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Città della Cultura RELAZIONE def def...sono stati messi in rete, secondo la logica della...

Date post: 01-Oct-2020
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COLLEFERRO - CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO 2018 - CANDIDATURA ALLEGATO A2 COLLEFERRO CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO CANDIDATURA PROGRAMMA DI ATTIVITÀ Relazione comprendente la descrizione degli obiettivi che saranno perseguiti, in termini qualitativi e quantitativi, e gli indicatori che saranno utilizzati per la misurazione del loro conseguimento; Descrizione puntuale delle attività culturali previste, della durata di un anno decorrente dal conferimento del titolo; Indicazione della struttura deputata all'attuazione del progetto, alla promozione delle iniziative, al monitoraggio e alla diffusione dei risultati, con l'individuazione dell'apposita figura di responsabile; Dettagliato preventivo di spesa accompagnato dalla valutazione di sostenibilità economico finanziaria Cronoprogramma complessivo per la realizzazione del Programma.
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COLLEFERRO - CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO 2018 - CANDIDATURA

ALLEGATO A2

COLLEFERRO CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO

CANDIDATURA

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ

• Relazione comprendente la descrizione degli obiettivi che saranno perseguiti,

in termini qualitativi e quantitativi, e gli indicatori che saranno utilizzati per la

misurazione del loro conseguimento;

• Descrizione puntuale delle attività culturali previste, della durata di un anno

decorrente dal conferimento del titolo;

• Indicazione della struttura deputata all'attuazione del progetto, alla

promozione delle iniziative, al monitoraggio e alla diffusione dei risultati, con

l'individuazione dell'apposita figura di responsabile;

• Dettagliato preventivo di spesa accompagnato dalla valutazione di

sostenibilità economico finanziaria

• Cronoprogramma complessivo per la realizzazione del Programma.

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COLLEFERRO - CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO 2018 - CANDIDATURA

CULTURA come CARDINE dello SVILUPPO

Colleferro, da qualche anno, ha messo al centro dell'agenda politica la cultura, intesa non solo

come momento di svago o di intrattenimento ma, piuttosto, come occasione di valorizzazione

dello spazio urbano, crescita economica, inclusione e coesione sociale. Identica visione hanno le

amministrazioni di Artena, Labico, Paliano, Valmontone.

Investita negli anni scorsi dalla crisi del paese, Colleferro si sta lasciando alle spalle un modello di

città ordinario e privo di strategie, per seguire nuove strade, affrontando i temi della ricerca

identitaria e della rigenerazione urbana, come occasioni di crescita dell’intera comunità, attraverso

progetti e programmi condivisi, tra pubblica amministrazione, associazioni, imprese in rete, grandi

aziende, istituti di credito e di servizi, in cui ognuno possa offrire il proprio, specifico, contributo.

Scegliere di tenere per sé la delega alla cultura, da parte del Sindaco, ha proprio il significato di

voler dare alla cultura il ruolo di crocevia di tutte le attività della pubblica amministrazione,

dall'Urbanistica ai servizi sociali, dalle politiche produttive alla scuola, fino all'ambiente. E l'attività

portata avanti in questi anni, conferma la visione e la determinazione a progettare lo sviluppo e la

crescita della città su modelli nuovi, sostenibili, partecipati, con una visione umanistica, prima che

tecnica, indicando un nuovo modo di pensare e di vivere la città e di appartenere alla comunità,

come cittadini responsabili.

RETI

Il concetto di rete territoriale è entrato a pieno titolo nell'ottica politica di Colleferro. Oltre alle

amare questioni dell'emergenza ambientale della Valle del Sacco, della discarica di Colle Fagiolara

e degli inceneritori, che Colleferro sta affrontando in sinergia con le municipalità vicine, nel

rispetto dei ruoli e delle possibilità, già diversi progetti sono portati avanti nella logica della rete, in

cui Colleferro si pone come elemento catalizzatore e di aggregazione.

La convinzione è che le emergenze territoriali o le misure amministrative, per una gestione

condivisa di servizi, hanno scarsa efficacia se restano scisse da una effettiva messa in rete delle

specificità e delle potenzialità socio-economiche di ciascun componente la rete. Senza una visione

strategica di questo tipo, il rischio è una perdita d’identità delle città associate, quantomeno nella

percezione che le comunità ne hanno. In altri termini, la creazione di associazioni comunali ha

successo allorché ciascun componente preservi una sua precisa identità fisica, sociale e

produttiva.

Il progetto Ri-Gymnasium, presentato alla Biennale dello Spazio Pubblico di Roma, è un esempio di

come Colleferro, Paliano, Labico (...), sappiano lavorare insieme e raggiungere ottimi risultati, in

una logica di comprensorio, che superi i confini comunali e metta in rete le competenze, le

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energie, le specificità di tutti, senza disperdere ma, piuttosto, alimentando i caratteri di ognuno.

Non è un caso che il progetto, selezionato alla BISP, abbia generato un modello replicabile in tutto

il Paese, per la progettazione dello spazio pubblico, come fattore di rigenerazione urbana, sviluppo

economico e coesione sociale.

Con RI-Gymnasium si diceva, al cittadino: -Proponi la tua Rigenerazione-. In vista della

partecipazione agli stati generali di Roma, si sono tenuti incontri nelle varie città, coinvolgendo i

cittadini, le associazioni, le imprese e distribuendo due questionari, opportunamente predisposti,

in forma anonima per i cittadini, e con anagrafica per i vari stakeholder. Il modello è stato

presentato anche in altre città, di altre Regioni d'Italia (Umbria e Basilicata) i cui sindaci hanno

voluto presentarlo ai cittadini. Gli atti di questi incontri, gli studi, gli approfondimenti, i progetti,

sono stati messi in rete, secondo la logica della conoscenza open source, della diffusione e della

liberazione dei dati e della accessibilità per chiunque alle informazioni.

Altresì, nella recente esperienza delle reti di imprese, Colleferro, Paliano, Labico (...) non solo,

hanno presentato progetti di alto profilo e con un gran numero di imprese aderenti, risultando tra

i primi in graduatoria, ma li hanno predisposti coerenti tra loro e integrabili, pensati per realizzare

reti di imprese ad ampio spettro di competenza, rafforzando la logica del partenariato già prevista

dal bando, con la firma di puntuali e impegnativi accordi, nella forma del Protocollo d'Intesa, tra

manager di rete e sindaco. Questa è ancora una prova della volontà e della capacità di lavorare

insieme e di coinvolgere tutte le energie del territorio, siano esse pubbliche, private e private con

evidenza pubblica, nel progetto di rigenerazione e di sviluppo delle città, come parti di un

comprensorio.

I piccoli centri possono diventare veri e propri laboratori dove la buona politica, la gestione

condivisa e partecipata del territorio e la partecipazione diretta delle comunità insediate, operino

in sinergia, con obiettivi concreti. Tale prospettiva è ancora più interessante nel caso in cui diverse

amministrazioni lavorino in rete, come stanno facendo Colleferro, Artena, Labico, Paliano,

Valmontone.

In vista della candidatura al Titolo di Città della Cultura della Regione Lazio, è stato adottato il

medesimo metodo, già sperimentato con successo. Sono stati distribuiti due questionari (cittadini

e stakeholder) da compilare. Il coinvolgimento dei cittadini, già nella definizione del programma, si

è completato con riunioni assembleari e incontri che hanno permesso di avere contezza delle

esigenze, delle aspettative, dei sogni delle comunità insediate e degli operatori economici. Altresì

ha consegnato l'altro dato importante che è la maturità crescente dei cittadini, rispetto al

coinvolgimento negli "affari" della pubblica amministrazione e l'apprezzamento del lavoro in rete e

della logica di comprensorio. Quando si è cominciato ad adottare questo metodo, in molti si

mostravano reticenti, diffidenti o erano assenti. Oggi, invece, partecipano numerosi e si mostrano

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fiduciosi. Evidentemente apprezzano e si stanno abituando a questo metodo, sentendosi partecipi

di un progetto di città che li vede protagonisti.

CITTÀ D'AUTORE

Colleferro di Roma nasce nel 1916 con il Villaggio liberty di Santa Barbara, dell’Architetto Michele

Oddini, intorno alla prima fabbrica di esplosivi. Nel 1935 un grande programma industriale e

urbanistico trasforma quel piccolo insediamento in una Città d’Autore. I comuni del comprensorio

cedono un pezzo di territorio e si fonda Colleferro, intorno a industrie importanti e strategiche per

il Paese, della chimica, degli armamenti, del cemento.

Il Senatore Leopoldo Parodi Delfino chiama Riccardo Morandi a progettare una Città modello.

‹‹Il ruolo di Morandi nell’ideazione e nella costruzione della città-fabbrica di Colleferro (1935) è tanto

determinante quanto poco noto, così come sono generalmente ignorati i cruciali rapporti con questa e

con altre committenze (…)

In forza del sodalizio e della piena sintonia tra il progettista e il committente, Colleferro è uno dei rari

esempi italiani di moderna Città d’Autore (…)

La tecnica del calcestruzzo armato in Italia ha avuto, dall’inizio del Novecento, una formidabile

diffusione, che ha dato l’avvio a una fiorente industria cementaria e ha favorito la formazione di

progettisti specializzati, ingegneri (Nervi – Morandi) soprattutto, che hanno raggiunto risultati costruttivi

e architettonici straordinari, portando le infrastrutture e le grandi attrezzature collettive nell’universo

dell’architettura di bellezza e qualità.

Il nome di Morandi è legato a grandi opere straordinariamente innovative: il ponte sulla Laguna di

Maracaibo, in Venezuela; il Padiglione della Torino Esposizioni al Parco del Valentino; il Viadotto sul

Polcevera a Genova (…) Opere in cui l’estro plastico del geniale ingegnere ha dato prove straordinarie, e

per certi versi insuperate, di sapienza formale e di eleganza costruttiva››.

