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CdS TPALL – Tecniche della Prevenzione nei
Luoghi e negli Ambienti di Lavoro
C.I. Diritto e psicologia
Psicologia Generale – 1 CFU
Lezione 1
Dott.ssa Maiolo M. Elisa
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Che cos’è la psicologia?
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Che cos’è la psicologia?
Etimologia della parola
Psicologia: psiche e logos.
Studio dell’anima (trad. latina di psiche).
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Nella seconda metà dell’Ottocento la psicologia si stacca
dalla filosofia speculativa per aprirsi alle metodologie
delle scienze naturali adottando criteri di
sperimentazione e quantificazione.
nasce la psicologia scientifica
(psiche= comportamento e funzioni mentali)
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Che cos’è la psicologia?
La psicologia può essere definita come lo
studio scientifico del comportamento
e
dei processi mentali
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Che cos’è la psicologia?
Comportamento
Azioni fisiche osservabili compiute da una persona
Processi mentali
Modi in cui sensazioni, percezioni, ricordi, emozioni,
pensieri, etc. guidano la nostra comprensione del mondo e
che caratterizzano un individuo
Esperienze interiori coscienti e inconsce
I processi mentali non si possono vedere o sentire – Pensieri, motivazioni, emozioni, etc.
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La psicologia può essere definita come lo
studio scientifico del comportamento e
dei processi mentali
Scientifico in quanto la risposta che cerca di dare si
avvale di una raccolta sistematica, di analisi di
dati osservabili oggettivamente e di spiegazioni
sul funzionamento della mente
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Cosa fa lo psicologo?
Studia questi argomenti scientificamente:
–Osserva attentamente il comportamento
–Conduce esperimenti controllati
Scopi
• Descrivere i comportamenti e i processi mentali
• Spiegare perchè questi comportamenti e processi
mentali avvengono
• Predire che cosa farà, come si comporterà una
persona in futuro
Classificazione SSD - MIUR
• M-PSI/01 PSICOLOGIA GENERALE
• M-PSI/02 PSICOBIOLOGIA E PSICOLOGIA
FISIOLOGICA
• M-PSI/03 PSICOMETRIA
• M-PSI/04 PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E
PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
• M-PSI/05 PSICOLOGIA SOCIALE
• M-PSI/06 PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE
ORGANIZZAZIONI
• M-PSI/07 PSICOLOGIA DINAMICA
• M-PSI/08 PSICOLOGIA CLINICA
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M-PSI/01
• Psicologia Generale • Competenze S.D. relative all'organizzazione del
comportamento e delle principali funzioni psicologiche
(percezione, emozione, motivazione, memoria,
apprendimento, pensiero, linguaggio) attraverso cui
l'uomo interagisce con l'ambiente ed elabora
rappresentazioni dell'ambiente e di se stesso.
Comprende altresì le ricerche psicologiche su la
coscienza, la personalità, la comunicazione e l'arte e le
competenze relative sia ai metodi e alle tecniche della
ricerca psicologica, sia ai sistemi cognitivi naturali e
artificiali e alle loro interazioni, sia alla storia della
psicologia. 10
M-PSI/02
• PSICOBIOLOGIA E PSICOLOGIA
FISIOLOGICA • Competenze S.D. concernenti lo studio dei fondamenti e
dei correlati biologici e fisiologici del comportamento e
delle funzioni percettive, cognitive ed emotive, nell'uomo
e negli animali, di più immediato interesse psicologico,
anche in relazione alle attività motorie e sportive.
In generale, comprende le competenze scientifico
disciplinari concernenti i rapporti tra strutture nervose e
attività psichica. Comprende anche le competenze
scientifico disciplinari relative ai metodi e alle tecniche di
studio caratteristici degli studi del settore.
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M-PSI/03
• PSICOMETRIA
• Il settore comprende le competenze scientifico
disciplinari specificamente riferite alla misura in
psicologia, alla teoria dei test psicologici e alle
applicazioni della matematica e della statistica alla
psicologia.
