+ All Categories
Home > Documents > Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è...

Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è...

Date post: 15-Feb-2019
Category:
Upload: lamnhan
View: 215 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
16
Transcript
Page 1: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente
Page 2: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

Chi siamo La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale organizzata per accogliere dieci mino-renni o giovani adulti di ambo i sessi, con un’età massima di 21 anni.La struttura ha 2 posti letto disponibili per l’accoglienza in emergenza o per l’accoglienza dei fratelli/sorelle. È previ-sta anche la possibilità di accogliere un massimo di due ospiti con certi�cazione di disabilità (Legge 104), purché in possesso di autonomie motorie totali e di un buon grado di autonomie persona-li. La struttura si propone, come obbietti-vo primario, il recupero e la tutela di ragazzi provenienti da varie situazioni di disagio familiare o sociale, al �ne di creare un progetto educativo individuale con obiettivi da perseguire condivisi, non solo dal minore, ma anche dalla famiglia (laddove possibile) e dal Servi-zio Inviante.

Ragazzi accolti

La tipologia contempla, perciò, vari tipi utenza, tra cui:

- minori provenienti da un ambiente familiare inadeguato e sottoposti ad un provvedimento di natura civile;

- minori vittime di abusi e/o violenze;

- minori sottoposti ad un procedimento penale (collocamento in misura cautela-

re, messa alla prova, ecc.);

- minori provenienti da altre Comunità;

- minori con certi�cazione di disabilità che contempli lievi ritardi cognitivi e/o psicologici (dislessia, de�cit cognitivo, ecc.);

- giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 21 anni sottoposti a procedimenti penali;

- giovani adulti in età compresa tra i 18 e i 21 anni collocati a fronte di procedi-mento amministrativo.

Obiettivi del ServizioL’impostazione generale della Comunità è orientata:

- alla valorizzazione delle potenzialità positive di ciascun ospite;

- all’acquisizione di spazi di autonomia da gestire con senso di responsabilità individuale;

- all’ampliamento della capacità di gesti-re relazioni positive;

- alla realizzazione di un’integrazione positiva fra la comunità e le risorse del territorio.

- alla lettura e rielaborazione del reato commesso, �nalizzata anche ad un percorso di riconciliazione e riparazione.

La strutturaLa struttura è costituita da una villa adibita a civile abitazione disposta su tre livelli e circondata da un grande parco recintato.Sono a disposizione dell’utenza n. 6 stanze da letto, una delle quali è riserva-ta alle accoglienze in emergenza. Per ogni due stanze c’è a disposizione un bagno. Tale suddivisione degli spazi permette di tenere separati maschi e femmine negli orari notturni. Gli educa-tori che svolgono il turno di notte hanno a disposizione una stanza e un bagno propri. E’ presente, inoltre, un servizio igienico totalmente attrezzato per i

L’equipe

L’equipe educativa è composta da:

- Un coordinatore responsabile;

- 8 educatori;

- Personale ausiliario addetto alle pulizie, alla preparazione pasti e agli acquisti.

Il coordinatore responsabile si occupa di tenere i rapporti con i Servizi Invianti in relazione a tutto il percorso educativo dell'ospite, dall'inserimento alla sua dimissione. Presiede le riunioni di equipe, coordina il gruppo degli educa-tori e garantisce la corretta formulazione dei P.E.I. e lo svolgimento di tutte le procedure organizzative della comunità. Inoltre, comunica semestralmente alla Procura presso il Tribunale per i Mino-renni i nominativi degli ospiti accolti. Al coordinatore responsabile è in�ne a�data l'organizzazione e la gestione delle riunioni di setting con gli ospiti e di eventuali colloqui individuali.Gli educatori sono presenti in struttura h 24, mentre il coordinatore responsabile, oltre alle presenze in comunità, garanti-sce la reperibilità h 24 in caso di colloca-menti d’urgenza o emergenze varie. In alcune fasce orarie è prevista la presenza di due o più educatori in relazione alla presenza “�sica” degli ospiti e alle attività individuali o di gruppo da svolgere. Il personale ausiliario è presente principal-

mente nelle ore mattutine e svolge anche funzione di controllo della cura e dell’igiene degli ospiti in relazione ai loro spazi privati (camere e bagni), sui quali riferisce all’equipe educativa.

Il personale lavora secondo una turna-zione/piano di lavoro mensile redatto con minimo 15 giorni di anticipo rispetto al mese di riferimento. La turnazione è così strutturata:

- Turno mattutino: due educatori e un’ausiliaria

- Turno pomeridiano: due o tre educa-tori

- Turno notturno: un educatore, con compresenza di un secondo educatore in caso di collocamenti, emergenze o esigenze particolari.

Si precisa, inoltre, che uno degli educa-tori in turno il pomeriggio garantisce una �essibilità oraria per venire incontro alle esigenze degli ospiti. La gestione della comunità prevede che l’educatore che usufruisce di un secondo giorno di riposo oltre quelli previsti dal contratto collettivo nazionale (smonto e riposo) si renda disponibile per accompagnamen-ti, sostituzioni e altre necessità. Così facendo, ogni giorno si può contare sulla Reperibilità di un membro dell’équipe. La reperibilità viene inserita nella turna-zione degli educatori.

Modalità di inserimentoL'inserimento di un ospite viene propo-sto al coordinatore dal Servizio Inviante o dall'Autorità Giudiziaria Competente. Dopo un primo contatto telefonico viene inviata al coordinatore una relazione sul minore per il quale è proposto il collocamento. Tale relazione viene inoltra all'indirizzo mail della comunità, poi il coordinatore la trasmet-te a ciascun educatore a�nché tutta l'equipe ne prenda visione. Entro due giorni dalla ricezione si procede alla convocazione di una riunione di equipe per discutere l'opportunità di procedere al collocamento. Si precisa che la decisione di accogliere il minore non è vincolata solo alla disponibilità di posti letto. Si tiene in particolar modo conto dei seguenti criteri:

- il numero di ospiti di sesso maschile e femminile deve essere il più equilibra-to possibile;

- gli ospiti con misure cautelari non possono costituire più del 30% dell'in-tero gruppo di ospiti;

- il numero massimo di ospiti con certi�cato di disabilità è di due e vengono inseriti solo se la loro presen-za è compatibile con le attività che si svolgono all'interno della comunità stessa;

- le caratteristiche del ragazzo devono essere compatibili con quelle degli ospiti già presenti in struttura;

- il minore in oggetto non deve presen-tare situazioni di dipendenza da sostanze psicotrope o alcool.

In caso di approvazione del colloca-mento da parte dell'equipe il coordina-tore comunica in maniera u�ciale all'inviante la disponibilità ad ospitare il minore e si procede a de�nire le modalità e i tempi della presa in carico del nuovo ospite.

Presa In caricoAl momento dell'ingresso in comunità il servizio Inviante compila un apposito modello facente parte del sistema Quali-tà della Cooperativa Polis denominato “Presa in carico utente”, nel quale vengo-no riportati i dati sensibili, la costituzio-ne e i rapporti con la rete parentale, le informazioni mediche e le eventuali limitazioni imposte dal servizio inviante (uscite, utilizzo di internet e cellulari, gestione del denaro ecc.). L'ospite viene informato delle regole della comunità attraverso la condivisione con il coordi-natore e l'educatore presente del regola-mento interno della comunità, che lo stesso è tenuto a �rmare. La prassi di ogni nuovo inserimento è che, indipen-dentemente dalle limitazioni imposte dal servizio o dal provvedimento giudi-ziario, nei primi 30 giorni non è consenti-to all'ospite l'utilizzo di cellulari e connessioni ad internet.

Nell'arco della prima settimana, in virtù di una prima conoscenza dell'ospite e delle informazioni fornite dai servizi, vengono individuati i due educatori che diventeranno i referenti del nuovo ospite (due educatori o un educatore e il coordinatore responsabile). Tali �gure si occupano di:

- Compilare la scheda di osservazione che si divide in tre macro-aree (“autono-mie”, “rapporto con sé e con gli altri” e

“percorsi e rapporto con l'esterno”). L'osservazione dura in media 20 giorni;

- Redigere, in collaborazione con il coordinatore responsabile, il P.E.I. in relazione a quanto emerso dall'osserva-zione e alle richieste espresse dall'ospite;

- Gestire colloqui individuali con l'ospite per monitorare il suo stato d'animo e di salute;

- E�ettuare, congiuntamente al coordi-natore, le veri�che sull’andamento del progetto educativo individuale con il Servizio inviante/a�datario;

- Supportare l’ospite nel disbrigo di pratiche amministrative, sanitarie, etc..;

- Accompagnare l’ospite, congiunta-mente al coordinatore, agli “appunta-menti” con assistenti sociali e/o autorità giudiziarie.

Modalità di dimissioneGli ospiti vengono dimessi, concorde-mente con il Servizio inviante o l’ Autori-tà giudiziaria competente, previa emissione di un decreto da parte del Tribunale per i Minorenni territorialmen-te competente per:

1. Raggiungimento di tutti gli obiettivi presenti nel PEI e conseguente possibi-lità di vita autonoma;

2. Reinserimento nella famiglia di origi-ne;

3. Inserimento in una famiglia a�data-ria o adottiva;

4. Richiesta di allontanamento dalla comunità per incompatibilità con gli altri ospiti;

5. Richiesta di allontanamento dalla comunità per atteggiamenti fortemen-te negativi e incompatibili con la vita comunitaria (aggressioni, utilizzo reiterato di sostanze, non rispetto delle regole, etc..).

Nel caso di ragazzi collocati a fronte di un procedimento penale, fatti salvi i casi in cui le dimissioni avvengono su richie-sta della nostra comunità per i motivi di cui ai punti 4 e 5, le dimissioni avvengo-no per:

La retta giornaliera è totalmente a carico dei comuni di residenza dei ragazzi collocati nel caso di collocamento a fronte di procedimento di natura civile, amministrativa e nel caso di pronte accoglienza (ex art. 403 c.c.). Nei casi di minori o neo maggiorenni collocati con procedimento penale, la retta è a carico del Ministero della Giustizia.

La retta comprende:1. assistenza educativa mediante il personale quali�cato impiegato;

2. ospitalità di natura alberghiera (vitto e alloggio);

3. abbigliamento;

4. prodotti per l’igiene e la cura della persona;

5. frequenza scolastica (tasse di ammis-sione a scuole ed istituti pubblici, trasporti, materiale didattico, libri di testo, gite, ...);

6. gestione del tempo libero degli ospiti (trasporto, iscrizione ad attività sportive);

7. almeno un soggiorno all’anno in località che verranno de�nite di volta in volta, durante il periodo di chiusura estiva delle scuole;

8. spese per consulenze di professioni-sti esterni alla cooperativa;

9. spese per la supervisione delle attivi-tà della struttura;

10. utenze varie;

11. eventuali danni arrecati alla strut-tura dall’ospite.

In base al tipo di collocamento ed in accordo con il Servizio o l’A.G. compe-tente, viene decisa la possibilità per i minori accolti di tenere con sé ed utiliz-zare liberamente (fatti salvi i primi 30 giorni di collocamento), apparecchi telefonici, tablet, computer, etc. Nel caso in cui tali apparecchi non possano essere utilizzati dagli ospiti, vengono custoditi all’interno di una cassaforte e viene �rmata dall’ospite e dall’educatore la lista degli oggetti presi in custodia dalla comunità. Nel caso in cui, durante il collocamento, l’ospite entri in posses-so di apparecchi e oggetti di valore, è

necessario che mostri lo scontrino dell’avvenuto acquisto o che un genito-re dichiari la provenienza dell’oggetto.Non è consentito agli ospiti tenere con sé oggetti di particolare valore, né somme cospicue di denaro. Nel caso in cui familiari, avvocati o altre persone autorizzate inviino o portino denaro agli ospiti, questo viene registrato in un apposito modello e messo in cassaforte. Vengono poi date agli ospiti piccole somme che loro dichiarano di avere ricevuto, apponendo la �rma sul model-lo di cui sopra.

La comunità deve rappresentare un luogo di vita temporaneo e, nei limiti del possibile, aperto all’esterno. La comunità è in rete con realtà del territorio quali:

- Associazioni sportive;

- Palestre;

- Strutture residenziali presenti nello stesso territorio;

- Coop. di tipo B;

- Scuole di vari ordini e gradi;

- Agenzie di formazione;

- Scuole di formazione professionale;

- Aziende ed imprese private per inseri-menti lavorativi e borse lavoro;

La comunità, per la realizzazione dei singoli progetti individuali degli ospiti, collabora costantemente con i Servizi e le autorità giudiziarie presenti sul territorio sede della comunità e nei territori di provenienza dei ragazzi accol-ti, quali:- Tribunali per i Minorenni;

- Centro Giustizia Minorile (CGM);

- Ministero della Giustizia;

- U�cio Servizio Sociale per i Minoren-ni (USSM);

- Servizi Sociali dei vari territori di provenienza dei minori;

- Centro Salute Mentale (CSM) di Pescara;

- CSM dei vari territori di provenienza dei minori;

- Ser.T. di Pescara e di altri territori.

Figure esterne che colla-borano con la comunitàLa nostra comunità si avvale della collaborazione costante di �gure ester-ne all’èquipe educativa, ma operanti all’interno della Soc. Coop. Sociale Polis:

- Psicologa, psicoterapeuta per la gestione di percorsi con gli ospiti e per la supervisione dell’équipe educativa;

- Avvocati civilisti e penalisti;

- Mediatore dei con�itti e familiare.

Strumenti qualitàLa comunità è dotata di modelli di uso quotidiano, creati ad hoc per la struttura, inseriti nel sistema qualità di Polis. - Modello di presa in carico;

- Diario giornaliero;

- Diario signi�cativo dell’ospite;

- Verbale riunioni;

- Registro ingressi/uscite;

- Registro degli ospiti;

- Modello PEI individuale.

Standard di qualità La cooperativa Polis ha stabilito di misu-rare le sue prestazioni sulla qualità del servizio attraverso una serie di indicato-ri, nello speci�co:

ReclamoÈ previsto, anche al �ne di monitorare la qualità del servizio erogato, che i Servizi invianti ed i familiari, qualora presenti e coinvolti nel progetto di collocamento dell’ospite, possano esercitare il proprio diritto a segnalare un problema/disser-vizio. Nel più breve tempo possibile dalla data del presunto disservizio si può:

- Organizzare un colloquio con il coordinatore della comunità;

- Fare una segnalazione telefonica al numero 0755055945 o direttamente al coordinatore della comunità, inviare un fax al numero 0755156018 o una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected];

- Compilare l’apposito modello a disposizione in comunità e negli u�ci della cooperativa (Mod 26 Rilevazione non conformità, Mod 26/a Reclamo).

Gestione del reclamo

Ogni qualvolta la Cooperativa riceva un reclamo, il coordinatore valuta la segnala-zione, fornisce le informazioni e le deluci-dazioni del caso. Se il reclamo risulta ammissibile e pertinente, la cooperativa provvede a gestire il reclamo attuando una procedura che prevede:Esatta identi�cazione del problema riscontrato;Valutazione del problema;De�nizione del trattamento da attuare al �ne di risolverlo; Identi�cazione dei soggetti da coinvolge-re nella risoluzione del problema;Attuazione della risoluzione;Veri�ca dell’e�cacia dell’azione corretti-va.Il coordinatore con la collaborazione del responsabile qualità, analizza la “Non conformità” riscontrata a seguito del reclamo e valuta la necessità di program-mare azioni correttive/preventive gene-rali da sottoporre all’approvazione della Direzione per evitare il ripetersi del disservizio. Il soggetto che presenta il reclamo, ha diritto a ricevere una risposta entro due settimane.

- Scadenza della misura cautelare;

- Termine del periodo di Messa alla Prova concesso dal Tribunale per i Minorenni;

- Aggravamento della situazione penale con collocamento in Istituto Penale Minorile o spostamento in altra comuni-tà.

In tutti i casi nei quali il Servizio inviante lo ritenga opportuno, la comunità garantisce un periodo concordato con gli stessi, di “accompagnamento post-dimissione”, durante il quale gli educatori referenti si rendono disponi-bili a seguire l’ospite dimesso nel nuovo contesto di vita.

2

disabili. La comunità è anche dotata di una dispensa con congelatore il cui accesso agli ospiti è consentito solo previa autorizzazione degli educatori in turno. Vi sono inoltre due stanze, non accessibili agli ospiti, attrezzate per la custodia in sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari.

Gli spazi comuni sono:

- Un salone – soggiorno con tv

- Una Cucina

- Una Sala da pranzo

Un ampio giardino esterno con orto e alberi da frutto

Gli educatori hanno inoltre a disposizio-ne un u�cio che può fungere anche da sala riunioni dotato di connessione internet, computer e fax/fotocopiatrice. Lo stesso spazio viene utilizzato per i colloqui individuali con gli ospiti.

Page 3: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

Chi siamo La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale organizzata per accogliere dieci mino-renni o giovani adulti di ambo i sessi, con un’età massima di 21 anni.La struttura ha 2 posti letto disponibili per l’accoglienza in emergenza o per l’accoglienza dei fratelli/sorelle. È previ-sta anche la possibilità di accogliere un massimo di due ospiti con certi�cazione di disabilità (Legge 104), purché in possesso di autonomie motorie totali e di un buon grado di autonomie persona-li. La struttura si propone, come obbietti-vo primario, il recupero e la tutela di ragazzi provenienti da varie situazioni di disagio familiare o sociale, al �ne di creare un progetto educativo individuale con obiettivi da perseguire condivisi, non solo dal minore, ma anche dalla famiglia (laddove possibile) e dal Servi-zio Inviante.

Ragazzi accolti

La tipologia contempla, perciò, vari tipi utenza, tra cui:

- minori provenienti da un ambiente familiare inadeguato e sottoposti ad un provvedimento di natura civile;

- minori vittime di abusi e/o violenze;

- minori sottoposti ad un procedimento penale (collocamento in misura cautela-

re, messa alla prova, ecc.);

- minori provenienti da altre Comunità;

- minori con certi�cazione di disabilità che contempli lievi ritardi cognitivi e/o psicologici (dislessia, de�cit cognitivo, ecc.);

- giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 21 anni sottoposti a procedimenti penali;

- giovani adulti in età compresa tra i 18 e i 21 anni collocati a fronte di procedi-mento amministrativo.

Obiettivi del ServizioL’impostazione generale della Comunità è orientata:

- alla valorizzazione delle potenzialità positive di ciascun ospite;

- all’acquisizione di spazi di autonomia da gestire con senso di responsabilità individuale;

- all’ampliamento della capacità di gesti-re relazioni positive;

- alla realizzazione di un’integrazione positiva fra la comunità e le risorse del territorio.

- alla lettura e rielaborazione del reato commesso, �nalizzata anche ad un percorso di riconciliazione e riparazione.

La strutturaLa struttura è costituita da una villa adibita a civile abitazione disposta su tre livelli e circondata da un grande parco recintato.Sono a disposizione dell’utenza n. 6 stanze da letto, una delle quali è riserva-ta alle accoglienze in emergenza. Per ogni due stanze c’è a disposizione un bagno. Tale suddivisione degli spazi permette di tenere separati maschi e femmine negli orari notturni. Gli educa-tori che svolgono il turno di notte hanno a disposizione una stanza e un bagno propri. E’ presente, inoltre, un servizio igienico totalmente attrezzato per i

L’equipe

L’equipe educativa è composta da:

- Un coordinatore responsabile;

- 8 educatori;

- Personale ausiliario addetto alle pulizie, alla preparazione pasti e agli acquisti.

Il coordinatore responsabile si occupa di tenere i rapporti con i Servizi Invianti in relazione a tutto il percorso educativo dell'ospite, dall'inserimento alla sua dimissione. Presiede le riunioni di equipe, coordina il gruppo degli educa-tori e garantisce la corretta formulazione dei P.E.I. e lo svolgimento di tutte le procedure organizzative della comunità. Inoltre, comunica semestralmente alla Procura presso il Tribunale per i Mino-renni i nominativi degli ospiti accolti. Al coordinatore responsabile è in�ne a�data l'organizzazione e la gestione delle riunioni di setting con gli ospiti e di eventuali colloqui individuali.Gli educatori sono presenti in struttura h 24, mentre il coordinatore responsabile, oltre alle presenze in comunità, garanti-sce la reperibilità h 24 in caso di colloca-menti d’urgenza o emergenze varie. In alcune fasce orarie è prevista la presenza di due o più educatori in relazione alla presenza “�sica” degli ospiti e alle attività individuali o di gruppo da svolgere. Il personale ausiliario è presente principal-

mente nelle ore mattutine e svolge anche funzione di controllo della cura e dell’igiene degli ospiti in relazione ai loro spazi privati (camere e bagni), sui quali riferisce all’equipe educativa.

Il personale lavora secondo una turna-zione/piano di lavoro mensile redatto con minimo 15 giorni di anticipo rispetto al mese di riferimento. La turnazione è così strutturata:

- Turno mattutino: due educatori e un’ausiliaria

- Turno pomeridiano: due o tre educa-tori

- Turno notturno: un educatore, con compresenza di un secondo educatore in caso di collocamenti, emergenze o esigenze particolari.

Si precisa, inoltre, che uno degli educa-tori in turno il pomeriggio garantisce una �essibilità oraria per venire incontro alle esigenze degli ospiti. La gestione della comunità prevede che l’educatore che usufruisce di un secondo giorno di riposo oltre quelli previsti dal contratto collettivo nazionale (smonto e riposo) si renda disponibile per accompagnamen-ti, sostituzioni e altre necessità. Così facendo, ogni giorno si può contare sulla Reperibilità di un membro dell’équipe. La reperibilità viene inserita nella turna-zione degli educatori.

Modalità di inserimentoL'inserimento di un ospite viene propo-sto al coordinatore dal Servizio Inviante o dall'Autorità Giudiziaria Competente. Dopo un primo contatto telefonico viene inviata al coordinatore una relazione sul minore per il quale è proposto il collocamento. Tale relazione viene inoltra all'indirizzo mail della comunità, poi il coordinatore la trasmet-te a ciascun educatore a�nché tutta l'equipe ne prenda visione. Entro due giorni dalla ricezione si procede alla convocazione di una riunione di equipe per discutere l'opportunità di procedere al collocamento. Si precisa che la decisione di accogliere il minore non è vincolata solo alla disponibilità di posti letto. Si tiene in particolar modo conto dei seguenti criteri:

- il numero di ospiti di sesso maschile e femminile deve essere il più equilibra-to possibile;

- gli ospiti con misure cautelari non possono costituire più del 30% dell'in-tero gruppo di ospiti;

- il numero massimo di ospiti con certi�cato di disabilità è di due e vengono inseriti solo se la loro presen-za è compatibile con le attività che si svolgono all'interno della comunità stessa;

- le caratteristiche del ragazzo devono essere compatibili con quelle degli ospiti già presenti in struttura;

- il minore in oggetto non deve presen-tare situazioni di dipendenza da sostanze psicotrope o alcool.

In caso di approvazione del colloca-mento da parte dell'equipe il coordina-tore comunica in maniera u�ciale all'inviante la disponibilità ad ospitare il minore e si procede a de�nire le modalità e i tempi della presa in carico del nuovo ospite.

Presa In caricoAl momento dell'ingresso in comunità il servizio Inviante compila un apposito modello facente parte del sistema Quali-tà della Cooperativa Polis denominato “Presa in carico utente”, nel quale vengo-no riportati i dati sensibili, la costituzio-ne e i rapporti con la rete parentale, le informazioni mediche e le eventuali limitazioni imposte dal servizio inviante (uscite, utilizzo di internet e cellulari, gestione del denaro ecc.). L'ospite viene informato delle regole della comunità attraverso la condivisione con il coordi-natore e l'educatore presente del regola-mento interno della comunità, che lo stesso è tenuto a �rmare. La prassi di ogni nuovo inserimento è che, indipen-dentemente dalle limitazioni imposte dal servizio o dal provvedimento giudi-ziario, nei primi 30 giorni non è consenti-to all'ospite l'utilizzo di cellulari e connessioni ad internet.

Nell'arco della prima settimana, in virtù di una prima conoscenza dell'ospite e delle informazioni fornite dai servizi, vengono individuati i due educatori che diventeranno i referenti del nuovo ospite (due educatori o un educatore e il coordinatore responsabile). Tali �gure si occupano di:

- Compilare la scheda di osservazione che si divide in tre macro-aree (“autono-mie”, “rapporto con sé e con gli altri” e

“percorsi e rapporto con l'esterno”). L'osservazione dura in media 20 giorni;

- Redigere, in collaborazione con il coordinatore responsabile, il P.E.I. in relazione a quanto emerso dall'osserva-zione e alle richieste espresse dall'ospite;

- Gestire colloqui individuali con l'ospite per monitorare il suo stato d'animo e di salute;

- E�ettuare, congiuntamente al coordi-natore, le veri�che sull’andamento del progetto educativo individuale con il Servizio inviante/a�datario;

- Supportare l’ospite nel disbrigo di pratiche amministrative, sanitarie, etc..;

- Accompagnare l’ospite, congiunta-mente al coordinatore, agli “appunta-menti” con assistenti sociali e/o autorità giudiziarie.

