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cenni di patologia

Date post: 08-Jul-2015
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BREVI CENNI SULLA PATOLOGIA Patologia significa letteralmente “studio della sofferenza” con riferimento all’esperienza soggettiva dello “star male” e al corrispondente concetto di “malattia”. Se lo “star male” è un’esperienza soggettiva, la “malattia” è, infatti, un concetto, derivato dallo studio scientifico con lo scopo di eliminare lo stato di sofferenza.
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Page 1: cenni di patologia

BREVI CENNI SULLA

PATOLOGIA • Patologia significa letteralmente “studio della sofferenza”

con riferimento all’esperienza soggettiva dello “star male” e al corrispondente concetto di “malattia”.

• Se lo “star male” è un’esperienza soggettiva, la “malattia” è, infatti, un concetto, derivato dallo studio scientifico con lo scopo di eliminare lo stato di sofferenza.

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LA PATOLOGIA(generale e speciale)

Per comprendere la Patologia e – in seguito -la Clinica, è necessario fare riferimento alla Biologia Generale, cioè la scienza che studia i fenomeni della vita comuni a tutti gli organismi viventi, nei loro aspetti di forma (morfologia), di funzione (fisiologia) e di interazione con l’ambiente in cui tali esseri viventi si trovano.

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RIPASSO IN BREVE: anatomia

• E’ lo studio della forma (morfologia) a partire da ciò che è visibile a occhio nudo, fino a ciò che è visibile solo con particolari strumenti e tecniche. Lo studio morfologico può essere attuato a livello MACROSCOPICO (a occhio nudo) e MICROSCOPICO (con la microscopia, ottica ed elettronica). Vedere le slide sull’anatomia.

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RIPASSO IN BREVE: fisiologia

• E’ lo studio delle funzioni (quando si parla di funzioni si fa sempre riferimento a modificazioni che si svolgono nel tempo) in condizioni normali. Definire ciò che è normale, rispetto a ciò che non lo è, può essere facile ma, talora, può essere problematico. Le funzioni normali (fisiologia) possono riferirsi a tutti i livelli studiati dall’anatomia, integrati fra loro in MODELLI concettuali che tengono ovviamente conto del trascorrere del tempo.

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• La Patologia Generale tratta le alterazioni che si possono verificare in qualsiasi tessuto e in qualsiasi organo, studiandone le cause (eziologia) e analizzando le modalità con cui tali cause agiscono (patogenesi), nonché i fenomeni generali (per esempio, la febbre) correlati a tali modalità. La PG studia anche tutti i fenomeni generali correlabili alle lesioni (per esempio, il meccanismo generale dell’infarto)

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Tipi di alterazioni studiate dalla Patologia Generale

• Le alterazioni studiate dalla patologia generale, chiamate anche “lesioni” appartengono a tre categorie:

–Alterazioni (lesioni) degenerative

–Alterazioni (lesioni) neoplastiche

–Alterazioni (lesioni) infiammatorie

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Alterazioni degenerative

• Si parla di “degenerazione” quando le cellule di un tessuto perdono le loro caratteristiche morfologiche e/o funzionali, con conseguente alterazione della normale funzione del tessuto e dell’organo coinvolto. Esempi: morte delle cellule nell’infarto del miocardio; perdita delle normali caratteristiche e morte in malattie croniche come la Demenza di Alzheimer e la malattia di Parkinson.

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Alterazioni neoplastiche

• Si parla di “neoplasia” quando a partire dalle cellule di un tessuto normale si sviluppano nuove cellule dotate di caratteristiche morfologiche e funzionali che non esistono normalmente. Le lesioni neoplastiche possono essere benigne (tendere a svilupparsi poco e a non disseminarsi) o maligne (si sviluppano molto e si disseminano in altri organi). Non esiste un confine netto fra “benignità” e “malignità”.

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Alterazioni infiammatorie

• Si parla di “infiammazione” quando i tessuti – a qualsiasi livello nell’organismo – producono particolari reazioni (acute se in tempo breve, croniche se in tempi lunghi) che hanno originariamente un significato difensivo ma che possono, quando non hanno successo, produrre dei danni ulteriori. Le caratteristiche macroscopiche delle infiammazioni acute sono: rossore, calore, gonfiore, dolore e lesione funzionale.

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EZIOLOGIA: studio delle cause delle lesioni

• Ciascuno dei tre tipi di lesioni (alterazioni) visti prima, può avere a sua volta tre tipi di cause: fisiche, chimiche, biologiche. Tali cause possono agire anche contemporaneamente.

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Le CAUSE delle lesioni

Cause fisiche (p. es. energia meccanica, elettrica, termica, radiante)

Cause chimiche (p. es. molecole chimiche che interferiscono con le normali funzioni, a breve e/o a lungo termine)

Cause biologiche (p. es. microrganismi come virus, protozoi e batteri; le cause interne all’organismo stesso, come le alterazioni genetiche, si definiscono biologiche intrinseche).

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PATOGENESI: la MODALITA’ DI AZIONE delle cause che danneggiano

• Una causa può produrre i suoi danni in modi caratteristici (anche a seconda del tessuto e dell’organo su cui agisce, dell’intensità con cui agisce, come pure in base ad altre caratteristiche del soggetto e dell’ambiente); per esempio:– l’elettricità produce sia calore che danneggia i tessuti, sia fenomeni che

disturbano la conduzione nervosa e la contrazione muscolare, con conseguenti effetti lesivi derivanti da due tipi di patogenesi.

– Un batterio può produrre una tossina che paralizza l’organismi (tetano, botulismo)

– Un virus può danneggiare un organo (poliomielite)– Una sostanza chimica può produrre alterazioni delle proteine della pelle (acidi

forti, per es.)

E così via: una causa interagisce sempre con l’organismo quando produce le lesioni che causano sofferenza (la cui concettualizzazione noi chiamiamo “malattia”): tale interazione è detta PATOGENESI ovvero “(modalità di) generazione della sofferenza”

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Patologia Speciale• Quando una lesione (degenerativa, neoplastica o

infiammatoria) si manifesta in un particolare organo – interferendo con le sue speciali funzioni - si entra nel campo della PATOLOGIA SPECIALE, che è dunque un’applicazione della patologia generale a specifici organi e apparati.

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La Patologia Speciale ci permette di definire le malattie (la malattia è un concetto;

lo “star male” è un’esperienza)

• Lesione + sede = malattia (definizione generale)

– Esempi:

• infiammazione + meningi = meningite

• Infiammazione + polmone = polmonite

• Neoplasia + esofago = neoplasia esofagea

• Degenerazione + corpo striato = Mal. Di Parkinson

• Eccetera

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La definizione di malattia si può perfezionare “aggiungendo” la causa

• Esempio (polmonite batterica):

–“POLMONITE” (= infiammazione polmonare) + “BATTERICA “(= derivante da infezione prodotta da batteri)

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La definizione di malattia può essere arricchita da particolari specificazioni:

• Esempi:

– Malattia ACUTA (che compare e decorre in un breve periodo di tempo): es. “polmonite batterica acuta”

– Malattia CRONICA (che decorre in un lungo periodo di tempo)

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Il “seguito” della patologia…

• È rappresentato dalla CLINICA (= diagnosi + terapia), che riassume in sé– l’arte di riconoscere il fenomeno biologico patologico

(patologia generale e speciale) attraverso la visita medica e le indagini di laboratorio e strumentali (DIAGNOSI)

– L’arte di intervenire per modificare il corso degli eventi patologici e ristabilire la “normalità” (TERAPIA) attraverso i farmaci, gli interventi chirurgici e d’altro genere.


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