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Certificazione in Qualità per l’agente, è una realtà - USARCI VICENZA NOTIZIE SETTEMBRE...

Date post: 13-Dec-2020
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SOMMARIO Certificazione in Qualità per l’agente, è una realtà Costituita una Corporate dei sindacati aderenti di Ancona, Mantova, Milano, Padova e Rovigo, Pescara, Venezia, Verona e Vicenza, primo esempio italiano. Formazione e Certificazione in Qualità ormai discriminanti per il successo Corporate Usarci: primi in Europa nella Formazione Certificata Dopo un’impegnativa e ap- profondita fase di studio, del- la quale abbiamo dato conto in convegni e articoli sui numeri scorsi di questo gior- nale, è decollato il progetto di Formazione e Certificazione di Qualità dell’agente di com- mercio. Tale progetto, nella sua fase operativa e nella sua funzio- ne di rete, ha originato la costituzione di una struttura associativa integrata di orien- tamento formativo definita “Usarci Corporate”. I par- tecipanti che hanno aderito sono le sedi USARCI di An- cona, Mantova, Milano, Padova e Rovigo, Pescara, Venezia, Verona e Vicenza le quali hanno adottato il D.T. 58, Documento Tec- nico per la Certificazione dell’Agente/Rappresentante di Commercio, progettato e messo a punto da Ottavio Baia, insigne docente alla formazione professionale con la collaborazione del presti- gioso Ente di certificazione Certiquality di Milano. Il Documento D.T. 58, estratto dalla normativa UNI EN ISO 9001:2008, norma di ri- ferimento per la certificazio- ne degli agenti di commercio, è stato ultimamente ampliato e personalizzato a favore ed in esclusiva per la Corporate segue pag. 2 Qualità: è questa la parola che ormai sempre più sovente è presente nella vita di tutti i giorni. Fattori di Qualità, Indicatori di Qualità, Standard di Qualità e questo in ogni ambito ed in ogni settore merceologico. Nella sanità, nella ristorazione, nella ricezione turistica, nelle imprese manifatturiere, nella mobilità, nei servizi, nelle professioni, nel commercio. Ognuno di noi, per la nostre personali esigenze, è alla ricerca del meglio, della migliore Qualità. In una sana ottica del miglior rapporto qualità / prezzo tutti sono alla ricerca del miglior ristorante, della migliore automobile, del migliore hotel, del miglior ospedale, del miglior abbigliamento e tutto ciò Certificazione, perché no? di Massimo Azzolini segue pag. 3 segue pag. 2 Usarci. Le pagine di questo giornale sono dedicate in gran parte alla presentazione dell’iniziativa, con articoli di nostra fonte e con il parere di enti pubblici quali la Camera di Commercio e associazioni del mondo delle imprese mandanti, come Associazio- ne Industriali, Apindustria, e professionali come l’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Sono tutte di grande apprez- zamento e di valorizzazione del progetto, ritenuto indi- spensabile per rispondere alle esigenze poste dall’evoluzio- ne dei mercati all’interme- diario del commercio che deve porsi gli obiettivi della Formazione e della Qualità di gestione opera- tiva quali indicatori e di- scriminanti per il proprio successo. La formazione aiuta a costruire la fiducia e la fiducia è un bene vitale per chi opera sui mercati. Ed è proprio con consapevole fiducia che abbiamo costituito il 20 luglio 2010, nel Centro Congressi dell’Associazione Artigiani di Vicenza, la prima “Corporate” tra sedi provinciali USARCI. Lo scopo è quello di strutturare all’interno del circuito corporativo un proprio Sistema di Gestione Qualità, per offrire la “Formazione Professionale Certificata” come strumento per lo sviluppo specialistico della nostra categoria. Tale strumento trova nella Certificazione di Qualità per agenti e rappresentanti di commercio il suo elemento distintivo. Con orgoglio possiamo affermare che il progetto è il primo di fattispecie nella storia dei paesi membri della Comunità Europea, ed è grazie alla volontà e determinazione dei presidenti e consiglieri delle sedi di USARCI di Padova, Verona, Vicenza, Mantova, Venezia, Milano, Pescara ed Ancona che si è potuto raggiungere questo storico traguardo. Dobbiamo altresì ringraziare Ottavio Baia, docente alla formazione professionale, per il lavoro tecnico e comunicativo svolto ed il suo staff per l’assistenza prestata durante la fase propedeutica alla strutturazione del D.T. 58 (Documento tecnico di riferimento per la Certificazione dell’Agente/Rappresentante di Commercio). Ma perché le sedi sopra indicate hanno firmato un accordo “corporativo” che ha la funzione di promuovere, la “Qualità” nell’organizzazione sindacale e nei processi operativi degli Agenti e Rappresentanti di Commercio ? E perché una Corporate con finalità formative Certificate? Il cono d’ombra che grava sugli agenti di commercio sta nell’insufficiente preparazione ed informazione rispetto al livello che questa professione continuamente richiede. Anche i più esperti trovano oggi difficoltà nella loro quotidiana attività di vendita e questo disorientamento legato alla complessità dei mercati sta mettendo in difficoltà soprattutto i giovani e la fascia di agenti più matura ma refrattaria a cogliere le esigenze di aggiornamento di un mercato sempre più difficile. Del resto non esiste sul territorio nazionale una scuola che prepari alla professione dell’agente di commercio. La legge 204 del 1985 (istitutiva del decaduto Ruolo Agenti) prevedeva la frequenza ad un corso, oppure il possesso di diploma ad indirizzo commerciale o di laurea in discipline giuridiche od economiche. Ma la pratica è diversa dalla teoria e se poi la teoria è diversa dalla realtà, le possibilità di insuccessi si alzano drasticamente. anche nei servizi, nelle professioni e altro ancora. Proprio per questa esigenza di qualità vi sono le stelle degli alberghi, le valutazioni ufficiali dei ristoranti, gli ordini professionali e oramai da vari anni anche la Certificazione di Qualità per le imprese. Ma una categoria come la nostra, composta da circa 300.000 agenzie commerciali che intermediano buona parte del prodotto interno lordo, come può non avere elementi di distinzione? All’oggi, qualitativamente, come si distinguono gli agenti? Certo, l’esperienza, le aziende rappresentate, l’introduzione nella clientela, il buon nome acquisito in anni di attività. Un momento del corso Ottavio Baia Formazione - Social Media - Comunicazione Efficace - L’agente e l’inglese - Telemarketing p. 5 Fisco - Manovra correttiva 2010 p. 6 Auto - Nuovo codice della strada p. 7 Previdenza - Inps, lo sportello in line - Enasarco, fondo Previdenza p. 8 L’esperto risponde - Monomandatario non può avere altri incarichi - Auto, leasing e noleggio - Furgone e carburante si detraggono p. 9 Notizie dalle Associazioni pp. 11-16 Certificazione in Qualità I commenti di Apindustria, Confindustria, CCIAA Pag. 4
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Page 1: Certificazione in Qualità per l’agente, è una realtà - USARCI VICENZA NOTIZIE SETTEMBRE 2010... · 2011. 3. 30. · Corporate Usarci dalla prima Sedi USARCI Corporate Formazione

SOMMARIO

Certificazione in Qualità per l’agente, è una realtàCostituita una Corporate dei sindacati aderenti di Ancona, Mantova, Milano, Padova e Rovigo, Pescara, Venezia, Verona

e Vicenza, primo esempio italiano. Formazione e Certificazione in Qualità ormai discriminanti per il successo

Corporate Usarci: primi in Europa nella Formazione Certificata

Dopo un’impegnativa e ap-profondita fase di studio, del-la quale abbiamo dato conto in convegni e articoli sui numeri scorsi di questo gior-nale, è decollato il progetto di Formazione e Certifi cazione di Qualità dell’agente di com-mercio.Tale progetto, nella sua fase operativa e nella sua funzio-ne di rete, ha originato la costituzione di una struttura associativa integrata di orien-tamento formativo defi nita “Usarci Corporate”. I par-tecipanti che hanno aderito sono le sedi USARCI di An-cona, Mantova, Milano, Padova e Rovigo, Pescara, Venezia, Verona e Vicenza le quali hanno adottato il D.T. 58, Documento Tec-nico per la Certifi cazione dell’Agente/Rappresentante di Commercio, progettato e

messo a punto da Ottavio Baia, insigne docente alla formazione professionale con la collaborazione del presti-gioso Ente di certifi cazione Certiquality di Milano. Il Documento D.T. 58, estratto

dalla normativa UNI EN ISO 9001:2008, norma di ri-ferimento per la certifi cazio-ne degli agenti di commercio, è stato ultimamente ampliato e personalizzato a favore ed in esclusiva per la Corporate

segue pag. 2

Qualità: è questa la parola che ormai sempre più sovente è presente nella vita di tutti i giorni. Fattori di Qualità, Indicatori di Qualità, Standard di Qualità e questo in ogni ambito ed in ogni settore merceologico. Nella sanità, nella ristorazione, nella ricezione turistica, nelle imprese manifatturiere, nella mobilità, nei servizi, nelle professioni, nel commercio.Ognuno di noi, per la nostre personali esigenze, è alla ricerca del meglio, della migliore Qualità. In una sana ottica del miglior rapporto qualità / prezzo tutti sono alla ricerca del miglior ristorante, della migliore automobile, del migliore hotel, del miglior ospedale, del miglior abbigliamento e tutto ciò

Certificazione, perché no?di Massimo Azzolini

segue pag. 3

segue pag. 2

Usarci. Le pagine di questo giornale sono dedicate in gran parte alla presentazione dell’iniziativa, con articoli di nostra fonte e con il parere di enti pubblici quali la Camera di Commercio e associazioni del mondo delle imprese mandanti, come Associazio-ne Industriali, Apindustria, e professionali come l’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Sono tutte di grande apprez-zamento e di valorizzazione del progetto, ritenuto indi-spensabile per rispondere alle esigenze poste dall’evoluzio-ne dei mercati all’interme-diario del commercio che deve porsi gli obiettivi della Formazione e della Qualità di gestione opera-tiva quali indicatori e di-scriminanti per il proprio successo.

La formazione aiuta a costruire la fi ducia e la fi ducia è un bene vitale per chi opera sui mercati. Ed è proprio con consapevole fi ducia che abbiamo costituito il 20 luglio 2010, nel Centro Congressi dell’Associazione Artigiani di Vicenza, la prima “Corporate” tra sedi provinciali USARCI. Lo scopo è quello di strutturare all’interno del circuito corporativo un proprio Sistema di Gestione Qualità, per off rire la “Formazione Professionale Certifi cata” come strumento per lo sviluppo specialistico della nostra categoria. Tale strumento trova nella Certifi cazione di Qualità per agenti e rappresentanti di commercio il suo elemento distintivo.Con orgoglio possiamo aff ermare che il progetto è il primo di fattispecie nella storia dei paesi membri della Comunità Europea, ed è grazie alla volontà e determinazione dei presidenti e consiglieri delle sedi di USARCI di Padova, Verona, Vicenza, Mantova, Venezia, Milano, Pescara ed Ancona che si è potuto raggiungere questo storico traguardo. Dobbiamo altresì ringraziare Ottavio Baia, docente alla formazione professionale, per il lavoro tecnico e comunicativo svolto ed il suo staff per l’assistenza prestata durante la fase propedeutica alla strutturazione del D.T. 58 (Documento tecnico di riferimento per la Certifi cazione dell’Agente/Rappresentante di Commercio). Ma perché le sedi sopra indicate

hanno fi rmato un accordo “corporativo” che ha la funzione di promuovere, la “Qualità” nell’organizzazione sindacale e nei processi operativi degli Agenti e Rappresentanti di Commercio ? E perché una Corporate con fi nalità formative Certifi cate? Il cono d’ombra che grava sugli agenti di commercio sta nell’insuffi ciente preparazione ed informazione rispetto al livello che questa professione continuamente richiede.

