Date post: | 06-Mar-2016 |
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CaSERTa. Senatore D’anna, in
Forza Italia si è venuta a creare
una situazione anomala: è in atto
un tentativo di mettere nell’angolo
la componente di Forza Campania
che rappresenta la maggioranza
del partito sul piano regionale.
Qual è la ragione?
«Purtroppo a Roma è stato rappre-
sentato un quadro dei rapporti di
forza all’interno del partito in Campa-
nia che non è quello rispondente al
vero e la convention della stazione
Marittima lo ha dimostrato. Da un
lato c’è Mara Carfagna, figura di re-
spiro regionale senza voti, dall’altro il
governatore Caldoro che disconosce
come la sua vittoria, numeri alla
mano, sia merito del gruppo cosenti-
niano, per usare una semplificazione
giornalistica, dall’altra ancora c’è Ce-
saro che sta cercando di tramandare
in tutti i modi il suo regno al figlio.
Dalla visione distorta che hanno dato
queste persone è nata la nomina a
coordinatore regionale del senatore
De Siano, persona rispettabilissima
sul piano personale, al quale ho con-
sigliato di fare un passo indietro per
poi poterne fare due avanti... Co-
munque, qualcosa si sta muovendo,
per rimettere le cose a posto, tanto è
vero che le nomine dei vicecoordina-
tori regionali e dei coordinatori pro-
vinciali sono state sospese... ».
Cosa succederà a Caserta?
«A Caserta ci sono io, l’onorevole
Sarro, l’onorevole Petrenga, oltre a
tanti sindaci e amministratori...
Leggo di possibili nomine a Del Gau-
dio a Daniela Nugnes come coordi-
natori provinciali. Siamo di fronte a
semplici promesse che Cesaro sta
facendo a tutti in quei territori dove
non ha nulla, per cercare di costruire
un piccolo seguito... ».
a proposito di Del gaudio, lei è
sempre stato particolarmente cri-
tico rispetto all’amministrazione
comunale di Caserta...
«Non si tratta di essere critico. Io
sono intervenuto nel momento in cui
si è provveduto a rimuovere l’archi-
tetto Ucciero dalla giunta senza
prima delineare il quadro politico.
Come si fa a fare dei cambi se prima
non si ha chiaro il quadro politico?
Frecciate azzurreD’Anna parla di Fi e della leadership
MARINO Casertatorni guidaL’avvocato rivendica un ruolo per il
capoluogo anche alla luce della
scomparsa delle province. Pag.3
E’ di nuovo tempo di primarie.
Dopo un paio di settimane di
pausa per mutuare una battuta
del consigliere regionale dei
socialisti Oliviero, tornano di
nuovo le primarie. Questa volta
gli elettori sono chiamati ad
eleggere l’assemblea e il
segretario regionale. Si vota
domenica, come al solito, sino
alle 20 e, come al solito, alla
vigilia di ogni primaria, c’è il
problema con il seggio di
Sant’Arpino... Ma, se le primarie
sono diventate una routine e i
problemi sono sempre gli stessi,
evidentemente, l’essenza delle
primarie stesse è da doversi
rivedere... Per molti le primarie
sono un esercizio di democrazia,
per altri l’accademica
manifestazione di una forma di
potere. Già, se non è vero
questo, non si capirebbe come
mai in occasione delle primarie
per l’elezione del segretario
provinciale, a Caserta città hanno
votato mille persone... Cosa c’è
di strano? Sino a quel momento il
Pd galleggiava sui duecento
tesserati... E allora? Chi sono tutti
questi iscritti in più? Truppe
camellate? Folgorati sulla via di
via Maielli? Assertori del voto a
prescindere? Beh, la riprova la si
avrà in occasione delle elezioni
europee quando il Partito
continua a pag.2
diFrancesco Marino
L’editoriale
continua a pag.2
Primarie, perchéal voto non finiscono le idee?
Enzo D’anna
REGGIA Versailleumilia CasertaIl Palazzo francese ha un numero di
visitatiri dieci volte superiori a Ca-
serta. Pag. 4
COMUNE buferasui “comandanti”In quattro lavorano altrove dal 90.
Dieci in tutto quelli che sono sul libro
paga ma operano oltrove. Pag.5
LA PIATTAFORMAdei renzianiIl candidato alla segreteria illustra la
sua strategia per la città di Casa-
giove. Pag.7
CAPITELLI attende Di MuroIl segretario del Partito democratico:
non abbiamo problemi a candidarlo
se aderisce. Pag.8
DA BARETTO a Mc Donald’sEcco come nasce il nuovo ristorante
che ha aperto i battenti in via Ficu-
cella. Pag.10
SCOMMESSA politiche socialiArecchia punta tutto sul nuovo piano
di zona per potenziare i servizi a
Marcianise. Pag.11
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Anno V n. 0515/02/2014
distribuzione gratuita
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segue dalla prima
Tanto è vero che oggi l’Udc è ancora
all’opposizione e l’amministrazione è
in balia di questo o quel consigliere
che reclamano spazi e visibilità.
Siamo nel Comune capoluogo e,
quindi, tutte le scelte devono essere
effettuate secondo valutazioni di na-
tura politica, altrimenti diamo spazio
ogni giorno, così come ta avve-
nendo, alla richiesta del singolo con-
sigliere e del piccolo gruppetto che
paralizzano l’attività dell’amministra-
zione».
A rendere tutto più difficile, ci si è
messo pure il vostro vecchio
amico Paolo Romano...
«Romano ha convinto due consiglieri
ad aderire al Nuovo centrodestra non
certo attraverso un programma poli-
tico... Avrà promesso loro un asses-
sorato e, ora, tira calci per ottenerlo...
».
A Maddaloni, nel suo partito, si è
creata un’anomalia speculare a
quella regionale dove, addirittura
assistiamo alla presenza di tre
Forza Italia...
«Forza Italia è una sola. Non fac-
ciamo confusione. Esistono i club
che vengono fondati liberamente da
coloro che hanno voglia di costituirli
che sono cosa differente dal coordi-
namento cittadino. Chi vuole fondare
un club, raccoglie i nominativi degli
aderenti, va a Roma e chiede l’accre-
ditamento. Se lo ottiene è il titolare
del club, ma su un territorio, possono
esistere più club... A causa della con-
fusione che c’è a livello regionale,
ovviamente, i partiti a livello cittadino
ancora non sono stati organizzati...
».
E’ innegabile però, che da un lato
c’è il sindaco Rosa De Lucia e
dall’altro l’ex sindaco Cerreto che
sono su posizioni diametralmente
opposte pur essendo entrambi di
Forza Italia...
«A dire il vero io sto ancora atten-
dendo che Rosa De Lucia si dichiari
di Forza Italia... Esauritasi l’espe-
rienza del Pdl, non c’è stata da parte
del sindaco l’adesione ufficiale.
Sanno pure le pietre che, assieme al-
l’ex sindaco Cerreto, sono stato io a
volere fortemente la candidatura di
Rosa De Lucia, per questo, mi sarei
aspettato da parte sua l’adesione im-
mediata a Forza Italia...
Allo stato attuale, hanno aderito a
Forza Italia, tra l’altro facendo riferi-
mento al senatore De Siano, la con-
sigliera Caturano e la consigliera
Giusy Pascarella, facendo leva sulla
presunta amicizia che, quest’ultima
vanta con Francesca Pascale che
non è una dirigente del partito. Noi ri-
conosciamo la leadership assoluta di
Silvio Berlusconi, non di altre figure...
».
Francesco Marino
2 15/02/2014 CASERTA
continua da pag.1
democratico dovrà dimostrare come
tutta questa pulsione verso il pro-
getto guidato da Matteo Renzi sia
anche elettorale...
Ma torniamo alle primarie!
Che cosa ci si aspetta dall’appunta-
mento di domenica?
L’occasione di uscire di casa, visto
che Casertana e Juvecaserta gio-
cano sabato...
Come si possono riempire di conte-
nuto delle votazioni che coinvol-
gono una platea esterna sterminata
in un processo tutto sommato in-
terno?
Affrontando i temi del territorio. Il
Partito democratico intende dire che
cosa intende fare per il lavoro. Oggi
non c’è proiezione occupazionale
per nessuno.
Le vecchie fonti di lavoro, come
l’edilizia sono ferme, mentre non si
provvede a crearne di nuove. Il Par-
tito democratico deve dare risposte
sull’ambiente e sulla salute dei citta-
dini.
Che cosa intende fare per la Terra
dei fuochi?
Come si individuano le aree marto-
riate senza incorrere in un’azione di
sciacallaggio che danneggia solo il
territorio regionale e non porta ad
alcun risultato?
Qual è la ricetta per migliorare la si-
curezza dei cittadini?
L’aumento della presenza della cri-
minalità organizzata è spaventoso e
incontrollato...
Rapine, furti e atti di microcrimina-
lità stanno crescendo esponenzial-
mente con il fiorire di fenomeni di
delinquenza estranei a quelli della
camorra che, in qualche caso por-
tano più sconci dei clan.
Non è liquidando la pratica con il
ticket Mezzogiorno-legalità che si ri-
solve il problema, senza voler accu-
sare la deputata Pina Picierno che
cerca di declinare come può le due
questioni senza che il partito regio-
nale la sostenga in qualche misura
nell’azione di promuovere un’offen-
siva alla criminalità che non corra il
rischio di colpevolizzare un’apparte-
nenza geografica come sinonimo di
marcio e lercio...
Oltre a votare dei candidati, sicura-
mente tutti bravi e tutti capaci, per-
ché il Pd non mette al voto anche
dei progetti per la Campania, delle
idee per il territorio, delle soluzioni,
un cronoprogramma per attuarle. In
questo caso anche noi saremo ben
lieti di versare i nostri due euro per
il Partito democratico, altrimenti
vorrà dire che la novità delle prima-
rie è già da rottamare...
segreteria stop Del gaudioIl senatore: è solo una delle tante promesse di Cesaro
Giusy PascarellaPio Del Gaudio
Giovanna Petrenga Paolo Romano
Carlo Sarro
Rosa De Lucia
CASERTA. Avvocato Marino, che
Partito democratico dovrà uscire
fuori dal congresso cittadino di
Caserta?
«Sicuramente un Partito democra-
tico unito che fa scelte unitarie e che
si sappia porre a capo di un pro-
cesso che riporti Caserta ad essere
protagonista. Con la scomparsa
dell’ente Provincia, Caserta ha la ne-
cessità di dover recuperare il suo
ruolo di capoluogo e di guida delle di-
namiche che si sviluppano sul terri-
torio di Terra di Lavoro. Questa
funzione diventa ancor più impor-
tante, in considerazione del fatto che
Caserta non sarà una città metropo-
litana, così come, invece, accadrà
con Napoli. Per ottenere questo risul-
tato, il Pd deve mettere a disposi-
zione tutte le sue energie per un
progetto politico alternativo a quello
delle destre che sappia creare svi-
luppo e lavoro, valorizzando le tante
risorse che la città ha a disposi-
zione».
Visto che parla di un progetto al-
ternativo, in cosa ha fallito l’at-
tuale amministrazione comunale
guidata dal sindaco Pio Del Gau-
dio?
«Non c’è un’idea di città. Questo è il
problema più grande. Si fanno tante
iniziative spot, che, però, restano fini
a se stesse. Dalla Reggia al Macrico,
passando per tutto quello che attiene
la vita del capoluogo, oggi non c’è
nulla che si possa considerare figlio
di un progetto organico. Quindi,
anche quelle poche iniziative che si
mettono in campo risultano essere
improduttive per scollegate dalla vita
della città. Non si sta facendo nulla
per promuovere il lavoro e l’occupa-
zione giovanile a nessun livello. Con
la crisi dell’edilizia nemmeno sui can-
tieri si lavora più a Caserta... ».
