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CHIAMATI ALLA GLORIA - pweb.org file2 Camminiamo INSIEME Anno V, n° 6 - Novembre - Dicembre 2013...

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Camminiamo INSIEME 8 Anno V, n° 6 - Novembre - Dicembre 2013 Tesseramento 2014 Il parroco ai fedeli F igli carissimi, tante volte penso alla santità, a come essa scaturisca dal Battesimo qua- le dono di Dio e ci sia affidata come responsabilità da portare a maturazione. La santità, allora è un cammino che ci accomu- na. Diceva sant’ Agostino: “Per voi sono vescovo, con voi sono cristiano” . Con ciò, egli voleva esprimere tale condivisione di percorso dentro l’esperienza della Chiesa. Ma il cammino della santità esige delle risposte decise, con- crete, serie, fedeli. Decise: non possiamo segui- re le mode del momento, non possiamo infervorarci e poi, di fronte a qualche difficoltà, ar- renderci, cambiare, girovagare alla ricerca dell’esperienza più adatta a noi. L’opzione fonda- mentale per la fede che porta alla santità è una decisione ferma. Concrete: perché non si può credere a parole e non si può essere santi solo con le buone intenzioni, ma bisogna farlo con i fatti e nella verità, cioè secon- do gli insegnamenti della parola di Dio. Allora credere significa “agire da santi” , “fare quello che fanno i santi” , “impegnarsi ad es- sere santi” . Serie: la serietà della proposta di Dio deve trovare altrettanta serietà da parte nostra nel ri- spondere. La santità non è un gioco che quando uno si stufa va bene lo stesso. La santità è una cosa seria! Fedeli : alla risposta di fede del credente deve seguire il suo im- pegno ogni giorno a superare le difficoltà che Satana pone sul cammino. La santità, certo, non consiste nel fare cose straordi- narie ma nel lasciare agire Dio. (continua a pag. 6) Il cammino della santità Anno V, n° 6 - Novembre - Dicembre 2013 Pro-Manuscripto - Stampato in proprio (Non in vendita) CHIAMATI ALLA GLORIA Parrocchia Matrice Santa Maria Maggiore Piazza San Franco, 1 66023 FRANCAVILLA AL MARE (CH) tel e fax: 085 817338 - netfax: 178 222 9768 web: http://www.santamariamaggiore.net e-mail: [email protected] Il parroco don Rocco D’Orazio è disponibile al numero: 338 485 3607 e-mail: [email protected] - [email protected] Oratorio san Franco 2 Ostensorio dell’Assunta 3 Il “Pronto soccorso studentesco” a sostenere lo studio Il divino nell’arte: conferenza di mons. Bruno Forte Tradizioni p o p olari 7 Il 9 dicembre Immacolata Concezione e indulgenza plenaria C on la prima domenica di Avvento ha inizio l’anno liturgico, “anno di grazia” nel quale la Chiesa, lungo il suo pellegrinaggio terrestre, speri- menta l’amore fedele e misericor- dioso del Padre. Dio, infatti, nella sua divina condiscendenza, si china verso la Chiesa per nutrirla con il do- no nella Parola e dei Sacramenti, la unisce al Figlio suo nella fede e nella carità, la trasfigura “di glo- ria in gloria” nell’immagine del Si- gnore, innalzandola così a parte- cipare del suo regno e della sua stessa gloria (cfr. Os 11,4; 1Cor 3,18; 1Tes 2,12). Tra le “stagioni della salvezza” che Dio ci dona, l’Avvento è la prima: da essa prende le mosse il cammino di fede della comunità. L’Avvento, proprio perché “mi- stero liturgico”, non è una retro- spettiva artificiosa o nostalgica di fatti o di personaggi del passato. Noi non ci mettiamo al posto dei nostri “Padri nella fede”, qua- si facendo finta che il Messia non sia già venuto. E neppure è un vago sogno di avvenimenti futuri di cui non co- nosciamo né il giorno né l’ora. Per noi l’Avvento è un tempo di reale salvezza. (continua a pag. 5) L unedì 2 dicem- bre prossimo, in occasione della festa liturgica di san Franco, pa- trono della città di Francavilla al Mare, si chiudono le cele- brazioni del VI Centenario dell’Ostensorio dell’Assunta di Nicola da Guardiagrele. Al mattino, dalle ore 9.30, con gli studenti delle scuole medie e superiori francaville- si, l’arcivescovo mons. Forte celebrerà la Messa solenne. (continua a pag. 3) Il 2 dicembre Si chiude il Centenario Il significato e il valore del tempo d’Avvento Il Signore viene
Transcript

Camminiamo INSIEME

8 Anno V, n° 6 - Novembre - Dicembre 2013 Tesseramento 2014

Il parroco ai fedeli

F igli carissimi,tante volte penso alla santità, a come essa

scaturisca dal Battesimo qua-le dono di Dio e ci sia affidata come responsabilità da portare a maturazione. La santità, allora è un cammino che ci accomu-na. Diceva sant’Agostino: “Per voi sono vescovo, con voi sono cristiano”. Con ciò, egli voleva esprimere tale condivisione di percorso dentro l’esperienza della Chiesa.

Ma il cammino della santità esige delle risposte decise, con-crete, serie, fedeli.

Decise: non possiamo segui-re le mode del momento, non possiamo infervorarci e poi, di fronte a qualche difficoltà, ar-renderci, cambiare, girovagare alla ricerca dell’esperienza più adatta a noi. L’opzione fonda-mentale per la fede che porta alla santità è una decisione ferma.

Concrete: perché non si può credere a parole e non si può essere santi solo con le buone intenzioni, ma bisogna farlo con i fatti e nella verità, cioè secon-do gli insegnamenti della parola di Dio. Allora credere significa “agire da santi”, “fare quello che fanno i santi”, “impegnarsi ad es-sere santi”.

Serie: la serietà della proposta di Dio deve trovare altrettanta serietà da parte nostra nel ri-spondere. La santità non è un gioco che quando uno si stufa va bene lo stesso. La santità è una cosa seria!

Fedeli: alla risposta di fede del credente deve seguire il suo im-pegno ogni giorno a superare le difficoltà che Satana pone sul cammino. La santità, certo, non consiste nel fare cose straordi-narie ma nel lasciare agire Dio.

(continua a pag. 6)

Il camminodella santità

Anno V, n° 6 - Novembre - Dicembre 2013 Pro-Manuscripto - Stampato in proprio (Non in vendita)

CHIAMATI ALLA GLORIA

Parrocchia Matrice Santa Maria MaggiorePiazza San Franco, 1

66023 FRANCAVILLA AL MARE (CH)

tel e fax: 085 817338 - netfax: 178 222 9768web: http://www.santamariamaggiore.net

e-mail: [email protected]

Il parroco don Rocco D’Orazioè disponibile al numero: 338 485 3607

e-mail: [email protected] - [email protected]

Oratorio san Franco 2 Ostensorio dell’Assunta 3Il “Prontosoccorsostudentesco”a sostenerelo studio

Il divinonell’arte:conferenzadi mons.Bruno Forte

Tradizioni popolari 7Il 9 dicembreImmacolataConcezionee indulgenzaplenaria

C on la prima domenica di Avvento ha inizio l’anno liturgico, “anno di grazia”

nel quale la Chiesa, lungo il suo pellegrinaggio terrestre, speri-menta l’amore fedele e misericor-dioso del Padre.