Modalità di dimissioneGli ospiti vengono dimessi, concorde-mente con il Servizio inviante o l’ Autori-tà giudiziaria competente, previa emissione di un decreto da parte del Tribunale per i Minorenni territorialmen-te competente per:

1. Raggiungimento di tutti gli obiettivi presenti nel PEI e conseguente possibi-lità di vita autonoma;

2. Reinserimento nella famiglia di origi-ne;

3. Inserimento in una famiglia a�data-ria o adottiva;

4. Richiesta di allontanamento dalla comunità per incompatibilità con gli altri ospiti;

5. Richiesta di allontanamento dalla comunità per atteggiamenti fortemen-te negativi e incompatibili con la vita comunitaria (aggressioni, utilizzo reiterato di sostanze, non rispetto delle regole, etc..).

Nel caso di ragazzi collocati a fronte di un procedimento penale, fatti salvi i casi in cui le dimissioni avvengono su richie-sta della nostra comunità per i motivi di cui ai punti 4 e 5, le dimissioni avvengo-no per:

La retta giornaliera è totalmente a carico dei comuni di residenza dei ragazzi collocati nel caso di collocamento a fronte di procedimento di natura civile, amministrativa e nel caso di pronte accoglienza (ex art. 403 c.c.). Nei casi di minori o neo maggiorenni collocati con procedimento penale, la retta è a carico del Ministero della Giustizia.

La retta comprende:1. assistenza educativa mediante il personale quali�cato impiegato;

2. ospitalità di natura alberghiera (vitto e alloggio);

3. abbigliamento;

4. prodotti per l’igiene e la cura della persona;

5. frequenza scolastica (tasse di ammis-sione a scuole ed istituti pubblici, trasporti, materiale didattico, libri di testo, gite, ...);

6. gestione del tempo libero degli ospiti (trasporto, iscrizione ad attività sportive);

7. almeno un soggiorno all’anno in località che verranno de�nite di volta in volta, durante il periodo di chiusura estiva delle scuole;

8. spese per consulenze di professioni-sti esterni alla cooperativa;

9. spese per la supervisione delle attivi-tà della struttura;

10. utenze varie;

11. eventuali danni arrecati alla strut-tura dall’ospite.

In base al tipo di collocamento ed in accordo con il Servizio o l’A.G. compe-tente, viene decisa la possibilità per i minori accolti di tenere con sé ed utiliz-zare liberamente (fatti salvi i primi 30 giorni di collocamento), apparecchi telefonici, tablet, computer, etc. Nel caso in cui tali apparecchi non possano essere utilizzati dagli ospiti, vengono custoditi all’interno di una cassaforte e viene �rmata dall’ospite e dall’educatore la lista degli oggetti presi in custodia dalla comunità. Nel caso in cui, durante il collocamento, l’ospite entri in posses-so di apparecchi e oggetti di valore, è

necessario che mostri lo scontrino dell’avvenuto acquisto o che un genito-re dichiari la provenienza dell’oggetto.Non è consentito agli ospiti tenere con sé oggetti di particolare valore, né somme cospicue di denaro. Nel caso in cui familiari, avvocati o altre persone autorizzate inviino o portino denaro agli ospiti, questo viene registrato in un apposito modello e messo in cassaforte. Vengono poi date agli ospiti piccole somme che loro dichiarano di avere ricevuto, apponendo la �rma sul model-lo di cui sopra.

La comunità deve rappresentare un luogo di vita temporaneo e, nei limiti del possibile, aperto all’esterno. La comunità è in rete con realtà del territorio quali:

- Associazioni sportive;

- Palestre;

- Strutture residenziali presenti nello stesso territorio;

- Coop. di tipo B;

- Scuole di vari ordini e gradi;

- Agenzie di formazione;

- Scuole di formazione professionale;

- Aziende ed imprese private per inseri-menti lavorativi e borse lavoro;

La comunità, per la realizzazione dei singoli progetti individuali degli ospiti, collabora costantemente con i Servizi e le autorità giudiziarie presenti sul territorio sede della comunità e nei territori di provenienza dei ragazzi accol-ti, quali:- Tribunali per i Minorenni;

- Centro Giustizia Minorile (CGM);

- Ministero della Giustizia;

- U�cio Servizio Sociale per i Minoren-ni (USSM);

- Servizi Sociali dei vari territori di provenienza dei minori;

- Centro Salute Mentale (CSM) di Pescara;

- CSM dei vari territori di provenienza dei minori;

- Ser.T. di Pescara e di altri territori.

Figure esterne che colla-borano con la comunitàLa nostra comunità si avvale della collaborazione costante di �gure ester-ne all’èquipe educativa, ma operanti all’interno della Soc. Coop. Sociale Polis:

- Psicologa, psicoterapeuta per la gestione di percorsi con gli ospiti e per la supervisione dell’équipe educativa;

- Avvocati civilisti e penalisti;

- Mediatore dei con�itti e familiare.

Strumenti qualitàLa comunità è dotata di modelli di uso quotidiano, creati ad hoc per la struttura, inseriti nel sistema qualità di Polis. - Modello di presa in carico;

- Diario giornaliero;

- Diario signi�cativo dell’ospite;

- Verbale riunioni;

- Registro ingressi/uscite;

- Registro degli ospiti;

- Modello PEI individuale.

Standard di qualità La cooperativa Polis ha stabilito di misu-rare le sue prestazioni sulla qualità del servizio attraverso una serie di indicato-ri, nello speci�co:

ReclamoÈ previsto, anche al �ne di monitorare la qualità del servizio erogato, che i Servizi invianti ed i familiari, qualora presenti e coinvolti nel progetto di collocamento dell’ospite, possano esercitare il proprio diritto a segnalare un problema/disser-vizio. Nel più breve tempo possibile dalla data del presunto disservizio si può:

- Organizzare un colloquio con il coordinatore della comunità;

- Fare una segnalazione telefonica al numero 0755055945 o direttamente al coordinatore della comunità, inviare un fax al numero 0755156018 o una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected];

- Compilare l’apposito modello a disposizione in comunità e negli u�ci della cooperativa (Mod 26 Rilevazione non conformità, Mod 26/a Reclamo).

Gestione del reclamo

Ogni qualvolta la Cooperativa riceva un reclamo, il coordinatore valuta la segnala-zione, fornisce le informazioni e le deluci-dazioni del caso. Se il reclamo risulta ammissibile e pertinente, la cooperativa provvede a gestire il reclamo attuando una procedura che prevede:Esatta identi�cazione del problema riscontrato;Valutazione del problema;De�nizione del trattamento da attuare al �ne di risolverlo; Identi�cazione dei soggetti da coinvolge-re nella risoluzione del problema;Attuazione della risoluzione;Veri�ca dell’e�cacia dell’azione corretti-va.Il coordinatore con la collaborazione del responsabile qualità, analizza la “Non conformità” riscontrata a seguito del reclamo e valuta la necessità di program-mare azioni correttive/preventive gene-rali da sottoporre all’approvazione della Direzione per evitare il ripetersi del disservizio. Il soggetto che presenta il reclamo, ha diritto a ricevere una risposta entro due settimane.

- Scadenza della misura cautelare;

- Termine del periodo di Messa alla Prova concesso dal Tribunale per i Minorenni;

- Aggravamento della situazione penale con collocamento in Istituto Penale Minorile o spostamento in altra comuni-tà.

In tutti i casi nei quali il Servizio inviante lo ritenga opportuno, la comunità garantisce un periodo concordato con gli stessi, di “accompagnamento post-dimissione”, durante il quale gli educatori referenti si rendono disponi-bili a seguire l’ospite dimesso nel nuovo contesto di vita.

3

disabili. La comunità è anche dotata di una dispensa con congelatore il cui accesso agli ospiti è consentito solo previa autorizzazione degli educatori in turno. Vi sono inoltre due stanze, non accessibili agli ospiti, attrezzate per la custodia in sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari.

Gli spazi comuni sono:

- Un salone – soggiorno con tv

- Una Cucina

- Una Sala da pranzo

Un ampio giardino esterno con orto e alberi da frutto

Gli educatori hanno inoltre a disposizio-ne un u�cio che può fungere anche da sala riunioni dotato di connessione internet, computer e fax/fotocopiatrice. Lo stesso spazio viene utilizzato per i colloqui individuali con gli ospiti.

Page 4: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

Chi siamo La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale organizzata per accogliere dieci mino-renni o giovani adulti di ambo i sessi, con un’età massima di 21 anni.La struttura ha 2 posti letto disponibili per l’accoglienza in emergenza o per l’accoglienza dei fratelli/sorelle. È previ-sta anche la possibilità di accogliere un massimo di due ospiti con certi�cazione di disabilità (Legge 104), purché in possesso di autonomie motorie totali e di un buon grado di autonomie persona-li. La struttura si propone, come obbietti-vo primario, il recupero e la tutela di ragazzi provenienti da varie situazioni di disagio familiare o sociale, al �ne di creare un progetto educativo individuale con obiettivi da perseguire condivisi, non solo dal minore, ma anche dalla famiglia (laddove possibile) e dal Servi-zio Inviante.

Ragazzi accolti

La tipologia contempla, perciò, vari tipi utenza, tra cui:

- minori provenienti da un ambiente familiare inadeguato e sottoposti ad un provvedimento di natura civile;

- minori vittime di abusi e/o violenze;

- minori sottoposti ad un procedimento penale (collocamento in misura cautela-

re, messa alla prova, ecc.);

- minori provenienti da altre Comunità;

- minori con certi�cazione di disabilità che contempli lievi ritardi cognitivi e/o psicologici (dislessia, de�cit cognitivo, ecc.);

- giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 21 anni sottoposti a procedimenti penali;

- giovani adulti in età compresa tra i 18 e i 21 anni collocati a fronte di procedi-mento amministrativo.

Obiettivi del ServizioL’impostazione generale della Comunità è orientata:

- alla valorizzazione delle potenzialità positive di ciascun ospite;

- all’acquisizione di spazi di autonomia da gestire con senso di responsabilità individuale;

- all’ampliamento della capacità di gesti-re relazioni positive;

- alla realizzazione di un’integrazione positiva fra la comunità e le risorse del territorio.

- alla lettura e rielaborazione del reato commesso, �nalizzata anche ad un percorso di riconciliazione e riparazione.

La strutturaLa struttura è costituita da una villa adibita a civile abitazione disposta su tre livelli e circondata da un grande parco recintato.Sono a disposizione dell’utenza n. 6 stanze da letto, una delle quali è riserva-ta alle accoglienze in emergenza. Per ogni due stanze c’è a disposizione un bagno. Tale suddivisione degli spazi permette di tenere separati maschi e femmine negli orari notturni. Gli educa-tori che svolgono il turno di notte hanno a disposizione una stanza e un bagno propri. E’ presente, inoltre, un servizio igienico totalmente attrezzato per i

L’equipe

L’equipe educativa è composta da:

- Un coordinatore responsabile;

- 8 educatori;

- Personale ausiliario addetto alle pulizie, alla preparazione pasti e agli acquisti.

Il coordinatore responsabile si occupa di tenere i rapporti con i Servizi Invianti in relazione a tutto il percorso educativo dell'ospite, dall'inserimento alla sua dimissione. Presiede le riunioni di equipe, coordina il gruppo degli educa-tori e garantisce la corretta formulazione dei P.E.I. e lo svolgimento di tutte le procedure organizzative della comunità. Inoltre, comunica semestralmente alla Procura presso il Tribunale per i Mino-renni i nominativi degli ospiti accolti. Al coordinatore responsabile è in�ne a�data l'organizzazione e la gestione delle riunioni di setting con gli ospiti e di eventuali colloqui individuali.Gli educatori sono presenti in struttura h 24, mentre il coordinatore responsabile, oltre alle presenze in comunità, garanti-sce la reperibilità h 24 in caso di colloca-menti d’urgenza o emergenze varie. In alcune fasce orarie è prevista la presenza di due o più educatori in relazione alla presenza “�sica” degli ospiti e alle attività individuali o di gruppo da svolgere. Il personale ausiliario è presente principal-

mente nelle ore mattutine e svolge anche funzione di controllo della cura e dell’igiene degli ospiti in relazione ai loro spazi privati (camere e bagni), sui quali riferisce all’equipe educativa.

Il personale lavora secondo una turna-zione/piano di lavoro mensile redatto con minimo 15 giorni di anticipo rispetto al mese di riferimento. La turnazione è così strutturata:

- Turno mattutino: due educatori e un’ausiliaria

- Turno pomeridiano: due o tre educa-tori

- Turno notturno: un educatore, con compresenza di un secondo educatore in caso di collocamenti, emergenze o esigenze particolari.

Si precisa, inoltre, che uno degli educa-tori in turno il pomeriggio garantisce una �essibilità oraria per venire incontro alle esigenze degli ospiti. La gestione della comunità prevede che l’educatore che usufruisce di un secondo giorno di riposo oltre quelli previsti dal contratto collettivo nazionale (smonto e riposo) si renda disponibile per accompagnamen-ti, sostituzioni e altre necessità. Così facendo, ogni giorno si può contare sulla Reperibilità di un membro dell’équipe. La reperibilità viene inserita nella turna-zione degli educatori.

Modalità di inserimentoL'inserimento di un ospite viene propo-sto al coordinatore dal Servizio Inviante o dall'Autorità Giudiziaria Competente. Dopo un primo contatto telefonico viene inviata al coordinatore una relazione sul minore per il quale è proposto il collocamento. Tale relazione viene inoltra all'indirizzo mail della comunità, poi il coordinatore la trasmet-te a ciascun educatore a�nché tutta l'equipe ne prenda visione. Entro due giorni dalla ricezione si procede alla convocazione di una riunione di equipe per discutere l'opportunità di procedere al collocamento. Si precisa che la decisione di accogliere il minore non è vincolata solo alla disponibilità di posti letto. Si tiene in particolar modo conto dei seguenti criteri:

- il numero di ospiti di sesso maschile e femminile deve essere il più equilibra-to possibile;

- gli ospiti con misure cautelari non possono costituire più del 30% dell'in-tero gruppo di ospiti;

- il numero massimo di ospiti con certi�cato di disabilità è di due e vengono inseriti solo se la loro presen-za è compatibile con le attività che si svolgono all'interno della comunità stessa;

- le caratteristiche del ragazzo devono essere compatibili con quelle degli ospiti già presenti in struttura;

- il minore in oggetto non deve presen-tare situazioni di dipendenza da sostanze psicotrope o alcool.

In caso di approvazione del colloca-mento da parte dell'equipe il coordina-tore comunica in maniera u�ciale all'inviante la disponibilità ad ospitare il minore e si procede a de�nire le modalità e i tempi della presa in carico del nuovo ospite.

Presa In caricoAl momento dell'ingresso in comunità il servizio Inviante compila un apposito modello facente parte del sistema Quali-tà della Cooperativa Polis denominato “Presa in carico utente”, nel quale vengo-no riportati i dati sensibili, la costituzio-ne e i rapporti con la rete parentale, le informazioni mediche e le eventuali limitazioni imposte dal servizio inviante (uscite, utilizzo di internet e cellulari, gestione del denaro ecc.). L'ospite viene informato delle regole della comunità attraverso la condivisione con il coordi-natore e l'educatore presente del regola-mento interno della comunità, che lo stesso è tenuto a �rmare. La prassi di ogni nuovo inserimento è che, indipen-dentemente dalle limitazioni imposte dal servizio o dal provvedimento giudi-ziario, nei primi 30 giorni non è consenti-to all'ospite l'utilizzo di cellulari e connessioni ad internet.

Nell'arco della prima settimana, in virtù di una prima conoscenza dell'ospite e delle informazioni fornite dai servizi, vengono individuati i due educatori che diventeranno i referenti del nuovo ospite (due educatori o un educatore e il coordinatore responsabile). Tali �gure si occupano di:

- Compilare la scheda di osservazione che si divide in tre macro-aree (“autono-mie”, “rapporto con sé e con gli altri” e

“percorsi e rapporto con l'esterno”). L'osservazione dura in media 20 giorni;

- Redigere, in collaborazione con il coordinatore responsabile, il P.E.I. in relazione a quanto emerso dall'osserva-zione e alle richieste espresse dall'ospite;

- Gestire colloqui individuali con l'ospite per monitorare il suo stato d'animo e di salute;

- E�ettuare, congiuntamente al coordi-natore, le veri�che sull’andamento del progetto educativo individuale con il Servizio inviante/a�datario;

- Supportare l’ospite nel disbrigo di pratiche amministrative, sanitarie, etc..;

- Accompagnare l’ospite, congiunta-mente al coordinatore, agli “appunta-menti” con assistenti sociali e/o autorità giudiziarie.

Modalità di dimissioneGli ospiti vengono dimessi, concorde-mente con il Servizio inviante o l’ Autori-tà giudiziaria competente, previa emissione di un decreto da parte del Tribunale per i Minorenni territorialmen-te competente per:

1. Raggiungimento di tutti gli obiettivi presenti nel PEI e conseguente possibi-lità di vita autonoma;

2. Reinserimento nella famiglia di origi-ne;

3. Inserimento in una famiglia a�data-ria o adottiva;

4. Richiesta di allontanamento dalla comunità per incompatibilità con gli altri ospiti;

5. Richiesta di allontanamento dalla comunità per atteggiamenti fortemen-te negativi e incompatibili con la vita comunitaria (aggressioni, utilizzo reiterato di sostanze, non rispetto delle regole, etc..).

Nel caso di ragazzi collocati a fronte di un procedimento penale, fatti salvi i casi in cui le dimissioni avvengono su richie-sta della nostra comunità per i motivi di cui ai punti 4 e 5, le dimissioni avvengo-no per:

La retta giornaliera è totalmente a carico dei comuni di residenza dei ragazzi collocati nel caso di collocamento a fronte di procedimento di natura civile, amministrativa e nel caso di pronte accoglienza (ex art. 403 c.c.). Nei casi di minori o neo maggiorenni collocati con procedimento penale, la retta è a carico del Ministero della Giustizia.

La retta comprende:1. assistenza educativa mediante il personale quali�cato impiegato;

2. ospitalità di natura alberghiera (vitto e alloggio);

3. abbigliamento;

4. prodotti per l’igiene e la cura della persona;

5. frequenza scolastica (tasse di ammis-sione a scuole ed istituti pubblici, trasporti, materiale didattico, libri di testo, gite, ...);

6. gestione del tempo libero degli ospiti (trasporto, iscrizione ad attività sportive);

7. almeno un soggiorno all’anno in località che verranno de�nite di volta in volta, durante il periodo di chiusura estiva delle scuole;

8. spese per consulenze di professioni-sti esterni alla cooperativa;

9. spese per la supervisione delle attivi-tà della struttura;

10. utenze varie;

11. eventuali danni arrecati alla strut-tura dall’ospite.

In base al tipo di collocamento ed in accordo con il Servizio o l’A.G. compe-tente, viene decisa la possibilità per i minori accolti di tenere con sé ed utiliz-zare liberamente (fatti salvi i primi 30 giorni di collocamento), apparecchi telefonici, tablet, computer, etc. Nel caso in cui tali apparecchi non possano essere utilizzati dagli ospiti, vengono custoditi all’interno di una cassaforte e viene �rmata dall’ospite e dall’educatore la lista degli oggetti presi in custodia dalla comunità. Nel caso in cui, durante il collocamento, l’ospite entri in posses-so di apparecchi e oggetti di valore, è

necessario che mostri lo scontrino dell’avvenuto acquisto o che un genito-re dichiari la provenienza dell’oggetto.Non è consentito agli ospiti tenere con sé oggetti di particolare valore, né somme cospicue di denaro. Nel caso in cui familiari, avvocati o altre persone autorizzate inviino o portino denaro agli ospiti, questo viene registrato in un apposito modello e messo in cassaforte. Vengono poi date agli ospiti piccole somme che loro dichiarano di avere ricevuto, apponendo la �rma sul model-lo di cui sopra.

La comunità deve rappresentare un luogo di vita temporaneo e, nei limiti del possibile, aperto all’esterno. La comunità è in rete con realtà del territorio quali:

- Associazioni sportive;

- Palestre;

- Strutture residenziali presenti nello stesso territorio;

- Coop. di tipo B;

- Scuole di vari ordini e gradi;

- Agenzie di formazione;

- Scuole di formazione professionale;

- Aziende ed imprese private per inseri-menti lavorativi e borse lavoro;

La comunità, per la realizzazione dei singoli progetti individuali degli ospiti, collabora costantemente con i Servizi e le autorità giudiziarie presenti sul territorio sede della comunità e nei territori di provenienza dei ragazzi accol-ti, quali:- Tribunali per i Minorenni;

- Centro Giustizia Minorile (CGM);

- Ministero della Giustizia;

- U�cio Servizio Sociale per i Minoren-ni (USSM);

- Servizi Sociali dei vari territori di provenienza dei minori;

- Centro Salute Mentale (CSM) di Pescara;

- CSM dei vari territori di provenienza dei minori;

- Ser.T. di Pescara e di altri territori.

Figure esterne che colla-borano con la comunitàLa nostra comunità si avvale della collaborazione costante di �gure ester-ne all’èquipe educativa, ma operanti all’interno della Soc. Coop. Sociale Polis:

- Psicologa, psicoterapeuta per la gestione di percorsi con gli ospiti e per la supervisione dell’équipe educativa;

- Avvocati civilisti e penalisti;

- Mediatore dei con�itti e familiare.

Strumenti qualitàLa comunità è dotata di modelli di uso quotidiano, creati ad hoc per la struttura, inseriti nel sistema qualità di Polis. - Modello di presa in carico;

- Diario giornaliero;

- Diario signi�cativo dell’ospite;

- Verbale riunioni;

- Registro ingressi/uscite;

- Registro degli ospiti;

- Modello PEI individuale.

Standard di qualità La cooperativa Polis ha stabilito di misu-rare le sue prestazioni sulla qualità del servizio attraverso una serie di indicato-ri, nello speci�co:

ReclamoÈ previsto, anche al �ne di monitorare la qualità del servizio erogato, che i Servizi invianti ed i familiari, qualora presenti e coinvolti nel progetto di collocamento dell’ospite, possano esercitare il proprio diritto a segnalare un problema/disser-vizio. Nel più breve tempo possibile dalla data del presunto disservizio si può:

- Organizzare un colloquio con il coordinatore della comunità;

- Fare una segnalazione telefonica al numero 0755055945 o direttamente al coordinatore della comunità, inviare un fax al numero 0755156018 o una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected];

- Compilare l’apposito modello a disposizione in comunità e negli u�ci della cooperativa (Mod 26 Rilevazione non conformità, Mod 26/a Reclamo).

Gestione del reclamo

Ogni qualvolta la Cooperativa riceva un reclamo, il coordinatore valuta la segnala-zione, fornisce le informazioni e le deluci-dazioni del caso. Se il reclamo risulta ammissibile e pertinente, la cooperativa provvede a gestire il reclamo attuando una procedura che prevede:Esatta identi�cazione del problema riscontrato;Valutazione del problema;De�nizione del trattamento da attuare al �ne di risolverlo; Identi�cazione dei soggetti da coinvolge-re nella risoluzione del problema;Attuazione della risoluzione;Veri�ca dell’e�cacia dell’azione corretti-va.Il coordinatore con la collaborazione del responsabile qualità, analizza la “Non conformità” riscontrata a seguito del reclamo e valuta la necessità di program-mare azioni correttive/preventive gene-rali da sottoporre all’approvazione della Direzione per evitare il ripetersi del disservizio. Il soggetto che presenta il reclamo, ha diritto a ricevere una risposta entro due settimane.

- Scadenza della misura cautelare;

- Termine del periodo di Messa alla Prova concesso dal Tribunale per i Minorenni;

- Aggravamento della situazione penale con collocamento in Istituto Penale Minorile o spostamento in altra comuni-tà.

In tutti i casi nei quali il Servizio inviante lo ritenga opportuno, la comunità garantisce un periodo concordato con gli stessi, di “accompagnamento post-dimissione”, durante il quale gli educatori referenti si rendono disponi-bili a seguire l’ospite dimesso nel nuovo contesto di vita.

4

disabili. La comunità è anche dotata di una dispensa con congelatore il cui accesso agli ospiti è consentito solo previa autorizzazione degli educatori in turno. Vi sono inoltre due stanze, non accessibili agli ospiti, attrezzate per la custodia in sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari.

Gli spazi comuni sono:

- Un salone – soggiorno con tv

- Una Cucina

- Una Sala da pranzo

Un ampio giardino esterno con orto e alberi da frutto

Gli educatori hanno inoltre a disposizio-ne un u�cio che può fungere anche da sala riunioni dotato di connessione internet, computer e fax/fotocopiatrice. Lo stesso spazio viene utilizzato per i colloqui individuali con gli ospiti.