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M-PSI/04
• PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E
PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE • Competenze S.D. concernenti lo studio dei
comportamenti e delle principali funzioni psicologiche in
una prospettiva ontogenetica che ricopre non solo il
periodo dello sviluppo ma l'intero arco della vita; nonché
le competenze scientifico disciplinari relative ai metodi e
alle tecniche che caratterizzano detti ambiti di studio.
Comprende altresì le competenze scientifico disciplinari
relative allo studio e alle applicazioni delle conoscenze
sui processi psicologici più specificamente implicati nel
campo dell'educazione e dell'orientamento scolastico e
professionale. 13
M-PSI/05
• PSICOLOGIA SOCIALE • Il settore raggruppa le competenze scientifico disciplinari
relative alla comprensione delle relazioni tra processi ed
eventi collettivi e societari (ambientali, culturali,
comunitari, familiari, politici, economici, giuridici) e
processi psicologici sociali, individuali e di gruppo
(disposizioni, atteggiamenti, comunicazione, interazione,
ecc.) che influenzano il funzionamento dei sistemi e
sotto-sistemi sociali e da cui sono a loro volta influenzati.
Comprende altresì le competenze scientifico disciplinari
relative ai metodi e alle tecniche che caratterizzano tale
studi.
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M-PSI/06
• PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE
ORGANIZZAZIONI • Il settore comprende gli studi psicologici sul mondo
dell'economia, delle organizzazioni, del lavoro, del
tempo libero e dello sport e le applicazioni di tali
conoscenze volte sia a orientare il funzionamento dei
sistemi sociali, economici, produttivi, organizzativi,
ergonomici, sia a favorire la formazione, l'orientamento e
lo sviluppo di competenze e risorse individuali per tali
ambiti. Comprende anche le competenze scientifico
disciplinari relative ai metodi di studio e alle tecniche di
intervento che caratterizzano il settore.
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M-PSI/07
• PSICOLOGIA DINAMICA • Comprende le competenze scientifico disciplinari che
considerano da un punto di vista psicodinamico e
psicogenetico le rappresentazioni del sé, i processi
intrapsichici e le relazioni interpersonali (familiari e di
gruppo), nonché le competenze relative alle applicazioni
di tali conoscenze alla analisi e al trattamento del disagio
psichico e delle psicopatologie. Comprende altresì le
competenze scientifico disciplinari relative ai metodi e
alle tecniche che caratterizzano gli studi in quest'ambito
disciplinare.
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M-PSI/08
• PSICOLOGIA CLINICA • Comprende le competenze relative ai metodi di studio e
alle tecniche di intervento che, nei diversi modelli
operativi (individuale, relazionale, familiare e di gruppo),
caratterizzano le applicazioni cliniche della psicologia a
differenti ambiti (persone, gruppi, sistemi) per la
soluzione dei loro problemi. Nei campi della salute e
sanitario, del disagio psicologico, degli aspetti psicologici
delle psicopatologie (psicosomatiche, sessuologiche,
tossicomaniche incluse), dette competenze, estese alla
psicofisiologia e alla neuropsicologia clinica, sono volte
all'analisi e alla soluzione di problemi tramite interventi di
valutazione, prevenzione, riabilitazione psicologica e
psicoterapia. 17
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Cos’è la Psicologia Generale?
• Studia l’organizzazione del comportamento
e delle principali funzioni psicologiche
attraverso le quali l’uomo interagisce con
l’ambiente.
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Cos’è la Psicologia Generale
Le informazioni che provengono dal
mondo esterno, vengono percepite
(percezione), filtrate (attenzione) apprese
e memorizzate (memoria). Alcune di
queste arrivano alla coscienza, altre no e
e vengono elaborate inconsapevolmente.
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Cos’è la psicologia generale
Alcune vengono rielaborate in memoria e
contribuiscono a produrre altra conoscenza
(ragionamento, problem solving). Questo
complesso sistema di cose ci permette di
- e raggiungere degli scopi (motivazione) che ci
possono soddisfarre o meno (emozioni)
-muoverci all’esterno ed interagire (linguaggio e
comunicazione)
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I modelli teorici Cos’è un modello? quadro concettuale che si esprime attraverso un linguaggio
formalizzato e riconosciuto.
