Date post: | 02-May-2015 |
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CervicaleProtocollo d’esame RM
Queste diapositive fanno parte di un corso completo e sono a cura dello staff di rm-online.itE’ vietata la riproduzione anche parziale
Cenni Anatomic
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Cenni Anatomic
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Cenni Anatomic
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Questionario tipico• Interventi chirurgici alla cervicale o a parti
anatomiche limitrofe?• Traumi?• Sforzi?• Qual‘e’ il motivo specifico per cui viene
eseguito l'esame?• Perdita di sensibilita’?• Precedenti tumorali?• Vertigini?
Situazioni e quesiti clinici piu’ comuni
Tra le situazioni cliniche piu’ comuni possiamo trovare:
- Dolore cronico non traumatico
- Dolore post-traumatico- Parestesie cranio
cervicale e arti superiori- Disturbi alla marcia
Preparazione del PazientePer effettuare la RM della cervicale il paziente deve essere
preparato secondo le misure di sicurezza standard, quindi rimanere in calze mutande e maglietta, e o con camice monouso.
Devono essere rimosse le fasciature di contenzione, e qualsiasi materiale che possa contenere anche solo delle piccole fibre metalliche. Ovviamente vanno rimossi tutti i bustini e collari di vario tipo anche se morbidi. Gli orecchini, protesi dentarie e le pinze nei capelli vanno sempre rimossi
Purtroppo i pazienti molto sofferenti non hanno soluzioni pratiche per assumere posizioni piu’ confortevoli: si consiglia di eseguire l’esame piu’ rapido possibile, perche’ il paziente potrebbe chiedere di interrompere dopo pochi minuti.
Posizionamento sul lettinoe bobine
Supino. Head first .Mani sul ventre.La testa non deve essere troppo iperestesa, usare dei cuscinetti per
alzarla se necessario: questo accorgimento aiuta il paziente a rimeanere piu’ fermo e si riduce la lordosi cervicale
• CENTRATURA generalmente pochi centimetri sotto al mento
La bobina utilizzata puo’ essere un modello solo posteriore (spine) oppure la bobina usata per lo studio testa collo «a sarcofago»
Piani di scansione
Piano sagittale: 13-15 strati, da 3-3,5mm, in assiale paralleli al piano sagittale mediano della vertebra, e in coronale parallele al piano sagittale mediano della colonna. Gli strati devono coprire almeno i forami di coniugazione bilateralmente.
Piani di scansionePiano coronale: 16-20 strati, da 3-4mm, in assiale perpendicolari al piano sagittale mediano della vertebra, e in sagittale sostanzialmente paralleli alla schiena o al lettino. Gli strati devono coprire tutto il rachide in senso antero posterioreSe lo studio e’ di una vertebra nello specifico, inclinare i piani sull’asse maggiore della vertebra stessa
Piani di scansione
Piano assiale: numero strati variabile, da 3-4mm, in coronale devono essere perpendicolari al piano sagittale mediano del rachide, in sagittale invece devono seguire l’andamento dei dischi da studiare, con un minimo margine superiore ed inferiore in modo da coprire correttamente tutti i forami.Evitare che i pacchetti si incrocino su strutture anatomiche importanti
Quale piano per quale struttura
Piano assiale: dischi, midollo
Piano sagittale: dischi, vertebre e allineamento, midollo, articolazioni interapofisarie
Piano coronale: vertebre, tessuti molli para vertebrali, cerniera cranio-cervicale
Decodifica di faseLe impostazioni classiche sono:
Sagittale: fase SI, con presaturazione anteriore obliqua.Coronale: fase RL eventuale presaturazione inf.Assiale: fase AP con presaturazione anteriore. Alcuni preferiscono acquisire le immagini assiali con fase RL, puo’ essere corretto ma i vasi vertebrali se non correttamente saturati creeranno degli artefatti che si proietteranno direttamente sul midollo
Tutte le strutture anteriori al rachide possono generare artefatti. Gola tsa e aorta.Dopo mdc, gli artefatti vengono amplificati.
Strutture artefattanti
Protocollo Cervicale:- SAG TSE T2- SAG TSE T1- COR o SAG STIR- AX gre T2* o volume T2
Se lesioni ossee sospette Mezzo di contrasto- SAG TSE T1 fat sat- AX TSE T1 fat sat
Se lesioni midollari Mezzo di contrasto- SAG TSE T1 - AX TSE T1
Quale sequenza per quale struttura
TSE T2: dischi, midollo
TSE T1: osso, articolazioni interapofisarie
STIR: osso, midollo
GRE T2* in assiale: lesioni midollari
Sequenze specifiche aggiuntive
Trauma con dubbio di lesione della cerniera
COR TSE T1
Tecniche Speciali
Tra le tecniche speciali sulla RM Cervicale e’ possibile citare le acquisizioni in posizioni dinamiche, effettuabili con apparecchiature RM specifiche ma anche con apparecchiature standard ad alte prestazioni.