(M. Marandola – I Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura – Colleferro Città d’Autore 60/62 –

2013/14)

L'Agro romano, sulla Via Casilina, in cui insistono città storiche come Paliano, Artena, Labico,

Valmontone, è fortemente influenzato, dal punto di vista sociale e culturale, economico,

strutturale. Le comunità dei residenti hanno, adesso, un nucleo urbano, a cui riferirsi, attrezzato di

ospedale, scuole, negozi, uffici, mercato. Non c'è bisogno di andare a Roma. Il lavoro cambia e si

arricchisce di nuove opportunità. L'immissione di forza lavoro specializzata, dalle diverse regioni

d'Italia, e di tante nuove famiglie, realizza una società multiculturale che cambia il volto delle

comunità preesistenti, in senso evolutivo e senza strappi, ma cambia anche il volto delle città,

talvolta, con qualche strappo.

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Il sistema della città operaia, in cui tutto ruota intorno alle fabbriche, entrerà in profonda crisi negli

anni ottanta/novanta. La città e, con essa, l'intero comprensorio, ne risentono e rimangono vittime di

una politica di tipo ordinario e senza prospettive, incapace di programmare uno sviluppo sostenibile.

DETRATTORI V/S ATTRATTORI

Colleferro città dormitorio. Colleferro città dei rifiuti. Colleferro città del cemento. Questo emerge,

oggi, leggendo o parlando di Colleferro e della Valle del Sacco, e cercando Colleferro, ma anche

Valmontone o Labico o Artena o Paliano, sul web, in italiano e in inglese.

Colleferro e il suo intorno non sono tutto questo o, se lo sono, è necessario che lo siano in

maniera diversa. E' necessario, dunque, ricercare nuovi modelli di sviluppo, nuove dinamiche

comunicative, nuove occasioni d’incontro e di partecipazione e di generare nuove

programmazioni.

L’aspetto identitario delle città storiche è andato scemando, negli ultimi anni. La città diffusa, lo

sviluppo di nuovi sistemi della comunicazione, veloci, dinamici e globalizzati, l’ingresso nel tessuto

urbano e sociale di nuove comunità multietniche, hanno diluito il carattere identitario e le

specificità dei tanti campanili italiani. Ciò, se è vero per le città storiche, è ancora più vero per le

città del novecento come Colleferro, in cui le nuove generazioni non sanno nulla della storia

moderna che vanta la città, con conseguenze inevitabili rispetto al riconoscimento di valori come

l’appartenenza, l’identità, il rispetto, la conoscenza. A ciò bisogna aggiungere la tendenza a

riconoscere bellezza solo ai luoghi del passato più remoto. Il medioevo e le sue plastiche e, a volte,

superficiali rappresentazioni folkloristiche sono tanto di moda. Al contrario, appaiono fuori moda,

la modernità, l’industria, l’innovazione. Per esempio, quanti sanno che tra i brevetti di Italcementi

c’è un cemento che permette di realizzare oggetti raffinatissimi come mobili, cravatte, cestini, vasi,

gioielli..? O un altro che riduce l’inquinamento atmosferico, trasformando lo smog in sali minerali

che si diluiscono con le prime piogge? E non è forse giusto cominciare a pensarli come prodotti

identitari e rappresentativi della città? Essi possono generare nuova imprenditoria innovativa, che

trasformi il prodotto di fabbrica, creando valore aggiunto. Da qui la nascita della Collezione

Morandiana, un programma di oggetti di arredo urbano che ha anche lo scopo di stimolare nuova

impresa sul territorio, e la premialità legata all'uso di intonaci fotocatalitici che riducono

l'inquinamento, comunicando l'atteggiamento virtuoso della città tanto inquinata che si rigenera,

facendolo con un prodotto proprio.

Colleferro sta ritrovando la sua essenza di Città d’Autore e la sta comunicando al mondo.

Colleferro sta tornando a vivere, confermandosi fulcro di un ambito territoriale contiguo ma non

omogeneo, avendo messo al centro dell'agenda politica, i cittadini, la comunità e il senso di

appartenenza ad essa.

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La gente sta tornando a passeggiare sui viali di Colleferro. Tanta gente sta ritrovando i motivi per

vivere la città e il suo intorno, per quello che la città e il suo intorno stanno tornando a offrire. La

città i servizi alla persona, il mercato, l'impresa, ma, anche, come non era mai accaduto, feste di

piazza, spazi della "movida" con ristoranti, wine bar, pub molto frequentati; il suo intorno il

paesaggio, la storia, l'arte, l'architettura, i prodotti della terra, il food all'aria aperta. Le occasioni

per vivere Colleferro e il territorio circostante si stanno moltiplicando, e sono varie, nuove, come

impone la contemporaneità.

Colleferro dovrà continuare a trasformare i suoi detrattori in attrattori. La Città del cemento

diventi la Città dell’eccellenza del Cemento Italiano e della trasformazione del prodotto povero in

un prodotto raffinato, di grande valore. La Città dormitorio diventi una Città da vivere, con spazi

belli e giusti, destinati ai bambini, agli anziani, alle famiglie; dove i musei non siano magazzini

malamente allestiti ma luoghi interessanti, stimolanti, avvincenti; dove un percorso ciclabile ti

accompagni verso il Monumento Naturale La Selva e Mola dei Piscoli di Paliano, da dove

proseguire fino a Fiuggi. O verso i siti di interesse storico o archeologico di Valmontone e Labico,

verso il Parco e l'Ecomuseo di Valle della Canepina e Vallefredda, passando per il Parco Rainbow

Magicland. La città dei rifiuti si trasformi nella città del pensiero e della innovazione sulle pratiche

non inquinanti e sul rispetto dell’ambiente e dei beni indisponibili. Colleferro, come centro

commerciale urbano di un ambito votato ad altre esperienze da condividere, per la sana fruizione

del tempo libero, deve acquisire autorevolezza e riconoscibilità, deve contenere una bellezza

identitaria, unica, completa, indiscutibile. E deve comunicare, in maniera puntuale, la qualità di

quello che è e di quello che può offrire. Al comprensorio, al paese, al mondo.

Sono questi i temi che si stanno affrontando, con determinazione, con coscienza e conoscenza,

nella consapevolezza che da questa strada passa la crescita e lo sviluppo e, per le giovani

generazioni, nuove occasioni di lavoro e di impresa, anche legate ai servizi dell'accoglienza.

COLLEFERRO si CANDIDA

Colleferro è il brutto anatroccolo che sta alzando la testa. È il calabrone che, date le dimensioni

delle sue ali e il peso del suo corpo, non dovrebbe poter volare, eppure vola. Colleferro è la città

che nella vulgata popolare, non ha radici, non ha storia, non possiede bellezza, e, quindi, non può

farcela e, invece, ce la fa e, paradosso per i "benpensanti", ce la fa, proprio, puntando sulle sue

radici, sulla sua straordinaria storia moderna, sulla sua forza identitaria, sulla cultura,

sull'innovazione, sul turismo legato alla ricerca.

Colleferro è la dimostrazione che la cultura non è, necessariamente, appannaggio delle realtà

culturali consolidate, delle città storiche, o di quelle grandi. Colleferro sta dimostrando che,

attraverso il pensiero e il confronto e l'immissione di elementi di forte connotazione culturale,

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nella politica e nel tessuto sociale, la città può tornare a vivere e anche i centri minori possono

diventare protagonisti e stare sul mercato della cultura, intercettando energie, competenze e

professionalità che portino a progetti maturi, innovativi, partecipati, fondati su solide basi

umanistiche e filosofiche, oltreché tecniche.

Non è rappresentativo il dato relativo ai fondi destinati alla cultura (€ 1.488.000) negli ultimi 5 anni.

Non lo è perché sconta la precedente gestione (tre anni su cinque) poco propensa ad investire sulla

cultura; perché sono stati intercettati più finanziamenti, in questi ultimi anni; perché la cultura tocca

altri ambiti della pubblica amministrazione e si nutre anche di altri capitoli; perché stanno

aumentando gli apporti esterni alle attività culturali, sia del mondo delle associazioni, oggi molto

attivo, sia rispetto ai partner finanziari; perché non tiene conto dei bilanci delle altre città in rete.

Gli Stati Generali della Green economy, registrano un nuovo urbanesimo, una nuova fuga dalla

provincia verso la città, che è già iniziata. Prevedono che, tra vent'anni, il 75-80% degli abitanti del

pianeta vivrà nelle grandi città, dove saranno allocate, per la gran parte, anche le risorse

economiche, del lavoro e dei servizi alla persona. In questo processo, nel caso specifico, la Città

Metropolitana di Roma Capitale diventerà un'unica, grande conurbazione, in cui si distingueranno

il nucleo antico, i borghi, e i municipi meglio attrezzati e capaci di offrire le migliori condizioni di

vita alle comunità insediate e la giusta coesione sociale. Tutto il resto sarà una vasta periferia, più

o meno desolata, più o meno degradata, dove la coesione e l'inclusione sociale saranno chimere.

E' questo, uno degli obiettivi su cui si sta lavorando, assumendo i principi enunciati dal Manifesto

della Green Economy. Colleferro dovrà distinguersi come nucleo urbano vivo, attrezzato, dinamico,

con un intorno dai paesaggi mozzafiato, rigeneranti in termini di ambiente e cultura del paesaggio,

dell'arte, del food e dei prodotti della terra, della grande disponibilità dei beni indisponibili

(ossimoro di sintesi), diventando la rappresentazione, a scala reale, delle linee guida

dell'urbanistica contemporanea.