Dio, infatti, nella sua divina condiscendenza, si china verso la Chiesa per nutrirla con il do-no nella Parola e dei Sacramenti, la unisce al Figlio suo nella fede e nella carità, la trasfigura “di glo-ria in gloria” nell’immagine del Si-gnore, innalzandola così a parte-cipare del suo regno e della sua stessa gloria (cfr. Os 11,4; 1Cor 3,18; 1Tes 2,12).

Tra le “stagioni della salvezza” che Dio ci dona, l’Avvento è la prima: da essa prende le mosse il cammino di fede della comunità.

L’Avvento, proprio perché “mi-stero liturgico”, non è una retro-spettiva artificiosa o nostalgica di fatti o di personaggi del passato.

Noi non ci mettiamo al posto dei nostri “Padri nella fede”, qua-si facendo finta che il Messia non sia già venuto.

E neppure è un vago sogno di avvenimenti futuri di cui non co-nosciamo né il giorno né l’ora. Per noi l’Avvento è un tempo di reale salvezza.

(continua a pag. 5)

L unedì 2 dicem-bre prossimo, in occasione

della festa liturgica di san Franco, pa-trono della città di Francavilla al Mare, si chiudono le cele-brazioni del VI Centenario dell’Ostensorio dell’Assunta di Nicola da Guardiagrele.

Al mattino, dalle ore 9.30, con gli studenti delle scuole medie e superiori francaville-si, l’arcivescovo mons. Forte celebrerà la Messa solenne.

(continua a pag. 3)

Il 2 dicembre✎

Si chiude ilCentenario

Il significato e il valore del tempo d’Avvento

Il Signore viene

2 Camminiamo INSIEME

Anno V, n° 6 - Novembre - Dicembre 2013 Oratorio san Franco

Domenica 3 novembre, alle ore 18.00, sarà ce-lebrata una santa Messa in suffragio di tutti i defunti amici dell’oratorio, in ringraziamento anche per le of-ferte che sono state devolute all’oratorio in occasio-ne della loro scomparsa. Gesti nobili e fatti col cuore, che fanno trasparire tanto amore per la propria Chie-sa. Anche in questa sede vogliamo ringraziare le tan-te famiglie che ci hanno sostenuto, certi che i fede-li defunti, accompagnati dalla preghiera e dalle opere di carità, saranno accolti nel regno dei cieli.

Domenica 10 novembre ricordiamo i ragazzi e giovani defunti della città di Francavilla al Mare. Alle ore 16.00, la dott.ssa Bassanetti, fondatrice dell’as-sociazione “Figli in cielo” che accompagna le famiglie colpite dalla morte di un figlio, offrirà una testimonian-za sul ministero della consolazione; alle ore 18.00, celebriamo una santa Messa in suffragio. Al termine, fiaccolata verso piazza Sirena, lancio di lanterne e preghiera conclusiva.

La sera del 2 dicembre, festa liturgica del San-to patrono, alle ore 21.00, i ragazzi dell’oratorio san Franco presenteranno un recital sulla vita del San-to, così come hanno fanno anche l’anno scorso. Il coro eseguirà alcuni pezzi del repertorio di Frisina per legare le scene mimate da attori in erba. Un ap-propriato commento costituito da brani tratti dai Padri della Chiesa e dalla biografia del Santo faranno da fi-lo conduttore. La scena finale, che racconterà la mor-te del Santo, sarà arricchita da una coreografia dei ragazzi, a significare l’azione degli Angeli che hanno portato in cielo l’anima di Franco. Invitiamo tutti a par-tecipare e a coinvolgersi in questa emozionante rie-vocazione della vita del nostro san Franco.

Nelle ore in cui l’oratorio è aperto per le lezioni di doposcuola, è possibile studiare o leggere nella Bi-blioteca “Vincenzo Spaccapietra” all’interno delle no-stre strutture, potendo anche usufruire della rete wi-fi per la navigazione in internet. Questi gli orari di apertura al pubblico: lunedì, dalle ore 15.30 alle ore 17.30; il martedì, dalle ore 15.30 alle ore 19.30.

■ MESSA DI SUFFRAGIOIl 3 novembre preghiamo per gli “amici del cielo” dell’oratorio

■ FESTA DI SAN FRANCOIl 2 dicembre riedizione delrecital sulla vita del Patrono

■ GIOVANI DEFUNTILa comunità cristiana vive ilministero della consolazione

■ APERTURA BIBLIOTECASi può leggere e studiare neipomeriggi di lunedì e martedì

Il 4 novembre torna il Pronto soccorso studentesco

Sostenere lo studioOratorio... in breve

I l progetto di sostegno allo studio “Pronto Soc-corso Studentesco”, vo-

luto dall’oratorio san Fran-co e dall’associazione “Gli amici di Marco Lorito” in collaborazione con gli Istitu-ti Comprensivi “Filippo Ma-sci” e “Francesco Paolo Mi-chetti” e con il Liceo Scien-tifico “Alessandro Volta”, ri-parte da lunedì 4 novem-bre, per bambini di Scuola Primaria e ragazzi e giovani di Scuola Secondaria di Pri-mo e Secondo Grado.

Per usufruire del servizio di doposcuola dell’oratorio san Franco, bisogna iscri-versi a ogni singola lezio-ne utilizzando il form nelle pagine “Iscrizione lezioni” del sito www.oratoriosan-franco.net. Le iscrizioni do-vranno pervenire entro le ore 21.00 del giorno prece-dente la lezione richiesta.

Per i ragazzi che non so-no tesserati all’oratorio san Franco, è necessario versa-re solo alla prima lezione € 25,00 (€ venticinque/00), mentre per i ragazzi tesse-

rati è necessario versare so-lo alla prima lezione € 15,00 (€ quindici/00).

Quest’unico versamento dà la possibilità di parteci-pare a tutte le lezioni di do-poscuola dell’a. s. 2013/2014.

Il versamento andrà ef-fettuato tramite i canali te-lematici del sito alla pagi-na “Pagamenti online” op-pure tramite Conto Corren-te Postale n. 15578669 in-testato a Parrocchia Santa Maria Maggiore, specifican-do la causale “Oratorio san Franco: iscrizione dopo-scuola a. s. 2013/2014”.

Per il versamento, utilizza-re il bollettino postale preim-postato, scaricabile dalla pa-gina “Download” del sito.

Prima di recarsi in orato-rio per la lezione richiesta, consultare sempre la pagi-na “Avvisi e comunicati” del sito per essere aggiorna-ti su eventuali imprevisti.

Per info contattare la co-ordinatrice del doposcuola, sig.ra Monica Andreolli, al num. 327/4526015.

Riportiamo di seguito l’e-lenco di insegnanti, materie e orario delle lezioni (in conti-nuo aggiornamento sul sito):

L’ALBO DI FAMIGLIA

Sostieni il tuo oratorio!Ccp n. 15578669 intestato a

Parrocchia Santa Maria MaggioreCausale: Oratorio san Franco

Grazie:alla famiglia Galas-

so per le offerte perve-nute in occasione della scomparsa della con-giunta Silvana Galasso;

alla famiglia Rapi-no per le offerte pervenute in occasio-ne della scomparsa del congiunto Nico-la Rapino.

