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Centro Studi C.N.I. - 6 luglio 2018 · tori autonomi che, domani, si tramuterà in pensione....

Date post: 19-Jul-2020
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Centro Studi C.N.I. - 6 luglio 2018
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Page 1: Centro Studi C.N.I. - 6 luglio 2018 · tori autonomi che, domani, si tramuterà in pensione. All'indomani della richiesta del Consiglio nazionale dei commercialisti alle Casse di

Centro Studi C.N.I. - 6 luglio 2018

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 6 luglio 2018

Pagina I

RPT

Urta scuola di formazione per i professionisti tecniciItalia Oggi 06/07/18 P. 32 Simona D'Alessio 1

INCENTIVI ALLE PROFESSIONI

INCENTIVI AL CO-WORKING PER I PROFESSIONISTI TOSCANISole 24 Ore 06/07/18 P. 24 2

OPERE INCOMPIUTE

Opere incompiute: 647Italia Oggi 06/07/18 P. 30 Andrea Mascolini 3

ARCHITETTI

Architetti, più adempimenti e meno ricaviItalia Oggi 06/07/18 P. 32 Simona D'Alessio 4

CONSULENTI DEL LAVORO

CONSULENTI, TIROCINI TOPItalia Oggi 06/07/18 P. 32 DAMIANI MICHELE 5

CONTRATTI PUBBLICI

Gare, concorrenti senza segretiItalia Oggi 06/07/18 P. 37 Andrea Iviascolini 6

COPYRIGHT

L'Europarlamento «boccia» le nuove regole sul copyrightSole 24 Ore 06/07/18 P. 3 Alberto Magnani 7

GARE PUBBLICHE

L'Osservatorio Oice/lnformatelItalia Oggi 06/07/18 P. 30 9

IMMOBILI

Immobili abusivi da demolireItalia Oggi 06/07/18 P. 30 Matteo Barbero 10

GLI IMMOBILI ABUSIVI VANNO DEMOLITI. STOP ALLA "SANATORIA" DELLA CAMPANIASole 24 Ore 06/07/18 P. 24 LATOUR GIUSEPPE 11

INNOVAZIONE

Razzi italiani per i turisti dello spazio Branson sceglie l'hi-tech puglieseCorriere Della Sera 06/07/18 P. 25 12

INVESTIMENTI

«Investimenti Pa per salvare l'euro»Sole 24 Ore 06/07/18 P. 5 Gianni Trovati 14

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L'APPELLO ALLE CASSE DI PREVIDENZA DI ZAMBRANO (RTP)

Una scuola di _ forma ione per i professionisti tecniciUna scuola di formazioneper professionisti dell'areatecnica, finanziata dagliEnti previdenziali nei qualigli iscritti agli albi versano icontributi, che innalzi il li-vello delle competenze «inun mercato che cambia»,rivelandosi «sempre piùesigente». E che abbia po-sitive ricadute sui redditi e(di conseguenza) sul rispar-mio accantonato dai lavora-tori autonomi che, domani,si tramuterà in pensione.All'indomani della richiestadel Consiglio nazionale deicommercialisti alle Cassedi previdenza (la Cnpadcdei dottori commercialistie la Cnpr dei ragionieri) disovvenzionare una societàdi software a misura di ca-tegoria per non dipenderepiù da soggetti esterni (siveda ItaliaOggi di ieri), è ilpresidente degli ingegneriitaliani a lanciare un appel-lo, affinché una quota di risorse delleCasse i cui associati gravitano nell'orbi-ta della Rete delle professioni tecniche(Rtp) possa esser investita in iter for-mativi « ad hoc» e, soprattutto, « di qua-lità»: è solo così, sono state le parole diArmando Zambrano, intervenuto ieri aRoma all'VIII congresso degli architetti,che «possiamo andare verso l'obiettivodella certificazione delle competenze»,creando figure «adatte a un mercatolavorativo in costante variazione». E,nel contempo, i progressi nell'eserciziodell'attività professionale e l'incremen-to del giro d'affari degli esponenti dellevarie categorie della Rtp (architetti,

chimici, dottori agronomie forestali, ge-ologi, geometri, ingegneri, periti agrari,periti industriali e tecnologi alimenta-ri), «come è facile dedurre, terranno inpiedi le stesse Casse» previdenziali pri-vate d'appartenenza, sollecitate pure,con l'occasione, a «dare una mano» alcentro studi della Rete, «attualmenteinteramente pagato dal Consiglio na-zionale degli ingegneri».Per sciogliere, inoltre, alcuni «modi» pro-cedurali (evidenziati anche dalla guidadegli architetti, Giuseppe Cappochin, aproposito del codice dei contratti pub-blici, delle stazioni appaltanti e della«necessità della centralità della proget-

tazione»), Zambrano si è detto convintodell'importanza di «rispolverare quelprincipio di sussidiarietà » , col quale iprofessionisti potrebbero supportarela pubblica amministrazione , «convo-cando, finalmente , il tavolo» ideato nelquadro del «Jobs act del lavoro auto-nomo» (legge 81/2017), rimasto lette-ra morta. «Sono scadute, senza esserdiventate provvedimenti attuativi, ledeleghe di questa normativa . Mi sem-bra opportuno rilanciare , perciò, queltavolo , iniziando , nei prossimi giorni»,ha concluso, a «dialogare con il nuovogoverno».