Un Ministro dell'Economia disse che con la cultura non si mangia. Disse una castroneria. Lo

dimostra la storia, che ha lasciato al mondo, infinite occasioni di business (sia perdonata l'ardita

espressione). Lo dimostrerà Colleferro, nel 2018 -è la sfida- quando racconterà la sua storia di Città

d'Autore e dimostrerà che in quella storia, e nella ricerca e nello studio di quei segni, di quei

percorsi, di quegli edifici, di quelle modalità, mutuate alle esigenze della contemporaneità, ha

trovato la strada per tornare ad essere città bella, moderna, funzionale, efficiente e attrattiva di

investimenti e di opportunità, abbandonando, definitivamente, la strada del declino, già

intrapresa, negli anni passati.

Il Titolo di Città della Cultura della Regione Lazio, per Colleferro, sarà una vetrina importante. Sarà

il volano che darà la spinta necessaria per il raggiungimento degli obiettivi e darà fiducia a chi, in

associazione, in rete, nei comitati, sta dedicando tempo e energie all'idea che la città possa

riemergere come Città d'Autore ed essere modello di città virtuosa e delle buone pratiche. Altre

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città ne seguirebbero il metodo, cercando, come Colleferro, nella cultura e nella qualità, la via della

bellezza, della crescita, dello sviluppo e della coesione sociale, in un momento di crisi generale che

è crisi di sistema, prima che crisi economica, e in cui la coesione sociale è, talvolta, compromessa

da una multiculturalità imposta e malamente gestita.

Colleferro crede nelle reti territoriali e nella forza di più campanili che si mettono insieme,

offrendo ognuno le proprie specificità, rafforzandole nell'adottare politiche comuni e ricercando,

nelle pieghe della storia e del quotidiano, le connotazioni del territorio che portino a un unico

linguaggio, con cui parlare al mondo. Colleferro si candida per diventare Città della Cultura della

Regione Lazio, ponendosi come fulcro di un territorio ampio, portando con sé i comuni di Artena,

Labico, Paliano e Valmontone, con i quali condivide, già, progetti coerenti con i temi e con gli

obiettivi strategici previsti per il Titolo.

NOVECENTO come TEMA / PROSPETTIVA come CONCETTO

Colleferro, in quanto città moderna, industriale, commerciale, è catapultata, nei primi anni del

Novecento, in un ambito territoriale prevalentemente agricolo. Il suo arrivo cambia il territorio, le

sue città e le comunità dei residenti, dai punti di vista sociale, culturale, economico. Il Novecento e

le vicende che lo caratterizzano, diventano, inesorabilmente, lo specchio di questo territorio, a sud

di Roma, sulla direttiva per Napoli, passando per Cassino.

Il Novecento è ancora tutto da indagare, conoscere, raccontare. Cercando la sua essenza, tra le

storie delle genti e dei luoghi, si troverà l'essenza di questo territorio, il suo carattere identitario, le

sue connotazioni. Si troveranno i motivi dello stare insieme e le ricette con le quali andare avanti.

L'obiettivo non è la sterile e inutile rievocazione del passato, ad inseguire il sentimentalismo

nostalgico dei bei tempi che furono, ma affondare le radici nel profondo di un vissuto

straordinario, tutt'ora presente, per portare la città e il suo intorno, ad essere luogo di incontro e

di condivisione, di pensiero, ricerca, sperimentazione, lavoro, impresa, e costruire un futuro

sostenibile di crescita e di sviluppo, legato alla cultura dell'arte e della conoscenza come pratica,

esercizio quotidiano, espressione creativa.

PROGETTI

Gli obiettivi strategici della Città della Cultura della Regione Lazio, enunciati all'Art. 2 del bando,

sono gli obiettivi che Colleferro si è posto da qualche tempo, coinvolgendo le comunità

dell'intorno.

In questa ottica si inseriscono i tanti progetti già in piedi. La valorizzazione dei rifugi della IIa Guerra

Mondiale, con la fruizione dell'intero sistema di gallerie, le visite guidate, innovative,

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tecnologicamente e metodologicamente, dette "walk about", spettacoli teatrali, poesia, musica

(settemila visitatori in un anno) che, nel 2018, assumeranno la veste di "Festival del Teatro Ipogeo",

il video-spot, la guida e le pagine web dedicate. I rifugi di Colleferro sono nel circuito Italia

Sotterranea. Il centenario del primo insediamento, il Villaggio Liberty di Santa Barbara, progettato

nel 1916 da Michele Oddini è stata l'occasione per ritrovarsi e per parlare della città, celebrandone

la storia e il vissuto, e presentando l'etichetta identitaria (Passerina IGP) Santa Barbara '916, alla

quale ha fatto seguito l'altra etichetta identitaria, Morandi 35 (Cesanese di Olevano Romano DOC)

un Rosso di Roma, a celebrare la Città di Fondazione del 1935, di Riccardo Morandi. Colleferro,

mai, ha avuto un vino "suo". L'idea persegue l'obiettivo di fornire prodotti identitari, riconoscibili,

evocativi, prendendoli dal territorio, considerando Colleferro, la città del mercato, dove vendere

quelli e altri prodotti. Nello specifico, quei vini si producono a due chilometri da Colleferro, nel

territorio di Paliano, che, oggi, anche grazie a quelle etichette, è tornata ad essere un tutt'uno, con

Colleferro, pur non disperdendo la sua identità. Questa operazione, di marketing territoriale, è

l'esempio di ciò che si intende quando si parla di città fulcro di un comprensorio, con connotazioni

precise e identità distinte ma interconnesse. Il recupero del Mercato Morandi, come mercato

centrale, catalizzatore dell'offerta esclusiva delle eccellenze del territorio, va a rafforzare il

concetto di Colleferro Città del Mercato. "Regionando sulle radici" è una festa, a cadenza annuale,

che serve a ritrovarsi come comunità, con l'invito alle regioni che hanno dato forza lavoro a

Colleferro, dimostrando quanto, quella di Colleferro, sia una comunità multiculturale e viva. Con il

Premio "Colleferro per lo Sviluppo" si intende esaltare e celebrare la carica innovativa che ha

sempre contraddistinto il lavoro e l'industria di Colleferro. Con il progetto, ambizioso quanto

determinante, "Fabbrica di Rigenerazione Urbana", si intende recuperare l'area e l'edificato della

vecchia fabbrica, che stanno a ridosso dell'abitato, essendone, però, concettualmente distanti, e

comprenderli nello spazio urbano. Il progetto prevede una Piazza Museale, con il Museo

Archeologico (già insediato), la Sala Marconi, il Parco, il Bosco degli esplosivi, la Galleria dello

Spazio, le attività commerciali e della ristorazione, ricreative, ludiche, produttive, formative. La

perimetrazione e la pianificazione particolareggiata, dei due nuclei originari della città rispondono

alla stessa visione; l'istituzione del Premio Città Morandiana, con un Comitato Scientifico di rilievo

internazionale; l'adozione della "Collezione Morandiana", un catalogo di elementi d’arredo urbano

e di servizio, esclusivi per Colleferro, nel disegno e nei materiali; la progettazione di CIPS, un

programma della comunicazione coordinata, istituzionale, turistica e commerciale; le iniziative di

promozione e di sostegno all’utilizzo di materiali eco-sostenibili e non inquinanti, nelle opere

pubbliche e private, con accenni al regolamento edilizio, meccanismi di premialità e eventi

formativi; la ricostruzione dell'Elefante (Elephas Anticuus) nella nuova sede, del Museo

Archeologico del Territorio Toleriense (Museum Grand Tour); l'accordo, in stato avanzato, per

l'acquisizione della Collezione Cremona (Museo Marconiano) e, con Avio, per la musealizzazione

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COLLEFERRO - CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO 2018 - CANDIDATURA

dei vettori spaziali; l'edizione della guida turistica online e offline; la realizzazione del video-spot

nei rifugi (...)

La Regione Lazio ha approvato e finanziato due reti di imprese di Colleferro. La prima "Colleferro

Commerciale", è una rete territoriale che promuove lo spazio urbano e il carattere identitario della

città e che, come partner della candidatura, porta anche il suo contributo di accordi, già stipulati, con

enti e istituzioni pubbliche e private, associazioni, aziende, in grado di sostenere e di esaltare il

programma. La seconda "Zero Bollette", è una rete di filiera che promuove il risparmio energetico e

le nuove tecnologie applicate. Anche questa è partner della candidatura. Entrambe in sintonia con gli

obiettivi del programma.

Sulla stessa linea, in totale sintonia, si stanno muovendo le amministrazioni dei comuni in rete.

A Paliano si stanno recuperando i rapporti con RAM e con Zerynthia, Associazione per l'arte

Contemporanea con la quale, nei decenni di fine novecento, si sono vissute esperienze

straordinarie insieme a Michelangelo Pistoletto, Carla Accardi, Mario Merz, Marina Abramovic,

Jannis Kounellis, Sol Lewitt, (...) e che già da un anno è tornata a lavorare a Paliano, con percorsi di

ricerca tra arte e territorio, insieme all'Accademia di Belle Arti di Roma e quelle di Frosinone,

Urbino, L'Aquila. Nel 2018 si prevede di installare, in Piazza XVII Martiri, il Gigante Bianco di

Michelangelo Pistoletto, se il Titolo sarà conferito. Si sta lavorando al progetto di recupero della

Palestra di Fuksas, attualmente abbandonata al degrado, come occasione di rigenerazione urbana

dell'intera area. Si stanno tessendo rapporti di partenariato stabile con la nuova proprietà del

Parco Uccelli La Selva, che rientra nell'area del Monumento Naturale La Selva e Mola dei Piscoli,

per la frequentazione del parco, per le attività legate all'accoglienza e per la condivisione di un

nutrito programma di eventi. E' già programmato, per il 2018, un calendario di workshop di

architettura per lo spazio pubblico, caratterizzato dall'eccellenza dei tutor messi in campo,

necessario per recuperare spazi non attrattivi ne nucleo urbano fortificato, e promuovere un

nuovo modello di interazione tra la città e la comunità, e il progetto dello spazio pubblico,

innovativo, partecipato, volto alla ricerca dell’eccellenza nella vivibilità e nell'accoglienza. Si sta

predisponendo il progetto IOM, un programma della comunicazione coordinata, istituzionale e

turistica. E' già in uso, e si sta integrando, il catalogo Acciaio Opificio, di elementi d’arredo urbano e

di servizio, esclusivi nel disegno e nei materiali. Si sta realizzando la luce architetturale dei

principali monumenti della città, con il progetto "Luci di Città" e si sta progettando l'illuminazione

di nuovi ambiti del nucleo antico (Piazza Marcantonio Colonna e Piazza Sandro Pertini) e delle

porte d'accesso. Si sta sostenendo la produzione d'eccellenza dei prodotti tipici, con la

realizzazione di etichette identitarie, relativamente al vino Cesanese del Piglio DOCG e alla birra,

unica ed esclusiva, ottenuta da grano monococco e si sta avviando, finalmente, una attenta

riflessione sulla ricchezza, tuttora inespressa, della cultivar Rosciola.

