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categorie correlate: TECNICA - Calcio Giovani ASD Studi Calcio - Il... · STUDI CALCIO PERCHÉ TU,...

Date post: 22-Feb-2018
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1 S S S C C C H H H E E E D D D E E E E E E S S S E E E R R R C C C I I I Z Z Z I I I categoria: SCUOLA CALCIO categorie correlate: TECNICA titolo / oggetto: GIOCO DI POSSESSO PALLA: 810 PASSAGGI autore / docente / tutor: PROF. MARCHI ERNESTO _________________________________________________________________ W W W W W W W W W . . . C C C E E E N N N T T T R R R O O O S S S T T T U U U D D D I I I C C C A A A L L L C C C I I I O O O . . . I I I T T T
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categoria: SCUOLA CALCIO

categorie correlate: TECNICA 

titolo / oggetto: GIOCO DI POSSESSO PALLA: 8­10 PASSAGGI 

autore / docente / tutor: PROF. MARCHI ERNESTO 

_________________________________________________________________

 

 

  

 

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NOME ESERCIZIO 

POSSESSO PALLA “GIOCO DEGLI 8‐10 PASSAGGI”. 

OBIETTIVO PRIMARIO 

SVILUPPO DI ALCUNI PRINCIPI DI TATTICA INDIVIDUALE DURANTE LA FASE DI  POSSESSO  PALLA:  PASSAGGIO,  CONTROLLO  E  DIFESA  DELLA  PALLA, SMARCAMENTO. 

OBIETTIVI SECONDARI 

VISIONE  DI  GIOCO  (con  particolare  riferimento  alla  “visione  periferica”), TRASMISSIONE  DELLA  PALLA  (con  particolare  riferimento  al  passaggio d’interno/piede  rasoterra),  ARRESTI  DELLA  PALLA  (con  particolare riferimento  ai  controlli  orientati  d’interno/piede  rasoterra),‐  RAPIDITA’ TECNICA. 

ADATTO PER CATEGORIE 

PULCINI, ESORDIENTI. 

EVENTUALI CONSIDERAZIONI PER OGNI CATEGORIA A CUI VIENE FATTO SVOLGERE  

Per quanto riguarda la categoria PULCINI, prima di arrivare al  gioco dei 10 PASSAGGI  con  utilizzo  dei  piedi,  insistere  principalmente  sulla  fase propedeutica che prevede l’utilizzo delle mani. Una volta che si comincerà a sviluppare  il  gioco  con  utilizzo  dei  piedi,  giocare  prevalentemente  a  tocco libero. 

Per quanto riguarda la categoria ESORDIENTI, abituare progressivamente i giovani  giocatori  ad  agire  e  pensare  in  velocità  (RAPIDITA’  TECNICA  ai massimi  livelli),  con  utilizzo  dei  tocchi  limitati  (3  TOCCHI,  2  TOCCHI). Sviluppo  del  gioco  in  funzione  sempre  più  TATTICA,  con  introduzione  di regole  che  permettano  di  perseguire  al  meglio  i  PRINCIPI  DI  TATTICA 

COLLETTIVA  durante  la  fase  di  POSSESSO  PALLA:  SCAGLIONAMENTO, AMPIEZZA, MOBILITA’‐PENETRAZIONE, IMPREVEDIBILITA’ 

RAPPRESENTAZIONE DELL’ESERCIZIO 

Figura 1

 

DESCRIZIONE DELL’ESERCIZIO 

Dividere  il  gruppo  in  due  squadre  che,  all’interno  di  uno  spazio  delimitato (dimensioni sulla base dei giocatori che effettueranno l’attività), durante la fase di POSSESSO PALLA, per guadagnare 1 punto dovranno riuscire ad effettuare 8‐10 passaggi consecutivi tra i componenti della squadra stessa. 

La palla, durante l’esecuzione della sequenza dei passaggi, non dovrà essere mai toccata da un componente della squadra difendente. 

Qualora la palla venga toccata da un componente della squadra difendente, però con mantenimento della stessa da parte della squadra  in possesso della palla, oppure  quando  la  palla  uscirà  dal  campo  di  gioco,  si  ripartirà  da  zero  nel conteggio dei passaggi. 

