatore della sicurezza per l'esecuzione dei lavori proposte di modificazioni o integrazioni al Piano di Sicurezza e di coordinamento loro trasmesso al fine di adeguarne i contenuti alle tecnologie proprie dell'impresa, sia per garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori eventualmente disattese nel piano stesso.

Il Piano della Sicurezza, così eventualmente integrato, dovrà essere rispettato in modo rigoroso. É compito e onere dell'Impresa appaltatrice ottemperare a tutte le disposizioni normative vigenti in campo di sicurezza ed igiene del lavoro che le concernono e che riguardano le proprie maestranze, mezzi d'opera ed eventuali lavoratori autonomi cui esse ritenga di affidare, anche in parte, i lavori o prestazioni specialistiche in essi compresi.

In particolare l'Impresa dovrà, nell'ottemperare alle prescrizioni del D.Leg.vo 25 novembre 1994, n° 626 e successive modificazioni, consegnare al Direttore dei lavori e al Coordinatore per l'esecuzione copia del proprio Documento di Valutazione Rischi (se redatto ai sensi dell'art. 4 del predetto D.Leg.vo 626/94), copia della comunicazione alla ASL e Ispettorato del Lavoro, del nominativo del responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ai sensi dell'art. 8 del citato decreto, copia della designazione degli addetti alla gestione dell'emergenza.

All'atto dell'inizio dei lavori, e nel verbale di consegna, l'Impresa dovrà dichiarare esplicitamente di essere perfettamente a conoscenza del regime di sicurezza del lavoro ai sensi del D.Leg.vo 494/96 in cui si colloca l'appalto e cioè:

- di aver preso visione del piano di sicurezza e coordinamento e/o del piano generale di sicurezza in quanto facenti parte del progetto e di avervi adeguato le proprie offerte, tenendo conto che i relativi oneri, non soggetti a ribasso d'asta ai sensi dell'art.131 del D.Lgs. n.163/2006 , assommano all'importo indicato all’art. 2 del presente capitolato.L'impresa è altresì obbligata, nell'ottemperare a quanto prescritto dalla normativa precitata , di inserire nelle "proposte integrative" e nel "piano operativo di sicurezza":

- il numero di operai o altri dipendenti di cui si prevede l'impiego nelle varie fasi di lavoro e le conseguenti attrezzature fisse e/o mobili di cui sarà dotato il cantiere quali: spogliatoi, servizi igienici, eventuali attrezzature di pronto soccorso ecc.;

- le previsioni di disinfestazione periodica, ove necessario;- le dotazioni di mezzi e strumenti di lavoro che l'Impresa intende mettere a disposizione

dei propri dipendenti quali: caschi di protezione, cuffie, guanti, tute, stivali, maschere, occhiali, ecc. che dovranno essere rispondenti alle prescrizioni relative le varie lavorazioni;

- le fonti di energia che l'Impresa intende impiegare nel corso dei lavori, sia per l'illuminazione che per la forza motrice per macchinari, mezzi d'opera ed attrezzature, che dovranno essere rispondenti alle prescrizioni relative ai luoghi ove si dovranno svolgere i lavori ed alle condizioni presumibili nelle quali i lavori stessi dovranno

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svolgersi;- i mezzi, i macchinari e le attrezzature che l'Appaltatore ritiene di impiegare in cantiere,

specificando, ove prescritto gli estremi dei relativi numeri di matricola, i certificati di collaudo o revisioni periodiche previste dalle normative, le modalità di messa a terra previste e quanto altro occorra per la loro identificazione ed a garantirne la perfetta efficienza e possibilità di impiego in conformità alla normativa vigente; i certificati di collaudo o di revisione che dovranno essere tenuti a disposizione in cantiere;

- dichiarazione di mettere a disposizione le attrezzature e le apparecchiature necessarie a verificare la rispondenza alle norme delle messe a terra realizzate, la presenza di gas in fogne o cunicoli, ecc.;

- le opere provvisionali necessarie per l'esecuzione di lavori quali:- casserature, sbadacchiature, ponteggi, ecc., corredate di relazione descrittiva e ove

occorra di opuscoli illustrativi, elaborati grafici, verifiche di controllo, firmati da progettista all'uopo abilitato per legge;

-- particolari accorgimenti ed attrezzature che l'Impresa intende impiegare per garantire

la sicurezza e l'igiene del lavoro in caso di lavorazioni particolari;- quanto altro necessario a garantire la sicurezza e l'igiene del lavoro in relazione alla

natura dei lavori da eseguire ed ai luoghi ove gli stessi dovranno svolgersi.

- Il piano (o i piani) dovranno comunque essere aggiornati nel caso di nuove disposizioni in materia di sicurezza e di igiene del lavoro, o di nuove circostanze intervenute nel corso dell'appalto, nonché ogni qualvolta l'Impresa intenda apportare modifiche alle misure previste o ai macchinari ed attrezzature da impiegare.

- Il piano (o i piani) dovranno comunque essere sottoscritti dall'Appaltatore, dal Direttore di Cantiere e, ove diverso da questi, dal progettista del piano, che assumono, di conseguenza:

- il progettista: la responsabilità della rispondenza delle misure previste alle disposizioni vigenti in materia;

- l'Appaltatore ed il Direttore di Cantiere: la responsabilità dell'attuazione delle stesse in sede di esecuzione dell'appalto.

L'Appaltatore dovrà portare a conoscenza del personale impiegato in cantiere e dei rappresentanti dei lavori per la sicurezza il piano (o i piani) di sicurezza ed igiene del lavoro e gli eventuali successivi aggiornamenti, allo scopo di informare e formare detto personale, secondo le direttive eventualmente emanate dal Coordinatore per l'esecuzione.

Art. 20

ONERI ED OBBLIGHI A CARICO DELL’APPALTATORE.

Oltre gli oneri di cui al Capitolato Generale e gli altri specificati nel presente Capitolato speciale, saranno a carico dell’appaltatore gli oneri e gli obblighi sotto specificati, restando espressamente convenuto che di tutti essi si è tenuto conto nello stabilire i prezzi dei lavori.

- consentire l’accesso ai luoghi di lavoro ai tecnici CPT; porre a disposizione degli stessi tutta la documentazione in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, alla cui tenuta sono obbligati per disposizioni di leggi vigenti; fornire al CTP, entro quattro giorni lavorativi successivi alla prima visita in cantiere, tutte le informazioni e dichiarazioni previste dall’art. 3 comma 8 lettera b), del Decreto Legislativo 14 agosto 1996 n° 494;

- la conservazione e la consegna alla Stazione appaltante degli oggetti di valore intrinseco archeologico e storico che eventualmente si rinvenissero durante l’esecuzione di lavori;

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- l'osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alle assicurazioni varie degli operai contro gli infortuni sul lavoro, la disoccupazione involontaria, la invalidità e vecchiaia, la tubercolosi e delle altre disposizioni in vigore o che potranno intervenire in corso di appalto;

- l'osservanza delle disposizioni di cui alla Legge 21 agosto 1921, n. 1312, sull'assunzione obbligatoria degli invalidi civili e successive modifiche;

- le opere provvisionali ordinate dalla Direzione Lavori per garantire la continuità dei pubblici servizi e del transito dei veicoli e pedoni;

- l’accertamento e l’ubicazione delle utenze pubbliche e private in sottosuolo; la deviazione provvisoria di strade, di accessi, condotte, ecc., nonché al mantenimento degli accessi alle proprietà private;

- gli esaurimenti di acqua che potranno verificarsi negli scavi per infiltrazioni, fughe da condotte esistenti, scarichi accidentali, piogge, ecc.;

- l’assicurazione contro gli incendi di tutte le opere e del cantiere dall’inizio dei lavori fino al collaudo finale comprendendo nel valore assicurato anche le opere eseguite da altre ditte che dovrà essere integrata nella polizza per i rischi di esecuzione di cui all’art. 10 del presente Capitolato;

- eventuale pagamento delle tasse per concessione dei permessi comunali, sia per l’eventuale occupazione temporanea del suolo pubblico, per l’uso e l’agibilità di passi carrabili;

- l'adozione, nell'esecuzione di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie per garantire la vita e l'incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché per evitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le disposizioni contenute nel D.Lgs. 19.09.1994, n. 626 e successive modificazioni e integrazioni;

- l’uso anticipato delle opere che venissero richieste dalla D.L. senza che l’Appaltatore abbia perciò diritto a speciali compensi. Esso potrà richiedere che sia redatto apposito verbale circa lo stato delle opere per essere garantito dai possibili danni che potessero derivare ad esse;

- al lavaggio accurato giornaliero con getti d’acqua ed eventuale scopatura delle aree pubbliche in qualsiasi modo lordate durante l’esecuzione dei lavori;

- la dimostrazione dei pesi, a richiesta della Direzione lavori, presso le pubbliche o private stazioni di pesatura;

- sono pure a carico dell’Impresa il risarcimento dei danni di ogni genere ai proprietari i cui immobili, non espropriati dall’Amministrazione, fossero in qualche modo danneggiati durante l’esecuzione dei lavori; infatti l’Appaltatore è responsabile della stabilità delle superfici degli scavi e delle strutture e fabbricati esistenti in prossimità degli stessi e dovrà di conseguenza, con proprio onere, predisporre armature di sostegno e di contenimento degli scavi in quantità tale da garantire la sicurezza delle opere;

- tutti gli obblighi ed oneri previsti a carico dell’appaltatore dalla Legge n.55/90;

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- la fornitura di tutto il personale idoneo nonché degli attrezzi e degli strumenti necessari per rilievi, tracciamenti e misurazioni relative alle operazioni di consegna, verifica, contabilità e collaudo dei lavori; all’onere di rilevare in contraddittorio con la Direzione Lavori le misurazioni dei lavori eseguiti e la stesura su disegni riproducibili dei rilievi effettuati, il tutto prima di essere trascritto sui libretti delle misure;

- l’impresa non potrà, salvo esplicita autorizzazione scritta dalla Direzione Lavori provvedere o autorizzare a terzi alla pubblicazione di notizie, fotografie e disegni delle opere oggetto di appalto;

- ad ottemperare alle prescrizioni di legge in materia di esposizioni ai rumori;

- comunicare tempestivamente per iscritto con lettera raccomandata alla Stazione appaltante ed alla Direzione Lavori ogni modificazione intervenuta durante il corso dei lavori riguardo la rappresentanza legale, tecnica della società e del cantiere;

- è obbligo dell’impresa aggiudicataria fornire prima della posa in opera di qualsiasi materiale, o l’esecuzione di un qualsiasi tipologia di lavoro, presentare alla Direzione Lavori la campionatura dei materiali, i dettagli costruttivi e le schede tecniche relativi alla posa in opera

- eventuali lavori e gli ingombri sulla sede dovranno essere segnalati e delimitati nel rispetto del D.L.vo n. 285 del 30.04.1992 “Nuovo Codice della Strada” e dal D.P.R. 16.12.1992 n.495 (Regolamento per l’esecuzione del Nuovo Codice della Strada) e successive modificazioni e integrazioni;

- eventuale illuminazione notturna del cantiere, secondo le disposizioni della D.L.;

- l’impresa è obbligata a sottostare in pieno e senza riserve alle condizioni poste dalla Stazione appaltante nel presente Capitolato Speciale, capitolati impianti, norme tecniche e a tutte le norme vigenti in materia, le quali, anche se non espressamente indicate, si intendono tutte richiamate nei Capitolati stessi;

- il completo sgombero entro 15 gg. dal verbale di ultimazione dei lavori, del cantiere, da materiali, mezzi d’opera e impianti di sua proprietà;

- nominare un Direttore tecnico di cantiere quale responsabile dei lavori e relativa comunicazione all’Ente appaltante ed al Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione, come da disposizioni di legge;

- le spese e procedure di istanze, analisi, permessi, trasporti speciali, ecc. e tutto quanto occorra per lo smaltimento dei materiali di risulta classificabili tra quelli inquinanti in base alla vigente legislazione;

- approvvigionare tempestivamente i materiali necessari per l’esecuzione delle opere;

- corrispondere ai propri dipendenti le retribuzioni dovute e rilasciare dichiarazioni di aver provveduto nei loro confronti alle assistenze, assicurazioni e previdenze secondo le norme di legge e dei Contratti Collettivi di lavoro;

- il tempestivo approntamento in cantiere delle attrezzature, degli apprestamenti e delle procedure esecutive previste dai piani di sicurezza ovvero richieste dal Coordinatore in fase di esecuzione dei lavori;

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- fornire alle imprese subappaltanti ed ai lavoratori autonomi presenti in cantiere adeguata documentazione, informazione e supporto tecnico-organizzativo, le informazioni relative ai rischi derivanti dalle condizioni ambientali nelle immediate vicinanze del cantiere, dalle condizioni logistiche all’interno del cantiere, dalle elaborazioni da eseguire, dall’interferenza con altre imprese secondo quanto previsto dall’articolo 7 del D.Lgs.vo n. 626/94;

- mettere a disposizione di tutti i responsabili del servizio di prevenzione e protezione delle imprese subappaltanti e dei lavoratori autonomi il progetto della sicurezza ed il piano di sicurezza e coordinamento;

- le spese di adeguamento del cantiere in osservanza del decreto legislativo n. 626/1994, e successive modifiche.

Per effetto di tale situazione ogni e qualsiasi danno o responsabilità che dovesse derivare dal mancato rispetto delle disposizioni sopra richiamate, sarà a carico esclusivamente all’Appaltatore con esonero totale della Stazione Appaltante.

L’Appaltatore è l’unico responsabile dell’esecuzione delle opere appaltate in conformità a quanto prescritto dalla normativa vigente in materia, della rispondenza di dette opere e parti di esse alle condizioni contrattuali, dei danni direttamente o indirettamente causati durante lo svolgimento dell’appalto.

Nel caso di inosservanza da parte dell’Appaltatore delle disposizioni di cui sopra, la Direzione dei Lavori, a suo insindacabile giudizio, potrà, previa diffida a mettersi in regola, sospendere i lavori restando l’Appaltatore tenuto a risarcire i danni direttamente o indirettamente derivati al Committente in conseguenza della sospensione.

Tutti gli oneri sopra descritti fanno carico all’Appaltatore e sono compresi nei prezzi di applicazione per ciascuna categoria di lavoro.

Art. 21

CONDOTTA DEI LAVORI – DISCIPLINA DEI CANTIERI – PERSONALE DELL’APPALTATORE – VARIAZIONI DELLO STATO DEI LUOGHI.

Il personale destinato ai lavori dovrà essere, per numero e qualità, adeguato all’importanza dei lavori da eseguire ed ai termini di consegna stabiliti o concordati con la Direzione dei Lavori anche in relazione a quanto indicato dal programma dei lavori. Dovrà pertanto essere formato e informato in materia di approntamento di opere, di presidi di prevenzione e protezione e in materia di salute e igiene del lavoro.

L’inosservanza delle predette condizioni costituisce per l’Appaltatore responsabilità, sia in via penale che civile, dei danni che per effetto dell’inosservanza stessa dovessero derivare al personale, a terzi ed agli impianti di cantiere.

L’Appaltatore dovrà inoltre osservare le norme e le prescrizioni delle leggi e dei regolamenti vigenti sull’assunzione, tutela, protezione ed assistenza dei lavoratori impegnati sul cantiere, comunicando, non oltre 15 giorni dall’inizio dei lavori, gli estremi della propria iscrizione agli Istituti previdenziali ed assicurativi.

Tutti i dipendenti dell’Appaltatore sono tenuti ad osservare:

L’Appaltatore è in ogni caso responsabile dei danni cagionati dalla inosservanza e trasgressione delle prescrizioni tecniche e delle norme di vigilanza e di sicurezza disposte dalle leggi e dai regolamenti vigenti.

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La Direzione dei Lavori potrà esigere l’immediato cambiamento del Tecnico di cantiere e del personale per incapacità, insubordinazione o grave negligenza, fermo restando la responsabilità dell’Appaltatore nei confronti dell’Ente committente per i danni, inadempienze, malafede o frode degli addetti nell’impiego dei materiali.

A fronte di tali eventi né l’Appaltatore né il suo rappresentante potranno vantare alcuna indennità.

L’impresa non potrà variare lo stato dei luoghi senza autorizzazione scritta della Direzione Lavori.

Art. 22

TRACCIAMENTI.

L’impresa è tenuta ad eseguire a sua cura e spesa tutte le necessarie operazioni di rilievo dello stato attuale prima dell'inizio lavori e di tracciamento delle opere sotto il controllo e secondo le indicazioni che le saranno date dalla D.L., restando altresì obbligata alla conservazione degli elementi relativi per tutta la durata dell’appalto. Riscontrandosi opere male eseguite per errore nei tracciamenti, l’appaltatore non potrà invocare a scarico della propria responsabilità le verifiche fatte dai funzionari dell’Amministrazione appaltante e sarà obbligata ad eseguire a sue spese tutti gli interventi che la Direzione dei Lavori ordinerà a proprio insindacabile giudizio per le necessarie correzioni compresa la totale demolizione e ricostruzione delle opere.

Art. 23

REPERIBILITÀ DELL’IMPRESA.

L’impresa deve garantire la reperibilità totale e l’immediata attivazione del servizio nei casi d’emergenza.

L’Appaltatore presenterà al Committente, subito dopo la firma del contratto, con nota scritta e controfirmata, il recapito telefonico al quale l’Amministrazione farà ricorso nei casi in cui si manifestassero necessità urgenti, ivi comprese le ore ed i giorni non lavorativi. L’impresa deve organizzarsi in modo da garantire l’avvio immediato, nei suddetti casi, dei lavori che le saranno ordinati e che saranno richiesti telefonicamente al recapito di cui sopra. Nel caso in cui essa, contattata telefonicamente, non risultasse reperibile o non intervenisse con i criteri descritti, l’Amministrazione resta in facoltà di ricorrere alla risoluzione immediata del contratto, salvo addebito dei danni che potessero conseguire dal mancato intervento della ditta.

Art. 24

ORDINE DA TENERSI NELL’ANDAMENTO DEI LAVORI.

In linea generale l’Appaltatore avrà la facoltà di sviluppare i lavori nel modo che crederà più conveniente per darli perfettamente compiuti nel termine contrattuale purché, a giudizio della D.L. non riesca pregiudizievole alla buona riuscita delle opere ed agli interessi dell’Ente appaltante.

Questa si riserva in ogni modo il diritto di stabilire l’esecuzione di un determinato lavoro entro un congruo termine perentorio o di disporre l’ordine di esecuzione del lavoro nel modo che riterrà più conveniente, senza che l’appaltatore possa rifiutarsi o farne oggetto di richiesta di particolari compensi.

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Art. 25

NORME PER LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI LAVORI.

Per tutte le opere dell’appalto le varie quantità di lavoro saranno determinate con misure geometriche o a numero o a peso, escluso ogni altro metodo.

I prezzi unitari in base ai quali saranno pagati i lavori a misura appaltati e le forniture sono indicati rispettivamente nell'elenco descrittivo delle lavorazioni e forniture e nell'elenco prezzi unitari allegati.

I prezzi unitari si intendono comprensivi di spese generali ed utili.

I documenti amministrativi e di contabilità per l’accertamento dei lavori e la loro compilazione saranno quelli indicati nel Regolamento

I rilievi e le misurazioni dei lavori saranno eseguiti in contraddittorio tra la Direzione Lavori e l’Appaltatore. All’atto delle misurazioni la Direzione Lavori effettuerà il controllo della buona esecuzione dei lavori e la loro corrispondenza con rilievi e schizzi.

Gli elaborati grafici occorrenti per la contabilizzazione delle opere dovranno essere approntati dall’Appaltatore e, ove lo stesso non fornisca gli elaborati in tempo utile alla Direzione Lavori per l’emissione degli stati di avanzamento dei lavori, non si potrà procedere alla contabilizzazione e per il ritardo derivante l’Appaltatore non avrà diritto al risarcimento o ad indennizzo alcuno.

I materiali approvvigionati in cantiere, semprechè siano stati accettati dalla Direzione Lavori e certificati mediante la compilazione di un verbale di accertamento, verranno, ai sensi e nei limiti dell'art.28 del Capitolato Generale, compresi negli stati di avanzamento dei lavori per i pagamenti suddetti.

Gli oneri derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti nel presente articolo e dalle conseguenti responsabilità dell'Appaltatore, si intendono compresi e compensati nei prezzi contrattuali.

Art. 26

ORDINI DI SERVIZIO.

La Direzione Lavori impartirà tutte le disposizioni e istruzioni all’Appaltatore mediante ordini di servizio, redatti in duplice copia sottoscritte dal Direttore dei Lavori emanante e saranno comunicate all’Appaltatore che li restituirà firmati per avvenuta presa conoscenza.

Art. 27

VARIAZIONE DEI LAVORI – DIMINUZIONE DEI LAVORI.

Si richiamano l’articolo 132 del D.Lgs. n. 163/2006 e gli articoli 10, 11 e 12 del Capitolato Generale d’Appalto.

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Art. 28

SOSPENSIONE DEI LAVORI PER PERICOLO GRAVE ED IMMEDIATO O PER MANCANZA DEI REQUISITI MINIMI DI SICUREZZA.

In caso di inosservanza di norme in materia di igiene e sicurezza sul lavoro o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori, potrà ordinare la sospensione dei lavori, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro.

Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il Committente non riconoscerà alcun compenso o indennizzo all’Appaltatore; la durata delle eventuali sospensioni dovute ad inosservanza dell’Appaltatore delle norme in materia di sicurezza, non comporterà uno slittamento dei tempi di ultimazione dei lavori previsti dal contratto.

Art. 29

LAVORI EVENTUALI NON PREVISTI – NUOVI PREZZI.

Per l’esecuzione di categorie di lavoro non previste nel contratto e per le quali non si hanno i prezzi corrispondenti, si procederà alla determinazione di nuovi prezzi ragguagliati a lavori consimili compresi nel contratto ovvero deducendoli dal “Prezzario regionale Opere Edili della Liguria-” edito dall’Unione Regionale Camere di Commercio della Liguria, approvato con Decreto del Provveditorato Regionale delle Opere Pubbliche per la Liguria -Genova -, ovvero si provvederà ricavandoli totalmente o parzialmente da nuove e regolari analisi. (Art.136 del Regolamento).

Le nuove analisi verranno effettuate con riferimento ai prezzi elementari di mano d’opera, materiali, noli e trasporti alla data di formulazione dell’offerta.

I nuovi prezzi saranno determinati in contraddittorio tra il Direttore dei Lavori e l’Appaltatore ed approvati dal Responsabile del procedimento. Ove comportino maggiori spese rispetto alle somme previste nel quadro economico, essi saranno approvati dalla Stazione appaltante su proposta del Responsabile del procedimento prima di essere ammessi nella contabilità dei lavori.

I nuovi prezzi saranno sottoposti a ribasso contrattuale.

Se l’Appaltatore non accetterà i nuovi prezzi così determinati ed approvati, la Stazione appaltante potrà ingiungergli l’esecuzione delle lavorazioni o la somministrazione dei materiali sulla base di detti prezzi, comunque ammessi nella contabilità.

Art. 30

LAVORI IN ECONOMIA.

Gli eventuali lavori in economia che dovessero rendersi indispensabili possono essere autorizzati ed eseguiti solo nei limiti impartiti, con ordine di servizio, dalla D.L. e verranno rimborsati sulla base dell’elenco prezzi allegato al contratto.

La liquidazione dei lavori in economia ed a misura è condizionata alla presentazione di appositi fogli di registrazione, giornalmente rilasciati dalla Direzione dei Lavori, con l’indicazione delle lavorazioni eseguite in corso d’opera e dovrà pertanto essere effettuata con le stesse modalità stipulate per il contratto principale.

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Art. 31

RISOLUZIONE DEL CONTRATTO E RECESSO.

Qualora nei confronti dell’Appaltatore sia intervenuta l’emanazione di un provvedimento definitivo che dispone l’applicazione di una o più misure di prevenzione di cui all’art. 3 della Legge 27 dicembre 1956 n. 1423, ovvero sia intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato per frodi nei riguardi della Stazione appaltante, di subappaltatori, di fornitori, di lavoratori o di altri soggetti comunque interessati ai lavori, nonché per violazioni degli obblighi attinenti alla sicurezza sul lavoro, il Responsabile del procedimento valuterà, in relazione allo stato dei lavori ed alle eventuali conseguenze nei riguardi delle finalità dell’intervento, l’opportunità di procedere alla risoluzione del contratto. Nel caso di risoluzione, l’Appaltatore avrà diritto soltanto al pagamento dei lavori regolarmente eseguiti, decurtato degli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del contratto.Si applicano le disposizioni di cui all’art. 135 del D.Lgs. n. 163/2006.

Se la Direzione Lavori dovesse accertare che comportamenti dell’Appaltatore concretano grave inadempimento alle obbligazioni del contratto compreso gravi irregolarità e grave ritardo saranno applicate le disposizioni di cui agli artt..136, 138 e 139 del D.Lgs. n.163/2006.

Nel caso di fallimento dell’appaltatore o di risoluzione del contratto per grave inadempimento dell’originario appaltatore la Stazione Appaltante potrà interpellare per la prosecuzione delle opere le imprese successivamente classificate in graduatoria ai sensi dell’art. 140 del D.Lgs. n.163/2006 .

Art. 32

ONERI ED OBBLIGHI DERIVANTI DALLA LEGGE 46/90 E NORME VIGENTI.

L’appaltatore è tenuto al pieno rispetto della legge n° 46 del 5 marzo 1990, “Norme per la sicurezza degli impianti” e relativo regolamento di attuazione del DPR del 6 dicembre 1991 n° 447, in particolare, qualora interessano le opere in questione, sono a carico dell’appaltatore i seguenti specifici oneri:- deposito del progetto ai sensi dell’art.6, comma 3 della legge 46/90;- rilascio delle dichiarazioni di conformità (art. 9 legge 46/90) o certificato di collaudo.

Le dichiarazioni dovranno essere rese nella forma stabilita dal D.M. 20 febbraio 1992 e DPR 447/91. Altresì l’Appaltatore è soggetto agli oneri ed all’esatta osservanza delle normative CEI, alle normative VV. FF. riguardanti l’attuazione dei provvedimenti di prevenzione incendi.

Art. 33

DANNI ALLE OPERE – DANNI DI FORZA MAGGIORE.

In caso di danni alle opere eseguite, dovuti a qualsiasi motivo, con la sola esclusione delle cause di forza maggiore, l’Appaltatore dovrà provvedere, a propria cura e spese, senza sospendere o rallentare l’esecuzione dei lavori, al ripristino di tutto quanto danneggiato.

Quando invece i danni dipendono da cause di forza maggiore, l’Appaltatore è tenuto a farne denuncia al Direttore dei Lavori entro 5 (cinque) giorni dal verificarsi dell’evento, pena la decadenza dal diritto al risarcimento. (art. 20 del capitolato generale e art. 139 del Regolamento).

Ricevuta la denuncia il Direttore dei Lavori procederà alla redazione di un processo verbale di accertamento, indicando eventuali prescrizioni ed osservazioni.

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Il compenso che l’Ente appaltante riconoscerà all’Appaltatore è limitato esclusivamente all’importo dei lavori necessari per la riparazione o il ripristino del danno.

I materiali approvvigionati in cantiere a piè d'opera rimarranno a rischio e pericolo dell'Appaltatore per qualunque causa di deterioramento o perdita e potranno essere rifiutati se al momento dell'impiego o dell'entrata nel magazzino non saranno più ritenuti idonei dalla Direzione Lavori.

L'Appaltatore non potrà, per alcun motivo, sospendere o rallentare l'esecuzione dei lavori tranne che per quelle parti il cui stato deve rimanere inalterato sino ad avvenuto accertamento dei fatti.

Art. 34

SINISTRI ALLE PERSONE E DANNI ALLE PROPRIETÀ.

Qualora nell’esecuzione dei lavori avvengano sinistri alle persone, o danni alle proprietà il Direttore di Lavori compilerà apposita relazione che trasmetterà al Responsabile del procedimento indicando il fatto e le presumibili cause ed adotterà gli opportuni provvedimenti finalizzati a ridurre per la Stazione appaltante le conseguenze dannose.

ART. 35

CONTROVERSIE.

Si applicano gli artt. 239 , 240 e 244 del D.Lgs. n.163/2006 per le controversie derivanti dall’esecuzione del Contratto.E’ esclusa la competenza arbitrale

Art. 36

DISCIPLINA DEI SUBAPPALTI.

Per quando riguarda eventuali opere di subappalto, esse dovranno essere preventivamente autorizzate, ai sensi della normativa vigente, dall’Ente appaltante ai sensi 118 del D.Lgs. n. 163/2006.

Art. 37

DISPOSIZIONI ANTIMAFIA.

Prima e dopo l’aggiudicazione l’appaltatore dovrà attenersi alle prescrizioni previste dalla legge n° 575 del 31 maggio 1965 e successive modificazioni ed integrazioni.

Art. 38

DOMICILIO LEGALE.

L’appaltatore dovrà, nel contratto, eleggere domicilio legale in Sanremo, come stabilito dall'art. 2 del Capitolato Generale. Le richieste, le intimazioni, gli ordini, le prescrizioni di termini ed ogni altra notificazione o comunicazione potranno essere fatte tanto alla persona dell’appaltatore direttamente quanto ai suoi rappresentanti.

Le citazioni e gli atti giudiziari saranno notificati in conformità alle prescrizioni vigenti. Per qualsiasi controversie il foro competente è quello di Sanremo

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Art. 39

RESPONSABILITÀ DELL’APPALTATORE.

L’Appaltatore è l’unico responsabile dell’esecuzione delle opere appaltate in conformità alle migliori regole d’arte, della rispondenza di dette opere e parti di esse alle condizioni contrattuali, del rispetto di tutte le norme di legge e di regolamento.

Le disposizioni impartite dalla Direzione lavori, la presenza nel cantiere del personale di assistenza e sorveglianza, l’approvazione dei tipi, procedimenti e dimensionamenti strutturali e qualunque altro intervento devono intendersi esclusivamente connessi con la miglior tutela dell’Amministrazione e non diminuiscono la responsabilità dell’Appaltatore, che sussiste in modo assoluto ed esclusivo dalla consegna dei lavori al collaudo, fatto salvo maggior termine di cui agli artt. 1667 e 1669 del C.C..

Art. 40

PAGAMENTO DEI DIPENDENTI DELL’APPALTATORE.

In caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente, in conformità all’art.13 del Capitolato Generale e all’art. 8 del Contratto d’Appalto, l’Appaltatore sarà invitato per iscritto dal Responsabile del procedimento a provvedere entro i successivi 15 giorni.

Ove egli non provvederà o non contesterà formalmente e motivatamente la legittimità della richiesta entro il termine sopra assegnato la Stazione appaltante potrà pagare anche in corso d’opera direttamente i lavoratori le retribuzioni arretrate detraendo il relativo importo dalle somme dovute all’Appaltatore in esecuzione al contratto.

I pagamenti di cui al primo capoverso fatti dalla Stazione appaltante saranno provati dalle quietanze predisposte a cura del Responsabile del procedimento e sottoscritte dagli interessati.

Nel caso di formale contestazione delle richieste da parte dell’Appaltatore, il Responsabile del procedimento provvederà all’inoltro delle richieste e delle contestazioni all’Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione per i necessari accertamenti.

Art. 41

CESSIONE DEL CORRISPETTIVO D’APPALTO.

L’Appaltatore potrà cedere il corrispettivo dell’appalto ai sensi dell’art. 117 del D.Lgs. n. 163/2006.

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PARTE SECONDAPRESCRIZIONI TECNICHE

Art. 42

DIFESA AMBIENTALE

L’Appaltatore si impegna, nel corso dello svolgimento dei lavori, a salvaguardare l’integrità dell’ambiente, rispettando le norme attualmente vigenti in materia ed adottando tutte le precauzioni possibili per evitare danni di ogni genere.In particolare, nell’esecuzione delle opere, dovrà provvedere a:–  evitare l’inquinamento delle falde e delle acque superficiali;–  effettuare lo scarico dei materiali solo nelle discariche autorizzate;– segnalare tempestivamente al Committente ed al Direttore dei Lavori il ritrovamento,

nel corso dei lavori di scavo, di opere sotterranee che possano provocare rischi di inquinamento o materiali contaminati.

– mantenere sempre efficiente il sistema di smaltimento dei reflui

Art. 43

ACCETTAZIONE DEI MATERIALI

I materiali e le forniture da impiegare nelle opere da eseguire dovranno essere delle migliori qualità esistenti in commercio, possedere le caratteristiche stabilite dalle leggi e dai regolamenti vigenti in materia ed inoltre corrispondere alla specifica normativa del presente capitolato o degli altri atti contrattuali.Si richiamano peraltro, espressamente, le prescrizioni del Capitolato Generale, le norme UNI, CNR, CEI e le altre norme tecniche europee adottate dalla vigente legislazione.Sia nel caso di forniture legate ad installazione di impianti che nel caso di forniture di materiali d’uso più generale, l’Appaltatore dovrà presentare adeguate campionature almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori, ottenendo l’approvazione della Direzione dei Lavori.

Le caratteristiche dei vari materiali e forniture saranno definite nei modi seguenti:a) dalle prescrizioni generali del presente capitolato;b) dalle descrizioni dell’allegato elenco prezzi unitari al presente capitolato;c) da disegni, dettagli esecutivi o relazioni tecniche specifiche allegati al progetto.

Resta comunque contrattualmente fissato che tutte le specificazioni o modifiche apportate nei modi suddetti fanno parte integrante del presente capitolato.Salvo diversa indicazione, i materiali e le forniture proverranno da quelle località che l’Appaltatore riterrà di sua convenienza purché, ad insindacabile giudizio della D. L., ne sia riconosciuta l’idoneità e la rispondenza ai requisiti prescritti.L’Appaltatore è obbligato a prestarsi in qualsiasi momento ad eseguire o far eseguire presso il laboratorio o istituto indicato, tutte le prove prescritte dal presente capitolato o dalla Direzione dei Lavori sui materiali impiegati o da impiegarsi, nonché sui manufatti, sia prefabbricati che realizzati in opera e sulle forniture in genere.Il prelievo dei campioni destinati alle verifiche qualitative dei materiali stessi, da eseguire secondo le norme tecniche vigenti, verrà effettuato in contraddittorio e sarà appositamente verbalizzato.L’Appaltatore farà sì che tutti i materiali mantengano, durante il corso dei lavori, le stesse caratteristiche riconosciute ed accettate dalla Direzione dei Lavori.Qualora in corso d’opera, i materiali e le forniture non fossero più rispondenti ai requisiti prescritti o si verificasse la necessità di cambiare gli approvvigionamenti,

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l’Appaltatore sarà tenuto alle relative sostituzioni e adeguamenti senza che questo costituisca titolo ad avanzare alcuna richiesta di variazione prezzi.

Le forniture non accettate ad insindacabile giudizio dalla Direzione dei Lavori dovranno essere immediatamente allontanate dal cantiere a cura e spese dell’Appaltatore e sostituite con altre rispondenti ai requisiti richiesti.

L’Appaltatore resta comunque totalmente responsabile in rapporto ai materiali forniti la cui accettazione, in ogni caso, non pregiudica i diritti che l’Appaltante si riserva di avanzare in sede di collaudo finale.

L’Appaltatore ha altresì l’obbligo di produrre, relativamente ai materiali impiegati e alle forniture effettuate, tutte le specifiche tecniche, i certificati di origine, i certificati di rispondenza alla vigente normativa, le prove di laboratorio e quant’altro espressamente richiesto dalla Direzione Lavori, compreso gli schemi tecnici di installazione e di montaggio, i manuali di manutenzione e controllo e ogni e qualsiasi altro documento necessario all’uopo richiesto dalla D.L..

Art. 44

DIREZIONE LAVORI

L’Appaltante, prima della consegna dei lavori, comunicherà all'Appaltatore il nominativo del Direttore dei Lavori al quale competono le attività demandate dalla Legge e dal Regolamento.

La Direzione Lavori, esercita la sorveglianza dei Lavori stessi senza l'obbligo di presenza continuativa in cantiere, non potrà avere alcuna responsabilità in materia infortunistica: l'Appaltatore pertanto sarà tenuto a mantenere costantemente presenti "Dirigenti di Impresa", qualificati, preposti alla predisposizione, applicazione e manutenzione delle provvisioni anti-infortunio, come richieste dalla legge ed in accordo con il Piano di Coordinamento e con il Piano Operativo per la Sicurezza e con le disposizioni impartite dal coordinatore della sicurezza.

Sottoscrivendo il presente Capitolato Speciale, l'Appaltatore dichiara di accettare l'onere sopra accennato, nell'ambito dell'autonomia organizzativa d'impresa, esonerando da qualsiasi responsabilità in materia l'Appaltante, la Direzione Lavori.

Il nominativo del (o dei) responsabile delle provvisioni anti-infortunio dovrà essere comunicato per iscritto all'Appaltante prima dell'inizio dei lavori; tale comunicazione conterrà allegata l'accettazione dell'incarico sottoscritta dai dirigenti in argomento.Se, per causa accidentale, i responsabili delle provvisioni anti-infortunio dovessero assentarsi dal cantiere, i lavori dovranno essere immediatamente sospesi.La Direzione Lavori , nell'esercizio della sua attività, principalmente di controllo di rispondenza fra esecuzione e contratto, potrà emettere ordini verbali e scritti ai quali l'Appaltante è tenuto ad adeguarsi con adempimento immediato.

La Direzione Lavori, senza l'obbligo di giustificazione alcuna verso l'Appaltatore o l'Appaltante, ha la facoltà insindacabile di allontanare dal cantiere, anche definitivamente, personale o fornitori che non siano di gradimento della stessa Direzione Lavori, quando questa li ritenga pregiudizievoli per il buon andamento dei Lavori.

Per l'esecuzione dei Lavori costituiranno indicazione definitiva gli elaborati del progetto esecutivo previa le indicazioni dettagliate che al momento opportuno fornirà la D.L.

Alla Direzione Lavori spetta la insindacabile facoltà di fornire le disposizioni esecutive per l'esecuzione dei lavori nonché di introdurre nelle opere, all'atto esecutivo, quelle varianti

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che riterrà opportune, nell'interesse della buona riuscita e dell'economia dei lavori, senza che l'appaltatore possa per ciò trarre motivo per avanzare pretese di compensi od indennizzi di qualsiasi natura o specie.Si sottolinea che prima di procedere ad ogni e qualsiasi fornitura l'appaltatore dovrà chiedere espressamente autorizzazione scritta all D.L. che provvederà a ciò mediante apposito "ordine di servizio".Senza autorizzazione scritta specificatamente emessa dalla Direzione Lavori la fornitura che eventualmente fosse fatta potrà non essere riconosciuta ai fini contabili.I tecnici della D.L., all'uopo designati dall'Amministrazione, cureranno la Direzione dei Lavori con visite periodiche, emanando disposizioni ed ordini orali e scritti per l'esecuzione dell'opera in tutte le sue fasi, riconoscendoli l'Amministrazione quali suoi rappresentanti a questo fine e a tutti gli effetti connessi ai sensi del presente Capitolato. L'appaltatore dovrà dare costantemente prova, nei confronti della Direzione Lavori, di volenteroso e leale spirito di collaborazione, seguendone con scrupolo e diligenza tutte le indicazioni contenute nel progetto e nel Capitolato e prescrizioni tecniche, nonché uniformandosi a tutte le istruzioni orali e scritte che essa formulerà nel corso dell'esecuzione dell'opera.Il fatto che vengano forniti a cura dell'Amministrazione e della Direzione Lavori elaborati anche dettagliati e che la Direzione Lavori presti eventualmente la sua diligente opera di collaborazione alla buona riuscita del lavoro, assistendo ai tracciamenti ed alle varie fasi di esecuzione dell'opera e controllandone la rispondenza agli elaborati, non esime minimamente l'Appaltatore dalla sua piena responsabilità per quanto concerne l'esecuzione delle varie parti e la riuscita delle medesime a perfetta regola d'arte, restando quindi lo stesso obbligato ad eseguire a sue spese tutti i lavori che la Direzione Lavori ordinerà a proprio insindacabile giudizio per le correzioni eventualmente necessarie, qualunque ne sia l'estensione, compresa anche la totale demolizione e ricostruzione delle opere.Ad esclusione delle finiture per le quali la D.L. può prescrivere esattamente la provenienza, la cava, e così via, i materiali occorrenti per la costruzione delle opere proverranno da quelle località che l'Impresa riterrà di sua convenienza, purché, ad insindacabile giudizio della Direzioni Lavori, siano riconosciuti della migliore qualità della specie e rispondano ai requisiti di cui in appresso.Quando la Direzione Lavori avrà rifiutata una qualsiasi provvista perché ritenuta, a suo insindacabile giudizio, non idonea ai lavori, l'Impresa dovrà sostituirla con l'altra che risponde ai requisiti voluti ed i materiali rifiutati dovranno essere immediatamente allontanati dalla sede del lavoro e dal cantiere, a cura e spese dell'Appaltatore.Salvo speciali prescrizioni tutti i materiali occorrenti per i lavori dovranno provenire da cave, fabbriche, stabilimenti, depositi, ect., scelti ad esclusiva cura dell'Impresa, la quale non potrà quindi accampare alcuna eccezione, qualora, in corso di coltivazione delle cave o di esercizio delle fabbriche, degli stabilimenti, ect., i materiali non fossero più rispondenti ai requisiti prescritti, ovvero venissero a mancare ed essa fosse, quindi obbligata a ricorrere ad altre cave in località diverse od a diverse provenienze, intendendosi che anche in tali casi resteranno invariati i prezzi come pure tutte le prescrizioni che si riferiscono alla qualità e dimensioni dei singoli materiali.Per la provvista dei materiali in genere, si richiamano espressamente le prescrizioni degli artt. 20 e 21 del Capitolato Generale e, per la scelta ed accettazione dei materiali stessi, saranno - a seconda dei casi - applicabili le norme ufficiali in vigore, ivi comprese quelle emanate dal C.N.R., all'osservanza delle quali l'Impresa è tenuta ad ogni effetto.Per quanto concerne le qualità e la provenienza dei materiali valgono, altresì, tutte le norme contenute negli articoli dal nr.7 al nr. 23 del già richiamato Capitolato Speciale Tipo per gli appalti dei lavori edilizi, ultima edizione, redatto a cura del Ministero dei Lavori Pubblici,Per le descrizioni particolareggiate vedasi il Capo III del Capitolato Speciale Tipo.Stante il particolare tipo di intervento l'Impresa si obbliga a garantire la presenza continuativa di:a) capo cantiereb) geometra o ingegnereentrambe esperti in lavori marittimi, che abbiano maturato una buona esperienza e forniscano referenze attendibili e comprovabili.

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L'impresa appaltatrice si impegna a sostituire tale personale, a semplice richiesta della D.L., qualora ad insindacabile giudizio della stessa D.L. i tecnici designati dall'Impresa non possedessero i requisiti necessari.L'Impresa dovrà tenere le seguenti scritture:1. Libro giornale, nel quale verranno registrate giornalmente tutte le circostanze che

possono interessare l'andamento dei lavori:- le condizioni meteorologiche, maestranze presenti, fase di avanzamento lavori, data

dei getti dei c.a. e dei relativi disarmi, stato dei lavori affidati dall'Impresa ad altre ditte;

- le disposizioni ed osservazioni della Direzione Lavori;- le annotazioni dell'Impresa;- le sospensioni, riprese e proroghe dei lavori.La compilazione del libro giornale sarà curata dal Direttore dei Lavori, anche a mezzo dei propri collaboratori designati.Lo stesso dovrà essere sottoscritto in ogni foglio dall'Impresa e dal Direttore dei Lavori. Normalmente durante il corso dei lavori resterà in consegna all'Impresa, in cantiere; al termine verrà ritirato dal Direttore dei Lavori, che dovrà tenerlo a disposizione delle parti contraenti.

Art. 45

RILIEVI – CAPISALDI - TRACCIATI

Prima dell’inizio dei lavori l’Appaltatore dovrà verificare larispondenza dei piani quotati, delle sezioni e dei profili allegati al contratto inclusi gli eventuali aggiornamenti ricevuti in corso d’opera, richiedendo, entro 15 giorni dalla consegna dei suddetti disegni, tutti i chiarimenti necessari; trascorso questo termine si intendono accettati tutti gli elaborati e le relative prescrizioni.Sarà onere dell’Appaltatore provvedere alla realizzazione e conservazione di capisaldi di facile individuazione e del tracciamento e picchettazione delle aree interessate dalle opere da eseguire, con l’impiego di modine e strutture provvisorie di riferimento in base alle quali eseguirà il successivo tracciamento.

Art. 46

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE LAVORAZIONI A MISURA

Qualora, nell'ambito dei lavori oggetto del presente capitolato, si rendesse necessaria la realizzazione di opere da valutare a misura, queste dovranno essere computate secondo i criteri riportati di seguito.Tutti i prezzi dei lavori valutati a misura sono comprensivi delle spese per il carico, la fornitura, il trasporto, la movimentazione in cantiere e la posa in opera dei materiali includendo, inoltre, le spese per i macchinari di qualsiasi tipo (e relativi operatori), le opere provvisorie, le assicurazioni ed imposte, l'allestimento dei cantieri, le spese generali, l'utile dell'Appaltatore e quanto altro necessario per la completa esecuzione dell'opera in oggetto.Viene quindi fissato che tutte le opere incluse nei lavori a misura elencate di seguito si intenderanno eseguite con tutte le lavorazioni, i materiali, i mezzi e la mano d'opera necessari alla loro completa corrispondenza con le prescrizioni progettuali e contrattuali, con le indicazioni della direzione lavori, con le norme vigenti e con quanto previsto dal presente capitolato senza altri oneri aggiuntivi, da parte dell'Appaltante, di qualunque tipo.Il prezzo stabilito per i vari materiali e categorie di lavoro è comprensivo, inoltre, dell'onere per l'eventuale posa in opera in periodi di tempo diversi, qualunque possa essere l'ordine di arrivo in cantiere dei materiali forniti dall'Appaltatore.

DEMOLIZIONI

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Le demolizioni totali o parziali di fabbricati o strutture in genere, verranno compensate a metro cubo vuoto per pieno calcolato dal piano di campagna alla linea di gronda del tetto; l'Appaltatore Š, comunque, obbligato ad eseguire a suo carico la demolizione delle fondazioni, del pavimento del piano terra e di tutte le strutture al di sotto della linea di gronda.La misurazione vuoto per pieno sarà fatta computando le superfici esterne dei vari piani con l'esclusione di aggetti, cornici e balconi e moltiplicando queste superfici per le altezze dei vari piani misurate da solaio a solaio; per l'ultimo piano demolito sarà preso come limite superiore di altezza il piano di calpestio del solaio di copertura o dell'imposta del piano di copertura del tetto.I materiali di risulta sono di proprietà dell'Appaltante, fermo restando l'obbligo dell'Appaltatore di avviare a sue spese tali materiali a discarica.

SCAVILe opere di scavo saranno compensate secondo i prezzi indicati nell'elenco per gli scavi in genere che comprenderanno:- taglio di arbusti, piante, estirpazione di cespugli e quant'altro costituisca impedimento allo svolgimento dei lavori;- lo scavo di materie asciutte e bagnate che dovranno essere rimosse anche in presenza d'acqua;- qualunque tipo di movimentazione del materiale estratto fino al trasporto a discarica, il rinterro oppure la riutilizzazione nel cantiere stesso;- per opere provvisorie quali rilevati, passaggi, attraversamenti, puntellature ed armature necessarie a garantire condizioni di assoluta sicurezza per mano d'opera e mezzi impegnati nei lavori;- il contenimento delle scarpate, la regolarizzazione delle pareti, la formazione di gradoni o livelli per la posa di tubazioni da porre anche su piani differenti, lo spianamento del fondo o la predisposizione di opere di drenaggio.La misurazione del lavoro svolto sarà eseguita nei modi seguenti:- per gli scavi di sbancamento il volume sarà valutato secondo le sezioni ragguagliate sulla base delle misurazioni eseguite in corso d'opera prima e dopo i lavori;- gli scavi di fondazione saranno valutati su un volume ottenuto dal prodotto dell'area di base della fondazione stessa per la profondità misurata sotto il piano degli scavi di sbancamento, considerando le pareti perfettamente verticali.Il prezzo fissato per gli scavi verrà applicato a tutti i materiali o detriti inferiori ad 1 mc. (escludendo la roccia da mina) che verranno computati a volume; i materiali o parti rocciose superiori ad 1 mc. di volume saranno calcolati a parte e detratti dalle quantità degli scavi di materiale vario.

SCAVI DI SBANCAMENTOIl volume degli scavi di sbancamento verrà calcolato secondo le sezioni geometriche di riferimento rilevate in contradittorio con l'Appaltatore a lavori eseguiti.Gli scavi per cassonetti, trincee, fossi, canali, etc. eseguiti per lavori stradali, verranno valutati come scavi di sbancamento analogamente a tutti gli scavi per opere murarie ed interventi da realizzare su rilevati già eseguiti.

SCAVI DI FONDAZIONEIl volume degli scavi di fondazione verrà calcolato moltiplicando la superficie della fondazione stessa per la sua profondità al di sotto del piano di sbancamento, oppure, quando tale sbancamento non dovesse venire effettuato, al di sotto del terreno naturale; nel caso di scavi a diverse profondità, il volume di calcolo sarà suddiviso in pi— zone alle quali saranno applicati i prezzi relativi fissati nell'Elenco allegato al contratto.Per gli scavi di fondazione da eseguire con l'impiego di casseri, paratie e strutture simili, verrà incluso nel volume di scavo per fondazione anche lo spazio occupato dalle strutture indicate.Nel caso di scavi per tubazioni interrate, il piano di posa verrà valutato con una larghezza pari al diametro del tubo aumentato di 20 cm. per parte e considerando i seguenti rapporti indicativi:

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a) scavi di profondità fino a 1,5 m., larghezza = 60 cm.b) " " " " " 3 m., " = 80 cm.c) " " " superiori a 3 m., larghezza min. = 1 m.