GIORNO ORARIO MATERIA DOCENTE

SCUOLA PRIMARIA (ELEMENTARE)

Lunedì 15.30-17.30 Tutte Annamaria D’Orazio

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (MEDIE)

Lunedì 15.30-17.30Inglese Antonio Cipriani

Matematica e Scienze Franca Lorito

Martedì15.30-17.30

Lettere Marisa Antonini

Inglese Antonio Cipriani

17.30-19.30 Inglese Francesca Oliva

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO (SUPERIORI)

Lunedì 15.30-17.30

Inglese Antonio Cipriani

Matematica Emilia Galasso

Lettere, Latino e Filosofia Giuseppe Ulacco

Economia Aziendale Giuseppina Quintili

Martedì

15.30-17.30

Matematica Katia Biagini

Matematica Anita D’Alessandro

Chimica Rocco Morgia

Inglese Antonio Cipriani

17.30-19.30

Lettere, Latino e Greco Camilla Benvenuto

Scienze, Biologia e Geografia Astronomica Vilma Giandomenico

Fisica Rocco Morgia

Diritto ed Economia Politica Isabella Antonucci

Inglese Francesca Oliva

ORIENTAMENTO / PREPARAZIONE PER TEST UNIVERSITARI

Martedì(Gennaio,febbraio emarzo 2014)

17.30-19.30FACOLTÀ

Tutte le facoltà universitarie di cui si chiede

7Camminiamo INSIEME

Anno V, n° 6 - Novembre - Dicembre 2013Tradizioni popolari

La festa di san Franco viene annunciata alle ore 12.00 del 1 dicembre con salve di bombe. Il giorno seguente, le stesse, alle ore 8.00, apro-no i festeggiamenti. Alle ore 8.30 la santa Mes-sa. Nel frattempo, la banda percorre le vie del quartiere.

Alle ore 9.30, nella chiesa parrocchiale, alcu-ni esperti parleranno dell’Ostensorio di Nicola da Guardiagrele agli gli studenti delle scuole del-la città. Per le ore 10.30 l’arcivescovo Forte cele-bra la santa Messa solenne con i sacerdoti delle città dove si venerano i confratelli di san Franco.

Nel pomeriggio, alle ore 16.30 parte il corteo dei donativi dalla chiesa degli Angeli Custodi. Alle ore 17.30 parroco e ministranti accolgono il corteo nella chiesa di sant’Antonio. Ci si dirige, quindi, verso la chiesa parrocchiale per la san-ta Messa alle ore 18.00. Durante la celebrazio-ne vengono consegnate le nuove tessere 2014 ai soci dell’oratorio.

A seguire, verso le ore 19.00 si snoderà la pro-cessione con l’effigie del Santo per le vie del pa-ese alto. Alle ore 19.30, poi, vengono incendiati i fuochi a mare.

La giornata si conclude alle ore 21.00, con il recital “San Franco, l’amico di Dio” a cura dei giovani dell’oratorio san Franco.

Il 13 dicembre si festeggia santa Lucia. Alle ore 12.00 del giorno precedente, salve di bombe an-nunciano i festeggiamenti.

Alle ore 8.00 del giorno 13 è prevista l’apertu-ra della festa con salve di bombe. Alle ore 8.30 la santa Messa. Intanto la banda percorre le vie della città.

Alle ore 10.30 e alle ore 18.00, poi, altre sante Messe. Alle ore 19.00 la processione con l’effi-gie di santa Lucia e la deposizione di un omag-gio floreale al monumento della Santa.

Il tradizionale ballo della pupa e l’estrazione dei numeri della tombola in piazza san Franco concludono la serata.

L a nostra fede è Gesù Cristo, Figlio di Dio, fatto uomo per la no-

stra salvezza.Da questa affermazione si

evince che il centro e il ver-tice del nostro credere, e quindi del nostro celebrare, è il mistero di Cristo.

Per questo, esiste una “gerarchia” di feste da cele-brare “privilegiatamente” ri-spetto ad altre, perché as-solutamente più significati-ve e centrali alla fede.

Centro di tutto l’anno litur-gico è il triduo pasquale del Signore morto, sepolto e ri-sorto. Parallelamente, il mi-stero dell’Incarnazione (Na-tale) annuncia l’evento sal-vifico della Pasqua.

Quindi, vi sono i tempi forti che preparano ai due grandi eventi (l’Avvento per il Nata-le e la Quaresima per la Pa-squa) e che dilatano la gioia nel tempo per una celebra-zione più piena del mistero (tempi di Natale, fino al Battesi-mo del Signore e della Pasqua fi-no alla solennità di Pentecoste).

Poi, hanno la precedenza le solennità del Signore. Quindi, le feste della Madonna e dei Santi.

Si capisce che in determinati giorni non è possibile celebrare la Madonna e i Santi, poiché Cri-sto ha la “precedenza”.

Quest’anno, l’8 dicembre ca-de di domenica. Sarebbe il gior-no in cui si festeggia l’Immacola-ta Concezione della Vergine.

Ma, per i motivi che ricordava-mo sopra, non si può celebrare Maria durante le domeniche di un Tempo forte. Così, la Chiesa chiede di celebrare la II domeni-ca di Avvento e di spostare la ce-

lebrazione mariana al giorno se-guente, il 9 dicembre.

E nella nostra comunità, alla solennità dell’Immacolata Con-cezione, è legata l’indulgenza plenaria della Mamma Nostra. Pertanto, lunedì 9 dicembre, presso la chiesa di sant’Antonio di Padova, nel pomeriggio dal-le ore 16.30, vi saranno dei sa-cerdoti disponibili ad ascoltare le confessioni dei fedeli.

Alle ore 18.00, poi, si celebra la Messa solenne al termine della quale, con il canto delle litanie e la preghiera alla Mamma Nostra, si ottiene l’indulgenza plenaria secondo le disposizioni date dal-la Penitenzieria apostolica della Santa Sede.

La chiesa, inoltre, sa-rà aperta dalle ore 8.00 del mattino fino alle 22.00 per lucrare personalmente tale indulgenza.

Non deve destare confu-sione o difficoltà lo sposta-mento della celebrazione dell’Immacolata Concezio-ne, da sempre festeggiata l’8 dicembre. Se pensiamo che i tempi di Avvento e Na-tale sono tipicamente ma-riani, comprendiamo come la Vergine Santa sia presen-te quale figura di riferimento in tutti i giorni che precedo-no e accompagnano il Nata-le del Signore.

La tradizione popolare, inoltre, ci rimanda ad usi an-tichi, legati per lo più ad an-cestrali culti pagani, qua-li l’accensione dei fuochi e altre pratiche simili. Non es-sendo parte della liturgia e della fede della Chiesa uni-versale e non costituendo bagaglio della grande Tradi-

zione ecclesiale, si possono svol-gere nei giorni stabiliti.

La celebrazione della Chie-sa, invece, lega Maria al miste-ro del suo Figlio. Concepita sen-za peccato per essere la Madre del Salvatore, Maria rappresenta la Chiesa santa nata dalla Croce del Signore.

Intimamente legata al mistero del Cristo, l’Immacolata è il se-gno dell’umanità nuova che Egli inaugura con la sua incarnazio-ne, morte e risurrezione.

Pertanto, viviamo le dimensio-ni spirituali dell’Avvento come at-tesa del ritorno del Signore, con-templazione del mistero dell’In-carnazione e apertura del cuore all’accoglienza di Lui.

