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CL SES–F&M – Risparmio e scelte finanziare 11 a.a. 2008/09 Risparmio e scelte finanziarie delle...

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CL SES–F&M – Risparmio e scelte finanziare 1 a.a. 2008/09 Risparmio e scelte finanziarie delle famiglie prof. Giuseppe Marotta e dott.ssa Barbara Luppi Lezioni su ricchezza e indebitamento delle famiglie italiane La ricchezza per caratteristiche famigliari: i risultati nei dati dell’IBF dell’anno 2006 Alcuni confronti con la provincia di Modena Dove studiare: Cannari e D’Alessio, La ricchezza degli italiani, Il Mulino - cap. 2 I bilanci delle famiglie italiane nel 2006, SBS n. 7, 28/01/08 Slides della lezione 1
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CL SES–F&M – Risparmio e scelte finanziare11

a.a. 2008/09 Risparmio e scelte finanziarie delle famiglie

prof. Giuseppe Marotta e dott.ssa Barbara Luppi

Lezioni su ricchezza e indebitamento delle famiglie italiane

La ricchezza per caratteristiche famigliari: i risultati nei dati dell’IBF dell’anno 2006

Alcuni confronti con la provincia di Modena

Dove studiare: Cannari e D’Alessio, La ricchezza degli italiani, Il Mulino

- cap. 2I bilanci delle famiglie italiane nel 2006, SBS n. 7, 28/01/08

Slides della lezione

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La ricchezza per caratteristiche famigliari

• Dati micro, derivati dall’indagine campionaria BF

• Distribuzione W caratterizzata da forte asimmetria: circa 70% presenta importi più bassi della media – Si utilizza il valore mediano (più idoneo a descrivere e più

stabile negli anni)

Il livello e la composizione della ricchezza dipende dalle caratteristiche famigliari come:

– Età del capofamiglia (cf) inteso come maggior percettore di reddito)

– Titolo di studio– Condizione professionale– Condizione economica

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IBF 2006

• Indagine campionaria biennale, di lunga tradizione (anni ’60)

• Rileva le condizioni economiche delle famiglie nelle componenti reddituali e patrimoniali in maniera dettagliata

• Rileva anche: condizioni socio-demografiche, occupazione, strumenti di pagamento e forme di risparmio, abitazione a altri beni immobili a cui si aggiungono approfondimenti (cambiano nel corso delle indagini: anno 2006 soddisfazione sul lavoro e informazione finanziaria)

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ICESmo 2006

• Seconda indagine campionaria sulle condizioni economiche e sociali delle famiglie nella provincia di Modena; prima indagine anno 2002

• In analogia con IBF, rileva le condizioni economiche delle famiglie seguendo lo stesso schema di aggregazione del reddito e del patrimonio (buona comparabilità)

• Rileva anche: condizioni socio demografiche, occupazione, abitazione a altri beni immobili, lavoro non pagato, mobilità territoriale, servizi anziani e minori, salute, felicità, opinioni dei cittadini.

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ICESmo

• Obiettivi: analisi delle condizioni di vita e valutazione delle politiche fiscali tramite modello di microsimulazione

• 2.043 famiglie intervistate in 25 comuni della provincia

• Questionario assai articolato: 197 domande; composto di sue sezioni (un questionario compilato da intervistatore e uno autocompilato);

• Durata media delle interviste di oltre un’ora.

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Piano di aggregazione del reddito IBF

Y disponibile netto annuale famigliare e individuale

ottenuto come somma dei redditi

•da lavoro dipendente

•da lavoro autonomo

•da pensioni e trasferimenti

•da capitale

I redditi da capitale rappresentano il flusso di reddito che si ottiene dallo stock di ricchezza detenuto dalle famiglie in attività reali (YCA) e attività finanziarie (YCF)

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Piano di aggregazione della ricchezza IBF

La ricchezza netta viene calcolata a livello famigliare.