Page 5: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

Chi siamo La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale organizzata per accogliere dieci mino-renni o giovani adulti di ambo i sessi, con un’età massima di 21 anni.La struttura ha 2 posti letto disponibili per l’accoglienza in emergenza o per l’accoglienza dei fratelli/sorelle. È previ-sta anche la possibilità di accogliere un massimo di due ospiti con certi�cazione di disabilità (Legge 104), purché in possesso di autonomie motorie totali e di un buon grado di autonomie persona-li. La struttura si propone, come obbietti-vo primario, il recupero e la tutela di ragazzi provenienti da varie situazioni di disagio familiare o sociale, al �ne di creare un progetto educativo individuale con obiettivi da perseguire condivisi, non solo dal minore, ma anche dalla famiglia (laddove possibile) e dal Servi-zio Inviante.

Ragazzi accolti

La tipologia contempla, perciò, vari tipi utenza, tra cui:

- minori provenienti da un ambiente familiare inadeguato e sottoposti ad un provvedimento di natura civile;

- minori vittime di abusi e/o violenze;

- minori sottoposti ad un procedimento penale (collocamento in misura cautela-

re, messa alla prova, ecc.);

- minori provenienti da altre Comunità;

- minori con certi�cazione di disabilità che contempli lievi ritardi cognitivi e/o psicologici (dislessia, de�cit cognitivo, ecc.);

- giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 21 anni sottoposti a procedimenti penali;

- giovani adulti in età compresa tra i 18 e i 21 anni collocati a fronte di procedi-mento amministrativo.

Obiettivi del ServizioL’impostazione generale della Comunità è orientata:

- alla valorizzazione delle potenzialità positive di ciascun ospite;

- all’acquisizione di spazi di autonomia da gestire con senso di responsabilità individuale;

- all’ampliamento della capacità di gesti-re relazioni positive;

- alla realizzazione di un’integrazione positiva fra la comunità e le risorse del territorio.

- alla lettura e rielaborazione del reato commesso, �nalizzata anche ad un percorso di riconciliazione e riparazione.

La strutturaLa struttura è costituita da una villa adibita a civile abitazione disposta su tre livelli e circondata da un grande parco recintato.Sono a disposizione dell’utenza n. 6 stanze da letto, una delle quali è riserva-ta alle accoglienze in emergenza. Per ogni due stanze c’è a disposizione un bagno. Tale suddivisione degli spazi permette di tenere separati maschi e femmine negli orari notturni. Gli educa-tori che svolgono il turno di notte hanno a disposizione una stanza e un bagno propri. E’ presente, inoltre, un servizio igienico totalmente attrezzato per i

L’equipe

L’equipe educativa è composta da:

- Un coordinatore responsabile;

- 8 educatori;

- Personale ausiliario addetto alle pulizie, alla preparazione pasti e agli acquisti.

Il coordinatore responsabile si occupa di tenere i rapporti con i Servizi Invianti in relazione a tutto il percorso educativo dell'ospite, dall'inserimento alla sua dimissione. Presiede le riunioni di equipe, coordina il gruppo degli educa-tori e garantisce la corretta formulazione dei P.E.I. e lo svolgimento di tutte le procedure organizzative della comunità. Inoltre, comunica semestralmente alla Procura presso il Tribunale per i Mino-renni i nominativi degli ospiti accolti. Al coordinatore responsabile è in�ne a�data l'organizzazione e la gestione delle riunioni di setting con gli ospiti e di eventuali colloqui individuali.Gli educatori sono presenti in struttura h 24, mentre il coordinatore responsabile, oltre alle presenze in comunità, garanti-sce la reperibilità h 24 in caso di colloca-menti d’urgenza o emergenze varie. In alcune fasce orarie è prevista la presenza di due o più educatori in relazione alla presenza “�sica” degli ospiti e alle attività individuali o di gruppo da svolgere. Il personale ausiliario è presente principal-

mente nelle ore mattutine e svolge anche funzione di controllo della cura e dell’igiene degli ospiti in relazione ai loro spazi privati (camere e bagni), sui quali riferisce all’equipe educativa.

Il personale lavora secondo una turna-zione/piano di lavoro mensile redatto con minimo 15 giorni di anticipo rispetto al mese di riferimento. La turnazione è così strutturata:

- Turno mattutino: due educatori e un’ausiliaria

- Turno pomeridiano: due o tre educa-tori

- Turno notturno: un educatore, con compresenza di un secondo educatore in caso di collocamenti, emergenze o esigenze particolari.

Si precisa, inoltre, che uno degli educa-tori in turno il pomeriggio garantisce una �essibilità oraria per venire incontro alle esigenze degli ospiti. La gestione della comunità prevede che l’educatore che usufruisce di un secondo giorno di riposo oltre quelli previsti dal contratto collettivo nazionale (smonto e riposo) si renda disponibile per accompagnamen-ti, sostituzioni e altre necessità. Così facendo, ogni giorno si può contare sulla Reperibilità di un membro dell’équipe. La reperibilità viene inserita nella turna-zione degli educatori.

Modalità di inserimentoL'inserimento di un ospite viene propo-sto al coordinatore dal Servizio Inviante o dall'Autorità Giudiziaria Competente. Dopo un primo contatto telefonico viene inviata al coordinatore una relazione sul minore per il quale è proposto il collocamento. Tale relazione viene inoltra all'indirizzo mail della comunità, poi il coordinatore la trasmet-te a ciascun educatore a�nché tutta l'equipe ne prenda visione. Entro due giorni dalla ricezione si procede alla convocazione di una riunione di equipe per discutere l'opportunità di procedere al collocamento. Si precisa che la decisione di accogliere il minore non è vincolata solo alla disponibilità di posti letto. Si tiene in particolar modo conto dei seguenti criteri:

- il numero di ospiti di sesso maschile e femminile deve essere il più equilibra-to possibile;

- gli ospiti con misure cautelari non possono costituire più del 30% dell'in-tero gruppo di ospiti;

- il numero massimo di ospiti con certi�cato di disabilità è di due e vengono inseriti solo se la loro presen-za è compatibile con le attività che si svolgono all'interno della comunità stessa;

- le caratteristiche del ragazzo devono essere compatibili con quelle degli ospiti già presenti in struttura;

- il minore in oggetto non deve presen-tare situazioni di dipendenza da sostanze psicotrope o alcool.

In caso di approvazione del colloca-mento da parte dell'equipe il coordina-tore comunica in maniera u�ciale all'inviante la disponibilità ad ospitare il minore e si procede a de�nire le modalità e i tempi della presa in carico del nuovo ospite.

Presa In caricoAl momento dell'ingresso in comunità il servizio Inviante compila un apposito modello facente parte del sistema Quali-tà della Cooperativa Polis denominato “Presa in carico utente”, nel quale vengo-no riportati i dati sensibili, la costituzio-ne e i rapporti con la rete parentale, le informazioni mediche e le eventuali limitazioni imposte dal servizio inviante (uscite, utilizzo di internet e cellulari, gestione del denaro ecc.). L'ospite viene informato delle regole della comunità attraverso la condivisione con il coordi-natore e l'educatore presente del regola-mento interno della comunità, che lo stesso è tenuto a �rmare. La prassi di ogni nuovo inserimento è che, indipen-dentemente dalle limitazioni imposte dal servizio o dal provvedimento giudi-ziario, nei primi 30 giorni non è consenti-to all'ospite l'utilizzo di cellulari e connessioni ad internet.

Nell'arco della prima settimana, in virtù di una prima conoscenza dell'ospite e delle informazioni fornite dai servizi, vengono individuati i due educatori che diventeranno i referenti del nuovo ospite (due educatori o un educatore e il coordinatore responsabile). Tali �gure si occupano di:

- Compilare la scheda di osservazione che si divide in tre macro-aree (“autono-mie”, “rapporto con sé e con gli altri” e

“percorsi e rapporto con l'esterno”). L'osservazione dura in media 20 giorni;

- Redigere, in collaborazione con il coordinatore responsabile, il P.E.I. in relazione a quanto emerso dall'osserva-zione e alle richieste espresse dall'ospite;

- Gestire colloqui individuali con l'ospite per monitorare il suo stato d'animo e di salute;

- E�ettuare, congiuntamente al coordi-natore, le veri�che sull’andamento del progetto educativo individuale con il Servizio inviante/a�datario;

- Supportare l’ospite nel disbrigo di pratiche amministrative, sanitarie, etc..;

- Accompagnare l’ospite, congiunta-mente al coordinatore, agli “appunta-menti” con assistenti sociali e/o autorità giudiziarie.

Modalità di dimissioneGli ospiti vengono dimessi, concorde-mente con il Servizio inviante o l’ Autori-tà giudiziaria competente, previa emissione di un decreto da parte del Tribunale per i Minorenni territorialmen-te competente per:

1. Raggiungimento di tutti gli obiettivi presenti nel PEI e conseguente possibi-lità di vita autonoma;

2. Reinserimento nella famiglia di origi-ne;

3. Inserimento in una famiglia a�data-ria o adottiva;

4. Richiesta di allontanamento dalla comunità per incompatibilità con gli altri ospiti;

5. Richiesta di allontanamento dalla comunità per atteggiamenti fortemen-te negativi e incompatibili con la vita comunitaria (aggressioni, utilizzo reiterato di sostanze, non rispetto delle regole, etc..).

Nel caso di ragazzi collocati a fronte di un procedimento penale, fatti salvi i casi in cui le dimissioni avvengono su richie-sta della nostra comunità per i motivi di cui ai punti 4 e 5, le dimissioni avvengo-no per:

La retta giornaliera è totalmente a carico dei comuni di residenza dei ragazzi collocati nel caso di collocamento a fronte di procedimento di natura civile, amministrativa e nel caso di pronte accoglienza (ex art. 403 c.c.). Nei casi di minori o neo maggiorenni collocati con procedimento penale, la retta è a carico del Ministero della Giustizia.

La retta comprende:1. assistenza educativa mediante il personale quali�cato impiegato;

2. ospitalità di natura alberghiera (vitto e alloggio);

3. abbigliamento;

4. prodotti per l’igiene e la cura della persona;

5. frequenza scolastica (tasse di ammis-sione a scuole ed istituti pubblici, trasporti, materiale didattico, libri di testo, gite, ...);

6. gestione del tempo libero degli ospiti (trasporto, iscrizione ad attività sportive);

7. almeno un soggiorno all’anno in località che verranno de�nite di volta in volta, durante il periodo di chiusura estiva delle scuole;

8. spese per consulenze di professioni-sti esterni alla cooperativa;

9. spese per la supervisione delle attivi-tà della struttura;

10. utenze varie;

11. eventuali danni arrecati alla strut-tura dall’ospite.

In base al tipo di collocamento ed in accordo con il Servizio o l’A.G. compe-tente, viene decisa la possibilità per i minori accolti di tenere con sé ed utiliz-zare liberamente (fatti salvi i primi 30 giorni di collocamento), apparecchi telefonici, tablet, computer, etc. Nel caso in cui tali apparecchi non possano essere utilizzati dagli ospiti, vengono custoditi all’interno di una cassaforte e viene �rmata dall’ospite e dall’educatore la lista degli oggetti presi in custodia dalla comunità. Nel caso in cui, durante il collocamento, l’ospite entri in posses-so di apparecchi e oggetti di valore, è

necessario che mostri lo scontrino dell’avvenuto acquisto o che un genito-re dichiari la provenienza dell’oggetto.Non è consentito agli ospiti tenere con sé oggetti di particolare valore, né somme cospicue di denaro. Nel caso in cui familiari, avvocati o altre persone autorizzate inviino o portino denaro agli ospiti, questo viene registrato in un apposito modello e messo in cassaforte. Vengono poi date agli ospiti piccole somme che loro dichiarano di avere ricevuto, apponendo la �rma sul model-lo di cui sopra.

La comunità deve rappresentare un luogo di vita temporaneo e, nei limiti del possibile, aperto all’esterno. La comunità è in rete con realtà del territorio quali:

- Associazioni sportive;

- Palestre;

- Strutture residenziali presenti nello stesso territorio;

- Coop. di tipo B;

- Scuole di vari ordini e gradi;

- Agenzie di formazione;

- Scuole di formazione professionale;

- Aziende ed imprese private per inseri-menti lavorativi e borse lavoro;

La comunità, per la realizzazione dei singoli progetti individuali degli ospiti, collabora costantemente con i Servizi e le autorità giudiziarie presenti sul territorio sede della comunità e nei territori di provenienza dei ragazzi accol-ti, quali:- Tribunali per i Minorenni;

- Centro Giustizia Minorile (CGM);

- Ministero della Giustizia;

- U�cio Servizio Sociale per i Minoren-ni (USSM);

- Servizi Sociali dei vari territori di provenienza dei minori;

- Centro Salute Mentale (CSM) di Pescara;

- CSM dei vari territori di provenienza dei minori;

- Ser.T. di Pescara e di altri territori.

Figure esterne che colla-borano con la comunitàLa nostra comunità si avvale della collaborazione costante di �gure ester-ne all’èquipe educativa, ma operanti all’interno della Soc. Coop. Sociale Polis:

- Psicologa, psicoterapeuta per la gestione di percorsi con gli ospiti e per la supervisione dell’équipe educativa;

- Avvocati civilisti e penalisti;

- Mediatore dei con�itti e familiare.

Strumenti qualitàLa comunità è dotata di modelli di uso quotidiano, creati ad hoc per la struttura, inseriti nel sistema qualità di Polis. - Modello di presa in carico;

- Diario giornaliero;

- Diario signi�cativo dell’ospite;

- Verbale riunioni;

- Registro ingressi/uscite;

- Registro degli ospiti;

- Modello PEI individuale.

Standard di qualità La cooperativa Polis ha stabilito di misu-rare le sue prestazioni sulla qualità del servizio attraverso una serie di indicato-ri, nello speci�co:

ReclamoÈ previsto, anche al �ne di monitorare la qualità del servizio erogato, che i Servizi invianti ed i familiari, qualora presenti e coinvolti nel progetto di collocamento dell’ospite, possano esercitare il proprio diritto a segnalare un problema/disser-vizio. Nel più breve tempo possibile dalla data del presunto disservizio si può:

- Organizzare un colloquio con il coordinatore della comunità;

- Fare una segnalazione telefonica al numero 0755055945 o direttamente al coordinatore della comunità, inviare un fax al numero 0755156018 o una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected];

- Compilare l’apposito modello a disposizione in comunità e negli u�ci della cooperativa (Mod 26 Rilevazione non conformità, Mod 26/a Reclamo).

Gestione del reclamo

Ogni qualvolta la Cooperativa riceva un reclamo, il coordinatore valuta la segnala-zione, fornisce le informazioni e le deluci-dazioni del caso. Se il reclamo risulta ammissibile e pertinente, la cooperativa provvede a gestire il reclamo attuando una procedura che prevede:Esatta identi�cazione del problema riscontrato;Valutazione del problema;De�nizione del trattamento da attuare al �ne di risolverlo; Identi�cazione dei soggetti da coinvolge-re nella risoluzione del problema;Attuazione della risoluzione;Veri�ca dell’e�cacia dell’azione corretti-va.Il coordinatore con la collaborazione del responsabile qualità, analizza la “Non conformità” riscontrata a seguito del reclamo e valuta la necessità di program-mare azioni correttive/preventive gene-rali da sottoporre all’approvazione della Direzione per evitare il ripetersi del disservizio. Il soggetto che presenta il reclamo, ha diritto a ricevere una risposta entro due settimane.

Modalità organizzative e gestionali

- Scadenza della misura cautelare;

- Termine del periodo di Messa alla Prova concesso dal Tribunale per i Minorenni;

- Aggravamento della situazione penale con collocamento in Istituto Penale Minorile o spostamento in altra comuni-tà.

In tutti i casi nei quali il Servizio inviante lo ritenga opportuno, la comunità garantisce un periodo concordato con gli stessi, di “accompagnamento post-dimissione”, durante il quale gli educatori referenti si rendono disponi-bili a seguire l’ospite dimesso nel nuovo contesto di vita.

5

disabili. La comunità è anche dotata di una dispensa con congelatore il cui accesso agli ospiti è consentito solo previa autorizzazione degli educatori in turno. Vi sono inoltre due stanze, non accessibili agli ospiti, attrezzate per la custodia in sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari.

Gli spazi comuni sono:

- Un salone – soggiorno con tv

- Una Cucina

- Una Sala da pranzo

Un ampio giardino esterno con orto e alberi da frutto

Gli educatori hanno inoltre a disposizio-ne un u�cio che può fungere anche da sala riunioni dotato di connessione internet, computer e fax/fotocopiatrice. Lo stesso spazio viene utilizzato per i colloqui individuali con gli ospiti.

Page 6: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

Chi siamo La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale organizzata per accogliere dieci mino-renni o giovani adulti di ambo i sessi, con un’età massima di 21 anni.La struttura ha 2 posti letto disponibili per l’accoglienza in emergenza o per l’accoglienza dei fratelli/sorelle. È previ-sta anche la possibilità di accogliere un massimo di due ospiti con certi�cazione di disabilità (Legge 104), purché in possesso di autonomie motorie totali e di un buon grado di autonomie persona-li. La struttura si propone, come obbietti-vo primario, il recupero e la tutela di ragazzi provenienti da varie situazioni di disagio familiare o sociale, al �ne di creare un progetto educativo individuale con obiettivi da perseguire condivisi, non solo dal minore, ma anche dalla famiglia (laddove possibile) e dal Servi-zio Inviante.

Ragazzi accolti

La tipologia contempla, perciò, vari tipi utenza, tra cui:

- minori provenienti da un ambiente familiare inadeguato e sottoposti ad un provvedimento di natura civile;

- minori vittime di abusi e/o violenze;

- minori sottoposti ad un procedimento penale (collocamento in misura cautela-

re, messa alla prova, ecc.);

- minori provenienti da altre Comunità;

- minori con certi�cazione di disabilità che contempli lievi ritardi cognitivi e/o psicologici (dislessia, de�cit cognitivo, ecc.);

- giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 21 anni sottoposti a procedimenti penali;

- giovani adulti in età compresa tra i 18 e i 21 anni collocati a fronte di procedi-mento amministrativo.

Obiettivi del ServizioL’impostazione generale della Comunità è orientata:

- alla valorizzazione delle potenzialità positive di ciascun ospite;

- all’acquisizione di spazi di autonomia da gestire con senso di responsabilità individuale;

- all’ampliamento della capacità di gesti-re relazioni positive;

- alla realizzazione di un’integrazione positiva fra la comunità e le risorse del territorio.

- alla lettura e rielaborazione del reato commesso, �nalizzata anche ad un percorso di riconciliazione e riparazione.

La strutturaLa struttura è costituita da una villa adibita a civile abitazione disposta su tre livelli e circondata da un grande parco recintato.Sono a disposizione dell’utenza n. 6 stanze da letto, una delle quali è riserva-ta alle accoglienze in emergenza. Per ogni due stanze c’è a disposizione un bagno. Tale suddivisione degli spazi permette di tenere separati maschi e femmine negli orari notturni. Gli educa-tori che svolgono il turno di notte hanno a disposizione una stanza e un bagno propri. E’ presente, inoltre, un servizio igienico totalmente attrezzato per i

L’equipe

L’equipe educativa è composta da:

- Un coordinatore responsabile;

- 8 educatori;

- Personale ausiliario addetto alle pulizie, alla preparazione pasti e agli acquisti.

Il coordinatore responsabile si occupa di tenere i rapporti con i Servizi Invianti in relazione a tutto il percorso educativo dell'ospite, dall'inserimento alla sua dimissione. Presiede le riunioni di equipe, coordina il gruppo degli educa-tori e garantisce la corretta formulazione dei P.E.I. e lo svolgimento di tutte le procedure organizzative della comunità. Inoltre, comunica semestralmente alla Procura presso il Tribunale per i Mino-renni i nominativi degli ospiti accolti. Al coordinatore responsabile è in�ne a�data l'organizzazione e la gestione delle riunioni di setting con gli ospiti e di eventuali colloqui individuali.Gli educatori sono presenti in struttura h 24, mentre il coordinatore responsabile, oltre alle presenze in comunità, garanti-sce la reperibilità h 24 in caso di colloca-menti d’urgenza o emergenze varie. In alcune fasce orarie è prevista la presenza di due o più educatori in relazione alla presenza “�sica” degli ospiti e alle attività individuali o di gruppo da svolgere. Il personale ausiliario è presente principal-

mente nelle ore mattutine e svolge anche funzione di controllo della cura e dell’igiene degli ospiti in relazione ai loro spazi privati (camere e bagni), sui quali riferisce all’equipe educativa.

Il personale lavora secondo una turna-zione/piano di lavoro mensile redatto con minimo 15 giorni di anticipo rispetto al mese di riferimento. La turnazione è così strutturata:

- Turno mattutino: due educatori e un’ausiliaria

- Turno pomeridiano: due o tre educa-tori

- Turno notturno: un educatore, con compresenza di un secondo educatore in caso di collocamenti, emergenze o esigenze particolari.

Si precisa, inoltre, che uno degli educa-tori in turno il pomeriggio garantisce una �essibilità oraria per venire incontro alle esigenze degli ospiti. La gestione della comunità prevede che l’educatore che usufruisce di un secondo giorno di riposo oltre quelli previsti dal contratto collettivo nazionale (smonto e riposo) si renda disponibile per accompagnamen-ti, sostituzioni e altre necessità. Così facendo, ogni giorno si può contare sulla Reperibilità di un membro dell’équipe. La reperibilità viene inserita nella turna-zione degli educatori.

Modalità di inserimentoL'inserimento di un ospite viene propo-sto al coordinatore dal Servizio Inviante o dall'Autorità Giudiziaria Competente. Dopo un primo contatto telefonico viene inviata al coordinatore una relazione sul minore per il quale è proposto il collocamento. Tale relazione viene inoltra all'indirizzo mail della comunità, poi il coordinatore la trasmet-te a ciascun educatore a�nché tutta l'equipe ne prenda visione. Entro due giorni dalla ricezione si procede alla convocazione di una riunione di equipe per discutere l'opportunità di procedere al collocamento. Si precisa che la decisione di accogliere il minore non è vincolata solo alla disponibilità di posti letto. Si tiene in particolar modo conto dei seguenti criteri:

- il numero di ospiti di sesso maschile e femminile deve essere il più equilibra-to possibile;

- gli ospiti con misure cautelari non possono costituire più del 30% dell'in-tero gruppo di ospiti;

- il numero massimo di ospiti con certi�cato di disabilità è di due e vengono inseriti solo se la loro presen-za è compatibile con le attività che si svolgono all'interno della comunità stessa;

- le caratteristiche del ragazzo devono essere compatibili con quelle degli ospiti già presenti in struttura;

- il minore in oggetto non deve presen-tare situazioni di dipendenza da sostanze psicotrope o alcool.

In caso di approvazione del colloca-mento da parte dell'equipe il coordina-tore comunica in maniera u�ciale all'inviante la disponibilità ad ospitare il minore e si procede a de�nire le modalità e i tempi della presa in carico del nuovo ospite.

Presa In caricoAl momento dell'ingresso in comunità il servizio Inviante compila un apposito modello facente parte del sistema Quali-tà della Cooperativa Polis denominato “Presa in carico utente”, nel quale vengo-no riportati i dati sensibili, la costituzio-ne e i rapporti con la rete parentale, le informazioni mediche e le eventuali limitazioni imposte dal servizio inviante (uscite, utilizzo di internet e cellulari, gestione del denaro ecc.). L'ospite viene informato delle regole della comunità attraverso la condivisione con il coordi-natore e l'educatore presente del regola-mento interno della comunità, che lo stesso è tenuto a �rmare. La prassi di ogni nuovo inserimento è che, indipen-dentemente dalle limitazioni imposte dal servizio o dal provvedimento giudi-ziario, nei primi 30 giorni non è consenti-to all'ospite l'utilizzo di cellulari e connessioni ad internet.

Nell'arco della prima settimana, in virtù di una prima conoscenza dell'ospite e delle informazioni fornite dai servizi, vengono individuati i due educatori che diventeranno i referenti del nuovo ospite (due educatori o un educatore e il coordinatore responsabile). Tali �gure si occupano di:

- Compilare la scheda di osservazione che si divide in tre macro-aree (“autono-mie”, “rapporto con sé e con gli altri” e

“percorsi e rapporto con l'esterno”). L'osservazione dura in media 20 giorni;

- Redigere, in collaborazione con il coordinatore responsabile, il P.E.I. in relazione a quanto emerso dall'osserva-zione e alle richieste espresse dall'ospite;

- Gestire colloqui individuali con l'ospite per monitorare il suo stato d'animo e di salute;

- E�ettuare, congiuntamente al coordi-natore, le veri�che sull’andamento del progetto educativo individuale con il Servizio inviante/a�datario;

- Supportare l’ospite nel disbrigo di pratiche amministrative, sanitarie, etc..;

- Accompagnare l’ospite, congiunta-mente al coordinatore, agli “appunta-menti” con assistenti sociali e/o autorità giudiziarie.

Modalità di dimissioneGli ospiti vengono dimessi, concorde-mente con il Servizio inviante o l’ Autori-tà giudiziaria competente, previa emissione di un decreto da parte del Tribunale per i Minorenni territorialmen-te competente per:

1. Raggiungimento di tutti gli obiettivi presenti nel PEI e conseguente possibi-lità di vita autonoma;

2. Reinserimento nella famiglia di origi-ne;

3. Inserimento in una famiglia a�data-ria o adottiva;

4. Richiesta di allontanamento dalla comunità per incompatibilità con gli altri ospiti;

5. Richiesta di allontanamento dalla comunità per atteggiamenti fortemen-te negativi e incompatibili con la vita comunitaria (aggressioni, utilizzo reiterato di sostanze, non rispetto delle regole, etc..).