Simona D'Alessio

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Rpt Pagina 1

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jPagina 24

ui(/ ' Foglio i

SPAZIO PROFESSIONISTI

INCENTIVI AL CO-WORKINGPER I PROFESSIONISTI

TOSCANI

La Regione Toscana supportala creazione di percorsi im-prenditoriali incentivandoil coworking, quale stile la-

vorativo innovativo e "smart", chenella condivisione di un ambientedi lavoro stimola e favorisce un'at-tività di auto imprenditorialità e dilavoro autonomo. Il coworking,che la Regione incentiva dal 2014,favorisce le relazioni e lo scambiodi idee, attività fondamentali perchi svolge un lavoro cognitivo e lofa attraverso la libera professione.Al contempo, è vantaggioso dalpunto di vista economico, poichépermette di usufruire di una po-

IL BANDO TOSCANA

PROGRAMMAPorFse 2014-2020ISTITUZIONERegione Toscana, DirezioneIstruzione e formazioneSCADENZAPer il 2015 dal 1o al 31 luglio e dal1° al 31 dicembre;per il 2019 dal 1° al 3o aprile edal 1° al 31 dicembre;per il 2020 dal 1° al 3o aprile edal 1° al 31 dicembre.DOTAZIONE FINANZIARIA400.987 6 per le annualità 20152019 2020, di cui 200.987 sonoriservati a professionisti di etàfino a 4o anni non compiuti.DIMENSIONE CONTRIBUTOL'importo massimo del voucherè pari a 3.500 e, di cui; fino amassimo 3.000 € per le spesedi affitto della postazione dicoworking; fino a massimo soo€ per le spese di viaggio, vitto ealloggio, qualora sia previstauna collaborazione presso unospazio di coworking all'esteronei paesi della UE o in un'altra

stazione di lavoro senza doverepagare l'affitto di un intero locale.

L'iniziativa si inserisce nel con-testo di Giovanisì, il progetto re-gionale per l'autonomia dei gio-vani. Il sostegno fornito dalla Re-gione si concretizza nell'assegna-zione di un contributo a fondoperduto sotto forma di voucher asupporto dell'auto-imprendito-rialità e del lavoro autonomo, checopre l'accesso agli spazi di co-working di cui all'elenco qualifi-cato regionale per le annualità2018, 2019 e 2020.

A cura di Confprofessioni

regione italiana, durante ladurata del contratto di affitto.BENEFICIARILiberi professionisti, senzalimiti di età, titolari di partita IVAda non più di 12 mesi alla data dipresentazione della domanda,residente e/o domiciliati inToscana, appartenenti a unadelle seguenti tipologie: iscrittiad albi di ordini e collegi; iscrittiad associazioni; iscritti allaGestione Separata dell'INPSDURATA .I voucher copre le spese perl'affitto della postazione da s,amassimo 12 mesi.NOTE'La candidatura deve esseretrasmessa tramitel'applicazione "PresentazioneFormulario on line perinterventi individuali"[email protected]. [email protected] verde soo 098 719. Perproblemi tecnici 800 688 306

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Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Incentivi alle professioni Pagina 2

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RIDUZIONE DEL 14% RISPETTO AL 2016

Opere incompiute: 647Nel 2017 si sono ridotte del 14% le opere pubbliche in-compiute, passate dalle 752 del 2016 alle 647 dello scorsoanno; serviranno quasi 4 miliardi per completarle. E quantoemerge dalla lettura dell'aggiornamento (al 31 dicembre2017) dell'anagrafe delle opere incompiute gestita dal mi-nistero delle infrastrutture e trasporti ai sensi dell'articolo44-bis del decreto legge 201/2011 (convertito nella legge214/2011), attraverso il dipartimento per le infrastrutturee gli affari generali del ministero (per le opere nazionali) egli osservatori regionali dei contratti pubblici o altri ufficiregionali a ciò preposti (per le opere regionali e di interesselocale). Il dato complessivo viene rilevato dal Simoi, Sistemainformatico di monitoraggio delle opere incompiute del di-castero di Porta Pia che lo scorso anno aveva visto oltre 750opere incompiute, definite tali dal regolamento attuativodella norma del 2011 in presenza delle seguenti condizio-ni: mancanza di fondi, cause tecniche che ne impediscanol'ultimazione, sopravvenienza di nuove norme tecniche odisposizioni di legge, fallimento dell'impresa esecutrice, orecesso dal contratto per motivi legati a infiltrazioni ma-lavitose, o infine «mancato interesse al completamento daparte del gestore».In raffronto al 2016 il dato complessivo registra quindi unariduzione del numero delle opere incompiute che passanoda 752 a 647 (un miglioramento quantificabile nel 14%in meno rispetto al 2016; in termini assoluti si tratta di105 opere in meno). Il dato è in continuità con quello delloscorso anno confermando una ripresa a completamentodelle opere, già registrata lo scorso anno.In prospettiva la situazione dovrebbe ulteriormente miglio-rare dal momento che a valle dell'attuazione della disciplinain materia di programmazione dei lavori pubblici è stataprestata particolare attenzione al tema del completamentodelle opere incompiute.In particolare, infatti, in base al decreto del ministero delleinfrastrutture e dei trasporti 16 gennaio 2018, n. 14 conte-nente il «Regolamento recante procedure e schemi-tipo perla redazione e la pubblicazione del programma triennaledei lavori pubblici, del programma biennale per l'acquisi-

zione di forniture e servizi edei relativi elenchi annualie aggiornamenti annuali»(entrato in vigore a finemarzo), le stazioni appal-tanti devono dare prioritàai lavori di completamentodelle opere incompiute.Tornando ai dati le regio-ni che hanno ridotto mag-giormente il numero delleopere non terminate sono ilPiemonte (-50%), il Veneto(-44%) la Toscana (-40%)e la Puglia (- 37%); la pro-vincia autonoma di Trento,passando da tre a un'operaincompiuta ha segnato lamigliore performance as-soluta (-66,7%). In terminiassoluti è la Sicilia, con 162opere (tre in più del 2016,per un totale di quasi unquarto del totale nazionale)a detenere il non invidiabi-le primato delle incompiute(saranno necessari oltre 480milioni per completarle), se-guita dalla Puglia che, siapure con una forte riduzio-ne, rimane comunque a 54opere. Complessivamentedai dati ministeriali emer-ge che ci vorranno 3, 982miliardi per arrivare, neltempo, alla completa rea-lizzazione di quanto rimane«in sospeso» da molti anni.

