1
dal 1859
LA BANCA DEL TERRITORIO
Cassa di Risparmio di Cento spa
RELAZIONI E BILANCIO
ESERCIZIO 2011
Approvato dal CdA
Nella seduta del 20 marzo 2012
Progetto del Consiglio di Amministrazione sottoposto alla
Approvazione dell'Assemblea degli Azionisti del 24-04-2012
2
CASSA DI RISPARMIO DI CENTO SPA
PRESIDENTE
Carlo Alberto Roncarati
DIRETTORE GENERALE
Ivan Damiano
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Carlo Alberto Roncarati Presidente
Mauro Manuzzi Vice Presidente
Antonino Balboni
Luigi Chiari
Paolo Martinelli
Ugo Poppi
Vincenzo Tassinari
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
COLLEGIO SINDACALE
Domenico Livio Trombone Presidente
Massimo Calanchi
Dario Alessio Taddia
Sindaco Effettivo
Sindaco Effettivo
SOCIETA' DI REVISIONE
KPMG spa
3
ASSETTO SOCIETARIO al 31/12/2011
n. azioni quota %
Fondazione Cassa di Risparmio di Cento 6.722.291 51,39%
Holding Cassa di Risparmio di Cento 2.046.000 15,64%
Fi. Ma. Srl 1.423.712 10,88%
Altri privati (n. 6.638 ) 2.889.190 22,09%
-----------------------------
Totale 13.081.193 100,00%
4
ARTICOLAZIONE TERRITORIALE al 31 dicembre 2011
SEDE E Cento (Fe) - via Matteotti, 8/b
DIREZIONE GENERALE tel. 051/68.33.111 - fax 051/68.33.443
www.crcento.it
FILIALI (49) Provincia di Ferrara (n.21) Cento – sede di Cento
Cento - agenzia di città n.1
Cento - agenzia di città n.2
Cento – agenzia di città n.3
Alberone
Bondeno Casumaro
Coronella
Dodici Morelli
Dosso
Ferrara
Ferrara Est Ferrara Sud
Ferrara4
Ferrara5
Mirabello
Poggio Renatico Renazzo
Sant'Agostino
San Carlo
Vigarano Mainarda
Provincia di Bologna (n.17) Bologna
Bologna Due Torri Bologna Murri
Castello d'Argile
Casalecchio di Reno
Castel Maggiore
Crevalcore
Galliera - San Venanzio Lippo di Calderara di Reno
Ozzano dell’Emilia
Pieve di Cento
Stiatico
San Giovanni in Persiceto San Lazzaro di Savena
San Matteo della Decima
San Pietro in Casale
Venezzano
Provincia di Modena (n.11) Modena
Modena Due Modena Tre
Castelfranco Emilia
Campogalliano
Finale Emilia
Massa Finalese
Nonantola Rami-Ravarino
Sassuolo
Vignola
5
AVVISO DI CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA
Pubblicato sul quotidiano Il Resto del Carlino del 23 marzo 2012.
CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA
I Signori Azionisti sono convocati in assemblea Ordinaria e Straordinaria in prima
convocazione il giorno 24 aprile 2012, alle ore 15.00, presso il Centro Polifunzionale
Pandurera in Cento (Fe), Via XXV Aprile n. 11, ed, eventualmente, in seconda
convocazione il giorno 26 aprile 2012, alle ore 15.00, presso la sede legale della Società in Cento
(Fe), sala di rappresentanza con ingresso da corso del Guercino n. 32, per la trattazione del
seguente
ORDINE DEL GIORNO
Parte Ordinaria:
1) Bilancio al 31 dicembre 2011 e deliberazioni relative;
2) Fondo acquisto azioni proprie e modalità per la negoziazione delle medesime;
3) Informativa sull’attuazione delle politiche di remunerazione adottate nell’esercizio 2011.
Approvazione, ai sensi dell'art. 6 dello Statuto sociale, delle politiche di remunerazione per
l’anno 2012 a favore dei Consiglieri di Amministrazione, dei dipendenti e dei collaboratori non
legati alla Società da rapporto di lavoro subordinato;
Parte Straordinaria:
1) Proposta di aumento del capitale sociale a titolo gratuito da Euro 67.498.955,88 ad Euro
77.141.664,60 mediante imputazione a capitale della riserva derivante dalla valutazione degli
immobili di proprietà della Società in sede di prima applicazione dei principi contabili IAS
risultante dal Bilancio al 31 dicembre 2011, emissione di nuove azioni e loro assegnazione
gratuita. Conseguente modifica dell’articolo 5 dello Statuto sociale. Delibere inerenti e
conseguenti.
Cento, 23 marzo 2012
p. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
IL PRESIDENTE
Dott. Carlo Alberto Roncarati
6
Indice generale
Relazione del Consiglio di amministrazione pag. 7
Proposta di distribuzione dell’Utile pag. 32
Schemi del Bilancio di impresa pag. 33
Nota Integrativa pag. 41
Allegati pag. 157
Attestazione sul Bilancio di esercizio pag. 169
Relazione del Collegio sindacale pag. 171
Relazione di certificazione del bilancio pag. 179
7
RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
SIGNORI AZIONISTI
La nostra banca chiude il 2011 con un utile di 4,075 milioni. Il risultato è stato ottenuto in un anno
che ha visto la nostra nazione al centro della speculazione internazionale, lo spread, fra i titoli di
stato italiani e quelli tedeschi è salito fino a oltre i 500 punti nel corso dell’estate in un contesto
macro di profonda crisi economica e incertezza che ha poi obbligato il paese a scelte politiche ed
economiche non convenzionali.
In questa situazione la Cassa di Risparmio di Cento Spa (in seguito la Cassa o la Banca) ha
mantenuto la rotta e i principali numeri del bilancio indicano che la scelta è stata corretta.
La politica aziendale è stata tesa al contenimento dei rischi pur senza far mancare il sostegno
all’economia locale con una strategia che si è modificata nel prosieguo dell’esercizio. Se infatti nel
corso del primo semestre vi era stato un importante aumento degli impieghi economici anche
sacrificando l’equilibrio patrimoniale derivante dal rapporto raccolta diretta/impieghi, il
peggioramento del contesto macro economico e del clima di fiducia verso l’Italia ha spostato
l’attenzione sulla raccolta diretta, vera benzina di una banca tradizionale ed indicatore della fiducia
della nostra clientela. Nel complesso, l’anno chiude infatti con la raccolta diretta da clientela retail
in aumento del 5,4% che significa uno stock pari a 2.020,4 milioni contro i 1.916,3 di fine 2010.
La raccolta indiretta è invece in leggero calo per effetto della crisi dei mercati finanziari; infatti
passa da 1.899,7 milioni del 2010 a 1.857,4 milioni del 2011. La somma delle due componenti
della raccolta vede perciò un dato al 31/12/2011 pari a 3.877,8 milioni contro i 3.816,0 milioni al 31
dicembre 2010, con un incremento complessivo del 1,6%.
Sul lato dell’attivo di bilancio, la efficiente politica di contenimento del rischio ha invece ottenuto
come risultato la diminuzione degli impieghi per cassa verso clienti passando da 1.923,3 milioni a
1.871,4 milioni con una riduzione del 2,7%. Tenuto conto del credito intermediato ed erogato
tramite i nostri sportelli pari a 73,0 milioni di euro, il totale dei crediti effettivamente erogati è di
1.944,4 milioni di euro, con un incremento del 1,1% rispetto al 2010. In aumento del 2,4% gli
impieghi di firma. La componente a medio lungo termine si colloca al 67,5% (era il 68,4% nel
2010) degli impieghi per cassa in coerenza con quanto previsto nel piano triennale. Le attività
deteriorate ovvero i crediti dubbi totali lordi sono circa 165,1 milioni con un incremento del 5,8% a
testimonianza della grave crisi economica che stiamo attraversando. La percentuale di incidenza sul
totale dei crediti netti verso clienti è perciò salita al 6,9% dal 6,6% del 2010 anche a causa della
diminuzione dello stock degli impieghi per cassa di fine periodo.
In sintesi la banca presenta volumi totali stabili sia dal lato raccolta che degli impieghi, con un buon
equilibrio di liquidità.
Il conto economico presenta un margine di interesse di 44,6 milioni, in calo sul 2010 del 7,1%
dovuto all’impennata del costo della raccolta, trascinato al rialzo dall’esplosione dello spread dei
nostri titoli di stato sui bund tedeschi. Ciò ha comportato una quasi immediata necessità di pagare la
raccolta da clienti in modo coerente alle attese dei mercati, anche locali come il nostro.
Le commissioni nette aumentano del 9,4% sul 2010. Ciò è dovuto alla riduzione delle commissioni
passive, a seguito di una efficiente ed attenta politica di gestione dei servizi ed all’incremento delle
commissioni sui servizi innovativi offerti alla clientela. La caduta della propensione al rischio e la
ricerca di prodotti di liquidità da parte della clientela hanno contribuito al calo dei volumi sul
risparmio gestito che nonostante tutto si mantengono su livelli importanti per le nostre gestioni
(oltre 300 milioni di euro, compreso i conti di liquidità).
Il contributo del comparto finanza è stato pari a 2,2 milioni circa realizzato in un contesto molto
volatile ed estremamente negativo. Il margine di intermediazione scende perciò a 71,266 milioni
(-3,7% sul 2010). L’attenta valutazione del portafoglio crediti, nonostante il perdurare e per certi
8
versi l’aggravarsi della crisi in atto ormai dal 2007, ha portato ad una minore rettifica dei crediti
stessi del 12,4% (14,7 milioni contro i 16,7 del 2010), in gran parte dovuto alla ripresa di valore sui
crediti in “bonis” per 1,9 milioni; rimangono invariate le rettifiche sul credito anomalo (16,6 nel
2011, erano 16,4 nel 2010). Il costo del personale, come le spese amministrative diminuiscono
evidenziando una attenzione ai costi costante e molto efficace. La somma delle due voci è pari a
47,1 milioni, in calo del 1,5% rispetto al 2010. Il “Cost income ratio”1 si attesta pertanto al 66,4%,
in aumento rispetto allo scorso anno per effetto, come detto, della diminuzione dei ricavi.
Al netto delle imposte sul reddito d’impresa (il tax rate è leggermente diminuito, passando dal
56,7% del 2010 al 55,3% del 2011), l’utile è pari a € 4.075.564, superiore del 1,6% all’anno
precedente, il ROE2 (Return On Equity) è pari al 2,31%.
Il Consiglio di Amministrazione, valutato il progetto di bilancio, ha deliberato di proporre
all’assemblea dei soci del prossimo aprile un dividendo di 0,18 euro per azione, corrispondente ad
un pay-out del 57,8%, non modificando la politica di autofinanziamento della banca attraverso la
capitalizzazione degli utili non distribuiti.
Il Tier1 si attesta all’ 8,94% ed il total capital ratio al 11,07% (come definiti da Banca d’Italia).
Il 2011 è il quinto anno, contando anche il 2007, in cui è esplosa la bolla dei sub-prime e in cui si
protrae la crisi epocale in cui stiamo vivendo. Iniziato con previsioni di crescita del PIL positive,
previste anche dalla Banca d’Italia soprattutto per l’impulso delle esportazioni, si è concluso invece
con un calo del PIL dello 0,2%, perciò siamo ritornati in recessione. La nostra banca continuerà a
navigare nel mare tempestoso della crisi ancora per certi versi indecifrabile, ma come sempre sarà al
fianco delle famiglie e delle imprese del nostro territorio.
1. IL CONTESTO INTERNAZIONALE, IL MERCATO INTERNO, L’ECONOMIA DEL
NOSTRO TERRITORIO.
I principali uffici studi della nazione, in primis quello della Banca d’Italia, calcolano che il PIL del
2011 delle economie globali sia aumentato del 3,8% sul 2010; l’area dell’Euro del 1,6% e gli USA
del 1,7%. Nel terzo trimestre, l’attività economica nei principali paesi avanzati al di fuori dell’area
dell’euro ha accelerato. Negli Stati Uniti il PIL è cresciuto del 1,8% sul trimestre precedente in
ragione d’anno, spinto dalla ripresa dei consumi e degli investimenti. In Giappone l’attività
produttiva dopo essersi contratta nel primo trimestre ha avuto un forte rimbalzo, pari al 5,6%, nel
secondo. Nel Regno Unito il PIL ha accelerato al 2,3% spinto dall’accumulo delle scorte a fronte
del ristagno dei consumi. Quello che sembrava quindi un anno di consolidamento dopo la ripresa
del 2010 e il tonfo del 2009 si è invece rivelato un anno di rallentamento specialmente nel corso
della seconda parte del 2011.
Nel quarto trimestre, secondo gli indicatori congiunturali più recenti, l’attività nelle maggiori
economie avanzate si sarebbe indebolita nettamente. In Europa si è improvvisamente aggravato il
problema del “debito sovrano”, con conseguenze rilevanti sia sulle economie finanziarie che reali.
Infatti nonostante i bassi tassi di interesse e di inflazione il livello del debito pubblico rapportato al
PIL di alcuni paesi, fra cui il nostro, unitamente alla conclamata difficoltà della Grecia, sono stati
causa di forti pressioni sulla tenuta dell’intera Eurozona.
L’aumento dello spread fra i titoli di stato europei e quelli tedeschi, unitamente alla normativa
Basilea 3, che entrerà in vigore nei prossimi anni, ma che il mercato ha già scontato, hanno causato
le note difficoltà di raccolta del settore bancario europeo, con conseguenti aumenti del costo della
raccolta oltre che di scarsità della stessa. Ciò ha indotto la BCE ad effettuare il programma LTRO
(Long Term Refinancial Operation) al fine di ridurre i probabili effetti di credit crunch sulla
1 Cost Income Ratio: così come definito a pag. 18
2 ROE : : così come definito a pag. 18
9
economia reale (stimato in 5.000 miliardi di euro a livello globale dovuti in parte alle c.d. riduzione
di attività delle banche o “deleveraging”).
L’indicatore €-coin calcolato dalla Banca d’Italia, che fornisce una stima della dinamica trimestrale
del PIL dell’area euro depurata dalle oscillazioni di breve periodo, si è collocato in ottobre su valori
negativi. Il peggioramento si è tuttavia arrestato in dicembre. Le aspettative delle imprese registrate
nei recenti sondaggi hanno rilevato un diffuso pessimismo.
Il primo decennio dell’euro come moneta fisica coincide con la sua crisi più acuta. In dieci anni la
divisa comunitaria si è rafforzata nei confronti delle principali valute internazionali (il valore in lire
nel febbraio 2002 era 2.238 per il dollaro americano, 3.122 per la sterlina inglese, 1.317 per il
franco svizzero e 16,83 per lo yen giapponese mentre nel febbraio 2012 il valore tradotto in lire è di
1.466 per il dollaro americano, 2.332 per la sterlina inglese, 1.613 per il franco svizzero e 19,24 per
lo yen giapponese. Perciò l’euro si è apprezzato nominalmente nei confronti delle divise dei paesi
anglosassoni e si è deprezzato nei confronti dello yen e della moneta rifugio per eccellenza il franco
svizzero. L’andamento della valuta comune ha però consentito il forte miglioramento della
competitività tedesca al punto che nel 2011 la bilancia commerciale ha generato un surplus di oltre
154 miliardi di euro.
Nel corso dell’estate è letteralmente esploso il c.d. spread fra i nostri titoli di stato e gli analoghi
titoli tedeschi fino a raggiungere un picco di oltre 500 punti base. Nonostante il deficit/PIL del
nostro sia mediamente inferiore agli altri Paesi, l’elevato livello del debito pubblico che sfiora il
120% del PIL, ha costretto le autorità di governo a realizzare ben tre manovre fiscali compreso il
decreto “Salva Italia” per complessivi 81,2 miliardi di euro (netto fra maggiori entrate e minori
uscite) con orizzonte 2014. Il contributo delle entrate è pari al 64% dell’intera manovra con
l’obiettivo del pareggio di bilancio già dal 2013.
Secondo le stime il nostro Paese vedrà un calo del PIL nel 2012. Le storiche criticità dell’Italia, che
si possono riassumere nell’enorme livello del debito pubblico (oltre 1900 miliardi di euro), nelle
diffuse inefficienze e nell’eccesso di burocrazia, ci costringeranno a cambiamenti epocali. Il già
difficile contesto internazionale sarà per l’Italia aggravato, per molti anni, dalla necessità di
perseguire un’austerità di bilancio e fiscale nonostante nel periodo 1993 – 2013 il paese avrà
prodotto un avanzo primario statale di 711 miliardi di euro a prezzi correnti, più del doppio della
Germania (325). Sempre nello stesso periodo 1993 – 2013 l’Italia ha pagato e pagherà un
quantitativo cumulato di interessi sul suo debito pubblico per la cifra record di 1.742 miliardi di
euro a prezzi correnti (solo in parte coperto dal succitato avanzo primario) e questo costituisce
un’emorragia di risorse anche verso l’estero sottratte al nostro sviluppo. Gioca però a nostro favore
la crescita del debito aggregato (comprensivo del debito delle pubbliche amministrazioni, delle
famiglie e delle imprese non finanziarie) che è cresciuto nel periodo 1995 – 2010 del 52%, contro
l’aumento dello stesso aggregato del 43% della Germania, dell’81% della Francia, del 112% della
Gran Bretagna e del 148% della Spagna. Il problema forse più rilevante delle banche nel 2011 è da
individuare nel rapporto fra portafoglio crediti e depositi: il Fondo Monetario Internazionale (FMI)
considera ottimale un rapporto del 110%.
Si pensi che in Irlanda tale rapporto era arrivato al 215%. L’origine della crisi, è già stato detto più
volte, va ricercato nella bolla immobiliare mondiale che in Italia non è esplosa con la violenza di
altre parti d’Europa e del mondo (Irlanda, Spagna e Portogallo) in quanto la crescita del mercato
immobiliare è stata in linea con quella del PIL ed il rapporto globale crediti/depositi è pari al 133%;
recenti ricerche stimano in un 9% il calo potenziale del prezzo delle case in Italia.
Un’ approfondita ricerca pubblicata sul Sole 24 Ore, indica l’Emilia Romagna al quinto posto di
una graduatoria delle regioni che nel quinquennio 2007 – 2011 hanno reagito meglio alla crisi
mondiale. L’indice sintetico di valutazione coniuga sia informazioni di contesto sia di performance
dell’economia imprenditoriale italiana valutando otto variabili. Ci precedono la Liguria, il Trentino,
il Lazio e la Lombardia. Dietro troviamo, con una certa sorpresa il Veneto, il Piemonte e altre
regioni del nord come il Friuli.
10
Il 2011 è stato un anno a due facce anche in Emilia Romagna. Ad un primo semestre orientato alla
moderata ripresa è seguito un rallentamento più accentuato sul finire dell’anno. Il settore delle
costruzioni è l’unico rimasto permanentemente in negativo rispetto al 2010 con una diminuzione
stimata del 2,3% del volume d’affari. La nostra regione si conferma Export oriented con un volume
delle esportazioni stimato in 35,7 miliardi di euro e un volume di importazioni pari a 22,6 miliardi.
Le tre province in cui insiste la Cassa registrano un volume di export pari a 8,2 miliardi per Bologna
1,8 per Ferrara e 7,6 miliardi per Modena contro un volume di import rispettivamente di 5 miliardi,
763 milioni e 3,7 miliardi. Tutti valori in crescita sul 2010. In particolare nella provincia di Ferrara
si nota un boom di importazioni da Russia e Brasile di olii e grassi vegetali e animali.
L’occupazione ha continuato e continua a soffrire con un sensibile incremento delle ore di CIGS in
deroga.
Sono altresì in aumento i fallimenti delle società di capitali. I finanziamenti alle imprese tendono a
diminuire con un calo globale per la provincia di Ferrara dello 0,2% (media E.R. + 1,9%). Nel terzo
trimestre si intensifica altresì il tasso di decadimento dei prestiti cioè del rapporto tra nuove
sofferenze e totale dei prestiti in bonis.
L’esportazione totale di prodotti agricoli è stata di circa 152 milioni di euro, l’importazione circa 61
milioni. Per finire un accenno alla città che da sempre ospita la nostra sede: Cento. Il 2011 ha visto
il cambio dell’amministrazione locale, ci si aspetta che ciò possa portare anche benefici economici
al territorio che da sempre vive le emergenze viabilità ed infrastrutture come freno allo sviluppo. La
propensione imprenditoriale della nostra città potrebbe trarne benefici e vantaggi al fine di creare
occupazione e crescita che in questi anni è mancata.
2. L’ANDAMENTO DEI MERCATI FINANZIARI
Negli ultimi mesi del 2011 le tensioni sul debito sovrano nell’area dell’euro si sono inasprite,
estendendosi a molti paesi dell’area ed assumendo rilevanza sistemica. I corsi dei titoli di stato
hanno risentito dell’incertezza sui meccanismi di gestione della crisi e del peggioramento delle
prospettive di crescita dell’area dell’euro. L’avversione al rischio degli investitori ha accentuato il
flight-to-quality e i deflussi di capitali dalle economie cosiddette periferiche. I mercati azionari e
delle obbligazioni societarie dell’area dell’euro, caratterizzati da una elevata volatilità, hanno
penalizzato i titoli del comparto bancario. I prezzi delle azioni delle banche quotate sono scesi ai
livelli di 0,20–0,30 di book-value., ovvero il 20–30% del patrimonio netto tangibile. Le condizioni
dei mercati azionari e i premi per il rischio delle banche sono in parte migliorati dopo l’operazione
di rifinanziamento (Ltro) dell’Eurosistema del 21 dicembre.
Nonostante le decisioni prese nei vertici europei del 26 ottobre e del 9 dicembre 2011 in merito alla
governance del sistema euro, al rafforzamento degli strumenti di stabilizzazione finanziaria EFSF
ed ESM, all’incremento della dotazione patrimoniale per le banche sistemiche e alla facilitazioni
per l’accesso alla raccolta a più lungo termine, le tensioni sul debito sovrano dell’area euro si sono
aggravate risentendo del deterioramento del quadro macroeconomico e dei ripetuti declassamenti
dei titoli sovrani e delle banche di alcuni paesi europei. Il 13 gennaio l’agenzia di rating Standard &
Poor’s ha declassato il debito sovrano di nove Paesi dell’area dell’euro, tra cui la Francia, che ha
perso la tripla AAA, la Spagna e l’Italia.
Le misure di sostegno alla liquidità adottate dalla BCE alla fine di dicembre, contrastando il rischio
di una crisi nella capacità di raccolta delle banche, hanno contribuito in parte a ridurre la rischiosità
percepita. Nell’autunno i corsi azionari hanno recuperato parte delle perdite registrate in estate.
A fine anno gli indici azionari mondiali in valuta locale sono risultati negativi per un 7,50% circa
mentre gli indici americani (S&P500 e Dow Jones ) sono risultati positivi dello 0,6% e del 6%
rispettivamente. Negativi tutti i mercati europei con l’Eurostoxx50 che ha segnato un – 18% circa e il Ftsemib – 26%; Atene è risultata la peggiore delle borse europee con un meno 52%. Il problema
11
dell’Europa è ben evidenziato in queste fredde risultanze dei mercati. Ci piace però sottolineare che
l’asset che dal 1997 ad oggi ha reso mediamente il 9% annuo netto è stato l’oro che al prezzo di
42,5 €/grammo (quotazione della Borsa di Milano del 14/2/2012) è praticamente quadruplicato dai
corrispondenti 11,36€/grammo del febbraio 1997.
La crisi originata dai sub-prime del 2007 è, per l’Italia, peggiore della crisi degli anni 30 (fonte
elaborazione Il Sole 24ore su dati Istat e Fmi). L’andamento dei tassi, in particolare l’euribor a 3
mesi, l’indicatore di base per quasi tutti i contratti di finanziamento, ha avuto un trend altalenante
passando da un livello di poco superiore all’1% ad inizio anno, all’1,6% in estate per poi chiudere
l’anno sui livelli di 1,3%. L’andamento del costo della raccolta è invece stato in controtendenza
rispetto al parametro base per quanto già detto in precedenza, ovvero per l’esplosione dello spread
fra i nostri titoli di stato e i bund tedeschi. Gli impatti sul costo della raccolta hanno avuto il riflesso
più immediato sull’innalzamento del costo degli impieghi alla clientela. I prestiti alle imprese, al
netto delle sofferenze e dei pronti contro termine, hanno mostrato tassi di crescita attorno al 3% sui
dodici mesi per tutto il 2011. La crescita si è sostanzialmente azzerata per le imprese di piccola
dimensione (0,4%). Una recente indagine condotta dalla Banca d’Italia in collaborazione con il Sole
24 Ore evidenzia che circa un terzo delle imprese segnala una posizione di liquidità giudicata
insufficiente per il primo trimestre del 2012. La capacità di raccolta obbligazionaria delle società
italiane è migliorata nel bimestre ottobre – novembre 2011, di converso è peggiorata la raccolta sul
mercato azionario. Le operazioni di fusione e acquisizione hanno invece confermato i segni di
ripresa registrati alla fine del 2010: sulla base di dati Thomson Reuters Datastream, nel terzo
trimestre 2011 le società italiane avrebbero effettuato trentuno operazioni per un controvalore di 3
miliardi di Euro; valori in linea con quelli registrati in Francia e Germania e significativamente
superiori a quelli registrati in Spagna. Nei primi dieci mesi del 2011 gli investimenti diretti di
italiani all’estero sono stati pari a 38,3 miliardi di Euro (contro i 13,2 dello stesso periodo 2010).
Gli investimenti diretti esteri in Italia sono stati pari a 21,4 miliardi di Euro (da 6,9 dello stesso
periodo del 2010), quasi esclusivamente concentrati nella componente azionaria. Gli investimenti di
portafoglio hanno invece avuto una differente dinamica: nei primi dieci mesi del 2011: i residenti in
Italia hanno quasi azzerato gli acquisti netti di titoli azionari esteri (pari a 3,8 miliardi contro i 41
del 2010) e hanno disinvestito obbligazioni estere per 24,9 miliardi. I non residenti hanno effettuato
acquisiti netti di titoli azionari italiani per 7 miliardi contro i 0,7 nel 2010 e hanno disinvestito titoli
di debito per 22,1 miliardi (in larga parte titoli di Stato) contro investimenti netti per 65,4 miliardi
nel 2010.
Sul finire dell’anno, in un contesto caratterizzato da forti tensioni sui mercati finanziari e di
crescenti difficoltà di raccolta, il Governo Italiano ha varato il decreto legge 6 dicembre 2011 che
ha introdotto alcune misure per la stabilità del sistema creditizio italiano. Il decreto prevede, infatti,
che il Ministero dell’economia e delle finanze possa concedere, fino al 30 giugno 2012, la garanzia
dello Stato sulle passività di nuova emissione da 3 a 5 anni di durata collocate dalle banche.
L’obiettivo del provvedimento è di contenere le difficoltà di raccolta a media scadenza delle banche
e sostenere, così, la loro capacità di finanziamento dell’economia. Anche grazie a questo
provvedimento, che ha reso disponibile nuovo collaterale stanziabile, il ricorso delle banche italiane
al rifinanziamento presso l’Eurosistema è notevolmente aumentato raggiungendo i 210 miliardi di
Euro a fine dicembre. Le ultime relazioni trimestrali consolidate evidenziano che nei primi nove
mesi del 2011 la redditività operativa dei cinque maggiori gruppi bancari italiani è rimasta
sostanzialmente stabile. Il ROE stimato su base annua è risultato negativo (- 5%). Di converso si è
rafforzata la dotazione patrimoniale dei principali gruppi grazie alle operazioni di aumento di
capitale varate nel corso del 2011. A fine settembre il coefficiente CORE TIER1 aveva raggiunto in
media il valore del 8,8%, il TIER1 al 10,2% ed il TOTAL CAPITAL RATIO al 13,6%. La leva
finanziaria dei cinque maggiori gruppi, misurata dal rapporto tra il totale delle attività di bilancio e
il patrimonio di base, risultava molto inferiore a quella osservata in media per un campione di
grandi banche europee (19 a fronte di 33). Proseguono i deflussi di risparmi dai fondi comuni che
12
nel terzo trimestre hanno raggiunto la cifra di 9,3 miliardi di Euro. Al 30 settembre il patrimonio
gestito dai fondi italiani ed esteri aperti era pari a 431 miliardi di Euro in calo di 30 miliardi rispetto
ai tre mesi precedenti.
Il sistema è ancora immerso nella grande crisi del “debito” che attanaglia le economie più avanzate
del pianeta. Le principali banche centrali dei sistemi economici evoluti (FED, BOJ, BOE e BCE)
hanno inondato di liquidità rispettivamente gli USA, il Giappone, l’Inghilterra e l’Europa (la BCE
ha attuato la LTRO, il riacquisto di titoli di debito dei paesi in difficoltà e altre manovre di politica
monetaria) con le politiche non convenzionali chiamate di quantitative easying. Ad oggi gli effetti
di una vera ripresa e quindi dell’ uscita dalla crisi ancora non si vedono, il 2012 vede l’Italia entrare
in recessione e l’amministrazione Obama presentare il budget per l’anno fiscale 2013 con una
previsione di deficit di bilancio per l’anno fiscale 2012 (che si concluderà il 30 settembre) a Usd
1.300 miliardi.
L’Europa dovrà percorrere per intero il cammino dell’integrazione politica ma soprattutto fiscale;
solo così si potrà pensare di competere con gli americani e con il resto del mondo.
3. L’ATTIVITA’ DELLA CASSA
A – ANDAMENTO DELLA GESTIONE
Nelle tavole seguenti gli importi sono espressi in migliaia di Euro.
Raccolta da clienti
Di seguito si riporta la consistenza e la suddivisione della raccolta globale della banca.
Debiti verso clientela: 31/12/2011 Comp% 31/12/2010 Comp% Variaz%
Conti correnti e depositi liberi e vincolati 1.107.710 28,6% 1.043.006 27,3% 6,2%
Pronti contro termine passivi 3.511 0,1% 10.506 0,3% (66,6%)
Altri finanziamenti 1.070 0,0% 1.336 0,0% (19,9%)
Obbligazioni 642.980 16,6% 735.921 19,3% (12,6%)
Certificati di deposito 112.802 2,9% 125.532 3,3% (10,1%)
Totale Raccolta Diretta con Clientela 1.868.073 48,2% 1.916.301 50,2% (2,5%)
Titoli Guercino 152.319 3,9% 0
Totale debiti vs clientela e titoli in circolazione 2.020.392 52,1% 1.916.301 50,2% 5,4%
Raccolta indiretta 1.857.417 47,9% 1.899.746 49,8% (2,2%)
Raccolta Complessiva 3.877.809 100% 3.816.047 100% 1,6%
Composizione della raccolta indiretta (fonte dati controllo di gestione):
31/12/2011 31/12/2010
Amministrata 1.061.061 57,1% 1.056.263 55,6% 0,5%
Gestita 796.356 42,9% 843.483 44,4% (5,6%)
- di cui:
Fondi comuni 257.021 13,8% 272.676 14,4% (5,7%)
Gestioni patrimoniali 291.403 15,7% 311.398 16,4% (6,4%)
Assicurazioni ramo vita 247.933 13,3% 259.409 13,7% (4,4%)
Totale raccolta indiretta 1.857.417 100% 1.899.746 100% (2,2%)
13
Come si nota dalla tabella riassuntiva la raccolta diretta è aumentata del 5,4%. I singoli aggregati
vedono i conti correnti aumentare del 6,2%, anche per effetto dell’inizio del collocamento dei “time
deposit” e calare tutte le altre componenti; compare inoltre la voce titoli “Guercino” che concorrono
nell’aggregato raccolta diretta per una percentuale del 3,9%.
La raccolta indiretta, pari a 1.857,4 milioni, cala del 2,2% sul 2010 a livello complessivo. Le
singole componenti vedono crescere la amministrata dello 0,5% e scendere le masse del risparmio
gestito a causa dell’effetto “mercato” (deterioramento dei prezzi degli strumenti finanziari), della
minor propensione al rischio della clientela e della ricerca, più in generale, della liquidità come
forma di investimento. Nel complesso il totale della massa controllata è suddiviso con buon
equilibrio fra raccolta diretta 52,1% e 47,9% indiretta.
Impieghi a clienti
31/12/2011 Comp% 31/12/2010 Comp% Variaz.%
Conti correnti 303.032 15,2% 301.158 14,7% 0,6%
Mutui 1.101.176 55,2% 1.126.910 55,1% (2,3%) Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 6.908 0,3% 8.538 0,4% (19,1%)
Altre operazioni 169.435 8,5% 166.156 8,1% 2,0%
Attività deteriorate 128.499 6,4% 127.121 6,2% 1,1%
- di cui : scaduti da 90 a 180 gg. (status "@") 10.756 0,5% 38.182 1,9% (71,8%)
Attività cedute non cancellate ( in Bonis ) 162.333 8,1% 188.358 9,2% (13,8%)
Titoli di debito - 0,0% 5.009 0,2% (100,0%) Impieghi per cassa – totale valore di bilancio 1.871.383 93,8% 1.923.250 94,1% (2,7%)
Impieghi di firma 123.913 6,2% 120.943 5,9% 2,5%
Totale impieghi a clientela 1.995.296 100,0% 2.044.193 100,0% (2,4%)
Crediti Anomali Netti su Impieghi Totali Netti 6,9%
6,6%
Gli impieghi per cassa calano del 2,7%. Tengono gli impieghi a vista (+0,6%), mentre calano i
mutui del 2,3%, come declinato nelle strategie del piano triennale. In aumento del 1,1% le attività
deteriorate, a testimonianza dell’insistenza della crisi economica.
IMPIEGHI Lordi a Clientela Ordinaria (cassa e firma)
In ordine di grandezza dell’esposizione
31/12/2011 31/12/2010
Importo % sul totale
impieghi Importo
% sul totale impieghi
Primi 10 clienti 98.136 4,8% 87.337 4,2%
Primi 20 clienti 156.754 7,7% 142.013 6,8%
Primi 50 clienti 293.801 14,4% 270.942 13,0%
Totale impieghi lordi 2.042.834 2.086.444
Si evidenzia un leggero incremento degli indicatori di concentrazione del rischio rispetto al 2010
soprattutto a causa dei due finanziamenti (per un totale di 25,7 milioni di euro) a supporto della
cartolarizzazione “Guercino”.
14
IMPIEGHI PER CASSA NETTI, Suddivisi per BRANCHE DI ATTIVITA' ECONOMICA
COMPOSIZIONE PERCENTUALE
SETTORE E RAMO Importi %
Amministrazioni pubbliche
10.687 0,6%
Società finanziarie 60.401 3,2%
Consumatori 599.517 32,0%
Enti, Istituzioni, Unità Non Classificate 6.868 0,4%
Prodotti agricoltura silv. e pesca 87.732 4,7%
Prodotti energetici 10.707 0,6%
Minerali e Metalli ferrosi e non ferrosi 8.995 0,5%
Minerali e Prodotti a base di minerali non metallici 21.663 1,2%
Prodotti chimici 10.166 0,5%
Prodotti in Metallo escluse. Macchinari trasp. 50.171 2,7%
Macchine agricole e industriali 52.846 2,8%
Macchine da ufficio per elab. dati 4.020 0,2%
Materiale e forniture elettriche. 19.422 1,0%
Mezzi di trasporto 12.758 0,7%
Prodotti Alimentari bevande e tabacchi 40.039 2,1%
Prodotti Tessili cuoio calzature abbigliamento 21.256 1,1%
Carta, articoli in carta, editoria 11.033 0,6%
Prodotti in gomma e plastica 12.287 0,7%
Altri prodotti industriali 12.994 0,7%
Edilizia e opere pubbliche 206.065 11,0%
Servizi Commercio, recuperi, riparazioni 194.386 10,4%
Alberghi e pubblici esercizi 28.906 1,5%
Trasporti interni 16.185 0,9%
Servizi connessi al trasporto 11.913 0,6%
Servizi delle Comunicazioni 441 0,0%
Altri servizi destinati alla vendita. 359.925 19,2%
TOTALE 1.871.383 100,0%
IMPIEGHI PER SETTORE ECONOMICO
Composizione % 31/12/2011 31/12/2010
Amministrazioni pubbliche 0,6% 0,4% Imprese e quasi società finanziarie 3,2% 2,8% Società e quasi società non finanziarie 52,7% 53,6% Istituzioni soc. private e non classificate 0,3% 0,3% Famiglie (consumatori e produttori) 43,2% 42,9%
100% 100%
Dalle tabelle si mette in evidenza il forte processo di diversificazione settoriale del credito erogato.
L’alta percentuale verso i consumatori, in genere famiglie, è molto frazionata e normalmente
garantita da ipoteca.
15
Sofferenze
Nelle tabelle che seguono vengono esposti i dati relativi alle sofferenze.
INDICI SOFFERENZE 31/12/2011 31/12/2010
Sofferenze in linea capitale 76.096 58.125
Dubbi esiti 23.765 19.860
Sofferenze nette 52.331 38.265
Percentuale di copertura al netto di passaggi a Perdite e attualizzazione IAS 31,2% 34,2%
Percentuale di copertura al lordo dei crediti già passati a Perdite 49,8% 50,1%
Impieghi lordi 1.918.921 1.965.501
Svalutazioni 47.539 42.251
Impieghi netti 1.871.383 1.923.250
La percentuale di copertura delle sofferenze prima dei passaggi a perdite si mantiene sul livello del
2010, mentre cala al 31,2% il dato contabile. Le variazioni rispetto lo scorso anno risentono
principalmente degli abbattimenti per passaggi a perdite e dall’effetto “attualizzazione”, di
particolare rilevanza in un portafoglio “giovane” (ricordiamo che nel 2008 era stata ceduta la quasi
totalità delle sofferenze in essere).
Rapporto sofferenze/impieghi calcolato al lordo delle svalutazioni:
31/12/2011 31/12/2010
Sofferenze lorde 76.096 58.125
Impieghi lordi 1.918.921 1.965.501
Rapporto sofferenze lorde/impieghi lordi 4,0% 3,0%
Rapporto sofferenze/impieghi calcolato al netto delle svalutazioni
31/12/2011 31/12/2010
Sofferenze nette 52.331 38.265
Impieghi netti 1.871.383 1.923.250
Rapporto sofferenze lorde/impieghi netti 2,8% 2,0%
Indici di ingresso nuove sofferenze 31/12/2011 31/12/2010
Flussi di ingresso nuove sofferenze 31.565 39.309
Sofferenze medie dell'anno 74.254 42.186
Indice di passaggio a sofferenza 42,51% 93,18%
Flussi ingresso nuove sofferenze annuo 31.565 39.309
Impieghi medi dell'anno 1.971.312 1.877.987
Indice di passaggio a sofferenza 1,6% 2,1%
Le tabelle indicano un peggioramento degli indici di sofferenza del credito a motivo della crisi
economica che ha colpito le aziende del nostro territorio. Si evidenzia però un rallentamento degli
indicatori che misurano l’ingresso di nuove sofferenze, dati che lasciano sperare che il culmine
della crisi sia ormai alle spalle.
16
Altri crediti anomali
Nelle tabelle che seguono vengono esposti i dati relativi agli altri crediti anomali.
31/12/2011 31/12/2010 Variazioni
Incagli in linea capitale 56.224 55.206 1,8%
Dubbi Esiti 10.585 8.045 31,6%
Rapporto di Copertura 18,8% 14,6% 4,2%
Incagli Netti 45.639 47.161 -3,2%
Crediti ristrutturati in linea capitale 8.465 1.446 485,4%
Dubbi esiti 336 0
Rapporto di Copertura 4,0% 0,0% 4,0%
Crediti Ristrutturati Netti 8.129 1.446 462,2%
Crediti scaduti in linea capitale 24.302 41.741 -41,8%
Dubbi esiti 1.903 1.490 27,7%
Rapporto di Copertura 7,8% 3,6% 4,2%
Crediti scaduti netti 22.399 40.251 -44,4%
Rapporto altri crediti anomali sul Totale Impieghi al lordo delle svalutazioni
31/12/2011 31/12/2010 Variazioni
Incagli in linea capitale 56.224 55.206 1,8%
Rapporto Incagli lordi/Impieghi lordi 2,9% 2,8% 0,1%
Crediti ristrutturati in linea capitale 8.465 1.446 485,4%
Rapporto Ristrutturati lordi/Impieghi lordi 0,4% 0,1% 0,3%
Crediti scaduti in linea capitale 24.302 41.741 -41,8%
Rapporto Scaduti lordi/Impieghi lordi 1,3% 2,1% -0,8%
Impieghi lordi 1.918.921 1.965.501 -2,4%
Rapporto altri crediti anomali sul Totale Impieghi al netto delle svalutazioni
31/12/2011 31/12/2010 Variazioni
Incagli netti 45.639 47.161 -3,2%
Rapporto Incagli netti/Impieghi netti 2,4% 2,5% -0,1%
Crediti ristrutturati netti 8.129 1.446 462,2%
Rapporto Ristrutturati netti/Impieghi netti 0,4% 0,1% 0,3%
Crediti scaduti netti 22.399 40.251 -44,4%
Rapporto Scaduti netti/Impieghi netti 1,2% 2,1% -0,9%
Impieghi netti 1.871.383 1.923.250 -2,7%
17
Risultati economici
Nelle tabelle sottostanti sono esposti i principali risultati economici ottenuti dalla Cassa nel 2011.