Anche i più esperti trovano oggi diffi coltà nella loro quotidiana attività di vendita e questo disorientamento legato alla complessità dei mercati sta mettendo in diffi coltà soprattutto i giovani e la fascia di agenti più matura ma refrattaria a cogliere le esigenze di aggiornamento di un mercato sempre più diffi cile.Del resto non esiste sul territorio nazionale una scuola che prepari alla professione dell’agente di commercio.La legge 204 del 1985 (istitutiva del decaduto Ruolo Agenti) prevedeva la frequenza ad un corso, oppure il possesso di diploma ad indirizzo commerciale o di laurea in discipline giuridiche od economiche.Ma la pratica è diversa dalla teoria e se poi la teoria è diversa dalla realtà, le possibilità di insuccessi si alzano drasticamente.

anche nei servizi, nelle professioni e altro ancora. Proprio per questa esigenza di qualità vi sono le stelle degli alberghi, le valutazioni uffi ciali dei ristoranti, gli ordini professionali e oramai da vari anni anche la Certifi cazione di Qualità per le imprese.Ma una categoria come la nostra, composta da circa 300.000 agenzie commerciali che intermediano buona parte del prodotto interno lordo, come può non avere elementi di distinzione? All’oggi, qualitativamente, come si distinguono gli agenti? Certo, l’esperienza, le aziende rappresentate, l’introduzione nella clientela, il buon nome acquisito in anni di attività.

Un momento del corso

Ottavio Baia

Formazione - Social Media- Comunicazione

Efficace- L’agente e l’inglese- Telemarketing

p. 5

Fisco- Manovra correttiva 2010

p. 6

Auto- Nuovo codice della strada

p. 7

Previdenza- Inps, lo sportello in line- Enasarco, fondo

Previdenza p. 8

L’esperto risponde- Monomandatario non

può avere altri incarichi- Auto, leasing e noleggio- Furgone e carburante si

detraggono p. 9

Notizie dalle Associazioni

pp. 11-16

Certifi cazionein Qualità

I commenti di Apindustria, Confi ndustria, CCIAA

Pag. 4

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DALL’ ESTERO

RUBRICA DELL’ AUTO

NOTIZIE DALLE ASSOCIAZIONI

DALLA PRIMA

L’ APPROFONDIMENTO

CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI

L’ ESPERTO RISPONDE

TEMPO LIBERO

CULTURA

FORMAZIONE E LAVORO

TELECOMUNICAZIONI

SPESE MEDICHE

FISCO

PROMOTORI FINANZIARI DALLE ASSOCIAZIONI

ENASARCO

PREVIDENZA

PREVIDENZA

PROMOTORI FINANZIARI

CONTRATTO D’AGENZIA

LA RETE

LA LETTERA

FOOD & FOOD

QUI TRIESTE

SALUTE

CERTIFICAZIONE

CONVENZIONI

Banche:Unicredit - Intesa San Paolo

Auto:Fiat Auto S.p.A. (Fiat e Lancia)

Software per agenti di commercio:Agenti 2000

Alberghi:Gruppo Alberghiero ALLIANCE

Gruppo Alberghiero Best Western - Gruppo Impretour

Gruppo Cit (alberghi e viaggi)

Spedizioni:U.P.S.

Telefonia:H3G Tre - Vodafone - TIM

Pratiche Inps:Patronato Acli

Carta Carburante :Euroshell

Editoria :Mondadori

2 Anno 14 numero 3 del 30 Settembre 2010

Per iodico tr imestra le d ’ informazione s indaca le del Triveneto, Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Abruzzo

Anno 14 , N° 3 – 30 settembre 2010Prezzo per copia € 1 ,25

prezzo abbonamento annuo di 4 numeri € 5,00.Editore USARCI VICENZA - largo G. Per la sca , 9 -

36061 Bassano de l Grappa (VI)te l . 0424.382329 – fax 0424.394638

e-mai l : usarc iap236755@usarc i . 191 . i t Direttore Responsabi le : Mara Bis ine l la

Impaginazione grafica: Excò&Partners, S.Martino di Lupari (PD)Stampa: Graf iche Fant inato Sr l , Romano D’Ezze l ino (VI)

Comitato d i Redazione :Massimo Azzolini, Giancar lo Bonamenti ,

Marce l lo Pasetto , Feder ico Rossetto , Andrea Maddalena

Hanno col laborato a questa ediz ione :

Pietro AlbertelliMassimo AzzoliniFranco BeltrameMaurizio BerardiOttavio BaiaClaudio BilatoGiancarlo Blasoni Giancarlo Bonamenti Alberto BulzattiLuca ChiniFranco DamianiRaffaella FerraroErnesto Fioretti

Flavio GusmeroliAndrea MaddalenaSilvana MeanteAldo MortellaroMarcello PasettoAlberto PederzolliSergio ProsdocimoFederico RossettoMauro SfreddoFabrizio TagliabracciNicoletta TodescoSelena TosoMarco Vantini

Certificazione una realtàdalla prima

Certificazione, perché no?dalla prima

Corporate Usarcidalla prima

Sedi USARCI Corporate Formazione

USARCIPD - RO

(Capofila)

Galleria Roma 9 interno 5 - 33020 Albignasego Padova Tel. 049.710929 Fax 049.712705web : www.usarcipd-ro.it - e-mail : [email protected]

USARCIMANTOVA

Via V. da Feltre, 63/b - 46100 MantovaTel. 0376 365275 fax 0376221622web : www.usarcimantova.it - e-mail:[email protected]

USARCIMILANO

Via Crema, 18 - 20135 MilanoTel. 02 58306229 Fax 02 58317232web: www.usarcimilano.it - e-mail: [email protected]

USARCIVENEZIA

Via F.lli Bandiera, 38 - 30175 Marghera Venezia Tel. 041 930178 fax 041 937019web: www.usarcivenezia.it - e-mail: [email protected]

USARCIVERONA

Via Scrimiari, 31 - 37129 VeronaTel. 0458006060 fax 045593318web: www.usarcivrbs.it - e-mail: [email protected]

USARCIVICENZA

Largo Perlasca, 9 - 36061 Bassano del Grappa Vicenza Tel. e fax 0424 382329 - e-mail: [email protected]

USARCIPESCARA

Via del Circuito, 100 (Angolo via Monte Siella) - 65124 Pescara - Tel. 085295294 Fax. 085295294web : www.usarcicentro.it - e-mail: [email protected]

USARCIANCONA

Via dell’Industria, 7 - 60100 AnconaTel.- Fax 071 2802010web : www.usarcicentro.it - e-mail: [email protected]

La Carta della Qualità Formativa della Corporate Usarci è stata approvata dai Presidenti delle sedi USARCI di:Ancona : Ernesto FiorettiMantova : Giancarlo BonamentiMilano : Flavio GusmeroliPadova e Rovigo : Claudio BilatoPescara : Bruno RossiVenezia : Federico RossettoVerona : Massimo AzzoliniVicenza : Andrea Maddalena

DOVE SIAMO – RIFERIMENTI (Vedi anche sito dedicato www.agenticertificati.it/ )

E tutti sappiamo che gli indici di turn-over all’interno del mondo commerciale sono tra i più elevati in assoluto.Seppure gli andamenti economici del primo semestre 2010 invitano ad un cauto ottimismo, sono ancora troppe le “altalene down-up” sui dati e la loro volatilità nutre molta incertezza. E’ dunque sin troppo evidente che il futuro sarà dettato dalla “insicurezza”, insicurezza economica e dunque sociale, insicurezza da gestire.Consapevoli di tali andamenti, ma altrettanto convinti di aprire un osservatorio che inquadri preventivamente gli scenari economici e la loro direzione, diventa essenziale per l’Usarci rafforzare in modo netto e significativo la strategia di azione sindacale, strategia che non passa più attraverso l’improvvisazione o l’azione isolata ma attraverso una visione d’insieme composta da una “rete” tra sedi associate entro cui condividere le stesse fasi strategiche e la stessa “cultura ed impegno del servizio” a presidio del proprio territorio. Ecco perché è nata la “Corporate” e con sé il “Progetto di Certificazione Qualità” per le sedi USARCI e per gli agenti e rappresentanti di commercio.Diventa importante fornire un contributo di rete formativa ed informativa: gli attuali scenari economici richiedono una più forte competitività, ma per sostenerla dobbiamo avere strumenti di conoscenza e di analisi, risorse ed iniziativa, dunque più che mai oggi “l’unione fa la forza” e la qualità diventa l’anima per attrezzarsi di un nuovo vantaggio competitivo. Per tutti.La nostra Corporate tende a far proprio il concetto di “qualità” e lo identifica nell’ insieme di tutte quelle caratteristiche che danno ad un servizio la capacità di soddisfare le esigenze espresse e inespresse, evidenti o latenti.Consideriamo la qualità come un elemento competitivo, che consente al “pubblico” di valutare e scegliere i partners che possiedono un elevato standard qualitativo e dunque un elevato standard di affidabilità e competenza.E riteniamo che anche la parola “sindacato”, nella sua accezione più vasta, debba includere questi valori, perché sono nella sua genesi e infondono sicurezza e affidabilità ai propri assistiti. Usando una metafora potremmo definire il nostro sindacato

come il faro per gli agenti di commercio.Le due valenze della responsabilit corporativa sono l’efficacia (comunicazione) ed efficienza (razionalizzazione dei processi). La responsabilità sociale di cui il nostro sindacato si fa carico trova attraverso la corporate uno strumento di grande efficienza. Un’opportunità ulteriore, visto che le sedi aderenti ai suoi principi possono di conseguenza razionalizzare tutti i loro processi interni.Una sorta di “radiografia aziendale” che nel nostro caso diventa sindacale e che pone le basi per una nuova definizione degli assetti propositivi ed organizzativi.E che il nostro impegno sta nel miglioramento continuo dei servizi offerti, lo abbiamo sottoscritto impegnandoci a certificare la formazione fornita dalla nostra corporate con il Marchio di Qualità UNI EN ISO 9001:2008; e, a testimonianza dei valori deontologici, abbiamo approvato “La Carta della Qualità Formativa” affinchè l’etica non sia solo dichiarata ma perseguita e resa concreta.Ora spetta ai nostri assistiti cogliere l’occasione per dotarsi di nuovi vantaggi competitivi, ed il prestigio di essere a loro volta “Agenti Certificati in Qualità” ne farà il grande elemento di distinzione sul mercato.

La Redazione

Ma oggi le esigenze sono aumentate, sia per lo stesso agente, sia per le aziende che rappresenta e proprio in questo ambito, la procedura operativa, la formazione continua, l’adeguata conoscenza ed applicazione dei mezzi informatici, fanno la differenza.L’USARCI è l’unica organizzazione di agenti di commercio, strutturata a carattere nazionale, che si occupa solo degli inte-ressi degli agenti.Con questa iniziativa, le associazioni aderenti alla Corporate hanno inteso cavalcare l’evoluzione degli avvenimenti e fornire ai propri associati i migliori servizi, la miglior tutela, insomma: Qualità, per i propri associati.Poi, naturalmente, solo una parte di questi avranno la possibilità, la voglia, l’interesse a “Certificarsi in Qualità”. Ma non importa, ciò che conta è che questa occasione di “evoluzione professionale” non vada perduta per chi intende svolgere questo percorso.Da parte nostra, quali dirigenti di questa importante associazione, certo non ci tireremo indietro.

Massimo Azzolini

Dopo l’avvio dei corsi di formazione da parte delle sedi di An-cona, Pescara e Padova dello scorso anno e della prima parte del 2010, il percorso approda e si concretizza nella Corporate Usarci divenuta così l’espressione di coerenza del movimento europeo sull’orientamento formativo già ampiamente sostenuto dal trattato di Lisbona e auspicato dalla Commissione Europea. Nel frattempo stati avviati i corsi presso le sedi di Vicenza e Mantova e prossimamente partiranno a Verona, Venezia e Milano.A garanzia della qualità formativa e della rete organizzativa, la formazione erogata all’interno della Corporate è governata dai processi relativi alle Norme di Processo Certificate, peculiarità di cui saremo il primo esempio italiano di fattispecie. La stessa Corporate infatti entro il mese di ottobre sarà certificata UNI EN ISO 9001:2008. Altre sedi USARCI stanno considerando la loro partecipazione alla Cor-porate, che diventerà una rete associativa sempre più forte al servizio degli agenti di commercio.Un numero sempre maggiore coglierà l’opportunità offerta, consapevole che la Formazione e Certificazione di Qualità, oltre che fattori indispensabili di aggiornamento delle proprie competenze e del modello organizzativo dell’attività, saranno un elemento di distinzione e di preferenza sul mercato del lavoro.

