Luglio 2017 Giugno 2018 A.R. 20172018 Club Rotary Cascina La Città del Teatro, via ToscoRomagnoila, 656 – 56021 Cascina (PI) Ristorante La Rocca, via Francesca nord – 56010 Vicopisano (PI) Codice fiscale 90031370506 www.rotarycascina.it – http://twitter.com/rotarycascina.it http://facebook.com/rotary2071 Codice rotariano 56917 – DISTRETTO 2071 Ammesso al R.I. in data 13 dicembre 2001 Al Governatore del Distretto 2071 All'Assistente del Governatore Area Tirrenica 2 Ai Presidenti dell'Area Tirrenica 2 Ai Soci del Rotary Club Cascina Ai Soci del Rotaract Cascina Agli Amici del Rotary Chambèry Dent du Chat BOLLETTINO DEL CLUB A . R . 2017-2018 Maria Antonietta Denaro Presidente 20172018 [email protected]Paolo Masi Segretario 20172018 [email protected]Cinzia Cellerino Prefetto 20172018 [email protected]
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Luglio 2017 Giugno 2018 A.R. 20172018
Club Rotary Cascina
La Città del Teatro, via ToscoRomagnoila, 656 – 56021 Cascina (PI)
Ristorante La Rocca, via Francesca nord – 56010 Vicopisano (PI)
Codice rotariano 56917 – DISTRETTO 2071 Ammesso al R.I. in data 13 dicembre 2001
Cari Amici,
con entusiasmo ed impegno inizio questa mia nuova avventura di Presidentedel Rotary Club Cascina.
Rivolgo un ringraziamento particolare e sincero ai componenti del ConsiglioDirettivo, ai Presidenti e ai membri delle Commissioni che hanno accettato dicondividere con me questa nuova esperienza rotariana e con i quali abbiamo giàiniziato da tempo, in amicizia e condivisione, a programmare le attività dellanuova annata.
“Il Rotary è sempre e soltanto come lo fanno i suoi soci, con il loro carattere edi loro sforzi”. Perciò, mi auguro che in questo anno sociale ognuno possa sentirsicoinvolto al massimo, nella certezza che ogni idea e proposta potrà esserestimolo per riflessioni e azioni. Ritengo che il nostro Club abbia le risorse umane
per provare a costruire un'attività di servizio incisiva e significativa che riesca "a fare la differenza" in sintonia conil tema che il nuovo Presidente del Rotary International Riseley ha dato all'annata:"Rotary making difference".
La traduzione in italiano "Il Rotary fa la differenza" non ne rende pienamente l'efficacia ed il senso ha detto ilnostro Governatore, Giampaolo Ladu, nel corso del Seminario di Istruzione dei Presidenti Eletti svoltosi lo scorso18 marzo a Calambrone fare la differenza non è l'impegno di un momento o di una determinata azione, ma è unimpegno di percorso che ci invita a fare continuamente la differenza nella società con i nostri progetti, il nostroservizio, il nostro modo di interpretare e vivere i cinque valori fondamentali del Rotary e dei rotariani: amicizia,etica, diversità, servizio, leardership.
E' importante pubblicizzare adeguatamente ciò che facciamo; le iniziative umanitarie, l'aiuto concreto perprogetti nel territorio di appartenenza del Club, le iniziative culturali con ospiti di rilievo, gli incontri e le relazionisui temi legati all'attualità o alle questioni fondamentali per lo sviluppo della società.
Il programma di quest'anno, che avrà tema conduttore "La cultura come strumento per far crescere il Rotary",cercherà un equilibrio tra le diverse vie d'azione: ci rivolgeremo, come è tradizione, a relatori in grado di darcistimoli culturali su tematiche legate alla storia dell'arte, al diritto, all'ambiente, alla musica e all'economia.
Affronteremo temi legati all'innovazione tecnica e scientifica che ha grande impatto sulle nostre vite. Inquest'ottica si inquadra la volontà di rilanciare il Premio Gagliardi, in memoria del socio del nostro Clubprematuramente scomparso, Roberto Gagliardi.
Ci sono progetti che stiamo sviluppando ed altri nuovi da meditare e strutturare che spero valorizzino eccellenzee tradizioni del nostro territorio.