31/12/2011 31/12/2010 Var. % 11/10
Margine interessi 44.653 48.060 -7,1%
Commissioni nette 24.417 22.321 9,4%
Margine intermediazione 71.266 73.977 -3,7%
Risultato netto della gestione finanziaria 56.284 57.193 -1,6%
Costi operativi -47.152 -47.918 -1,6%
Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte 9.116 9.273 -1,7%
Imposte sul reddito -5.040 -5.260 -4,2%
Utile d'esercizio 4.076 4.013 1,6%
Alcuni aggregati economici 31/12/2011 31/12/2010 Var. % 11/10 Proventi operativi (margine di intermediazione + oneri/proventi di gestione) 74.000 78.081 -5,2%
Costi operativi (spese amministrative + ammortamenti) 49.162 49.914 -1,5%
Spese amministrative 47.108 47.828 -1,5%
Risultato netto della gestione operativa 24.838 28.167 -11,8%
Le strategie adottate e declinate nel piano triennale hanno consentito, seppur nelle difficoltà del
contesto economico internazionale, nazionale ma anche locale di conseguire un risultato positivo. Il
margine da interessi soffre la dinamica dei tassi che, soprattutto nel secondo semestre, ha visto un
importante aumento del costo della raccolta non compensato dall’aumento degli impieghi, anche
per effetto dell’elevata componente a medio/lungo che per definizione è anelastica rispetto
all’andamento a breve. Nonostante l’aumento delle commissioni nette (+9,4%) il margine da
intermediazione diminuisce del 3,7%. Il risultato della gestione finanziaria, la diminuzione delle
spese e delle imposte contribuiscono in maniera determinante al mantenimento del risultato
complessivo in linea con lo scorso anno.
Spese amministrative 31/12/2011 31/12/2010 Var. % 11/10
Spese per il personale 28.105 28.756 -2,26%
Altre spese amministrative 19.004 19.072 -0,36%
Totale spese amministrative 47.108 47.828 -1,50%
Prosegue la strategia della Cassa di estrema attenzione ai costi che scendono anche nel 2011 del
1,5%. Diminuiscono sia le spese per il personale (-2,3%) che le altre spese amministrative (-0,3%).
18
Accantonamenti ai Fondi 31/12/2011 31/12/2010 Var. % 11/10
Accantonamenti Netti ai fondi rischi ed oneri -723 -2.108 -65,7%
Rettifiche/Riprese di valore su crediti -14.659 -16.743 -12,4%
- di cui su crediti in bonis 1.905 -301 -732,9%
- di cui su crediti anomali -16.564 -16.442 0,7%
Il calo degli “accantonamenti ad altri fondi rischi ed oneri” è giustificato dall’accantonamento
effettuato nel 2010 per 1.011 migliaia di euro per la ristrutturazione delle polizze Index Everest I e
II, conclusasi nel mese di febbraio 2011.
Il totale delle rettifiche su crediti diminuisce del 12,4%, mentre restano stabili le rettifiche sui
crediti anomali mentre sulla riserva collettiva si evidenzia una ripresa di valore dovuta ai seguenti
tre fenomeni : 1) la diminuzione degli stock degli impieghi in bonis; 2) la distribuzione del
portafoglio crediti in bonis, che evidenzia una ricomposizione verso classi di rating migliori; 3) il
miglioramento dei parametri di calcolo (PD e LGD) in seguito al loro aggiornamento periodico.
INDICI 31/12/2011 31/12/2010
Indici di redditività
ROE (Return On Equity) (1) 2,31% 2,19%
Margine di interesse / proventi operativi 60,34% 61,55%
Commissioni nette / proventi operativi 33,00% 28,59%
Indici di struttura
Mezzi propri / totale attivo 7,26% 7,49%
Mezzi propri / raccolta diretta 9,44% 9,54%
Impieghi / raccolta diretta (senza pct) 102,92% 103,13%
Impieghi lordi / totale attivo 78,99% 80,53%
Indici di rischiosità
Sofferenze / impieghi (valori netti) 2,80% 1,99%
Sofferenze / impieghi (valori lordi) 3,97% 2,96%
fondi rischi crediti / impieghi lordi 2,48% 2,15%
Sofferenze (nette) / Mezzi propri 29,67% 20,93%
Indici di efficienza
Spese amministrative / proventi operativi 63,66% 61,25%
Spese amministrative e Ammortamenti / proventi operativi (2) 66,44% 63,93%
(1) ROE : Risultato Netto (voce CE 290)
Mezzi Propri ante Utile (voci SP Netto da 130 a 180)
(2) Cost-Income : Spese Ammistrative e Ammortamenti (voci CE 150 e 170)
Margine Intermediazione e Altri Proventi (voci CE 120 e 190)
19
B – LA SITUAZIONE DELLA BANCA
Attività dell’area del credito Le attività relative al credito retail e corporate sono state interessate dagli interventi posti in essere
a fronte del piano industriale nel cui ambito il cantiere del credito ha visto la focalizzazione su
progetti di particolare rilevanza quali:
- la revisione dell’assetto organizzativo inerente l’Area Crediti e l’Area Controllo e Recupero
Crediti;
- la ridefinizione del processo di revisione dei fidi in essere nel cui ambito ha trovato
miglioramento la revisione del processo dei rinnovi automatici degli affidamenti;
- la revisione dei criteri di adeguamento della normativa interna con emanazione della
normativa relativa al “Credito Anomalo” e la definizione di nuovi criteri inerenti la
classificazione del “credito ristrutturato” unitamente ai nuovi criteri di classificazione e
contabilizzazione relativi alle posizioni ad incaglio;
- la revisione del processo di “override” al fine di tenere conto degli elementi che non
vengono recepiti in automatico dalla procedura elettronica;
- l’attivazione di interventi crash sul portafoglio crediti in particolare per quanto attiene la
revisione delle posizioni con riesame scaduto, che ha portato ad un notevole alleggerimento
dello stock delle posizioni scadute, e l’acquisizione di garanzie di Consorzi Fidi a presidio
delle esposizioni in essere o in richiesta;
- la condivisione sulle strategie creditizie riferite a posizioni appartenenti al “large corporate”
già affidate, in ottica di miglioramento complessivo del portafoglio;
- l’avvio della revisione del modello di deleghe sia con riferimento al “credito in bonis”, e in
tale ambito con l’obiettivo di contenere il rischio orientando le posizioni più rischiose verso
gli organi superiori e favorendo le deleghe per quelle meno rischiose, che al “credito
anomalo” nell’ottica di una maggior rispondenza con la nuova struttura organizzativa.
Back Office Crediti Nel 2011, come già avvenuto anche nei precedenti anni 2010 e 2009, la nostra Banca è stata
protagonista di numerose iniziative a sostegno del nostro territorio. In particolare, allo scopo di
continuare a sostenere e contenere, laddove possibile, le difficoltà delle aziende e delle famiglie, nel
corso del 2011 la Cassa è stata impegnata in:
- rinegoziazioni per moratoria mutui “prima casa”, in applicazione dell’accordo siglato il
18/12/2009 tra ABI e 13 Associazioni dei Consumatori, denominato PIANO FAMIGLIE, entrato in
vigore lo scorso febbraio 2010, a favore della clientela mutuataria privata, in possesso di specifici
requisiti, consistente nella sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate di
mutuo, con allungamento del piano d’ammortamento dello stesso periodo. Tale accordo è stato
oggetto di proroghe al 31 luglio 2011, e 31 gennaio 2012 e, di recente, ulteriormente prorogato al 31
luglio 2012. Nel corso del 2011 la suddetta moratoria ha interessato 11 posizioni di mutuo di
complessivi euro 1.072 mila euro.
- rinegoziazioni per moratoria e allungamenti mutui chirografari ed ipotecari concessi a Piccole
Medie Imprese, in applicazione all’accordo sottoscritto tra MEF –Ministero dell’Economia e delle
Finanze, ABI e le Associazioni di rappresentanza delle Imprese, per la sospensione dei debiti delle
piccole medie imprese (PMI) verso il sistema creditizio, così composte: a) nella sospensione per 12
mesi del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo, con allungamento del piano
d’ammortamento dello stesso periodo, b) nell’allungamento della durata dei mutui, nei casi in cui le
Aziende avessero già beneficiato della sospensione della quota capitale del mutuo. L’operatività
dell’accordo era partita già nel 2009 ed è stata prorogata al 31 luglio 2011; nel corso del 2011 tale
rinegoziazione ha interessato 35 posizioni di mutuo di complessivi euro 7.513 mila euro.
20
- rinegoziazioni per moratoria mutui “prima casa e altri” che non avevano i requisiti previsti dagli
accordi sopra richiamati, ma che la Banca ha comunque accolto, a sostegno delle famiglie e delle
imprese in momentanea difficoltà a seguito del verificarsi di eventi che hanno ridotto la loro
capacità di rimborso delle rate; nel corso del 2011 le suddette rinegoziazioni hanno interessato 113
posizioni di mutuo di complessivi euro 42.249 mila euro.
- rinegoziazioni per variazioni contrattuali, tassi d’interesse, consolidamenti, allungamenti durata
mutui ipotecari e chirografari, che la Banca ha accolto sempre nell’ottica di contenere per quanto
possibile le difficoltà congiunturali; nel corso del 2011 le suddette rinegoziazioni hanno interessato
280 posizioni di mutuo di complessivi 73.868 mila euro.
- sospensioni quote capitale ai sensi D.M. 21.6.2010 nr.132 – FONDO DI SOLIDARIETA’ sui
mutui contratti per l’acquisto della prima casa, aventi determinate caratteristiche e requisiti, con
contributo sugli interessi a carico dello Stato, gestiti in uno specifico Fondo dalla CONSAP; nel
corso del 2011 le suddette rinegoziazioni hanno interessato 7 posizioni di mutuo di complessivi
Euro 704 mila euro.
Estero Nel corso del 2011 si è registrato un incremento sia nei volumi che nella redditività su tutte le
tipologie di operazioni sull’estero gestite dalla Cassa. Le aziende che negli anni hanno mantenuto o
sviluppato il loro business sui mercati esteri sono riuscite a raggiungere i valori del loro fatturato
prima della crisi o a recuperare anche quote nel corso del 2011. La nostra Banca quindi ha
continuato la sua azione di affiancamento alle aziende per un supporto finanziario, tecnico e
mercantile nelle pratiche di Commercio Internazionale. La principale area di business per le aziende
del nostro territorio a parte l’Europa è l’area del Far est. Di conseguenza la nostra Banca si
focalizza su questi mercati per garantire un discreto network di banche e di accordi accompagnati
all’esperienza maturata su questi paesi. L‘Estremo Oriente per cultura, tradizione ed opportunità di
finanziamento utilizza scarsamente i bonifici bensì crediti documentari e garanzie internazionali.
Si tratta di strumenti sofisticati, poco conosciuti ma che tutelano compratore e venditore e
consentono alle banche di avere maggior redditività rispetto ai semplici bonifici. Lo spazio per la
banca per un approccio tecnico/commerciale fidelizza il cliente spesso non supportato dalle grandi
banche internazionali europee frazionando spesso il rischio. Se il 2011 ha permesso alle aziende
italiane di recuperare margini con le loro vendite raggiungendo l’export tedesco con una differenza
in termini percentuali fra Italia e Germania marginale, l’aspettativa nel 2012, è che l’export
italiano torni ai livelli pre-crisi. Maggior aspettativa è riposta sull’Emilia Romagna che, assieme al
Veneto, si contende negli anni il secondo posto in Italia dopo la Lombardia per operazioni da/per
l’estero.
Il Servizio Controllo e Recupero Crediti Nel mese settembre è stato costituito il Servizio Controllo e Recupero Crediti, in staff al Direttore
Generale, allo scopo di:
- Assicurare sistematicamente il controllo del rischio di credito rilevando le anomalie specifiche ed
andamentali della clientela affidata, prescrivendo le azioni correttive e verificandone l’attuazione.
- Gestire tempestivamente le posizioni anomale adottando i necessari provvedimenti ai fini di
tutelare le ragioni di credito della Banca.
- Curare al meglio le pratiche a sofferenza, provvedendo all’adempimento di tutti gli interventi
volti al recupero giudiziale e/o stragiudiziale dei crediti.
Il Servizio è composto dalle Unità Posizioni Anomale, Recupero Crediti e dal Nucleo Crediti
Problematici.
Oltre a proseguire nell’attività in precedenza svolta da altre funzioni aziendali, il Servizio ha
avviato nuove iniziative onde migliorarne l’efficienza e l’efficacia. In particolare a partire da
novembre è stata adottata un’apposita convenzione con gli avvocati esterni incaricati dell’assistenza
21
legale nel recupero dei crediti, al fine di razionalizzare e definire le procedure per l’affidamento, la
gestione, l’operatività, e relativi aspetti economici.
Inoltre per migliorare tempi ed ammontare dei recuperi sono stati definiti ad inizio dicembre 2011
due accordi con primarie società specializzate, rispettivamente per il recupero di rate arretrate su
finanziamenti ancora in bonis (sollecito telefonico), e per il recupero stragiudiziale di crediti
chirografari deteriorati (campagna transattiva). Infine il Servizio ha concorso a ridefinire la
normativa interna relativa al controllo del credito e del credito anomalo, mediante apposita circolare
emessa il 23/11/2011.
Attività dell’area della finanza Nel contesto economico e finanziario sin qui delineato, la gestione del portafoglio di proprietà è
stata caratterizzata da un approccio volto a mantenere un profilo di rischio/rendimento prudente
cercando, nel contempo, di sfruttare le occasioni di trading offerte dai mercati. La prevalenza nel
portafoglio di obbligazioni di emittenti bancari italiani e titoli di Stato con vita residua mediamente
inferiore a tre anni ha consentito di contenere l’impatto del forte aumento dei premi per il rischio di
credito che ha interessato l’Italia in particolare durante il secondo semestre dell’anno.
Il portafoglio mantiene una contenuta esposizione al rischio di credito e di tasso, con una duration
media ponderata inferiore a 3 mesi per il portafoglio held for trading e inferiore a 12 mesi per il
portafoglio available for sale. Durante l’anno è stata gradualmente incrementata l’esposizione ai
titoli di Stato italiani, in prevalenza BTP e CCT.
Coerentemente con gli obiettivi del piano triennale è stata ceduta l’intera partecipazione in Emil-Ro
Factor ed è stata ridotta al 10% la quota nel Banco delle Tre Venezie. Queste due operazioni hanno
generato per la Cassa un utile di 1.371 mila euro, suddiviso per 891 mila euro a chiusura della
riserva di patrimonio e per 480 mila euro come impatto positivo a conto economico.
Nel corso del 2011 sono inoltre proseguiti i rimborsi derivanti dalla dismissione degli investimenti
in fondi di fondi hedge (side pocket), mentre sul comparto azionario sono state implementate
unicamente strategie di relative value, peraltro per importi compresi mediamente inferiori all’1 per
cento del portafoglio complessivo.
La gestione della liquidità aziendale ha mantenuto un ruolo di primaria importanza nel corso del
2011. Il fabbisogno di liquidità ha avuto un andamento altalenante ma tendenzialmente crescente
durante i primi due mesi dell’anno, per poi scendere a maggio in occasione della cessione della
tranche AAA della cartolarizzazione di mutui ipotecari residenziali originata nel 2008. Il
fabbisogno di liquidità si è quindi stabilizzato su livelli mediamente inferiori a quelli del 2010, per
poi diminuire significativamente durante il mese di dicembre, grazie a un favorevole andamento del
mix tra raccolta e impieghi. Le ampie disponibilità di strumenti finanziari eleggibili per operazioni
di rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea hanno consentito di gestire la posizione di
liquidità aziendale superando anche le fasi di maggior tensione sui mercati finanziari, soprattutto in
occasione dei picchi raggiunti dal differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e tedeschi.
Il comparto del risparmio gestito ha dimostrato una buona tenuta, nonostante l’anno sia stato
particolarmente difficile sui mercati finanziari. Le singole linee di gestione patrimoniale hanno
consentito una migliore difesa del patrimonio investito, grazie alla diversificazione, rispetto al
risparmio amministrato. Anche nel 2011, in controtendenza rispetto a diversi concorrenti, la
raccolta netta è stata positiva. La multi-managerialità, da sempre scelta centrale nella filosofia di
gestione della Cassa, ha ancora una volta consentito di sovra pesare i migliori prodotti per singolo
gestore nell’ambito della diversificazione degli investimenti.
Nel corso del 2011 è ulteriormente aumentata la fruizione da parte della clientela del servizio di
consulenza in materia di investimenti che la Cassa ha iniziato a prestare con apposito processo
operativo e contrattuale nel secondo semestre del 2009. Tale servizio consente di migliorare
l’analisi ex ante del portafoglio del risparmiatore, oltre a valutarne la rischiosità complessiva e a
individuare le soluzioni di investimento adeguate per il cliente con riferimento sia al grado di
22
rischio da egli sopportabile, sia agli obiettivi che intende perseguire. A fine 2011 è stato inoltre
deliberato l’investimento in una nuova piattaforma informatica che consentirà di aumentare
ulteriormente la qualità del servizio di consulenza offerto agli investitori.
La clientela, considerando il protrarsi della crisi economica e l’aumento dei premi per il rischio di
credito sui titoli di Stato dei paesi “periferici” della zona euro, ha mantenuto una bassa propensione
al rischio, privilegiando gli investimenti in strumenti finanziari con basso profilo di
rischio/rendimento. Si tratta in prevalenza di titoli con durate brevi, flusso cedolare certo e capitale
garantito a scadenza. Il forte calo dei tassi per scadenze fino a 2 anni ha peraltro comportato una
forte diminuzione nei volumi di operazioni pronti contro termine, mentre sono aumentate
significativamente le consistenze in titoli di Stato italiani. Hanno mantenuto una buona diffusione
tra i risparmiatori le obbligazioni emesse dalla Cassa, grazie alla loro semplicità e trasparenza, sia in
fase di collocamento (presenza del Prospetto Informativo redatto dalla Cassa ed approvato dalla
Consob), sia in caso di successiva negoziazione; anche il sistema di determinazione dei prezzi sul
mercato secondario è stato infatti esplicitato nel Prospetto Informativo e non subisce, se non in
parte, le forti oscillazioni derivanti dai mercati finanziari.
La Rete di vendita La rete delle filiali è stata potenziata sia in termini di risorse professionali quali\quantitative sia in
termini organizzativi.
E’ stata inaugurata la filiale di Vignola nel corso del mese di luglio ed affidata al Rag. Fabio
Venanzoni. E’ ubicata in pieno centro e si va ad aggiungere alle altre filiali nella provincia di
Modena che così raggiungono il numero di 11. Per la filiale di Ferrara, ubicata in viale Cavour, è
stata avviata un’importante opera di ristrutturazione e allargamento dei locali; Le opere sono state
completate e l’inaugurazione è avvenuta nei primi mesi del 2012 alla presenza delle autorità
cittadine.
La Cassa porta così a 49 il numero complessivo dei suoi sportelli di cui 21 in provincia di Ferrara,
17 nella provincia di Bologna e, come detto, 11 in provincia di Modena.
Gestiamo inoltre le tesorerie di dieci Comuni. 4 in provincia di Ferrara (Cento, Vigarano,
Sant’Agostino, Mirabello), 3 in provincia di Bologna (Pieve di Cento, Castello d’Argile e Galliera)
e 3 in provincia di Modena (Finale Emila, Nonantola, Ravarino).
*
Nel 2011 in CrCento è iniziata la riorganizzazione dell'area commerciale che, in coerenza con il
piano industriale, ha visto la creazione di tre strutture: il Servizio Retail, l’Unità Corporate, l’Unità
Private e il Servizio Mercati e Prodotti.
Il Servizio Retail coordina le filiali e risponde dei segmenti di clientela (family, personal, poe e
small business); coordina anche le condizioni e la predisposizione dei budget commerciali delle
filiali. Le attività quotidiane sono state volte a focalizzare un’azione di avvicinamento della
Direzione Commerciale al mondo delle filiali, fornendo precise indicazioni commerciali e, nel
contempo, ascoltando le diverse indicazioni della rete, per poter soddisfare al meglio ed in tempi
rapidi le esigenze della clientela. Nel corso del 2011 è stato efficientato e razionalizzato tutto il
mondo delle convenzioni privati, riducendone drasticamente il numero e riportando una grande
semplificazione di processo e di metodo in rete. E’ stato rivisto anche l’iter delle condizioni,
rimodulando il processo di istruzione di una pratica da parte degli operatori di filiale, creando
percorsi che identificassero in maniera chiara e condivisa le priorità. Il Servizio Retail, nel corso
dell’anno, si è occupato anche dell’animazione commerciale delle filiali, organizzando riunioni
periodiche sulle tematiche commerciali, con il preciso intento di creare una sempre più chiara e
precisa condivisione degli obiettivi commerciali della banca tra i colleghi.
23
L’Unità corporate gestisce i principali clienti imprese della Cassa. La riorganizzazione in corso di
implementazione prevede una ulteriore focalizzazione dei gestori sui clienti al fine di migliorare il
servizio e la vicinanza della banca alle esigenze delle imprese in un momento di particolare
difficoltà come quello che stiamo vivendo.
L’Unità Private basandosi su approccio consulenziale, ha fornito alla propria clientela soluzioni
tattiche al fine di ottimizzare la gestione strategica globale del patrimonio della clientela con
particolare focus al continuo monitoraggio della rischiosità sistemica e specifica dei portafogli in
gestione. Si è così riusciti a tradurre in fatti concreti la promessa di garantire alla clientela un
servizio professionale, specializzato e personalizzato che mette in campo il contributo di tutte le
professionalità della banca. Nel corso del 2011 sono state realizzate attività formative volte ad
accrescere il capitale umano dei “bankers” ed a implementarne le competenze specialistiche. In
particolare sistemi quali la pianificazione previdenziale e successoria e passaggio
intergenerazionale. L'Unità Private di un banca di grandi tradizioni e radicamento territoriale offre
soluzioni d'investimento su misura e garantisce assistenza costante a 360° alla propria clientela.
Il Servizio Mercati e Prodotti è una struttura nuova nata dalla riorganizzazione dell’area
commerciale. Si occupa, sentite le necessità delle altre strutture commerciali della banca, di cercare
le migliori soluzioni possibili o internamente oppure rivolgendosi a partner esterni. Sono state
accorpate fra le attività del servizio, la comunicazione interna rivolta alle filiali e alle strutture
commerciali e quella Istituzionale rivolta a tutti gli stakeholder, con particolare focus verso gli
azionisti della Cassa.
Prodotti e Servizi
Credito intermediato Il 2011 è stato un anno importante per la distribuzione di prodotti di credito intermediato che hanno
registrato notevole impulso, grazie anche ai nuovi accordi di distribuzione (mutui, prestiti personali,
leasing, ecc)
La Cassa ha intermediato credito per un totale di € 73 milioni di euro a favore di privati e imprese,
una dimensione importante che va ad aggiungersi al credito direttamente erogato dalla banca.
Ottimi i risultati dai finanziamenti Leasing, che in un anno così difficile per il credito hanno
consentito alla banca di affiancare aziende meritevoli che credono ancora nel loro futuro e nella
continuità degli investimenti. La pluriennale partnership con Fraer Leasing si è dimostrata ancora
una volta affidabile e vincente.
L’attenzione al cliente e il servizio di consulenza hanno permesso di portare a buon fine 180
operazioni contro le 132 del 2010 erogando 52,378 milioni di euro a fronte dei 33,019 erogati nel
2010. Tutto questo senza sacrificare redditività, anzi migliorandola, in un contesto di aumentata
concorrenza dovuta al ridimensionamento della domanda.
Notevoli i risultati anche nel comparto del credito al consumo con dati di intermediato
complessivamente raddoppiati: 12 milioni erogati contro i 6 milioni di euro del 2010. Nello
specifico sono stati incrementati i volumi con il tradizionale fornitore Compass ma soprattutto sono
entrati definitivamente a regime gli accordi sottoscritti con Findomestic e con la società Pitagora
specializzata nella distribuzione di prodotti relativi alla CQS (cessione del quinto). L’intermediato
complessivo per queste ultime due società ammonta a 4,3 milioni di euro
Per quanto riguarda il credito alle famiglie, si è dimostrato strategicamente ed economicamente
importante l’accordo sottoscritto con la società ING per l’intermediazione di mutui ipotecari: in un
momento di grave sofferenza dal lato dell’offerta, la Cassa ha potuto continuare a proporre alla
propria clientela mutui ipotecari di lunga durata a tassi assolutamente concorrenziali. Benché
24
entrata a regime poco prima dell’estate, questa collaborazione ha raggiunto i risultati attesi e
ipotizzati: 76 operazioni di mutuo ipotecario concluse per un totale erogato pari a 8,9 milioni di
euro confermano che la clientela ha accolto positivamente questa opportunità di finanziamento.
Banca-assicurazione In collaborazione con la compagnia Chiara Assicurazioni è stata creata una polizza D & O dedicata
alle aziende costituite in forma di società di capitali ed agli amministratori delle stesse: si tratta di
un prodotto assolutamente innovativo sia per le coperture offerte che per le modalità di vendita,
estremamente semplificate a fronte di un contenuto tecnico complesso. La distribuzione del
prodotto è iniziata dopo l’estate con risultati molto lusinghieri a dimostrazione che l’offerta è stata
calibrata su effettive esigenze della clientela-imprese.
Per quanto riguarda l’offerta a privati, dalla collaborazione con Chiara Assicurazioni ed Eurovita è
nata la polizza Air-Bag , prodotto che accomuna le coperture tipiche del ramo “Vita” a quelle del
ramo “Danni” permettendo, ai clienti che lo richiedano, una copertura integrale del debito contratto
per le operazioni di mutuo dai rischi di morte/infortunio/malattia/perdita posto di lavoro.
La raccolta premi del ramo danni è in costante aumento con riferimento al nostro partner principale
(Chiara Assicurazioni) ed è passata da Euro 468 mila del 2010 ad Euro 633 mila del 2011 ( + 35%).
Convenzioni Si è proceduto alla ristrutturazione di tutto il comparto delle convenzioni con la clientela privata
rinforzando e migliorando l’offerta esistente. Rinnovati i rapporti con le associazioni che
rappresentano i correntisti pensionati e/o i dipendenti delle aziende del Centese. Particolare cura è
stata dedicata al rinnovo della convenzione dedicata ai soci correntisti della Cassa.
Prodotti finanziari: derivati La policy della Cassa ha confermato la volontà di rivolgersi esclusivamente all’offerta di prodotti
semplici, di pura copertura dal rischio di tasso (CAP e Irs Plain Vanilla): si tratta di prodotti
utilizzati per la quasi totalità dalla clientela appartenente al segmento imprese.
Prodotti telematici
31/12/2011 31/12/2010
BANCOMAT
Numero sportelli attivi 57 55
Numero operazioni di prelievo 836.061 807.969
Importi in migliaia di euro 128.790 121.398
PAGOBANCOMAT P.O.S.
Numero apparecchiature installate 1.575 1.527
Numero operazioni addebito 1.375.912 1.260.744
Importi in migliaia di euro 92.844 86.744
Sempre maggiore attenzione viene posta ai canali telematici che vedono un aumento del transato sui
prodotti di pagamento ma anche un incremento dei clienti che sfruttano la tecnologia per aver
accesso ai servizi bancari.
Altre attività e iniziative
Personale, organizzazione, logistica e sicurezza
25
Al 31/12/2011 il numero dei dipendenti della Cassa ammontava a 426 unità (425 al 31/12/2010), di
cui 393 con contratto a tempo indeterminato, 9 a tempo determinato e 24 con contratto di
apprendistato.
Le assunzioni sono state 29 di cui 2 a tempo indeterminato, 14 a tempo determinato e 13 con
contratto di apprendistato.
Le cessazioni dal servizio sono state 28, di cui 7 a tempo indeterminato (n. 5 per quiescenza - 1 dei
quali ha avuto come ultimo giorno di lavoro il 31/12/2010 - e n. 2 per dimissioni), 19 per scadenza
di contratto a termine, ai quali si aggiungono 1 contratto a termine cessato per quiescenza e 1
contratto a termine cessato per dimissioni. Per concludere i dati riassuntivi, n. 3 sono stati i contratti
di lavoro trasformati da tempo determinato a tempo indeterminato.
Per garantire il ricambio generazionale conseguente all’uscita di personale esperto, nel corso del
2010 sono state assunte con contratto di “apprendistato professionalizzante” della durata di quattro
anni, oltre alle 11 risorse assunte da marzo 2010, 8 risorse da marzo 2011 e ulteriori 5 risorse da
aprile 2011.
Anche nel corso del 2011 è proseguita la realizzazione di un piano formativo di ampio respiro, che è
stato progettato e sviluppato attraverso l’avviso 01/11 di F.B.A. (Fondo Banche Assicurazioni), e
che ha riguardato nello specifico i seguenti progetti:
- proseguire la crescita professionale dei profili individuati come “emergenti” all'interno del
progetto PER.FORM.A.R.E. (PERcorso FORMativo Aziendale per Risorse in Evidenza), diretto
all’identificazione delle attitudini e del potenziale delle risorse più giovani e con minore anzianità di
servizio, al fine di indirizzarle verso percorsi di sviluppo adeguati ai diversi livelli di attitudini e
attese di crescita, e che ha coinvolto 39 colleghi per oltre 1.352 ore di formazione.
- il progetto “Catalogare e analizzare il proprio sapere per affrontare nuovi ruoli professionali”
rivolto a coloro che oggi ricoprono il ruolo di coadiutori di Filiale con l'obiettivo di consolidare le
competenze tecniche e commerciali individuando nel contempo il successivo step professionale in
linea con il proprio capitale umano personale, e che ha coinvolto 44 persone per oltre 995 ore di
formazione.
E' stato inoltre portato a conclusione il progetto formativo, iniziato nel 2010 e relativo allo sviluppo
delle “virtù dei Leaders commerciali” rivolto ai Titolari di Filiale e che ha coinvolto ben 48 persone
per oltre 2.097 ore di formazione, rendendoli protagonisti nella pianificazione di strategie vincenti
attraverso l’elaborazione di progetti di gruppo rappresentati da iniziative, interventi, diretti ad
ottenere un miglioramento in termini economici, agendo sullo sviluppo di nuova clientela e sulla
retention di quella esistente.
In conclusione, le ore di formazione erogate in totale sono state: 15.779 e i diversi piani formativi
hanno interessato complessivamente 320 dipendenti di cui 168 uomini e 152 donne.
A supporto ed integrazione delle differenti iniziative formative è stata anche implementata l'attività
di analisi e valutazione del potenziale mediante il ricorso a diversi strumenti specifici, quali test
attitudinali, test di misurazione del clima e del benessere e colloqui gestionali, in particolare per
quanto riguarda i colleghi coinvolti nel percorso di Performare e nel progetto rivolto ai coadiutori.
Dal mese di giugno 2011 si è intrapresa la riorganizzazione delle strutture organizzative centrali
(condotta ai sensi dell’art. 15 del CCNL), perfezionatasi nel corso del 2° semestre 2011, con
obiettivo di efficientamento in particolare delle strutture dedicata allo sviluppo ed alla gestione della
Rete commerciale della Banca nell’ottica di incrementare lo sviluppo della clientela Retail.
Si è proseguito nell’implementazione nelle nuove dipendenze del nuovo TP di sportello al fine di
migliorare il servizio alla clientela.
Fra gli interventi effettuati nell’esercizio si segnala il completamento della ristrutturazione della
filiale di Ferrara Cavour la cui inaugurazione ha avuto luogo ne gennaio 2012. Il livello di sicurezza raggiunto con le implementazioni attuate negli anni scorsi ha fatto si che nel
2011 non si siano verificate rapine presso i nostri sportelli.
26
Il sistema dei controlli
Nel corso del 2011 è stata realizzata una ristrutturazione organizzativa che ha modificato in misura
significativa il Sistema dei Controlli Interni ed è stato ridisegnato il perimetro di attività della
funzione di Risk Management, che ha incorporato anche le funzioni di pianificazione e controllo
di gestione in un nuovo Servizio denominato Pianificazione e Risk Management. Il nuovo assetto
delle attività ha l'obiettivo di assicurare la massima coerenza fra le scelte strategiche e le risultanze
delle analisi di esposizione ai rischi, sintetizzate nel Resoconto ICAAP che resta il principale
progetto su cui il Servizio è coinvolto. L'ICAAP è il processo di autovalutazione dell'adeguatezza
patrimoniale richiesto dalla Banca d'Italia, in base al quale ogni banca è chiamata a misurare la
propria esposizione a tutte le tipologie di rischio rilevanti, a valutare l'adeguatezza della propria
dotazione patrimoniale e dei presidi organizzativi posti in essere e a darne rendicontazione annuale
all'Organo di Vigilanza. Nel primo trimestre dell'anno, inoltre, la funzione di pianificazione è stata
coinvolta nel progetto di redazione del Piano Triennale 2011 - 2013 approvato dal Consiglio di
Amministrazione nel corso del mese di aprile 2011.
La funzione di Compliance ha dedicato particolare attenzione alla verifica di conformità alle
norme delle procedure interne ed alla formazione dei dipendenti. Particolare attenzione è stata
riposta alle modifiche apportate alla normativa antiriciclaggio. A tale proposito, in ottemperanza
alle disposizioni di Banca d’Italia, nel mese di settembre del 2011 è stata costituita la funzione
Antiriciclaggio che è stata incorporata organizzativamente presso la Compliance al fine della
gestione dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. E’ stata predisposta sia la Policy
Aziendale che sottolinea il posizionamento della Cassa nei confronti di tali “fenomeni complessi e
pericolosi” nel “pieno rispetto della vigente normativa” e nella “consapevolezza che la ricerca
della redditività e dell’efficienza debba essere coniugata con il presidio continuo ed efficace
dell’integrità della struttura aziendale, in conformità ai propri principi etici” sia il Testo Unico
Antiriciclaggio che riunisce gli aspetti generali e gli adempimenti di legge derivanti
dall’applicazione della normativa.
Infine è stata svolta l’attività relativa alla gestione dei reclami, che ha permesso di monitorare le
eventuali problematiche in essi lamentate al fine delle loro rimozione, prendendo visione delle
decisioni formulate dall’Arbitro Bancario Finanziario per uniformare le risposte ai reclami a tali
orientamenti.
Le attività di Revisione Interna, effettuate presso le filiali e gli uffici della Direzione Generale,
hanno teso ad accertare ed evidenziare la presenza di eventuali rischi attinenti l’attività creditizia e
finanziaria e a segnalare i rischi operativi più significativi, nell’ottica di una loro rimozione,
riduzione o, se ciò non fosse possibile, di un loro monitoraggio.
Particolare attenzione è stata dedicata a verificare il rispetto della normativa in materia di
intermediazione mobiliare, privacy, trasparenza ed antiriciclaggio.
27
La Cassa nel territorio e per il territorio.
Tesorerie La Cassa si è riconfermata tesoriere per i Comuni di Cento, Vigarano, Nonantola, Mirabello e
Finale Emilia. Ha inoltre partecipato alle gare con la consapevolezza di assolvere ad un impegno
oneroso ma utile per il territorio : l’attività di tesoreria non comporta infatti ritorni economici.
Senza la presenza della Cassa le gare sarebbero andate deserte (tranne un caso) in quanto le altre
banche hanno semplicemente preferito non partecipare.
CIGS Sono stati rinnovati i Protocolli attivati negli anni scorsi, in collaborazione con le Province di
Bologna, Ferrara e Modena, per aiutare i lavoratori delle aziende in crisi, tramite l’anticipazione a
tasso zero delle indennità di cassa integrazione, in attesa dell’erogazione dell’INPS.
In tale attività sono stati affiancati 595 dipendenti, di 81 aziende operanti sul territorio di influenza
della Cassa.
Accordi con Consorzi di Garanzia e Associazioni di Categoria Le garanzie consortili rilasciate dai Confidi si sono confermate strumenti di fondamentale
importanza per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese soprattutto in questa delicata fase
congiunturale.
I consorzi di garanzia, Confidi, sono espressione delle associazioni di categoria di tutti i comparti
economici. E’ stata quindi fondamentale l’iscrizione di diversi Confidi all’elenco speciale degli
intermediari finanziari vigilati da Bankitalia ( ex art. 107) : la parte di finanziamento alle imprese
garantita dai Confidi (107) permette una valutazione del rischio di credito più favorevole dei
portafogli delle banche il che si traduce in maggiore facilità di erogazione da parte delle banche
stesse.
Alla luce di questo sono stati rivisti gli aspetti normativi delle varie convenzioni.
La Cassa ha aderito all’accordo per il quale tramite i Confidi è possibile accedere ad un fondo di €
50.000.000. milioni di euro stanziati dalla Regione E/R.
Sempre su iniziativa della regione si è aderito al protocollo riguardante l’agricoltura con il quale è
stato messo a disposizione un plafond specifico per un settore che resta di riferimento per la Cassa.
A livello provinciale è stata rinnovata la storica convenzione denominata Confintesa Ferrara, che
prevede l’accesso al credito a condizioni migliorative rispetto a quelle di mercato.
La nostra Banca inoltre è stata sempre presente nelle diverse iniziative sul territorio nelle quali ci si
è confrontati sui temi della situazione economica generale e locale.
La Cassa non è venuta meno all’impegno costante che la vede sostenere, con iniziative a carattere di
sponsorizzazione commerciale, attività e manifestazioni importanti per il territorio.
Ricordiamo di seguito le più note a partire dal Carnevale di Cento di cui la Cassa, da sempre, è
uno dei maggiori partner.
Nell’ambito del Carnevale la rassegna “ Sapori senza maschera” è stata particolarmente dedicata
ai giovani, coinvolgendo i ragazzi delle scuole primarie e secondarie del territorio (Cento, Pieve,
S.Giovanni, Finale, ecc).
Una importante collaborazione ha visto la Cassa a fianco di Unindustria Bologna per le iniziative a
difesa e promozione del tessuto imprenditoriale locale.
Fra le sponsorizzazioni allo sport ricordiamo in particolare quelle a favore delle squadre di Basket
(Tramec) e volley femminile (Ags Evolution) . Anche nel 2011 è proseguita la sponsorizzazione della stagione teatrale a favore del Teatro
Giuseppe Borgatti di Cento.
28
Fra le manifestazioni, oltre alla presenza nella storica Fiera di Cento – Settembre centese, la
Cassa ha aderito all’iniziativa “M’illumino di meno” promossa a livello nazionale per
sensibilizzare alle buona pratiche di risparmio energetico.
Per ciò che riguarda gli interventi più specificatamente culturali si segnala la sponsorizzazione della
mostra del pittore Luigi Bertelli presso palazzo d’Accursio a Bologna. Nell’occasione la nostra
banca ha organizzato una conferenza, presso la prestigiosa Sala Farnese, dal titolo “Istituzioni e
Banche per la valorizzazione della cultura” con l’intervento del prof. Daniele Benati oltre al
direttore generale della Cassa Ivan Damiano.
Il primo sabato di ottobre ha avuto luogo, come di consueto, l’iniziativa “invito a Palazzo” la
manifestazione promossa dall’ABI che ha consentito a cittadini di tutta la regione di visitare il
Palazzo Rusconi, sede della banca , e le opere pittoriche di proprietà.
Anche nel 2011 la nostra clientela, ha potuto usufruire di una riduzione sul prezzo di ingresso alla
mostra “Gli anni folli: la Parigi di Modigliani, Picasso e Dalì. 1918-1933” grazie al rinnovo
dell’accordo fra la Cassa ed il Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
In occasione della Giornata mondiale del risparmio (31 ottobre) come di consueto la Cassa ha
fatto dono agli alunni delle prime classi delle scuole elementari di un salvadanaio. Sono inoltre stati
distribuiti gadget e premi in occasione dello svolgimento dei Giochi della Gioventù di Cento,
Bondeno, Pieve di Cento.
Infine per le famiglie anche nel 2011 la Cassa ha aderito all’iniziativa organizzata dalla
Confartigianato Ferrara denominata “Scuola per genitori”; un folto pubblico ha partecipato al
Teatro di Ferrara alle cinque conferenze programmate. A Cento sono state organizzate altre due
conferenze nel Salone di Rappresentanza: una ha visto protagonista il prof. Paolo Crepet (direttore
della Scuola) e una con la prof. Maria Rita Parsi. Entrambe le iniziative hanno riscosso grande
successo di pubblico.