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DALL’ ESTERO

RUBRICA DELL’ AUTO

NOTIZIE DALLE ASSOCIAZIONI

DALLA PRIMA

L’ APPROFONDIMENTO

CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI

L’ ESPERTO RISPONDE

TEMPO LIBERO

CULTURA

FORMAZIONE E LAVORO

TELECOMUNICAZIONI

SPESE MEDICHE

FISCO

PROMOTORI FINANZIARI DALLE ASSOCIAZIONI

ENASARCO

PREVIDENZA

PREVIDENZA

PROMOTORI FINANZIARI

CONTRATTO D’AGENZIA

LA RETE

LA LETTERA

FOOD & FOOD

QUI TRIESTE

SALUTE

CERTIFICAZIONE

Una ragione in più percertificarsi in Qualità

Abrogato il Ruolo agenti, inalterati i requisiti di accesso

3Anno 14 numero 3 del 30 Settembre 2010

Il decreto legge n.59/2010, che ha introdotto semplifi cazioni per l’esercizio di alcune attività, ha abrogato il Ruolo Agenti di Commercio previsto dalla legge 204, mantenendo comunque quasi inalterati i requisiti richiesti per l’accesso all’attività. Con questo decreto è stata risolta l’annosa diatriba sull’obbligatorietà per gli agenti dell’iscrizione al “Ruolo”. In questa discussione, sorta a seguito di una errata interpretazione di una sentenza della Corte di Giustizia UE, vedeva contrapposte le Camere di Commercio ai Sindacati di Categoria. Le Camere molto spesso, disattendendo quanto previsto dalla legge 204, non obbligavano più all’iscrizione al Ruolo coloro che iniziavano l’attività di Agente, e non richiedevano nemmeno i requisiti soggettivi, morali, professionali e tecnici previsti dalla stessa Legge. Contrapposti a questo comportamento, l’USARCI e gli altri sindacati di categoria che, pur consapevoli della necessità di introdurre alcune modifi che, hanno difeso strenuamente la legge 204, il Ruolo e i limiti previsti per l’accesso all’attività.Ha prevalso il nostro orientamento e, sebbene sia stato abrogato il Ruolo, ora, praticamente come in passato, per accedere all’attività bisogna dimostrare alle Camere di Commercio di avere i requisiti professionali previsti dalla Legge 204: non essere interdetto o inabilitato o condannato ecc. - aver conseguito il diploma di scuola secondaria di 2° grado commerciale o laurea in materie commerciali e giuridiche o in alternativa aver svolto per almeno due anni come dipendente attività di vendita o aver svolto un corso professionale di abilitazione all’attività. L’applicazione del nuovo Decreto Legge verrà regolato da un decreto apposito che il Ministero dello Sviluppo Economico dovrà emanare entro 6 mesi. Per il momento ogni Camera di Commercio si comporta in modo diff erente, con l’obbligo comunque per tutte di rispettare i principi stabiliti dalla Legge 204. Il conseguimento di questo risultato ci rende particolarmente orgogliosi: abbiamo difeso la professionalità e la selezione per l’accesso alla professione di agente di commercio. Il nuovo obiettivo dell’USARCI è quello di qualifi care ulteriormente la categoria off rendo agli agenti di accedere alla “Certifi cazione Agente e Rappresentante di qualità 2010” secondo il “Disciplinare della Qualità per Agenti/Rappresentanti D.T. 58 USARCI”.

Federico Rossetto

Segnalazione Certificata di Inizio Attività

Camere di Commercio,ora c’è la S.C.I.A.

Il Governo continua a introdurre nuove semplifi cazioni per i rapporti fra imprese e Camere di Commercio; le novità interessano anche gli agenti di commercio che devono iscriversi o modifi care la loro posizione.Dopo l’introduzione di Comunica, la comunicazione unica via telematica, di cui abbiamo scritto nello scorso numero, e l’abrogazione del Ruolo Agenti (vedi altro articolo in questa pagina), è stata introdotta la S.C.I.A. che sostituisce la precedente Dichiarazione di Inizio Attività (DIA).Quest’ultima prevedeva che le imprese potessero iniziare l’attività trascorsi 30 gg. dalla presentazione di iscrizione al Registro Imprese tramite Comunica. La nuova legge 122 del 30 luglio 2010 ha introdotto, in sostituzione della DIA, l’obbligo di presentare una Segnalazione Certifi cata di Inizio Attività (SCIA), contenente un’autocertifi cazione del possesso di tutti i requisiti previsti dalle leggi.Con questa nuova modalità le imprese, compresi gli agenti, possono iniziare l’attività immediatamente dalla data di presentazione della segnalazione alla Camera di Commercio competente, la quale, in caso di accertata carenza dei requisiti, nel termine di 60 giorni, potrà sospendere la prosecuzione dell’attività. In questi casi le Camere di Commercio applicheranno pesanti sanzioni economiche e, nei casi più gravi, anche penali.Nella SCIA gli agenti dovranno autocertifi care il possesso dei requisiti generali (maggiore età, cittadinanza ecc), quelli morali (godimento dei diritti civili ecc.) e quelli professionali (possesso di diploma o di laurea con indirizzo commerciale o giuridico oppure di aver svolto attività come venditore ecc. o di aver frequentato un corso abilitante per agente).Per l’inizio attività è necessario allegare copia di un mandato che (attenzione!) non potrà avere decorrenza anteriore alla data di presentazione della SCIA. Si consiglia inoltre di allegare sempre copia del titolo di studio per evitare disguidi o le verifi che che la Camera di Commercio andrà sicuramente a fare.Le segreterie dei Sindacati Usarci potranno darvi maggiori informazioni e assistenza nello svolgere queste pratiche.

F.R.

CCIAA Mantova,contributo del 50%

Riservato agli agenti per il corsodi formazione - certificazione

La Camera di Commercio di Mantova, nel proseguimento delle sue fi nalità di promozione degli interessi generali delle imprese e dell’economia locale, esercita funzioni proprie attribuite dalla legge, funzioni delegate o conferite dallo Stato e dalla regione Lombardia, nonché funzioni derivanti da convenzioni internazionali, nel rispetto delle normative comunitarie, statali, regionali e dei principi del proprio statuto. La Camera di Commercio, in particolare, attua e promuove iniziative dirette a favorire la formazione imprenditoriale, l’innovazione tecnologica e lo sviluppo produttivo e delle infrastrutture e la valorizzazione delle risorse del territorio, ed attraverso le proprie aziende speciali, eroga servizi al sistema delle imprese.Nel bilancio della Camera di Commercio sono previsti dei capitoli di spesa a favore delle PMI che intendano valorizzare le risorse umane con corsi di aggiornamento professionale, che intraprendano un percorso per la certifi cazione di qualità della propria azienda o che investano nell’innovazione tecnologica.I contributi alle PMI a fondo perduto vengono erogati con bandi che rendono disponibili risorse fi nanziarie a discrezione delle priorità date dalla Giunta camerale.Nel caso specifi co di Mantova, la Giunta ha reso disponibile la somma di €.70.000,00 per la formazione e l’aggiornamento professionale.Nel bando è prevista la possibilità per gli agenti di commercio che frequenteranno un corso per avere un ulteriore requisito professionale (certifi cazione di qualità), di ottenere un contributo pari al 50% della spesa sostenuta, documentata con fattura e attestato di frequenza.Il caso di Mantova non deve rimanere fi ne a sé stesso, sono certo che anche in altre province si potranno ottenere risorse in favore della categoria.Per l’anno 2010 probabilmente tutto è già defi nito, ma per il 2011 è consigliabile intervenire, in fase di stesura dei bilanci preventivi, sollecitando quei consiglieri camerali e membri di giunta vicini agli agenti di commercio.

Giancarlo Bonamenti Presidente di Usarci MantovaMembro di giunta della CCIAA di Mantova

A seguito del potenziamentodella struttura commerciale per il 2011,

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CERTIFICAZIONE4 Anno 14 numero 3 del 30 Settembre 2010

ApindustriaCosì gli agenti puntano sull’eccellenza,

colmando le carenze organizzative delle piccole medie imprese

Accolgo con piacere ed interesse l’invito dell’USARCI di Vicenza ad esprimere il parere mio e di Apindustria Vicenza sul progetto teso a creare un sistema di certificazione di qualità dell’agente di commercio.Il piacere, se mi è consentita una nota personale, deriva dalla considerazione di fondo che la categoria degli agenti di commercio, unitamente alle sue associazioni di rappresentanza, è tra le poche, in Italia, che ha saputo cogliere con spirito positivo la spinta liberalizzatrice che viene dall’appartenenza all’Unione Europea e che ci impegna ad armonizzare la legislazione dei paesi aderenti al fine di conseguire maggiore libertà nello spostamento delle persone e nello scambio di beni e servizi.Il precedente storico a cui faccio riferimento è certamente noto: trattasi della sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee del 1998 che ha sancito incompatibilità, con le direttive comunitarie, della normativa italiana che imponeva l’iscrizione a ruolo dell’agente, pena la nullità del contratto.L’effetto indotto di tale pronuncia è stato quello di aprire i confini della professione ai c.d. “agenti liberi”, incrementando i livelli di competizione e di concorrenza.A fronte di questa nuova situazione, piuttosto che tentare di erigere nuovi steccati di ordine normativo/burocratico, gli agenti di commercio e le loro associazioni di rappresentanza hanno scelto consapevolmente e opportunamente di puntare sulla qualificazione della figura dell’agente, per rispondere ai concreti bisogni di produttività e di efficienza delle case mandanti: hanno scelto quindi di misurarsi direttamente con il mercato, per fare emergere le ragioni dell’eccellenza.In un paese che fin troppi commentatori lamentano ingessato dalle spinte conservatrici delle caste professionali, l’esempio degli agenti di commercio si distingue per coraggio e modernità.Ritengo dunque che il progetto di certificazione di qualità proposto da Usarci sia il frutto maturo di questo spirito lungimirante.Quanto all’interesse di cui dicevo all’inizio, che coincide pienamente con quello delle aziende associate ad Apindustria Vicenza, credo giusto ribadire quanto accennavo nel mio indirizzo di saluto al vostro convegno del 26 aprile scorso: la certificazione di qualità sarà senza dubbio un valore aggiunto non solo per l’agente di commercio ma anche per le case mandanti e soprattutto per le piccole e medie aziende che rappresentiamo e che costituiscono l’ossatura del sistema produttivo italiano e del nord-est in particolare.Detto in termini semplici e lineari, ritengo che i vantaggi per le piccole e medie aziende saranno cospicui laddove si ponga attenzione al fatto che le realtà imprenditoriali di minore dimensione denunciano una serie di carenze organizzative abbastanza note, tra le quali vanno annoverate le difficoltà nel processo di reclutamento dei collaboratori, siano essi dipendenti o autonomi, data la ricorrente assenza di personale specificamente dedicato a tale funzione.La certificazione di qualità in capo all’agente di commercio sarà determinante nell’aiutare la piccola e media azienda priva di un ufficio personale strutturato a compiere scelte oculate ed efficaci per soddisfare esigenze di competitività e di presenza sul mercato sempre più impegnative.Non ho alcun dubbio sul fatto che tale finalità di supporto al sistema nel suo complesso, sia stata pienamente valutata e fortemente voluta da Usarci, nel progettare il sistema di qualità per gli agenti di commercio.Ribadisco pertanto, alla luce della considerazioni appena esposte, pieno appoggio e apprezzamento per l’iniziativa in cantiere; ribadisco altresì il desiderio di Apindustria Vicenza di conoscerne gli sviluppi e i risultati tempo per tempo.

