2020
CATALOGOPEDAGOGIA
C A T A L O G O P E D A G O G I A - E L È U T H E R A E D I T R I C E
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Del Rey, AngéliqueLa tirannia della valutazione
Mantegazza, RaffaeleI buchi neri dell'educazione
Smith, Michael P.Educare per la libertà
Spring, JoelL'educazione libertaria
Tolstoj, LevIl rifiuto di obbedire
Trasatti, FilippoLessico minimo di pedagogia libertaria
Ward, ColinL'educazione incidentale
INDICE TITOLIC A T A L O G O P E D A G O G I A - E L È U T H E R A E D I T R I C E
LA TIRANNIA DELLAVALUTAZIONE
Oggi, in qualsiasi ambito sociale ci si trovi a interagire congli altri, essere valutati in base a criteri ritenuti oggettiviappare non solo naturale ma persino desiderabile. Anzi,ricondurre l'individuo a un'entità misurabile che diaprecisamente conto della propria efficienza e competenza èdiventato l'imperativo che governa le nostre prestazioni erelazioni. Questa rincorsa al «merito» instaura peraltro unclima di estrema competitività tanto a livello sociale quantoa livello individuale. Oltretutto, smentendo clamorosamentei suoi fautori, questa ossessione valutativa sta creando, innome dell'efficienza, una forma inedita di inefficacia,proprio perché comprime le differenze normalizzando iprofili individuali. Come appunto dimostra questa articolatacritica della meritocrazia – portata avanti in vari ambitisociali ma soprattutto nell'ambito del lavoro edell'educazione – che contrappone al riduzionismo di unsistema iper-valutativo la complessità della vita e dellerelazioni umane.
ANGÉLIQUE DEL REY
192 pagine15,00 europrefazione di FRANCESCO CODELLOI edizione 2018
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PAGINA 03
I BUCHI NERIDELL'EDUCAZIONE
La storia, la politica, la teoria: oggetti che la pedagogia el'educazione contemporanee sembrano avere dimenticato,buchi neri dai quali esse si tengono lontane con una sorta dipaura. Così si educa senza mostrare la storicità delle cose,delle azioni, delle scelte, senza sottolineare la politicitàdell'educazione e il suo fondarsi su una determinataconcezione della società, senza approfondire teoricamenteciò che si mette in pratica. L'effetto di queste praticheeducative è il soggetto che vive in un presente puntale esenza storia, che non riesce a cogliere la centralità dellapolitica per la vita quotidiana, che ha eliminato la riflessioneteorica dalle sue attività. Questo libro riabilita l'educazionealla storia, alla politica, alla teoria e soprattutto cerca diriscrivere la storia delle pratiche educative come pratiche dipotere, di pensare a una politica dell'educazione, diriproporre una forte teoria filosofica dell'educazione. Il tuttosullo sfondo delle emergenze sociali e culturali che il XXIsecolo ci mette di fronte e che è anche compitodell'educazione cercare di affrontare.
RAFFAELE MANTEGAZZA
120 pagine10,00 euroI edizione 2006
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PAGINA 04
EDUCARE PER LA LIBERTÀ
L'idea che il presupposto dell'educazione sia la libertà delbambino e il fine dell'educazione sia la libertà dell'essereumano adulto è condivisa da un ampio spettro di teoriepedagogiche progressiste. Ma è solo l'approccioantiautoritario che con indiscutibile coerenza ritiene cheanche il processo educativo per conseguire quei risultatidebba pensarsi ed effettuarsi sul terreno della libertà.Attraverso un excursus storico-pedagogico che da Godwin,Tolstoj e Ferrer arriva fino a Goodman, lllich e Read, Smithtraccia i lineamenti essenziali non solo della riflessionelibertaria sull'educazione, ma anche delle tantesperimentazioni attuate nel corso del tempo in varie partidel mondo. E lo fa mettendo al contempo in evidenza lafeconda influenza che l'approccio libertario ha avuto sulleprincipali avanguardie educative, che ne hanno spessoripreso concetti chiave come «istruzione integrale»,«autonomia», «apprendimento incidentale»,«descolarizzazione».