■ SAN FRANCOIl 2 dicembre la festa del santomonaco patrono della città

■ SANTA LUCIALa tradizionale ricorrenza inonore della santa siracusana

feste dei Santi

P er prepararsi a vivere il Natale in ogni comu-nità parrocchiale si vi-

vono esperienze diverse. Tra queste, un po’ ovunque, si re-alizzano i presepi.

San Francesco ha proposto per la prima volta il presepe per aiutare i fedeli a “vedere” il mistero dell’incarnazione per capire l’amore di Dio fatto uomo per la nostra salvezza.

Come consuetudine, nelle nostre chiese intendiamo al-lestire le scene della natività. Si è in fase di riorganizzazio-ne per realizzare il presepe nella chiesa madre e in quel-la di sant’Antonio.

Quest’ultimo sarà inaugu-rato il 24 dicembre, nella Messa della vigilia delle ore 18.00. Quello della chiesa parrocchiale dopo la santa Messa nella Notte di Natale.

Le bellissime realizzazioni dello scorso anno sono la ga-ranzia che i nostri artisti ri-proporranno bellissimi pre-sepi.

Tutti coloro che intendono collaborare possono chiede-re al parroco che offrirà loro le indicazioni del caso.

A partire da giovedì 11 no-vembre, alle ore 18.30, inizia il nuovo biennio della scuola di formazione teologica per i catechisti. Si tratta di una scuola di base per catechisti e operatori pastorali. Le lezio-ni si tengono presso l’oratorio san Franco, dalle ore 18.30 alle ore 20.00 tutti i giovedì

secondo il calendario che sarà consegnato al primo incontro. Quest’anno saranno attivati i corsi di Nuo-vo Testamento, Morale ed Ecclesiologia.

Contemporaneamente, si tiene il corso di appro-fondimento per i catechisti che hanno già concluso il biennio teologico. In questo primo anno si tratterà la Teologia fondamentale e la Spiritualità. Di seguito si approfondirà la Trinitaria e la Sacramentaria. Infi-ne, la Patristica e la Teologia biblica.

Formazione permanenteper operatori pastorali

catechisti

Alla festa dell’Immacolata si lucra l’indulgenza plenaria

Il 9 dicembre a sant’Antonio

Si avvicina il Natale e la natività ci ricorda la bellezza del mistero

Il 24 dicembre si inaugurano i presepi

6 Camminiamo INSIEME

Anno V, n° 6 - Novembre - Dicembre 2013 Vita parrocchiale

Domenica 20 ottobre in tutto il mondo si è ce-lebrata la Giornata Missionaria Mondiale. “Sulle strade del mondo” è stato il tema di quest’anno. In questo giorno i fedeli di tutti i continenti sono chia-mati ad aprire il loro cuore alle esigenze spiritua-li della missione e ad impegnarsi con gesti concreti di solidarietà a sostegno di tutte le giovani Chiese. Vengono così sostenuti con le offerte della Giorna-ta, progetti per consolidare la Chiesa mediante l’a-iuto ai catechisti, ai seminari con la formazione del clero locale, e all’assistenza socio-sanitaria dell’in-fanzia. La nostra comunità ha raccolto € 750,00.

Venerdì 22 novembre, presso il salone parroc-chiale di sant’Alfonso, alle ore 21.00, le coppie che si preparano al matrimonio incontrano sacer-doti e animatori per un primo approccio al cammi-no di preparazione immediato. Per l’occasione, sa-ranno consegnati i programmi del corso.

Domenica 24 no-vembre celebriamo nella nostra parrocchia la 63.ma Giornata na-zionale del Ringrazia-mento per i prodotti della terra. Come ogni anno i vescovi italiani incaricati della pasto-rale sociale e del lavo-ro hanno preparato un interessante messag-

gio centrato sul mondo giovanile dal titolo: “Giovani protagonisti nell’agricoltura”.

Richiamando alla memoria l’icona di san Martino, il messaggio invita a “vivere la vita come un dono, facendo sgorgare la speranza laddove la speranza sembra non esserci”.

E richiama le costanti esortazioni di papa Fran-cesco: “Cari giovani: non lasciatevi rubare la spe-ranza! E chi ti ruba la speranza? Lo spirito del mon-do, le ricchezze, lo spirito della vanità, la superbia, lo spirito del benessere, che alla fine ti porta a di-ventare un niente nella vita”.

Il pensiero va anche ai giovani immigrati, che la-vorano nei campi, negli allevamenti, nella raccol-ta della frutta, a cui i presuli suggeriscono di fare di tutto per esprimere una professionalità crescente; agli imprenditori agricoli, invece, chiedono di cre-are le condizioni per un’inclusione e un’integrazio-ne graduale, senza sfruttamento, nel rispetto del-la dignità.

E indicano alcune strade: alimentare l’apprezza-mento per il lavoro della terra; snellire la burocra-zia; frenare lo spopolamento dei paesi di montagna investendo sulle comunicazioni stradali e telemati-che; educare alla condivisione poiché la fraternità è il fondamento e la via per la pace.

Lunedì 25 novembre, alle ore 20.30, presso la sede dell’oratorio, si terrà un incontro con alcuni re-sponsabili sanitari dell’Avis di Pescara. L’obiettivo è quello di sensibilizzare giovani e famiglie alla do-nazione di sangue, nonché a fugare tanti luoghi co-muni e leggende metropolitane circa questo tema. L’appuntamento intende preparare l’iniziativa di do-menica 8 dicembre, quando in piazza san Franco stazionerà il centro mobile per le donazioni (auto-emoteca). Chiunque volesse, può approfittare per compiere un gesto di grande solidarietà.

■ AL MATRIMONIOIl cammino di preparazione

■ PER LE MISSIONIFruttuosa raccolta di offerte

■ SOLIDARIETÀ E AVISUn incontro informativo

■ RINGRAZIAMENTOLa Giornata il 24 novembre

notizie breviDomenica 29 settembre pellegrinaggio parrocchiale a Pompei

Passeggiata napoletanaO rmai è un appunta-

mento fisso per la nostra comunità:

l’ultima domenica di set-tembre si tiene il tradizio-nale pellegrinaggio parroc-chiale alla Madonna del Ro-sario di Pompei. Così, do-menica 29, un gruppo di pellegrini, divisi in due pul-lman tra giovani e adulti, si è ritrovato di buon’ora – l’appuntamento era per le 5.10 del mattino – presso il Belvedere san Franco pron-ti a partire alla volta della città campana.

Il viaggio di andata è stato tranquillo. Sui pullman so-no stati pregati l’ufficio del-le letture e le lodi mattuti-ne. Poi, alcune devote han-no intonato canti mariani. Il tutto in un clima di amicizia e di fede. Non è certo man-cata la gioia dello stare in-sieme, il sorriso e il diverti-mento sano.

Alle 10.30, l’arrivo a Pom-pei; quindi, il trasferimen-to al santuario per la san-ta Messa delle ore 11.00 ce-lebrata dal nuovo vescovo, mons. Tommaso Caputo, e concelebrata anche dal parroco don Rocco.

Dopo la celebrazione eu-caristica, al termine della quale è stato benedetto il nuovo ambone raffiguran-

te l’arcangelo Gabriele che sorregge il libro della Paro-la, ci si è ritrovati sul sagra-to del tempio per la foto di gruppo. Quindi, tempo libe-ro per il pranzo e lo shop-ping e poi alle 14.30 tutti sul pullman per raggiunge-re la città di Napoli.