RILEVATIIl prezzo relativo all'esecuzione di rilevati o rinterri verrà calcolato a volume sulle sezioni o sagome ragguagliate e sarà comprensivo di tutti gli oneri necessari per il costipamento, la disposizione a strati, la formazione di banchine, l'eventuale scavo di cassonetti (da dedurre dal volume complessivo del rilevato), i profili per scarpate e cigli.Sono esclusi dal calcolo del volume di rilevato da compensare tutti i manufatti di attraversamento dello stesso.Nel caso di rilevati eseguiti in parte con materiali provenienti da scavi in zone adiacenti ed in parte con materiali provenienti da cave di prestito, verranno fissati e contabilizzati prezzi diversi in relazione alla provenienza del materiale; tali prezzi saranno, comunque, comprensivi di ogni onere necessario (trasporto, movimentazione, etc.) per la realizzazione delle opere indicate.

VESPAINel prezzo previsto per i vespai è compreso l'onere per la fornitura e posa in opera dei materiali secondo le prescrizioni progettuali o le indicazioni della direzione dei lavori; la valutazione sarà effettuata sul volume dei materiali effettivamente utilizzati misurato a lavori eseguiti.

CASSEFORMETutte le casseforme non comprese nei prezzi del conglomerato cementizio dovranno essere contabilizzate secondo le superfici delle facce interne a contatto con il conglomerato cementizio.

CALCESTRUZZII calcestruzzi e conglomerati cementizi realizzati con getti in opera per l'esecuzione di fondazioni, strutture in elevazione, solai, murature e strutture in genere, verranno computati a volume.La fornitura e messa in opera degli acciai per cementi armati viene calcolata a parte ed il volume di tale acciaio deve essere detratto da quello del calcestruzzo.Il compenso per i calcestruzzi e conglomerati cementizi include tutti i materiali, i macchinari, la mano d'opera, le casseforme, i ponteggi, l'armatura e disarmo dei getti, l'eventuale rifinitura, le lavorazioni speciali; l'uso di additivi, se richiesti, sarà computato solo per la spesa dei materiali escludendo ogni altro onere.Le lastre ed opere particolari saranno valutate, se espressamente indicato, in base alla superficie ed il prezzo fissato sarà comprensivo di ogni onere necessario alla fornitura ed installazione.Queste prescrizioni vengono applicate a qualunque tipo di struttura da eseguire e sono comprensive di ogni onere necessario per la realizzazione di tali opere.

CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATOIl conglomerato per opere in cemento armato verrà valutato sulla base del volume effettivo senza detrarre il volume del ferro che sarà considerato a parte.Nel caso di elementi ornamentali gettati fuori opera il volume sarà considerato in base al minimo parallelepipedo retto a base rettangolare circoscrivibile a ciascun elemento includendo anche il costo dell'armatura metallica.Nel prezzo del conglomerato cementizio armato sono compresi gli oneri delle prove, campionature e controlli in cantiere e laboratorio previsti dalle vigenti specifiche.

ACCIAIO PER STRUTTURE IN C.A. E C.A.P.L'acciaio impiegato nelle strutture in cemento armato e cemento armato precompresso verrà computato a peso ed il prezzo sarà comprensivo della sagomatura, della messa in

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opera, delle giunzioni, delle legature, dei distanziatori e di ogni altra lavorazione richiesta dalle prescrizioni o dalla normativa vigente.La misurazione del ferro per c.a. sarà effettuata senza tener conto degli aumenti di trafila rispetto ai diametri commerciali ed assumendo il peso specifico convenzionale di 7,85 kg./dmc. compresi gli oneri delle prove, campionature e controlli in cantiere e laboratorio previsti dalle vigenti specifiche.Il prezzo fissato per l'acciaio armonico usato nelle armature pre o post tese, in base alla sezione utile, comprenderà la fornitura di guaine, il posizionamento, le iniezioni di cemento finali, le piastre di ancoraggio, i mezzi e materiali, la mano d'opera ed ogni altro accessorio o lavorazione necessari per la completa esecuzione dei lavori indicati.

SOLAITutti i solai verranno valutati, salvo altre prescrizioni, a metro quadrato (per i solai pieni in cemento armato si considererà il volume) sulla superficie netta, al filo interno delle travi o degli ambienti interessati, escludendo le zone di appoggio sulle murature o sulle travi portanti.I prezzi indicati sono comprensivi delle casseforme, dei macchinari, della mano d'opera e di ogni altro onere necessario per avere i solai perfettamente eseguiti fino al massetto di sottofondo dei pavimenti che resta incluso nei lavori da eseguire, oltre alle operazioni per la preparazione dei pavimenti ed intonaci dei soffitti.Nel prezzo dei solai misti in cemento armato e laterizi sono comprese la fornitura, la lavorazione e posa in opera del ferro occorrente, le casseforme, i ponteggi ed ogni altro onere già indicato.Il prezzo relativo a solai con elementi prefabbricati comprenderà, oltre alle stesse lastre, anche la fornitura e posa in opera delle eventuali armature aggiuntive, dei getti collaboranti e della sigillatura.

MURATURETutte le murature andranno computate, secondo il tipo, a volume o superficie su misurazioni effettuate al netto di intonaci; verranno detratte dal calcolo le aperture superiori a 2 mq., i vuoti dei condotti per gli impianti superiori a 0,25 mq., le superfici dei pilastri o altre strutture portanti.Sono comprese nella fornitura e messa in opera di tale voce tutte le malte impiegate, il grado di finitura richiesta, le parti incassate, le spallette, gli spigoli e quanto altro necessario per la perfetta esecuzione delle lavorazioni successive.Nei prezzi delle murature, non eseguite con finitura faccia a vista, dovrà essere compreso il rinzaffo delle facce visibili dei muri che dovrà, comunque, essere eseguito sempre compreso nel prezzo, su tutte le facce di murature portanti o per terrapieni per i quali dovranno essere realizzate, a carico dell'Appaltatore, feritoie per il deflusso delle acque.Qualunque sia la curvatura della pianta o sezione delle murature queste saranno valutate come murature rotte senza alcun sovrapprezzo.Le lavorazioni per cornici, lesene, pilastri di aggetto inferiore ai 5 cm. verranno eseguite senza sovrapprezzo; nel caso di aggetti superiori ai 5 cm. dovrà essere valutato il volume effettivo dell'aggetto stesso.Nei prezzi delle murature realizzate con materiali di proprietà dell'Appaltante sono comprese le lavorazioni, il trasporto ed ogni onere necessario alla loro messa in opera; il prezzo di tali murature verrà valutato a parte oppure diminuendo di una percentuale stabilita le tariffe concordate per lo stesso lavoro completamente eseguito dall'Appaltatore.

MURATURE DI MATTONI AD UNA TESTA O IN FOGLIOLe murature di mattoni ad una testa od in foglio saranno misurate al rustico, vuoto per pieno, deducendo le aperture di superficie uguale o superiore ad 2 mq., restando sempre compresi nel prezzo i lavori per spallette, piattabande e la fornitura e posa in opera dei controtelai per i serramenti e per le riquadrature.

PARAMENTI FACCIA A VISTAIl prezzo fissato per le lavorazioni faccia a vista, valutate separatamente dalle murature, comprende il compenso per i piani di posa e di combaciamento, per la lavorazione faccia a

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vista e qualunque altro eventuale costo del pietrame di rivestimento, qualora questo fosse previsto di qualità e provenienza diversa da quelle del materiale impiegato per la costruzione della muratura interna.La misurazione di tali paramenti e della cortina in mattoni verrà effettuata in base alla superficie effettiva, deducendo i vuoti e le parti occupate da pietra da taglio od artificiale.

MURATURE IN PIETRA DA TAGLIOLa muratura in pietra da taglio verrà calcolata a volume sulla base del minimo parallelepipedo circoscrivibile a ciascun elemento; le lastre di rivestimento o le parti usate per decorazioni saranno valutate a superficie oppure a metro lineare (nel caso di bordi, etc.).

INTONACIIl calcolo dei lavori di esecuzione degli intonaci verrà fatto in base alla superficie effettivamente eseguita; il prezzo indicato sarà comprensivo di tutte le fasi di preparazione e di applicazione includendo le riprese, la chiusura di tracce, i raccordi, i rinzaffi ed il completo trattamento di tutte le parti indicate.Per gli intonaci applicati su muri interni saranno calcolate le superfici eseguite senza detrarre i vuoti presenti (porte, finestre, etc.).Gli intonaci esterni saranno valutati sulle superfici effettivamente eseguite, procedendo quindi alla detrazione delle aperture per porte e finestre superiori ad 2 mq.; l'applicazione di intonaco per l'esecuzione di lesene, cornicioni, parapetti, architravi, aggetti e pensiline con superfici laterali di sviluppo superiore ai 5 cm. o con raggi di curvatura superiori ai 15 cm. dovrà essere computata secondo lo sviluppo effettivo.Le parti di lesene, cornicioni o parapetti con dimensioni inferiori ai 5 o 15 cm. indicati saranno considerate come superfici piane.Nel prezzo unitario fissato per gli intonaci interni ed esterni saranno comprese anche tutte le lavorazioni necessarie per la chiusura e le riprese da eseguire dopo la chiusura di tracce o dopo la messa in opera di pavimenti, zoccoletti e telai per infissi interni ed esterni e saranno comprese le riquadrature delle bucature.Nel caso di lavori particolari verranno fissate apposite prescrizioni (per la valutazione di tali opere) in mancanza delle quali resta fissato quanto stabilito dalle norme del presente capitolato.

OPERE DA PITTORELe tinteggiature di pareti, soffitti, volte, etc. interni od esterni verranno misurate vuoto per pieno; le spallette e rientranze non saranno aggiunte alle superfici di calcolo.L'applicazione di tinteggiatura per lesene, cornicioni, parapetti, architravi, aggetti e pensiline con superfici laterali di sviluppo superiore ai 5 cm. o con raggi di curvatura superiori ai 15 cm. dovrà essere computata secondo lo sviluppo effettivo.Le parti di lesene, cornicioni o parapetti con dimensioni inferiori ai 5 o 15 cm. indicati saranno considerate come superfici piane.Le verniciature eseguite su opere metalliche, in legno o simili verranno calcolate, senza considerare i relativi spessori, applicando alle superfici (misurate su una faccia) i coefficienti riportati:a) opere metalliche, grandi vetrate, lucernari, etc. (x 0,75)b) " " per cancelli, ringhiere, parapetti (x 2)c) infissi vetrati (finestre, porte a vetri, etc.) (x 1)d) persiane lamellari, serrande di lamiera, etc. (x 3)e) " avvolgibili, lamiere ondulate, etc. (x 2,5)f) porte, sportelli, controsportelli, etc. (x 2)Il prezzo fissato per i lavori di verniciatura e tinteggiatura includerà il trattamento di tutte le guide, gli accessori, i sostegni, le mostre, i telai, i coprifili, i cassonetti, etc; per le parti in legno o metalliche la verniciatura si intende eseguita su entrambe le facce e con relativi trattamenti di pulizia, anticorrosivi (almeno una mano), e di vernice o smalti nei colori richiesti (almeno due mani), salvo altre prescrizioni.Le superfici indicate per i serramenti saranno quelle misurate al filo esterno degli stessi (escludendo coprifili o telai).

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Il prezzo indicato comprenderà anche tutte le lavorazioni per la pulizia e la preparazione delle superfici interessate.

MASSETTIL'esecuzione di massetti di cemento a vista o massetti di sottofondo normali o speciali verrà computata secondo i metri cubi effettivamente realizzati e misurati a lavoro eseguito.Il prezzo comprenderà il conglomerato cementizio, le sponde per il contenimento del getto, la rete elettrosaldata richiesta, la preparazione e compattazione delle superfici sottostanti, la lisciatura finale con mezzi meccanici, la creazione di giunti e tutte le lavorazioni necessarie per l'esecuzione dei lavori richiesti.

PAVIMENTII pavimenti verranno calcolati in base alle superfici comprese fra le pareti escludendo le zone non pavimentate superiori a 0,30 mq. e le parti perimetrali sotto l'intonaco; i pavimenti dovranno, inoltre, essere completi di ogni lavorazione necessaria eseguita con i mezzi e la mano d'opera richiesti per la consegna dei lavori finiti compresi i ritocchi, i raccordi con l'intonaco, etc..I massetti di sottofondo saranno parte degli oneri inclusi nei solai (come precedentemente specificato) oppure saranno inclusi nei lavori di preparazione dei pavimenti, in ogni caso non costituiranno elemento di richiesta per spese aggiuntive da parte dell'Appaltatore.Nel caso di pavimentazioni esterne il prezzo indicato sarà comprensivo dei lavori di formazione dei sottofondi o massetti dello spessore e tipo richiesti; per quantitativi o strati di tali sottofondi superiori ai 10 cm. di conglomerato cementizio (escludendo gli strati di preparazione sottostanti che sono inclusi nel prezzo), la valutazione sarà fatta a volume ed incorporata nel prezzo complessivo dei lavori indicati senza nessuna altra aggiunta per qualunque altro onere.Le superfici ricoperte con conglomerato bituminoso verranno valutate a metro quadrato e saranno eseguite negli spessori e modi prescritti.

RIVESTIMENTII rivestimenti e le eventuali decorazioni verranno calcolati, salvo altre prescrizioni, in base alle superfici effettivamente eseguite, detraendo tutte le aree o zone non interessate da tali lavori superiori a 0,30 mq..Il prezzo indicato sarà comprensivo della preparazione dei giunti nei modi e nelle dimensioni fissate dagli elaborati progettuali o dalle indicazioni della direzione dei lavori ed anche di tutti gli interventi di preparazione dei materiali, dei mezzi e mano d'opera necessari per il completamento di quanto indicato inclusa la pulizia finale da eseguire dopo la sigillatura dei giunti.

MATERIALI ISOLANTIIl calcolo delle superfici di materiale isolante verrà effettuato in base all'estensione effettiva dei solai o delle pareti di appoggio di tali materiali e sarà espresso in metri quadrati; nel caso di rivestimenti isolanti di tubazioni, la valutazione sarà in metri lineari. Dal computo delle superfici di materiale isolante installato si dovranno detrarre i vuoti maggiori di 0,30 mq..Il prezzo indicato comprenderà i materiali, i mezzi e la mano d'opera necessari per la completa esecuzione dei lavori indicati inclusi i raccordi, le sovrapposizioni, etc..Per gli isolanti da applicare su tubazioni la valutazione sarà effettuata nei modi seguenti:a) nel caso di isolanti costituiti da guaina flessibile, per metro lineare;b) nel caso di isolanti costituiti da lastre, per metro quadro di superficie esterna;c) l'isolamento di valvole, curve ed accessori rivestiti con lastra è conteggiato con il doppio della superficie esterna.

IMPERMEABILIZZAZIONETutte le impermeabilizzazioni eseguite sui vari tipi di superfici saranno valutate sulla base dei metri quadrati effettivamente realizzati senza ulteriori oneri per la sovrapposizione dei teli o per raccordi vari; dal calcolo verranno dedotti i vuoti superiori ad 2 mq..

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I risvolti da realizzare per l'impermeabilizzazione del raccordo con le superfici verticali verranno computati a metro quadrato solo quando la loro altezza, rispetto al piano orizzontale di giacitura della guaina, sia superiore a 15 cm.Il prezzo indicato comprenderà tutti i lavori di preparazione, i mezzi, i materiali e la mano d'opera richiesti, la sigillatura a caldo delle sovrapposizioni, la creazione di giunti e connessioni e quanto altro richiesto.

INFISSITutti gli infissi interni ed esterni, realizzati in legno, alluminio o pvc, saranno valutati sulla base della superficie misurata sul filo esterno dei telai ed il prezzo includerà tutti i coprifili, le guide, il controtelaio, guarnizioni di tenuta ed i vetri (del tipo e spessore fissato).Le parti centinate saranno computate secondo la superficie del minimo rettangolo circoscritto, misurato ad infisso chiuso, includendo nel prezzo anche i coprifili, le guide, il controtelaio ed i vetri.La fornitura e la posa in opera degli infissi dovrà comprendere, nel prezzo indicato in elenco, anche tutta la ferramenta necessaria al fissaggio con gli ancoraggi, le maniglie, le cerniere, i sistemi di chiusura e quant'altro occorrente al completo funzionamento ed alla perfetta tenuta degli infissi stessi.Oltre ai materiali indicati nelle singole descrizioni, il prezzo fissato per ogni tipo di infisso sarà comprensivo di quanto necessario alla completa installazione degli elementi richiesti.

TUBAZIONILe tubazioni metalliche saranno valutate in metri lineari, quelle in plastica saranno valutate esclusivamente secondo lo sviluppo in metri lineari; in tali valutazioni è compreso anche il computo delle quantità ricavate dalle curve o pezzi speciali. La misurazione andrà effettuata sulla rete effettivamente installata a posa in opera ultimata; il prezzo delle tubazioni dovrà comprendere eventuali giunti, raccordi, filettature e le altre lavorazioni necessarie per una completa messa in opera.Per le tubazioni non previste nella fornitura e posa in opera degli impianti dell'opera da realizzare, queste verranno calcolate, salvo casi particolari, a metro lineare e saranno costituite dai materiali indicati nelle specifiche relative agli impianti stessi.Il prezzo per le tubazioni resterà invariato anche nel caso che i vari elementi debbano venire inglobati in getti di calcestruzzo e comprenderà ogni onere relativo al fissaggio provvisorio nelle casseforme.La valutazione delle tubazioni in gres, cemento-amianto ed in materiale plastico, sarà calcolata a metro lineare misurato lungo l'asse della tubazione.I tubi di rame o lamiera zincata necessari per la realizzazione di pluviali o gronde saranno valutati secondo il peso sviluppato dai singoli elementi prima della messa in opera ed il prezzo dovrà comprendere anche le staffe e le cravatte di ancoraggio che saranno dello stesso materiale. Le tubazioni in rame con o senza rivestimento in PVC per impianti termici o sanitari saranno valutate in metri lineari misurati dopo la messa in opera e tale prezzo dovrà comprendere anche i pezzi speciali, le giunzioni e le staffe di sostegno.Le tubazioni in pressione di polietilene saranno valutate al metro lineare e tale misurazione, effettuata dopo la messa in opera, dovrà comprendere anche i pezzi speciali, le giunzioni e le staffe di sostegno.

COLLETTORI SOLARILa valutazione dei collettori solari, costituiti da pannelli sigillati con vetro esterno e piastra interna per le canalizzazioni d'acqua, sarà effettuata sulla base dei metri quadrati di superficie effettivamente esposta al sole ed il prezzo, così computato, dovrà comprendere anche tutti i raccordi flessibili, le staffe di ancoraggio e le eventuali opere murarie necessarie all'installazione.

OPERE IN MARMO O PIETRALa valutazione di tali opere sarà effettuata a volume, a superficie, a metro lineare, secondo i criteri stabiliti o fissati di volta in volta.

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Il prezzo comprenderà i tagli, la lavorazione dei raccordi o degli spigoli, gli incassi, i giunti, gli ancoraggi metallici, i sigillanti, gli strati di fissaggio, la preparazione delle superfici.Dovranno essere incluse nel prezzo tutte le lavorazioni per la movimentazione del materiale in cantiere, il deposito, il trasporto e l'eventuale scalpellamento delle strutture murarie con ripresa e chiusura di tali interventi.Nel caso di cordolature per marciapiedi o lavori particolari la cui messa in opera comporterà l'uso di massetti o strati di fissaggio con spessore superiore a 4 cm., le quantità di materiale di supporto eccedenti quelle indicate verranno valutate a parte.

OPERE DA CARPENTIEREPer lavorazioni particolari richieste per questo tipo di opere la valutazione, salvo altre prescrizioni, verrà effettuata a volume e sarà comprensiva della preparazione, dei legnami, dei chiodi, dei bulloni, dei fissaggi, delle impalcature e di tutti i lavori, materiali, mezzi e mano d'opera necessari per la completa esecuzione di quanto richiesto.Le stesse prescrizioni si applicano per tutte le carpenterie metalliche, i casseri rampanti, le cassaforme a tunnel, gli impalcati speciali per ponti, etc..

OPERE IN METALLOLe opere in metallo (esclusi gli infissi per i quali si rimanda al paragrafo già riportato) saranno valutate, salvo altre prescrizioni, a peso e le quantità verranno stabilite sui manufatti completati prima della loro posa in opera e della verniciatura.Nei prezzi dei lavori in metallo sarà compreso ogni onere per forniture accessorie, lavorazioni e montaggio necessari a dare l'opera completa in ogni sua parte incluse anche le lavorazioni per la predisposizione di eventuali ancoraggi su supporti murari o di altro tipo.Il prezzo indicato per le opere in metallo o le tubazioni sarà, inoltre, comprensivo di raccordi, connessioni, giunti, ed ogni altro onere necessario alla completa esecuzione dei lavori indicati.

OPERE IN VETRONel caso di lastre di vetro o cristallo espressamente richieste con valutazione separata, il calcolo verrà effettuato sulla base della superficie effettiva senza considerare i tagli o le parti incastrate su telai portanti.Nel caso di lastre di vetro si avranno le seguenti valutazioni:a) cristallo float temperato incolore o colorato-superfici unitarie non inferiori a 0,5 mq.;b) vetro stampato incolore o colorato-superfici unitarie non inferiori a 0,5 mq.;c) vetrate isolanti termo-acustiche (vetrocamera)-superfici unitarie non inferiori a 0,5 mq.;d) pareti con profili "U-Glass" modulo mm. 270-superficie calcolata in base al multiplo di mm. 250 nel senso di orditura dei profili di vetro.Le pareti in profilati di vetro strutturali, in vetrocemento ed elementi simili saranno valutate sempre in base alla superficie effettiva misurata a lavori eseguiti.I prezzi fissati per le opere descritte si intendono comprensivi di tutto quanto richiesto per la completa esecuzione delle stesse.

OPERE DA LATTONIEREIl calcolo dei canali di gronda, dei condotti, dei pluviali, etc. verrà eseguito, salvo altre prescrizioni, a metro lineare od in base alla superficie (nel caso di grandi condotti per il condizionamento, scossaline, converse, etc.) ed il prezzo fissato sarà comprensivo della preparazione, del fissaggio, delle sigillature dei tagli e di tutte le altre lavorazioni necessarie o richieste.I tubi di rame o lamiera zincata necessari per la realizzazione di pluviali o gronde saranno valutati secondo il peso sviluppato dai singoli elementi prima della messa in opera ed il prezzo dovrà comprendere anche le staffe e le cravatte di ancoraggio che saranno dello stesso materiale.

SIGILLATUREI lavori di sigillatura di notevole entità, espressamente indicati come opere da valutare a parte, saranno calcolati a metro lineare e comprenderanno la preparazione e la pulizia

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delle superfici interessate, l'applicazione dei prodotti indicati e tutti gli altri oneri e lavorazioni necessari.

CONGLOMERATI BITUMINOSI PER STRATI DI BASE, COLLEGAMENTO E USURATutti i conglomerati bituminosi per i vari strati di base, collegamento (binder) ed usura dovranno essere calcolati secondo le superfici delle parti effettivamente eseguite. Il prezzo comprende la fornitura degli inerti, degli additivi, del legante e di quanto necessario per la fornitura e la stesa completa del materiale secondo le indicazioni progettuali.

OPERE DI DRENAGGIOIl prezzo delle opere di drenaggio sarà calcolato sulla base del volume di scavo e riempimento delle opere di drenaggio applicando una larghezza che corrisponderà a quella prevista dal progetto.

OPERE DI GIARDINAGGIOLe opere di giardinaggio richieste verranno valutate:a) a volume nel caso comprendano scavi o rinterri;b) a superficie nel caso di sistemazioni o preparazioni di manti erbosi o terreni vegetali;c) a peso per i semi;d) ad unità per la valutazione delle singole essenze ai vari stadi di sviluppo.Secondo quanto specificato dalle prescrizioni progettuali o contrattuali il prezzo fissato sarà comprensivo di tutte le lavorazioni necessarie per la loro completa esecuzione.

CORDOLI IN CONGLOMERATO CEMENTIZIOI prezzi per i cordoli e canalette in calcestruzzo dovranno essere calcolati per metro lineare comprendendo anche tutte le opere necessarie alla posa di tali manufatti quali scavi, fondazioni e rinterri a lavori ultimati.

IMPIANTO TERMICO, IDRICO-SANITARIO, GAS, ANTINCENDIOLa valutazione delle tubazioni utilizzate per la realizzazione e messa in opera degli impianti termici, idrosanitari, gas, antincendio e innaffiamento sarà effettuata, salvo altre prescrizioni, separatamente per ciascun elemento dei suddetti impianti secondo i criteri riportati qui di seguito:1) Tubazioni e canalizzazioniLa quantificazione delle tubazioni sarà eseguita secondo i criteri già fissati per tali opere e riportati espressamente nel paragrafo relativo.Le tubazioni metalliche saranno valutate a peso o in metri lineari, quelle in plastica saranno valutate esclusivamente secondo lo sviluppo in metri lineari; in tali valutazioni è compreso anche il computo delle quantità ricavate dalle curve o pezzi speciali. La misurazione andrà effettuata sulla rete effettivamente installata a posa in opera ultimata; il prezzo delle tubazioni dovrà comprendere eventuali giunti, raccordi, filettature e le altre lavorazioni necessarie per una completa messa in opera.Per le tubazioni non previste nella fornitura e posa in opera degli impianti dell'opera da realizzare, queste verranno calcolate, salvo casi particolari, a peso od a metro lineare e saranno costituite dai materiali indicati nelle specifiche relative agli impianti stessi.Il prezzo per le tubazioni resterà invariato anche nel caso che i veri elementi debbano venire inglobati in getti di calcestruzzo e comprenderà ogni onere relativo al fissaggio provvisorio nelle casseforme.La valutazione delle tubazioni in gres, cemento-amianto ed in materiale plastico, sarà calcolata a metro lineare misurato lungo l'asse della tubazione.I tubi di rame con o senza rivestimento in PVC saranno valutati secondo i metri lineari sviluppati dai singoli elementi misurati dopo la messa in opera ed il prezzo dovrà comprendere i pezzi speciali, le giunzioni, le staffe e le cravatte di ancoraggio che saranno dello stesso materiale. Le tubazioni in pressione di polietilene saranno valutate al metro lineare e tale misurazione, effettuata dopo la messa in opera, dovrà comprendere anche i pezzi speciali, le giunzioni e le staffe di sostegno.2) Apparecchiature

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Le caldaie ed i bruciatori saranno valutati a numero in relazione alle caratteristiche costruttive, alla potenzialità ed alla portata del combustibile.I radiatori, gli strumenti di misura e controllo, gli accessori e le parti del circuito e terminali saranno valutati a numero e comprenderanno, incluso nel prezzo, la verniciatura antiossidante degli elementi, i pezzi speciali, i giunti, gli ancoraggi e le rubinetterie di controllo.I ventilconvettori saranno valutati a numero in funzione delle caratteristiche costruttive e delle portate d'aria.Tutti gli scambiatori di calore, le elettropompe, vasi d'espansione, riduttori di pressione, filtri e addolcitori saranno valutati a numero ed il prezzo dovrà comprendere i pezzi speciali, i giunti e raccordi necessari al completo funzionamento.I serbatoi autoclave o i gruppi completi autoclave saranno valutati a numero ed in relazione alle caratteristiche costruttive, alle portate ed alla prevalenza di esercizio includendo anche i pezzi speciali, i giunti, raccordi ed eventuali ancoraggi.Le griglie di aereazione, gli anemostati, le bocchette, i silenziatori saranno misurati in metri quadrati effettivamente installati ed il prezzo dovrà includere i pezzi speciali, i giunti, i telai, raccordi ed ancoraggi.Le cassette riduttrici della pressione dell'aria, gli elettroventilatori, le valvole, le saracinesche e le rubinetterie saranno valutate a numero ed il prezzo dovrà comprendere tutti i pezzi speciali, i giunti, raccordi ed ancoraggi.Le batterie di scambio termico saranno valutate in base alla misurazione della superficie frontale per il numero dei ranghi.I condizionatori monoblocco, le unità di trattamento dell'aria, i generatori d'aria calda, i gruppi di refrigerazione, le torri di raffreddamento saranno valutati a numero ed il prezzo dovrà comprendere tutti i pezzi speciali, i giunti, raccordi ed ancoraggi.Tutti gli apparecchi per il trattamento dell'acqua, i gruppi antincendio UNI 45 e UNI 70, gli attacchi motopompa e gli estintori portatili saranno valutati a numero ed il prezzo dovrà comprendere tutti i pezzi speciali, i giunti, raccordi ed ancoraggi.I rivestimenti isolanti per tubazioni realizzati con schiume poliuretaniche espanse ed installati intorno alla superficie esterna delle tubazioni stesse saranno valutati a metro lineare, gli isolamenti di piastre o superfici piane saranno valutati a metro quadro.I quadri elettrici per le centrali, le linee elettriche di alimentazione, le linee di messa a terra, i collegamenti e le apparecchiature di comando saranno valutati a numero o metro lineare sulla base delle caratteristiche richieste per le apparacchiature di appartenenza.

IMPIANTO ELETTRICOI seguenti criteri di valutazione verranno applicati per gli impianti elettrici, telefonici, citofonici, televisivi, antintrusione, diffusione sonora, rilevamento incendi e trasmissione dati.Tutti i tubi di protezione e le canalette portacavi saranno valutati a metro lineare secondo lo sviluppo misurato in opera; nel prezzo saranno compresi i raccordi, i morsetti ed il fissaggio delle singole parti.I cavi unipolari o multipolari, i cavi trasmissione dati, i cavetti telefonici ed i cavi schermati per antenne od usi speciali saranno valutati a metro lineare misurato in opera con l'aggiunta di un metro per ogni quadro o centralina presente nell'impianto; tale valutazione comprenderà anche i capicorda, i marca cavi mentre resteranno esclusi i terminali dei cavi di MT che saranno computati a parte. La lunghezza dei cavi unipolari dovrà essere incrementata di 30 cm. per ogni scatola o cassetta installata e di 20 cm. per ogni scatola da frutto.Le scatole, le cassette di derivazione, le scatole a tenuta stagna saranno valutate a numero comprendendo nel prezzo anche i raccordi, le eventuali guarnizioni di tenuta e le parti di fissaggio.Tutti i terminali dei vari impianti installati quali i citofoni o videocitofoni, le centraline antintrusione, i diffusori sonori, i segnalatori audiovisivi e di controllo saranno valutati a numero e secondo le caratteristiche di realizzazione.I corpi illuminanti, i frutti elettrici, le lampade e portalampade saranno valutati a numero includendo nel prezzo i vari raccordi e accessori.

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OPERE DI ASSISTENZA AGLI IMPIANTINella realizzazione degli impianti gli oneri di assistenza per la messa in opera delle varie parti saranno valutati in ore lavorative sulla base della categoria di riferimento della mano d'opera impiegata e della quantità di materiali utilizzati; le opere di assistenza comprendono i seguenti tipi di prestazioni:- consegna a più d'opera con automezzi, scarico dei materiali, avvio e consegna nei vari punti di lavorazione nel cantiere, sistemazione e custodia in un deposito appositamente predisposto;- apertura e chiusura di tracce murarie, esecuzione di asole e fori nelle varie murature ed installazione di scatole, tubazioni, bocchette, griglie, cassette e sportelli con relativi telai;- scavi e rinterri eseguiti per la posa in opera di tubazioni interrate;- trasporto a discarica dei materiali di risulta degli scavi e delle lavorazioni relative agli impianti;- opere di protezione, sicurezza e ponteggi di servizio;- fissaggi delle apparecchiature, preparazione degli eventuali ancoraggi, creazione di basamenti o piccole fondazioni.

Art. 47DEMOLIZIONI - DEMOLIZIONI PARZIALI

Prima di iniziare i lavori in oggetto l'Appaltatore dovrà accertare la natura, lo stato ed il sistema costruttivo delle opere da demolire. Salvo diversa prescrizione, l'Appaltatore disporrà la tecnica più idonea, i mezzi d'opera, i macchinari e l'impiego del personale.Dovranno quindi essere interrotte le erogazioni interessate, la zona dei lavori sarà opportunamente delimitata, i passaggi ben individuati ed idoneamente protetti come tutte le zone soggette a caduta materiali.Tutte le strutture pericolanti dovranno essere puntellate e tutti i vani balconi o aperture saranno sbarrati dopo la demolizione di parapetti ed infissi.Le demolizioni procederanno in modo omogeneo evitando la creazione di zone di instabilità strutturale.E' tassativamente vietato l'impiego di mano d'opera sulle parti da demolire; nel caso in esame si dovrà procedere servendosi di appositi ponteggi indipendenti dalle zone di demolizione; tali ponteggi dovranno essere dotati, ove necessario, di ponti intermedi di servizio i cui punti di passaggio siano protetti con stuoie, barriere o ripari atti a proteggere l'incolumità degli operai e delle persone di passaggio nelle zone di transito publico provvedendo, inoltre, anche all'installazione di segnalazioni diurne e notturne.Si dovranno anche predisporre, nel caso di edifici adiacenti esposti a rischi connessi con le lavorazioni da eseguire, opportune puntellature o rinforzi necessari a garantire la più completa sicurezza di persone o cose in sosta o di passaggio nelle immediate vicinanze.Particolari cautele saranno adottate in presenza di vapori tossici derivanti da tagli ossidrici o elettrici.In fase di demolizione dovrà assolutamente evitarsi l'accumulo di materiali di risulta, sia sulle strutture da demolire che sulle opere provvisionali o dovunque si possano verificare sovraccarichi pericolosi.I materiali di risulta dovranno perciò essere immediatamente allontanati o trasportati in basso con idonee apparecchiature ed evitando il sollevamento di polvere o detriti; sarà, comunque, assolutamente vietato il getto dall'alto dei materiali.Le demolizioni, i disfacimenti e le rimozioni dovranno essere limitati alle parti e dimensioni prescritte, qualora, per mancanza di accorgimenti o per errore, tali interventi venissero estesi a parti non dovute, l'Appaltatore sarà tenuto, a proprie spese, al ripristino delle stesse ferma restando ogni responsabilità per eventuali danni.Tutti i materiali provenienti dalle operazioni in oggetto, se non diversamente specificato, resteranno di proprietà del Committente fermo restando l'onere dell'Appaltatore per la selezione, trasporto ed immagazzinamento nelle aree fissate dalla direzione lavori dei materiali utilizzabili ed il trasporto a discarica di quelli di scarto.

DEMOLIZIONI TOTALI

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Nel caso di demolizioni di interi fabbricati o parti rilevanti di essi dovranno comunque essere predisposte tutte le misure di protezione costituite da ponteggi, lamiere, stuoie e ripari in grado di garantire la totale incolumità degli operai impegnati in tali lavorazioni e del pubblico in transito nelle immediate vicinanze.Si dovrà porre particolare attenzione alla creazione di passaggi protetti e recinzioni adeguate che impediscano l'avvicinamento alle zone di pericolo; tutte le protezioni indicate dovranno essere opportunamente delimitate con segnalazioni diurne e notturne che rendano perfettamente visibili le aree di lavoro.Nel corso della demolizione di fabbricati è tassativamente vietato, salvo diversa ed espressa prescrizione, l'impiego di esplosivi anche su parti di grande entità; tutte le demolizioni saranno eseguite a mano, con martello pneumatico o con altri strumenti ritenuti tecnicamente e normativamente idonei.Nella demolizione di parti di collegamento tra il fabbricato interessato dai lavori e quelli adiacenti si utilizzeranno tecniche di rimozione dei materiali che prevedano esclusivamente mano d'opera con strumenti leggeri o piccole attrezzature di supporto.

Art. 48SCAVI E RILEVATI

Tutti gli scavi e rilevati occorrenti, provvisori o definitivi, incluse la formazione di cunette, accessi, rampe e passaggi saranno in accordo con i disegni di progetto e le eventuali prescrizioni della direzione lavori.Nell'esecuzione degli scavi si dovrà procedere alla rimozione di qualunque cosa possa creare impedimento o pericolo per le opere da eseguire, le sezioni degli scavi dovranno essere tali da impedire frane o smottamenti e si dovranno approntare le opere necessarie per evitare allagamenti e danneggiamenti dei lavori eseguiti.Il materiale di risulta proveniente dagli scavi sarà avviato a discarica; qualora si rendesse necessario il successivo utilizzo, di tutto o parte dello stesso, si provvederà ad un idoneo deposito nell'area del cantiere.Durante l'esecuzione degli scavi sarà vietato, salvo altre prescrizioni, l'uso di esplosivi e, nel caso che la natura dei lavori o le specifiche prescrizioni ne prevedessero l'uso, la direzione lavori autorizzerà, con comunicazione scritta, tali interventi che saranno eseguiti dall'Appaltatore sotto la sua piena responsabilità per eventuali danni a persone o cose e nella completa osservanza della normativa vigente a riguardo.Qualora fossero richieste delle prove per la determinazione della natura delle terre e delle loro caratteristiche, l'Appaltatore dovrà provvedere, a suo carico, all'esecuzione di tali prove sul luogo o presso i laboratori ufficiali indicati dalla direzione dei lavori.

DISERBI-TAGLIO PIANTEIl trattamento di pulizia dei terreni vegetali con presenza di piante infestanti dovrà essere eseguito con un taglio raso terra della vegetazione di qualsiasi essenza e più precisamente erbacea, arbustiva e legnosa da eseguire nelle parti pianeggianti, entro l'alveo, sugli argini, sulle scarpate, nelle golene e nel fondo dei fossi includendo anche la dicioccatura, l'estrazione dall'alveo di tutti i prodotti derivati dal taglio (sterpaglie, rovi, etc.) e trasporto a discarica oppure, se consentito, eliminazione per combustione fino alla completa pulizia delle aree interessate.

PROTEZIONE SCAVIBarriera provvisoria a contorno e difesa di scavi ed opere in acqua, sia per fondazioni che per opere d'arte, per muri di difesa o di sponda da realizzare mediante infissione nel terreno di pali di abete o pino, doppia parete di tavoloni di abete, traverse di rinforzo a contrasto tra le due pareti, tutti i materiali occorrenti, le legature, le chiodature e gli eventuali tiranti.

SCAVI DI SBANCAMENTOSaranno considerati scavi di sbancamento quelli necessari per le sistemazioni del terreno, per la formazione di cassonetti stradali, giardini, piani di appoggio per strutture di

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fondazione e per l'incasso di opere poste al di sopra del piano orizzontale passante per il punto più basso del terreno naturale o di trincee e scavi preesistenti ed aperti almeno da un lato.Saranno, inoltre, considerati come sbancamento tutti gli scavi a sezione tale da consentire l'accesso, con rampe, ai mezzi di scavo ed a quelli per il trasporto dei materiali di risulta.

SCAVI PER FONDAZIONISaranno considerati scavi per fondazioni quelli posti al di sotto del piano orizzontale passante per il punto più basso del terreno naturale o di trincee e scavi preesistenti, a pareti verticali e sezione delimitata al perimetro delle fondazioni; verranno considerati come scavi di fondazione anche quelli per fogne e condutture con trincee a sezione obbligata.Le pareti degli scavi saranno prevalentemente verticali e, se necessario, l'Appaltatore dovrà provvedere al posizionamento di puntelli e paratie di sostegno e protezione, restando pienamente responsabile di eventuali danni a persone o cose provocati da cedimenti del terreno; i piani di fondazione dovranno essere perfettamente orizzontali e la direzione lavori potrà richiedere ulteriori sistemazioni dei livelli, anche se non indicate nei disegni di progetto, senza che l'Appaltatore possa avanzare richieste di compensi aggiuntivi.Tutti gli scavi eseguiti dall'Appaltatore, per la creazione di rampe o di aree di manovra dei mezzi, al di fuori del perimetro indicato, non saranno computati nell'appalto e dovranno essere ricoperti, sempre a carico dell'Appaltatore, a lavori eseguiti.Negli scavi per condotte o trincee che dovessero interrompere il flusso dei mezzi di cantiere o del traffico in generale, l'Appaltatore dovrà provvedere, a suo carico, alla creazione di strutture provvisorie per il passaggio dei mezzi e dovrà predisporre un programma di scavo opportuno ed accettato dalla direzione lavori.Per gli scavi eseguiti sotto il livello di falda su terreni permeabili e con uno strato d'acqua costante fino a 20 cm. dal fondo delle scavo, l'Appaltatore dovrà provvedere, a sue spese, all'estrazione della stessa; per scavi eseguiti a profondità maggiori di 20 cm. dal livello superiore e costante dell'acqua e qualora non fosse possibile creare dei canali di deflusso, saranno considerati scavi subacquei e computati come tali.Le suddette prescrizioni non si applicano per gli scavi in presenza d'acqua proveniente da precipitazioni atmosferiche o rotture di condotte e per i quali l'Appaltatore dovrà provvedere, a sue spese, all'immediata estrazione dell'acqua ed alla riparazione dei danni eventualmente causati.Tutte le operazioni di rinterro dovranno sempre essere autorizzate dalla direzione lavori.

SCAVI A SEZIONE OBBLIGATADa eseguire con mezzo meccanico (o, per casi particolari, a mano) in rocce di qualsiasi natura o consistenza, sia sciolte che compatte con resistenza allo schiacciamento fino a 12 N/mmq. (ca. 120 kgf/cmq.), asciutte o bagnate, anche se miste a pietre, compreso il taglio e la rimozione di radici e ceppaie, comprese le opere di sicurezza, il carico ed il trasporto a discarica del materiale di risulta inclusa anche l'eventuale selezione di materiale idoneo per rilevati e da depositare in apposita area all'interno del cantiere.

SCAVI PER IMPIANTI DI MESSA A TERRA- Realizzazione di uno scavo eseguito da mezzo meccanico, con ripristino del terreno (o del manto bituminoso) per la posa in opera di corda di rame per impianti di dispersione di terra e posa del conduttore ad una profondità di almeno m. 0,50 da eseguire sia su terreno di campagna che su manto bituminoso.- Realizzazione di uno scavo eseguito a mano, con ripristino del terreno (del manto bituminoso o del selciato) per la posa in opera di corda di rame per impianti di dispersione di terra e posa del conduttore ad una profondità di almeno m. 0,50 da eseguire sia su terreno di campagna che su manto bituminoso.

RILEVATI

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Si considerano rilevati tutte quelle opere in terra realizzate per formare il corpo stradale, le opere di presidio, le aree per piazzali ed i piani di imposta per le pavimentazioni di qualsiasi tipo.Secondo la natura delle opere da eseguire l'impresa dovrà sottoporre, quando richiesta, alla direzione dei lavori prima il programma e poi i risultati delle indagini geotecniche, delle prove penetrometriche statiche e/o dinamiche, prove di carico e tutto quanto necessario a determinare le caratteristiche stratigrafiche, idrogeologiche e fisico-meccaniche dei terreni di sedime. Sui campioni indisturbati, semidistrutti o rimaneggiati prelevati nel corso delle indagini si dovranno eseguire un adeguato numero di prove di laboratorio. Tutte le operazioni per l'esecuzione di rilevati o rinterri saranno effettuate con l'impiego di materiale proveniente dai depositi provvisori di cantiere o da altri luoghi scelti dall'Appaltatore ed approvati dalla direzione dei lavori, restando tassativamente vietato l'uso di materiale argilloso.Prima di impiegare i materiali provenienti dagli scavi dello stesso cantiere o dalle cave di prestito, l'Appaltatore dovrà eseguire un'accurata serie di indagini per fornire alla direzione dei lavori una completa documentazione in merito alle caratteristiche fisico-meccaniche dei materiali.La preparazione dell'area dove verrà eseguito il rilevato deve prevedere il taglio di eventuali piante, l'estirpazione delle radici, arbusti, etc. ed il loro avvio a discarica oltre alla completa asportazione del terreno vegetale sottostante.I rilevati sono classificati nelle seguenti categorie:a) rilevati di riempimento;b) rilevati autostradali;c) rilevati speciali (terre armate).Nel primo caso (rilevati da riempimento) il materiale dovrà essere steso in strati regolari con densità uniforme e spessore prestabilito compresa la compattazione eventualmente richiesta dalla direzione dei lavori che dovrà essere eseguita per strati di 30 cm. di spessore ed i materiali dovranno presentare, a compattazione avvenuta, una densità pari al 90% della densità massima di compattazione individuata dalle prove eseguite in laboratorio. Nel secondo caso (rilevati autostradali) dovranno essere impiegati solo materiali calcarei o ghiaiosi vagliati nelle dimensioni richieste dalle specifiche tecniche o dalla direzione dei lavori ferma restando la norma che le massime pezzature ammesse per il materiale destinato ai rilevati non superino i due terzi dello spessore dello strato compattato.Nel terzo caso (rilevati in terre armate) dovranno essere impiegati solamente i materiali calcarei e ghiaiosi vagliati con setacci medio-piccoli nelle dimensioni specificate dalle norme tecniche o dalla direzione dei lavori; questi materiali dovranno comunque essere esenti da residui vegetali o sostanze organiche. Quando è previsto l'uso di armature metalliche, i materiali da impiegare dovranno avere le seguenti caratteristiche: assenza di solfuri, solfati solubili in acqua minori di 500 mg./kg., cloruri minori di 100 mg./kg., Ph compreso tra 5 e10 e resistività elettrica superiore a 1.000 ohm per cm. per opere in ambiente asciutto e superiore a 3.000 ohm per cm. per opere immerse in acqua.In ogni caso la realizzazione di ciascun tipo di rilevato dovrà prevedere la stesa del materiale eseguita per strati di spessore costante e con modalità tali da evitare fenomeni di segregazione; ogni strato dovrà essere messo in opera solo dopo l'approvazione dello stato di compattazione dello strato precedente, lo spessore di ogni singolo strato dovrà essere stabilito in base a precise indicazioni progettuali o fornite dalla direzione dei lavori.La compattazione sarà effettuata dopo aver verificato il contenuto di acqua presente nei materiali da utilizzare per il rilevato e che dovrà essere prossimo (+/- 2%) ai livelli ottimali indicati dalle prove di laboratorio per ciascun tipo di materiale impiegato. Tutte le operazioni dovranno essere condotte con gradualità ed il passaggio dei rulli o delle macchine dovrà prevedere una sovrapposizione delle fasce di compattazione di almeno il 10% della larghezza del rullo stesso per garantire una completa uniformità.Nel caso di compattazioni eseguite su aree o parti di terreno confinanti con murature, paramenti o manufatti in genere si dovranno utilizzare, entro una distanza di due metri da questi elementi, piastre vibranti o rulli azionati a mano con le accortezze necessarie a non danneggiare le opere già realizzate. In questi casi potrà essere richiesto, dalla direzione

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dei lavori, l'uso di 25/50 kg. di cemento da mescolare per ogni mc. di materiale da compattare per ottenere degli idonei livelli di stabilizzazione delle aree a ridosso dei manufatti già realizzati.La formazione dei rilevati secondo le specifiche sopraindicate dovrà comprendere:- la preparazione di adeguate pendenze per favorire il deflusso delle acque meteoriche;- la profilatura delle scarpate;- eventuali ricarichi di materiale che si rendessero necessari dopo le operazioni di rullaggio e compattazione dei vari strati;- le sagomature dei bordi.

RINTERRII rinterri o riempimenti di scavi dovranno essere eseguiti con materiali privi di sostanze organiche provenienti da depositi di cantiere o da altri luoghi comunque soggetti a controllo da parte della direzione dei lavori e dovranno comprendere:- spianamenti e sistemazione del terreno di riempimento con mezzi meccanici oppure a mano;- compattazione a strati non superiori ai 30 cm. di spessore;- bagnatura ed eventuali ricarichi di materiale da effettuare con le modalità già indicate.

MURI DI SOSTEGNO IN TERRA ARMATALa struttura sarà realizzata mediante elementi in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8*10 tessuta con filo d’acciaio protetta con lega eutettica ZN-AL 5% - Cerio/Lantanio con ulteriore rivestimento plastico in PVC. Gli elementi saranno forniti già tagliati a misura o verranno tagliati in cantiere secondo le esigenze dell’impresa esecutrice e in accordo con la DL e il Coordinatore della Sicurezza.I bordi laterali della rete saranno rinforzati con filo uguale alle barrette di rinforzo.Il paramento esterno sarà dotato di pannello interno di rinforzo in rete elettrosaldata con maglie differenziate e filo di diametro 8mm. Gli elementi saranno opportunamente provvisti di staffe e tiranti in acciaio ad estremità uncinate per la realizzazione dell’inclinazione necessaria come da disegni tecnici di progetto. Il tirante collegato al telo di base dovrà essere collegato esclusivamente alle doppie torsioni e non agli punti di aggancio di base .Gli elementi della struttura delle terre armate saranno provviste di biostuoia in fibra naturale .Tutti i test sul filo devono essere fatti prima della fabbricazione della maglia e dovranno essere certificati dalla ditta produttrice.

Resistenza a trazione: i fili utilizzati per la produzione degli elementi delle terre armate dovranno avere una resistenza a trazione secondo la normativa UNI-EN 10223-3 o superiori Allungamento : l’allungamento non deve essere inferiore al 9% secondo la norma UNI-EN 10223-3 . I test andranno eseguiti su campioni non superiori a 25 cmRivestimento Galfan : le quantità minime di rivestimento Galfan seguiranno la norma UNI-EN 10244-2Rivestimento in polietilene autoestinguente : conforme norme UNI-EN 10245-3Tolleranza maglia: la tolleranza sull’apertura nominale della maglia riferita all’interasse tra due torsioni sarà in accordo alla norma UNI-EN 10223-3Legature: il filo da legatura presenterà diametro 3.00 mm , carico di rottura 170 Kg/mm2 , lo spazio tra i punti di legatura non sarà superiore ai 200 mm.

Art. 49FONDAZIONI

Tutte le opere di fondazione dovranno essere realizzate conformemente ai disegni di progetto e la preparazione, la posa in opera, i getti di conglomerato, le armature, etc. saranno eseguiti nella completa osservanza della normativa vigente e delle eventuali prescrizioni della direzione dei lavori.

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Art. 50DRENAGGI

Tutte le opere di drenaggio dovranno essere realizzate con pietrame o misto di fiume .