Nel caso di ragazzi collocati a fronte di un procedimento penale, fatti salvi i casi in cui le dimissioni avvengono su richie-sta della nostra comunità per i motivi di cui ai punti 4 e 5, le dimissioni avvengo-no per:

La retta giornaliera è totalmente a carico dei comuni di residenza dei ragazzi collocati nel caso di collocamento a fronte di procedimento di natura civile, amministrativa e nel caso di pronte accoglienza (ex art. 403 c.c.). Nei casi di minori o neo maggiorenni collocati con procedimento penale, la retta è a carico del Ministero della Giustizia.

La retta comprende:1. assistenza educativa mediante il personale quali�cato impiegato;

2. ospitalità di natura alberghiera (vitto e alloggio);

3. abbigliamento;

4. prodotti per l’igiene e la cura della persona;

5. frequenza scolastica (tasse di ammis-sione a scuole ed istituti pubblici, trasporti, materiale didattico, libri di testo, gite, ...);

6. gestione del tempo libero degli ospiti (trasporto, iscrizione ad attività sportive);

7. almeno un soggiorno all’anno in località che verranno de�nite di volta in volta, durante il periodo di chiusura estiva delle scuole;

8. spese per consulenze di professioni-sti esterni alla cooperativa;

9. spese per la supervisione delle attivi-tà della struttura;

10. utenze varie;

11. eventuali danni arrecati alla strut-tura dall’ospite.

In base al tipo di collocamento ed in accordo con il Servizio o l’A.G. compe-tente, viene decisa la possibilità per i minori accolti di tenere con sé ed utiliz-zare liberamente (fatti salvi i primi 30 giorni di collocamento), apparecchi telefonici, tablet, computer, etc. Nel caso in cui tali apparecchi non possano essere utilizzati dagli ospiti, vengono custoditi all’interno di una cassaforte e viene �rmata dall’ospite e dall’educatore la lista degli oggetti presi in custodia dalla comunità. Nel caso in cui, durante il collocamento, l’ospite entri in posses-so di apparecchi e oggetti di valore, è

necessario che mostri lo scontrino dell’avvenuto acquisto o che un genito-re dichiari la provenienza dell’oggetto.Non è consentito agli ospiti tenere con sé oggetti di particolare valore, né somme cospicue di denaro. Nel caso in cui familiari, avvocati o altre persone autorizzate inviino o portino denaro agli ospiti, questo viene registrato in un apposito modello e messo in cassaforte. Vengono poi date agli ospiti piccole somme che loro dichiarano di avere ricevuto, apponendo la �rma sul model-lo di cui sopra.

La comunità deve rappresentare un luogo di vita temporaneo e, nei limiti del possibile, aperto all’esterno. La comunità è in rete con realtà del territorio quali:

- Associazioni sportive;

- Palestre;

- Strutture residenziali presenti nello stesso territorio;

- Coop. di tipo B;

- Scuole di vari ordini e gradi;

- Agenzie di formazione;

- Scuole di formazione professionale;

- Aziende ed imprese private per inseri-menti lavorativi e borse lavoro;

La comunità, per la realizzazione dei singoli progetti individuali degli ospiti, collabora costantemente con i Servizi e le autorità giudiziarie presenti sul territorio sede della comunità e nei territori di provenienza dei ragazzi accol-ti, quali:- Tribunali per i Minorenni;

- Centro Giustizia Minorile (CGM);

- Ministero della Giustizia;

- U�cio Servizio Sociale per i Minoren-ni (USSM);

- Servizi Sociali dei vari territori di provenienza dei minori;

- Centro Salute Mentale (CSM) di Pescara;

- CSM dei vari territori di provenienza dei minori;

- Ser.T. di Pescara e di altri territori.

Figure esterne che colla-borano con la comunitàLa nostra comunità si avvale della collaborazione costante di �gure ester-ne all’èquipe educativa, ma operanti all’interno della Soc. Coop. Sociale Polis:

- Psicologa, psicoterapeuta per la gestione di percorsi con gli ospiti e per la supervisione dell’équipe educativa;

- Avvocati civilisti e penalisti;

- Mediatore dei con�itti e familiare.

Strumenti qualitàLa comunità è dotata di modelli di uso quotidiano, creati ad hoc per la struttura, inseriti nel sistema qualità di Polis. - Modello di presa in carico;

- Diario giornaliero;

- Diario signi�cativo dell’ospite;

- Verbale riunioni;

- Registro ingressi/uscite;

- Registro degli ospiti;

- Modello PEI individuale.

Standard di qualità La cooperativa Polis ha stabilito di misu-rare le sue prestazioni sulla qualità del servizio attraverso una serie di indicato-ri, nello speci�co:

ReclamoÈ previsto, anche al �ne di monitorare la qualità del servizio erogato, che i Servizi invianti ed i familiari, qualora presenti e coinvolti nel progetto di collocamento dell’ospite, possano esercitare il proprio diritto a segnalare un problema/disser-vizio. Nel più breve tempo possibile dalla data del presunto disservizio si può:

- Organizzare un colloquio con il coordinatore della comunità;

- Fare una segnalazione telefonica al numero 0755055945 o direttamente al coordinatore della comunità, inviare un fax al numero 0755156018 o una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected];

- Compilare l’apposito modello a disposizione in comunità e negli u�ci della cooperativa (Mod 26 Rilevazione non conformità, Mod 26/a Reclamo).

Gestione del reclamo

Ogni qualvolta la Cooperativa riceva un reclamo, il coordinatore valuta la segnala-zione, fornisce le informazioni e le deluci-dazioni del caso. Se il reclamo risulta ammissibile e pertinente, la cooperativa provvede a gestire il reclamo attuando una procedura che prevede:Esatta identi�cazione del problema riscontrato;Valutazione del problema;De�nizione del trattamento da attuare al �ne di risolverlo; Identi�cazione dei soggetti da coinvolge-re nella risoluzione del problema;Attuazione della risoluzione;Veri�ca dell’e�cacia dell’azione corretti-va.Il coordinatore con la collaborazione del responsabile qualità, analizza la “Non conformità” riscontrata a seguito del reclamo e valuta la necessità di program-mare azioni correttive/preventive gene-rali da sottoporre all’approvazione della Direzione per evitare il ripetersi del disservizio. Il soggetto che presenta il reclamo, ha diritto a ricevere una risposta entro due settimane.

- Scadenza della misura cautelare;

- Termine del periodo di Messa alla Prova concesso dal Tribunale per i Minorenni;

- Aggravamento della situazione penale con collocamento in Istituto Penale Minorile o spostamento in altra comuni-tà.

In tutti i casi nei quali il Servizio inviante lo ritenga opportuno, la comunità garantisce un periodo concordato con gli stessi, di “accompagnamento post-dimissione”, durante il quale gli educatori referenti si rendono disponi-bili a seguire l’ospite dimesso nel nuovo contesto di vita.

6

disabili. La comunità è anche dotata di una dispensa con congelatore il cui accesso agli ospiti è consentito solo previa autorizzazione degli educatori in turno. Vi sono inoltre due stanze, non accessibili agli ospiti, attrezzate per la custodia in sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari.

Gli spazi comuni sono:

- Un salone – soggiorno con tv

- Una Cucina

- Una Sala da pranzo

Un ampio giardino esterno con orto e alberi da frutto

Gli educatori hanno inoltre a disposizio-ne un u�cio che può fungere anche da sala riunioni dotato di connessione internet, computer e fax/fotocopiatrice. Lo stesso spazio viene utilizzato per i colloqui individuali con gli ospiti.

Page 7: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

Chi siamo La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale organizzata per accogliere dieci mino-renni o giovani adulti di ambo i sessi, con un’età massima di 21 anni.La struttura ha 2 posti letto disponibili per l’accoglienza in emergenza o per l’accoglienza dei fratelli/sorelle. È previ-sta anche la possibilità di accogliere un massimo di due ospiti con certi�cazione di disabilità (Legge 104), purché in possesso di autonomie motorie totali e di un buon grado di autonomie persona-li. La struttura si propone, come obbietti-vo primario, il recupero e la tutela di ragazzi provenienti da varie situazioni di disagio familiare o sociale, al �ne di creare un progetto educativo individuale con obiettivi da perseguire condivisi, non solo dal minore, ma anche dalla famiglia (laddove possibile) e dal Servi-zio Inviante.

Ragazzi accolti

La tipologia contempla, perciò, vari tipi utenza, tra cui:

- minori provenienti da un ambiente familiare inadeguato e sottoposti ad un provvedimento di natura civile;

- minori vittime di abusi e/o violenze;

- minori sottoposti ad un procedimento penale (collocamento in misura cautela-

re, messa alla prova, ecc.);

- minori provenienti da altre Comunità;

- minori con certi�cazione di disabilità che contempli lievi ritardi cognitivi e/o psicologici (dislessia, de�cit cognitivo, ecc.);

- giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 21 anni sottoposti a procedimenti penali;

- giovani adulti in età compresa tra i 18 e i 21 anni collocati a fronte di procedi-mento amministrativo.

Obiettivi del ServizioL’impostazione generale della Comunità è orientata:

- alla valorizzazione delle potenzialità positive di ciascun ospite;

- all’acquisizione di spazi di autonomia da gestire con senso di responsabilità individuale;

- all’ampliamento della capacità di gesti-re relazioni positive;

- alla realizzazione di un’integrazione positiva fra la comunità e le risorse del territorio.

- alla lettura e rielaborazione del reato commesso, �nalizzata anche ad un percorso di riconciliazione e riparazione.

La strutturaLa struttura è costituita da una villa adibita a civile abitazione disposta su tre livelli e circondata da un grande parco recintato.Sono a disposizione dell’utenza n. 6 stanze da letto, una delle quali è riserva-ta alle accoglienze in emergenza. Per ogni due stanze c’è a disposizione un bagno. Tale suddivisione degli spazi permette di tenere separati maschi e femmine negli orari notturni. Gli educa-tori che svolgono il turno di notte hanno a disposizione una stanza e un bagno propri. E’ presente, inoltre, un servizio igienico totalmente attrezzato per i

L’equipe

L’equipe educativa è composta da:

- Un coordinatore responsabile;

- 8 educatori;

- Personale ausiliario addetto alle pulizie, alla preparazione pasti e agli acquisti.

Il coordinatore responsabile si occupa di tenere i rapporti con i Servizi Invianti in relazione a tutto il percorso educativo dell'ospite, dall'inserimento alla sua dimissione. Presiede le riunioni di equipe, coordina il gruppo degli educa-tori e garantisce la corretta formulazione dei P.E.I. e lo svolgimento di tutte le procedure organizzative della comunità. Inoltre, comunica semestralmente alla Procura presso il Tribunale per i Mino-renni i nominativi degli ospiti accolti. Al coordinatore responsabile è in�ne a�data l'organizzazione e la gestione delle riunioni di setting con gli ospiti e di eventuali colloqui individuali.Gli educatori sono presenti in struttura h 24, mentre il coordinatore responsabile, oltre alle presenze in comunità, garanti-sce la reperibilità h 24 in caso di colloca-menti d’urgenza o emergenze varie. In alcune fasce orarie è prevista la presenza di due o più educatori in relazione alla presenza “�sica” degli ospiti e alle attività individuali o di gruppo da svolgere. Il personale ausiliario è presente principal-

mente nelle ore mattutine e svolge anche funzione di controllo della cura e dell’igiene degli ospiti in relazione ai loro spazi privati (camere e bagni), sui quali riferisce all’equipe educativa.

Il personale lavora secondo una turna-zione/piano di lavoro mensile redatto con minimo 15 giorni di anticipo rispetto al mese di riferimento. La turnazione è così strutturata:

- Turno mattutino: due educatori e un’ausiliaria

- Turno pomeridiano: due o tre educa-tori

- Turno notturno: un educatore, con compresenza di un secondo educatore in caso di collocamenti, emergenze o esigenze particolari.

Si precisa, inoltre, che uno degli educa-tori in turno il pomeriggio garantisce una �essibilità oraria per venire incontro alle esigenze degli ospiti. La gestione della comunità prevede che l’educatore che usufruisce di un secondo giorno di riposo oltre quelli previsti dal contratto collettivo nazionale (smonto e riposo) si renda disponibile per accompagnamen-ti, sostituzioni e altre necessità. Così facendo, ogni giorno si può contare sulla Reperibilità di un membro dell’équipe. La reperibilità viene inserita nella turna-zione degli educatori.

Modalità di inserimentoL'inserimento di un ospite viene propo-sto al coordinatore dal Servizio Inviante o dall'Autorità Giudiziaria Competente. Dopo un primo contatto telefonico viene inviata al coordinatore una relazione sul minore per il quale è proposto il collocamento. Tale relazione viene inoltra all'indirizzo mail della comunità, poi il coordinatore la trasmet-te a ciascun educatore a�nché tutta l'equipe ne prenda visione. Entro due giorni dalla ricezione si procede alla convocazione di una riunione di equipe per discutere l'opportunità di procedere al collocamento. Si precisa che la decisione di accogliere il minore non è vincolata solo alla disponibilità di posti letto. Si tiene in particolar modo conto dei seguenti criteri:

- il numero di ospiti di sesso maschile e femminile deve essere il più equilibra-to possibile;

- gli ospiti con misure cautelari non possono costituire più del 30% dell'in-tero gruppo di ospiti;

- il numero massimo di ospiti con certi�cato di disabilità è di due e vengono inseriti solo se la loro presen-za è compatibile con le attività che si svolgono all'interno della comunità stessa;

- le caratteristiche del ragazzo devono essere compatibili con quelle degli ospiti già presenti in struttura;

- il minore in oggetto non deve presen-tare situazioni di dipendenza da sostanze psicotrope o alcool.

In caso di approvazione del colloca-mento da parte dell'equipe il coordina-tore comunica in maniera u�ciale all'inviante la disponibilità ad ospitare il minore e si procede a de�nire le modalità e i tempi della presa in carico del nuovo ospite.

Presa In caricoAl momento dell'ingresso in comunità il servizio Inviante compila un apposito modello facente parte del sistema Quali-tà della Cooperativa Polis denominato “Presa in carico utente”, nel quale vengo-no riportati i dati sensibili, la costituzio-ne e i rapporti con la rete parentale, le informazioni mediche e le eventuali limitazioni imposte dal servizio inviante (uscite, utilizzo di internet e cellulari, gestione del denaro ecc.). L'ospite viene informato delle regole della comunità attraverso la condivisione con il coordi-natore e l'educatore presente del regola-mento interno della comunità, che lo stesso è tenuto a �rmare. La prassi di ogni nuovo inserimento è che, indipen-dentemente dalle limitazioni imposte dal servizio o dal provvedimento giudi-ziario, nei primi 30 giorni non è consenti-to all'ospite l'utilizzo di cellulari e connessioni ad internet.

Nell'arco della prima settimana, in virtù di una prima conoscenza dell'ospite e delle informazioni fornite dai servizi, vengono individuati i due educatori che diventeranno i referenti del nuovo ospite (due educatori o un educatore e il coordinatore responsabile). Tali �gure si occupano di:

- Compilare la scheda di osservazione che si divide in tre macro-aree (“autono-mie”, “rapporto con sé e con gli altri” e

“percorsi e rapporto con l'esterno”). L'osservazione dura in media 20 giorni;

- Redigere, in collaborazione con il coordinatore responsabile, il P.E.I. in relazione a quanto emerso dall'osserva-zione e alle richieste espresse dall'ospite;

- Gestire colloqui individuali con l'ospite per monitorare il suo stato d'animo e di salute;

- E�ettuare, congiuntamente al coordi-natore, le veri�che sull’andamento del progetto educativo individuale con il Servizio inviante/a�datario;

- Supportare l’ospite nel disbrigo di pratiche amministrative, sanitarie, etc..;

- Accompagnare l’ospite, congiunta-mente al coordinatore, agli “appunta-menti” con assistenti sociali e/o autorità giudiziarie.

Modalità di dimissioneGli ospiti vengono dimessi, concorde-mente con il Servizio inviante o l’ Autori-tà giudiziaria competente, previa emissione di un decreto da parte del Tribunale per i Minorenni territorialmen-te competente per:

1. Raggiungimento di tutti gli obiettivi presenti nel PEI e conseguente possibi-lità di vita autonoma;

2. Reinserimento nella famiglia di origi-ne;

3. Inserimento in una famiglia a�data-ria o adottiva;

4. Richiesta di allontanamento dalla comunità per incompatibilità con gli altri ospiti;

5. Richiesta di allontanamento dalla comunità per atteggiamenti fortemen-te negativi e incompatibili con la vita comunitaria (aggressioni, utilizzo reiterato di sostanze, non rispetto delle regole, etc..).

Nel caso di ragazzi collocati a fronte di un procedimento penale, fatti salvi i casi in cui le dimissioni avvengono su richie-sta della nostra comunità per i motivi di cui ai punti 4 e 5, le dimissioni avvengo-no per:

La retta giornaliera è totalmente a carico dei comuni di residenza dei ragazzi collocati nel caso di collocamento a fronte di procedimento di natura civile, amministrativa e nel caso di pronte accoglienza (ex art. 403 c.c.). Nei casi di minori o neo maggiorenni collocati con procedimento penale, la retta è a carico del Ministero della Giustizia.

La retta comprende:1. assistenza educativa mediante il personale quali�cato impiegato;

2. ospitalità di natura alberghiera (vitto e alloggio);

3. abbigliamento;

4. prodotti per l’igiene e la cura della persona;

5. frequenza scolastica (tasse di ammis-sione a scuole ed istituti pubblici, trasporti, materiale didattico, libri di testo, gite, ...);

6. gestione del tempo libero degli ospiti (trasporto, iscrizione ad attività sportive);

7. almeno un soggiorno all’anno in località che verranno de�nite di volta in volta, durante il periodo di chiusura estiva delle scuole;

8. spese per consulenze di professioni-sti esterni alla cooperativa;

9. spese per la supervisione delle attivi-tà della struttura;

10. utenze varie;

11. eventuali danni arrecati alla strut-tura dall’ospite.

In base al tipo di collocamento ed in accordo con il Servizio o l’A.G. compe-tente, viene decisa la possibilità per i minori accolti di tenere con sé ed utiliz-zare liberamente (fatti salvi i primi 30 giorni di collocamento), apparecchi telefonici, tablet, computer, etc. Nel caso in cui tali apparecchi non possano essere utilizzati dagli ospiti, vengono custoditi all’interno di una cassaforte e viene �rmata dall’ospite e dall’educatore la lista degli oggetti presi in custodia dalla comunità. Nel caso in cui, durante il collocamento, l’ospite entri in posses-so di apparecchi e oggetti di valore, è

necessario che mostri lo scontrino dell’avvenuto acquisto o che un genito-re dichiari la provenienza dell’oggetto.Non è consentito agli ospiti tenere con sé oggetti di particolare valore, né somme cospicue di denaro. Nel caso in cui familiari, avvocati o altre persone autorizzate inviino o portino denaro agli ospiti, questo viene registrato in un apposito modello e messo in cassaforte. Vengono poi date agli ospiti piccole somme che loro dichiarano di avere ricevuto, apponendo la �rma sul model-lo di cui sopra.

La comunità deve rappresentare un luogo di vita temporaneo e, nei limiti del possibile, aperto all’esterno. La comunità è in rete con realtà del territorio quali:

- Associazioni sportive;

- Palestre;

- Strutture residenziali presenti nello stesso territorio;

- Coop. di tipo B;

- Scuole di vari ordini e gradi;

- Agenzie di formazione;

- Scuole di formazione professionale;

- Aziende ed imprese private per inseri-menti lavorativi e borse lavoro;

La comunità, per la realizzazione dei singoli progetti individuali degli ospiti, collabora costantemente con i Servizi e le autorità giudiziarie presenti sul territorio sede della comunità e nei territori di provenienza dei ragazzi accol-ti, quali:- Tribunali per i Minorenni;

- Centro Giustizia Minorile (CGM);

- Ministero della Giustizia;

- U�cio Servizio Sociale per i Minoren-ni (USSM);

- Servizi Sociali dei vari territori di provenienza dei minori;

- Centro Salute Mentale (CSM) di Pescara;

- CSM dei vari territori di provenienza dei minori;

- Ser.T. di Pescara e di altri territori.

Figure esterne che colla-borano con la comunitàLa nostra comunità si avvale della collaborazione costante di �gure ester-ne all’èquipe educativa, ma operanti all’interno della Soc. Coop. Sociale Polis:

- Psicologa, psicoterapeuta per la gestione di percorsi con gli ospiti e per la supervisione dell’équipe educativa;

- Avvocati civilisti e penalisti;

- Mediatore dei con�itti e familiare.

Strumenti qualitàLa comunità è dotata di modelli di uso quotidiano, creati ad hoc per la struttura, inseriti nel sistema qualità di Polis. - Modello di presa in carico;

- Diario giornaliero;

- Diario signi�cativo dell’ospite;

- Verbale riunioni;

- Registro ingressi/uscite;

- Registro degli ospiti;

- Modello PEI individuale.

Standard di qualità La cooperativa Polis ha stabilito di misu-rare le sue prestazioni sulla qualità del servizio attraverso una serie di indicato-ri, nello speci�co:

ReclamoÈ previsto, anche al �ne di monitorare la qualità del servizio erogato, che i Servizi invianti ed i familiari, qualora presenti e coinvolti nel progetto di collocamento dell’ospite, possano esercitare il proprio diritto a segnalare un problema/disser-vizio. Nel più breve tempo possibile dalla data del presunto disservizio si può:

- Organizzare un colloquio con il coordinatore della comunità;

- Fare una segnalazione telefonica al numero 0755055945 o direttamente al coordinatore della comunità, inviare un fax al numero 0755156018 o una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected];

- Compilare l’apposito modello a disposizione in comunità e negli u�ci della cooperativa (Mod 26 Rilevazione non conformità, Mod 26/a Reclamo).

Gestione del reclamo

Ogni qualvolta la Cooperativa riceva un reclamo, il coordinatore valuta la segnala-zione, fornisce le informazioni e le deluci-dazioni del caso. Se il reclamo risulta ammissibile e pertinente, la cooperativa provvede a gestire il reclamo attuando una procedura che prevede:Esatta identi�cazione del problema riscontrato;Valutazione del problema;De�nizione del trattamento da attuare al �ne di risolverlo; Identi�cazione dei soggetti da coinvolge-re nella risoluzione del problema;Attuazione della risoluzione;Veri�ca dell’e�cacia dell’azione corretti-va.Il coordinatore con la collaborazione del responsabile qualità, analizza la “Non conformità” riscontrata a seguito del reclamo e valuta la necessità di program-mare azioni correttive/preventive gene-rali da sottoporre all’approvazione della Direzione per evitare il ripetersi del disservizio. Il soggetto che presenta il reclamo, ha diritto a ricevere una risposta entro due settimane.

- Scadenza della misura cautelare;

- Termine del periodo di Messa alla Prova concesso dal Tribunale per i Minorenni;

- Aggravamento della situazione penale con collocamento in Istituto Penale Minorile o spostamento in altra comuni-tà.

In tutti i casi nei quali il Servizio inviante lo ritenga opportuno, la comunità garantisce un periodo concordato con gli stessi, di “accompagnamento post-dimissione”, durante il quale gli educatori referenti si rendono disponi-bili a seguire l’ospite dimesso nel nuovo contesto di vita.

7

disabili. La comunità è anche dotata di una dispensa con congelatore il cui accesso agli ospiti è consentito solo previa autorizzazione degli educatori in turno. Vi sono inoltre due stanze, non accessibili agli ospiti, attrezzate per la custodia in sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari.

Gli spazi comuni sono:

- Un salone – soggiorno con tv

- Una Cucina

- Una Sala da pranzo

Un ampio giardino esterno con orto e alberi da frutto

Gli educatori hanno inoltre a disposizio-ne un u�cio che può fungere anche da sala riunioni dotato di connessione internet, computer e fax/fotocopiatrice. Lo stesso spazio viene utilizzato per i colloqui individuali con gli ospiti.

Page 8: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

Chi siamo La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale organizzata per accogliere dieci mino-renni o giovani adulti di ambo i sessi, con un’età massima di 21 anni.La struttura ha 2 posti letto disponibili per l’accoglienza in emergenza o per l’accoglienza dei fratelli/sorelle. È previ-sta anche la possibilità di accogliere un massimo di due ospiti con certi�cazione di disabilità (Legge 104), purché in possesso di autonomie motorie totali e di un buon grado di autonomie persona-li. La struttura si propone, come obbietti-vo primario, il recupero e la tutela di ragazzi provenienti da varie situazioni di disagio familiare o sociale, al �ne di creare un progetto educativo individuale con obiettivi da perseguire condivisi, non solo dal minore, ma anche dalla famiglia (laddove possibile) e dal Servi-zio Inviante.

