L’azienda Mastrojanni
- L’azienda
- Il territorio
La filosofia Mastrojanni
- La produzione
Il Vino Mastrojanni: ottantamila bottiglie uniche
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L’azienda Mastrojanni
In provincia di Siena, all’estremo sud-est del Comune di Montalcino e più precisamente a
Castelnuovo dell’Abate, sorge l’azienda agricola Mastrojanni.
Nata nel 1975 sui resti di un borghetto semi abbandonato, con la prima annata datata 1980,
Mastrojanni conta oggi 90 ettari, di cui solo 25 vitati, 14 dei quali a Brunello, per una produzione
complessiva di 80 mila bottiglie l’anno.
Nel corso del tempo, il Brunello Mastrojanni ha saputo distinguersi per eleganza, sapidità, potenza
e lunghezza nonché per la scrupolosa e intransigente attenzione dedicata alla cura delle vigne.
La volontà di raggiungere standard sempre più elevati si palesa con l’arrivo, nel 1992, dell’attuale
direttore Andrea Machetti e del dott. Maurizio Castelli come consulente esterno enologo. Il loro
apporto si rivela ogni giorno più prezioso concretizzandosi nella produzione di vini di altissima
qualità che il mondo intero, dall’America alla Svizzera, dalla Francia al Giappone, ha imparato ad
apprezzare.
Nel 2008 l’azienda è entrata a far parte del polo del gusto di Gruppo Illy. Per una ben motivata
scelta di continuità, la gestione è rimasta esattamente la stessa, e con essa è rimasta anche la
filosofia aziendale: tradizione e qualità.
Il
territorio
L’azienda Mastrojanni sorge sulla collina di Montalcino, nel sud della Toscana, e deve gran parte
del suo successo alla felice posizione geografica della zona di produzione che la ospita, ad un
panorama di rara suggestione dove, ancora oggi, è la natura incontaminata a far da padrona.
Il territorio presenta un’estrema variabilità geologica e climatica che rappresenta forse l’ostacolo
maggiore per chi, animato da tenace passione, decide di accostarvisi.
La vite, che cresce e si sviluppa senza complicazioni nei mesi temperati, teme invece i climi
estremi per cui annate gelide daranno frutti aspri, annate torride provocheranno un aumento
notevole della percentuale di zucchero nell’uva diminuendone la naturale acidità.
L’azienda Mastrojanni gode della favorevole prossimità del Monte Amiata, antico vulcano spento
che rappresenta una protezione naturale contro il verificarsi di eventi atmosferici particolarmente
aggressivi e dannosi per la salute delle viti come grandinate e acquazzoni.
La spiccata salinità del terreno, la presenza di ripide più o meno scoscese esposte a tutti i punti
cardinali sono alcuni degli aspetti che conferiscono alle uve Mastrojanni quel profilo unico che si
traduce in un vino dalla forte personalità, dal carattere distintivo e inconfondibile e che fanno della
vendemmia una scommessa che si rinnova anno dopo anno.
La produzione
I vigneti Mastrojanni nascono insieme all’azienda oltre 35 anni fa con un obiettivo ben preciso,
valido allora come oggi: prediligere la qualità anziché la quantità, mantenendo una densità che
varia dai 3960 ai 5.300 ceppi per ettaro per i nuovi impianti, con rese non superiori ai 50 quintali
per ettaro nonostante, per il Brunello, il disciplinare della D.O.C.G. fissi il limite a 80 quintali.
In linea con questo obiettivo, l’azienda da sempre opera nella convinzione che un buon vino possa
nascere solo dalla comprensione della grandezza della natura e all’uomo spetti solo il compito di
poterla testimoniare, ovvero riuscire a produrre un prodotto di alta qualità senza stravolgerne le
caratteristiche originali.
Il vino, dunque, per Mastrojanni nasce in vigna.
Il vero protagonista delle vigne Mastrojanni è il sangiovese, denominato Brunello a Montalcino. In
quantità minori crescono anche Cabernet Sauvignon, Moscato, Malvasia di Candia e Sauvignon
con resa altrettanto straordinaria, grazie ad una variabilità pressoché unica dell’altitudine, che
oscilla fra i 150 e i 420 metri sul livello del mare.
L’approccio adottato dall’azienda può essere definito di tipo ermeneutico. Si ritiene cioè che non si
possa produrre un gran vino senza capirlo, diversamente anche le migliori uve daranno risultati
mediocri. Capire, ad esempio, quando è il momento giusto per la vendemmia, così da portare in
cantina solo uve perfettamente mature e sane, quale legno usare per la vinificazione e
l’affinamento in botte, quando travasare il vino e a che temperatura conservarlo: sono solo alcuni
esempi dei necessari processi che, annata dopo annata, vendemmia dopo vendemmia,
Mastrojanni mette in atto.
Con l’acquisizione dell’azienda da parte del Gruppo Illy, sono stati pochi i cambiamenti apportati;
tra questi spicca il re-styling della bottiglia, con una nuova etichetta ora riconoscibile anche dal
sigillo di ceralacca che la unisce al vetro.
In vigna e in cantina, invece, tutto è rimasto pressoché uguale.
L’impianto del vigneto continua ad essere fatto in aree assolate ed arieggiate, il terreno non deve
essere eccessivamente fertile, deve ricevere molta acqua ed essere in grado di garantire un ottimo
drenaggio. Resta limitato l’utilizzo in vigna di prodotti fitochimici, per cui gli unici correttivi ammessi
sono quelli di origine naturale.