DRENAGGI ESEGUITI CON "TESSUTO NON TESSUTO"Nei drenaggi laterali od in presenza di terreni con alte percentuali di materiale a bassa granulometria si dovrà realizzare un filtro in "tessuto non tessuto" in poliestere a legamento doppio con peso minimo di 350 g./mq.; i teli dovranno essere cuciti tra loro oppure con una sovrapposizione dei lembi di almeno 30 cm.. La parte inferiore dei non tessuti, a contatto con il fondo del cavo di drenaggio e fino ad un'altezza di 10 cm. sui verticali, dovrà essere imbevuta con bitume a caldo nella quantità di 2 kg./mq.; si dovrà, inoltre, predisporre la fuoriuscita dalla cavità di drenaggio di una quantità di non tessuto pari al doppio della larghezza della cavità stessa.Successivamente verrà effettuato il riempimento con materiale lapideo che dovrà avere una granulometria compresa tra i 10 ed i 70 mm.; terminato il riempimento verrà sovrapposto il non tessuto che fuoriesce in sommità e sul quale dovrà essere realizzata una copertura in terra compattata.

DRENAGGI A RIDOSSO DI PARETI MURARIELe opere di drenaggio realizzate a contatto con pareti murarie realizzate controterra dovranno prevedere un completo trattamento impermeabilizzante delle superfici esterne delle pareti stesse eseguito con:a) due strati di bitume spalmati a caldo;b) due strati di guaine in poliestere armato incrociate e saldate a tutta la superficie verticale della parete;c) uno strato di guaina impermeabilizzante ed un materassino rigido a contatto con il pietrame.Tutte le guaine o le spalmature di bitume a caldo dovranno estendersi a tutta la superficie verticale a contatto con la terra ed avere un risvolto che rivesta completamente la testa del muro stesso su cui dovrà essere applicata, come protezione finale, una copertina in pietra o una scossalina metallica.Alla base del pietrame verrà realizzato un canale drenante di fondo eseguito con tubi di cemento installati a giunti aperti o con tubi perforati di acciaio zincato.Il materiale lapideo, da posizionare all'interno dello scavo di drenaggio, dovrà avere una granulometria compresa tra i 10 ed i 70 mm. che sarà posta in opera con tutti gli accorgimenti necessari per evitare danneggiamenti al tubo di drenaggio già installato sul fondo dello scavo e fenomeni di assestamento del terreno successivi alla posa stessa.

Art. 51FONDAZIONE STRADALE - FONDAZIONE IN MISTO STABILIZZATO

Questo tipo di fondazione stradale è realizzata con una miscela di terre stabilizzate granulometricamente e costituite, per gli inerti di dimensioni maggiori, da ghiaie o prodotti di cava frantumati; le caratteristiche dei materiali da impiegare dovranno essere le seguenti:1) gli aggregati dovranno avere una conformazione cubica o con sfaccettature ben definite (sono escluse le forme lenticolari o schiacciate) con dimensioni inferiori od uguali a 71 mm.;2) granulometria compresa nel fuso determinato dai dati riportati a seguire:crivelli e setacci UNI quantità passante %

totale in pesocrivello 71 100crivello 40 75-100crivello 25 60-87crivello 10 35-67crivello 5 25-55setaccio 2 15-40

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setaccio 0,4 7-12setaccio 0,075 2-10

3) rapporto tra la quantità passante al setaccio 0,075 e la quantità passante al setaccio 0,4 inferiore a 2/3;4) perdita in peso alla prova Los Angeles compiuta sulle singole pezzature inferiore al 30%;5) equivalente in sabbia misurato sulla frazione passante al setaccio 4 ASTM, compreso tra 25 e 65, salvo diversa richiesta della direzione dei lavori e salvo verifica dell'indice di portanza CBR che dovrà essere, dopo 4 giorni di imbibizione in acqua del materiale passante al crivello 25, non minore di 50.Posa in operaIl piano di posa della fondazione stradale dovrà essere verificato prima dell'inizio dei lavori e dovrà avere le quote ed i profili fissati dal progetto.Il materiale sarà steso in strati con spessore compreso tra i 10 ed i 20 cm. e non dovrà presentare fenomeni di segregazione; le condizioni ambientali durante le operazioni dovranno essere stabili e non presentare eccesso di umidità o presenza di gelo. L'eventuale aggiunta di acqua dovrà essere eseguita con idonei spruzzatori.Il costipamento verrà eseguito con rulli vibranti o vibranti gommati secondo le indicazioni fornite dalla direzione dei lavori e fino all'ottenimento, per ogni strato, di una densità non inferiore al 95% della densità indicata dalla prova AASHO modificata (AASHO T 180-57 metodo D con esclusione della sostituzione degli elementi trattenuti al setaccio 3/4") oppure un Md pari a 80 N/mmq. (ca. 800 kgf/cmq.) secondo le norme CNR relative alla prova a piastra.Negli spessori e nelle sagome delle superfici sono consentite delle tolleranze che verranno di volta in volta fissate dal direttore dei lavori.

FONDAZIONE IN MISTO CEMENTATOLa fondazione in misto cementato è costituita da una miscela di inerti lapidei che dovranno essere impastati con cemento ed acqua in idonei impianti con dosatori.Gli inerti da utilizzare saranno ghiaie e sabbie di cava e/o fiume che dovranno comunque avere una percentuale di materiale frantumato compresa tra il 30 ed il 60% del peso totale degli inerti stessi che dovranno avere i seguenti requisiti:1) materiale di dimensioni non superiori ai 40 mm., non sono consentite le forme appiattite o lenticolari;2) granulometria compresa nel seguente fuso:crivelli e setacci UNI quantità passante %

totale in pesocrivello 40 100crivello 30 80-100crivello 25 72-90crivello 15 53-70crivello 10 40-55crivello 5 28-40setaccio 2 18-30setaccio 0,4 8-18setaccio 0,18 6-14setaccio 0,075 5-10

3) perdita in peso alla prova Los Angeles non superiore a 30;4) equivalente in sabbia compreso tra 30 e 60;5) indice di plasticit… =0 (materiale non plastico).Per la preparazione degli impasti dovr… essere utilizzato del cemento normale tipo "325" nella percentuale indicativa del 2,5/3,5% rispetto al peso degli inerti asciutti.L'acqua da usare dovrà essere esente da impurit… dannose, alcali, oli, acidi, materie organiche ed impiegata nelle quantità corrispondenti alle resistenze richieste ed indicate di seguito.Prima della preparazione degli impasti dovranno essere eseguite tutte le prove richieste dalla direzione dei lavori ed i provini definitivi dovranno avere resistenza a compressione a

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7 giorni non minori di 2,5 N/mmq. (25 kg./cmq.) e non superiori a 4,5 N/mmq. (45 kg./cmq.) L'impasto dovràessere preparato in impianti muniti di dosatori e le quantità presenti in ogni impasto dovranno contemplare un minimo di almeno tre pezzature di inerti; tali quantità e tipi di impasti saranno controllati secondo le frequenze stabilite dal direttore dei lavori (non meno di un controllo ogni 1.500 mc. di miscele confezionate).Dopo la preparazione del piano di posa ed i controlli delle quote e delle pendenze fissate dal progetto si proceder… alla messa in opera dell'impasto con delle finitrici vibranti; le operazioni di compattazione e rifinitura verranno eseguite con rulli lisci vibranti.La messa in opera non potrà essere effettuata con temperature ambiente inferiori a 0 C o superiori a 25 C o in condizioni metereologiche perturbate (pioggia, grandine, etc.); per l'eventuale messa in opera a temperature superiori ai 25 C (al massimo entro i 30 C) dovranno essere osservate le prescrizioni fissate dalla direzione dei lavori.Le condizioni di umidità relativa dovranno essere comprese tra il 15 ed il 50% (quest'ultimo valore è quello ottimale).Nella posa in opera di strisce affiancate non dovrà essere superato un intervallo di 2 ore max tra la prima e la seconda striscia; nella formazione dei giunti di ripresa dovranno essere utilizzate delle sottomisure da impiegare come bordo a fine getto e che dovranno essere tolte all'inizio del nuovo getto in modo da creare una completa separazione verticale tra le due strisce.Il transito di cantiere potrà essere consentito, limitatamente ai mezzi gommati, a partire dal terzo giorno dopo la messa in opera; ogni strato compromesso o danneggiato sia dalle condizioni metereologiche che da altre cause dovrà essere rimosso e sostituito a carico dell'Appaltatore.Appena completate le opere di compattazione e rifinitura dovrà essere steso un velo protettivo di emulsione bituminosa al 55% nella quantità di 1-2 kg./mq.La densità dei vari strati messi in opera dovrà essere maggiore od uguale al 95% della densità di progetto ed il controllo dei valori potrà essere effettuato sullo strato finito con almeno 15-20 giorni di stagionatura su provini estratti con carotatura.

Art. 52MASSICCIATE

La massicciata stradale potrà essere predisposta come sottofondo di preparazione agli strati di conglomerato bituminoso oppure come pavimentazione stradale autonoma senza ulteriore finitura e sarà costituita da pietrisco calcareo con pezzature 40-70 mm. comprese tutte le operazioni di fornitura del pietrisco, la stesa, la cilindratura con rulli da 14 a 18 t. inclusi gli eventuali ricarichi richiesti durante la cilindratura, l'innaffiamento ed il successivo spandimento ed ulteriore cilindratura anche del pietrisco di saturazione per uno spessore complessivo di 10-15 cm. misurati dopo la rullatura.

MASSICCIATA CON EMULSIONEMassicciata stradale dello spessore finito di 50 mm. costituita da pietrisco siliceo con pezzatura da 25-40 mm. compresa la fornitura del pietrisco, la stesa, la cilindratura con rulli da 14 a 18 t., compreso anche il trattamento a semipenetrazione da eseguire in due fasi:- la prima con 3 kg./mq. di emulsione ER 50 e saturata con 12 litri per mq. di graniglia 10-15 mm. della prima categoria delle norme CNR;- la seconda con kg. 2 per mq. di emulsione ER 50 e saturata con 10 litri per mq. di graniglia 5-10 mm. della prima categoria delle norme CNR;compresa, per ogni fase, la rullatura con rullo tandem da 6-8 t. ed uno spessore finito di 10-12 cm. misurato dopo la rullatura.

Art. 53CONGLOMERATI BITUMINOSI PER STRATO DI BASE

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Lo strato di base è composto da un misto granulare di frantumato, ghiaia, sabbia ed eventuali additivi (aggiunti nei modi e quantità indicate dalle vigenti norme CNR a riguardo) dello spessore complessivo di cm. 15, impastato con bitume a caldo, previo preriscaldamento degli aggregati, messo in opera con macchina vibrofinitrice e costipato con rulli gommati o metallici.Requisiti degli inertiLe parti di aggregato saranno costituite da elementi con buona durezza, superfici ruvide, completamente puliti ed esenti da polveri o materiali organici; non è consentito l'uso di aggregati con forma piatta o lenticolare e superfici liscie.Tutti i requisiti di accettazione degli inerti utilizzati per la formazione dello strato di base dovranno essere conformi alle caratteristiche fissate dalle norme CNR.In particolare la miscela degli inerti dovrà contenere una percentuale di aggregato grande, ottenuto con frantumazione, non inferiore al 30%.Le ghiaie dovranno avere una perdita di peso (prova Los Angeles), eseguita su campioni delle varie grandezze, inferiore al 25%.La sabbia dovrà provenire da materiali di frantumazione e sarà presente nell'impasto in percentuale non inferiore al 30%.Gli additivi saranno di natura calcarea (frantumazione di rocce), costituiti da cemento, calce idrata, polveri d'asfalto e dovranno essere utilizzati secondo le seguenti percentuali:setaccio UNI 0,18 (ASTM n. 80) passante in peso 100%setaccio UNI 0,075 (ASTM n. 200) passante in peso 90%.

Requisiti del leganteTutte le caratteristiche del bitume dovranno essere conformi ai requisiti fissati dalle norme CNR ed in particolare: valore di penetrazione a 25 C = 60/70, punto di rammollimento compreso tra 47e 56C.Requisiti della miscelaLa composizione granulometrica della miscela dovrà essere contenuta dal fuso seguente:crivelli e setacci UNI quantit… passante %

totale in pesocrivello 40 100crivello 30 80-100crivello 25 70-95crivello 15 45-70crivello 10 36-60crivello 5 25-50setaccio 2 20-40setaccio 0,4 6-20setaccio 0,18 4-14setaccio 0,075 4-8

Il tenore di bitume dovrà essere compreso tra 3,5% e 4,5% del peso totale degli aggregati.Il conglomerato dovrà avere i seguenti requisiti:- valore di stabilità Marshall, con prova eseguita a 60C su provini costipati con 75 colpi di maglio per faccia, non inferiore a 700 kg.;- rigidezza Marshall (rapporto tra la stabilità in kg. e lo scorrimento in mm.) superiore a 250;- i provini utilizzati per la prova di stabilità Marshall dovranno presentare una percentuale di vuoti residui compresi tra 4% e 7%;- temperatura di compattazione superiore a quella di stesa al max. di 10 C.Preparazione delle misceleLe miscele di conglomerato saranno confezionate esclusivamente con impianti fissi automatizzati di capacità adeguata al lavoro da svolgere.L'impianto dovrà essere in grado di eseguire le quantità di miscele previste rispettando tutti i dosaggi dei componenti indicati, dovrà essere dotato di apparato di riscaldamento degli inerti e di tutti gli strumenti di controllo necessari (termometri, bilance, etc.).Il tempo di mescolazione dovrà essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell'impianto e della temperatura dei componenti; in ogni caso dovrà essere assicurata una

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miscelazione tale da garantire il completo rivestimento degli inerti con il legante; questa operazione non potrà essere mai effettuata per un tempo inferiore ai 20 secondi.La temperatura degli aggregati, al momento della miscelazione, dovrà essere compresa tra 150 e 170C, quella del legante tra 150 e 180 C salvo diverse disposizioni della direzione dei lavori.Posa in opera delle misceleLe operazioni di posa avranno inizio solo dopo l'accertamento, da parte della direzione dei lavori, dei requisiti richiesti per il piano di fondazione.Dopo questa verifica verrà steso, sullo stabilizzato o sul misto cementato di fondazione, uno strato di emulsione bituminosa con dosaggio di almeno 0,5 kg./mq.Prima della stesa dello strato di base in conglomerato bituminoso dovrà essere rimossa la sabbia eventualmente trattenuta dall'emulsione precedentemente applicata.Nel caso di stesa in due tempi dello strato di base si dovrà procedere alla posa in opera dei due strati sovrapposti nel tempo più breve possibile interponendo, tra i due strati, una mano di emulsione bituminosa in ragione di 0,5 kg./mq. L'esecuzione della stesa verrà effettuata con macchine vibrofinitrici che dovranno lasciare uno strato finito, perfettamente sagomato e senza sgranature ed esente da fessurazioni o fenomeni di segregazione.Nei punti di giunto con strati posti in opera in tempi diversi si dovrà procedere alla posa del nuovo strato solo dopo aver spalmato una quantità idonea di emulsione bituminosa nel punto di saldatura; in ogni caso lo strato precedente dovrà essere tagliato nel punto di giunto per avere un'interruzione netta.La sovrapposizione dei giunti longitudinali dovrà avere uno sfalsamento di almeno cm. 20 tra i vari strati.Il trasporto del conglomerato dall'impianto di produzione al punto di posa dovrà essere effettuato con mezzi idonei e dotati di teloni protettivi per evitare il raffreddamento degli strati superficiali.La temperatura del conglomerato bituminoso al momento della stesa non dovrà essere inferiore ai 130ø C.Tutte le operazioni di messa in opera dovranno essere effettuate in condizioni metereologiche tali da non compromettere la qualità del lavoro; nel caso, durante tali operazioni, le condizioni climatiche dovessero subire variazioni tali da impedire il raggiungimento dei valori di densità richiesti, si dovrà interrompere il lavoro e procedere alla rimozione degli strati danneggiati (prima del loro indurimento) per poi procedere, successivamente, alla loro sostituzione a cura ed oneri dell'Appaltatore.La compattazione dei vari strati dovrà avere inizio subito dopo le operazioni di posa e progredire senza interruzioni fino al completamento del lavoro; questa fase sarà realizzata con rulli gommati o metallici con pesi e caratteristiche adeguate all'ottenimento delle massime densità ottenibili. Al termine della compattazione lo strato di base dovrà avere una densità uniforme, su tutto lo spessore, non inferiore al 97% della rigidezza Marshall dello stesso giorno rilevata all'impianto o alla stesa su carote di cm. 15 di diametro.

Controlli dei requisitiNon sono ammesse variazioni del contenuto di aggregato grande superiori +/- 5% e di sabbia superiori a +/- 3% sulla percentuale riportata dalla curva granulometrica adottata e di +/- 1,5% sulla percentuale di additivo.Le eventuali variazioni di quantità totali di bitume non dovranno essere superiori a +/- 0,3.Sono inoltre richieste, con le frequenze fissate dalla direzione dei lavori, le seguenti analisi:a) verifica granulometrica dei singoli aggregati utilizzati;b) verifica della composizione del conglomerato, con prelievo all'uscita del mescolatore;c) verifica del peso di volume del conglomerato, della percentuale dei vuoti, della stabilità e rigidezza Marshall.Dovranno essere effettuati controlli periodici delle bilance, delle tarature dei termometri, verifiche delle caratteristiche del bitume e dell'umidità residua degli aggregati, puntualmente riportate su un apposito registro affidato all'Appaltatore.

Art. 54

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CONGLOMERATI BITUMINOSI PER STRATI DI COLLEGAMENTO E DI USURA

La pavimentazione è costituita da due strati di conglomerato bituminoso steso a caldo: il primo è lo strato inferiore di collegamento (binder) normalmente dello spessore di cm. 5 ed il secondo è lo strato finale di usura generalmente dello spessore di cm. 5.La miscela utilizzata per la realizzazione del conglomerato di tutte e due gli strati sar- costituita da graniglie, sabbie, pietrisco ed additivi mescolati con bitume a caldo, posti in opera con macchine vibrofinitrici e compattati con rulli gommati e lisci.Requisiti degli inertiLe parti di aggregato saranno costituite da elementi con buona durezza, superfici ruvide, completamente puliti ed esenti da polveri o materiali organici; non è consentito l'uso di aggregati con forma piatta o lenticolare e superfici liscie.Tutti i requisiti di accettazione degli inerti utilizzati per la formazione dello strato di base dovranno essere conformi alle caratteristiche fissate dalle norme CNR.In particolare le caratteristiche dell'aggregato grande (pietrisco e graniglie), ottenuto con frantumazione, dovranno rispondere ai seguenti requisiti:Strati di collegamentoa) perdita di peso alla prova Los Angeles, eseguita sulle singole pezzature, non superiore al 25%;b) indice dei vuoti inferiore a 0,80;c) coefficiente di imbibizione inferiore a 0,015.

Strati di usuraa) perdita di peso alla prova Los Angeles, eseguita sulle singole pezzature, non superiore al 20%;b) indice dei vuoti inferiore a 0,85;c) coefficiente di imbibizione inferiore a 0,015;d) idrofilia nei valori indicati dalle norme CNR.L'aggregato fine dovrà provenire da sabbie naturali e da materiali di frantumazione; all'interno delle quantità delle sabbie la percentuale dei materiali di frantumazione non dovrà essere inferiore al 50%. La qualità delle rocce da cui è ricavata la sabbia per frantumazione dovrà essere tale da ottenere, alla prova Los Angeles, una perdita in peso non superiore al 25%.Gli additivi saranno di natura calcarea (frantumazione di rocce), costituiti da cemento, calce idrata, calce idraulica, polveri d'asfalto e dovranno essere utilizzati secondo le seguenti percentuali:setaccio UNI 0,18 (ASTM n. 80) passante in peso 100%setaccio UNI 0,075 (ASTM n. 200) passante in peso 90%.

Requisiti del leganteTutte le caratteristiche del bitume dovranno essere conformi ai requisiti fissati dalle norme CNR ed in particolare: valore di penetrazione a 25 C = 60/70, punto di rammollimento compreso tra 47e 56C.Requisiti della miscela1) Strato di collegamento (binder)La composizione granulometrica della miscela dovrà essere contenuta dal fuso seguente:crivelli e setacci UNI quantità passante %

totale in pesocrivello 25 100crivello 15 65-100crivello 10 50-80crivello 5 30-60setaccio 2 20-45setaccio 0,4 7-25setaccio 0,18 5-15setaccio 0,075 4-8

Il tenore di bitume dovrà essere compreso tra 4,5% e 5,5% del peso totale degli aggregati.Il conglomerato dovrà avere i seguenti requisiti:

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- valore di stabilità Marshall, con prova eseguita a 60C su provini costipati con 75 colpi di maglio per faccia, superiore a 900 kg.;- rigidezza Marshall (rapporto tra la stabilità in kg. e lo scorrimento in mm.) superiore a 300;- i provini utilizzati per la prova di stabilità Marshall dovranno presentare una percentuale di vuoti residui compresi tra 3% e 7%;- temperatura di compattazione superiore a quella di stesa di max. 10 C;- valore di stabilità, misurato con prova Marshall su provini immersi in acqua distillata per 15 giorni, non inferiore al 75% di quello indicato prima della prova.2) Strato di usuraLa composizione granulometrica della miscela dovrà essere contenuta dal fuso seguente:

crivelli e setacci UNI quantità passante %totale in peso

crivello 15 100crivello 10 70-100crivello 5 43-67setaccio 2 25-45setaccio 0,4 12-24setaccio 0,18 7-15setaccio 0,075 6-11

Il tenore di bitume dovrà essere compreso tra 4,5% ed il 6% del peso totale degli aggregati.Il coefficiente di riempimento con bitume dei vuoti della miscela addensata non dovrà superare l'80%.Il conglomerato dovrà avere i seguenti requisiti:- valore di stabilità Marshall, con prova eseguita a 60ø C su provini costipati con 75 colpi di maglio per faccia, superiore a 1.000 kg.;- rigidezza Marshall (rapporto tra la stabilità in kg. e lo scorrimento in mm.) superiore a 300;- i provini utilizzati per la prova di stabilità Marshall dovranno presentare una percentuale di vuoti residui compresi tra 3% e 6%;- temperatura di compattazione superiore a quella di stesa di max. 10 C;- valore di stabilità, misurato con prova Marshall su provini immersi in acqua distillata per 15 giorni, non inferiore al 75% di quello indicato prima della prova;- elevatissima resistenza all'usura superficiale;- sufficiente ruvidezza della superficie.Preparazione delle misceleLe miscele di conglomerato saranno confezionate esclusivamente con impianti fissi automatizzati di capacità adeguata al lavoro da svolgere.L'impianto dovrà essere in grado di eseguire le quantità di miscele previste rispettando tutti i dosaggi dei componenti indicati, dovrà essere dotato di apparato di riscaldamento degli inerti e di tutti gli strumenti di controllo necessari (termometri, bilance, etc.).Il tempo di mescolazione dovrà essere stabilito in funzione delle caratteristiche dell'impianto e della temperatura dei componenti; in ogni caso dovrà essere assicurata una miscelazione tale da garantire il completo rivestimento degli inerti con il legante, questa operazione non potrà essere mai effettuata per un tempo inferiore ai 25 secondi.La temperatura degli aggregati, al momento della miscelazione, dovrà essere compresa tra 150 e 170C, quella del legante tra 150 e 180 C salvo diverse disposizioni della direzione dei lavori.Posa in opera delle misceleLe operazioni di posa avranno inizio solo dopo l'accertamento, da parte della direzione dei lavori, dei requisiti richiesti per il piano di fondazione.Dopo questa verifica verrà steso sullo stabilizzato o sul misto cementato di fondazione uno strato di emulsione bituminosa, basica o acida al 55%, con dosaggio di almeno 0,5 kg./mq.Prima della stesa dello strato di base in conglomerato bituminoso dovrà essere rimossa la sabbia eventualmente trattenuta dall'emulsione precedentemente applicata.

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Nel caso di stesa in due tempi dello strato di base si dovrà procedere alla posa in opera dei due strati sovrapposti nel tempo pi— breve possibile interponendo, tra i due strati, una mano di emulsione bituminosa in ragione di 0,5 kg./mq.L'esecuzione della stesa verrà effettuata con macchine vibrofinitrici che dovranno lasciare uno strato finito, perfettamente sagomato e senza sgranature ed esente da fessurazioni o fenomeni di segregazione. Per garantire la continuità e l'efficacia dei giunti longitudinali dello strato di usura si dovrà eseguire la stesa con due macchine parallele e leggermente sfalsate.Nei punti di giunto con strati di collegamento posti in opera in tempi diversi si dovrà procedere alla posa del nuovo strato solo dopo aver spalmato una quantità idonea di emulsione bituminosa nel punto di saldatura; in ogni caso lo strato precedente dovrà essere tagliato nel punto di giunto per avere un'interruzione netta.La sovrapposizione dei giunti longitudinali dovrà avere uno sfalsamento di almeno cm. 20 tra i vari strati.Il trasporto del conglomerato dall'impianto di produzione al punto di posa dovrà essere effettuato con mezzi idonei e dotati di teloni protettivi per evitare il raffreddamento degli strati superficiali.La temperatura del conglomerato bituminoso al momento della stesa non dovrà essere inferiore ai 140 C.Tutte le operazioni di messa in opera dovranno essere effettuate in condizioni metereologiche tali da non compromettere la qualità del lavoro; nel caso, durante tali operazioni, le condizioni climatiche dovessero subire variazioni tali da impedire il raggiungimento dei valori di densità richiesti, si dovrà interrompere il lavoro e procedere alla rimozione degli strati danneggiati (prima del loro indurimento) per poi procedere, successivamente, alla loro sostituzione a cura ed oneri dell'Appaltatore.La compattazione dei vari strati dovrà avere inizio subito dopo le operazioni di posa e progredire senza interruzioni fino al completamento del lavoro; questa fase sarà realizzata con rulli gommati o metallici con pesi e caratteristiche adeguate all'ottenimento delle massime densità ottenibili. Al termine della compattazione gli strati di collegamento e di usura dovranno avere una densit… uniforme, su tutto lo spessore, non inferiore al 97% di quella Marshall dello stesso giorno rilevata all'impianto o alla stesa su carote di cm. 10 di diametro.Controlli dei requisitiNon sono ammesse variazioni della sabbia superiori a +/- 3% sulla percentuale riportata dalla curva granulometrica adottata e di +/- 1,5% sulla percentuale di additivo.Le eventuali variazioni di quantità totali di bitume non dovranno essere superiori a +/- 0,3.Sono inoltre richieste, con le frequenze fissate dalla direzione dei lavori, le seguenti analisi:a) verifica granulometrica dei singoli aggregati utilizzati;b) verifica della composizione del conglomerato, con prelievo all'uscita del mescolatore;c) verifica del peso di volume del conglomerato, della percentuale dei vuoti, della stabilità e rigidezza Marshall.Dovranno essere effettuati controlli periodici delle bilance, delle tarature dei termometri, verifiche delle caratteristiche del bitume e dell'umidità residua degli aggregati, puntualmente riportate su un apposito registro affidato all'Appaltatore.

Asfalti per posa materiale pista di atletica:

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Art. 55PONTEGGI - STRUTTURE DI RINFORZO

Tutti i ponteggi e le strutture provvisorie di lavoro dovranno essere realizzati in completa conformità con la normativa vigente per tali opere e nel rispetto delle norme antinfortunistiche. 1) Ponteggi metallici - dovranno rispondere alle seguenti specifiche:- tutte le strutture di questo tipo con altezze superiori ai m. 20 dovranno essere realizzate sulla base di un progetto redatto da un ingegnere o architetto abilitato;

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- il montaggio di tali elementi sarà effettuato da personale specializzato;- gli elementi metallici (aste, tubi, giunti, appoggi) dovranno essere contrassegnati con il marchio del costruttore;- sia la struttura nella sua interezza che le singole parti dovranno avere adeguata certificazione ministeriale;- tutte le aste di sostegno dovranno essere in profilati senza saldatura;- la base di ciascun montante dovrà essere costituita da una piastra di area 18 volte superiore all'area del poligono circoscritto alla sezione di base del montante;- il ponteggio dovrà essere munito di controventature longitudinali e trasversali in grado di resistere a sollecitazioni sia a compressione che a trazione;- dovranno essere verificati tutti i giunti tra i vari elementi, il fissaggio delle tavole dell'impalcato, le protezioni per il battitacco, i corrimano e le eventuali mantovane o reti antidetriti.2) Ponteggi a sbalzo - saranno realizzati, solo in casi particolari, nei modi seguenti:- le traverse di sostegno dovranno avere una lunghezza tale da poterle collegare tra loro, all'interno delle superfici di aggetto, con idonei correnti ancorati dietro la muratura dell'eventuale prospetto servito dal ponteggio;- il tavolato dovrà essere aderente e senza spazi o distacchi delle singole parti e non dovrà, inoltre, sporgere per più di 1,20 m.3) Puntellature - dovranno essere realizzate con puntelli in acciaio, legno o tubolari metallici di varia grandezza solidamente ancorati nei punti di appoggio, di spinta e con controventature che rendano solidali i singoli elementi; avranno un punto di applicazione prossimo alla zona di lesione ed una base di appoggio ancorata su un supporto stabile.4) Travi di rinforzo - potranno avere funzioni di rinforzo temporaneo o definitivo e saranno costituite da elementi in legno, acciaio o lamiere con sezioni profilate, sagomate o piene e verranno poste in opera con adeguati ammorsamenti nella muratura, su apposite spallette rinforzate o con ancoraggi adeguati alle varie condizioni di applicazione.

Art. 56OPERE IN CEMENTO ARMATO

I conglomerati cementizi, gli acciai, le parti in metallo dovranno essere conformi alla normativa vigente in materia e alle prescrizioni richiamate dal presente capitolato per tutte le opere in cemento armato, cemento armato precompresso e strutture metalliche. Le prescrizioni di cui sopra verranno quindi applicate a solai, coperture, strutture verticali e orizzontali e a complessi di opere, omogenee o miste, che assolvono una funzione statica con l'impiego di qualunque tipo di materiale.Tutte le fasi di lavoro sui conglomerati e strutture in genere saranno oggetto di particolare cura da parte dell'Appaltatore nell'assoluto rispetto delle qualità e quantità previste.

LEGANTINelle opere in oggetto dovranno essere impiegati esclusivamente i leganti idraulici definiti come cementi dalle disposizioni vigenti in materia.Tutte le forniture di cemento dovranno avere adeguate certificazioni attestanti qualità, provenienza e dovranno essere in perfetto stato di conservazione; si dovranno eseguire prove e controlli periodici ed i materiali andranno stoccati in luoghi idonei.Tutte le caratteristiche dei materiali dovranno essere conformi alla normativa vigente ed alle eventuali prescrizioni aggiuntive fornite dal progetto o dalla direzione dei lavori.I cementi saranno del tipo:a) cementi normali e ad alta resistenza;b) cementi alluminosi;c) cementi per sbarramenti di ritenuta.I cementi normali e ad alta resistenza avranno un inizio della presa dopo 45' dall'impasto, termine presa dopo 12 ore e resistenza a compressione e flessione variabili a seconda del tipo di cemento usato e delle quantità e rapporti di impasto.I cementi alluminosi avranno un inizio presa dopo 30' dall'impasto, termine presa dopo 10 ore e resistenze analoghe ai cementi normali.

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I cementi per sbarramenti di ritenuta avranno un inizio presa dopo 45' dall'impasto, termine presa dopo 12 ore e resistenze massime (dopo 90 giorni) di 34 N/mmq. (350 kg./cmq.).

INERTIGli inerti potranno essere naturali o di frantumazione e saranno costituiti da elementi non friabili, non gelivi e privi di sostanze organiche, argillose o di gesso; saranno classificati in base alle dimensioni massime dell'elemento più grosso.Tutte le caratteristiche, la provenienza e la granulometria saranno soggette alla preventiva approvazione della direzione dei lavori.La curva granulometrica dovrà essere studiata in modo tale da ottenere la lavorabilità richiesta alle miscele, in relazione al tipo di impiego e la massima compattezza necessaria all'ottenimento delle resistenze indicate.

SABBIALa sabbia da usare nelle malte e nei calcestruzzi non dovrà contenere sostanze organiche, dovrà essere di qualità silicea, quarzosa, granitica o calcarea, avere granulometria omogenea e proveniente da frantumazione di rocce con alta resistenza a compressione; la perdita di peso, alla prova di decantazione, non dovrà essere superiore al 2%.

ACQUADovrà essere dolce, limpida, scevra di materie terrose od organiche, priva di sali (in particolare cloruri e solfati) e non aggressiva con un pH compreso tra 6 e 8 ed una torbidezza non superiore al 2%, quella usata negli impasti cementizi non dovrà presentare tracce di sali in percentuali dannose, in particolare solfati e cloruri in concentrazioni superiori allo 0,5%. E' tassativamente vietato l'impiego di acqua di mare per calcestruzzi armati e per le strutture con materiali metallici soggetti a corrosione.

CASSEFORMELe casseforme, di qualsiasi tipo, dovranno presentare deformazioni limitate (coerenti con le tolleranze richieste per i manufatti), avere rigidità tale da evitare forti ampiezze di vibrazione durante il costipamento evitando variazioni dimensionali delle superfici dei singoli casseri che dovranno, inoltre, essere accuratamente pulite dalla polvere o qualsiasi altro materiale estraneo, sia direttamente che mediante getti d'aria, acqua o vapore.Per getti su superfici con inclinazione sull'orizzontale maggiore di 30C deve essere previsto il controcassero (oppure una rete sufficiente a tenere in forma il calcestruzzo).Nelle zone dei casseri in cui si prevede, dato il loro particolare posizionamento o conformazione, la formazione di bolle d'aria, si dovranno prevedere fori o dispositivi tali da permetterne la fuoriuscita.Prima del getto verranno eseguiti, sulle casseforme predisposte, controlli della stabilità, delle dimensioni, della stesura del disarmante, della posa delle armature e degli inserti; controlli più accurati andranno eseguiti, sempre prima del getto, per la verifica dei puntelli (che non dovranno mai poggiare su terreno gelato), per l'esecuzione dei giunti, dei fissaggi e delle connessioni dei casseri.Le casseforme saranno realizzate in legno, plastica, calcestruzzo e metallo.

CASSEFORME IN LEGNO (tavole)Saranno costituite da tavole di spessore non inferiore a 25 mm., di larghezza standard esenti da nodi o tarlature ed avendo cura che la direzione delle fibre non si scosti dalla direzione longitudinale della tavola.L'assemblaggio delle tavole verrà eseguito con giunti, tra l'una e l'altra, di 1/3mm. (per la dilatazione) dai quali non dovrà fuoriuscire l'impasto; si dovranno prevedere (per evitare la rottura degli spigoli) listelli a sezione triangolare disposti opportunamente all'interno dei casseri.Il numero dei reimpieghi previsto è di 4 o 5.

CASSEFORME IN LEGNO (pannelli)

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Verranno usati pannelli con spessore non inferiore ai 12 mm., con le fibre degli strati esterni disposte nella direzione portante, con adeguata resistenza agli urti e all'abrasione.Il numero dei reimpieghi da prevedere è di 20 ca.

STOCCAGGIO (tavole o pannelli)Il legname dovrà essere sistemato in cataste su appoggi con altezza dal terreno tale da consentire una sufficiente aereazione senza introdurre deformazioni dovute alle distanze degli appoggi.Le cataste andranno collocate in luoghi al riparo dagli agenti atmosferici e protette con teli impermeabili; la pulizia del legname (estrazione chiodi, raschiamento dei residui di malta, etc.) dovrà avvenire immediatamente dopo il disarmo e, comunque, prima dell'accatastamento o del successivo impiego.

CASSEFORME IN PLASTICAVerranno usate per ottenere superfici particolarmente lisce, non dovranno essere usate per getti all'aperto; dovrà essere posta estrema attenzione alla preparazione delle superfici interne dei casseri evitando eccessiva durezza e levigatura delle stesse (per impedire la formazione di ragnatele e simili dovute all'effetto della vibrazione dell'impasto).Il materiale di sigillatura dei giunti dovrà essere compatibile con quello dei casseri; il numero dei reimpieghi da prevedere è 50/60.

CASSEFORME IN CALCESTRUZZOSaranno conformi alla normativa vigente per il c.a. ed avranno resistenza non inferiore a 29 N/mmq. (300 kg./cmq.), gli eventuali inserti metallici (escluse le piastre di saldatura) dovranno essere in acciaio inossidabile.La movimentazione e lo stoccaggio di tali casseri dovranno essere eseguiti con cura particolare, lo stoccaggio dovrà avvenire al coperto, le operazioni di saldatura non dovranno danneggiare le superfici adiacenti,la vibrazione verrà effettuata solo con vibratori esterni e le operazioni di raschiatura e pulizia delle casseforme dovranno essere ultimate prima della presa del calcestruzzo.Il numero dei reimpieghi da prevedere per questi casseri è di 100 ca.

CASSEFORME METALLICHENel caso di casseri realizzati con metalli leggeri (alluminio o magnesio) si dovranno impiegare delle leghe idonee ad evitare la corrosione dovuta al calcestruzzo umido; particolare attenzione sarà posta alla possibile formazione di coppie galvaniche derivanti dal contatto con metalli differenti in presenza di calcestruzzo fresco.Nel caso di casseri realizzati in lamiere d'acciaio piane o sagomate, dovranno essere usati opportuni irrigidimenti e diversi trattamenti della superficie interna (lamiera levigata, sabbiata o grezza di laminazione) con il seguente numero di reimpieghi:- lamiera levigata 2- lamiera sabbiata 10- lamiera grezza di laminazione oltre i 10.Queste casseforme potranno essere costituite da pannelli assemblati o da impianti fissi specificamente per le opere da eseguire (tavoli ribaltabili, batterie, etc.), i criteri di scelta saranno legati al numero dei reimpieghi previsto, alla tenuta dei giunti, alle tolleranze, alle deformazioni, alla facilità di assemblaggio ed agli standards di sicurezza richiesti dalla normativa vigente.

ARMATURAOltre ad essere conformi alle norme vigenti, le armature non dovranno essere ossidate o soggette a difetti e fenomeni di deterioramento di qualsiasi natura.

ACCIAI PER CEMENTO ARMATOTali acciai dovranno essere esenti da difetti che possano pregiudicare l'aderenza con il conglomerato e risponderanno alla normativa vigente per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e le strutture metalliche.

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Le stesse prescrizioni si applicano anche agli acciai in fili lisci o nervati, alle reti elettrosaldate ed ai trefoli per cemento armato precompresso.

ACCIAI PER STRUTTURE METALLICHEDovranno essere conformi alla normativa citata al punto precedente ed avere le caratteristiche specifiche per gli acciai per strutture saldate, per getti e per bulloni e piastre di fissaggio.

ADDITIVITutti gli additivi da usare per calcestruzzi e malte (aereanti, acceleranti, fluidificanti, etc.) dovranno essere conformi alla normativa specifica ed alle prescrizioni eventualmente fissate.Dovranno, inoltre, essere impiegati nelle quantità (inferiori al 2% del peso del legante), secondo le indicazioni delle case produttrici; potranno essere eseguite delle prove preliminari per la verifica dei vari tipi di materiali e delle relative caratteristiche.

ADDITIVI RITARDANTISono quelli che variano la velocità iniziale delle reazioni tra l'acqua ed il legante, aumentando il tempo necessario per passare dallo stato plastico a quello rigido senza variare le resistenze meccaniche; saranno costituiti da miscele di vario tipo da usare secondo le prescrizioni indicate. Non è consentito l'uso del gesso o dei suoi composti.

ADDITIVI ACCELERANTISono quelli che aumentano la velocità delle reazioni tra l'acqua ed il legante accelerando lo sviluppo delle resistenze; saranno costituiti da composti di cloruro di calcio o simili in quantità varianti dallo 0,5 al 2% del peso del cemento, in accordo con le specifiche delle case produttrici, evitando quantità inferiori (che portano ad un effetto inverso) o quantità superiori (che portano ad eccessivo ritiro).Non è consentito l'uso della soda.

ADDITIVI FLUIDIFICANTIRiducono le forze di attrazione tra le particelle del legante, aumentano la fluidit… degli impasti e comportano una riduzione delle quantità d'acqua nell'ordine del 10%; saranno di uso obbligatorio per il calcestruzzo pompato, per getti in casseforme strette od in presenza di forte densità di armatura.

ADDITIVI COLORANTII coloranti utilizzati per il calcestruzzo sono generalmente costituiti da ossidi e dovranno avere requisiti di resistenza agli alcali, alla luce, capacità colorante, mancanza di sali solubili in acqua; sono impiegati, generalmente, i seguenti:- giallo: ossido di ferro giallo, giallocadmio, etc.- rosso: ossido di ferro rosso, ocra rossa;- bleu: manganese azzurro, cobalto azzurro, etc.- grigio: ossido di cromo grigio, idrossido di cromo, etc.- marrone: terra di siena, ossido marrone;- nero: ossido di ferro nero;- bianco: calcare, ossido di titanio.

ADDITIVI PLASTIFICANTILa loro azione consiste nel migliorare la viscosità e la omogeneizzazione delle malte e dei calcestruzzi, consentendo una riduzione della quantità d'acqua immessa nell'impasto senza ridurre il grado di lavorabilità. Le sostanze utilizzate per la preparazione degli additivi plastificanti sono l'acetato di polivinile, la farina fossile e la bentonite.

ADDITIVI AEREANTISono caratterizzati da soluzioni alcaline di sostanze tensioattive (in quantità di 40-60 ml. per ogni 100 kg. di cemento) necessari a migliorare la lavorabilità generando delle

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occlusioni d'aria che non dovranno, comunque, superare il 4-6% del volume del calcestruzzo per non alterare la resistenza meccanica dell'impasto indurito.

RIDUTTORI D'ACQUASono composti da lattici in dispersione d'acqua caratterizzati da particelle di copolimeri di stirolo-butadiene che hanno come effetto quello di ridurre la quantità d'acqua necessaria per gli impasti migliorando cos le caratteristiche finali delle malte; le quantità di applicazione sono di ca. 6-12 litri di lattice per ogni 50 kg. di cemento.

DISARMANTILe superfici dei casseri andranno sempre preventivamente trattate mediante applicazione di disarmanti che dovranno essere applicabili con climi caldi o freddi, non dovranno macchiare il calcestruzzo o attaccare il cemento, eviteranno la formazione di bolle d'aria, non dovranno pregiudicare successivi trattamenti delle superfici; potranno essere in emulsioni, olii minerali, miscele e cere.Le modalità di applicazione di questi prodotti dovranno essere conformi alle indicazioni delle case produttrici od alle specifiche prescrizioni fissate; in ogni caso l'applicazione verrà effettuata prima della posa delle armature, in strati sottili ed in modo uniforme. Si dovrà evitare accuratamente l'applicazione di disarmante alle armature.

IMPASTILa distribuzione granulometrica degli inerti, il tipo di cemento e la consistenza dell'impasto dovranno essere adeguati alla particolare destinazione del getto ed al procedimento di posa in opera del conglomerato.L'impiego di additivi dovrà essere effettuato sulla base di controlli sulla loro qualità, aggressività ed effettiva rispondenza ai requisiti richiesti.Il quantitativo dovrà essere il minimo necessario, in relazione al corretto rapporto acqua-cemento e considerando anche le quantità d'acqua presenti negli inerti; la miscela ottenuta dovrà quindi rispondere alla necessaria lavorabilità ed alle caratteristiche di resistenza finali previste dalle prescrizioni.L'impasto verrà effettuato con impianti di betonaggio idonei e tali da garantire l'effettivo controllo sul dosaggio dei vari materiali; l'impianto dovrà, inoltre, essere sottoposto a periodici controlli degli strumenti di misura che potranno anche essere verificati, su richiesta della direzione dei lavori, dai relativi uffici abilitati.

CAMPIONATUREDurante tutta la fase dei getti in calcestruzzo, normale o armato, previsti per l'opera, la direzione dei lavori farà prelevare, nel luogo di esecuzione, campioni provenienti dagli impasti usati nelle quantità e con le modalità previste dalla normativa vigente, disponendo le relative procedure per l'effettuazione delle prove da eseguire ed il laboratorio ufficiale a cui affidare tale incarico.

POSA IN OPERA DEL CONGLOMERATOTRASPORTOIl trasporto degli impasti dal luogo di preparazione a quello d'uso dovrà essere effettuato con contenitori idonei sollevati meccanicamente (per limitatissime distanze) o su betoniere dotate di contenitori rotanti.Il tempo necessario per il trasporto e l'eventuale sosta prima del getto non deve superare il tempo massimo consentito per garantire un getto omogeneo e di qualità; nel calcestruzzo ordinario questo tempo massimo sarà di 45/60 minuti e, nel caso di calcestruzzo preriscaldato, di 15/30 minuti.Il tempo minimo di mescolamento dovrà essere di 5 minuti ca. oppure 30 giri del contenitore rotante.

CONTROLLO DELLE CASSEFORMEPrima dell'effettuazione del getto le casseforme, le armature e gli eventuali inserti verranno accuratamente controllati e saranno verificati gli allineamenti, le posizioni, la pulizia interna e del fondo.

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GETTO DEL CONGLOMERATOPrima delle operazioni di scarico dovranno essere effettuati controlli sulle condizioni effettive di lavorabilità che dovranno essere conformi alle prescrizioni previste per i vari tipi di getto.Durante lo scarico dovranno essere adottati accorgimenti per evitare fenomeni di segregazione negli impasti.Il getto verrà eseguito riducendo il più possibile l'altezza di caduta del conglomerato ed evitando ogni impatto contro le pareti delle casseforme od altri ostacoli; si dovrà, quindi, procedere gettando in modo uniforme per strati orizzontali non superiori a 40 cm. vibrando contemporaneamente al procedere del getto, le parti già eseguite.Il getto dovrà essere effettuato con temperature di impasto comprese tra i 5 ed i 30C e con tutti gli accorgimenti richiesti dalla direzione lavori in funzione delle condizioni climatiche.

RIPRESA DEL GETTOIl getto andrà eseguito in modo uniforme e continuo; nel caso di interruzione e successiva ripresa, questa non potrà avvenire dopo un tempo superiore (in funzione della temperatura esterna) alle 2 ore a 35C oppure alle 6 ore a 5C.Qualora i tempi di ripresa superassero tali limiti si dovranno trattare le zone di ripresa con malte speciali ed accorgimenti indicati dalla direzione dei lavori.

VIBRAZIONELa vibrazione avrà come scopo la costipazione del materiale e potrà essere:a) interna (immersione)b) esterna (sulle casseforme)c) su tavolod) di superficie.a) La vibrazione per immersione verrà eseguita con vibratori a tubo o lama secondo le dimensioni ed il tipo di casseforme usate per il getto.Il numero ed il diametro dei vibratori sarà stabilito in funzione della seguente tabella:diam. ago = 25 mm. capacità 1-3 mc./hdiam. ago = 35-50 mm. capacità 5-10 mc./hdiam. ago = 50-75 mm. capacità 10-20 mc./hdiam. ago = 100-150 mm. capacità 25-50 mc./hSi dovranno, inoltre, usare vibratori con ampiezza di vibrazione maggiore di 1 mm. e frequenza compresa tra 10.000 e 12.000 cicli per minuto.La frequenza di vibrazione dovrà essere scelta in rapporto al tipo di granulometria impiegato secondo la seguente tabella indicativa:diam. inerte = cm. 6 frequenza = 1.500 c.p.m.diam. inerte = cm. 1,5 frequenza = 3.000 c.p.m.diam. inerte = cm. 0,6 frequenza = 6.000 c.p.m.diam. inerte = cm. 0,2 frequenza = 12.000 c.p.m.diam. fino e cemento frequenza = 20.000 c.p.m.Nell'esecuzione della vibrazione dovranno essere osservate anche le prescrizioni riportate di seguito:1) il getto sarà eseguito in strati uniformi di spessore non superiore a 30/40 cm.;2) il vibratore sarà inserito nel getto verticalmente ad intervalli stabiliti dalla direzione dei lavori;3) la vibrazione dovrà interessare per almeno 10/15 cm. lo strato precedente;4) i vibratori dovranno essere immersi e ritirati dal getto a velocità media di 10 cm./sec.;5) il tempo di vibrazione sarà compreso tra 5/15 secondi;6) la vibrazione sarà sospesa all'apparire, in superficie, di uno strato di malta ricca d'acqua;7) Š vietato l'uso di vibratori per rimuovere il calcestruzzo;8) si dovrà avere la massima cura per evitare di toccare con l'ago vibrante le armature predisposte nella cassaforma.

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b) La vibrazione esterna sarà realizzata mediante l'applicazione, all'esterno delle casseforme, di vibratori con frequenze comprese tra i 3.000 ed i 14.000 cicli per minuto e distribuiti in modo opportuno.c) La vibrazione su tavolo sarà realizzata per la produzione di manufatti prefabbricati mediante tavoli vibranti con frequenze comprese tra i 3.000 ed i 4.500 c.p.m.d) I vibratori di superficie saranno impiegati, conformemente alle prescrizioni della direzione dei lavori, su strati di conglomerato non superiori a 15 cm..Salvo altre prescrizioni, non è consentita la vibrazione di calcestruzzi con inerti leggeri.