Un eventuale fallo da parte della squadra difendente verrà sanzionato facendo ripartire  la sequenza numerica, nel conteggio dei passaggi, da  un passaggio in più. 

Quando la palla uscirà dal campo verrà rimessa in gioco con i piedi in modo tale che l’azione possa sempre ripartire con palla a terra. 

METODO DI INSEGNAMENTO 

INDUTTIVO nelle fasi iniziali dell’apprendimento, con particolare riferimento al metodo  del  PROBLEM  SOLVING  (l’istruttore  farà  moltissime  domande  e cercherà di far notare ai bambini l’importanza di alcuni particolari). La  metodologia  di  tipo  INDUTTIVO  verrà  utilizzata  in  modo  particolare  con squadre appartenenti alla categoria PULCINI. Con  squadre  appartenenti  alla  categoria  ESORDIENTI  l’istruttore  potrà cominciare  a  ricorrere  a metodologie  di  tipo DEDUTTIVO nel  tentativo  di  far metabolizzare comportamenti o stereotipi TATTICI un po’ più complessi (in che modo?...  Spiegando  a  priori,  ed  anche  sulla  base  di  alcune  delle  principali carenze  evidenziate  nel  corso  del  gioco,  alcuni  comportamenti  TATTICI  da adottare). 

QUANDO INSERIRE L’ESERCIZIO ALL’INTERNO DELLA SEDUTA 

Personalmente  prediligo  utilizzare  questa  esercitazione  durante  la  fase  di RISCALDAMENTO  quando  i  bambini  non  sono  ancora  stanchi  ed  in  questo modo estremamente concentrati ed attenti allo sviluppo del gioco. Un simile atteggiamento dei bambini è estremamente positivo per lo sviluppo di un’esercitazione fondamentale per la crescita tecnico‐tattica del gruppo. 

AREA DI LAVORO 

Le dimensioni del campo saranno proporzionali al numero di bambini coinvolti. Una  formula  empirica  che  io  ritengo  estremamente  interessante  per determinare le dimensioni del campo, in base al numero di giocatori coinvolti, potrebbe essere la seguente: il campo di forma quadrata, avrà lati dimensionati in  base  a  questa  formula:  n°  complessivo  dei  giocatori,  appartenenti  alle  due squadre,  moltiplicato  per  4  (faccio  un  esempio:  in  un  5c5,  i  giocatori  totali saranno 10, per cui 10 x 4 = 40 metri; per cui si giocherà in un campo di forma quadrata di 40 metri di lato). 

TEMPI DI LAVORO (SERIE, RIPETIZIONI, RECUPERI) 

Nel  riscaldamento  prediligo  far  svolgere  questo  gioco  in  modo  continuativo, senza alcuna soluzione di continuità, per una durata che può andare dai 10’ fino ai 15’. 

Si potrebbero far eseguire  anche due blocchi di lavoro della durata, ciascuno, di 8’ circa, inframezzati da 5’ di stretching o di esercizi di palleggio individuale. 

COSA DEVE OSSERVARE L’ALLENATORE 

L’istruttore deve “guidare” i bambini con domande, consigli, per cercare di far acquisire gli obiettivi TATTICI da lui prefissati in modo cosciente e tassonomico (acquisendo le necessarie competenze in modo progressivo e graduale). 

Dovrà cominciare partendo dall’acquisizione dei comportamenti tattici basilari sia individuali che collettivi. 

Per  quanto  riguarda  il  nostro  gioco  di  possesso  palla,  le  cose  che  l’istruttore dovrà guardare o meglio osservare in ordine d’importanza, saranno le seguenti. 

I bambini dovranno acquisire, prima di tutto, i due più importanti PRINCIPI GENERALI  di  TATTICA  COLLETTIVA,  imparando  a  restare  LARGHI (AMPIEZZA), nelle FASI DI POSSESSO PALLA, ed a restare STRETTI nelle fasi di  NON  POSSESSO  PALLA.  Man  mano  che  i  bambini  cominceranno  a dimostrare  l’acquisizione  di  tali  principi,  l’istruttore  dovrà  cominciare  a preoccuparsi che si possano abituare a TRANSARE da una fase all’altra nella maniera più repentina possibile, creando un vero e proprio automatismo. 