Tenendo conto che la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico culturale del nostro territorio diriferimento sono tra le finalità che contraddistinguono le attività del nostro Club, in questa annata sociale cioccuperemo del recupero dell'Affresco di San Bruno, fondatore dell'Ordine, realizzato nell'ottobre del 1770 dalpittore Pietro Giarrè, su commissione dei Padri Certosini.
La nostra attenzione si concentrerà sulle attività di service, soprattutto di affiancamento e di supporto alleIstituzioni, che mireranno ad approfondire tematiche di rilevante impatto sul territorio in cui il Club agisce e sullasocietà in generale, come l'organizzazione del convegno sulla legge sul "Dopo di noi" per il sostegno ai disabiligravi, coinvolgendo le associazioni dei familiari dei potenziali beneficiari della legge oltre le categorieprofessionali chiamate ad applicarla.
Si procederà, in perfetto stile Rotary, nella continuità e pertanto proseguiranno le manifestazioni ormaitradizionali come il Rotartufo, il Pranzo degli Auguri di Natale, il Pranzo degli anziani il giorno della Befana.
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Nella suggestiva cornice di Villa il Poggionea Fauglia si è svolta la tradizionale
cerimonia del passaggio del collare del Rotary ClubCascina.
Alla conviviale che ha visto la presenzadell'Assistente del Governatore A.R. 20162017,Pietro Pescatore, del Presidente della CommissioneProgrammi Distrettuali, Marco Gucci, dei Presidentidei Club dell’Area Tirrenica 2 (Nicola Luigi Giorgidel RC Pisa, Giuseppina Di Lauro del RC PisaGalilei e Gabriele Siciliano del RC Pisa Pacinotti),del Presidente del Rotaract Cascina, Ilaria Bellini,ormai a fine mandato, di rotariani di altri club e diautorità civili, quali il Sindaco del Comune diVicopisano, Juri Taglioli, il Direttore del complessoMuseale della Certosa di Calci, dott.ssa AntoniaD’Aniello, e il Direttore del Museo di StoriaNaturale dell'Università di Pisa, prof. RobertoBarbuti, hanno partecipato numerosi ospiti.
Il presidente dell’annata 20162017, GianfrancoChighine, prima di passare le consegne a MariaAntonietta Denaro che guiderà il Club fino al 30giugno 2018, ha conferito l’ambito riconoscimentodel PHF (Paul Harris Fellow – amici di PaulHarris), al segretario del Club, Michele Marroni, peril forte e costante impegno profuso nonostante lanomina a ProRettore al Personale dell’Università diPisa, e a Paolo Masi, quale Presidente dell’annatarotariana 20152016 per il supporto ricevuto durantel’annata e per l’organizzazione della secondaedizione del Rotartufo – raccolta fondi a favoredelle comunità del Centro Italia colpite dal sisma.
Il Presidente uscente Chighine ha ripercorso letappe dell'annata appena trascorsa, ricordando inumerosi service svolti e condividendo con i soci e ipresenti la soddisfazione per i risultati conseguiti, inparticolare per l'ingresso nel Club di 6 nuovi soci.
Ricevuta la carica, il neo presidente Denaro,
prima donna a presiedere il Club, dopo avereriportato ai presenti i saluti del Governatore A.R.20172018, Giampaolo Ladu, impossibilitato apresenziare alla cerimonia per concomitanti impegniistituzionali, ha illustrato il suo programma diattività, predisposto in piena condivisione con ilConsiglio Direttivo, che ha come filo conduttore“La cultura come strumento per fare crescere ilRotary” ed è incentrato su alcune iniziative che sicollocano in una linea di continuità con il passato e,altre, che rappresentano delle autentiche novità.
Per raggiungere gli obiettivi – ha concluso il neoPresidente sarà necessario il contributo dioperatività e di idee di tutti i soci del Club: dalladiversità di idee, dal confronto e dallacollaborazione, nasceranno sicuramente iniziativeimportanti e capaci di incidere in concreto sulterritorio.
Si consoliderà la partecipazione, unitamente aiClub pisani (RC Pisa, RC Pisa Pacinotti e RC PisaGalilei), all’organizzazione del prestigioso PremioInternazionale Galileo Galilei, oltre al Rotartufo incollaborazione con i Club dell’Area Tirrenica 2.