Alberto Pederzolli Apindustria Vicenza

ConfindustriaAgenti certificati, una garanzia

per le imprese mandanti

L’iscrizione a ruolo, prevista dalla legge n. 204/1985, ha garantito per anni, il possesso oltre che di requisiti morali e personali minimi, anche di una certa professionalità, posto che tale iscrizione era subordinata alla titolarità di un titolo di studio in materie commerciali o giuridiche, oppure alla frequentazione di un corso istituito o riconosciuto dalla Regione o, infine, allo svolgimento qualificato per almeno due anni di un’attività di vendita (come viaggiatore piazzista o dipendente).In seguito alle sentenze della Corte di Giustizia della Comunità Europea, prima, e della Corte di Cassazione italiana poi, che si sono succedute negli ultimi 10 anni, prima sopprimendo e poi riabilitando l’iscrizione al ruolo camerale, sia pur ai soli fini “amministrativi”, è invalsa la prassi della maggior parte

delle Camere di Commercio (esclusa Vicenza e Verona, per quel che riguarda il Veneto) di considerare tale iscrizione non più come condizione indispensabile, ma come requisito facoltativo ai fini dell’iscrizione al Registro imprese.Inevitabilmente ciò ha comportato una difficoltà da parte

delle imprese nel valutare gli aspiranti agenti/rappresentanti di commercio, non potendo spesso far riferimento ad alcun requisito formale di attestazione del possesso dei requisiti di professionalità che l’iscrizione a Ruolo aveva garantito per diversi anni.Oggi, con il Decreto Legislativo 26 marzo 2010 n. 59, si è fatta chiarezza, ribadendo l’importanza che l’agente, per poter svolgere regolarmente la propria attività, debba possedere dei requisiti personali, morali e soprattutto professionali certificati tramite la Camera di Commercio del luogo di residenza dell’agente.A ciò si aggiunga che l’azienda, che opera oggi per un mercato in continuo cambiamento, deve potersi avvalere di un agente che sia in grado, in primo luogo, di condividere un progetto di rilancio e di crescita della mandante e, in secondo luogo, di contribuire a realizzarlo in concreto, con una professionalità e una competenza che vadano oltre i consueti compiti di promozione degli affari, di pubblicità del prodotto e di raccolta di informazioni sulla situazione del mercato e/o della concorrenza.Si deve trattare di un professionista della vendita, in grado di apprendere e veicolare al cliente informazioni tecniche, specifiche, in continuo aggiornamento.Inoltre, a causa della recente crisi mondiale, le risorse finanziarie che oggi l’impresa media è in grado di investire nella formazione di tali figure mancano del tutto, almeno in fase di avvio del rapporto, oppure sono limitate e mirate alla formazione nello specifico prodotto/settore in cui si deve sviluppare la vendita della mandante.Nel contesto socio-economico ed alla luce del quadro normativo sopra descritti, l’iniziativa di USARCI per avviare percorsi di formazione e certificazione della qualità dell’agente di commercio non può che essere salutata positivamente anche dal sistema delle imprese.Si tratta di un percorso di formazione certificato, senza oneri aggiuntivi a carico delle mandanti, che soddisfa all’esigenza aziendale di poter contare su una figura di collaboratore che cresce e migliora l’attività dell’azienda per cui opera, crescendo e migliorando le proprie competenze base e specifiche.Tale formazione svolta tramite professionisti qualificati, come si ricava da quanto illustrato nell’incontro del 26 aprile scorso a Vicenza, si affianca, implementa e perfeziona la formazione per così dire “istituzionale” che gli enti preposti (scuole, Regioni) sono tenuti ad impartire e le Camere di commercio a certificare.L’auspicio è che le figure di “agenti certificati” possano essere inserite in banche dati accessibili a tutte le imprese creando circuiti virtuosi che garantiscano visibilità all’agente professionale e competente, trasparenza di informazione, contribuendo così all’avvio di collaborazioni più solide e reciprocamente proficue.

Franco Beltrame Confindustria Vicenza

CCIAALa Certificazione come vantaggio

economico e competitivo, sempre più diffusa nell’intermediazione

Il cammino intrapreso dalla Camera di commercio di Vicenza per arrivare alla certificazione di qualità inizia ai primi anni 2000. Inizialmente sono state fatte tutta una serie di valutazioni in ordine all’analisi delle caratteristiche del sistema e dei potenziali vantaggi che la certificazione avrebbe potuto portare all’organizzazione. Così agli inizi del 2005 il settore anagrafico certificativo della CCIAA di Vicenza ha ottenuto la prima certificazione di qualità secondo la norma ISO 9001:2000 che ha mantenuto fino ad oggi (ora norma ISO 9001:2008). Il percorso della Qualità richiede la collaborazione di tutti per essere portato a temine con successo, la costituzione di gruppi di lavoro mirati per la stesura della documentazione e il costante dialogo tra le diverse aree aziendali. Gli obiettivi che il sistema della Qualità vuole perseguire sono quelli di:- assicurare e rendere visibile ai propri clienti quanto fatto

per garantire la qualità del servizio e il rispetto dei requisitie delle esigenze;

- realizzare un nuovo modello organizzativo adatto a gestiree monitorare gli aspetti critici del servizio;

- assicurare la soddisfazione del cliente; l’efficienza el’efficacia dell’organizzazione dei processi; il miglioramentocontinuo delle prestazioni.

In sintesi le fasi del processo sono la pianificazione; la gestione delle attività; la misurazione, l’analisi e il confronto con gli obiettivi; l’azione di miglioramento che consente una successiva ri-pianificazione del processo. Il Certificato di Qualità è lo strumento mediante il quale un ente di certificazione esterno attesta che le modalità comportamentali dell’impresa sono conformi ai requisiti previsti per il sistema di gestione della qualità secondo la corrispondente norma internazionale di riferimento (es. ISO 9001:2008). Pertanto, i contenuti nella norma prevedono che:- l’organizzazione sia orientata al cliente e sia guidata verso

obiettivi predefiniti;- tutto il personale sia coinvolto;- le attività siano tra loro collegate e orientate verso uno stesso

obiettivo;- il modello organizzativo sia visto come un insieme di parti da

gestire in maniera coordinata e integrata;- vi sia un miglioramento continuo;- le decisioni vengano prese su dati di fatto e non su semplici

impressioni.I vantaggi che ne derivano si possono così elencare:- miglioramento della definizione dei compiti e delle responsabilità;- maggiore chiarezza nel flusso delle informazioni in modo che a

ognuno sia consentito di sapere sempre cosa fare;- aumentata professionalità e integrazione tramite un

addestramento/formazione pianificato e strutturato;- maggiore responsabilità e controllo sulle diverse attività;- conoscenza dello stato della qualità del servizio e adozione di

eventuali correttivi in caso di disfunzioni;- produzione di documentazione dettagliata per agevolare ognuno

nello svolgimento del proprio lavoro e facilitare ilraggiungimento di obiettivi comuni.

Il percorso aziendale della Qualità è un processo di natura volontaria anche se è basato sul rispetto di precise norme internazionali. Come tale richiede un forte impegno da parte dell’imprenditore e della sua organizzazione e può essere considerato un investimento in quanto le spese che saranno sostenute per la certificazione porteranno molteplici vantaggi anche di natura economica. Attualmente la Qualità opera prevalentemente con le imprese manifatturiere e con la certificazione di prodotto, ma si sta anche diffondendo nei settori della produzione di servizi, nelle pubbliche amministrazioni e perfino nell’organizzazione dei liberi professionisti. L’esperienza fin qui maturata dalla Camera di commercio di Vicenza nel suo settore anagrafico certificativo per l’utilizzo di tecniche di gestione che si basano sulla certificazione di Qualità sono senz’altro consigliabili a qualunque realtà imprenditoriale sia produttiva che di servizi e anche per le attività di intermediazione (del credito, di mediazione, di agenzia ecc.). La certificazione di qualità per la singola impresa può essere anche letta in termini di vantaggio competitivo di mercato poiché è in grado di fornire al cliente maggiori e più accurate prestazioni in linea con le sue aspettative. Dal punto di vista di vista commerciale ciò si traduce in maggiori ricavi di vendita rapportati alla soddisfazione della clientela. Anche gli aspetti professionali ne risultano avvantaggiati migliorando il grado di conoscenza della organizzazione e aumentando la capacità di governo dell’impresa stessa. In relazione a quest’ultimo punto assume un ruolo fondamentale la formazione professionale sia dell’imprenditore che dei suoi collaboratori, i quali saranno in grado di far fronte alle richieste provenienti dal mercato e di superarne eventuali turbolenze legate a congiunture economiche negative. E’ certo che il percorso che conduce alla certificazione di Qualità ha un costo per l’organizzazione, ma è altrettanto certo il notevole vantaggio che ne deriva. Tenuto conto che la Certificazione di Qualità non è legata a limiti dimensionali di impresa o a specifici settori economici è auspicabile che sempre più imprese si accostino a tale “modalità gestionale” sia per la soddisfazione economia della singola impresa sia per la moderna e corretta crescita del mercato.

Mauro Sfreddo CCIAA di Vicenza

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Social Media: non lo sappiamo ancora, ma qualcuno sta già parlando di noi

Fino a poco tempo fa internet veniva utilizzata prevalentemente per raccogliere informazioni. Oggi invece - trasformato in un mezzo sempre più sociale - permette di osservare siti, abitudini e comportamenti dei navigatori, di informarci e di valutare prima di prendere decisioni relative ad un acquisto. Negli ultimi anni proliferano i siti sociali, i cosiddetti social media, strumenti che permettono la condivisione delle informazioni, esperienze e punti di vista: si tratta di blog, forum, bacheche, siti per la condivisione di foto e video, wiki e podcast. Prima dei social media, i nuovi prodotti venivano promossi - e pertanto conosciuti - attraverso mezzi di comunicazione tradizionali: giornali, riviste, pubblicità radiofonica o televisiva. Oggi le vecchie metodologie non hanno più lo stesso eff etto perché il quadro generale è cambiato. Internet, grazie ad una forte riduzione dei costi per una presenza in rete, alla facilità con cui è possibile produrre contenuti e alla popolarità delle applicazioni web sociali, si è evoluta in qualcosa di nuovo: è diventata un mezzo che dà voce ai consumatori, ai clienti attuali e potenziali. Può accadere però che a volte questa voce possa non essere a favore dell’azienda. Fino a qualche tempo fa nessuno si sarebbe mai aspettato l’apertura di un blog per lamentarsi e per “gridare” al mondo intero che un prodotto o un servizio non ci piace: oggi semplicemente accade. A volte un singolo post negativo, se ben posizionato nei motori di ricerca, può infl uenzare negativamente i risultati economici di un’azienda, proprio perché i consumatori sempre più spesso cercano commenti sulle aziende prima di scegliere un prodotto e fare l’acquisto. Che cosa può fare l’azienda quando scopre che in rete si parla negativamente dei suoi prodotti e servizi? Aspettare che le lamentele con il tempo si plachino è l’approccio tradizionale, ma oggi, con la facilità della condivisione e di diff usione dell’informazione, non è più la strategia ideale. La via migliore è dunque quella di unirsi alla discussione, instaurare una comunicazione bidirezionale e impegnarsi in un dialogo trasparente ed onesto. Ma le aziende e il loro personale sono pronti ad entrare in questo nuovo mondo delineato dalle emergenti reti sociali? Nei media tradizionali la conversazione era a senso unico, monodirezionale, ora invece è “sociale” e – come detto in precedenza – bidirezionale. In questo contesto, la principale minaccia che grava sull’azienda che decide di impegnarsi nel dialogo con i propri utenti, è la perdita del controllo del messaggio. E’ allora necessario modifi care la metodologia della comunicazione e iniziare a parlare “con” qualcuno e non più “a” qualcuno: gli uomini di marketing non possono più prescindere da questo nuovo contesto per poter fortifi care e ammodernare il brand e per poter vendere in modo mirato i propri prodotti. E’ pertanto sempre più necessario che le aziende sviluppino competenze nel social media marketing (processo che permette di promuovere i propri siti, prodotti o servizi attraverso i canali sociali online) impostando azioni strategiche o tattiche che portino al successo l’azienda. Far crescere il traffi co sul sito web aziendale, aumentare la notorietà del marchio, migliorare il posizionamento nei motori di ricerca, difendere la reputazione online, sono solo alcuni degli obiettivi di una possibile campagna di social media marketing. E’ però dimostrato che i social media hanno anche un forte impatto sulle vendite, e questo è un dato assolutamente non trascurabile per qualsiasi tipo di azienda. Infatti, da uno studio del 2008 della Nuance Communications eseguito dalla Society for New Communications Research, è emerso che il 75% dei consumatori sceglie prodotti e rivenditori sulla base di raccomandazioni dei loro pari (amici, parenti, conoscenti...) e che tra i siti che infl uenzano le scelte ci sono forum e blog. E’ quindi molto probabile che, quando qualcuno vuole acquistare un particolare prodotto, entri in Internet e legga i commenti dei suoi pari prima di decidere. Di questo processo ogni azienda dovrebbe occuparsi, perché i social media sono un mezzo non fi ltrato da chi vuole veicolare il messaggio: tutti gli utilizzatori esternano la loro esperienza, e questo crea una diff usione endemica di fi ducia negli altri potenziali fruitori. Teniamo sempre presente che, nei social media, qualcuno sta già parlando di noi e il dialogo continua con o senza la nostra presenza. Cris Anderson, autore di The Long Tail aff erma: “Viviamo in un’epoca in cui ogni consumatore ha un megafono. Molti lo stanno usando e le aziende farebbero meglio ad ascoltare”.