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COLLEFERRO - CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO 2018 - CANDIDATURA

La Regione Lazio ha approvato e finanziato una rete territoriale di imprese "Paliano Opera Mista",

che promuove lo spazio urbano e il carattere identitario della città, la cultura del progetto, la

comunicazione coordinata e la formazione, il rispetto per i beni indisponibili, la valorizzazione delle

eccellenze, delle tipicità, dei nuovi prodotti e di quelli ritrovati, il risparmio energetico e le nuove

tecnologie applicate. La Rete è partner della candidatura e il suo apporto si sostanzia nel progetto,

in sintonia con il programma e con i temi e gli obiettivi per il conferimento del Titolo, e con il suo

contributo di accordi, già stipulati, con enti e istituzioni pubbliche e private, associazioni, aziende,

in grado di sostenere e di esaltare il programma.

A Labico si sta lavorando sullo spazio pubblico e sulla comunicazione identitaria. La città, cresciuta

a macchia d'olio negli ultimi decenni, ha bisogno di ri-definire un centro urbano attrattivo, in cui

ritrovarsi e riconoscersi. Tra i progetti già in fase avanzata, la valorizzazione del Giardino di Villa

Giuliani e dei luoghi centrali, connotanti e di memoria. Il progetto si completerà con l'istituzione

del Festival della Filosofia, che avrà cadenza annuale. Il re-design della passeggiata al centro

storico, con il restauro della fontana di Piazza Mazzini, del Palazzo Comunale e dei prospetti di

Piazza della Chiesa, attende di essere completato (inizio 2018), con gli oggetti d'arredo urbano

esclusivi del catalogo i.LAB e con l'illuminazione architetturale de "La Rupe", luogo fortemente

rappresentativo per la comunità dei residenti e visibile e, dunque, riconoscibile da chiunque passi

per Labico. LABICO.COM è, invece, il programma della comunicazione coordinata istituzionale e

turistica. Anche a Labico è già programmato, per il 2018, un workshop per ri-disegnare l’ingresso in

città, attraverso le esperienze della ricerca internazionale, e volendo promuovere un nuovo

modello di interazione tra la città, la comunità e il progetto dello spazio pubblico, innovativo,

partecipato, volto alla ricerca dell’eccellenza.

Le aree agricole di Labico, nel novecento, sono state segnate da grandi cambiamenti. La

costruzione delle infrastrutture di collegamento nord-sud (ferrovia, autostrada, tav), hanno

modificato il terrritorio e l'uso delle aree agricole, che sono anche aree archeologiche di pregio,

storicamente coltivate a canapa, nocciola e roncoletta labicana. L'Amministrazione Comunale si sta

adoperando per realizzare l'Ecomuseo Valle delle Canapine e Valle Fredda. Contestualmente, sta

portando avanti il processo di riconoscimento della Roncoletta Labicana come risorsa genetica

autoctona e prodotto tradizionale del Lazio e sollecitando altre realtà produttive, per il

riconoscimento igp della Nocciola Gentile Romana, di cui Labico è ricco; sta incentivando la

coltivazione della canapa che, grazie alla nuova legge per la sua coltivazione nel Lazio, è tornata a

Labico e il recupero, come sentiero naturalistico e di ciclocross, del tracciato che porta dalla Valle

delle Canapine a Valle Fredda dove, tra l'altro, sta il prestigioso Resort SPA dello Chef Antonello

Colonna, sito d'eccellenza e attrattivo di eccellenze.

La Regione Lazio ha approvato e finanziato il progetto Labico in Rete. Si tratta di una rete

territoriale che promuove il recupero e la valorizzazione delle eccellenze e delle esperienze, la

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comunicazione e la promozione identitaria, la cultura del progetto dello spazio pubblico, la

rigenerazione urbana e cultura del paesaggio. Labico in Rete è partner della candidatura e il

progetto è in sintonia con il programma e con i temi e gli obiettivi per il conferimento del Titolo.

L'apporto alla candidatura è costituito anche dal suo contributo di accordi, già stipulati, con enti e

istituzioni pubbliche e private, associazioni, aziende, in grado di sostenere e di esaltare il

programma.

Artena sta lavorando al Piano di recupero del suo nucleo antico, il più grande d'Europa non

carrabile, esaltandone le caratteristiche e incentivando le attività legate al turismo e all'accoglienza

e sostenendole con ricchi programmi di iniziative di animazione. Il Museo Archeologico, di recente

ampliato e restaurato, è entrato a far parte del Sistema Museum Gran Tour. Recentemente, in

accordo con le municipalità di Colleferro, Paliano e Labico, ha aderito al programma di Immagine

Coordinata, per la corrispondenza dei linguaggi e dei segni, online e offline, nella comunicazione

istituzionale, turistica, d'impresa.

A Valmontone si sta potenziando l’azione di recupero e di valorizzazione del Palazzo Doria

Pamphilj e del Museo al suo interno, attraverso azioni tese a incentivare l’offerta dei servizi

culturali. Il Palazzo è il polo culturale della Città, sede dei cosiddetti Luoghi della Cultura. Oltre alla

presenza del Museo, è di imminente trasferimento l’Archivio Storico Comunale, che sarà intitolato

a Giuseppe Ballarati. I grandi saloni al piano terra, accoglieranno la nuova Biblioteca Comunale,

che sarà inaugurata entro la fine dell’anno. Gli spazi prospicienti Piazza della Costituente stanno

assumendo una sempre più accentuata vocazione espositiva, aprendosi alle istanze del territorio,

con particolare attenzione ai giovani talenti, accogliendo mostre temporanee di pittura, scultura,

fotografia e artigianato artistico. La corte del Palazzo, nella sua suggestiva atmosfera, fa da cornice

agli spettacoli estivi, inseriti nella programmazione dell’Ente, mentre le sale affrescate del piano

nobile ospitano, tutto l’anno, la stagione concertistica e la rassegna teatrale, per bambini e ragazzi.

Il prossimo 11 novembre sarà ospitato al Palazzo un convegno dal titolo "Le terre dei Conti - storia

ed eredità odierna di una grande famiglia (secc. XIII – XVI)”, che si pone come la prima tappa verso

un percorso di rete intrapreso da Valmontone e Colleferro, con la collaborazione scientifica

dell’Archivio Storico “Innocenzo III” di Segni. Lo scopo è di attribuire una sorta di “marchio di

riconoscimento” al territorio, menzionato come “Terre dei Conti”, dalla chiara identità storica e

culturale determinatasi in un ampio e complesso torno di tempo, di cui oggi ci si vuole

riappropriare come un’eredità preziosa.

Nel 2015 e nel 2016 la Città di Valmontone ha aderito a “Memorie urbane – Street art festival”

promuovendo interventi di arte contemporanea urbana mirati alla riqualificazione di spazi

trascurati ed abbandonati, del paesaggio urbano. Così, la Città ha riscoperto scorci altrimenti

trascurati, riqualificandoli e proiettandoli verso una dimensione urbana di valorizzazione dello

spazio pubblico.

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Lo sviluppo culturale si sposa ad uno sviluppo generale che investe a 360° la Città e che si sta

realizzando su più fronti. Valmontone si configura sempre di più come Città di Turismo e d’Arte,

grazie alla presenza di “Rainbow Magicland” e “Valmontone Outlet”, che attraggono, ogni anno,

milioni di presenze e il cui indotto si riversa sul tessuto sociale e produttivo della Città. La

promozione delle eccellenze enogastronomiche procede anche grazie all’azione congiunta del

“GAL – Castelli Romani e Prenestini” a cui il Comune di Valmontone ha aderito.

La Regione Lazio ha approvato e finanziato il progetto della rete di imprese costituita dal

Consorzio I Castelli della Sapienza, di cui il Comune di Valmontone è capofila, che prevede di

realizzare servizi per i cittadini e per le imprese, oltre ad iniziative promozionali e di marketing

territoriale. Il finanziamento sarà dunque investito in azioni destinate ad implementare lo sviluppo

tecnologico della rete ed a promuovere le eccellenze enogastronomiche, in un’ottica di sviluppo

integrato. La Rete è partner della candidatura e il progetto è in sintonia con il programma e con gli

obiettivi per il conferimento del Titolo.

EVIDENZE

E' evidente come, da qualche anno, la cultura sia considerata, a Colleferro e nelle altre città in rete,

il cardine dello sviluppo e l'elemento essenziale della crescita economica e della coesione sociale

del territorio, delle città e delle comunità insediate, come è evidente quanti siano gli sforzi che le

amministrazioni stanno facendo, per recuperare e valorizzare i beni culturali e paesaggistici, le

eccellenze presenti sul territorio e quelle che la terra e il lavoro dell'uomo sono capaci di offrire,

con progetti maturi, evoluti, qualitativamente inappuntabili.