Il Comune ha avviato un’interlocu-
zione privilegiata con Confindu-
stria, che nei vostri confronti dei
consiglieri comunali non ha avuto
un atteggiamento tenero sulla vi-
cenda di housing sociale...
«Ha chiesto l’istituzione di un tavolo
al prefetto perché avremmo bloccato
in maniera scorretta un intervento
per la città...
Stiamo ancora attendendo che il pre-
fetto ci riunisca... Chiamiamo le cose
con il loro nome: quella era una spe-
culazione edilizia, una lottizzazione
che non avrebbe portato nulla alla
città di Caserta. Il progetto preve-
deva la realizzazione di trecento ap-
partamenti di cui duecentoventi a
mercato libero, sessanta con un
prezzo di milleottocento euro al
metro quadrato e sedici di proprietà
del Comune. Se questa non è una
speculazione? Milleottocento euro e
un prezzo di mercato per il quartiere
Petrarelle, non ha certo una valenza
sociale...
A questi numeri si deve aggiungere
un’area commerciale di cinquemila
metri quadrati... E tutto questo senza
andare ad esaminare le condizioni
del contratto... ».
Marino il ruolo della città«Caserta eserciti la sua funzione di capoluogo»
315/02/2014CASERTA
Carlo Marino
CASERTA. Se la Reggia di Caserta
in un anno ha totalizzato 531 mila vi-
sitatori, la Reggia di Versailles è
stata visitata da 5 milioni di turisti. Il
dato è stato reso noto dal presidente
di Federculture, Roberto Grossi, nel
corso del convegno "Cultura e turi-
smo", a Roma. I siti culturali statali
del sud nel 2012 hanno attratto 7,4
milioni di visitatori e incassato 28 mi-
lioni di euro di introiti lordi. Ma il 43%
dei visitatori e il 75% degli incassi è
rappresentato da Pompei, Ercolano
e dalla Reggia di Caserta. In Sicilia,
su 115 siti culturali, solo 11 hanno un
proprio sito web e appena 5 di questi
sono anche in inglese.
Dei 4.588 musei e istituti similari ita-
liani - sono sempre dati Federculture
- 1.571 (circa uno su tre) non hanno
personale e 903 hanno un solo ad-
detto. Dei 420 istituti statali, ben 125
hanno meno di 5 mila visitatori
l'anno. Per Grossi, "in un Paese
come l'Italia, ricco di storia, paesaggi
ed enogastronomia, bisogna puntare
su progetti che mettano in rete l'esi-
stente". I visitatori dei beni archeolo-
gici inseriti all'interno di circuiti dal
2001 al 2012 sono cresciuti del
158,7%.
Bisogna infine dare valore all'espe-
rienza di visita: le Domus Romane di
Palazzo Valentini a Roma sono al se-
condo posto tra le attrazioni che, se-
condo i turisti, rappresentano
un'esperienza di eccellenza grazie a
luci, video e istallazioni digitali molto
più apprezzate dei grandi attrattori
come Colosseo e Fori Romani.
Il Rapporto Annuale Federculture è
la pubblicazione che fornisce una fo-
tografia dettagliata della cultura nel
nostro paese e rappresenta per que-
sto la più importante fonte di analisi
e aggiornamento sul settore dei beni
e delle attività culturali. Ogni anno il
volume, attraverso autorevoli saggi e
contributi e grazie ad un ampio ap-
parato di ricerche inedite, dati e indi-
catori, descrive l'andamento dei
consumi culturali, le tendenze di do-
manda e offerta, le politiche e le stra-
tegie vincenti, ma anche gli ostacoli
e le troppe inefficienze che frenano
ancora il completo sviluppo del set-
tore. Il Rapporto fornisce, pertanto,
un quadro di riferimento ricco di ele-
menti di informazione e valutazione,
ed è un'interessante vetrina delle
esperienze e dei progetti più innova-
tivi e di successo. Uno strumento
unico e concreto, prezioso per coloro
che hanno voglia di fare.
versailles decuplica Caserta550mila visitatori alla Reggia contro i 5 mln in Francia
4 15/02/2014 CASERTA
La Reggia di Caserta
Ciochevedoincittà: ecco dove non arriva la postaCASERTA. A quanto pare da qualche tempo in
città si lamentano frequentissimi e costanti epi-
sodi di disservizi postali.
Stiamo parlando di corrispondenza, in particolare
le utenze ed i pagamenti mensili, che arrivano
presso le abitazioni già scadute con le ovvie con-
seguenze negative sui già magri bilanci familiari,
e di una novità decisamente irritante, la mancata
consegna delle raccomandate, la quale come sa-
pete va effettuata previa assicurazione da parte
dell'operatore della presenza o assenza in casa
del destinatario.
Caso vuole che troppo spesso venga solo la-
sciato in cassetta l'avviso di giacenza della mis-
siva, costringendo il pubblico ad irritanti ed
estenuanti file presso l'ufficio centrale per il ritiro
della raccomandata.
Ciòchevedoincittà, nella sua funzione di sentinella
e cartina tornasole delle rimostranze cittadine
circa i disservizi vari ed inottemperanze ammini-
strative che avvengono sul territorio, ha così po-
tuto appurare, attraverso l'attività
quotidianamente compiuta sulle sue pagine so-
ciali di Facebook, la veridicità delle testimonianze
espresse dai membri del social group e dai citta-
dini in generale.
“In pratica – spiega Mariagrazia Manna presidente
dell'associazione – abbiamo raccolto una serie
abbastanza congrua di lagnanze che coprono
quasi tutta la città. In effetti, come associazione,
Ciochevedoincittà vuole appurare, prima di pas-
sare a provvedimenti più corposi, se tali disservizi
sono da attribuirsi alle società che emettono le
bollette, ad una leggerezza organizzativa di Poste
Italiane qui in città o se vi siano ulteriori spiega-
zioni che almeno a noi, al momento, sfuggono.
La questione raccomandate è invece più detta-
gliata e netta.
Siamo in molti ad aver appurato che spesso gli
operatori non bussano affatto per accertarsi della
presenza del destinatario in casa, ma pongono di-
rettamente l'avviso di giacenza in cassetta, forse
per velocizzare il lavoro. Alcuni sono stati addirit-
tura “avvistati” dai balconi nell'effettuare questa
operazione. Non vogliamo assolutamente fare di
tutta un'erba un fascio, vi sono di certo postini
che si ammazzano di lavoro facendo anche il
turno di qualcun altro, ma le testimonianze pre-
senti sul gruppo Facebook di Ciochevedoincittà
sono quasi univoche. Fatto sta che moltissimi cit-
tadini si ritrovano costretti a file interminabili e ir-
ritanti presso l'ufficio centrale quando avrebbero
potuto con tranquillità ricevere la raccomandata
presso la propria abitazione.
Insomma Ciochevedoincittà chiede pubblica-
mente dei chiarimenti alla città e soprattutto lras-
sicurazione da parte di Poste Italiane – qualora i
ritardi dipendessero dalla società iquestione - di
poter ricevere un servizio puntuale ed efficace. Ri-
cordiamo che aldilà della normale utenza vi sono
persone anziane, disabili, impossibilitate a met-
tere le cosiddette “pezze” a ritardi di pagamenti e
queste sono ovviamente le più danneggiate. Dalla
nostra piccola ricognizione questo l'elenco delle
aree maggiormente colpite in città: Parco degli
Aranci, Via Giulia, Puccianiello, Via Roma, Parco
Gabriella, Quartiere Acquaviva, Via Laviano, Via
Marcello Fonton, Via 29 Aprile, Via Ruggiero, Viale
Raffaello, Via Marchesielllo, Via Sud Piazza
D'Armi, San Leucio, Via Claudio.
CASERTA. E’ arrivato il parere favo-
revole dei revisori dei conti sulla ma-
novra del personale del Comune di
Caserta. Più che il parere favorevole,
quello che interessa di più sono le
notazioni che fanno i contabili su al-
cune posizioni “anomale” che si regi-
strano all’interno dell’ente. I revisori,
infatti, hanno evidenziato, ad esem-
pio, come denunciato, tra l’altro dal
consigliere comunale dell’Udc Luigi
Del Rosso, ci sono quattro dipen-
denti che vengono pagati dall’ente di
piazza Vanvitelli, ma che lavorano
stabilmente dal 1990 per la società
di Storia patria in base ad una con-
venzione sottoscritta dall’allora sin-
daco Gasparin. C’è, poi, un
dipendente “comandato”, cioè in ser-
vizio presso un altro ente, i cui emo-
lumenti vengono anticipati dal
Comune di Caserta. Sono comples-
sivamente dieci i dipendenti in servi-
zio presso altri enti, ma in organico
al Comune di Caserta. I revisori dei
conti hanno fatto sapere, come l’ente
guidato dal sindaco Pio Del Gaudio,
prima di pensare a nuove assun-
zioni, debba, necessariamente an-
dare a “richiamare” queste figure.
Questi dati, fanno, sicuramente, ri-
leggere in chiave diversa la polemica
tra l’assessore Nello Spirito e la Cisl
sul personale e sulla vicenda del dis-
sesto. Sulla dichiarazione di “falli-
mento” del Comune pesa, numeri
alla mano, una gestione del perso-
nale sicuramente discutibile che non
può essere ascritta in maniera sem-
plicistica solo ad una parte. Ecco il
testo integrale del verbale:
Il giorno 13 del mese di febbraio
dell’anno 2014 alle ore 09:30, si è
riunito il presso la sede comunale il
Collegio dei Revisori dei Conti, nelle
persone del dott. Antonio Bonagura,
dott. Vincenzo Bisogno e del dott.
Luciano Nicola Panzariello.
Il collegio si è riunito per dar seguito
alla seduta dell’11-02-2014, al fine di
esprimere parere sulle preintese di
accordo sia del contratto decentrato
personale anno 2013, che sul con-
tratto personale dirigenti anno 2013.
Il collegio, VISTO - la determina
dirigenziale n. 610 del 03-04-2013,
relativa alla costituzione del fondo
per le politiche di sviluppo delle ri-
sorse umane e per la produttività
comparto dipendenti per l’anno
2013; - la determina dirigenziale
n. 1701 del 23-10-2013, relativa alla
costituzione del fondo dirigenti; -
le preintese al contratto decentrato
integrativo anno 2013 area perso-
nale ed area dirigenti; - le rela-
zioni illustrative allegate alle suddette
preintese, continua nell’analisi della
documentazione al fine di effettuare
il controllo sulla compatibilità dei
costi della contrattazione collettiva
integrativa con i vincoli di bilancio e
quelli derivanti dall’applicazione di
norme di legge, così come previsto
dall’art. 40 bis.
In merito alla preintesa relativa al
comparto dipendenti, il collegio, ac-
quisiti i chiarimenti resi dal Respon-
sabile del Settore Risorse Umane
dott. Piscitelli, trasmessi con nota
prot. 10392 dell’11/02/2014, a se-
guito di una nostra richiesta fatta con
verbale n. 38 del 19/12/2013, ha ve-
rificato se il fondo costituito per
l’anno 2013: trova la necessaria co-
pertura finanziaria sul bilancio di pre-
visione; non è superiore a quello
dell’anno 2010; è stato ridotto in mi-
sura proporzionale alla riduzione del
personale in servizio rispetto all’anno
2010.