MATURAZIONELa normale maturazione a temperatura ambiente sarà effettuata nel rispetto delle ordinarie precauzioni e delle eventuali prescrizioni aggiuntive fornite dalla direzione dei lavori.Nel caso di impiego di sistemi di maturazione a vapore del conglomerato si dovranno osservare, nelle varie fasi di preriscaldamento, riscaldamento e raffreddamento le seguenti prescrizioni:IL PRERISCALDAMENTO potrà, se richiesto, essere effettuato:a) con getti di vapore nella betoniera;b) con innalzamento della temperatura dei materiali d'impasto.In entrambi i casi verranno scaldate anche le casseforme la cui temperatura, in caso di calcestruzzi normali, non dovrà essere superiore di 5/10C a quella dell'impasto; per calcestruzzi alleggeriti con argilla espansa, la temperatura delle casseforme non dovrà superare quella dell'impasto.Durante il preriscaldamento, per un calcestruzzo con temperatura di 30C, non si dovranno usare inerti con temperature superiori ai 50C ed acqua con temperatura superiore agli 80-C; il tempo di getto non dovrà essere superiore a 40 minuti.La fase di preriscaldamento potrà essere effettuata anche con prematurazione (ciclo lungo) di 3 ore e temperatura del calcestruzzo non inferiore a 15C.La fase di RISCALDAMENTO potrà essere adottata per impasti a temperatura ambiente oppure già preriscaldati.Nel caso di calcestruzzo a temperatura ambiente si dovrà usare un ciclo di riscaldamento lungo con gradiente di temperatura non superiore ai 20/25øC/h.I calcestruzzi preriscaldati a ciclo lungo con temperature di impasto a 30øC potranno essere sottoposti a riscaldamento con gradiente termico non superiore ai 30/35øC/h.Durante tutte le fasi di preriscaldamento e riscaldamento si dovrà mantenere un idoneo livello di umidità dell'ambiente e dei manufatti e non dovranno verificarsi oscillazioni di temperatura.IL RAFFREDDAMENTO sarà eseguito con gradiente termico di 20/25øC/h fino al raggiungimento di una temperatura del calcestruzzo che abbia una differenza, in più od in meno, non superiore ai 15 C rispetto alla temperatura esterna.

DISARMOPer i tempi e le modalità di disarmo si dovranno osservare tutte le prescrizioni previste dalla normativa vigente e le eventuali specifiche fornite dalla direzione lavori; in ogni caso il disarmo dovrà avvenire per gradi evitando di introdurre, nel calcestruzzo, azioni dinamiche e verrà eseguito dopo che la resistenza del conglomerato abbia raggiunto il valore richiesto.

ACCIAIOTutti i materiali in acciaio usati per la realizzazione di opere in cemento armato o strutture metalliche dovranno avere caratteristiche conformi alle prescrizioni della normativa vigente, certificate da idonei documenti di accompagnamento e confermate dalle prove fatte eventualmente eseguire dalla direzione lavori presso laboratori riconosciuti.Tutte le armature metalliche dovranno essere tagliate a misura, sagomate e poste in opera comprese le legature di filo di ferro, i distanziatori, eventuali sfidi, sovrapposizioni anche se non chiaramente espresse negli elaborati esecutivi ma richieste dalla normativa vigente.

Art. 57SOLAI

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Tutti i solai realizzati in cemento armato o cemento armato precompresso (c.a. o c.a.p.) o misti in c.a. e c.a.p. e blocchi in laterizio od in altri materiali o formati dall'associazione di elementi prefabbricati, dovranno essere conformi alla normativa vigente, alle relative norme tecniche emanate per la progettazione e l'esecuzione di tali opere ed alle prescrizioni specifiche.

SOLAIO IN C.A.Il solaio misto in c.a. e laterizi gettato in opera dovrà essere realizzato con pignatte di qualsiasi tipo interposte a nervature parallele in conglomerato cementizio realizzate in modo conforme alla normativa vigente ed ai sovraccarichi previsti. A tale struttura dovrà essere sovrapposta una soletta in conglomerato cementizio armato e la posa in opera del solaio dovrà includere anche l'eventuale formazione di nervature di ripartizione e travetti per il sostegno di tramezzi sovrastanti compresa la fascia perimetrale piena di irrigidimento.Il montaggio del solaio dovrà comprendere la predisposizione delle casseforme, delle armature provvisorie e di sostegno, dei ponteggi e strutture di protezione, il successivo disarmo e le campionature e prove statiche richieste.Nel caso di locali di abitazione è obbligatoria la realizzazione di un solaio per il primo livello a partire dal terreno di fondazione che dovrà essere eseguito con le stesse modalità dei solai intermedi e sarà distaccato dal terreno di almeno cm. 50.

SOLAIO CON TRAVETTI PREFABBRICATIIl solaio piano in c.a. e laterizi realizzato in travetti prefabbricati dovrà essere conforme a tutte le caratteristiche tecnico-realizzative indicate per il solaio gettato in opera e sarà costituito da travetti in tutto o parte prefabbricati in sostituzione di quelli tradizionali.Tali travetti dovranno essere dotati di relativi certificati di collaudo predisposti dalle case costruttrici e, nel caso di parziale prefabbricazione, saranno integrati con armature aggiuntive prescritte dagli elaborati esecutivi.La soletta superiore verrà gettata in opera dopo il completamento del montaggio del solaio e la predispozione dell'armatura richiesta.Il montaggio del solaio includerà la predisposizione delle armature provvisorie e di sostegno, dei ponteggi e strutture di protezione, il successivo disarmo e le campionature e prove statiche richieste.

SOLAIO PIANO IN PANNELLI PREFABBRICATIIl solaio in pannelli verrà realizzato con pannelli prefabbricati fuori opera e montati successivamente in cantiere nelle posizioni e quantità previste secondo i requisiti stabiliti dalle specifiche tecniche.I pannelli e le loro modalità di realizzazione dovranno essere conformi alla normativa vigente inclusa la relativa certificazione sulle caratteristiche dei materiali impiegati e del pannello nella sua completezza.Il montaggio includerà la predisposizione delle armature provvisorie e di sostegno, dei ponteggi e strutture di protezione, il successivo disarmo e le campionature e prove statiche richieste.Nel caso di pannelli destinati a getti integrativi si dovranno predisporre le pignatte o gli alleggerimenti prescritti solo dopo aver completato le operazioni di puntellatura; nel caso di pannelli completi si dovrà procedere alla loro messa in opera secondo le indicazioni dei disegni esecutivi.

SOLAI IN GETTO PIENO IN C.A. OD IN C.A.P.Per questo tipo di solai si applicano le prescrizioni riportate nella normativa vigente ed, in particolare, nelle norme tecniche per l'esecuzione delle opere in c.a. normale e precompresso aggiornate periodicamente.

SOLAI MISTI IN C.A. E C.A.P. E BLOCCHI FORATI IN LATERIZIO OD ALTRI MATERIALI

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I blocchi in laterizio potranno essere di solo alleggerimento od avere funzione statica in collaborazione con il conglomerato. Per entrambi i casi il profilo dei blocchi, delimitanti la nervatura di conglomerato da gettare, non dovrà ostacolare il deflusso del calcestruzzo o ridurre la sezione prevista per le nervature.Nel caso dei blocchi con funzione collaborante, si dovrà assicurare la continuità nella trasmissione degli sforzi fra i vari elementi; le eventuali solette di completamento dovranno realizzare la totale solidarizzazione delle varie parti.Nel caso di blocchi in materiali diversi dal laterizio (argilla espansa, materie plastiche, etc.), questi dovranno avere caratteristiche rispondenti ai requisiti richiesti sia nel caso di impiego come blocchi collaboranti che come parti non collaboranti alla struttura. Per tali materiali, salvo altre prescrizioni, si applicheranno le specifiche già indicate.

SOLAI CON ELEMENTI PREFABBRICATI E GETTI DI COMPLETAMENTOOltre ai requisiti suddetti, tali strutture dovranno garantire collegamenti trasversali tra le varie strisce di solaio ed avranno dimensionamenti conformi a quanto fissato dalla normativa vigente; i relativi getti di completamento dovranno avere un'armatura di ripartizione a maglie incrociate.

Art. 58MURATURE

Tutte le murature dovranno essere realizzate concordemente ai disegni di progetto, eseguite con la massima cura ed in modo uniforme, assicurando il perfetto collegamento in tutte le parti.Durante le fasi di costruzione dovrà essere curata la perfetta esecuzione degli spigoli, dei livelli di orizzontalità e verticalità, la creazione di volte, piattabande e degli interventi necessari per il posizionamento di tubazioni, impianti o parti di essi.La costruzione delle murature dovrà avvenire in modo uniforme, mantenendo bagnate le superfici anche dopo la loro ultimazione.Saranno,inoltre, eseguiti tutti i cordoli in conglomerato cementizio, e relative armature, richiesti dal progetto o eventualmente prescritti dalla direzione lavori.Tutte le aperture verticali saranno comunque opportunamente rinforzate in rapporto alle sollecitazioni cui verranno sottoposte. I lavori non dovranno essere eseguiti con temperature inferiori a 0 C, le murature dovranno essere bagnate prima e dopo la messa in opera ed includere tutti gli accorgimenti necessari (cordoli, velette) alla buona esecuzione del lavoro.

MURATURA IN BLOCCHETTI DI CEMENTOI blocchetti verranno posti in opera in strati orizzontali con blocchetti sfalsati, allettati con malta cementizia e giunti di spessore di 5 mm. ca.; avranno angoli, incroci e facce esterne perfettamente allineati sia orizzontalmente che verticalmente.Nel caso di murature portanti saranno creati idonei pilastri in cemento armato e cordoli di collegamento.

MURATURA IN MATTONITutte le murature in mattoni saranno eseguite con materiali conformi alle prescrizioni; i laterizi verranno bagnati, per immersione, prima del loro impiego e posati su uno strato di malta di 5-7 mm..Le murature potranno essere portanti e non, eseguite con mattoni pieni e semipieni posti ad una testa od in foglio secondo le specifiche prescrizioni.Nel caso di murature faccia a vista, verranno impiegati laterizi di ottima qualità con resistenza a compressione non inferiore a 24 N/mmq. (250 kg./cmq.), disposti con perfetta regolarità e con giunti (ad U, concavi, retti, etc.) di larghezza non superiore a 5 mm. e conseguente pulizia delle facce esterne dopo un'adeguata stagionatura.

MATERIALI NATURALI E DI CAVA

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La messa in opera delle murature, preparazione delle malte necessarie al loro ancoraggio e tutte le operazioni relative all'impiego di materiali naturali andranno eseguite in accordo con quanto richiesto per i materiali naturali ed indicato di seguito.

ACQUADovrà essere dolce, limpida, scevra di materie terrose od organiche e non aggressiva con un pH compreso tra 6 e 8 ed una torbidezza non superiore al 2%, quella usata negli impasti cementizi non dovrà presentare tracce di sali in percentuali dannose, in particolare solfati e cloruri in concentrazioni superiori allo 0,5%. Non Š consentito l'impiego di acqua di mare salvo esplicita autorizzazione ed Š, comunque, tassativamente vietato l'uso di tale acqua per calcestruzzi armati e per le strutture con materiali metallici soggetti a corrosione.

SABBIALa sabbia da usare nelle malte e nei calcestruzzi non dovrà contenere sostanze organiche, dovrà essere di qualità silicea, quarzosa, granitica o calcarea, avere granulometria omogenea e proveniente da frantumazione di rocce con alta resistenza a compressione; la perdita di peso, alla prova di decantazione, non dovrà essere superiore al 2%.

GHIAIA - PIETRISCOI materiali dovranno essere costituiti da elementi omogenei, resistenti non gessosi escludendo quelli con scarsa resistenza meccanica, friabili ed incrostati.I pietrischi e le graniglie proverranno dalla frantumazione di rocce silicee o calcaree, saranno a spigolo vivo e liberi da materie organiche o terrose. La granulometria e le caratteristiche degli aggregati per conglomerati cementizi saranno strettamente rispondenti alla normativa specifica.

PIETRE NATURALI E MARMIDovranno essere omogenee, a grana compatta esenti da screpolature, piani di sfaldatura, nodi, scaglie etc.

LATERIZII laterizi di qualsiasi tipo, forma e dimensione (pieni, forati e per coperture) dovranno essere scevri da impurità, avere forma regolare, facce rigate e spigoli sani; presentare alla frattura ( non vetrosa) grana fine, compatta ed uniforme; essere sonori alla percussione, assorbire acqua per immersione ed asciugarsi all'aria con sufficiente rapidità; non sfaldarsi sotto l'influenza degli agenti atmosferici e di soluzioni saline; non screpolarsi al fuoco ed al gelo, avere resistenza adeguata, colore omogeneo e giusto grado di cottura; non contenere sabbia con sali di soda e di potassio.Tutti i tipi di laterizi destinati alla realizzazione di opere murarie, solai e coperture saranno indicati come blocchi forati, mattoni pieni, mattoni semipieni, mattoni forati, blocchi forati per solai, tavelloni, tegole, etc. avranno dimensioni e caratteristiche fisiche e meccaniche conformi alle norme vigenti.

LASTRE PER TRAMEZZI IN GESSO Dovranno avere i lati esterni perfettamente paralleli, spessori compresi tra 8 e 18 cm., essere lisci, con bordi maschiettati, tolleranze dimensionali di +/- 0,4mm. ed isolamento acustico, per spessori di 8 cm., non inferiore a 30 db (con frequenze fra 100/5000 Hz) e conducibilità termica di W/mK (0,25 Kcal/mhC).

PANNELLI IN LATERO-GESSODovranno essere eseguiti in pannelli prefabbricati costituiti da un supporto in laterizio dello spessore medio di 50 mm. rifinito con intonaco a gesso e stuccatura dei giunti in modo da dare le superfici esterne perfettamente levigate.

PARETI IN CARTONGESSO

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Saranno costituite da pareti prefabbricate in lastre di gesso cartonato di spessore variabile fissate mediante viti autoperforanti ad una struttura costituita da profilati di lamiera zincata in acciaio da 6/10 ad intarsi variabili e guide a pavimento e soffitto fissate alla struttura, compresa la finitura dei giunti con banda di carta microforata, sigillatura delle viti autoperforanti e la preparazione dei vani porta con relativi telai sempre in profilati zincati.

Art. 59INTONACI

L'esecuzione degli intonaci, interni od esterni, dovrà essere effettuata dopo un'adeguata stagionatura (50-60 giorni) delle malte di allettamento delle murature sulle quali verranno applicati.Le superfici saranno accuratamente preparate, pulite e bagnate.L'esecuzione degli intonaci dovrà essere protetta dagli agenti atmosferici; lo strato finale non dovrà presentare crepature, irregolarità negli spigoli, mancati allineamenti o altri difetti. Le superfici dovranno essere perfettamente piane con ondulazioni inferiori all'uno per mille e spessore di almeno 15 mm.La messa in opera dello strato di intonaco finale sarà, comunque, preceduta dall'applicazione, sulle murature interessate di uno strato di intonaco grezzo al quale verrà sovrapposto il tipo di intonaco (intonaco civile, a stucco, plastico, etc.) indicato dalle prescrizioni per la finitura.

RASATURELa rasatura per livellamento di superfici piane o curve (strutture in c. a., murature in blocchi prefabbricati, intonaci, tramezzi di gesso, etc.) dovrà essere realizzata mediante l'impiego di prodotti premiscelati a base di cemento tipo R "325", cariche inorganiche e resine speciali, da applicare su pareti e soffitti in spessore variabile sino ad un massimo di mm. 8.

INTONACO GREZZODovrà essere eseguito dopo un'accurata preparazione delle superfici secondo le specifiche dei punti precedenti e sarà costituito da uno strato di spessore di 5 mm. ca. di malta conforme alle caratteristiche richieste secondo il tipo di applicazione (per intonaci esterni od interni); dopo queste operazioni verranno predisposte delle fasce guida a distanza ravvicinata.Dopo la presa di questo primo strato verrà applicato un successivo strato di malta più fine in modo da ottenere una superficie liscia ed a livello con le fasce precedentemente predisposte.Dopo la presa di questo secondo strato si procederà all'applicazione di uno strato finale, sempre di malta fine, stuccando e regolarizzando la superficie esterna così ottenuta.

INTONACO CIVILEL'intonaco civile dovrà essere applicato dopo la presa dello strato di intonaco grezzo e sarà costituito da una malta, con grani di sabbia finissimi, lisciata mediante fratazzo rivestito con panno di feltro o simili, in modo da ottenere una superficie finale perfettamente piana ed uniforme.Sarà formato da tre strati di cui il primo di rinzaffo, un secondo tirato in piano con regolo e fratazzo e la predisposizione di guide ed un terzo strato di finitura formato da uno strato di colla della stessa malta passata al crivello fino, lisciati con fratazzo metallico o alla pezza su pareti verticali.

Art. 60MALTE

Il trattamento delle malte dovrà essere eseguito con macchine impastatrici e, comunque, in luoghi e modi tali da garantire la rispondenza del materiale ai requisiti fissati.

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Tutti i componenti dovranno essere misurati, ad ogni impasto, a peso o volume; gli impasti dovranno essere preparati nelle quantità necessarie per l'impiego immediato e le parti eccedenti, non prontamente utilizzate, avviate a discarica.I tipi di malta utilizzabili sono indicati nel seguente elenco:a) malta di calce spenta e pozzolana, formata da un volume di calce e tre volumi di pozzolana vagliata;b) malta di calce spenta in pasta e sabbia, formata da un volume di calce e tre volumi di sabbia;c) malta di calce idrata e pozzolana, formata da 2,5/3 quintali di calce per mc. di pozzolana vagliata;d) malta di calce idrata e sabbia, formata da 300 kg. di calce per mc. di sabbia vagliata e lavata;e) malta bastarda formata da mc. 0,90 di calce in pasta e di sabbia del n. B2 e 100 kg. di gesso da presa;f) malta per stucchi formata da mc. 0,45 di calce spenta e mc. 0,90 di polvere di marmo.Gli impasti verranno confezionati secondo le seguenti proporzioni:- Malta comuneCalce spenta in pasta mc.0,25-0,40Sabbia mc. 0,85-1,00- Malta per intonaco rusticoCalce spenta in pasta mc.0,20-0,40Sabbia mc. 0,90-1,00- Malta per intonaco civileCalce spenta in pasta mc. 0,35-0,45Sabbia vagliata mc. 0,80- Malta grassa di pozzolanaCalce spenta in pasta mc. 0,22Pozzolana grezza mc. 1,10- Malta mezzana di pozzolanaCalce spenta in pasta mc. 0,25Pozzolana vagliata mc. 1,10- Malta fina di pozzolanaCalce spenta in pasta mc. 0,28Pozzolana vagliata mc. 1,05- Malta idraulicaCalce idraulica q.li 1,00Sabbia mc. 0,90- Malta bastardaMalta (calce spenta e sabbia) mc. 1,00Legante cementizio a presa lenta q.li 1,50- Malta cementiziaCemento idraulico q.li 2,00Sabbia mc. 1,00- Malta cementizia per intonaciLegante cementizio a presa lenta q.li 6,00Sabbia mc. 1,00- Malta per stucchiCalce spenta in pasta mc. 0,45Polvere di marmo mc. 0,90Per le caratteristiche specifiche dei singoli materiali da impiegare per la preparazione delle malte valgono le seguenti prescrizioni:

CALCI - POZZOLANE - LEGANTICALCI AEREELa calce grassa in zolle dovrà provenire da calcari puri, essere di cottura uniforme, non bruciata n‚ lenta all'idratazione e tale che, mescolata con l'acqua necessaria all'estinzione, divenga una pasta omogenea con residui inferiori al 5%.

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La calce viva in zolle dovrà essere, al momento dell'estinzione, perfettamente anidra e conservata in luogo asciutto.La calce grassa destinata alle murature dovrà essere spenta almeno quindici giorni prima dell'impiego, quella destinata agli intonaci almeno tre mesi prima.La calce idrata in polvere dovrà essere confezionata in imballaggi idonei contenenti tutte le informazioni necessarie riguardanti il prodotto e conservata in luogo asciutto.

POZZOLANALa pozzolana sarà ricavata da strati esenti da sostanze eterogenee, sarà di grana fina, asciutta ed accuratamente vagliata, con resistenza a pressione su malta normale a 28 giorni di 2,4 N/mmq. (25 kg./cmq.) e residuo insolubile non superiore al 40% ad attacco acido basico.

LEGANTI IDRAULICISono considerati leganti idraulici:a) cementi normali e ad alta resistenzab) cemento alluminosoc) cementi per sbarramenti di ritenutad) agglomerati cementizie) calci idrauliche.Le caratteristiche, le modalità di fornitura, il prelievo dei campioni, la conservazione e tutte le operazioni relative ai materiali sopracitati, dovranno essere in accordo alla normativa vigente.I cementi pozzolanici verranno impiegati per opere in contatto con terreni gessosi, acque saline o solfatate; i cementi d'alto forno dovranno essere impiegati per pavimentazioni stradali, per opere in contatto con terreni gessosi, per manufatti dove è richiesto un basso ritiro e non dovranno, invece, essere impiegati per strutture a vista.I cementi bianchi dovranno corrispondere alle prescrizioni della normativa indicata, avere caratteristiche di alta resistenza e verranno impiegati, mescolandoli a pigmenti colorati, per ottenere cementi colorati.I cementi alluminosi verranno impiegati per getti subacquei, per getti a bassa temperatura e per opere a contatto con terreni ed acque chimicamente o fisicamente aggressive.

GESSIDovranno essere ottenuti per frantumazione, cottura e macinazione di pietra da gesso e presentarsi asciutti, di fine macinazione ed esenti da materie eterogenee. In relazione all'impiego saranno indicati come gessi per muro, per intonaco e per pavimento.I gessi per l'edilizia non dovranno contenere quantità superiori al 30% di sostanze estranee al solfato di calcio.

Art. 61MALTE ESPANSIVE

Sono malte speciali che dovranno essere impiegate esclusivamente sotto stretto controllo del dosaggio e del tipo di applicazione in rapporto ai dati forniti dalla casa costruttrice. L'aumento di volume che tali prodotti sono in grado di generare ha come effetto finale quello di ridurre i fenomeni di disgregazione.

Art. 62MALTE CEMENTIZIE

Le malte cementizie da impiegare come leganti delle murature in mattoni dovranno essere miscelate con cemento "325" e sabbia vagliata al setaccio fine per la separazione dei corpi di maggiori dimensioni; lo stesso tipo di cemento (e l'operazione di pulitura della sabbia) dovrà essere impiegato per gli impasti realizzati per intonaci civili.Le malte da utilizzare per le murature in pietrame saranno realizzate con un dosaggio inferiore di cemento "325" per ogni mc. di sabbia. L'impasto dovrà, comunque, essere fluido e stabile con minimo ritiro ed adeguata resistenza.

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Tutte le forniture di cemento dovranno avere adeguate certificazioni attestanti qualità, provenienza e dovranno essere in perfetto stato di conservazione; si dovranno eseguire prove e controlli periodici ed i materiali andranno stoccati in luoghi idonei.Tutte le caratteristiche dei materiali dovranno essere conformi alla normativa vigente ed alle eventuali prescrizioni aggiuntive fornite dal progetto o dalla direzione dei lavori.I cementi saranno del tipo:a) cementi normali e ad alta resistenza;b) cementi alluminosi;I cementi normali e ad alta resistenza avranno un inizio della presa dopo 45' dall'impasto, termine presa dopo 12 ore e resistenza a compressione e flessione variabili a seconda del tipo di cemento usato e delle quantità e rapporti di impasto.I cementi alluminosi avranno un inizio presa dopo 30' dall'impasto, termine presa dopo 10 ore e resistenze analoghe ai cementi normali.

DOSAGGII dosaggi ed i tipi di malta cementizia saranno quelli elencati di seguito:a) malta cementizia con sabbia vagliata e lavata e cemento "325" nelle quantità di:tipo di impasto utilizzazione- 300 kg. di cemento/mc. sabbia per muratura in pietrame- 400 kg. di cemento/mc. sabbia per murature in mattoni- 600 kg. di cemento /mc. sabbia per lavorazioni speciali;b) malta bastarda formata da mc. 0,35 di calce spenta in pasta e kg. 100 di cemento a lenta presa.

Art. 63COMPOSTI IN MISTO CEMENTIZIO

Sono formati da tutti i componenti per fognature, canne fumarie, etc. realizzati con materiali isolanti o impermeabilizzanti ad alta resistenza legati con malte cementizie.Dovranno essere conformi alla normativa vigente ed al tipo di specifiche già riportate.

LASTREPotranno essere piane od ondulate e dovranno avere, oltre alle specifiche riportate dalle norme suddette, resistenza a flessione tra i 18 e 25 N/mmq. (180 e 250 kg./cmq.) in relazione al tipo di prodotti; avranno, inoltre, tolleranze di +/- 3 mm. sulle dimensioni generali e del 10% sullo spessore.

CANNE FUMARIELe canne fumarie risponderanno alle norme e caratteristiche indicate e dovranno avere una resistenza alla temperatura, nel tipo a doppia parete, fino a 250 øC.

COMPOSTI IN CEMENTOSaranno prodotti con conglomerati vibrati, compressi, ad alto dosaggio e caratteristiche dimensionali conformi alle prescrizioni e norme indicate.

TUBAZIONIDovranno avere sezione perfettamente circolare, impasto dosato a 350/400 kg. di cemento per metrocubo, spessore uniforme, adeguata stagionatura che potrà essere effettuata a vapore od in condizioni normali ed i seguenti rapporti fra diametri (espressi in cm.) e quantità di ferro (espresse in kg./ml.): 10/22 - 15/36 - 20/48 - 25/70 - 30/90 - 40/125 - 50/170 - 60/250 - 80/350 - 100/550.

ARGILLA ESPANSAI blocchi e le lastre per murature saranno autoportanti e rispondenti alle norme vigenti; gli elementi portanti dovranno avere resistenze di rottura a compressione fino ad 7,8 N/mmq. (80 kg./cmq.).I pannelli realizzati con conglomerati cementizi contenenti argilla espansa avranno diversi spessori, secondo le richieste di isolamento, saranno autoportanti e con finiture delle facce

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esterne di vario tipo (graniglie, aggregati esposti, martellinature, etc.); l'armatura sarà realizzata con reti elettrosaldate e barre correnti di coronamento e gli impasti verranno dosati secondo granulometrie stabilite dalle specifiche.

Art. 64IMPERMEABILIZZAZIONI

Le seguenti strutture o parti di esse saranno sempre sottoposte, salvo diverse prescrizioni, a trattamento impermeabilizzante:a) le falde di tetto continue;b) solai di terrazzi praticabili e non praticabili;c) mensole di balconi ed aggetti;d) soglie esterne, davanzali e parapetti;e) solai di locali adibiti a lavatoi, cabine idriche e locali dove siano collocate prese d'acqua con scarico libero;f) massetti di piani terra o cantinati realizzati su vespai;g) tutti i raccordi verticali dei punti precedenti;h) pareti verticali esterne di murature interrate.Il piano di posa dei manti impermeabilizzanti su opere murarie dovrà avere, comunque, pendenze non inferiori al 2%, essere privo di asperità e con una superficie perfettamente lisciata (a frattazzo o simili), livellata, stagionata e con giunti elastici di dilatazione; lo spessore minimo non dovrà mai essere inferiore ai 4 cm.I materiali impiegati e la messa in opera dovranno presentare i requisiti richiesti, essere integri, senza borse, fessurazioni o scorrimenti e totalmente compatibili con il sistema adottato al fine di garantire, in ogni caso, l'assenza di qualunque infiltrazione d'acqua. Nella realizzazione e messa in opera dei sistemi di impermeabilizzazione si dovrà adottare uno dei seguenti tipi di posa:a) il sistema in indipendenza dovrà essere eseguito con la posa a secco della membrana impermeabile senza alcun collegamento al supporto; in questo caso lo strato impermeabile dovrà essere completato da una copertura (ghiaia o pavimentazione) pesante, dovranno essere previsti, inoltre, idonei strati di scorrimento;b) il sistema in semindipendenza verrà realizzato, in assenza di ghiaia o pavimentazioni di copertura, fissando lo strato impermeabile al supporto nei punti perimetrali e di particolare sollecitazione meccanica; la superficie totale dei punti di ancoraggio non dovrà essere superiore al 35% della superficie impermeabilizzante (in zone fortemente ventose tale valore verrà elevato al 56-60%);c) il sistema in aderenza sarà usato in situazioni di vento forte, falde di copertura a forte pendenza, in prossimità di bocchettoni, muretti, cornicioni, etc. e sarà realizzato mediante il fissaggio totale dello strato impermeabile al supporto sottostante.Nel caso di utilizzo di membrane prefabbricate, nei vari materiali, si dovrà procedere al montaggio rispettando le seguenti prescrizioni:- pulizia del sottofondo da tutte le asperità, residui di lavorazioni, scaglie di qualunque tipo e salti di quota; nel caso di sola impermeabilizzazione su solai costituiti da elementi prefabbricati, tutte le zone di accostamento tra i manufatti dovranno essere ricoperte con strisce di velo di vetro posate a secco;- posa in opera a secco di un feltro di fibre di vetro da 100 gr./mq. (barriera al vapore) per ulteriore protezione della parte di contatto della guaina con il sottofondo;- posizionamento delle guaine (uno o due strati) con sovrapposizione delle lamine contigue di almeno 70 mm. ed esecuzione di una saldatura per fusione con fiamma e successiva suggellatura con ferro caldo (oppure incollate con spalmatura di bitume ossidato a caldo);- posa in opera di uno strato di cartone catramato (strato di scorrimento) da 120 gr./mq. sopra la guaina finale per consentire la dilatazione termica del manto impermeabile indipendentemente dalla pavimentazione superiore.

BARRIERA AL VAPORELa barriera al vapore, nel caso di locali con umidità relativa dell'80% alla temperatura di 20C, sarà costituita da una membrana bituminosa del peso di 2 kg./mq. armata con una

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lamina di alluminio da 6/100 di mm. di spessore posata su uno strato di diffusione al vapore costituito da una membrana bituminosa armata con velo di vetro e munita di fori; questa membrana verrà posata in opera mediante una spalmata di bitume ossidato (2 kg./mq.) applicato a caldo previo trattamento dell'elemento portante con primer bituminoso in solvente.Nel caso di locali con umidità relativa entro i valori normali, la barriera al vapore sarà costituita da una membrana impermeabile, a base di bitume distillato o polimeri, con armatura in velo di vetro del peso di 3 kg./mq. posata a fiamma sull'elemento portante previamente trattato con primer bituminoso a solvente e con sormonta dei teli di almeno 5 cm. saldati a fiamma.Gli eventuali elementi isolanti posti sopra la barriera al vapore dovranno sempre essere (salvo nella soluzione del tetto rovescio) totalmente incollati.Barriera al vapore per alto tasso di umidità (80% a 20C)Membrana bituminosa del peso di 2 kg./mq. armata con una lamina di alluminio goffrato da 6/100 di mm. di spessore, posata su uno strato di diffusione al vapore costituito, a sua volta, da una membrana bituminosa armata con velo di vetro e con fori di 2 cm. di diametro nella quantità di 115/mq. ca. (la posa in opera della membrana sarà eseguita con bitume ossidato spalmato a caldo previo trattamento del supporto con primer bituminoso in solvente).Barriera al vapore per tasso di umidità medio-basso (50-60% a 20C)Membrana impermeabile, a base di bitume distillato o polimeri, con armatura in velo di vetro, del peso di 3 kg./mq. posata a fiamma sull'elemento portante previamente trattato con primer bituminoso a solvente.

MEMBRANE IMPERMEABILISaranno costituite da fogli impermeabilizzanti in PVC rinforzato e simili con o senza rinforzi (in tessuto di vetro o sintetico) posati secondo i sistemi in indipendenza, in semindipendenza o in aderenza e secondo le prescrizioni già indicate o le relative specifiche fornite dal progetto, dalle case produttrici e dalla direzione dei lavori.Si dovranno, comunque, eseguire risvolti di almeno 20 cm. di altezza lungo tutte le pareti verticali di raccordo, adiacenti ai piani di posa, costituite da parapetti, volumi tecnici, locali di servizio, impianti, etc.a) Cartonfeltro bitumatoSarà costituito da carta feltro impregnata a saturazione di bitume ottenuta con un doppio bagno e, in aggiunta, uno strato finale in fibre minerali.Le caratteristiche dei diversi tipi di cartonfeltro dovranno essere conformi alle norme vigenti per tali materiali.I manti bituminosi con supporti in fibra di vetro dovranno essere stabili chimicamente e fisicamente, resistenti alla trazione, imputrescibili, etc.; le caratteristiche delle miscele bituminose e dei supporti o armature di protezione in fibre di vetro saranno conformi alla normativa vigente od alle specifiche prescrizioni relative alle varie condizioni d'uso.b) Guaine in resineSaranno prodotte per vulcanizzazione di vari tipi di polimeri e additivi plastificati, dovranno essere resistenti al cemento, al bitume ed alle calci, agli agenti atmosferici, ai raggi ultravioletti; avranno spessori variabili da 0,75 a 2 mm. e caratteristiche meccaniche adeguate.c) Guaina per coperture non zavorrateSarà costituita da un foglio impermeabilizzante in PVC (cloruro di polivinile) con rinforzo in tessuto di poliestere, avrà uno spessore totale di 1,2/1,5 mm. e verrà usata come strato esposto del manto impermeabilizzante a strati non incollati, con fissaggio meccanico e senza zavorramento.Dovrà avere caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici, ai raggi UV, al calore radiante ed avere stabilità dimensionale.Il materiale sarà trasportato e posto in opera secondo le indicazioni della casa produttrice.d) Guaina per coperture zavorrateSarà costituita da un foglio impermeabilizzante in PVC plastificato (cloruro di polivinile) con rinforzo in velovetro e tessuto di vetro per lo spessore totale di 1/1,2 mm. e verrà usata

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come ultimo strato esposto del manto impermeabilizzante a strati non incollati e con zavorramento.Dovrà avere caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici, ai raggi UV, alle radici, al calore radiante ed avere stabilità dimensionale.

ISOLANTII pannelli isolanti usati per la realizzazione di sistemi di impermeabilizzazione dovranno avere coibentazioni di spessore superiore a 6 cm., dovranno essere posati accostati su due strati sfalsati e saranno incollati al supporto.Nel caso di coperture con pendenze superiori al 20% si dovranno realizzare dei fissaggi meccanici costituiti da chiodi ad espansione o viti autofilettanti con rondella.I pannelli di polistirolo dovranno avere una densità minima di 25 kg./mc.La membrana impermeabile posta sopra i pannelli isolanti dovrà essere posata in semindipendenza mediante incollaggio nella zona centrale dei pannelli ed il metodo di incollaggio dipenderà dalla natura dell'isolante termico scelto e dal tipo di membrana impermeabilizzante prevista.Il bitume ossidato e la saldatura a fiamma verranno usati solo con isolanti non deformabili, negli altri casi si userà mastice a freddo.

Art. 65ISOLAMENTI

Le strutture, o parti di esse, costituenti elementi di separazione fra ambienti di diverse condizioni termo-acustiche, dovranno rispondere alle caratteristiche di isolamento prescritte includendo dei materiali integrativi necessari al raggiungimento dei valori richiesti.I materiali saranno messi in opera secondo la normativa prevista e le raccomandazioni dei produttori, dopo adeguata preparazione delle superfici interessate, degli eventuali supporti e provvedendo all'eliminazione delle situazioni di continuità termo-acustiche non richieste.Oltre all'osservanza delle disposizioni normative vigenti e delle prescrizioni suddette, le caratteristiche di isolamento richieste dovranno essere verificate in modo particolare nelle pareti (esterne, divisorie tra gli alloggi, confinanti con locali rumorosi, vani scala, etc.) e nei solai (di copertura, intermedi, a contatto con l'esterno, etc.).I materiali impiegati dovranno essere adeguatamente protetti dalle sollecitazioni meccaniche e dagli agenti atmosferici e, nel caso di posa in opera in ambienti esterni od aggressivi, dovranno avere le caratteristiche di resistenza ed imputrescibilità adeguate al loro uso.

ISOLANTI TERMICIAvranno una conduttività termica inferiore a 0,11 W/mK (0,10 kcal/mhC) e saranno distinti in materiali a celle aperte (perlite, fibre di vetro, etc.) e materiali a celle chiuse (prodotti sintetici espansi) e dovranno essere conformi alle norme citate.

ISOLANTI ACUSTICII materiali dovranno avere i requisiti di resistenza, leggerezza, incombustibilità, inattacabilità dagli insetti o microrganismi, elasticità, etc. fissati dalle specifiche prescrizioni e dalle norme già citate; avranno funzioni fonoisolanti o fonoassorbenti (v. anche isolanti termici e controsoffitti), in relazione alle condizioni d'uso, saranno di natura fibrosa o porosa e dovranno rispondere alle caratteristiche fisico-chimiche richieste.Tali materiali saranno forniti in forma di pannelli, lastre o superfici continue e potranno essere applicati con incollaggio, mediante supporti sospesi o secondo altre prescrizioni.Saranno osservate, nelle forniture e posa in opera, le indicazioni fornite dalle case produttrici oltre alle suddette prescrizioni.

PERLITECostituita da lava vulcanica con granulometria compresa tra 0,1 e 2,3 mm., con coefficiente di conduttività termica di 0,046 W/mK (0,04 kcal/mhC), sarà fornita in pannelli

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rigidi ed avrà le caratteristiche fissate dalle prescrizioni di progetto o del presente capitolato.

FIBRE DI VETROSaranno elastiche, incombustibili, esenti da alcali e fornite in pannelli ottenuti con vari procedimenti; le fibre avranno diametri varianti dai 3 ai 12 micron con densità comprese tra 10/120 kg/mc. ed assorbimento acustico di 0,7.Nel caso di ambienti con alte percentuali di umidit… in sospensione saranno predisposte adeguate barriere al vapore.Questo materiale potrà essere trattato con resine termoindurenti per ottenere feltro di lana di vetro in rotoli o pannelli rigidi e semirigidi di varie dimensioni.Il feltro in rotoli avrà spessori varianti dai 4,5/10 cm. e resistenza termica da 1,05 mq.K/W (1,22 mq.høC/kcal) a 2,34 mq.K/W (2,71 mq.høC/kcal) e saranno non combustibili.I pannelli avranno spessori dai 3/10 cm. e resistenza termica da 0,80 mq.K/W (0,93 mq.høC/kcal) a 2,62 mq.K/W (3,04 mq.høC/kcal) e saranno incombustibili.

PANNELLI IN FIBRA DI VETRO + CARTONGESSOCostituiti da pannelli rigidi in fibre di vetro ad alta densità con una lastra di cartongesso ed eventuale foglio di alluminio come barriera al vapore, avranno spessori globali (cartongesso + fibra) da 3/9cm. e resistenza termica da 0,59 mq.K/W (0,69 mq.høC/kcal) a 2,35 mq.K/W (2,72 mq.høC/kcal), resistenza meccanica ed isolamento acustico.

SUGHEROLe lastre avranno una massa specifica tra i 50/250 kg./mc. ed una conduttività termica, secondo il tipo, di 0,029 W/mK (0,025 kcal/mhøC) o 0,055 W/mK (0,048 kcal/mhøC), saranno in materiale stabilizzato, trattato con antiparassiti ed ignifugato.

VERMICULITECostituito da minerale filosilicato di tipo argilloso, sarà fornito in prodotto espanso con granulometria tra 1/12mm., dovrà essere incombustibile, inattacabile da calcio o cementi ed avere conduttività termica di 0,034 W/mK (0,03 kcal/mhøC).

POLISTIROLO ESPANSOOttenuto per espansione del polistirolo, sarà fornito in lastre dello spessore e delle dimensioni richieste e densità tra i 15/40 kg./mc., salvo altre prescrizioni; in caso di condensa dovrà essere protetto da barriera al vapore e sarà impiegato ad una temperatura max di 75/100øC.Le forniture potranno essere richieste con marchio di qualità e dovranno avere le caratteristiche di resistenza ed imputrescibilità fissate.

POLIURETANO ESPANSOMateriale a basso valore di conduttività termica espresso in 0,020 W/mK (0,018 kcal/mhøC), sarà fornito in prodotti rigidi o flessibili con densità tra 30/50 kg/mc. e resistenza a compressione da 1/3 kgf/cmq.

POLISTIRENE ESPANSO ESTRUSORealizzato con una particolare tecnica di espansione con utilizzo di miscele di freon e costituito da cellule perfettamente chiuse, avrà una conduttività termica di 0,029 W/mK (0,024 kcal/mhøC), resistenza meccanica, totale impermeabilità all'acqua.I pannelli di questo materiale saranno forniti in spessori dai 2/6 cm., avranno tutte le caratteristiche suddette e resistenza termica da 0,69 mq.K/W (0,81 mq.høC/kcal) a 2,07 mq.K/W (2,4 mq.høC/kcal).Sarà comunque obbligatorio, durante la posa in opera, osservare tutti gli accorgimenti e le prescrizioni necessari o richiesti per la realizzazione dei requisiti di isolamento termo-acustici ed anticondensa adeguati alle varie condizioni d'uso.I tipi di isolamenti di strutture o parti di esse potranno essere:1) isolamento termico applicato su pareti verticali, solai, terrazze e tetti già preparati o nella intercapedine delle murature a cassa vuota, da realizzare con pannelli rigidi di

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materiale isolante (fibre minerali di vetro, di roccia o polistirolo estruso, etc.) non putrescibile completi su una faccia di una barriera al vapore, del peso specifico complessivo non inferiore a 30 kg./mc. e di spessore non inferiore a cm. 3;2) isolamento termico applicato su tetto piano (pedonabile o non) al di sopra dello strato resistente alla diffusione al vapore, da realizzare con rotoli h=mt.1, costituito da listelli di fibre di vetro incollati in continuo da una membrana impermeabilizzante in bitume polimero elastoplastomerica di 3 mm. di spessore, armata con feltro di vetro e con giunti tra le varie fasce eseguiti con una striscia della stessa membrana saldata a fiamma sulla linea di congiunzione dei rotoli, per uno spessore complessivo non inferiore a 2 cm.;3) isolamento acustico di solai intermedi da realizzare con feltri di materiale isolante (fibre minerali di vetro o di roccia, etc.) di spessore non inferiore a mm. 3, legati con collanti e cosparsi su di una faccia da miscela bituminosa da porre in opera su superfici adeguatamente preparate, prive di asperità;4) isolamento termico di tubazioni da realizzare con coppelle di forma cilindrica o rivestimenti tubolari di materiale isolante (fibre minerali o poliuretani espansi) dello spessore non inferiore a mm. 20 sovrapposto e raccordato anche con nastri adesivi ad alta aderenza da porre in opera per tutta la lunghezza delle tubazioni interessate.

RIVESTIMENTI ISOLANTI PER IMPIANTI1) Isolante per tubazioni costituito da guaina flessibile o lastra in elastomero espanso a cellule chiuse, coefficiente di conducibilità termica a 40øC non superiore a 0,050 W/møC, comportamento al fuoco classe 2, campo d'impiego da -60øC a +105øC, spessore determinato secondo la tabella "B" del D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 comprensivo di eventuale collante e nastro coprigiunto con le seguenti caratteristiche:a) diam. est. tubo da isolare 17 mm. (3/8") - spessore isolante 20 mm.;b) diam. est. tubo da isolare 22 mm. (1/2") - spessore isolante 20 mm.;c) diam. est. tubo da isolare 27 mm. (3/4") - spessore isolante 20 mm.;d) diam. est. tubo da isolare 34 mm. (1") - spessore isolante 20 mm.;e) diam. est. tubo da isolare 42 mm. (1"1/4) - spessore isolante 20 mm.;f) diam. est. tubo da isolare 48 mm. (1"1/2) - spessore isolante 20 mm.;g) diam. est. tubo da isolare 60 mm. (2") - spessore isolante 20 mm.;h) diam. est. tubo da isolare 76 mm. (2"1/2) - spessore isolante 20 mm.;i) diam. est. tubo da isolare 89 mm. (3") - spessore isolante 20 mm.;l) diam. est. tubo da isolare 114 mm. (4") - spessore isolante 20 mm.;m) diam. est. tubo da isolare 140 mm. (5") - spessore isolante 20 mm.;n) diam. est. tubo da isolare 168 mm. (6") - spessore isolante 20 mm. (in lastra).Le lastre saranno di spessore mm. 6-9-13-20-25-32.2) Isolante per tubazioni destinate al riscaldamento costituito da guaina flessibile o lastra in elastomero sintetico estruso a cellule chiuse temperatura d'impiego +8øC/+108øC, classe 1 di reazione al fuoco, conducibilità termica a 40øC non superiore a 0,050 W/møC, spessore determinato secondo la tabella "B" del D.P.R. 26 agosto 1993, n.412, compreso l'eventuale collante e nastro adesivo con le seguenti caratteristiche:a) diam. est. tubo da isolare 18 mm. (3/8") - spessore isolante 9 mm.;b) diam. est. tubo da isolare 22 mm. (1/2") - spessore isolante 13 mm.;c) diam. est. tubo da isolare 28 mm. (3/4") - spessore isolante 13 mm.;d) diam. est. tubo da isolare 35 mm. (1") - spessore isolante 13 mm.;e) diam. est. tubo da isolare 42 mm. (1"1/4) - spessore isolante 14 mm.;f) diam. est. tubo da isolare 48 mm. (1"1/2) - spessore isolante 16 mm.;g) diam. est. tubo da isolare 60 mm. (2") - spessore isolante 17 mm.;h) diam. est. tubo da isolare 76 mm. (2"1/2) - spessore isolante 17 mm.;i) diam. est. tubo da isolare 88 mm. (3") - spessore isolante 17 mm.;l) diam. est. tubo da isolare 114 mm. (4") - spessore isolante 20 mm. (in lastra);m) diam. est. tubo da isolare 140 mm. (5") - spessore isolante 20 mm. (in lastra);n) diam. est. tubo da isolare 168 mm. (6") - spessore isolante 20 mm. (in lastra).Le lastre saranno di spessore mm. 13-20-24-30.3) Isolante per tubazioni destinate al condizionamento e refrigerazione costituito da guaina flessibile o lastra in elastomero sintetico estruso a cellule chiuse temperatura d'impiego -40øC/+105øC, classe 1 di reazione al fuoco, conducibilità termica a 20øC non superiore a

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0,040 W/møC, spessore nominale mm. 19, compreso l'eventuale collante e nastro adesivo con le seguenti caratteristiche:a) diam. est. tubo da isolare 18 mm. (3/8") - spessore isolante 19 mm.;b) diam. est. tubo da isolare 22 mm. (1/2") - spessore isolante 20 mm.;c) diam. est. tubo da isolare 28 mm. (3/4") - spessore isolante 20 mm.;d) diam. est. tubo da isolare 35 mm. (1") - spessore isolante 21 mm.;e) diam. est. tubo da isolare 42 mm. (1"1/4) - spessore isolante 22 mm.;f) diam. est. tubo da isolare 48 mm. (1"1/2) - spessore isolante 23 mm.;g) diam. est. tubo da isolare 60 mm. (2") - spessore isolante 23 mm.;h) diam. est. tubo da isolare 76 mm. (2"1/2) - spessore isolante 24 mm.;i) diam. est. tubo da isolare 88 mm. (3") - spessore isolante 25,5 mm.;l) diam. est. tubo da isolare 114 mm. (4") - spessore isolante 26,5 mm. (in lastra);m) diam. est. tubo da isolare 140 mm. (5") - spessore isolante 27,5 mm. (in lastra);n) diam. est. tubo da isolare 168 mm. (6") - spessore isolante 32 mm. (in lastra).Le lastre saranno di spessore mm. 10-12-16-19-25-32.4) Isolante per tubazioni costituito da coppelle e curve in poliuretano espanso rivestito esternamente con guaina in PVC dotata di nastro autoadesivo longitudinale, comportamento al fuoco autoestinguente, coefficiente di conducibilità termica a 40øC non superiore a 0,032W/møC, spessori conformi alla tabella "B" del D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412, compreso il nastro coprigiunto con le seguenti caratteristiche:a) diam. est. tubo da isolare 17 mm. (3/8") - spessore isolante 20 mm.;b) diam. est. tubo da isolare 22 mm. (1/2") - spessore isolante 20 mm.;c) diam. est. tubo da isolare 27 mm. (3/4") - spessore isolante 20 mm.;d) diam. est. tubo da isolare 34 mm. (1") - spessore isolante 20 mm.;e) diam. est. tubo da isolare 42 mm. (1"1/4) - spessore isolante 22 mm.;f) diam. est. tubo da isolare 48 mm. (1"1/2) - spessore isolante 23 mm.;g) diam. est. tubo da isolare 60 mm. (2") - spessore isolante 25 mm.;h) diam. est. tubo da isolare 76 mm. (2"1/2) - spessore isolante 32 mm.;i) diam. est. tubo da isolare 89 mm. (3") - spessore isolante 33 mm.;l) diam. est. tubo da isolare 114 mm. (4") - spessore isolante 40 mm..5) Rivestimento superficiale per ricopertura dell'isolamento di tubazioni, valvole ed accessori realizzato in: a) foglio di PVC rigido con temperatura d'impiego -25C/+60C e classe 1 di re lazione al fuoco, spessore mm. 0,35;b) foglio di alluminio goffrato con temperature d'impiego -196C/+250C e classe 0 di reazione al fuoco, spessore mm. 0,2;c) foglio di alluminio liscio di forte spessore con temperature d'impiego -196øC/+250øC e classe 0 di reazione al fuoco, spessore mm. 0,6-0,8.

RIVESTIMENTI ISOLANTI PER CANALIZZAZIONI1) Isolante termoacustico in polietilene espanso a cellule chiuse, autoestinguente, classe 1 di reazione al fuoco, confezionato in lastre autoadesive, particolarmente indicato per il rivestimento interno di canali per aria fredda e calda, conduttività termica 0,040 W/mC e spessori di mm. 6-10-15.2) Isolante termoacustico in lana minerale, classe 1 di reazione al fuoco, confezionato in materassino fissato su foglio di alluminio retinato, particolarmente indicato per il rivestimento esterno di canali per aria fredda e calda, conduttività termica 0,040 W/møC e spessori di mm. 25-50.