E' evidente lo sforzo rispetto alla promozione dello sviluppo di imprenditoria, in particolare nel

settore culturale, creativo e ricreativo, legata alla conoscenza, alla fruizione del tempo libero, al

food, all'arte, favorendo un accrescimento dell'offerta culturale e un incremento dei servizi rivolti

ai turisti e delle informazioni online e recuperando terreno, in termini di detrattori ambientali che

si stanno trasformando in attrattori.

Assolutamente inedito è l'approccio al progetto della città. Progetti ambiziosi, di riqualificazione

urbana di interi ambiti, programmati nella logica di comprensorio, che diventano modello di

riferimento per il legislatore e per la ricerca, nella progettazione dello spazio pubblico come

fattore di rigenerazione urbana, coesione e inclusione sociale. Un modello innovativo, in grado di

caratterizzare il territorio, di mettere in rete le eccellenze e incrementare la crescita e generare

lavoro. E non è un caso che INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), che ha promosso il modello alla

BISP, oggi è partner della candidatura di Colleferro al Titolo.

Assolutamente inedito è anche il fatto che pubblica amministrazione, imprese in rete, associazioni,

si siedano intorno a un tavolo a parlare di immagine coordinata e di connotazioni di un territorio,

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cercando una comunione esclusiva e identitaria di segni, parole, colori, materiali e modalità d'uso,

come hanno fatto Colleferro, Paliano, Labico, Valmontone, Artena, dialogando con dipartimenti

universitari legati al design della comunicazione e chiamando, al Comitato Tecnico Scientifico, il

semiologo Salvatore Zingale, del Politecnico di Milano.

Quando, a Colleferro, si è cominciato a invertire la rotta, da subito si sono cercati contatti con il

mondo della ricerca e dell'Università e, fin da subito, ci si è posti nell'ottica di essere partner delle

imprese che insistono sul territorio, che rappresentano eccellenza, qualità, innovazione, ricerca,

emotivo di orgoglio e senso di appartenenza.

Quando si è deciso di accettare la sfida e lanciare la candidatura di Colleferro al Titolo, subito si è

scelto di costituire un Comitato Tecnico scientifico, chiamando le personalità con cui si era già

incominciato a dialogare e altre che si sono ritenute necessarie, per dare corpo al programma,

oltre a cercare enti e istituti, tra i più autorevoli, rispetto ai temi e agli obiettivi.

Rigenerare la città, nel comprensorio, per guadagnare in vivibilità e sostenibilità ambientale è uno

degli obiettivi che ci si è postI. Altro obiettivo è recuperare margini di positività, rispetto

all'immagine che della città si ha, all'esterno, trasformando detrattori in attrattori e costruendo

una forte identità di Città d'Autore, per facilitare la frequentazione dei luoghi, contro la fuga da

essi, e nuove occasioni di sviluppo, attraendo nuovi investimenti e favorendo nuove opportunità.

evidenziare le connotazioni del territorio e rafforzare il progetto di rete comprensoriale.

Questi sono gli obiettivi che Colleferro e il suo intorno si sono dati e a cui stanno lavorando e sono

straordinariamente corrispondenti agli obiettivi del Titolo di Città della Cultura della Regione Lazio.

Saranno, senza dubbio, raggiunti, data la determinazione con cui si stanno affrontando. Potranno

essere raggiunti molto presto ed essere condivisi da una più ampia fetta di cittadini se, nel 2018,

Colleferro potrà fregiarsi del prestigioso Titolo e potrà affiancare il programma messo a punto per

la candidatura, alle iniziative, coerenti, già avviate, e alle altre che, inevitabilmente si

aggiungeranno.

MISURATORI di EFFICACIA

Il metodo che si adotterà, peraltro già sperimentato, dei questionari e delle sollecitazioni via web,

per la partecipazione dei cittadini, il loro coinvolgimento e la loro sensibilizzazione ai temi, sarà

anche uno degli indicatori rispetto al raggiungimento degli obiettivi, nella parte relativa al

soddisfacimento delle aspettative delle comunità insediate (cittadini e stakeholder). I dati saranno

incrociati con altri dati. In ognuna delle città, infatti, si terranno iniziative, di cui si faranno carico le

reti di imprese, modulate in maniera da raccogliere adesioni e, quindi partecipazione da parte dei

cittadini. I dati che si raccoglieranno, contribuiranno alla verifica. In più, il grado di soddisfacimento

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COLLEFERRO - CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO 2018 - CANDIDATURA

degli stessi imprenditori aderenti alle reti, fornirà ulteriori dati, importanti nell'analisi del

conseguimento dei risultati.

Il metodo è fatto anche di comunicazione e di informazione e consente la verifica periodica

dell’efficacia delle attività e la conoscenza dell’impatto che esse avranno sui cittadini. Il metodo

prevede la gestione della comunicazione online e offline da parte di partner di provata esperienza,

nei diversi ambiti (Expositore – Discover Places/People – La Notizia H24), con i quali abbiamo

stretto accordi specifici per la raccolta continua di dati da indicatori distinti per ambito di influenza

territoriale e culturale. Dati che, incrociati, consentiranno un’analisi corretta e puntuale sulle tre

distanze (urbana/comprensoriale – provinciale/regionale – nazionale/internazionale).

Da La Notizia H24, il giornale online con più visualizzazioni, a Roma e nel comprensorio, si avranno

dati comprensoriali e relativi all’impatto immediato sul territorio.

Da Discover Places/People, portale turistico altamente specializzato, multilingue, si avranno dati ad

ampio raggio territoriale e relativi all’immagine che le attività comunicano al mondo.

Da Expositore, il portale che organizzerà la comunicazione e gli eventi extracomprensoriali, si

avranno dati relativi all’impatto sulla fascia medio-alta dei cittadini, di chi risiede lontano e

nell’ambito degli opinion leaders nazionali e internazionali.

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ CULTURALI PREVISTE

COSTITUZIONE DELLA STRUTTURA DEPUTATA ALL'ATTUAZIONE DEL PROGETTO / l'argomento

è puntualmente trattato al paragrafo dedicato.

PROMOZIONE Online e Offline - Monitoraggio e diffusione dei risultati - Stampa - copy / un

gruppo di lavoro seguirà la comunicazione. Sarà realizzato un portale web, fin dall'eventuale

conferimento del Titolo, utile a divulgare temi, notizie, obiettivi, risultati; a stabilire un rapporto

continuo con il pubblico e con gli operatori della stampa; a promuovere una call proposal, con la

quale chiunque potrà proporre iniziative da affiancare alle altre già in programma, nei luoghi e negli

spazi messi a disposizione dalle municipalità e dai partner, con il supporto tecnico economico, dei

partner. La validità delle proposte e la loro corrispondenza al programma, sarà valutata dal Comitato

Tecnico Scientifico. Il gruppo si occuperà dei social network, dei sistemi di comunicazione WiFi, dei

contenuti in Mercurio System e in QR Code e dei segnali di avvicinamento offline.

FILM - Città di Cultura '900 - Una produzione cinematografica finalizzata a raccontare, Colleferro

e il comprensorio, in chiave emozionale. L'Epopea di un luogo che all'inizio del XX secolo dalla

conversione di una fabbrica già abbandonata, si sviluppa fino a diventare una città efficiente e

autorevole. Una storia che corre lungo tutto il secolo, a partire dallo sviluppo urbanistico e

industriale fino agli anni della crisi e alla voglia di riscatto di un territorio che vede nella cultura il

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COLLEFERRO - CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO 2018 - CANDIDATURA

fattore determinante un futuro possibile. Il Film sarà realizzato da una casa di produzione

cinematografica, con attrezzature professionali e con una regia di grande rilievo. Già la produzione

del film sarà un evento, per il territorio, perché nel progetto saranno coinvolte le comunità dei

cittadini, le professionalità e le energie che il territorio esprime. Il film sarà l'occasione per attivare

il primo dei workshop formativi, pratici, legati al mestiere del Cinema. Attraverso un'ampia

copertura dei festival cinematografici, degli eventi culturali e di proiezioni dedicate, sarà un veicolo

di straordinaria efficacia per l'immagine della città e del territorio.

MISSIONE FOTOGRAFICA - Territorio '900 / Nel secolo in cui la trasformazione industriale e

urbana hanno modificato, fortemente, il paesaggio, un gruppo di fotografi sarà invitato a

documentare, con immagini di reportage, gli elementi distintivi di questo processo. Una

ricognizione fotografica del paesaggio, in un momento di grandi cambiamenti, dall'era post

industriale all'economia 4.0. Un progetto direttamente ispirato alle grandi missioni fotografiche

del passato, una ricerca indispensabile per pianificare il futuro dell'area sul piano dell'economia

territoriale, urbana, agricola e culturale. Una testimonianza che, oggettivamente, attraverso la

fotografia, intende rappresentare un secolo e le prospettive del futuro, mantenendo un equilibrio

tra arte e documento.

MERCURIO System - Guida Multimediale / I siti di interesse dell'intera area coinvolta nel

progetto, saranno avvolti in una bolla, attraverso il sistema Mercurio System che genera una guida

multimediale e multilingua, creando un network wifi, senza bisogno di connessione internet. Una

soluzione strategica ed economica che sfrutta la grande diffusione di dispositivi mobili dei

visitatori, abbatte i costi di Hotspot e la stampa cartacea di brochure e cataloghi. E' utilizzabile

anche come audioguida. I visitatori possono ascoltarla, senza scaricare software o applicazioni.

Mercurio System si posiziona facilmente in ogni punto di interesse che si desidera comunicare. La

linea wifi aperta permette di avere informazioni immediatamente, senza complicate registrazioni e

violazioni della privacy. Il sistema affiancherà gli altri sistemi innovativi della comunicazione online

del territorio, già definiti, che in parte sono già attivi e in parte saranno attivi nel 2018.