Nell’analizzare l’ipotesi di accordo
del contratto decentrato dipendenti,
l’organo di revisione, dalle informa-
zioni fornite dall’ufficio del personale,
ha rilevato che l’Ente ha in organico:
- n. 7 dipendenti distaccati;
- n. 3 dipendenti in comando, di
cui uno nuovamente in servizio al co-
mune all’1/01/2014;
- n. 2 dipendenti in aspettativa
sindacale.
In merito ai dipendenti in distacco
presso l’associazione Storia Patria, è
stato appurata la presenza di una
convenzione risalente al 1990.
A tal fine l’organo scrivente precisa
che le attuali modalità per effettuare
il distacco di personale, prevedono
che uno dei primi adempimenti che
gli Enti devono affrontare, qualora
desiderino attivare un distacco in en-
trata e in uscita, è di prevedere la mi-
sura nell’ambito della
programmazione dei fabbisogni,
tanto in relazione all’eventualità di at-
tivare rapporti a tempo determinato
in sostituzione del dipendente distac-
cato, quanto in relazione alla mag-
giore spesa sostenuta per il
personale in caso di accoglimento di
un dipendente distaccato da altro
Ente.
In ogni caso, a fronte del maggior
onere generalmente sostenuto,
quando anche si tratti di reclutare
personale a tempo determinato in
sostituzione di personale già esperto
e qualificato temporaneamente as-
segnato ad altro Enti, occorre che
l’attivazione dell’istituto sia giustifi-
cata da reali e comprovate esigenze
organizzative, motivatamente espo-
ste nell’atto di programmazione del
fabbisogno organico. Le condizioni e
i tempi della utilizzazione del lavora-
tore e l’accollo dei relativi oneri finan-
ziari sono oggetto di specifica
definizione attraverso la stipula di ap-
posita convenzione che, in quanto
atto di gestione del personale, as-
sunto con la capacità e i poteri del
privato datore di lavoro, non è sog-
getta all’approvazione del Consiglio
ma è sottoscritta, di norma, dal Diri-
gente del Servizio Personale di cia-
scun Ente, previa approvazione del
relativo schema con propria determi-
nazione. In ogni caso, deve essere
osservato il requisito imprescindibile
della temporaneità e dell’ecceziona-
lità delle esigenze che rendono ne-
cessaria l’attivazione dell’istituto.
Sulla scorta di quanto detto l’organo
di revisione intima l’Ente a rivedere
la posizione di tali dipendenti distac-
cati con particolare riguardo ai dipen-
denti della Storia Patria”, alla luce del
protrarsi del distacco da oltre un
ventennio. L’organo precisa inoltre
che occorrerà tener conto del perso-
nale distaccato e comandato nell’ipo-
tesi che l’Ente voglia integrare la
programmazione triennale del perso-
nale 2014-2016 già approvata dalla
Giunta Comunale. In merito ai lavo-
ratori comandati, l’organo di revi-
sione ha verificato che per due
dipendenti comandati (di cui uno tor-
nato all’Ente nel 2014), è previsto
l’anticipo da parte del Comune di Ca-
serta e successivamente il rimborso
da parte dell’Ente presso il quale il di-
pendente è in comando. A parere del
collegio, attesa la situazione di diffi-
coltà finanziaria in cui versa il Co-
mune di Caserta, occorrerebbe
rivedere l’accordo con tali Enti e pre-
vedere che il personale in comando
venga retribuito direttamente dal-
l’Ente che ha chiesto il comando,
onde evitare la corresponsione di
maggiori interessi passivi sull’antici-
pazione di cassa utilizzata dal Co-
mune di Caserta, evitando in tal
modo possibili danni erariali. Il colle-
gio, inoltre, raccomanda che gli stan-
ziamenti del fondo devono essere
contenuti nei limiti di quelli previsti in
bilancio, per cui l’importo del fondo
utilizzabile per il comparto dipen-
dente non deve superare €.
2.804.715,62, alla stregua di quanto
indicato nell’art. 13 della preintesa di
accordo.
Il collegio, in ultimo, ribadisce che in
sede di approvazione del contratto
occorre inserire nella contrattazione
decentrata le competenze professio-
nali, nei casi di compensazione delle
spese in sentenza, così come già ri-
badito nel verbale n. 38 del 2013
dell’organo scrivente. Per quanto ri-
guarda la preintesa di accordo fondo
dirigenza il collegio, acquisiti i chiari-
menti resi dal Responsabile del Set-
tore Risorse Umane dott. Piscitelli,
ha verificato che il fondo costituito
per l’anno 2013: trova la necessaria
copertura finanziaria sul bilancio di
previsione;
non è superiore a quello dell’anno
2010;
è stato ridotto in misura proporzio-
nale alla riduzione del personale in
servizio rispetto all’anno 2010.
Comune caos “comandati”I revisori: In dieci non lavorano per in piazza Vanvitelli
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CASAGIOVE. Nuove idee e nuoviprogetti prendono vita a Casagiove.All’interno del circolo Pd è nata lafronda renziana, un gruppo di demo-cratici si è posto l’obiettivo di ripen-sare il modo di fare politica e di aprirele porte del partito a chiunque siamosso da animo nobile, volenteroso,onesto e leale. Il compito che si sonoposti è quello di trasformare in fatti itanti buoni propositi e rendere effet-tivi, efficaci e reali i principi attorno aiquali ruota la loro voglia di cambia-mento. Abbiamo intervistato a talproposito il coordinatore dell’areanonché candidato alla segreteria delcircolo cittadino al prossimo Con-gresso del 22 Febbraio, AnastasioPiroddi, ex agente di movimentoCTP, da sempre impegnato nelmondo sindacale, è stato dirigenteRSU CGIL del deposito di Teverola,in politica si è sempre collocato a so-stegno del lavoro e del sociale.
Signor Piroddi, quali sono le ra-gioni che l’hanno spinta a presen-tare la mozione Renzi anche aCasagiove?«Ritengo che, oltre all’alternativa na-zionale, Renzi ci dia presupposti po-litici da sviluppare in ogni circolo talida poter essere determinanti nellacreazione di una alternativa ammini-strativa. Ad esempio egli stesso, nelcomune di Firenze, ha ridotto lespese per il personale di cifre signifi-cative, ha intrapreso forti battaglieper migliorare i sevizi in generale edha aumentato le aree pedonali. Èstato attento alle emergenze dei set-tori produttivi che sono stati incorag-giati a competere a livello nazionaleper le esportazioni».
Qual è la sua analisi sulla situa-zione della nostra città?«La fotografia che abbiamo di Casa-giove ci consegna l’immagine di unacittà stanca, impaurita e ricurva su sestessa. Un’economia ferma, la disoc-cupazione in continuo aumento equella femminile che ha superato il60%. Quei pochi che ancora lavo-rano temono di restare disoccupati esenza una protezione minimale. Ca-sagiove è una città che ha tante po-tenzialità ed eccellenze che sesviluppate e canalizzate nel versogiusto potrebbero produrre occupa-zione e sviluppo. Il PUC, nuovo stru-mento urbanistico, deve sapertrovare le giuste armonie e compati-bilità per rilanciare l’economia citta-
dina. Il commercio è un’altra nota do-lente che continua a perdere pezziimportanti, gli esercizi chiudono ognigiorno causando quella che è la de-sertificazione delle attività in città.Anche in questo settore, l’ente lo-cale, deve entrare in sintonia con iproblemi della categoria. Deve pro-grammare eventi che sappiano darelustro e futuro a questa città».
Cosa ne pensa dei servizi pubbliciessenziali?«I servizi erogati sono pochi, costosie non raggiungono standard accetta-bili. Ad esempio la Tares, pur avendoaumentato il costo del servizio del46%, rispetto all’anno scorso, ab-biamo strade che continuano ad es-sere non sempre pulite, abbondanoin periferia i depositi di rifiuti ed il con-trollo del territorio non viene fatto conla necessaria puntualità».
Intravede in Casagiove una aspi-razione turistica?«La Caserma De Martino deve tro-vare un piano annuale di interventi elavorare in sintonia con il polo mu-seale di cui Caserta è capofila quindiattrezzarsi per recitare un ruolo diprimo piano nel settore del turismoconsiderando la posizione strategicadi Casagiove. Bisogna puntare sutale settore con la consapevolezzache gli attuali visitatori, con trend indiminuzione, devono necessaria-mente aumentare. Ma per far ciòvanno offerti loro dei servizi di primolivello per quanto riguarda i par-cheggi, i trasporti e la ristorazione.Questo settore può creare futuro pertante persone».
Cosa farebbe per i nostri concitta-dini più anziani?«Gli anziani rappresentano la memo-ria storica della città e sono i custodidi quegli antichi valori che tanto benefarebbero alla società odierna. Oltrea meritare rispetto hanno necessitàdi avere spazi in cui poter vivere se-renamente il loro tempo libero. Per-ciò considero validi le attività degliorti sociali, esse sono diventate unavera alternativa per chi predilige il la-voro continuo. Credo che far nascereun clima di sana competizione nonpossa far altro che instillare in essi lagioia di vivere e, nel contempo, im-pegnarli a migliorare sempre più leloro produzioni agricole. Quindi sonodel parere che dare più spazi sia unimpegno concreto. Penso inoltre che
vada studiato per gli anziani e gliscolari un servizio di abbonamento,agevolato, a minori costi, ai trasportipubblici tra Casagiove e la città ca-poluogo tale da favorire le loro atti-vità».
Cosa ne pensa dello sport incittà?«La nostra città è una delle poche re-altà dove i giovani che praticano ilcalcio si devono cimentare su uncampo sportivo privo di manto er-boso che non pochi problemi creaagli stessi atleti. Quindi necessita diun impianto sportivo adeguato allenuove esigenze».
Quali altri settori potrebbero es-sere presi in considerazione?«Seppure l’agricoltura non sia unacomponente tale da creare grandeoccupazione essa merita di essereguardata con molta attenzione e diessere inserita nei settori trainantil’economia locale. Gli ultimi dati ci di-cono che nonostante la crisi essa an-cora riesce a rispondere alleaspettative dei giovani. Pur avendola consapevolezza che dia risposteprecarie e bassi salari, credo che bi-sogni sviluppare la filiera completaaffinché si possa arrivare alla valoriz-zazione dell’intero settore incenti-vando le aziende di trasformazionedei prodotti agricoli locali, ottenendoil risultato di fare produzione in uncontesto ecologicamente sano».
Cosa ne pensa dell’Amministra-zione Russo?«Quest’Amministrazione, seppur nelprogramma avesse previsto tantecose da realizzare, a tutt’oggi, regi-stra un fallimento colossale. Nono-
stante avesse indicato un tabella dimarcia e persino i tempi di realizza-zione, non è riuscita a realizzare unsolo punto tra quelli che si era pre-fissa. Quindi, necessariamente, vaconsiderata già parte del passato.Per rilanciare lo sviluppo bisogna an-dare oltre e guardare ad una nuovaclasse dirigente dotata di compe-tenze e voglia di fare».
È a conoscenza dell’aumento delfenomeno della microcriminalità?Ne saprebbe indicare le cause?«Le ragioni di questi avvenimentivanno individuati nell'aggravanteacuirsi della crisi economica. Lecause, secondo il mio modesto pa-rere, sono il poco controllo sul terri-torio, la mancanza di scelta tralavorare o vivere alla giornata. Lastoria ci insegna che nei momenti digrande decadenza questi tipi di feno-meni sono sempre in aumento. Lanostra sfida è rappresentata dalla ca-pacità di uscire da questa crisi pro-muovendo, al più presto,occupazione in modo tale che il di-soccupato possa fare la scelta tra vi-vere onestamente oppuredelinquere».