29
4. RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO ex art. 123-bis p
Ai sensi dell’art. 123-bis del TUF, la Cassa di Risparmio di Cento ha proceduto alla redazione della
“Relazione sul governo societario” per l’esercizio 2011. Tale relazione - approvata dal Consiglio di
amministrazione il 13 marzo 2012 – è resa disponibile per i Soci e il pubblico sul sito aziendale
www.crcento.it , oltre che in forma cartacea presso la sede sociale e poi in sede assembleare.
5. PATRIMONIO E ASSETTO SOCIETARIO Il patrimonio netto della Cassa al 31/12/2011 al lordo della distribuzione del dividendo, è pari a
Euro 180.470 mila euro e risulta così composto:
31/12/2011 31/12/2010
Capitale sociale 67.499 67.499
Sovraprezzi di emissione 30.851 30.851
Riserve 67.436 64.731
Riserve da valutazione 10.608 19.782
Strumenti di capitale - -
Parziale 176.394 182.863
Utile di esercizio 4.076 4.013
Totale patrimonio netto 180.470 186.876
Importi in migliaia di Euro
Il numero totale delle azioni è pari a 13.081.193 e la ripartizione proprietaria è la seguente:
Fondazione Cassa di Risparmio di Cento n. 6.722.291 azioni (51,39%); Holding “Fondazione Cassa
di Risparmio di Cento” n. 2.046.000 azioni (15,64 %); Azionisti privati n. 4.312.902 azioni
(32,97%).
Al 31/12/2011 non sono detenute in portafoglio azioni di propria emissione, che sono negoziate
mediante un sistema di aste settimanali. Nel corso del 2011 sono state scambiate complessivamente
49.582 azioni della Cassa contro le 64.898 dell’anno precedente. Il prezzo medio ponderato è stato
pari a 23,76 euro per azione, per un controvalore di 1.178 mila euro, contro 1.561 mila euro
dell’esercizio precedente. Il titolo ha avuto un trend in moderata diminuzione, con una flessione
durante l’anno del 2,1%. Il prezzo massimo è stato pari a 24, mentre il minimo è stato pari a 23.
30
Patrimonio di vigilanza e coefficienti di solvibilità Il patrimonio di vigilanza al 31/12/2011 risulta pari a € 201.362 migliaia. Il coefficiente di
solvibilità di base Tier1 è pari al 8,94% il coefficiente complessivo (Total capital ratio) è pari al
11,07%.
Importi in migliaia di € 31/12/2011 31/12/2010
Patrimonio di Base prima dei filtri prudenziali 167.507 165.786
Totale dei filtri IAS/IFRS (3.471) (1.122)
Elementi da dedurre dal patrimonio di base (1.451) (3.370)
Patrimonio di Base Totale 162.585 161.294
Patrimonio supplementare prima dei filtri prudenziali 44.839 43.031
Totale dei filtri IAS/IFRS (4.611) (5.872)
Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare (1.451) (3.370)
Patrimonio supplementare totale 38.777 33.789
Ulteriori elementi da dedurre 0 0
Patrimonio di vigilanza 201.362 195.083
Attività di rischio ponderate 1.819.425 1.830.294
- per rischio di credito 1.671.975 1.677.591
- per rischio di mercato 6.674 9.552
- per rischio operativo 140.776 143.151
Coefficiente complessivo (Total capital ratio) 11,07% 10,66%
Coefficiente di base (Tier 1 capital ratio) 8,94% 8,81%
L’evoluzione prevedibile delle gestione Nei primi mesi del 2012 è nettamente migliorato il differenziale di rendimento fra i nostri titoli di
stato ed i corrispondenti titoli di stato tedeschi. Il c.d. spread è sceso di quasi 2 punti percentuali dal
picco di novembre 2011, attestandosi, nel momento in cui stendiamo queste note, sotto quota 300
bps. Ciò ha favorito i prezzi dei nostri BTP, che sono aumentati in percentuali che variano dal 7% al
18% a seconda delle duration.
La regolamentazione di Banca d’Italia, che accorcia i tempi di tolleranza sui crediti sconfinati e
scaduti da 180 a 90 giorni, sembra generare un incremento delle segnalazioni di sofferenze sul
sistema. L’economia reale è in recessione e ciò porterà inevitabilmente un ulteriore incremento
delle difficoltà delle aziende. Il settore immobiliare resta in difficoltà ed anzi per certi versi la crisi è
in peggioramento. Le famiglie faticano a far quadrare i bilanci. In questo difficilissimo contesto
macroeconomico, La Cassa continuerà a fare banca locale, libera ed indipendente, con una sana e
prudente gestione dei rischi ed una attenzione costante al profilo di liquidità, in assenza di
significative incertezze sulla continuità aziendale.
Il CdA ricorda, comunque, che il bilancio della Cassa viene predisposto anche in base all’utilizzo di
stime, come meglio esplicitato nel paragrafo 17. Altre Informazioni della parte A.
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio E’ stata chiusa la filiale di Massa Finalese in attesa di aprire una nuova filiale per cui sono già stati
fatti studi di mercato e ipotesi di realizzazione.
Nel corso del mese di febbraio 2012 abbiamo riacquistato 39,6 milioni di euro di nominali della
tranche AAA della cartolarizzazione “Guercino Solution Srl”. L’operazione ha comportato un
esborso di 18.987 mila euro ed un utile di 2.829 mila di euro, in conseguenza dell’annullamento
della quota di passività iscritta in bilancio nei debiti vs clientela per 21.816 mila euro.
31
Conclusioni e Prospettive L’esercizio appena concluso dimostra che la Cassa riesce a resistere alla crisi epocale che ci investe
dall’ormai lontano 2007. La situazione internazionale di diffusa incertezza sulle prospettive del
nostro Paese sembrano momentaneamente affievolite e il sistema bancario nazionale ne può trarre
beneficio. Alcune importanti riforme strutturali sono state approvate dal governo tecnico
attualmente in carica. Il contratto nazionale del settore creditizio è stato siglato sulle basi della
consapevolezza della grande necessità di cambiamenti che il nostro mondo dovrà affrontare. La
Cassa è preparata ad affrontare questo quadro. I nostri stakeholder : azionisti, clienti, dipendenti,
società civile, ci affiancheranno anche nel 2012 con la consapevolezza che la nostra banca saprà
interpretare ancora una volta con passione, equilibrio, professionalità e trasparenza il suo ruolo di
banca locale. I nostri punti di forza che sono da sempre un patrimonio robusto, un portafoglio
fondamentalmente sano, un personale professionale, orientato e vicino al cliente, una Fondazione
controllante che riversa nella società civile i nostri profitti sono i pilastri su cui si basa la nostra
certezza. La Cassa proseguirà nel tracciato già individuato nel piano triennale del 2011 adeguato al
cambiamento imposto dallo scenario nazionale, internazionale e normativo che continuamente
assoggetta il nostro settore a nuove e più sofisticate norme di controllo e vigilanza.
Agli Azionisti e a tutta la Clientela rivolgiamo il ringraziamento più vivo per la fiducia, il sostegno
e la collaborazione, che confermano il gradimento per il rapporto professionale in atto e
costituiscono la condizione indispensabile per il conseguimento dei risultati che Vi sono stati
illustrati.
Al Direttore Generale dott. Ivan Damiano desideriamo esprimere il nostro ringraziamento per
l’esito positivo dell’esercizio nel corso del quale ha operato con riconosciuta professionalità e
costante impegno alla guida di una struttura complessa in un contesto economico – finanziario
particolarmente difficile e imprevedibile in un quadro concorrenziale molto aggressivo.
Accomuniamo nell’apprezzamento per i risultati e per l’attività svolta i Vice Direttori Generali, i
Dirigenti, i Quadri direttivi e il Personale della Direzione generale e delle Filiali cui indirizziamo un
grato saluto e la riconoscenza della compagine sociale ma anche della comunità servita.
Alla Banca d'Italia nella persona del Direttore della Filiale di Bologna, Dr. Francesco Trimarchi ed
ai suoi collaboratori esprimiamo il vivo ringraziamento per il prezioso supporto e gli importanti
suggerimenti forniti.
Un ringraziamento, infine, ad Abi e ad Acri per il sostegno costante e professionale; alle Università
di Ferrara, Bologna e Modena, agli Enti, alle Amministrazioni territoriali, alle Associazioni di
categoria, agli Ordini professionali, ai Gruppi del volontariato per la collaborazione, utile ed
efficace.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
32
IPOTESI DI DISTRIBUZIONE DELL'UTILE DELL'ESERCIZIO 2011
UTILE D'ESERCIZIO 4.075.564
- assegnazione a Riserva Legale (5% art.24 dello statuto sociale)
203.778
- assegnazione a Riserva Statutaria (10% art.24 dello statuto sociale)
407.556
- assegnazione a Riserva straordinaria
1.109.615
- assegnazione di dividendo unitario di Euro 0,18 a 13.081.193 azioni ( pay out 57,77% )
2.354.615
Totale 4.075.564
Dopo la distribuzione dell'Utile, come da IPOTESI, il Patrimonio risulta così composto:
Voce 130 - Riserve da valutazione 10.608.129
Voce 150 - Strumenti di capitale -
Voce 160 - Riserve 69.157.106
Voce 170 - Sovraprezzi di emissione 30.851.329
Voce 180 - Capitale 67.498.956
Totale Patrimonio Netto 178.115.520
33
SCHEMI
DEL BILANCIO 2011
DELL’IMPRESA
Approvato dal CdA del 20 -Marzo-2012
Progetto del Consiglio di Amministrazione sottoposto alla
Approvazione dell’Assemblea degli Azionisti del 24-4-2012
34
STATO PATRIMONIALE
VOCI DELL'ATTIVO
31/12/2011 31/12/2010
10. Cassa e disponibilità liquide
116.652.252 13.889.504
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
15.541.282 49.341.055
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
180.282.959 140.646.994
60. Crediti verso banche
148.101.855 217.679.522
70. Crediti verso clientela
1.871.382.646 1.923.250.364
80. Derivati di copertura
3.557.962 4.935.690
110. Attività materiali
45.301.832 44.023.007
130. Attività fiscali
22.047.633 18.044.890
a) correnti
7.796.542 7.761.853
b) anticipate
14.251.091 10.283.037
150. Altre attività
26.433.856 28.833.077
TOTALE ATTIVO 2.429.302.277 2.440.644.103
35
STATO PATRIMONIALE
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
31/12/2011 31/12/2010
10. Debiti verso banche 163.451.357 255.687.705
20. Debiti verso clientela 1.264.609.602 1.054.847.912
30. Titoli in circolazione 755.781.868 861.453.166
40. Passività finanziarie di negoziazione 5.442.187 6.649.858
60. Derivati di copertura 183.331 466.148
80. Passività fiscali 12.036.859 13.528.030
a) correnti 5.855.250 7.335.837
b) differite 6.181.609 6.192.193
100. Altre passività 41.185.678 53.722.213
110. Trattamento di fine rapporto del personale 3.760.577 4.097.136
120. Fondi per rischi ed oneri 2.380.683 3.315.339
b) altri fondi 2.380.683 3.315.339
130. Riserve da valutazione 10.608.129 19.782.035
160. Riserve 67.436.157 64.731.213
170. Sovrapprezzi di emissione 30.851.329 30.851.329
180. Capitale 67.498.956 67.498.956
200. Utile (Perdita) d'esercizio 4.075.564 4.013.063
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 2.429.302.277 2.440.644.103
36
CONTO ECONOMICO
31/12/2011 31/12/2010
10. Interessi attivi e proventi assimilati 83.858.346 78.677.132
20. Interessi passivi e oneri assimilati (39.205.749 ) (30.617.546 )
30. Margine di interesse 44.652.597 48.059.586
40. Commissioni attive 26.783.172 25.508.087
50. Commissioni passive (2.365.865 ) (3.186.667 )
60. Commissioni nette 24.417.307 22.321.420
70. Dividendi e proventi simili 457.848 265.270
80. Risultato dell'attività di negoziazione (1.144.178 ) 2.064.438
90. Risultato dell'attività di copertura (73.822 ) 336.703
100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di 2.956.601 929.907
a) crediti (36.133 ) 545.574
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 2.725.535 272.911
d) passività finanziarie 267.199 111.422
120. Margine di intermediazione 71.266.353 73.977.324
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di : (14.982.457 ) (16.784.144 )
a) crediti (14.658.793 ) (16.742.658 )
b) attività finanziarie disponibili per la vendita (175.244 ) (127.278 )
d) altre operazioni finanziarie (148.420 ) 85.792
140. Risultato netto della gestione finanziaria 56.283.896 57.193.180
150. Spese amministrative (47.108.221 ) (47.828.002 )
a) spese per il personale (28.104.705 ) (28.755.610 )
b) altre spese amministrative (19.003.516 ) (19.072.392 )
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (723.160 ) (2.108.049 )
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (2.053.494 ) (2.085.618 )
190. Altri oneri/proventi di gestione 2.733.309 4.103.252
200. Costi operativi (47.151.566 ) (47.918.417 )
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti (16.766 ) (1.700 )
250. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 9.115.564 9.273.063
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (5.040.000 ) (5.260.000 )
270. Utile della operatività corrente al netto delle imposte 4.075.564 4.013.063
290 Utile d'esercizio 4.075.564 4.013.063
37
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA
31/12/2011 31/12/2010
10. Utile (Perdita) d'esercizio 4.075.564 4.013.063
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita (9.173.906 ) (1.238.778 )
110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (9.173.906 ) (1.238.778 )
120. Redditività complessiva (voce 10+110) (5.098.342 ) 2.774.285
38
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2010
Allocazione risultato di Periodo
Variazioni dell'esercizio
Re
dd
itiv
ità
c
om
ple
ssiv
a a
l 3
1.1
2.1
0
Pa
trim
on
io n
ett
o a
l 3
1.1
2.1
0
Variaz. di
riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze
al 31.12.2009
Modifica saldi di
apertura
Esistenze al
01.01.2010 Riserve
Dividendi e altre
destinaz.
Emiss. nuove azioni
Acq. azioni
proprie
Distribuz. straord.
Dividendi
Var. strumenti
di capitale
Derivati su az.
proprie
Stock options
Capitale sociale
a) azioni ordinarie 67.498.956 67.498.956 0 0 0 67.498.956
b) altre azioni 0 0 0 0 0 0
Sovrapprezzo emissioni 30.851.329 30.851.329 0 0 30.851.329
Riserve:
a) di utili 54.729.771 0 54.729.771 4.528.299 0 0 0 0 59.258.070
b) altre riserve 5.473.143 0 5.473.143 0 0 0 0 0 5.473.143
Riserve da valutazione: 21.020.813 0 21.020.813 0 (1.238.778 ) 19.782.035
Strumenti di capitale 0 0 0 0
Azioni proprie 0 0 0 0 0
Utile (Perdita) di esercizio 7.144.538 0 7.144.538 (4.528.299 ) (2.616.239 ) 4.013.063 4.013.063
Patrimonio netto 186.718.550 0 186.718.550 0 (2.616.239 ) 0 0 0 0 0 0 0 2.774.285 186.876.596
39
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2011
Allocazione risultato di Periodo
Variazioni dell'esercizio
Re
dd
itiv
ità
c
om
ple
ssiv
a a
l 3
1.1
2.1
1
Pa
trim
on
io n
ett
o a
l 3
1.1
2.1
1
Variaz.
di riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze
al 31.12.2010
Modifica saldi di
apertura
Esistenze al
01.01.2011 Riserve
Dividendi e altre
destinaz.
Emiss. nuove azioni
Acq. azioni
proprie
Distribuz. straord.
Dividendi
Var. strumenti
di capitale
Derivati su az.
proprie
Stock options
Capitale sociale
a) azioni ordinarie 67.498.956
67.498.956 0
0 0
67.498.956
b) altre azioni 0 0 0 0 0 0
Sovrapprezzo emissioni 30.851.329 30.851.329 0 0 30.851.329
Riserve:
a) di utili 59.258.070 0 59.258.070 2.704.944
0 0 0 0
61.963.014
b) altre riserve 5.473.143 0 5.473.143 0 0 0 0 0 5.473.143
Riserve da valutazione: 19.782.035 0 19.782.035
0
(9.173.906 ) 10.608.129
Strumenti di capitale 0 0 0 0
Azioni proprie 0 0 0 0 0
Utile (Perdita) di esercizio 4.013.063 0 4.013.063 (2.704.944 ) (1.308.119 ) 4.075.564 4.075.564
Patrimonio netto 186.876.596 0 186.876.596 0 (1.308.119 ) 0 0 0 0 0 0 0 (5.098.342 ) 180.470.135
40
RENDICONTO FINANZIARIO
A. ATTIVITA' OPERATIVA 31/12/2011 31/12/2010
1. Gestione 20.678.818 25.706.187
- risultato d'esercizio (+/-) 4.075.564 4.013.063
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione (1.692.480) (2.012.585)
e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) 73.822 (336.703)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 10.227.013 12.811.976
- rettifiche/riprese di valore nette su immob. Materiali e immateriali (+/-) 2.053.494 2.085.618
- acc.ti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 723.160 2.108.049
- imposte e tasse non liquidate (+) 5.040.000 5.260.000
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di att. In via dismissione al 0 0
netto dell'effetto fiscale
- altri aggiustamenti (+-) 178.245 1.776.770
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 106.225.240 (30.182.583)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 33.974.164 (12.804.454)
- attività finanziarie valutate al fair value 0 0
- attività finanziarie disponibili per la vendita (39.082.693) (32.088.433)
- crediti verso banche : a vista (12.650.208) 79.075.266
- crediti verso banche : altri crediti 81.577.130 24.384.380
- crediti verso clientela 42.252.374 (93.259.415)
- altre attività 154.473 4.510.073
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (19.500.872) 11.923.597
- debiti verso banche : a vista 6.762.818 (7.093.837)
- debiti verso banche : altri debiti (99.159.767) 88.800.897
- debiti verso clientela 208.827.878 (64.279.307)
- titoli in circolazione (105.048.915) (4.050.741)
- passività finanziarie di negoziazione (1.207.671) (1.832.752)
- passività finanziarie valutate al fair value 0 0
- altre passività (29.675.216) 379.338
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 107.403.186 7.447.202
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 23.675 301.447
- vendite di partecipazioni 0 0
- dividendi incassati su partecipazioni 0 0
- vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0
- vendite di attività materiali 23.675 301.447
- vendite di attività immateriali 0 0
- vendite di rami d'azienda 0 0
2. Liquidità assorbita da (3.355.994) (2.284.659)
- acquisti di partecipazioni 0
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0
- acquisti di attività materiali (3.355.994) (2.284.659)
- acquisti di attività immateriali 0 0
- acquisti di rami d'azienda 0 0
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (3.332.319) (1.983.212)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie 0 0
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale 0 0
- distribuzione dividendi e altre finalità (1.308.119) (2.616.239)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (1.308.119) (2.616.239)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 102.762.748 2.847.751
Riconciliazione
Voci di bilancio 31/12/2011 31/12/2010
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 13.889.504 11.041.753
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 102.762.748 2.847.751
Cassa e disponibilità liquide alla fine dell'esercizio 116.652.252 13.889.504
41
NOTA INTEGRATIVA
Parte A – Politiche contabili pag. 42
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale pag. 67
Parte C – Informazioni sul conto economico pag. 97
Parte D – Redditività complessiva pag. 111
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura pag. 112
Parte F – Informazioni sul patrimonio pag. 146
Parte G – Operazioni di aggregazioni di imprese o rami d’azienda pag. 150
Parte H – Operazioni con parti correlate pag. 151
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali pag. 153
Parte L – Informativa di settore pag. 154
42
Parte A – Politiche Contabili
A.1 – PARTE GENERALE Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il bilancio al 31 dicembre 2011 della Cassa di Risparmio di Cento, Società per Azioni, in
applicazione dell’art. 4 del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili
emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni
dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) ed omologati dalla
Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al 31
dicembre 2011 (inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC) il cui elenco è riportato negli
allegati del presente bilancio.
La Cassa di Risparmio di Cento non detiene partecipazioni di controllo e non rappresenta pertanto
una capogruppo ai sensi della normativa di vigilanza. In tale contesto la banca non ritiene di essere
tenuta alla redazione del bilancio consolidato in quanto non ne ricorrono i presupposti ai sensi
dell’art. 24 D.Lgs n. 87/1992.
Variazione di principi contabili
Di seguito si descrivono le principali modifiche dei principi contabili, approvati dallo IASB ed
omologati dalla Commissione Europea, che risultano attinenti alle fattispecie presenti nella banca e
che trovano applicazione ai fini della redazione del bilancio dell’esercizio 2011.
Non è stata utilizzata alcuna modifica ai principi contabili internazionali nella redazione del
Bilancio 2011 rispetto al bilancio dello scorso anno.
Sezione 2 – Principi generali di redazione
Il Bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle variazioni
di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario, dal prospetto della redditività complessiva e dalla
nota integrativa ed è inoltre corredato dalla relazione sull’andamento della gestione.
La predisposizione degli schemi di bilancio e il contenuto della nota integrativa è coerente con le
disposizioni fornite da Banca d’Italia nella circolare n. 262 del 22 Dicembre 2005 e relativo
aggiornamento del 18 novembre 2009.
Il bilancio è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti
finanziari derivati e le attività finanziarie destinate alla vendita che sono iscritte al fair value (valore
equo). Il valore contabile delle attività e passività che sono oggetto di operazioni di copertura del
43
valore equo e che sarebbero altrimenti iscritte al costo, è rettificato per tenere conto delle variazioni
del valore equo attribuibile ai rischi oggetto di copertura.
In conformità a quanto disposto dall’art. 5 del D. Lgs. n. 38/2005, il bilancio è redatto utilizzando
l’Euro quale moneta di conto. Gli importi dei prospetti contabili sono espressi in unità di Euro,
mentre i dati riportati nella nota integrativa sono espressi in migliaia di Euro.
Il bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dai principi contabili omologati
dalla Commissione europea e illustrati nella Parte A.2 della presente Nota integrativa.
Le operazioni poste in essere dalla società sono rilevate in base alla data di regolamento, i contratti
derivati per data di contrattazione, i dati economici e patrimoniali sono rilevati secondo il principio
della contabilizzazione per competenza ed in base all’assunzione di funzionamento e continuità
aziendale. Nella redazione del bilancio si è tenuto conto dei principi generali di rilevanza e
significatività dell’informazione e della prevalenza della sostanza sulla forma. Ogni classe rilevante
di voci simili è esposta distintamente nel bilancio. Le voci di natura o destinazione dissimile sono
presentate distintamente a meno che siano irrilevanti. Le attività e le passività, i proventi ed i costi
non sono compensati salvo nei casi in cui ciò sia espressamente richiesto o consentito da un
principio o da una interpretazione.
I ratei e risconti attivi ed i ratei e risconti passivi riferiti ai principali aggregati patrimoniali sono
stati ricondotti alle rispettive voci di riferimento, gli altri sono esposti fra le “altre attività” o “altre
passività”.
I prospetti contabili e la nota integrativa presentano, oltre agli importi relativi all’esercizio di
riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010.
Informazioni sulla continuità aziendale
Nella redazione del presente documento si è ritenuto appropriato l’utilizzo del presupposto della
continuità aziendale. Si ritiene infatti che, allo stato attuale, non sussistano incertezze circa la
capacità della banca di proseguire la propria attività in continuità aziendale in conformità a quanto
previsto dal principio contabile internazionale IAS 1. I criteri di valutazione adottati sono pertanto
coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività
dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali
criteri non hanno subito modifiche rispetto all’esercizio precedente.
Contenuto dei prospetti
Stato patrimoniale e conto economico
Gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico sono costituiti da voci e sottovoci. Negli
schemi non sono riportate le voci che non presentano importi né per l’esercizio corrente né per
quello precedente.
Nel prospetto di conto economico i ricavi sono indicati senza segno mentre i costi sono racchiusi fra
parentesi tonde come previsto dalla normativa (convenzione grafica di esposizione che equivale ai
numeri preceduti dal segno meno).
Prospetti delle variazioni del patrimonio netto
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto riflette quanto previsto dalla Circolare n.262/2005
della Banca d’Italia ed evidenzia la composizione e la movimentazione delle voci di patrimonio
netto intervenuta nell’esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente.
44
Prospetto reddititivà complessiva
Nel prospetto della redditività complessiva sono indicati l’utile/perdita dell’esercizio e le variazioni
delle attività contabilizzate nell’esercizio in contropartita delle riserve da valutazione.
Rendiconto finanziario
Il prospetto dei flussi finanziari dell’esercizio di riferimento del bilancio e di quello precedente è
stato predisposto seguendo il metodo indiretto ed è evidenziata la liquidità netta generata
dall’attività operativa, dall’attività di investimento e dall’attività di provvista.
Nel prospetto i flussi generatisi nel corso dell’esercizio sono indicati senza segno, mentre quelli
assorbiti sono racchiusi fra parentesi tonde.
Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Non si segnalano eventi successivi alla data di riferimento del bilancio in aggiunta a quanto già
riportato nell’apposita sezione della relazione sulla gestione.
Sezione 4 – Altri aspetti
Nel 2011 non sono presenti altri aspetti degni di rilievo.
Informativa comparativa
Secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 1 “Presentazione del Bilancio”,
sono fornite le informazioni comparative del precedente esercizio. La classificazione nelle voci del
bilancio è omogenea con quelle dell’esercizio di raffronto.
45
A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI
BILANCIO
In questo capitolo sono indicati i Principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio al 31
dicembre 2011. L’esposizione dei principi contabili adottati da Cassa di Risparmio di Cento,
Società per Azioni, è effettuata con riferimento alle fasi d’iscrizione, classificazione, valutazione e
cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo. Per ciascuna delle suddette fasi è
riportata, ove rilevante, anche la descrizione dei relativi effetti economici.
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene per data di regolamento per i titoli di debito e
per i titoli di capitale ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. Al momento del
regolamento i titoli di debito ed i titoli di capitale sono registrati al fair value, senza considerare i
costi o proventi di transazione.
Criteri di classificazione Sono classificati in questa categoria i titoli di debito, i titoli di capitale ed il valore positivo dei
contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione. Fra i contratti derivati di negoziazione sono
compresi anche i contratti derivati incorporati che sono stati oggetto di separata rilevazione quando
ricorrono le seguenti circostanze:
- le caratteristiche economiche e il rischio del derivato incorporato non sono strettamente
correlate con quelle del contratto ospite;
- gli strumenti incorporati, anche se separati, soddisfano la definizione di derivato.
- lo strumento ibrido non è oggetto di valutazione al fair value con iscrizione delle differenze a
conto economico.
Non è ammesso il trasferimento ad altre categorie salvo il caso in cui si sia in presenza di eventi
inusuali e che difficilmente si posso ripresentare nel breve periodo.
Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono
valutate al fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di valutazione sono attribuiti al
conto economico.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, sono
utilizzate le quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, si fa riferimento a modelli di
stima/valutazione comunemente utilizzati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio degli
strumenti: valore di realizzo determinato con riferimento a titoli quotati aventi analoghe
caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo delle opzioni,
valori di recenti transazioni comparabili, della solvibilità del debitore e del rischio paese dello
stesso.
I titoli di capitale e gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, per i quali non sia
possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono
46
mantenuti al costo, rettificato per perdite per riduzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore
non possono essere ripristinate.
Criteri di cancellazione Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono cancellate dal bilancio quando la cessione
ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse.
Quando invece essi sono mantenuti in misura rilevante, le attività continuano ad essere iscritte in
bilancio, anche se sotto il profilo giuridico la titolarità sia stata trasferita. La conservazione, anche
solo in parte, del controllo delle attività cedute implica il loro mantenimento in bilancio in misura
pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività
cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi sono registrati secondo il criterio della competenza economica. L’effetto derivante
dalla valutazione al fair value di tali titoli è imputato a conto economico.
I dividendi sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione.
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie sottostanti avviene alla data di regolamento.
All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value comprensivo dei costi o
proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Qualora, nei casi consentiti dai principi contabili, l’iscrizione avvenisse per trasferimento dalle
attività detenute sino a scadenza il valore di iscrizione sarebbe rappresentato dal fair value al
momento del trasferimento.
Per le riclassifiche delle attività finanziarie detenute per la negoziazione deliberate prima del
1/11/2008 riconducibili all’amendment dello IAS 39 è esplicitamente previsto che il valore di
iscrizione nella categoria contabile di destinazione sia il fair value dello strumento alla data del
1/07/2008.
Criteri di classificazione Sono comprese in questa categoria le attività finanziarie diverse dai contratti derivati che non sono
state classificate né come “Crediti”, né come “Attività detenute sino a scadenza” né come “Attività
detenute per la negoziazione”.
La voce comprende:
� titoli obbligazionari che non sono oggetto di frequenti attività di compravendita;
� titoli di capitale rivenienti dalla riclassificazione delle partecipazioni rappresentative di
interessenze non gestite con finalità di trading e non qualificabili di controllo o
collegamento o di controllo congiunto;
� altri titoli di capitale non quotati, interessenze in fondi di private equity ed altri OICR.
Le “attività finanziarie disponibili per la vendita” possono essere riclassificate nelle “attività
finanziarie detenute fino a scadenza”, qualora:
• si verifichi un cambiamento nell’intento o nella capacità di detenere lo strumento fino a
scadenza;
• non sia più disponibile una misura affidabile del fair value;
• sia trascorso il periodo previsto dalla “tainting rule” ed il portafoglio delle attività
finanziarie detenute fino a scadenza possa essere ricostituito.
47
E’ inoltre possibile effettuare una riclassifica nel portafoglio “crediti”, in presenza delle condizioni
rappresentate nel successivo paragrafo “altre informazioni”.
Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le “Attività disponibili per la vendita” sono valutate al fair value, gli
utili e le perdite da valutazione sono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto fino al
momento in cui l’attività non viene cancellata o non viene rilevata una evidenza oggettiva di perdita
di valore. Per i titoli obbligazionari transitano a conto economico gli interessi maturati in base al
criterio del tasso di interesse effettivo. Al momento della cessione o della registrazione di una
perdita di valore, la riserva si riversa, in tutto od in parte, sul conto economico.
Le metodologie di determinazione del fair value sono le stesse illustrate per le attività detenute per
la negoziazione.
I titoli di capitale (riclassifica delle partecipazioni), se quotati vengono valutati al fair value di
livello 1, se non quotati vengono valutati al fair value di livello 3, mentre quelli per i quali non sia
possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono mantenuti al costo.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono sottoposte al test di “impairment” per
individuare l’esistenza di oggettiva evidenza di perdita di valore: l’importo della perdita viene
misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei flussi finanziari
stimati, scontati al tasso di interesse effettivo, o attraverso specifiche metodologie valutative per i
titoli di capitale.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla riduzione di valore, vengono registrate
riprese di valore con imputazione a conto economico nel caso di titoli di debito, a patrimonio netto
nel caso di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il costo
ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzioni di valore viene effettuata ad ogni
chiusura di bilancio o di situazione infrannuale. Indicatori di una possibile riduzione di valore sono,
ad esempio, significative difficoltà finanziarie dell’emittente, inadempimenti o mancati pagamenti
degli interessi o del capitale, la possibilità che il beneficiario dichiari il fallimento o incorra in
un’altra procedura concorsuale, la scomparsa di un mercato attivo. Inoltre, una significativa o
prolungata riduzione del fair value di uno strumento di capitale al di sotto del suo costo è
considerata come un’obiettiva evidenza di perdita di valore. I limiti quantitativi da utilizzarsi per
identificare la necessità di impairment sono stati stabiliti nei seguenti parametri: decremento del
fair value alla data di bilancio superiore al 30% del valore contabile originario o diminuzione del
fair value al di sotto del valore di iscrizione iniziale per 48 mesi consecutivi per i titoli di “private
equity”, e 12 mesi per le azioni.
Criteri di cancellazione Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate dal bilancio quando la cessione ha
comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse. I
rischi ed i benefici relativi alle attività cedute, qualora mantenuti in misura rilevante, continuano ad
essere iscritti in bilancio, anche se giuridicamente la titolarità delle attività fosse stata effettivamente
trasferita. La conservazione, anche solo in parte, del controllo delle attività cedute implica il
mantenimento in bilancio delle stesse in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato
dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari
delle stesse.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I dividendi delle società partecipate sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la
distribuzione.
Per i titoli di debito sono contabilizzati gli interessi di competenza secondo il criterio del costo
ammortizzato.
48
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza La presente categoria non si applica al caso di Cassa di risparmio di Cento S.p.A.. Sono tuttavia
riportati i principali criteri relativi alla contabilizzazione della suddetta classe di strumenti
finanziari.
Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale avviene al fair value, comprensivo dei costi e proventi direttamente attribuibili,
se gli strumenti oggetto di iscrizione provengono dalle “Attività disponibili per la vendita”, la
registrazione iniziale corrisponde al fair value delle attività alla data di trasferimento, valore che
viene assunto come nuovo costo ammortizzato delle attività trasferite.
Criteri di classificazione In tale comparto possono essere classificati titoli per i quali la Banca deve possedere la capacità e la
volontà di detenerli fino alla scadenza; nel caso di dismissione anticipata, ancorché motivata da
valide ragioni economiche, l’intero comparto è sottoposto al cosiddetto “tainting rule” cioè al
trasferimento dell’intero portafoglio al comparto delle “Attività destinate alla vendita”. Il
portafoglio delle “attività detenute fino a scadenza”, non può poi essere ricostituito prima di due
anni.
L’intenzione e la capacità di possedere i titoli fino a scadenza è sottoposto a verifica annuale.
Per essere detenuti fino alla scadenza gli strumenti devono possedere i requisiti di:
� scadenza fissa;
� produrre flussi di reddito certi e misurabili;
� secondo la normativa più stringente emessa dalla Banca d’Italia in materia di Bilanci Bancari,
gli strumenti qui compresi, devono essere anche quotati in un mercato regolamentato.
Criteri di valutazione Successivamente alla loro iscrizione iniziale, le attività detenute fino a scadenza sono valutate al costo
ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Gli strumenti appartenenti al comparto sono sottoposti ad una verifica volta ad individuare
l’esistenza di significative o durevoli riduzioni di valore. In presenza di tali evidenze l’importo della
perdita, contabilizzato a conto economico, è misurato come differenza fra il valore contabile
dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse
effettivo originario. Qualora vengano meno i motivi della svalutazione vengono effettuate riprese di
valore con registrazione a conto economico. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso
superare il costo ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
Criteri di cancellazione Le attività finanziarie detenute fino a scadenza sono cancellate dal bilancio quando la cessione ha
comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse. I
rischi ed i benefici relativi alle attività cedute, qualora mantenuti in misura rilevante, continuano ad
essere iscritti in bilancio, anche se giuridicamente la titolarità delle attività fosse stata effettivamente
trasferita. La conservazione, anche solo in parte, del controllo delle attività cedute implica il
mantenimento in bilancio delle stesse in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato
dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari
delle stesse.
49
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I costi e ricavi di pertinenza sono registrati per competenza secondo il metodo del costo
ammortizzato.
4. Crediti
Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale del credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che generalmente
coincide con il momento dell’erogazione, per l’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione,
comprensivo dei costi/proventi afferenti il singolo credito e determinabili al momento
dell’erogazione stessa. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto
di rimborso da parte della controparte o che sono inquadrabili come ordinari costi amministrativi.
Per le riclassifiche delle attività finanziarie detenute per la negoziazione deliberate prima del
1/11/2008, riconducibili all’emendamento allo IAS 39, è esplicitamente previsto che il valore di
iscrizione nella categoria contabile di destinazione sia il fair value dello strumento alla data del
1/07/2008.
Criteri di classificazione I crediti comprendono gli impieghi per cassa con clientela e con banche, erogati direttamente
oppure acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono
quotati in un mercato attivo.
Rientrano in questa categoria i crediti commerciali, le operazioni di pronti contro termine con
obbligo di rivendita a termine, mentre non possono essere compresi in questo comparto i Crediti
quotati in un mercato attivo.
Non sono ammesse riclassificazioni ad altri comparti.
Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo
dell’interesse effettivo. Il costo ammortizzato è dato dal:
� valore di rilevazione iniziale;
� meno i rimborsi di capitale;
� più o meno ammortamento con il metodo dell’interesse effettivo (differenza tra il valore iniziale
ed il valore a scadenza);
� meno svalutazione;
� più rivalutazione.
Il metodo dell’interesse effettivo è utilizzato per calcolare il costo ammortizzato e gli interessi attivi
del finanziamento per la sua intera durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza il
flusso dei pagamenti futuri stimati per la durata attesa del finanziamento, in modo da ottenere
esattamente il valore contabile netto all’atto della rilevazione iniziale, che comprende i costi di
transazione direttamente attribuibili, ed i compensi pagati o ricevuti tra i contraenti.
La stima dei flussi e della durata contrattuale dei crediti considera tutte le clausole contrattuali che
possono influire sugli importi e sulle scadenze, senza considerare le perdite attese sul
finanziamento.
Questo metodo è applicato ai crediti con durata oltre il breve termine indipendentemente dalle
modalità di valutazione (analitica o collettiva).
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui durata rientra nel breve
termine perché la logica dell’attualizzazione avrebbe effetti poco significativi; così pure per i crediti
senza una scadenza definita o a revoca.
50
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti
volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione,
mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai
quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, ristrutturato o scaduto secondo le attuali
regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS .
In dettaglio la classificazione dei crediti dubbi è suddivisa nelle classi di:
- crediti in sofferenza: i crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente
equiparabili;
- crediti incagliati: i crediti verso soggetti in situazioni di obiettiva temporanea difficoltà, che sia
prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo.
L’incaglio può essere “normale”, quando deriva dalla valutazione dell’ “Unità Posizioni
anomale” o “oggettivo” quando presenta le caratteristiche previste per tale fattispecie dalle
Istruzioni di Vigilanza.
- crediti ristrutturati: crediti verso soggetti ai quali è stata concessa una moratoria nel pagamento
del debito a tassi inferiori a quelli di mercato;
- crediti scaduti e/o sconfinanti: i crediti verso debitori che alla data di fine esercizio presentano
crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni valutati analiticamente (limite di 180 giorni fino
al 31 dicembre 2011). Tali esposizioni possono essere valutate facendo riferimento,
alternativamente, al singolo debitore o alla singola transazione.
a) singolo debitore: l’esposizione deve essere rilevata come scaduta e/o sconfinante qualora,
alla data di riferimento della segnalazione, il maggiore tra i due seguenti valori sia pari o
superiore alla soglia del 5%:
• media delle quote scadute e/o sconfinanti sull’intera esposizione rilevate su base
giornaliera nell’ultimo trimestre precedente;
• quota scaduta e/o sconfinante sull’intera esposizione riferita alla data di riferimento
della segnalazione.
b) singola transazione: esposizioni scadute e/o sconfinanti garantite da immobili. Lo scaduto
deve avere carattere continuativo e non sono ammesse compensazioni con i margini
disponibili esistenti su altre linee di credito concesse al medesimo debitore, né soglie di
rilevanza.
Detti crediti deteriorati sono oggetto di valutazione analitica e la perdita di valore sui singoli crediti,
iscritta a conto economico, è rappresentata dalla differenza negativa tra il loro valore recuperabile
ed il relativo costo ammortizzato. Il valore recuperabile è dato dal valore attuale dei flussi di cassa
attesi, calcolato in funzione dei seguenti elementi:
- valore dei flussi di cassa contrattualmente previsti, stimati in considerazione della capacità
del debitore di assolvere le obbligazioni assunte e delle garanzie reali o personali assunte;
- tempo atteso di recupero, stimato anche in relazione allo stato delle procedure in atto;
- tasso interno di rendimento.
Negli esercizi successivi il valore originario dei crediti è ripristinato nel caso in cui vengano meno i
motivi che ne hanno determinato la rettifica. La ripresa di valore è iscritta a conto economico.
I crediti per i quali non sono state individuate obiettive evidenze di perdita sono valutati
collettivamente.
La valutazione avviene per categorie omogenee in termini di rischio di credito e le relative
percentuali di perdita sono stimate in base a serie storiche: si fondano su dati osservabili alla data
della valutazione consentendo di stimare la perdita di valore per ciascuna categoria.
La formazione dei gruppi avviene per categorie di rischio similari, sulla base di caratteristiche
indicative della capacità del debitore di assolvere gli impegni contrattuali (tipo rapporto, settore
economico, garanzie, stato di insolvenza e altri fattori ritenuti rilevanti).