Ing. Alberto Bulzatti Consulente Nuove TecnologieUSARCI Venezia

La comunicazione efficace“Non c’è nulla che permetta ad un uomo di aver successo nella vita come la capacità di comunicare” H.FordIn un mondo in cui tutto scorre velocemente, è sempre più importante prestare attenzione alla nostra capacità di comunicare. Quante persone infatti parlano, e quante invece comunicano? C’è diff erenza? Se sì, quale e come incide nel nostro quotidiano personale e professionale?Mentre siamo abituati ad apprendere nozioni tecniche per quanto riguarda la fi scalità, il lavoro, l’andamento dell’economia e della borsa, siamo un pochino meno abituati a pensare di poter tornare profondamente “allievi” per apprendere delle strategie per comunicare in modo ottimale. Ma la comunicazione è una cosa innata, naturale, starai pensando… Certo! In parte è così.La comunicazione effi cace si può però anche apprendere. Infatti ci sono delle discipline tanto antiche quanto attuali che, modellando persone eccellenti in questo campo, ci aprono nuove prospettive per migliorare una qualità così fondamentale. Una di queste è la Programmazione Neuro Linguistica. Spesso accade di incorrere in incomprensioni, interpretazioni errate di ciò che si ascolta, e la persona si sente in una sorta di camicia di forza perché non riesce a trasmettere a pieno ciò che ad una prima lettura potrebbe sembrare ovvio o banale. Quante discussioni potrebbero essere evitate sia tra le mura familiari che in contesti lavorativi se la comunicazione fosse corretta ed attenta, e non in balia del caso. Quando si comunica con qualcuno sarebbe importante porsi questa domanda: “Quello che voglio far percepire corrisponde a quello che lui davvero percepisce?”.La comunicazione infl uenza il comportamento e tutto il comportamento è comunicazione. Anche in silenzio si comunica. Un sorriso, una postura, un respiro possono comunicare tanto. Quanto incidono le parole in una comunicazione, quanto la voce, quanto la postura e la gestualità?La maggior parte delle persone crede che la comunicazione sia prevalentemente composta dalle parole, in realtà gli studi evidenziamo che queste sono le percentuali in cui ogni elemento incide:7% parole; 38% tono della voce, velocità dell’eloquio, ritmo e pause; 55% fi siologia: postura, respirazione, contatto visivo, gestualità.E quando questi tre elementi non sono congruenti cosa accade? Infatti posso dire a parole qualcosa di molto positivo, proporre un prodotto decantandone a lungo le qualità e caratteristiche, ma se il mio tono di voce è incerto, la postura dimessa, la respirazione angosciosa, ciò che comunicano le parole risulta incongruente rispetto al messaggio del non verbale. E prevale nella relazione comunicativa la comunicazione non verbale. Come posso comprendere meglio chi mi sta di fronte, qual è il suo modo di intendere e recepire il mio messaggio?Come rendere congruente e incisiva la comunicazione?Questi sono solo alcuni dei contenuti che andranno aff rontati in modo giocoso, pratico, e soprattutto utile, durante il corso di “Formazione Personale e Professionale” che si tiene a Mestre. Si affi neranno le proprie abilità di comunicazione, si potranno aprire nuovi orizzonti comunicativi prima inesplorati che da subito permetteranno di notare dei risultati. Anche chi è già bravo può apprendere e migliorare. Lo insegna il nostro M. Jordan che a fi ne partita si fermava per ore ad allenarsi a canestro, pur essendo già un campione. Vi aspettiamo con entusiasmo ..

Nicoletta Todescowww.nicolettatodesco.com

“L’esperienza non è quello che succede ad un uomo: è quello che un uomo realizza con quello che gli succede”

L’inglese e l’agenteL’inglese è la lingua della globalizzazione. Parlato come prima lingua in 36 paesi e come seconda lingua in 34 paesi, l’inglese è la lingua internazionale della scienza e della tecnologia così come della politica, della diplomazia e del commercio. Si comprende quindi l’importanza della sua conoscenza per essere all’altezza di comunicare in modo effi cace nelle relazioni commerciali, nel socializzare, o per trovare nuove opportunità di lavoro all’estero.Se un professionista si sente oggi a proprio agio fra “brunch”, “happy meal”, “happy hour”, ormai diventati prestiti linguistici in una società edonistica, può trovare più diffi cile prendere confi denza con termini relativi al business quali system engineer, fi eld service engineer, internal auditor, business plan, che rifl ettono invece la vera realtà da aff rontare ogni giorno con un’adeguata preparazione professionale. Elementi del Business English come l’email, la telefonata, la descrizione del prodotto, la negoziazione sono le basi sulle quali costruire la propria formazione professionale, in particolare quella dell’agente di commercio che vuole cogliere tutte le possibilità off erte dal mercato globale.Attualmente l’esigenza di avere un’ottima padronanza dell’inglese è molto sentita anche per la situazione incerta dell’economia che sempre più spesso costringe aziende e professionisti a ricercare sbocchi su altri mercati. L’agente di commercio deve conoscere l’inglese per trovare nuove opportunità di vendita all’estero per le proprie mandanti italiane o per assumere mandati di aziende estere che vogliono vendere i loro prodotti sul mercato italiano. L’agente dovrà avere padronanza dell’inglese per rapportarsi e comunicare con i clienti e con le mandanti, per presentare i propri prodotti durante le fi ere o presso i clienti esteri. La conoscenza della lingue, ed in particolare l’inglese, sarà essenziale anche per ottenere in futuro la Certifi cazione di qualità dell’Agente di Commercio secondo il progetto “Processo d’Agenzia Certifi cato in Qualità D.T. 58 USARCI”.

Raff aella Ferraro

Al fi ne di ottimizzare le energie operative, fi ssare appuntamenti (telemarketing) può essere molto utile. Infatti si risparmia tempo con i relativi vantaggi economici, inoltre la visita al cliente assume una maggiore importanza e vi è più tempo per le trattative. Tale attività può essere svolta da terzi, quale una segretaria o un servizio di call center, ma può essere anche svolto più convenientemente dall’agente stesso che dedica un apposito tempo per questa attività.La procedura consigliabile è la seguente:1) stilare un elenco della potenziale clientela e, se possibile, avere il nominativo della persona interessata;2) trasmettere via email una breve nota informativa della propria realtà evidenziandone gli aspetti positivi;3) dopo pochi giorni telefonare chiedendo se hanno ricevuto l’email, spiegando le ragioni del contatto, evidenziando i vantaggi di un apposito incontro ma senza entrare nel merito delle caratteristiche del prodotto off erto;4) per l’appuntamento è opportuno proporre un tempo defi nito ad esempio “va bene questa settimana o la prossima?”, “può essere giovedì mattina o venerdì?”

Ci risulta che non siano numerosi gli agenti che sfruttano le possibilità che può off rire il telemarketing.Il consiglio è quindi quello di provare, poi la tecnica si affi na con l’esperienza. Potrebbero scaturire risultati molto interessanti!

Il telemarketing

Anno 14 numero 3 del 30 Settembre 2010

Menu a base di funghi,degustazione dei formaggi Caseificio Pennar di Asiago,

radicchio di Treviso, broccolo bassanese

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6 Anno 14 numero 3 del 30 Settembre 2010

E’ stato convertito in legge (L. 30.7.2010, n. 122) con modifiche il D.L. 31.5.2010, n. 78 contenente la “Manovra correttiva 2010”. I principali temi di interesse per la categoria degli agenti di commercio sono i seguenti:

1. limitazioni all’uso del contante: il previgente limite all’uso del contante e dei titoli al portatore pari a € 12.500 (applicabile fino al 30.5.2010) è stato abbassato a € 5.000,00. Da ciò consegue quindi che:- il trasferimento di denaro contante, di libretti bancari

o postali al portatore e di titoli al portatore è possibilesoltanto per importi inferiori a € 5.000;

- gli assegni bancari e postali nonché i vaglia postali ecambiari di importo pari o superiore a € 5.000 devonoriportare il nome o la ragione sociale del beneficiario e laclausola di non trasferibilità;

- il saldo dei libretti di deposito al portatore bancari o postalidovranno essere estinti o “riportati” ad importi inferiori alla soglia di € 5.000 entro il 30.6.2011.

Le sanzioni previste per la violazione di tali limitazioni sono, in ogni caso, non inferiori a € 3.000.

2. “Ritorno” degli elenchi Iva: al fine di contrastare le frodi IVA, è stato introdotto l’obbligo di comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate le operazioni rilevanti ai fini IVA di importo pari o superiore a € 3.000. Le modalità e termini di presentazione non sono ancora noti in quanto demandati all’emissione di un apposito Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.

3. Nuovo redditometro: sono confermate le disposizioni in merito all’applicazione del “nuovo redditometro” ai fini dell’accertamento sintetico dei redditi per i quali il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi non è ancora scaduto al 31.5.2010. Il redditometro seppur basato come in passato sul principio che le spese sostenute dal contribuente derivano da un reddito conseguito, è caratterizzato da nuove modalità di calcolo del reddito sinteticamente determinato. In particolare, è confermato che:

- i contribuenti sono suddivisi in base al nucleo familiare e all’area territoriale di appartenenza;- le spese sostenute hanno un impatto diverso a seconda che

siano considerate voluttuarie ovvero “di base”;- assumono rilevanza le spese che si considerano sostenute

con i redditi conseguiti nell’anno preso in esame, conl’esclusione quindi dei c.d. incrementi patrimoniali, quale,ad esempio, l’acquisto di un immobile, che la precedenteversione del redditometro considerava spesa sostenuta conintroiti del quinquennio;

- resta ferma in capo al contribuente la possibilità/l’oneredi provare che le spese sono state sostenute con redditiconseguiti in anni precedenti o con redditi diversi da quelliche hanno concorso alla formazione del reddito imponibile.

L’accertamento da redditometro potrà essere applicato quando, anche solo per un anno (non più per 2 periodi d’imposta), lo scostamento del reddito dichiarato da quello presunto è pari al 20% (non più 25%).Per l’effettiva applicazione è necessario attendere l’emanazione dell’apposito Decreto attuativo.