In che modo la sua componente siporrà sul territorio?«Sono consapevole che i risultati sipossono ottenere soltanto con l’unitàdi tutte le forze necessarie per con-tribuire al cambiamento di Casa-giove. Lavorerò insieme alla miasquadra con l’impegno di coinvol-gere tutte le tematiche della città conl’idea che tutti possono essere utilialla causa ma nessuno indispensa-bile».
Luigi Di Costanzo
La piattaforma renzianaPiroddi: «Quartiere Borbonico, servizi e lavoro»
715/02/2014APPIA
Matteo Renzi e, nel riquadro,Anastasio Piroddi
SANTA MARIA CAPUA VETERE.
Maurizio Capitelli ci spieghi le ra-
gioni politiche della sua recentis-
sima elezione a segretario
cittadino del Partito Democra-
tico…
«La mia elezione è il frutto di un per-
corso iniziato quando, a 16 anni, mi
avvicinai alla Dc. Da lì è stato un sus-
seguirsi di passaggi storici che si in-
trecciano alle mie vicende personali:
l’esperienza dei Popolari, la delu-
sione della Margherita e infine il Pd.
Prima del congresso, alcuni amici tra
cui Rosida Baia e Peppe Russo mi
hanno chiesto di diventare protago-
nista della nuova segreteria cittadina
e io non mi sono certamente tirato in-
dietro».
E’ nota la frattura interna al Pd
sammaritano tra l’area stellatiana
e quella che fa riferimento a Carlo
Troianiello. Possiamo dire che il
suo nome è stato la cerniera tra le
due aree?
«Mi è stata riconosciuta una certa af-
fidabilità politica e questo ha fatto sì
che il mio nome sia divenuto la natu-
rale risposta all’esigenza di unità che
il partito vive. Certamente potrei de-
finirmi l’elemento di raccordo tra le
due sensibilità».
E forse è proprio per questo mo-
tivo che è stato “sostituito” prima
del tempo l’uscente Umberto Pap-
padia, notoriamente schierato nel-
l’ambito della “faida” interna…
«Tutti noi dobbiamo ringraziare Um-
berto per come ha svolto il suo ruolo
di segretario in un momento difficilis-
simo per il nostro partito. Le sue di-
missioni premature sono certamente
da attribuirsi alla necessità di rega-
lare al Pd un periodo di unità e coe-
sione interna».
Parliamo delle sfide che riguar-
dano la sua segreteria, innanzi-
tutto la posizione del sindaco
Biagio Di Muro. Quando sarà uffi-
cializzato il suo passaggio nel Par-
tito democratico?
«Biagio è un amico ed è giusto che
lui ora rifletta un po’. E’ innegabile
che sia vicinissimo al centrosinistra
ma il suo ingresso nel Pd potrebbe
sconvolgere equilibri interni al partito
e soprattutto quelli interni all’area po-
litica dello stesso Di Muro».
Insomma, il sindaco deve concor-
dare con i suoi consiglieri le mo-
dalità del suo ingresso nel centro-
sinistra. Del resto tutti ricordano
come alle elezioni Amministrative
proprio Di Muro abbia sostenuto
Camilla Sgambato (moglie di Giu-
seppe Stellato) mentre alcuni dei
“suoi” si orientarono su posizioni
differenti…
«Credo sia una esigenza legittima di
ogni esponente politico. Sulla sua vi-
cinanza al centrosinistra non ci sono
perplessità ma stiamo parlando di un
sindaco ed è giusto che le operazioni
politiche vengano portate avanti con
la dovuta attenzione».
Ovviamente la “vicenda Di Muro”
sarà decisiva per definire le moda-
lità di avvicinamento alle pros-
sime comunali…
«Io dico una cosa: se Biagio passerà
ufficialmente nel centrosinistra non ci
saranno remore da parte del Pd nel
sostenerlo alle prossime comunali
per una seconda avventura eletto-
rale».
Con l’esperienza di Camilla Sgam-
bato abbiamo assistito a un ri-
torno di Santa Maria Capua Vetere
sui palcoscenici della “politica
che conta”. Quali sono i suoi pro-
getti in vista delle regionali del
2015?
«Indubbiamente sarà necessaria la
presenza di un nome sammaritano.
Il nostro è l’unico comune sopra i
15.000 abitanti governato dal Pd ed
è legittimo che nella lista per le regio-
nali ci sia almeno il nome di un can-
didato di Santa Maria Capua Vetere.
Questo sarà il mio impegno e la mia
sfida di segretario cittadino per i
prossimi anni».
Matteo Donisi
capitelli attende Di MuroIl segretario: Se passa nel Pd sarà il nostro candidato
8 15/02/2014 S. MARIA C.V.
Biagio Di MuroMaurizio Capitelli Camilla Sgambato
CASAPULLA - Vigili, proroga per RengaCASAPULLA. La giunta comunale di Casapulla,
diretta dal sindaco Ferdinando Bosco, ha appro-
vato una delibera con la quale proroga la conven-
zione con il Comune di Maddaloni, per continuare
ad usufruire dei servizi del comandante Domenico
Renga. Impegnato dallo scorso ottobre nel paese
tifatino, l’ufficiale della polizia municipale resterà
a capo del comando di vigili urbani, con sede in
piazza Municipio, fino al prossimo 30 giugno.
L’esecutivo di Casapulla, data la necessità di ga-
rantire continuità e funzionalità al servizio fornito
da Renga negli ultimi tre mesi, ha deciso di richie-
dere al Comune di Maddaloni, la disponibilità di
prorogare l’accordo per altri cinque mesi, alle
stesse condizioni della convenzione stipulata tra i
due enti lo scorso ottobre. Il sindaco Rosa De
Lucia ha autorizzato Domenico Renga a prestare
servizio presso l’Ente di piazza Municipio, con
mansioni di responsabile del servizio di Polizia
municipale, a tempo parziale, per 18 ore settima-
nali fino al prossimo 30 giugno. Dunque, l’attuale
vice comandante di Maddaloni, in passato, impe-
gnato a Capodrise (per due anni) e a Piedimonte
Matese (per due anni e mezzo), resterà a Casa-
pulla anche per i prossimi cinque mesi.
In questa prima parte di attività svolta presso il
Municipio, diretto dal primo cittadino Ferdinando
Bosco, sono stati notevoli i risultati raggiunti
dagli uomini di Renga, impegnati nella vigilanza
del territorio comunale. Importante anche la siner-
gia instaurata con i gruppi di volontari attivi a Ca-
sapulla come le Guardie ambientali, capeggiate
da Ciro Torino, e la Protezione civile del coordina-
tore cittadino Salvatore Santoro.
Domenico Renga
CAPUA. Nel marasma dei balzelli lo-
cali con la Tarsu e l’Imu che hanno
cambiato nome più volte e mandato
in tilt cittadini e commercialisti, s’in-
serisce una situazione tutta locale
che ruota intorno al concessionario
dei tributi del comune di Capua: la
Iap.
La società di Cardito che, a quanto
pare ha avuto problemi a Maddaloni,
a Capua non se la passa meglio. Le
proteste dei cittadini sul servizio di in-
formazione all’utenza, svolto in locali
angusti, non si contano.
Come non si contano le interroga-
zioni da parte dei consiglieri comu-
nali di opposizione, le ultime a firma
di Antonio Gucchierato del centro-
sinistra e di Pasquale Frattasi del
gruppo misto.
I consiglieri “interrogano” ma, da
parte dell’amministrazione – come
sottolinea Gucchierato – arrivano ri-
sposte insoddisfacenti e incomplete.
L’ultimo intervento dei due consiglieri
di minoranza mirava a conoscere
quanto la Iap, ad oggi, ha definitiva-
mente accertato e riscosso; quanto è
stato accertato e riscosso rispetto
alle stime fatte all’atto del riaffida
mento del servizio; quanto è stato
definitivamente accertato e riscosso
per ciascuna tassa e imposta singo-
larmente intesa e per ciascuna an-
nualità pregressa; quanti nuovi
soggetti contribuenti (precedente-
mente sconosciuti all’Ente) sono stati
effettivamente e definitivamente indi-
viduati; quanto è stato effettivamente
e definitiva,ente recuperato da
quest’ultimi, a quanto ammontano gli
accertamenti emessi e a quanto am-
montano gli accertamenti oggetto di
annullamento attraverso l’istituto
dell’autotutela ed infine, la copia
della documentazione ufficiale (il
contratto) che ha sancito il pieno ed
effettivo subentro della società Iap
nello svolgimento dei compiti prima
svolti dall’ufficio tributi del Comune.
Su quest’ultima questione la risposta
è arrivata dal dirigente del settore
economico e finanziario dell’ente che
ha sottolineato come la transazione
sottoscritta ad ottobre del 2012 tra la
Iap e il Comune reintegra l’azienda
nel contratto sottoscritto nel 2004.
All’epoca la Iap arrivò in città su ini-
ziativa dell’amministrazione Pasca
ma, qualche anno dopo, fu lo stesso
ex primo cittadino a tentare di revo-
care il contratto di gestione, a seguito
del malcontento dell’utenza e dei ri-
sultati, forse non proprio brillanti,
conseguiti per le stesse casse del-
l’ente.
Un gesto che costò caro a Pasca. In
molti, infatti, ritennero che anche per
questo fu mandato a casa anticipa-
tamente.
Quando arrivò Antropoli come
primo atto ci fu la sospensione del
contratto con la Iap, salvo poi, recu-
peralo appunto nel 2012. Ma è su
questo “recupero” che prevede
anche la proroga contrattuale che si
addensano i dubbi dell’opposizione
pronta a chiedere ulteriori chiari-
menti.
Oggi la privatizzazione del servizio è
fortemente sostenuta e difesa dal
consigliere delegato alle finanze
Marco Ricci che in più occasioni,
anche in consiglio comunale, ha evi-
denziato che solo in questo modo si
sono potuti ottenere risultati positivi
nella lotta all’evasione.
Dati e cifre che però non convincono
l’opposizione che, su questo punto,
è decisa, ancora una volta a dare
battaglia.
«Per quanto riguarda gli accerta-
menti e gli effettivi introiti – afferma
Gucchierato – i numeri forniti, perlo-
più approssimativi, non ci convin-
cono».
Il consigliere Frattasi che fa il com-
mercialista ha assistito migliaia di
utenti nella fase di annullamento
delle cartelle tastando così una situa-
zione forse più “reale”. Numeri della
discordia insomma sui quali sembra
non si riesca a fare chiarezza defini-
tivamente.
Un altro aspetto, tutto da chiarire, ri-
guarda, infine la rimodulazione della
tarsu in base agli accertamenti effet-
tuati.
E qui a porre l’interrogativo e il con-
sigliere del Nuovo Centro Destra An-
tonio Minoja. «Quando si accerta
l’evasione la stessa serve per coprire
i costi del servizio attraverso una ri-
modulazione del tributo in maniera
più equa.
Ci dovrebbe essere un sostanziale
vantaggio economico per tutti i citta-
dini che la tassa l’hanno sempre pa-
gata in maniera corretta. Dovrebbero
pagare di meno ma così non è. Per-
ché?
Ecco, su questo l’amministrazione
continua a non essere limpida e tra-
sparente».
Una vicenda quella della Iap e dei tri-
buti locali che sicuramente si arric-
chirà di ulteriori capitoli.