È data dalla somma delle: •attività reali (costituite dal valore dei beni immobili, delle aziende e degli oggetti di valore) •attività finanziarie (distinte in depositi, titoli di Stato, altri titoli e crediti commerciali e da altre famiglie), •al netto delle passività finanziarie (costituite dai debiti verso banche, società finanziarie e altre famiglie e debiti commerciali)

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IBF: reddito famigliare

• Reddito medio annuo famigliare al netto delle imposte Y = 31.792 euro, pari a 2.649 euro al mese (tab. B1)

Più elevato per famiglie con capofamiglia :• Laureato• Imprenditore, libero professionista e dirigente• età tra 41 e 65 anni• Residente al centro e nord

Rispetto al 2004 il Y è aumentato del 2,6% in termini reali, maggiore nel mezzogiorno

• dal 2000 al 2006 risulta :– Stabile per i dipendenti (+1%)– In aumento per gli autonomi (+14%)

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Reddito famigliare e componenti: IBF vs ICESmo

• Reddito medio annuo famigliare al netto delle imposte Y = 40.495 euro, pari a 3.375 euro al mese +30% rispetto all’Italia +15% rispetto al Nord

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

45%

lav dip lavautonomo

pens trasf da attivitàreale

da attivitàfinanziaria

Composizione % del Y famigliare

Modena Nord Italia

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Reddito famigliare reddito equivalente

• Reddito equivalente è necessario per fare confronti omogenei tra famiglie diverse per numerosità e composizione

• Il reddito pro capite non tiene conto delle economie di scala nei consumi (affitto, utenze ecc.)

• Si ottiene dividendo il reddito famigliare monetario per la scala di equivalenza Yeq=Y/scala e rappresenta il Y che ciascun componente dovrebbe avere se vivesse solo anziché in famiglia

La scala di equivalenza (Oecd modificata) distingue tra adulti e minori (1 cf; 0,5 ind con 14 anni e più; 0,3 minori di 14)

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Reddito equivalente: IBF vs ICESmoReddito equivalente medio e mediano

(importi scala six e rapporto media/mediana scala di dex)

0

5000

10000

15000

20000

25000

30000

Nord Centro Mezzogiorno Modena Italia

1

1.05

1.1

1.15

1.2

1.25

media mediana media/mediana

I profili per genere e classe di età sono simili

A Modena si nota un reddito maggiore (rispetto al totale) dei diplomati /laureati e degli occupati (in particolare per dirigenti/quadri e

imprenditori/liberi professionisti)

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Indici distributivi

• Decimi (o quinti) di famiglie ordinate in base ad una variabile economica (Y, W, C) e quote rispetto al totale

• Indice di concentrazione di Gini: indice compreso tra 0 (caso estremo di perfetta uguaglianza) e 1 (massima disuguaglianza)

• Indice di povertà: percentuale di individui al di sotto di un determinato importo (linea di povertà) sul totale della popolazione– Concetto di povertà relativa: viene definito povero chi ha meno

risorse rispetto a quelle degli individui che vivono nello stesso contesto.

– La linea di povertà per il reddito equivalente viene definita pari al 50% (o 60%) del valore mediano di Yeq

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Indici distributivi del reddito: IBF vs. ICESmo

Quota di reddito per decimi di individui ordinati sulla base del YEQ

Modena Nord Centro Sud ITALIA

Indice di Gini (punti percentuali)

28,2 28,5 30,1 31,5 32,3

Indice di povertà relativa (%) (linea nazionale 7.900 € anno)

3,7 4,8 7,0 27,3 13,2

Indice di povertà relativa (%)(linea Modena 10.970 € anno)

9,2 12,6 14,6 51,0 26,5

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La ricchezza in Italia 2006• Ricchezza famigliare netta: 146.718 valore mediano (tav. E2)

– In aumento rispetto al 2004: 11,6% in termini reali– Maggiore per la famiglie con capofamiglia laureato, dirigente,

imprenditore, residenti al centro e in comuni con più di 500mila abitanti

W strettamente correlata • con il titolo di studio

– W mediana cf laureato è 6 volte più elevata e diplomato 4 volte rispetto a chi è senza titolo di studio

• con la condizione professionale– W mediana cf dirigente o libero professionista è 4 volte più elevata

rispetto a cf operaio– Per i pensionati è simile al valore mediano

• con il reddito famigliare

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Andamento nel tempo

• Dal 1995 al 2006 si nota: - Una forte crescita per le famiglie di pensionati- Diminuzione per le famiglie con cf dipendente,

soprattutto se operaio- Un peggioramento delle condizioni dei più giovani

(fino a 30 anni)- Una stabilità al Sud

• Dal 2004 il Centro presenta valori di ricchezza superiori a quelli del Nord

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Età del capofamiglia

• Andamento secondo la teoria del ciclo vitale: crescente fino al momento del pensionamento; in seguito decrescente per effetto della riduzione del reddito sia per i trasferimenti (donazioni) ai figli