ARCHIVIO DIGITALE con PUBBLICAZIONE e DOCUMENTARIO - Territorio di Cultura '900 / Sarà

la raccolta delle testimonianze dei protagonisti delle storie, dei luoghi, delle vicende del territorio.

Ricercatori e studiosi, supportati dalle associazioni culturali attive sul territorio, raccoglieranno e

catalogheranno, in maniera coordinata, immagini, documenti, reperti e testimonianze dirette, così

da creare il primo grande archivio territoriale dedicato alle tematiche culturali della sociologia, del

lavoro, della produzione agricola e di quella industriale, della pianificazione urbanistica, dell'arte e

dell'architettura, del paesaggio e dell'ambiente, degli eventi straordinari che hanno caratterizzato il

territorio, durante il Novecento. L'archivio conterrà, anche, documenti originali di Oddini, di

Morandi, di Busiri Vici, di D'Olivo, di Ruffo, di Vangelli, di Fuksas e di quanti altri hanno vissuto e

frequentato il territorio, lasciando un segno del loro passaggio. E' pensato Online (anche se è

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prevista una sede dove i documenti saranno consultabili in cartaceo) e sarà fruibile attraverso una

piattaforma web dedicata, nella logica dell'Open Future, della liberazione dei dati e della

condivisione della conoscenza. Da questa ricerca saranno prodotti un documentario audiovisivo

ed una pubblicazione (codice ISBN), con i quali attivare eventi di divulgazione nel territorio e

oltreconfine.

DISCOVER Places Travel / La città e il territorio avranno uno spazio dedicato sul portale, cinque

guide turistiche online, in italiano e in inglese, con aggiornamenti continui di testi e immagini e

dieci articoli dedicati, in inglese, indicizzati rispetto ai temi del programma. Il valore è dato da

diversi fattori: la quantità e la qualità dei contatti e la possibilità di conoscerne la provenienza, il

tempo dedicato, il giudizio; essere parte di un circuito ampio e diversificato; il continuo

aggiornamento e la possibilità di mandare in stampa la guida solo se e quando lo si desideri;

l'originalità di raccontare non solo i luoghi, come ogni portale turistico, ma anche storie, vicende

umane, leggende.

EVENTI promozionali extracomprensoriali / Colleferro Città d'Autore deve essere rappresentata

in luoghi significanti. Oltre ai Festival cinematografici e alle occasioni storico-documentali a cui si

accederà, con le produzioni in programma, oltre alla comunicazione online (siti web dedicati e

teaser), è importante entrare al MAXXI di Roma, alla Triennale di Milano, al PAN di Napoli, nelle

Università. Il primo evento sarà a Milano, all'Urban Center, in Galleria Vittorio Emanuele.

CITTÀ DI CULTURA - Giornata di studi / Sarà la presentazione, alle comunità dei residenti, del

conferimento del Titolo, del Logotipo e dell'immagine coordinata, del programma e delle

modalità, dei progetti di città e di comprensorio. In ogni comune si svolgerà in autonomia ma in

sintonia con la rete.

VOGLIA DI RIEMERGERE - Colleferro Città d'Autore / PALESTRA di Rigenerazione Urbana /

GIARDINO di Rigenerazione Urbana / giornate dedicate agli aspetti del programma legati

all'urbanistica, all'architettura, al senso di città e al valore dello spazio urbano. Le difficoltà che vivono

le città e i modelli da seguire per progettare lo spazio pubblico come fattore di rigenerazione urbana

e di coesione sociale, saranno discussi dagli autorevoli ospiti, membri del comitato tecnico

scientifico. Saranno le occasioni per aprire le mostre, presentare e commentare i progetti di

rigenerazione urbana della città ospite, in particolare e, più in generale, dell'intero territorio.

Lo SCOPPIO del '38 / L'industria, il lavoro, la memoria, l'identità / Sarà una giornata celebrativa

dell'evento che, primo fra tutti, scosse Colleferro (e l'intero Paese) e legò ad un unico destino, la

città nuova e le comunità dell'intorno.

Città Morandiana - Workshop / un evento dedicato alla progettazione dello spazio pubblico,

legato a doppio filo, al Premio Città Morandiana, che si svolgerà, nel 2018, con la sua prima

edizione. Una selezione di max 15 architetti europei, tra le proposte ammissibili, ospiti a

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COLLEFERRO - CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO 2018 - CANDIDATURA

Colleferro, saranno chiamati a formulare proposte progettuali nuove, per gli spazi della Città di

Fondazione.

GIRONE NOVECENTO - Festival dei Vizi e delle Virtù / quindici incontri tematici, di cui sette per i

vizi capitali, sette per le virtù e uno di sintesi, incentrati su argomenti portanti del Novecento,

sviluppati nell'arco di dieci giorni, più due incontri finali sul cosmo. Come fosse una discesa/ascesa

(dal vizio alla rispettiva virtù) fino alla meta finale. Una sorta di viaggio attraverso un Purgatorio

dantesco, fino al Paradiso, in compagnia di ospiti provenienti da settori diversi (scrittori,

accademici, linguisti, celebrità ecc.). Un percorso culturale che si snoderà lungo gli spazi dei nuclei

urbani delle diverse città. Sarà un omaggio alla parola, ai segni, ai linguaggi. In ogni luogo si

indagheranno i temi connotanti quel luogo. A Colleferro lo Spazio e l'industria, a Labico la filosofia

e il gusto, a Paliano l'Arte e il paesaggio, a Valmontone il lavoro della terra e il riscatto sociale, ad

Artena i luoghi inaccessibili e segreti.

PISTOLETTO in PIAZZA / Il Gigante Bianco di Michelangelo Pistoletto, sta a Paliano da più di

vent'anni, quando gli appuntamenti con l'arte contemporanea erano frequenti. Sta in un luogo

inaccessibile. Il rinnovato rapporto di fiducia con la proprietà e con la custodia, consentirà il

trasferimento dell'opera, in Piazza XVII Martiri, dove la Pubblica Amministrazione predisporrà lo

spazio e garantirà la sicurezza, mentre un main sponsor assumerà i costi di trasporto e di

realizzazione delle barriere protettive. Sarà la sintesi del Novecento dell'Arte a Paliano. Una

operazione straordinariamente attrattiva per la città e rappresentativa per il Titolo. L'iniziativa

prevede la presentazione, la promozione e una giornata di studi.

FESTIVAL della STORIA - Giuseppe Ballarati, le lotte contadine ed il riscatto delle terre / La

finalità del progetto consiste nel far conoscere o riscoprire fatti, eventi e luoghi legati alla figura di

Giuseppe Ballarati. La narrazione storica, condotta sugli eventi del territorio di appartenenza e

collegata a personaggi illustri o uomini comuni nati e cresciuti nella propria Città, può facilitare i

ragazzi nel comprendere il concetto che la Storia è fatta di singole storie, ciascuna delle quali ha

concorso al raggiungimento di obiettivi generali. La Storia che i ragazzi imparano a scuola si

origina da un’indagine scientifica (documentaria, iconografica, materiale) che intesse e connette

una rete capillare di informazioni che può intercettare situazioni e vicende sorprendentemente

vicine a chi legge.

PREMIO di FILOSOFIA Arianna Buttinelli / Si apre, Labico, al ragionamento filosofico del XX

secolo, ed è l'occasione per inaugurare il Giardino di Palazzo Giuliani, come luogo ameno di

tranquilla riflessione e sede di eventi straordinari. Il Giardino, centrale, rispetto allo spazio urbano,

diventa il fulcro identitario e connotante del progetto dello spazio pubblico come occasione di

rigenerazione urbana e coesione sociale. Il Festival è intitolato ad Arianna Buttinelli (1972-2010),

Labicana, Dottoressa in filosofia e ricercatrice a Villa Mirafiori. Sarà presentato il lavoro della

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COLLEFERRO - CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO 2018 - CANDIDATURA

Dottoressa Buttinelli e una borsa di studio che la famiglia Buttinelli offre alle tesi di Laurea

Magistrale in materie umanistiche.

L'ENIGMA del BELLO - Lectio magistralis / Sarà l'evento conclusivo, di sintesi, che si vorrebbe

affidare a Massimo Cacciari, colui che, più di tutti, sa raccontare e suggestionare sulla bellezza

straordinaria, filosofica e mistica, del paesaggio urbano e di un comprensorio fortemente

antropizzato. Sarà la conclusione degli eventi in programma ma, anche l'inizio di un nuovo

scenario, per l'intera comunità dei residenti e per chi viene da fuori. il nuovo punto di vista da cui

osservare Colleferro e il suo intorno.

IL TUO EVENTO per CITTÀ della CULTURA - il Comitato Tecnico Scientifico selezionerà le proposte

più giuste, tra quelle che giungeranno alla Call Proposal dedicata, per accrescere l'offerta di eventi

e di prodotti culturali, artistici, sociali, ricreativi, tecnologici, innovativi della Città della Cultura della

Regione Lazio 2018. I partner economici e istituzionali saranno pronti sostenerle, dai punti di vista

logistico, tecnico, economico, accrescendo il valore culturale e economico del programma.

Ognuna delle attività in programma è pensata per lasciare un segno, nella città e nell'anima dei

cittadini e degli ospiti e avviare un processo che, dall'emozione e dalla conoscenza, contribuirà alla

costruzione di una comunità matura, consapevole, responsabile, inclusiva. Rispetto al mondo che

guarda, contribuirà sensibilmente a presentare il territorio, per quello che è, oltre gli stereotipi.