Mimmo Luongo
iap bufera accertamentiGucchierato, Frattasi e Minoja chiedono lumi
915/02/2014CAPUA
Pasquale FrattasiTonino Gucchierato
Marco Ricci Carmine Antropoli
Inaugurata fontana di NettunoCAPUA. Nella splendida cornice della Museo Provinciale Cam-
pano, ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione dell'antica fon-
tana del dio Nettuno, restaurata ed ultimata con il contributo della
ditta Modugno. Al suo interno, è stato collocato un calco della sta-
tuetta del Re dei Mari, oggi custodita - nella sua versione originale
- nello stesso istituto museale. "Sulla nostra storia, dobbiamo svi-
luppare il nostro futuro", ha evidenziato il presidente della Provin-
cia di Caserta, Domenico Zinzi. E riferendosi alla struttura museale
e ai gioielli architettonici del territorio capuano, ha
aggiunto:"Capua stessa è un museo all'aperto. Penso che tutti si
sentiranno impegnati a salvaguardare il patrimonio monumentale
della città. Voglio complimentarmi anche con il sindaco Antropoli
per la scelta della professoressa Capriglione, nominata assessore
alla cultura.
E' una persona in grado di offrire un grande impulso ed i risultati
raggiunti, in brevissimo tempo, sono evidenti. "Dobbiamo salva-
guardare il nostro patrimonio - ha riferito il primo cittadino - sensi-
bilizzando anche la cittadinanza. Nessuno, capuano e non, deve
permettersi di rovinare i nostri monumenti. La villa comunale, la
statua al suo interno ed il parcheggio sotterraneo hanno subito
gravi danni in conseguenza dell'azione dei vandali. Non deve as-
solutamente più accadere". Sui monumenti della città, don Gianni
Branco - in rappresentanza del vescovo Salvatore Visco - ha sotto-
lineato che "la custodia del patrimonio della città deve essere ri-
volta alla preservazione dei siti in favore delle future generazioni".
"Custodire - ha concluso - significa costruire un'identità più
chiara.
MADDALONI. Ha aperto da un paio
di mesi il Mc Donald’s a Maddaloni
ed è subito diventato un punto di ri-
ferimento per giovani e non solo. La
struttura, infatti, è accogliente e
ampia, e consente di organizzare
feste per i più piccini, così come è
stato dimostrato proprio in occasione
dell’inaugurazione, quando i titolari
hanno voluto creare un momento de-
dicato ai baby fan della catena più fa-
mosa del mondo.
Tante le possibilità offerte al pubblico
dal Mc Donald’s, eppure, a leggere i
documenti che hanno portato al-
l’apertura del ristorante non si di-
rebbe...
Spulciando gli atti approvati dall’uffi-
cio tecnico del Comune di Madda-
loni, infatti, l’area viene sempre
classificata come un “impianto per di-
stribuzione di carburanti tradizionali
ed ecologici per autotrazioni”. In-
somma, il Mc Donald’s sorge come
appendice del distributore di carbu-
rante che, tra l’altro, ha aperto i bat-
tenti qualche settimana dopo
l’inaugurazione del ristorante.
La presenza di un qualche cosa che
possa lasciare intendere (ma biso-
gna lavorare molto con l’immagina-
zione) la nascita del Mc Donald’s si
ha solo con l’atto dell’ufficio tecnico
del 20 novembre 2012 quando il re-
sponsabile architetta Vincenza Pel-
legrino dà il via libera alla
costruzione di “impianti complemen-
tari” che prevedono anche “la som-
ministrazione di alimenti e di
bevande”. Dalle carte, quindi,
emerge, che è possibile realizzare
un punto di ristoro che, però, non ha
ancora il prestigioso marchio di Mc
Donald’s.
Come si arriva a trasformare un pic-
colo bar come ce ne sono tanti nei di-
stributori che si trovano su strade di
passaggio in un pub così impor-
tante?
Nei mesi antecedenti all’apertura, in-
terviene una procura speciale firmata
dal rappresentante della Mc Do-
nald’s development Italy inc con
sede a Milano Fritz Karl che con-
cede a Marco Luca Picione la pos-
sibilità di gestire il marchio
nell’impianto di Maddaloni. Nono-
stante la presenza di un locale a tutti
gli effetti, la struttura di via Ficucella
viene “etichettata” come un Mc
Drive, così come appare anche dal-
l’insegna, cioé come un punto Mc
Donald’s destinato solo all’acquisto
del cibo da parte degli automobilisti.
In realtà, come è facilmente verifica-
bile non è così...
L’area su cui attualmente sorge il fa-
moso fast food, un tempo, era di pro-
prietà della curia di Caserta.
I terreni sono stati acquistati dalla fa-
miglia Rispo attraverso l’immobi-
liare C&C con sede in via Lima 3 a
Maddaloni. Successivamente, l’im-
mobiliare cede in fitto i terreni alla so-
cietà Prom.self srl di cui
l’amministratore è la signora Maria
Elena Gagliotti.
E’ a lei che l’ufficio tecnico del co-
mune concede il certificato di agibi-
lità per l’apertura sia dell’impianto di
distribuzione di carburante che per
l’apertura dell’attività commerciale.
Da baretto a mc D0nalD’sNegli atti del Comune non compare mai il ristorante
MADDALONI
Il Mc Donald’s di Maddaloni
CASAPULLA - Martusciello ufficiale in campoMADDALONI. I consiglieri comunali Teresa Cafa-
relli, Gennaro Cioffi e Vincenzo Vinciguerra, eletti
al Consiglio Comunale di Maddaloni nella tornata
elettorale del Maggio 2013, tutti afferenti a liste,
movimenti e posizioni riconducibili direttamente
all’area dei moderati convergente verso la costitu-
zione del nuovo centro-destra, a seguito della loro
dichiarazione d’indipendenza, hanno costituito il
gruppo consiliare denominato: “PRIORITA’
CITTA”.
E’ stato indicato come capogruppo Gennaro
Cioffi, come vice Teresa Cafarelli e segretario Vin-
cenzo Vinciguerra.
“Il neo costituito gruppo – dichiara il consigliere
Cioffi - nel comunicare quanto innanzi al Sindaco
e al Presidente del Consiglio Comunale, si augura
di poter intrattenere con l’Amministrazione Comu-
nale un rapporto organico fondato sulla pari di-
gnità e partecipazione alla vita ed alla gestione
dell’ente”.
Con questo intento, i tre consiglieri, hanno chie-
sto al Sindaco un incontro nel quale possano rap-
presentare le posizioni e le volontà per innescare
il necessario confronto sulle tematiche di inte-
resse cittadino.
Nella mattinata di mercoledì il sindaco de Lucia
ha preso atto della nascita del nuovo movimento
politico e l'ha presentato nella riunione di inter-
partitico.
Il nuovo gruppo, si è subito messo al lavoro sul
piano politico.
Oltre ai contatti maddalonesi, infatti, si è mosso
pure fuori tanto è vero che ha avuto una cena con
il consigliere regionale Massimo Grimaldi.
Si arricchisce, quindi, la compagine di maggio-
ranza con due rappresentanti che provengono
dalle fila della minoranza (Vinciguerra e Cafarelli).
Resta da capire quale sarà il loro approccio ri-
spetto all’amministrazione, visti anche i compor-
tamenti non sempre in linea con l’esecutivo De
Lucia tenuti da Gennaro Cioffi sino ad oggi.
Gennaro Cioffi
10 15/02/2014
MARCIANISE. Assessore Arec-
chia, la prima sfida si chiama
piano di zona. A che punto è l'atti-
vazione dei servizi?
«La redazione del Piano di Zona,vo-
luta dal fortemente dal sindaco De
Angelis, è stata un’operazione fon-
damentale per la pianificazione dei
servizi essenziali da erogare alle
fasce deboli della cittadinanza. La
sua recente approvazione da parte
della Regione ha consentito all’intero
coordinamento istituzionale, in colla-
borazione con la valente squadra
tecnica, di iniziare a lavorare per la
sua attuazione. Al fine di garantire in
tempi brevi l’avvio della fase esecu-
tiva, l’intero ambito C5, con Marcia-
nise Comune capofila, ha deciso di
lavorare contestualmente su più
fronti. Sono in corso di espletamento
le procedure di gara per l’attivazione
del servizio di assistenza socio - edu-
cativa nelle scuole. Parallelamente
sono in pieno svolgimento, e pros-
sime alla conclusione, le prove orali
relative al concorso per l’individua-
zione delle figure professionali che
andranno a comporre l’Ufficio di
Piano. Sono, infine, in fase redazio-
nale i bandi per l’affidamento degli
altri servizi, tra cui sono da annove-
rare: il telesoccorso, l’assistenza do-
miciliare socio-assistenziale, il
trasporto per disabili, l’accoglienza di
gestanti in difficoltà presso comunità
preposte. Intendiamo garantire un
supporto efficace e costante: rispon-
dere adeguatamente alle esigenze di
disabili, persone anziane, donne vit-
time di sopruso, madri nubili, neo-
nati, è un imperativo categorico per
qualsiasi amministrazione che voglia
davvero porsi al servizio della propria
comunità».
La rimodulazione dell'ambito da
parte della Regione vi ha favoriti?
«Certamente. Prima della costitu-
zione dell’ambito C05, con Marcia-
nise capofila facevamo parte di un
mega ambito, il C01, con Maddaloni
capofila. La possibilità di poter far
coincidere, grazie a una delibera di
giunta regionale, gli Ambiti sociali e il
Distretto sanitario, ci ha sicuramente
favoriti dal punto di vista organizza-
tivo, con conseguente positiva rica-
duta sulla efficienza e distribuzione
dei servizi. Essere poi Comune ca-
pofila, perché con il più alto numero
di abitanti, ci apporterà sicuramente
ulteriori vantaggi».
Qual è la verità sul trasferimento
della biblioteca?
«Il trasferimento della biblioteca
dall’attuale sede di via Vespucci al
Palazzo della Cultura di via Duomo
è stato argomento di discussione in
varie riunioni della III commissione
consiliare, dove è stato favorevol-
mente accolto da tutti i suoi membri,
sia di maggioranza che di mino-
ranza. Esito analogo ha avuto la
questione quando è stata portata
dalla locale fascia tricolore all’atten-
zione dei partiti della coalizione che
lo sostiene, riuniti in un apposito ver-
tice. A mio avviso, i pareri positivi re-
gistrati a riguardo rappresentano la
migliore prova della validità della pro-
posta. Pertanto, in pieno accordo
con il primo cittadino e con gli altri as-
sessori interessati alla questione, ci
stiamo accingendo ad avviare l’iter
tecnico per rendere esecutivo tale
trasferimento. Successivamente con
il sindaco Antonio De Angelis, lavo-
rerò per potenziare l’offerta dei ser-
vizi attualmente erogati, in modo da
rendere la biblioteca un centro cultu-
rale di riferimento non soltanto per i
marcianisani, ma anche per gli abi-
tanti dei paesi limitrofi».
In ambito culturale, qual è la prio-
rità per Marcianise?
«Smuovere le coscienze, svegliare i
giovani, farli uscire dalla loro solitu-
dine epocale-generazionale, intera-
gendo con le altre fasce della
popolazione, in un’armonica collabo-
razione finalizzata alla crescita per-
sonale e della città tutta. Promuovere
iniziative culturali significa stimolare
al pensiero, spingere ad un allarga-
mento degli orizzonti, ad un con-
fronto inteso come incontro di
diversità, che in quanto tale sia fo-
riero di un costante e reciproco ar-
ricchimento umano. Tale ambizioso
obiettivo, così come spesso ribadito
dal primo cittadino, si raggiunge so-
prattutto attraverso il coinvolgimento
delle risorse del territorio, a partire
dalle associazioni, fondamentali vo-
lani dello sviluppo culturale marciani-
sano».
Da insegnante-assessore, come si
coinvolgono gli studenti nella vita
culturale della città?