Andrea Mascolini-© Riproduzione riservata-

Opere incompiute Pagina 3

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Architetti , più adempimenti e meno ricaviArchitetti (con altri lavoratori autonomi

ed imprese ) subissati da «una produzionelegislativa elefantiaca», laddove, nel con-tempo, si affastellano adempimenti e più«pesanti» procedure, mentre i ricavi ingra-nano la retromarcia . E disponibili a bussarealle porte del governo , mettendo sul tavolola «esigenza strategica» di «costruire sulcostruito», invocando «l'elaborazione diun piano d 'azione nazionale per le cittàsostenibili , accompagnato da un program-ma decennale di finanziamento strutturaleper la progettazione e attuazione di inter-venti» orientati a «tutelare l'ambiente e ilpaesaggio , a favorire la coesione sociale»,nonché a «migliorare la qualità abitativa».E per bocca del presidente del Consiglionazionale della categoria Giuseppe Cap-pochin che gli architetti italiani , che ieri aRoma hanno vissuto l'apertura del loro VIIIcongresso nazionale (a dieci anni dalla pre-cedente assise, a Palermo), hanno espressoidee e suggerito soluzioni alle istituzioni,

chiedendo, tra l'altro , «con forza» che i pro-getti delle opere pubbliche «non venganopiù assegnati sulla scorta del fatturato de-gli studi escludendo , per i progetti più im-portanti , il 98% degli studi di architettura,bensì attraverso concorsi di progettazionein due gradi, aperti , in quanto unica moda-lità che risponde ai principi di trasparenza,libera concorrenza , pari opportunità, rico-noscimento del merito», per «permetteredi selezionare il progetto» più adeguato,ha precisato.

A dar man forte, insieme alla presiden-te del Cup (Comitato unitario delle pro-fessioni) Marina Calderone (che ha postol'accento sul valore , sociale ed economico,delle professioni intellettuali nel paese), ilvertice dell 'Anac (Autorità nazionale an-ticorruzione ) Raffaele Cantone: «La cen-tralità della progettazione», che sta «moltoa cuore» agli architetti , «consente di farebene i lavori pubblici».

Simona D'Alessio

G,nnulruli.lirurini Inp

Architetti Pagina 4

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Pagina 32

Foglio i

I numeri riportati dalla Fondazione sui praticantati da loro attivati

Consulenti , tirocini topIl 56% lavora a 6 mesi dalla fine dello stage

DI MICHELE DAMIANI

Itirocini promossi dai con-sulenti del lavoro sono piùefficaci rispetto alla me-dia nazionale. A sei mesi

dalla fine dei praticantati at-tivati da consulenti delegatidella Fondazione lavoro, in-fatti, risultano occupati pocomeno del 60% dei tirocinanti,una percentuale superioredel 17% rispetto alla mediaitaliana. Negli ultimi cinqueanni, i consulenti del lavorohanno, in questo modo, creatocirca 45 mila posti di lavoro.È quanto emerge dall'indagi-ne condotta dall'Osservatoriostatistico dei consulenti dellavoro, in collaborazione conil ministero del lavoro e dellepolitiche sociali, dal titolo «itirocini di Fondazione lavoroe l'inserimento occupaziona-le». «Il rapporto riporta i tassidi inserimento delle totalitàdei tirocini svolti in Italia,che fanno segnare in tutti glianni e in tutti i periodi os-servati, valori inferiori di al-meno dieci punti percentualirispetto alle performance dei

tirocini di Fondazio-ne lavoro», si leggenella nota diffusadal Consiglio nazio-nale.

A livello generale,il numero dei tiroci-ni attivati in Italiada tutti i soggettiautorizzati è cre-sciuto negli ultimicinque anni, passan-do dai circa 200 milaattivati nel 2013 ai356 mila del 2017.Al dato 2017 supe-ra i livelli registratinel 2015 (339.309),anno in cui, con ilprogramma Garan-zia giovani promos-so dal ministero del

Le forme di contratto attivate

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lavoro, il tirocinio è stato ilprincipale strumento di poli-tica attiva per fronteggiare ladisoccupazione giovanile e inparticolare il tasso di Neet»,affermano dal Consiglio na-zionale. Anche i tirocini pro-mossi dalla Fondazione sonoaumentati anno per anno:sono complessivamente piùdi 90 mila quelli attivati ne-

gli ultimi cinque anni. Traquesti, 44.482 hanno creatouna opportunità occupa-zionale entro sei mesi daltermine (56,9%). Il 56% si ètrasformato in un rapporto dilavoro a carattere permanen-te (22,1% a tempo indetermi-nato e il 33,9% di apprendi-stati). Il 38,2% ha avuto comeprimo esito occupazionale un

contratto a tem-po determinato eil restante 5,8%altre tipologiecontrattuali. Ilsettore in cui siè svolto il tiroci-nio influisce sulleopportunità oc-cupazionali chesi possono crea-re. L; ambito conle performancemigliori è quel-lo industriale,con ritorni del62,1%. Secondoposto per istru-zione e sanitàprivata (59,6%).A livello naziona-le si registrano

differenze sui tassi di inse-rimento tra il Nord e il Sud.«Nelle regioni del Mezzogior-no il livello di occupazionepost tirocinio è molto infe-riore alla media nazionale»secondo il report. Biella ri-sulta la provincia con il tassopiù elevato (75% di ingressi),mentre Isernia ha il tasso piùbasso (29,2%).

Ritaglio stampa ad uso esclusivo dei destinatario, non riproducibile.