51
La classificazione in gruppi per la determinazione della svalutazione collettiva riflette la medesima
ripartizione per categorie di rating stabilite dal Nuovo Accordo sul Capitale (Basilea 2).
Il passaggio di un credito da un gruppo valutato collettivamente ad altro con modalità di valutazione
analitica avviene a valori lordi in quanto le rettifiche di valore non seguono i singoli rapporti ma
saranno adeguati ai risultati di fine periodo con opportune rettifiche o riprese per “massa”. Le
rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate a conto economico.
Criteri di cancellazione I crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio quando la cessione ha comportato il sostanziale
trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi con le attività stesse. Quando sono mantenuti in
misura rilevante i rischi ed i benefici relativi alle attività cedute, continuano ad essere iscritti in
bilancio, anche se giuridicamente la titolarità dei rapporti è stata effettivamente trasferita. La
conservazione, anche solo in parte del controllo delle attività cedute implica il mantenimento in
bilancio delle stesse.
Se mediante la cessione si sono mantenuti i rischi ed i benefici, il credito dovrà continuare ad
essere iscritto limitatamente al suo coinvolgimento, e cioè per la quota massima in cui la società
continua ad essere esposta rispetto ai mutamenti di valore del credito e alle variazioni dei flussi
finanziari degli stessi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le rettifiche di valore analitiche e collettive sono registrate a conto economico.
I crediti valutati analiticamente sono sottoposti all’attualizzazione dei flussi finanziari ed il relativo
costo è registrato a conto economico, l’adeguamento è eseguito ogni anno.
Il fondo di svalutazione collettivo così determinato non è sottoposto ad attualizzazione, in quanto si
stima che il tasso effettivo coincida con quello contrattuale.
Il rientro negli esercizi successivi dell’effetto attualizzazione è rilevato a conto economico.
Se in un esercizio successivo l’ammontare della rettifica di valore diminuisce in conseguenza di
eventi (quali il miglioramento della solvibilità del debitore), la svalutazione per riduzione di valore
è stornata dal conto economico. Il valore del credito può assumere come valore massimo il costo
ammortizzato che si sarebbe determinato alla data in cui il valore è ripristinato.
Gli interessi di mora sui crediti in sofferenza sono registrati solo al momento dell’incasso.
5. Attività finanziarie valutate al fair value La società non si è avvalsa della facoltà normativa della cosiddetta “fair value option”.
6. Operazioni di copertura
Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e
successivamente valutati al fair value.
Criteri di classificazione: tipologie di copertura Gli strumenti derivati sono definiti di copertura quando esiste una documentazione formalizzata
della relazione tra lo strumento coperto e lo strumento oggetto della copertura e se la copertura
risulta efficace nel momento in cui ha inizio e continua ad esserlo per tutta la durata.
52
L’efficacia della copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento
coperto o dei relativi flussi attesi sono compensati da quelli dello strumento di copertura. Pertanto
l’efficacia è misurata e rilevata dal confronto di suddette variazioni, sempre in relazione
all’intenzione della società nel momento in cui la copertura è stata posta in essere.
La copertura è efficace quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento
finanziario di copertura neutralizzano, nei limiti fissati dall’intervallo 80-125%, le variazioni dello
strumento coperto.
La verifica dell’efficacia della copertura è operata mensilmente utilizzando:
- test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione della copertura e ne
dimostrano l’efficacia;
- test retrospettivi, che evidenziano il grado raggiunto dalla copertura nel periodo di riferimento e
misurano la distanza fra i risultati raggiunti e la copertura perfetta;
Nel caso in cui dall’analisi dei risultati dei rispettivi test, le coperture dovessero risultare inefficaci
in modo continuativo, viene interrotta la copertura con le conseguenti operazioni contabili.
Le tipologie di strumenti di copertura possono riguardare:
- esposizione al rischio di fair value di attività e passività in bilancio o di impegni irrevocabili;
- esposizione al rischio di variazioni di un flusso finanziario e cambi (cash flow) relativi ad attività
o passività in bilancio o di transazioni future.
Le coperture di fair value hanno l’obiettivo di ridurre il rischio di credito o il rischio di tasso. Il
cosiddetto “fair value hedge” è utilizzato generalmente per attività a tasso fisso i cui cash flow non
variano durante la vita dello strumento stesso. Il fine della copertura è di proteggere il valore
corrente dell’attività o della passività coperta e quindi l’attenzione è rivolta allo Stato patrimoniale.
Tale tipologia di copertura viene utilizzata anche per la copertura del rischio di mercato delle
emissioni obbligazionarie a tasso fisso o strutturate.
Le coperture di flussi finanziari hanno come obiettivo la riduzione della variabilità dei flussi di
cassa futuri legati ad una particolare attività/passività a tasso variabile con il fine di gestire e
controllare la variabilità futura dei corrispondenti flussi di cassa e quindi l’attenzione è sull’impatto
di tale variabilità sul conto economico.
Criteri di valutazione I derivati di copertura sono sempre valutati al “fair value”.
Criteri di cancellazione
Se i test non confermano l’efficacia della copertura, sia retrospettivamente che prospetticamente, la
contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta. In
questa circostanza il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di
negoziazione. Lo strumento coperto è rilevato nella categoria di appartenenza per un valore pari al
suo fair value al momento della cessazione dell’efficacia e torna ad essere valutato secondo il
criterio della classe di appartenenza originaria.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali La rilevazione delle scritture contabili dipende dal tipo di copertura predefinito e sono:
1) nel caso di copertura di fair value, si compensa la variazione del fair value dell’elemento coperto
con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione viene iscritta
al conto economico contestualmente all’adeguamento di valore dei contratti derivati e delle
attività coperte. L’eventuale differenza che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, ne
costituisce di conseguenza l’effetto economico netto. Sono adeguate ai valori di fair value le
attività/passività coperte con contropartita al conto economico.
2) nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono imputate a
patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono registrate a conto economico solo
53
quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesta una variazione dei flussi di cassa da
compensare (rispetto a quelli attesi) o nel caso in cui la copertura risulta inefficace. La banca
non ha tale fattispecie.
Le coperture di un investimento in valuta sono contabilizzate seguendo le metodologie delle
coperture dei flussi finanziari. La banca non ha in essere operazioni di copertura di investimenti in
valuta.
7. Partecipazioni Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
8. Attività materiali
Criteri di iscrizione Le attività materiali sono iscritte al costo che comprende oltre al prezzo d’acquisto, gli eventuali
oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene.
Le spese di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici
futuri, sono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione
ordinaria sono rilevati a conto economico.
Criteri di classificazione Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari,
gli impianti tecnici, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.
La voce comprende beni materiali destinati a:
- uso funzionale quali: terreni, fabbricati, mobili e arredi, impianti, macchinari e attrezzature
tecniche;
- a scopo di investimento quali: terreni e fabbricati.
Sono iscritti nell’attivo alla voce “Attività materiali” anche beni utilizzati ai sensi di contratti di
leasing finanziario sottoscritti in qualità di locatario, per i quali si è assunto sostanzialmente tutti i
rischi ed i benefici della proprietà. Le immobilizzazioni oggetto di leasing finanziario in qualità di
locatario sono iscritte inizialmente ad un valore pari al minore tra il fair value e il valore attuale dei
pagamenti minimi previsti dal leasing; tale valore è successivamente oggetto di ammortamento.
I beni per i quali sono in corso delle trattative di vendita e la loro dismissione sia molto probabile,
sono riportati nella pertinente voce delle attività in via di dismissione.
Criteri di valutazione Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli investimenti immobiliari, sono valutati al costo, dedotti
eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente
ammortizzate, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, lungo la loro
vita utile. Il valore ammortizzabile è rappresentato dal costo dei beni in quanto il valore residuo al
termine del processo di ammortamento è ritenuto non significativo. Gli immobili vengono
ammortizzati per una quota ritenuta congrua per rappresentare il deperimento dei cespiti nel tempo
a seguito del loro utilizzo, tenuto conto delle spese di manutenzione di carattere straordinario, che
vengono portate ad incremento del valore dei cespiti.
Non sono ammortizzati i terreni, in quanto aventi vita utile indefinita.
Quando si presentato elementi che dimostrano il deterioramento del valore di una attività, si
procede al confronto fra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero e le eventuali
rettifiche sono registrate al conto economico; qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla
rilevazione della perdita, è fatto obbligo di registrare la ripresa di valore.
54
I beni mobili, ad esclusione dei beni di valore artistico, sono iscritti in relazione alla loro vita utile.
Per categorie omogenee di beni è stata definita la vita utile in relazione alla quale viene calcolato
l’ammortamento per quote annue costanti a decorrere dal mese in cui il bene è entrato in funzione.
Criteri di cancellazione Un’immobilizzazione materiale è cancellata al momento della dismissione o qualora non siano più
attesi benefici economici futuri.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Il conto economico è interessato dalle quote di ammortamento secondo la vita utile predefinita per
ciascuna categoria.
9. Attività immateriali
La banca non possiede attività della specie si riportano comunque i criteri di contabilizzazione.
Criteri di iscrizione Sono iscritte al costo quale corrispettivo pagato al momento dell’acquisto rettificato per gli
eventuali oneri accessori.
Criteri di classificazione Le attività immateriali sono iscritte come tali solo quando sono identificabili, misurabili, sono sotto
il controllo dell’entità che redige il bilancio e sono in grado di generare benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono identificabili quando possono essere separate dall’entità oppure
derivano da diritti contrattuali o legali in genere e comprendono:
- software applicativo;
- marchi e brevetti.
Criteri di valutazione e componenti reddituali Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato in base alla loro vita utile.
Criteri di cancellazione
L’attività è cancellata se esistono indicazioni che possa avere subito una perdita di valore, oppure
quando non sono più attesi benefici economici futuri.
10. Attività non correnti in via di dismissione
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
11.Fiscalità corrente e differita
Criteri di iscrizione L’accantonamento delle imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione
dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e differito. Le imposte anticipate e differite sono
calcolate sulle differenze temporanee tra il valore contabile delle attività e passività iscritte in
bilancio ed il loro valore fiscale.
55
Le imposte anticipate, sono iscritte nei limiti in cui esiste la ragionevole certezza del loro recupero
in presenza di futuri redditi imponibili mentre le imposte differite passive sono stanziate nella
misura in cui si ritiene che nei prossimi esercizi si verifichino i presupposti per la relativa
tassazione.
Le aliquote utilizzate, distintamente per tipologia di imposta, sono quelle in vigore per i periodi di
riversamento delle differenze temporanee e senza limiti temporali.
Criteri di classificazione Le attività e passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e
passività. Le attività e le passività fiscali differite e anticipate sono distinte dalle attività e dalle
passività fiscali correnti.
Criteri di valutazione Le attività e passività iscritte per imposte anticipate e differite sono valutate a fine esercizio in
relazione alle modifiche intervenute nella normativa fiscale e delle aliquote e non sono sottoposte
all’attualizzazione.
Criteri di cancellazione Le attività e passività sono cancellate quando non esistono valide ragioni della sussistenza di
rapporti di credito e debito con l’amministrazione finanziaria.
A fine esercizio “il fondo imposte differite” e le “Attività per imposte anticipate” sono adeguati in
relazione al rigiro sul conto economico delle imposte divenute correnti nell’esercizio.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le imposte correnti maturate nell’esercizio, le imposte anticipate e differite sorte nell’esercizio e le
variazioni delle consistenze dell’esercizio precedente, sono registrate a conto economico; vengono
invece attribuite al patrimonio netto, quando sono stanziate in relazione a riserve di patrimonio
netto. Le imposte relative alle attività in via di dismissione, sono portate a diretta riduzione delle
poste di conto economico di riferimento.
12.Fondi per rischi ed oneri
Criteri di iscrizione
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerta iscritti in
bilancio quando:
- esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da eventi passati;
- è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse per adempiere all’obbligazione;
- può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.
Gli accantonamenti sono rilevati solo in presenza di eventi precedenti alla chiusura del bilancio e
rappresentano la migliore stima possibile dell’onere necessario per estinguere l’obbligazione attuale
alla data di riferimento del bilancio.
Criteri di classificazione La voce comprende “altri fondi per rischi ed oneri” costituiti in relazione a perdite presunte sulle
cause passive incluse le azioni revocatorie, gli esborsi stimati a fronte di reclami della clientela
sull’attività di intermediazione in titoli nonché una stima attendibile degli altri esborsi a fronte di
qualsiasi altra obbligazione legale o implicita presente alla data di riferimento del bilancio.
Nel corso dell’esercizio la parte di fondo di quiescenza a contribuzione definita è stata dismessa.
56
Criteri di valutazione Ad ogni data di riferimento del bilancio i fondi sono riesaminati e rettificati per riflettere la miglior
stima corrente, basata anche sulle serie storiche della banca. Nel caso in cui l’elemento temporale
sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati applicando i tassi correnti di mercato
(euribor).
Criteri di cancellazione Ciascun fondo presente in tale voce di bilancio è utilizzato unicamente per far fronte a quelle uscite
per le quali è stato originariamente costituito.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le componenti reddituali interessate dagli accantonamenti sono:
- il costo del personale per i fondi che riguardano obbligazioni relative al personale dipendente od
in quiescenza;
- la voce degli Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri negli altri casi.
L’effetto attualizzazione è rilevato a conto economico.
13. Debiti e titoli in circolazione
Criteri di iscrizione La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che
di norma corrisponde alla data in cui sono ricevute le somme raccolte o dell’emissione dei titoli di
debito.
La prima iscrizione è fatta sulla base del fair value delle passività, di norma pari all’ammontare
incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi
direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi
interni di tipo amministrativo.
Criteri di classificazione Nelle voci Debiti verso banche, Debiti verso clientela e Titoli in circolazione sono riclassificate le
varie forme di provvista interbancaria e con la clientela, le operazioni di pronti contro termine con
obbligo di riacquisto e la raccolta da clientela attraverso certificati di deposito, titoli obbligazionari,
prestiti subordinati al netto delle quote riacquistate. E’ inoltre incluso il debito iscritto dalla banca in
qualità di locatario nell’ambito dell’operazione di leasing finanziario.
Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato con il
metodo del tasso di interesse effettivo.
Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale è poco significativo,
che pertanto rimangono iscritte al valore incassato.
Dai titoli di debito sono stralciate le eventuali quote rappresentative di capitale.
Gli strumenti finanziari oggetto di copertura di fair value per i quali la copertura è risultata efficace
sono iscritti al fair value.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando sono scadute od estinte. La
cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari emessi in precedenza.
57
La differenza tra il valore contabile delle passività e l’ammontare corrisposto per acquistarla è
registrata a conto economico.
Il collocamento sul mercato di titoli propri successivamente al riacquisto è considerato come una
nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi sono rilevati secondo il criterio della competenza economica, se le passività hanno
durata oltre il breve termine si applica il calcolo del costo ammortizzato con attribuzione degli
eventuali costi di “up-front”.
14. Passività finanziarie di negoziazione
Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene, alla data di regolamento per i titoli di debito
e di capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All’atto della rilevazione iniziale
sono valorizzate al fair value.
I contratti derivati incorporati in strumenti finanziari o in altre forme contrattuali, che presentano
caratteristiche economiche e rischi non correlati con lo strumento ospite o che presentano gli
elementi per essere qualificati essi stessi come contratti derivati, sono contabilizzati separatamente,
se aventi valore negativo, nella categoria delle passività finanziarie detenute per la negoziazione,
tranne che nei casi in cui lo strumento complesso che li contiene è valutato al fair value con effetti a
conto economico.
Criteri di classificazione La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading nonché il valore negativo dei
derivati impliciti presenti nei contratti complessi.
Criteri di valutazione Tutte le passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del
risultato della valutazione al conto economico.
Criteri di cancellazione Le passività finanziarie di negoziazione sono cancellate quando estinte e alla scadenza.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I risultati della valutazione delle passività finanziarie di negoziazione sono registrati a conto
economico.
15. Passività finanziarie valutate al fair value
La Banca non ha applicato la cosiddetta “fair value option” e pertanto non si è avvalsa della
possibilità di valutare al fair value passività finanziarie diverse da quelle previste da IAS 39 in virtù
della specifica destinazione funzionale.
58
16. Operazioni in valuta
Criteri di iscrizione iniziale Le operazioni in divisa estera sono registrate al momento della rilevazione iniziale, in divisa di
conto, applicando alla divisa estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Criteri di iscrizione successiva Ad ogni data di riferimento del bilancio:
- gli elementi monetari in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura;
- gli elementi non monetari valutati al costo storico sono convertiti al tasso di cambio in essere alla
data dell’operazione;
- gli elementi non monetari valutati al fair value sono convertiti utilizzando i tassi di cambio in
essere alla data di chiusura.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di un elemento monetario o dalla conversione a
tassi differenti da quelli applicati al momento della rilevazione iniziale sono rilevati a conto
economico nel periodo in cui sorgono.
17. Altre informazioni
Trattamento di fine rapporto del personale Nel corso dell’esercizio 2007 è cambiata sostanzialmente la normativa di riferimento per la
destinazione delle obbligazioni derivanti dal fondo di trattamento di fine rapporto (legge 296/2006
con decorrenza primo gennaio 2007): nel caso della Cassa di Risparmio di Cento, società con più di
50 dipendenti il fondo è conferito, sulla base delle scelte dei dipendenti, verso la Tesoreria Inps,
oppure presso fondi specializzati ed allo scopo autorizzati e vigilati da Covip.
Ne deriva che le obbligazioni calcolate fino al 31 dicembre 2006 e le quote maturate fino
all’esercizio dell’opzione (massimo 30 giugno 2007) sono rappresentate in bilancio in un apposito
fondo che richiede la rivalutazione annuale prevista di legge (criterio invariato) : il tasso di
rivalutazione da applicare è composto da due voci, una fissa (1,5%) ed una variabile ( 75% del
costo della vita calcolato da ISTAT), il predetto fondo continua ad essere rappresentativo dei piani a
benefici definiti la cui erogazione è differita nel tempo e conseguentemente in bilancio è iscritto il
valore determinato in base a specifica stima attuariale.
Le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007
configurano un “piano a contribuzione definita” sia nel caso di opzione da parte del dipendente per
la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l’INPS.
L’importo delle quote, contabilizzato tra i costi del personale, è determinato sulla base dei contributi
dovuti senza l’applicazione di metodologie di calcolo attuariali.
Al 31 dicembre 2011 il valore attuariale del fondo interno ammonta ad € 3.760.577 contro un valore
al 31 dicembre 2010 di € 4.097.136 , con utilizzi del fondo pari a euro € 416.435 e accantonamenti
a conto economico è pari a € 79.876.
La parte esternalizzata del fondo di trattamento di fine rapporto, definita “maturando post 1/1/2007”
dalla legge 296/2006, è confluita alla previdenza complementare esterna; l’importo spesato al conto
economico nel 2011 ammonta a 1.345 mila euro, mentre nell’anno precedente l’importo imputato a
conto economico è stato pari a 1.268 mila euro.
59
Fondi di Previdenza del Personale Dal primo luglio 2007 il Fondo pensioni sezione a contribuzione definita è stato sciolto con facoltà
di scelta ai dipendenti fra un fondo chiuso ed uno aperto: questa attività si è resa necessaria in
quanto il fondo a gestione interna non aveva più le caratteristiche richieste dalla normativa per le
destinazioni del trattamento di fine rapporto dei dipendenti.
Nel corso dell’esercizio 2009 anche la sezione del fondo a prestazione definita è stata sciolta in
parte attraverso la liquidazione diretta agli aderenti e in parte attraverso l’esternalizzazione ad una
primaria compagnia assicurativa. La banca infatti ha provveduto nel mese di luglio 2009 a versare a
detta compagnia un premio unico che garantisse ai soggetti ancora iscritti una rendita vitalizia
pagata mensilmente. In data 31 luglio 2009 la Cassa ha provveduto infine a chiudere formalmente il
fondo pensione e a dare le opportune comunicazioni alle autorità competenti.
Per far fronte alla volontà degli aderenti al fondo, la banca ha inserito la clausola all’interno degli
accordi con gli stessi, che prevede di intervenire qualora la compagnia assicurativa non fosse in
grado di far fronte alle proprie obbligazioni. In virtù di tale garanzia accessoria la banca continua a
mantenere l’obbligazione per un piano a benefici definiti. Lo IAS 19 prevede che la
contabilizzazione del piano debba essere pari al valore attuale dell’obbligazione alla data di
riferimento, al netto del fair value delle attività che sono al servizio del piano stesso. Nel caso
specifico l’attività a presidio del piano risulta essere la polizza assicurativa perfezionata con il
pagamento del premio unico a luglio 2009. Dato l’elevato standing creditizio degli investimenti
sottostanti la polizza assicurativa e della controparte assicurativa non si è ritenuto necessario
apportare aggiustamenti di valore all’attività funzionale al piano e quindi la banca ha esposto nei
fondi di quiescenza un’obbligazione nulla.
Garanzie rilasciate ed impegni Nelle “garanzie rilasciate” sono comprese tutte le garanzie di firma prestate dalla banca.
Le garanzie di “natura finanziaria” sono quelle concesse a sostegno di operazioni volte
all’acquisizione di mezzi finanziari; sono invece di “natura commerciale” quelle concesse a
garanzia di specifiche transazioni commerciali: sono indicate con riferimento al soggetto ordinante,
cioè al soggetto le cui obbligazioni sono assistite dalla garanzia prestata.
Sono iscritte al valore nominale al netto degli utilizzi di cassa e delle eventuali rettifiche di valore.
Gli impegni ad erogare fondi sono impegni irrevocabili ad utilizzo certo od incerto, che possono dar
luogo a rischio di credito (sono esclusi gli impegni derivanti dalla stipula di contratti derivati): il
valore di iscrizione è al netto delle somme già erogate e delle eventuali rettifiche di valore.
Gli impegni irrevocabili ad utilizzo certo comprendono gli impegni ad erogare fondi il cui utilizzo
da parte del richiedente è certo e definito: sono pertanto contratti vincolanti sia per il concedente
che per il richiedente. L’aggregato comprende tra l’altro gli acquisti di titoli non ancora regolati (la
società contabilizza i titoli per data di regolamento) ed i depositi e finanziamenti da erogare ad una
data futura predeterminata.
Gli impegni irrevocabili sono ad utilizzo incerto quando l’utilizzo da parte del richiedente è
opzionale, in questo caso, non è sicuro se ed in quale misura avverrà l’erogazione effettiva dei
fondi.
Gli impegni sottostanti a derivati creditizi: vendite di protezione sono impegni derivanti dalla
vendita di protezione dal rischio di credito.
Sono iscritti al valore nominale al netto delle somme erogate e delle eventuali rettifiche di valore
determinate analiticamente per i crediti di firma “anomali” e forfetariamente per gli altri in bonis.
Accantonamenti per garanzie ed impegni Il rischio derivante dalla valutazione delle “garanzie rilasciate” è determinato in via analitica per le
posizioni classificate ad incaglio e a sofferenza e collettivamente per gli altri crediti. Il fondo è
iscritto fra le “Altre Passività”.
60
Riconoscimento dei ricavi I ricavi sono rilevati nel momento in cui vengono percepiti o, comunque, quando è probabile che
saranno ricevuti benefici futuri, quando non possono essere attendibilmente stimati, i ricavi sono
quantificati nella misura in cui sono recuperabili i relativi costi sostenuti.
In particolare:
� gli interessi sono rilevati pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di
quello effettivo se le attività di riferimento hanno durata contrattuale oltre il breve termine;
� I dividendi sono rilevati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione.
� le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base degli accordi contrattuali, nel
periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati;
� i ricavi derivanti dalla vendita di attività non finanziarie sono rilevati al momento del
perfezionamento della vendita, a meno che la Banca abbia mantenuto la maggior parte dei
rischi e benefici connessi con l’attività.
Gli interessi di mora sono contabilizzati al momento dell’incasso.
Migliorie su beni di terzi Le spese sostenute per lavori di ristrutturazione di beni immobili di proprietà di terzi sono iscritte
fra le “altre attività” e sono attribuite al conto economico in base alla capacità di produrre benefici
futuri di norma corrispondente alla durata del sottostante contratto di affitto: le spese riguardano
principalmente la ristrutturazione di immobili di terzi adibiti all’esercizio delle filiali.
Modalità di determinazione del fair value
Il criterio del fair value è il principale criterio di valutazione degli strumenti finanziari previsto dai
principi contabili internazionali, è anche il criterio di valutazione definito per i derivati
indipendentemente dalle finalità per le quali tali strumenti sono stati acquistati (trading o copertura),
inoltre la nota integrativa deve riportare il fair value anche di quegli strumenti finanziari che in
bilancio sono iscritti al costo ammortizzato.
I principi IAS definiscono il fair value come il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere
scambiata, o una attività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli ed indipendenti.
Tale transazione, tuttavia deve avvenire in ipotesi di continuità dell’attività aziendale.
Strumenti quotati
Nel caso di strumenti quotati in mercati attivi il fair value è pari al prezzo di quotazione. Un
mercato è definito attivo quando il prezzo dello strumento finanziario è prontamente e regolarmente
contribuito da borse valori, intermediari, dealers o info provider e quando il prezzo stesso
rappresenta transazioni effettive nello strumento oggetto di valutazione.
L’attuale definizione di mercato regolamentato non è sempre coincidente con la nozione di
“mercato attivo”. Un “mercato ufficiale regolamentato” funziona regolarmente se:
- esistono regole, emesse o approvate dalle Autorità del Paese d’origine del mercato, che
disciplinano le condizioni operative, di accesso, nonché quelle che un contratto deve soddisfare
per essere efficacemente trattato;
- hanno un meccanismo di compensazione che richiede che i contratti derivati siano soggetti alla
costituzione di margini giornalieri che forniscono una protezione adeguata.
Tuttavia un mercato regolamentato non garantisce la presenza di prezzi “significativi” se non è
rappresentativo di scambi quotidiani significativi in termini di volumi.
61
Ne deriva la predisposizione di apposite procedure finalizzate ad individuare i mercati attivi ovvero
quei mercati in cui i prezzi degli strumenti negoziati rappresentano il valore con cui si pongono
effettivamente in essere le transazioni di mercato.
Tali procedure sono basate sull’analisi dei seguenti fattori:
- il numero dei contributori ed eventuale presenza di dealer, broker e market maker;
- la frequenza di aggiornamento periodico del dato quotato e lo scostamento rispetto alla
quotazione precedente;
- l’esistenza di un’accettabile differenza fra il prezzo bid e prezzo ask;
- il volume di scambi trattati.
In particolare i prezzi utilizzati per le valutazioni di bilancio sono:
- il prezzo bid nel caso di attività detenute;
- il prezzo ask nel caso di passività da emettere;
- il prezzo mid market nel caso in cui i profili di rischio si compensano fra di loro (la differenza fra
prezzo bid e prezzo ask è determinata dai soli costi di transazione).
Quando il medesimo strumento finanziario risulti quotato su più mercati viene rilevata la
quotazione più vantaggiosa.
Qualora sia un tasso e non un prezzo ad essere quotato su mercati attivi, l’impresa deve utilizzare
quel tasso come input delle tecniche valutative per determinare il fair value dello strumento.
Fondi comuni
Nel caso di fondi aperti in cui i partecipanti hanno diritto di chiedere in qualsiasi momento il
rimborso delle quote e per gli hedge fund, il fair value è determinato considerando l’ultimo NAV
pubblicato.
Nel caso di fondi chiusi e di private equity oggetto di quotazione, il fair- value è pari alla
quotazione fornita dal mercato, se questo è considerato “attivo”. In alternativa viene assunto
l’ultimo NAV pubblicato.
Strumenti non quotati
Qualora gli strumenti finanziari non risultino quotati su mercati attivi, il relativo fair value è
determinato attraverso tecniche di valutazione che:
- tendono a massimizzare l’impiego di input di mercato ed a minimizzare stime ed assunzioni
interne;
- riflettono le modalità in base alle quali il mercato attribuisce un prezzo agli strumenti;
- utilizzano input in grado di rappresentare le aspettative di mercato ed il rapporto rischio
rendimento dello strumento oggetto di valutazione;
- incorporano tutti i fattori che i partecipanti al mercato considererebbero nella definizione di
prezzo;
- sono coerenti con le metodologie comunemente accettate;
- sono oggetto di verifica e calibrazione periodica al fine di verificare la loro capacità di
rappresentare il fair value in linea con i prezzi a cui avvengono effettivamente le transazioni
nello strumento oggetto di valutazione, in tal modo è assicurata la comparabilità, l’affidabilità e
la neutralità del processo di definizione dei valori degli strumenti finanziari richiesto dalla
normativa.
Fair value degli strumenti derivati
Il fair value degli strumenti derivati è determinato attraverso l’impiego di modelli valutativi diversi
a seconda della tipologia dello strumento, in particolare:
- per la determinazione del fair value delle opzioni si è fatto riferimento a modelli di stima della
volatilità;
- per il fair value degli swap si è utilizzato il “ discounted cah flow analysis”.
62
Le valutazioni così determinate sono state rettificate degli importi corrispondenti alle valutazioni
del merito creditizio della controparte (rischio di controparte).
Strumenti di capitale classificati nel portafoglio degli strumenti destinati alla vendita
Il fair value degli “Investimenti Partecipativi” è determinato con riferimento a prezzi risultanti da
perizie esterne ed indipendenti od in base a prezzi di scambio ricavati da recenti transazioni, quando
è difficoltoso reperire un prezzo attendibile, se di importo poco rilevante, sono mantenute al valore
di costo. Gli altri titoli di capitale sono mantenuti al costo.
Gerarchia di determinazione dei fair value L’IFRS 7 richiede una informativa che distingue il fair value degli strumenti finanziari in base alla
significatività degli input utilizzati nelle valutazioni, in particolare si distinguo tre livelli:
Livello 1: la valutazione è il prezzo di mercato dello stesso strumento finanziario oggetto di
valutazione, ottenuto sulla base di quotazioni espresse da un mercato attivo. Un mercato
attivo è considerato tale qualora i prezzi di quotazione riflettono le normali operazioni
di mercato, sono regolarmente e prontamente disponibili tramite borse, servizi di
quotazione, intermediari e se tali prezzi rappresentano effettive e regolari operazioni di
mercato.
Livello 2: la valutazione si basa su prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o
mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori significativi – compreso gli
spread creditizi e di liquidità – sono desunti da dati osservabili di mercato. Tale livello
implica ridotti elementi di discrezionalità nella valutazione in quanto tutti i parametri
utilizzati risultano attinti dal mercato e le metodologie di calcolo consentono di
replicare quotazioni presenti su mercati attivi.
Livello 3: le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da
parametri osservabili sul mercato e comportano quindi stime ed assunzioni significative
da parte del valutatore.
I criteri definiti dalla Cassa di Risparmio di Cento al fine di attribuire il livello gerarchico al fair
value dei singoli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di proprietà sono i seguenti:
Livello 1: strumenti che hanno almeno un mercato attivo. A tal fine, possono essere considerati, se
significativi, i prezzi rilevati su mercati regolamentati, MTF, o quotazioni di market
maker. In tal caso, devono essere disponibili su Bloomberg le quotazioni di almeno tre
market maker, e lo spread denaro-lettera medio non può essere superiore a 2%. Possono
altresì essere considerati i NAV forniti dalle società di gestione del risparmio, purché si
tratti di valori ai quali sia possibile smobilizzare l’investimento.
Livello 2: strumenti per i quali sono reperibili su Bloomberg quotazioni di meno di tre market
maker e/o con spread denaro-lettera medio superiore a 2%; strumenti per i quali
esistono titoli comparabili (per emittente, caratteristiche finanziarie, grado di rischio)
classificabili al livello 1 o valutati mediante modelli di valutazione comunemente usati
dagli operatori professionali facendo uso come input di parametri osservabili
direttamente o indirettamente sul mercato. Gli aggiustamenti eventualmente effettuati
dal valutatore non devono avere un impatto significativo nella determinazione del fair
value.
63
Livello 3: strumenti per i quali non esiste un mercato attivo e non possono essere valutati mediante
i criteri stabiliti per il livello 2; NAV forniti dalle società di gestione del risparmio, non
rappresentanti valori ai quali sia possibile smobilizzare l’investimento
Riclassificazione di strumenti finanziari Lo IASB ha approvato in data 13 ottobre 2008 un emendamento allo IAS 39 e all’IFRS 7,
omologato con procedura d’urgenza dalla Commissioni Europea il 15 ottobre 2008 con
Regolamento n. 1004/2008.
Sulla base di tale emendamento, è consentito riclassificare, in presenza di determinate condizioni,
ad altra categoria contabile strumenti finanziari iscritti al momento dell’acquisto nell’ambito della
categoria delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” o della categoria delle Attività
finanziarie disponibili per la vendita. Prima di tale emendamento la regola generale prevedeva che i
trasferimenti di categoria non erano ammessi, ad eccezione dei trasferimenti tra le categorie delle
“Attività finanziarie disponibili per la vendita” e delle “Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza”.
Sulla base di quanto indicato nei paragrafi 50D e 50E della nuova versione dello IAS 39, possono
essere riclassificati:
• gli strumenti finanziari, diversi dai derivati, precedentemente classificati nella categoria
degli strumenti finanziari di negoziazione. Non è invece possibile riclassificare gli strumenti
finanziari appartenenti alla categoria delle “Attività finanziarie valutate al fair value” a
seguito dell’adozione della cosiddetta “fair value option”. La nuova categoria contabile di
destinazione è quella dei “Crediti”. La condizione per l’ammissibilità della riclassifica è che
lo strumento finanziario rispetti, alla data del trasferimento, i requisiti previsti per la
classificazione nel portafoglio dei “Crediti” e che la società non intenda più negoziare i titoli
oggetto di riclassifica, avendo maturato l’intenzione di detenere lo strumento finanziario nel
prevedibile futuro o fino a scadenza;
• gli strumenti finanziari non derivati classificati nella categoria “Attività finanziarie
disponibili per la vendita” alla categoria contabile dei “Crediti” se lo strumento finanziario
rispettava, alla data della riclassifica, la definizione di “Crediti” e la società ha ora l’intento
e la capacità di detenerlo nel prevedibile futuro o fino alla scadenza.
Qualsiasi altro strumento di debito o di capitale, non derivato, può essere riclassificato dalla
categoria delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” alla categoria delle “Attività
disponibili per la vendita” o dalla categoria delle “Attività detenute per la negoziazione” alle
“Attività detenute sino a scadenza” (per i soli strumenti di debito), qualora detti strumenti non siano
più detenuti per essere oggetto di negoziazione nel breve termine; ciò è tuttavia ammissibile,
secondo il paragrafo 50 B, solamente in rare circostanze.
L’attività finanziaria riclassificata è iscritta nella nuova categoria (“Crediti”, “Attività finanziarie
detenute fino a scadenza”, “Attività finanziarie disponibili per la vendita”) al suo fair value alla data
della riclassifica, che rappresenta il nuovo costo o costo ammortizzato.
Una volta trasferiti, gli strumenti finanziari seguono le regole di valutazione e rilevazione contabile
proprie della categoria di destinazione, salvo quanto di seguito verrà specificato; pertanto, per le
attività valutate al costo ammortizzato deve essere determinato il tasso di rendimento effettivo da
utilizzarsi a partire dalla data della riclassifica.
64
Si fa presente che nel corso dell’esercizio 2011 la Banca non ha effettuato alcuna riclassifica tra i
portafogli di attività finanziarie, come previsto dall’amendment allo IAS 39, descritto nel presente
paragrafo. Si evidenzia, infatti, che quanto riportato nelle tabelle della parte A.3.1 Trasferimenti tra
portafogli riguarda gli effetti delle riclassifiche effettuate nell’esercizio 2008.
Attività cedute e non cancellate: operazioni di cartolarizzazione La Cassa di Risparmio di Cento ha realizzato un programma di cartolarizzazione, così come è stato
esposto nella Parte E - sezione C .
Analogamente a quanto rilevato nel bilancio dell’esercizio precedente, i crediti ceduti sono iscritti
nel bilancio della Cassa di Risparmio di Cento: infatti secondo la previsione normativa dei principi
contabili internazionali IAS 39 è fatto obbligo di mantenere l’iscrizione dei valori ceduti quando è
mantenuto il coinvolgimento rilevante sull’andamento delle attività cedute; nel nostro caso, il
coinvolgimento rilevante è determinato dal possesso dell’emissione dei titoli mezzanine e junior nel
portafoglio di proprietà.
Pronti c/Termine I titoli ricevuti nell’ambito di operazioni che contrattualmente prevedono obbligatoriamente la
successiva vendita (pronti c/termine attivi) ed i titoli consegnati nell’ambito di una operazione che
contrattualmente preveda obbligo di riacquisto (pronti c/termine passivi), non sono rilevati e/o
eliminati dal bilancio.
Pertanto l’importo pagato nel caso di titoli acquistati con obbligo di rivendita è rilevato fra i “crediti
verso la clientela o banche”; mentre l’importo incassato nel caso di titoli ceduti con obbligo di
riacquisto è rilevato fra le passività come “debiti verso clientela o banche” :
Gli interessi sono registrati per competenza con riferimento ai finanziamenti attivi ed ai debiti verso
clientela/banche.
Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio
L’applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni
che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti in bilancio e sull’informativa
fornita in merito alle attività e passività potenziali. Le assunzioni alla base delle stime formulate
tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio
nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell’esperienza storica e del particolare momento
caratterizzante i mercati finanziari. A tale proposito si evidenzia che la situazione causata
dall’attuale crisi economica e finanziaria ha reso necessarie assunzioni riguardanti l’andamento
futuro caratterizzate da significativa incertezza.
Proprio in considerazione della situazione di incertezza non si può escludere che le ipotesi assunte,
per quanto ragionevoli, potrebbero non trovare conferma nei futuri scenari in cui la banca si troverà
ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime
effettuate ai fini della redazione del bilancio e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie
rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività
iscritte in bilancio.
I processi di valutazione che richiedono in maggior misura stime ed assunzioni al fine di
determinare i valori da iscrivere in bilancio sono rappresentati:
1) dalla quantificazione delle perdite di valore di attività finanziarie, con particolare riferimento ai
crediti e alle attività finanziarie disponibili per la vendita;
2) dalla determinazione delle perdite di valore di avviamenti e di investimenti partecipativi;
3) dalla determinazione del fair value di attività e passività finanziarie nei casi in cui lo stesso non
sia direttamente osservabile su mercati attivi. Gli elementi di soggettività risiedono, in tal caso,
65
nella scelta dei modelli di valutazione o nei parametri di input che potrebbero essere non
osservabili sul mercato;
4) dalla quantificazione dei fondi per rischi e oneri e dei fondi di quiescenza, per l’incertezza del
petitum, dei tempi di sopravvenienza e delle ipotesi attuariali utilizzate;
5) dalla stima della recuperabilità delle imposte differite attive.
L’elenco dei processi valutativi sopra riportati viene fornita al solo fine di consentire al lettore di
bilancio una migliore comprensione delle principali aree di incertezza, ma non è intesa in alcun
modo a suggerire che, allo stato attuale, potrebbero essere appropriate assunzioni alternative.
In aggiunta, le valutazioni di bilancio sono formulate sulla base del presupposto della continuità
aziendale, in quanto non sono stati individuati rischi che possano compromettere l’ordinato
svolgimento dell’attività aziendale.
66
A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli
A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla
redditività complessiva
Tipologia di strumento finanziario
Portafoglio di destinazione
Valore contabile al 31.12.2011
Fair value al
31.12.2011
Componenti reddituali
in assenza del trasferimento
(ante imposte)
Componenti reddituali registrate
nell'esercizio (ante imposte)
Valutative Altre Valutative Altre
Titoli di debito Att. Fin. Disp. Per la Vendita 25.161 25.161 (1.847 ) 0 0 129
Titoli di debito Crediti verso clientela 0 0 0 0 0 0
Titoli di debito Crediti verso banche 4.980 4.701 (119 ) 0 0 22
A.3.1.2 Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del
trasferimento
Nell’esercizio 2011 non è stato effettuato nessun trasferimento.
A.3.1.3 Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione
Nell’esercizio 2011 non è stato effettuato nessun trasferimento.
A.3.1.4 Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate
Nell’esercizio 2011 non è stato effettuato nessun trasferimento.
A.3.2 Gerarchia del fair value
A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value 31/12/2011 31/12/2010
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.500 11.003 38 13.413 34.038 1.890
2. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 110.062 34.738 35.483 65.897 34.847 39.903
4. Derivati di copertura 0 3.558 0 0 4.936 0
Totale 114.562 49.299 35.521 79.310 73.821 41.793
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 0 5.442 0 0 6.650 0
2. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0
3. Derivati di copertura 0 183 0 0 466 0
Totale 0 5.625 0 0 7.116 0
Per i titoli classificati nel “livello 3” non si riporta l’analisi di sensitività richiesta dall’IFRS 7 par.