• Struttturalismo (Wundt e Titchener: fenomeni psichici vanno
scomposti nei loro elementi costitutivi, secondo metodo della chimica)
• Psicologia della forma (Gestalt)
• Psicologia dinamica (o del profondo che a partire da Freud
interpreta i processi mentali consci a partire da condizionamenti inconsci)
• Cognitivismo (pone al centro la mente del soggetto come agente
capace di elaborare e trasformare informazioni)
• Comportamentismo (risolve la totalità psichica nella condotta
osservabile)
Percezione
• Prima di definire la percezione definiamo
la SENSAZIONE.
• La sensazione è il processo mediante il
quale gli organi sensoriali raccolgono le
informazioni dall’ambiente e le
trasmettono al cervello dove vengono poi
elaborate.
• La percezione è il processo correlato,
mediante il quale il cervello seleziona,
organizza e interpreta le sensazioni.
• Non vi è una corrispondenza biunivoca tra
realtà interna e realtà esterna. Il mondo
interiore non è una semplice fotografia del
mondo esterno.
• ASSUNTO DI BASE DELLA
PSICOFISICA, che studia la relazione tra
le caratteristiche del mondo fisico e la
nostra esperienza psicologica di esse.
• Sensazione e percezione:
– Due processi ATTIVI.
– La sensazione è il primo atto di conversione
dell’energia in una versione “interna”, o
rappresentazione di essa.
– La percezione interpreta ed organizza le
sensazioni.
• La sensazione richiede la conversione
della energia in segnali psicologicamente
significativi: gli impulsi nervosi
(trasduzione).
• Per percepire uno stimolo è necessaria
una quantità di energia minima soglia
assoluta
– P.es: la fiamma di una candela a una distanza
di 50 Km in una notte chiara e buia
– Il ticchettio di un orologio a una distanza di
6m in un posto silenzioso….
• Soglia differenziale: la differenza di
intensità tra due stimoli necessaria per
comprendere che è avvenuto un
cambiamento, una differenza appena
individuabile.
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Soglia assoluta
• Vista: la fiamma di una candela a 50 km di distanza in
una notte buia
• Udito: il battito di un orologio a 6 metri circa in situazione
di quiete
• Olfatto: una goccia di profumo diffusa nell’intero volume
di 6 stanze
• Tatto: l’ala di una mosca che cade sulla guancia dalla
distanza di 1 cm circa
• Gusto: un cucchiaino di tè colmo di zucchero in circa 8
litri d’acqua
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La psicologia della Gestalt (Wertheimer, Koffka, Koehler)
La teoria della Gestalt (nascita 1912) propone due leggi
generali sullo studio dei fenomeni psichici:
1) I fenomeni psicologici, non solo quelli percettivi,
avvengono in un campo.
2) I processi, per quanto le condizioni lo permettano,
tendono a rendere lo stato del campo buono, nel
senso di tendere all’equilibrio delle forze presenti.
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• I Gestaltisti spiegavano I processi mentali (l’atto
percettivo, per es.) come un comportamento globale,
immediato e unitario che non era costituito dalla
semplice somma degli elementi in un tutto.
• Ciò che risulta importante per i gestaltisti non sono gli
elementi in sé di una configurazione, ma sono le
relazioni tra le unità che compongono la struttura,
quelle che venivano definite “qualità emergenti”.
Buona forma
PREGNANZA
PREGNANZA
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Esempio classico di differenza fra afferenza sensoriale e percezione
Stesso input ma percetti differenti che cambiano a seconda dell’obiettivo di
chi guarda o in base a fluttuazioni attentive. Percezione significato 38
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Naso
Capelli
Orecchio
Mento
Collo
Occhio
Cappello
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Naso
Occhio
dx Occhio
Sn
Bocca
Capelli
• I due piccoli quadrati grigi qui sotto sono
fisicamente uguali (cioè sono lo stesso
stimolo di colore), ma appaiono diversi,
uno più chiaro e uno più scuro. Ciò è
dovuto al fatto che i due quadrati sono
presentati su sfondi diversi e il sistema
visivo produce due diverse sensazioni di
colore. L’effetto prende il nome
di contrasto simultaneo.