«Innanzitutto coinvolgere gli studenti
nella promozione della lettura, ad
esempio con progetti tra Biblioteca e
scuole. Lo stimolo alla lettura, oltre
che di classici, come è già avvenuto
negli scorsi anni, con la Lectura Dan-
tis, dovrebbe vertere anche su quella
di scrittori contemporanei, nei quali i
nostri giovani potrebbero più facil-
mente identificarsi. In campo archi-
tettonico auspico possano
continuare nelle scuole dell’obbligo
le iniziative degli scorsi anni del tipo
“Adotta un monumento”, per impa-
rare e decantare, nelle vesti di piccoli
“Ciceroni” le bellezze della nostra
città. Con il sindaco De Angelis
stiamo mettendo a punto un progetto
destinato agli studenti di tutte le
scuole di pari ordine della nostra
città, i cui partecipanti potrebbero di-
scutere e poi scrivere su temi difficil-
mente oggetto di studio, ma che
interessano i diversi ambiti della no-
stra città. Ai migliori elaborati, il Co-
mune potrebbe devolvere una borsa
di studio. A monte di qualsiasi pro-
gramma, però, vorrei in primo piano
il costante impegno delle scuole
nell’Ambito della Cittadinanza e Co-
stituzione. Stimolare i giovani a una
coscienza civica è la prerogativa in-
dispensabile per avviare gli stessi
alla necessità di interagire con le isti-
tuzioni e la comunità».
La commissione pari opportunità
può essere lo strumento giusto
per coinvolgere le donne nella vita
politica della città?
«Stiamo già assistendo, negli ultimi
anni, ad una consapevole e mag-
giore partecipazione delle donne in
politica nella nostra città, anche se i
numeri ci dimostrano che siamo an-
cora sottorapresentate sia negli am-
biti politici che in quelli dirigenziali.
Nonostante oggi, in Italia, si stia as-
sistendo all’approvazione di una
serie di leggi che riconoscono pari di-
gnità tra uomo e donna, la concretiz-
zazione di questa uguaglianza deve
passare ancora per un cambiamento
culturale della popolazione e anche
a questo mi riferivo nella risposta
precedente, quando sottolineavo la
necessità dell’irrobustimento del
senso civico. La Commissione pari
opportunità, di cui da anni se ne
chiede l’istituzione a Marcianise,
andrà, finalmente e a breve, con
l'amministrazione De Angelis, a co-
stituirsi. L’obiettivo sarà quello di
coinvolgere le donne, rappresentate
oltre che dalle consigliere elette,
quindi già impegnate in politica, da
rappresentanti di diversi ambiti, quali
organizzazioni sindacali, imprendito-
riali, associazioni del territorio. Il
compito delle costituenti la Commis-
sione sarà quello di proporre ogni
tipo di azione che possa riuscire a far
migliorare la condizione femminile in
ogni ambito, da quello lavorativo, a
quello culturale, familiare».
la sfida politiche socialiArecchia: con il nuovo ambito più servizi per le fasce deboli
MARCIANISE
Anna Arecchia
1115/02/2014
MADDALONI. Chef italiani in concorso, tipicità regio-
nali in degustazione, vip e giornalisti a confronto. E' la
ricetta creata a Casa Sanremo dal Gruppo Eventi con
la società By Tourist di Luisa Del Sorbo, con la II edi-
zione del Concorso di cucina italiana con Gusto Medi-
terraneo, in programma il 18 e 19 febbraio al Palafiori,
area vip di Sanremo allestita con Radio Italia e sala
stampa Rai. Tra i marchi in vetrina, un posto d'ecce-
zione è stato dato alla Campania con Pasta Artigianale
Setaro di Torre Annunziata, il pane della famiglia Mala-
fronte di Gragnano, i prodotti agricoli della Campania
con L'Orto di Lucullo, la farina Caputo di Napoli, i sidri
selezionati dalla Gma di Pompei. A presentare il con-
corso di cucina ci sarà il giornalista Vincenzo D'Anto-
nio di Gusto Mediterraneo, nonché riferimento della
rivista Italia a Tavola. Presidente di giuria Luigi Cre-
mona referente della guida ai ristoranti del Touring
Club. In giuria: Luciano Pignataro referente della
Guida ai ristoranti di l'Espresso e di Slow Food, Santa
di Salvo di Il Mattino, Luigi Franchi della rivista Risto-
razione&Catering, Simona Vitali di Parmataste, Ro-
berto Mostini della guida ai ristoranti del touring club
nord Italia, Fabrizio Barontini, coordinatore della Uir e
referente per Saporie.com, Raimondo Mendolia del
marchio DoctorChef. Come “Notaio del Gusto” che co-
municherà pillole di tipicità e coordinatore del concorso
ci sarà il ristorAttore Fofò Ferriere. Il 18 e il 19 febbraio
ci sarà la competizione. Il 19 sera in diretta nazionale
su ReteItalia la finalissima con il primo eletto del primo
giorno contro il primo del secondo giorno.
E il vincitore avrà oltre la coppa una vacanza in co-
stiera amalfitana, da fare entro il 2014. Al secondo pre-
mio invece andrà un corso di cucina monotematico
professionale presso la Scuola di Cucina Dolce&Salato
di Maddaloni guidata dallo chef Peppe D’Addio.
12
I sapori di SanremoIl concorso del Dopofestival targato Maddaloni
15/02/2014 Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...Week end dedicato all’amorealla Reggia di Caserta
Nel fine settimana di San Valen-tino – da venerdì 14 a domenica16 febbraio 2014 – la Reggia diCaserta propone a tutti gli inna-morati (e non) visite dedicate al-l'amore svolte all'interno degliambienti più incantevoli del pa-lazzo. Un'occasione unica perpresentare al pubblico le operedel museo sotto una chiave dilettura nuova e del tutto partico-lare.I visitatori saranno accom-pagnati dagli storici dell'arte inun viaggio romantico, fra antichiamori e storie avvincenti: sindalle primissime sale, i busti-ri-tratto di re e regine sarannol'occasione per raccontare lepassioni delle coppie borboni-che; si passerà poi all'affrescocon "Le nozze di AlessandroMagno e Roxane", metafora diun matrimonio favorito addirit-tura dagli dèi, e alle raffigura-zioni dei miti greci e romanipresenti nelle sale, con vicendedense d'amore, come nel casodei soffitti affrescati con le storiedi passione fra Bacco e Ariannae Borea e Orizia. Nella saladella Pinacoteca sarà letta unaselezione della corrispondenzafra Ferdinando e Maria Carolina
Al centro studi Stanzione“Con gli occhi di Regina”
Lo chef Peppe D’Addio
Domenica 16 febbraio alle ore18.00 presso il Centro StudiMassimo Stanzione di Orta diAtella (via Mazzini, 11) nuovoappuntamento del ciclo "Histo-sophia": sarà presentato il testodi Stefano Giacomo Iavazzo"Con occhi di regina". A dialo-gare con l'autore saranno Zac-caria Del Prete e Luigi Mozzillo."Con occhi di regina" raccontadi quasi un secolo di storia ita-liana, dalla metà dell'ottocentoai primi decenni del secoloscorso. Gli occhi sono quelli diMaria Sofia Wittelsbach, sposadi Francesco II di Borbone e persoli pochi mesi anche Regina.
Luigi Ferraiuolo presentaL’altro Padre Pio a Cervino
Avrà luogo domenica alle ore 19presso il teatro parrocchiale"Padre Serafino" di Cervino lapresentazione del libro "Da Pie-trelcina, un altro Padre Pio"scritto da Luigi Ferraiuolo, gior-nalista e redattore di TV2000.L’autore originario del borgomedievale di Casertavecchia,dopo le tappe di Maddaloni,Santa Maria Capua Vetere ePietrelcina arriverà a Cervinoper incontrare gli ammiratori delSanto ed discutere dei gliaspetti che ne hanno caratteriz-zato l’esistenza. L’incontro saràmoderato da Ilaria Stravino, de“La Tribuna”, ma ad accoglierelo scrittore ci saranno anche ilprof. Antonio Vigliotti e ladott.ssa Giusy Conte, amici chenon son voluti mancare per faregli onori di casa ad un giornali-sta di tutto rispetto che ha colla-borato per le principali testategiornalistiche tra cui L’Avveniree Il Corriere della Sera."Da Pietrelcina, l’ altro PadrePio", dall’omonimo programmatelevisivo, è il frutto di una ser-rata inchiesta condotta da LuigiFerraiuolo al fine di ricostruiremolti episodi inediti e di racco-gliere testi-monianze oculari maiprima d’ora documentate, comeun Padre Pio “rivoluzionario”.
Le sofferenze di “Ladyoscar” al Civico 14CASERTA. Nuovo appuntamento della Rassegna
di Teatro a Cappello Sciapò ideata da Domenico
Santo.
Domenica 16 febbraio (ore 19.00) al Teatro Civico
14 di Caserta andrà in scena Ladyoscar spettacolo
di Ferdinando Vaselli interpretato da Alessia Be-
rardi e Riccardo Floris. La scena è un luogo fuori
dalla città, ai margini. Intorno erbacce e terra, terra
ed erbacce.
Sopra volano gli aerei. Coso e Cosa stanno a
guardare. Sono fidanzati, entrambi tossici di coca.
Sono evidentemente due loser, due perdenti. Ten-
tano di muoversi, di scappare via ma sono bloc-
cati.
Stanno aspettando lo spacciatore. Stanno quasi
aspettando di vivere. Ma non hanno nessuna vo-
glia di decidere, o nessuna forza. Ragazzi ingab-
biati che conoscono solo il consumo, come i
manifestanti di Londra che rompono vetrine per
prendere le Nike, l'Iphone, che gridano la loro rab-
bia sorda, ottusa, disperata per un oggetto. Un
prodotto del mercato globale. Come la cocaina,
collante della loro relazione, ma anche metafora
del tempo presente.
Una droga fatta apposta per una società dove pre-
vale il singolo che urla, che scalcia, che si fa largo
a forza di gomitate, una società regolata solo dal
profitto o perlomeno dall'illusione del possedere.
Una droga per essere dentro e non per stare fuori.
Prima la coca era la droga dei ricchi. Adesso è di
tutti.
La prende il muratore, la prende l'avvocato, la
prende l'immigrato, la prende il politico, il giudice,
il cassiere del supermercato, il dottore e l'infer-
miere, il ladro e il poliziotto, il professore e l'al-
lievo.
La coca non ha colore politico. La coca è demo-
cratica.
Lo spettacolo parte da una visione iper-realistica
attraverso un percorso che mette insieme lo stu-
dio sulle improvvisazioni fisiche e una scrittura
drammaturgica costruita sul lavoro dell'attore e
che si sviluppa da interviste effettuate da Vaselli.
All'interno di una scena quasi nuda i due attori si
muovono come dentro ad un guscio che sem-
brano non voler rompere, dove si alternano sfoghi
di rabbia e lampi comico surreali, con un linguag-
gio che partendo dal romano di periferia crea una
lingua sporca, grezza, poetica, intensa. Lunghi
monologhi vomitati si alternano a giochi ritmici di
parole che si trasformano quasi in suoni. Ma in-
nanzitutto Ladyoscar è un gioco di coppia in un
interno poco borghese.
Coso e Cosa si trovano in un limbo, in un luogo
dove vedono passare gli aerei, sono presi dai loro
rituali fatti di inutili litigi continui, di squarci di vio-
lenza improvvisa, di altrettante improvvise risate.
Sono rinchiusi nel loro guscio da cui ogni tanto
tentano di uscire.
Senza la volontà di riuscirvi.
Non sembra accadere quasi nulla fino a quando lei
si sente male.