40 in quanto la banca non è in grado di fornirla poiché i dati di fair value sono stati forniti
direttamente dalle SGR per i titoli OICR, dagli emittenti per quanto riguarda i titoli strutturati e da
transazioni recenti per i titoli azionari. Per le informazioni per classe di attività si rimanda alle
tabelle successive di dettaglio.
67
A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3) ATTIVITA' FINANZIARIE
detenute per la
negoziazione
valutate al
fair value
disponibili per
la vendita
di copertura
1. Esistenze iniziali 1.890 39.903
2. Aumenti 42 4.869
2.1 Acquisti 17 3.705
2.2 Profitti imputati a: 0 1.164
2.2.1 Conto Economico 0 575
- di cui: Plusvalenze 0 0
2.2.2 Patrimonio netto X X 589
2.3 Trasferimenti da altri livelli 25 0
2.4 Altre variazioni in aumento 0 0
3. Diminuzioni 1.894 9.289
3.1 Vendite 0 2.643
3.2 Rimborsi 0 0
3.3 Perdite imputate a: 5 2.539
3.3.1 Conto Economico 5 218
- di cui Minusvalenze 5 175
3.3.2 Patrimonio netto X X 2.321
3.4 Trasferimenti ad altri livelli 1.888 4.088
3.5 Altre variazioni in diminuzione 1 19
4. Rimanenze finali 38 35.483
A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3) Nessuna passività finanziaria è classificata nel livello 3.
A3.3. Informativa sul cd. “day one profit/loss” La banca non possiede tale fattispecie.
68
Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale
ATTIVO
SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITA’ LIQUIDE – VOCE 10
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
31/12/2011 31/12/2010
a) Cassa 12.651 13.890
b) Depositi liberi presso Banche Centrali 104.001 -
Totale 116.652 13.890
La tesoreria della banca ha investito temporaneamente in depositi overnight la liquidità eccedente,
in seguito investita in titoli di stato.
SEZIONE 2 – ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE – VOCE 20
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 4.491 2.496 38 13.407 26.030 1.888
1.1 Titoli strutturati 3 - 4 13.849 1.888
1.2 Altri titoli di debito 4.488 2.496 38 13.403 12.181 -
2. Titoli di capitale -
3. Quote di O.I.C.R. 0
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine
4.2 Altri
Totale A 4.491 2.496 38 13.407 26.030 1.888
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 9 8.507 - 6 8.008 2
1.1 di negoziazione 9 8.507 - 6 8.008 2
1.2 connessi con la fair value option
1.3 altri - - - -
2. Derivati su crediti
2.1 di negoziazione
2.2 connessi con la fair value option
2.3 altri
Totale B 9 8.507 - 6 8.008 2
Totale (A+B) 4.500 11.003 38 13.413 34.038 1.890
69
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 7.025 41.325
a) Governi e Banche Centrali 4 2.427
b) Altri enti pubblici 0
c) Banche 6.983 38.898
d) Altri emittenti 38 0
2. Titoli di capitale 0 0
a) Banche 0 0
b) Altri emittenti 0 0
- imprese di assicurazione 0
- società finanziarie 0
- imprese non finanziarie 0 0
- altri 0 0
3. Quote di O.I.C.R. 0 0
4. Finanziamenti 0 0
a) Governi e Banche Centrali 0 0
b) Altri enti pubblici 0 0
c) Banche 0 0
d) Altri soggetti 0 0
Totale A 7.025 41.325
B. Strumenti derivati
a) Banche 2.075 3.221
- fair value 2.075 3.221
b) Clientela 6.441 4.795
- fair value 6.441 4.795
Totale B 8.516 8.016
Totale (A+B) 15.541 49.341
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
Totale
A. Esistenze iniziali 31/12/2010 41.325 - - - 41.325
B. Aumenti 135.109 20.276 1.983 - 157.368
B1. Acquisti 134.721 19.988 1.969 156.678
B2. Variazioni positive di fair value 18 18
B3. Altre variazioni 370 288 14 672
C. Diminuzioni 169.409 20.276 1.983 - 191.668
C1. Vendite 139.268 19.318 1.964 160.550
C2. Rimborsi 29.908 29.908
C3 Variazioni negative di fair value 18 18
C4 Trasferimenti ad altri portafogli -
C5. Altre variazioni 215 958 19 1.192
D. Rimanenze finali 31/12/2011 7.025 - - - 7.025
SEZIONE 3 – ATTIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE – VOCE 30
Voce non applicabile per la Cassa di Risparmio di Cento
70
SEZIONE 4 – ATTIVITA’ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA – VOCE 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello3
1. Titoli di debito 110.026 34.738 5.046 65.772 34.847 5.866
1.1 Titoli strutturati 14.369 -
1.2 Altri titoli di debito 110.026 34.738 5.046 65.772 20.478 5.866
2. Titoli di capitale 36 - 28.589 125 - 31.537
2.1 Valutati al fair value 36 21.350 125 28.196
2.2 Valutati al costo 7.239 5.341
3. Quote di O.I.C.R. 1.848 2.500
4. Finanziamenti - -
Totale 110.062 34.738 35.483 65.897 34.847 39.903
Al 31 dicembre 2011 è stato valutato al costo (1.900 mila euro) un solo titolo che nell’esercizio precedente
era valutato al fair value (4.047 mila euro), con l’azzeramento della relativa riserva positiva di patrimonio.
Tale valutazione si è resa necessaria in mancanza di prezzi rappresentativi del fair value stesso.
La voce “titoli di capitale” è così composta:
31/12/2011 31/12/2010
Interessenze azionarie 28.295 31.332
Altri titoli 330 330
Totale 28.625 31.662
Per il dettaglio delle partecipazioni detenute si rimanda all’apposito documento allegato al bilancio.
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010
1. Titoli di debito 149.810 106.485
a) Governi e Banche Centrali 88.810 41.677
b) Altri enti pubblici -
c) Banche 57.621 61.290
d) Altri emittenti 3.379 3.518
2. Titoli di capitale 28.625 31.662
a) Banche 6.564 7.194
b) Altri emittenti 22.061 24.468
- imprese di assicurazione 2.522 2.221
- società finanziarie 4.430 10.414
- imprese non finanziarie 15.109 11.833
- altri
3. Quote di O.I.C.R. 1.848 2.500
4. Finanziamenti - -
a) Governi e Banche Centrali - -
b) Altri Enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri soggetti - -
Totale 180.283 140.647
71
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica
Non sussistono attività della specie.
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R Finanziamenti Totale
A. Esistenze iniziali 31/12/2010 106.485 31.662 2.500 140.647
B. Aumenti 200.214 4.739 391 - 205.344
B1. Acquisti 196.307 3.717 69 200.093
B2. Variazioni positive di FV 144 514 20 678
B3. Riprese di valore -
- imputate al conto economico -
- imputate al patrimonio netto -
B4. Trasferimenti da altri portafogli -
B5. Altre variazioni 3.763 508 302 4.573
C. Diminuzioni 156.889 7.776 1.043 165.708
C1. Vendite 134.761 5.557 857 141.175
C2. Rimborsi 10.999 10.999
C3. Variazioni negative di FV 10.520 69 - 10.589
C4. Svalutazioni da deterioramento 177 - 177
- imputate al conto economico 175 175
- imputate al patrimonio netto 2 2
C5. Trasferimenti ad altri portafogli -
C6. Altre variazioni 609 2.150 9 2.768
D. Rimanenze finali 31/12/2011 149.810 28.625 1.848 180.283
La forte riduzione del valore dei titoli di debito detenuti in AFS alla fine dell’anno, è dovuta alle
tensioni sui titoli dello stato italiano (così come di altri stati europei) che si è riverberato anche sui
titoli degli emittenti bancari.
Le altre variazioni nei titoli di capitale sono dovute principalmente al cambiamento del metodo di
valutazione del titolo Vegagest resosi necessario, il quale è passato dalla valutazione al fair value
alla valutazione al costo, con azzeramento della riserva da valutazione per 2.147 mila euro.
SEZIONE 5 – ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE FINO A SCADENZA – VOCE 50
La Cassa di Risparmio di Cento non ha classificato nessun strumento finanziario tra le “Attività
finanziarie detenute sino a scadenza”.
72
SEZIONE 6 – CREDITI VERSO BANCHE – VOCE 60
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31/12/2011 31/12/2010
A. Crediti verso Banche centrali 9.381 31.907
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria 9.381 31.907
3. Pronti contro termine attivi
4. Altri
B. Crediti verso banche 138.721 185.773
1. Conti correnti e depositi liberi 19.152 3.941
2. Depositi vincolati - -
3. Altri finanziamenti 976 615
3.1 Pronti contro termine -
3.2 Leasing finanziario -
3.3 Altri 976 615
4. Titoli di debito 118.593 181.217
4.1 Titoli strutturati - -
4.2 Altri titoli di debito 118.593 181.217
Totale (valore di bilancio) 148.102 217.680
Totale (fair value) 144.011 217.599
6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica
Non sussistono attività della specie.
6.3 Leasing finanziario
Non sussistono attività della specie.
73
SEZIONE 7 – CREDITI VERSO CLIENTELA – VOCE 70
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31/12/2011 31/12/2010
Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate
1. Conti correnti 303.032 23.295 301.158 24.678
2. Pronti contro termine 0 0 0 0
3. Mutui 1.263.509 92.264 1.315.268 89.760
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
6.908 388 8.538 505
5.Leasing finanziario 0 0 0 0
6. Factoring 0 0 0 0
7. Altre operazioni 169.435 12.552 166.156 12.178
8.Titoli di debito 0 0 5.009 0
8.1 Titoli strutturati 0 0 0 0
8.2 Altri titoli di debito 0 0 5.009 0
Totale valore di bilancio 1.742.884 128.499 1.796.129 127.121
Totale fair value 1.850.818 128.499 1.885.281 127.121
Nella voce “Mutui” sono inclusi i mutui ceduti nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione al
netto delle relative rettifiche di valore su base collettiva; la voce comprende i crediti cartolarizzati
netti per un importo totale di 162.866 mila euro, corrispondenti a 162.993 di crediti lordi, come
meglio evidenziato nella Parte E – Sezione C della Nota Integrativa.
Il dato di “fair value” è stato calcolato, esclusivamente sui mutui in bonis a medio-lungo termine,
utilizzando una metodologia di attualizzazione dei flussi futuri ponderati per il rischio; per tutte le
altre poste, a vista e/o a breve termine si è utilizzato il dato contabile come approssimazione del
relativo fair value.
74
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Tipologia operazioni/Valori 31/12/2011 31/12/2010
Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate
1. Titoli di debito: 0 0 5.009 0
a) Governi 0 0 0 0
b) Altri enti pubblici 0 0 0 0
c) Altri emittenti 0 0 5.009 0
- imprese non finanziarie 0 0 5.009 0
- imprese finanziaria 0 0 0 0
- assicurazioni 0 0 0 0
- altri 0 0 0 0
2. Finanziamenti verso: 1.742.884 128.499 1.791.120 127.121
a) Governi 0 0 0 0
b) Altri enti pubblici 10.687 8.183 0
c) Altri soggetti 1.732.197 128.499 1.782.937 127.121
- imprese non finanziarie 1.108.296 86.159 1.152.385 88.996
- imprese finanziarie 52.373 8.028 42.932 11.504
- assicurazioni 0 0
- altri 571.528 34.312 587.620 26.621
Totale 1.742.884 128.499 1.796.129 127.121
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica Tipologia operazioni/Valori 31/12/2011 31/12/2010
1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value 2.194 2.437
a) rischio di tasso di interesse 2.194 2.437
b) rischio di cambio
c) rischio di credito
d) più rischi
2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari - -
a) tasso di interesse
b) tasso di cambio
c) altro
Totali 2.194 2.437
I crediti oggetto di copertura si riferiscono ad un unico mutuo a tasso fisso avente scadenza 01
luglio 2017.
7.4 Leasing finanziario
Non sussistono attività della specie.
75
SEZIONE 8 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 80
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici
FV 31/12/2011 VN 31/12/2011
FV 31/12/2010 VN 31/12/2010
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Derivati finanziari - 3.558 - 129.650 - 4.936 - 136.000
1) Fair value 3.558 129.650 4.936 136.000
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale - 3.558 - 129.650 - 4.936 - 136.000
Legenda: VN = Valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazioni/Tipo di copertura
Fair Value Flussi finanziari
Investim. esteri
Specifica
Generica Specifica Generica Rischio di tasso
Rischio di cambio
Rischio di
credito
Rischio di prezzo
Più rischi
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
X X X
2. Crediti X X X X
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
X X X X X
4. Portafoglio X X X X X X X
5. Altre operazioni X X
Totale attività - - - - - - - -
1. Passività finanziarie
3.558 X X X X
2. Portafoglio X X X X X X X
Totale passività 3.558 - - - - - - -
1. Transazioni attese X X X X X X X X
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie
X X X X X X
Nella tabella riportata sopra sono indicati i valori di fair value positivo dei derivati di copertura,
suddivisi in relazione all’attività o alla passività finanziaria coperta e alla tipologia di copertura.
I contratti derivati di copertura delle passività finanziarie si riferiscono a contratti posti a copertura
specifica del fair value delle obbligazioni emesse.
SEZIONE 9 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITA’ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 90 Voce non applicabile per la Cassa di Risparmio di Cento.
76
SEZIONE 10 – LE PARTECIPAZIONI – VOCE 100
Voce non applicabile per la Cassa di Risparmio di Cento
SEZIONE 11 – ATTIVITA’ MATERIALI – VOCE 110
11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
Le attività ad uso funzionale sono rappresentate da tutte le immobilizzazioni detenute per essere
utilizzate direttamente nell’attività caratteristica della banca, mentre gli investimenti immobiliari
sono quelli che non presentano le caratteristiche indicate precedentemente e che sono detenuti con
lo scopo di percepire i canoni di locazione o per puntare sull’apprezzamento nel lungo termine del
capitale investito. L’ammontare complessivo dei canoni di locazione percepiti nel corso
dell’esercizio 2011 ammonta a 259 migliaia di euro mentre l’onere sostenuto per la manutenzione
ordinaria di tali beni è pari a 25 migliaia di euro.
Attività/Valori 31/12/2011 31/12/2010
A. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà 33.851 32.418
a) terreni 9.637 9.637
b) fabbricati 17.495 16.363
c) mobili 2.065 2.219
d) impianti elettronici 490 744
e) altri 4.164 3.455
1.2 acquisite in leasing finanziario 2.789 2.811
a) terreni 1.584 1.584
b) fabbricati 1.205 1.227
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altri - -
Totale A 36.640 35.229
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà 8.662 8.794
a) terreni 3.580 3.580
b) fabbricati 5.082 5.214
2.2 acquisite in locazione finanziaria - -
a) terreni - -
b) fabbricati - -
Totale B 8.662 8.794
Totale A + B 45.302 44.023
Le attività materiali sono valutate al costo.
11.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate
Non sussistono attività della specie.
77
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 11.221 20.901 5.620 3.519 11.828 53.089
A.1 Riduzioni di valore totali nette 0 (3.311 ) (3.401 ) (2.775 ) (8.373 ) (17.860 )
A.2 Esistenze iniziali nette 11.221 17.590 2.219 744 3.455 35.229
B. Aumenti 0 1.782 150 68 3.631 5.631
B.1 Acquisti 0 44 29 44 3.327 3.444
B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 0 0 0 0 0
B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: 0 0 0 0 0 0
a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0
b) conto economico 0 0 0 0 0 0
B.5 Differenze positive di cambio 0 0 0 0 0 0
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0
B.7 Altre variazioni 0 1.738 121 24 304 2.187
C. Diminuzioni 0 (672 ) (304 ) (322 ) (2.922 ) (4.220 )
C.1 Vendite 0 0 0 (24 ) 0 (24 )
C.2 Ammortamenti 0 (658 ) (140 ) (298 ) (765 ) (1.861 )
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: 0 0 0 0 0 0
a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0
b) conto economico 0 0 0 0 0 0
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: 0 0 0 0 0 0
a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0
b) conto economico 0 0 0 0 0 0
C.5 Differenze negative di cambio 0 0 0 0 0 0
C.6 Trasferimenti a: 0 0 0 0 0 0
a) attività materiali detenute a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0
b) attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0
C.7 Altre variazioni 0 (14 ) (164 ) 0 (2.157 ) (2.335 )
D. Rimanenze finali nette 11.221 18.700 2.065 490 4.164 36.640
D.1 Riduzioni di valore totali nette 0 3.983 3.306 3.009 8.896 19.194
D.2 Rimanenze finali lorde 11.221 22.683 5.371 3.499 13.060 55.834
E. Valutazione al costo
78
11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
Terreni Fabbricati Totale
A. Esistenze iniziali 3.580 5.214 8.794
B. Aumenti 0 60 60
B.1 Acquisti 0 0 0
B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 0 0
B.3 Variazioni positive nette di fair value 0 0 0
B.4 Riprese di valore 0 0 0
B.5 Differenze di cambio positive 0 0 0
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale 0 0 0
B.7 Altre variazioni 0 60 60
C. Diminuzioni 0 (192 ) (192 )
C.1 Vendite 0 0 0
C.2 Ammortamenti 0 (192 ) (192 )
C.3 Variazioni negative nette di fair value 0 0 0
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento 0 0 0
C.5 Differenze di cambio negative 0 0 0
C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività 0 0 0
a) immobili ad uso funzionale 0 0 0
b) attività non correnti in via di dismissione 0 0 0
C.7 Altre variazioni 0 0 0
D. Rimanenze finali 3.580 5.082 8.662
E. Valutazione al fair value 3.580 6.358 9.938
Il valore di fair value riportato è pari al valore di rivalutazione attestato da periti indipendenti
nell’anno 2006, tali importi rappresentano ancora la stima che approssima il fair value dei beni
stessi.
11.5 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)
Non ci sono impegni in essere per l’acquisto di attività materiali.
Altre informazioni sulle “Attività materiali”
Ai sensi dell’art. 10 della L.72/83, si riportano di seguito le informazioni relative alle rivalutazioni
effettuate sugli immobili presenti nel patrimonio della banca al 31 dicembre 2011:
31/12/2011 31/12/2010
Legge 576/75 (1) 285 285
Legge 72/83 (1) 2.763 2.763
Legge 218/90 (1) 13.643 13.643
Legge 413/91 (1) 3.283 3.283
First Time Adoption IAS (1) (2) 13.424 13.424
Totale rivalutazioni 33.398 33.398
(1) Rivalutazione relative agli immobili
(2) Tale voce comprende: per 12.332 migliaia di Euro per rivalutazioni relative agli immobili e 1.092 migliaia di euro
relativi a rivalutazioni su opere d’arte.
79
Nella tabella viene esposta la vita utile in mesi (criterio di bilancio) e le equivalenti percentuali
fiscali utilizzate nel calcolo degli ammortamenti delle varie classi di cespiti:
CLASSE CESPITE Mesi di Vita Utile Ammortamento
Amm.to IAS Fiscale
Immobili 400 3%
Quadri di valore 0 0%
Mobili per arredamento 80 15%
Mobili e macchine ordinarie per ufficio 100 12%
Autoveicoli esclusivamente strumentali 60 20%
Autoveicoli non strumentali importo < 18.075,99 48 25% sul 40% del costo di acquisto
Autoveicoli non strumentali importo > 18.075,99 48 25% sul 40% del costo max di 18.075,99
Autoveicoli ad uso promiscuo a dipendenti 48 25% sul 90% del costo
Banconi blindati 60 20%
Costruzioni leggere 120 10%
Impianti d'allarme e televisivi 40 30%
Sistemi telefonici e telefoni cellulari 48 20% sul 80% del costo di acquisto
Macchine elettroniche 60 20%
Macchinari ed impianti vari 80 15%
Sistemi di elaborazione dati 48 20%
SEZIONE 12 – ATTIVITA’ IMMATERIALI – VOCE 120
Non sussistono attività della specie.
SEZIONE 13 – LE ATTIVITA’ FISCALI E LE PASSIVITA’ FISCALI – VOCE 130 DELL’ATTIVO E VOCE 80 DEL PASSIVO
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
31/12/2011 31/12/2010
Fondo rischi e oneri 787 1.057
Svalutazione crediti 9.184 8.405
Spese di rappresentanza 0 3
Svalutazione titoli 218 67
Titoli disponibili per la vendita 4.062 751
Totale 14.251 10.283
L’aumento nelle imposte sui titoli disponibili per la vendita è da ricondurre principalmente a quanto
già commentato nella tabella 4.4 in merito all’andamento del mercato.
13.2 Passività per imposte differite: composizione
31/12/2011 31/12/2010
Plusvalenze 89 133
Rivalutazione attività materiali 5.780 5.771
Interessi di mora non incassati 111 69
Dividendi non incassati 0 0
Titoli disponibili per la vendita 202 219
Totale 6.182 6.192
80
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
31/12/2011 31/12/2010
1. Importo iniziale 9.532 8.959
2. Aumenti 1.861 4.288
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 1.851 4.288
a) relative a precedenti esercizi (*) 0 1.312
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre 1.851 2.976
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 10
2.3 Altri aumenti 0
3. Diminuzioni 1.204 3.715
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 1.204 3.500
a) rigiri 1.040 1.068
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre (**) 164 2.432
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 191
3.3 Altre diminuzioni 0 24
4. Importo finale 10.189 9.532
La modifica dell’aliquota IRAP ha comportato un impatto molto modesto sulle imposte anticipate .
(*) Nel Set-2010 La Cassa è stata oggetto di una verifica Ispettiva da parte dell’Agenzia delle Entrate sui
periodi d’imposta 2005 e 2006. Nel Verbale a chiusura dell’ispezione alla Cassa sono state rilevate
“maggiori” imposte correnti per un vizio di competenza su alcune poste delle svalutazioni crediti; ciò ha al
contempo fatto aumentare i crediti per imposte anticipate riferiti a 18’esimi di svalutazioni crediti rinviate.
(**) Contemporaneamente la Cassa ha riscontrato una anomalia nella procedura informatica delle
svalutazioni crediti a fini fiscali anche sugli anni successivi; la sistemazione è stata effettuata con lo
strumento della dichiarazione integrativa per sistemare le svalutazioni crediti eccedenti lo 0,30% fiscale. Ciò
ha comportato al contempo anche la sistemazione delle imposte anticipate.
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
31/12/2011 31/12/2010
1. Importo iniziale 5.973 6.141
2. Aumenti 235 114
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) Relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre 98 114
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 137
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni 229 282
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri 229 282
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 5.979 5.973
La modifica dell’aliquota IRAP ha comportato un impatto contenuto sulle imposte differite, prevalentemente
sulle attività materiali.
81
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) 31/12/2011 31/12/2010
1. Importo iniziale 751 358
2. Aumenti 3.320 480
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 3.320 480
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
c) altre 3.320 480
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni 9 87
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 9 87
a) rigiri 9 87
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento dei criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni 0 0
4. Importo finale 4.062 751
Gli importi si riferiscono esclusivamente alla fiscalità della riserva negativa derivante dalla
valutazione del portafoglio dei titoli disponibili per la vendita (vedi anche commento alla tab. 13.1).
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
31/12/2011 31/12/2010
1. Importo iniziale 219 247
2. Aumenti 0 44
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 0 44
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
c) altre 0 44
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni 16 72
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 16 72
a) Rigiri 16 72
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 203 219
Il fondo è riferito alla fiscalità della riserva positiva dei titoli riclassificati nel portafoglio “titoli
disponibili per la vendita”.
82
13.7 Altre informazioni
Attività fiscali correnti:
La voce comprende crediti d’imposta verso l’amministrazione finanziaria dello Stato: 31/12/2011 31/12/2010
- crediti d'imposta in c/capitale 704 902
- credito d'imposta in c/interessi 7 7
- Acconti versati 7.086 6.853
Totale complessivo attività fiscali correnti 7.797 7.762
Passività fiscali correnti
Il fondo “passività fiscali correnti” comprende: 31/12/2011 31/12/2010
importo residuo dall'anno precedente 0 180
imposte stanziate nel bilancio d'esercizio:
- Irap ed ires dell'esercizio 5.855 7.336
- utilizzo fondo residuo anno precedente 0 (180 )
Totale fondo imposte correnti 5.855 7.336
SEZIONE 14 – ATTIVITA’ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITA’ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITA’ ASSOCIATE – VOCE 140 DELL’ATTIVO E VOCE 90 DEL PASSIVO
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
83
SEZIONE 15 – ALTRE ATTIVITA’ - VOCE 150
15.1 Altre attività: composizione 31/12/2011 31/12/2010
Crediti verso l'Erario
Acconti imposta di bollo e imposta sostitutiva e IVA 2.961 2.955
Crediti verso l'erario per imposte indirette 214 175
Credito d'imposta per bolli e ritenute 27% 11 1.106
Parziale 3.186 4.236
Assegni di c/c tratti su altri istituti 6.893 8.026
Assegni da stanza di compensazione
142
Assegni tratti su c/c di clientela
2.349
Debitori diversi per commissioni attive 4.760 3.315
Disposizioni per causali varie da addebitare alla clientela 343 24
Conto transitorio ATM 1.274 1.310
Migliorie e spese incrementative su beni di terzi diverse da attività materiali 232 216
Ratei attivi 374 228
Risconti attivi 96 81
Crediti per titoli da incassare - -
Conto transitorio fatture 24 14
Partite illiquide portafoglio stralciate dai conti di pertinenza - -
Conto transitorio banche - 2.286
Altre partite 9.252 6.606
Totale 26.434 28.833
Di seguito vengono commentate le poste maggiormente significative e le nuove poste:
Assegni tratti su altri istituti e su c/c della clientela Tali poste si riferiscono ad assegni in lavorazione e da addebitare che vengono sistemate nei primi
giorni del mese successivo.
Debitori diversi per commissioni attive Tale posta si riferisce alla contropartita contabile delle commissioni attive imputate per competenza.
Migliorie e spese incrementative su beni di terzi Tale posta è rappresentata dalle spese incrementative sostenute su immobili di terzi. Tali oneri sono
ammortizzati in base alla residua durata dei contratti di locazione.
Altre partite Tale posta è rappresentata principalmente da conti transitori.
84
PASSIVO
SEZIONE 1 – DEBITI VERSO BANCHE - VOCE 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31/12/2011 31/12/2010
1. Debiti verso banche centrali 150.297 240.133
2. Debiti verso banche 13.154 15.555
2.1 Conti correnti e depositi liberi 13.154 6.392
2.2 Depositi vincolati - 9.163
2.3 Finanziamenti - -
2.3.1 Pronti contro termine passivi - -
2.3.2 Altri - -
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
2.5 Altri debiti - -
Totale 163.451 255.688
Fair value 163.451 255.688
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti subordinati.
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti strutturati.
1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica
Nessuna passività della specie
1.5 Debiti per leasing finanziario
La Cassa di risparmio di Cento non ha in essere contratti di locazione finanziaria con banche.
SEZIONE 2 – DEBITI VERSO CLIENTELA - VOCE 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31/12/2011 31/12/2010
1. Conti correnti e depositi liberi 1.032.111 1.043.006
2. Depositi vincolati 75.599 -
3. Finanziamenti 4.492 11.689
4.1 Pronti contro termine passivi 3.510 10.506
4.2 Altri 982 1.183
5. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
7. Altri debiti 152.408 153
Totale 1.264.610 1.054.848
Fair value 1.264.610 1.054.848
85
Negli “Altri debiti” è compreso l’importo di 151.614 mila euro che rappresenta il valore al costo
ammortizzato del titolo senior dell’SPV Guercino Solutions (venduto nel maggio 2011 ad investitori
istituzionali).
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti subordinati.
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti strutturati.
2.4 Debiti verso clientela: debito oggetto di copertura specifica
Non sussistono passività della specie.
2.5 Debiti per leasing finanziario
31/12/2011 31/12/2010
Debiti per leasing finanziario 982 1.183
I debiti per locazione finanziaria ammontano ad 982 migliaia di Euro, rispetto a 1.183 migliaia di
Euro dell’esercizio precedente. Tali debiti si riferiscono ad un immobile adibito a filiale. Il cespite
risulta iscritto nella sezione 11 dell’Attivo. Gli esborsi complessivi previsti, comprensivi di
interessi, ammontano a 1.049 migliaia di Euro.
La vita residua di tali debiti è così rappresentata:
31/12/2011 31/12/2010
Fino a 1 anno 207 201
da 1 a 5 anni 775 982
oltre 5 anni - -
Totale 982 1.183
Il valore lordo dell’immobile è pari a 3.104 migliaia di euro ed il relativo fondo ammortamento è
pari a 315 migliaia di euro, totalizzando un valore netto pari a 2.789 migliaia di euro iscritto alla
voce “Attività materiali”.
SEZIONE 3 – TITOLI IN CIRCOLAZIONE - VOCE 30
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
Tipologia titoli/Valori
31/12/2011 31/12/2010
Valore bilancio
Fair value Valore bilancio
Fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A.Titoli
1. obbligazioni 642.980 54.862 588.118 735.921 735.921
1.1 strutturate 2.530 2.530
1.2 altre 642.980 54.862 588.118 733.391 733.391
2. altri titoli 112.802 112.802 125.533 125.533
2.1 strutturati - -
2.2 altri 112.802 112.802 125.533 125.533
Totale 755.782 54.862 112.802 588.118 861.454 125.533 735.921
86
Nelle colonne fair value sono stati indicati: per i titoli oggetto di copertura il relativo valore di fair
value mentre per quelli non coperti si è inserito il valore al costo ammortizzato considerandolo
approssimativo del fair value.
Le obbligazioni emesse dalla Cassa pur essendo strumenti finanziari molto semplici, vengono
classificate di “livello 3” in quanto gli spread creditizi e di liquidità utilizzati non vengono desunti
direttamente dal mercato.
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati
Al 31 dicembre 2011 i prestiti subordinati in essere ammontano a 26.729 migliaia di Euro, rispetto a
23.741 migliaia di euro dell’esercizio precedente.
I titoli subordinati emessi presentano le seguenti caratteristiche:
Titolo Codice titolo Data di
emissione Data di
scadenza Tasso
interesse
Valore nominale
complessivo
Valore nominale (al
netto dei riacquisti)
Valore di bilancio
CRC 25/11/2015 TV Sub IT0003950273 25/11/2005 25/11/2015 Variabile 10.000 7.995 7.980
CRC 16/01/20216 TV Sub IT0004000367 16/01/2006 16/01/2016 Variabile 7.500 7.500 7.484
CRC 26/01/2016 TV Sub IT0004008345 26/01/2006 26/01/2016 Variabile 7.500 7.500 7.462
CR CENTO/ZC SUB 20210218 IT0004690001 18/02/2011 18/02/2021 Zero Coupon 1.700 1.700 815
CR CENTO/ZC SUB 20210218 IT0004678436 18/02/2011 18/02/2021 Zero Coupon 6.487 6.233 2.988
33.187 30.928 26.729
In caso di liquidazione della banca, le obbligazioni saranno rimborsate in concorso con gli altri
creditori aventi pari grado di subordinazione, solo dopo che saranno stati rimborsati tutti i creditori
privilegiati, i creditori chirografari e quelli con minor grado di subordinazione e prima di quelli
aventi un più elevato grado di subordinazione.
3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica
31/12/2011 31/12/2010
1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value: 133.712 162.752
a. rischio di tasso di interesse 133.712 162.752
b. rischio di cambio -
c. più rischi
2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: - -
a. rischio di tasso di interesse
b. rischio di cambio
c. altro
Totale 133.712 162.752
I titoli in circolazione oggetto di copertura specifica ammontano a 133.712 migliaia di euro rispetto
a 162.752 migliaia di euro dell’esercizio precedente.
In particolare si tratta di prestiti obbligazionari emessi dalla banca per i quali la stessa ha
provveduto ad effettuare coperture con contratti derivati (IRS) stipulati con primarie controparti
finanziarie, al fine di coprirsi dal rischio di variazione dei tassi di interesse.
87
SEZIONE 4 – PASSIVITA’ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - VOCE 40
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31/12/2011 31/12/2010
VN
FV FV * VN
FV FV *
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - -
2. Debiti verso clientela - - - -
3. Titoli di debito - - - -
3.1 Obbligazioni - - - -
3.1.1 strutturate X - - - X
3.1.2 altre obbligazioni X - - - X
3.2 Altri titoli - - - - -
3.2.1 Strutturati X - - - X
3.2.2 Altri X - - - X
Totale (A) - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1.Derivati Finanziari 5.442 - 6.650
1.1 di negoziazione (1) X 5.442 X X 6.650 X
1.2 connessi con la fair value option X X X - X
1.3 altri X X X X
2. Derivati Creditizi - - -
2.1 di negoziazione X - X X - - X
2.2 connessi con la fair value option X X X - - X
2.3 altri X X X - - X
Totale (B) X - 5.442 X X - 6.650 X
Totale (A+B) X - 5.442 X X - 6.650 X
Legenda: FV = Fair value;FV * = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione; VN = Valore nominale o nozionale.
L1 = Livello 1; L2 = Livello 2; L3 = Livello 3.
(1) Tale voce è costituita principalmente da contratti CAP stipulati con la clientela, da contratti IRS
stipulati con primarie controparti finanziarie a fronte di altrettanti contratti stipulati con la clientela .
4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate
All’interno di tale voce non sono presenti passività subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati
All’interno di tale voce non sono presenti debiti strutturati.
4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni
annue
Non esistono passività della specie.
SEZIONE 5 – PASSIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 50 Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
88
SEZIONE 6 – DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 60 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e per livelli gerarchici
Fair valute 31.12.2011
VN 31.12.11 Fair valute 31.12.2010
VN 31.12.10 L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Derivati finanziari - 183 - 1.984 - 466 - 29.258
1) Fair value 183 1.984 466 29.258
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale - 183 - 1.984 - 466 - 29.258
Legenda: VN = Valore nominale o nozionale; L1 = Livello 1; L2 = Livello 2; L3 = Livello 3.
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazioni/Tipo di copertura
Fair value Flussi
finanziari
Investi
men
ti
este
ri Specifica
Gen
eri
ca
Sp
ecif
ica
Gen
eri
ca
Rischio di tasso
Rischio di Cambio
Rischio di
Credito
Rischio di
prezzo
Più rischi
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
X X X
2. Crediti 157 X X X X
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
X X X X X
4. Portafoglio X X X X X X X
5. Altre operazioni X X
Totale attività 157
1. Passività finanziarie 26 X X X X
2. Portafoglio X
Totale passività 26
1. Transazioni attese X X X X X X X X
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie
X X X X X X
89
SEZIONE 7 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITA’ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA - VOCE 70 Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 8 – PASSIVITA’ FISCALI - VOCE 80 Si rimanda alla Sezione 13 dell’attivo.
SEZIONE 9 – PASSIVITA’ ASSOCIATE AD ATTIVITA’ IN VIA DI DISMISSIONE -
VOCE 90 Non esistono passività della specie.
SEZIONE 10 – ALTRE PASSIVITA’ – VOCE 100 10.1 Altre passività: composizione 31/12/2011 31/12/2010
- Importi da versare all'Erario per conto terzi 2.503 3.693
- Importi da versare all'Erario per imposte indirette
-
- Somme a disposizione per bonifici da eseguire 16.478 12.041
- bonifici per ordini ripetitivi 521 417
- bonifici per Mav presentati da clientela 482 320
- fatture da ricevere 1.383 1.845
- Debiti verso fornitori 1.169 1.147
- Versamenti da effettuare ad enti previdenziali 953 960
- Partite illiquide di portafoglio stralciate dai conti di pertinenza 2.966 20.766
- Somme a disposizione per assegni impagati 30 3
- Depositi cauzionali 116 51
- Conto transitorio carte di credito 1.747 2.065
- Conto transitorio assegni 2.230 1.351
- Titoli da accreditare alla clientela 216 901
- Carte di credito per pagamenti rateali 1.104 1.180
- IVA da versare 7 -
- Fondi rischi su crediti di firma 764 616
- Ratei e risconti passivi 1.027 492
- Conto transitorio banche 2 -
- Debiti verso personale dipendente 3.130 4.007
- Altre partite 4.358 1.867
Totale 41.186 53.722
Si riporta di seguito un commento alle poste maggiormente significative o nuove:
Somme a disposizione per bonifici da eseguire Tale posta si riferisce principalmente ai bonifici da accreditare e relativi per lo più alla
movimentazione degli ultimi giorni dell’esercizio.
Fatture da ricevere Tale posta accoglie la contropartita contabile delle fatture passive stanziate per competenza.
Conto transitorio assegni Si tratta degli assegni ICCRI emessi in attesa di regolamento.
90
Fondo rischi su crediti di firma Si tratta del fondo costituito a copertura di svalutazioni di crediti di firma “anomali” ed in bonis. Il
fondo svalutazione è stato determinato analiticamente per i crediti di firma “anomali” e
forfetariamente per gli altri.
Ratei e risconti passivi Tale voce accoglie i ratei e i risconti passivi che non sono stati ricondotti a voce propria.
Debiti verso personale dipendente Si tratta dei debiti verso personale dipendente per ferie maturate e non godute e per premi che
saranno liquidati nell’esercizio successivo.
Partite illiquide di portafoglio stralciate dai conti di pertinenza Si tratta dello sbilancio degli addebiti e degli accrediti non ancora liquidi alla data di riferimento del
bilancio, stornati, ai fini contabili, dai relativi conti di pertinenza. Nel 2011 sono notevolmente
diminuite rispetto al 2010 per via del fatto che la Cassa negli ultimi due mesi dell’anno ha
notevolmente ridotto l’assunzione di portafoglio a causa della crisi di liquidità.
Altre partite Tale posta è rappresentata principalmente da conti transitori.
SEZIONE 11 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 110 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
31/12/2011 31/12/2010
A. Esistenze iniziali 4.097 5.110
A. Aumenti 79 7
B.1 Accantonamento dell'esercizio 79 7
B.2 Altre variazionio in aumento - -
C. Diminuzioni 415 1.020
C.1 Liquidazioni effettuate 396 1.006
C.2 Altre variazioni in diminuzione 19 14
D. Rimanenze finali 3.761 4.097
Totale 3.761 4.097
La valutazione attuariale ha richiesto un accantonamento pari a 79 mila euro.
11.2 Altre informazioni
A partire dal 1 gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto
modificazioni rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla
destinazione del proprio TFR maturando.
In particolare, mentre le quote maturate sino al 31/12/06 rimangono in azienda, nel corso del primo
semestre 2007 i lavoratori hanno potuto scegliere se indirizzare i nuovi flussi di TFR a forme
pensionistiche complementari ovvero mantenere il medesimo presso la Società, nel qual caso
quest’ultima è tenuta a versare i contributi ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS.
Il TFR maturato entro il 1° gennaio 2007 (o alla data di effettuazione della scelta nei casi di
destinazione a forma di previdenza complementare) continua ad essere configurato come un
“beneficio successivo al rapporto di lavoro” classificato come “piano a benefici definiti” e
91
conseguentemente la passività connessa è sottoposta a valutazione attuariale, che rispetto alla
metodologia di calcolo applicata fino al 31 dicembre 2006, non tiene più conto del tasso annuo
medio di aumento delle retribuzioni, in quanto i benefici dei dipendenti sono da considerarsi quasi
interamente maturati (con la sola eccezione della rivalutazione).
Le ipotesi utilizzate da un attuario indipendente per la determinazione delle passività alla data di
riferimento del bilancio sono di seguito esposte:
Basi tecniche economico - finanziarie
Tasso annuo di attualizzazione 4,60%
Tasso annuo di inflazione 2,00%
Tasso annuo incremento TFR 3,00%
Basi tecniche demografiche
Mortalità Tavola di sopravvivenza RG48
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Età pensionamento Raggiungimento dei requisiti minimi prevista
dall’Assicurazione Generale Obbligatoria
La frequenza annua di accesso di anticipazione del TFR desunta dalle esperienze storiche della
società risultata pari al 3,50% mentre la frequenza annua di turn over è risultata pari al 3%.