Alcune delle attività sono particolarmente importanti perché, su esse, si fonda l'intero programma

e il raggiungimento degli obiettivi, e lo sono rispetto al futuro che si immagina per Colleferro e per

il suo intorno. La struttura deputata all'attuazione del programma, in particolare, il Comitato

Tecnico Scientifico, lascerà un contributo meraviglioso, di conoscenza, di metodo, di contenuti. Allo

stesso modo, il gruppo di lavoro che gestirà la comunicazione coordinata costituirà, forse, per il

comprensorio, quella vetta, inimmaginabile prima, da cui non si tornerà più indietro. Il film, la

missione fotografica, il documentario, le pubblicazioni, saranno strumenti straordinari di

promozione e permetteranno, alla città e al territorio, di essere guardati con più attenzione e

rispetto ed essere associati a concetti più vicini alla bellezza e alla qualità che ai rifiuti e

all'inquinamento. Con Mercurio System, l'Archivio Digitale, le guide Discover Places People, il

portale dedicato, ancora di più, le attività, gli studi, i luoghi, i prodotti, gli eventi, le storie e le

esperienze del territorio, costituiranno un patrimonio di grande valore, di contenuti finalmente

catalogati e coordinati, mai messi insieme prima, e mai come adesso, facilmente accessibili a tutti.

Si registra, negli ultimi anni, un evidente miglioramento nella qualità degli eventi di

intrattenimento che si organizzano sul territorio. Capita di assistere a momenti suggestivi con

rappresentazioni di teatro itinerante o di musica in strada, meglio distribuiti e con più frequenza,

nello spazio urbano. Sarà cura della struttura deputata, invitare gli organizzatori a un confronto,

per il 2018, in modo da definire le modalità e i temi da trattare e riuscire a dare ancora più forza al

tema del programma.

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COLLEFERRO - CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO 2018 - CANDIDATURA

Al programma si affiancheranno gli eventi già previsti, sul territorio. Tra i tanti, saranno selezionati,

con l'ausilio del Comitato Scientifico, quelli ritenuti in linea con i temi, i principi e gli obiettivi

enunciati. Alcuni di essi, assolutamente pertinenti, sono stati già esposti, nei paragrafi precedenti.

Tra gli altri, invece, si cita a esempio, il Festival “In-Fusione” (Street Music Art) in estate, dato che,

già previsto a Paliano, le altre municipalità stanno immaginando di replicarlo sull'intero territorio.

Si tratta di un evento a carattere partecipativo, in tre serate, finalizzato al coinvolgimento e alla

sensibilizzazione dei cittadini. L’evento sarà annunciato dai canali online e, nelle strade dei

comuni del comprensorio, da una Street Band; sarà legato alla cultura della musica di strada e

promosso nelle scuole, prima della fine dell’anno scolastico e coinvolgerà i cittadini utenti con il

gioco "Scopri il Novecento".

STRUTTURA DEPUTATA ALL'ATTUAZIONE DEL PROGETTO

Il soggetto attuatore del progetto sarà costituito da un Comitato di Gestione, nelle modalità

conformi alla normativa vigente, già sperimentate nei progetti di rete territoriale. Ne faranno parte

i Sindaci dei Comuni in rete, l'Architetto Luca Calselli, Responsabile del Progetto, e il Dott. Antonio

Gagliarducci, Responsabile del Procedimento. Sarà presieduto dal Sindaco di Colleferro. Il

Comitato di Gestione avrà anche il compito di diffusione dei dati relativi ai risultati.

Il Comitato di Gestione sarà affiancato dal Comitato Tecnico Scientifico, di cui faranno parte

autorevoli esponenti della cultura, dell'Università e della ricerca, scelti coerentemente con i temi

del programma, e coordinati dal Responsabile del Progetto, sui diversi tavoli di lavoro. Il Comitato

Tecnico Scientifico non avrà, dunque, solo un ruolo rappresentativo, ma sarà chiamato a svolgere

diversi, importanti, compiti.

Il Comitato Tecnico Scientifico avrà il compito di sviscerare i contenuti e le espressioni del

programma, di scegliere le giuste occasioni per alimentarlo, facendo selezione rispetto alle

proposte non in linea con i temi proposti. Avrà il compito di raccogliere i dati derivanti dal diretto

monitoraggio delle iniziative e quelli forniti dall'esterno, analizzarli e fare sintesi, prima di

consegnarli al Comitato di Gestione. Avrà il compito di stilare un Manifesto di Città della Cultura

che sarà punto di riferimento, per coloro che vorranno essere partner del progetto e per chi vorrà

fregiarsi del logo. Servirà a stabilire una linea di demarcazione tra i prodotti

(oggetti/eventi/grafiche) coerenti con il progetto e quelli che non lo sono. Il fine è educativo verso

un fare approssimativo, piuttosto diffuso. Avrà il compito di gettare le basi culturali, scientifiche e

tecniche, per la costruzione di un futuro di opportunità, di crescita e di sviluppo della città e del

territorio, quindi oltre il 2018, individuando le giuste dinamiche per promuovere i temi individuati

e le modalità con cui affrontarli, nel tempo. I componenti del Comitato saranno chiamati a offrire il

loro prezioso contributo, in occasione delle giornate di studio e nelle pubblicazioni, cartacee e on

line, relativamente agli argomenti di loro competenza.

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COLLEFERRO - CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO 2018 - CANDIDATURA

Il Comitato Tecnico Scientifico sarà composto da:

• Prof. Ing. Giovanni Betta - Rettore Università di Cassino e del Lazio Meridionale.

• Prof. Arch. Luigi Prestinenza Puglisi - Saggista, critico, storico dell'Architettura.

• Prof. Ing. Maurizio Morandi - Università di Firenze / INU (Istituto Nazionale di Urbanistica).

• Prof. Arch. Marzia Marandola - Università Sapienza di Roma.

• Prof. Arch. Francesca Castanò - Università della Campania Luigi Vanvitelli.

• Prof. Arch. Mario Buono - Università della Campania Luigi Vanvitelli

Coordinatore del Dottorato in Ambiente, Design e Innovazione.

• Prof. Arch. Alessandro Castagnaro - Università Federico II di Napoli

Presidente ANIAI (Associazione Nazionale Ingegneri e Architetti Italiani).

• Prof. Salvatore Zingale - Politecnico di Milano

AISS (Associazione Italiana Studi Semiotici) - SFL (Società di Filosofia del Linguaggio).

• Prof. Arch. Adachiara Zevi - Saggista, critico, storico dell'Arte

• Dott. Eros Pittarelli - Presidente CVA (Communauté des Villes Ariane).

• Dott. Stefano Oddini Carboni - Custode dell'Archivio di Michele Oddini

• Dott. Juan De Dalmau - Direttore CTAE (The Aerospace Research & Technology Centre)

Direttore della Comunicazione ESA (European Space Agency)

• Chef Antonello Colonna - Open Colonna Palazzo delle Esposizioni Roma

Vallefredda Resort Labico.

• Arch. Emma Tagliacollo - INARCH Lazio (Istituto Nazionale di Architettura).

• Arch. Luciano Rea - Presidente ADD (Associazione Distretto del Design).

• Ing. Mario Lecce - Università Tor Vergata di Roma / Analisi sensoriale degli alimenti

Capo Panel Premio Internazionale Olio Terra di Cicerone

• Arch. Luciano Leoni - Presidente Arching (Associazione Architetti ingegneri e Geometri del Lazio).

Il Responsabile del Progetto seguirà i lavori del Comitato di Gestione e coordinerà i tavoli del

Comitato Tecnico Scientifico. Seguirà, altresì, l'andamento del programma e il conseguimento degli

obiettivi, confrontandosi con i misuratori di efficacia, i soggetti deputati a fornire dati e indicazioni.

PARTNERS ISTITUZIONALI e ECONOMICI

• UNICAS / UNICLAM - Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale

• Unicampania - Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli - Dottorato

Internazionale in Ambiente, Design e Innovazione

• INU Lazio - Istituto Nazionale di Urbanistica

• INARCH Lazio - Istituto Nazionale di Architettura

• ANIAI - Associazione Nazionale Ingegneri e Architetti Italiani

• ADD - Associazione Distretto del Design

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COLLEFERRO - CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO 2018 - CANDIDATURA

• CVA - Communauté des Villes Ariane

• ESA - European Space Agency

• EXPOSITORE - Struttura ai contenuti

• CRA - Banca di Credito Cooperativo di Paliano

• ACEA SpA

• AMEA SpA

• ASSC - Azienda Speciale Servizi Comuni

• Italcementi SpA

• AVIO SpA

• SECOSVIM SpA

• Area PIP (Piani Insediamenti Produttivi)

• Colleferro Commerciale - Rete di Imprese Commerciali di Colleferro

• Zero Bollette - Rete di Imprese Commerciali di Colleferro

• Paliano Opera Mista - Rete di Imprese Commerciali di Paliano

• Labico in Rete - Rete di Imprese Commerciali di Labico

• La Selva Parco Uccelli

I partner indicati hanno già offerto la loro partecipazione, altri formalizzeranno, presto, la loro

adesione, dato l'entusiasmo dimostrato, negli incontri di questi giorni.

L'intera comunità e le associazioni, le imprese, piccole e grandi, gli artigiani, gli operatori agricoli, i

professionisti, che insistono sul territorio, sono coinvolti, nella predisposizione del programma e

credono al raggiungimento degli obiettivi e a buone prospettive per il futuro. Si mostrano, altresì,

entusiasti all'idea del conferimento del Titolo, ritenendo che sia, questa, l'occasione per mettere in

campo gli strumenti giusti, nel processo della comunicazione e della valorizzazione del territorio,

pronti a offrire il loro contributo, nelle modalità che potranno essere perfezionati, già nelle

prossime settimane.

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1 QUADRO ECONOMICO - DETTAGLIATO PREVENTIVO DI SPESA PER CIASCUNA ATTIVITA'

ATTIVITA' COSTO MUNICIPALITA'AIUTO

REGIONALEPARTNERS RICAVO

01

Struttura deputata all'attuazione del progetto. Costi (accoglienza - rimborsi - parcelle)

relativi all'attività del Comitato Tecnico Scientifico e alla figura del Responsabile del

Progetto.