• In termini di W pro capite è più bassa per le classi di età più giovani • Confronti internazionali

– Minore variabilità tra le diverse età rispetto a Canada e USA che potrebbe dipendere da:

• Mkt finanziari imperfetti (basso indebitamento per i giovani)• Sistema pensionistico generoso• Presenza maggiore di famiglie a più generazioni

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La concentrazione della ricchezza

• Valori più elevati della concentrazione del reddito che dipendono da: diverso stadio del ciclo di vita, preferenze individuali (consumi, risparmio, avversione al rischio), eredità, capital gain, …

• Nel corso degli anni ’90 ha mostrato una tendenza alla crescita determinata dall’aumento della quota di W dei 5% più ricco. Dal 2004 al 2006 è aumentata soprattutto per l’aumento delle disuguaglianza nella distribuzione delle AF e PF

• È simile alla concentrazione che si registra in Francia e inferiore a quella di Canada e USA (diversa popolazione e più elevata concentrazione del Y)

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Nel 2006:- il livello di concentrazione risulta inferiore al Centro rispetto al Nord e al Sud e Isole- la quota di ricchezza detenuta dal 10% delle famiglie più ricche è di circa il 45%- la ricchezza della famiglia posta nel nono decimo è circa 250 volte superiore a quella del primo decimo (si veda la distribuzione delle famiglie per decimi di W della tav. E1)

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Le componenti della ricchezza

• AR: 150.000 euro valore mediano, costituiscono la parte preponderante della ricchezza familiare (tav. E2)– in forte crescita rispetto al 2004 (+18 per cento in termini reali)

• AF: 6.888 euro valore mediano (tav. E2)– In diminuzione rispetto al 2004 (-6 per cento in termini reali)

• PF ammontano al 4,4 per cento della ricchezza netta e riguardano il 26,1 per cento delle famiglie italiane (tav. E4)– in crescita rispetto al 2004 (24,6 per cento).

20

Nord Centro Sud

AR 152000 205000 100000

AF 10828 6603 3700

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Attività reali: abitazione

• Tra le AR, le abitazioni risultano la componente maggiore, raddoppiata nel decennio sia per l’aumento dei prezzi delle abitazioni sia per l’aumento delle famiglie proprietarie

• Il valore medio dell’abitazione di residenza risulta pari a 207.261 euro, 2.021 euro al metro quadro, in crescita sostenuta rispetto a quanto rilevato per il 2004

• Il valore al metro quadro delle abitazioni di residenza presenta marcate differenze per area geografica (2.059 euro al Nord, 2.867 euro al Centro e 1.443 euro al Sud e Isole) ed è crescente rispetto all’ampiezza demografica del comune di residenza

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Focus su abitazione• il 68,7% delle famiglie è proprietaria dell’abitazione (0,4% a riscatto)• il 20,9% è in affitto

• Nell’ultimo biennio è ulteriormente aumentate del valore delle abitazioni di residenza in rapporto alle retribuzioni nette medie annue da lavoro dipendente: considerando una abitazione di 100 metri quadri, negli anni dal 1995 al 2006 tale rapporto è cresciuto passando da 8,4 a 12

Abitazioni di residenza Abitazioni in affitto

Valore immobile 232.600 143.000

Affitto 7.200 4.000

Affitto/reddito 20% 19%

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Le abitazioni come forma di investimento

• Proprietà abitazione è più diffusa in Italia, rispetto a UK, Francia, Germania, Svezia ma inferiore a Spagna, Grecia, Irlanda

• Perché?–Investimento a rischio basso negli anni 70-80–Mercato affitto segmentato (affitti a equo canone vs. mkt nero), in seguito liberalizzazione e vendite ai privarti del patrimonio pubblico; ridotti tassi di interesse sui mutui grazie anche alla concorrenza degli intermediari

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Attività finanziarie: diffusione

• Larga diffusione dei depositi bancari e postali utilizzati sia come strumenti di pagamento sia per utilizzare altri servizi (negoziazione titoli, gestioni patrimoniali) in aumento i depositi postali

• Possesso dei titoli è meno diffuso: 8,5% titoli di stato e 20% circa azioni, fondi, obbligazioni non pubbliche; negli ultimi decenni in aumento le famiglie che possiedono titoli più rischiosi, ma calano dal 2002 al 2006

• Il possesso di tutti questi strumenti dipende dalla caratteristiche famigliari e tende ad aumentare con il livello di W (fa eccezione del deposito postale) (tav. F1)

