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Caratteristiche del legno di larice e di altre specie piemontesi in relazioneal recupero sostenibile degli edifici
Caratteristiche del legno di larice e di altre specie piemontesi in relazioneal recupero sostenibile degli edifici
di Guido Boetto, Corrado Cremonini, Roberto Zanuttini
Dip. Agroselviter - Università di Torino
IL LEGNO PER LA SOSTENIBILITÀ IN EDILIZIACentro Congressi Lingotto, Torino
6 giugno 2007
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ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
UN’EDILIZIA SOSTENIBILE DOVREBBE PREVEDERE L’IMPIEGO DI SPECIE LEGNOSE
LOCALI
• valorizzazione della risorsa legnosa locale e nazionale
• recupero degli edifici nel rispetto delle tipologie architettoniche locali
• riequilibrio delle funzionalità delle risorse territoriali
3
Specie legate alla tradizione regionale:• larice• rovere e farnia• castagno
Specie da valorizzare:• robinia• pino e abete
ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
QUALI SONO LE SPECIE PIEMONTESI DI PARTICOLARE INTERESSE IN EDILIZIA?
4
Il campionamentoLa scelta dei popolamenti ha privilegiato quelle stazioni in possesso di alcuni prerequisiti tra cui: distribuzione geografica sul territorio regionale, funzione prevalente produttiva e adeguato portamento degli alberi che costituivano il popolamento.
Nel complesso sono state individuate 10 stazioni.
ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
Usseaux
Fenestrelle
Caratterizzazione fisico-meccanica e qualitativa del legname di larice in Piemonte
5
ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
La normativa di riferimento
UNI ENV 1927-3 Classificazione qualitativa del legno tondo di conifere - Larici e Douglasie.
UNI EN 1611-1 Segati di legno - Classificazione del legno di conifere in base all'aspetto.
UNI 3252 Legno. Condizioni generali per prove fisiche e meccaniche.
UNI ISO 3130 Legno. Determinazione dell’umidità per le prove fisiche e meccaniche.
UNI ISO 3131 Legno. Determinazione della massa volumica per le prove fisiche e meccaniche.
UNI ISO 4469 Legno. Determinazione del ritiro radiale e tangenziale.
UNI ISO 4858 Legno. Determinazione del ritiro volumetrico.
UNI ISO 3133 Legno. Prove di resistenza a flessione statica.
UNI ISO 3787 Legno. Metodi di prova. Determinazione della resistenza a compressione parallela alla fibratura.
UNI EN 1534 Parquet e pavimentazioni di legno –Determinazione della resistenza alla penetrazione (Durezza Brinell).
6
ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
La lavorazione del materiale campionato
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Tavola diametrale ricavata da una rotella
Porzione di tavolapriva di difetti
I provini vengono ricavati avendo
l’accortezza di non includere il midollo
Numerazione progressiva dei provini che consente di risalire alla loro posizione originaria
Schema di prelievo dei provini dalle tavolediametrali ricavate da toppi e rotelle
ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
8
ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
Determinazione delle proprietà fisiche e meccaniche
9
ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
Le caratteristiche fisiche
675
618 627
697680
647
563
640
586
692
650 642
400
450
500
550
600
650
700
750
800
kg/m
3
Oulx
PragelatoUsseauxFenestrelleUpegaVaraitaCuroneOssolaSesia
CeresoleDato bibl. italiano
Dato bibl. francese
Massa volumica al 12% di umidità
12.6 12.613.6
14.4
12.4
13.3
10.2
12.3
15.4
12.912.5
12
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
%
Oulx
PragelatoUsseauxFenestrelleUpegaVaraitaCuroneOssolaSesiaCeresoleDato bibl. italiano
Dato bibl. Francese
Ritiro volumetrico
totale
10
Le proprietà meccaniche
ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
Modulo di elasticità (MOE)
99 100
108
125
100 103
91
100
111
133
107112
60
70
80
90
100
110
120
130
140
(N/m
m2 )
Oulx
Pragelato
Usseaux
FenestrelleUpega
Varaita
Curone
Ossola
Sesia
Ceresole
Dato bibl. italianoDato bibl. Francese
Resistenza a flessione
(MOR)
14549
15368
1326713652
15946
15170
13705
14412
15783
16490
14000
13300
10000
11000
12000
13000
14000
15000
16000
17000(N
/mm
)
Oulx
Pragelato
Usseaux
Fenestrelle
Upega
Varaita
Curone
Ossola
Sesia
Ceresole
Dato bibl. ItalianoDato bibl. fran...
