Date post: | 18-Jul-2015 |
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Quale testo leggiamo?
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
“Pianto antico”, Rime nuove (1887)
www.letteraturaitaliana.net/pdf/Volume_9/t342.pdf
Le date
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
Nascita dell’Autore
Uscita dell’Opera
Morte dell’Autore
1835 Scritta nel 1871,
pubblicata nelle Rime
nuove (1887)
1907
L’Autore in estrema sintesi
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
Laureatosi a Pisa
Docente di Letteratura italiana all’Università di
Bologna (fino alla morte)
Dapprima repubblicano e anticlericale, diviene nazionalista e poeta-
vate ufficiale.
Senatore nel 1890
Socio corrispondente (1887) e poi nazionale
(1897) dei Lincei
Premio Nobel per la Letteratura nel 1906.
Il Classicismo carducciano
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
Si tratta non di un anacronismo bensì di una scelta stilistica e morale: rifugio nell’antico come reazione al tardo-romanticismo.
Opere principali
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
• Raccolta giovanile ritenuta “pedantesca e provinciale”; un po’ di satira.
Juvenilia (1850-60)
• Ancora componimenti imitativi e non originali. Rievocazioni storiche.
Levia Gravia (1861-71)
• Poeticamente poco rilevante, esprime il progressismo e l’anticlericalismo dell’Autore.
Inno a Satana (1863)
• Invettive dal tono anticlericale e contro la politica post.unitaria; miti del progresso e della libertà di pensiero.
Giambi ed Epodi (1867-1879)
• passaggio dalla poesia giambica ad altra poesia Intermezzo
• Influssi di: Goethe, Baudelaire, Poe e non solo. Rime nuove (1861-1887)
• Tentativo di rinnovare la metrica; dominano l’elemento storico e quello paesistico.
Odi barbare (1877-1889)
• Idilli alpini e non solo. Rime e Ritmi (1898)
Leggiamo il testo
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
1. L'albero a cui tendevi 2. la pargoletta mano, 3. il verde melograno 4. Dà bei vermigli fior,
5. Nel muto orto solingo 6. Rinverdì tutto or ora, 7. E giugno lo ristora 8. Di luce e di calor.
9. Tu fior de la mia pianta 10. Percossa e inaridita, 11. Tu de l'inutil vita 12. Estremo unico fior,
13. Sei ne la terra fredda, 14. Sei ne la terra negra; 15. Né il sol piú ti rallegra 16. Né ti risveglia amor.
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
Il testo: tipologia e struttura 1. L'albero a cui tendevi 2. la pargoletta mano, 3. il verde melograno 4. Dà bei vermigli fior,
5. Nel muto orto solingo 6. Rinverdì tutto or ora, 7. E giugno lo ristora 8. Di luce e di calor.
9. Tu fior de la mia pianta 10. Percossa e inaridita, 11. Tu de l'inutil vita 12. Estremo unico fior,
13. Sei ne la terra fredda, 14. Sei ne la terra negra; 15. Né il sol piú ti rallegra 16. Né ti risveglia amor.
Odicina anacreontica*, formata da 4 quartine di settenari. Dal poeta greco Anacreonte (VI-V sec. a. C.), autore di giambi, liriche ed elegie. Verso di schema ⌣⌣–́⌣–́⌣–́⌣̲ dimetro ionico a minore anaclastico (con anaclasi, scambio di
posizione fra –́ e ⌣ ).
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
Il testo: tipologia, struttura e metrica.
1. L'albero a cui tendevi 2. la pargoletta mano, 3. il verde melograno 4. Dà bei vermigli fior,
5. Nel muto orto solingo 6. Rinverdì tutto or ora, 7. E giugno lo ristora 8. Di luce e di calor.
9. Tu fior de la mia pianta 10. Per/cos/sa e i/na/ri/di/ta, 11. Tu de l'inutil vita 12. Estremo unico fior,
13. Sei ne la terra fredda, 14. Sei ne la terra negra; 15. Né il sol piú ti rallegra 16. Né ti risveglia amor.
Rima: •il 1° verso di ogni quartina è libero, •Il 2° e il 3° sono in rima baciata fra loro, •Il 4° è tronco e rima con i quarti delle altre strofe.
A B B C D E E C F G G C H I I C
Rima fra parole in contrasto.
Rima inclusiva
Sinalefe
Il significato: un triste contrasto
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
L'albero a cui tendevi
la pargoletta mano,
il verde melograno
Dà bei vermigli fior,
Nel muto orto solingo
Rinverdì tutto or ora,
E giugno lo ristora
Di luce e di calor.
Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
Tu de l'inutil vita
Estremo unico fior,
Sei ne la terra fredda,
Sei ne la terra negra;
Né il sol piú ti rallegra
Né ti risveglia amor.
La palingenesi del melograno che nella bella stagione (Giugno) ridiventa verde, ristorato dalla luce e dal calore.
La consapevolezza che il figlio precocemente morto è sotto terra, non confortato dal sole né dall’amore.
Il dolore
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
All’epoca la mortalità infantile era notevole ma il Carducci non riesce a concepire un dolore così grande e così “contro natura” (lettera di Carducci a Ferdinando Cristiani, 14 novembre 1870)
Il dolore
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
«Quando si è avuto un figliuoletto come quello per tre anni e si è posta in lui tutta la vita, non ci si consola così facilmente. Io per me sento che quest’altro pezzo di esistenza mi sarà molto tristo». …omissis… «Povero il mio bambino! Pare, a sentir certuni, che la morte di un bambinetto sia miseria leggera e facilmente comportabile. Non è vero, non è vero» (lettera di G. Carducci al fratello Valfredo, 10 novembre 1870).
Prima quartina: osservazioni
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
1. L'albero a cui tendevi 2. la pargoletta mano, 3. il verde melograno 4. Dà bei vermigli fior,
Anastrofe
Allitterazione
Ipallage
Seconda quartina: osservazioni
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
5. Nel muto orto solingo 6. Rinverdì tutto or ora, 7. E giugno lo ristora 8. Di luce e di calor.
Latinismo
Sottolineato: omoteleuto
Allitterazione di O e U, suoni cupi
Terza quartina: osservazioni
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
9. Tu fior* de la mia pianta 10. Percossa e inaridita, 11. Tu de l'inutil vita 12. Estremo unico fior*,
Metafore
Anafora + Apostrofe
Chiasmo (sostantivo/c.di spec. - c. di spec./sostantivo
in Anastrofe)
* Iterazione (epanadiplosi, se si esclude il «Tu»)
«Fiore … pianta» più che metafora pare analogia o similitudine implicita.
Quarta e ultima quartina: osservazioni
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
13. Sei ne la terra fredda*, 14. Sei ne la terra negra*; 15. Né il sol piú ti rallegra 16. Né ti risveglia amor.
Assonanza nelle due parole relative a buio e freddo in contrasto con la luce e il calore delle prime due quartine.
Anafore Personificazione
Chiasmo (sogg./p.v. – p.v./sogg.
in Anastrofe)
Parole concrete e laiche.
Simbologia della melograna
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
Nell’Inno omerico a Demetra il seme di melagrana era legato a una colpa di Persefone e la causa del suo periodo negli Inferi.
Bibliografia essenziale
A cura della prof.ssa Anna Rita Vizzari
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•BELLINI, G., & MAZZONI, G. (1992). Letteratura italiana: storia, forme, testi 3, L’Ottocento. Roma, Laterza. •ASOR ROSA, A. (2008). Letteratura italiana. 20, Dizionario degli autori : N - Z. Torino, Einaudi. •www.simone.it/catalogo/vpk5.pdf