SEZIONE 12 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 120 12.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione
Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010
1. Fondi di quiescenza aziendali - -
2. Altri fondi rischi ed oneri 2.381 3.315
2.1 controversie legali 1.801 1.694
2.2 oneri per il personale 453 404
2.3 altri 127 1.217
Totale 2.381 3.315
12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue
Fondi di Altri
Totale quiescenza Fondi
A. Esistenze iniziali 0 3.315 3.315
B. Aumenti 0 895 895
B.1 Accantonamento dell'esercizio 0 881 881
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 0 7 7
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 0 3 3
B.4 Altre variazioni in aumento 0 4 4
C. Diminuzioni 0 1.829 1.829
C.1 Utilizzo nell'esercizio 0 1.757 1.757
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 0 21 21
C.3 Altre variazioni in diminuzione 0 51 51
D. Rimanenze finali 0 2.381 2.381
12.3 Fondi di quiescenza aziendale a benefici definiti
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
92
12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi
Gli “altri fondi” sono costituiti da:
- controversie legali: il fondo è costituito per fronteggiare le perdite su cause passive e
revocatorie fallimentari;
- oneri per il personale: include il fondo per il premio fedeltà ai dipendenti e il “fondo di
contingenza” relativo all’impegno a corrispondere un capitale aggiuntivo alle prestazioni in
caso di cessazione dal servizio per morte o invalidità permanente;
- altri fondi: si tratta di accantonamenti a fronte di rischi derivati dai reclami ricevuti
relativamente a investimenti su titoli in default.
SEZIONE 13 – AZIONI RIMBORSABILI – VOCE 140 13.1 Azioni rimborsabili: composizione
Non sono presenti azioni della specie.
SEZIONE 14 – PATRIMONIO DELL’IMPRESA – VOCI 130,150,160,170,180,190,200 14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
Componente 31/12/2011 31/12/2010
Capitale Sociale 67.499 67.499
Totale 67.499 67.499
Il capitale è interamente sottoscritto e versato ed è costituito da n. 13.081.193 azioni ordinarie di
nominali 5,16 Euro cadauna. Alla data di chiusura dell’esercizio la banca non aveva in portafoglio
azioni di propria emissione.
14.2 Capitale – Numero azioni : variazioni annue
Nel corso dell’esercizio 2011 non sono intervenute variazioni nel numero delle azioni.
14.3 Capitale: altre informazioni
Non si segnalano altre informazioni rispetto a quelle già segnalate nei precedenti paragrafi.
93
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
Nella tabella seguente, come richiesto dall’articolo 2427 c.c comma 7 bis, sono illustrate in modo
analitico le voci di patrimonio netto con l’indicazione della loro origine, possibilità di utilizzazione
e distribuibilità.
Natura/Descrizione Importo
Quota disponibile per
Possibilità di
utilizzazione Quota
disponibile
Capitale 67.499 0 0
Sovrapprezzo di emissione azioni 30.851 ABC (1) 30.851
Riserve
Riserva legale 25.398 A(2) B 0
Riserva statutaria 26.288 ABC 26.288
Riserva straordinaria 23.895 ABC 23.895
Riserva da conferimento ex L. n. 218 /90 5.420 ABC 5.420
Riserva costiutuita ai sensi Dlgs 124/93 53 ABC 53
Riserva da First time adoption (14.792 ) - 0
Utili portati a nuovo 1.174 ABC 1.174
Riserve da valutazione
- Riserva da FTA per effetto della valutazione al "costo presunto" delle attività materiali
9.689 ABC 9.689
- Riserve di valutazione di attività disponibili per la vendita 919 (3)
Strumenti di Capitale 0 - 0
TOTALE 176.394 97.370
Utile d'esercizio 4.076 BC
TOTALE PATRIMONIO NETTO 180.470
(*) A = per aumento di capitale; B = per copertura perdite; C = per distribuzione ai soci.
(1) la riserva sovrapprezzo di emissione può essere distribuita solamente se la riserva legale ha raggiunto il quinto del
capitale sociale (art. 2431).
(2) La riserva legale è utilizzabile per aumento di capitale (A) per la quota che supera un quinto del capitale sociale.
(3) La riserva è indisponibile ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. n. 38/2005
14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
14.6 Altre informazioni
Non si segnalano ulteriori informazioni rispetto a quelle già riportate nei paragrafi precedenti.
94
Altre informazioni
1. Garanzie rilasciate e impegni
Operazioni 31/12/2011 31/12/2010
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 38.712 38.284
a) Banche 2.791 2.791
b) Clientela 35.921 35.493
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 87.340 84.834
a) Banche 112 40
b) Clientela 87.228 84.794
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 86.281 174.443
a) Banche 5.068 5.849
i) a utilizzo certo 5.068 3.849
ii) a utilizzo incerto 2.000 2.000
b) Clientela 81.213 168.594
i) a utilizzo certo 60 26
ii) a utilizzo incerto 81.153 168.568
4) Impegni sottostanti a derivati su crediti: vendite di protezione - -
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - -
6) Altri impegni 50.983 2.956
Totale 265.316 300.517
Il rischio connesso alle garanzie rilasciate è stato valutato analiticamente per i crediti di firma
“anomali” e forfetariamente per quelli in bonis, attraverso l’iscrizione di tale fondo tra le “Altre
passività”.
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
Portafogli 31/12/2011 31/12/2010
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 6.977 6.946
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 132.875 61.334
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
5. Crediti verso banche 87.478 152.994
6. Crediti verso clientela - 135.740
7. Attività materiali - -
Le attività costituite a garanzia sono così composte:
31/12/2011 31/12/2010
- Titoli ceduti a fronte di operazioni di pronti contro termine 3.283 10.342
- Titoli a garanzia di contratti derivati 2.505 2.424
- Titoli a garanzia di altre operazioni 221.542 344.248
227.330 357.014
95
3. Informazioni sul leasing operativo
I beni locati dalla banca sono rappresentati fondamentalmente da immobili nei quali sono dislocati
le filiali.
I pagamenti futuri per le operazioni di leasing operativo sui beni immobili relativi ai contratti in
essere, sono così cadenzati:
Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Immobili 2.038 6.361 2.496
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia servizi 31/12/2011 31/12/2010
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela 210.624 236.523
a) Acquisti 129.650 130.908
1. Regolati 129.650 130.908
2. Non regolati 0 0
b) Vendite 80.974 105.615
1. Regolate 80.974 105.615
2. Non regolate 0 0
2. Gestioni di portafogli 290.702 311.146
a) individuali 290.702 311.146
b) collettive 0 0
3. Custodia e amministrazione di titoli 3.300.705 3.472.108
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali)
0 0
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 0 0
2. altri titoli 0 0
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli) 1.523.772 1.495.841
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 664.305 673.513
2. altri titoli 859.467 822.328
c) titoli di terzi depositati presso terzi 1.472.022 1.423.850
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 304.911 552.417
4. Altre operazioni 0 0
La voce “Negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi” si riferisce ai controvalori delle
operazioni effettuate con la clientela.
Il valore relativo alle “Gestioni patrimoniali” è rappresentato dal valore di mercato dei patrimoni
gestiti.
96
Pagina bianca
97
Parte C – Informazioni sul conto economico
SEZIONE 1 – Gli interessi – Voci 10 e 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche Titoli di debito
Finanziamenti Altre attività 31/12/2011 31/12/2010
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 406 406 580
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.704 3.704 1.738
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0
4. Crediti verso banche 6.518 752 7.270 6.317
5. Crediti verso clientela 10 70.015 70.025 65.630
6. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0
7. Derivati di copertura X X 2.453 2.453 4.412
8. Altre attività X X 0 0 0
Totale 10.638 70.767 2.453 83.858 78.677
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 4.987 4.490
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura 2.534 78
C. Saldo (A-B) 2.453 4.412
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
31/12/2011 31/12/2010
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 557 402
1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario
La banca non ha posto in essere operazioni della specie.
98
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni 31/12/2011 31/12/2010
1. Debiti verso banche centrali 2.531 X 2.531 997
2. Debiti verso banche 327 X 327 879
3. Debiti verso clientela 10.924 X 10.924 7.208
4. Titoli in circolazione X 21.719 3.644 25.363 21.528
5. Passività finanziarie di negoziazione 0 0
6. Passività valutate al fair value 0 0
7. Altre passività e fondi X X 2 2 6
8. Derivati di copertura X X 59 59 0
Totale 13.782 21.719 3.705 39.206 30.618
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 51 0
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura 110 0
C. Saldo (A-B) (59 ) 0
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
31/12/2011 31/12/2010
Interessi passivi su passività in valuta 85 46
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
31/12/2011 31/12/2010
Interessi passivi su operazioni di leasing finanziario 24 17
99
SEZIONE 2 – Le commissioni – Voci 40 e 50
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia servizi/Valori 31/12/2011 31/12/2010
a) garanzie rilasciate 1.081 942
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza
1. negoziazione di strumenti finanziari 154 176
2. negoziazione di valute 275 222
3. gestioni patrimoniali
3.1 individuali 3.184 2.878
3.2 collettive
4. custodia e amministrazione di titoli 305 289
5. banca depositaria 0 0
6. collocamento di titoli 1.942 1.991
7. raccolta ordini 942 1.466
8. attività di consulenza
8.1 in materia di investimenti 118 17
8.2 in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1 gestioni patrimoniali
9.1.1 individuali
9.1.2 collettive
9.2 prodotti assicurativi 1.723 1.452
9.3 altri prodotti 2.430 1.562
d) servizi di incasso e pagamento 4.593 4.334
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio
i) tenuta e gestione dei conti correnti 4.082 4.592
j) altri servizi 5.954 5.586
Totale 26.783 25.508
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
Canali/Valori 31/12/2011 31/12/2010
a) presso propri sportelli 8.586 7.075
1. gestioni patrimoniali 2.771 2.395
2. collocamento di titoli 1.707 1.694
3. servizi e prodotti di terzi 4.108 2.986
b) offerta fuori sede 693 808
1. gestioni patrimoniali 413 483
2. collocamento di titoli 235 297
3. servizi e prodotti di terzi 45 28
c) altri canali distributivi 0 0
1. gestioni patrimoniali 0 0
2. collocamento di titoli 0 0
3. servizi e prodotti di terzi 0 0
Totale 9.279 7.883
100
2.3 Commissioni passive: composizione
Servizi/Valori 31/12/2011 31/12/2010
a) garanzie ricevute 0 0
b) derivati su crediti 0 0
c) servizi di gestione e intermediazione
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni patrimoniali
3.1 portafoglio proprio 92 181
3.2 portafoglio di terzi
4. custodia e amministrazione di titoli 160 167
5. collocamento di strumenti finanziari 4 7
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi 459 635
d) servizi di incasso e pagamento 1.296 1.909
e) altri servizi 355 286
Totale 2.366 3.187
SEZIONE 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
Voci/Proventi
31/12/2011 31/12/2010
Dividendi Proventi da
quote di O.I.C.R.
Dividendi Proventi da
quote di O.I.C.R.
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 67 0 14 0
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 391 0 249 2
C. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0
D. Partecipazioni 0 X 0 X
Totale 458 0 263 2
101
SEZIONE 4 – Il risultato netto dell’attività di negoziazione – Voce 80
4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da negoziazione
(B)
Minusvalenze (C)
Perdite da negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 18 619 18 967 (348 )
1.1 Titoli di debito 18 340 18 18 322
1.2 Titoli di capitale 0 266 0 934 (668 )
1.3 Quote di O.I.C.R. 0 13 0 15 (2 )
1.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0
1.5 Altre 0 0 0 0 0
2. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0
2.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0
2.2 Debiti 0 0 0 0 0
2.3 Altre 0 0 0 0 0
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X (1.454 )
4. Strumenti derivati 681 3.073 378 4.108 658
4.1 Derivati finanziari 681 3.073 378 4.108 (732 )
- Su titoli di debito e tassi di interesse 681 3.073 378 4.108 (732 )
- Su titoli di capitale e indici azionari 0 0 0 0 0
- Su valute e oro X X X X 1.390
- Altri 0 0 0 0 0
4.2 Derivati su crediti 0 0 0 0 0
Totale 699 3.692 396 5.075 (1.144 )
SEZIONE 5 – Il risultato netto dell’attività di copertura – Voce 90
5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione
Componenti reddituali/Valori 31/12/2011 31/12/2010
A. Proventi relativi a :
A.1 Derivati di copertura del fair value 254 57
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 4 4
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 1.122 3.062
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari 0
A.5 Attività e passività in valuta 0
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 1.380 3.123
B. Oneri relativi a :
B.1 Derivati di copertura del fair value 0 2.786
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 0
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 1.454 0
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.5 Attività e passività in valuta
Totale oneri dell'attività di copertura (B) 1.454 2.786
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) (74 ) 337
102
SEZIONE 6 – Utili (perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100
6.1 Utili (perdite) da cessione/riacquisto: composizione
Voci/Componenti reddituali
31/12/2011 31/12/2010
Utili Perdite Risultato
netto Utili Perdite
Risultato netto
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche 13 (49 ) (36 ) 554 (8 ) 546
2. Crediti verso clientela 0 0 0 0 0 0
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.590 (864 ) 2.726 391 (118 ) 273
3.1 Titoli di debito 1.882 (823 ) 1.059 337 (39 ) 298
3.2 Titoli di capitale 1.406 (41 ) 1.365 46 (41 ) 5
3.3 Quote di O.I.C.R. 302 0 302 8 (38 ) (30 )
3.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0 0
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0 0 0
Totale Attività 3.603 (913 ) 2.690 945 (126 ) 819
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0
2. Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 0
3. Titoli in circolazione 267 0 267 111 0 111
Totale Passività 267 0 267 111 0 111
La Cassa coerentemente con gli obiettivi del piano triennale ha ceduto per intero la partecipazione
azionaria in Emil-Ro Factor ed ha ceduto la quota eccedente il 10% della partecipazione nel Banco delle
Tre Venezie, realizzando complessivamente un utile di 1.371 mila euro (fiscalmente per intero in
ambito Pex), di cui 891 mila euro a chiusura della riserva di patrimonio per Emil-Ro Factor e 480 mila
euro come impatto positivo a conto economico.
SEZIONE 7 – Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al Fair Value – Voce
110
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Operazioni/Componenti reddituali
Rettifiche di Valore Riprese di Valore
31/12/2011 31/12/2010 Specifiche Di portafoglio
Specifiche di portafoglio
Cancellazioni Altre A B A B
A. Crediti verso banche 0 0 0 0 0 0 0
- Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0
- Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0
B. Crediti verso clientela 4.985 17.510 0 2.502 3.429 0 1.905 14.659 16.743
- Finanziamenti 4.985 17.510 0 2.502 3.429 0 1.905 14.659 16.743
- Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0
C. Totale 4.985 17.510 0 2.502 3.429 0 1.905 14.659 16.743
Legenda: A: da interessi; B: altre riprese
103
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita:
composizione
Operazioni/Componenti reddituali
Rettifiche di Valore Riprese di Valore
31/12/2011 31/12/2010 Specifiche Specifiche
Cancellazioni Altre A B
A. Titoli di debito
B. Titoli di capitale 0 (175 ) X X (175) (127 )
C. Quote OICR X
D. Finanziamenti a banche
E. Finanziamenti a clientela
F. Totale 0 (175 ) 0 0 (175) (127 )
Legenda: A: da interessi; B: altre riprese
Le rettifiche di valore si riferiscono alla variazione di fair value dell’esercizio 2011 sui titoli oggetto di
svalutazione.
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla
scadenza: composizione
Non vi sono attività classificate in questo comparto.
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
Operazioni/Componenti reddituali
Rettifiche di Valore Riprese di Valore
31/12/2011 31/12/2010 Specifiche Di portafoglio
Specifiche di portafoglio
Cancellazioni Altre A B A B
A. Garanzie rilasciate (215 ) 67 (148 ) 86
B. Derivati su crediti
C. Impegni ad erogare fondi
D. Altre operazioni
E. Totale 0 0 (215 ) 0 67 0 0 (148 ) 86
Legenda: A: da interessi; B: altre riprese
Le rettifiche di valore sulle garanzie rilasciate sono determinate analiticamente per i crediti di firma su
posizioni “anomale” e forfettariamente per quelle in bonis.
104
SEZIONE 9 - Le spese amministrative – Voce 150
9.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/Valori 31/12/2011 31/12/2010
1) Personale dipendente
a) salari e stipendi 19.106 19.349
b) oneri sociali 5.029 5.146
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto 1.345 1.268
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili
- a contribuzione definita
- a benefici definiti 0 0
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni
- a contribuzione definita 624 627
- a benefici definiti
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
i) altri benefici a favore dei dipendenti 1.183 1.654
2) Altro personale in attività 310 236
3) Amministratori e sindaci 465 490
4) Personale collocato a riposo 2 0
5) Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende (4 ) (14 )
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società 45
Totale 28.105 28.756
Per quanto riguarda la riga 1e) accant.to TFR si veda il commento nella Parte A sezione 17.
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
31/12/2011 31/12/2010
Personale dipendente
a) dirigenti 6 5
b) quadri direttivi 101 93
c) restante personale dipendente 318 322
Altro personale 8 10
numero complessivo dei dipendenti 425 430
Il dato puntuale a fine anno al 31/12/2011 è di 426 dipendenti, mentre l’anno precedente era 425.
9.3 Fondi di quiescenza aziendale a benefici definiti: totale costi
Non vi sono attività classificate in questo comparto.
105
9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
La voce “altri benefici a favore dei dipendenti” è così composta:
Tipologia di spese/Valori 31/12/2011 31/12/2010
- rimborso spese di trasferta 278 290
- spese per formazione 71 107
- altre spese contrattuali (buoni pasto e polizze assicurative) 723 736
- fringe benefit 72 88
- oneri per l'incentivazione all'esodo 0 323
- altre spese 39 110
Totale 1.183 1.654
9.5 Altre spese amministrative: composizione
31/12/2011 31/12/2010 Var. assoluta Var. %
- stampati e cancelleria 293 224 69 30,8%
- spese telefoniche e canoni collegamento reti esterne 882 880 2 0,2%
- illuminazione, forza motrice, riscaldamento ed acqua 660 693 (33 ) (4,8%)
- spese postali 739 750 (11 ) (1,5%)
- contributi associativi 332 318 14 4,4%
- informazioni e visure 887 889 (2 ) (0,2%)
- vigilanza e trasporto valori 473 492 (19 ) (3,9%)
- fitti passivi di immobili 2.031 1.779 252 14,2%
- spese legali e vertenze 584 653 (69 ) (10,6%)
- spese per acquisizione tesorerie 149 155 (6 ) (3,9%)
- canoni e manutenzione software 809 840 (31 ) (3,7%)
- consulenze 845 694 151 21,8%
- pubblicità e rappresentanza 658 802 (144 ) (18,0%)
- operazioni a premio 0 0 0 0
- elaborazioni elettroniche c/o terzi 4.081 3.890 191 4,9%
- spese pulizia 402 397 5 1,3%
- manutenzione mobili e macchine 632 631 1 0,2%
- manutenzione immobili 218 222 (4 ) (1,8%)
- spese assicurazioni 189 265 (76 ) (28,7%)
- libri ed abbonamenti a giornali 47 50 (3 ) (6,0%)
- spese per trasporti 347 355 (8 ) (2,3%)
- altre spese 100 78 22 28,2%
15.358 15.057 301 2,0%
Imposte indirette e tasse:
importi corrisposti nell'esercizio
- imposta di bollo 2.923 2.629 294 11,2%
- imposta comunale sugli immobili 114 119 (5 ) (4,2%)
- imposta sostitutiva fin. Medio lungo termine 483 811 (328 ) (40,4%)
- altre 126 456 (330 ) (72,4%)
per complessive 3.646 4.015 (369 ) (9,2%)
Totale altre spese amministrative 19.004 19.072 (68 ) (0,4%)
106
SEZIONE 10 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri – Voce 160
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: composizione
La voce “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” è così composta:
31/12/2011 31/12/2010
- revocatorie fallimentari 460 355
- rischi per cause 137 554
- altri rischi ed oneri 126 1.199
723 2.108
Il dato dell’accantonamento per “Altri Rischi ed Oneri” nel 2011 è tornato a livelli fisiologici, mentre
nel 2010 conteneva 1.011 mila euro riconducibili all’OPS sulle polizze Everest I e II regolarmente
conclusasi nel febbraio 2011.
SEZIONE 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 170
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Attività/componente reddituale Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore per
deterioramento (b)
Riprese di valore (c)
Risultato netto (a + b - c)
A. Attività materiali 2.053 2.053
A.1 Di proprietà 2.007 2.007
- Ad uso funzionale 1.815 1.816
- Per investimento 192 192
A.2 Acquisite in leasing finanziario 46 46
- Ad uso funzionale 46 46
- Per investimento
Totale 2.053 2.053
SEZIONE 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Non sono presenti rettifiche della specie.
107
SEZIONE 13 – Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 190
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
Gli “altri oneri di gestione” sono così composti:
31/12/2011 31/12/2010
- spese di manutenzione immobili di terzi 120 139
- interessi per differenze di valuta su operazioni di incasso e pagamento 16 32
- erogazioni liberali 76 51
- sopravvenienze e malversazioni 1.268 1.338
Totale "altri oneri di gestione" (A) 1.480 1.560
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
Gli “altri proventi di gestione” sono così composti:
31/12/2011 31/12/2010
- recupero imposta di bollo e imposta sostitutiva 3.403 3.385
- recupero di interessi per differenze di valuta su operazioni di incasso e pagamento 21 15
- recupero spese legali 20 11
- recupero di spese servizi di outsourcing prestati 153 197
- fitti attivi 308 287
- recupero spese di assicurazione clientela 1 119
- altri ricavi straordinari 307 1.649
Totale "altri proventi di gestione" (B) 4.213 5.663
Proventi netti sul conto economico (B) - (A) 2.733 4.103
Il dato degli Altri Ricavi Straordinari nel 2011 è tornato a livelli fisiologici, mentre nel 2010 conteneva 1.011
mila euro riconducibili all’OPS sulle polizze Everest I e II regolarmente conclusasi nel febbraio 2011.
SEZIONE 14 – Utili (perdite) delle partecipazioni – Voce 210
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 15 – Risultato netto della valutazione al Fair Value delle attività materiali e
immateriali – Voce 220
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 16 – Rettifiche di valore dell’avviamento – Voce 230
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
108
SEZIONE 17 – Utili (perdite) da cessione di investimenti – Voce 240
17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
Componente reddituale/Valori 31/12/2011 31/12/2010
A. Immobili
- Utili da cessione 0 0
- Perdite da cessione 0 (1)
B. Altre attività
- Utili da cessione 7 1
- Perdite da cessione (24 ) (2)
Risultato netto (17 ) (2)
SEZIONE 18 – Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 260
18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
Componente /Valori 31/12/2011 31/12/2010
1. Imposte correnti (-) (5.855 ) (7.336 )
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) 0 0
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 821 1.908
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (6) 168
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (5.040 ) (5.260 )
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
Riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale corrente per l'IRES
Utile prima delle imposte imponibile aliquota imposta
Utile prima delle imposte/ onere fiscale teorico 9.116 27,50% 2.507
Differenze permanti positive (2.226 )
Differenze permanenti negative 2.201
differenze temporanee tassabili in esercizi successivi (421 )
differenze temporanee negative deducibili in esercizi successivi 6.709
Annullamento di differenze temporanee negative deducibili da esercizi precedenti (3.713 )
Annullamento di differenze temporanee positive tassabili da es. precedenti 144
Totale differenze permanenti e temporanee 2.694 741
Imponibile fiscale e relativa IRES 11.810 3.247
109
Riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale corrente per IRAP
Utile prima delle imposte imponibile aliquota imposta
Utile prima delle imposte/ onere fiscale teorico 52.480 5,57% 2.923
Differenze permanenti positive (8.725 )
Differenze permanenti negative 4.538
differenze temporanee tassabili in esercizi successivi -
differenze temporanee negative deducibili in esercizi successivi
Annullamento di differenze temporanee negative deducibili da esercizi precedenti (1.480 )
Annullamento di differenze temporanee positive tassabili da esercizi precedenti 15
Agevolazioni fiscali
Totali differenze permanenti e temporanee (5.652 ) (315)
Imponibile fiscale e relativa IRAP 46.828 2.608
Impatto complessivo delle imposte correnti sul conto economico 5.855
SEZIONE 19 – Utili (perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte –
Voce 280
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento.
SEZIONE 20 – Altre informazioni
Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.
SEZIONE 21 – Utile per azione
21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito
Poiché non esistono azioni diverse da quelle ordinarie, né strumenti di incentivazione basati su stock
option, non sussistono effetti diluitivi sul capitale.
21.2 Altre informazioni
Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite.
110
Pagina bianca
111
Parte D – Redditività complessiva
Prospetto analitico della redditività complessiva
Voci Importo Lordo
Imposta sul
reddito
Importo netto
10. Utile (Perdita) d'esercizio X X 4.076
Altre componenti reddituali
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: (12.501 ) 3.327 (9.174 )
a) variazioni di fair value (12.958 ) 3.475 (9.483 )
b) rigiro a conto economico 457 (148 ) 309
- rettifiche da deterioramento (2 ) 0 (2 )
- utile/perdite da realizzo 459 (148 ) 311
c) altre variazioni
30. Attività materiali
40. Attività immateriali
50. Copertura di investimenti esteri
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
60. Copertura dei flussi finanziari
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
70. Differenze di cambio
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Attività non correnti in via di dismissione
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (12.501 ) 3.327 (9.174 )
120. Redditività complessiva (voce 10+110) X X (5.098 )
112
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura
La Parte E della Nota Integrativa contiene le informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura.
Allo scopo di rafforzare la disciplina di mercato, inoltre, il Titolo IV della circolare Banca d’Italia n.263
del 27/12/2006 ha introdotto l’obbligo di pubblicare informazioni riguardanti l’adeguatezza
patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all’identificazione,
alla misurazione e alla gestione di tali rischi. Con riferimento a tale previsione normativa (c.d. “Terzo
Pilastro” di Basilea 2), l’informativa predisposta al 31/12/2011 sarà pubblicata entro i termini previsti
per la pubblicazione del bilancio sul sito internet della banca all’indirizzo www.crcento.it.
SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
Le linee strategiche di sviluppo della banca trovano definizione nei Piani industriali e vengono tradotte
in input operativi nei budget annuali. Per quanto riguarda il comparto degli impieghi, il contesto
economico delineatosi nel corso degli ultimi anni ha determinato nel 2011 una contrazione degli
impieghi netti pari al 2,7% rispetto all’anno precedente. Dal punto di vista del posizionamento
strategico, è confermato l’orientamento di tipo “generalista” sui segmenti retail e small business,
mentre si adotta un approccio maggiormente diversificato e personalizzato per i segmenti a maggior
valore. Nel comparto del credito i prodotti offerti sono quelli tradizionali tipici dell’intermediazione
delle banche commerciali. L’operatività in strumenti finanziari innovativi è limitata all’offerta alla
clientela di semplici derivati di copertura dal rischio di tasso: si tratta di opzioni cap e floor, di collar ad
essi legati e delle varie forme di IRS. La banca ha impostato la propria operatività di negoziazione di
derivati con la clientela escludendo prodotti strutturati speculativi o di complessità finanziaria tale da
non poter essere di chiara comprensione per la clientela stessa.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
Il monitoraggio della qualità del portafoglio crediti viene effettuato anzitutto mediante le modalità
operative che disciplinano le fasi del processo creditizio (istruttoria, erogazione, monitoraggio, gestione
del credito anomalo). I fattori alla base del rischio di credito vengono controllati tramite la verifica della
capacità del cliente, attuale e prospettica, di ripagare il debito e dell’adeguatezza dell’affidamento
(dimensione, forma tecnica, ecc.) rispetto alle caratteristiche e alle esigenze dell’affidato. L’unità
organizzativa preposta alle fasi di istruttoria, erogazione e gestione del credito è la Direzione Crediti,
che ha al suo interno unità specializzate nei diversi comparti; la gestione delle posizioni creditizie
anomale è invece in capo al Servizio Controllo e Recupero Crediti, collocato in staff al Direttore
Generale e costituito nel corso del 2011 con il compito di presidiare l’intero ciclo del credito anomalo e
pre-anomalo, a partire dal monitoraggio andamentale delle prime anomalie fino alla gestione del
contenzioso. All’interno del Servizio operano l’Unità Posizioni Anomale (past due e incagli), l’Unità
Recupero Crediti (sofferenze) e il Nucleo Crediti Problematici (monitoraggio e presidio prime
anomalie). Il servizio Pianificazione e Risk Management svolge i controlli di secondo livello mediante
analisi aggregate sull’intero portafoglio prestiti della banca.
113
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo I sistemi utilizzati per l’identificazione, la misurazione, la gestione e il controllo del rischio di credito
sono costituiti da un insieme di strumenti, procedure e normative interne. I principali in funzione sono:
- Iter Controllo Crediti per la rilevazione e la gestione delle posizioni in bonis con anomalie da
valutare;
- Procedura web per la gestione degli sconfinamenti;
- Credit Rating System per l’attribuzione di un rating alla clientela espressivo della probabilità di
insolvenza;
- Normativa per il rinnovo automatico dei fidi a basso profilo di rischio, che ha l’obiettivo di rendere
efficiente la gestione andamentale senza trascurare il presidio del rischio.
Per quanto attiene all’utilizzo dei rating interni nel processo creditizio, essi costituiscono uno degli
elementi informativi a supporto dell’analisi delle posizioni nell’ambito della gestione e del
monitoraggio del rischio di credito; sono utilizzati, insieme ad altri parametri, per la definizione del
perimetro dei rinnovi automatici e per la gestione delle pratiche all’interno della citata procedura ICC
che regola l’intervento delle strutture di controllo nei casi di anomalie sulle posizioni di credito
potenzialmente pericolose. La stessa classificazione della clientela per classi di rating (categorie di
rischio omogenee) è utilizzata per la quantificazione della valutazione collettiva dei crediti in bonis e
per l’attribuzione del costo del rischio di credito sulle posizioni di impiego nell’ambito del controllo di
gestione. Anche i limiti di autonomia per il credito in bonis prendono in considerazione la classe di
rating e la combinano con la forma tecnica e l’importo per articolare le deleghe.
Va precisato che i rating della procedura CRS vengono utilizzati esclusivamente a fini gestionali e non
rientrano in alcun modo nel calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito La Cassa di Risparmio di Cento fa da sempre ampio ricorso alle garanzie per il contenimento del profilo
di rischio dei prestiti erogati. La gamma di strumenti utilizzati è assai ampia, anche se il peso maggiore
è quello delle ipoteche su immobili, sia residenziali che commerciali: il portafoglio garantito da
ipoteche immobiliari ammonta a 1.087,3 milioni al 31/12/2011. Di minore impatto, nell’ambito delle
garanzie reali, è il ricorso al pegno su titoli, contanti o merci.
Per quanto riguarda le garanzie personali, la tipologia prevalente è la fideiussione mentre di rilievo
crescente è il supporto fornito dai Consorzi di garanzia a favore delle aziende associate, raccolto dalla
banca anche con la finalità di contenere gli assorbimenti patrimoniali.
2.4 Attività finanziarie deteriorate La classificazione delle attività finanziarie deteriorate avviene su basi molto restrittive e la modalità di
gestione delle posizioni varia a seconda del livello di gravità del degrado.
Fra l’altro le posizioni anomale o problematiche sono connotate da precise individuazioni anagrafiche e
anche, nel caso di inadempimenti persistenti, incagli e sofferenze, da specifico rating. Alcune delle
posizioni in bonis, caratterizzate da anomalie andamentali o da fenomeni interpretabili come sintomo o
inizio di uno stato di difficoltà, possono essere poste “in osservazione” per un tempo limitato al fine di
tenerne sotto controllo la gestione e vengono sottratte all’autonomia deliberativa delle dipendenze.
Le posizioni ad incaglio (momentaneo stato di difficoltà che si prevede possa essere risolta in un
congruo periodo di tempo) al 31/12/2011 ammontano a euro 56,2 milioni e sono gestite in modo
accentrato, anche per le fasi di recupero, dall’Unità Posizioni Anomale collocata all’interno del Servizio
Controllo e Recupero Crediti. Esse comprendono le posizioni per le quali si è provveduto a revocare gli
affidamenti o per le quali vengono ravvisate situazioni di difficoltà particolari da gestire con modalità
accentrata. Nell’importo indicato sono compresi anche i c.d. “incagli oggettivi” ai sensi della
114
definizione della Banca d’Italia, che vengono gestiti con le medesime modalità degli incagli classificati
per decisione interna.
Nella categoria degli inadempimenti persistenti vengono comprese le posizioni sconfinate/scadute da
oltre 180 giorni (13,4 milioni) o da oltre 90 giorni se garantiti da immobili (10,9 milioni). La
valutazione di questa tipologia di posizioni, non ancora giudicabili anomale, viene effettuata
posizionando la percentuale di svalutazione ad un livello nettamente più vicino a quello delle posizioni
ad incaglio che ai crediti in bonis. Si registra infine un importo di 8,5 milioni relativo a posizioni
oggetto di ristrutturazione.
Il rientro in bonis delle esposizioni deteriorate si realizza con il recupero, da parte del debitore, delle
condizioni di piena solvibilità il che si traduce nella regolarizzazione dello scaduto e nel ripristino delle
condizioni per la riattivazione di un regolare rapporto.
La valutazione del presumibile realizzo e la quantificazione delle rettifiche di valore sono effettuate in
coerenza con le indicazioni delle varie unità preposte alla gestione e al controllo delle posizioni
deteriorate. Le verifiche ex post (effettuate, per esempio, in occasione della cessione delle sofferenze
effettuata a maggio 2008 e dell’analisi sul rischio residuo cui si è fatto cenno) mostrano che
l’ammontare complessivo delle rettifiche può ritenersi adeguato.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
A. QUALITA’ DEL CREDITO
A.1 ESPOSIZIONI CREDITIZIE DETERIORATE IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE
DI VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE
Le esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche e clientela comprendono tutte le attività
finanziarie per cassa vantate indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile (negoziazione,
disponibile per la vendita, crediti ecc.), ad eccezione dei titoli di capitale e le quote O.I.C.R.
Il termine “esposizione” invece comprende anche i titoli di capitale e le quote O.I.C.R.
A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori di bilancio)
Portafogli/qualità
So
ffere
nze
Incag
li
Esp
osiz
ion
i
ristr
utt
ura
te
Esp
osiz
ion
i
scad
ute
Alt
re a
ttiv
ità
To
tale
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 400 15.141 15.541
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 149.810 149.810
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza -
4. Crediti verso banche 148.102 148.102
5. Crediti verso clientela 52.331 45.640 8.129 22.399 1.742.884 1.871.383
6. Attività finanziarie valutate al fair value -
7. Attività finanziarie in corso di dismissione -
8. Derivati di copertura 3.558 3.558
Totale 31/12/2011 52.331 46.040 8.129 22.399 2.059.495 2.188.394
Totale 31/12/2010 38.264 47.230 1.446 40.251 2.174.501 2.301.692
115
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori lordi e netti)
Portafogli/qualità
Attività deteriorate Altre Attività
To
tale
esp
osiz
ion
e
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Rett
ific
he
sp
ecif
ich
e
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Rett
ific
he d
i
po
rtafo
glio
Esp
osiz
ion
e
nett
a
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 480 80 400 X X 15.141 15.541
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 149.810 149.810 149.810
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0
4. Crediti verso banche 0 148.102 148.102 148.102
5. Crediti verso clientela 165.087 36.588 128.499 1.753.834 10.950 1.742.884 1.871.383
6. Attività finanziarie valutate al fair value 0 X X 0
7. Attività finanziarie in corso di dismissione 0 0 0
8. Derivati di copertura 0 X X 3.558 3.558
Totale 31/12/2011 165.567 36.668 128.899 2.051.745 10.950 2.059.495 2.188.394
Totale 31/12/2010 156.587 29.396 127.191 2.133.149 12.855 2.174.501 2.301.692
Come già esposto nella relazione sulla gestione, le minori rettifiche sul portafoglio crediti in bonis, sono dovute
ai seguenti tre fenomeni : 1) la diminuzione degli stock degli impieghi in bonis; 2) la distribuzione del
portafoglio crediti in bonis, che evidenzia una ricomposizione verso classi di rating migliori; 3) del periodico
ricalcolo dei parametri di calcolo (PD e LGD).
La tabella riportata sotto, come richiesto da Banca d’Italia in recenti chiarimenti, evidenzia l’ammontare
lordo e netto delle esposizioni oggetto di rinegoziazione (portafoglio Crediti verso clientela):
Altre Attività 2011 Altre Attività 2010
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Rett
ific
he d
i
po
rtafo
glio
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Rett
ific
he d
i
po
rtafo
glio
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esposizioni oggetto di rinegoziazione nell'ambito di Accordi collettivi
50.776
512
50.264
103.431
395
103.036
Altre Esposizioni
1.703.058
10.438
1.692.620
1.705.553
12.460
1.693.093
Totale
1.753.834
10.950
1.742.884
1.808.984
12.855
1.796.129
Le relative fasce di scaduto sono le seguenti:
Titologia esposizione /
fasce di scaduto
Sino a 3 mesi Da oltre 3 mesi sino
a 6 Da oltre 6 mesi sino
a 1 anno Oltre 1 anno
Totale
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Rett
ific
he d
i
po
rtafo
glio
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Rett
ific
he d
i
po
rtafo
glio
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Rett
ific
he d
i
po
rtafo
glio
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Rett
ific
he d
i
po
rtafo
glio
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Rett
ific
he d
i
po
rtafo
glio
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esposizioni oggetto di rinegoziazione nell'ambito di Accordi collettivi
49.450 495 48.955 1.093 14 1.079 233 3 230 0 0 0 50.776 512 50.264
Altre Esposizioni 1.681.759 10.112 1.671.647 18.366 263 18.103 2.932 63 2.869 1 0 1 1.703.058 10.438 1.692.620
Totale 1.731.209 10.607 1.720.602 19.459 277 19.182 3.165 66 3.099 1 0 1 1.753.834 10.950 1.742.884
116
A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
Tipologia esposizioni/valori
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Rett
ific
he d
i valo
re s
pecif
ch
e
Rett
ific
he d
i
valo
re d
i
po
rtafo
glio
Esp
osiz
ion
e
nett
a
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze X
b) Incagli X
c) Esposizioni ristrutturate X
d) Esposizioni scadute X
f) Altre attività 212.706 X 0 212.706
Totale A 212.706 0 0 212.706
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate 0 0 X 0
b) Altre 10.537 X 0 10.537
TotaleB 10.537 0 0 10.537
Totale A+B 223.243 0 0 223.243
A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
La Cassa non ha in essere esposizioni deteriorate verso banche.
A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Non sussistono rettifiche di valore su esposizioni verso banche.
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
Tipologia esposizioni/valori
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Rett
ific
he d
i valo
re
sp
ecif
ch
e
Rett
ific
he d
i
valo
re d
i
po
rtafo
glio
Esp
osiz
ion
e
nett
a
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze 76.096 23.765 52.331
b) Incagli 56.224 10.584 45.640
c) Esposizioni ristrutturate 8.465 336 8.129
d) Esposizioni scadute 24.302 1.903 22.399
f) Altre attività 1.846.065 X 10.950 1.835.115
Totale A 2.011.152 36.588 10.950 1.963.614
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate 6.344 347 X 5.997
b) Altre 247.954 X 498 247.456
Totale B 254.298 347 498 253.453
Totale A+B 2.265.450 36.935 11.448 2.217.067
Le esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela comprendono tutte le attività
finanziarie vantate dalla banca indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile
(negoziazione, disponibile per la vendita, crediti ecc..), ad esclusione dei titoli di capitale e O.I.C.R.