Il gruppo ha passeggiato per le vie storiche della cit-tà partenopea attraversan-do la famosa strada dei pre-sepi, san Gregorio Armeno, fino al duomo di san Gen-naro, dove è custodito il fa-mosissimo tesoro.

Calici, pissidi, busti, para-menti sacri: tanta ricchezza tra argenti, ori, smeraldi, la-pislazzuli e rubini. All’inter-no della chiesa la cappella dedicata al Santo napoleta-no ha catturato l’attenzio-

ne entusiasta dei nostri vi-sitatori, molti dei quali en-trati per la prima volta.

Il pavimento di marmi po-licromi, il meraviglioso pa-liotto dell’altare decora-to in argento, i candelabri, le statue solenni ed auste-re: tutto a testimonianza di una devozione forte e par-tecipata.

È stato d’impatto anche il Battistero di san Giovanni in Fonte, di origine paleo-cristiana, collegato alla ba-silica, nella cui cupola è raf-figurato il digramma del no-me “Cristo” (il famoso PX che molti interpretano er-roneamente come “pax”).

Al termine della visita alla cattedrale, il trasferimento a piedi – qualcuno più stan-co ha approfittato di un ta-xi – verso il porto della cit-tà dove i pullman attende-vano i pellegrini e a Caia-nello sosta per la cena, du-rante la quale molti hanno approfittato per comprare le mozzarelle di bufala.

Il viaggio di ritorno è sta-to segnato da una fortis-sima pioggia. Nonostante ciò, è stato divertente co-me quello dell’andata: do-po la recita dei Vespri e del rosario, spazio al diverti-mento tra canti e tanta al-legria.

P er questo bisogna imparare ad alimen-tare uno stile di preghiera e di parteci-pazione “regolare” ai sacramenti (tutti i

giorni la preghiera personale prolungata e la lectio divina, tutte le domeniche la Messa, tutti i mesi la Confessione). Una vita spirituale impe-gnata ci aiuta a frenare gli impulsi, a controllare le parole e le azioni, ad amare e a perdonare.

Così, Dio si fa veramente presente in noi con la sua grazia e realizza in ciascuno il suo pro-getto di santità. Ma questo avviene solo dentro l’esperienza della Chiesa e non attraverso no-stri personalissimi cammini privati.

Papa Francesco, qualche tempo fa, ci ha ri-cordato che “il Signore ci vuole parte di una Chiesa che non è la casa di pochi, ma la casa

di tutti. E la Chiesa, di fatto, a tutti offre la pos-sibilità di percorrere la strada della santità, che è la strada del cristiano”. E ha spronato i pastori della Chiesa: “Siamo una Chiesa che chiama e accoglie a braccia aperte i peccatori o siamo una Chiesa chiusa in se stessa?”.

Allora, nessuno si senta escluso, nessuno si consideri “fuori”. Tutti, però, umilmente, ob-bedienti alle indicazioni della Chiesa, cammi-niamo nelle vie di Dio per vincere, con la sua grazia, il peccato che ci frena e ci mette gli uni contro gli altri e risplendere di santità vera.

Ci aiutino la Vergine Madre, san Franco no-stro patrono, i Santi che veneriamo in parroc-chia e tutti i fratelli e le sorelle che vivono in cielo accanto al trono del Padre.

dalla prima Il parroco ai fedeli✎

Il cammino della santità

3Camminiamo INSIEME

Anno V, n° 6 - Novembre - Dicembre 2013Ostensorio dell’Assunta

L o scorso 7 mag-gio, festa della traslazione del-

le reliquie di san Fran-co, alla presenza del ve-scovo mons. Giuseppe Di Falco, emerito di Sul-mona-Valva, si apriva il VI Centenario dell’O-stensorio dell’Assunta di Nicola da Guardiagrele.

Tante le manifestazio-ni culturali e religiose in programma per solen-nizzare l’evento. Ricor-

diamo i concerti d’organo, le conferenze, gli esercizi spirituali estivi, le mostre al museo civico di Guardia-grele e al MuMi di Francavilla al Mare.

Cuore e centro delle celebrazioni è stato il pellegri-naggio ad Petri sedem. Dopo l’udienza in piazza san Pietro a Roma, papa Francesco si è fermato a bene-dire il cimelio e ha incontrato una delegazione della parrocchia.

Quindi, il 2 dicembre, festa liturgica del patrono san Franco, si chiude il Centenario. Cosa ci lascia questa celebrazione che ci ha riportati ad un passato aureo? Perché dal passato bisogna costruire il futuro.

Anzitutto, abbiamo acquisito una maggiore consape-volezza delle nostre radici cristiane. San Franco, evan-gelizzatore di queste terre, ha diffuso la fede. Nel corso dei secoli tanti ne hanno conservato la memoria e ne hanno arricchito le espressioni.

E Nicola da Guardiagrele ha offerto alla città una straordinaria opera d’arte per il culto eucaristico – ad usum eucarestie – come scriverà lui stesso sul bordo del cimelio. L’arte, espressione alta della fede, ci pro-ietta sulla via della bellezza per permettere l’incontro con il divino.

È importante, inoltre, conoscere il ricco patrimonio storico-artistico della nostra comunità. Se è vero che la storia è maestra della vita, è assolutamente necessa-rio conoscere il proprio passato per migliorare il proprio futuro. E di miglioramenti ne dobbiamo fare molti. Tutti!

E poi, il Centenario ha offerto spunti utili per l’arric-chimento culturale, spirituale, umano scaturito dai di-versi eventi che ci hanno permesso di elevare lo spiri-to verso Dio e verso le cose importanti, di staccarci dal-la materia che ci trattiene verso il basso, e far crescere una nuova sensibilità artistica e culturale.

Penso, ancora, all’unicità di alcune esperienze che resteranno impresse nel cuore di molti (p.e. l’incontro con papa Francesco su tutte).

E ora bisogna progettare nel modo giusto il futuro della nostra comunità parrocchiale. Il primo passo deve essere un ripartire da Cristo. La centralità dell’Eucari-stia, presenza viva di Cristo nella Chiesa, e l’adorazio-ne eucaristica del SS.mo Sacramento sono fondamen-tali per una autentica crescita nella fede e nella carità. E gli altri step saranno la conseguenza di questo fon-damentale passo in avanti.

Che il VI Centenario dell’Ostensorio dell’Assunta di Nicola da Guardiagrele porti frutti nella vita di ciascuno.

■ PER IL 2 DICEMBREFesta del patrono san Francoe chiusura del VI Centenario

dalla prima

T ra gli eventi organizzati in occasione del VI Centenario dell’Ostensorio dell’Assunta,

martedì 24 settembre scorso era in programma una conferenza sul te-ma “Il divino nell’arte”.

A tenere l’incontro è stato chiama-to l’arcivescovo Bruno Forte. Così, alle ore 18.00, presso il MuMi, nella sala ipogea dove sono conservate le famose tele di Michetti realizzate per l’Esposizione Universale del 1900, ci si è radunati per ascoltare l’interven-to del presule.

Il parroco ha rivolto un saluto ini-ziale. Ha richiamato alla memoria le iniziative organizzate dal 7 mag-gio scorso ad oggi per la celebrazio-ne dei seicento anni dell’Ostensorio di Nicola da Guardiagrele e ha intro-dotto, con alcuni riferimenti simbolici relativi al cimelio, il tema della rifles-sione di mons. Forte.