CASERTA. Al Teatro Comunale di Caserta
prosegue la ricca stagione teatrale 2013-2014
con lo spettacolo di teatro-canzone “Una pic-
cola impresa meridionale” con protagonista
Rocco Papaleo, in questa occasione anche
autore insieme a Valter Lupo che ne firma la
regia. L’apprezzatissimo artista lucano sarà in
scena da venerdì 14 a domenica 16 febbraio,
ad accompagnarlo in questo viaggio una nu-
trita band di cinque elmenti. Da venerdì 14 a
domenica 16 febbraio, Venerdì e sabato ore
20.45 – domenica ore 18.00, Sabato 15 feb-
braio ore 18.00 presso il Teatro Comunale
Rocco Papaleo sarà il protagonista del quinto
appuntamento del ciclo di incontri con il pub-
blico “Il Salotto a Teatro”. Un esperimento di
teatro canzone, come un diario da sfogliare a
caso, che raccoglie pensieri di giorni differenti.
Brevi annotazioni, rime lasciate a metà, pa-
role che cercavano una musica, storielle di-
vertenti o che tali mi appaiono nel rileggerle
ora. Non è che un diario racchiuda una vita,
ma di certo, dentro, trovi cose che ti apparten-
gono, e nel mio caso l’azzardo che su alcune
di quelle pagine valesse la pena di farci orec-
chiette, per riaprirle ogni sera a chi ha voglia
di ascoltare. Fin qui, il senso della piccola im-
presa. A renderla meridionale, ci pensa l’ana-
grafe, mia e della band che tiene il tempo. Ma sarebbe
meglio dire, il controtempo, visto che il sud, di solito,
scorre a un ritmo diverso. La questione meridionale in
fondo è tutta qui: uno scarto di fuso orario, un jet-lag
della contemporaneità che spesso intorpidisce le no-
stre ambizioni. Del corpo sociale, siamo gli arti perife-
rici, dita e unghie. Il cuore pulsante batte altrove, men-
tre a noi, tutt’al più spetta la manicure.
Dunque, un teatro a portata di mano, col desiderio, a
ben vedere, solo di stringerne altre.
13
Papaleo al comunaleNel week end ‘Una piccola impresa meridionale’
15/02/2014Caserta&dintorni
Gli appuntamenti...La maschera più bella, apertele iscrizioni per la sfilata del 2
Cresce l’attesa per l’evento or-ganizzato dall’amministrazionecomunale di Casapulla, direttadal sindaco Ferdinando Bosco,in vista del Carnevale. Gli as-sessorati alle Politiche sociali ealla Protezione civile, in collabo-razione con l’associazioneonlus ‘Orione’ e i volontari dellaProtezione civile, daranno vitaad una iniziativa denominata‘Carnevale 2014, La mascherapiù bella’. La manifestazione siterrà domenica 2 marzo, a par-tire dalle 16, presso il Centrosociale di via Fermi. La seratasarà caratterizzata da un con-corso, durante il quale i costumidei bambini saranno giudicatida un’apposita giuria, che de-creterà e premierà la mascherapiù bella, quella più originale ela più piccola della manifesta-zione. L’iniziativa sarà allietatada personaggi della Walt Disney
Petramante in concerto all’associazione Majeutica
“Oh mio Dio!”... al donBosco di scena la Toniolo
Canzoni da camera al Teatro PlautoSAN NICOLA LA STRADA. Uno spettacolo emozio-
nante, che vedrà protagonisti assoluti un cantau-
tore raffinatissimo ed un talentuoso gruppo
d’archi che vantano collaborazioni con i più grandi
artisti italiani ed internazionali.
Un concerto – di chiara impostazione acustica -
caratterizzato da stile sopraffino, che spazierà a
trecentosessanta gradi nel panorama della musica
internazionale, con omaggi che andranno dai Bea-
tles a Lucio Dalla, senza far passare in secondo
piano i numerosi ed acclamati successi scritti pro-
prio da Gaetano Curreri per gli Stadio, ma anche
per Vasco Rossi, Patty Pravo, Irene Grandi e tanti
altri.
Una voce unica ed un ensemble elegante per un
omaggio appassionato alla canzone in senso lato:
un viaggio ricco di sonorità, che si fonderanno per
dare vita ad un evento oltremodo unico nel suo
genere.
La serata, infatti, promette di sorprendere il pub-
blico anche grazie al contributo che arriverà da
una tra le più moderne tecnologie acustiche in cir-
colazione: il Plautoteatrostudio, che si fregia del-
l’acronimo “UP” (Unusual Performance) per la sua
programmazione dichiaratamente orientata al con-
temporaneo, offrirà agli spettatori una speciale
fruizione sonora che trasformerà lo spettacolo -
già originale e non ordinario - nel primo “Bose Ex-
perience Event” europeo.
L’impianto audio 9.1 (l’attuale standard del Dolby
cinematografico è pari a 7.1) rende di fatto il Plau-
toteatrostudio un avamposto sonoro di livello in-
ternazionale, struttura che alza la soglia della
tradizionale fruizione in uso ai teatri per trasfor-
mare gli spettacoli in esperienze d’ascolto non ri-
scontrabili facilmente altrove.
L’evento, che si annuncia imperdibile, porterà
Gaetano Curreri e il Solis String Quartet a trascor-
rere qualche giorno a Caserta e nei dintorni: in
programma un incontro con gli studenti di una
università ed altre iniziative mirate ad avvicinare la
musica al territorio.
Al via la prevendita (Ticketteria - Via Gemito 81,
Caserta 0823353336; WWW.GO2.IT; BOTTEGHINO
TEATRO 0823452300) posto unico numerato 25
euro + diritti per Canzoni aa Camera, l’attesissimo
“experience event” che lunedì 10 marzo, alle
21.00, Gaetano Curerri E Solis String Quartet por-
teranno sul palco del PLAUTOTEATROSTUDIO di
San Nicola La Strada (Ce) in Via Grotta 1, area
mercato.
P.B.
Tappa dopo tappa la loro lungatournée li ha visti esibirsi nellemigliori location musicali ita-liane, una lunga avventura mu-sicale partita negli ultimi mesidello scorso anno e che in que-sto 2014 continua senza sosta: iPetramante saranno in concertosabato 15 gennaio a Marcia-nise, presso l’Associazione Ma-jeutica, occasione da nonperdere per assistere ad unospettacolo composto da un mixsapiente ed originale di cantau-torato in perfetto bilanciamentotra leggerezza e complessità. Ilquartetto umbro si esibirà perLa Nuit de l’amour, evento dimusica live, spezie e lentezzakunderiana ormai entrato nellatradizione dell’Associazione.
E se Dio, Lui in persona, fossecostretto ad andare dallo psica-nalista? Il Creatore, deluso dellaSua Creazione e perciò de-presso... cosa pensate che di-rebbe? La compagnia “Attori &tecnici” proverà a raccontarceloin “Oh mio Dio!”, spettacolo inscena sabato 15 febbraio alleore 21 presso il Teatro DonBosco di via Roma nell’ambitodella rassegna In…Canto Tea-trale diretta da Anna D’Ambra.Ella, una psicanalista affermata,madre single di un ragazzo auti-stico, riceve un giorno una mi-steriosa telefonata. Dall’altraparte della cornetta c’è un uomodisperato che le chiede insisten-temente di poter essere rice-vuto. Prima di incontrarlo, Ellagli chiede di conoscere il suonome, ma l’uomo le confida solola prima lettera: D. Quando fi-nalmente i due si incontrano,l’uomo svela il motivo del suo ri-serbo: lui è Dio in persona, maè fortemente depresso, perchéprofondamente deluso della suacreazione. A questo punto l’in-treccio si fa coinvolgente, D. èconfuso, ma la psicologa non in-tende compatirlo, anzi lo incalzaed esige che lui dia ragione delsuo operato, dalla creazionealla nascita dell’uomo e delladonna, con i successivi disa-stri... Un lavoro tratto da AnatGov, con la traduzione e l’adat-tamento di Enrico Luttmann ePino Tierno e portato in scenada Viviana Toniolo.
Rocco Papaleo
DOPPIETTA DI PARMA E GOL DI SUAREZ: VIRIBUS AL TAPPETO
La Casertana scende sul
campo della Viribus Unitis con
la chiara intenzione di riscat-
tare la battuta d’arresto subito
in casa del Potenza sette
giorni prima. Gli ospiti partono
forte mettendo sotto assedio la
retroguardia napoletana. La
rete del primo vantaggio dei
falchetti giunge in maniera re-
pentina in occasione del quinto
minuto di gioco grazie ad un
guizzo vincente del bomber
Enea Parma, capace di elu-
dere la guardia del diretto av-
versario prima di depositare la
sfera alle spalle dell’estremo
difensore avversario. A questo
punto si attende la reazione da parte della formazione napoletana che
tarda ad arrivare. Al 7’ è ancora Parma a mettere la propria firma a referto
per il punto del due a zero. I padroni di casa riescono a ridurre il passivo al
37’. Nella ripresa i padroni di casa si lanciano in avanti alla ricerca della
rete del pari ma devono fare i conti con le veloci ripartenze da parte di
Della Ventura e soci. I falchetti colpiscono al 90’ per il punto del definitivo
tre ad uno al 90’.
MAZZEO DA BOMBER AD ALLENATORE
Lorenzo Mazzeo nasce nell'agosto
del 1961 a Torino. Inizia a giocare
giovanissimo al calcio e i piedi buoni
e l'intuizione al gol lo portano presto
nel calcio professionistico. Già na-
zionale juniores, a diciassette anni,
nel 1978, esordisce in serie D con
l'Aosta mettendosi subito in evi-
denza con 14 reti in 33 presenze.
Tra il 1980 e il 1982, , gioca con la
Cerretese (società toscana) in C2
dove in due stagioni conferma la fa-
cilità alla via del gol con 21 reti.
Grazie ai brillanti risultati in campio-
nato e all'esperienza in nazionale di
serie C, nel maggio del 1982 viene acquistato dall'Avellino di Sibilia allora
in serie A dopo alcuni provini in cui non manco' di centrare il sette. Arriva a
Caserta in prestito nell’ottobre del 1983 giocando in ventotto occasioni e
realizzando due reti. Proveniente da 36 gol in 3 stagioni il giovane Mazzeo
giunge in riva a Pescara grazie ad un accordo per la comproprietà costato
al delfino la cifra importante di circa 150 milioni di lire. Successivamente
veste le casacche di Novara, Alessandria e Casale per poi scendere nella
categorie dilettantistiche. Conclude la carriera nel 2004 nelle fila del Lampo
in Seconda Categoria. Comincia la carriera da allenatore. L’esperienza più
importante è stata la panchina dell’Imperia.
CASERTA. La Casertana è una co-
razzata inarrestabile. Passano a di-
ciotto i risultati utili consecutivi della
corazzata di Ugolotti. I colori rosso-
blu hanno ormai invano le pagine na-
zionali dei maggiori quotidiani e
magazine di settore. D’Alterio e soci
sopra la Juventus nei numeri di un
record, che potrebbe essere desti-
nato a durare a lungo. Anche il Sor-
rento si è dovuto inchinare sotto i
colpi di una squadra ormai lanciata
verso la conquista del biglietto utile
per il salto di categoria. I falchetti
continuano ad inanellare numeri im-
portanti come quello relativo ai mar-
catori a referto. Con la segnatura di
Ciro Favetta, autore del raddoppio,
passano a dodici i realizzatori stagio-
nali. Ennesima dimostrazione di po-
tenza di una compagine che ha
trovato nella forza del collettivo
l’arma segreta per primeggiare in un
girone molto equilibrato. La promo-
zione è cosa fatta ormai ad undici
giornate dalla fine con tredici punti di
vantaggio rispetto alla nona posi-
zione.