Consulenti del lavoro Pagina 5

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Regolamento clellAiltorit't arrticorruzior,e sul casellario irrforrriatico del conti atti pubblici

Gare, concorrenti senza segretiobbligo per le stazioni appaltanti di riferire all'Anac

Pagina a curaDI ANDREA MASCOLINI

Un concorrente a unagara d'appalto potràvisionare le posizionidi tutti gli altri con-

correnti durante lo svolgimen-to della procedura. E quantoprevede il regolamento dell'Au-torità nazionale anticorruzio-ne (Anac) di cui alla delibera6 giugno 2018, pubblicata il 28giugno sulla Gazzetta Ufficialeentrato in vigore il giorno suc-cessivo.

Il regolamento attual'articolo 213, comma 10 delcodice dei contratti pubblici,disposizione che attribuisceall'autorità il compito di gesti-re il casellario informatico deicontratti pubblici di lavori, ser-vizi e forniture, istituito pres-so l'Osservatorio della stessaAnac e che deve contenere tut-te le notizie, le informazionie i dati relativi agli operatorieconomici con riferimento alleiscrizioni previste dall'articolo80. Nel casellario informaticopotranno essere annotate le in-formazioni concernenti l'esclu-

sione dalle gare, ovvero altrifatti emersi nel corso di esecu-zione del contratto che in pre-cedenza le stazioni appaltantie gli altri soggetti detentori ditali informazioni (ivi compre-se le procure della Repubblica)avranno comunicato ad Anac.

La norma del codice in-dica, inoltre , che l'Autoritàstabilisce le ulteriori informa-zioni che devono essere presen-ti nel casellario ritenute utili aifini della tenuta dello stesso,della verifica dei gravi illecitiprofessionali di cui all'articolo80, comma 5, lettera c) del codi-ce, dell'attribuzione del ratingdi impresa di cui all'articolo 83,comma 10 del codice, o del con-seguimento dell'attestazione diqualificazione di cui all'articolo84 del decreto 50/2016.

L'Autorità dovrà poi assi-curare il collegamento delcasellario con la banca dati dicui all'articolo 81, che è quelladenominata banca dati nazio-nale degli operatori economici,gestita dal ministero delle in-frastrutture e dei trasporti.

Sono tre le parti princi-pali in cui si articola il re-

golamento: trasmissione dellenotizie e delle informazioni chele stazioni appaltanti, le Soa(Società organismi di atte-stazione) devono comunicareall'Anac; procedimento di an-notazione delle notizie e delleinformazioni sul casellario eaggiornamento di quanto an-notato, anche in relazione agliesiti del contenzioso. Premessoche tutte le comunicazioni do-vranno essere gestite tramitePec, il regolamento prevede cheil casellario sia articolato in tresezioni distinte in base al livellodi accessibilità. La sezione A ad

accesso pubblico che contiene idati relativi alle attestazioni diqualificazione rilasciate dalleSoa alle imprese di costruzio-ni e le notizie relative alle Soa;la sezione B riservata alle Soae alle stazioni appaltanti maanche agli operatori economicidestinatari del provvedimentodi annotazione e la sezione Criservata alla sola Anac.

Nel regolamento si pre-vede la possibilità per glioperatori economici, per ognigara, di accedere alla sezioneB (riservata alle Soa e alle sta-zioni appaltanti) attraverso ilCig (Codice identificativo gara)dalla data di scadenza dellapresentazione delle offerte efino alla data di pubblicazionedel provvedimento di esclusio-ne o di ammissione alla gara aisensi dell'articolo 29 del codice,«per visionare la posizione ditutti i partecipanti».

Per il resto il regolamen-to si applica alle imprese dicostruzioni, in quanto funzio-nali alla qualificazione Soa, maanche gli altri operatori econo-mici in caso di annotazione sulcasellario dei provvedimentisanzionatori adottati dall'Anacnei casi di «falsa dichiarazioneo falsa documentazione nelleprocedure di gara e negli af-fidamenti di subappalto». Lestazioni appaltanti hannol'obbligo di dare comunica-zione ad Anac entro 30 gior-ni dalla conoscenza dei fatti odelle circostanze rilevanti aifini dell'esclusione del concor-rente. Il regolamento prevedeanche come dovrà svolgersi ilprocedimento, in contraddit-torio, con l'operatore economi-co coinvolto.

Spec iale appaltiTutti i venerdì una pagina

nell 'inserto Enti LocaliE una sezione dedicata su

www.italiaoggi .it/specialeappalti

Contratti pubblici Pagina 6

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L'Europarlamento «boccia»le nuove regole sul copyrightRegole Ue. Respinto con 318 no e 278 sì l'avvio dei negoziati, esame a settembre. Riforma a rischioSalvini: non passa il bavaglio alla Rete - Di Maio: nessuno si può permettere di silenziare il web

Alberto Magnani

Dal nostro inviato

STRASBURGO

La riforma del copyright è rimanda-ta. In teoria a settembre, nei fatti adata da destinarsi. Il Parlamentoeuropeo, riunito in plenaria a Stra-sburgo, ha respinto ieri (con 318 no,278 sì, 31 astensioni) l'avvio dei ne-goziati per la proposta di direttivasul digital single market, nota piùche altro per le sue misure sul dirit-to d'autore. Il testo verrà discussoalla prossima plenaria, ma i tempi sifanno più risicati: a maggio 2019 Sitorna alle urne e la proposta rischiadi arenarsi su nuove modifiche,senza arrivare neppure a una fase diprima lettura che consentirebbe lo"slittamento" della procedura alparlamento che sarà eletto la pros-sima primavera.