Art. 66MASSETTI - VESPAI

Il piano destinato alla posa di pavimenti od alla realizzazione di superfici finite in cls. dovrà essere costituito da un sottofondo opportunamente preparato e da un massetto in calcestruzzo cementizio dosato con non meno di 300 kg. di cemento per mc. con inerti normali o alleggeriti di spessore complessivo non inferiore a cm. 3. Tale massetto dovrà essere gettato in opera con la predisposizione di sponde e riferimenti di quota e dovrà

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avere un tempo di stagionatura di ca. 10 giorni prima della messa in opera delle eventuali pavimentazioni sovrastanti.Durante la realizzazione del massetto dovrà essere evitata la formazione di lesioni con l'uso di additivi antiritiro o con la predisposizione di giunti longitudinali e trasversali nel caso di superfici estese.Nel seguente elenco vengono riportati una serie di massetti con caratteristiche idonee ai diversi tipi di utilizzazione:- massetto isolante in conglomerato cementizio, dovrà essere confezionato con cemento tipo "325" e materiali minerali coibenti da porre in opera su sottofondazioni, rinfianchi, solai e solette, con adeguata costipazione del conglomerato e formazione di pendenze omogenee ed uno spessore finale medio di mm. 50;- massetto per sottofondi di pavimentazioni sottili (linoleum, gomma, piastrelle, resilienti, etc.) dello spessore non inferiore a mm. 35 realizzato con calcestruzzo dosato a 350 kg. di cemento "325" per metrocubo di impasto completo di livellazione, vibrazione, raccordi e formazione di giunti dove necessario;- massetto per esterni in cls conforme alle norme UNI 9065, autobloccanti, da porre in opera su uno strato idoneo di sabbia o ghiaia, compresa la costipazione con piastra vibrante e sigillatura con sabbia fina, con caratteristiche del massetto di resistenza media alla compressione non inferiore a 50 N/mmq. (circa 500 kgf/cmq.), resistenza media a flessione-taglio non inferiore a 6,5 N/mmq. (circa 60 kgf/cmq.), resistenza all'usura non inferiore a 2,4 mm. dopo 500 m. di percorso, con spessore finale di 40-60-80 mm. e con superficie antigeliva secondo le norme UNI 7087.

VESPAII vespai saranno eseguiti su una superficie opportunamente spianata e compattata, anche con materiale aggiunto, per impedire cedimenti di sorta; dovranno essere costituiti da spezzoni di pietrame o tufo, collocati a mano e dotati di cunicoli di ventilazione costituiti da pietrame disposto in modo adeguato oppure da tubazioni a superficie forata corrispondenti ad aperture perimetrali per l'effettiva areazione.Dopo la ricopertura dei canali o tubi di ventilazione con pietrame di forma piatta si dovrà ottenere un piano costante e privo di vuoti eccessivi con la disposizione di pietre a contrasto sulle quali disporre uno strato di ghiaia a granulometria più fine da portare alla quota prescritta.E' fatto espresso divieto di utilizzare vespai al di sotto dei locali destinati ad abitazione che dovranno essere costituiti da solai appoggiati su travi di bordo con un vuoto d'aria di almeno cm. 50 di altezza.- Vespaio con scheggioni di cava sistemati a mano; dovrà essere realizzato con scheggioni di cava scelti dal materiale disponibile e dovrà comprendere la predisposizione di cunicoli di ventilazione con aperture perimetrali per consentire tale funzione;- Vespaio costituito da una struttura con tavellonato appoggiato su muretti di mattoni pieni ad una testa, di un'altezza media di ca. 50 cm., posti ad un interasse di cm. 90 nel quale sarà inserito un massetto cementizio dello spessore complessivo di cm. 4 ed un manto impermeabile, da applicare sui muretti verticali, costituito da una membrana da 3 kg./mq..

Art. 67PAVIMENTAZIONI

Tutti i materiali per pavimentazioni quali mattonelle, lastre, etc. dovranno possedere le caratteristiche riportate dalla normativa vigente.La resistenza all'urto dovrà essere, per le mattonelle comuni, non inferiore a 1.96 N/m. (0,20 kg/m.) e la resistenza a flessione non inferiore a 2,9 N/mmq. (30 kg./cmq.); per il coefficiente di usura saranno considerati valori diversi che oscillano dai 4 mm., per le mattonelle in gres, ai 12 mm. delle mattonelle in cemento o asfalto.Tutti i pavimenti dovranno risultare di colorazioni ed aspetto complessivo uniformi secondo le qualità prescritte dalle società produttrici ed esenti da imperfezioni di fabbricazione o montaggio.Sarà onere dell'Appaltatore provvedere alla spianatura, levigatura, pulizia e completa esecuzione di tutte le fasi di posa in opera delle superfici da trattare.

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Le pavimentazioni dovranno addentrarsi per 15 mm. entro l'intonaco delle pareti che sarà tirato verticalmente fino al pavimento stesso, evitando ogni raccordo o guscio.L'orizzontalità delle superfici dovrà essere particolarmente curata evitando ondulazioni superiori all'uno per mille.Il piano destinato alla posa dei pavimenti sarà spianato mediante un sottofondo costituito, salvo altre prescrizioni, da un massetto di calcestruzzo di spessore non inferiore ai 4 cm. con stagionatura (minimo una settimana) e giunti idonei.Deve essere, inoltre, impedita dall'Appaltatore la praticabilità dei pavimenti appena posati (per un periodo di 10 giorni per quelli posti in opera su malta e non meno di 72 ore per quelli incollati con adesivi), gli eventuali danneggiamenti per il mancato rispetto delle attenzioni richieste saranno prontamente riparati a cura e spese dell'Appaltatore.Dovrà essere particolarmente curata la realizzazione di giunti, sia nel massetto di sottofondo che sulle superfici pavimentate, che saranno predisposti secondo le indicazioni delle case costruttrici o della direzione dei lavori.

PAVIMENTAZIONI INTERNENell'esecuzione di pavimentazioni interne dovranno essere osservate una serie di prescrizioni, oltre a quelle generali già indicate, che potranno variare in base al tipo di materiale prescelto e che, indicativamente, sono riportate nel seguente elenco:- pavimento di marmette di cemento e graniglia di marmo delle dimensioni di cm. 20x20 o cm. 25x25 da posare su un letto di malta (sabbia e cemento) con giunti connessi stilati con cemento puro, tagli e raccordi con elementi verticali, arrotatura e levigatura delle superfici compresa la pulizia finale;- pavimento in lastre di marmo da taglio della qualità prescelta nelle campionature in elementi di forma quadrata o rettangolare con spessore non inferiore a mm. 20 da porre in opera su un letto di malta fine e giunti di connessione stuccati con cemento bianco (o di altra colorazione), con esecuzione di tagli, raccordi, arrotatura, levigatura e pulizia finale;- pavimento in piastrelle di ceramica pressate a secco completamente vetrificate (gres porcellanato) oppure pressate a secco smaltate (monocottura), realizzato con piastrelle di caratteristiche dimensionali costanti e requisiti di linearità ed ortogonalità degli spigoli, resistenza all'abrasione, al gelo ed ai prodotti chimici, dilatazione termica conforme alla normativa vigente in materia, posato su letto di malta cementizia e boiacca di cemento "325", giunti stuccati in cemento bianco o colorato, completo di battiscopa, pulitura anche con acido e protezione finale con segatura;- pavimento in gomma di tipo industriale dello spessore di mm. 10 a superficie in rilievo rigata e a bolli, di colore nero, da porre in opera in lastre di m. 1,00x1,00 dotate di superficie inferiore di tipo reticolare per facilitare l'applicazione della boiacca di cemento che dovrà essere applicata previa bagnatura e rasatura del piano di posa con colla di cemento, tagli eseguiti in modo rettilineo e pulitura finale delle superfici trattate;- pavimenti in quadrotti lamellari in legno di rovere, castagno, frassino, etc. lavorati secondo le specifiche vigenti da porre in opera mediante collaggio su un sottofondo di malta cementizia listata, dosata a 300 kg. di cemento, da lamare, levigare, stuccare e con l'applicazione di una vernice speciale trasparente delle migliori marche applicata in un minimo di tre mani;- pavimento in listoncini di legno (parquet) dello spessore di 14-17 mm. e della larghezza di ca. 60-80 mm., a coste perfettamente parallele, con la superficie superiore piallata liscia, di prima scelta, da posare su un piano di cemento con la colla o inchiodati sui magatelli predisposti (indispensabili per lunghezze superiori ai 40 cm.) da completare con lamatura, laccatura e pulitura finale della superficie che non dovrà essere calpestata prima di due giorni completi dopo la lucidatura.

PAVIMENTAZIONI ESTERNENell'esecuzione di pavimentazioni esterne si dovrà realizzare un massetto in conglomerato cementizio con dosaggio non inferiore a 250 kg. di cemento per mc. gettato secondo gli spessori previsti o richiesti dalla direzione dei lavori; la pavimentazione verrà quindi posata sopra un letto di sabbia e cemento (dosato a 400 kg.) di spessore di ca. 1,5 cm.Le pavimentazioni esterne andranno cosparse d'acqua per almeno 10 giorni dall'ultimazione e poi si procederà alle rifiniture di ultimazione (chiusura delle fessure, etc.).

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La pavimentazione cos realizzata dovrà risultare conforme alle specifiche, in accordo con le prescrizioni del presente capitolato, essere perfettamente levigata, con le pendenze prescritte e quanto altro richiesto.La realizzazione della pavimentazione esterna potrà essere eseguita secondo le indicazioni qui riportate:1) pavimentazione per rampe antiscivolo per autorimesse e simili da realizzare con impasti a base di inerti naturali duri di opportuna forma e granulometria da sagomare in opera in modo da formare scanalature normali od oblique alla linea di massima pendenza della rampa stessa che dovrà, comunque, essere costituita da un sottofondo di idoneo massetto in conglomerato armato sul quale applicare il trattamento esposto;2) pavimentazione per esterni con aggregati parzialmente esposti da realizzare con un getto di calcestruzzo dosato con kg. 350 di cemento tipo R "325", dello spessore minimo di cm. 8 da trattare opportunamente in superficie con l'ausilio di un getto d'acqua in modo da lasciare gli elementi lapidei, della pezzatura 3/5, parzialmente in vista; tale superficie deve essere applicata su un sottofondo idoneo da porre in opera con uno spessore minimo complessivo di cm. 10 compresa l'armatura metallica (rete elettrosaldata diam. 6 ogni 25 cm.), giunti di dilatazione e quant'altro necessario;3) pavimento in bollettonato costituito da pezzi irregolari di lastre di marmi misti o monocromi non pregiati con lati tagliati in modo netto e rettilineo delle dimensioni di ca. 50-100 mm., dello spessore non inferiore a 20 mm., da porre in opera su massetto di malta cementizia compresa la suggellatura dei giunti con boiacca di cemento bianco o colorato, la rifinitura degli incastri a muro, l'arrotatura e la levigatura;4) pavimentazione in mattonelle di cemento pressato carrabile dello spessore di mm. 40, di forma quadrata o rettangolare da porre in opera con allettamento su massetto predisposto e completa stuccatura dei giunti con malta di cemento, inclusa anche la predisposizione delle pendenze su tutta la superficie e delle lavorazioni intorno ad eventuali chiusini alberi o raccordi per l'eliminazione delle barriere architettoniche;5) pavimentazione in cubetti di porfido con lato di dimensione 40-60-80 mm., da porre in opera dritti o ad arco con allettamento su sabbia e cemento su sottostante massetto di fondazione in conglomerato cementizio; l'esecuzione dovrà prevedere anche tutte le pendenze, giunti o raccordi e la pulizia finale dai residui di lavorazione;6) pavimentazione con selci di prima scelta con lati delle dimensioni da 60 a 100 mm., allettati in sabbia e cemento su apposito sottofondo anche in conglomerato cementizio, predisposti secondo le pendenze di progetto o comunque fissate in modo tale da consentire il normale deflusso dell'acqua, comprese le lavorazioni per le interruzioni intorno ai chiusini, alberi, etc., la battitura di ciascun elemento e la pulizia finale.

CARATTERISTICHE DEI MATERIALI PER PAVIMENTAZIONIPIASTRELLE IN CERAMICA SMALTATALe piastrelle in ceramica smaltata dovranno essere di prima scelta e conformi alla normativa vigente; saranno costituite da argille lavorate con altri materiali a temperature non inferiori a 900ø C e costituite da un supporto poroso e da uno strato vetroso.Le superfici saranno prive di imperfezioni o macchie e le piastrelle avranno le caratteristiche di resistenza chimica e meccanica richieste dalle specifiche suddette.Le tolleranze saranno del +/- 0,6% sulle dimensioni dei lati e del +/- 10% sullo spessore, la resistenza a flessione sarà non inferiore a 9,8 N/mmq. (100 kg./cmq.).

COTTOProdotto ceramico a pasta compatta lavorato a temperature intorno ai 1000C mescolando l'argilla con ossidi ferrici (che danno luogo al colore rosso).In caso di pavimentazioni esterne va applicato con pendenze non inferiori al 2% e giunti di dilatazione ogni 2-3 m. impedendo la penetrazione dell'acqua tra il sottofondo e la piastrella.

COTTO SMALTATOLe piastrelle di cotto smaltato saranno conformi alle norme indicate, avranno perfetta aderenza degli smalti, forma regolare, impermeabilità e resistenza a flessione non inferiore

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a 14,7 N/mmq.(150 kg./cmq.), assorbimento d'acqua non superiore al 15%, tolleranze dimensionali di +/- 0,5 mm. e tolleranze sugli spessori del 2% .

GRESSono classificati gres ordinari tutti i materiali ottenuti da argille plastiche naturali, ferruginose, cotti a temperature comprese tra i 1000 e 1400ø C.Dovranno essere di colore rosso bruno, avere struttura omogenea, compatta e non scalfibile; permeabilità nulla, le superfici dovranno essere esenti da screpolature, lesioni o deformazioni; la vetrificazione dovrà essere omogenea ed esente da opacità.Le piastrelle in gres, oltre alla corrispondenza con le norme citate, dovranno avere spessori tra gli 8 e 10 mm. per piastrelle normali e tra gli 11 e 18 mm. per piastrelle speciali, tolleranze dimensionali, salvo altre prescrizioni, di +/- 0,4%, resistenza a flessione non inferiore a 24,5 N/mmq. (250 kg./cmq.), assorbimento d'acqua non superiore al 4% della loro massa, buona resistenza al gelo, indice di resistenza all'abrasione non inferiore a 0,5, perdita di massa per attacco acido non superiore al 9% e per attacco basico non superiore al 16%.

GRES CERAMICOLe piastrelle in gres ceramico avranno spessori di 8-9-11 mm. (con tolleranze del 5%), tolleranze dimensionali di +/- 0,5 mm., resistenza a flessione di 34,3 N/mmq. (350 kg./cmq.), assorbimento d'acqua non superiore allo 0,1%, resistenza al gelo, indice di resistenza all'abrasione non inferiore ad 1, perdita di massa per attacco acido non superiore allo 0,5% e per attacco basico non superiore al 15% .

KLINKERIl klinker (anche litoceramica) è prodotto mescolando l'argilla con feldspati e cuocendo gli impasti a temperature di 1200 - 1280C ottenendo una ceramica ad altissima resistenza.

KLINKER CERAMICOLe piastrelle di klinker ceramico saranno conformi alle norme indicate, avranno forma regolare e non dovranno presentare difetti o imperfezioni, avranno assorbimento all'acqua del 3-5%, resistenza a flessione non inferiore a 19,6 N/mmq. (200 kg./cmq.) con tolleranze dimensionali del +/- 4% .

MONOCOTTUREProcedimento per l'applicazione a crudo (o attraverso speciali processi di nebulizzazione) dello smalto per poter procedere ad un unico passaggio delle piastrelle nei forni.

MATTONELLE IN CEMENTO O ASFALTOLe mattonelle e marmette in cemento dovranno essere conformi alle norme suddette, avere buone caratteristiche meccaniche, stagionatura non inferiore a 3 mesi ed essere esenti da imperfezioni o segni di distacco tra sottofondo e strato superiore.Lo spessore delle mattonelle in cemento non dovrà essere inferiore a 18 mm. e lo strato superficiale, esclusivamente in cemento, non dovrà avere spessore inferiore ai 5 mm.Le mattonelle di asfalto saranno composte di polvere di asfalto e bitume (puro ed in percentuale dell'11%), dovranno avere resistenza all'urto di 3,9 N/m. (0,40 kg/m.) e resistenza all'impronta di 0,5 mm.

PAVIMENTI RESILIENTITali pavimenti dovranno essere resistenti all'usura, al fuoco, alle sollecitazioni meccaniche, essere atossici ed avere le eventuali colorazioni distribuite in modo uniforme e continuo.Il linoleum dovrà avere un periodo di stagionatura non inferiore a 4 mesi ed uno spessore non inferiore a 2,5 mm. con tolleranza del 5%.

PAVIMENTO IN GOMMA CON SUPERFICIE GOFFRATA sp. mm. 2,0La pavimentazione sarà esente da alogeni, cadmio, formaldeide ed amianto, costituita da gomma sintetica al 100% e non rigenerata, calandrata, vulcanizzata, stabilizzata composta da una base monocromatica nella quale sono inseriti granuli vulcanizzati di

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identica composizione che formano un manto omogeneo dello spessore di mm. 2,0 (3,2 Kg/m²) con speciale trattamento superficiale all'origine tale da risultare goffrata, opaca e antiriflesso, nel formato teli da cm. 193 di altezza oppure in piastre da cm. 61X61, incollato al sottofondo con appositi adesivi. Le giunzioni potranno essere saldate termicamente con cordolo specifico di stesso colore del fondo o in contrasto. Il materiale dovrà essere prodotto in accordo con i requisiti previsti dalla norma UNI EN ISO 9001 per la progettazione, la produzione e la rintracciabilità da aziende che dimostrano la certificazione del proprio Sistema Qualità aziendale da parte di Enti riconosciuti. Il pavimento dovrà essere conforme in ogni parte alle normative EN 1817 e rispondente alle seguenti caratteristiche tecniche:Le prestazioni di posa in opera sarà eseguita da manodopera specializzata nel settore (con presentazione di referenze documentate) e comprenderanno gli sfridi, l’utilizzo di idonei prodotti rasanti e livellanti, adesivi in grado di garantire la perfetta tenuta allo strappo nel tempo.

FORMAZIONE DI SGUSCIALa sguscia sarà eseguita incollando nell’angolo tra parete e pavimento un profilo a sezione circolare avente un raggio di mm. 38 per la predisposizione della stessa.Su questo profilo verrà risvoltata ed incollata una fascia di pavimento della larghezza di cm. 25 (cm. 15 a pavimento / cm. 10 a parete).I costi di questa operazione verranno conteggiati a mtl., mentre il pavimento verrà misurato comprendendo i cm. 10 risalenti sulle pareti.

PROPRIETA' GENERALI METODI DI PROVA UNITA' DI MISURA VALORI

Durezza ISO 7619 Shore A 90

Impronta residua(dopo carico statico)

UNI EN 433 mm 0,05

Resistenza all'abrasione ISO 4649 metodo A carico vert. 5 N

mm3 160

Stabilità dimensionale UNI EN 434 % < 0,4

Flessibilità(diametro del mandrino 20mm)

UNI EN 435 metodo A - nessuna fessurazione

Solidità del colore alla luce artificiale

EN 20105-B02 metodo 3

grado 6

Resistenza alla bruciaturada sigaretta

UNI EN 1399 grado metodo A > 4 metodo B > 3

Classificazione UNI EN 685 Classe 21-23/31-34/41-42

Resistenza all'azione di una sedia a rotelle

UNI EN 425 - Adatta, con rotelle tipo W

PROPRIETA' ESSENZIALI METODI DI PROVA UNITA' DI MISURA VALORI

Reazione al fuoco UNI 8457 UNI 9174 classe CLASSE 1

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Reazione al fuoco DIN 4102 classe CLASSE B1

Resistenza allo scivolamento DIN 51130 grado R9

Miglioramento del rumore da calpestio

DIN 52210 ISO 140 / VIII

dB 5

PROPRIETA' OPZIONALI METODI DI PROVA UNITA' DI MISURA VALORI

Tossicità dei gas di combustione

DIN 53436 tossicità dei gas liberati trascurabile

Indice di tossicità NF X 70-100 R 0,35

Resistenza elettrica UNI EN 1081 Ohm >1010

Propensione all'accumulo di cariche elettrostatiche

UNI EN 1815 kV antistatico,< 2

Resistenza alle macchie UNI EN 423 - nessuna alterazionedella superficie

Resistenza all'azione di una gamba di un mobile

UNI EN 424 - adatta

Art. 68RIVESTIMENTI

I materiali con i quali verranno eseguiti tutti i tipi di rivestimento dovranno possedere i requisiti prescritti e, prima della messa in opera, l'Appaltatore dovrà sottoporre alla approvazione della direzione lavori una campionatura completa.Tutti i materiali ed i prodotti usati per la realizzazione di rivestimenti dovranno avere requisiti di resistenza, uniformità e stabilità adeguati alle prescrizioni ed al tipo di impiego e dovranno essere esenti da imperfezioni o difetti di sorta; le caratteristiche dei materiali saranno, inoltre, conformi alla normativa vigente ed a quanto indicato dal presente capitolato.Le pareti e superfici interessate dovranno essere accuratamente pulite prima delle operazioni di posa che, salvo diverse prescrizioni, verranno iniziate dal basso verso l'alto.Gli elementi del rivestimento, gli spigoli ed i contorni di qualunque tipo dovranno risultare perfettamente allineati, livellati e senza incrinature; i giunti saranno stuccati con materiali idonei e, a lavoro finito, si procederà alla lavatura e pulizia di tutte le parti.I rivestimenti saranno eseguiti con diverse modalità in relazione al tipo di supporto (calcestruzzo, laterizio, pietra, etc.) su cui verranno applicati.Le strutture murarie andranno preparate con uno strato di fondo (spessore 1 cm.) costituito da una malta idraulica o cementizia e da una malta di posa dosata a 400 kg. di cemento per mc. e sabbia con grani di diametro inferiore ai 3 mm. Prima dell'applicazione della malta le pareti dovranno essere accuratamente pulite e bagnate cos come si dovranno bagnare, per immersione, tutti i materiali di rivestimento, specie se con supporto poroso.Lo strato di malta di posa da applicare sul dorso delle eventuali piastrelle sarà di 1 cm. di spessore per rivestimenti interni e di 2/3 cm. di spessore per rivestimenti esterni.

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La posa a giunto unito (prevalentemente per interni) sarà eseguita con giunti di 1/2 mm. che verranno stuccati dopo 24 ore dalla posa e prima delle operazioni di pulizia e stesa della malta di cemento liquida a finitura.La posa a giunto aperto verrà realizzata con distanziatori di 8/10 mm., da usare durante l'applicazione del rivestimento, per la creazione del giunto che verrà rifinito con ferri o listelli a sezione circolare prima delle operazioni di pulizia.Su supporti di gesso i rivestimenti verranno applicati mediante cementi adesivi o collanti speciali; su altri tipi di supporti dovranno essere usate resine poliviniliche, epossidiche, etc.

TIPI DI RIVESTIMENTI

PIASTRELLE CERAMICARivestimento di pareti interne con piastrelle di ceramica pressate a secco (bicottura) con caratteristiche conformi a quanto stabilito dalla norma UNI EN 87, gruppo BIII, da porre in opera con collanti o malta cementizia, suggellatura dei giunti in cemento bianco o colorato e pulizia finale.

MONOCOTTURARivestimento di pareti interne con piastrelle di ceramica pressate a secco (monocottura pasta rossa) classificabili secondo quanto prescritto dalla norma UNI EN 87, gruppo BII, da porre in opera con collanti o malta cementizia, suggellatura dei giunti in cemento bianco o colorato e pulizia finale;rivestimento di pareti interne ed esterne con piastrelle di ceramica pressate a secco (monocottura pasta bianca) classificabili secondo quanto prescritto dalla norma UNI EN 87, gruppo BI, da porre in opera con collanti o malta cementizia, suggellatura dei giunti in cemento bianco o colorato e pulizia finale.

GRES PORCELLANATORivestimento di pareti interne ed esterne con piastrelle di ceramica pressate a secco completamente vetrificate (gres porcellanato) classificabili secondo quanto prescritto dalla norma UNI EN 87, gruppo BI, da porre in opera con collanti o malta cementizia, completi di pezzi speciali e pulizia finale.

VINILICORivestimento murale vinilico a superficie liscia da realizzare con lieve groffatura a buccia d'arancia costituito da miscele di PVC plastificati e stabilizzati senza cariche minerali, posato su superfici liscie, asciutte, prive di umidità per l'incollaggio con adesivi a dispersione acrilica ed esecuzione dei giunti per accostamento o sovrapposizione per taglio.

PLASTICAI rivestimenti in plastica saranno costituiti da polimeri o copolimeri di cloruro di vinile con eventuali supporti di carta o tela e dovranno risultare resistenti alle azioni meccaniche con colori stabili e di lunga durata.

LASTRE DI MARMOLe lastre di marmo impiegate dovranno essere conformi alle prescrizioni per tali materiali e verranno applicate ai relativi supporti con zanche di rame o acciaio inossidabile, distanziandole dalla parete con uno spazio di 2 cm. ca. nel quale verrà successivamente colata della malta cementizia.Le lastre avranno spessori minimi di 2 cm. per rivestimenti interni e 3 cm. per rivestimenti esterni e saranno, salvo altre prescrizioni, lucidate a piombo su tutte le facce a vista.

RIVESTIMENTI RESINO-PLASTICISaranno costituiti da resine e derivati con eventuali aggiunte di materiali inerti (quarzi, etc.) e verranno applicati solo dopo un accurata pulizia e successiva preparazione della superficie di supporto.

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Le modalità di applicazione saranno a pennello, a rullo, a spruzzo, etc. e verranno realizzate secondo le prescrizioni fissate dalle case produttrici e dalla direzione dei lavori.

RIVESTIMENTO MURALE IN GOMMA CON SUPERFICIE LISCIA E FINITURA MATT (opaca)Rivestimento murale omogeneo costituito da una speciale mescola di gomma sintetica non rigenerata calandrata e vulcanizzate in pressa continua, con stabilizzanti, coloranti e cariche minerali, con superficie liscia e finitura matt (opaca), privo di porosità, impermeabile, con disegno marmorizzato in colorazione "tono su tono" passante. Lo spessore totale sarà di mm. 1,5 (2,55 Kg/m²) nel formato teli di altezza cm. 193, incollato alla parete con appositi adesivi. Le giunzioni potranno essere saldate termicamente con un cordolo specifico di stesso colore del fondo o in contrasto. Il materiale dovrà essere prodotto in accordo con i requisiti previsti dalla norma UNI EN ISO 9001 per la progettazione, la produzione e la rintracciabilità da aziende che dimostrano la certificazione del proprio Sistema Qualità aziendale da parte di Enti riconosciuti. Il rivestimento dovrà possedere le seguenti caratteristiche tecnicheLe prestazioni di posa in opera saranno eseguite da manodopera specializzata nel settore (con presentazione di referenze documentate) e comprenderanno gli sfridi, l’utilizzo di idonei prodotti rasanti e livellanti, adesivi in grado di garantire la perfetta tenuta allo strappo nel tempo.

PROPRIETA’ GENERALI METODI DI PROVA UNITA' DI MISURA VALORI

Durezza ISO 7619 Shore A 90

Impronta residua(dopo carico statico)

UNI EN 433 mm 0,03

Stabilità dimensionale EN 434 % < 0,4

Flessibilità (diametro del mandrino 20 mm)

EN 435 metodo A - nessuna fessurazione

Solidità del colore alla luce artificiale

EN 20105-B02 metodo 3 grado scala dei blu > 6 scala dei grigi >3

Resistenza alla bruciatura da sigaretta

EN 1399 grado 6

Reazione al fuoco UNI 8457 UNI 9174 classe CLASSE 1 A PARETE

Indice di tossicità BS 6853 Annex B R 3

Art. 69INFISSI

Gli infissi saranno eseguiti in completo accordo con i disegni di progetto e le eventuali prescrizioni fornite dalla direzione dei lavori.Le forniture saranno complete di tutti i materiali, trattamenti ed accessori richiesti per una perfetta esecuzione.

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Tutti gli accessori, materiali e manufatti necessari quali parti metalliche, in gomma, sigillature, ganci, guide, cassonetti, avvolgitori motorizzati, bulloneria, etc., dovranno essere dei tipi fissati dal progetto e dalle altre prescrizioni, dovranno avere le caratteristiche richieste e verranno messi in opera secondo le modalità stabilite nei modi indicati dalla direzione dei lavori.Il materiale, le lavorazioni, i prodotti ed i trattamenti usati dovranno essere approvati da riconosciuti istituti di settore (C.N.R., UNI, istituti universitari etc.).Gli infissi metallici saranno realizzati esclusivamente in officina con l'impiego di materiali aventi le qualità prescritte e con procedimenti costruttivi tali da evitare autotensioni, deformazioni anomale provenienti da variazioni termiche, con conseguenti alterazioni delle caratteristiche di resistenza e funzionamento.Le parti apribili dovranno essere munite di coprigiunti, la perfetta tenuta all'aria e all'acqua dovrà essere garantita da battute multiple e relativi elementi elastici.Tutti i collegamenti dovranno essere realizzati con sistemi tecnologicamente avanzati; i materiali, le lavorazioni, l'impiego di guarnizioni, sigillanti o altri prodotti, i controlli di qualità saranno disciplinati dalla normativa vigente e dai capitolati tecnici delle industrie di settore.Gli infissi metallici verranno, inoltre, realizzati in conformità alle prescrizioni indicate per quelli in legno, per quanto riguarda i tipi e le caratteristiche generali, con gli opportuni dimensionamenti dei controtelai, telai e parti dell'infisso che dovranno, comunque, sempre essere in accordo con le norme vigenti e gli standards delle case produttrici accettati dalla direzione dei lavori.Quanto fissato vale e si applica anche a tutti gli infissi in PVC o derivati che vengono descritti di seguito.

CONTROTELAISaranno realizzati con tavole di spessore non inferiore a 2,5 cm. e di larghezza equivalente a quella del telaio dell'infisso; la forma, la consistenza e gli eventuali materiali di rinforzo saranno fissati dalla direzione dei lavori in relazione al tipo di uso ed alla posizione (infissi esterni, interni).La posa in opera verrà effettuata con ancoraggi idonei costituiti da zanche in acciaio fissate nei supporti murari perimetrali.

TELAIDovranno essere realizzati con i tipi di legno previsti per gli infissi, avranno dei profili con un minimo di due battute per gli infissi esterni ed una battuta per quelli interni, avranno, inoltre, la conformazione richiesta dal progetto, dallo spessore delle murature e dalle prescrizioni della direzione dei lavori.Nelle operazioni di posa in opera sono comprese, a carico dell'Appaltatore, tutte le sigillature necessarie alla completa tenuta degli infissi esterni.

COPRIFILI-MOSTRESaranno realizzati con lo stesso tipo di legno impiegato per i telai nelle dimensioni e forme fissate dal progetto o dalla direzione dei lavori; verranno applicati ai controtelai con viti di acciaio o chiodi.

SISTEMA FRANGISOLEDescrizione del SistemaLa schermatura solare dovrà essere realizzata con profilati estrusi nel rispetto delle tolleranze previste dalla norma UNI EN 12020 in lega primaria d’alluminio 6060 secondo le norme UNI EN 573 allo stato fisico T5 secondo la normativa UNI EN 515.Tale soluzione prevede l’utilizzo di lamelle, di forme variabili a seconda delle esigenze architettoniche, con larghezza da 100 mm a 450 mm. Le singole lamelle vengono chiuse di testa con terminali in alluminio dotati di lavorazioni per il drenaggio.Le lamelle possono essere inserite singolarmente tra i montanti, appositamente progettati , oppure possono essere montate su telai studiati per fissare le schermature su sottostruttura portante.Il sistema dovrà essere idoneo per la realizzazione di schermature solari realizzate con lamelle in alluminio estruso, fisse ed orientabili, disposte orizzontalmente e verticalmente.

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Lo spessore medio dei profilati dovrà essere conforme alla normativa UNI EN 755.I vari componenti dovranno rispondere ai requisiti della normativa UNI 3952.Comando e OmbreggiaturaIl grado di ombreggiamento deve essere verificato in funzione delle condizioni specifiche dell’edificio e del sito (destinazione d’uso, orientamento, morfologia,…).L’inclinazione delle lamelle sarà regolabile da 0° a 120°.Il sistema frangisole orientabile avrà il collegamento delle lamelle tramite un’asta in alluminio per consentire il posizionamento manuale secondo l’inclinazione desiderata in funzione delle necessità specifiche.Il sistema a variazione meccanica di inclinazione sarà realizzato tramite l’installazione di attuatori a 230V/AC, fissati alla struttura con staffe idonee e con cablaggio a scomparsa.Fissaggio lamelleIl montaggio delle lamelle, con il fissaggio in grado di assorbire le variazioni dimensionali, avverrà tramite tappi terminali di alluminio con diverse inclinazioni in modo da garantire il posizionamento delle lamelle frangisole.AccessoriIl sistema delle giunzioni dovrà impedire movimenti reciproci fra le parti collegate fisse e mobili e dovrà assicurare l’equa ripartizione su tutta la sezione dei profilati degli sforzi indotti da sollecitazione a torsione e a flessione derivanti dalla spinta del vento. I punti di contatto tra i profilati dovranno essere opportunamente protetti per evitare possibili infiltrazioni di acqua per evitare l’insorgere di fenomeni di corrosione.Gli accessori dovranno essere studiati e prodotti per il sistema.DilatazioniI componenti saranno realizzati in modo tale che le dilatazioni generate dalla variazione della temperatura e dalle tolleranze e movimenti della struttura edilizia possano essere assorbite senza rumori e deformazioni, per cui i profilati, gli accessori e le guarnizioni dovranno essere utilizzati in modo corretto rispettando le indicazioni delle tolleranze di taglio e di montaggio riportate sulla documentazione tecnica di lavorazione e di posa del sistema.Attacchi alla muraturaIl collegamento dei montanti statici alla struttura di facciata avverrà attraverso idonei componenti di sistema quali staffe, profili di rinforzo e supporto e crociere. Nel caso di sottostruttura di collegamento si dovranno impiegare materiali compatibili con l’alluminio in rispetto alla norma UNI 3952. La sottostruttura dovrà essere regolabile nelle tre direzioni ortogonali, per permettere un facile e corretto posizionamento dei profilati, inoltre dovrà resistere alla corrosione in modo tale da garantire nel tempo tutte le prestazioni sopra elencate.I fissaggi dovranno garantire la resistenza del frangisole alle sollecitazioni dei carichi del vento secondo le normative vigenti. Criteri di calcolo staticoL’impiego di leghe leggere ad alta resistenza assicura la perfetta tenuta. L’intera struttura dovrà essere dimensionata per sopportare l’azione del vento dominante ImpiegoIl serramentista, nel determinare le dimensioni massime del frangisole, dovrà considerare e valutare, oltre le dimensioni ed il momento d'inerzia dei profilati, anche i dati tecnici degli accessori e le caratteristiche applicative e meteorologiche quali l’altezza dal suolo, l’esposizione alla pioggia e la velocità dei venti nella zona.Per le caratteristiche applicative si farà riferimento alle normative UNI, UNI-EN e UNI-CNR esistenti in merito.ControlliRelativamente alla qualità dei materiali forniti, alla protezione superficiale ed alle prestazioni, la D.D.LL (il committente) si riserva la facoltà di controllo e di collaudo secondo le modalità ed i criteri previsti dalla UNI 3952 alla voce ‘collaudo mediante campionamento’.

Art. 70OPERE DI TINTEGGIATURA - VERNICIATURA

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Le operazioni di tinteggiatura o verniciatura dovranno essere precedute da un'accurata preparazione delle superfici interessate (raschiature, scrostature, stuccature, levigature etc.) con sistemi idonei ad assicurare la perfetta riuscita del lavoro.La miscelazione e posa in opera di prodotti monocomponenti e bicomponenti dovrà avvenire nei rapporti, modi e tempi indicati dal produttore.Tutti i prodotti dovranno trovarsi nei recipienti originali, sigillati, con le indicazioni del produttore, le informazioni sul contenuto, le modalità di conservazione ed uso e quanto altro richiesto per una completa definizione ed impiego dei materiali in oggetto.Tutte le forniture dovranno, inoltre, essere conformi alla normativa vigente, alla normativa speciale (UNICHIM, etc.) ed avere caratteristiche qualitative costanti confermate dai marchi di qualità.L'applicazione dovrà essere effettuata esclusivamente con prodotti pronti all'uso e preparati nei modi stabiliti dalle case produttrici; non sarà, quindi, consentito procedere, salvo altre prescrizioni, ad ulteriori miscelazioni con solventi o simili che non siano state specificatamente prescritte.L'applicazione dei prodotti vernicianti non dovrà venire effettuata su superfici umide, l'intervallo di tempo fra una mano e la successiva sarà, salvo diverse prescrizioni, di 24 ore, la temperatura ambiente non dovrà superare i 40 C e la temperatura delle superfici dovrà essere compresa fra i 5 e 50 C con un massimo di 80% di umidità relativa.In ogni caso le opere eseguite dovranno essere protette, fino al completo essiccamento, dalla polvere, dall'acqua e da ogni altra fonte di degradazione.Tutti i componenti base, i solventi, i diluenti e gli altri prodotti usati dalle case produttrici per la preparazione delle forniture, dalla mano d'opera per l'applicazione e gli eventuali metodi di prova, dovranno essere conformi alla normativa di settore.Ai fini delle miscele colorate sono considerate sostanze idonee i seguenti pigmenti: ossido di zinco, minio di piombo, diossido di titanio, i coloranti minerali, etc..Le opere di verniciatura su manufatti metallici saranno precedute da accurate operazioni di pulizia (nel caso di elementi esistenti) e rimozione delle parti ossidate; verranno quindi applicate almeno una mano di vernice protettiva ed un numero non inferiore a due mani di vernice del tipo e colore previsti fino al raggiungimento della completa uniformità della superficie.Nelle opere di verniciatura eseguite su intonaco, oltre alle verifiche della consistenza del supporto ed alle successive fasi di preparazione si dovrà attendere un adeguato periodo, fissato dalla direzione dei lavori, di stagionatura degli intonaci; trascorso questo periodo si procederà all'applicazione di una mano di imprimitura (eseguita con prodotti speciali) od una mano di fondo più diluita alla quale seguiranno altre due mani di vernice del colore e caratteristiche fissate.La tinteggiatura potrà essere eseguita, salvo altre prescrizioni, a pennello, a rullo, a spruzzo, etc. in conformità con i modi fissati per ciascun tipo di lavorazione.

IDROSABBIATURAIdrosabbiatura a pressione realizzata mediante l'uso di idropulitrice con pressione variabile con sabbia di quarzo di opportuna granulometria.

TEMPERATinteggiatura a tempera di pareti e soffitti con finitura di tipo liscio o a buccia d'arancio a coprire interamente le superfici trattate, data a pennello o a rullo previa rasatura e stuccatura ed eventuale imprimitura a due o più mani.

TINTEGGIATURA LAVABILETinteggiatura lavabile del tipo:a) a base di resine vinil-acrilicheb) a base di resine acrilicheper pareti e soffitti con finitura di tipo liscio a coprire interamente le superfici trattate, data a pennello o a rullo previa rasatura e stuccatura ed eventuale imprimitura a due o più mani;tinteggiatura lavabile a base di smalti murali opachi resino-sintetici del tipo:a) pittura oleosa opacab) pittura oleoalchidica o alchidica lucida o satinata o acril-viniltuolenica

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c) pitture uretanicheper pareti e soffitti con finitura di tipo liscio a coprire interamente le superfici trattate, data a pennello o a rullo previa rasatura e stuccatura ed eventuale imprimitura a due o più mani.

RESINE SINTETICHEDovranno essere composte dal 50% ca. di pigmento e dal 50% ca. di veicolo (legante + solvente), essere inodore, avere un tempo di essiccazione di 8 ore ca., essere perfettamente lavabili senza presentare manifestazioni di alterazione.Nel caso di idropitture per esterno la composizione sarà del 40% ca. di pigmento e del 60% ca. di veicolo con resistenze particolari agli agenti atmosferici ed agli attacchi alcalini.La tinteggiatura o rivestimento plastico murale rustico dovrà essere a base di resine sintetiche in emulsione con pigmenti e quarzi o granulato da applicare a superfici adeguatamente preparate e con una mano di fondo, data anche in più mani, per una quantità minima di kg.1,2/mq. posta in opera secondo i modi seguenti:a) pennellata o rullata granulata per esterni;b) graffiata con superficie fine, massima granulometria 1,2 mm. per esterni.

FONDI MINERALITinteggiatura di fondi minerali assorbenti su intonaci nuovi o vecchi esterni nei centri storici, trattati con colori minerali senza additivi organici ovvero liberati con un opportuno sverniciatore da pitture formanti pellicola, con colore a due componenti con legante di silicato di potassio puro (liquido ed incolore) ed il colore in polvere puramente minerale con pigmenti inorganici (per gruppi di colori contenenti una media percentuale più o meno elevata di ossidi pregiati), per consentire un processo di graduale cristallizzazione ed aggrappaggio al fondo senza formare pellicola, idrorepellente ed altamente traspirante con effetto superficiale simile a quello ottenibile con tinteggio a calce, resistente al calore, ai raggi ultravioletti ed ai fumi industriali, coprente, lavabile, resistente a solvente, inodore e non inquinante, fortemente alcalino, da applicare con pennello in tre mani previa preparazione del sottofondo.

VERNICIATURA CLSVerniciatura protettiva di opere in calcestruzzo armato e non, poste all'esterno o all'interno, mediante colore a base di silicati di potassio modificati (per gruppi di colori contenenti una media percentuale più o meno elevata di ossidi pregiati) e carichi minerali tali da consentire la reazione chimica con il sottofondo consolidandolo e proteggendolo dalla neutralizzazione (carbonata-zione e solfatazione), idrorepellente e traspirante, resistente al calore, ai raggi ultravioletti ed ai fumi industriali, lavabile, resistente a solvente, inodore e non inquinante, fortemente alcalino, opaco come minerale, da applicare a pennello e/o a rullo in almeno tre mani previa preparazione del sottofondo.

PRIMER AL SILICONEApplicazione di una mano di fondo di idrorepellente, a base di siliconi o silicati, necessario per il trattamento preliminare di supporti soggetti ad umidità da porre in opera a pennello o a rullo previa pulizia superficiale delle parti da trattare.

CONVERTITORE DI RUGGINEApplicazione di convertitore di ruggine su strutture ed infissi di metallo mediante la posa in opera di due mani a pennello o a spruzzo di una resina copolimerica vinil-acrilica in soluzione acquosa lattiginosa, ininfiammabile, a bassa tossicità, rispondente inoltre al test spay salino di 500 ore con adesione al 95% se sottoposto a graffiatura a croce.

VERNICE ANTIRUGGINEVerniciatura antiruggine di opere in ferro esterne già opportunamente trattate, con funzioni sia di strato a finire di vario colore sia di strato di fondo per successivi cicli di verniciatura, mediante l'applicazione di una resina composta da un copolimero vinil-acrilico con caratteristiche di durezza, flessibilità e resistenza agli urti, permeabilità al vapore d'acqua ed all'ossigeno di 15-25 gr./mq./mm./giorno, con un contenuto di ossido di ferro inferiore al

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3%, non inquinante, applicabile a rullo, pennello ed a spruzzo su metalli ferrosi e non, in almeno due mani;verniciatura antiruggine di opere in ferro costituita da una mano di minio di piombo mescolato con piccole quantità di olio di lino cotto o realizzata con prodotto olesintetico equivalente previa preparazione del sottofondo con carteggiatura, sabbiatura o pulizia completa del metallo stesso.

PITTURE MURALI CON RESINE PLASTICHELe pitture murali di questo tipo avranno come leganti delle resine sintetiche (polimeri clorovinilici, etc.) e solventi organici; avranno resistenza agli agenti atmosferici ed al deperimento in generale, avranno adeguate proprietà di aereazione e saranno di facile applicabilità.

RESINE EPOSSIDICHEVerniciatura di opere in ferro con resine epossidiche bicomponenti (kg./mq. 0,60) da applicare su superfici già predisposte in almeno due mani.

SMALTO OLEOSINTETICOAvranno come componenti le resine sintetiche o naturali, pigmenti aggiuntivi, vari additivi e saranno forniti in confezione sigillata con tutte le indicazioni sulla composizione e sulle modalità d'uso.Le caratteristiche dovranno essere quelle previste dalle norme già citate e dovranno, inoltre, garantire la durabilità, la stabilità dei colori, la resistenza agli agenti atmosferici, etc.Verniciatura con smalto olesintetico, realizzata con componenti (olio e resine sintetiche con percentuali adeguate dei vari elementi) a basso contenuto di tossicità, da utilizzare su opere in ferro mediante applicazione a pennello in almeno due mani su superfici precedentemente trattate anche con vernice antiruggine.I tempi di essiccazione saranno intorno alle 6 ore.

Art. 71OPERE IN ACCIAIO ED ALTRI METALLI

Tutti i metalli dovranno essere lavorati con regolarità di forme e di dimensioni, nei limiti delle tolleranze consentite ed in accordo con le prescrizioni della normativa specifica.Le operazioni di piegatura e spianamento dovranno essere eseguite per pressione; qualora fossero richiesti, per particolari lavorazioni, interventi a caldo, questi non dovranno creare concentrazioni di tensioni residue.I tagli potranno essere eseguiti meccanicamente o ad ossigeno, nel caso di irregolarità questi verranno rifiniti con la smerigliatrice.Le superfici, o parti di esse, destinate a trasmettere sollecitazioni di qualunque genere, dovranno combaciare perfettamente.I fori per i chiodi e bulloni saranno eseguiti con il trapano, avranno diametro inferiore di almeno 3 mm. a quello definitivo e saranno successivamente rifiniti con l'alesatore; salvo diverse prescrizioni non è consentito l'uso della fiamma ossidrica per le operazioni di bucatura.I giunti e le unioni degli elementi strutturali e dei manufatti verranno realizzate con:a) saldature eseguite ad arco, automaticamente o con altri procedimenti approvati dalla direzione lavori; tali saldature saranno precedute da un'adeguata pulizia e preparazione delle superfici interessate, verranno eseguite da personale specializzato e provvisto di relativa qualifica, le operazioni di saldatura verranno sospese a temperature inferiori ai -5C e, a lavori ultimati, gli elementi o le superfici saldate dovranno risultare perfettamente lisci ed esenti da irregolarità;b) bullonatura che verrà eseguita, dopo un'accurata pulizia, con bulloni conformi alle specifiche prescrizioni e fissati con rondelle e dadi adeguati all'uso; le operazioni di serraggio dei bulloni dovranno essere effettuate con una chiave dinamometrica;c) chiodature realizzate con chiodi riscaldati (con fiamma o elettricamente) introdotti nei fori e ribattuti.

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La posa in opera dei manufatti comprenderà la predisposizione ed il fissaggio, dove necessario, di zanche metalliche per l'ancoraggio degli elementi alle superfici di supporto e tutte le operazioni connesse a tali lavorazioni.Dovranno essere inoltre effettuate prima del montaggio le operazioni di ripristino della verniciatura o di esecuzione, se mancante, della stessa; verranno infine applicate, salvo altre prescrizioni, le mani di finitura secondo le specifiche già indicate per tali lavorazioni.La zincatura nelle parti esposte o dove indicato sarà eseguita, a carico dell'Appaltatore, per immersione in bagno di zinco fuso e dovrà essere realizzata solo in stabilimento.Tutte le strutture in acciaio o parti dovranno essere realizzate in conformità alle già citate leggi e normative vigenti per tali opere. Le caratteristiche dei materiali in ferro sono fissate dalle seguenti specifiche.

FERRO - ACCIAIOI materiali ferrosi da impiegare dovranno essere esenti da scorie, soffiature e qualsiasi altro difetto di fusione, laminazione, profilatura e simili. Le caratteristiche degli acciai per barre lisce o ad aderenza migliorata, per reti elettrosaldate, fili, trecce, trefoli, strutture metalliche,lamiere e tubazioni dovranno essere in accordo con la normativa vigente.

ACCIAISaranno definiti acciai i materiali ferrosi contenenti meno dell'1,9% di carbonio; le classi e le caratteristiche relative saranno stabilite dalle norme già citate alle quali si rimanda per le specifiche riguardanti le qualità dei vari tipi e le modalità delle prove da eseguire.

ACCIAIO INOSSIDABILEPresenta un contenuto di cromo superiore al 12% ed elevata resistenza all'ossidazione ed alla corrosione; dovrà essere conforme alle norme citate.

GHISA MALLEABILE PER GETTITutti i materiali in ghisa dovranno corrispondere alle norme UNI ed alle prescrizioni citate; verranno cosiderati due gruppi di ghisa malleabile:a) ghisa bianca (GMB) ottenuta per trattamento termico in atmosfera decarburante;b) ghisa nera (GMN) ottenuta per trattamento termico in atmosfera neutra.Sono individuati, per entrambi i gruppi, sette tipi di ghisa GMB o GMN (35-40-45-50-55-65-70) con caratteristiche meccaniche diverse e resistenze a trazione variabili da 3,4 a 6,8 N/mmq. (35 a 70 kg./cmq.).Tutti i getti di ghisa malleabile dovranno essere perfettamente lavorabili ed esenti da difetti o imperfezioni.

GHISA GRIGIADovrà corrispondere alle vigenti prescrizioni e norme UNI; la ghisa dovrà essere di seconda fusione, a grana fine, lavorabile ed esente da imperfezioni.

METALLI DIVERSITutti i metalli impiegati saranno della migliore qualità e rispondenti alle prescrizioni e norme UNI vigenti.

RAME E LEGHEI tubi saranno realizzati con rame CU-DHP; le prove di trazione, schiacciamento, dilatazione e le caratteristiche delle lamiere, fili, etc. saranno conformi alle suddette specifiche alle quali si rimanda anche per i materiali in ottone ed in bronzo.

ZINCO, STAGNO E LEGHETutti i materiali in zinco, stagno e relative leghe dovranno avere superfici lisce, regolari ed esenti da imperfezioni e saranno rispondenti alle prescrizioni indicate.

PIOMBO

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Sono previste cinque qualità per il piombo in pani, in accordo con la normativa riportata. Le caratteristiche principali del piombo normale dovranno essere il colore grigio e la facile lavorabilità.

ALLUMINIO E LEGHETutti i prodotti in alluminio saranno conformi alla normativa indicata.I profilati e trafilati saranno forniti, salvo diversa prescrizione, in alluminio primario, dovranno avere sezione costante, superfici regolari ed essere esenti da imperfezioni.Le lamiere non dovranno presentare tracce di riparazioni o sdoppiature.Per l'alluminio anodizzato, ogni strato di ossido anodico verr… indicato come: ottico, brillante, satinato, vetroso, etc. oltre ad un numero per lo spessore e l'indicazione del colore.