I  bambini  della  squadra  in  fase di  POSSESSO PALLA dovranno  imparare  a SCAGLIONARSI  nel  modo  più  produttivo  possibile.  Mi  spiego  meglio:  se  i bambini  di  una  squadra  sono  5,  il  giocatore  in  possesso  palla  dovrebbe sempre avere 4 possibilità di passaggio. 

Nella  ricerca  del  necessario  SCAGLIONAMENTO,  i  bambini  dovranno imparare  a  SMARCARSI  (MOBILITA’),  venendo  ad  allontanarsi  in continuazione  dai  giocatori  difendenti,  abituandosi  in  questo  modo  a guardare  oltre  alla  palla  anche  i  propri  avversari.  Unendo  i  concetti  di 

SCAGLIONAMENTO e MOBILITA’, affinché possano determinarsi al massimo livello  di  efficacia,  i  bambini  dovranno  imparare  a  farsi  trovare  sempre  in ZONA‐LUCE (i compagni in attacco del giocatore in possesso palla dovranno cercare di non avere alcun avversario e/o compagno tra lui e la palla). 

I bambini dovranno  imparare a capire quando sarà  il momento di GIOCAR PALLA  VELOCE  oppure  quando  potranno  controllarla  con  relativa tranquillità.  I  concetti  che  dovranno  passare  nella  mente  dei  bambini saranno  i  seguenti:  con  SPAZIO  DI  GIOCO  (senza  marcatura  stretta  di  un avversario)  attorno  a  sé,  si  potrà  controllare  la  palla  giocando  la  stessa effettuando  PIU’  TOCCHI;  con  INSUFFICIENTE  SPAZIO  DI  GIOCO  (con presenza di avversari in marcatura) attorno a sé, si dovrà giocare la palla di PRIMA INTENZIONE in modo da evitare la pressione di qualche avversario. 

I  bambini  dovranno  imparare  a  ricercare  la  SUPERIORITA’  NUMERICA  IN FASE  OFFENSIVA,  con  ricerca  di  spazi  di  gioco  con  ridotto  numero  di avversari. In tali situazioni verrà privilegiato lo sviluppo di un GIOCO CORTO fatto  di  passaggi  a  breve  distanza.  Nel  momento  in  cui  verrà  meno  la superiorità numerica nella zona di presenza della palla, i bambini dovranno imparare a CAMBIARE GIOCO spostando la palla stessa velocemente in zone di  campo  libere  attraverso  un  LANCIO  LUNGO.  In  definitiva  i  bambini dovranno  imparare  ad  alternare  in  continuazione  GIOCO  CORTO  e  GIOCO LUNGO sulla base delle situazioni contingenti  

GLI ERRORI PRINCIPALI CHE SI POSSONO COMMETTERE 

Errore 1  ‐ Squadra sempre “ammassata” attorno alla palla, sia durante  la FASE DI NON POSSESSO (come sarebbe giusto che accadesse) che in quella di  POSSESSO,  e  che  non  riesce  a  TRANSARE  velocemente  da  una  fase all’altra  (passare  cioè  da  una  fase  all’altra  con  il  necessario  tempismo  ed automatismo)  

Errore 2 ‐ Bambini che faticano a SCAGLIONARSI sul campo durante la fase di POSSESSO PALLA, con giocatori che vengono a farsi trovare spesso sulle stesse linee di passaggio. 

Errore 3 ‐ Bambini senza palla che faticano a SMARCARSI e ad allontanarsi dai difendenti durante  il  tentativo di  ricevere palla  (principio basilare del concetto di smarcamento), perché tendono a guardare ed a dirigere il loro focus  attentivo  esclusivamente  in  direzione  della  palla,  disinteressandosi, erroneamente, dei giocatori avversari. 

Errore 4 ‐ Il difetto del punto precedente, quello di guardare solo la palla da parte dei giocatori offendenti senza palla, durante la FASE DI POSSESSO, si ripercuote su un altro fattore: la difficoltà di SMARCARSI IN ZONA‐LUCE nel tentativo di non avere alcun giocatore difendente tra sé e la palla. 

