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Castello

Date post: 26-Jul-2015
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Eccoci qua, siamo in via Castello pronti a scoprire il Castello di Montegiardino. Lungo questa via si può già vedere parte del secondo girone di mura che circondavano l’antico maniero. Su queste si apriva una “pusterla” che dava su una “centa”, un grande prato coltivato dai coloni dei Signori di Maniago.

Varchiamo la “Porta Castri”, il primo accesso al castello. Sulla destra possiamo vedere la Chiesetta e il Palazzo Martinengo Maniago, mentre sulla sinistra ci sono le mura oltre le quali c’è il giardino del Castello Attimis Maniago.

Proseguiamo e, sulle mura, in basso, vediamo aprirsi, un arco. Sotto scorre un ruscello che attraversa la strada e sbuca sulla destra della “Porta Castri”.

Ora l’acqua è stata incanalata, anticamente qui si raccoglievano le acque di una sorgente che nasce nel bosco del castello.

La strada continua, ma è molto ripida ed è costeggiata da mura e da rovi

Finalmente siano arrivati in cima al colle e da qui si vede un bellissimo panorama di Maniago e dintorni,…. ma che fatica!

Accanto alle mura basse da cui si vede il panorama, s’innalza questa parete, un tempo merlata. Da queste feritoie i maniaghesi controllavano il territorio.

Proseguendo sulla strada, troviamo la chiesetta di S. Giacomo dove riposano gli antenati della famiglia di Maniago. Questo edificio costruito con accuratezza, è rimasto in piedi nonostante i terremoti che si sono susseguiti nei secoli.

Non è accaduto lo stesso per la

“Domus Magna” che si trova proprio

dietro la chiesa.

Nella sua facciata

troviamo molte finestre,

costruite in stili diversi. Questo palazzo infatti

è stato più volte

ristrutturato nel corso dei

secoli.

Le finestre più antiche sono quelle quadrate e

rettangolari.

Quelle più recenti sono

ad arco e rendono la

facciata molto bella.

Ed eccoci entrare, come i Signori di un tempo dalla

“Porta Zironi”

La facciata della “domus Magna” vista dall’interno ci appare ancora più bella!

In questa parete interna il muro è costruito in momenti diversi, lo si può notare dalle dimensioni delle pietre.

Ed eccoci nei pressi della “Turris Alba”. Questo e gli altri edifici costruiti all’interno del castello non sono stati restaurati in quanto la cifra da spendere per sistemarli sarebbe stata molto alta. Tra noi qualcuno pensa che, per rendere più bello il castello, forse basterebbe togliere un po’ di rovi!

Usciti dalla “Domus”, diamo uno sguardo alle mura verso ovest.Qui ci sembra tutto a posto!

Ed ora, lasciato il castello, ritorniamo a scuola, ma non dalla stessa strada! Prendiamo il sentiero che si trova a ridosso dell’ultima curva. E’ molto ripido, ma è bellissimo camminare in mezzo al bosco!

Alla fine del sentiero sbuchiamo vicino alla chiesetta di San Carlo. Anche questo edificio era presente nel disegno del ‘400 e si trovava fuori dal secondo girone di mura.


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