Ragazzi accolti

La tipologia contempla, perciò, vari tipi utenza, tra cui:

- minori provenienti da un ambiente familiare inadeguato e sottoposti ad un provvedimento di natura civile;

- minori vittime di abusi e/o violenze;

- minori sottoposti ad un procedimento penale (collocamento in misura cautela-

re, messa alla prova, ecc.);

- minori provenienti da altre Comunità;

- minori con certi�cazione di disabilità che contempli lievi ritardi cognitivi e/o psicologici (dislessia, de�cit cognitivo, ecc.);

- giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 21 anni sottoposti a procedimenti penali;

- giovani adulti in età compresa tra i 18 e i 21 anni collocati a fronte di procedi-mento amministrativo.

Obiettivi del ServizioL’impostazione generale della Comunità è orientata:

- alla valorizzazione delle potenzialità positive di ciascun ospite;

- all’acquisizione di spazi di autonomia da gestire con senso di responsabilità individuale;

- all’ampliamento della capacità di gesti-re relazioni positive;

- alla realizzazione di un’integrazione positiva fra la comunità e le risorse del territorio.

- alla lettura e rielaborazione del reato commesso, �nalizzata anche ad un percorso di riconciliazione e riparazione.

La strutturaLa struttura è costituita da una villa adibita a civile abitazione disposta su tre livelli e circondata da un grande parco recintato.Sono a disposizione dell’utenza n. 6 stanze da letto, una delle quali è riserva-ta alle accoglienze in emergenza. Per ogni due stanze c’è a disposizione un bagno. Tale suddivisione degli spazi permette di tenere separati maschi e femmine negli orari notturni. Gli educa-tori che svolgono il turno di notte hanno a disposizione una stanza e un bagno propri. E’ presente, inoltre, un servizio igienico totalmente attrezzato per i

L’equipe

L’equipe educativa è composta da:

- Un coordinatore responsabile;

- 8 educatori;

- Personale ausiliario addetto alle pulizie, alla preparazione pasti e agli acquisti.

Il coordinatore responsabile si occupa di tenere i rapporti con i Servizi Invianti in relazione a tutto il percorso educativo dell'ospite, dall'inserimento alla sua dimissione. Presiede le riunioni di equipe, coordina il gruppo degli educa-tori e garantisce la corretta formulazione dei P.E.I. e lo svolgimento di tutte le procedure organizzative della comunità. Inoltre, comunica semestralmente alla Procura presso il Tribunale per i Mino-renni i nominativi degli ospiti accolti. Al coordinatore responsabile è in�ne a�data l'organizzazione e la gestione delle riunioni di setting con gli ospiti e di eventuali colloqui individuali.Gli educatori sono presenti in struttura h 24, mentre il coordinatore responsabile, oltre alle presenze in comunità, garanti-sce la reperibilità h 24 in caso di colloca-menti d’urgenza o emergenze varie. In alcune fasce orarie è prevista la presenza di due o più educatori in relazione alla presenza “�sica” degli ospiti e alle attività individuali o di gruppo da svolgere. Il personale ausiliario è presente principal-

mente nelle ore mattutine e svolge anche funzione di controllo della cura e dell’igiene degli ospiti in relazione ai loro spazi privati (camere e bagni), sui quali riferisce all’equipe educativa.

Il personale lavora secondo una turna-zione/piano di lavoro mensile redatto con minimo 15 giorni di anticipo rispetto al mese di riferimento. La turnazione è così strutturata:

- Turno mattutino: due educatori e un’ausiliaria

- Turno pomeridiano: due o tre educa-tori

- Turno notturno: un educatore, con compresenza di un secondo educatore in caso di collocamenti, emergenze o esigenze particolari.

Si precisa, inoltre, che uno degli educa-tori in turno il pomeriggio garantisce una �essibilità oraria per venire incontro alle esigenze degli ospiti. La gestione della comunità prevede che l’educatore che usufruisce di un secondo giorno di riposo oltre quelli previsti dal contratto collettivo nazionale (smonto e riposo) si renda disponibile per accompagnamen-ti, sostituzioni e altre necessità. Così facendo, ogni giorno si può contare sulla Reperibilità di un membro dell’équipe. La reperibilità viene inserita nella turna-zione degli educatori.

Modalità di inserimentoL'inserimento di un ospite viene propo-sto al coordinatore dal Servizio Inviante o dall'Autorità Giudiziaria Competente. Dopo un primo contatto telefonico viene inviata al coordinatore una relazione sul minore per il quale è proposto il collocamento. Tale relazione viene inoltra all'indirizzo mail della comunità, poi il coordinatore la trasmet-te a ciascun educatore a�nché tutta l'equipe ne prenda visione. Entro due giorni dalla ricezione si procede alla convocazione di una riunione di equipe per discutere l'opportunità di procedere al collocamento. Si precisa che la decisione di accogliere il minore non è vincolata solo alla disponibilità di posti letto. Si tiene in particolar modo conto dei seguenti criteri:

- il numero di ospiti di sesso maschile e femminile deve essere il più equilibra-to possibile;

- gli ospiti con misure cautelari non possono costituire più del 30% dell'in-tero gruppo di ospiti;

- il numero massimo di ospiti con certi�cato di disabilità è di due e vengono inseriti solo se la loro presen-za è compatibile con le attività che si svolgono all'interno della comunità stessa;

- le caratteristiche del ragazzo devono essere compatibili con quelle degli ospiti già presenti in struttura;

- il minore in oggetto non deve presen-tare situazioni di dipendenza da sostanze psicotrope o alcool.

In caso di approvazione del colloca-mento da parte dell'equipe il coordina-tore comunica in maniera u�ciale all'inviante la disponibilità ad ospitare il minore e si procede a de�nire le modalità e i tempi della presa in carico del nuovo ospite.

Presa In caricoAl momento dell'ingresso in comunità il servizio Inviante compila un apposito modello facente parte del sistema Quali-tà della Cooperativa Polis denominato “Presa in carico utente”, nel quale vengo-no riportati i dati sensibili, la costituzio-ne e i rapporti con la rete parentale, le informazioni mediche e le eventuali limitazioni imposte dal servizio inviante (uscite, utilizzo di internet e cellulari, gestione del denaro ecc.). L'ospite viene informato delle regole della comunità attraverso la condivisione con il coordi-natore e l'educatore presente del regola-mento interno della comunità, che lo stesso è tenuto a �rmare. La prassi di ogni nuovo inserimento è che, indipen-dentemente dalle limitazioni imposte dal servizio o dal provvedimento giudi-ziario, nei primi 30 giorni non è consenti-to all'ospite l'utilizzo di cellulari e connessioni ad internet.

Nell'arco della prima settimana, in virtù di una prima conoscenza dell'ospite e delle informazioni fornite dai servizi, vengono individuati i due educatori che diventeranno i referenti del nuovo ospite (due educatori o un educatore e il coordinatore responsabile). Tali �gure si occupano di:

- Compilare la scheda di osservazione che si divide in tre macro-aree (“autono-mie”, “rapporto con sé e con gli altri” e

“percorsi e rapporto con l'esterno”). L'osservazione dura in media 20 giorni;

- Redigere, in collaborazione con il coordinatore responsabile, il P.E.I. in relazione a quanto emerso dall'osserva-zione e alle richieste espresse dall'ospite;

- Gestire colloqui individuali con l'ospite per monitorare il suo stato d'animo e di salute;

- E�ettuare, congiuntamente al coordi-natore, le veri�che sull’andamento del progetto educativo individuale con il Servizio inviante/a�datario;

- Supportare l’ospite nel disbrigo di pratiche amministrative, sanitarie, etc..;

- Accompagnare l’ospite, congiunta-mente al coordinatore, agli “appunta-menti” con assistenti sociali e/o autorità giudiziarie.

Modalità di dimissioneGli ospiti vengono dimessi, concorde-mente con il Servizio inviante o l’ Autori-tà giudiziaria competente, previa emissione di un decreto da parte del Tribunale per i Minorenni territorialmen-te competente per:

1. Raggiungimento di tutti gli obiettivi presenti nel PEI e conseguente possibi-lità di vita autonoma;

2. Reinserimento nella famiglia di origi-ne;

3. Inserimento in una famiglia a�data-ria o adottiva;

4. Richiesta di allontanamento dalla comunità per incompatibilità con gli altri ospiti;

5. Richiesta di allontanamento dalla comunità per atteggiamenti fortemen-te negativi e incompatibili con la vita comunitaria (aggressioni, utilizzo reiterato di sostanze, non rispetto delle regole, etc..).

Nel caso di ragazzi collocati a fronte di un procedimento penale, fatti salvi i casi in cui le dimissioni avvengono su richie-sta della nostra comunità per i motivi di cui ai punti 4 e 5, le dimissioni avvengo-no per:

La retta giornaliera è totalmente a carico dei comuni di residenza dei ragazzi collocati nel caso di collocamento a fronte di procedimento di natura civile, amministrativa e nel caso di pronte accoglienza (ex art. 403 c.c.). Nei casi di minori o neo maggiorenni collocati con procedimento penale, la retta è a carico del Ministero della Giustizia.

La retta comprende:1. assistenza educativa mediante il personale quali�cato impiegato;

2. ospitalità di natura alberghiera (vitto e alloggio);

3. abbigliamento;

4. prodotti per l’igiene e la cura della persona;

5. frequenza scolastica (tasse di ammis-sione a scuole ed istituti pubblici, trasporti, materiale didattico, libri di testo, gite, ...);

6. gestione del tempo libero degli ospiti (trasporto, iscrizione ad attività sportive);

7. almeno un soggiorno all’anno in località che verranno de�nite di volta in volta, durante il periodo di chiusura estiva delle scuole;

8. spese per consulenze di professioni-sti esterni alla cooperativa;

9. spese per la supervisione delle attivi-tà della struttura;

10. utenze varie;

11. eventuali danni arrecati alla strut-tura dall’ospite.

In base al tipo di collocamento ed in accordo con il Servizio o l’A.G. compe-tente, viene decisa la possibilità per i minori accolti di tenere con sé ed utiliz-zare liberamente (fatti salvi i primi 30 giorni di collocamento), apparecchi telefonici, tablet, computer, etc. Nel caso in cui tali apparecchi non possano essere utilizzati dagli ospiti, vengono custoditi all’interno di una cassaforte e viene �rmata dall’ospite e dall’educatore la lista degli oggetti presi in custodia dalla comunità. Nel caso in cui, durante il collocamento, l’ospite entri in posses-so di apparecchi e oggetti di valore, è

necessario che mostri lo scontrino dell’avvenuto acquisto o che un genito-re dichiari la provenienza dell’oggetto.Non è consentito agli ospiti tenere con sé oggetti di particolare valore, né somme cospicue di denaro. Nel caso in cui familiari, avvocati o altre persone autorizzate inviino o portino denaro agli ospiti, questo viene registrato in un apposito modello e messo in cassaforte. Vengono poi date agli ospiti piccole somme che loro dichiarano di avere ricevuto, apponendo la �rma sul model-lo di cui sopra.

La comunità deve rappresentare un luogo di vita temporaneo e, nei limiti del possibile, aperto all’esterno. La comunità è in rete con realtà del territorio quali:

- Associazioni sportive;

- Palestre;

- Strutture residenziali presenti nello stesso territorio;

- Coop. di tipo B;

- Scuole di vari ordini e gradi;

- Agenzie di formazione;

- Scuole di formazione professionale;

- Aziende ed imprese private per inseri-menti lavorativi e borse lavoro;

La comunità, per la realizzazione dei singoli progetti individuali degli ospiti, collabora costantemente con i Servizi e le autorità giudiziarie presenti sul territorio sede della comunità e nei territori di provenienza dei ragazzi accol-ti, quali:- Tribunali per i Minorenni;

- Centro Giustizia Minorile (CGM);

- Ministero della Giustizia;

- U�cio Servizio Sociale per i Minoren-ni (USSM);

- Servizi Sociali dei vari territori di provenienza dei minori;

- Centro Salute Mentale (CSM) di Pescara;

- CSM dei vari territori di provenienza dei minori;

- Ser.T. di Pescara e di altri territori.

Figure esterne che colla-borano con la comunitàLa nostra comunità si avvale della collaborazione costante di �gure ester-ne all’èquipe educativa, ma operanti all’interno della Soc. Coop. Sociale Polis:

- Psicologa, psicoterapeuta per la gestione di percorsi con gli ospiti e per la supervisione dell’équipe educativa;

- Avvocati civilisti e penalisti;

- Mediatore dei con�itti e familiare.

Strumenti qualitàLa comunità è dotata di modelli di uso quotidiano, creati ad hoc per la struttura, inseriti nel sistema qualità di Polis. - Modello di presa in carico;

- Diario giornaliero;

- Diario signi�cativo dell’ospite;

- Verbale riunioni;

- Registro ingressi/uscite;

- Registro degli ospiti;

- Modello PEI individuale.

Standard di qualità La cooperativa Polis ha stabilito di misu-rare le sue prestazioni sulla qualità del servizio attraverso una serie di indicato-ri, nello speci�co:

ReclamoÈ previsto, anche al �ne di monitorare la qualità del servizio erogato, che i Servizi invianti ed i familiari, qualora presenti e coinvolti nel progetto di collocamento dell’ospite, possano esercitare il proprio diritto a segnalare un problema/disser-vizio. Nel più breve tempo possibile dalla data del presunto disservizio si può:

- Organizzare un colloquio con il coordinatore della comunità;

- Fare una segnalazione telefonica al numero 0755055945 o direttamente al coordinatore della comunità, inviare un fax al numero 0755156018 o una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected];

- Compilare l’apposito modello a disposizione in comunità e negli u�ci della cooperativa (Mod 26 Rilevazione non conformità, Mod 26/a Reclamo).

Gestione del reclamo

Ogni qualvolta la Cooperativa riceva un reclamo, il coordinatore valuta la segnala-zione, fornisce le informazioni e le deluci-dazioni del caso. Se il reclamo risulta ammissibile e pertinente, la cooperativa provvede a gestire il reclamo attuando una procedura che prevede:Esatta identi�cazione del problema riscontrato;Valutazione del problema;De�nizione del trattamento da attuare al �ne di risolverlo; Identi�cazione dei soggetti da coinvolge-re nella risoluzione del problema;Attuazione della risoluzione;Veri�ca dell’e�cacia dell’azione corretti-va.Il coordinatore con la collaborazione del responsabile qualità, analizza la “Non conformità” riscontrata a seguito del reclamo e valuta la necessità di program-mare azioni correttive/preventive gene-rali da sottoporre all’approvazione della Direzione per evitare il ripetersi del disservizio. Il soggetto che presenta il reclamo, ha diritto a ricevere una risposta entro due settimane.

- Scadenza della misura cautelare;

- Termine del periodo di Messa alla Prova concesso dal Tribunale per i Minorenni;

- Aggravamento della situazione penale con collocamento in Istituto Penale Minorile o spostamento in altra comuni-tà.

In tutti i casi nei quali il Servizio inviante lo ritenga opportuno, la comunità garantisce un periodo concordato con gli stessi, di “accompagnamento post-dimissione”, durante il quale gli educatori referenti si rendono disponi-bili a seguire l’ospite dimesso nel nuovo contesto di vita.

8

disabili. La comunità è anche dotata di una dispensa con congelatore il cui accesso agli ospiti è consentito solo previa autorizzazione degli educatori in turno. Vi sono inoltre due stanze, non accessibili agli ospiti, attrezzate per la custodia in sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari.

Gli spazi comuni sono:

- Un salone – soggiorno con tv

- Una Cucina

- Una Sala da pranzo

Un ampio giardino esterno con orto e alberi da frutto

Gli educatori hanno inoltre a disposizio-ne un u�cio che può fungere anche da sala riunioni dotato di connessione internet, computer e fax/fotocopiatrice. Lo stesso spazio viene utilizzato per i colloqui individuali con gli ospiti.

Page 9: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

Chi siamo La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale organizzata per accogliere dieci mino-renni o giovani adulti di ambo i sessi, con un’età massima di 21 anni.La struttura ha 2 posti letto disponibili per l’accoglienza in emergenza o per l’accoglienza dei fratelli/sorelle. È previ-sta anche la possibilità di accogliere un massimo di due ospiti con certi�cazione di disabilità (Legge 104), purché in possesso di autonomie motorie totali e di un buon grado di autonomie persona-li. La struttura si propone, come obbietti-vo primario, il recupero e la tutela di ragazzi provenienti da varie situazioni di disagio familiare o sociale, al �ne di creare un progetto educativo individuale con obiettivi da perseguire condivisi, non solo dal minore, ma anche dalla famiglia (laddove possibile) e dal Servi-zio Inviante.

Ragazzi accolti

La tipologia contempla, perciò, vari tipi utenza, tra cui:

- minori provenienti da un ambiente familiare inadeguato e sottoposti ad un provvedimento di natura civile;

- minori vittime di abusi e/o violenze;

- minori sottoposti ad un procedimento penale (collocamento in misura cautela-

re, messa alla prova, ecc.);

- minori provenienti da altre Comunità;

- minori con certi�cazione di disabilità che contempli lievi ritardi cognitivi e/o psicologici (dislessia, de�cit cognitivo, ecc.);

- giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 21 anni sottoposti a procedimenti penali;

- giovani adulti in età compresa tra i 18 e i 21 anni collocati a fronte di procedi-mento amministrativo.

Obiettivi del ServizioL’impostazione generale della Comunità è orientata:

- alla valorizzazione delle potenzialità positive di ciascun ospite;

- all’acquisizione di spazi di autonomia da gestire con senso di responsabilità individuale;

- all’ampliamento della capacità di gesti-re relazioni positive;

- alla realizzazione di un’integrazione positiva fra la comunità e le risorse del territorio.

- alla lettura e rielaborazione del reato commesso, �nalizzata anche ad un percorso di riconciliazione e riparazione.

La strutturaLa struttura è costituita da una villa adibita a civile abitazione disposta su tre livelli e circondata da un grande parco recintato.Sono a disposizione dell’utenza n. 6 stanze da letto, una delle quali è riserva-ta alle accoglienze in emergenza. Per ogni due stanze c’è a disposizione un bagno. Tale suddivisione degli spazi permette di tenere separati maschi e femmine negli orari notturni. Gli educa-tori che svolgono il turno di notte hanno a disposizione una stanza e un bagno propri. E’ presente, inoltre, un servizio igienico totalmente attrezzato per i

L’equipe

L’equipe educativa è composta da:

- Un coordinatore responsabile;

- 8 educatori;

- Personale ausiliario addetto alle pulizie, alla preparazione pasti e agli acquisti.

Il coordinatore responsabile si occupa di tenere i rapporti con i Servizi Invianti in relazione a tutto il percorso educativo dell'ospite, dall'inserimento alla sua dimissione. Presiede le riunioni di equipe, coordina il gruppo degli educa-tori e garantisce la corretta formulazione dei P.E.I. e lo svolgimento di tutte le procedure organizzative della comunità. Inoltre, comunica semestralmente alla Procura presso il Tribunale per i Mino-renni i nominativi degli ospiti accolti. Al coordinatore responsabile è in�ne a�data l'organizzazione e la gestione delle riunioni di setting con gli ospiti e di eventuali colloqui individuali.Gli educatori sono presenti in struttura h 24, mentre il coordinatore responsabile, oltre alle presenze in comunità, garanti-sce la reperibilità h 24 in caso di colloca-menti d’urgenza o emergenze varie. In alcune fasce orarie è prevista la presenza di due o più educatori in relazione alla presenza “�sica” degli ospiti e alle attività individuali o di gruppo da svolgere. Il personale ausiliario è presente principal-

mente nelle ore mattutine e svolge anche funzione di controllo della cura e dell’igiene degli ospiti in relazione ai loro spazi privati (camere e bagni), sui quali riferisce all’equipe educativa.

Il personale lavora secondo una turna-zione/piano di lavoro mensile redatto con minimo 15 giorni di anticipo rispetto al mese di riferimento. La turnazione è così strutturata:

- Turno mattutino: due educatori e un’ausiliaria

- Turno pomeridiano: due o tre educa-tori

- Turno notturno: un educatore, con compresenza di un secondo educatore in caso di collocamenti, emergenze o esigenze particolari.

Si precisa, inoltre, che uno degli educa-tori in turno il pomeriggio garantisce una �essibilità oraria per venire incontro alle esigenze degli ospiti. La gestione della comunità prevede che l’educatore che usufruisce di un secondo giorno di riposo oltre quelli previsti dal contratto collettivo nazionale (smonto e riposo) si renda disponibile per accompagnamen-ti, sostituzioni e altre necessità. Così facendo, ogni giorno si può contare sulla Reperibilità di un membro dell’équipe. La reperibilità viene inserita nella turna-zione degli educatori.

Modalità di inserimentoL'inserimento di un ospite viene propo-sto al coordinatore dal Servizio Inviante o dall'Autorità Giudiziaria Competente. Dopo un primo contatto telefonico viene inviata al coordinatore una relazione sul minore per il quale è proposto il collocamento. Tale relazione viene inoltra all'indirizzo mail della comunità, poi il coordinatore la trasmet-te a ciascun educatore a�nché tutta l'equipe ne prenda visione. Entro due giorni dalla ricezione si procede alla convocazione di una riunione di equipe per discutere l'opportunità di procedere al collocamento. Si precisa che la decisione di accogliere il minore non è vincolata solo alla disponibilità di posti letto. Si tiene in particolar modo conto dei seguenti criteri:

- il numero di ospiti di sesso maschile e femminile deve essere il più equilibra-to possibile;

- gli ospiti con misure cautelari non possono costituire più del 30% dell'in-tero gruppo di ospiti;

- il numero massimo di ospiti con certi�cato di disabilità è di due e vengono inseriti solo se la loro presen-za è compatibile con le attività che si svolgono all'interno della comunità stessa;

- le caratteristiche del ragazzo devono essere compatibili con quelle degli ospiti già presenti in struttura;

- il minore in oggetto non deve presen-tare situazioni di dipendenza da sostanze psicotrope o alcool.

In caso di approvazione del colloca-mento da parte dell'equipe il coordina-tore comunica in maniera u�ciale all'inviante la disponibilità ad ospitare il minore e si procede a de�nire le modalità e i tempi della presa in carico del nuovo ospite.

Presa In caricoAl momento dell'ingresso in comunità il servizio Inviante compila un apposito modello facente parte del sistema Quali-tà della Cooperativa Polis denominato “Presa in carico utente”, nel quale vengo-no riportati i dati sensibili, la costituzio-ne e i rapporti con la rete parentale, le informazioni mediche e le eventuali limitazioni imposte dal servizio inviante (uscite, utilizzo di internet e cellulari, gestione del denaro ecc.). L'ospite viene informato delle regole della comunità attraverso la condivisione con il coordi-natore e l'educatore presente del regola-mento interno della comunità, che lo stesso è tenuto a �rmare. La prassi di ogni nuovo inserimento è che, indipen-dentemente dalle limitazioni imposte dal servizio o dal provvedimento giudi-ziario, nei primi 30 giorni non è consenti-to all'ospite l'utilizzo di cellulari e connessioni ad internet.

Nell'arco della prima settimana, in virtù di una prima conoscenza dell'ospite e delle informazioni fornite dai servizi, vengono individuati i due educatori che diventeranno i referenti del nuovo ospite (due educatori o un educatore e il coordinatore responsabile). Tali �gure si occupano di:

- Compilare la scheda di osservazione che si divide in tre macro-aree (“autono-mie”, “rapporto con sé e con gli altri” e

“percorsi e rapporto con l'esterno”). L'osservazione dura in media 20 giorni;

- Redigere, in collaborazione con il coordinatore responsabile, il P.E.I. in relazione a quanto emerso dall'osserva-zione e alle richieste espresse dall'ospite;

- Gestire colloqui individuali con l'ospite per monitorare il suo stato d'animo e di salute;

- E�ettuare, congiuntamente al coordi-natore, le veri�che sull’andamento del progetto educativo individuale con il Servizio inviante/a�datario;

- Supportare l’ospite nel disbrigo di pratiche amministrative, sanitarie, etc..;

- Accompagnare l’ospite, congiunta-mente al coordinatore, agli “appunta-menti” con assistenti sociali e/o autorità giudiziarie.

Modalità di dimissioneGli ospiti vengono dimessi, concorde-mente con il Servizio inviante o l’ Autori-tà giudiziaria competente, previa emissione di un decreto da parte del Tribunale per i Minorenni territorialmen-te competente per:

1. Raggiungimento di tutti gli obiettivi presenti nel PEI e conseguente possibi-lità di vita autonoma;

2. Reinserimento nella famiglia di origi-ne;

3. Inserimento in una famiglia a�data-ria o adottiva;

4. Richiesta di allontanamento dalla comunità per incompatibilità con gli altri ospiti;

5. Richiesta di allontanamento dalla comunità per atteggiamenti fortemen-te negativi e incompatibili con la vita comunitaria (aggressioni, utilizzo reiterato di sostanze, non rispetto delle regole, etc..).