4. Controllo delle imprese “apri e chiudi”: è confermato che le imprese che cessano l’attività entro 1 anno dalla data di inizio saranno inserite in una lista di selezione dei soggetti da sottoporre a controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, della GdF nonché dell’INPS.

5. Potenziamento dei processi di riscossione dell’Inps (art. 30): a decorrere dal 1° gennaio 2011, l’attività di riscossione delle somme dovute a qualsiasi titolo all’Inps avverrà tramite il nuovo avviso di addebito, dotato di valore di titolo esecutivo. L’avviso di addebito dovrà, tra l’altro, contenere l’intimazione ad adempiere l’obbligo di pagamento degli importi in esso previsti entro 60 giorni dalla notifica e l’indicazione che, in mancanza di pagamento, l’agente della riscossione indicato nell’avviso procederà ad espropriazione forzata, con i poteri, le facoltà e le modalità che disciplinano la riscossione a mezzo ruolo.

Si è svolto presso il Centro Congressi Holiday Inn venerdì 8 ottobre, a Marghera - Venezia, il

“Meeting con le aziende slovene”

ovvero incontri bilaterali tra agenti di commercio italiani e aziende slovene, organizzati da Japti-Ufficio di Rappresentanza dell’Economia slovena di Milano, Usarci Venezia, GZS-Camera dell’Economia slovena e Unioncamere Veneto.

Il Meeting ha fatto incontrare aziende slovene di diversi settori merceologici con molti agenti di commercio italiani interessati a promuovere la commercializzazione di prodotti sloveni sul mercato italiano, in particolare del Nord Italia.

Chi fosse interessato ai risultati dell’iniziativa può contattare:

JAPTI Ufficio di Rappresentanza dell’Economia slovena di Milano: tel. +39 02. 294 05 910 fax: +39 295 14 071 e-mail: [email protected] [email protected] [email protected]

USARCI VENEZIA Sindacato degli Agenti di Commercio tel. 041.930 178 email: [email protected]

UNIONE SINDACATI AGENTIE RAPPRESENTANTI COMMERCIO ITALIANI

Manovra correttiva 2010, effetti per la categoria

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E’ stato approvato in via definitiva dal Senato il Ddl di riforma del Codice di Sicurezza della Strada. Riportiamo una estrema sintesi. Alcol e droga alla guida, tolleranza zero. Divieto assoluto di mettersi alla guida dopo aver bevuto alcolici per le seguenti categorie:- i conducenti con meno di 21 anni, chi ha la patente da non più di 3 anni, i conducenti professionali o di autoveicoli con patente C, D o E. La guida con un tasso alcolemico tra 0 e 0,5 g/l per le categorie suddette comporta una sanzione amministrativa pari a 155 euro. Le pene sono state inasprite per chi per chi provoca incidenti. La guida con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l è stata depenalizzata e comporta adesso una sanzione di tipo amministrativo pari a 500 euro.Il rifiuto di sottoporsi agli accertamenti sullo stato di ebbrezza alcolica viene punito con sanzione penale, dell’ammenda da 1.500,00 a 6.000,00 euro e con l’arresto da sei mesi ad un anno. Aree di servizio, vietata di notte la vendita di alcolici. Nelle aree di servizio autostradali è vietata la vendita e la somministrazione di:- bevande superalcoliche dalle 22 alle 6, - la sola somministrazione di bevande alcoliche dalle 2 alle 7.Etilometri nei locali e “Happy hours”. Divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche nei locali notturni dalla ore 3 alle ore 6, con l’obbligo all’uscita di un apparecchio precursore chimico-elettronico per la rilevazione volontaria del tasso alcolemico e tabelle illustrative sui danni dell’alcol.Deroga a sospensione patente. Chi ha la patente sospesa può “a determinate condizioni” chiedere una deroga per guidare massimo tre ore al giorno per andare al lavoro o per fini sociali. La deroga porta anche a un allungamento del periodo di sospensione della patente.Esame per il recupero dei punti decurtati. Chi frequenta i corsi per il recupero dei punti della patente dovrà, al termine del corso, anche sostenere obbligatoriamente un esame per poterli riacquistare.Visita medica per gli ultraottantenni. Chi ha superato gli 80 anni per continuare a condurre ciclomotori e veicoli per i quali è richiesta la patente di guida, dovrà ottenere uno specifico attestato rilasciato dalla Commissione medica locale, a seguito di visita medica specialistica biennale. (questa disposizione non entrerà in vigore prima di 4 mesi dall’entrata in vigore del DDL). Neopatentati. Viene modificata la disciplina concernente le limitazioni alla guida per i titolari di patente da meno di un anno, elevando da 50 kw/t a 55 kw/t la potenza specifica, riferita alla tara, al di sopra della quale i veicoli non possono essere guidati dai neopatentati.

Queste limitazioni si applicheranno a coloro che abbiano ottenuto la patente “B” a partire dal centottantesimo giorno successivo all’entrata in vigore delle modifiche al C.d.S..Obbligo di lenti o apparecchi per la guida. Obbligo di usare lenti o apparecchi per la guida, se prescritti, per i titolari di patente di guida o di certificato di idoneità alla guida di ciclomotori (il cosiddetto patentino). Tale obbligo è quindi esteso anche a ciclomotori e minicar ed entra in vigore immediatamente.Rinnovo patente di guida. Addio al vecchio tagliandino autoadesivo: d’ora in poi dovrà essere rilasciato un duplicato della patente, con l’indicazione del nuovo termine di validità. Al momento del ricevimento della nuova patente, si dovrà distruggere quella scaduta. Previsto, inoltre, che la motorizzazione civile possa rilasciare ai titolari di patente, chiamati per sottoporsi alla visita medica per il rinnovo, per una sola volta, un permesso di guida provvisorio, valido fino all’esito finale delle procedure di rinnovo. Eccesso di velocità - sanzioni più elevate. Le sanzioni pecuniarie per il superamento dei limiti di velocità diventano le seguenti:• per il superamento dei limiti non oltre 10 km/h il pagamento in misura ridotta resta di 38,00 euro;• per il superamento dei limiti di oltre 10 km/h ma meno di 40 km/h h il pagamento in misura ridotta resta di 155,00 euro;• per il superamento dei limiti di oltre 40 km/h ma meno di 60 km/h h il pagamento in misura ridotta diviene di 500,00 euro;• per il superamento dei limiti di oltre 60 km/h h il pagamento in misura ridotta diviene di 779 euro;queste sanzioni sono poi aumentate se commesse tra le ore 22.00 e le ore 07.00 e raddoppiate se commesse alla guida di mezzi pesanti.Velocità in autostrada. Il limite rimane a 130 km/h. Le società concessionarie potranno alzarlo a 150 km/h, ma solo nei tratti a tre corsie con sistema tutor e in condizioni meteo favorevoli.Stretta sull’intestazione fittizia dei veicoli. Norme più puntuali per evitare l’intestazione fittizia dei veicoli. Ogni mutamento di intestazione deve essere registrato entro 30 giorni. Dalla carta o dal certificato di circolazione deve risultare il soggetto responsabile ai fini della circolazione del veicolo. La sanzione si applica anche a chi abbia avuto la disponibilità del mezzo e al proprietario dissimulato. Il veicolo per il quale viene rilasciata la carta o certificato di circolazione in violazione delle norme sull’intestazione dei veicoli viene cancellato d’ufficio dal Pra.Veicoli inquinanti. Sono state introdotte misure di contrasto all’inquinamento prodotto dalla circolazione dei veicoli. In particolare, d’ora in avanti, chi non rispetta i vari provvedimenti di blocco della circolazione nei centri abitati, andando in giro con mezzi appartenenti, relativamente alle emissioni inquinanti, a categorie inferiori a quelle prescritte dal divieto, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma pari a 155

euro e, nel caso di reiterazione della violazione nel biennio, alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da 15 a 30 giorni.Casco e giubbotto riflettente in bici. Salta la norma sul casco in bici obbligatorio e conforme alla normativa europea per i bambini fino a 14 anni. Resta invece la norma che se si circola in bici fuori dei centri abitati dopo il tramonto e fino all’alba o in galleria (dentro e fuori dai centri abitati) è necessario indossare giubbotto o bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. Le regole entrano in vigore subito. Operazione casco sicuro, durante la marcia, anche per i conducenti e gli eventuali passeggeri di ciclomotori e motoveicoli, a cui è fatto obbligo di indossare e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo conforme ai tipi omologati rispettando le nuove norme Ue. Niente minicar senza patente. Chi ha subito il ritiro della patente non può condurre ciclomotori e microcar e non può conseguire il certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori.Attraversamento dei pedoni. In assenza di agenti o semafori i conducenti devono fermarsi quando i pedoni transitano sulle strisce pedonali. Devono dare la precedenza, rallentando e all’occorrenza fermandosi se vedono pedoni che si accingono ad attraversare sulle strisce. Identico obbligo per i conducenti che si inoltrano in un’altra strada al cui ingresso si trova un attraversamento pedonale, quando ai pedoni non sia vietato il passaggio. Resta il divieto per i pedoni di attraversare diagonalmente le intersezioni e il divieto di attraversare piazze e larghi al di fuori delle strisce pedonali.Multe, notifica entro 90 giorni. Il periodo per ricevere la notifica delle multe passa da 150 a 90 giorni. I nuovi termini scatteranno solo per le violazioni commesse dopo la data di entrata in vigore del d.d.l. La contestazione immediata non è necessaria per la rilevazione degli accessi di veicoli non autorizzati nei centri storici, nelle zone a traffico limitato, nelle aree pedonali o per la circolazione su corsie e strade riservate.Rateazione delle sanzioni pecuniarie. È prevista la possibilità di rateizzare il pagamento delle sanzioni a partire da 200 euro; tale facoltà viene prevista per i titolari che dimostrino un reddito non superiore a 10.628,16 euro. Ricorso ai giudici di pace. Prevista la notificazione del ricorso e del decreto di comparizione anche mediante fax o in via telematica. Novità interessante sul fronte processuale: si stabilisce che l’opposizione non ha effetti sospensivi, salvo che il giudice di pace disponga, in modo motivato e in contraddittorio con le parti, la sospensione dell’esecuzione del provvedimento. In tal modo, si esclude che la sospensione sia adottata senza giustificazione e senza aver sentito l’autorità che ha adottato il provvedimento. Al tempo stesso si prevede che l’ordinanza di sospensione possa essere impugnata con ricorso al tribunale.

Claudio Bilato

Emanato il nuovo Codice della strada, ecco le principali modifiche

Anno 14 numero 3 del 30 Settembre 2010

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Lo sportello on lineL’Inps ha avviato una interessante procedura all’interno del proprio sito internet www.inps.it nella sezione servizi per il pubblico. Con l’apertura di questo sportello virtuale sono destinate a scomparire le code di assicurati e pensionati negli uffi ci dell’Istituto, basta infatti un click per interagire con il servizio desiderato e poter fruire di consulenza sulla propria posizione previdenziale. Per accedere a tale area è necessario che l’utente sia in possesso del Pin che può essere richiesto in modalità telematica sul sito dell’Istituto oppure mediante il Contact Center al numero verde 803164.Potranno accedere al servizio anche coloro che hanno ricevuto da parte dell’Istituto la Carta Nazionale o Regionale dei Servizi, in questo caso non è necessario il Pin. I destinatari di tale Carta sono anche gli agenti di commercio che raggiungono l’età pensionabile durante l’anno 2010 o 2011 (sono esclusi i titolari di pensione diretta e coloro che hanno presentato domanda di pensione diretta, domanda per il rilascio dell’estratto conto certifi cativo o richiesta di ricongiunzione contributiva). In particolare il servizio off re notizie dettagliate sulla propria posizione anagrafi ca come pure sulla pensione che l’agente già percepisce, sui versamenti da eff ettuare e sui duplicati cud. Gli utenti in possesso di Pin o Carta possono richiedere a titolo gratuito una casella di posta Pec. In questo caso potranno ricevere l’estratto conto contributivo, i bollettini, il cud, ecc direttamente in tale casella. L’iscritto, qualora riscontri inesattezze nella documentazione osservata, può segnalare direttamente on line i dati errati oppure omessi. Per inviare documentazione integrativa l’utente può usare la casella di posta Pec ed evitare lunghe attese nella sede Inps locale.