Quindi, il vescovo ha preso la pa-rola, sviluppando il suo discorso in quattro punti chiave.

È partito da una domanda: per-ché parlare di fede e bellezza? E la risposta è stata interessante: “Nel tempo di crisi, che attraversa il vil-laggio globale, fermare l’attenzio-ne sulla bellezza è motivato dal fat-to che essa può servire a tenere al-to lo sguardo e a restare ‘prigionieri

della speranza’, pur nella complessi-tà dei frammenti, che caratterizzano la vita e la storia”.

Dopo un breve excursus storico, si è fermato a spiegare il termine ‘bel-lo’ dal latino classico a quello medie-vale e fino alle lingue moderne che evidenziano come “la bellezza sia un bene abbreviato, l’Infinito in una for-ma finita, l’Eternità nel tempo”.

Quindi, mons. Forte ha approfon-dito il rapporto fra fede e bellezza, ricordando che “quanto ogni artista produce attraverso le parole o le for-me, i suoni o le linee e i colori del-la sua opera bella, lungi dal cattura-re il Mistero, suscita un movimento di trascendenza che porta l’osservato-re dalla scena del mondo che passa, e quindi dalla festa del molteplice e dalla frequente incomunicabilità dei frammenti, al riconoscimento dell’In-finito che in essa viene a offrirsi”.

E ha citato Giovanni Paolo II nel-la Lettera agli artisti, scritta in occa-sione del Giubileo del 2000: “Ogni autentica ispirazione racchiude in sé qualche fremito di quel ‘soffio’ con cui lo Spirito creatore pervade-va fin dall’inizio l’opera della creazio-ne. Presiedendo alle misteriose leg-gi che governano l’universo, il divino soffio s’incontra con il genio dell’uo-mo e ne stimola la capacità creativa”.

Ha, poi, ricordato come il bello sia Cristo, l’Amore incarnato di Dio.

Nel successivo passaggio, l’arci-vescovo ha individuato la condanna dell’iconoclasmo quale svolta decisi-va per l’arte e la bellezza.

Punto di partenza è stata l’affer-mazione del Concilio Costantinopo-litano IV (870), di cui difficilmente si potrebbe esagerare l’importanza per la storia dell’arte: “Quanto il discorso dice in sillabe, la grafia dei colori lo annuncia e lo rende presente”. E ha aggiunto: “Senza questo pronuncia-mento non avremmo avuto Giotto né Raffaello né Michelangelo, e neppu-re Rublev, Rembrandt o tutti gli altri grandi protagonisti dell’arte d’Orien-te e d’Occidente”.

E ha concluso cercando di coglie-re i significati di tutto questo per l’uo-mo di oggi.

Anzitutto, promuovendo la via del-la bellezza si può servire la causa della fede. Anzi, lo stesso “dialogo fra fede e arte – ha ricordato – è con-dizione preziosa di un nuovo, possi-bile slancio evangelizzatore, nel ser-vizio alla causa del volerci tutti più umani secondo il disegno di Dio”. La bellezza costituisce una sfida e una promessa feconda per tutti, su cui vale la pena di riflettere e per cui va-le la pena impegnarsi.

Ha messo, però, in guardia circa la condizione per cui il divino parli nel-la bellezza: “Occorre avere occhi per vederlo, una mente per ascoltarlo, una sensibilità per riconoscerlo. Il di-vino nell’arte fa ardere i cuori che si-ano pronti a riceverlo, liberi per ac-coglierlo e generosi nel dono”.

Al termine, largo spazio al dibattito che ha coinvolto i presenti e permes-so di approfondire alcuni aspetti im-portanti quali la “leggibilità” dell’arte moderna e contemporanea, la reli-giosità popolare e la capacità di co-gliere la presenza di Dio nelle opere dell’ingegno umano.

Il divino nell’arteIl 24 settembre conferenza di mons. Forte al MuMi

Lunedì 18 novembre, alle ore 18.00, nella chiesa di sant’Antonio di Padova, si

tiene la seconda conferenza inserita nel programma delle celebrazioni del VI Centenario dell’Ostensorio dell’As-sunta. Interverrà il professor Norberto Valli, sacerdote della diocesi di Mila-no, esperto in liturgia.

Nato a Vimercate il 15 aprile 1968, don Valli ha conseguito nel 1992 la laurea in lettere classiche presso l’U-niversità degli Studi di Milano, con una tesi sulle traduzioni dal greco in latino in epoca tardo-antica ed alto-medievale.

Ordinato presbitero il 10 giugno 2000, ha proseguito la formazione ac-cademica ottenendo nel 2004 il dotto-rato in Sacra Liturgia al Pontificio Isti-

tuto Liturgico sant’Anselmo di Roma.Dall’ottobre 2007 è professore invi-

tato di Introduzione alle Liturgie occi-

dentali non romane presso lo stesso Pontificio Istituto Liturgico. Dall’anno accademico 2008-09 insegna anche all’Istituto Superiore di Scienze Reli-giose di Milano.

È, inoltre, membro della Congrega-zione del Rito ambrosiano e collabo-ratore dell’Ufficio liturgico nazionale e del Servizio diocesano per la Pasto-rale liturgica.

Il ricco curriculum del prof. Valli de-pone a vantaggio della straordinaria qualità di questo relatore scelto tra i migliori nel panorama nazionale. Egli parlerà del tema “L’Eucaristia nella vita della Chiesa”.

Per poter valorizzare al massimo la proposta, invitiamo tutti ad interveni-re, considerando lo spessore cultura-le e spirituale del relatore.

Il 18 novembre la conferenza del liturgista don Norberto Valli

L’Eucaristia nella vita della Chiesa

4 Camminiamo INSIEME

Anno V, n° 6 - Novembre - Dicembre 2013 Calendario

1 Ven Tutti i Santi 8.00 Santa Messa (Madonna delle Grazie) 10.30-18.00 Sante Messe (chiesa parrocchiale)

2 Sab Commemorazione di tutti i fedeli defunti 9.00 Santa Messa per i defunti della parrocchia (sant’Antonio) 15.30 Santa Messa per i defunti della città (Cimitero) 18.00 Santa Messa per i parroci defunti (sant’Antonio)

3 Dom XXXI del tempo Ordinario – C 8.00 Santa Messa (Madonna delle Grazie) 10.30 Santa Messa (chiesa parrocchiale) 18.00 Santa Messa per i benefattori defunti dell’oratorio (chiesa parrocchiale)

9 Sab vigilia della XXXII domenica del tempo Ordinario – C 18.00 Santa Messa (sant’Antonio)

10 Dom XXXII del tempo Ordinario – C III Giornata di commemorazione e preghiera per i giovani francavillesi defunti 8.00 Santa Messa (Madonna delle Grazie) 10.30 Santa Messa e Battesimi (chiesa parrocchiale) 16.00 Testimonianza della dott.sa Andreana Bassanetti (museo Michetti) 18.00 Santa Messa per i giovani defunti della città (chiesa parrocchiale) 19.00 Fiaccolata fino a piazza Sirena per il lancio delle lanterne

16 Sab vigilia della XXXIII domenica del tempo Ordinario – C 18.00 Santa Messa (sant’Antonio)

17 Dom XXXIII del tempo Ordinario – C 8.00 Santa Messa (Madonna delle Grazie) 10.30-18.00 Sante Messe (chiesa parrocchiale) 20.00 cineforum con il film “Rabbit Hole” (oratorio)