Nel caso di ragazzi collocati a fronte di un procedimento penale, fatti salvi i casi in cui le dimissioni avvengono su richie-sta della nostra comunità per i motivi di cui ai punti 4 e 5, le dimissioni avvengo-no per:

La retta giornaliera è totalmente a carico dei comuni di residenza dei ragazzi collocati nel caso di collocamento a fronte di procedimento di natura civile, amministrativa e nel caso di pronte accoglienza (ex art. 403 c.c.). Nei casi di minori o neo maggiorenni collocati con procedimento penale, la retta è a carico del Ministero della Giustizia.

La retta comprende:1. assistenza educativa mediante il personale quali�cato impiegato;

2. ospitalità di natura alberghiera (vitto e alloggio);

3. abbigliamento;

4. prodotti per l’igiene e la cura della persona;

5. frequenza scolastica (tasse di ammis-sione a scuole ed istituti pubblici, trasporti, materiale didattico, libri di testo, gite, ...);

6. gestione del tempo libero degli ospiti (trasporto, iscrizione ad attività sportive);

7. almeno un soggiorno all’anno in località che verranno de�nite di volta in volta, durante il periodo di chiusura estiva delle scuole;

8. spese per consulenze di professioni-sti esterni alla cooperativa;

9. spese per la supervisione delle attivi-tà della struttura;

10. utenze varie;

11. eventuali danni arrecati alla strut-tura dall’ospite.

In base al tipo di collocamento ed in accordo con il Servizio o l’A.G. compe-tente, viene decisa la possibilità per i minori accolti di tenere con sé ed utiliz-zare liberamente (fatti salvi i primi 30 giorni di collocamento), apparecchi telefonici, tablet, computer, etc. Nel caso in cui tali apparecchi non possano essere utilizzati dagli ospiti, vengono custoditi all’interno di una cassaforte e viene �rmata dall’ospite e dall’educatore la lista degli oggetti presi in custodia dalla comunità. Nel caso in cui, durante il collocamento, l’ospite entri in posses-so di apparecchi e oggetti di valore, è

necessario che mostri lo scontrino dell’avvenuto acquisto o che un genito-re dichiari la provenienza dell’oggetto.Non è consentito agli ospiti tenere con sé oggetti di particolare valore, né somme cospicue di denaro. Nel caso in cui familiari, avvocati o altre persone autorizzate inviino o portino denaro agli ospiti, questo viene registrato in un apposito modello e messo in cassaforte. Vengono poi date agli ospiti piccole somme che loro dichiarano di avere ricevuto, apponendo la �rma sul model-lo di cui sopra.

La comunità deve rappresentare un luogo di vita temporaneo e, nei limiti del possibile, aperto all’esterno. La comunità è in rete con realtà del territorio quali:

- Associazioni sportive;

- Palestre;

- Strutture residenziali presenti nello stesso territorio;

- Coop. di tipo B;

- Scuole di vari ordini e gradi;

- Agenzie di formazione;

- Scuole di formazione professionale;

- Aziende ed imprese private per inseri-menti lavorativi e borse lavoro;

La comunità, per la realizzazione dei singoli progetti individuali degli ospiti, collabora costantemente con i Servizi e le autorità giudiziarie presenti sul territorio sede della comunità e nei territori di provenienza dei ragazzi accol-ti, quali:- Tribunali per i Minorenni;

- Centro Giustizia Minorile (CGM);

- Ministero della Giustizia;

- U�cio Servizio Sociale per i Minoren-ni (USSM);

- Servizi Sociali dei vari territori di provenienza dei minori;

- Centro Salute Mentale (CSM) di Pescara;

- CSM dei vari territori di provenienza dei minori;

- Ser.T. di Pescara e di altri territori.

Figure esterne che colla-borano con la comunitàLa nostra comunità si avvale della collaborazione costante di �gure ester-ne all’èquipe educativa, ma operanti all’interno della Soc. Coop. Sociale Polis:

- Psicologa, psicoterapeuta per la gestione di percorsi con gli ospiti e per la supervisione dell’équipe educativa;

- Avvocati civilisti e penalisti;

- Mediatore dei con�itti e familiare.

Strumenti qualitàLa comunità è dotata di modelli di uso quotidiano, creati ad hoc per la struttura, inseriti nel sistema qualità di Polis. - Modello di presa in carico;

- Diario giornaliero;

- Diario signi�cativo dell’ospite;

- Verbale riunioni;

- Registro ingressi/uscite;

- Registro degli ospiti;

- Modello PEI individuale.

Standard di qualità La cooperativa Polis ha stabilito di misu-rare le sue prestazioni sulla qualità del servizio attraverso una serie di indicato-ri, nello speci�co:

ReclamoÈ previsto, anche al �ne di monitorare la qualità del servizio erogato, che i Servizi invianti ed i familiari, qualora presenti e coinvolti nel progetto di collocamento dell’ospite, possano esercitare il proprio diritto a segnalare un problema/disser-vizio. Nel più breve tempo possibile dalla data del presunto disservizio si può:

- Organizzare un colloquio con il coordinatore della comunità;

- Fare una segnalazione telefonica al numero 0755055945 o direttamente al coordinatore della comunità, inviare un fax al numero 0755156018 o una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected];

- Compilare l’apposito modello a disposizione in comunità e negli u�ci della cooperativa (Mod 26 Rilevazione non conformità, Mod 26/a Reclamo).

Gestione del reclamo

Ogni qualvolta la Cooperativa riceva un reclamo, il coordinatore valuta la segnala-zione, fornisce le informazioni e le deluci-dazioni del caso. Se il reclamo risulta ammissibile e pertinente, la cooperativa provvede a gestire il reclamo attuando una procedura che prevede:Esatta identi�cazione del problema riscontrato;Valutazione del problema;De�nizione del trattamento da attuare al �ne di risolverlo; Identi�cazione dei soggetti da coinvolge-re nella risoluzione del problema;Attuazione della risoluzione;Veri�ca dell’e�cacia dell’azione corretti-va.Il coordinatore con la collaborazione del responsabile qualità, analizza la “Non conformità” riscontrata a seguito del reclamo e valuta la necessità di program-mare azioni correttive/preventive gene-rali da sottoporre all’approvazione della Direzione per evitare il ripetersi del disservizio. Il soggetto che presenta il reclamo, ha diritto a ricevere una risposta entro due settimane.

- Scadenza della misura cautelare;

- Termine del periodo di Messa alla Prova concesso dal Tribunale per i Minorenni;

- Aggravamento della situazione penale con collocamento in Istituto Penale Minorile o spostamento in altra comuni-tà.

In tutti i casi nei quali il Servizio inviante lo ritenga opportuno, la comunità garantisce un periodo concordato con gli stessi, di “accompagnamento post-dimissione”, durante il quale gli educatori referenti si rendono disponi-bili a seguire l’ospite dimesso nel nuovo contesto di vita.

Retta per accesso al servizio

9

disabili. La comunità è anche dotata di una dispensa con congelatore il cui accesso agli ospiti è consentito solo previa autorizzazione degli educatori in turno. Vi sono inoltre due stanze, non accessibili agli ospiti, attrezzate per la custodia in sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari.

Gli spazi comuni sono:

- Un salone – soggiorno con tv

- Una Cucina

- Una Sala da pranzo

Un ampio giardino esterno con orto e alberi da frutto

Gli educatori hanno inoltre a disposizio-ne un u�cio che può fungere anche da sala riunioni dotato di connessione internet, computer e fax/fotocopiatrice. Lo stesso spazio viene utilizzato per i colloqui individuali con gli ospiti.

Page 10: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

Chi siamo La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale organizzata per accogliere dieci mino-renni o giovani adulti di ambo i sessi, con un’età massima di 21 anni.La struttura ha 2 posti letto disponibili per l’accoglienza in emergenza o per l’accoglienza dei fratelli/sorelle. È previ-sta anche la possibilità di accogliere un massimo di due ospiti con certi�cazione di disabilità (Legge 104), purché in possesso di autonomie motorie totali e di un buon grado di autonomie persona-li. La struttura si propone, come obbietti-vo primario, il recupero e la tutela di ragazzi provenienti da varie situazioni di disagio familiare o sociale, al �ne di creare un progetto educativo individuale con obiettivi da perseguire condivisi, non solo dal minore, ma anche dalla famiglia (laddove possibile) e dal Servi-zio Inviante.

Ragazzi accolti

La tipologia contempla, perciò, vari tipi utenza, tra cui:

- minori provenienti da un ambiente familiare inadeguato e sottoposti ad un provvedimento di natura civile;

- minori vittime di abusi e/o violenze;

- minori sottoposti ad un procedimento penale (collocamento in misura cautela-

re, messa alla prova, ecc.);

- minori provenienti da altre Comunità;

- minori con certi�cazione di disabilità che contempli lievi ritardi cognitivi e/o psicologici (dislessia, de�cit cognitivo, ecc.);

- giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 21 anni sottoposti a procedimenti penali;

- giovani adulti in età compresa tra i 18 e i 21 anni collocati a fronte di procedi-mento amministrativo.

Obiettivi del ServizioL’impostazione generale della Comunità è orientata:

- alla valorizzazione delle potenzialità positive di ciascun ospite;

- all’acquisizione di spazi di autonomia da gestire con senso di responsabilità individuale;

- all’ampliamento della capacità di gesti-re relazioni positive;

- alla realizzazione di un’integrazione positiva fra la comunità e le risorse del territorio.

- alla lettura e rielaborazione del reato commesso, �nalizzata anche ad un percorso di riconciliazione e riparazione.

La strutturaLa struttura è costituita da una villa adibita a civile abitazione disposta su tre livelli e circondata da un grande parco recintato.Sono a disposizione dell’utenza n. 6 stanze da letto, una delle quali è riserva-ta alle accoglienze in emergenza. Per ogni due stanze c’è a disposizione un bagno. Tale suddivisione degli spazi permette di tenere separati maschi e femmine negli orari notturni. Gli educa-tori che svolgono il turno di notte hanno a disposizione una stanza e un bagno propri. E’ presente, inoltre, un servizio igienico totalmente attrezzato per i

L’equipe

L’equipe educativa è composta da:

- Un coordinatore responsabile;

- 8 educatori;

- Personale ausiliario addetto alle pulizie, alla preparazione pasti e agli acquisti.

Il coordinatore responsabile si occupa di tenere i rapporti con i Servizi Invianti in relazione a tutto il percorso educativo dell'ospite, dall'inserimento alla sua dimissione. Presiede le riunioni di equipe, coordina il gruppo degli educa-tori e garantisce la corretta formulazione dei P.E.I. e lo svolgimento di tutte le procedure organizzative della comunità. Inoltre, comunica semestralmente alla Procura presso il Tribunale per i Mino-renni i nominativi degli ospiti accolti. Al coordinatore responsabile è in�ne a�data l'organizzazione e la gestione delle riunioni di setting con gli ospiti e di eventuali colloqui individuali.Gli educatori sono presenti in struttura h 24, mentre il coordinatore responsabile, oltre alle presenze in comunità, garanti-sce la reperibilità h 24 in caso di colloca-menti d’urgenza o emergenze varie. In alcune fasce orarie è prevista la presenza di due o più educatori in relazione alla presenza “�sica” degli ospiti e alle attività individuali o di gruppo da svolgere. Il personale ausiliario è presente principal-

mente nelle ore mattutine e svolge anche funzione di controllo della cura e dell’igiene degli ospiti in relazione ai loro spazi privati (camere e bagni), sui quali riferisce all’equipe educativa.

Il personale lavora secondo una turna-zione/piano di lavoro mensile redatto con minimo 15 giorni di anticipo rispetto al mese di riferimento. La turnazione è così strutturata:

- Turno mattutino: due educatori e un’ausiliaria

- Turno pomeridiano: due o tre educa-tori

- Turno notturno: un educatore, con compresenza di un secondo educatore in caso di collocamenti, emergenze o esigenze particolari.

Si precisa, inoltre, che uno degli educa-tori in turno il pomeriggio garantisce una �essibilità oraria per venire incontro alle esigenze degli ospiti. La gestione della comunità prevede che l’educatore che usufruisce di un secondo giorno di riposo oltre quelli previsti dal contratto collettivo nazionale (smonto e riposo) si renda disponibile per accompagnamen-ti, sostituzioni e altre necessità. Così facendo, ogni giorno si può contare sulla Reperibilità di un membro dell’équipe. La reperibilità viene inserita nella turna-zione degli educatori.

Modalità di inserimentoL'inserimento di un ospite viene propo-sto al coordinatore dal Servizio Inviante o dall'Autorità Giudiziaria Competente. Dopo un primo contatto telefonico viene inviata al coordinatore una relazione sul minore per il quale è proposto il collocamento. Tale relazione viene inoltra all'indirizzo mail della comunità, poi il coordinatore la trasmet-te a ciascun educatore a�nché tutta l'equipe ne prenda visione. Entro due giorni dalla ricezione si procede alla convocazione di una riunione di equipe per discutere l'opportunità di procedere al collocamento. Si precisa che la decisione di accogliere il minore non è vincolata solo alla disponibilità di posti letto. Si tiene in particolar modo conto dei seguenti criteri:

- il numero di ospiti di sesso maschile e femminile deve essere il più equilibra-to possibile;

- gli ospiti con misure cautelari non possono costituire più del 30% dell'in-tero gruppo di ospiti;

- il numero massimo di ospiti con certi�cato di disabilità è di due e vengono inseriti solo se la loro presen-za è compatibile con le attività che si svolgono all'interno della comunità stessa;

- le caratteristiche del ragazzo devono essere compatibili con quelle degli ospiti già presenti in struttura;

- il minore in oggetto non deve presen-tare situazioni di dipendenza da sostanze psicotrope o alcool.

In caso di approvazione del colloca-mento da parte dell'equipe il coordina-tore comunica in maniera u�ciale all'inviante la disponibilità ad ospitare il minore e si procede a de�nire le modalità e i tempi della presa in carico del nuovo ospite.

Presa In caricoAl momento dell'ingresso in comunità il servizio Inviante compila un apposito modello facente parte del sistema Quali-tà della Cooperativa Polis denominato “Presa in carico utente”, nel quale vengo-no riportati i dati sensibili, la costituzio-ne e i rapporti con la rete parentale, le informazioni mediche e le eventuali limitazioni imposte dal servizio inviante (uscite, utilizzo di internet e cellulari, gestione del denaro ecc.). L'ospite viene informato delle regole della comunità attraverso la condivisione con il coordi-natore e l'educatore presente del regola-mento interno della comunità, che lo stesso è tenuto a �rmare. La prassi di ogni nuovo inserimento è che, indipen-dentemente dalle limitazioni imposte dal servizio o dal provvedimento giudi-ziario, nei primi 30 giorni non è consenti-to all'ospite l'utilizzo di cellulari e connessioni ad internet.

Nell'arco della prima settimana, in virtù di una prima conoscenza dell'ospite e delle informazioni fornite dai servizi, vengono individuati i due educatori che diventeranno i referenti del nuovo ospite (due educatori o un educatore e il coordinatore responsabile). Tali �gure si occupano di:

- Compilare la scheda di osservazione che si divide in tre macro-aree (“autono-mie”, “rapporto con sé e con gli altri” e

“percorsi e rapporto con l'esterno”). L'osservazione dura in media 20 giorni;

- Redigere, in collaborazione con il coordinatore responsabile, il P.E.I. in relazione a quanto emerso dall'osserva-zione e alle richieste espresse dall'ospite;

- Gestire colloqui individuali con l'ospite per monitorare il suo stato d'animo e di salute;

- E�ettuare, congiuntamente al coordi-natore, le veri�che sull’andamento del progetto educativo individuale con il Servizio inviante/a�datario;

- Supportare l’ospite nel disbrigo di pratiche amministrative, sanitarie, etc..;

- Accompagnare l’ospite, congiunta-mente al coordinatore, agli “appunta-menti” con assistenti sociali e/o autorità giudiziarie.

Modalità di dimissioneGli ospiti vengono dimessi, concorde-mente con il Servizio inviante o l’ Autori-tà giudiziaria competente, previa emissione di un decreto da parte del Tribunale per i Minorenni territorialmen-te competente per:

1. Raggiungimento di tutti gli obiettivi presenti nel PEI e conseguente possibi-lità di vita autonoma;

2. Reinserimento nella famiglia di origi-ne;

3. Inserimento in una famiglia a�data-ria o adottiva;

4. Richiesta di allontanamento dalla comunità per incompatibilità con gli altri ospiti;

5. Richiesta di allontanamento dalla comunità per atteggiamenti fortemen-te negativi e incompatibili con la vita comunitaria (aggressioni, utilizzo reiterato di sostanze, non rispetto delle regole, etc..).

Nel caso di ragazzi collocati a fronte di un procedimento penale, fatti salvi i casi in cui le dimissioni avvengono su richie-sta della nostra comunità per i motivi di cui ai punti 4 e 5, le dimissioni avvengo-no per:

La retta giornaliera è totalmente a carico dei comuni di residenza dei ragazzi collocati nel caso di collocamento a fronte di procedimento di natura civile, amministrativa e nel caso di pronte accoglienza (ex art. 403 c.c.). Nei casi di minori o neo maggiorenni collocati con procedimento penale, la retta è a carico del Ministero della Giustizia.

La retta comprende:1. assistenza educativa mediante il personale quali�cato impiegato;

2. ospitalità di natura alberghiera (vitto e alloggio);

3. abbigliamento;

4. prodotti per l’igiene e la cura della persona;

5. frequenza scolastica (tasse di ammis-sione a scuole ed istituti pubblici, trasporti, materiale didattico, libri di testo, gite, ...);

6. gestione del tempo libero degli ospiti (trasporto, iscrizione ad attività sportive);

7. almeno un soggiorno all’anno in località che verranno de�nite di volta in volta, durante il periodo di chiusura estiva delle scuole;

8. spese per consulenze di professioni-sti esterni alla cooperativa;

9. spese per la supervisione delle attivi-tà della struttura;

10. utenze varie;

11. eventuali danni arrecati alla strut-tura dall’ospite.

In base al tipo di collocamento ed in accordo con il Servizio o l’A.G. compe-tente, viene decisa la possibilità per i minori accolti di tenere con sé ed utiliz-zare liberamente (fatti salvi i primi 30 giorni di collocamento), apparecchi telefonici, tablet, computer, etc. Nel caso in cui tali apparecchi non possano essere utilizzati dagli ospiti, vengono custoditi all’interno di una cassaforte e viene �rmata dall’ospite e dall’educatore la lista degli oggetti presi in custodia dalla comunità. Nel caso in cui, durante il collocamento, l’ospite entri in posses-so di apparecchi e oggetti di valore, è

necessario che mostri lo scontrino dell’avvenuto acquisto o che un genito-re dichiari la provenienza dell’oggetto.Non è consentito agli ospiti tenere con sé oggetti di particolare valore, né somme cospicue di denaro. Nel caso in cui familiari, avvocati o altre persone autorizzate inviino o portino denaro agli ospiti, questo viene registrato in un apposito modello e messo in cassaforte. Vengono poi date agli ospiti piccole somme che loro dichiarano di avere ricevuto, apponendo la �rma sul model-lo di cui sopra.

La comunità deve rappresentare un luogo di vita temporaneo e, nei limiti del possibile, aperto all’esterno. La comunità è in rete con realtà del territorio quali:

- Associazioni sportive;

- Palestre;

- Strutture residenziali presenti nello stesso territorio;

- Coop. di tipo B;

- Scuole di vari ordini e gradi;

- Agenzie di formazione;

- Scuole di formazione professionale;

- Aziende ed imprese private per inseri-menti lavorativi e borse lavoro;

La comunità, per la realizzazione dei singoli progetti individuali degli ospiti, collabora costantemente con i Servizi e le autorità giudiziarie presenti sul territorio sede della comunità e nei territori di provenienza dei ragazzi accol-ti, quali:- Tribunali per i Minorenni;

- Centro Giustizia Minorile (CGM);

- Ministero della Giustizia;

- U�cio Servizio Sociale per i Minoren-ni (USSM);

- Servizi Sociali dei vari territori di provenienza dei minori;

- Centro Salute Mentale (CSM) di Pescara;

- CSM dei vari territori di provenienza dei minori;

- Ser.T. di Pescara e di altri territori.

Figure esterne che colla-borano con la comunitàLa nostra comunità si avvale della collaborazione costante di �gure ester-ne all’èquipe educativa, ma operanti all’interno della Soc. Coop. Sociale Polis:

- Psicologa, psicoterapeuta per la gestione di percorsi con gli ospiti e per la supervisione dell’équipe educativa;

- Avvocati civilisti e penalisti;

- Mediatore dei con�itti e familiare.

Strumenti qualitàLa comunità è dotata di modelli di uso quotidiano, creati ad hoc per la struttura, inseriti nel sistema qualità di Polis. - Modello di presa in carico;

- Diario giornaliero;

- Diario signi�cativo dell’ospite;

- Verbale riunioni;

- Registro ingressi/uscite;

- Registro degli ospiti;

- Modello PEI individuale.

Standard di qualità La cooperativa Polis ha stabilito di misu-rare le sue prestazioni sulla qualità del servizio attraverso una serie di indicato-ri, nello speci�co:

ReclamoÈ previsto, anche al �ne di monitorare la qualità del servizio erogato, che i Servizi invianti ed i familiari, qualora presenti e coinvolti nel progetto di collocamento dell’ospite, possano esercitare il proprio diritto a segnalare un problema/disser-vizio. Nel più breve tempo possibile dalla data del presunto disservizio si può:

- Organizzare un colloquio con il coordinatore della comunità;

- Fare una segnalazione telefonica al numero 0755055945 o direttamente al coordinatore della comunità, inviare un fax al numero 0755156018 o una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected];

- Compilare l’apposito modello a disposizione in comunità e negli u�ci della cooperativa (Mod 26 Rilevazione non conformità, Mod 26/a Reclamo).

Gestione del reclamo

Ogni qualvolta la Cooperativa riceva un reclamo, il coordinatore valuta la segnala-zione, fornisce le informazioni e le deluci-dazioni del caso. Se il reclamo risulta ammissibile e pertinente, la cooperativa provvede a gestire il reclamo attuando una procedura che prevede:Esatta identi�cazione del problema riscontrato;Valutazione del problema;De�nizione del trattamento da attuare al �ne di risolverlo; Identi�cazione dei soggetti da coinvolge-re nella risoluzione del problema;Attuazione della risoluzione;Veri�ca dell’e�cacia dell’azione corretti-va.Il coordinatore con la collaborazione del responsabile qualità, analizza la “Non conformità” riscontrata a seguito del reclamo e valuta la necessità di program-mare azioni correttive/preventive gene-rali da sottoporre all’approvazione della Direzione per evitare il ripetersi del disservizio. Il soggetto che presenta il reclamo, ha diritto a ricevere una risposta entro due settimane.

- Scadenza della misura cautelare;

- Termine del periodo di Messa alla Prova concesso dal Tribunale per i Minorenni;

- Aggravamento della situazione penale con collocamento in Istituto Penale Minorile o spostamento in altra comuni-tà.

In tutti i casi nei quali il Servizio inviante lo ritenga opportuno, la comunità garantisce un periodo concordato con gli stessi, di “accompagnamento post-dimissione”, durante il quale gli educatori referenti si rendono disponi-bili a seguire l’ospite dimesso nel nuovo contesto di vita.

Gestione denaro e oggetti di valore

10

disabili. La comunità è anche dotata di una dispensa con congelatore il cui accesso agli ospiti è consentito solo previa autorizzazione degli educatori in turno. Vi sono inoltre due stanze, non accessibili agli ospiti, attrezzate per la custodia in sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari.

Gli spazi comuni sono:

- Un salone – soggiorno con tv

- Una Cucina

- Una Sala da pranzo

Un ampio giardino esterno con orto e alberi da frutto

Gli educatori hanno inoltre a disposizio-ne un u�cio che può fungere anche da sala riunioni dotato di connessione internet, computer e fax/fotocopiatrice. Lo stesso spazio viene utilizzato per i colloqui individuali con gli ospiti.

Page 11: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

Chi siamo La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale organizzata per accogliere dieci mino-renni o giovani adulti di ambo i sessi, con un’età massima di 21 anni.La struttura ha 2 posti letto disponibili per l’accoglienza in emergenza o per l’accoglienza dei fratelli/sorelle. È previ-sta anche la possibilità di accogliere un massimo di due ospiti con certi�cazione di disabilità (Legge 104), purché in possesso di autonomie motorie totali e di un buon grado di autonomie persona-li. La struttura si propone, come obbietti-vo primario, il recupero e la tutela di ragazzi provenienti da varie situazioni di disagio familiare o sociale, al �ne di creare un progetto educativo individuale con obiettivi da perseguire condivisi, non solo dal minore, ma anche dalla famiglia (laddove possibile) e dal Servi-zio Inviante.

Ragazzi accolti

La tipologia contempla, perciò, vari tipi utenza, tra cui:

- minori provenienti da un ambiente familiare inadeguato e sottoposti ad un provvedimento di natura civile;

- minori vittime di abusi e/o violenze;

- minori sottoposti ad un procedimento penale (collocamento in misura cautela-

re, messa alla prova, ecc.);

- minori provenienti da altre Comunità;

- minori con certi�cazione di disabilità che contempli lievi ritardi cognitivi e/o psicologici (dislessia, de�cit cognitivo, ecc.);

- giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 21 anni sottoposti a procedimenti penali;

- giovani adulti in età compresa tra i 18 e i 21 anni collocati a fronte di procedi-mento amministrativo.