Le nuove età di pensioneIl d.l. n. 78 (misure urgenti in materia di stabilizzazione fi nanziaria) convertito in legge, prevede anche cambiamenti per quanto riguarda il pensionamento. Dal 1° gennaio 2011 tutti i lavoratori autonomi e quindi anche gli agenti di commercio andranno in pensione 18 mesi dopo il raggiungimento del requisito pensionistico:Pensione di Vecchiaia: 65 anni per gli uomini - 60 anni per le donnePensione di Anzianità: 61 anni di età e quota 97

Obbligatorietà del codice AtecoA partire da agosto 2010 le ditte mandanti, quindi anche agenti con subagenti, che si iscrivono per la prima volta alla Fondazione Enasarco dovranno obbligatoriamente inserire anche il codice ATECO 2007 (settore di attività economica prevalente). Il codice Ateco è reperibile nell’ultima dichiarazione dei redditi, dalla visura camerale, dal certifi cato di attribuzione partita Iva oppure collegandosi al sito Istat tramite apposito link.

Contributo al fondo PensioneIl contributo previdenziale si calcola su tutte le somme dovute a qualsiasi titolo all’agente (provvigioni, rimborsi spese, premi di produzione, ecc.). Il contributo è dovuto in favore degli agenti che operano individualmente o sotto forma di società di persone e viene versato trimestralmente entro il 20 del secondo mese successivo al trimestre di competenza e cioè:I trimestre: 1° gennaio – 31 marzo scadenza 20 maggioII trimestre: 1° aprile – 30 giugno scadenza 20 agostoIII trimestre: 1° luglio – 30 settembre scadenza 20 novembreIV trimestre: 1° ottobre – 31 dicembre scadenza 20 febbraioIl versamento dei contributi, stabilito a partire dall’1/1/2006 nella misura del 13,50% (6,75% a carico del preponente e 6,75% a carico dell’agente) con un minimale ed un massimale annuo, viene eff ettuato integralmente dalla ditta mandante che ne è responsabile anche per la parte a carico dell’agente.Massimale annuo a decorrere dal 01.01.2010: monomandatario euro 27.667,00 - plurimandatario euro 15.810,00Minimale annuo a decorrere dal 01.01.2010: monomandatario euro 789,00 - plurimandatario euro 396,00I contributi devono essere calcolati sulle provvigioni dovute all’agente anche se non ancora pagate. Pertanto il riferimento trimestrale deve essere considerato per competenza (il trimestre durante il quale sono maturate le provvigioni) e non per cassa, essendo ininfl uente il momento del pagamento.

Enasarco e Inps,bilanci 2009 in attivo

Non si rinnova il Comitato di Gestione Commercianti

Nonostante la grave crisi economica, i due enti previdenziali INPS ed ENASARCO che erogano le pensioni agli Agenti di Commercio, hanno presentato bilanci consuntivi 2009 con un attivo.L’ENASARCO ha chiuso il Bilancio con un utile pari a 54 milioni di euro, e con un patrimonio netto cresciuto di conseguenza a 3.961 milioni di Euro. Nel 2009 la generale grave crisi economica ha avuto ripercussioni sull’intera categoria degli agenti: un notevole aumento delle chiusure dei mandati di agenzia, la riduzione delle provvigioni e, spesso, la perdita del lavoro. Tutto ciò ha inciso sulle entrate contributive che sono diminuite del 5%, provocando uno squilibrio del saldo previdenziale (entrate - uscite) di 44 milioni di euro. A causa dell’aumento della chiusura dei mandati è aumentata notevolmente anche la liquidazione dei trattamenti di fi ne rapporto FIRR. Il valore medio delle pensioni erogate nel 2009 è cresciuto del 2,6%. E’ stato presentato un saldo positivo di 34 milioni di euro anche per l’Assistenza, che eroga agli agenti e familiari le cure termali/climatiche, borse di studio, assegni straordinari ecc.La gestione immobiliare presenta un saldo positivo di 49 milioni di euro e il rendimento del patrimonio immobiliare è aumentato all’1,42%.Tutto ciò fa pensare ad una migliorata gestione degli asset mobiliari e immobiliari; le proiezioni attuariali al momento lascerebbero prevedere che l’Enasarco avrà un saldo positivo fi no al 2037 e un patrimonio positivo che va oltre il 2056. Anche l’INPS ha chiuso con un avanzo fi nanziario positivo di circa 8 miliardi (contro gli 11 del 2008). Anche questo bilancio ha risentito della grave crisi economica e nonostante le riforme compiute è ancora una previdenza che stenta a decollare. Nel 2009 sono dimezzate le pensioni di anzianità, mentre sono cresciute quelle di vecchiaia; sono state revocate il 15% delle pensioni di invalidità controllate. A fi ne anno era poco più di 10.000 euro l’importo medio annuo lordo della pensione; erano sedici milioni le pensioni vigenti di cui 10 milioni dei lavoratori dipendenti e 4 milioni dei lavoratori autonomi delle varie gestioni separate. Fra queste, una delle più numerose è quella dei Commercianti, dove sono compresi anche gli Agenti di Commercio. Il bilancio della Gestione separata Commercianti nel 2009 ha presentato un passivo di 851 milioni di euro e un attivo patrimoniale di 5.534 milioni. Anche questa gestione ha risentito notevolmente del calo delle contribuzioni dovuto alla diminuzione dei redditi imponibili. Sono comunque aumentati anche nel 2009 gli iscritti alla gestione (2.085.648) e, fortunatamente, è leggermente migliorato il rapporto Iscritti/Pensionati a 1,55 (100 pensionati ogni 155 lavoratori). Il numero di pensioni esistenti al 1° gennaio 2010 era 553.347 uomini (età media 70,4) e 784.866 donne (età media 72,4); la pensione media mensile pagata è di Euro 692,22. Nell’ambito della politica dei tagli di spese imposta dal Governo a tutti gli enti pubblici, il Comitato di Gestione Commercianti, di cui ho fatto parte su delega dell’USARCI, in rappresentanza della intera categoria degli agenti di commercio, al suo scadere il 7 luglio non è stato rinnovato dal Ministro del Lavoro. Il successivo Decreto Legge 78 (misure urgenti in materia di stabilizzazione fi nanziaria) ha imposto un taglio del 30% dei componenti di tutti i comitati di gestione. L’USARCI farà di tutto perché sia assicurata agli agenti di commercio una rappresentanza anche nel Comitato così ridotto, di cui il Ministro non ha più motivi per non procedere al rinnovo.

Federico Rossetto

Anno 14 numero 3 del 30 Settembre 20108

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9

CHI E’ MONOMANDATARIO NON PUO’ AVERE ALTRI INCARICHI

Abbiamo stipulato un contratto di agenzia e nella comunicazione all’Enasarco l’agente come da contratto è stato iscritto come plurimandatario versando quindi i contributi con i massimali previsti per i plurimandatari. Sino ad oggi però l’agente ha operato solamente con noi.Come dobbiamo comportarci per l’applicazione dei massimali Enasarco nel caso che l’agente nel corso dell’anno non stipuli altri contratti con altre ditte? Dobbiamo considerarlo comunque plurimandatario in virtù del contratto firmato, oppure è nostro dovere, nel caso in cui l’agente non stipuli altri contratti, applicare i massimali contributivi previsti per i monomandatari indipendentemente dal contratto firmato?

L’agente monomandatrio è colui che si obbliga contrattualmente a operare per un solo preponente e non può pertanto assumere ulteriori incarichi neppure da ditte non concorrenti.L’articolo 6 della legge 1 febbraio 1973, n. 12, usa la dizione “impegnato a esercitare la sua attività per un solo preponente”; nel successivo articolo 8 si fa riferimento al “caso di obbligo a esercitare l’attività per un solo preponente”.Tale impegno deve essere indicato esplicitamente all’atto dell’iscrizione all’Enasarco, il quale definisce monomandatario l’agente che ha il divieto di avere contratti di agenzia con altre ditte” e richiede la tempestiva comunicazione di “eventuali modifiche contrattuali”.Nel caso prospettato l’agente non ha assunto alcun obbligo di operare con una sola ditta, ed è anzi libero di svolgere l’attività addirittura per ditte concorrenti.Pertanto non è monomandatario anche se opera per un solo preponente.Nonostante la chiara formulazione della norma e la presa di posizione dello stesso Enasarco, la giurisprudenza della Cassazione non è univoca.Nel senso sopra indicato si sono pronunciate Cassazione, sezione lavoro, 9 febbraio 1994, n. 1302 e 6 novembre 2000, n. 14444; mentre fanno riferimento ad una mera situazione di fatto che prescinde dall’assunzione formale di uno specifico obbligo Cassazione, sezione lavoro, 4 marzo 1998, n. 2283 e 3 agosto 2007, n. 17080.

NON SCATTA L’INDENNITA’ SE LA CESSAZIONE E’ VOLONTARIA

Sono un agente di commercio che a marzo di quest’anno è partito con una azienda in tentata vendita. Ho iniziato con un portafoglio clienti uguale a zero e all’oggi ne ho circa ottanta. Ora ho avuto un’offerta migliore da un’altra azienda e ho deciso di passare con loro. Avendo creato io la zona dal nulla ho diritto a un riconoscimento in termini economici oppure no? Premetto che mi era stata fornita una vecchia lista di clienti risultati quasi tutti inesistenti o che avevano cessato l’attività.

No. Ai sensi dell’articolo 1751 del codice civile l’indennità di cessazione del rapporto non spetta quando l’agente recede per sua mera volontà, non determinata da circostanze attribuibili al preponente, oppure da età, infermità o malattia per le quali non gli può essere ragionevolmente chiesta la prosecuzione del rapporto. Nel caso prospettato, dunque, non rileva, al fine del concretizzarsi del diritto, l’eventuale

Anno 14 numero 3 del 30 Settembre 2010

acquisizione di nuovi clienti e/o l’incremento sensibile del fatturato con quelli già esistenti.

NORMATIVA AUTO PER CONTRATTO LEASING E NOLEGGIO

Gradirei sapere cosa prevede la normativa fiscale per contratto di leasing per 24 o 36 mesi , se è possibile farlo, cosa si può scaricare come costo e se l’iva è deducibile. Altrimenti cosa è possibile fare. Idem per quanto riguarda il noleggio.

L’attuale normativa fiscale prevede che, affinché i canoni relativi ad un contratto di leasing per l’acquisto di un’autovettura possano essere deducibili in capo all’agente acquirente, il contratto stesso deve avere una durata non inferiore a 48 mesi. Nessun limite minimo di durata è previsto, invece, in caso di contratto di noleggio. In caso di leasing i canoni sono deducibili all’80% nel limite proporzionalmente corrispondente al costo del veicolo fino al limite di euro 25.822,84. In caso di noleggio la quota deducibile (all’80%) massima annua è pari ad euro 3.615,20 (ovvero euro 301,26 al mese). In caso di noleggio “full service” bisogna distinguere la quota di canone riferibile al puro noleggio ed ai servizi extra:- la prima è soggetta al limite annuo predetto di euro 3.615,20 (sempre all’80%),- la seconda è soggetta al solo limite dell’80%.In entrambi i casi (leasing o noleggio) l’Iva è detraibile al 100%.

SI’ ALLA DETRAZIONE PIENA PER FURGONE E CARBURANTE

Sono un agente con deposito e ho acquistato di recente un furgone intestato alla mia agenzia commerciale. Lo uso esclusivamente per lavoro e trasporto di merce. Posso scaricare al 100% sia l’Iva che il carburante?

La risposta è positiva. L’Iva per l’acquisto di un veicolo utilizzato esclusivamente per finalità aziendali e del relativo carburante è integralmente detraibile, in virtù delle modifiche introdotte con la Finanziaria 2008 (legge 244/2007) all’articolo 19-bis, lettere c) ed e) d) del dpr 633/72. Anche ai fini delle imposte dirette, i costi dei veicoli immatricolati come autocarri e delle relative spese di impiego e di manutenzione sono integralmente deducibili.