Il respingimento è stato accoltoda un boato, un segnale delle tem-peratura (e delle frizioni) interneagli stessi gruppi politici. A ecce-zione del Partito popolare europeo,più sbilanciato per la riforma, lamappa delle votazioni mostra unadistribuzione trasversale di sì e noall'interno di Socialdemocratici,Alde e altre formazioni. I voti sfa-vorevoli dei nostri eurodeputati co-prono l'intero arco parlamentare,da IsabellaAdinolfi (Cinque stelle)a Mario Borghezio e Mara Bizzotto(Lega), passando per Elly Schlein eFlavio Zanonato (Possibile, Libe-ri&Uguali). In Italia è arrivatal'esultanza dei vicepremier MatteoSalvini («Respinto un bavaglio allaRete e Facebook») e Luigi Di Maio(«Segnale chiaro: nessuno si devepermettere di silenziare la rete»). AStrasburgo sono sempre Lega e

Cinque stelle afesteggiare.«Questaè una vittoria. Nessuno contesta ildiritto degli autori di essere tutela-ti, ma questa direttiva va discussaed è quello che faremo a settem-bre» dice l'europarlamentare Adi-nolfi (Cinque stelle) al Sole-240re,appena uscita dal voto. "Discussa"o affossata, visti i tempi? «Speria-mo migliorata - risponde - Sarebbetriste perdere tutto il lavoro fattofinora. Il principio è giusto».

I malumori sulla proposta di di-rettiva, risalente al 2016, sono statiinnescati da due emendamenti ap-provati dalla Commissione giuridi-ca dell'Europarlamento lo scorso20 giugno. Il primo, l'articolo 11,prevedeva l'obbligo di retribuire glieditori per i contenuti diffusi daglioperatori di rete (garantendo il di-ritto di «ottenere una giusta e pro-porzionata remunerazione perl'uso digitale delle loro pubblica-zioni dai provider di informazioni(le piattaforme già citate sopra,ndr)») Il secondo, l'articolo 13, isti-tutiva quello che è divenuto notocome upload filter: un "filtro" chedovrebbe essere garantito dallepiattaforme online, come Google oYouTube, per bloccare i contenutiprotetti da copyright che vengonocaricati senza aver concordato unalicenza. Tradotto nella pratica, sisarebbe imposto alle aziende Webdi «intraprendere, in cooperazionecon i detentori dei diritti, misureappropriate e proporzionate cheportino alla non disponibilità di la-vori o altri argomenti che infranga-no il diritto d'autore o diritti corre-lati». Per il fronte del no, più robu-sto delle attese, si sarebbe trattatosolo del pretesto per avviare una"macchina della censura" a benefi-

cio di editori e produttori, magarisotto la sorveglianza di governi ecolossi tech.

Peri deputati favorevoli si parla-va invece di misure a tutela dellacreatività, come antidoto alla proli-ferazione indiscriminata (e gratui-ta) di contenuti prodotti dal lavorointellettuale di altri.

«Dobbiamo difendere la creativi-tà degli europei» ha cercato di ripe-tere fino all'ultimo Axel Voss, il de-putato popolare tedesco che ha fir-mato la risoluzione. Nel suo mirinoci sono gli stessi «gruppi dell'inter-netcapitalismo» che hanno fattosentire il proprio peso sul voto. Sututti aziende come Facebook Goo-gle (che ha scritto alle aziende fi-

nanziate con la Digital news initia-tive) ma anche interlocutori che nonci si aspetterebbe di vedere additatifra le "lobby" del Web. Una fra quel-le più bersagliate di commenti èWikipedia Italia, l'enciclopediaonline che ha scioperato contro ladirettiva oscurando la sua pagina.«Anche se le enciclopedie non rien-trano, bastava leggere» si lamenta-va già alla vigilia Laura Costa, depu-tata Pd. Comunque vada se ne par-lerà a settembre, anche se diversiparlamentari sembrano scettici al-l'idea di far approvare una direttiva- quasi - nuova in meno di nove me-si. Wikipedia, nel frattempo, è tor-nata online.

:J RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'economia della cultura in Italia

Incidenza dei mercato della cultura in Italia per valore aggiuntoall'economia e occupazione . Dati assoluti e incidenza % per settore

VOLUME Di AFFARI OCCUPATI

Dati in milioni di € Dati in migliaia

TOTALE ECONOMIA 1.537.223

DI CUI SISTEMA PRODUTTIVO

CULTURALE E CREATIVO 92.250

6%

25.097,1

C ti d i 2 2 2 3rea ve r ven , ,

02 2 1 9Industrie culturali , ,.... ................. ............... ..... ...... .............

Industrie creative 0,9E l'o n

Performing arts 0,5 0,6 .

Patrimoniostorico -artistico

0,2 1 0,21

Fonte: Unioncamere, Fondazione Symbola, 2018

Nel mirinol'articolo 11:prevedel'obbligo diretribuiregli editoripericontenutidiffusi dallepiattaforme

415MILIARDIDI EUROÈ il valoreaggiunto annuoche potrebbevenir generatonell'economiaeuropea creandoil Mercato unicodigitale, secondole stime dellaCommissione

Copyright Pagina 8

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L'Osservatorio Oicellnformatel sullegare pubbliche di ingegneria e architet-tura ha diffuso le anticipazioni dei datidi giugno 2018. Cresce il valore messoin gara nel primo semestre del 2018, macala leggermente il numero, complessiva-mente sono stati pubblicati 1.552 bandidi sola progettazione per un valore di269,5 milioni di euro: -2,9% in numeroe +10,3% in valore sui primi sei mesidel 2017. I bandi di sola progettazionein giugno sono in forte crescita rispettoa maggio: risultano bandite 229 gare,per un valore di 66,4 milioni di euro.Rispetto al precedente mese di maggio ilnumero cresce del 15,1% e il valore del218,7%. Anche il confronto con giugno2017 è positivo.