Obiettivi del ServizioL’impostazione generale della Comunità è orientata:

- alla valorizzazione delle potenzialità positive di ciascun ospite;

- all’acquisizione di spazi di autonomia da gestire con senso di responsabilità individuale;

- all’ampliamento della capacità di gesti-re relazioni positive;

- alla realizzazione di un’integrazione positiva fra la comunità e le risorse del territorio.

- alla lettura e rielaborazione del reato commesso, �nalizzata anche ad un percorso di riconciliazione e riparazione.

La strutturaLa struttura è costituita da una villa adibita a civile abitazione disposta su tre livelli e circondata da un grande parco recintato.Sono a disposizione dell’utenza n. 6 stanze da letto, una delle quali è riserva-ta alle accoglienze in emergenza. Per ogni due stanze c’è a disposizione un bagno. Tale suddivisione degli spazi permette di tenere separati maschi e femmine negli orari notturni. Gli educa-tori che svolgono il turno di notte hanno a disposizione una stanza e un bagno propri. E’ presente, inoltre, un servizio igienico totalmente attrezzato per i

L’equipe

L’equipe educativa è composta da:

- Un coordinatore responsabile;

- 8 educatori;

- Personale ausiliario addetto alle pulizie, alla preparazione pasti e agli acquisti.

Il coordinatore responsabile si occupa di tenere i rapporti con i Servizi Invianti in relazione a tutto il percorso educativo dell'ospite, dall'inserimento alla sua dimissione. Presiede le riunioni di equipe, coordina il gruppo degli educa-tori e garantisce la corretta formulazione dei P.E.I. e lo svolgimento di tutte le procedure organizzative della comunità. Inoltre, comunica semestralmente alla Procura presso il Tribunale per i Mino-renni i nominativi degli ospiti accolti. Al coordinatore responsabile è in�ne a�data l'organizzazione e la gestione delle riunioni di setting con gli ospiti e di eventuali colloqui individuali.Gli educatori sono presenti in struttura h 24, mentre il coordinatore responsabile, oltre alle presenze in comunità, garanti-sce la reperibilità h 24 in caso di colloca-menti d’urgenza o emergenze varie. In alcune fasce orarie è prevista la presenza di due o più educatori in relazione alla presenza “�sica” degli ospiti e alle attività individuali o di gruppo da svolgere. Il personale ausiliario è presente principal-

mente nelle ore mattutine e svolge anche funzione di controllo della cura e dell’igiene degli ospiti in relazione ai loro spazi privati (camere e bagni), sui quali riferisce all’equipe educativa.

Il personale lavora secondo una turna-zione/piano di lavoro mensile redatto con minimo 15 giorni di anticipo rispetto al mese di riferimento. La turnazione è così strutturata:

- Turno mattutino: due educatori e un’ausiliaria

- Turno pomeridiano: due o tre educa-tori

- Turno notturno: un educatore, con compresenza di un secondo educatore in caso di collocamenti, emergenze o esigenze particolari.

Si precisa, inoltre, che uno degli educa-tori in turno il pomeriggio garantisce una �essibilità oraria per venire incontro alle esigenze degli ospiti. La gestione della comunità prevede che l’educatore che usufruisce di un secondo giorno di riposo oltre quelli previsti dal contratto collettivo nazionale (smonto e riposo) si renda disponibile per accompagnamen-ti, sostituzioni e altre necessità. Così facendo, ogni giorno si può contare sulla Reperibilità di un membro dell’équipe. La reperibilità viene inserita nella turna-zione degli educatori.

Modalità di inserimentoL'inserimento di un ospite viene propo-sto al coordinatore dal Servizio Inviante o dall'Autorità Giudiziaria Competente. Dopo un primo contatto telefonico viene inviata al coordinatore una relazione sul minore per il quale è proposto il collocamento. Tale relazione viene inoltra all'indirizzo mail della comunità, poi il coordinatore la trasmet-te a ciascun educatore a�nché tutta l'equipe ne prenda visione. Entro due giorni dalla ricezione si procede alla convocazione di una riunione di equipe per discutere l'opportunità di procedere al collocamento. Si precisa che la decisione di accogliere il minore non è vincolata solo alla disponibilità di posti letto. Si tiene in particolar modo conto dei seguenti criteri:

- il numero di ospiti di sesso maschile e femminile deve essere il più equilibra-to possibile;

- gli ospiti con misure cautelari non possono costituire più del 30% dell'in-tero gruppo di ospiti;

- il numero massimo di ospiti con certi�cato di disabilità è di due e vengono inseriti solo se la loro presen-za è compatibile con le attività che si svolgono all'interno della comunità stessa;

- le caratteristiche del ragazzo devono essere compatibili con quelle degli ospiti già presenti in struttura;

- il minore in oggetto non deve presen-tare situazioni di dipendenza da sostanze psicotrope o alcool.

In caso di approvazione del colloca-mento da parte dell'equipe il coordina-tore comunica in maniera u�ciale all'inviante la disponibilità ad ospitare il minore e si procede a de�nire le modalità e i tempi della presa in carico del nuovo ospite.

Presa In caricoAl momento dell'ingresso in comunità il servizio Inviante compila un apposito modello facente parte del sistema Quali-tà della Cooperativa Polis denominato “Presa in carico utente”, nel quale vengo-no riportati i dati sensibili, la costituzio-ne e i rapporti con la rete parentale, le informazioni mediche e le eventuali limitazioni imposte dal servizio inviante (uscite, utilizzo di internet e cellulari, gestione del denaro ecc.). L'ospite viene informato delle regole della comunità attraverso la condivisione con il coordi-natore e l'educatore presente del regola-mento interno della comunità, che lo stesso è tenuto a �rmare. La prassi di ogni nuovo inserimento è che, indipen-dentemente dalle limitazioni imposte dal servizio o dal provvedimento giudi-ziario, nei primi 30 giorni non è consenti-to all'ospite l'utilizzo di cellulari e connessioni ad internet.

Nell'arco della prima settimana, in virtù di una prima conoscenza dell'ospite e delle informazioni fornite dai servizi, vengono individuati i due educatori che diventeranno i referenti del nuovo ospite (due educatori o un educatore e il coordinatore responsabile). Tali �gure si occupano di:

- Compilare la scheda di osservazione che si divide in tre macro-aree (“autono-mie”, “rapporto con sé e con gli altri” e

“percorsi e rapporto con l'esterno”). L'osservazione dura in media 20 giorni;

- Redigere, in collaborazione con il coordinatore responsabile, il P.E.I. in relazione a quanto emerso dall'osserva-zione e alle richieste espresse dall'ospite;

- Gestire colloqui individuali con l'ospite per monitorare il suo stato d'animo e di salute;

- E�ettuare, congiuntamente al coordi-natore, le veri�che sull’andamento del progetto educativo individuale con il Servizio inviante/a�datario;

- Supportare l’ospite nel disbrigo di pratiche amministrative, sanitarie, etc..;

- Accompagnare l’ospite, congiunta-mente al coordinatore, agli “appunta-menti” con assistenti sociali e/o autorità giudiziarie.

Modalità di dimissioneGli ospiti vengono dimessi, concorde-mente con il Servizio inviante o l’ Autori-tà giudiziaria competente, previa emissione di un decreto da parte del Tribunale per i Minorenni territorialmen-te competente per:

1. Raggiungimento di tutti gli obiettivi presenti nel PEI e conseguente possibi-lità di vita autonoma;

2. Reinserimento nella famiglia di origi-ne;

3. Inserimento in una famiglia a�data-ria o adottiva;

4. Richiesta di allontanamento dalla comunità per incompatibilità con gli altri ospiti;

5. Richiesta di allontanamento dalla comunità per atteggiamenti fortemen-te negativi e incompatibili con la vita comunitaria (aggressioni, utilizzo reiterato di sostanze, non rispetto delle regole, etc..).

Nel caso di ragazzi collocati a fronte di un procedimento penale, fatti salvi i casi in cui le dimissioni avvengono su richie-sta della nostra comunità per i motivi di cui ai punti 4 e 5, le dimissioni avvengo-no per:

La retta giornaliera è totalmente a carico dei comuni di residenza dei ragazzi collocati nel caso di collocamento a fronte di procedimento di natura civile, amministrativa e nel caso di pronte accoglienza (ex art. 403 c.c.). Nei casi di minori o neo maggiorenni collocati con procedimento penale, la retta è a carico del Ministero della Giustizia.

La retta comprende:1. assistenza educativa mediante il personale quali�cato impiegato;

2. ospitalità di natura alberghiera (vitto e alloggio);

3. abbigliamento;

4. prodotti per l’igiene e la cura della persona;

5. frequenza scolastica (tasse di ammis-sione a scuole ed istituti pubblici, trasporti, materiale didattico, libri di testo, gite, ...);

6. gestione del tempo libero degli ospiti (trasporto, iscrizione ad attività sportive);

7. almeno un soggiorno all’anno in località che verranno de�nite di volta in volta, durante il periodo di chiusura estiva delle scuole;

8. spese per consulenze di professioni-sti esterni alla cooperativa;

9. spese per la supervisione delle attivi-tà della struttura;

10. utenze varie;

11. eventuali danni arrecati alla strut-tura dall’ospite.

In base al tipo di collocamento ed in accordo con il Servizio o l’A.G. compe-tente, viene decisa la possibilità per i minori accolti di tenere con sé ed utiliz-zare liberamente (fatti salvi i primi 30 giorni di collocamento), apparecchi telefonici, tablet, computer, etc. Nel caso in cui tali apparecchi non possano essere utilizzati dagli ospiti, vengono custoditi all’interno di una cassaforte e viene �rmata dall’ospite e dall’educatore la lista degli oggetti presi in custodia dalla comunità. Nel caso in cui, durante il collocamento, l’ospite entri in posses-so di apparecchi e oggetti di valore, è

necessario che mostri lo scontrino dell’avvenuto acquisto o che un genito-re dichiari la provenienza dell’oggetto.Non è consentito agli ospiti tenere con sé oggetti di particolare valore, né somme cospicue di denaro. Nel caso in cui familiari, avvocati o altre persone autorizzate inviino o portino denaro agli ospiti, questo viene registrato in un apposito modello e messo in cassaforte. Vengono poi date agli ospiti piccole somme che loro dichiarano di avere ricevuto, apponendo la �rma sul model-lo di cui sopra.

La comunità deve rappresentare un luogo di vita temporaneo e, nei limiti del possibile, aperto all’esterno. La comunità è in rete con realtà del territorio quali:

- Associazioni sportive;

- Palestre;

- Strutture residenziali presenti nello stesso territorio;

- Coop. di tipo B;

- Scuole di vari ordini e gradi;

- Agenzie di formazione;

- Scuole di formazione professionale;

- Aziende ed imprese private per inseri-menti lavorativi e borse lavoro;

La comunità, per la realizzazione dei singoli progetti individuali degli ospiti, collabora costantemente con i Servizi e le autorità giudiziarie presenti sul territorio sede della comunità e nei territori di provenienza dei ragazzi accol-ti, quali:- Tribunali per i Minorenni;

- Centro Giustizia Minorile (CGM);

- Ministero della Giustizia;

- U�cio Servizio Sociale per i Minoren-ni (USSM);

- Servizi Sociali dei vari territori di provenienza dei minori;

- Centro Salute Mentale (CSM) di Pescara;

- CSM dei vari territori di provenienza dei minori;

- Ser.T. di Pescara e di altri territori.

Figure esterne che colla-borano con la comunitàLa nostra comunità si avvale della collaborazione costante di �gure ester-ne all’èquipe educativa, ma operanti all’interno della Soc. Coop. Sociale Polis:

- Psicologa, psicoterapeuta per la gestione di percorsi con gli ospiti e per la supervisione dell’équipe educativa;

- Avvocati civilisti e penalisti;

- Mediatore dei con�itti e familiare.

Strumenti qualitàLa comunità è dotata di modelli di uso quotidiano, creati ad hoc per la struttura, inseriti nel sistema qualità di Polis. - Modello di presa in carico;

- Diario giornaliero;

- Diario signi�cativo dell’ospite;

- Verbale riunioni;

- Registro ingressi/uscite;

- Registro degli ospiti;

- Modello PEI individuale.

Standard di qualità La cooperativa Polis ha stabilito di misu-rare le sue prestazioni sulla qualità del servizio attraverso una serie di indicato-ri, nello speci�co:

ReclamoÈ previsto, anche al �ne di monitorare la qualità del servizio erogato, che i Servizi invianti ed i familiari, qualora presenti e coinvolti nel progetto di collocamento dell’ospite, possano esercitare il proprio diritto a segnalare un problema/disser-vizio. Nel più breve tempo possibile dalla data del presunto disservizio si può:

- Organizzare un colloquio con il coordinatore della comunità;

- Fare una segnalazione telefonica al numero 0755055945 o direttamente al coordinatore della comunità, inviare un fax al numero 0755156018 o una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected];

- Compilare l’apposito modello a disposizione in comunità e negli u�ci della cooperativa (Mod 26 Rilevazione non conformità, Mod 26/a Reclamo).

Gestione del reclamo

Ogni qualvolta la Cooperativa riceva un reclamo, il coordinatore valuta la segnala-zione, fornisce le informazioni e le deluci-dazioni del caso. Se il reclamo risulta ammissibile e pertinente, la cooperativa provvede a gestire il reclamo attuando una procedura che prevede:Esatta identi�cazione del problema riscontrato;Valutazione del problema;De�nizione del trattamento da attuare al �ne di risolverlo; Identi�cazione dei soggetti da coinvolge-re nella risoluzione del problema;Attuazione della risoluzione;Veri�ca dell’e�cacia dell’azione corretti-va.Il coordinatore con la collaborazione del responsabile qualità, analizza la “Non conformità” riscontrata a seguito del reclamo e valuta la necessità di program-mare azioni correttive/preventive gene-rali da sottoporre all’approvazione della Direzione per evitare il ripetersi del disservizio. Il soggetto che presenta il reclamo, ha diritto a ricevere una risposta entro due settimane.

- Scadenza della misura cautelare;

- Termine del periodo di Messa alla Prova concesso dal Tribunale per i Minorenni;

- Aggravamento della situazione penale con collocamento in Istituto Penale Minorile o spostamento in altra comuni-tà.

In tutti i casi nei quali il Servizio inviante lo ritenga opportuno, la comunità garantisce un periodo concordato con gli stessi, di “accompagnamento post-dimissione”, durante il quale gli educatori referenti si rendono disponi-bili a seguire l’ospite dimesso nel nuovo contesto di vita.

La rete sul territorio

11

disabili. La comunità è anche dotata di una dispensa con congelatore il cui accesso agli ospiti è consentito solo previa autorizzazione degli educatori in turno. Vi sono inoltre due stanze, non accessibili agli ospiti, attrezzate per la custodia in sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari.

Gli spazi comuni sono:

- Un salone – soggiorno con tv

- Una Cucina

- Una Sala da pranzo

Un ampio giardino esterno con orto e alberi da frutto

Gli educatori hanno inoltre a disposizio-ne un u�cio che può fungere anche da sala riunioni dotato di connessione internet, computer e fax/fotocopiatrice. Lo stesso spazio viene utilizzato per i colloqui individuali con gli ospiti.

Page 12: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

Chi siamo La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale organizzata per accogliere dieci mino-renni o giovani adulti di ambo i sessi, con un’età massima di 21 anni.La struttura ha 2 posti letto disponibili per l’accoglienza in emergenza o per l’accoglienza dei fratelli/sorelle. È previ-sta anche la possibilità di accogliere un massimo di due ospiti con certi�cazione di disabilità (Legge 104), purché in possesso di autonomie motorie totali e di un buon grado di autonomie persona-li. La struttura si propone, come obbietti-vo primario, il recupero e la tutela di ragazzi provenienti da varie situazioni di disagio familiare o sociale, al �ne di creare un progetto educativo individuale con obiettivi da perseguire condivisi, non solo dal minore, ma anche dalla famiglia (laddove possibile) e dal Servi-zio Inviante.

Ragazzi accolti

La tipologia contempla, perciò, vari tipi utenza, tra cui:

- minori provenienti da un ambiente familiare inadeguato e sottoposti ad un provvedimento di natura civile;

- minori vittime di abusi e/o violenze;

- minori sottoposti ad un procedimento penale (collocamento in misura cautela-

re, messa alla prova, ecc.);

- minori provenienti da altre Comunità;

- minori con certi�cazione di disabilità che contempli lievi ritardi cognitivi e/o psicologici (dislessia, de�cit cognitivo, ecc.);

- giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 21 anni sottoposti a procedimenti penali;

- giovani adulti in età compresa tra i 18 e i 21 anni collocati a fronte di procedi-mento amministrativo.

Obiettivi del ServizioL’impostazione generale della Comunità è orientata:

- alla valorizzazione delle potenzialità positive di ciascun ospite;

- all’acquisizione di spazi di autonomia da gestire con senso di responsabilità individuale;

- all’ampliamento della capacità di gesti-re relazioni positive;

- alla realizzazione di un’integrazione positiva fra la comunità e le risorse del territorio.

- alla lettura e rielaborazione del reato commesso, �nalizzata anche ad un percorso di riconciliazione e riparazione.

La strutturaLa struttura è costituita da una villa adibita a civile abitazione disposta su tre livelli e circondata da un grande parco recintato.Sono a disposizione dell’utenza n. 6 stanze da letto, una delle quali è riserva-ta alle accoglienze in emergenza. Per ogni due stanze c’è a disposizione un bagno. Tale suddivisione degli spazi permette di tenere separati maschi e femmine negli orari notturni. Gli educa-tori che svolgono il turno di notte hanno a disposizione una stanza e un bagno propri. E’ presente, inoltre, un servizio igienico totalmente attrezzato per i

L’equipe

L’equipe educativa è composta da:

- Un coordinatore responsabile;

- 8 educatori;

- Personale ausiliario addetto alle pulizie, alla preparazione pasti e agli acquisti.

Il coordinatore responsabile si occupa di tenere i rapporti con i Servizi Invianti in relazione a tutto il percorso educativo dell'ospite, dall'inserimento alla sua dimissione. Presiede le riunioni di equipe, coordina il gruppo degli educa-tori e garantisce la corretta formulazione dei P.E.I. e lo svolgimento di tutte le procedure organizzative della comunità. Inoltre, comunica semestralmente alla Procura presso il Tribunale per i Mino-renni i nominativi degli ospiti accolti. Al coordinatore responsabile è in�ne a�data l'organizzazione e la gestione delle riunioni di setting con gli ospiti e di eventuali colloqui individuali.Gli educatori sono presenti in struttura h 24, mentre il coordinatore responsabile, oltre alle presenze in comunità, garanti-sce la reperibilità h 24 in caso di colloca-menti d’urgenza o emergenze varie. In alcune fasce orarie è prevista la presenza di due o più educatori in relazione alla presenza “�sica” degli ospiti e alle attività individuali o di gruppo da svolgere. Il personale ausiliario è presente principal-

mente nelle ore mattutine e svolge anche funzione di controllo della cura e dell’igiene degli ospiti in relazione ai loro spazi privati (camere e bagni), sui quali riferisce all’equipe educativa.

Il personale lavora secondo una turna-zione/piano di lavoro mensile redatto con minimo 15 giorni di anticipo rispetto al mese di riferimento. La turnazione è così strutturata:

- Turno mattutino: due educatori e un’ausiliaria

- Turno pomeridiano: due o tre educa-tori

- Turno notturno: un educatore, con compresenza di un secondo educatore in caso di collocamenti, emergenze o esigenze particolari.

Si precisa, inoltre, che uno degli educa-tori in turno il pomeriggio garantisce una �essibilità oraria per venire incontro alle esigenze degli ospiti. La gestione della comunità prevede che l’educatore che usufruisce di un secondo giorno di riposo oltre quelli previsti dal contratto collettivo nazionale (smonto e riposo) si renda disponibile per accompagnamen-ti, sostituzioni e altre necessità. Così facendo, ogni giorno si può contare sulla Reperibilità di un membro dell’équipe. La reperibilità viene inserita nella turna-zione degli educatori.

Modalità di inserimentoL'inserimento di un ospite viene propo-sto al coordinatore dal Servizio Inviante o dall'Autorità Giudiziaria Competente. Dopo un primo contatto telefonico viene inviata al coordinatore una relazione sul minore per il quale è proposto il collocamento. Tale relazione viene inoltra all'indirizzo mail della comunità, poi il coordinatore la trasmet-te a ciascun educatore a�nché tutta l'equipe ne prenda visione. Entro due giorni dalla ricezione si procede alla convocazione di una riunione di equipe per discutere l'opportunità di procedere al collocamento. Si precisa che la decisione di accogliere il minore non è vincolata solo alla disponibilità di posti letto. Si tiene in particolar modo conto dei seguenti criteri:

- il numero di ospiti di sesso maschile e femminile deve essere il più equilibra-to possibile;

- gli ospiti con misure cautelari non possono costituire più del 30% dell'in-tero gruppo di ospiti;

- il numero massimo di ospiti con certi�cato di disabilità è di due e vengono inseriti solo se la loro presen-za è compatibile con le attività che si svolgono all'interno della comunità stessa;

- le caratteristiche del ragazzo devono essere compatibili con quelle degli ospiti già presenti in struttura;

- il minore in oggetto non deve presen-tare situazioni di dipendenza da sostanze psicotrope o alcool.

In caso di approvazione del colloca-mento da parte dell'equipe il coordina-tore comunica in maniera u�ciale all'inviante la disponibilità ad ospitare il minore e si procede a de�nire le modalità e i tempi della presa in carico del nuovo ospite.

Presa In caricoAl momento dell'ingresso in comunità il servizio Inviante compila un apposito modello facente parte del sistema Quali-tà della Cooperativa Polis denominato “Presa in carico utente”, nel quale vengo-no riportati i dati sensibili, la costituzio-ne e i rapporti con la rete parentale, le informazioni mediche e le eventuali limitazioni imposte dal servizio inviante (uscite, utilizzo di internet e cellulari, gestione del denaro ecc.). L'ospite viene informato delle regole della comunità attraverso la condivisione con il coordi-natore e l'educatore presente del regola-mento interno della comunità, che lo stesso è tenuto a �rmare. La prassi di ogni nuovo inserimento è che, indipen-dentemente dalle limitazioni imposte dal servizio o dal provvedimento giudi-ziario, nei primi 30 giorni non è consenti-to all'ospite l'utilizzo di cellulari e connessioni ad internet.

Nell'arco della prima settimana, in virtù di una prima conoscenza dell'ospite e delle informazioni fornite dai servizi, vengono individuati i due educatori che diventeranno i referenti del nuovo ospite (due educatori o un educatore e il coordinatore responsabile). Tali �gure si occupano di:

- Compilare la scheda di osservazione che si divide in tre macro-aree (“autono-mie”, “rapporto con sé e con gli altri” e

“percorsi e rapporto con l'esterno”). L'osservazione dura in media 20 giorni;

- Redigere, in collaborazione con il coordinatore responsabile, il P.E.I. in relazione a quanto emerso dall'osserva-zione e alle richieste espresse dall'ospite;

- Gestire colloqui individuali con l'ospite per monitorare il suo stato d'animo e di salute;

- E�ettuare, congiuntamente al coordi-natore, le veri�che sull’andamento del progetto educativo individuale con il Servizio inviante/a�datario;

- Supportare l’ospite nel disbrigo di pratiche amministrative, sanitarie, etc..;

- Accompagnare l’ospite, congiunta-mente al coordinatore, agli “appunta-menti” con assistenti sociali e/o autorità giudiziarie.

Modalità di dimissioneGli ospiti vengono dimessi, concorde-mente con il Servizio inviante o l’ Autori-tà giudiziaria competente, previa emissione di un decreto da parte del Tribunale per i Minorenni territorialmen-te competente per:

1. Raggiungimento di tutti gli obiettivi presenti nel PEI e conseguente possibi-lità di vita autonoma;

2. Reinserimento nella famiglia di origi-ne;

3. Inserimento in una famiglia a�data-ria o adottiva;

4. Richiesta di allontanamento dalla comunità per incompatibilità con gli altri ospiti;

5. Richiesta di allontanamento dalla comunità per atteggiamenti fortemen-te negativi e incompatibili con la vita comunitaria (aggressioni, utilizzo reiterato di sostanze, non rispetto delle regole, etc..).

Nel caso di ragazzi collocati a fronte di un procedimento penale, fatti salvi i casi in cui le dimissioni avvengono su richie-sta della nostra comunità per i motivi di cui ai punti 4 e 5, le dimissioni avvengo-no per:

La retta giornaliera è totalmente a carico dei comuni di residenza dei ragazzi collocati nel caso di collocamento a fronte di procedimento di natura civile, amministrativa e nel caso di pronte accoglienza (ex art. 403 c.c.). Nei casi di minori o neo maggiorenni collocati con procedimento penale, la retta è a carico del Ministero della Giustizia.