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AF: composizione e diversificazione

• Famiglie meno abbienti: – prevalenza di AF liquide (non rischiose), soprattutto

depositi e titoli; – no AR (abitazioni)

• Famiglie con livelli intermedi: – bassa diversificazione del rischio– equilibrio tra AR e AF

• Famiglie più abbienti: – prevalenza di AF rischiose e in attività proprie– maggiore diversificazione del rischio

In generale in Italia il portafoglio è scarsamente diversificato (scarsa educazione finanziaria)

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Vedi anche tav. F1 per possesso AF per caratteristiche famigliari

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PF: l’indebitamento delle famiglie

• In crescita costante negli ultimi anni, ma contenuto nei confronti internazionali

• Nel 2006 il 26% delle famiglie ha fatto ricorso al finanziamento (tav. E4)– 11,6% per acquisto di immobili– 12,8% per acquisto beni di consumo– 3,8% per attività di lavoro indipendente

È più diffuso al Centro e al Nord, nei comuni con più di 500mila abitanti, tra le famiglie più giovani, con titoli di studio elevati, e con cf lavoratore indipendente

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Composizione dell’indebitamento

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Vulnerabilità finanziaria

• Il rapporto tra indebitamento e reddito disponibile è del 33% (calcolato solo sulle famiglie indebitate) (tav. E4)– più elevato per le famiglie del Nord, residenti dei grandi centri

urbani, giovani, più numerose, e con cf lavoratore indipendente

• Considerando solo il debito per l’acquisto dell’abitazione di residenza, il rapporto tra la spesa sostenuta per il rimborso del debito (capitale e interessi) e il Y (al lordo della spesa per interessi passivi) è– Più elevato per le famiglie con cf giovane, poco istruito,

residente nel mezzogiorno e appartenenti ai primi due quinti della distribuzione del reddito

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La ricchezza: IBF vs. ICESmo

ICESmo (valori mediani): W: 191.500 AR: 180.000 AF: 15.000

Indici distributivi

0% 50% 100% 150% 200% 250% 300% 350% 400%

Mo/Nord

Mo/Centro

Mo/Sud

W

AR

AF

Modena Nord Centro Sud Italia

Indice di Gini (punti percentuali)

58,3 61,1 58,8 59,5 61,6

W detenuta dall’ultimo decimo (%)

40,5 44,8 43,3 41,2 44,6

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Le AR: IBF vs. ICESmo

0

50000

100000

150000

200000

250000

Modena Nord Centro Sud

75%

80%

85%

90%

95%

100%

AR abitazione abitazione/AR

Modena Nord Centro Sud

proprietà 68.4 66.6 74.4 68.3

affitto 19.7 24.0 16.1 19.2

a riscatto 0.1 0.2 0.5 0.6

altro 11.8 9.2 9.0 11.9

100 100 100 100

A Modena il valore dell’abitazioni di residenza costituisce l’83% della componente reale (98-99% nel centro- nord e 95% al sud)

Titolo di godimento dell’abitazione di residenza

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Le AF: IBF vs. ICESmo

La quota di famiglie che detengono AF è simile a quella che si osserva per il Nord

A Modena si nota che:

•è maggiore la quota di famiglie in possesso di azioni, obbligazioni e fondi comuni (33% vs. 27%)•è maggiore la quota di AF investita in azioni, obbligazioni e fondi comuni (39% vs. 35%) e in titoli di stato (20% vs. 10% )•come conseguenza la quota detenuta depositi è minore

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Le PF: IBF vs. ICESmo

La quota di famiglie che detengono PF è simile a quella che si osserva per il Nord

A Modena si nota che:Il valore dell’indebitamento è superiore rispetto a quello del Nord e simile a quello che si osserva per il Centro•Le famiglie che hanno un mutuo in corso per l’acquisto sono il 18% del totale delle famiglie (circa il 60% delle famiglie indebitate)•I debiti per acquisto o ristrutturazione di immobili rappresentano la parte maggiore dell’indebitamento, una quota più vicina a quella che si osserva per il Centro

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Ricchezza e felicità in ICESmo

Quanto si ritiene soddisfatto della sua vita? (punteggio da 0 a 10)

Punteggio medio per quintili di ricchezza (scala six) e % molto soddisfatti (punteggio>=8 scala dex)

5

5.5

6

6.5

7

7.5

8

1 2 3 4 5

0

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5

0.6

soddisfazione media % molto soddisfatti


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