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Gare pubbliche Pagina 9

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La Corte costituzionale ha bocciato le disposizioni approvate dalla, regione Campania

Immobili abusivi da demolireAnche quando sono entrati nel patrimonio comunale

DI MATTEO BARBERO

Gli immobili abusividevono essere de-moliti anche quandosono entrati nel patri-

monio dei comuni, che possonodecidere di conservarli solo inpresenza di prevalenti interes-si pubblici e sempre che nonsiano in contrasto con l'assettourbanistico, ambientale o conil rispetto dell'assetto idroge-ologico. Si tratta di una valu-tazione che deve essere svoltacaso per caso e che non puòrappresentare l'esito normaledel procedimento. Alla luce diquesto principio fondamenta-le nel Testo unico sull'edilizia(dpr 380/2001) e riconducibi-le alla materia «governo delterritorio» (art. 117, comma 3,Cost.), la Consulta, con la sen-tenza n. 140 depositata ieri(relatrice Silvana Sciarra), hadichiarato incostituzionali ledisposizioni della legge dellaregione Campania n. 19/2017,che consentiva in termini assaipiù ampi la conservazione del-le opere sottratte ai privati chenon abbiano adempiuto all'or-dine di demolizione. Secondola Corte, infatti, il legislatorestatale, «in considerazione del-la gravità del pregiudizio reca-to all'interesse pubblico» dagliabusi urbanistico-edilizi, neha imposto la rimozione, con ilconseguente ripristino dell'or-dinato assetto del territorio,«in modo uniforme in tutte le

regioni». Al contrario, la leggeregionale campana consentivadi conservarli in una pluralitàdi casi rimessi alla valutazio-ne dei singoli comuni. In talmodo, secondo i giudici delleleggi, questo diventata l'«esitonormale» di una procedura che,invece, deve tendenzialmenteconcludersi con la demolizionedel manufatto. Si tratta di unaregola che conosce una sola ec-cezione, allorché, tenuto contodi tutte le circostanze del caso,vi sia uno specifico interessepubblico prevalente rispettoal ripristino della conformitàdel territorio alla normativaurbanistico-edilizia, e sempreche la conservazione non con-trasti con rilevanti interessiurbanistici, ambientali o dirispetto dell'assetto idrogeolo-gico. Il «disallineamento» delladisciplina regionale rispetto alprincipio fondamentale del-la legislazione statale finiscecon intaccare e al tempo stes-so sminuire l'efficacia anchedeterrente del regime sanzio-natorio dettato dallo stato, lacui funzione essenzialmenteripristinatoria non ne escludel'incidenza negativa nella sferadel responsabile». L'effettivitàdelle sanzioni, ha osservatola Corte, risulterebbe «ancorapiù sminuita nel caso di specie,in cui l'interesse pubblico allaconservazione dell'immobileabusivo potrebbe consisterenella locazione o nell'aliena-zione dello stesso all'occupan-

te per necessità responsabiledell'abuso». In tal caso, l'illecitourbanistico-edilizio si tradur-rebbe in un vantaggio per iltrasgressore.

Messa alla prova. Da se-gnalare anche la sentenza n.141 che ha dichiara l'illegitti-mità costituzionale dell'art. 517del codice di procedura penale,nella parte in cui, in seguitoalla nuova contestazione diuna circostanza aggravante,non prevede la facoltà dell'im-putato di richiedere al giudicedel dibattimento la sospensio-ne del procedimento con messaalla prova. La richiesta dei ritialternativi infatti costituisceuna modalità, tra le più qua-lificanti, di esercizio del dirittodi difesa e si determinerebbeun contrasto con il principiodi uguaglianza posto dall'art.3 Cost. se si dovesse riconosce-re tale facoltà solo nel caso incui gli elementi alla base dellacontestazione suppletiva era-no già presenti al momento incui la richiesta avrebbe dovutoessere presentata e non anchequando essa non ha potutoessere esercitata a suo tempoper l'errore compiuto dal pub-blico ministero.

Le sentenzesul sito www.

ta1iaoggi.it/docu-menti-italiaoggi

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D Sole28

0IS Pagina 24Foglio i

Gli immobili abusivi vanno demolitiStop alla «sanatoria» della CampaniaCORTE COSTITUZIONALE

Per la Consultala rimozione dei beniresta l'opzione prioritaria

Giuseppe Latour

Stop alla sanatoria edilizia fai-da-tedella Regione Campania. La Con-sulta, con la sentenza 14o deposita-ta ieri, ha dichiarato incostituziona-li le disposizioni della legge regio-nale n.19/2o17 in materia di conser-vazione degli immobili abusiviacquisiti al patrimonio dei comuni.

Il tema, molto delicato in Campa-

nia, è quello dell'abusivismo di ne-cessità. Sfumata l'ipotesi di una re-golazione nazionale, la Regioneaveva varato una sua norma nellaquale si lasciava intravedere lapos-sibilità di «misure alternative allademolizione». Di fatto, qualcosa divicino a un condono. Perché ai Co-muni veniva data la possibilità divalutare, caso per caso, se al postodella demolizione non fosse meglioprocedere ad acquisire l'immobileal patrimonio dell'amministrazio-ne. Eventualmente riassegnandoloagli stessi occupanti, dietro paga-mento di un canone.

Alla Corte costituzionale questaimpostazione non piace. Gli immo-bili abusivi, una volta entrati nel pa-

trimonio dei comuni, devono esseredemoliti e solo in via eccezionaleconservati. In altre parole, la Cam-pania ha operato un'inversione ri-spetto all'assetto previsto dal Testounico edilizia: la rimozione deve es-sere la via ordinaria.

Il disallineamento della leggecampana - dice la Corte - «finiscecon intaccare e al tempo stesso smi-nuire l'efficacia anche deterrentedel regime sanzionatorio dettatodallo Stato», incentrato sulla demo-lizione. Proteggendo le situazioni diabuso in questo modo, l'illecito ur-banistico-edilizio potrebbe addirit-tura tradursi, a conti fatti, in unvantaggio per il trasgressore.