La retta comprende:1. assistenza educativa mediante il personale quali�cato impiegato;

2. ospitalità di natura alberghiera (vitto e alloggio);

3. abbigliamento;

4. prodotti per l’igiene e la cura della persona;

5. frequenza scolastica (tasse di ammis-sione a scuole ed istituti pubblici, trasporti, materiale didattico, libri di testo, gite, ...);

6. gestione del tempo libero degli ospiti (trasporto, iscrizione ad attività sportive);

7. almeno un soggiorno all’anno in località che verranno de�nite di volta in volta, durante il periodo di chiusura estiva delle scuole;

8. spese per consulenze di professioni-sti esterni alla cooperativa;

9. spese per la supervisione delle attivi-tà della struttura;

10. utenze varie;

11. eventuali danni arrecati alla strut-tura dall’ospite.

In base al tipo di collocamento ed in accordo con il Servizio o l’A.G. compe-tente, viene decisa la possibilità per i minori accolti di tenere con sé ed utiliz-zare liberamente (fatti salvi i primi 30 giorni di collocamento), apparecchi telefonici, tablet, computer, etc. Nel caso in cui tali apparecchi non possano essere utilizzati dagli ospiti, vengono custoditi all’interno di una cassaforte e viene �rmata dall’ospite e dall’educatore la lista degli oggetti presi in custodia dalla comunità. Nel caso in cui, durante il collocamento, l’ospite entri in posses-so di apparecchi e oggetti di valore, è

necessario che mostri lo scontrino dell’avvenuto acquisto o che un genito-re dichiari la provenienza dell’oggetto.Non è consentito agli ospiti tenere con sé oggetti di particolare valore, né somme cospicue di denaro. Nel caso in cui familiari, avvocati o altre persone autorizzate inviino o portino denaro agli ospiti, questo viene registrato in un apposito modello e messo in cassaforte. Vengono poi date agli ospiti piccole somme che loro dichiarano di avere ricevuto, apponendo la �rma sul model-lo di cui sopra.

La comunità deve rappresentare un luogo di vita temporaneo e, nei limiti del possibile, aperto all’esterno. La comunità è in rete con realtà del territorio quali:

- Associazioni sportive;

- Palestre;

- Strutture residenziali presenti nello stesso territorio;

- Coop. di tipo B;

- Scuole di vari ordini e gradi;

- Agenzie di formazione;

- Scuole di formazione professionale;

- Aziende ed imprese private per inseri-menti lavorativi e borse lavoro;

La comunità, per la realizzazione dei singoli progetti individuali degli ospiti, collabora costantemente con i Servizi e le autorità giudiziarie presenti sul territorio sede della comunità e nei territori di provenienza dei ragazzi accol-ti, quali:- Tribunali per i Minorenni;

- Centro Giustizia Minorile (CGM);

- Ministero della Giustizia;

- U�cio Servizio Sociale per i Minoren-ni (USSM);

- Servizi Sociali dei vari territori di provenienza dei minori;

- Centro Salute Mentale (CSM) di Pescara;

- CSM dei vari territori di provenienza dei minori;

- Ser.T. di Pescara e di altri territori.

Figure esterne che colla-borano con la comunitàLa nostra comunità si avvale della collaborazione costante di �gure ester-ne all’èquipe educativa, ma operanti all’interno della Soc. Coop. Sociale Polis:

- Psicologa, psicoterapeuta per la gestione di percorsi con gli ospiti e per la supervisione dell’équipe educativa;

- Avvocati civilisti e penalisti;

- Mediatore dei con�itti e familiare.

Strumenti qualitàLa comunità è dotata di modelli di uso quotidiano, creati ad hoc per la struttura, inseriti nel sistema qualità di Polis. - Modello di presa in carico;

- Diario giornaliero;

- Diario signi�cativo dell’ospite;

- Verbale riunioni;

- Registro ingressi/uscite;

- Registro degli ospiti;

- Modello PEI individuale.

Standard di qualità La cooperativa Polis ha stabilito di misu-rare le sue prestazioni sulla qualità del servizio attraverso una serie di indicato-ri, nello speci�co:

ReclamoÈ previsto, anche al �ne di monitorare la qualità del servizio erogato, che i Servizi invianti ed i familiari, qualora presenti e coinvolti nel progetto di collocamento dell’ospite, possano esercitare il proprio diritto a segnalare un problema/disser-vizio. Nel più breve tempo possibile dalla data del presunto disservizio si può:

- Organizzare un colloquio con il coordinatore della comunità;

- Fare una segnalazione telefonica al numero 0755055945 o direttamente al coordinatore della comunità, inviare un fax al numero 0755156018 o una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected];

- Compilare l’apposito modello a disposizione in comunità e negli u�ci della cooperativa (Mod 26 Rilevazione non conformità, Mod 26/a Reclamo).

Gestione del reclamo

Ogni qualvolta la Cooperativa riceva un reclamo, il coordinatore valuta la segnala-zione, fornisce le informazioni e le deluci-dazioni del caso. Se il reclamo risulta ammissibile e pertinente, la cooperativa provvede a gestire il reclamo attuando una procedura che prevede:Esatta identi�cazione del problema riscontrato;Valutazione del problema;De�nizione del trattamento da attuare al �ne di risolverlo; Identi�cazione dei soggetti da coinvolge-re nella risoluzione del problema;Attuazione della risoluzione;Veri�ca dell’e�cacia dell’azione corretti-va.Il coordinatore con la collaborazione del responsabile qualità, analizza la “Non conformità” riscontrata a seguito del reclamo e valuta la necessità di program-mare azioni correttive/preventive gene-rali da sottoporre all’approvazione della Direzione per evitare il ripetersi del disservizio. Il soggetto che presenta il reclamo, ha diritto a ricevere una risposta entro due settimane.

- Scadenza della misura cautelare;

- Termine del periodo di Messa alla Prova concesso dal Tribunale per i Minorenni;

- Aggravamento della situazione penale con collocamento in Istituto Penale Minorile o spostamento in altra comuni-tà.

In tutti i casi nei quali il Servizio inviante lo ritenga opportuno, la comunità garantisce un periodo concordato con gli stessi, di “accompagnamento post-dimissione”, durante il quale gli educatori referenti si rendono disponi-bili a seguire l’ospite dimesso nel nuovo contesto di vita.

AREA STANDARDINDICATORE

1. Stesura e veri�ca annuale del PEI

2. Rilevazione del grado di soddisfazione del cliente

3. Attivazione dei Contatti Di Rete

100 %

> 90% dei Servizi/A.G. compe-tenti

1 evento all’anno presso il Servizio - 1 contatto/progetto  almeno 80% degli utenti

UTE

NZA

RISO

RSE

UM

AN

E

1. Operatori impegnati con almeno 3 anni di esperienza nel settore minori

2. Turnover operatori

3. Realizzazione incontri formativi interni

> 80%

< 10%

2 all’anno presenza del 75% degli operatori

SERV

IZIO

1. Tempi di risposta alla richiesta di valutazione da parte dei servizi invianti per collocamenti ex art. 403 c.c.

2. Tempi di risposta per inserimento programmato, non in emergenza

3. Aggravamento della misura per ragazzi collocati con procedi-mento penale

Immediato

Max. 48 h

< 10%

12

disabili. La comunità è anche dotata di una dispensa con congelatore il cui accesso agli ospiti è consentito solo previa autorizzazione degli educatori in turno. Vi sono inoltre due stanze, non accessibili agli ospiti, attrezzate per la custodia in sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari.

Gli spazi comuni sono:

- Un salone – soggiorno con tv

- Una Cucina

- Una Sala da pranzo

Un ampio giardino esterno con orto e alberi da frutto

Gli educatori hanno inoltre a disposizio-ne un u�cio che può fungere anche da sala riunioni dotato di connessione internet, computer e fax/fotocopiatrice. Lo stesso spazio viene utilizzato per i colloqui individuali con gli ospiti.

Page 13: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

Chi siamo La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale organizzata per accogliere dieci mino-renni o giovani adulti di ambo i sessi, con un’età massima di 21 anni.La struttura ha 2 posti letto disponibili per l’accoglienza in emergenza o per l’accoglienza dei fratelli/sorelle. È previ-sta anche la possibilità di accogliere un massimo di due ospiti con certi�cazione di disabilità (Legge 104), purché in possesso di autonomie motorie totali e di un buon grado di autonomie persona-li. La struttura si propone, come obbietti-vo primario, il recupero e la tutela di ragazzi provenienti da varie situazioni di disagio familiare o sociale, al �ne di creare un progetto educativo individuale con obiettivi da perseguire condivisi, non solo dal minore, ma anche dalla famiglia (laddove possibile) e dal Servi-zio Inviante.

Ragazzi accolti

La tipologia contempla, perciò, vari tipi utenza, tra cui:

- minori provenienti da un ambiente familiare inadeguato e sottoposti ad un provvedimento di natura civile;

- minori vittime di abusi e/o violenze;

- minori sottoposti ad un procedimento penale (collocamento in misura cautela-

re, messa alla prova, ecc.);

- minori provenienti da altre Comunità;

- minori con certi�cazione di disabilità che contempli lievi ritardi cognitivi e/o psicologici (dislessia, de�cit cognitivo, ecc.);

- giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 21 anni sottoposti a procedimenti penali;

- giovani adulti in età compresa tra i 18 e i 21 anni collocati a fronte di procedi-mento amministrativo.

Obiettivi del ServizioL’impostazione generale della Comunità è orientata:

- alla valorizzazione delle potenzialità positive di ciascun ospite;

- all’acquisizione di spazi di autonomia da gestire con senso di responsabilità individuale;

- all’ampliamento della capacità di gesti-re relazioni positive;

- alla realizzazione di un’integrazione positiva fra la comunità e le risorse del territorio.

- alla lettura e rielaborazione del reato commesso, �nalizzata anche ad un percorso di riconciliazione e riparazione.

La strutturaLa struttura è costituita da una villa adibita a civile abitazione disposta su tre livelli e circondata da un grande parco recintato.Sono a disposizione dell’utenza n. 6 stanze da letto, una delle quali è riserva-ta alle accoglienze in emergenza. Per ogni due stanze c’è a disposizione un bagno. Tale suddivisione degli spazi permette di tenere separati maschi e femmine negli orari notturni. Gli educa-tori che svolgono il turno di notte hanno a disposizione una stanza e un bagno propri. E’ presente, inoltre, un servizio igienico totalmente attrezzato per i

L’equipe

L’equipe educativa è composta da:

- Un coordinatore responsabile;

- 8 educatori;

- Personale ausiliario addetto alle pulizie, alla preparazione pasti e agli acquisti.

Il coordinatore responsabile si occupa di tenere i rapporti con i Servizi Invianti in relazione a tutto il percorso educativo dell'ospite, dall'inserimento alla sua dimissione. Presiede le riunioni di equipe, coordina il gruppo degli educa-tori e garantisce la corretta formulazione dei P.E.I. e lo svolgimento di tutte le procedure organizzative della comunità. Inoltre, comunica semestralmente alla Procura presso il Tribunale per i Mino-renni i nominativi degli ospiti accolti. Al coordinatore responsabile è in�ne a�data l'organizzazione e la gestione delle riunioni di setting con gli ospiti e di eventuali colloqui individuali.Gli educatori sono presenti in struttura h 24, mentre il coordinatore responsabile, oltre alle presenze in comunità, garanti-sce la reperibilità h 24 in caso di colloca-menti d’urgenza o emergenze varie. In alcune fasce orarie è prevista la presenza di due o più educatori in relazione alla presenza “�sica” degli ospiti e alle attività individuali o di gruppo da svolgere. Il personale ausiliario è presente principal-

mente nelle ore mattutine e svolge anche funzione di controllo della cura e dell’igiene degli ospiti in relazione ai loro spazi privati (camere e bagni), sui quali riferisce all’equipe educativa.

Il personale lavora secondo una turna-zione/piano di lavoro mensile redatto con minimo 15 giorni di anticipo rispetto al mese di riferimento. La turnazione è così strutturata:

- Turno mattutino: due educatori e un’ausiliaria

- Turno pomeridiano: due o tre educa-tori

- Turno notturno: un educatore, con compresenza di un secondo educatore in caso di collocamenti, emergenze o esigenze particolari.

Si precisa, inoltre, che uno degli educa-tori in turno il pomeriggio garantisce una �essibilità oraria per venire incontro alle esigenze degli ospiti. La gestione della comunità prevede che l’educatore che usufruisce di un secondo giorno di riposo oltre quelli previsti dal contratto collettivo nazionale (smonto e riposo) si renda disponibile per accompagnamen-ti, sostituzioni e altre necessità. Così facendo, ogni giorno si può contare sulla Reperibilità di un membro dell’équipe. La reperibilità viene inserita nella turna-zione degli educatori.

Modalità di inserimentoL'inserimento di un ospite viene propo-sto al coordinatore dal Servizio Inviante o dall'Autorità Giudiziaria Competente. Dopo un primo contatto telefonico viene inviata al coordinatore una relazione sul minore per il quale è proposto il collocamento. Tale relazione viene inoltra all'indirizzo mail della comunità, poi il coordinatore la trasmet-te a ciascun educatore a�nché tutta l'equipe ne prenda visione. Entro due giorni dalla ricezione si procede alla convocazione di una riunione di equipe per discutere l'opportunità di procedere al collocamento. Si precisa che la decisione di accogliere il minore non è vincolata solo alla disponibilità di posti letto. Si tiene in particolar modo conto dei seguenti criteri:

- il numero di ospiti di sesso maschile e femminile deve essere il più equilibra-to possibile;

- gli ospiti con misure cautelari non possono costituire più del 30% dell'in-tero gruppo di ospiti;

- il numero massimo di ospiti con certi�cato di disabilità è di due e vengono inseriti solo se la loro presen-za è compatibile con le attività che si svolgono all'interno della comunità stessa;

- le caratteristiche del ragazzo devono essere compatibili con quelle degli ospiti già presenti in struttura;

- il minore in oggetto non deve presen-tare situazioni di dipendenza da sostanze psicotrope o alcool.

In caso di approvazione del colloca-mento da parte dell'equipe il coordina-tore comunica in maniera u�ciale all'inviante la disponibilità ad ospitare il minore e si procede a de�nire le modalità e i tempi della presa in carico del nuovo ospite.

Presa In caricoAl momento dell'ingresso in comunità il servizio Inviante compila un apposito modello facente parte del sistema Quali-tà della Cooperativa Polis denominato “Presa in carico utente”, nel quale vengo-no riportati i dati sensibili, la costituzio-ne e i rapporti con la rete parentale, le informazioni mediche e le eventuali limitazioni imposte dal servizio inviante (uscite, utilizzo di internet e cellulari, gestione del denaro ecc.). L'ospite viene informato delle regole della comunità attraverso la condivisione con il coordi-natore e l'educatore presente del regola-mento interno della comunità, che lo stesso è tenuto a �rmare. La prassi di ogni nuovo inserimento è che, indipen-dentemente dalle limitazioni imposte dal servizio o dal provvedimento giudi-ziario, nei primi 30 giorni non è consenti-to all'ospite l'utilizzo di cellulari e connessioni ad internet.

Nell'arco della prima settimana, in virtù di una prima conoscenza dell'ospite e delle informazioni fornite dai servizi, vengono individuati i due educatori che diventeranno i referenti del nuovo ospite (due educatori o un educatore e il coordinatore responsabile). Tali �gure si occupano di:

- Compilare la scheda di osservazione che si divide in tre macro-aree (“autono-mie”, “rapporto con sé e con gli altri” e

“percorsi e rapporto con l'esterno”). L'osservazione dura in media 20 giorni;

- Redigere, in collaborazione con il coordinatore responsabile, il P.E.I. in relazione a quanto emerso dall'osserva-zione e alle richieste espresse dall'ospite;

- Gestire colloqui individuali con l'ospite per monitorare il suo stato d'animo e di salute;

- E�ettuare, congiuntamente al coordi-natore, le veri�che sull’andamento del progetto educativo individuale con il Servizio inviante/a�datario;

- Supportare l’ospite nel disbrigo di pratiche amministrative, sanitarie, etc..;

- Accompagnare l’ospite, congiunta-mente al coordinatore, agli “appunta-menti” con assistenti sociali e/o autorità giudiziarie.

Modalità di dimissioneGli ospiti vengono dimessi, concorde-mente con il Servizio inviante o l’ Autori-tà giudiziaria competente, previa emissione di un decreto da parte del Tribunale per i Minorenni territorialmen-te competente per:

1. Raggiungimento di tutti gli obiettivi presenti nel PEI e conseguente possibi-lità di vita autonoma;

2. Reinserimento nella famiglia di origi-ne;

3. Inserimento in una famiglia a�data-ria o adottiva;

4. Richiesta di allontanamento dalla comunità per incompatibilità con gli altri ospiti;

5. Richiesta di allontanamento dalla comunità per atteggiamenti fortemen-te negativi e incompatibili con la vita comunitaria (aggressioni, utilizzo reiterato di sostanze, non rispetto delle regole, etc..).

Nel caso di ragazzi collocati a fronte di un procedimento penale, fatti salvi i casi in cui le dimissioni avvengono su richie-sta della nostra comunità per i motivi di cui ai punti 4 e 5, le dimissioni avvengo-no per:

La retta giornaliera è totalmente a carico dei comuni di residenza dei ragazzi collocati nel caso di collocamento a fronte di procedimento di natura civile, amministrativa e nel caso di pronte accoglienza (ex art. 403 c.c.). Nei casi di minori o neo maggiorenni collocati con procedimento penale, la retta è a carico del Ministero della Giustizia.

La retta comprende:1. assistenza educativa mediante il personale quali�cato impiegato;

2. ospitalità di natura alberghiera (vitto e alloggio);

3. abbigliamento;

4. prodotti per l’igiene e la cura della persona;

5. frequenza scolastica (tasse di ammis-sione a scuole ed istituti pubblici, trasporti, materiale didattico, libri di testo, gite, ...);

6. gestione del tempo libero degli ospiti (trasporto, iscrizione ad attività sportive);

7. almeno un soggiorno all’anno in località che verranno de�nite di volta in volta, durante il periodo di chiusura estiva delle scuole;

8. spese per consulenze di professioni-sti esterni alla cooperativa;

9. spese per la supervisione delle attivi-tà della struttura;

10. utenze varie;

11. eventuali danni arrecati alla strut-tura dall’ospite.

In base al tipo di collocamento ed in accordo con il Servizio o l’A.G. compe-tente, viene decisa la possibilità per i minori accolti di tenere con sé ed utiliz-zare liberamente (fatti salvi i primi 30 giorni di collocamento), apparecchi telefonici, tablet, computer, etc. Nel caso in cui tali apparecchi non possano essere utilizzati dagli ospiti, vengono custoditi all’interno di una cassaforte e viene �rmata dall’ospite e dall’educatore la lista degli oggetti presi in custodia dalla comunità. Nel caso in cui, durante il collocamento, l’ospite entri in posses-so di apparecchi e oggetti di valore, è

necessario che mostri lo scontrino dell’avvenuto acquisto o che un genito-re dichiari la provenienza dell’oggetto.Non è consentito agli ospiti tenere con sé oggetti di particolare valore, né somme cospicue di denaro. Nel caso in cui familiari, avvocati o altre persone autorizzate inviino o portino denaro agli ospiti, questo viene registrato in un apposito modello e messo in cassaforte. Vengono poi date agli ospiti piccole somme che loro dichiarano di avere ricevuto, apponendo la �rma sul model-lo di cui sopra.

La comunità deve rappresentare un luogo di vita temporaneo e, nei limiti del possibile, aperto all’esterno. La comunità è in rete con realtà del territorio quali:

- Associazioni sportive;

- Palestre;

- Strutture residenziali presenti nello stesso territorio;

- Coop. di tipo B;

- Scuole di vari ordini e gradi;

- Agenzie di formazione;

- Scuole di formazione professionale;

- Aziende ed imprese private per inseri-menti lavorativi e borse lavoro;

La comunità, per la realizzazione dei singoli progetti individuali degli ospiti, collabora costantemente con i Servizi e le autorità giudiziarie presenti sul territorio sede della comunità e nei territori di provenienza dei ragazzi accol-ti, quali:- Tribunali per i Minorenni;

- Centro Giustizia Minorile (CGM);

- Ministero della Giustizia;

- U�cio Servizio Sociale per i Minoren-ni (USSM);

- Servizi Sociali dei vari territori di provenienza dei minori;

- Centro Salute Mentale (CSM) di Pescara;

- CSM dei vari territori di provenienza dei minori;

- Ser.T. di Pescara e di altri territori.

Figure esterne che colla-borano con la comunitàLa nostra comunità si avvale della collaborazione costante di �gure ester-ne all’èquipe educativa, ma operanti all’interno della Soc. Coop. Sociale Polis:

- Psicologa, psicoterapeuta per la gestione di percorsi con gli ospiti e per la supervisione dell’équipe educativa;

- Avvocati civilisti e penalisti;

- Mediatore dei con�itti e familiare.

Strumenti qualitàLa comunità è dotata di modelli di uso quotidiano, creati ad hoc per la struttura, inseriti nel sistema qualità di Polis. - Modello di presa in carico;

- Diario giornaliero;

- Diario signi�cativo dell’ospite;

- Verbale riunioni;

- Registro ingressi/uscite;

- Registro degli ospiti;

- Modello PEI individuale.

Standard di qualità La cooperativa Polis ha stabilito di misu-rare le sue prestazioni sulla qualità del servizio attraverso una serie di indicato-ri, nello speci�co:

ReclamoÈ previsto, anche al �ne di monitorare la qualità del servizio erogato, che i Servizi invianti ed i familiari, qualora presenti e coinvolti nel progetto di collocamento dell’ospite, possano esercitare il proprio diritto a segnalare un problema/disser-vizio. Nel più breve tempo possibile dalla data del presunto disservizio si può:

- Organizzare un colloquio con il coordinatore della comunità;

- Fare una segnalazione telefonica al numero 0755055945 o direttamente al coordinatore della comunità, inviare un fax al numero 0755156018 o una mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected];

- Compilare l’apposito modello a disposizione in comunità e negli u�ci della cooperativa (Mod 26 Rilevazione non conformità, Mod 26/a Reclamo).

Gestione del reclamo

Ogni qualvolta la Cooperativa riceva un reclamo, il coordinatore valuta la segnala-zione, fornisce le informazioni e le deluci-dazioni del caso. Se il reclamo risulta ammissibile e pertinente, la cooperativa provvede a gestire il reclamo attuando una procedura che prevede:Esatta identi�cazione del problema riscontrato;Valutazione del problema;De�nizione del trattamento da attuare al �ne di risolverlo; Identi�cazione dei soggetti da coinvolge-re nella risoluzione del problema;Attuazione della risoluzione;Veri�ca dell’e�cacia dell’azione corretti-va.Il coordinatore con la collaborazione del responsabile qualità, analizza la “Non conformità” riscontrata a seguito del reclamo e valuta la necessità di program-mare azioni correttive/preventive gene-rali da sottoporre all’approvazione della Direzione per evitare il ripetersi del disservizio. Il soggetto che presenta il reclamo, ha diritto a ricevere una risposta entro due settimane.

- Scadenza della misura cautelare;

- Termine del periodo di Messa alla Prova concesso dal Tribunale per i Minorenni;

- Aggravamento della situazione penale con collocamento in Istituto Penale Minorile o spostamento in altra comuni-tà.

In tutti i casi nei quali il Servizio inviante lo ritenga opportuno, la comunità garantisce un periodo concordato con gli stessi, di “accompagnamento post-dimissione”, durante il quale gli educatori referenti si rendono disponi-bili a seguire l’ospite dimesso nel nuovo contesto di vita.

13

disabili. La comunità è anche dotata di una dispensa con congelatore il cui accesso agli ospiti è consentito solo previa autorizzazione degli educatori in turno. Vi sono inoltre due stanze, non accessibili agli ospiti, attrezzate per la custodia in sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari.

Gli spazi comuni sono:

- Un salone – soggiorno con tv

- Una Cucina

- Una Sala da pranzo

Un ampio giardino esterno con orto e alberi da frutto

Gli educatori hanno inoltre a disposizio-ne un u�cio che può fungere anche da sala riunioni dotato di connessione internet, computer e fax/fotocopiatrice. Lo stesso spazio viene utilizzato per i colloqui individuali con gli ospiti.

Page 14: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

Viale Leopoldo Muzii 18, PescaraTelefono +39 085 37 51 56Fax +39 085 91 12 167www.polisumbria.it Orario di apertura Dal Lunedì al Venerdì  9.00 -13.30 / 14.30-18.00

14

Comunità educativa “I Girasoli”Spoltore - PescaraTelefono/fax.: +39 085 41 31 44E mail: [email protected]: +39 348 022 05 55

Page 15: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

15

Page 16: Chi siamo - Polis Società Cooperativa Sociale · La comunità socio-educativa “I Girasoli” è una struttura a carattere residenziale ... tra cui: - minori provenienti da un ambiente

Carta del Servizio Comunità per minori “I Girasoli”

Spoltore (PE)Rev. 00 del 10/09/2014


Recommended