Il ciclo di produzione del vino ha la durata complessiva di un anno ed è scandito da varie tappe
fondamentali: la prima fase della potatura dei vitigni, nel mese di Gennaio e Febbraio, la potatura
verde in Aprile e Maggio, la diradatura e selezione dei grappoli a Luglio e Agosto, e la vendemmia
generalmente effettuata tra settembre e ottobre. Nonostante per Mastrojanni tutte le fasi di tale
ciclo siano preziose e oggetto della medesima attenzione, si può dire che è la vigna il luogo in cui
si concentrano i maggiori sforzi e le cure più minuziose.
Durante la meticolosa fase della raccolta vengono selezionati solo i migliori grappoli ed escluse le
uve di scarto. Tramite procedimenti fermentativi in condizioni naturali privi di automazione l’uva
viene trasformata in mosto, ovvero la parte liquida che contiene acqua, zuccheri, acidi, sali
minerali, tannini e composti azotati. Dopo circa un mese il mosto viene poi separato da bucce e
semi e avviato alla lavorazione sempre secondo procedimenti naturali privi di automazione.
Al liquido così ottenuto, verrà poi aggiunto metabisolfito per tenere sotto controllo lieviti e batteri
tenendo contemporaneamente sotto controllo il grado di ossigeno nel vino sia durante la fase di
riposo che durante quella d’imbottigliamento.
Particolarmente importante é l’invecchiamento che avviene nelle storiche grandi botti di diversa
dimensione, 16 ai 54 hl che permettono al vino di evolvere nell’aroma e nel sapore. Non vengono
invece utilizzate le barriques, ma solo qualche tonneaux per gli I.G.T.. Nel caso del Brunello, vino
adatto all’invecchiamento, il tempo è un elemento imprescindibile per conferire quel bouquet
inconfondibile la cui vitalità si protrae per decenni mantenendo intatto lo spettro olfattivo. Non
vengono fatti filtraggi, ma solamente travasi che servono per rendere il vino più limpido eliminando
le piccole precipitazioni che avvengono durante l’invecchiamento. I travasi vengono ancora fatti
tenendo conto delle fasi lunari e più precisamente solo durante la luna calante, seguendo i vecchi
principi dei nostri nonni.
La cantina, dove viene portato avanti lo sviluppo naturale del vino e le bottiglie completano il
processo di invecchiamento che dura dai 6 ai 12 mesi, deve rispettare determinati criteri come la
giusta temperatura, il grado di umidità e lan luminosità data la forte interrelazione che il vino
stabilisce con l’ambiente circostante. Per la conservazione e l’invecchiamento la temperatura
ideale oscilla tra i 16 e i 20°.
Il Vino Mastrojanni: Ottantamila Bottiglie Uniche
Brunello di Montalcino Vigna Schiena d'Asino. Il cru dell’azienda.
Tipologia: D.O.C.G.
Uvaggio: 100% Sangiovese Grosso (Brunello)
Affinamento in botti di rovere di Allier di piccole dimensioni (ettolitri 15): 3 anni e mezzo
Affinamento in bottiglie: 9-12 mesi
Colore: rosso rubino intenso riflessi porpora e granato
Profumo: unico nella identità degli aromi speziati e fruttati
Sapore: un tutt’uno con il profumo, si diversifica nel lungo seguito di frutta e spezie
Si abbina: con cacciagione, carni rosse e formaggi secchi
È prodotto in quantità: 7.978 bottiglie
Prezzo consigliato: 75 euro
Il Brunello “Vigna schiena d’asino” è un cru di un’unica vigna posta su una collinetta esposta a in
esposizione sud-ovest che deve il nome alla particolare forma che ricorda appunto una schiena
d’asino. Le piantine di questo vigneto hanno un’età media di 40 anni. Il vino ottenuto esce sul
mercato solo nelle annate migliori e con la giusta maturazione voluta dal produttore. In effetti
potremmo considerarlo una “riserva” di Brunello.
San PioIl nostro Supertuscan
Tipologia: I.G.T. (Indicazione Geografica
Uvaggio: 20% Sangiovese Grosso
80% Cabernet Sauvignon
Affinamento in tonneau di rovere francese: 18 mesi
Affinamento in botti di rovere di Allier: 18 mesi
Affinamento in bottiglie: 6 mesi
Colore: rosso rubino intenso
Profumo: in gioventù, vario di frutta fresca e confettura con ricordi di vaniglia, diviene poi profondo
ed etereo
Sapore: ampio e persistente con tannini morbidi
Si abbina: con carni rosse alla griglia e in umido
È prodotto in quantità: 7.300 bottiglie
Prezzo consigliato: 20 euro
Botrys Moscadello di Montalcino Vendemmia TardivaIl nostro passito
Uvaggio: Moscato, Malvasia di Candia e Sauvignon
Affinamento in barriques e Tonneau: 18 mesi
Affinamento in bottiglia: 5 – 6 mesi
Colore: oro brillante e intenso
Profumo: leggero attacco di moscato con marmellata di albicocca e finale di miele
Sapore: frutta sciroppata e candita (pesca, albicocca, ananas e fico)
Si abbina: con patè, dolci secchi e formaggi freschi
È prodotto in quantità: 2.500 bottiglie (375 ml)
Prezzo consigliato: 34 euro
Grappa di Brunello di Montalcino
La distilleria Nannoni produce questa grappa dalla distillazione di vinacce fresche con alambicchi a
vapore indiretto, invecchiati tre anni in caratelli di legno di rovere.
È prodotto in quantità: Da 1.500 a 2.000 bottiglie l’anno
Prezzo consigliato: 34 euro