NO INDENNITA’ PER PENSIONE DI ANZIANITÀ

Sono un agente di commercio che il prossimo anno compie 60 anni e dopo 40 anni di versamenti Inps maturerò il diritto al conseguimento della pensione di anzianità Inps. Posso dare la disdetta alla mia azienda e ricevere l’indennità suppletiva di clientela?

No. Gli Accordi Economici Collettivi prevedono che solo il conseguimento della pensione di vecchiaia Enasarco dà il diritto alla indennità suppletiva di clientela. L’ultimo A.E.C.

I fendinebbia possono essereaccesi anche di notte

La sentenza: annullata la multa all’automobilista che utilizzava le luci insieme agli anabbaglianti

L’uso dei fari fendinebbia non è vietato nelle ore notturne. Va, quindi, annullata la multa elevata all’automobilista, che circolava di notte con i fendinebbia accesi insieme alle luci anabbaglianti. A stabilirlo la Cassazione con la sentenza 534/10.Il ricorrente ha impugnato la decisione con cui il giudice di pace non aveva dato seguito alla sua richiesta.Nel merito, infatti, l’interpretazione sull’articolo 153 del Codice della strada era che l’uso dei proiettori fendinebbia fosse consentito solo di giorno in presenza di particolari condizioni metereologiche e soltanto in sostituzione delle luci anabbaglianti e abbaglianti.Nel caso specifico, sosteneva la decisione di primo grado, la contestazione della violazione era avvenuta alle 22.50 e risultava quindi fondata la violazione del Codice della strada.Di altro avviso la Cassazione: il legislatore non ha stabilito un apposito divieto sull’utilizzo di fendinebbia e anabbaglianti nell’orario notturno.La norma dispone che di giorno, in caso di nebbia, fumo, foschia, nevicata in atto, pioggia intensa, i proiettori anabbaglianti e quelli di profondità possono essere sostituiti da proiettori fendinebbia anteriori.“Nulla autorizza invece a ritenere, precisa la sentenza 534/10, che la prescrizione di uso alternativo delle due tipologie di strumenti luminosi operi anche di notte”.

Autocarri vietati ai passeggeri

Anche a bordo degli autocarri leggeri è sempre vietato il trasporto delle persone estranee al maneggio delle merci seppure sulla carta di circolazione del veicolo risulti indicato un numero di posti adeguato.Questa regola vale anche per i familiari dell’autista e prescinde dall’uso imprenditoriale o privato del mezzo.Lo ha ribadito la polizia stradale in Cremona con il parere n. 221.2 del 1° settembre 2010.Il trasporto di familiari o conoscenti a bordo di autocarri è molto diffuso, specie in riferimento ai veicoli di massa limitata. Uno studio di consulenza automobilistica ha richiesto chiarimenti alla polizia stradale lombarda.Le uniche persone che possono essere trasportate su un autocarro nel limite massimo ammesso dalla carta di circolazione sono quelle destinate al carico e scarico delle merci. Come confermato anche dal parere del Ministero dell’Interno del 18 gennaio 1999.

del settore Commercio del 16 febbraio 2009 estende il diritto a questa indennità anche per la pensione Inps, ma solo di vecchiaia e non di anzianità e pertanto con una età anagrafica non inferiore a 65 anni

DOPO 18 MESI L’ASSEGNO PREVIDENZIALE

Sono un agente di commercio che il 20 marzo 2011 compirà 65 anni con versamenti Inps di 34 anni. Quando avrò diritto a percepire la pensione Inps con le nuove regole?

Con i contributi versati il lettore matura al compimento del 65° anno di età una pensione di vecchiaia nella gestione commercianti dell’Inps. Considerato che ciò si verificherà nel 2011, incappa in pieno nelle nuove regole della finestra mobile, previsti dall’art. 12 del decreto legge 78/2010, che per i lavoratori autonomi si apre dopo 18 mesi dal momento in cui si raggiungono i requisiti. Di conseguenza la pensione spetterà dal 1° ottobre 2012. Medesima normativa vale per le pensioni di anzianità.

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“Non ho tempo”, agenti di commerciosempre troppo impegnati

Ma la professione di oggi non è correre, è gestire

Quando si viene invitati a qualche incontro, quando è indetta un’assemblea o quando si do-vrebbe partecipare a un dibattito, gli agenti di commercio hanno sempre altro da fare. Quan-do sono interpellati per portare avanti una pratica previdenziale o una vertenza, non hanno tempo. Quando devono fermarsi per esaminare una loro posizione sono impegnati in altre cose. Non ho tempo... è la parola d’ordine degli agenti di commercio. Alla domanda: ma cosa devi fare? la risposta è sempre la stessa: “sono dai clienti, è fondamentale essere dai clienti”.Questa è la filosofia dell’agente di commercio. Aggiungo che questa filosofia è vecchia di almeno venti anni. Non ha più senso percorrere 50.000, 60.000 o 80.000 km all’anno per visitare i clienti, quando abbiamo le e-mail, il fax e il telefono. Dal cliente si va solo se si deve fare qualche comunicazione importante, previo appuntamento.Altrimenti che cosa si va a dire? Per fare che cosa? Qualche giorno fa ho chiamato una agente che ha perso un grosso mandato ed è in diatriba con la mandante per la liquidazione delle indennità di fine rapporto. La cifra in ballo non è di poco conto e l’agente doveva dare, al nostro ufficio vertenze, alcune notizie per permettere di impostare le azioni adeguate al caso. Alla mia telefonata per chiedere di farci avere la documentazione necessaria per procedere al recupero delle indennità in questione, mi ha risposto: “non ho ancora avuto tempo, sai sto visitando i clienti perché devo recuperare le provvigioni che mi mancheranno, incremen-tando il fatturato con le aziende che mi sono rimaste”. In teoria la scelta di questo collega è corretta. Ma cosa va a fare dai clienti che già acquistano? Spinge perché acquistino di più e gli facciano recuperare le provvigioni perse? Questo suo modo di operare è frutto di studio o è una iniziativa disordinata che porterà solo a perdere del tempo? Io credo che non si debba e non si possa prescindere dall’esaminare, con attenzione e obiettività, la situazione, per prendere poi le decisioni operative “giuste” per raggiungere i ragionevoli obiettivi che ci si prefigge. Cercare di mordersi la coda, aumentando la velocità di rotazione, non migliora le prestazioni ma debilita il cane che non riuscirà a raggiungere l’obiettivo: la coda. Dobbiamo tutti imparare a gestire la nostra agenzia come una impresa perché siamo tutti piccoli im-prenditori, direttori generali della nostra micro impresa, che hanno incombenze che devono essere portate avanti nonostante sembrino perdite di tempo. La partecipazione a corsi di formazione e di aggiornamento, è sempre scarsa e questo sta a dimostrare la presunzione di sapere già tutto: “Io ho sempre fatto in questo modo e non vedo perché dovrei cambiare” oppure “Se un formatore mi consiglia di esaminare il mio operato anche sotto un altro punto di vista, cosa vuoi che sappia delle mia agenzia?”. I colleghi che purtroppo fanno queste affer-mazioni non sono rari e non sanno che nel giro di un tempo relativamente breve non saranno più in linea con il mercato. L’evoluzione del ruolo ci è necessariamente imposta dal prossimo “post-crisi “. Prepariamoci per tempo ad elevare la nostra professione in modo da acquisire maggiori “spazi di valore” verso le mandanti, il territorio, i clienti e verso se stessi. L’esperien-za non basta più e il “... non ho tempo “ potrà diventare il nostro stesso limite in un mercato che non ci darà poi il tempo, per adeguarci ai suoi livelli di velocità e di recupero innovativo. Un esempio: seguire adempimenti amministrativi e non delegare il tutto al commercialista è fondamentale per avere sotto controllo l’andamento della propria agenzia. Quando i col-leghi di fronte al commercialista sussultano nel sentire l’ammontare delle imposte da pagare e affermano “...Ma io non pensavo...”, dimostrano di amministrare malissimo la propria attività e al primo scivolone saranno in grave difficoltà. Tenere i contatti con le aziende rap-presentate è un altro compito molto importante. Ma non significa solo avere buoni rapporti con l’ufficio vendite o con il capo magazziniere, ma significa dimostrare professionalità e capacità di rapportarsi con tutti i comparti delle aziende rappresentate, dall’ufficio ammi-nistrazione alla direzione tecnica, con competenza e senza esitazioni. Tutto questo significa professionalità che si può anche acquisire frequentando corsi di aggiornamento e di forma-zione. Anche nell’acquisizione di nuovi mandati è importante proporsi professionalmente. Sono finiti i tempi di quando era sufficiente assicurare, alle mandanti, clienti e fatturati per ottenere l’agenzia.Oggi le mandanti chiedono organizzazione e professionalità. Altri compiti relativamente nuovi che l’agenzia commerciale deve affrontare è l’ organizzare e gestire azioni di marketing, fare ri-cerche di mercato, individuare le esigenze dei clienti, verificare la soddisfazione del cliente ecc. Gli agenti si lamentano perché questi incarichi non sono di competenza. “Se noi dobbiamo seguire tutti questi incarichi, non facciamo più il nostro lavoro”. Qui sta uno degli errori. L’agente di commercio non è più l’omino della valigia, oggi il lavoro è gestire, non più correre. Fermatevi e fate il punto della situazione della vostra agenzia, parlatene con il commerciali-sta, con il Sindacato, con i colleghi, ma non correte più a rotta di collo, è inutile... La vostra agenzia ha bisogno di essere ben gestita, non ha bisogno di un titolare che percorra tanti chilometri.

Flavio Gusmeroli

Indagine, l’agente di commercioLa categoria è composta da circa 270.000 unità.Gli agenti commerciali, oltre ad essere nel nostro Paese la figura professionale più richiesta in assoluto, con ben il 35,4% del totale delle richieste di lavoro da più di dodici anni consecutivi, intermediano nel loro complesso circa il 70% del PIL.Il settore degli agenti di commercio esprime un comparto composto nel suo agglomerato di oltre 1milione di lavoratori.Il valore complessivo pertanto dell fintermediazione nel suo globale può, non solo essere considerato quello della più grande azienda nazionale, ma anche quella con il più alto valore aggiunto.Gli agenti di commercio sono un vero e proprio strumento di marketing che all finterno delle aziende operano a stretto contatto con gli strateghi.Essi conoscono in modo dettagliato e puntuale il campo sul quale si applicheranno le strate-gie, si svilupperanno le campagne e si acquisiranno i risultati.Senza l fopera degli agenti di commercio il terziario avanzato non sarebbe mai esistito, la pic-cola impresa non avrebbe uno sbocco commerciale, la grande industria non si svilupperebbe e quindi il mercato, inteso come oggi lo conosciamo, non esisterebbe.Gli agenti sono infatti l findispensabile cinghia di trasmissione che collega, attraverso la distribuzione, il mondo della produzione con quello della commercializzazione, ruolo che neanche l favvento del commercio elettronico ha scalfito.

Ma qual è la consistenza della categoria nel nostro Paese?

Agenti di commercio UOMINI Agenti di commercio DONNE

87% 13%

Ditta

INDIVIDUALEImpresa

FAMILIARESocietà di

PERSONESocietà di

CAPITALI

51,45% 18,1% 21,75% 8,7%

REGIONE N° AGENTI

Abruzzo 6.218

Basilicata 1.394

Calabria 6.250

Campania 18.833

Emilia Romagna 23.837

Friuli Venezia Giulia 5.749

Lazio 23.661

Liguria 8.015

Lombardia 45.605

Marche 9.810

REGIONE N° AGENTI

Molise 932

Piemonte 21.990

Puglia 14.898

Sardegna 6.219

Sicilia 16.782

Toscana 19.797

Trentino Alto Adige 3.724

Umbria 4.822

Valle d’Aosta 328

Veneto 27.950


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