117
A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Causali/Categorie
So
ffere
nze
Incag
li
Esp
osiz
ion
i
ristr
utt
ura
te
Esp
osiz
ion
i scad
ute
To
tale
A. Esposizione lorda iniziale 58.124 55.206 1.446 41.741 156.517
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 211 0 463 674
B. Variazioni in aumento 31.565 46.068 7.078 45.718 130.429
B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis 259 22.054 962 44.707 67.982
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 30.407 22.187 5.822 55 58.471
B.3 altre variazioni in aumento 899 1.827 294 956 3.976
C. Variazioni in diminuzione 13.593 45.050 59 63.157 121.859
C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis 0 12.219 0 29.618 41.837
C.2 cancellazioni 9.517 0 0 0 9.517
C.3 incassi 4.041 2.424 1 5.533 11.999
C.4 realizzi per cessioni 35 0 0 0 35
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 0 30.407 58 28.006 58.471
C.6 altre variazioni in diminuzione 0 0 0 0 0
D. Esposizione lorda finale 76.096 56.224 8.465 24.302 165.087
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 432 0 103 535
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore
complessive
Causali/Categorie
So
ffere
nze
Incag
li
Esp
osiz
ion
i
ristr
utt
ura
te
Esp
osiz
ion
i scad
ute
To
tale
A. Rettifiche complessive iniziali 19.860 8.046 0 1.490 29.396
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 12 0 14 26
B. Variazioni in aumento 16.200 7.058 546 1.897 25.701
B.1 rettifiche di valore 13.874 6.540 128 1.871 22.413
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 2.326 518 418 26 3.288
B.3 altre variazioni in aumento 0 0 0 0 0
C. Variazioni in diminuzione 12.295 4.520 210 1.484 18.509
C.1 riprese di valore da valutazione 2.120 1.574 196 710 4.600
C.2 riprese di valore da incasso 658 333 14 99 1.104
C.3 cancellazioni 9.517 0 0 0 9.517
C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 0 2.613 0 675 3.288
C.5 altre variazioni in diminuzione 0 0 0 0 0
D. Rettifiche complessive finali 23.765 10.584 336 1.903 36.588
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 27 0 1 28
118
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating
esterni
Esposizioni Classi di rating esterni
n.d. Totale Classe 1 Classe 2
Classe 3
Classe 4 Classe 5 Classe 6
A. Esposizioni per cassa 9 47.112 58.318 26.167 0 0 2.044.714 2.176.320
B. Derivati 0 3.804 1.159 0 0 0 7.111 12.074
B.1 Derivati finanziari 0 3.804 1.159 0 0 0 7.111 12.074
B.2 Derivati su crediti 0 0 0 0 0 0 0 0
C. Garanzie rilasciate 0 0 0 112 0 0 125.940 126.052
D. Impegni a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 125.864 125.864
Totale 9 50.916 59.477 26.279 0 0 2.303.629 2.440.310
Si fornisce di seguito la tabella di raccordo (mapping) tra le classi di rischio delle società di rating
utilizzate:
Classe di merito di credito
ECAI
Standard & Poor's Fitch Ratings Moody's Cerved
1 da AAA a AA- da AAA a AA- da Aaa a Aa3 -
2 da A+ a A- da A+ a A- da A1 a A3 da Aa.1 a Baa.7
3 da BBB+ a BBB- da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3 Baa.8
4 da BB+ a BB- da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3 da Baa.9 a B.13
5 da B+ a B- da B+ a B- da B1 a B3 da B.14 a B.15
6 CCC+ e inferiori CCC+ e inferiori Caa1 e inferiori da B.16 a C.19
A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni
La distribuzione al 31/12/2011 degli impieghi complessivi in bonis a clientela, comprensiva dei crediti
cartolarizzati, per classe di rating, era la seguente:
Esposizioni
Classi di rating interni
Totale
AAA AA A BBB BB B CCC CC C+ C D n.d
A. Esposizioni per cassa
20.653 545.357 174.048 341.924 176.393 230.318 119.303 221.496 31.352 49.756 52.490 213.230 2.176.320
B. Derivati 31 1.274 749 1.427 640 526 1.154 240 0 400 0 5.633 12.074
B.1 Derivati finanziari
31 1.274 749 1.427 640 526 1.154 240 0 400 0 5.633 12.074
B.2 Derivati su crediti
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
C. Garanzie rilasciate
5.497 44.078 16.480 10.858 8.406 11.346 7.525 17.290 707 863 97 2.905 126.052
D. Impegni a erogare fondi
6.772 22.178 21.386 7.748 23.551 15.223 2.701 19.912 1.199 2.937 250 2.007 125.864
Totale
32.953
612.887
212.663
361.957
208.990
257.413
130.683
258.938
33.258
53.956
52.837
223.775
2.440.310
La distribuzione per classe di rating delle esposizioni cartolarizzate ma non cancellate è la seguente:
Esposizioni Classi di rating interni
Totale AAA AA A BBB BB B CCC CC C+ C n.d
Esposizioni cartolarizzate ma non cancellate
0 123.965 4.443 10.391 9.598 9.104 1.873 3.042 0 0 0 162.416
119
A.3 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI GARANTITE PER TIPOLOGIA DI GARANZIA
A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite
Non ci sono attività della specie.
A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite
Valo
re esp
osiz
ion
e
nett
a
Garanzie reali Garanzie Personali
T o
t a
l e
Derivati su crediti Crediti di firma
Imm
ob
ili
Tit
oli
Alt
re g
ara
nzie
re
ali
CL
N
Altri derivati
Go
vern
i e
ban
ch
e c
en
trali
Alt
ri e
nti
pu
bb
lici
Ban
ch
e
Alt
ri s
og
gett
i
Go
vern
i e
ban
ch
e
cen
trali
Alt
ri e
nti
pu
bb
lici
Ban
ch
e
Alt
ri
so
gg
ett
i
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 1.427.165
2.408.118 13.046 7.615
- - - - - - 1.612 180 1.197.111 3.627.682
1.1 totalmente garantite 1.354.695 2.407.466 10.276 5.815 - - - - - - 1.612 180 1.147.963 3.573.312
- di cui deteriorate 101.006 196.085 345 1.255 - - - - - -
- - 174.251 371.936
1.2 parzialmente garantite 72.470 652 2.770 1.800 - - - - - -
- - 49.148 54.370
- di cui deteriorate 13.929 203
10,00 - - - - - -
- - 14.900 15.113
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite 80.376 4.044 4.348 3.401 - - - - - -
- 325 96.598 108.716
2.1 totalmente garantite 58.503 4.044 3.210 3.002 - - - - - -
- 325 83.724 94.305
- di cui deteriorate 4.152 8 44 - - - - - -
- - 8.490 8.542
2.2 parzialmente garantite 21.873 - 1.138 399 - - - - - -
- - 12.874 14.411
- di cui deteriorate 267 5 - - - - - -
- - 145 150
120
B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio “verso clientela” (valore di bilancio)
Esposizioni/ Controparti
Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti
To
tale
esp
osiz
ion
e n
ett
a
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he v
alo
re
sp
ecif
ich
e
Rett
ific
he v
alo
re d
i p
ort
afo
glio
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he v
alo
re
sp
ecif
ich
e
Rett
ific
he v
alo
re d
i p
ort
afo
glio
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he v
alo
re
sp
ecif
ich
e
Rett
ific
he v
alo
re d
i p
ort
afo
glio
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he v
alo
re
sp
ecif
ich
e
Rett
ific
he v
alo
re d
i p
ort
afo
glio
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he v
alo
re
sp
ecif
ich
e
Rett
ific
he v
alo
re d
i p
ort
afo
glio
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he v
alo
re
sp
ecif
ich
e
Rett
ific
he v
alo
re d
i p
ort
afo
glio
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze X X X X 39.234 18.209 X 13.097 5.556 X 52.331
A.2 Incagli X X 8.027 2.044 X X 26.509 6.793 X 11.104 1.747 X 45.640
A.3 Esposizioni ristrutturate
X X X X 8.129 336 X 0 0 X 8.129
A.4 Esposizioni scadute
X X X X 12.287 1.500 X 10.112 403 X 22.399
A.5 Altre esposizioni 88.814 X 0 10.687 X 0 55.789 X 380 X 0 1.108.297 X 9.415 571.528 X 1.155 1.835.115
Totale A 88.814 0 0 10.687 0 0 63.816 2.044 380 0 0 0 1.194.456 26.838 9.415 605.841 7.706 1.155 1.963.614
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze X X X X 346 0 X 0 0 X 346
B.2 Incagli X X X X 3.766 243 X 36 5 X 3.802
B.3 Altre attività deteriorate
X X X X 1.849 99 X 0 0 X 1.849
B.4 Altre esposizioni X 11.887 X 18.171 X 1 X 205.308 X 490 12.090 X 8 247.456
Totale B 0 0 0 11.887 0 0 18.171 0 1 0 0 0 211.269 342 490 12.126 5 8 253.453
Totale 31/12/2011 88.814 0 0 22.574 0 0 81.987 2.044 381 0 0 0 1.405.725 27.180 9.905 617.967 7.711 1.163 2.217.067
Totale 31/12/2010 44.105 0 0 34.116 0 0 58.540 2.270 513 0 0 0 1.498.732 22.062 11.780 629.030 5.120 1.122 2.264.523
121
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso
clientela (valore di bilancio)
Esposizioni/Aree geografiche
ITALIA ALTRI PAESI
EUROPEI AMERICA ASIA
RESTO DEL MONDO
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 52.331 23.706 0 59 0 0 0 0 0 0
A.2 Incagli 45.640 10.584 0 0 0 0 0 0 0 0
A.3 Esposizioni ristrutturate 8.129 336 0 0 0 0 0 0 0 0
A.4 Esposizioni scadute 22.399 1.903 0 0 0 0 0 0 0 0
A.5 Altre esposizioni 1.830.101 10.929 4.820 21 192 0 0 0 2 0
Totale 1.958.600 47.458 4.820 80 192 0 0 0 2 0
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze 346 0 0 0 0 0 0 0 0 0
B.2 Incagli 3.802 248 0 0 0 0 0 0 0 0
B.3 Altre attività deteriorate 1.849 99 0 0 0 0 0 0 0 0
B.4 Altre esposizioni 247.456 498 0 0 0 0 0 0 0 0
Totale 253.453 845 0 0 0 0 0 0 0 0
Totale 31/12/2011 2.212.053 48.303 4.820 80 192 0 0 0 2 0
Totale 31/12/2010 2.254.269 42.818 10.161 49 93 0 0 0 0 0
La ripartizione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela residente in Italia
è la seguente:
Esposizioni/Aree geografiche
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E
ISOLE
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 933 285 49.880 22.599 87 69 1.431 753
A.2 Incagli 287 54 45.175 10.501 9 2 169 27
A.3 Esposizioni ristrutturate 0 0 8.129 336 0 0 0 0
A.4 Esposizioni scadute 0 0 22.139 1.898 0 0 260 5
A.5 Altre esposizioni 42.692 329 1.669.376 10.487 99.817 38 18.216 75
Totale 43.912 668 1.794.699 45.821 99.913 109 20.076 860
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze 0 0 332 0 14 0 0 0
B.2 Incagli 0 0 3.802 248 0 0 0 0
B.3 Altre attività deteriorate 0 0 1.849 99 0 0 0 0
B.4 Altre esposizioni 18.825 0 226.378 493 1.204 5 1.049 0
Totale 18.825 0 232.361 840 1.218 5 1.049 0
Totale 31/12/2011 62.737 668 2.027.060 46.661 101.131 114 21.125 860
Totale 31/12/2010 25.299 478 2.148.478 41.423 57.856 169 22.636 748
122
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche
(valore di bilancio)
Esposizioni/Aree geografiche
ITALIA ALTRI PAESI
EUROPEI AMERICA ASIA
RESTO DEL MONDO
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
A.2 Incagli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
A.3 Esposizioni ristrutturate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
A.4 Esposizioni scadute 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
A.5 Altre esposizioni 198.719 0 13.220 0 759 0 0 0 8 0
Totale 198.719 0 13.220 0 759 0 0 0 8 0
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
B.2 Incagli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
B.3 Altre attività deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
B.4 Altre esposizioni 6.766 0 3.771 0 0 0 0 0 0 0
Totale 6.766 0 3.771 0 0 0 0 0 0 0
Totale 31/12/2011 205.485 0 16.991 0 759 0 0 0 8 0
Totale 31/12/2010 298.671 0 31.821 0 343 0 0 0 20 0
La ripartizione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche residenti in Italia è
la seguente:
Esposizioni/Aree geografiche
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E
ISOLE
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Rett
ific
he d
i valo
re
co
mp
lessiv
e
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni 44.735 104.328 49.656
Totale 44.735 0 104.328 0 49.656 0 0 0
B. Esposizioni fuori bilancio
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni 34 5.573 1.159
Totale 34 0 5.573 0 1.159 0 0 0
Totale 31/12/2011 44.769 0 109.901 0 50.815 0 0 0
Totale 31/12/2010 47.287 0 153.634 0 97.750 0 0 0
123
B.4 Grandi rischi
31/12/2011 31/12/2010
Tipologia Nr. Importo
Nominale Importo
Ponderato Nr. Importo
Nominale Importo
Ponderato
da Esposiz. per Crediti a Clientela 2 50.256 39.231 6 141.974 94.025
da Esposiz. su Portaf.Titoli pond.Zero 1 88.788 1 44.035
da Esposiz. su Portaf.Titoli ponderato 4 133.199 133.199 7 194.488 194.488
Totale Grandi Rischi 7 272.243 172.430 14 380.497 288.513
L’attuale normativa sui grandi rischi richiede sia l’importo nominale sia quello ponderato; per la
tipologia di crediti verso clientela, entrambi gli importi sono più che dimezzati rispetto allo scorso anno,
mentre per le esposizioni in portafoglio titoli si evidenzia un aumento della componente a ponderazione
zero.
Si sottolinea che la concentrazione dei crediti verso clienti al 31/12/2011 sui primi 10/20/50 clienti,
esposta nella relazione sulla gestione, è leggermente aumentata rispetto al 31/12/2010, ma sarebbe stata
praticamente uguale non considerando la controparte con i maggiori utilizzi cioè Guercino Solutions srl
(SPV della nostra cartolarizzazione) con 25.693 mila euro dovuti a due finanziamenti resisi necessari
nel marzo 2011 quando si è attivato il secondo rating ai titoli dell’SPV finalizzato al collocamento del
titolo senior ad investitori istituzionali.
124
C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DELLE ATTIVITA’
C.1 OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA L’operatività della Cassa di Risparmio di Cento nel settore delle cartolarizzazioni è in massima parte riconducibile all’operazione, avviata nel 2006, che
ha coinvolto la banca in qualità di originator e di cui si daranno ampi ragguagli nella sezione dedicata al rischio di liquidità. Oltre a questa operazione
esiste una sola esposizione, nella quale la banca riveste il ruolo di investitore, classificata nel portafoglio available for sale; si tratta del titolo:
- XS0239175564 “Zoo II 12/96 X-P” titolo di tipo CDO (Collateralised Debt Obligation) il cui controvalore ammonta a 586 mila euro.
Tale investimento è coerente con la strategia della banca di diversificare gli investimenti del portafoglio di proprietà.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
C.1.1 Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti
Qualità attività sottostanti/Esposizioni
Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito
Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Esp
osiz
ion
e
nett
a
Esp
osiz
ion
e
lord
a
Esp
osiz
ion
e
nett
a
A. Con attività sottostanti proprie 161.318 161.318 2.850 2.850 5.700 5.700 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
a) Deteriorate
b) Altre (*) 161.318 161.318 2.850 2.850 5.700 5.700
B. Con attività sottostanti di terzi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
a) Deteriorate
b) Altre
L’esposizione di totali 169.868 migliaia di Euro si riferisce interamente alla cartolarizzazione effettuata dalla banca mediante la società veicolo Guercino
Solutions srl.
125
C.1.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per
tipologia di esposizioni
Tipologia attivita cartolarizzate/Esposizioni
Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito
Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior
Valo
re d
i b
ilan
cio
rett
ific
he/r
ipre
se d
i valo
re
Valo
re d
i b
ilan
cio
rett
ific
he/r
ipre
se d
i valo
re
Valo
re d
i b
ilan
cio
rett
ific
he/r
ipre
se d
i valo
re
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
rett
ific
he/r
ipre
se d
i valo
re
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
rett
ific
he/r
ipre
se d
i valo
re
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
rett
ific
he/r
ipre
se d
i valo
re
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
rett
ific
he/r
ipre
se d
i valo
re
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
rett
ific
he/r
ipre
se d
i valo
re
Esp
osiz
ion
e n
ett
a
rett
ific
he/r
ipre
se d
i valo
re
A. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio
B. Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio
C. Non cancellate dal bilancio 161.318 161.318 2.850 2.850 5.700 5.700
C.1 Siviglia finance
Titoli
C.2 Guercino Solutions 161.318 161.318 2.850 2.850 5.700 5.700
Titoli 161.318 161.318 2.850 2.850 5.700 5.700
Nel corso del 2011 la banca ha venduto il titolo senior della cartolarizzazione ad investitori istituzionali, la classificazione della cartolarizzazione per il
regulator è cambiata da ”auto cartolarizzazione” in “cartolarizzazioni altre”. La Cassa detiene tuttora i titoli Junior e Mezzanine, che, in applicazione
dello IAS39, sarebbero stati esposti sia nell’attivo che nel passivo dello stato patrimoniale della banca, ma non vi figurano in quanto elisi.
C.1.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo
di esposizione
Non è presente nessuna esposizione della specie per la quota di operazioni di cui la banca è originator.
126
C.1.4 Esposizioni verso le cartolarizzazione ripartite per portafoglio e per tipologia
Esposizione/portafoglio
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie fair value
option
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Attività finanziarie
detenute sino alla scadenza
Crediti Totale
31/12/2011 Totale
31/12/2010
1. Esposizioni per cassa 0 0 0 0 169.868 169.868 195.804
- Senior 161.318 161.318 187.254
- Mezzanine 2.850 2.850 2.850
- Junior 5.700 5.700 5.700
2. Esposizioni fuori bilancio 0 0 0 0 0 0 0
- Senior 0 0
- Mezzanine 0 0
- Junior 0 0
C.1.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre
forme di sostegno creditizio
Attività/Valori Cartolarizzazioni
tradizionali Cartolarizzazioni
sintetiche
A. Attività sottostanti proprie: 162.993 0
A.1 Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio 0 0
1. Sofferenze
2. Incagli
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
A.2 Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio 0 0
1. Sofferenze
2. Incagli
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
A.3 Non cancellate (**) 162.993 0
1. Sofferenze 0
2. Incagli 432
3. Esposizioni ristrutturate 0
4. Esposizioni scadute 103
5. Altre attività 162.458
B. Attività sottostanti di terzi: 0 0
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Esposizioni ristrutturate
B.4 Esposizioni scadute
B.5 Altre attività
(**) valore dei crediti lordi (al netto delle somme incassate successivamente all'ultima liquidazione semestrale)
C.1.6 Interessenze in società veicolo
La Cassa non ha interessenze in società veicolo.
127
C.1.7 Attività di servicer – incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla
società veicolo
Società veicolo
Attività cartolarizzate (dato di fine
periodo)
Incassi crediti realizzati nell'anno
Quota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine periodo)
Dete
rio
rate
In b
on
is
Dete
rio
rate
In
bo
nis
Senior Mezzanine Junior
Att
ivit
à d
ete
rio
rate
Att
ivit
à i
n b
on
is
Att
ivit
à d
ete
rio
rate
Att
ivit
à i
n b
on
is
Att
ivit
à d
ete
rio
rate
Att
ivit
à i
n b
on
is
Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo Guercino Solutions
535 162.458 17
26.154
0% 41,53% 0% 0% 0% 0%
Nel mese di maggio 2010 è terminato il periodo di “lock up period”; sono state quindi rimborsate le
somme in conto capitale relative agli incassi dei 18 mesi precedenti; iniziando così l’ ammortamento dei
titoli senior.
Nel corso del 2011 sono state incassate somme in conto capitale pari a 26.171 mila euro utilizzando le
quali è proseguito regolarmente l’ammortamento del titolo senior dell’SPV Guercino Solutions srl.
I rimborsi dei titoli sono semestrali e vengono regolati alle date di pagamento previste: 30/4 e 31/10; nel
corso del 2011 sono stati rimborsati 25.936 mila euro, mentre i rimborsi cumulati sul titolo senior
ammontano a 114.582 mila euro equivalenti al 41,53% del nominale emesso.
128
C.2 OPERAZIONI DI CESSIONE
C.2.1 Attività finanziarie cedute e non cancellate
Forme tecniche/Portafoglio
Attivita finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attivita finanziarie valutate al fair value
Attivita finanziarie disponibili per la vendita
Attivita finanziarie detenute sino alla
scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela
31/1
2/2
011
31/1
2/2
010
A B C A B C A B C A B C A B C A B C
A. Attività per cassa 0 0 0 0 0 0 2.632 0 0 0 0 0 651 0 0 162.866 0 0 166.149 10.342
1. Titoli di debito 2.632 651 3.283 10.342
2. Titoli di capitale X X X X X X X X X 0 0
3. O.I.C.R. X X X X X X X X X 0 0
4. Finanziamenti 0 0 0 0 0
5. Attività deteriorate 162.866 0 0 162.866 0
B. Strumenti derivati 0 0 0 X X X X X X X X X X X X X X X 0 0
Totale 31/12/2011 0 0 0 0 0 0 2.632 0 0 0 0 0 651 0 0 162.866 0 0 166.149
Totale 31/12/2010 2.533 6.147 1.662 0 10.342
Legenda
A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)
B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)
129
C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate
Passività/Portafoglio attività
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Attività finanziarie
detenute sino alla scadenza
Crediti verso
banche
Crediti verso
clientela Totale
1. Debiti verso clientela 0 0 0 0 155.830 0 155.830
a) a fronte di attività rilevate per intero 155.830 155.830
b) a fronte di attività rilevate parzialmente 0
2. Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0 0
a) a fronte di attività rilevate per intero 0
b) a fronte di attività rilevate parzialmente 0
Totale 31/12/2011 0 0 0 155.830 0 155.830
Totale 31/12/2010 2.532 0 6.296 0 1.678 0 10.506
C.3 Operazioni di covered bond
La banca non possiede operazioni della specie.
D. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO
La banca non utilizza modelli interni di portafoglio per la misurazione dell’esposizione al rischio di
credito, né modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sul rischio di credito. Tuttavia sono in
uso metodi gestionali, il principale dei quali è il già citato CRS (Credit Rating System), per
l’attribuzione di un rating di controparte alla clientela. I rating costituiscono uno degli elementi
informativi a supporto dell’analisi delle posizioni nell’ambito della gestione e del monitoraggio del
rischio di credito; sono utilizzati anche insieme ad altri parametri, per la definizione dei poteri delegati
in materia di concessione del credito, del perimetro dei rinnovi automatici e per la gestione delle
pratiche all’interno della procedura ICC (Iter Controllo Crediti) che regola l’intervento delle strutture di
controllo nei casi di anomalie sulle posizioni di credito potenzialmente pericolose. La stessa
classificazione della clientela per classi di rating (categorie di rischio omogenee) è utilizzata per la
quantificazione della valutazione collettiva dei crediti in bonis. Per la quantificazione e la distribuzione
delle esposizioni valutate mediante il CRS si rimanda alla tabella A.2.2.
130
SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO
2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO DI
NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali Il processo di investimento del portafoglio di proprietà risulta strutturato e formalizzato nei regolamenti
interni e documentato dalle delibere quadro del Consiglio di Amministrazione; l’asset allocation è
determinata sulla base degli obiettivi definiti dalla delibera quadro, che considera: l’andamento della
gestione in termini di volumi, la redditività e gli assorbimenti patrimoniali; l’analisi dei mercati e le
previsioni sulle evoluzioni; il profilo di rischio degli investimenti.
Gli obiettivi di redditività e composizione sono fissati in coerenza con le politiche di allocazione del
capitale e gestione del rischio di tasso di interesse delineate nei Piani industriali e nel budget e tengono
opportunamente conto, tempo per tempo, della posizione di liquidità complessiva della banca, in
un’ottica di supporto alla funzione di tesoreria.
Il rischio di tasso di interesse del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza risulta assai limitato in
virtù della prevalenza degli strumenti a tasso variabile, che determinano una duration complessiva
ridotta (0,574 al 31/12/2011).
Per quanto riguarda il rischio di prezzo, l’attività di investimento in strumenti azionari e in quote di
fondi comuni e Sicav è, per la Cassa di Risparmio di Cento, decisamente residuale rispetto
all’operatività sui mercati obbligazionari. Il rischio di prezzo cui è soggetto il portafoglio di
negoziazione a fini di vigilanza è, conseguentemente, molto ridotto.
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di
prezzo
Il Servizio Pianificazione e Risk Management misura con cadenza settimanale il rischio di tasso di
interesse e il rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza, mediante la
metodologia VaR. Tale misurazione si colloca nell’ambito del più ampio processo di controllo
dell’operatività del Servizio Finanza, che prevede anche la fissazione e la verifica di limiti in termini di
posizione, tipologia di controparte e rischiosità.
Per l’analisi di sensitivity al rischio tasso del portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza viene
utilizzata, oltre al citato VaR, anche la metodologia dell’Asset and Liability management (ALM)
mediante l’analisi dell’impatto che uno scenario alternativo dei tassi ha sul valore di mercato del
portafoglio titoli.
Non vengono utilizzati modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Al 31/12/2011 il VaR del portafoglio held for trading derivante dal rischio tasso risulta pari a
2.761 mila euro. Tale analisi misura la sensitivity del portafoglio alle variazioni dei tassi di interesse,
stimate sulla base dei livelli e delle volatilità rilevati nel corso dell’ultimo anno. Il valore a rischio
esprime la perdita di valore potenziale cui si rischia di incorrere nei dieci giorni successivi alla
rilevazione e coprendo il 99% dei casi possibili. Nel corso dell’anno tale esposizione si è mantenuta
costantemente inferiore ai 200 mila euro ed è progressivamente diminuita, a fronte della diminuzione
della consistenza del portafoglio. Il VaR azionario gravante sul portafoglio held for trading è nullo, in
131
quanto non sussiste a fine esercizio alcuna esposizione in titoli di capitale. Il dato massimo dell’anno è
stato pari a poche migliaia di euro, correlato ai volumi sempre molto ridotti degli strumenti azionari nel
portafoglio di riferimento.
L’analisi di sensitivity sui tassi forward, alla stessa data, mostra che una variazione come quella
implicita nei tassi a 12 mesi determinerebbe un impatto negativo sul valore del portafoglio held for
trading pari a circa 28 mila euro, pari allo 0,1% del risultato di gestione dell’anno, in virtù del limitato
ammontare complessivo di tale portafoglio e della bassa esposizione complessiva a tale profilo di
rischio.
2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO – PORTAFOGLIO BANCARIO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e
del rischio di prezzo
Le principali fonti del rischio di tasso di interesse sugli strumenti finanziari attivi e passivi, diversi da
quelli trattati al punto precedente, derivano dal profilo finanziario e dalle tipologie di indicizzazione cui
sono soggette le diverse poste.
La tipologia di tasso prevalente è quella a tasso variabile sia per quanto riguarda le attività che le
passività, mentre la situazione delle poste a vista mostra una prevalenza della componente di raccolta.
Complessivamente, l’esposizione del banking book al rischio di tasso di interesse è limitata. Il compito
di controllare e gestire questo rischio è affidato al Comitato Rischi, che verifica trimestralmente la
sensitivity della banca al rischio tasso in termini di impatto di una variazione dei tassi sul margine di
interesse (gap analysis) e sul valore netto del patrimonio (duration analysis).
Il rischio di prezzo del portafoglio bancario appare concentrato all’interno del portafoglio Available for
Sale (AFS), le cui attività di misurazione e monitoraggio dei rischi vengono effettuate con le stesse
modalità e strumenti utilizzati per il portafoglio di negoziazione. Il VaR azionario sul portafoglio AFS
al 31/12/2011 ammonta a 4,0 milioni comprese le partecipazioni e a 299,6 mila euro escluse le
partecipazioni. Tale analisi misura la sensitivity del portafoglio alle variazioni dei prezzi azionari,
stimate sulla base dei livelli e delle volatilità rilevati nel corso dell’ultimo anno. Il valore a rischio
esprime la perdita di valore potenziale cui si rischia di incorrere nei dieci giorni successivi alla
rilevazione e coprendo il 99% dei casi possibili.
B. Attività di copertura del fair value
Per quanto riguarda le operazioni in derivati designati a copertura, essi riguardano essenzialmente
contratti di interest swap a copertura di specifiche emissioni obbligazionarie della banca
prevalentemente a tasso fisso, con l’obiettivo di trasformare il tasso fisso della raccolta in tasso
variabile. Le operazioni della specie sono state impostate contabilmente secondo il metodo di “hedge
accounting” al fine di contenere gli effetti valutativi degli strumenti attivi e passivi sul conto
economico. Questa metodologia contabile prevede la verifica periodica dell’efficacia della copertura
attraverso la predisposizione di appositi test per la misurazione della variazione di fair value intervenuta
nel periodo, che deve mantenersi in un intervallo compreso fra l’80% e il 125%. La predisposizione dei
test di efficacia avviene mensilmente con l’utilizzo di un applicativo che recupera tutti i dati necessari
dai sottosistemi che gestiscono gli strumenti e che consente di storicizzare le informazioni relative ai
calcoli eseguiti e gli output (documentazione test di efficacia).
132
A fine esercizio sulla base delle risultanze dei test di efficacia sono state mantenute le impostazioni
contabili dei contratti derivati designati a copertura.
In considerazione della ridotta esposizione al rischio di prezzo, non sono state poste in essere operazioni
di copertura di tale tipologia di rischio.
C. Attività di copertura dei flussi finanziari
Non sono in essere operazioni di copertura di flussi finanziari, né si è fatto ricorso alla cosiddetta Fair
Value Option.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Come detto, l’analisi del rischio di tasso sul banking book viene effettuata con le analisi tipiche
dell’asset and liability management. Al 31/12/2011 l’impatto stimato sul margine di interesse di una
variazione dei tassi dell’1% è nell’ordine del 16%, mentre l’effetto sul valore del patrimonio varia fra
0% e 1% a seconda degli scenari alternativi considerati (+1%, tassi forward a 6 e 12 mesi e previsioni
di infoprovider). Nel corso del 2011 è proseguita la misurazione del rischio di tasso mediante la
metodologia proposta nel c.d. “Secondo pilastro” delle Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per
le banche emanate dalla Banca d’Italia con la circolare n. 263 del 27/12/2006 e successivi
aggiornamenti. L’indice di rischiosità al 31/12/2011, calcolato tenendo conto degli ultimi aggiornamenti
alla citata circolare della Vigilanza, è pari al 2,26% e quindi ampiamente inferiore alla soglia di
attenzione fissata al 20%.
133
2.3 RISCHIO DI CAMBIO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
Il ruolo dell’operatività in valuta è complessivamente assai ridotto, così come ridotto è lo sbilancio fra
attività e passività denominate in valuta. Ciò si riflette in un gap quasi nullo per le divise diverse
dall’euro e in un VaR su cambi tradizionalmente molto basso (nullo al 31/12/2011 e limitato ad un
massimo di poche migliaia di euro per tutto il 2011).
B. Attività di copertura del rischio di cambio
Come accennato al punto precedente, la copertura dal rischio cambio viene perseguita attraverso il
sostanziale pareggiamento delle attività e della passività denominate in divise diverse dall’euro, in
considerazione della scarsa consistenza complessiva delle esposizioni, che renderebbe poco conveniente
il ricorso a coperture mediante strumenti derivati.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
Voci
VALUTE
Dollari USA Sterline Yen Dollari
canadesi Franchi svizzeri
Altre valute
A. Attività finanziarie 4.549 202 5.868 37 664 114
A.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0
A.2 Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0
A.3 Finanziamenti a banche 1.005 82 184 37 85 114
A.4 Finanziamenti a clientela 3.544 120 5.684 0 579 0
A.5 Altre attività finanziarie 0 0 0 0 0 0
B. Altre attività 127 71 21 17 69 58
C. Passività finanziarie 3.950 6 61.186 0 52 0
C.1 Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0
C.2 Debiti verso clientela 3.950 6 4 0 52 0
C.3 Titoli di debito 0 0 61.182 0 0 0
C.4 Altre passività finanziarie 0 0 0 0 0 0
D. Altre passività 203 0 0 0 0 0
E. Derivati finanziari 1.613 263 67.165 0 658 0
- Opzioni 0 0 0 0 0 0
+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0
+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0
- Altri 1.613 263 67.165 0 658 0
+ Posizioni lunghe 528 0 61.177 0 0 0
+ Posizioni corte 1.085 263 5.988 0 658 0
Totale attività 5.204 273 67.066 54 733 172
Totale passività 5.238 269 67.174 0 710 0
Sbilancio (+/-) (34 ) 4 (108 ) 54 23 172
134
2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Non sono in uso modelli interni per la misurazione e la gestione del rischio di cambio.
2.4 GLI STRUMENTI DERIVATI
Per quanto riguarda gli strumenti derivati, l’operatività prevalente è da ricondurre ad operazioni di
intermediazione con la clientela ed a contratti posti in essere con finalità di copertura di prestiti
obbligazionari emessi dalla banca. Per quanto riguarda la prima tipologia, la Cassa di Risparmio di
Cento ha impostato la propria attività escludendo prodotti speculativi o di complessità finanziaria tale
da non poter essere di chiara comprensione per la clientela: le tipologie di strumenti utilizzate per
addivenire alla copertura del rischio di variazione tasso su mutui richiesti da clientela sono le opzioni
cap e floor, i collar ad essi legati, e soprattutto le varie forme di IRS. Per quanto attiene al relativo
rischio di mercato può essere considerato assente, grazie alla prudente politica di contro-copertura che
la Banca ha finora perseguito: le posizioni aperte con la clientela, infatti, sono contestualmente chiuse
con controparti terze; nel caso di singole operazioni di importo non rilevante, le corrispondenti
operazioni non avvengono in modo specifico, ma con aggregazione di più operazioni anche per ottenere
condizioni più vantaggiose, ne deriva quindi che l’esposizione al rischio di mercato è di modesta entità
e limitata al tempo che necessita per raggiungere una massa critica per l’esecuzione della connessa
operazione sul mercato. L’operatività in derivati quotati è tradizionalmente limitata a poche operazioni
(nessuna in essere al 31/12/2011) e l’operatività in derivati su crediti è circoscritta ad alcune operazioni
di vendita di protezione contenute in investimenti obbligazionari del portafoglio di proprietà.
A. DERIVATI FINANZIARI
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi
Tipologia operazioni/Sottostanti
31/12/2011 31/12/2010
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
1. Titoli di debito e tassi di interese 672.974 0 664.833 0
a) Opzioni 328.325 315.788
b) Swap 344.620 348.795
c) Forward 29 250
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari 10.099 0 11.557 0
a) Opzioni 10.099 11.557
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro 65.969 0 62.061 0
a) Opzioni
b) Swap 58.622 58.724
c) Forward 7.347 3.337
d) Futures
e) Altri
4. Merci 0 0 0 0
5. Atlri sottostanti
Totale 749.042 0 738.451 0
Valori medi 721.033 0 676.161 0
135
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi
A.2.1 Di copertura
Tipologia operazioni/Sottostanti
31/12/2011 31/12/2010
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
1. Titoli di debito e tassi di interese 131.634 165.258
a) Opzioni
b) Swap 131.634 165.258
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Atlri sottostanti
Totale 131.634 0 165.258 0
Valori medi 161.068 0 164.056 0
A.2.2 Altri derivati
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
136
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti
Portafogli/Tipologie derivati
Fair value positivo
31/12/2011 31/12/2010
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
8.319 0 8.009 0
a) Opzioni 2.627 3.654
b) Interest rate swap 3.281 3.176
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 3 30
f) Futures
g) Altri 2.408 1.149
B. Portafoglio bancario di copertura 3.558 0 4.936 0
a) Opzioni
b) Interest rate swap 3.558 4.936
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati 0 0 0 0
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale
11.877 0 12.945 0
137
A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti
Portafogli/Tipologie derivati
Fair value negativo
31/12/2011 31/12/2010
Over the counter
Controparti centrali
Over the counter
Controparti centrali
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 5.442
6.650
a) Opzioni 1.734 3.041
b) Interest rate swap 3.591 3.524
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 111 28
f) Futures
g) Altri 6 57
B. Portafoglio bancario di copertura 183 466
a) Opzioni
b) Interest rate swap 183 466
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale 5.625 7.116
138
A.5 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value
lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
Go
vern
i e B
an
ch
e
Cen
trali
Alt
ri e
nti
pu
bb
lici
Ban
ch
e
So
cie
tà f
inan
zia
rie
So
cie
tà d
i assic
ura
zio
ne
Imp
rese n
on
fin
an
zia
rie
Alt
ri s
og
gett
i
1) Titoli di debito e tassi d'interesse 444.979 206.512 34.168
- valore nozionale 437.508 201.841 33.624
- fair value positivo 1.397 3.508 169
- fair value negativo 4.004 947 375
- esposizione futura 2.069 216 0
2) Titoli di capitale e indici azionari 10.037 1.041
- valore nozionale 9.222 877
- fair value positivo 669 164
- fair value negativo 0 0
- esposizione futura 146 0
3) Valute e oro 7.374 4.995 56.128
- valore nozionale 7.263 4.691 54.015
- fair value positivo 3 296 2.113
- fair value negativo 108 8
- esposizione futura
4) Altri valori
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
139
A.6 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value
lordi positivi e negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
A.7 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e
negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
Go
vern
i e
Ban
ch
e C
en
trali
Alt
ri e
nti
p
ub
bli
ci
Ban
ch
e
So
cie
tà
fin
an
zia
rie
So
cie
tà d
i assic
ura
zio
ne
Imp
rese n
on
fi
nan
zia
rie
Alt
ri s
og
gett
i
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
136.040
- valore nozionale 131.634
- fair value positivo 3.558
- fair value negativo 183
- esposizione futura 665
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
4) Altri valori
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
A.8 Derivati finanziari OTC – portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e
negativi per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno
Oltre 1 anno e fino a 5
anni
Oltre 5 anni Totale
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 381.463 133.967 233.612 749.042
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 315.391 123.971 233.612 672.974
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 103 9.996 10.099
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 65.969 65.969
A.4 Derivati finanziari su altri valori 0
B. Portafoglio bancario 32.439 82.320 16.875 131.634
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 32.439 82.320 16.875 131.634
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 0
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 0
B.4 Derivati finanziari su altri valori 0
Totale 31/12/2011 413.902 216.287 250.487 880.676
Totale 31/12/2010 490.352 173.360 239.997 903.709
140
A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte/rischio finanziario – Modelli interni
Voce non applicabile alla Cassa di Risparmio di Cento S.p.A.
B. DERIVATI CREDITIZI
B.1 Derivati su crediti: valori nozionali di fine periodo e medi
La banca non possiede derivati della specie.
B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti
Non è presente nessun contratto relativo all’acquisto di protezione con “fair value” positivo.
B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti
Non è presente nessun contratto relativo all’acquisto di protezione con “fair value” negativo.
B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti non
rientranti in accordi di compensazione
La banca non possiede derivati della specie.
B.5 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti
rientranti in accordi di compensazione
B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali
La banca non possiede derivati della specie.
B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte e finanziario – Modelli interni
La banca non possiede derivati della specie.
C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI
C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti
La banca non possiede derivati della specie.
141
SEZIONE 3 – RISCHIO DI LIQUIDITA’ INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
La posizione di liquidità al 31 dicembre 2011 si presenta equilibrata, dal momento che la banca dispone
delle attività liquidabili necessarie per fare fronte ai fabbisogni determinati in condizioni di normale
operatività e di stress. Le attività liquidabili sono determinate facendo riferimento agli asset
rifinanziabili presso la Banca Centrale, al netto degli opportuni haircut. Dal punto di vista del governo
del rischio il Consiglio di Amministrazione è responsabile della definizione della soglia di tolleranza al
rischio di liquidità e delle politiche legate a tale tipologia di rischio. Lo stesso Consiglio, inoltre, ha
approvato la Liquidity Policy che descrive le scelte organizzative e metodologiche intraprese dalla
banca per il monitoraggio, il controllo e la gestione del rischio di liquidità.
Il controllo del rischio di liquidità viene effettuato a tre livelli:
- Quotidianamente l’Unità Tesoreria Finanza verifica l’equilibrio della posizione di liquidità della
banca mediante la gestione dei rapporti interbancari a breve termine.
- Con analoga cadenza quotidiana il Risk Management predispone un report che pone a confronto le
entrate e le uscite legate alle scadenze contrattuali previste per le poste attive e passive, le uscite
potenziali calcolate mediante criteri di modellizzazione che sottendono situazioni di stress e la
“counterbalancing capacity”, ossia le attività prontamente liquidabili e disponibili per far fronte alle
esigenze immediate di liquidità.
- Con cadenza trimestrale viene effettuato il controllo della situazione strutturale in termini di
scadenze delle poste attive e passive. L’organo deputato a tale verifica è il Comitato Rischi, che
esamina il gap dei flussi di capitale in scadenza e le regole di trasformazione delle scadenze, che per
quanto abolite si ritiene rappresentino un valido strumento gestionale per il monitoraggio del rischio
di liquidità.
Per quanto riguarda i processi gestionali, rispetto all’esercizio precedente è stato testato nel corso della
seconda metà del 2011 un sistema di limiti operativi che è diventato definitivo a partire da febbraio
2012.