?: RIPRODUZIONE RISERVATA

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Razzi italiani per i turisti dello spazioBranson sceglie l'hi-tech puglieseBari, intesa tra il patron di Virgin e l'imprenditore Pertosa: «Voi grandi innovatori»

II caso

di Gian Antonio Stella

C

onquistato anni fa pu-re il Tibet, grazie a unaccordo con la Cinache ha voluto i suoi si-

stemi di sicurezza per «il Tre-no del Cielo» Pechino-Lhasa,Vito Pertosa ci prova anchecon lo spazio: costruirà lui, in-fatti, col mitico fondatore diVirgin Richard Branson, ilrazzo che porterà i primi turi-sti nello spazio da Grottaglie.Ceramiche e astronavi.

L'accordo sarà firmato que-sta mattina a Mola di Bari do-ve, oltre al celeberrimo Castel-lo Angioino voluto da Carlo Id'Angiò c'è anche la sede dellaSitael, una delle società delGruppo Angel fondato dal-l'imprenditore pugliese che,partito da una piccola impre-sa familiare di macchine perla raccolta dell'uva, è oggi ilprimo al mondo nei sistemi disicurezza per i treni superve-loci e le metropolitane. Di qualui, un provinciale alto alto,magro magro, giacca, cravat-ta, un aspetto da travet chepuò imbrogliare chi ne ignorail coraggio, l'estro e la lungi-miranza di costruire aziende alarghissima maggioranza diingegneri e scienziati. Di làl'istrionico giovanotto londi-

La storiaII fondatore dei gruppodi Grottaglie è partitorealizzando macchineper raccogliere l'uva

nese che partì incidendo nelretrobottega del suo negoziodi dischi il primo album diMike Oldfield e ha via via am-pliato i suoi affari dalla musi-ca alla Formula i e ai viaggispaziali accumulando un pa-trimonio miliardario e circa400 società ma conservando a67 anni l'aria, i capelli e la bar-ba del ragazzo un po' hippie,un po' d'Artagnan.

I due, anche se non si sonomai incontrati, si sono già ta-stati sul lavoro. La Virgin Or-bit, che da sette anni possiedenel deserto «Jornada delMuerto», del Nuovo Messico,lo «Spaceport America», ilprimo aeroporto spazialecommerciale della storia fir-mato dall'archistar NormanFoster, è già impegnata damesi per il lancio col suo«LauncherOne» d'un satellite

della pugliese Sitael, in colla-borazione con l'Agenzia Spa-ziale Europea e l'Agenzia Spa-ziale Italiana, di assolutaavanguardia: sarà il primo inassoluto a propulsione elettri-ca. Cioè in grado di muoversinello spazio.

Il primo accordo, firmatoda Nicola Zaccheo per Sitael eDan Hart per Virgin Orbit, sa-rà su questo. D'ora in avantipartiranno dallo «SpaceportAmerica» anche i prossimi sa-telliti pugliesi. Con un'apertu-ra a «nuove possibilità di ef-fettuare lanci orbitali con ae-roplano dall'Italia». Il secon-do contratto, firmato perVirgin Galactic da GeorgeWhitesides e per l'Altec da En-zo Giorgio, sarà ancora più vi-tale non solo sotto il profiloeconomico ma anche imma-ginifico.

Dopo lo stop imposto dallatragedia dell'ottobre 2014 neldeserto del Mojave in Califor-nia dove per un guasto duran-te un test precipitò la navettaspaziale privata Virgin Galac-tic Space Ship Two e morì unodei due piloti, Branson ha in-fatti ripreso il progetto di por-tare lui, il «sognatore concre-to», i primi turisti nello spa-

zio. Una «vacanza» piuttostoesclusiva. Un avveniristico tri-marano salirà fino a dodici-mila metri d'altezza e da lì unrazzo porterà la navicella, consei «gitanti» a bordo, fino acinquecento chilometri dallaTerra. Sette minuti nello spa-zio in totale assenza di gravitàe poi il rientro verso il nostropianeta. Costo: 25o mila dol-lari. Trentacinquemila perogni minuto in orbita. Un co-sto astronomico. Eppure ilmiliardario inglese dice d'es-ser pieno di prenotazioni. Sei-cento aspiranti. E ciascunoavrebbe versato una caparra,per dirla con zio Paperone, di7o mila «sonanti dollaroni».

E qui veniamo alla parte piùaffascinante dell'accordo:l'azienda spaziale dell'im-prenditore di Monopoli, ches'è guadagnato il rispetto del-le imprese internazionali piùavanzate con gli aerei di«Blackshape», i satelliti, ladiagnostica ferroviaria («lo-comotive a 382 chilometril'ora che riescono a scopriresui binari micro-fratture dimezzo millimetro o a misura-re i cavi elettrici con una ap-prossimazione di un decimodi millimetro») fino a gestire

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la sicurezza delle principalimetropolitane da Londra aSeul, da Parigi a Singapore, èstata scelta da Branson per co-struire a Grottaglie i nuovirazzi per spedire i turisti nellospazio.

Merito della stima guada-gnata dalla MerMec anche co-me primo partner del consor-zio canadese che ha già apertoi cantieri per l'«Hyperloop», ilsupertreno i cui passeggeri,27 per navetta, viaggeranno atrazione magnetica dentro unlargo e lunghissimo tubo in

A rischio 400 voli

I piloti Ryanairscioperano il 25

S

ciopero di 24 ore il 25luglio in Italia deipiloti e degli

assistenti di volo diRyanair, di 48 ore (il 25-26luglio) in Spagna, ,Portogallo e Belgio. E ladecisione presa ieri dallesigle sindacali. In Italiasono a rischio 400 voli.

grandi vagoni-capsule da To-ronto a Montreal (545 chilo-metri) in meno di 40 minutitoccando i 1.220 chilometril'ora. Progetto al quale sareb-be interessato lo stesso Bran-son. Ma merito anche del Po-litecnico e del Distretto Aero-spaziale Pugliese, da anni fio-re all'occhiello della Regione,dove sono costruiti ad esem-pio parti importanti del Bo-eing 787. E merito infine dellarecente scelta dell'Enac, l'Entenazionale per l'aviazione civi-le, di puntare come futuro«spazioporto» italiano su Ta-ranto-Grottaglie.