Art. 72OPERE IN MARMO - PIETRE NATURALI

Le opere in marmo, pietre naturali o artificiali, dovranno corrispondere alle forme e dimensioni indicate; la direzione dei lavori avrà facoltà di prescrivere le misure dei vari elementi, la formazione e disposizione, lo spessore delle lastre, la posizione dei giunti e quanto necessario alla perfetta esecuzione del lavoro.Sulla larghezza e lunghezza degli elementi, salvo diverse prescrizioni, è ammessa una tolleranza non superiore allo 0,5%; per le lastre, gli scarti nelle misure non dovranno superare il valore di 0,5-1mm. per le dimensioni lineari e del 5% per lo spessore.Tutte le lastre di marmo ed i pezzi di pietre naturali od artificiali dovranno essere opportunamente ancorati con perni, staffe in acciaio inossidabile od in rame (nelle dimensioni e forme richieste) e malte speciali.Dopo il fissaggio al supporto, gli eventuali vuoti saranno riempiti solo con malta idraulica, restando vietato l'uso di gesso o cementi a rapida presa.Sarà vietato, salvo altre prescrizioni, il taglio a 45 dei bordi delle lastre che saranno ancorate, nei punti di incontro, con speciali piastre a scomparsa.I tempi e le modalità di posa verranno fissati, di volta in volta, dalle specifiche prescrizioni o dalla direzione lavori.Le lastre impiegate per la realizzazione di soglie, orlature di balconi, elementi di scale, coperture esterne, etc. dovranno avere uno spessore non inferiore ai 3 cm. e, nel caso di piani di appoggio o copertura esterni, adeguate inclinazioni e gocciolatoi (di sezione non inferiore ad 1x1 cm.) che saranno ancorati con zanche di acciaio inossidabile ai relativi supporti.La messa in opera delle parti in pietra per stipiti, architravi, gradini dovrà essere eseguita con malta di cemento, eventuali parti in muratura necessarie, stuccature, stilature e suggellature dei giunti realizzate sempre con malta di cemento o con mastice speciale atto a creare giunti elastici di dilatazione oltre alle grappe di ancoraggio già indicate.Tutti i marmi ed i materiali impiegati saranno conformi alla normativa vigente e dovranno avere caratteristiche di omogeneità e compattezza, dovranno essere esenti da screpolature, venature o imperfezioni e sostanze estranee ed avranno le resistenze indicate dalla tabella seguente:

MaterialeRottura a trazione N/mmq.Rottura a compressione N/mmq.Massa volumica kg./mc.

arenarie1,520/601.800/2.700

calcare3

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40/1002.400/2.700

granito380/1502.300/2.600

marmo2,540/802.700/2.800

porfido5,5100/2502.400-2.700

Tutte le forniture, in lastre, blocchi, cubetti, etc., dovranno rispondere ai requisiti suddetti ed avere le caratteristiche di uniformità e resistenza adeguate alle condizioni d'uso o richieste dalle specifiche prescrizioni.

Art. 73PIETRE DI RIVESTIMENTO MURI ESTERNILa posa in opera dovrà essere preceduta da un'adeguata preparazione delle superfici di supporto.

Pietra arenaria di LangaRivestimento utilizzato per i muri perimetrali alla pista . Il supporto sarà costituito da muri in c.a. Le pietre saranno di spessore 12/15 cm a spacco naturale posate ad opus incertum.Pietra arenaria del CardosoRivestimento utilizzato per i muri esterni dei locali spogliatoi e del setto davanti ai servizi igienici lato tribune.Le pietre saranno di spessore 2 cm posate con colla su sottofondo in cemento . Lo schema di posa dovrà seguire le indicazioni del disegno tecnico ovvero posate a corsi orizzontali sfalsati di dimensioni varie sia per quanto riguarda la lunghezza che l’altezza delle lastre.

Art. 74OPERE IN VETRO

I materiali da impiegare in tutte le opere in vetro dovranno corrispondere alle caratteristiche di progetto, alla normativa vigente ed alle disposizioni fornite dalla direzione lavori.I vetri piani saranno del tipo semplice, con spessori dai 3 ai 12mm. (lo spessore sarà misurato in base alla media aritmetica degli spessori rilevati al centro dei quattro lati della lastra) e tolleranze indicate dalle norme UNI.Saranno considerate lastre di cristallo trattato i vetri piani colati e laminati con trattamento delle superfici esterne tale da renderle parallele e perfettamente lucide.I cristalli di sicurezza saranno suddivisi, secondo le norme indicate, nelle seguenti 4 classi:1) sicurezza semplice, contro le ferite da taglio e contro le cadute nel vuoto;2) antivandalismo, resistenti al lancio di cubetti di porfido;3) anticrimine, suddivisi in tre sottoclassi, in funzione della resistenza all'effetto combinato di vari tipi di colpi;4) antiproiettile, suddivisi in semplici ed antischeggia.

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Si definiscono, infine, cristalli greggi le lastre di cristallo caratterizzate dall'assenza del processo di lavorazione finale dopo la colatura e laminatura e con le facce esterne irregolari, trasparenti alla sola luce e con eventuali motivi ornamentali.I vetri stratificati, costituiti da vetri e cristalli temperati dovranno rispondere alle caratteristiche indicate dalle suddette norme e saranno composti da una o più lastre di vario spessore, separate da fogli di PVB (polivinil butirrale) o simili, con spessori finali >= 20mm. fino ad un max di 41mm. nel caso di vetri antiproiettile.Tutte le lastre dovranno essere trasportate e stoccate in posizione verticale, in particolare, per lastre accoppiate si dovrà provvedere in modo tale che le superfici di appoggio siano sempre ortogonali fra loro per non introdurre sollecitazioni anomale sui giunti di tenuta.Nella fornitura e posa in opera l'Appaltatore Š tenuto ad usare tutti gli accorgimenti necessari (supporti elastici, profondità di battuta, etc.) per impedire deformazioni, vibrazioni o difetti di installazione.I sigillanti impiegati saranno resistenti ai raggi ultravioletti, all'acqua ed al calore (fino ad 80øC) e conformi alle caratteristiche richieste dai produttori delle lastre di vetro, normali o stratificate, cui verranno applicati.Per la sigillatura di lastre stratificate o a camere d'aria dovranno essere impiegati sigillanti di tipo elastomerico restando comunque vietato l'uso di sigillanti a base d'olio o solventi.La posa in opera delle lastre di vetro comprenderà qualunque tipo di taglio da eseguire in stabilimento od in opera e la molatura degli spigoli che, nel caso di lastre di grandi dimensioni, dovrà essere effettuata sempre prima della posa.Durante la posa ed il serraggio delle lastre di vetro si dovranno osservare e rispettare tutti gli accorgimenti previsti per la dilatazione termica o le eventuali sollecitazioni strutturali ed esterne.Tutte le suddette prescrizioni, oltre ad eventuali specifiche particolari, sono valide anche per opere con elementi di vetro strutturale (profilati ad U), per strutture in vetrocemento, lucernari, coperture speciali, etc.Le caratteristiche specifiche di alcuni tipi di opere in vetro sono riportate nel seguente elenco:1) vetrate isolanti acustiche realizzate in misure fisse composte da due cristalli dello spessore di mm. 4, coefficienti di trasmissione termica "k=3,00-3,40 watt/møC" con distanziatore butilico o metallico, saldato perimetralmente con polisolfuri ed intercapedine di 6-9-12 mm.;2) cristalli di sicurezza stratificati tipo "Visarm" composti da due cristalli uniti tra loro con un foglio di plastica perfettamente trasparente polivinilbutirrale negli spessori 6/7, 8/9, 10/11, 11/12, 19/21;3) cristalli di sicurezza stratificati tipo "Blindovis" composti da tre cristalli uniti tra loro da due fogli di plastica perfettamente trasparente polivinilbutirrale negli spessori 18/19, 26/27, 36/38;4) pareti vetrate con profili di vetro "U-Glass" disposti a greca o a pettine da fornire e porre in opera complete di guarnizioni in gomma da posizionare agli attacchi con l'armatura metallica, mastici speciali ai siliconi da impiegare tra costa e costa dei profilati, ancoraggi adeguati ai carichi cui verrà sottoposta la parte vetrata realizzata con:a) profili normali modulo mm. 270;b) profili armati modulo mm. 270;5) lastre in polimetilmetacrilato estruso dello spessore di mm. 3 e con caratteristiche di trasparenza di ottimo grado da inserire su serramenti, telai in legno o metallici con l'impiego di idonee guarnizioni, sigillanti e collanti a base di silicone per garantire una perfetta tenuta esterna;6) cupole a pianta circolare o quadrata realizzate con l'impiego di lastre acriliche colate, trasparenti della migliore qualità (plexiglas, perspex e simili) da posizionare su supporti in calcestruzzo, legno o metallo con possibilità di apertura (e asta di comando per dispositivo di apertura) o a chiusura fissa dotate di guarnizioni impermeabili, sigillature e ancoraggi.

STRUTTURE IN VETROCEMENTOLa realizzazione di strutture in vetrocemento dovrà essere eseguita nella piena applicazione delle norme vigenti per le strutture in cemento armato.

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L'impasto per le nervature di cemento dovrà avere granulometria molto fine ed un dosaggio di 400 kg./mc. di cemento; gli elementi in vetro proverranno da stampaggio meccanico di vetro fuso in massa e saranno conformi alle norme vigenti. Dovranno resistere ad una pressione di sfondamento non inferiore a 5.900 N (600 kgf) nel caso di diffusori cavi quadrati del tipo ricotto e non inferiore a 19.600 N (2000 kgf) nel caso di diffusori temprati; dovranno inoltre resistere a sbalzi di temperatura di 30C (diffusori ricotti) o 70C (diffusori temprati).Le strutture in vetrocemento avranno, salvo altre prescrizioni, gli elementi annegati in una maglia di nervature che potranno essere inclinate, sagomate, orizzontali, etc. e dovranno risultare indipendenti strutturalmente dal resto dell'opera.Le pareti realizzate con tali materiali avranno appoggi su guarnizioni continue e telai adeguati; analoghi accorgimenti dovranno essere prestati per le opere di impermeabilizzazione ed i giunti di dilatazione.Le strutture in vetrocemento dovranno essere conformi alle specifiche tecniche indicate per le opere in vetro in generale e potranno essere realizzate nei modi seguenti:1) struttura in vetrocemento per coperture praticabili piane od inclinate, da realizzare con diffusori in vetrocemento ricotto annegati in un getto di conglomerato cementizio, formante un reticolo di travetti incrociati, armati per sovraccarico fino a 400 kgf/mq., intervetro mm. 50 e fasce piane perimetrali da 80-100 mm. sia per le strutture gettate direttamente in opera sia eseguite fuori opera e successivamente montate in sito con i diffusori indicati nell'elenco seguente:a) diffusori semplici, mm. 145x145 spessore mm.55;b) diffusori semplici, mm. 200x200 spessore mm. 70;c) diffusori doppi, mm. 190x190, spessore mm. 80;d) diffusori doppi mm. 145x145, spessore mm. 105;2) struttura in vetrocemento per pareti piane verticali, divisori, parapetti costituita da diffusori in vetro pressato ricotto annegati in un getto di conglomerato cementizio, formante un reticolo di travetti incrociati, convenientemente armati, intervetro mm. 10, con armatura metallica e fasce piane perimetrali da mm. 60-80 sia per le strutture gettate direttamente in opera sia eseguite fuori opera e successivamente montate in sito con i diffusori indicati nell'elenco seguente:a) diffusori semplici a nervatura cementizia compresa nello spessore del vetro di mm. 30, quadrati mm. 200x200;b) diffusori doppi, mm. 190x190 spessore mm. 80;c) diffusori doppi, mm. 240x240 spessore mm. 80;d) diffusori doppi, mm. 300x300 spessore mm. 80.

Art. 75OPERE DA LATTONIERE

I manufatti ed i lavori in lamiera metallica di qualsiasi tipo, forma o dimensione dovranno rispondere alle caratteristiche richieste e saranno forniti completi di ogni accessorio o lavoro di preparazione necessari al perfetto funzionamento.La posa in opera dovrà includere gli interventi murari, la verniciatura protettiva e la pulizia dei lavori in oggetto.I giunti fra gli elementi saranno eseguiti in conformità ai campioni che dovranno essere presentati per l'approvazione almeno 60 giorni prima dell'inizio dei lavori.I canali di gronda dovranno essere realizzati con i materiali indicati e collocati in opera con pendenze non inferiori all'1% e lunghezze non superiori ai 12 metri, salvo diverse prescrizioni. Nelle località soggette a condizioni atmosferiche particolari (nevicate abbondanti, etc.) saranno realizzati telai aggiuntivi di protezione e supporto dei canali di gronda.I pluviali saranno collocati, in accordo con le prescrizioni, all'esterno dei fabbricati o inseriti in appositi vani delle murature, saranno del materiale richiesto, con un diametro interno non inferiore a 100 mm. e distribuiti in quantità di uno ogni 50 mq. di copertura, o frazione della stessa, con un minimo di uno per ogni piano di falda. Il posizionamento avverrà ad intervalli non superiori ai 20 m. lineari ad almeno 10 cm. dal filo esterno della parete di appoggio e con idonei fissaggi a collare da disporre ogni 1,5-2 metri.

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Nel caso di pluviali allacciati alla rete fognaria, dovranno essere predisposti dei pozzetti sifonati, facilmente ispezionabili e con giunti a tenuta.

PROFILATI PIATTIDovranno essere conformi alle norme citate ed alle eventuali prescrizioni specifiche richieste; avranno una resistenza a trazione da 323 ad 833 N/mmq. (33 a 85 kgf/mmq.), avranno superfici esenti da imperfezioni e caratteristiche dimensionali entro le tolleranze fissate dalle norme suddette.

PROFILATI SAGOMATIPer i profilati sagomati si applicheranno le stesse prescrizioni indicate al punto precedente e quanto previsto dalle norme UNI per le travi HE, per le travi IPE, per le travi IPN e per i profilati a T.

Art. 76TUBAZIONI

Tutte le tubazioni e la posa in opera relativa dovranno corrispondere alle caratteristiche indicate dal presente capitolato, alle specifiche espressamente richiamate nei relativi impianti di appartenenza ed alla normativa vigente in materia.L'Appaltatore dovrà, se necessario, provvedere alla preparazione di disegni particolareggiati da integrare al progetto occorrenti alla definizione dei diametri, degli spessori e delle modalità esecutive; l'Appaltatore dovrà, inoltre, fornire dei grafici finali con le indicazioni dei percorsi effettivi di tutte le tubazioni.Si dovrà ottimizzare il percorso delle tubazioni riducendo, il più possibile, il numero dei gomiti, giunti, cambiamenti di sezione e rendendo facilmente ispezionabili le zone in corrispondenza dei giunti, sifoni, pozzetti, etc.; sono tassativamente da evitare l'utilizzo di spezzoni e conseguente sovrannumero di giunti.Nel caso di attraversamento di giunti strutturali saranno predisposti, nei punti appropriati, compensatori di dilatazione approvati dalla direzione lavori.Gli scavi dovranno essere eseguiti con particolare riguardo alla natura del terreno, al diametro delle tubazioni ed alla sicurezza durante le operazioni di posa. Il fondo dello scavo sarà sempre piano e, dove necessario, le tubazioni saranno poste in opera su un sottofondo di sabbia di 10 cm. di spessore su tutta la larghezza e lunghezza dello scavo.Nel caso di prescrizioni specifiche per gli appoggi su letti di conglomerato cementizio o sostegni isolati, richieste di contropendenze e di qualsiasi altro intervento necessario a migliorare le operazioni di posa in opera, si dovranno eseguire le varie fasi di lavoro, anche di dettaglio, nei modi e tempi richiesti dalla direzione lavori.Dopo le prove di collaudo delle tubazioni saranno effettuati i rinterri con i materiali provenienti dallo scavo ed usando le accortezze necessarie ad evitare danneggiamenti delle tubazioni stesse e degli eventuali rivestimenti.Le tubazioni non interrate dovranno essere fissate con staffe o supporti di altro tipo in modo da garantire un perfetto ancoraggio alle strutture di sostegno.Le tubazioni in vista o incassate dovranno trovarsi ad una distanza di almeno 8 cm. (misurati dal filo esterno del tubo o del suo rivestimento) dal muro; le tubazioni sotto traccia dovranno essere protette con materiali idonei.Le tubazioni metalliche in vista o sottotraccia, comprese quelle non in prossimità di impianti elettrici, dovranno avere un adeguato impianto di messa a terra funzionante su tutta la rete.Tutte le giunzioni saranno eseguite in accordo con le prescrizioni e con le raccomandazioni dei produttori per garantire la perfetta tenuta, nel caso di giunzioni miste la direzione lavori fornirà specifiche particolari alle quali attenersi.L'Appaltatore dovrà fornire ed installare adeguate protezioni, in relazione all'uso ed alla posizione di tutte le tubazioni in opera e provvederà anche all'impiego di supporti antivibrazioni o spessori isolanti, atti a migliorare il livello di isolamento acustico.Tutte le condotte destinate all'acqua potabile, in aggiunta alle normali operazioni di pulizia, dovranno essere accuratamente disinfettate.

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Nelle interruzioni delle fasi di posa è obbligatorio l'uso di tappi filettati per la protezione delle estremità aperte della rete.Le pressioni di prova, durante il collaudo, saranno di 1,5-2 volte superiori a quelle di esercizio e la lettura sul manometro verrà effettuata nel punto più basso del circuito. La pressione dovrà rimanere costante per almeno 24 ore consecutive entro le quali non dovranno verificarsi difetti o perdite di qualunque tipo; nel caso di imperfezioni riscontrate durante la prova, l'Appaltatore dovrà provvedere all'immediata riparazione dopo la quale sarà effettuata un'altra prova e questo fino all'eliminazione di tutti i difetti dell'impianto.Le tubazioni per l'acqua verranno collaudate come sopra indicato, procedendo per prove su tratti di rete ed infine sull'intero circuito; le tubazioni del gas e quelle di scarico verranno collaudate, salvo diverse disposizioni, ad aria o acqua con le stesse modalità descritte al comma precedente.

Art. 77ADESIVI

Composti da resine, dovranno avere totale compatibilità con i materiali aderenti e verranno distinti in base alle caratteristiche di composizione chimica o di condizioni d'uso.

ADESIVI POLICLOROPRENICIImpiego: incollaggio laminati plastici, etc.Caratteristiche: soluzioni acquose od in solvente, avranno ottime proprietà di resistenza ai raggi ultravioletti, all'invecchiamento, agli agenti atmosferici ed alla temperatura.

ADESIVI A BASE DI GOMMA STIROLO-BUTADIENEImpiego: incollaggio piastrelle di ceramica, PVC, gomma-metallo, etc.Caratteristiche: soluzioni tipo lattice e provenienti da gomme polimerizzate a 50øC.

ADESIVI A BASE DI GOMMA NATURALEImpiego: incollaggio di pavimentazioni, feltro, carta, etc.Caratteristiche: soluzioni di gomma naturale o poliisoprene sintetico in solventi organici o lattice di gomma naturale.

ADESIVI EPOSSI-POLIAMMINICIImpiego: incollaggio di metalli, legno, ceramica, etc.Caratteristiche: resine liquide, solide, in pasta, in polvere, già miscelate con indurimento ottenibile mediante azione del calore o con sostanze da aggiungere al momento dell'applicazione.

Art. 78SIGILLATURE E GUARNIZIONI

I sigillanti saranno costituiti da materiali resistenti e compatibili con i modi e superfici di applicazione; dovranno, inoltre, essere insolubili in acqua, stabili alle variazioni di temperatura, a perfetta tenuta e, comunque, in accordo con le specifiche prescrizioni di progetto o della direzione lavori.La posa in opera avverrà dopo un'accurata pulizia delle superfici interessate che dovranno essere asciutte e ben stagionate (nel caso di intonaci o conglomerati); tutte le fasi di pulizia ed applicazione dei sigillanti saranno eseguite con modalità e materiali indicati dalle case produttrici e da eventuali prescrizioni aggiuntive.Si dovrà, in ogni caso, prestare la massima cura per evitare qualunque tipo di incompatibilità chimica o fisica delle superfici e materiali interessati sia durante la pulizia che nelle fasi di preparazione e messa in opera dei sigillanti stessi; nel caso si verificassero tali inconvenienti l'Appaltatore dovrà provvedere all'immediata riparazione, completamente a suo carico, dei danni causati ed alla nuova sigillatura con materiali idonei.

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Tutte le stuccature, stilature e suggellature dei giunti di opere in pietra o comunque soggette a dilatazioni termiche di una certa entità dovranno essere sempre realizzate in cemento o con mastice speciale atto a creare giunti elastici di dilatazione.I giunti sui quali intervenire con materiali sigillanti dovranno avere profondità e larghezza non inferiori a 4-5 mm., il rapporto profondità/larghezza del materiale applicato sarà di 0,5 per giunti di larghezza compresa fra 12 e 25 mm. e di 0,5-1 per giunti di larghezza inferiore a 12 mm..L'Appaltatore dovrà sottoporre all'approvazione della direzione lavori un'adeguata campionatura dei materiali e delle applicazioni previste.I sigillanti in genere saranno, di norma, costituiti da nastri o fili non vulcanizzati oppure da prodotti liquidi o pastosi con uno o più componenti; avranno diverse caratteristiche di elasticità, di resistenza all'acqua, agli sbalzi di temperatura ed alle sollecitazioni meccaniche.

SIGILLANTI POLIURETANICICostituiti da vari elementi base, potranno essere monocomponenti o bicomponenti.Caratteristiche: resistenza all'abrasione, agli olii, al fuoco, buona flessibilità ed elasticità.

SIGILLANTI SILICONICICostituiti da componenti a base di polimeri siliconici.Caratteristiche: facilità di applicazione anche a varie temperature con notevole escursione (-40øC/+70øC), resistenza alla luce solare, all'ossidazione, agli agenti atmosferici.

SIGILLANTI POLISULFURICICostituiti da uno o due componenti a base di polimeri polisulfurici.Caratteristiche: resistenza ai solventi, ai carburanti, alle atmosfere aggressive ed ai raggi ultravioletti.

GUARNIZIONIMateriali costituiti da composti plastici (PVC o poliuretano espanso) o prodotti elastomerici (copolimeri, policloroprene, etc.) avranno ottima elasticità, resistenza alle sollecitazioni meccaniche ed agli agenti esterni.

GUARNIZIONI IN PVCCostituite da cloruro di polivinile ad alto peso molecolare.Caratteristiche: resistenza agli acidi e basi, agli agenti ossidanti ed all'invecchiamento; temperature d'impiego comprese tra -20C e +50C.

GUARNIZIONI IN POLIURETANO ESPANSOCostituite da poliuretano espanso, a celle aperte, imbevuto con miscela bituminosa.Caratteristiche: resistenza agli acidi e basi, agli agenti atmosferici ed alle temperature fino a 100øC.

GUARNIZIONI POLICLOROPRENICHECostituite da composti solido-elastici di policloroprene.Caratteristiche: resistenza alle basse temperature (-20C), all'usura meccanica, agli agenti chimici ed, inoltre, autoestinguenti.

GUARNIZIONI IN ETILENE-PROPILENECostituite da materiale preformato in etilene-propilene.Caratteristiche: recupero elastico alle sollecitazioni meccaniche, resistenza alla temperatura da -50øC a +140øC ed all'acqua.

Art. 79CORDOLI IN CALCESTRUZZO

I cordoli prefabbricati in calcestruzzo potranno avere varie forme e dimensioni tra cui quella trapezoidale (base=cm. 30, lato verticale= cm. 10, lato obliquo=cm. 13 e bordi

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arrotondati) quella prismatica con smussatura (base= cm. 30 con lato in vista a profilo curvo, altezza sui bordi=cm. 11 ed altezza al centro=cm. 11,5).Tutti gli elementi avranno una lunghezza standard di cm. 100 che dovrà essere modificata sulle curve o sui raccordi circolari.Lo strato superficiale della facciata superiore (quella in vista) potrà essere realizzato, secondo le specifiche del progetto, con un impasto di graniglia bianca mescolata a 350 kg. di cemento bianco per metro cubo di impasto ed avrà uno spessore complessivo di cm. 2; il resto del cordolo (o l'intero cordolo quando non Š richiesta la graniglia in vista) sarà realizzato con cemento normale pressato.I cordoli potranno anche avere, sulla base delle condizioni di utilizzo, diverse caratteristiche come quelle indicate nel seguente elenco:1) cigli o cordoli di sezione mm. 50 di spessore per mm. 150 di altezza in calcestruzzo, travertino o peperino a superficie liscia, anche smussati su di un solo lato, da incassare nel sottostante massetto di fondazione e porre in opera nella piena osservanza dei livelli stradali e delle conseguenti pendenze compresa la stuccatura del giunto con cemento bianco (nel caso del travertino) o cemento grigio (nel caso del calcestruzzo o peperino);2) cigli prefabbricati, sia retti che centinati, in conglomerato di cemento vibrocompresso costituito con cemento tipo R425 in quantità non inferiore a 320 kg./mc. ed inerti in proporzione adeguata, con sezione finale di ca. 120x250 mm. smussati nello spigolo in vista e ad elementi di lunghezza non inferiore a m. 1 con giunto ad incastro ed eventuale lavorazione delle bocchette, comprese le stuccature di malta di cemento;3) cigli in conglomerato bituminoso siliceo del tipo usato per strati di collegamento ma idoneamente migliorato nella granulometria, filler e percentuale di bitume, con posa in opera completa di stesa, compressione con apposite macchine cordolatrici, previa pulizia del piano di posa e spruzzatura di emulsione bituminosa con sezione a larghezza variabile da ca. mm. 180 a mm. 250 e di altezza variabile da ca. mm. 150 a mm. 200 eventualmente smussato nella parte superiore.

Art. 80CANALETTE IN CALCESTRUZZO

Per la raccolta delle acque di deflusso saranno realizzate, ai bordi dei percorsi stradali e/o pedonali, delle canalette costituite da elementi prefabbricati con misure, salvo diverse indicazioni, di cm. 40x20 con lunghezza di cm. 50 e spessore di cm. 4 in conglomerato cementizio vibrato con resistenza di 24 N/mmq. (250 kg./cmq.).Prima della posa in opera dovrà essere effettuato uno scavo con forma il più possibile vicina alla sezione delle canalette e si dovrà compattare adeguatamente il piano di posa.L'ancoraggio degli elementi sarà realizzato con l'infissione di n 2 tondini di acciaio per ciascuna canaletta; questi tondini avranno una lunghezza di ca. ml. 0,80, un diametro non inferiore a mm. 20 e dovranno essere infissi nel terreno per almeno cm. 60. I restanti cm. 20 fuori dal livello del terreno compattato avranno la funzione di rendere stabili gli elementi prima dei getti di completamento. Il numero complessivo dei tondini da utilizzare dovrà essere in ragione di 2 per canaletta per ogni 3 elementi prefabbricati.Ultimate le operazioni di posizionamento e fissaggio provvisorio delle canalette si dovranno effettuare i getti integrativi con calcestruzzo del tipo per fondazioni (24 N/mmq.=250 kg./cmq.) per formare il raccordo tra le canalette stesse ed i bordi delle pavimentazioni da cui confluisce l'acqua di deflusso. Tali raccordi dovranno essere realizzati perfettamente a livello delle fasce perimetrali delle pavimentazioni per facilitare il convogliamento delle acque all'interno delle canalette di raccolta.

Art. 80OPERE A VERDE

TETTO VERDEIl tetto verde sarà realizzato seguendo gli strati sottodescritti a partire dalla soletta in c.a. :- massetto di pendenza dello spessore medio di 5 cm in cemento 325 , fluidificante e

materiale isolante

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- barriera al vapore costituita da membrana plastomerica a base bituminosa dello spessore nominale di 3 mm con armatura costituita da una lamina di alluminio goffrato dello spessore di 5/100 mm posta in opera mediante rinvenimento a fiamma con giunti sormontati di 7-10 cm stuccati a caldo.

- Strato di polistirene espanso estruso a celle chiuse autoestinguente in lastre da 60x250 cm in unico spessore con superficie esterna liscia e bordi a maschio e femmina sui quattro lati conforme alle norme DIN 18164, marchio PA III 2334 , densità minima 30Kg/mc; spessore 5 cm provvisti di battentatura o incastro , posti a secco congiunti affiancati.

- Membrana a base di bitume polimero plastomero armata con tessuto non tessuto da filo continuo di poliestere; flessibilità a freddo pari a -5° C, spessore 3 mm posato mediante rinvenimento a fiamma con giunti sormontati di 7-10 cm debitamente stucati a caldo

- Membrana antiradice- Ghiaia di drenaggio - Tessuto filtrante- Terra di coltura

TRAPIANTO ESEMPLARI ARBOREITrapianto di esemplare di palma mediante zollatura eseguita a mano o con utensili meccanici, per ottenere una zolla ben compatta, di diametro almeno tre volte il diametro dello stipite, avvolta in appositi panni e rete biodegradabile, legatura del fogliame e protezione dello stesso con stuoia in canne. Carico e e trasporto con mezzi meccanici ed eventuale autogrù, di qualunque potenza, ricolmatura della buca con fornitura di ottima terra vegetale, messa a dimora, previo scavo di buca di adeguata capienza, concimazione d’impianto re fornitura e stesa di tubo drenante, eventuale formazione di castello tutore formato da n°4 pali trattati in autoclave e mascelle laterali in tavola, fornitura e stesa di terriccio organico q.b.. riempimento della buca con ottima terra di coltivo q.b. per la ricostruzione del livello dell’aiuola, formazione del tornello ed irrigazione sei bagnature di cui la prima all’impianto.Il prezzo si applicherà a numero di esemplari.

Prescrizioni tecniche relative ad interventi di trapianto e di salvaguardia

Per gli esemplari arborei che insistono sull’area oggetto dell’intervento per i quali si renderanno necessarie operazioni di trapianto ed al fine di arrecare un minor danneggiamento alle piante si predisporrà un piano di intervento come di seguito meglio specificato:

- compatibilmente con il cronoprogramma dei lavori generali, si procederà alla alle operazioni di zollatura mediante lo scavo eseguito con mezzi meccanici ed a mano in prossimità dell’apparato radicale, in modo tale da ottenere una zolla circolare proporzionata allo sviluppo della pianta ed alla esigenze della specie;- il trapianto sarà eseguito nel pieno rispetto del ciclo biologico della pianta mantenendo, nella messa a dimora, l’orientamento solare originario;- la zolla radicale dovrà essere attentamente calzata mediante l’ausilio di pali e una lenta irrigazione;- il trapianto per le palme dovrà essere eseguito preferibilmente nel periodo Giugno/Agosto;- la chioma sarà leggermente ridotta prima dell’estirpazione;- per impedire l’eccessiva traspirazione si proteggerà l’apparato fogliare con idonei strumenti.- dovrà essere garantito un adeguato sostegno con appositi tutori.- dovranno essere garantite oltre alla bagnatura d’impianto ulteriori e successive sei bagnature;

ABBATTIMENTO ESEMPLARI ARBOREI

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Abbattimento di pianta di alto fusto, mediante taglio rasoterra, eseguito a mano o con utensili meccanici previa sramatura e sezionamento del tronco (la caduta al suolo di ogni singolo ramo e tronco dovrà essere accompagnata con imbracatura di corde) compresi la raccolta, carico trasporto di tutto il materiale di risulta alla P.D. Intervento comprensivo di ogni onere, attrezzo, attrezzatura e materiali complementari, compresa eventuale piattaforma idraulica.Il prezzo si applicherà a numero di esemplari.

MESSA A DIMORA DI PIANTE ARBUSTIVELa messa a dimora di piante di alto fusto comprende: scavo della buca con mezzi manuali o meccanici, drenaggio con argilla espansa sul fondo (mc. 0,25) provvista di substrato vegetale, riempimento, kg. 30/50 di letame ben sminuzzato, carico e trasporto delle piante dal vivaio, concimazione con prodotti ternari, sei bagnature di cui la prima all’impianto. Carico e trasporto alla P.D. dei materiali di risulta. La buca dovrà essere da cm. 150 x 150 x 90 e la conca alla base della pianta dovrà avere una capienza di lt. 50/80

MESSA A DIMORA DI SIEPE CONTINUALa messa a dimora di siepe continua comprende lo scavo della profondità di cm. 50 ed adeguata larghezza, provvista e riempimento con terra vegetale e terriccio, concimazione con prodotti ternari, bagnatura, carico e trasporto alla P.D. dei materiali di risulta.Il prezzo di capitolato viene considerato a ml di posa e dovrà tener conto della tipologia di essenza e relative prescrizioni di posa per quanto concerne il numero di piante a metro lineare.

FORNITURA DI PIANTE SEMPREVERDI PER SIEPELa fornitura delle siepi comprende le seguenti essenze posizionate distanziate come da specifiche:

Metrosiderops robusta/excelsa alt. mt. 1,20/1,50 contenitore lt. 9/12Posizione in ragione di 1 ogni 50 cm

Photinia Red Robin esemplare franco di contenitore da lt. 15 altezza mt. 1,20/1,50Posizione in ragione di 1 ogni 50 cm

Cupressuscyparis var. leylandii franco di contenitore di bella vegetazione , altezza mt. 1,80/2,00 Posizione in ragione di 1 ogni 100 cm

Gli esemplari arborei, esenti da fitopatie, dovranno presentare portamento e dimensioni rispondenti alle caratteristiche richieste e tipici della specie.Il fusto e le branche principali dovranno essere esenti da deformazioni, cimature, capitozzature, scortecciature e ferite di qualsiasi genere.La chioma dovrà essere ben ramificata, uniforme e ben equilibrata per simmetria e distribuzione delle branche principali e secondarie.L’apparato radicale dovrà presentarsi ben accestito, ricco di radici capillari fresche e sane, privo di tagli di diametro maggiore ad un centimetro. Gli esemplari arborei dovranno essere franco di contenitore adeguatamente rinvasate in modo da non presentare un apparato radicale eccessivamente sviluppato lungo la superficie del contenitore stesso.Gli arbusti, qualunque siano le loro caratteristiche specifiche (foglia decidua o sempreverdi) non dovranno avere un portamento filato, con un minimo di tre ramificazioni alla base e presentarsi dell’altezza richiesta e proporzionata al diametro della chioma ed a quello del fusto.

FORNITURA DI PIANTE DI ALTO FUSTOLa fornitura di piante di alto fusto comprende le seguenti essenze arboree

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Eucaliptus camaldulensis (Rostrato), esemplare franco di contenitore, altezza mt. 4,00/4,50, circonferenza tronco cm. 20/25.

Olea europea, esemplare franco di contenitore, altezza mt. 2,50/3,00, circonferenza tronco cm. 25/30.

Cupressus sempervirens, esemplare franco di contenitore, di bella vegetazione altezza mt. 5,00/5,50 altezza mt. 4,50/5,00altezza mt. 3,50/4,00

Ceratonia siliqua, esemplare franco di contenitore, altezza mt. 3,50/4,00, circonferenza tronco cm. 25/30.

Quercus suber, esemplare franco di contenitore, altezza mt. 4,00/4,50, circonferenza tronco cm. 25/30.

Quercus ilex, esemplare franco di contenitore, altezza mt. 3,50/4,00, circonferenza tronco cm. 25/30.

Quercus ilex, esemplare franco di contenitore, portamento a cespuglio, altezza mt. 2,00/2,50, diametro chioma mt. 1,20/1,50.

Arbutus unedo (corbezzolo), esemplare franco di contenitore, portamento a cespuglio, altezza mt. 2,00/2,50, diametro chioma mt. 1,20/1,50.

Gli esemplari arborei, esenti da fitopatie, dovranno presentare portamento e dimensioni rispondenti alle caratteristiche richieste e tipici della specie.Il fusto e le branche principali dovranno essere esenti da deformazioni, cimature, capitozzature, scortecciature e ferite di qualsiasi genere.La chioma dovrà essere ben ramificata, uniforme e ben equilibrata per simmetria e distribuzione delle branche principali e secondarie.

L’apparato radicale dovrà presentarsi ben accestito, ricco di radici capillari fresche e sane, privo di tagli di diametro maggiore ad un centimetro. Gli esemplari arborei dovranno essere franco di contenitore adeguatamente rinvasate in modo da non presentare un apparato radicale eccessivamente sviluppato lungo la superficie del contenitore stesso.Le piante dovranno corrispondere ai seguenti requisiti:- altezza dell’albero: distanza che intercorre tra il colletto e il punto più alto della chioma;- altezza del fusto (stipite per le palme): distanza intercorrente tra il colletto e il punto di inserzione al fusto della branca primaria più vicina);- circonferenza tronco: misurata ad un metro dal colletto;- diametro della chioma: dimensione rilevata in corrispondenza della prima impalcatura per le conifere, a due terzi dell’altezza totale per tutti gli altri alberi.

FORMAZIONE DI TAPPETO ERBOSO A ROTOLILa formazione di prato a rotoli prevede le seguenti operazioni:- pulizia dell'area e diserbo chimico con prodotti forniti dalla D.L., - fresatura fino alla profondità di cm.15, - rastrellatura, - accurata spietratura superficiale e regolarizzazione del piano di posa, - fornitura e stesa di uno strato di sottofondo di spessore minimo di cm. 2, composto da sabbia silicea (80%) mista a terriccio letamoso (20%), reso omogeneo, ben rullato e livellato;

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- posa dei moduli sul fondo predisposto, esecuzione a perfetta regola d'arte, secondo le indicazioni della D.L; - fornitura e stesa, a saturazione dei moduli, di una miscela composta da sabbia silicea (70%) e terriccio letamoso (30%); - leggera rullatura ed irrigazione.

TAPPETO ERBOSOIl tappeto erboso a rotoli dovrà avere la seguente composizione:- Poa ss.pp. 10% - Festuca arundinaceae 90% ss.pp.

IMPIANTO IRRIGAZIONE L’impianto di irrigazione sarà realizzato con canalizzazione di irrigazione completa di centralina a più stazioni, di irrigatori, interrata alla profondità di mt. 0,50, compreso lo scavo eseguito a mano o con catenaria, in sezione obbligata in terreno di qualsiasi natura, asciutto o bagnato, per dare luogo al manufatto, il riempimento con materiale terroso di scavo opportunamente vagliato e costipato previa bagnatura. Il carico e trasporto alla P.D. dei materiali eccedenti. Nella posa della canalizzazione è altresì compresa l'installazione dei pezzi necessari (elettrovalvole, pozzetti, irrigatori, raccorderia varia ed altri tubi) e la giusta regolazione dell'altezza degli irrigatori rispetto al livello del terreno, la loro taratura e il loro successivo spurgo delle tubazioni, il tutto per un corretto funzionamento dell'impianto.

Art. 81RECINZIONE METALLICALa recinzione metallica dovrà essere posta in opera con reti metalliche zincate a maglie romboidali fissate con fili di ferro zincato su idonei sostegni verticali metallici infissi nel terreno di qualsiasi natura oppure ancorati su cordoli o plinti di fondazione realizzati in calcestruzzo con adeguata armatura.L'altezza dei supporti verticali metallici dovrà essere di almeno m. 2,20 fuori terra e l'interasse tra i supporti stessi sarà di m. 2 ca.; in corrispondenza dei vari angoli della recinzione, con conseguenti cambiamenti di direzione ed, in ogni caso, ogni 15 m. ca. di andamento rettilineo, dovranno essere posti in opera dei rinforzi diagonali (costituiti sempre da paletti metallici) da fissare ai due lati del supporto metallico interessato.

Art. 82RACCOLTA ACQUE PLUVIALI

Le reti di raccolta delle acque pluviali saranno realizzate con le stesse caratteristiche di tenuta ed ispezionabilità descritte per quelle di scarico, saranno inoltre conformi alle precedenti prescrizioni sulle coperture e le tubazioni ed in accordo con le eventuali specifiche aggiuntive; dovranno, inoltre, essere completamente separate dalle tubazioni destinate alla raccolta delle acque di rifiuto, fino agli allacci esterni.

CONVERSE E COMPLUVIConverse e compluvi realizzati in lamiera di ferro zincato o rame dello spessore di 6/10 di mm. tagliate e sagomate secondo le prescrizioni progettuali, complete di saldature, chiodature ed una mano di verniciatura antiossidante al cromato di zinco.

CANALE DI GRONDACanale di gronda in lamiera di ferro zincato o rame di spessore di 6/10 di mm. con bordo a cordone, completo delle lavorazioni e saldature, staffe di ferro (cicogne) murate o chiodate ad una distanza non superiore a m. 1,30 l'una dall'altra, di legature in filo di ferro zincato o rame ed una mano di verniciatura antiossidante al cromato di zinco.

GRONDA IN PVCGronda in PVC a doppia parete, con rinforzi reticolari, di forma quadrangolare esternamente e circolare internamente, con sviluppo esterno di mm. 400 ca., resistenza

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all'urto 7 kg./cmq., assorbimento all'acqua 0,011%, stabilità per variazioni di temperatura da -30ø a +60ø C, dilatazione 0,08 mm. per grado C per m., da porre in opera con giunti di anelli elastici a scatto senza l'uso di collanti e doppia staffatura (una portante l'altra traente) in acciaio Fe42A zincata e plastificata dello spessore di mm. 2 da fissare sul massetto o con chiodature su tasselli di legno a distanza di m. 1 l'una dall'altra.

SCOSSALINA IN RAMEScossalina in rame di dimensioni come da disegno tecnico allegato a progetto, spessore della lastra 0.8 mm sagomato ed opportunamente ancorato alla sottostante muratura come da indicazioni della dl. .

PLUVIALE IN PVCPluviale in PVC a parete singola munito di imbocco per incastro a caduta, con resistenza all'urto 7 kg./cmq., completo di fermatubo in acciaio Fe42A del diametro di mm. 80 e spessore mm. 1, zincato e plastificato da posizionare ogni ml. 2.

TUBAZIONE IN LAMIERA DI FERROTubazione in lamiera di ferro zincato dello spessore di 6/10 di millimetro e diametro da 60/80/100 mm., da utilizzare per pluviali, canne di ventilazione e simili, da porre in opera con le necessarie lavorazioni e saldature compresi i gomiti, le cravatte di ferro murate ed una mano di vernice antiossidante al cromato di zinco.

TUBAZIONE IN PVCTubazioni in cloruro di polivinile diametro esterno 63/82/100/125/140/160 da porre in opera con giunti a bicchiere saldati con idoneo collante e posizionate in opportuni incassi predisposti nella muratura oppure con cravatte di ferro e relativi ancoraggi da fissare all'esterno della muratura stessa.

TUBAZIONE DI FERRO TRAFILATOTubazione di ferro trafilato senza saldature, di qualsiasi diametro, da tagliare a misura e porre in opera entro tracce a muro appositamente predisposte oppure fissate su pareti con cravatte, complete di tutti i pezzi speciali necessari per il montaggio e la filettatura dei vari punti di raccordo.

Art. 83IMPIANTO ANTINCENDIO - OPERE PER LA PREVENZIONE INCENDI

Nei locali o parti di edifici sottoposti all'applicazione della normativa per la prevenzione degli incendi dovranno, conformemente alle prescrizioni progettuali, essere realizzate tutte quelle opere necessarie a garantire l'effettiva tenuta, in caso d'incendio, delle strutture o materiali interessati.Tali interventi prevedono:

PORTE TAGLIAFUOCOa) Porta tagliafuoco REI 60 conforme alle caratteristiche fissate dalla norma UNI CNVVF CCI 9723 ad un battente (foro muro mm.800x2150, 1260x2150) oppure a due battenti (foro muro mm. 1270x2150, 1600x2150, 1800x2150) con o senza battuta inferiore costituita da:- anta in lamiera d'acciaio spessore 9/10 mm. tamburata con rinforzo interno elettrosaldato, riempimento con pacco coibente costituito da pannello di lana minerale trattato con solfato di calcio ad uso specifico antincendio, spessore ca. mm. 46 e densità 150 kg./mc., isolamento nella zona della serratura con elementi in silicati ad alta densità;- telaio in robusto profilato di lamiera d'acciaio spessore 25/10 mm. realizzato con sagome predisposte ad accogliere in sedi separate una guarnizione in materiale termoespansivo per tenuta a fumi caldi e fiamme ed una guarnizione in gomma siliconica per tenuta a fumi freddi;- due cerniere di grandi dimensioni su ogni anta di cui una completa di molla registrabile per regolazione autochiusura;

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- serratura di tipo specifico antincendio completa di cilindro tipo Patent e numero 2 chiavi;- maniglia tubolare ad U, con anima in acciaio e rivestimento in materiale isolante, completa di placche di rivestimento;- per porta a due battenti guarnizione termoespansiva su battuta verticale e catenaccioli incassati (per porta senza maniglioni antipanico) su anta semifissa;- finitura con mano di fondo a polveri polimerizzate a forno colore RAL 1019;- nel caso di porte con larghezza superiore a mm. 1500 i telai sono verniciati con primer bicomponente RAL 6013.La porta con le caratteristiche soprariportate dovrà essere posta in opera completa di tutte le lavorazioni per il fissaggio dei telai e della porta stessa completa in ogni sua parte e perfettamente funzionante nei modi richiesti dalla normativa vigente.b) Porta tagliafuoco REI 120, con le caratteristiche dettate dalla norma UNI CNVVF CCI 9723 ad un battente (foro muro mm.800x2150, 1260x2150) oppure a due battenti (foro muro mm. 1270x2150, 1600x2150, 1800x2150) con o senza battuta inferiore costituita da:- anta in lamiera d'acciaio spessore 9/10 mm. tamburata con rinforzo interno elettrosaldato, riempimento con pacco coibente costituito da pannello di lana minerale trattato con solfato di calcio ad uso specifico antincendio, spessore ca. mm. 46 e densità 300 kg./mc., isolamento nella zona della serratura con elementi in silicati ad alta densità;- telaio in robusto profilato di lamiera d'acciaio spessore 25/10 mm. realizzato con sagome predisposte ad accogliere in sedi separate una guarnizione in materiale termoespansivo per tenuta a fumi caldi e fiamme ed una guarnizione in gomma siliconica per tenuta a fumi freddi;- due cerniere di grandi dimensioni su ogni anta di cui una completa di molla registrabile per regolazione autochiusura;- serratura di tipo specifico antincendio completa di cilindro tipo Patent e numero 2 chiavi;- maniglia tubolare ad U, con anima in acciaio e rivestimento in materiale isolante, completa di placche di rivestimento;- per porta a due battenti guarnizione termoespansiva su battuta verticale e catenaccioli incassati (per porta senza maniglioni antipanico) su anta semifissa;- finitura con mano di fondo a polveri polimerizzate a forno colore RAL 1019;- nel caso di porte con larghezza superiore a mm. 1500 i telai sono verniciati con primer bicomponente RAL 6013.La porta con le caratteristiche soprariportate dovrà essere posta in opera completa di tutte le lavorazioni per il fissaggio dei telai e della porta stessa completa in ogni sua parte e perfettamente funzionante nei modi richiesti dalla normativa vigente.c) Portone antincendio REI 120 o REI 180 con le caratteristiche indicate dalla norma UNI CNVVF CCI 9723 scorrevole ad un'anta, spessore mm. 80 composto di telaio perimetrale in acciaio elettropiegato ed elettrosaldato con rinforzo perimetrale interno e pannelli di tamponamento costituiti da doppia lamiera spessore mm. 1,5 pressopiegata con interposizione di materassino in lana minerale idrofuga, stabile neutra, ad altissima densità trattata con solfato di calcio ad uso specifico antincendio, completa di guarnizione antifumo ad espansione in profilato mm. 13x2 schiumato rigido autoadesivo inserita all'interno del perimetro del telaio, guida portante superiore con carrelli regolabili (ruote diametro mm. 100 su doppio cuscinetto) e con labirinto di tenuta al fuoco, carter copriguida in lamiera da mm. 1,5, rullo di guida a pavimento incassato sotto l'anta, montante e scatola guida contrappesi, maniglia incorporata per la chiusura manuale incassata o esterna, sgancio termosensibile a doppia piastrina metallica saldata con materiale fusibile a 70 C non riutilizzabile, ammortizzatori idraulici di fine corsa monostelo o bistelo tarabili in relazione alla spinta dell'anta sul montante della battuta, verniciatura a forno con una mano di fondo con antiruggine al cromato di zinco, posta in opera completa con tutti gli accessori necessari al perfetto funzionamento e con allegato certificato di omologazione.d) Portello antincendio REI 120 o REI 180 di varie dimensioni con le caratteristiche indicate dalla norma UNI CNVVF CCI 9723 a saliscendi costituito da un'anta scorrevole su guide a contrappeso, di spessore mm. 65 composta da telaio perimetrale in acciaio elettropiegato ed elettrosaldato con rinforzo perimetrale interno e pannelli di tamponamento costituiti da doppia lamiera spessore mm. 1,0 pressopiegata con interposizione di materassino in lana minerale idrofuga, stabile neutra, ad altissima densità trattata con solfato di calcio ad uso specifico antincendio, telaio oltreluce in lamiera di

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acciaio dello spessore di mm. 1,5 scatolato con labirinto di tenuta alla fiamma, completa di guarnizione antifumo ad espansione in profilato mm. 13x2 schiumato rigido autoadesivo inserito nel perimetro del telaio, sistema automatico di chiusura a mezzo sgancio termosensibile costituito da doppia piastrina metallica saldata con materiale fusibile a 70C non riutilizzabile, munito, per dimensioni oltre i 3 mq. di ammortizzatori idraulici di fine corsa monostelo o bistelo tarabili in relazione alla spinta dell'anta sulla battuta, verniciatura a forno con una mano di fondo con antiruggine al cromato di zinco, posta in opera completa con tutti gli accessori necessari al perfetto funzionamento e con allegato certificato di omologazione.e) Maniglione antipanico costituito da scatole di comando con rivestimento di copertura in alluminio e barra orizzontale in acciaio cromato con serratura specifica incassata senza aste in vista del tipo:- a scrocco centrale con maniglia tubolare in anima di acciaio e rivestita in isolante completa di placche e cilindro tipo Yale per apertura esterna;- destinato esclusivamente ad ante secondarie di porte a due battenti con asta verticale integrata nel battente senza funzionamento dall'esterno.f) I chiudiporta non collegati a centraline o impianti centralizzati di controllo per la rilevazione fumo saranno del tipo:- aereo a cremagliera con binario di scorrimento, regolazione frontale della velocità di chiusura, urto di chiusura regolabile sul braccio;- dispositivo (per porte a due battenti) costituito da n. 2 chiudiporta e da binario con la regolazione della sequenza di chiusura.g) I chiudiporta da collegare a centraline o impianti centralizzati di controllo per la rilevazione fumo saranno del tipo:- aereo a cremagliera con binario di scorrimento, regolazione frontale della velocità di chiusura, regolazione frontale della pressione di apertura, regolazione frontale dell'urto di chiusura finale, con bloccaggio elettromagnetico a tensione di esercizio di 24V;- dispositivo (per porte a due battenti) costituito da n. 2 chiudiporta e da binario con la regolazione della sequenza di chiusura predisposto al collegamento con centralina rilevazione fumo.La centralina monozona dovrà essere completa di sensore ottico di fumo e sensore termico funzionante autonomamente con alimentatore proprio integrato, con la possibilità di gestire fino a sei elettromagneti e trenta rilevatori di fumo. Nel caso di impianto centralizzato si dovrà predisporre, in conformità con il progetto dell'impianto stesso, la quantità richiesta di sensori termici ed ottici da collegare ad un'unità centrale di controllo adeguata per la gestione dell'impianto stesso e che dovrà essere installata in locale protetto.h) Finestratura da inserire sulle ante di porte antincendio costituita da vetro tagliafuoco trasparente, multistrato, fermavetro e quant'altro necessario per il completo funzionamento con caratteristiche di resistenza al fuoco certificata secondo la norma UNI CN VVF CCI 9723 e classificazione REI 60 o 120 con dimensioni mm. 400x300, 600x750, 400x1200 oppure diametro mm. 400.