142
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie
Valuta di denominazione: EURO
Voci/Scaglioni temporali
A vista
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
Da oltre 7 giorni a 15
giorni
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Durata indeterminata
Totale
Attività per cassa 336.546 12.792 1.184 20.400 107.288 88.420 112.514 773.212 741.442 9.381 2.194.629
A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 5.000 0 12.961 53.316 23.766 0 95.043
A.2 Titoli di debito 1 0 0 0 4.455 27.482 7.373 148.946 1.481 0 189.738
A.3 Quote OICR 1.829 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.829
A.4 Finanziamenti 334.716 12.792 1.184 20.400 97.833 60.938 92.180 570.950 707.645 9.381 1.908.019
- Banche 16.095 0 0 0 1.255 1.266 0 0 0 9.381 27.997
- Clientela 318.621 12.792 1.184 20.400 96.578 59.672 92.180 570.950 707.645 0 1.880.022
Passività per cassa 1.195.440 893 15.136 7.960 99.390 78.066 102.139 567.711 42.258 0 2.108.993
B.1 Depositi e conti correnti
1.041.275 0 703 1.395 19.207 25.103 28.180 990 0 0 1.116.853
- Banche 13.154 0 0 0 0 0 0 0 0 0 13.154
- Clientela 1.028.121 0 703 1.395 19.207 25.103 28.180 990 0 0 1.103.699
B.2 Titoli di debito 529 893 10.961 6.565 30.183 52.963 73.959 466.721 42.258 0 685.032
B.3 Altre passività 153.636 0 3.472 0 50.000 0 0 100.000 0 0 307.108
Operazioni fuori bilancio
80.872 14.099 7.074 437 988 13.387 2.869 39.740 53.226 6.744 219.436
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
0 14.010 7.074 74 0 10.254 0 286 0 0 31.698
- Posizioni lunghe 0 6.069 7.074 37 0 5.127 0 50 0 0 18.357
- Posizioni corte 0 7.941 0 37 0 5.127 0 236 0 0 13.341
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
10.400 26 0 159 220 637 1.625 0 0 0 13.067
- Posizioni lunghe 5.074 0 0 43 220 303 1.338 0 0 0 6.978
- Posizioni corte 5.326 26 0 116 0 334 287 0 0 0 6.089
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
69.303 0 0 0 0 901 262 28.551 32.990 6.744 138.751
- Posizioni lunghe 3.300 0 0 0 0 901 262 28.551 32.990 3.372 69.376
- Posizioni corte 66.003 0 0 0 0 0 0 0 0 3.372 69.375
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
1.169 63 0 204 768 1.595 982 10.903 20.236 0 35.920
143
Altre valute di denominazione
Voci/Scaglioni temporali
A vista
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15 giorni a 1 mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Durata indeter minata
Totale
Attività per cassa 1.741 0 136 604 6.114 1.196 1.768 24 0 0 11.583
A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
A.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
A.4 Finanziamenti 1.741 0 136 604 6.114 1.196 1.768 24 0 0 11.583
- Banche 1.507 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1.507
- Clientela 234 0 136 604 6.114 1.196 1.768 24 0 0 10.076
Passività per cassa 6.142 431 1.982 4.570 32.851 18.485 734 0 0 0 65.195
B.1 Depositi e conti correnti
4.012 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.012
- Banche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Clientela 4.012 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.012
B.2 Titoli di debito 2.130 431 1.982 4.570 32.851 18.485 734 0 0 0 61.183
B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Operazioni fuori bilancio
2.415 3.730 7.180 76 0 92 0 0 0 0 13.493
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
0 3.730 7.180 76 0 92 0 0 0 0 11.078
- Posizioni lunghe 0 3.000 0 38 0 46 0 0 0 0 3.084
- Posizioni corte 0 730 7.180 38 0 46 0 0 0 0 7.994
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
2.415 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.415
- Posizioni lunghe 2.409 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2.409
- Posizioni corte 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
144
Informazioni sulla Cartolarizzazione
Vengono di seguito forniti ragguagli circa l’operazione di cartolarizzazione che la banca ha avviato nel
corso del 2006 e della quale ha sottoscritto interamente i titoli nel corso del 2008, al termine della fase
“warehousing” e in occasione della cessione dei titoli “ponte” dal primo al secondo veicolo, che a sua
volta si è finanziato emettendo titoli dotati di rating e riacquistati interamente dalla Cassa di Risparmio
di Cento che li ha classificati fra i Loans & Receivables. I titoli, emessi dal veicolo Guercino Solutions
s.r.l. nel mese di novembre 2008, ammontavano a complessivi euro 284,45 milioni, di cui 275,9 milioni
con rating AAA assegnato da Standard & Poor’s, 2,85 milioni con rating BBB assegnato da Standard
& Poor’s e 5,7 milioni di titoli junior privi di rating. Al 31/12/2011, a seguito del processo di
ammortamento, i titoli della tranche senior ammontano a 161,3 milioni, mentre le altre due serie non
sono soggette ad ammortamento. Nel corso del 2011 i titoli della “classe A” sono stati ceduti ad
investitori istituzionali; si tratta di nominali 161.318 mila euro, a fronte dei quali in bilancio è iscritta
una passività del valore di 151.614 mila euro (rilevato al costo ammortizzato). La vendita, avvenuta nel
maggio 2011 al prezzo di 93,81, ha generato infatti un minor incasso che alla data di bilancio equivale
a -9.704 mila euro di costo ammortizzato.
Le attività finanziarie oggetto della cartolarizzazione sono mutui ipotecari residenziali a privati il cui
debito residuo ammonta a euro 162.825 mila euro al 31/12/2011, è relativo ad immobili situati nelle
province di Ferrara, Modena e Bologna e fa capo a controparti residenti in Emilia Romagna, mentre il
settore di attività economica dei debitori ceduti è quello delle famiglie consumatrici nella totalità dei
casi. Il rischio di credito relativo ai mutui ceduti resta in capo alla Cassa di Risparmio di Cento; le
modalità di monitoraggio e controllo dei rischi relativi ai mutui ceduti sono del tutto omogenee rispetto
a quelle utilizzate per i crediti in portafoglio.
La Cassa di Risparmio di Cento non ha erogato linee di credito a supporto dell’operazione, mentre ha
stipulato con The Royal Bank of Scotland uno swap “back to back” che rende immune il veicolo
Guercino Solutions dal rischio di tasso.
145
SEZIONE 4 – RISCHI OPERATIVI INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
La Cassa di Risparmio di Cento, consapevole della specificità dei rischi legali e reputazionali, ha
istituito la Funzione di Compliance secondo le linee guida della Banca d’Italia. In termini di
misurazione del rischio operativo, la banca ha definito con apposita disposizione normativa interna il
processo per la rilevazione e la registrazione delle perdite operative, con finalità gestionali in quanto,
dal punto di vista regolamentare, per il calcolo del requisito patrimoniale la Cassa applica il coefficiente
del 15% del margine di intermediazione medio degli ultimi tre esercizi.
Fra le pendenze legali in essere, le più rilevanti appaiono quelle legate alle richieste di risarcimento
della clientela per il default dei titoli dello stato argentino. A fronte di queste e di altre vertenze sono
stati effettuati congrui accantonamenti di cui si trova dettaglio nella parte di Nota Integrativa dedicata
all’analisi del conto economico.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Lo strumento per la gestione del rischio operativo è un database in cui vengono registrate le perdite di
natura operativa rilevate a seguito delle procedure interne di gestione delle casistiche.
Nel corso del 2011 sono stati registrati sette casi di perdite operative di importo unitario superiore ai
500 euro, per complessivi 77 mila euro; nei casi principali si è trattato di errori materiali commessi da
dipendenti.
Per quanto riguarda altre fonti di rischio operativo, si sono registrate due rapine presso filiali della
banca con danni per circa 70 mila euro, dei quali circa 24 mila euro rappresentano la perdita effettiva
non coperta dalle franchigie assicurative.
Relativamente alle cause passive, infine, nel 2011 sono stati effettuati utilizzi dal fondo rischi ed oneri
per complessivi 164 mila euro, suddivisi fra revocatorie (68 mila), cause per titoli in default (16 mila
euro) e altre cause (80 mila euro). Nello stesso esercizio sono stati effettuati accantonamenti al fondo
per complessivi 0,3 milioni.
Il metodo per il calcolo dei requisiti patrimoniali è l’approccio base, in linea con la normativa del primo
pilastro.
146
Parte F – Informazioni sul Patrimonio SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA
A. Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio aziendale è costituito dal capitale sociale e dalle riserve, a qualunque titolo costituite.
L’aggregato, i cui valori sono riportati nella tabella sottostante, risulta a presidio di tutti i rischi
aziendali commentati nei paragrafi precedenti (di credito, di tasso, di mercato, operativi e altri). In
particolare la banca è soggetta i requisiti di adeguatezza patrimoniale richiesti dalle disposizioni di
Vigilanza emesse dalla Banca d’Italia. In base a tali regole il rapporto tra il patrimonio e le attività di
rischio ponderate deve essere almeno pari all’8%. Il rispetto di tale rapporto, oltre ad essere monitorato
con cadenza trimestrale, costituisce oggetto di analisi prospettica e di simulazioni in occasione della
pianificazione strategica ed operativa (redazione di piani strategici e budget). Analogamente, le
valutazioni in ordine alle modalità con cui perseguire gli obiettivi di gestione del patrimonio sono uno
degli elementi portanti della pianificazione strategica, in quanto l’adeguatezza patrimoniale costituisce
un driver imprescindibile per qualsiasi progetto di sviluppo.
B. Informazioni di natura quantitativa
B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Il patrimonio netto contabile della società è così composto:
Voci/Valori 31/12/2011 31/12/2010
1. Capitale sociale 67.499 67.499
2. Sovrapprezzi di emissione 30.851 30.851
3. Riserve 67.436 64.731
- di utili 61.963 59.258
a) legale 25.398 25.197
b) statutaria 26.288 25.886
c) azioni proprie 0 0
d) altre 10.277 8.175
- altre 5.473 5.473
4. Strumenti di capitale 0 0
5 (Azioni proprie) 0 0
6. Riserve da valutazione 10.608 19.782
- Attività finanziarie disponibili per la vendita 919 10.093
- Attività materiali 0 0
- Attività immateriali 0 0
- Copertura di investimenti esteri 0 0
- Differenze di cambio 0 0
- Attività non correnti in via di dismissione 0 0
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti 0 0
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto 0 0
- Leggi speciali di rivalutazione 9.689 9.689
7.Utile d'esercizio 4.076 4.013
Totale 180.470 186.876
147
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Attività/Valori
31/12/2011 31/12/2010
Riserva positiva
Riserva negativa
Riserva positiva
Riserva negativa
1. Titoli di debito (8.087 ) 1.439
2. Titoli di capitale 8.981 11.539
3.Quote di O.I.C.R. 25 7
4. Finanziamenti
Totale 9.006 (8.087 ) 11.539 1.446
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di OICR
Finanziamenti Totale
1. Esistenze iniziali (1.439 ) 11.539 (7 ) 0 10.093
2. Variazioni positive 4.066 556 52 0 4.674
2.1 Incrementi di fair value 144 514 20 678
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 428 0 31 0 459
- da deterioramento 0 0 0 0 0
- da realizzo 428 0 31 0 459
2.3 Altre variazioni 3.494 42 1 0 3.537
3. Variazioni negative 10.714 3.114 20 0 13.848
3.1 Riduzioni di fair value 10.520 69 0 0 10.589
3.2 Rettifiche da deterioramento 0 0 2 2
3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive: da realizzo
9 891 0 0 900
3.4 Altre variazioni 185 2.154 18 0 2.357
4. Rimanenze finali (8.087 ) 8.981 25 0 919
La forte riduzione del valore dei titoli di debito detenuti in AFS alla fine dell’anno è dovuta alle tensioni
sui titoli dello stato italiano (così come di altri stati europei) che si è riverberato anche sui titoli degli
emittenti bancari.
Le altre variazioni nei titoli di capitale sono dovute principalmente al cambiamento del metodo di
valutazione del titolo Vegagest resosi necessario, il quale è passato dalla valutazione al fair value alla
valutazione al costo, con azzeramento della riserva da valutazione per 2.147 mila euro.
SEZIONE 2 – IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA 2.1 PATRIMONIO DI VIGILANZA
A. Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio di vigilanza è determinato sulla base delle disposizioni emanate dalla Banca d’Italia con la
circolare n. 155 del 18 dicembre 1991 e successivi aggiornamenti, che hanno istituito i nuovi schemi
segnaletici in virtù del recepimento delle direttive comunitarie in materia di adeguatezza patrimoniale.
148
1. Patrimonio di base
Il patrimonio di base è costituito da: capitale sociale, sovrapprezzi di emissione e riserve comprensive
della quota di utile destinata all’autofinanziamento. Non ci sono elementi negativi, mentre i “filtri
prudenziali” negativi applicati al patrimonio di base riguardano le riserve negative su titoli disponibili
per la vendita. Dal patrimonio di base lordo viene poi dedotto il 50% di: interessenze azionarie in enti
creditizi e finanziari superiori al 10% del capitale sociale dell’ente partecipato; l’importo della
partecipazione detenuta nel capitale della Banca d’Italia (valore complessivo pari a euro 2.902.204).
2. Patrimonio supplementare
Il patrimonio supplementare è costituito da: riserve di rivalutazione; passività subordinate di secondo
livello; riserve positive su titoli disponibili per la vendita. Non ci sono elementi negativi, mentre i “filtri
prudenziali” negativi applicati al patrimonio supplementare riguardano il 50% delle positive su titoli
disponibili per la vendita. Dal patrimonio supplementare lordo viene poi dedotto il 50% di: interessenze
azionarie in enti creditizi e finanziari superiori al 10% del capitale sociale dell’ente partecipato; la
partecipazione detenuta nel capitale della Banca d’Italia.
3. Patrimonio di terzo livello Non esistono elementi patrimoniali di terzo livello.
B. Informazioni di natura quantitativa
31/12/2011 31/12/2010
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 167.507 165.786
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base (3.471) (1.122)
B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi 0 0
B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (3.471) (1.122)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 164.036 164.664
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base (1.451) (3.370)
E. Totale Patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 162.585 161.294
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 44.840 43.031
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare (4.612) (5.872)
G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi 0 0
G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (4.612) (5.872)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 40.228 37.159
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare (1.451) (3.370)
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) 38.777 33.789
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare 0 0
N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 201.362 195.083
O. Patrimonio di terzo livello (TIER3) 0 0
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 201.362 195.083
149
2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE
A. Informazioni di natura qualitativa
La banca rispetta i limiti richiesti dalle disposizioni di vigilanza in materia di coefficienti prudenziali; le
politiche di investimento della banca sono rivolte al mantenimento dell’equilibrio fra investimenti
economici e finanziari e dimensioni patrimoniali, mentre un’approfondita autovalutazione
dell’adeguatezza patrimoniale viene effettuata nell’ambito del processo noto come ICAAP (Internal
Capital Adequacy Assessment Process).
B. Informazioni di natura quantitativa
Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
31/12/2011 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2010
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
1. Metodologia standardizzata 3.167.276 3.328.961 1.671.975 1.677.591
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 133.758 134.207
B.2 Rischi di mercato 534 765
1. Metodologia standard 534 765
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.3 Rischio operativo 11.262 11.452
1. Metodo base 11.262 11.452
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.4 Altri requisiti prudenziali
B.5 Altri elementi di calcolo
B.6 Totale requisiti prudenziali 145.554 146.424
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 1.819.424 1.830.294
C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 8,94% 8,81%
C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 11,07% 10,66%
150
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda
Nessuna operazione di questa fattispecie è avvenuta nel corso del 2011
151
Parte H – Operazioni con parti correlate
1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti
I compensi agli amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche:
31/12/2011 31/12/2010
Amministratori 465 490
Dirigenti 1.065 1.028
Da questo bilancio la Cassa ha scelto di esporre il dato riferito a tutti i dirigenti, sia per il 2011 così
come per il 2010, mentre nel bilancio dello scorso anno era stato esposto solo il dato riferito al direttore
generale. L’aumento è ascrivibile all’ingresso di un nuovo dirigente a far tempo dal settembre-2011.
2. informazioni sulle transazioni con parti correlate Con riferimento al provvedimento n. 262 del 22 dicembre 2005 emanato da Banca d’Italia in materia di
istruzioni per la redazione del bilancio d’esercizio e consolidato delle banche in conformità ai principi
contabili internazionali IAS/IFRS ed in conformità al disposto dello IAS 34 relativo ai bilanci
intermedi, nelle tabelle che seguono si riportano i dati relativi alle Parti Correlate della Banca come
definite dallo IAS 24; in particolare vengono evidenziati i crediti per cassa accordati in essere e le
garanzie rilasciate a favore delle parti correlate ad esclusione delle operazioni perfezionate
nell’esercizio con le stesse controparti. Oltre a quanto letteralmente definito dallo IAS 24, sono state
anche considerate le operazioni previste dal novellato articolo 136 comma 2 bis del TUB quando
avevano per oggetto le persone definite come “dirigenti con responsabilità strategiche” dallo IAS 24.
Quanto esplicitato prescinde dalla nuova normativa di Banca d’Italia inerente i soggetti collegati
(circ.263 agg.9), recentemente emanata, tale disciplina entra in vigore dal 31/12/2012 previa
formalizzazione delle procedure deliberative entro il 30/6/2012.
TABELLA CREDITI IN ESSERE AL 31/12/2011
Accordato per Cassa
Accordato di Firma
Utilizzato per Cassa
Utilizzato di Firma
Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche 2.671 0 2.333 0
Stretto Familiare di uno dei soggetti di cui sopra 187 21 108 21
Società controllante, controllata, collegata o soggetta ad influenza notevole da parte dei soggetti di cui sopra 28.250 9.752 18.218 4.678
Gli affidamenti sopra riportati si riferiscono ad importanti gruppi industriali della nostra zona controllati
da amministratori della Cassa, l’utilizzato sui suddetti affidamenti è pari al 62%; con condizioni
contrattuali allineate a quelle di mercato.
152
ALTRE OPERAZIONI
Le operazioni definibili come “altre operazioni” – intendendo forniture di beni e servizi e locazioni –
poste in essere con la principale parte correlata della Banca che è Cedacri (correlata in quanto il
Direttore Generale ne è consigliere di amministrazione) risultano perfezionate all’atto della
sottoscrizione dell’accordo quadro.
153
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali La Cassa non ha in essere tale tipologia di accordi.
154
Parte L – Informativa di Settore
L’informativa per settori di attività Nel presente capitolo vengono presentati i risultati al 31/12/2011 suddivisi per settore di attività così
come previsto dall’IFRS 8 “Operating Segments”, con la ricostruzione dei dati di confronto al
31/12/2010 ottenuti ricalcolando i dati riferiti all’esercizio precedente utilizzando il segmento attribuito
a ciascuna controparte alla data del Bilancio in modo da garantire l’omogeneità del confronto.
Definizione dei settori
Già da alcuni anni la Cassa utilizza nei suoi modelli gestionali alcune “segmentazioni” della clientela,
con lo scopo di individuare macro gruppi omogenei. La prima suddivisione è fra clientela “privata” e
clientela “imprese”, ciascuno di questi due gruppi principali viene poi ulteriormente suddiviso come
segue :
Per i “Privati” abbiamo individuato i seguenti gruppi :
� Family – masse di raccolta inferiore a 80 mila euro e con bisogni semplici;
� Personal – masse di raccolta sino a 450 mila, con assistenza personalizzata ma ancora in filiale;
� Private – masse di raccolta oltre i 450 mila, contatti altamente personalizzati con gestori
dedicati.
Le “Imprese” sono state suddivise in base alla dimensione del fatturato ed alla complessità della
struttura aziendale in genere rilevata dalla forma giuridica della stessa, i gruppi omogenei individuati
sono i seguenti :
� P.O.E. – piccoli operatori economici, con fatturato sotto i 250 mila euro, in genere
artigiani/commercianti con forma giuridica di ditta individuale o come società di persone;
� Small Business – Imprese con fatturato sino a 5 milioni di euro, che trovano nel titolare di filiale
la persona con tutte le conoscenze necessarie;
� Corporate – Imprese con fatturato sopra i 5 milioni di euro, spesso con bisogni complessi e che
necessitano di consulenti dedicati altamente specializzati.
Partendo dal modello di segmentazione della clientela si è successivamente provveduto alla
“portafogliazione”; al vertice nei due gruppi i clienti assegnati a gestori Private e Corporate.
Per determinare i risultati di settore si evidenzia che i criteri applicati per la determinazione degli
importi esposti sono strettamente collegati alla reportistica gestionale destinata alla direzione ed in parte
anche alla rete di vendita.
Per quanto riguarda le informazioni esposte occorre precisare che :
“il margine di interesse” è quello utilizzato nel modello gestionale interno a TiT multipli normalmente
utilizzato per misurare le performance secondo tutte le principali dimensioni di analisi (centri, gestori e
segmenti) e che tale margine risponde quindi alle regole che spostano sostanzialmente nel pool di
tesoreria la gestione del rischio di tasso e di liquidità;
“i valori patrimoniali” sono quelli puntuali di fine periodo.
155
Conto Economico di Segmento Importi in migliaia di euro
Privati Consumatori Imprese Produttive Centri di Direzione
Family e Personal Private
P.O.E e P.M.I Corporate
Enti, Altro, Pool_TIT, Finanza
Totale Banca
A - dati al 31-dic-2011
Margine Raccolta 8.483 686 1.754 -197 -49.931 -39.206
Margine Impieghi 12.378 121 16.494 9.877 44.989 83.858
Margine di Interesse 20.861 806 18.247 9.680 -4.942 44.653
Margini da Servizi 7.292 3.331 7.661 3.826 2.308 24.417
Profitti e Perdite Gestione Finanziaria 2.196 2.196
Margine di Intermediazione 28.153 4.137 25.908 13.506 -438 71.266
B - dati al 31-dic-2010
Margine Raccolta 4.045 396 574 -142 -35.491 -30.618
Margine Impieghi 13.902 103 19.475 10.743 34.455 78.677
Margine di Interesse 17.948 498 20.049 10.601 -1.036 48.060
Margini da Servizi 7.505 3.243 7.412 3.546 615 22.321
Profitti e Perdite Gestione Finanziaria 3.596 3.596
Margine di Intermediazione 25.452 3.741 27.461 14.147 3.175 73.977
Variazioni = A - B
Margine di Interesse 2.914 308 -1.802 -921 -3.906 -3.407
Margini da Servizi -213 88 249 280 1.693 2.096
Margine di Intermediazione 2.701 396 -1.553 -642 -3.613 -2.711
156
Stato Patrimoniale di Segmento Importi in migliaia di euro
Privati Consumatori Imprese Produttive Centri di Direzione
Family e Personal Private
P.O.E e P.M.I Corporate
Enti, Altro, Pool_TIT, Finanza
Totale Banca
A - dati al 31-dic-2011
Totale Attivo 661.479 6.216 706.039 507.843 547.725 2.429.302
Totale Passivo 937.921 351.790 202.917 205.022 731.654 2.429.302
Sbilancio -276.441 -345.573 503.122 302.821 -183.928 0
B - dati al 31-dic-2010
Totale Attivo 672.912 3.794 709.366 527.082 527.491 2.440.644
Totale Passivo 927.896 341.414 223.255 188.080 759.999 2.440.644
Sbilancio -254.984 -337.620 486.111 339.003 -232.509 0
Variazioni = A - B
Totale Attivo -11.432 2.423 -3.327 -19.240 20.235 -11.342
Totale Passivo 10.025 10.376 -20.339 16.942 -28.346 -11.342
157
ALLEGATI
� Prospetto relativo agli immobili di proprietà
� Elenco delle partecipazioni
� Servizi di tesoreria espletati dalla banca
� Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei
servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento
Emittenti Consob art. 149 duodieces
� Elenco dei principi contabili omologati dalla
Commissione Europea
158
ELENCO DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETA' AL 31/12/2011
Descrizione cespiti situati in Valore di Bilancio Fondo
al 31/12/11 Ammortamento
CENTO
Via Matteotti 8/10/12
e Via Guercino 32
Strumentali per destinazione 15.323 2.513
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 6.826 0
Strumentali per natura 2.527 496
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 1.385 0
Non strumentali 2.059 420
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 1.214 0
Totale 29.334 3.429
CENTO
e Via Guercino 30
Strumentali per destinazione 194 41
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 126 0
Strumentali per natura 731 154
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 474 0
Totale 1.525 195
CENTO
Via Ferrarese
Strumentali per destinazione 981 206
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 655 0
Strumentali per natura 423 89
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 283 0
Totale 2.342 295
CENTO
Via Bologna
Strumentali per destinazione 491 103
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 594 0
Totale 1.085 103
CASUMARO
Via Correggio, 409
Strumentali per destinazione 56 8
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 22 0
Strumentali per natura 7 1
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 3 0
Non strumentali 177 26
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 69 0
Totale 334 35
159
MIRABELLO
Corso Italia, 256
Strumentali per destinazione 278 58
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 71 0
Strumentali per natura 135 28
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 35 0
Non strumentali 7 2
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 2 0
Totale 528 88
VIGARANO MAINARDA
Corso Roma, 3/5
Strumentali per destinazione 495 104
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 208 0
Strumentali per natura 162 34
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 69 0
Totale 934 138
SAN CARLO
Via Risorgimento, 41
Strumentali per destinazione 128 27
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 45 0
Totale 173 27
SANT'AGOSTINO
Via Statale, 142
Strumentali per destinazione 270 54
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 110 0
Totale 380 54
ALBERONE
Via Riga, 54
Strumentali per destinazione 81 17
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 53 0
Totale 134 17
DOSSO
Via Verdi,24/26
Strumentali per destinazione 151 29
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 44 0
Strumentali per destinazione -Zona verde 77 0
Totale 272 29
160
POGGIO RENATICO
Viale Roma, 15
Strumentali per destinazione 188 40
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 66 0
Non strumentali 37 8
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 13 0
Totale 304 48
CORONELLA
Via Coronella, 73
Strumentali per destinazione 119 25
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 33 0
Totale 152 25
PIEVE DI CENTO
Via Garibaldi, 13/15
Strumentali per destinazione 195 41
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 80 0
Totale 275 41
PIEVE DI CENTO
Piazza Costa, 1
Strumentali per destinazione 656 136
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 281 0
Totale 937 136
VENEZZANO
Piazza Caduti 2 Agosto
Strumentali per destinazione 152 32
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 44 0
Totale 196 32
FINALE EMILIA
Via per Modena 34/a
Strumentali per natura 91 19
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 36 0
Totale 127 19
CREVALCORE
Via Amendola, 330
Strumentali per destinazione 272 57
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 73 0
Totale 345 57
161
RAMI DI RAVARINO
Via Vivaldi, 11
Strumentali per destinazione 306 64
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 125 0
Totale 431 64
FERRARA
Via M.Tassini
Strumentali per destinazione 509 62
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 98 0
Totale 607 62
FERRARA
Via Giovanni XXIII
Strumentali per destinazione 243 51
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 81 0
Totale 324 51
T O T A L I DI P R O P R I E T A ' 40.739 4.945
IMMOBILI IN LEASING
BOLOGNA
Strada Maggiore
Strumentali per destinazione 1.520 315
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 1.584 0
Totale 3.104 315
T O T A L I IN L E A S I N G 3.104 315
T O T A L I I M M O B I L I 43.843 5.260
162
ELENCO DEGLI INVESTIMENTI IN CORSO AL 31/12/2011 SU IMMOBILI DI PROPRIETA'
Descrizione cespiti situati in Valore di Bilancio Fondo
al 31/12/11 Ammortamento
CENTO VIA MATTEOTTI
Ristrutturazione Sede
Strumentali per destinazione 45 0
Strumentali per natura 36 0
Totale 81 0
T O T A L I 81 0
R I E P I L O G O
Descrizione cespiti situati in Valore di Bilancio Fondo
al 31/12/11 Ammortamento
Strumentali per destinazione 21.163 3.669
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per destinazione 9.637 0
Strumentali per natura 4.078 821
Terreni di pertinenza di immobili strumentali per natura 2.283 0
Non strumentali 2.280 455
Terreni di pertinenza di immobili non strumentali 1.298 0
Leasing - Strumentali per destinazione 1.520 315
Leasing - Terreni di pert. di immob. Strument. per destinazione 1.584 0
Totale immobili 43.843 5.260
Tot.Investimenti in corso 81 0
Totale Istituto 43.924 5.260
163
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI IN PORTAFOGLIO AL 31 DICEMBRE 2011 (Valori in unità di Euro)
Denominazione Nr.azioni o
quote Valore
nominale % di inter.
Valore di costo
Valore di mercato
Riserva di patrimonio
netto al 31.12.11
Riserva di patrimonio
netto al 31.12.10
Variazioni dell'es. 2011
Rivalut. ai sensi L. 218/90
CEDACRI SPA 818 818.000 6,487% 2.509.592 8.998.000 6.488.408 6.488.408 0
EUROVITA SPA 36.293 1.633.911 1,520% 1.908.620 2.521.769 613.148 613.148 0
BANCA D'ITALIA PART 311 162 0,104% 2.902.204 2.902.204 - - - 2.902.043
BANCO POPOLARE 36.589 131.720 0,006% 671.636 36.223 (93.818) (32.056 ) (61.762) 440.198
BCO DELLE TRE VENEZIE 2.637 2.637.000 9,997% 2.782.009 3.296.250 514.240 35 514.205
LACOTE SRL 30.000 30.000 1,000% 206.584 206.584 - - -
IMMOBILIARE FERRARA SUD 1.500 1.500 15,000% 22.500 22.500 - - -
BILANCIAI INTERNATIONAL 361.200 361.200 2,627% 361.200 527.352 166.152 173.686 (7.534)
SO.TE.MA. PACK S.R.L. 3.720 3.720 8,000% 16.000 16.000 - - -
SISTEMA WALCON 150.000 150.000 12,500% 150.000 150.000 - - -
AIRE SRL IN LIQUIDAZIONE 0 0 0,000% 0 0 0 0 0
FRAER LEASING SPA 73.358 378.527 4,029% 1.103.323 2.530.117 1.426.795 1.426.795 -
SWIFT 2 250 0,001% 1.141 1.141 - 526
S.I.PRO. SPA 4.226 218.273 3,940% 220.077 218.273 (1.804) (1.804 ) -
EMIL-RO SERVICE SRL 7.800 7.800 8,333% 7.747 7.745 (1) (1 ) -
IMMOBILIARE CAT SPA 975 503.545 15,000% 503.545 503.545 -
EMILIA ROMAGNA FACTOR SPA 0 0 0,000% 0 0 0 890.571 (890.571)
PART. PCO SCIEN. TEC. 4.000 4.000 3,738% 4.000 4.000 -
VEGAGEST SGR 1.900.000 1.900.000 8,071% 1.900.000 1.900.000 0 2.147.000 (2.147.000)
CPR SYSTEM PARTECIP 3.873 1.000.086 6,509% 1.000.086 1.000.086 - - -
MIC FI SRL 97.300 3.454.150 9,730% 3.454.150 3.454.150 -
TOTALI 13.233.844 16.270.264 28.295.939 9.113.120 11.705.782 (2.592.662) 3.342.767
164
ELENCO DEGLI ENTI PER I QUALI LA CASSA SVOLGE SERVIZI DI TESORERIA
Si riporta di seguito, l’elenco in ordine alfabetico, degli enti per i quali la Cassa svolge servizi di
tesoreria:
1 ASILO INFANTILE ING. A. GIORDANI CENTO
2 COMUNE DI CASTELLO D’ARGILE
3 COMUNE DI CENTO
4 COMUNE DI FINALE EMILIA
5 COMUNE DI GALLIERA
6 COMUNE DI MIRABELLO
7 COMUNE DI NONANTOLA
8 COMUNE DI PIEVE DI CENTO
9 COMUNE DI RAVARINO
10 COMUNE DI S. AGOSTINO
11 COMUNE DI VIGARANO MAINARDA
12 DIREZ. DIDATTICA SCUOLA ELEMENTARE CENTO
13 DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO RENAZZO
14 DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO SASSUOLO
15 DIREZIONE DIDATTICA SAN GIOVANNI IN PERSICETO
16 DISTRETTO SCOLASTICO N. 34 - CENTO
17 DISTRETTO SCOLASTICO N. 23 - S. PIETRO IN CASALE
18 FONDAZIONE “F.MANTOVANI” MIRABELLO
19 I.P.S.I.A “F.LLI TADDIA” CENTO
20 I.S.I.T. “IND. BASSI-COMM.LE BURGATTI” CENTO
21 ISIS ARCHIMEDE SAN GIOVANNI IN PERSICETO
22 IST. COMPR. DI S. PIETRO IN CASALE
23 IST. COMPR. SCUOLE PIEVE DI CENTO
24 ISTITUTO COMPRENSIVO - SAN GIOVANNI IN PERSICETO
25 ISTITUTO COMPRENSIVO - S. AGOSTINO
26 ISTITUTO COMPRENSIVO – POGGIO RENATICO
27 ISTITUTO COMPRENSIVO – VIGARANO MAINARDA
28 ISTITUTO COMPRENSIVO BONDENO
29 ISTITUTO COMPRENSIVO DI S.M. DECIMA
30 ISTITUTO COMPRENSIVO SALA BOLOGNESE
31 LICEO GINNASIO “G.CEVOLANI” CENTO
32 PARTECIPANZA AGRARIA DI CENTO
33 PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA
34 PARTECIPANZA AGRARIA DI PIEVE DI CENTO
35 SCUOLA MEDIA STATALE - CENTO
36 SCUOLA MEDIA STATALE “PRIMO LEVI” SASSUOLO
165
PUBBLICITA’ DEI CORRISPETTIVI DI REVISIONE CONTABILE E DEI SERVIZI
DIVERSI DALLA REVISIONE A NORMA DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB
ART. 149 DUODIECES
Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento emittenti Consob si riportano, nella
tabella che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione
KPMG S.p.A. e a favore delle società appartenenti al network KPMG per i seguenti servizi:
1) Servizi di revisione che comprendono:
� l’attività di revisione legale del bilancio d’esercizio;
� l’attività di revisione contabile limitata della relazione semestrale;
2) Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento,
la cui determinazione è effettuata da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni
criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario un grado di affidabilità in
relazione a tale specifico elemento.
3) Servizi di consulenza fiscale.
4) Altri servizi che comprendono incarichi di natura residuale.
I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2011, sono quelli contrattuali, comprensivi
di eventuali indicizzazioni ed iva (ma non anche di spese vive e dell’eventuale contributo di vigilanza).
Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario del servizio Compensi
(Euro/migliaia)
Revisione legale KPMG S.p.A Cassa di Risparmio di Cento SpA 88
Servizi di attestazione KPMG S.p.A Cassa di Risparmio di Cento SpA 62
Servizi di consulenza fiscale KStudio Associato Cassa di Risparmio di Cento SpA 95
Altri servizi KPMG Advisory Cassa di Risparmio di Cento SpA 241
Totale 486
166
Elenco dei principi contabili omologati dalla Commissione Europea
Principio Descrizione Regolamento omologazione
IFRS 1 Prima adozione dei principi contabili internazionali 1126/2008 – mod. 1274/2008 - 69/2009 - 70/2009 –
494/2009 – 495/2009 – 1136/09
IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni 1126/2008 – mod. 1261/2008 – 495/2009
IFRS 3 Aggregazioni aziendali 1126/2008 mod. 495/2009
IFRS 4 Contratti Assicurativi 1126/2008 - mod. 1274/2008 -494/2009 – 1165/2009
IFRS 5
Attività non correnti possedute per la vendita e attività
operative cessate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009
IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie 1126/2008
IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative
1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 – 824/2009 –
1165/2009
IFRS 8 Settori operativi 1126/2008 - mod. 1274/2008
IAS 1 Presentazione del bilancio 1274/2008 - mod. 53/2009 - 70/2009 - 494/2009
IAS 2 Rimanenze 1126/2008 - 70/2009
IAS 7 Rendiconto finanziario 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009
IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime ed errori 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009
IAS 10
Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del
bilancio 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009
IAS 11 Commesse a lungo termine 1126/2008 - mod. 1274/2008
IAS 12 Imposte sul reddito 1126/2008 - mod. 1274/2008 -495/2009
IAS 16 Immobili, impianti e macchinari 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009
IAS 17 Leasing 1126/2008
IAS 18 Ricavi 1126/2008 – mod. 69/2009
IAS 19 Benefici per i dipendenti
1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009
IAS 20 Contrabilizzazione dei contributi pubblici e
informativa sull'assistenza pubblica
1126/2008 – mod. 70/2009
IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 494/2009
IAS 23 Oneri finanziari 1260/2008 – mod. 70/2009
IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti
correlate 1126/2008 - mod. 1274/2008- mod. 622/10
IAS 26 Fondi di previdenza 1126/2008
IAS 27 Bilancio consolidato e separato 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 494/2009
IAS 28 Partecipazioni in collegate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 - 494/2009 -
495/2009
IAS 29 Informazioni contabili in economie iperinflazionate 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009
IAS 31 Partecipazioni in joint venture 1126/2008 – mod. 70/2009 - 494/2009 IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio 1126/2008 - mod. 1274/2008- 53/2009 - 70/2009 -
494/2009 -495/2009 – 1293/2009
IAS 33 Utile per azione 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 494/2009 -495/2009
IAS 34 Bilanci intermedi 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009
IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 69/2009 - 70/2009 -
495/2009 IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali 1126/2008 - mod. 1274/2008 -495/2009 IAS 38 Attività immateriali 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 -495/2009 IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione 1126/2008 - mod. 1274/2008 – 53/2009 - 494/2009 -
495/2009 – 824/2009 – 839/2009 – 1171/2009
IAS 40 Investimenti immobiliari 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009 IAS 41 Agricoltura 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 70/2009
167
INTERPRETAZIONI REGOLAMENTO OMOLOGAZIONE
IFRIC 1 Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti,
ripristini e passività similari
1126/2008 - mod. 1274/2008
IFRIC 2 Azioni dei soci in entità cooperative e strumenti simili 1126/2008 – 53/2009
IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing 1126/2008
IFRIC 5 Diritti derivanti da interessenze in fondi per
smantellamenti, ripristini e bonifiche ambientali 1126/2008
IFRIC 6 Passività derivanti dalla partecipazione ad un mercato
specifico - Rifiuti di apparecchiature elettriche ed
elettroniche 1126/2008
IFRIC 7 Applicazione del metodo della rideterminazione ai sensi
dello IAS 29 - Informazioni contabili in economie
iperinflazionate
1126/2008 - mod. 1274/2008 – 53/2009
IFRIC 8 Ambito di applicazione dell'IFRS 2 1126/2008 – 632/2010
IFRIC 9 Rivalutazione dei derivati incorporati 1126/2008 mod. 495/2009 – 1171/2009
IFRIC 10 Bilanci intermedi e riduzione durevole di valore 1126/2008 - mod. 1274/2008
IFRIC 11 Operazioni con azioni proprie e del gruppo 1126/2008
IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione 254/2009
IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela 1262/2008
IFRIC 14 IAS 19 – il limite relativo a un’attività a servizio di un
piano a benefici definiti, le previsioni di contribuzione
minima e la loro iterazione.
1263/2008 - mod. 1274/2008
IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili 636/2009
IFRIC 16 Coperture di investimenti netto in una gestione estera 460/2009
IFRIC 17 Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da
disponibilità liquide
1142/09
IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela 1164/09
SIC 7 Introduzione dell'euro 1126/2008 - mod. 1274/2008 - 494/2009
SIC 10 Assistenza pubblica - Nessuna specifica relazione alle
attività operative
1126/2008 - mod. 1274/2008
SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società
veicolo)
1126/2008
SIC 13 Imprese a controllo congiunto - Conferimento in natura da
parte dei partecipanti al controllo
1126/2008 - mod. 1274/2008
SIC 15 Leasing operativo - incentivi 1126/2008 - mod. 1274/2008
SIC 21 Imposte sul reddito - Recupero delle attività rivalutate non
ammortizzabili
1126/2008
SIC 25 Imposte sul reddito - Cambiamenti di condizione fiscale di
un'impresa o dei suoi azionisti
1126/2008 - mod. 1274/2008
SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma
legale del leasing
1126/2008
SIC 29 Informazioni integrative - Accordi per servizi in
concessione
1126/2008 - mod. 1274/2008
SIC 31 Ricavi - Operazioni di baratto comprendenti servizi
pubblicitari
1126/2008
SIC 32 Attività immateriali - Costi connessi ai siti web 1126/2008- mod. 1274/2008
168
Pagina bianca
169
ATTESTAZIONE SUL BILANCIO D’ESERCIZIO AI SENSI DELL’ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED
INTEGRAZIONI 1. I sottoscritti, Ivan Damiano, nella sua qualità di Direttore Generale di Cassa di Risparmio di
Cento S.p.A. e Stefano Aldrovandi, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Cassa di Risparmio di Cento S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto all’articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
1.1. l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e 1.2. l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del
bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2011.
2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio è basata su di un modello definito Cassa di Risparmio di Cento S.p.A. secondo standard di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettati a livello internazionale.
3. I sottoscritti attestano, inoltre, che:
3.1. il bilancio d’esercizio:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; c) è redatto in conformità all’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 38/2005 ed è idoneo a
fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente;
3.2. la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.
Cento, 20 marzo 2012
170
Appunti
Appunti