28.000,00 3.000,00 19.050,00 5.950,00 28.000,00

02 Promozione online e offline / Monitoraggio e diffusione risultati / Stampa / Copy / QR C 19.700,00 3.000,00 10.300,00 6.400,00 19.700,00

03 FILM - Città di Cultura '900 50.000,00 10.000,00 14.000,00 26.000,00 50.000,00

04 MISSIONE FOTOGRAFICA - Territorio '900 19.400,00 4.000,00 10.000,00 5.400,00 19.400,00

05 MERCURIO SYSTEM 10.250,00 x 5.200,00 5.050,00 10.250,00

06 ARCHIVIO digitale con PUBBLICAZIONE e DOCUMENTARIO - Territorio di Cultura '900 19.850,00 8.250,00 6.750,00 4.850,00 19.850,00

07 EVENTI promozionali extracomprensoriali (Roma - Milano - Napoli) 13.600,00 3.000,00 1.700,00 8.900,00 13.600,00

08 DISCOVER Places Travel 18.500,00 2.000,00 11.300,00 5.200,00 18.500,00

C O L L E F E R R O

09 CITTA' di CULTURA - Giornata di Studi 1.500,00 x 1.000,00 500,00 1.500,00

10 ARCHIVIO cartaceo e catalogazione 4.750,00 1.000,00 x 3.750,00 4.750,00

11 VOGLIA DI RIEMERGERE - Colleferro Città d'Autore 6.900,00 2.900,00 1.000,00 3.000,00 6.900,00

12 Lo SCOPPIO del '38 - L'industria, il lavoro, la memoria, l'identità 2.000,00 1.300,00 700,00 x 2.000,00

13 Workshop Città Morandiana 16.100,00 1.000,00 5.000,00 10.100,00 16.100,00

14 GIRONE NOVECENTO - Festival dei Vizi e delle Virtù 5.000,00 x 1.600.00 3.400,00 5.000,00

15 L'ENIGMA del BELLO - Lectio Magistralis 2.000,00 x 1.000,00 1.000,00 2.000,00

COLLEFERRO - CITTA' DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO - CANDIDATURA

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2 QUADRO ECONOMICO - DETTAGLIATO PREVENTIVO DI SPESA PER CIASCUNA ATTIVITA'

P A L I A N O

16 CITTA' di CULTURA - Giornata di Studi 1.500,00 x 1.000,00 500,00 1.500,00

17 PISTOLETTO in PIAZZA 19.200,00 9.500,00 x 9.700,00 19.200,00

18 PALESTRA di Rigenerazione urbana 5.000,00 x 1.000,00 4.000,00 5.000,00

19 GIRONE NOVECENTO - Festival dei Vizi e delle Virtù 5.000,00 x 1.600,00 3.400,00 5.000,00

V A L M O N T O N E

20 CITTA' di CULTURA - Giornata di Studi 1.500,00 x 1.000,00 500,00 1.500,00

21 FESTIVAL della STORIA / Ballarati, le lotte contadine, il riscatto delle terre. 11.000,00 4.650,00 x 6.350,00 11.000,00

22 GIRONE NOVECENTO - Festival dei Vizi e delle Virtù 5.000,00 x 1.600,00 3.400,00 5.000,00

L A B I C O

23 CITTA' di CULTURA - Giornata di Studi 1.500,00 x 1.000,00 500,00 1.500,00

24 PREMIO di FILOSOFIA - IL NOVECENTO 9.700,00 1.000,00 x 8.700,00 9.700,00

25 GIARDINO di Rigenerazione Urbana 7.750,00 6.400,00 x 1.350,00 7.750,00

26 GIRONE NOVECENTO - Festival dei Vizi e delle Virtù 5.000,00 x 1.600,00 3.400,00 5.000,00

A R T E N A

27 CITTA' di CULTURA - Giornata di Studi 1.500,00 x 1.000,00 500,00 1.500,00

28 GIRONE NOVECENTO - Festival dei Vizi e delle Virtù 5.000,00 x 1.600,00 3.400,00 5.000,00

TOTALE 296.200 61.000,00 100.000,00 135.200,00 296.200,00

COLLEFERRO - CITTA' DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO - CANDIDATURA

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COLLEFERRO - CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO 2018 - CANDIDATURA

VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ ECONOMICO FINANZIARIA

COLLEFERRO Città della Cultura della Regione Lazio 2018 - CANDIDATURA

TITOLO del PROGRAMMA / Colleferro Città di Cultura

TEMA / Il Novecento

OBIETTIVI GENERALI / Rigenerare la città per guadagnare in vivibilità, sostenibilità ambientale,

coesione sociale; recuperare margini di positività, rispetto all'immagine che di essa si ha,

all'esterno; costruire una forte identità di Città d'Autore, per facilitare la frequentazione dei luoghi

e nuove occasioni di sviluppo, attraendo nuovi investimenti e favorendo nuove opportunità;

evidenziare le connotazioni del territorio e rafforzare il progetto di rete comprensoriale.

OBIETTIVI SPECIFICI / Costruire una struttura di competenze e professionalità e fare in modo che

sia di supporto alla definizione di modelli innovativi, per la progettazione dello spazio pubblico

come fattore essenziale nei processi di rigenerazione urbana e coesione sociale; per la costruzione

di una immagine positiva di Città d'Autore che la renda interessante e attrattiva; per la formazione

di una comunità matura, consapevole, attiva, orgogliosa. Produrre gli strumenti necessari al

conseguimento degli obiettivi generali, seguendo i modelli indicati dalla struttura.

RISULTATI ATTESI / Grande partecipazione e vero coinvolgimento delle comunità dei residenti,

delle associazioni, delle imprese. Tanta attenzione da parte del mondo esterno. Qualità assoluta e

innovazione, nelle attività. Rafforzamento, nei cittadini residenti, del senso di comunità e di

appartenenza alla città e al comprensorio. Continuità, oltre il 2018, nell'approccio, nei risultati, nel

conseguimento degli obiettivi.

ATTIVITÀ / sono strutturali, mai effimere. Anche nel caso di eventi (es. festival) mostrano un

fondamento culturale solido e coerente con le altre attività e con il programma, nel suo

complesso.

• COSTO COMPLESSIVO / € 296.200,00

• AIUTO RICHIESTO / € 100.000,00 (33,79% del costo complessivo)

• COSTO a CARICO delle AMMINISTRAZIONI LOCALI / € 61.000,00

• CAPITALE PRIVATO / € 135.200,00 (45,65% del costo sostenuto dalla PA)

ANALISI della SOSTENIBILITÀ / Il programma non presenta il rischio che i benefici prodotti

cessino alla fine della erogazione dei finanziamenti pubblici dato che le attività sono strutturali e

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COLLEFERRO - CITTÀ DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO 2018 - CANDIDATURA

continueranno a produrre effetti positivi, rispetto agli obiettivi generali, ben oltre l'anno 2018. Su

quei risultati e su quelle attività si continuerà a fare riferimento, già solo per un fatto di

convenienza. E' prevedibile che nemmeno una discontinuità amministrativa possa gettare via il

lavoro svolto e cambiare direzione. Non è immaginabile, altresì, che qualcuno possa appropriarsi

dei risultati conseguiti, semplicemente perché saranno i risultati di un'intera città, e non potranno

essere "spacchettati".

Il Capitale privato già intercettato potrebbe aumentare, data la confermata disponibilità dei

partner a supportare altre iniziative (call proposal), e data la forte capacità attrattiva che ha

mostrato di avere il programma, già nella fase preliminare, per cui è ipotizzabile che altri partner si

aggiungeranno.

VALUTAZIONE della SOSTENIBILITÀ / Il RISULTATO della VALUTAZIONE di SOSTENIBILITÀ

ECONOMICO FINANZIARIA è POSITIVO

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CRONOPROGRAMMA COMPLESSIVO PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA

ATTIVITA' 0000/30

gg

30/60

gg

60/90

gg

90/120

gg

120/150

gg

150/180

gg

180/210

gg

210/240

gg

240/270

gg

270/300

gg

300/330

gg

330/360

gg

01 Struttura deputata all'attuazione x x x x x x x x x x x x x

02 Predisposizione e presentazione x

03 Promozione / Monitoraggio e diffusione risultati x x x x x x x x x x x x x

04 FILM - Città di Cultura '900 x x x

05 MISSIONE FOTOGRAFICA - Territorio '900 x x

06 MERCURIO SYSTEM x x x x x x x x x x x x

07 ARCHIVIO digitale / pubblicazione / documentario x x x x x x x x x x x x x

08 EVENTI extracomprensoriali x x x x x x x

09 DISCOVER places travel x x x x x x x x x x x x x

10CITTA' di CULTURA - Giornata di Studi (Colleferro

- Paliano - Valmontone - Labico - Artena)x

11 ARCHIVIO cartaceo e catalogazione x x x x x x x x x x x x x

12 VOGLIA DI RIEMERGERE - Colleferro Città d'Autore x

13 Lo SCOPPIO del '38 x

14 Workshop Città Morandiana x

15GIRONE NOVECENTO - Festival dei Vizi e delle Virtù

(Colleferro - Paliano - Valmontone - Labico - Artena)x

16 L'ENIGMA del BELLO - Lectio Magistralis x

17 PISTOLETTO in PIAZZA x

18 PALESTRA di Rigenerazione urbana x

199 FESTIVAL della STORIA / Ballarati x

20 PREMIO di FILOSOFIA - IL NOVECENTO x

21 GIARDINO di Rigenerazione Urbana x

COLLEFERRO - CITTA' DELLA CULTURA DELLA REGIONE LAZIO - CANDIDATURA


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