ANTINCENDIO (idrico)

Ppo dei seguenti componenti e tubazioni necessari alla realizzazione completa e funzionante di sistema idrico antincendio.Ogni onere incluso.

Ppo di:GRUPPO ATTACCO MOTOPOMPA VV.FF.: idrante UNI 70, saracinesca e valvola di ritegno a Clapet in ottone, valvola di sicurezza per scarico sovrapressione pretarata a 6 bar.Diametro nominale 2 pollici, numero 1 idranti.Incluso cartello segnalatore.

Idrante antincendio UNI 25 su NASPO, tubo semirigido in PVC colore rosso, pressione di esercizio 12 bar, pressione di scoppio 35 bar, cassetta da incasso o a parete e naspo in

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acciaio verniciato rosso RALL 3000, erogatore in ottone con lancia a getto regolabile, portello portavetro in alluminio, lastra frangibile trasparente a rottura di sicurezza Safe Crash, dimensioni mm 650x700x270; conforme alla norma UNI EN 671/1.Lunghezza tubo 25 m.Incluso cartello segnalatore.

IDRANTE A COLONNINA soprassuolo monotubo, dispositivo di manovra a pentagono UNI 9485, colonna montante in acciaio zincato a caldo UNI 8863, testata distributrice e scatola con valvola scarico antigelo in ghisa G20 UNI ISO 185; bocche d’uscita filettate in ottone, flangia di base UNI EN 1092-1, verniciato esternamente colore rosso RAL 3000; collaudo di pressatura idrostatica ad idrante chiusa 21 bar e a idrante aperto 24 bar.Diametro Nominale 50mm, 2 sbocchi filettati UNI 45, altezza 140cm circa.Incluso ogni onere.

RETE ANTINCENDIO: dorsale interrataPpo di Tubo Polietilene ad Alta Densità PE 80 a norma UNI EN 12201 colore nero con righe azzurre coestruse longitudinali, segnato ogni metro con sigla produttore, data di produzione, marchio e numero distintivo IIP, diametro del tubo, pressione nominale, norma di riferimento; prodotto da azienda certificata ISO 9000.Diametro Esterno 63mm, SDR11, PN=12,5bar.Incluso ogni onere e pezzo speciale.

RETE ANTINCENDIO: stacchi ai naspiPpo di Tubo Polietilene ad Alta Densità PE 80 a norma UNI EN 12201 colore nero con righe azzurre coestruse longitudinali, segnato ogni metro con sigla produttore, data di produzione, marchio e numero distintivo IIP, diametro del tubo, pressione nominale, norma di riferimento; prodotto da azienda certificata ISO 9000.Diametro Esterno 40mm, SDR11, PN=12,5bar.Incluso ogni onere e pezzo speciale.

Art. 84IMPIANTI ELETTRICI

84.1 IMPIANTO ILLUMINAZIONE PISTA/CAMPOImpianto di illuminazione completo, composto da numero 4 torri faro di altezza fuori terra 35mt, ubicate ai punti indicati nel calcolo illuminotecnico e specialmente sui disegni di progetto denominati ELE-04 ed ELE-05, corredate ciascuna da numero 22 proiettori agli ioduri metallici con le prestazioni di seguito dettagliate.Sono da intendersi comprese nella voce, tutte le manodopere, materiali, noli, trasporti, collaudo, segnaletica, conduttori PE e quant’altro necessario.Sono da considerare escluse dalla presente voce le seguenti prestazioni/realizzazioni/forniture (in quanto contabilizzate in altre voci):- scavi e rinterri;- plinti di fondazione;Si devono intendere installati materiali di primaria casa preventivamente approvati dalla direzione lavori oltre che perfettamente rispondenti alle caratteristiche funzionali, prestazionali, dimensionali e qualitative descritte in ogni elaborato del progetto.Impianto composto da:

- TORRI FAROTorri faro in forma tronco-conica, a sezione poligonale, realizzate in tronchi da accoppiare in sito mediante sovrapposizione ad incastro (metodica dello Slip on Joint), con tronchi ottenuti da lamiera pressopiegata e saldata longitudinalmente;ciascuna torrefaro deve essere fornita completa di:scala di risalita con guardiacorpo a norme;

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numero 2 terrazzini intermedi di riposo, in aste sciolte da bullonare, completi di botola d'accesso;piattaforma portaproiettori (per 22 unità) e porta componenti (quadro elettrico di torre e accenditori/cablaggi/reattori) in sommità, in aste sciolte da bullonare, completa di botola d'accesso;fusto in acciaio in conformità alla norma UNI EN 10025;carpenterie in acciaio in conformità alla norma UNI EN 10025;bulloneria, classe 6.8, in acciaio zincato;protezione superficiale, interna/esterna, mediante zincatura a caldo realizzata in conformità alla norma UNI EN ISO 1461;dimensioni di ciascuna torre:altezza fuori terra 35 mt;altezza totale 37,5mt;interramento 2,5mt;diametro alla base 105cm;spessore alla base 6mm;diametro in sommità 27cm;spessore in sommità 5mm;Si intende compreso nella voce il trasporto e montaggio in sito a cura di personale addetto qualificato.Compreso onere per fornitura di documentazione per Denuncia lavori all’ufficio competente in conformità alla Legge n.1086.Compresa fornitura e posa di rete elettrosaldata per la equipotenzializzazione del terreno nella fascia di almeno 3 mt intorno alle torri faro.

- PROIETTORIproiettori tecnici ad alte prestazioni, del tipo a ioduri metallici doppio attaccco ad arco corto 2000W (400V), adatti per impianti sportivi, costituiti da:corpo e portella posteriore in pressofusione di alluminio a basso contenuto di rame resistente alla corrosione, non verniciato;ottica ad andamento multiparabolico ovale, completamente carenata (protetta completamente dal corpo del proiettore), in alluminio purissimo 99,8%, anodizzato e brillantato;lamella inserita nella parte superiore dell’ottica per il recupero del flusso luminoso, altrimenti disperso verso l’alto e per la riduzione dei fenomeni di abbagliamento;vetro frontale, temprato chimicamente, spessore almeno 1,6mm, protetto da una griglia a maglia quadra in acciaio inossidabile;ricambio della lampada attraverso l’apertura della portella posteriore del proiettore senza comunque dover variare il puntamento; apertura della portella posteriore tramite due clips in acciaio inox;staffa di fissaggio in acciaio galvanizzato a caldo, verniciata nera, dotata di asolatura alla base;dispositivo a goniometro e predisposizione per sistema di puntamento a cannocchiale;guarnizioni antinvecchianti al silicone;minuterie esterne in acciaio inossidabile;cassetta di connessione esterna IP44 in pressofusione di alluminio (contenente accenditore per lampade 2000W) collegata al corpo proiettore tramite tubo flessibile, completa di morsettiera di collegamento, dotata di 2 pressacavi/bloccatavi;microinterrutore sulla calotta posteriore , opportunamente cablato ad un circuito di sicurezza che provvede, in caso di apertura della portella posteriore a togliere la tensione all’interno del proiettore; peso max del proiettore: 13,7 Kg;Sono incluse, una per ciascun proiettore, le unità elettriche di alimentazione equipaggiate con reattore, accenditore (ove necessari), condensatori di rifasamento e morsettiera per collegamento cavi, posate all’interno di opportune scatole di contenimento con grado di protezione IP55, sul terrazzino ubicato in sommità delle torri faro; peso massimo di ciascuno 19,5kg.

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Si intende compreso il puntamento e fissaggio dei proiettori in sommità alle torri faro già predisposte da parte di ditta specializzata, ed in conformità assoluta alle specifiche del calcolo illuminotecnico (ottiche, altezze, potenze, orientamenti e quant’altro deputato a rendere in pratica i livelli prestazionali e qualitativi calcolati).Sono altresì compresi gli oneri per fornitura e posa in opera a partire dal quadro elettrico di torre (in sommità alla torre medesima) di cavi H07RN-F in formazione 2x1,5/2,5mmq ad alimentazione dei singoli proiettori con relative scatole di accenditori e reattori.Totale fino a 88 proiettori con altrettante unità elettriche in scatole IP55.

- LINEE DORSALITubi corrugati PVC diametro fino a 125mmq (almeno 1 per ciascuna torre faro) delle linee di alimentazione in cavo FG7OR 0,6/1kV (in formazione sotto specificata) a partire dal quadro elettrico luci campo fino ai quadri di torre-faro posti in sommità delle torri medesime; si intendono compresi anche i tratti di salita interni alle torri faro fino al raggiungimento del quadro elettrico in sommità.Linee illuminazione torre 1: linea circuito luci UPS – 2x10mmq – linea fino a 150ml;linea circuito luci allenamenti – 2x16mmq – linea fino a 150ml;linea circuito luci calcio – 2x35mmq – linea fino a 150ml;linea circuito luci atletica – 2x35mmq – linea fino a 150ml;linea PE torre 1 – 1x35mmq – linea fino a 120ml;Linee illuminazione torre 2: linea circuito luci UPS – 2x10mmq – linea fino a 175ml;linea circuito luci allenamenti – 2x16mmq – linea fino a 175ml;linea circuito luci calcio – 2x35mmq – linea fino a 175ml;linea circuito luci atletica – 2x35mmq – linea fino a 175ml;linea PE torre 2 – 1x35mmq – linea fino a 145ml;Linee illuminazione torre 3: linea circuito luci UPS – 2x16mmq – linea fino a 250ml;linea circuito luci allenamenti – 2x25mmq – linea fino a 250ml;linea circuito luci calcio – 2x50mmq – linea fino a 250ml;linea circuito luci atletica – 2x50mmq – linea fino a 250ml;linea PE torre 3 – 1x50mmq – linea fino a 120ml;Linee illuminazione torre 4: linea circuito luci UPS – 2x16mmq – linea fino a 250ml;linea circuito luci allenamenti – 2x25mmq – linea fino a 250ml;linea circuito luci calcio – 2x50mmq – linea fino a 250ml;linea circuito luci atletica – 2x50mmq – linea fino a 250ml;linea PE torre 4 – 1x50mmq – linea fino a 325ml (incluso primo tratto comune);Ogni onere incluso (compresi cablaggi e/o derivazioni).Identificazione a targhette dei conduttori.

- ALIMENTAZIONI PROIETTORI SU TORRIcavi a vista del tipo H07RN-F in formazione 2x2,5mmq ad alimentazione degli accenditori in scatola (questi esclusi) e da questi fino ai proiettori (questi esclusi).Compresi tutti i cablaggi a perfetta regola d’arte, con suddivisione delle accensioni in conformità agli schemi di progetto.Tratti di linea con una lunghezza media di fino a 10ml.Fino a 22 alimentazioni per ciascuna torre faro, con un totale di 88 linee. Identificazione a targhette dei conduttori.

- QUADRO GENERALE ILLUMINAZIONEquadro elettrico con interruttori di protezione e sezionamento, conforme a schema elettrico di progetto, completo di targa, posato nel punto indicato dal disegno, per protezione delle linee luci pista/campo, comprensivo di almeno i seguenti componenti:base/testata 600x400 passacavi Pezzi 1 base/testata 850x400 passacavi Pezzi 1 zoccolo armadi l=600 p=400 Pezzi 1

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zoccolo armadi l=850 p=400 Pezzi 1 4 montanti forati h=2000 Pezzi 2 2 piastroni aperti h=2000 Pezzi 2 pannello posteriore 600x2000 Pezzi 1pannello posteriore 850x2000 Pezzi 1pannello laterale 400x2000 Pezzi 2 4 golfari per sollevamento Pezzi 2 8 viti affiancamento armadi Pezzi 1piastra ad 'L' affiancamento Pezzi 2piastra piana affiancamen. Pezzi 3 profilo montanti h=2000 Pezzi 1 set profili IP30 600x2000 Pezzi 1set profili IP30 850x2000 Pezzi 1 pannello fisso 600x200 Pezzi 2 pannello 24DIN 600x200 Pezzi 6pannello per 2 interruttori scatolati 600x400 Pezzi 1ripartitore morsettiera 1P 250A per guida DIN Pezzi 16pannello 36DIN 850x200 Pezzi 8 pannello fisso 850x200 Pezzi 2 stecca da 20 falso polo da 9mm Pezzi 7contatto 1NO+1NC per rele' e contattori Pezzi 16strumento multifunzione Pezzi 1 TA 400/5A diametro interno 35mm Pezzi 3magnetotermico 1 Polo+N curva C 16A 6kA Pezzi 2magnetotermico 2 Poli curva C 32A 6kA Pezzi 8 magnetotermico. 2 Poli curva C 63A 6kA Pezzi 8 magnetotermico 4 Poli curva C 50A 12,5kA Pezzi 2contattore 2NO 40A bob 230Vac Pezzi 2 contattore 4NO 63A bob 230Vac Pezzi 16modulo differenziale tipo AC 2 Poli 32A 30mA-2Mod Pezzi 2modulo differenziale tipo AC 2 Poli 32A 300mA-2Mod Pezzi 8modulo differenziale tipo AC 2 Poli 63A 300mA-2Mod Pezzi 8modulo differenziale tipo A 4 Poli 63A 300mA-4Mod Pezzi 2 Sezionatore MW634 Poli 63A standard Pezzi 2 Sezionatore MW160 4 Poli 100A standard Pezzi 5magnetotermico 4 Poli 400A 36kA Pezzi 2 Identificazione a targhette dei conduttori.

- QUADRI DI TORRE FAROquadri elettrici IP65 (uno per ciascuna torre) con interruttori di protezione e sezionamento, conformi agli schemi elettrici di progetto, completi di targa, idonei ancoraggi, e quant’altro necessario, posti a protezione delle linee di alimentazione proiettori luci pista/campo; quadretti, ciascuno comprensivo di almeno i seguenti componenti:profilato DIN32 I=600mm Pezzi 1 quadro 600x1000 Pezzi 1 porta vetro 600x1000 Pezzi 1 kit 4 piastre fissaggio a muro Pezzi 1guida din 35 2 posizioni l=600 Pezzi 4 pannello 1/4 giro cieco 600x200 Pezzi 1 pannello 1/4 giro 24 moduli DIN 600x200 Pezzi 4 stecca da 20 falso polo da 9mm Pezzi 1 magnetot. 2 Poli curva C 16A 4,5kA Pezzi 22 magnetot. 4 Poli curva C 125A 10kA Pezzi 1 mod.diff.tipo AC 4 Poli 125A 30mA-6Mod Pezzi 1 interruttore manovra 3 Poli 125A Pezzi 4Verifica termica a cura dell’installatore.Identificazione a targhette dei conduttori.

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- UPSGruppi di continuità 20 KVA trifase/trifase, 50 Hz ad alta efficienza, con batterie al Pb ermetico senza manutenzione, 20 minuti autonomia al 100% del carico, in locale apposito (come da disegno di progetto), comprensivi di collaudo, messa in funzione e documentazione del caso.Tipologia: ON-LINE a doppia conversione (con commutatori statico e di by-pass);Potenza nominale di uscita: 16kW a cosfi=1;Autonomia standard a carico nominale: almeno 5 minuti;Rendimento minimo: 92%;Dimensioni massime: L=450mm x H=1200mm x P=650mm;Accessibilità: di fronte e dall’alto;Campo di funzionamento: 0/40°C;Temperatura immagazzinamento batteria: -10/60°C;Rumore udibile: <= 50 dB;Dissipazione termica a carico nominale: 1400W max;Grado di protezione: minimo IP20;Compatibilità elettromagnetica: secondo EN50091-2;Modelli di gruppi di continuità con strumento di autodiagnostica che non solo segnala i possibili problemi, ma che grazie a codici opportuni aiuta il personale del service a riparare velocemente gli eventuali guasti.Modelli con caratteristiche di cui sopra e comprensivi di:anelli di controllo su circuiti strategici: (sulle componenti in continua della tensione di uscita [Anti Saturation Loop “ASL”], sulla corrente di corto circuito [Soft Short Recovery Loop “SSRL”] e sul fattore di cresta della corrente di carico [Current Boost Gain “CBG”]);raddrizzatore con ponte a IGBT controllato in maniera completamente digitale con funzione di carica batterie inclusa nello stesso convertitore con distorsione armonica reiniettata in rete inferiore al 4% e fusibili di protezione in ingresso;batteria di potenza 20kVA tipo senza manutenzione al piombo ermetico, con protezione a fusibili;inverter realizzati con ponti a IGBT ad alta frequenza di commutazione completamente controllati attraverso un microcontrollore di ultima generazione. Inverters con le seguenti prestazioni minime Stabilità della tensione di uscitaStatica +/- 1% rmsDinamica (Step Load 0÷100%÷0) +/- 2% rmsDinamica (Presa di carico 0÷100%÷0) entro10 msecIEC 62040-3 Classification 1Sovraccarico 125% per 10 min, 200% per 100 msecCorrente di corto circuito: 48A (Protezione elettronica di corto circuito,con corrente limitata a 2 volte la nominale:stop dopo 5sec)Distorsione armonica di uscitacon carico lineare <1%con carico non lineare (Crest factor 3:1) <5%IEC 62040-3 conforme;Sovraccaricabilità uscita by-pass: 200% Costantemente e 1000% per 1 Ciclo;Protezione contro il ritorno di energia in rete (back feed protection) incluso come standard;Controllo del parallelo completamente digitale;Configurazione del parallelo: Ridondante da N-1 a N;Allarmi e misure con sinottico indicante: la potenza, lo stato degli interruttori e gli allarmi, indicatore test di batteria, display a LCD;Disponibilità di contatti puliti per remotizzazione allarmi.Ciascuno dei due gruppi di continuità sarà dedicato all’alimentazione di continuità di numero 6 proiettori da 2000W (distribuiti a 3+3 su due torri faro) per un totale (con 4 torri faro) di 12 proiettori alimentati dai due UPS, il tutto in conformità agli schemi di progetto.I due gruppi di continuità saranno inoltre sottesi al gruppo elettrogeno contabilizzato e descritto altrove.

- GRUPPO ELETTROGENO

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gruppo elettrogeno 225 kVA nominali in servizio emergenza con prestazioni sotto elencate, completo di quadro elettrico di comando automatico con interruttori di protezione e cofanatura per silenziamento e protezione IP, con quadro di commutazione rete/gruppo.Si intende gruppo elettrogeno (in breve G.E.) con le seguenti caratteristiche:tipologia: con motore elettrico alimentato a gasolio;dimensioni massime (inclusa cofanatura di protezione): L420xP135xH200cm (dim. massime);potenza in servizio emergenza (utilizzabile almeno 500h/anno): 225 kVA;motore: diesel con regolatore velocità di tipo elettronico e raffreddamento ad acqua;rendimento dell’alternatore: non inferiore al 92%;distorsione armonica totale: inferiore al 5%;tronchetto flessibile a bordo motore per gas di scarico;batteria di avviamento;marmitta residenziale (70 dB(A) a 7 metri);preriscaldo acqua di serie;serbatoio base 50 litri;quadro di comando e controllo per intervento automatico al mancare della rete principale, completo di controllore di rete a relè di tensione trifase regolabile e microprocessore interno per governare le funzioni di inserimento automatico e/o manuale, corredato da dispositivo di arresto di emergenza, sinottico per allarmi e strumentazioni di bordo per indicazioni dei principali parametri;cofano metallico con isolamento acustico interno per garantire le prestazioni di rumore indicate sopra e per permettere idoneità alla installazione in esterno; misure esterne massime come sopra specificato.Sono da intendere compresi nella voce anche gli oneri per trasporto e messa a dimora del G.E., nonché gli oneri per il rilascio di schemi, garanzia, documentazioni, collaudo e dichiarazione di conformità.

- LINEA GRUPPO ELETTROGENOcavidotti in corrugati PVC diametro fino a 200mm di linea per alimentazione quadro luci a partire dal gruppo elettrogeno, comprensivi delle seguenti linee elettriche:linea FG7OR 0,6/1kV unipolare con guaina 1x240mmq, per le tre fasi, fino a 240ml;linea FG7OR 0,6/1kV unipolare con guaina 1x120mmq, per il neutro/PE, fino a 160ml;Si intendono compresi i cablaggi come da progetto e quant’altro necessario.Identificazione a targhette dei conduttori.

- QUADRETTO COMANDO LUCIcentralino 8/12DIN IP40 da parete, per comando luci campo/pista, comprensivo di numero 1 interruttore magnetotermico differenziale 2x10A Idn=30mA PI=10kA, numero 4 spie di segnalazione rosse, numero 4 interruttori ON/OFF 1 polo In=10/16A.Il tutto con cablaggio come da schema progettuale, completo di conduttori alle bobine dei contattori luci poste sul quadro generale luci campo, per il comando dei programmi di accensione/spegnimento luci secondo le impostazioni previste in sede di progetto.Si intende centralino a parete posizionato nelle immediate vicinanze del quadro elettrico generale luci campo/pista.Inclusi cartellini di segnalazione circuiti comandati.Identificazione a targhette dei conduttori.

84.2 CABINA ELETTRICA (generazione energia elettrica)

Cabina elettrica di trasformazione MT/BT (completamente corrispondente agli schemi e descrizioni di progetto in tutti i parametri fisici, dimensionali e prestazionali) completa di quadri ed interruttori appresso descritti, oltre che di segnaletica, documentazioni e accessori del caso.

- LOCALE CABINA ELETTRICA

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cabina elettrica prefabbricata in c.a.v. costituita da: locale ENTE EROGATORE di mt. 3,50x3,00xH2,80, locale MISURE di mt. 3,50x2,00xH2,80 e locale UTENTE di mt. 3,50x3,00xH2,80, completa di:rivestimento esterno in listelli di pietra naturale;pannelli in c.a.v. spessore mm.80 per pareti e mm.140 per solaio di copertura, realizzati con armatura in acciaio FeB44K e calcestruzzo RbK 400 Kg/cmq;impermeabilizzazione della copertura con guaina spessore mm4;imbiancatura interna con tempera di colore bianco;numero 4 porte in VTR di mm 1200xH2150 con serrature (per ingressi ente erogatore ed utente);numero 1 porta in VTR di mm 600xH2150 con serratura (per locale misure);numero 4 griglie di aerazione in VTR di mm 1200x500;numero 1 torrino estrattore da tetto con portata minima 2600 m3/h;platea di fondazione/basamento in cls per fino a 34mq;compresi scavi necessari con le forometrie ed i cunicoli richiesti dall’ente erogatore nelle apposite specifiche e/o dalle necessità di installazione;numero 1 estintore per locale utente;segnaletica di divieto ed avvertimento; numero 2 copie dei calcoli statici;disegno costruttivo asbuilt.

- QUADRO DI MEDIA TENSIONEquadro elettrico scomparto di media tensione di tipo protetto per installazione all’interno di cabina in locale utente, grado minimo IP2XC con struttura autoportante in lamiera d’acciaio a spessore minimo 15/10, con le caratteristiche sotto indicate e completo di quanto di seguito:dimensioni LxHxP = 375x1600x840mm;isolatori in resina epossidica;conformità a CEI EN 62271-200 (CEI 17-6 e succ. modif.);grado di protezione minimo IP30 (IP20 a porte aperte);carpenteria in lamiera di acciaio pressopiegata e verniciata con polveri epossidiche previ grassaggio e fosfatazione;interruttore di manovra sezionatore IMS del tipo rotativo sottocarico a 3 posizioni di funzionamento con poli isolati in gas esafluoruro di zolfo (SF6), con tensione di isolamento 24kV, corrente nominale 630A e potere di chiusura 50 kA di cresta; conforme a normativa;interruttore in vuoto con tensione di isolamento 24kV, corrente nominale 630A e potere di interruzione alla tensione nominale di 16kA, accessoriato con sganciatore di apertura dotato di dispositivo antirichiusura (antipompaggio), selettore di apertura e chiusura, comando carica molle manuale, blocchi a chiave ove necessari, contatti ausiliari di stato, relè di protezione (50, 51 e 51N) con sensori di corrente a cavo passante;sezionatore di terra con potere di chiusura idoneo al caso;comando manuale a passaggio di punto morto tipo LT;oblò ispezione posizione sezionatore;sistema sbarre trifase isolato;sbarra conduttrice di terra;mensola reggicavi;schema sinottico serigrafato;terna derivatori capacitivi con spie presenza tensione;chiusura di fondo scomparto;numero 2 riduttori di corrente a cavo passante conformi a DK5600 ed. V;numero 1 riduttore toroidale per protezione 51N;relè a microprocessore protezione IEC 50-51-51N DK5600 ed. V;sganciamento di minima tensione per interruttore in vuoto tipo TCB;cassonetto uscita laterale cavi;E’ compreso anche 1 scomparto con terna di scaricatori di sovratensione a 24kV.Il tutto come da schemi di progetto per un quadro di media tensione (arco interno sul fronte 24kV – 16kA x 0,7s) interamente conforme alla DK5600 ed. V.

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- TRASFORMATORE TRIFASEnumero 1 trasformatore trifase con isolamento in resina di potenza nominale in servizio continuo pari a 400kVA, tensioni primaria 15kV, secondaria a vuoto 400V, 50Hz con le seguenti caratteristiche tecniche:peso: non superiore a 1290 kg;dimensioni: non superiori a (lungh.x largh.x H) 1310x800x1330mm;classi di riferimento: E2 – C2 – F1;regolazione primaria (tensione): +-2% x 2,5%;materiale conduttore primario e secondario: alluminio;protezione avvolgimenti: primario inglobato e secondario impregnato;classi di isolamento: primario 17,5-38-95 kV; secondario 1,1 – 3 kV;tipo di raffreddamento: AN;gruppo vettoriale: Dyn11;massima temperatura ambiente: 40°C;perdite a vuoto: non superiori a 1200W;perdite massime a carico: 4700W a 75°C e 5500W a 125°C;tensione di corto circuito: 6% (75°C);livello misura scariche parziali: pC < 10;corrente a vuoto (a Vn): 1,3%;livello di rumore (Pres. Acustica a 1mt): <= 55 dBA;golfari di sollevamento;carrello con ruote orientabili;attacchi di messa a terra;isolatori portanti per collegamento primario;piastre di attacco per collegamento secondario;morsettiera di regolazione tensione primario;numero 3 termosonde PT100 e centralina termometrica.

- QUADRO BASSA TENSIONEquadro elettrico IP30 in carpenteria metallica (dimensioni larghezza 73cm x altezza 230cm x 47cm profondità), con interruttori di protezione e sezionamento conformi agli schemi elettrici di progetto, completo di targa, idonei ancoraggi, e quant’altro necessario, posto a protezione delle linee di alimentazione impianti BT in cabina e linea di alimentazione del quadro generale bassa tensione negli spogliatoi; quadretti, ciascuno comprensivo di almeno i seguenti componenti:coppia supporti per DIN35/32 Pezzi 2 profilato DIN32 l=600mm Pezzi 2 base/testata 600x400 passacavi Pezzi 1 zoccolo armadi l=600 p=400 Pezzi 1 8 montanti forati h=2000 6 supporti per interruttori scatolati 2 piastroni aperti h=2000 pannello posteriore 600x2000 Pezzi 1 pannello laterale 400x2000 Pezzi 2 4 golfari per sollevamento set profili IP30 600x2000 Pezzi 1 pannello a cerniera 600x200 Pezzi 2 pannello fisso 600x200 Pezzi 1 pannello per interruttore scatolato 600x400 Pezzi 1 pannello 24DIN 600x200 Pezzi 2 pannello per 1 interruttore scatolato 600x600 Pezzi 1 limitatore di sovratensione In 20kA 4P Pezzi 1 contatto 1NO+1NC per rele' e contattori Pezzi 1 strumento multifunzione 230V Pezzi 1 portafusibile sezionabile 1 Polo+N 20A Pezzi 1 spia luminosa color verde Pezzi 1 TA 500/5A diametro interno 35mm Pezzi 3 contatto ausiliario 1NO/NC Pezzi 2

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magnetotermico 1 Polo+N curva C 10A 25kA Pezzi 1 magnetotermico 1 Polo+N curva C 16A 25kA Pezzi 2 magnetotermico 4 Poli curva C 16A 25kA Pezzi 1 contattore 2NO 40A bob 230Vac Pezzi 1 mod.differenziale tipo AC 2 Poli 32A 30mA-2Mod Pezzi 2 mod.differenziale tipo AC 2 Poli 32A 300mA-2Mod Pezzi 1 mod.differenziale tipo AC 4 Poli 32A 30mA-2Mod Pezzi 1 mostrina interruttore + diff. Pezzi 1 Fusibili - tipo T 8,5x31,5mm 4A Pezzi 2Scatolato differenziale 0,03-3A 400A Pezzi 1magnetotermico 4 Poli 400A 36kA Pezzi 1 magnetotermico 3 Poli+N 630A 50kA Pezzi 1 Identificazione a targhette dei conduttori.

- IMPIANTO ELETTRICO IN CABINAimpianto elettrico in B.T. per serie civile da parete con grado di protezione minimo IP55; materiali di primaria casa, preventivamente approvati dalla direzione lavori, per impianto comprensivo di:punto presa domestica 2P+T 10/16A pezzi 2punto luce in plafoniera fluorescente lineare 2x58W, pezzi 5punto luce di emergenza autoalimentata 1x11/18W con pittogramma, pezzi 2punto alimentazione di torrino ventilazione aria cabina (con cablaggi dei comandi da termostati trasformatore e termostato ambiente); inclusa fornitura e posa di termostato ambiente con regolazione fino a 35°C; inclusa fornitura di torrino idoneo al caso con portata minima 2600 m3/h.Sono comprese condutture in tubazione PVC a vista con cordine in cavo N07V-K sezione 2,5mmq interne.Incluse scatole, cablaggi, accessori ed ogni altro onere eventualmente necessario (anche le piccole opere murarie).

- CONDUTTURE CABINAcavi di collegamento tra il punto di fornitura ed il quadro di media tensione MT, tra il quadro MT ed il trasformatore, nonchè tra il trasformatore ed il quadro di bassa tensione QBT.In particolare si comprende la provvista e posa, con tutto quanto occorrente, dei seguenti cavi:collegamento tra punto di fornitura e quadro MT: cavi RG7H1R 12/20kV 3(1x95)mmq;collegamento tra quadro MT e trasformatore: cavi RG7H1R 12/20kV 3(1x35)mmq;collegamento tra trasformatore e quadro BT: cavi FG7OR 0,6/1kV 3(2x1x240)+2(1x240)mmq.Distanze massime fino a 10mt.

- IMPIANTO DI TERRA DI CABINA (unico per rete MT e BT – sistema TN-S)rete di dispersione a terra ed equipotenziali, presso la cabina elettrica, per assicurare una resistenza di terra Re inferiore ad 1,8Ohm od altro valore (anche inferiore) coordinato con i valori del tempo intervento delle protezioni e della corrente di guasto che l’ente erogatore comunicherà.Si intendono sicuramente comprese le forniture e pose di:dispersore in anello in corda di rame 50mmq interrato attorno alla cabina alla profondità di circa 65cm per una lunghezza di anello almeno pari a 60 mt, irrobustito ai 4 vertici e lungo il suo sviluppo da almeno numero 8 dispersori a picchetto in acciaio ramato di altezza minima 2mt;rete elettrosaldata posta sotto la cabina in collegamento equipotenziale con i dispersori ed il nodo equipotenziale (collettore) principale in cabina;tutte le connessioni (centro stella del trasformatore, masse, masse estranee, etc. etc.) indicate negli schemi di terra del progetto.Il sistema dovrà comunque garantire il rispetto delle richieste della DK5600 ed. V.

84.3 IMPIANTI ELETTRICI DEL CORPO SPOGLIATOI

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IMPIANTI GENERALI: linee e quadroimpianti elettrici al servizio delle aree e stanze di pertinenza del blocco spogliatoi (infermeria, antidoping, bar, palestra, depositi, spogliatoi, uffici, bagni, ripostiglio, giudici di gara, corridoi, intercapedine, etc.); punti utenza e quadri completi di materiali di primaria casa preventivamente approvati dalla Direzione lavori, per serie civile da incasso (salvo dove diversamente specificato o permesso da parte della direzione lavori), con placche di finitura in materiale plastico di colore base (nero o bianco).Impianti valutati a punto di utenza completi, inclusivi di ogni onere necessario e pertinente ed a misura

LINEA DORSALE DA CABINA A QGBTProvvista e posa in opera, compreso ogni onere, in alloggiamento/scavo già predisposto, di cavi di collegamento tra il quadro di bassa tensione Qbt in cabina ed il quadro generale di bassa tensione Qgbt interno al locale quadri negli spogliatoi.In particolare si comprende la provvista e posa, con tutto quanto occorrente, di:cavi FG7OR 0,6/1kV in formazione 3(2x1x150)+2(1x150)mmq entro tubazione PVC corrugata interrata diametro fino a 140mmq.

QUADRO GENERALE BT QgbtQuadro elettrico in carpenteria metallica IP30 (dimensioni larghezza 98cm x altezza 210cm x 47cm profondità), con interruttori di protezione e sezionamento conformi agli schemi elettrici di progetto, completo di targa, idonei ancoraggi, e quant’altro necessario, posto a protezione delle linee di alimentazione di tutto il sistema (escluse solamente le torri faro); quadro elettrico comprensivo di almeno i seguenti componenti:base/testata 850x400 passacavi Pezzi 1 zoccolo armadi l=850 p=400 Pezzi 1 4 montanti forati h=1800 Pezzi 1 2 fianchi con guide h=1800 Pezzi 1 pannello posteriore 850x1800 Pezzi 1 pannello laterale 400x1800 Pezzi 2 4 golfari per sollevamento Pezzi 1 set profili IP30 850x1800 Pezzi 1 pannello 36 DIN 850x200 Pezzi 2 pannello fisso 850x200 Pezzi 2 pannello fisso 850x400 Pezzi 1 pannello 1 mega +diff 850x600 Pezzi 1 limitatore di sovratensione In 20kA 4P Pezzi 1 portafusibile sezionabile 1 Polo+N 20° Pezzi 1 spia luminosa colore verde Pezzi 1 magnetotermico 4 Poli curva C 20° 6kA Pezzi 2 magnetotermico 4 Poli curva C 25° 6kA Pezzi 1 magnetotermico 4 Poli curva C 32° 6kA Pezzi 2 magnetotermico 4 Poli curva C 16° 10kA Pezzi 1 magnetotermico 4 Poli curva C 40° 10kA Pezzi 1 mod.differenziale tipo AC 4 Poli 32° 30mA-2Mod Pezzi 1 mod.differenziale tipo AS 4 Poli 32° 300mA-2Mod Pezzi 5 mod.differenziale tipo AC 4 Poli 63° 300mA-4Mod Pezzi 1 magnetotermico differenziale tipo AC 1 Polo+N 10° 30mA Pezzi 9 Interruttore scatolato 160/630 – mostrina interruttore + differenziale Pezzi 1 Fusibili – tipo T 8,5x31,5mm 4° Pezzi 1Interruttore scatolato differenziale 0,03-3° 400° Pezzi 1 Interruttore scatolato magnetotermico 4 Poli 400° 36kA Pezzi 1 Sezionatore scatolato 4 Poli 500° standard Pezzi 1 Identificazione a targhette dei conduttori.

LINEE DORSALI

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Cavi di collegamento tra il quadro generale di bassa tensione Qgbt interno al locale quadri spogliatoi e i centralini di zona disposti nei vari ambienti del corpo spogliatoi (spogliatoi, bar, palestra, etc.).In particolare si comprende la provvista e posa, con tutto quanto occorrente, delle seguenti linee, in cavi FG7OR 0,6/1kV con formazioni sotto specificate e poste entro tubazioni PVC corrugate (con queste incluse come nelle altre voci):

- dorsale a quadro bar: sezione 5x16mmq – tubazione DN 63mm- dorsale a quadro palestra: sezione 5x16mmq – tubazione DN 63mm- dorsale a quadro c.termica: sezione 5x16mmq – tubazione DN 63mm- dorsale a quadri centralini spogliatoi e depositi: sezione 5x16mmq – tubazione DN

63mm- dorsale corridoi e pareti esterne spogliatoi (per illuminazione e prese): sezione

3x4mmq – tubazione DN 25mm

IMPIANTO ELETTRICO A PUNTO DI UTENZA PER LOCALI VARI DEL CORPO SPOGLIATOI ED ANNESSIimpianto elettrico valutato a punto di utenza, escluse opere murarie ed assistenza all’installatore elettrico (contabilizzate in altra voce in seguito), per tutti i locali del corpo spogliatoi, con condutture realizzate per mezzo di cavi in cordine unipolari N07V-K entro tubazioni PVC corrugate sotto traccia (oppure PVC rigide a vista ove permesso da Direzione Lavori) di sezione almeno pari alla minima indicata negli allegati di progetto, e con materiali di primaria casa preventivamente approvate dalla direzione lavori.Per ciascun punto di utenza si intendono comprese:le scatole da incasso o parete tipo 503/4/6;le tubazioni PVC corrugate o PVC rigide o canaline termoplastiche (secondo quanto detto in precedenza);la quota parte di linea (in derivazione da dorsale o montante o scatola derivazione principale – questi esclusi) di cavetteria in cordina unipolare N07V-K di sezione minima pari a quella specificata nei calcoli, oppure multipolare tipo FG7OR;i frutti in serie civile univoca e preventivamente approvata dalla Direzione Lavori;le placche di finitura in materiale plastico con colore bianco o nero (preventivamente approvato dalla direzione lavori);i materiali (esempio termostati) laddove non esclusi.Il tutto per realizzazione dei seguenti punti utenza:

- Punti rivelatore incendio fotottici convenzionali (idonei a centrale di cui in seguito) certificati EN-54; IP43;

- Punti luce a parete o soffitto (inclusi deviatori per comando interrotto o deviato);- P.P.O. Deviatori IP20- P.P.O. Deviatori IP55- P.p.o. su punto già predisposto di plafoniera fluorescente lineare IP55 1x58W- P.p.o. su punto già predisposto di Plafoniera fluorescente lineare IP55 2x58W- P.p.o. su punto già predisposto di plafoniera fluorescente lineare IP55 2x36W- P.p.o. su punto già predisposto di plafoniera o applique, grado minimo IP4X

all’interno e IP44 in esterno- P.p.o. su punto già predisposto di Lampada emergenza autoalimentata almeno

IP40, tipo SE, autonomia minima 1h, con lampada fluorescente lineare 8W e pittogramma

- P.p.o. su punto già predisposto di Lampada emergenza autoalimentata almeno IP40, tipo SE, autonomia minima 1h, con lampada fluorescente lineare 24W e pittogramma]; N.B.: tutte comprensive di lampade e cablaggi;

- Punti presa domestica 2P+T 10/16A bipresa o Shuko universale, tipo IP40;- Punti presa domestica 2P+T 10/16A bipresa o Shuko universale, tipo IP55;- Punti presa domestica 2P+T 10/16A, tipo IP55 per asciugacapelli/mani (questi

esclusi);- Punti presa industriale IEC309 tipo 2P+T 16A IP44- Punti presa industriale IEC309 tipo 3P+N+T 16A IP44;- Punti prese dati (cavo UTP 4coppie con presa doppia RJ11 telefonica e RJ45 per

dati categoria 5E, topologia a stella);

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- Punti alimentazione unità esterne ed interne (split/fancoil/aerotermi/pompe di calore/etc.) per climatizzazione, secondo indicazioni e cablaggi del fornitore delle macchine termoidrauliche;

- Punti tirante WC a cavo (posto ad altezza minima 225cm da terra) con ronzatore/suoneria su quadri di zona od altro luogo presidiato

- Punti presa TV in derivazione diretta con cavo idoneo alla banda universale (terrestre + SAT) dal multiswitch di cui in seguito;

- Punti aspiratore WC/docce con incluso ventilatore idoneo al ricambio d’aria di 5 volumi/ora dei locali interessati da ciascuno; inclusa anche la provvista e posa in opera di canale di aspirazione (in PVC diametro 100/1200mm) comune a uno o più locali (come da indicazione dei disegni di progetto) e griglie di regolazione in bagni e/o docce interessate; funzionamento del ventilatore asservito al circuito luci;

- Punti di alimentazione elettrovalvola di zona interna in modul (con elettrovalvola, modul ed altre parti idrauliche escluse dalla fornitura elettrica), collegati a termostato di cui sotto;

- Punti termostato da incasso/parete (con questo incluso in posa ad altezza 150cm) collegato a unità esterna secondo indicazioni del fornitore delle macchine di condizionamento a split;

- Punti di nodo equipotenziale per luogo medico, con barretta interna a scatola trasparente e PE a tutte le masse e masse estranee interne ai locali medici (infermeria ed antidoping);

- Punto nodo equipotenziale supplementare in ciascun bagno e locale tecnici; - Punti presa elettrica da incasso 2P+T 10/16A bipresa comprensiva di termoarredo

per riscaldamento elettrico di piccoli locali (come da indicazione dei disegni di progetto); compresa fornitura in opera dei termoarredi elettrici di primaria casa preventivamente approvati dalla Direzione Lavori;

- Punti utenza di sola predisposizione (tubazioni e scatole a partire dal quadro di zona e fino a scatole con coperchio nel punto specificato dal disegno);

CENTRALINO ELETTRICO DI SPOGLIATOI/UFFICI/ALTRO, del tipo a 8 moduli DIN da incasso, con portello, contenenti ciascuno le seguenti dotazioni:

1 interruttore magnetotermico differenziale 2x20A Idn=30mA PI=6kA; generale quadro;

1 magnetotermico 1P+Nx6A PI=4,5kA; per circuito riserva/aux;1 magnetotermico 1P+Nx10A PI=4,5kA; per circuito luce e ventilatore;2 magnetotermici 1P+Nx16A PI=4,5kA; 1 per la forza e 1 per il condizionamento

caldo/freddo;Identificazione a targhette dei conduttori.

CENTRALINO ELETTRICO BAR, del tipo a 54 moduli DIN da incasso/parete, IP55, con portello, contenente le seguenti dotazioni:

sezionatore non accessoriabile 2 Poli 16A Pezzi 6 magnetotermico 4 Poli curva C 20A 6kA Pezzi 1 magnetotermico 1 Polo+N curva C 10A 4,5kA Pezzi 4 magnetotermico 1 Polo+N curva C 16A 4,5kA Pezzi 3 magnetotermico 1 Polo+N curva C 6A 4,5kA Pezzi 1 magnetotermico differenziale tipo AC 1 Polo+N 16A 30mA Pezzi 1magnetotermico differenziale tipo AC 1 Polo+N 13A 30mA Pezzi 1 magnetotermico differenziale tipo AC 4 Poli 20A 30mA Pezzi 2 magnetotermico differenziale tipo AC 4 Poli 25A 30mA Pezzi 1 Sezionatore 4 Poli 63A standard Pezzi 1

Identificazione a targhette dei conduttori.

CENTRALINO ELETTRICO PALESTRA, del tipo a 54 moduli DIN da incasso, con portello, contenente le seguenti dotazioni:

stecca da 20 falsi polo da 9mm Pezzi 1magnetotermico 4 Poli curva C 40A 6kA Pezzi 1

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magnetotermico 4 Poli curva C 40A 4,5kA Pezzi 1 magnetotermico 1 Polo+N curva C 16A 4,5kA Pezzi 1modulo differenziale tipo AC 4 Poli 63A 30mA-4Mod Pezzi 1 magnetotermico differenziale tipo AC 1 Polo+N 10A 30mA Pezzi 3 magnetotermico differenziale tipo AC 1 Polo+N 16A 30mA Pezzi 2

Identificazione a targhette dei conduttori.

CENTRALINO ELETTRICO LOCALE CENTRALE TERMICA, IP55 del tipo a 36 moduli DIN a parete, con portello, contenente le seguenti dotazioni:

magnetotermico 4 Poli curva C 32A 6kA Pezzi 1magnetotermico differenziale tipo AC 1 Polo+N 10A 30mA Pezzi 2magnetotermico differenziale tipo AC 1 Polo+N 16A 30mA Pezzi 3magnetotermico differenziale tipo AC 4 Poli 16A 30mA Pezzi 1

Identificazione a targhette dei conduttori.

CENTRALINA ANTINCENDI convenzionale a microprocessore almeno a 4 zone, conforme alle normative EN-54 parte 2-4, completa di accumulatori bassa tensione idonei a garantire una autonomia di almeno 72h del sistema, con possibilità di collegamento di almeno 24 rivelatori fotottici del tipo di quelli prescelti; buzzer di segnalazione; incluso collaudo;

SISTEMA RICEVENTE DEL SEGNALE TV composto da: 1 antenna parabolica monofeed a diametro minimo 50cm; cavi in banda universale per collegamento tra antenna e multiswitch; 1 multiswitch del tipo a 4 uscite; sistemi di fissaggio ed ancoraggio delle apparecchiature in modo stabile e duraturo.

84.4 IMPIANTI ELETTRICI ESTERNI

Realizzazione, comprensiva di ogni onere necessario per la messa in opera in perfetta funzionalità ed a perfetta regola d’arte dei sottoindicati impianti elettrici pertinenti ad aree a cielo libero (piazzale ingresso atleti, vialetto accesso a duna su tetto spogliatoi, passaggi atleti esterni agli spogliatoi, etc.), il tutto in conformità agli schemi e disegni di progetto, con materiali e componenti elettrici/elettronici di primaria casa preventivamente approvati dalla Direzione Lavori. N.B.: le condutture realizzate da cavi entro corrugati PVC sono da intendere, salvo dove diversamente specificato, all’interno di scavi di trincea già predisposti (scavi di trincea già predisposti e quindi non compresi nella presente voce ma contabilizzati altrove).Provvista e posa in opera, con ogni onere incluso, di:

PRESE PISTA-CAMPOPpo di numero 3 punti presa 3P+N+T 16A IP66 con interruttore di blocco e fusibile di protezione, idonee ad impieghi gravosi, posate verticalmente entro pozzetto senza fondo a profondità 50cm su parete profonda almeno 85cm con fondo a perdere in pozzetto IP55 con chiusino; punti alimentati da dorsale FG7OR 0,6/1kV 5x10mmq, derivata dal quadro generale di bassa tensione (Qgbt) in posa interrata entro cavidotto PVC a diametro fino a 100mm.Compresi pozzetti, linee, prese e quant’altro necessario.Lunghezza totale linea fino a 205ml.Non sono viceversa compresi i quadri prese trasportabili per allacciamento utenze a dette prese (che restano a eventuale carico del gestore della pista di atletica).

IMPIANTO ELETTRICO BAGNI DA TRIBUNEPpo di impianto interno a bagni lato sud (in prossimità delle tribune) comprensivo delle seguenti dorsali e punti utenza:dorsale di alimentazione, direttamente dal quadro generale di bassa tensione (Qgbt) in cavo FG7OR 0,6/1kV 5x6mmq entro cavidotto PVC interrato (comune ad altre linee nel primo tratto e proprio di diametro fino a 63mmq in ultimo tratto) ubicato in scavo già

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predisposto, per una lunghezza totale di linea fino a 185ml; inclusi pozzetti necessari, cablaggi, etc..Centralino di protezione idoneo IP55, completo di interruttori di protezione magnetotermici e differenziali:

4x10A Idn=0,03A, Pezzi 1magnetotermico 1P+Nx6/10A, Pezzi 4magnetotermico differenziale 4Px16A 0,03A, Pezzi 1

Punti utenza in cordina N07V-K sezione 1,5/2,5mmq entro tubazioni PVC a incasso oppure rigido a vista con grado minimo IP44:fino a numero 6 punti luce interrotti o temporizzati oppure con rilevatore di presenza, comprensivi di altrettante plafoniere fluorescenti lineari 2x36W IP44 da parete/soffitto complete di lampade e cablaggi;fino a numero 2 punti luce emergenza con lampade autoalimentate del tipo SE autonomia minima 1h grado di protezione IP44;fino a numero 4 punti presa forza per prese a spina o ventilatori bagni;numero 1 circuito di alimentazione (N07V-K 2,5mmq trifase in tubazione PVC), con sezionatore locale trifase, per sollevamento fognario (stazione di pompaggio esclusa). Stessa serie civile utilizzata per il corpo spogliatoi. Ogni onere incluso

ALLACCIO IRRIGAZIONEPpo di numero 1 punto di alimentazione della centrale di irrigazione (questa esclusa), composta da linea dorsale FG7OR 0,6/1kV 3x2,5mmq, derivata dal quadro generale di bassa tensione (Qgbt) in posa interrata entro cavidotto PVC a diametro fino a 63mm, entro scavo già predisposto.Compresi pozzetti, linee, prese e quant’altro necessario.Lunghezza totale linea fino a 100ml.