11
ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
Classificazione degli assortimenti
85
95
74
89
75
85
9590
95
75
87
50
60
70
80
90
100
%
Oulx
PragelatoUsseauxFenestrelleUpegaVaraitaCuroneOssolaSesiaCeresolem
edia reg.28
36
23 2518
9
0
2225
33
22
0
10
20
30
40
%
Oulx
PragelatoUsseauxFenestrelleUpegaVaraitaCuroneOssolaSesia
Ceresolem
edia reg.
Percentuale di tondame che rientra nelle prime tre classi
di qualità (da considerarsi idoneo ad un uso strutturale)
Percentuale di segati che rientra nelle prime due classi di qualità (destinabili a falegnameria di
pregio)
12
Parco dei Lagoni di Mercurago
Bosco delle Sorti e della Partecipanza
Parco naturale di Rocchetta Tanaro
Sampeyre
Popolamenti di farnia
Popolamenti di rovere
ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
Caratterizzazione fisico-meccanica e qualitativa del legname di rovere e farnia in Piemonte
� Scelta delle stazioni
� Campionamento
� Prove fisiche
� Prove meccaniche
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ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
Le caratteristiche fisiche
Stazione
Ritiro radiale
(%)
Ritiro tangenziale
(%)
Ritiro volumetrico
(%)
Massa volumica U=12% (kg/m³)
Densità basale (kg/m³)
Coefficiente di nervosità
Trino Vercellese 3,73 7,77 10,86 700 550 2,12Mercurago 4,49 8,26 12,01 840 580 1,86Sampeyre 4,93 9,39 14,39 820 600 1,93Rocchetta Tanaro 5,16 9,93 15,04 940 670 1,95Valori medi bibliografici 3-6 7,5-12 11-18 500-1000 670 2
Le proprietà meccaniche
Stazione
Resistenza a compressione N/mm²
Resistenza a flessione N/mm²
Modulo di elasticità N/mm²
Durezza direzione radiale N/mm²
Durezza direzione tang. N/mm²
Trino Vercellese 60 100 11956 3,6 4Mercurago 67 98 15106 4,3 5,0Sampeyre 68 117 14036 4,2 4,2Rocchetta Tanaro 63 98 14193 5,1 5,5Valori medi bibliografici 30-86 54-156 10800-14900 3,5 3 ,5
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Travi Tavole Moraletti
Lunghezza (m) 2-9 min. 2.5 2
Diam minimo (cm) 15 in punta 20-25 8x8; 8x15
Nodi si purchè sani 1° scelta non ammessi; 2° scelta 1 * m se sano ammessi
Cipollatura no no se contenuta entro 1/4
Deviazioni dalla rettilineità no ammessa fino a 5 cm * m no
Scortecciatura si si si
Bioingegneria Paleria da vigna Paleria da filare Paleria da tutore Paleria da serra
Lunghezza (m) 2; 3; 4 2.5-3 m (ideale 2.8) 2.5-3 m 3 m 2.5 - 5 m
Diam minimo (cm) 18-20 ( medio ) 15-20 ( medio ) 8-10 ( medio ) 4-6 ( medio ) 10-12 ( medio )
Nodi ammessi ammessi ammessi ammessi ammessi
Cipollatura se contenuta entro 1/4 se contenuta entro 1/4 se cont enuta entro 1/4 se contenuta entro 1/4 se contenuta e ntro 1/4
Deviazioni dalla rettilineità - no no - -
Scortecciatura si si non necessaria non necessaria si
Studi preliminari di assortimentazione in cedui invecchiati di castagno del Piemonte
ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
15
3%14%
4%
79%
Materiale da segheriaMateriale da bioingenieria e paleria da vignaPaleria di minor pregio (serra, filare, tutore)Cippato e tannino
0
50
100
150
200
250
300
350
400
Rubian
a
S. Ant
onino
S. Gior
io
Villarfo
cchia
rdo
Mea
na
med
ie
mc/
ha
legna da triturazione e tannino
paleria serra, f ilare, tutore
paleria vigna, bioingegneria
travi e tavole
ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
Assortimentazione in cedui invecchiati di castagno
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Principali impieghi del legname regionale
ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
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ConclusioniRisultati e discussioneMateriali e metodiIntroduzione
� I risultati emersi dallo studio dei principali legnami piemontesi contraddicono alcuni dei pregiudizi relativi alla loro qualità.
� È necessario proseguire nell’approfondimento delle conoscenze di base per la valorizzazione di specie con potenziali attitudini all’uso strutturale (robinia, pino e abete).
� È fondamentale l’applicazione della normativa vigente sulla classificazione degli assortimenti destinati ad usi strutturali e la possibilità di definire capitolati volontari di fornitura pertutto il materiale destinato ad ingegneria naturalistica o altriimpieghi non strutturali.
� In un’ottica di sostenibilità è necessario “riaffermare” una cultura del legno per impieghi strutturali e non.