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Carità è responsabilità sociale. TRACCE QUOTIDIANE ... · inquietano, non mi lasciano...

Date post: 22-Feb-2019
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Allargare lo spazio «I poveri li avrete sempre con voi»: quanto mi inquieta questa affermazione di Gesù, quanto mi sento tanto inade- guata di fronte a ogni povero che incontro sulla mia strada. Ho letto “Ciò che inferno non è”, il romanzo di Alessandro D’Avenia dedicato a padre Pino Puglisi, prete palermitano ucciso dalla mafia. Quanti inferni, quante storie difficili: non riesco a dimenticarle, ma è così difficile per me trovare il mio posto, comprendere come dare il mio contributo. E mi inquietano, non mi lasciano tranquilla. Nel romanzo padre Puglisi spiega al protagonista e a se stes- so che l’inferno non è un luogo nell’aldilà, è ogni luogo sen- za amore e l’unico modo per combatterlo è allargare lo spa- zio dell’amore, perché tutti ci si possano attaccare e così uscirne. Non servono azioni straordinarie ed eroiche. È piuttosto come fare spazio ad un bambino quando comincia ad esiste- re: spazio nel corpo, in casa, nei pensieri e nelle emozioni. Ricordo quando sono diventata mamma: non è stato facile la- sciare che Luisa entrasse in me, nella mia vita, nei miei affet- ti. Ed è così ogni volta che comincio un nuovo legame: lascia- re che la novità entri nella mia vita chiede molto di più che lavorare, fare progetti, costruire cose. Mi chiede di aprire la porta e allargare lo spazio. Poi è Dio che trova strade nuove, perché solo lui può tutto, l’Onnipotente nell’amore. Chiara Benciolini 1 Dall’alba al tramonto TRACCE QUOTIDIANE Carità è responsabilità sociale.
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Allargare lo spazio■ «I poveri li avrete sempre con voi»: quanto mi inquietaquesta affermazione di Gesù, quanto mi sento tanto inade-guata di fronte a ogni povero che incontro sulla mia strada.Ho letto “Ciò che inferno non è”, il romanzo di AlessandroD’Avenia dedicato a padre Pino Puglisi, prete palermitanoucciso dalla mafia. Quanti inferni, quante storie difficili: nonriesco a dimenticarle, ma è così difficile per me trovare ilmio posto, comprendere come dare il mio contributo. E miinquietano, non mi lasciano tranquilla.Nel romanzo padre Puglisi spiega al protagonista e a se stes-so che l’inferno non è un luogo nell’aldilà, è ogni luogo sen-za amore e l’unico modo per combatterlo è allargare lo spa-zio dell’amore, perché tutti ci si possano attaccare e cosìuscirne.■ Non servono azioni straordinarie ed eroiche. È piuttostocome fare spazio ad un bambino quando comincia ad esiste-re: spazio nel corpo, in casa, nei pensieri e nelle emozioni.Ricordo quando sono diventata mamma: non è stato facile la-sciare che Luisa entrasse in me, nella mia vita, nei miei affet-ti. Ed è così ogni volta che comincio un nuovo legame: lascia-re che la novità entri nella mia vita chiede molto di più chelavorare, fare progetti, costruire cose. Mi chiede di aprire laporta e allargare lo spazio. Poi è Dio che trova strade nuove,perché solo lui può tutto, l’Onnipotente nell’amore.

Chiara Benciolini

1Dall’alba al tramonto

TRACCE QUOTIDIANE

Carità è responsabilità sociale.

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