GLUCIDI
- Composti ternari (C,H,0), per 1 molecola di carbonio e ossigeno ce ne sono 2 di idrogeno.
- Formati da molecole di base, i monosaccaridi.
- Monosaccaridi (3-9 atomi di carbonio)
Classificazione:
o Per posizione gruppo carbonilico (C=0)
Aldosi, all’estremità della catena carboniosa
Chetosi, all’interno della catena carboniosa
o Per numero di atomi di carbonio (triosi, tetrosi, pentosi, esosi etc.)
o Per struttura
Lineare
Ciclica
Figura: legame glicosidico (covalente), che
viene a formarsi tra i monosaccaridi
In oligosaccaridi e polisaccaridi, si ha la
liberazione di una molecola di H2O
- Oligosaccaridi (2-20 monosaccaridi)
Disaccaridi Oligosaccaridi con 2 monosaccaridi, tra cui:
o Saccarosio: glucosio + fruttosio
o Maltosio: glucosio + glucosio
o Lattosio: galattosio + glucosio
- Polisaccaridi (tanti monosaccaridi)
Tra i polisaccaridi formati dal glucosio troviamo:
o Cellulosa
10-15.000 monosaccaridi
Posizione alternata glucosi
Catene lineari
Funzione strutturale
Presente nelle piante
o Amido
50.000-1.000.000 monosaccaridi
Posizione non alternata glucosi
Catene ramificate (parzialmente)
(sotto anello)
(sopra anello)
(sopra anello)
(sopra anello)
Funzione energetica (riserva)
Presente nelle piante
o Glicogeno
Fino a 50.000 monosaccaridi
Posizione non alternata glucosi
Catene ramificate
Funzione energetica (riserva)
Presente nelle cellule animali
PROTEINE
- Polimeri formati da monomeri detti amminoacidi, uniti a formare catene polipeptidiche
- Composizione = quantità relativa dei vari amminoacidi che contiene
- Proprietà = sequenza specifica amminoacidi
- Amminoacidi
o Composti da gruppo amminico(NH3+), gruppo carbossilico (COO-), atomo di idrogeno (H) e catena
laterale (R) legati tutti ad un atomo centrale di carbonio (C) alfa.
o In base a cosa si classificano?
A seconda dei differenti gruppi R legati al carbonio
- Proteine
o Gli amminoacidi che formano le proteine si uniscono fra loro per condensazione (liberando molecola
di H2O), formando un legame covalente tra il gruppo C=O di un amminoacido e il gruppo NH di un
altro amminoacido. I due idrogeni legati in precedenza all’azoto si legano all’ossigeno del carbonio e
creano una molecola di H2O
o Ossatura: N(N-terminale) -C-C-N-C-C-N-C-C-N-C-C-N-C-C-N-C-C-N-C-C(C-terminale)
o Ogni proteina ha una propria conformazione, una forma tridimensionale nella quale è possibile
riconoscere diversi livelli di organizzazione:
Struttura primaria: sequenza degli amminoacidi nella catena polipeptidica
Struttura secondaria: regolare ripetizione di ripiegamenti caratteristici che interessano
regioni diverse della catena polipeptidica.
Ne esistono due principali tipologie, determinare dalla formazione di legami idrogeno fra gli
amminoacidi che formano la struttura primaria:
alfa elica
La catena polipeptidica forma una spirale destrogira, con i gruppi R che sporgono al
di fuori dell’elica.
Il ripiegamento è dovuto ai legami idrogeno tra l’ossigeno(O) del gruppo C=O di un
amminoacido e l’idrogeno del gruppo N-H di un altro amminoacido
Questa struttura può essere impedita dalla presenza di ingombranti gruppi R.
Diffusa nelle cheratine (proteine strutturali fibrose)
foglietto beta pieghettato
Si forma a partire da due o più catene polipeptidiche, oppure anche da una
ripiegata.
Il foglietto è tenuto insieme dai legami idrogeno che si vengono ad instaurare fra i
gruppi N-H di una catena e i gruppi C=O dell’altra
Struttura terziaria: produce una macromolecola con una precisa forma tridimensionale, sulla
cui superficie esterna sono presenti gruppi funzionali capaci di svolgere particolari reazioni
chimiche con altre molecole specifiche.
Si forma grazie all’interazione dei gruppi R:
Fra le catene laterali di cisteina possono formarsi ponti disolfuro-covalenti (legami
forti)
Le catene laterali idrofobiche tendono a posizionarsi all’interno della proteina,
provocando un ripiegamento della stessa. Le interazioni fra le diverse catene
idrofobiche sono stabilizzate da forze intermolecolari (forze di London)
Fra catene laterali cariche elettricamente all’interno della molecola si possono
formare legami ionici
Fra catene laterali idrofile si stabiliscono legami a idrogeno che contribuiscono a
stabilizzare i ripiegamenti di una proteina
Struttura quaternaria: risultato del modo in cui le subunità (catene polipeptidiche ripiegate
in una struttura terziaria) polipeptidiche si legano ed interagiscono fra loro
o Le funzioni di una proteina dipendono da:
Forma: le proteine solitamente reagiscono con molecole più piccole secondo una sorta di
meccanismo ad incastro una proteina legherà ad una particolare molecola solo se ci sarà
una corrispondenza generale tra le loro forme tridimensionali
Proprietà chimiche: I gruppi funzionali posti sulla superficie di una proteina favoriscono
interazioni chimiche con altre sostanze
o La denaturazione: Alterazione della struttura tridimensionale di una proteina, seguita dalla perdita
della sua normale funzionalità biologica.
E’ un processo generalmente irreversibile, perché gli amminoacidi che si trovavano all’interno della
proteina si vengono improvvisamente a trovare esposti in superficie e viceversa formazione di una
nuova struttura, e la proteina può legare a molecole diverse