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Regole principali di organizzazione dei dati percepiti
buona forma (la struttura percepita è sempre la più semplice);
prossimità (gli elementi sono raggruppati in funzione delle distanze);
somiglianza (tendenza a raggruppare gli elementi simili);
buona continuità (tutti gli elementi sono percepiti come appartenenti ad un
insieme coerente e continuo);
destino comune (se gli elementi sono in movimento, vengono raggruppati
quelli con uno spostamento coerente);
figura-sfondo (tutte le parti di una zona si possono interpretare sia come
oggetto sia come sfondo);
movimento indotto (uno schema di riferimento formato da alcune strutture
che consente la percezione degli oggetti);
pregnanza (nel caso gli stimoli siano ambigui, la percezione sarà buona in
base alle informazioni prese dalla retina).
La New Look on Perception
• La percezione è connessa con stati
emotivi, aspettative, bisogni e motivazioni
di un individuo.
• In questa prospettiva, l’attenzione si
rivolge alle condizioni che determinano la
soggettività del percepire, e che
modulano il suo concreto rapportarsi al
mondo
Bruner: l’esperimento della moneta
• 2 gruppi di bambini:
– Gr. 1 contesto socio-economico elevato
– Gr. 2 origini più umili
Si chiedeva ai b.i di individuare le dimensioni di
una moneta eguagliandone il diametro con
una macchia di luce proiettata.
La luce doveva eguagliare monete da 5 cent,
10 cent 25 cent e 50 cent.
Risultati
• Gr. 2: sopravvalutavano le dimensioni
delle monete con valore maggiore
• I risultati sembravano contrastare con la
Legge della tendenza centrale (tendenza a
considerare più piccole le monete grandi e
più grandi le monete piccole).
Interpretazione di Bruner
• Il valore attribuito della moneta attribuito a
livello soggettivo era diverso a seconda
dell’estrazione socio-economica dei
bambini.
• Con tale metafora ha inizio la New Look
on Perception.
• Secondo la NL le forme sono ancorate ai
bisogni e agli scopi degli individui.
• La percezione rappresenta un potente
indicatore del vissuto emotivo e
motivazionale dell’individuo.
La memoria
• È la capacità di fissare, conservare e
rievocare informazioni
Fasi dell’elaborazione
dell’informazione contenuta in
memoria
• Registrazione: entrata dell’informazione
• Ritenzione: immagazzinamento
dell’informazione
• Consolidamento: processo nervoso che
consente la conservazione della traccia
mnestica
• Recupero: richiamo alla mente della
traccia mnestica
È possibile suddividere la memoria
in: – Registro sensoriale (di durata effimera, da 0,25
a > 2 sec.)
– Memoria a breve termine: una specie di taccuino mentale sul quale vengono annotate le informazioni da veicolare (ad esempio i dati che fanno parte di un discorso che proponiamo al nostro interlocutore). Capacità di ritenzione di 20 minuti
– Memoria a lungo termine: consente di ricordare i dati più importanti per un periodo molto lungo, anche per tutta la vita (come ad esempio le informazioni che riguardano i momenti più salienti della nostra vita).
Ebbinghaus
• Primo studioso a occuparsi di memoria
• Condusse una serie di esperimenti (su se stesso) e arrivò alla definizione della CURVA DELL’OBLIO
• Effetto seriale (primacy e recency)
• Super-apprendimento
Esperimento delle sillabe senza
senso
• Per mettere in evidenza come procede nel
tempo l’oblio memorizzò alcune serie di
sillabe e misurò (dopo 20’, 1h, 9h, 1g,
etc…) la traccia mnestica.
• Notò che in un primo momento la memoria
calava rapidamente e che col passare del
tempo il decadimento diminuiva sempre di
più.
Effetto seriale (1)
• Gli individui, data una lista di sillabe, si
ricordano più facilmente le prime (per
effetto della ripetizione) e le ultime,
rispetto a quelle in posizione centrale.