Manca solo la matematica, che a
breve suggellerà il lavoro certosino di
un sodalizio orientato ad un futuro
solido nel mondo professionistico.
Ma i falchetti a guardare indietro non
ci pensano affatto.
I tre punti nel derby contro i rossoneri
napoletani hanno consentito di stac-
care in classifica le altri contendenti
e di lanciarsi in una fuga solitaria,
che potrebbe continuare fino al ter-
mine della stagione. Mancino e
compagni vogliono riscattare in ma-
niera piena le amarezze di venti anni
della tifoseria locale.
Vincere il campionato, arrivare primi
in graduatoria costituirebbe un ulte-
riore premio per un sacrificio degli ul-
timi lustri. Ritornare nel calcio che
conta dalla porta principale con la
consapevolezza di poter recitare un
ruolo di primo piano nel prossimo fu-
turo.
La fase difensiva perfetta, testimo-
niata dai numeri che vedono i caser-
tani al primo posto nella speciale
griglia delle retroguardie meno bat-
tute (quindi gol subiti), abbinata alla
capacità di approfittare in maniera ci-
nica delle situazioni favorevoli hanno
fatto del collettivo la migliore espres-
sione del professionistico nazionale
in termini di risultati.
Questo pomeriggio nell’anticipo di
Castel Rigone, il popolo rossoblu ac-
correrà in massa nella prima uscita
da capolista solitaria per ribadire in
maniera chiara che Caserta è tor-
nata.
Nicola Maiello
casertana vetta solitariaDiciotto risultati utili consecutivi. Oggi sotto il Castel Rigone
14 15/02/2014 SPORT/Casertana
Accadde oggi... 2004Chi l’ha visto
Fumagalli
CLASSIFICA
CASERTANA 44
Teramo 41
Cosenza 40
Foggia 40
Castel Rigone 33
Chieti 32
Ischia Isolav. 32
Aversa 31
Vigor Lamezia 31
Melfi 30
Poggibonsi 29
ACR Messina 29
Tuttocuoio 27
Martina 24
Sorrento 23
Aprilia 23
Arzanese 21
Gavorrano 20
CASERTA. E' trascorsa via, tra voci di mercato e
cambi al vertice, a livello societario, la settimana
di pausa della Juve Caserta, sosta dovuta, ricor-
diamo, alle Final Eight di Coppa Italia disputatesi,
al Mediolanum Forum di Assago, dal 7 al 9 Feb-
braio scorsi, e che hanno visto il primo, storico,
successo della Dinamo Sassari, che ha posto fine
allo strapotere di Siena, vincitrice delle ultime 5
edizioni consecutive. I giocatori della Juve hanno
potuto staccare la spina, tra ritorni a casa e periodi
con le famiglie, mentre i tifosi hanno potuto rad-
drizzare le antenne sulla questione mercato, visto
che Atripaldi e Iavazzi hanno lavorato su alcuni
obiettivi che poi non si sono concretizzati. Il primo
nome che era venuto fuori, già sul finire della
scorsa settimana, è stato quello di Taquan Dean,
che avrebbe dovuto rimpiazzare Chris Roberts
che, nelle ultime settimane, non stava impressio-
nando, oltre ad essere afflitto da alcuni problemi
fisici, anche se di lieve entità. Ma non c'è voce di
mercato, quest'anno, a Caserta se non c'è l'as-
sioma con quello che, da Settembre, è il leit motiv
di tutti i discorsi affrontati, da un comune bar fino
alla stanza dei bottoni bianconera, vale a dire Ste-
fhon Hannah. Il play maker di Chicago è tornato,
sulla graticola, dopo la pessima prestazione di Mi-
lano (che è stata pessima a livello generale se vo-
gliamo dirla tutta), pessima prestazione non solo
a livello tecnico, ma anche, e soprattutto, a livello
di atteggiamento, con l'ex Koszalin nuovamente
accusato di essere quasi disinteressato ai destini
della squadra, situazione della quale è stato sem-
pre accusato da quando veste la casacca della
Juve.
Per l'eventuale sostituzione di Hannah il nome che
è più rimbalzato in questa settimana è stato quello
di Marques Green: il play maker tascabile, con
passaporto macedone, sta giocando a Sassari
(7.9 punti e 4.4 assist di media in campionato e
8.6 punti e 6.4 assist di media in Eurocup) dove
sembra che la convivenza con Travis Diener non
sia gradita da un giocatore che si è sempre
espresso al meglio quando è potuto essere il ful-
cro del gioco, con annesso minutaggio ampia-
mente superiore ai 30 minuti, tutte situazioni che
a Caserta si verificherebbero.
Per ora sia quella di Green che quella di Dean
sembrano essere solo voci, il rooster resterà
quello attuale alla ripresa delle ostilità, con Atri-
paldi che ha comunque confermato che la società
resta vigile sul mercato. Intanto ecco le novità so-
cietarie: Raffaele Iavazzi ha assunto, oltre alla ca-
rica di componente dell’Organo direttivo, la carica
di presidente onorario, mentre Carlo Barbagallo
è il nuovo presidente del club bianconero. Il CdA
è completato da Marco Atripaldi, che curerà la
parte operativa del club.
Sabato torna il campionato, la Juve è attesa dalla
sfida interna contro Reggio Emilia, anticipata al
sabato sera per gli impegni europei della Grissin
Bon. La squadra allenata da Max Menetti do-
vrebbe recuperare Andrea Cinciarini, che ha sal-
tato le Final Eight di Assago causa un problema
ad un polpaccio; 27 anni, romagnolo di Cattolica,
è un play maker cresciuto molto negli ultimi anni,
soprattutto a livello di continuità. Reduce da un
buonissimo Europeo con la nazionale, è un gioca-
tore che sa fare canestro ma che passa anche
molto bene la palla, sa coinvolgere i compagni e li
sa mettere in ritmo, oltre ad essere un discreto di-
fensore. Al suo fianco un altro confermato, Troy
Bell: da Minneapolis, 33 anni, trascorsi in Italia a
Biella, Casale Monferrato, Soresina, Sant'Antimo
e Barcellona, è alla sua seconda esperienza a
Reggio Emilia, avendoci già giocato, dal Gennaio
al Maggio 2011, in Legadue, contribuendo alla sal-
vezza della squadra. Nel Febbraio 2013 ritorna a
Reggio Emilia e, con quasi 14 punti di media, con-
tribuisce all'ottimo finale di stagione degli emiliani.
E' una guardia dal grande talento offensivo, peri-
colosissimo se in giornata, può adattarsi anche da
play maker per la buona propensione al passag-
gio, tira e penetra alla stessa maniera, tallone
d'Achille le palle perse, tende a collezionarne pa-
recchie nell'arco della stessa partita. A completare
il back court l'innesto di maggior rilievo dell'estate,
forse non solo emiliana, vale a dire James White:
ala piccola di 200 cm per 98 kg, 31 anni, è sopran-
nominato "The Flight" (il volo) per le grandissime
capacità fisico/atletiche di cui è dotato. Trascorsi
in Italia a Sassari e Pesaro, la scorsa stagione s'è
tolto la soddisfazione di tornare in NBA (solo as-
saggiata, nel 2007 e nel 2009, a San Antonio e
Houston): 61 partite, tra Regular Season e Play
off, con la casacca degli New York Knicks, poco
più di 7 minuti di utilizzo medio. Per l'Europa resta
un giocatore di assoluto spessore, alle indiscusse
qualità atletiche aggiunge la penetrazione (prati-
camente inarrestabile quando riesce ad attaccare
il ferro) e il tiro da fuori, che non è la specialità
della casa, ma che va comunque contenuto. Molto
presente anche a rimbalzo e in difesa, ottimo stop-
patore.
Dalla panchina un altro dei volti nuovi della Grissin
Bon, vale a dire Rimantas Kaukenas: arrivato per
sostituire l'inadeguato Coby Karl, la guardia li-
tuana, a 37 anni suonati, sta vivendo una seconda
giovinezza in terra emiliana. Giocatore che porta
assoluta leadership e carisma, è un tiratore mici-
diale sia da 3 punti che in avvicinamento, oltre ad
essere un ottimo difensore ed un giocatore molto
aggressivo. Ariel Filloy ha il ruolo di secondo play
maker: argentino di Cordoba, ma in possesso di
passaporto italiano, viene da una discreta sta-
gione, in Legadue, con la maglia di Trieste (13.6
punti, 3.1 assist e 3.9 rimbalzi di media). Giocatore
rapido, classico play maker di corsa e ritmi alti, è
un giocatore d'impatto che non va fatto attaccare
comodamente, soprattutto in penetrazione.
In posizione di ala grande Michele Antonutti:
nato e cresciuto ad Udine, dove si forma cestisti-
camente, è alla seconda stagione e mezzo di fila
a Reggio Emilia, dove è arrivato nel Febbraio del
2012, aiutando gli emiliani a tornare in serie A.
Nato come ala piccola, in questi ultimi due anni è
diventato un'ala grande, ruolo dove sfrutta molto
la sua principale caratteristica, ovvero il tiro da 3.
Sta migliorando molto anche a livello di presenza
a rimbalzo, buon difensore, ovviamente, in situa-
zione di quintetto "alto", può tornare a giocare da
ala piccola serenamente. In posizione di centro
uno dei baby provenienti dalla "cantera" reggiana,
Riccardo Cervi: pivot di 214 cm per 105 kg, 22
anni, sta continuando nei suoi notevoli passi
avanti. Cervi ha smussato alcuni i limiti a rimbalzo
e a livello di cattiveria agonistica, sfrutta bene le
sue lunghe leve nel fondamentale della stoppata,
in attacco è pericoloso se riesce a ricevere in pro-
fondità. Mentre è possibile il recupero di Cinciarini,
è sicura l'assenza di Greg Brunner, che si è pro-
curato uno strappo muscolare che lo terrà ai box
per ben 40 giorni. A dar man forte al reparto interni
arriverà, o meglio tornerà, Angelo Gigli: ala/pivot
romana classe 1983, 209 cm per 104 kg, in pre-
stito da Milano dove giocava poco, fa ritorno a
Reggio Emilia dopo averci già giocato dal 2003 al
2006. Ottima presenza, a rimbalzo, su ambo i lati
del campo, giocatore che, negli anni, ha messo
anche un buon tiro dalla medio/lunga distanza,
che è diventata una consuetudine che lo rende ul-
teriormente pericoloso. Dalla panchina una delle
maggiori curiosità del rooster emiliano, vale a dire
Ojars Silins: ala lettone di 20 anni, 201 cm per 96
kg, dal 2010 a Reggio Emilia dove ha svolto tutte
le categorie giovanili, finalmente ha l'opportunità
di mettersi in mostra, definitivamente, in prima
squadra. Giocatore che abbiamo conosciuto agli
ultimi Europei under 20 (vinti dalla nostra nazio-
nale proprio in finale contro la Lettonia), gode di
grossa considerazione da parte di tutto lo staff reg-
giano, Menetti in primis. Talento naturale, buon tiro
e buoni movimenti, continua nella sua notevole
crescita. Il figliuol prodigo Matteo Frassineti, tor-
nato a Reggio Emilia dopo una discreta stagione,
in Legadue, ad Imola (12 punti di media), e i gio-
vani Federico Mussini e Giovanni Pini, comple-
tano un rooster che, in quintetto, comincia con
Cinciarini, Bell, White, Silins e Cervi.
Francesco Padula
1515/02/2014SPORT/Juvecaserta
JUVE miraggi di mercatoDopo le tante voci il rooster non cambia. Sfida con Reggio
Marco Atripaldi