18 Lun feria della XXIII settimana del tempo Ordinario 18.00 conferenza del prof. Norberto Valli, docente di Liturgia a Roma “L’Eucaristia nella vita della Chiesa” (sant’Antonio)

23 Sab vigilia della solennità di Cristo Re – C 18.00 Santa Messa (sant’Antonio)

24 Dom Cristo Re – C – Festa parrocchiale del Ringraziamento 8.00 Santa Messa (Madonna delle Grazie) 10.00 Raduno dei mezzi agricoli in piazza Porta Ripa e sfilata fino a piazza san Franco 10.15 Benedizione dei mezzi agricoli in piazza san Franco 10.30-18.00 Sante Messe (chiesa parrocchiale)

30 Sab vigilia della I domenica del tempo di Avvento – A 18.00 Santa Messa (sant’Antonio)

DICEMBRE 1 Dom I del tempo di Avvento – A 8.00 Santa Messa (Madonna delle Grazie) 10.30-18.00 Sante Messe (chiesa parrocchiale)

2 Lun Transito di san Franco, patrono di Francavilla al Mare Chiusura del VI Centenario dell’Ostensorio di Nicola da Guardiagrele 8.30 Santa Messa (chiesa parrocchiale) 9.30 Dialogo con i ragazzi delle scuole sull’Ostensorio dell’Assunta di Nicola da Guardiagrele 10.30 Santa Messa presieduta dall’arcivescovo Forte (chiesa parrocchiale) 16.30 Partenza del corteo dei donativi dai santi Angeli Custodi 17.30 Accoglienza del corteo nella chiesa di sant’Antonio e ingresso nella chiesa parrocchiale 18.00 Santa Messa (chiesa parrocchiale) 19.00 Processione con l’effige del Patrono e bacio della reliquia 21.00 Recital musicale su san Franco (chiesa parrocchiale)

7 Sab vigilia della II domenica del tempo di Avvento – A 18.00 Santa Messa (sant’Antonio)

8 Dom II del tempo di Avvento – A 8.00 Santa Messa (Madonna delle Grazie) 10.30-18.00 Sante Messe (chiesa parrocchiale)

9 Lun Immacolata Concezione della beata Vergine Maria Indulgenza plenaria della Mamma nostra La chiesa di sant’Antonio resterà aperta dalle ore 8.00 alle ore 22.00 per la visita all’immagine della Madonna 16.30 confessioni (sant’Antonio) 18.00 Santa Messa e rito della peregrinatio Mariae (sant’Antonio)

12 Gio Anniversario della dedicazione della chiesa parrocchiale 18.00 Santa Messa (chiesa parrocchiale)

13 Ven Festa di santa Lucia, vergine e martire 8.30-10.30-18.00 Sante Messe (chiesa parrocchiale) 19.00 Processione con l’effige di santa Lucia, omaggio floreale al monumento della Santa e lancio delle lanterne 19.30 Ballo della pupa e tombola di santa Lucia (piazza san Franco)

14 Sab vigilia della III domenica del tempo di Avvento – A 15.00 ritiro di Avvento (oratorio) 18.00 Santa Messa (sant’Antonio)

15 Dom III del tempo di Avvento – A 8.00 Santa Messa (Madonna delle Grazie) 10.30-18.00 Sante Messe (chiesa parrocchiale)

21 Sab vigilia della IV domenica del tempo di Avvento – A 18.00 Santa Messa (sant’Antonio)

22 Dom IV del tempo di Avvento - A 8.00 Santa Messa (Madonna delle Grazie) 10.30 Santa Messa (chiesa parrocchiale) 16.00 recital dei bambini del catechismo (chiesa parrocchiale) 18.00 Santa Messa (chiesa parrocchiale) 20.00 cineforum con il film “Io sono con te” (oratorio)

24 Mar vigilia del Natale del Signore 18.00 Santa Messa della vigilia e inaugurazione presepe (sant’Antonio) 23.00 Veglia di Natale (chiesa parrocchiale) 24.00 Santa Messa della notte e inaugurazione presepe (chiesa parrocchiale)

25 Mer Natale del Signore 8.00 Santa Messa dell’aurora (Madonna delle Grazie) 10.30-18.00 Sante Messe del giorno (chiesa parrocchiale)

28 Sab vigilia della sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe – A 18.00 Santa Messa (sant’Antonio)

29 Dom Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe - A 8.00 Santa Messa (Madonna delle Grazie) 10.30 Santa Messa (chiesa parrocchiale) 18.00 Santa Messa e benedizione delle famiglie (chiesa parrocchiale) 19.00 festa delle famiglie (oratorio)

30 Lun fra l’ottava di Natale LXX anniversario dell’eccidio dei martiri di santa Cecilia 10.30 Santa Messa in suffragio (chiesa parrocchiale) 11.30 Omaggio al monumento dei Caduti (contrada santa Cecilia)

31 Mar Vigilia della solennità di Maria SS.ma Madre di Dio Indulgenza plenaria della Mamma nostra La chiesa di sant’Antonio resterà aperta dalle ore 17.00 alle ore 22.00 per la visita all’immagine della Madonna 16.30 confessioni (sant’Antonio) 18.00 Santa Messa di ringraziamento e canto del Te Deum e rito della peregrinatio Mariae (sant’Antonio) 20.00 Capodanno per i tesserati (oratorio)

NOVEMBRE

ORARIO DELLE CELEBRAZIONIFERIALE

Lunedì - Venerdì (sant’Antonio)ore 17.45 Vespriore 18.00 Santa Messa

FESTIVOSabato e vigilie (sant’Antonio)ore 17.45 Vespriore 18.00 Santa Messa

Domenica e solennitàore 8.00 Santa Messa

(Madonna delle Grazie)ore 10.30 - 18.00 Sante Messe

(chiesa parrocchiale)

5Camminiamo INSIEME

Anno V, n° 6 - Novembre - Dicembre 2013

II significato e il contenuto si riassumono, secondo quan-to esprime lo stesso termi-

ne “Avvento” (= venuta), in un duplice obiettivo. Anzitutto, di-sporre i credenti a prepararsi e a fare memoria della prima ve-nuta di Cristo, a Natale, nell’u-miltà della nostra natura uma-na” (prefazio 1 dell’Avvento), fa-cendo loro vivere nella fede, in qualche modo, la lunga prepa-razione dell’umanità e dei po-veri di Jahvè in particolare.

D’altra parte, proiettare e so-stenere la loro speranza verso l’ultima venuta nel Signore “nel-lo splendore della gloria (ivi) al-la fine dei tempi.

I due temi sono in stretto rap-porto tra loro e si richiamano e completano a vicenda.

Attraverso il dono della parola accolta nella fede e nei sacra-menti che celebriamo, soprat-tutto nell’Eucaristia, noi ci in-contriamo con il Signore, che è già venuto ed è vivo attraverso questi santi segni; accogliamo in noi la sua presenza e parte-cipiamo alla sua vita, entriamo nell’alleanza da lui sancita con il suo mistero pasquale, diven-tiamo suo corpo e suo popolo.

Nello stesso tempo i medesi-mi segni alimentano il deside-rio, anzi la fondata speranza, dell’incontro definitivo con Lui, nel suo regno (per ora non an-cora compiutosi), quando Egli apparirà nella gloria e noi lo ve-dremo così come egli è.