Per non dire dello stesso Ri-chard Branson che, col via li-bera del Dipartimento di StatoAmericano, ha scelto il nostroPaese, la Puglia e la lanciatis-sima società barese sottoline-ando che «dal Rinascimentoalla moderna scienza dellospazio, l'Italia è sempre statadimora di grandi innovatori eculla di idee rivoluzionarieche hanno plasmato l'espe-rienza umana». Lui lo sa, cosahanno dato e cosa potrebberodare al mondo l'Italia e gli ita-liani. Se anche noi ci credessi-mo un po' di più...

— RIPRODUZIONE RISERVATAII

Chi sono

1.In alto, VitoPertosa, 59anni, fondatoredi Angel, fondod'investimentinell'altatecnologia.Sotto, RichardBranson, 67anni, di Virgin

In fase di testIl WhiteKnight

SpaceShipTwo(WK2-SS2) è uno

spazioplanosub-orbitale

sperimentale conmotore a razzo

ibrido, sviluppatodall'americanaThe Spaceship

Company.Destinato ad essereusato come vettore

per il turismospaziale,

è attualmentein fase di test di volo

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INTESA TRIA -SAVONA AL COMITATO AFFARI UE

«Investimenti Paper salvare l'euro»Di Maio chiede di svincolarele riforme su reddito e fiscodal saldo strutturale

Gianni TrovatiROMA

Unagolden rule per liberare gli inve-stimenti pubblici, ma anche spazi fi-scali per avanzare verso Flat Tax ereddito di cittadinanza.

Il doppio piano del confronto conBruxelles (le prossime riunioni diEurogruppo ed Ecofin sono in ca-lendario per giovedì 12 e venerdì i3,ma il tema entrerà nel vivo in autun-no) è stato precisato ieri dalla primariunione del Comitato interministe-riale per gliAffari europei, presiedu-to dal ministro Paolo Savona e "ani-mato" da larga parte del governo acominciare dai due vicepremier Lui-gi Di Maio e Matteo Salvini e dal mi-nistro dell'Economia Giovanni Tria.Tria che, in un'intervista a Bloom-berg, ha spiegato di voler far cam-minare «di pari passo reddito di cit-tadinanza e riforma fiscale», perché«una maggiore crescita economicadeve venire dalla graduale attuazio-ne del programma di governo». Dalcanto suo Di Maio, nella riunione delcomitato, ha sostenuto esplicita-mente che la Ue dovrebbe "svincola-re" riforme fiscali e sostegno ai red-diti dai calcoli sul saldo strutturale.Obiettivo complicato ma solo in ap-parenza eterodosso rispetto all'otti-ca di Tria, che riferendosi in Parla-mento ai pilastri del contratto di go-verno li ha definiti in più passaggi«riforme strutturali», con un lessicoanalogo a quello che le regole Ue le-gano alla concessione di spazi diflessibilità. Ma andiamo con ordine.

La prima riunione del comitatodopo il cambio di governo ha pro-mosso a pieni voti la "linea Savona"che predica «una stretta connessio-ne tra l'architettura istituzionale e lepolitiche di stabilità e di crescita».

L'obiettivo, spiega il comunicato fi-nale, è niente meno che «la soprav-vivenza dell'euro», quanto meno«sul piano del consenso politico»che poggia sulla «crescita del benes-sere economico e sociale dei paesimembri». E il primo motore da riat-tivare per centrare l'obiettivo sonogli investimenti pubblici, tema sucui l'accordo fra Savona e Tria è to-tale. Alla spesa (produttiva) in contocapitale, sottolinea il comitato, toccail duplice compito di vivacizzare lacrescita oggi anemica, e di «avviarela rimozione dei dualismi di produt-tività». Fin qui le linee guida di poli-tica economica, che oravanno «con-trattate» con la commissione Ue peressere tradotte in numeri. E non èsemplice.

I tendenziali di finanza pubblicascritti nel Def prevedono per l'annoprossimo una correzione struttura-le da 6 decimali di Pil (io miliardi).Tria ha già spiegato che l'obiettivoitaliano è «non peggiorare» il saldostrutturale, il che implicherebbe una"flessibilità" appunto intorno ai iomiliardi. Tra gli obiettivi «ambizio-si» del ministro dell'Economia c'èanche il congelamento della spesacorrente in termini nominali, che secentrato integralmente darebbe al-tri lo miliardi (tanto vale l'aumentomesso in conto dai tendenziali, chesi riduce a 3,3 miliardi guardandoalla sola spesa di ministeri e Pacen-trale in genere).

Ma la bilancia ha un altro piatto,su cui pesano almeno tre incogni-te: la correzione dei conti (tre deci-mali di Pil, 5 miliardi) non arriveràquest'anno, ma potrebbe essere ca-ricata almeno in parte sul prossimo.La crescita in frenata (ne ha parlatolo stesso Tria in Parlamento) rischiadi complicare il rapporto deficit/Pil.Lo spread che si mantiene elevatomette a rischio la spesa piatta per in-teressi prevista dal Def. Gli obiettivi,insomma, sono chiari, ma la stradaper raggiungerli resta da tracciare.

© RIPRODUZIONE RISERVATAJdhdnmandvuldlac¢,

Investimenti Pagina 14


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