MICHAEL P. SMITH
280 pagine16,00 europrefazione di FRANCESCO CODELLOI edizione 1990 - II edizione 2019
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PAGINA 05
L'EDUCAZIONE LIBERTARIA
Questo classico dell'educazione non autoritaria ripercorre –da Godwin a Stirner, da Ferrer a Neill, da Freire a Illich – lagenesi di un modello pedagogico tutt'altro che univoco, ilcui intento è sottrarre il bambino a qualsiasiindottrinamento ideologico e renderlo un individuoautonomo e ben consapevole delle forze storiche e socialiche attraversano la società, determinando la collocazionedel singolo al suo interno. Lungi dal voler «adattare»l'individuo alla macchina sociale, questo approccioeducativo si interroga piuttosto sul perché le persone sianodisposte ad accettare come legittima un'autorità sociale chelimita la loro libertà. La risposta rimanda a quella docilitàindotta che è il risultato di credenze e ideologie inculcateprecocemente nella mente infantile. Bisogna dunqueliberare il bambino dalle due istituzioni chiave che neplasmano il destino sociale: la famiglia, che grazie alconcetto tutto storico di infanzia sancisce la dipendenza delminore dall'adulto, e la scuola, la più capillare agenzia disocializzazione oggi in funzione, intenzionalmentefinalizzata, come scrive Neill, «a produrre una mentalitàservile, perché solo questa può impedire che il sistema vadaa pezzi».
JOEL SPRING
176 pagine14,00 euroI edizione 1987 - II edizione 2015
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PAGINA 06
IL RIFIUTO DI OBBEDIRE
Tolstoj, oltre alle celebri opere di narrativa, ha scritto ancheinnumerevoli saggi, come testimonia la sua sterminataproduzione letteraria ora raccolta in novanta volumi.Questa antologia propone una selezione di scritti sociali epolitici nei quali emerge in modo netto la sua sensibilitàlibertaria. È infatti a partire da un totale rifiuto del potere edella sua intrinseca violenza che Tolstoj delinea un'originalevisione anarchica della società, peraltro strettamenteintrecciata a una religiosità cristiana molto lontana da quelladelle Chiese istituzionalizzate. Di straordinaria attualitàrisultano le sue riflessioni sulle pratiche educativeantiautoritarie, sulla nonviolenza (alla quale si ispira lostesso Gandhi) e su temi come il vegetarianesimo o ilrapporto uomo-natura che ne fanno un animalista e unecologista ante-litteram. In questi scritti «eretici», Tolstoj dàvoce a quell'esigenza morale che a suo avviso deve portareil singolo a non obbedire ad alcun potere esterno alla suacoscienza, tracciando così un inedito cammino verso lalibertà, profetico per i suoi tempi e di estrema attualità per inostri.
LEV TOLSTOJ
192 pagine16,00 euroa cura di FRANCESCO CODELLOI edizione 2019
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PAGINA 07
LESSICO MINIMO DIPEDAGOGIA LIBERTARIA
Ogni rapporto educativo è una relazione di potere. Alloracome si fa a educare qualcuno a essere libero senza imporrela propria autorità, ma anche senza perdersi in unpermissivismo distratto? Le oltre quaranta voci checompongono questo lessico minimo ci accompagnano, neltempo e nello spazio, attraverso le riflessioni e lesperimentazioni realizzate dalla pedagogia libertaria pereducare alla libertà attraverso la libertà. E sono proprio leidee-forza di questo approccio basato sulla pluralitàmetodologica e sul dubbio come risorsa ad aver fatto dalievito negli ultimi decenni agli esperimenti pedagogici piùavanzati. Il lessico si propone dunque come una «cassettadegli attrezzi» semplice e funzionale destinata a tutti coloroche intendono sperimentare in prima persona percorsieducativi (e auto-educativi) basati sulla libertà come mezzoe come fine.
FILIPPO TRASATTI
184 pagine16,00 euroPrefazione di FRANCESCO CODELLOFilmografia di MAURIZIO GIANNANGELII edizione 2004 - III edizione 2020
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PAGINA 08
L'EDUCAZIONE INCIDENTALE
Famiglia e scuola sono sempre stati considerati i luoghi pereccellenza dove bambini e bambine, ragazzi e ragazze,acquisiscono un'educazione. Colin Ward decide invece diesplorare un particolare aspetto dell'educazione cheprescinde da queste istituzioni: l'incidentalità. Ecco allorache le strade urbane, i prati, i boschi, gli spazi destinati algioco, gli scuolabus, i bagni scolastici, i negozi e le bottegheartigiane si trasformano in luoghi vitali capaci di offrireopportunità educative straordinarie. Questa istruzioneinformale, volta alla creatività e all'intraprendenza,rappresenta pertanto una concreta alternativa a unapprendimento strutturato e programmato che risponde piùalle esigenze dell'istituzione e del docente che alle necessitàdel cosiddetto discente. Si configura così un approccio altempo stesso nuovo e antico alla trasmissione delleconoscenze in grado di fornire un'efficace risposta a quellacuriosità, a quel naturale e spontaneo bisogno diapprendere, che sono alla base di un'educazioneautenticamente libertaria.
COLIN WARD
256 pagine17,00 euroa cura di FRANCESCO CODELLOI edizione 2018
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PAGINA 09