In questa prospettiva, l’attesa appare una dimensione fonda-mentale dell’esistenza già re-denta ma non ancora glorifica-ta e che va quindi vissuta co-

me un nuovo esodo. Nel deser-to Israele è già fuori dalla schia-vitù, ma non è ancona giunto al pieno possesso della propria li-bertà nella terra promessa.

Analogamente la Chiesa, pel-legrina su questa terra, è già stata liberata dal peccato, ma non ha ancora raggiunto la sua totale liberazione e la sua piena comunione con il Signore.

L’Avvento ci educa a vive-re l’esodo, con lo sguardo fis-so alla meta, nell’attesa conti-nua di Colui che viene per far-ci uscire dalle tenebre e intro-durci nella vita nuova, nel pie-no possesso della salvezza che culminerà con la nostra stessa risurrezione.

L’Avvento sottolinea un aspet-to importante per la vita quoti-diana dei battezzati: l’attesa del Signore che viene.

La prima domenica di Avven-to si apre con la solenne visio-

ne della venuta definitiva del Fi-glio dell’uomo.

Questa venuta, che in qual-che modo è anticipata nell’Eu-caristia, giungerà sempre in modo improvviso e perciò ri-chiede dal battezzato la vigilan-za, l’essere pronto. Nella Litur-gia il Signore con la sua Parola ci indica le sue vie perché get-tiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della lu-ce comportandoci onestamen-te, manifestando di essere già “rivestiti di Gesù Cristo”.

La seconda domenica per bocca di Giovanni Battista, pro-clama che “Colui che viene” porterà il dono divino dello Spi-rito e il fuoco del giudizio esca-tologico: giudizio di salvezza per chi “fa frutti degni di conver-sione”, giudizio di condanna per chi non ha accolto la Venuta del Signore: il Signore viene sem-pre con il suo Spirito, la sua Pa-

rola e il dono della pace, per-ché “in virtù della perseveran-za e della consolazione che ci vengono dalle Scritture tenia-mo viva la nostra speranza”.

La terza domenica presenta i frutti messianici che il Signore opera (anche oggi) con la sua costante venuta: intensa cari-tà per cui gli uni portano i pesi degli altri, annuncio della buo-na novella ai poveri, presenza di Gesù, che dona la beatitudi-ne vera a chi lo accoglie nella sua Venuta. La Chiesa è, per-ciò, invitata alla gioia perché il Signore viene a salvare. E que-sta la buona notizia che infon-de coraggio, pazienza e perse-veranza fino al compimento del “giorno del Signore”.

La quarta Domenica con l’an-nuncio dell’angelo a Giuseppe introduce immediatamente nel mistero del Natale. Gesù è ge-nerato dalla Vergine Maria “per opera dello Spirito Santo”.

Oggi - e sempre, in verità - la venuta del Signore si com-pie per opera dello Spirito San-to che rende la Chiesa Spo-sa di Cristo e Tempio di Dio, santa e immacolata. La nasci-ta dalla Vergine “che concepi-sce e partorisce un figlio” è se-gno che “Dio è con noi” come fonte di amore, di perdono e di liberazione.

Questa presenza di Dio in mezzo a noi si realizza piena-mente nel mistero della risur-rezione di Gesù. La venuta del Signore è avvento pasquale che mediante l’evangelo rivela ai battezzati la loro condizione nuova: “diletti da Dio e santi per vocazione”.

Catechesi e Spiritualità

Il Signore viene a salvarcidalla prima - Il significato e il valore del tempo di Avvento

L a grazia propria della celebra-zione natalizia è quella della no-stra adozione divina. Il “Nativitatis

Christi sacramentum” ci fa, infatti, parteci-pare alla filiazione divina, perduta a cau-sa del peccato.

In tal modo passiamo dalla condizio-ne dell’«uomo vecchio» alla condizione di «figli di Dio».

La “novità” portata dal mistero si oppo-ne alla “schiavitù antica”. L’incarnazione del Verbo viene, infatti, a portare la libera-zione ad un’umanità schiava del peccato e in potere della morte.

Non si deve, però, considerare soltanto l’aspetto negativo di liberazione, ma so-prattutto quello positivo di rigenerazione.

La liturgia parla espressamente di “nuova nascita di Cristo nella nostra car-ne” che avviene perché il Padre ci ha pre-destinati ad essere figli adottivi per mez-zo di Gesù Cristo, ad essere conformi all’immagine del Figlio suo.

Il mistero del Natale, quindi, non ci of-fre soltanto un modello da imitare nell’u-miltà e povertà del Signore che giace nel-la mangiatoia, ma ci dona la grazia di es-sere simili a lui. La manifestazione del Si-gnore conduce l’uomo alla partecipazio-ne della vita divina.

La spiritualità vera del Natale consiste nel “vivere Cristo che è in noi” e manife-stare con la vita il suo mistero di vergini-tà, povertà, obbedienza, umiltà.

Infine, Dio ci rende suoi figli in Cristo, inserendoci come membra nel corpo del-la Chiesa chiamandoci a portare frutti spirituali di autentica comunione fraterna.

Il mistero della morte nella prospettiva della fede

Dio ci attende nel regno

L a commemorazio-ne dei fedeli de-funti al 2 novembre

ebbe origine nel secolo X presso il monastero bene-dettino di Cluny. Papa Be-nedetto XV, al tempo del-la prima guerra mondiale, concesse a ogni sacerdote la facoltà di celebrare «tre messe» in questo giorno.

Anche noi celebreremo tre messe: al mattino, alle ore 9.00, per i defunti della parrocchia; al cimitero al-le ore 15.30 per tutti i mor-ti; alla sera, alle ore 18.00 per i sacerdoti, religiosi e religiose defunti.

Come comprendere il mi-stero della morte? Nella nostra vita, viviamo protesi verso un continuo «doma-ni», dal quale ci attendiamo

sempre «di più»: più amo-re, più felicità, più benes-sere. Viviamo sospinti dal-la speranza. Ma è sempre in agguato il pensiero della morte a cui è molto diffici-le abituarci e che si vorreb-be spesso scacciare. Eppu-re, la morte è la compagna di tutta la nostra esistenza.

Essere cristiani cambia qualcosa nel modo di con-siderare la morte e di af-frontarla? Qual è l’atteggia-mento del cristiano di fronte alla domanda, che la mor-te pone, sul senso ultimo dell’esistenza umana?

La risposta si trova nella profondità della nostra fede. La morte del cristiano, infat-ti, si colloca nel solco della morte di Cristo: è un calice amaro da bere fino in fondo

perché frutto del peccato; ma è pure volontà amoro-sa del Padre, che ci aspetta al di là della soglia a brac-cia aperte.

E noi, quaggiù, possiamo fare qualcosa per i defunti? Assolutamente sì! Essi non sono lontani da noi: appar-tengono tutti alla comunità degli uomini e alla Chiesa, sia quelli che sono morti nell’abbraccio di Dio, come pure tutti coloro dei quali solo il Signore ha conosciu-to la fede.

Possiamo e dobbiamo pregare sempre. La pre-ghiera di suffragio per i de-funti è una tradizione della Chiesa. Allora, preghiamo intensamente per i nostri morti per aiutarli a varcare la soglia della vita vera.

La spiritualità del santo Natale ci chiama alla comunione

Per vivere Cristo che è in noi


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