LUCI ESTERNE (esterno spogliatoi ed aree atleti)Ppo di punto luce a parete alimentato da dorsale FG7OR 0,6/1kV 3x4mmq, derivata dal quadro generale di bassa tensione (Qgbt) in posa interrata entro cavidotto PVC a diametro fino a 63mm ed ad incasso sottotraccia, per illuminazione delle aree esterne agli spogliatoi ed al piazzale atleti.Sono compresi: pozzetti, quota parte di linea dorsale e derivazione, scatola derivazione eventuale, lampade, plafoniere, morsetti, cablaggi e quant’altro necessario.Lunghezza totale max per quota parte di linea fino a 20ml.Si intende compresa plafoniera in modello di metacrilato od altro materiale simile, con grado di protezione minimo IP44 per posa a parete, con lampada agli ioduri metallici fino a 75W, di modello preventivamente approvato dalla direzione lavori, con costo a listino del modello non superiore a 65,00€. Laddove la direzione lavori richiedesse l’installazione di modelli di plafoniere con un costo a listino superiore a 65,00€ si dovrà corrispondere all’impresa anche la differenza tra il costo a listino ed i 65,00€ per ciascuna plafoniera installata

84.5 PREDISPOSIZIONI ILLUMINAZIONE AREE ESTERNEPpo di materiale occorrente per predisposizione di circuiti per illuminazioni future di aree esterne, comprensivi di cavidotti in PVC corrugati in posa interrata, entro scavi già predisposti, e pozzetti necessari in caso di cambi di direzione o predisposizione di futuri punti luce; il tutto in derivazione da quadro elettrico generale di bassa tensione (Qgbt) con esclusione di cavi e corpi illuminanti e relativi eventuali sostegni o fondazioni.Illuminazione vialetto accesso alla duna sopra il tetto degli spogliatoi: cavidotto DN fino a 63mm, per lunghezza massima fino a 80ml;Illuminazione strada di accesso agli spogliatoi e strada lato mare: cavidotto DN fino a 125mm, per lunghezza massima fino a 350ml; N.B. cavidotti interni ai pozzetti.Pozzetti con chiusino stradale: fino a 16.

Art.85 IMPIANTO DI DIFFUSIONE SONORA

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Realizzazione, comprensiva di ogni onere necessario per la messa in opera in perfetta funzionalità e conformità alla regola dell’arte, di impianto di diffusione sonora da esterno, di primaria casa, con le seguenti caratteristiche principali:numero 1 amplificatore e numero 1 preamplificatore ad alta potenza idoneo a garantire resa acustica ottimale su tutto l’anello del manufatto edile, sia in parola che musica;numero 1 microfono con base da tavolo, ipercardioide con sensibilità 76dB+3dB, risposta in frequenza almeno nella banda 50hz/18khz;numero 1 lettore multi CD a 5 dischi per montaggio a rack;numero 1 sintonizzatore radio FM 88-108Mhz digitale per montaggio a rack;numero 1 soppressore di effetto Larsen per montaggio a rack;numero 1 armadio rack;fino a numero 22 diffusori a tromba da esterno, per impianti 0-100V, con potenza minima 30W, a sezione rotonda, con risposta in frequenza almeno nella banda 300hz/16,5khz, peso massimo 3kg, completi di staffe;fino a 520ml di cavo bipolare entro tubazione PVC (rigida a vista e/o corrugata interrata) per distribuzione del segnale sonoro modulato 0-100V alle trombe di cui sopra;Impianto professionale comprensivo di ogni onere per dare la voce finita e funzionante ed opportunamente collaudata.

Art 86 IMPIANTI TERMOIDRAULICI

86.1 IMPIANTI CLIMATIZZAZIONE (Riscaldamento+Raffrescamento)Ppo. di impianto di climatizzazione caldo+freddo del tipo ad espansione diretta oppure idronico (come specificato sotto) in pompa di calore condensata ad aria, composto da 1 unità esterna completa di tutti i componenti necessari, unità interne in corpi specificati completi di tubazioni di mandata e ritorno opportunamente coibentate e fissate, scarichi condensa in opportuni modi e con tubazioni nascoste alla vista.Il tutto per impianti di primaria casa preventivamente approvati dalla direzione lavori, posati e funzionanti a completa regola d’arte, con le prestazioni tecniche minime di seguito specificate.La posa dell’unità esterna è da intendere sul tetto del corpo spogliatoi/bar nelle posizioni indicate dai disegni di progetto (nelle immediate vicinanze, per la precisione sul retro, dei pannelli solari).Compreso telecomando per la regolazione dei corpi scaldanti.Incluso ogni onere, anche opere edili ed assistenze eventualmente necessarie.Esclusa alimentazione elettrica compresa in altre voci del computo impiantistico (voci elettriche).Completa conformità alla regola dell’arte ed alle specifiche di progetto.Provvista e posa in opera dei seguenti impianti:

IMPIANTI SPLIT SPOGLIATOI E LOCALI SIMILI ppo di impianto dual split ad espansione diretta con le seguenti caratteristiche tecniche:

1 unità esterna di potenza minima in condizioni standard: 4,20kW estivo, 5,0kW invernale;dimensioni massime altezza 65cm, larghezza 85cm, profondità 30cm;R410A in tecnologia a inverter;

1 unità interna a split (con telecomando) di potenza nominale: 1,8kW freddo, 2,4kW caldodimensioni massime: altezza 30c, larghezza 86cm, profondità 22cm attacchi frigoriferi a cartella: ¼” liquido e 3/8” gas

1 unità interna a split (con telecomando) di potenza nominale: 2,4kW freddo, 3,8kW caldodimensioni massime: altezza 30c, larghezza 86cm, profondità 22cm attacchi frigoriferi a cartella: ¼” liquido e 3/8” gas

tubazioni frigorigene necessarie (coibentate) in posa sottotraccia (con opere edili incluse);

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rete di scarico condensa con tubazione PPR diametro 25mm e pezzi speciali occorrenti, secondo necessità;

collaudo funzionale.Il tutto in classe A oppure B.Impianti dello stessa tipologia e modello.

IMPIANTO CONDIZIONAMENTO BAR ppo di impianto idronico del tipo a collettore complanare (module) con le seguenti caratteristiche tecniche:

numero 1 unità esterna in gruppo idronico completo, collaudato e preassemblato in fabbrica, in versione pompa di calore con gas refrigerante R407C, di potenza minima in condizioni standard: 18,6kW estivo, 22,5kW invernale;dimensioni massime altezza 110cm, larghezza 130cm, profondità 45cm;controllo a microprocessore;mantello di copertura in lamiera d’acciaio zincata e verniciata idonea per esterni;compressore ermetico tipo scroll;ventilatori elicoidali con controllo modulante della velocità;scambiatori lato aria con tubi in rame ed alette in alluminio;completo di gruppo idraulico comprendente:pompa di circolazione;valvole di sicurezza;rubinetto di riempimento;valvole di sfiato;manometro;valvole di scarico;by-pass idraulico;scambiatore in acciaio inox;accumulo inerziale a doppia sezione;kit antivibranti.

Numero 4 unità interne tipo ventilconvettore centrifugo con mobiletto (con termostato di regolazione e variatore di velocità a bordo), batteria a tre ranghi, per impianto del tipo a 2 tubi, di potenza nominale: 4,9kW freddo, 6,8kW caldodimensioni massime: altezza 68cm, larghezza 125cm, profondità 24cm;struttura in lamiera zincata e mobiletto di copertura in acciaio zincato plastofilmato con griglia in materiale plastico;basso livello sonoro;filtro aria di serie e rimovibile per pulizia periodica;accessoriabile;completo di piedini.

Numero 1 collettore complanare (modul) ad incasso del tipo 4+4 con portello verniciabile, completo di rubinetti intercettazioni e valvole per sfiato aria;

tubazioni andata e ritorno dal modul ai corpi scaldanti, opportunamente coibentate con guaina elastomerica a cellule chiuse 19mm (ad altissima resistenza alla diffusione del vapore acqueo u > 6000) in RAME 22x1 (22/20) a pavimento/parete (comunque sottotraccia), secondo necessità (con opere edili incluse);

tubazioni, coibentate come sopra, in posa sottotraccia a parete/tetto, diametro 35x1,5 (35/32) RAME, per tratto tra unità esterna e collettore complanare (con opere edili incluse);(Per tutte le tubazioni è ammesso in luogo del rame l’utilizzo del “multistrato” in diametri equivalenti a quelli indicati sopra per il rame)

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rete di scarico condensa con tubazione PPR diametro 25mm e pezzi speciali occorrenti, secondo necessità; (con opere edili incluse);

Incluso pannello di comando remoto con relativa linea elettrica.

collaudo funzionale.

Il tutto in classe A oppure B oppure C.

IMPIANTO CONDIZIONAMENTO PALESTRA ppo di impianto idronico del tipo “a 2 tubi” con le seguenti caratteristiche tecniche:

numero 1 unità esterna in gruppo idronico completo, collaudato e preassemblato in fabbrica, in versione pompa di calore con gas refrigerante R407C, di potenza minima in condizioni standard: 36kW estivo, 36kW invernale;dimensioni massime altezza 160cm, larghezza 160cm, profondità 60cm;controllo a microprocessore;mantello di copertura in lamiera d’acciaio zincata e verniciata idonea per esterni;compressore ermetico tipo scroll;ventilatori elicoidali con controllo modulante della velocità;scambiatori lato aria con tubi in rame ed alette in alluminio;completo di gruppo idraulico comprendente:pompa di circolazione;valvole di sicurezza;rubinetto di riempimento;valvole di sfiato;manometro;valvole di scarico;by-pass idraulico;scambiatore in acciaio inox;accumulo inerziale a doppia sezione;kit antivibranti.

Numero 2 unità interne tipo ventilconvettore canalizzabile per distribuzione di medie portate tramite canali (con termostato di regolazione e variatore di velocità a bordo), batteria a quattro ranghi, per impianto del tipo a 2 tubi, di potenza nominale: 19,8kW freddo, 15kW caldodimensioni massime: altezza 95cm, larghezza 150cm, profondità 45cm;basso livello sonoro;filtro aria di serie e rimovibile per pulizia periodica;accessoriabile;alimentazione elettrica 230V; una delle due unità verrà alloggiata all’interno di ripostiglio, mentre la seconda verrà alloggiata all’interno di muratura con ingombro presente anche all’interno dell’intercapedine (il tutto come da disegno di progetto). Si intendono compresi anche:- gli oneri per la realizzazione di pannello rimovibile a mezzo attrezzo in protezione dell’unità interna sul lato palestra (sostitutivo di muratura) – verniciabile e verniciato con lo stesso colore della parete della palestra;- numero 2 canali (uno per ciascuna unità interna) in lamiera metallica coibentata di altezza fino a 3mt e dimensioni non inferiori alla bocca di emissione del fancoil, per la mandata (in alto) d’aria, con comprese le bocchette in materiale plastico (tinteggiato come la palestra) ad alette con lancio orientabile e le bocchette di ripresa poste sul pannello e/o parete della palestra per assicurare la ripresa (dal basso); il tutto come specificato nel dettaglio all’interno dei disegni di progetto.

tubazioni andata e ritorno per la rete a due tubi, opportunamente coibentate con guaina elastomerica a cellule chiuse 19mm (ad altissima resistenza alla diffusione del vapore

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acqueo u > 6000) tipo MULTISTRATO con diametri sottospecificati, a pavimento/parete (comunque sottotraccia), secondo necessità (con opere edili incluse);tratto da unità esterna a ingresso in palestra: DN 50rami principali ai due lati (al servizio delle 2 unità interne); DN40Giunzioni con raccordi “a stringere” oppure “a pressare”.

rete di scarico condensa con tubazione PPR diametro 25/32mm e pezzi speciali occorrenti, secondo necessità; (con opere edili incluse);

Incluso pannello di comando remoto con relativa linea elettrica.

collaudo funzionale.

Il tutto in classe A oppure B oppure C.

86.2 PRODUZIONE ACQUA CALDA SANITARIAPpo. di sistemi di produzione acqua calda sanitaria per docce e lavabi sia degli spogliatoi che del bar, per mezzo di caldaie a gas con integrazione solare, il tutto in appositi locali secondo indicazioni e specificazioni dei disegni e schemi di progetto.Modelli e marche di primaria casa preventivamente approvati dalla Direzione lavori e con caratteristiche rispondenti pienamente alle specifiche tecniche sotto dettagliate.Compreso ogni onere (con anche le eventuali opere edili necessarie ed assistenze) per la realizzazione di:

CALDAIA, BOLLITORE e distribuzione

Ppo di sistema di produzione acqua calda sanitaria composto da:

In esternoNumero 1 generatore di calore in CALDAIA a gas metano di rete del tipo murale a condensazione con portata termica nominale Pn=55kW dotata delle seguenti caratteristiche:dimensioni massime altezza 95cm x larghezza 60cm x profondità 48cm;peso massimo 70kg;rendimento minimo nominale al 30%: 105;classe Nox 5;temperatura minima di funzionamento fino a -5°C;completa di:scambiatore acqua/fumi in acciaio inox AISI 316L a doppia camera;sistema antibloccaggio pompa ad intervento ogni 24h;termoregolazione climatica di serie con sonda esterna e telecontrollo remoto (installato in locale bollitori);manometro;termometro;presso stato;termostato fumi;antigelo totale;circolatore interno con prevalenza minima di 3mH2O alla portata di 3,1m3/h;Il tutto come da indicazioni di progetto, ovvero in posa esterna con compresa la fornitura in opera di idoneo mantello di copertura tale da garantire il corretto grado di protezione IP e dagli agenti atmosferici, nonché la fornitura in opera di recinzione metallica a rete con porta di ingresso oppure altro sistema di protezione e isolamento della caldaia dagli accessi indesiderati. Si intendono compresi anche:allacciamento dei servizi (elettrico – acqua – gas) già predisposti nei pressi della caldaia;kit di scarico fumi;saracinesche/rubinetti necessari (almeno 6);

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accessoristica di centrale a norme ISPESL (vaso espansione chiuso 150lt precarica 1,5bar, valvola di sicurezza 3bar tipo ¾”, valvola di intercettazione combustibile 4daPa tipo 1”, manometri, pozzetto, termometro, presa porta termomanometro, rubinetti, pressostato, etc.) N.B.: valori di apparecchi ISPESL da verificare in base ai componenti specifici delle marche prescelte ed installate;realizzazione di pratica ISPESL da parte di tecnico qualificato (sulla base delle apparecchiature prescelte ed installate);denuncia all’ufficio ISPESL competente per territorio (Genova) da parte dell’installatore qualificato;Inoltre sono anche incluse le tubazioni, Andata + Ritorno, di collegamento della caldaia con il bollitore in apposito locale, mediante tubazioni in rame 35x1,5 (35/32)mm opportunamente coibentato in posa a parete o pavimento comunque sottotraccia (per una distanza di fino a 15ml).

In interno (locale acqua calda)numero 1 serbatoio a stratificazione per accumulo acqua calda, del tipo con le seguenti caratteristiche tecniche:capacità 2000 litri;dimensioni massime con isolamento compreso: diametro x altezza 130x241cm;altezza massima di ribaltamento: 241cm;peso massimo a vuoto: 205kg;coibentazione: in espanso morbido da 100mm con rivestimento in polistirolo; eventuale gruppo di sicurezza.

numero 1 circolatore di ricircolo con rubinetti necessari, di portata fino a 1 m3/h con prevalenza 2 mH2O;

numero 1 orologio di comando della pompa di ricircolo;

Numero 1 modulo acqua sanitaria (come da disegni di progetto) per riscaldamento e miscela dell’acqua fredda tramite scambiatore con primario prelevante dal bollitore, di tipo brevettato, con dispositivi per la prevenzione della legionella e con le seguenti caratteristiche tecniche:dimensioni massime: larghezza 120cm, altezza 90cm, profondità 50cm;peso massimo 160kg;attacchi per entrata acqua fredda, uscita acqua calda, ingresso da accumulo, uscita ad accumulo caldo, uscita ad accumulo freddo;scambiatore di calore isolato con potenza fino a 320kW;pompa di carico interna;temperature di esercizio ammesse nel campo minimo: 2-95°C;copertura in lamiera d’acciaio zincato.

Distribuzione di tubazione adduzione acqua calda sanitaria ai vari locali bagni – spogliatoi – bar – etc., mediante tubazione polipropilene (PPR) diametro fino a 50mm coibentata opportunamente (in posa interrata o sottotraccia, con incluse opere edili e murarie eventualmente necessarie) comprensiva di stacchi e relativi rubinetti ad ogni locale servito (fino a 6 stacchi) – lunghezza linea fino a 35ml.

Distribuzione di tubazione ricircolo (parallela alla adduzione di cui al capoverso precedente), mediante tubo in PPR coibentato a diametro 25mm – lunghezza linea fino a 35ml;

compreso anche eventuale regolatore di pressione con taglia 1 ¼”;

Incluso primo avvio.Collaudo funzionale.Ogni onere incluso.

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Escluse adduzioni reti elettriche, gas e acqua fredda.

SOLARE PER RISCALDAMENTO A.C.S.KIT COLLETTORI SOLARI (integrazione A.C.S.)

Ppo. di collettore solare 10,28mq a tetto, composto da numero 4 pannelli a 1 fila con relativi sostegni per tetto piano ed esposizione a circa 35°, del tipo con le seguenti caratteristiche tecniche:collettori solari ad assorbimento con assorbitore strutturato a superficie completamente in rame con rivestimento sottovuoto altamente selettivo;assorbimento alfa=0,95;emissione eta=0,05;fattore di conversione eta0=0,82;scatola in alluminio;coibentazione: 5cm in lana minerale, compresi bordi;vetratura collettore: 1 vetro con 4mm di vetro solare antigrandine a basso contenuto di ferro;rendimento minimo: 525 kWh/m2apressione massima di esercizio: 10 bar; sostegni: zavorra in cemento per tetto piano

Comprese tubazioni di raccordo dei pannelli e compresa anche la ppo. di tubazioni raccordo del sistema solare con bollitore interno mediante coppia di tubazioni in rame a diametro 22x1mm (22/20) adeguatamente coibentate (per mezzo di isolante elastomerico con spessore minimo 19mm e resistente alle alte temperature) raccordate con giunzioni eseguite esclusivamente mediante brasatura capillare forte, per una distanza media prevista pari a 10 ml. Il tutto come da schema di disegno con inclusi rubinetti e valvole necessarie.

Primaria casa preventivamente approvata dalla Direzione lavori.Ogni onere incluso.

MODULO STRATIFICAZIONE A.C.S. (da solare)

Ppo. (interno a locale bollitori) di modulo a stratificazione solare per il caricamento a strati di accumulatore su due livelli per una superficie di collettori fino a circa 50mq.Modello di primaria casa compatibile con il kit di collettori e l’accumulatore ad accumulo a stratificazione prescelti, dotato delle seguenti componenti:scambiatore di calore;pompa primaria;pompa secondaria;valvola di commutazione;centralina di regolazione a 3 circuiti con almeno 1 uscita a potenziale nullo;rubinetteria di intercettazione;cablaggi elettrici.

Sono inoltre compresi:tubazioni rame 35x1,5mm (35/32) di collegamento tra il modulo a stratificazione ed il bollitore (tubi coibentati per mezzo di isolante elastomerico con spessore minimo 19mm e resistente alle alte temperature);vaso di espansione per sistemi solari con pressione di esercizio max 10bar, volume 80 litri, pressione mand. 2,5bar, raccordo 1”;rubinetteria di intercettazione necessaria.

Primaria casa preventivamente approvata dalla Direzione lavori.

Ogni onere incluso.

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86.3 PUNTI UTENZA IDROSANITARI

Ppo di punti utenza per idrosanitari, con esclusione della fornitura di apparecchi sanitari e rubinetterie; si intende compresa la formazione del punto idraulico composto da:scarico, con quota parte di rete orizzontale in polietilene HD comprensiva di tubazioni a diametro necessario (110mm per WC, 50mm per docce orinatoi e lavabi) con tutte le braghe ed i pezzi speciali occorrenti (incluse eventuali opere edili) per collegamento alla rete di smaltimento contabilizzata nelle acque nere;adduzione acqua fredda in tubazione multistrato (sottotraccia) in derivazione dall’ingresso del tubo di dorsale acqua fredda nel locale servito;adduzione acqua calda (ove richiesto) in tubazione multistrato (sottotraccia) in derivazione dall’ingresso del tubo di dorsale acqua calda nel locale servito;ogni accessorio e/o pezzo speciale occorrente.Il tutto in conformità agli schemi di progetto, con rispetto delle misure installative, e con coordinamento per l’installazione dei modelli di sanitari e rubinetterie prescelti (i quali sono contabilizzati nel computo edile generale e non nella presente voce).

Ppo di punti utenza seguenti:- Vaso WC con cassetta a parete- Lavabo a colonna- Lavabo a colonna in parallelo al primo punto (scarico comune e rete adduzione

semplificata)- Doccia - Doccia in parallelo al primo punto (scarico comune e rete adduzione semplificata)- Lavello cucina - Orinatoio- Orinatoio in parallelo al primo punto (scarico comune e rete adduzione

semplificata)- Ppo di punto utenza come sopra, con sola acqua fredda, per lavaggio indumenti

sportivi, posto all’esterno del corpo spogliatoi e comprensivo di fornitura in opera di lavabo in vetrochina delle dimensioni indicative di 60x40x50cm con rubinetto metallico e basamento in CLS compreso.

- Ppo di punto utenza come sopra, con sola acqua fredda, per adduzione acqua a pista, posto entro pozzetto nelle aree esterne al di fuori di pista e campo di calcio, comprensivo di fornitura in opera di rubinetto metallico.

86.4 ACQUA FREDDA

Ppo di apparecchiature e tubazioni necessarie alla realizzazione della rete di adduzione acqua fredda, adduzione acqua antincendio ed adduzione acqua per usi di irrigazione campo.Ogni onere necessario per la ppo. di:- Valvola a sfera con ritegno incorporato – corpo in ottone – manopola a leva – attacchi femmina-femmina, pressione massima di esercizio 16bar, temperatura massima di esercizio 90°C – per partenza adduzione acqua fredda a bar e WC, a spogliatoi, acqua antincendio, adduzione acqua irrigazione;taglia 2”- Valvola a sfera con ritegno incorporato – corpo in ottone – manopola a leva – attacchi femmina-femmina, pressione massima di esercizio 16bar, temperatura massima di esercizio 90°C – per partenza adduzione acqua fredda a bar e WC, a spogliatoi, acqua antincendio, adduzione acqua irrigazione;taglia 1 1/2”- Riduttore di pressione in bronzo con cartuccia estraibile, attacchi maschio a bocchettone, temperatura massima di esercizio 80°C, certificato a norma EN1567 con doppio manometro inox in bagno di glicerina, del tipo con pressioni:a monte 0-25 bar;a valle 0-10 bar.

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Taglia 2”- Riduttore di pressione in bronzo con cartuccia estraibile, attacchi maschio a bocchettone, temperatura massima di esercizio 80°C, certificato a norma EN1567 con doppio manometro inox in bagno di glicerina, del tipo con pressioni:a monte 0-25 bar;a valle 0-10 bar.Taglia 1 1/2”- Disconnettore con filtro e valvole manuali intercettazione PN16 – taglia DN80Incluso mobiletto metallico per alloggiamento delle valvole e rubinetti partenze acqua con basamento.- Dorsale adduzione acqua fredda per bar e/o spogliatoi e per centralina irrigazione (sottotraccia con eventuali opere murarie comprese), e per pista/campo e WC sotto tribune (entro scavo già predisposto, questo escluso) ed altri locali, mediante tubazione in polietilene tipo PE, idonea per adduzione acqua fredda, con compresi tutti i pezzi speciali per gli stacchi ai vari locali/aree e/o derivazioni.Ogni onere inclusoPpo di Tubo Polietilene ad Alta Densità PE 80 a norma UNI EN 12201 colore nero con righe azzurre coestruse longitudinali, segnato ogni metro con sigla produttore, data di produzione, marchio e numero distintivo IIP, diametro del tubo, pressione nominale, norma di riferimento; prodotto da azienda certificata ISO 9000.Diametro Esterno 50mm, SDR11, PN=12,5bar.Incluso ogni onere e pezzo speciale.- Ppo di derivazioni/stacchi dalla dorsale adduzione acqua fredda ai vari locali (spogliatoi, bagni, locale bollitori, vaschette esterne, etc.) con contestuale posa di rubinetto da incasso a diametro fino a 1” per collegamento alle reti di distribuzione locali.Incluso ogni onere e pezzo speciale occorrente con eventuali opere edili comprese.

Art.87 IMPIANTO ADDUZIONE GAS METANO DI RETE

Ppo di tubazioni ed accessori e componenti specificati per realizzazione di rete adduzione gas metano di rete alle caldaie a condensazione (queste escluse), con ogni onere incluso.Conformità totale ai disegni di progetto ed alle specifiche normative vigenti alla data di installazione.

TUBAZIONE GASPpo di tubo polietilene ad Alta Densità PE 80 per condotte di gas naturale, colore nero con riga gialla coestrusa, conforme alle norme UNI ISO 4437 tipo 316; segnato ogni metro con diametro, marchio IIP, marchio del produttore e data di produzione.Diametro Esterno 50 mm, Serie S8 SDR17,6Posa interrata all’interno di scavo già predisposto.Compreso nastro monitore e rispetto delle minime profondità di posa e distanze da altri servizi.

ACCESSORISTICA e VALVOLAME gas

Ppo di componenti necessari al collegamento della rete gas con le caldaie previste, costituiti essenzialmente ed almeno da:- numero 2 valvole a sfera in polietilene per condotte di gas: corpo ermetico e sfera a passaggio libero(¹) in PE 100, guarnizione in NBR, codoli per la saldatura di testa e/o elettrofusione in PE 100 SDR 11, fermo a 90° per l'apertura e la chiusura, adatta all’interramento diretto, conforme alle norme DVGW e UNI EN 1555-4 per MOP(²) (pressione massima di esercizio) fino a 10 bar.- numero 1 raccordo per giunzione tra arrivo in polietilene e partenze in rame;- numero 2 stacchi in rame a vista diametro 35x1,5mm per collegamento (max 3ml) alle caldaie, comprensivi ognuno di 1 rubinetto omologato di intercettazione manuale taglia 1 ¼”.Ogni onere incluso.

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Art.88 ACQUE NERE (fognature)

Ppo di tubazioni, pezzi speciali, componenti ed accessori necessari alla realizzazione di sistema di smaltimento delle acque nere fognarie con innesto della nuova rete sullo scarico di quella esistente in zona.Ogni onere incluso.Il tutto come da schemi e disegni di progetto.

IMPIANTO SOLLEVAMENTO FOGNARIO BAGNI SOTTO TRIBUNE LATO MAREImpianto di sollevamento fognario prefabbricato composto essenzialmente da: n. 1 elettropompa per liquami fognari, trituratrice, monofase a girante, motore potenza 0,9 kW, grado di protezione IP 68, interruttore a galleggiante per comando partenza e spegnimento elettropompa, cavo elettrico di alimentazione tipo "H07RN-F" con presa di alimentazione. Sistema di accoppiamento rapido; valvole di ritegno a sfera mobile, valvola a sfera per blocco manuale, idraulica da 2” di collegamento alla condotta di mandata, completa di predisposizione per raccordo di aerazione 110mm.Dimensioni indicative:base 55x75cm x altezza totale 72cm;raccordo ingresso: 110/125mm;raccordo mandata 63mm;capacità circa 200 litri.Elettropompa con portata di almeno 120 litri/minuto su prevalenza di almeno 12m.Il tutto posato all’interno di manufatto in cemento, completo di scavo opportuno, da considerare compreso nella voce insieme ad ogni altro onere occorrente, con dimensioni minime 100x100x100cm.

TUBAZIONE IN POLIETILENE DN63MM (del tipo idonea per impianti fognatura) posata all’interno di scavo già predisposto (e quindi escluso dalla presente voce) mediante saldature di testa per termofusione; profondità minima di posa 60cm. Tragitto dalla stazione di pompaggio fino al pozzetto di cui sotto ubicato nei pressi del corpo spogliatoi.

POZZETTO DI ARRIVO in calcestruzzo, ubicato nei pressi del corpo spogliatoi (al punto indicato dalla planimetria di progetto), completo di adeguato chiusino apribile a mezzo attrezzo, necessario al raccordo tra nuova rete fognaria spogliatoi e nuova rete fognaria bagni da tribune.Compresi fori per raccordo tubazioni alle quote di progetto.In particolare si intende:Formazione in opera di Pozzetto prefabbricato di ispezione raccordo e caduta atto a sopportare le spinte del terreno e del sovraccarico in ogni suo componente, realizzato in calcestruzzo vibrocompresso di cemento ad alta resistenza, spessore delle pareti 150 mm;Costituito da:- un elemento di base con canali di scorrimento liquami di altezza pari al 50% della condotta, pavimento circostante con pendenza verso il canale, superficie interna della base del pozzetto rivestita con malta a base di polimeri ad elementi silicei;un elemento di rialzo terminale a forma troncoconica;eventuali elementi raggiungiquota di diametro interno utile di 625 mm.- Giunzioni dei componenti e degli innesti a tenuta ermetica con guarnizioni in elastomero resistenti ai liquami aggressivi conformi alle norme UNI 4920.Per pozzetti di altezza libera interna ³ a 1000 mm, gradini di acciaio rivestito in polipropilene ad interasse verticale di 250 mm, inghisati in appositi fori predisposti in stabilimento e sigillati con resine epossidiche. Diametro interno utile del pozzetto 625 mm, altezza totale interna 1000 mm.Ogni onere incluso.Fori di ingresso ed uscita a quote differenti.

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POZZETTO prefabbricato di ISPEZIONE (senza interruzione del tubo passante) atto a sopportare le spinte del terreno e del sovraccarico in ogni suo componente, realizzato in calcestruzzo vibrocompresso di cemento ad alta resistenza, spessore delle pareti 150 mm;Costituito da:- un elemento di base con canali di scorrimento liquami di altezza pari al 50% della condotta, pavimento circostante con pendenza verso il canale, superficie interna della base del pozzetto rivestita con malta a base di polimeri ad elementi silicei;un elemento di rialzo terminale a forma troncoconica;eventuali elementi raggiungiquota di diametro interno utile di 625 mm.- Giunzioni dei componenti e degli innesti a tenuta ermetica con guarnizioni in elastomero resistenti ai liquami aggressivi conformi alle norme UNI 4920.Per pozzetti di altezza libera interna ³ a 1000 mm, gradini di acciaio rivestito in polipropilene ad interasse verticale di 250 mm, inghisati in appositi fori predisposti in stabilimento e sigillati con resine epossidiche. Diametro interno utile del pozzetto 625 mm, altezza totale interna 1000 mm.Fori di ingresso ed uscita a quote uguali.Ogni onere incluso.

IMPIANTO SOLLEVAMENTO FOGNARIO DA SPOGLIATOI

Fornitura e posa in opera di impianto di sollevamento fognario prefabbricato in polietilene strutturato (con resistenza allo schiacciamento laterale fino a 4 kN/m²), composto essenzialmente da: n. 2 Elettropompe sommergibili per liquami fognari, corpo in ghisa GG 20, motore trifase 380 V, potenza fino a 1,5kW, grado di protezione IP 68, girante monocanale aperta per lo sminuzzamento di corpi solidi, quadro elettrico di azionamento alternato o contemporaneo di due elettropompe in cassa metallica protezione IP 55, kit di Interruttori di livello a bulbo di mercurio, cavo elettrico di alimentazione tipo "H07RN-F". Sistema di accoppiamento rapido estrazione pompa con tubi guida e catene in acciaio Inox, collettore e tubazione premente in Polietilene con cartelle alle estremità e flange libere in Polipropilene con anima in ghisa; valvole di ritegno in ghisa a sfera mobile, saracinesca cuneo gommato in ghisa a corpo piatto, griglia estraibile a cestello in acciaio zincato a caldo con paratoia di intercettazione.Compresi: N. 2 chiusini di ispezione in ghisa lamellare classe D 400, luce netta 690x490; 1 centralina di telecontrollo per il monitoraggio remoto degli impianti di sollevamento fognario ad invio automatico di messaggi di allarme, via SMS, in caso di malfunzionamento dell'impianto (superamento soglia di livello massimo, assenza tensione di rete, intervento protezione termica delle elettropompe).Interrogabile via GSM.1 apparecchiatura di allarme acustico e luminoso con batterie interne che ne assicura la alimentazione anche in assenza tensione di rete.Incluso scavo necessario alla posa.

Caratteristiche idrauliche nel punto di lavoro (singola elettropompa):portata max 120 litri/min, prevalenza max 20 mH2O.

TUBAZIONE IN POLIETILENE DN160MM posata all’interno di scavo già predisposto (e quindi escluso dalla presente voce) e/o sottotraccia in percorso già predisposto, mediante saldature di testa per termofusione. Dorsale sotto spogliatoi e bar per raccordo bagni e convogliamento verso la stazione di pompaggio alla rete esistente.Si intende Tubo Polietilene ad Alta Densità PE 63 per scarico acque civili ed industriali, colore nero, conforme alle norme UNI 7613 tipo 303, segnato ogni metro con marchio del produttore, marchio IIP, numero produttore, data di produzione, norme di riferimento, diametro e pressione.Diametro Esterno 160 mm, Pressione di esercizio 3,2 bar – SDR 33.

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Comprese braghe per raccordi ed allacciamenti dai vari bagni/spogliatoi incontrati durante lo sviluppo del percorso.Pendenza 1%.Inclusi pezzi speciali ed ispezioni con tappo chiuso ogni max. 20 ml.

Art.89 ACQUE BIANCHE METEORICHE

Realizzazione di sistema e rete di smaltimento delle acque bianche meteoriche di tutta l’area interessata dall’intervento in progetto, con ogni onere necessario alla realizzazione anche se non specificato laddove risulti necessario alla funzionalità.Si ritengono escluse soltanto le seguenti voci:- scavi;- pluviali per corpo spogliatoi;- pendenze in sottofondi e pavimentazioni (comprese negli oneri di queste voci).Fornitura e posa in opera di:Cabalette

- Canalette pista con rinfianco CLS – grigliate- Canalette pista con rinfianco in CLS – a fessura- Canalette grigliate pedonali e carrabili

Pozzetti, tombini, caditoie, raccordi- Pozzetti per raccordi tubi dreni e cabalette a collettore, dimensioni

40x40xprof.80cm prefabbricati o gettati in opera con CLS. Compresi chiusini.- Tubi e/o raccordi al collettore nei pozzetti di cui alla voce 14.1.3 Relazine tecnica

specialistica- Pozzetti 60x60 fondo a perdere per ispezioni, confluenze, derivazioni, etc.,

prefabbricati oppure in CLS gettato in opera; compreso chiusino- Pozzetto 80x80cm, sotto pista ciclabile, per confluenze principali, con fondo a

perdere. Compreso chiusino carrabile.- Tombini e/o caditoie, con fondo a perdere, dimensioni 40x40cm, compresa griglia

e/o chiusino soprastante

Tubazionitubazioni in scavo già predisposto, con inclusi oneri per giunzioni, derivazioni, raccordi, posa di letto sabbia e nastro monitore, etc., relativamente a rete di smaltimento acque bianche meteoriche.Tubazioni in PE HD con giunzioni di testa termosaldate, diametro sotto specificato:

- Tubazione PE HD – DN 160mm- Tubazione PE HD – DN 200mm- Tubazione PE HD – DN 300mm – collettore – con opere accessorie- Tubazione PE HD – DN 400mm – collettore – con opere accessorie

Art. 90OPERE SPECIALISTICHECAMPO DA CALCIO IN ERBA NATURALE

Realizzazione campo da giuoco del calcioLa realizzazione del campo da calcio in erba naturale dovrà seguire le seguenti fasi :Livellamento del terreno eseguito con mezzi meccanici ed opportuna strumentazione tecnica, con allineamento alle quote e pendenze previste dal progetto, realizzate in osservanza delle indicazioni della Direzione Lavori, con eventuale utilizzo del materiale proveniente dagli scavi di sbancamento (soltanto laddove idonei).Realizzazione impianto di drenaggio ed umidificazione costituito da una rete in tubi PVC corrugati,diam.mm90, fessurati, flessibili, rivestiti con filtro in fibra in polipropilene imputrescibile oppure fibra di cocco, posti ad un interasse di mt 10 ed alla profondità compresa (in fondo tubo) tra 50 e 75cm sotto il livello finito del campo (pendenza 0,75%)

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disposti verso le linee laterali del campo di calcio, in conformità alle specifiche del disegno di progetto relativo. La posa del materiale sarà realizzata a mezzo di speciali attrezzature con controllo automatico di pendenza laser.Sono compresi:lo scavo in trincea necessario per le quote di cui sopra, per una lunghezza totale di fino a 75 x 11 = 825 ml;il successivo riempimento dei dreni mediante fornitura e posa in opera di materiale inerte, pulito, drenante a granulometria differenziata per vari livelli di quota;la copertura dei dreni con parte del terreno di risulta degli scavi;la stesa del materiale di scavo dei dreni sull’intera superficie del campo, con nuovo livellamento generale e definizione delle pendenze;prima rullatura leggera del campo;E’ invece esclusa la formazione di collettori e pozzetti di testata dei dreni, in quanto contabilizzata in altre voci (acque bianche) essendo tale impianto di raccolta al servizio anche delle canalette di raccolta della pista di atletica. E’ inoltre compresa anche la carotatura con speciale mezzo meccanico per la realizzazione dei fori drenanti verticali di superficie con interasse (tra di loro) 1,50 metri, con contestuale stesa di un supporto poroso per la semina distribuito su tutto il campo da calcio.Correzione delle caratteristiche fisiche dello strato superficiale mediante stesa di inerti sabbiosi puliti (fino a 400 mc) e successiva miscelazione con il terreno mediante idonee fresature, con compresa la concimazione di fondo.Formazione di tappeto erboso in terra vegetale precedentemente accantonata, pulita, mista a sabbia e torba, livellamento, cilindratura con rullo leggero, erpicatura, concimazione, seminagione con interramento del seme e cura del tappeto erboso, integrazione della semina nelle zone di minore attecchimento e primo taglio dell'erba dopo il quale avverrà la consegna del campo di calcio al committente.Sono comprese:concimazione in presemina con fertilizzante a lenta cessione;semina del prato mediante apposito mezzo meccanico con essenze al 60% di LOLLIUM PERENNE varietà BARRAGE o BARCREDO e 40% POA PRATENSI in varietà BARONIE + BARCELONA per un quantitativo di 40 gr/mq;prima concimazione post semina con fertilizzante a lenta cessione;e fino a 3 interventi di falciatura, infrasemina, eventuale lotta ad infestanti, malattie o funghi con prodotti chimici idonei e ritocchi generali;compattazione con rullo pesante o vibrante secondo piani prestabiliti mediante cilindratura a strati separati sino al raggiungimento della compattezza giudicata idonea dalla direzione lavori.Il tutto per dare un’opera finita a perfetta regola d’arte con uno spessore di tappeto erboso di circa 15cm.

Attrezzature Per il corretto funzionamento del campo da calcio è prevista la fornitura e posa delle seguenti attrezzature:- n.2 porte regolamentari per il gioco del calcio, in profilato di alluminio a sezione ovale con nervature antiflessione, con bussole di ancoraggio, rete in cordoncino di polietilene, e accessori per il montaggio - n.4 bandierine d'angolo in tessuto giallo con asta in PVC bianco- n.2 panche allenatori/riserve gioco calcio. Telaio in tubolare d'acciaio sez. min. 35x35 zincato a caldo; predisposizione per l'ancoraggio al terreno; seduta a schienale in tavole multistrato, spess. mm18, verniciate con verniciate con vernice per esterni di colore bianco; componibile fino a 6ml. Copertura in telo PVC spalmato, impermeabile colore verde dim. 100x210hx300l

Si dovrà inoltre prevedere il tracciamento e segnatura del campo in polvere bianca calcarea e posa ai quattro angoli delle bussole interrate su dado di calcestruzzo per l'infissione delle bandierine segna angoli

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Impianto di irrigazione automaticoL’impianto di irrigazione automatico fisso interrato sarà composto essenzialmente da:numero 13 irrigatori dinamici in resina sintetica per le parti interne e Teflon per le parti interne, con movimento rotatorio a mezzo di piccola turbina idraulica con demoltiplicatore e comando elettrico 24V; di tali 13 irrigatori automatici sono previsti:3 sollevatore a scomparsa con gittata circa 30 mt e portata circa 230 lt/min;6 dinamico a scomparsa con gittata 30mt e portata 280 lt/min;4 dinamico a scomparsa con gittata 25 mt e portata 140 lt/min.Sono poi previsti:1 programmatore automatico elettronico a 12 settori;fino a 2000 mt di sviluppo di cavo elettrico unipolare isolato in polietilene per interramento diretto a sezione 1,5mmq;fino a 500 mt di tubazione interrata in polietilene ad alta densità (PE63) in colore nero con riga azzurra coestrusa per condotte acqua in pressione conforme a norme UNI 10910 + F.A. 1-91 tipo 312 per pressioni di esercizio 980 kPa con marchio IIP.Incluso collegamento ad acquedotto secondo le modalità ed ubicazioni indicate dal progetto.Il tutto per dare un impianto perfettamente funzionante ed a regola d’arte, conforme alle specifiche di progetto e disegno relativo.

PISTA DI ATLETICA LEGGERA – OPERE EDILI La realizzazione della pista di atletica si compone di tre fasi :Opere edili preliminari costituite dagli scavi e dagli strati sottostanti il manto, la realizzazione di tutte le fosse e lavorazioni propedeutiche alla seconda fase ovvero l’esecuzione del manto in gomma sintetica escluso dal presente appalto e perciò non trattato.A completamento di tutto avverrà la posa delle attrezzature specialistiche necessarie all’omologazione della pista; anche queste non rientrano nell’appalto e non verranno descritte.

Opere preliminari 1. Formazione dei sottofondi con ghiaione scelto di cava o di fiume, giudicato idoneo

dalla D.L. per uno spessore di 30 cm. circa, conseguente spianamento secondo le dovute livellette e compattazione con adeguati mezzi meccanici.

2. Livellazione finale della massicciata eseguita mediante fornitura e stesa di materiale frantumato stabilizzato per uno spessore medio di 10 cm. soffici, compresa la rullatura sino a completo assestamento e l’onere per la formazione delle pendenze di sgrondo.

3. Fornitura e posa di cordoli prefabbricati in cls aventi sezione trapezia 12/15 x 25 cm., compreso rinfianco di sezione triangolare avente 20 cm. di base e 20 cm. di altezza.

4. Fornitura e posa di cordolo in getto di cls leggermente armato, ancorata al muretto di recinzione della recinzione esterna della pista.

5. Posa di canaletta prefabbricata in cls con griglia superiore in acciaio zincato per la raccolta dell’acqua o canaletta prefabbricata in cls con taglio a fessura per la raccolta dell’acqua come da disegno tecnico allegato e relativi pozzetto in cls prefabbricato

6. Posa in opera di tubi in pvc pesante per attraversamenti condotte elettriche e relativi pozzetti in cls prefabbricato

7. Trattamento di diserbo della massicciata mediante spargimento di erbicida a carattere totale.

8. Formazione secondo pendenze dello strato di collegamento intermedio mediante fornitura, stesa con vibrofinitrice e compattazione di conglomerato bituminoso “binder” a massa chiusa per uno spessore non inferiore in alcun punto a 5 cm., il tutto secondo normativa F.I.D.A.L.

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9. Formazione secondo pendenze dello strato finale, mediante fornitura e stesa con vibrofinitrice di conglomerato bituminoso “tappetino”, perfettamente chiuso, nello spessore minimo di 3 cm. compattato, rullato secondo pendenze compresa pulizia del sottofondo ed emulsione di ancoraggio finito al piano dei cordoli, il tutto secondo normativa F.I.D.A.L.

10. Formazione di fossa di caduta per salto lungo e triplo e riempimento del cavo con ghiaia lavata e 50 cm. c.ca di sabbia pulita fino al riempimento della fossa

11. Posa di canaletta disabbiatrice prefabbricata in cls da posizionarsi su fossa salto lungo/triplo

12. Formazione di fossa percorso siepi posizionata e dimensionata a norma di regolamento in relazione all’andamento planimetrico del percorso, eseguita in C.A., compresa di pozzetto di scarico con valvola a sfera

13. Formazione delle pedane per lancio peso, disco e martello compreso lo scavo, il sottofondo, la massicciata, il massetto in cls opportunamente armato con superficie finita a frettazzo e cerchi regolamentari in ferro.

Art.91 SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Per il superamento delle barriere architettoniche si è tenuto conto delle diverse tipologie di utenti : 1. Tutti i dislivelli sono stati superati mediante rampe non superiori all’8% ; 2. E’ stato predisposto un sistema di diffusione sonora ; 3. Per in video lesi è stato studiato un sistema duplice di mappe in braille dell’impianto e di percorsi con linee di orientamento guida e sicurezza ( sistema Loges ) in piastrelle di gres .

PER QUANTO NON SPECIFICATO A CAPITOLATO RELATIVO A MATERIALI E TECNICHE DI REALIZZAZIONE SI FARA’ RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA NAZIONALE E LOCALE VIGENTE .

INDICE

PARTE PRIMADEFINIZIONE TECNICA ED ECONOMICA DEI LAVORI

CAPO I OGGETTO ED AMMONTARE DELL’APPALTO

art.. 1 - oggetto dell’appaltoart.. 2 - forma ed ammontare dell’appaltoart.. 3 - descrizione sommaria delle opere – prescrizioni operativeart.. 4 - forma e principali dimensioni delle opereart.. 5 - categoria di lavoroart.. 6 - variazione delle opere progettate

CAPO II DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE

art.. 7 - documenti che fanno parte del contrattoart.. 8 - disposizioni particolari riguardanti l’appalto e il modo di

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valutare i lavoriart.. 9 - spese di contratto - oneri fiscali - garanzie cauzioni - iva art.. 10 - polizza assicurativa per danni d’esecuzione - responsabilità civile e danniart.. 11 - consegna lavori - programma lavori - sospensioniart.. 12 - termine utile per il compimento dei lavori - penale in caso di ritardoart.. 13 - prorogheart.. 14 - pagamenti in acconto e pagamenti a saldoart.. 15 - conto finale - collaudoart.. 16 - disposizioni generali relative ai prezzi delle categorie di lavoro e fornitureart.. 17 - obblighi dell’impresa - trattamento - trattamento dei lavoratoriart.. 18 - dichiarazione relativa alla remunerabilità ed invariabilità dei prezziart.. 19 - norme di sicurezza - sicurezza dei lavoratori - responsabilitàart.. 20 - oneri e obblighi diversi a carico dell’appaltatoreart.. 21 - condotta dei lavori – personale dell’appaltatore disciplina nei cantieri - variazioni dello stato dei luoghiart.. 22 - tracciamentiart. 23 - reperibilità dell’impresa art.. 24 - ordine da tenersi nell’andamento dei lavoriart.. 25 - norme per la misurazione e valutazione dei lavoriart.. 26 - ordini di servizioart.. 27 - variazione dei lavori – diminuzione dei lavoriart.. 28 - sospensione dei lavori per pericolo grave ed immediato o per mancanza requisiti minimi di sicurezzaart.. 29 - lavori eventuali non previsti - nuovi prezziart.. 30 - lavori in economiaart.. 31 - risoluzione del contratto e recessoart. 32 - oneri ed obblighi derivanti dalla legge 46/90 e norme vigenti art.. 33 - danni alle opere - danni di forza maggioreart.. 34 - sinistri alle persone e danni alle proprietàart.. 35 - controversieart.. 36 - disciplina dei subappaltiart.. 37 - disposizioni antimafiaart.. 38 - domicilio legaleart.. 39 - responsabilità dell’appaltatoreart.. 40 - pagamento dei dipendenti dell’appaltatoreart.. 41 - cessione del corrispettivo dell’appalto

PARTE SECONDA

PRESCRIZIONI TECNICHE

art.. 42 - difesa ambientaleart.. 43 - accettazione dei materialiart.. 44 - direzione lavoriart. 45 - rilievi – capisaldi – tracciatiart. 46 – criteri per la valutazione delle lavorazioni a misuraart. 47 – demolizioni, demolizioni parzialiart. 48 – scavi e rilevati art. 49 – fondazioniart. 50 – drenaggi art. 51 – fondazione stradale-fondazione in misto stabilizzatoart. 52 – massicciate art. 53 – conglomerati bituminosi per strato di baseart. 54 – conglomerati bituminosi per strati di collegamento ed usura

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art. 55 – ponteggie strutture di rinforzoart. 56 – opere in cemento armatoart. 57 – solaiart. 58 – murature art. 59 – intonaciart. 60 – malteart. 61 – malte espansiveart. 62 – malte cementizieart. 63 – composti in misto cementizioart. 64 – impermeabilizzazioneart. 65 – isolamentiart. 66 – massetti-vespaiart. 67 – pavimentazioniart. 68 – rivestimentiart. 69 – infissiart. 70 – opera di tinteggiatura- verniciaturaart. 71 – opera in acciaio ed altri metalliart. 72 – opera in marmot-pietre naturaliart. 73 – pietre di rivestimento- muri esterniart. 74 – opera in vetroart. 75 – opera da lattoniereart. 76 – tubazioniart. 77 – adesiviart. 78 – sigillature e guarnizioniart. 79 – cordoli in calcestruzzoart. 80 – canalette in calcestruzzoart. 81 – opera a verdeart. 82 – recinzione metallicaart. 83 – raccolta acque pluvialiart. 84 – impianto antincendio-opere per la prevenzione incendiart. 85 – impianti elettriciart. 86 – impianto di diffusione sonoraart. 87 – impianti termoidrauliciart. 88 – impianto adduzione gas metano di reteart. 89 – acque nereart. 90 – acque bianche meteoricheart. 91- opere specilisticheart. 92- superamento barriere architettoniche.


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