Effetto seriale (2)
• Ci consente di avere informazioni sul
funzionamento della MBT e della MLT:
infatti, la memoria consente il
consolidamento dell’info nella MLT,
mentre l’effeto recency è dato dal fatto che
l’info è ricordata perché ancora presente
nella MBT.
Super-aprendimento
• Aumentando il numero delle ripetizioni, la memoria cresceva proporzionalmente.
• Tuttavia, si arrivava a un punto in cui la ripetizione non serviva più ad aumentare la memoria.
• Apprendimento distribuito: poco per volta in un certo tempo (lungo)
• Apprendimento massivo: tutto concentrato in poco tempo
• Per E. Apprendimento distrib. Più efficace di quello massivo.
Tecniche per la misurazione della
memoria
• Rievocazione
• Riconoscimento
• Riapprendimento
Rievocazione
• Il soggetto riporta alla coscienza delle info immagazzinate precedentemente
• Tre tipi di Rievocazione (Libera, Guidata, Seriale).
• Libera: riportare alla mente info senza tenere conta della sequenza o ordine della presentazione delle stesse.
• Seriale: in ordine
• Guidata: in ordine, ma con indizi.
Riconoscimento (1)
• Consiste nel presentare al soggetto una
serie di elementi e metterlo
successivamente nella condizione di dover
riconoscere tali elementi tra altri, detti
distrattori.
• Tre tipi (a scelta binaria, a scelta multipla,
continuo).
Riconoscimento (2)
• Scelta binaria: Viene presentato un
elemento per volta e il soggetto deve dire
se appartiene o meno alla lista.
• Scelta multipla: ogni elemento della lista
viene presentato insieme a 3-4 distrattori
• Continuo: ricompaiono anche gli elementi
presentati precedentemente
Riapprendimento
• È una tecnica grazie alla quale il materiale
appreso in precedenza, dopo un certo
periodo di tempo, viene riappreso una
seconda volta.
• Se il tempo del 2° apprendimento è
INFERIORE al precedente, allora vi era un
ricordo del 1° apprendimento.
Disturbi
• Amnesia
– Riduzione della capacità di registrare, ritenere e richiamare l’informazione di memoria
• A. Anterograda: compromissione della memorizzazione di eventi successivi al trauma cranico
• A. retrograda: compromissione della rievocazione di eventi e informazioni apprese prima del trauma cranico
Attenzione
• Processo di focalizzazione della
coscienza.
• La SELEZIONE è l’essenza
dell’ATTENZIONE
Teoria del Filtro di Braodbent
• L’attenzione agisce come un filtro tramite il quale vengono trasmesse solo le informazioni più importanti.
• Per B. la selezione dell’informazione avviene prima della elaborazione centrale, ovvero a livello della periferia sensoriale.
• L’informazione è veicolata dai canali sensoriali e l’attenzione opera come un filtro che si sovrappone e chiude alcuni canali e ne lascia aperti altri.
Fenomeno del cocktail party
(Cherry, 1953)
Cocktail party
• la nostra strana capacità di dirigere l’attenzione su una sola voce all’interno di una situazione in cui ci sono molte conversazioni contemporanee, come ad esempio ad una festa. Avrete in più occasioni notato che, anche se siamo impegnati a parlare con qualcuno, quando sentiamo pronunciare il nostro nome o una parola che ci interessa da qualcun altro, la nostra attenzione si dirige subito in quella direzione, facendoci perdere parte della conversazione in cui siamo coinvolti.
Treisman & Deutch
• Teoria del filtro attenuato
• Secondo gli autori la selezione avverrebbe
nella fase finale della elaborazione
centrale e non prima, perché ciò
implicherebbe un continuo impiego di
energie legate alla selezione
Teoria del filtro attenuato
• Il filtro selettivo non blocca totalmente gli
stimoli su cui non è concentrata
l’attenzione, ma li attenua.
• Se l’info è rilevante e importante, anche se
attenuata, entra nel processo cognitivo e
può essere ulteriormente elaborata.