Errore 5 ‐ Frenesia nei passaggi, nei movimenti, sia da parte dei giocatori con palla che di quelli senza. In questo modo si fatica a ragionare, ad avere lucidità e ad avere il tempo necessario per pensare. C’è per questo motivo la tendenza a portare  troppo palla a  testa bassa oppure a buttarla via senza alcuna  logica,  soprattutto  da  parte  dei  bambini  che  hanno  paura  del contatto fisico. 

Errore  6  ‐  I  giocatori  CENTRALI,  quando  ricevono  palla  da  compagni sistemati  in  prossimità  dei  lati  del  campo  (ed  oltretutto  circondati  da giocatori  avversari),  tendono  a  controllare  erroneamente  il  pallone  nella direzione  di  ricezione  del  passaggio,  riportando  la  palla  nella  zona  di maggior densità dei giocatori difendenti (figura 2). 

Figura 2

NO!

 

Quando,  invece,  sarebbe  più  opportuno  lasciar  scorrere  la  palla,  o  anche controllarla  con  apertura del  corpo,  nella direzione opposta  allo  scopo di “cambiare gioco” ed andare alla ricerca di opportuni SPAZI LIBERI (figura 3). 

Figura 3

SI’!

2

1

 

COME CORREGGERE QUESTI ERRORI 

Errori 1­2­3­4  ‐  Per  la  correzione  dei  primi  4  errori  saranno  sufficienti opportuni  input verbali, anche con stimolazioni di tipo induttivo, da parte dell’istruttore.  Al  limite  si  potrebbero  strutturare  regole  particolari  che possano  concedere  il  necessario  tempo  per  pensare  ai  bambini  per  lo sviluppo  dei  comportamenti  richiesti:  concedere  un  po’  di  tempo  ai giocatori per assumere le posizioni e movimenti richiesti, facendo fermare sul posto, per qualche secondo, il giocatore che avrà appena riconquistato la palla. 

Errore  5  ‐  Imporre  la  regola  secondo  la  quale  il  pallone  potrà  essere intercettato solamente durante l’esecuzione dei passaggi, e non conquistato dai piedi del giocatore in possesso palla (difesa sulle traiettorie), in modo da evitare  la  necessaria  frenesia  per  la  conquista  della  stessa  e  per  favorire l’organizzazione di una difesa posizionale. 

Errore  6  ‐  Estrapolare  opportuni  momenti  di  TECNICA  ANALITICA, finalizzati ad una serie di esercizi per il controllo orientato ed il giro palla, del tipo: esercizio a 3 giocatori, con una palla, in cui i 2 giocatori sistemati alle estremità dovranno passare la palla stessa al giocatore in mezzo che, in movimento, dovrà farla girare, dopo opportuno controllo orientato, a favore dei due compagni (figura 4). 

Figura 4

12

 I  due  giocatori  alle  estremità  saranno  sistemati  ad una distanza di  20‐30 metri circa. 

LE CONSIDERAZIONI ED  I CONSIGLI FINALI DEL DOCENTE DEL CENTRO STUDI  CALCIO  PERCHÉ  TU,  ISTRUTTORE,  POSSA  FAR  SVOLGERE L’ESERCIZIO NEL MIGLIORE DEI MODI 

Ritengo  che  le  esercitazioni  per  il  POSSESSO  PALLA  siano  di  fondamentale importanza già a partire dal ciclo della Scuola Calcio, vista la loro importanza sia  per  il  miglioramento  delle  qualità  tecniche  (in  condizioni  di  rapidità: trasmissione e controlli orientati) che delle qualità tattiche (principi di tattica individuale e collettiva). 

Con  l’utilizzo  di  queste  esercitazioni  i  bambini  acquisiranno  la  necessaria autostima, fiducia e sicurezza nella gestione della palla, imparando pian piano ad essere meno frenetici ed a non gettare via in continuazione  la palla senza alcuna logica di gioco. 

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Per questo motivo, le esercitazioni per il POSSESSO PALLA, tipo quella inserita in  questa  scheda,  dovranno  trovare  lo  spazio  necessario  all’interno  delle sedute di allenamento ed essere proposte con continuità e costanza.◊ 

     

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AAAPPPPPPUUUNNNTTTIII    


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