A chiusura della serata, il neo Presidente hapresentato il nuovo Consiglio Direttivo compostada: Francesco Durante (VicePresidente), Paolo Masi(Segretario), Simone Lepori (Tesoriere), CinziaCellerino (Prefetto), Giuseppe Saccomanni(Presidente InComing), Gianfranco Chighine (PastPresidente) e i Consiglieri Francesco Frediani,Michele Marroni, Roberto Martini e ClaudioSighieri. Presiederanno le varie Commissioni:Michela Festa (Progetti); Paolo Barnelli (Effettivo),Michele Marroni (Cultura); Giuseppe Saccomanni(Amministrazione).
Al neo Presidente eletto e alla sua squadra sonoandati gli auguri di buon lavoro da parte di tutti isoci e degli amici presenti. 3
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I n equilibrio sopra la follia è il titolo dello spettacolo della scuola Studio Danza che è andato in scenagiovedì 6 luglio al Teatro Verdi e che ha visto la collaborazione del Rotary Club di Cascina, con il
patrocinio del comune di Pisa e la partecipazione e il contributo dell’attore e regista Renato Raimo.
Alla realizzazione della serata hanno contribuito il gruppo musicale Borderò e il liceo artistico Russoli diPisa, oltre a vari sponsor dellamanifestazione.
Gli allievi della scuola, che sono statidiretti dall’insegnante nonche’ direttriceartistica Annalisa Ciuti e accompagnatidalle musiche del gruppo musicale Borderò,si sono esibiti in coreografie di danzaclassica, contemporanea e moderna. Sonostati anche eseguiti pezzi di flamenco e hiphop.
La serata è stata dedicata alla memoria diLorenzo Malacarne e Sara Cicciotto,vittime di omicidio stradale il 5 luglio 2016.Il ricavato dello spettacolo è stato devolutoa favore della famiglia di Ginevra Ricci,una bambina di 11 anni nata conartrogriposi, una condizione clinicacaratterizzata da rigidità articolare presentegià alla nascita in diversi distrettianatomici.
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Sabato 22 luglio, presso il ristorante laRondinaia nella splendida Tenuta Insuense, si è
svolta la tradizionale "Festa d'Estate", che ha visto lapartecipazione dell'assistente del governatore SavinoSardella, che ha portato i saluti del Governatore delDistretto 2071, e del Presidente del Rotaract CascinaBeatrice Fantozzi.
Molti soci insieme alle loro famiglie hannopartecipato alla serata che ormai è una tradizioneconsolidata del Club di festeggiare l’inizio dell’estatein un clima familiare all’insegna dell’amiciziarotariana.
Nel corso della serata la Presidente del Club, MariaAntonietta Denaro, ha donato alle signore presenti unsacchetto contenente dei semi di girasole oltre unabella poesia di un autore anonimo (che a laterepubblichiamo). Il girasole, il cui nome generico
(Helianthus) derivada due parolegreche ”helios”che significa Solee ”anthos” il cuisignificato è fiore,è stato sceltocome "dono” peralcune suecaratteristiche.
La caratteristicaprincipale diquesta piantaannuale è quelladi girare sempre ilcapolino (cosìviene denominatal'infiorescenza del
Girasole) verso il Sole.Altra caratteristica delGirasole è quella diessere un fiore"multiplo". Infatti,quello che vediamo diun color giallo accesonon è il fiore, bensì uninsieme di fioridisposti secondo unpreciso schema aspirale (34 in un sensoe 55 nell'altro) cheprende il nome diinfiorescenza.
Il Girasole, proprio in virtù delle sue caratteristiche,simboleggia l'allegria, la solarità e la vivacità.
“La stessa vivacità ed allegria – ha detto laPresidente che spero tutti noi mettiamo nel fareRotary e nel fare la differenza attraverso il lavoro disquadra e, così come la particolarità del girasole è divolgere sempre verso il sole, anche noi tutti, insieme,dobbiamo volgere sempre verso il futuro del Rotary,cercando con il nostro impegno e la nostra forza divolontà di migliorare e far crescere il nostro Club”.
Le signore sono state invitate a piantare in un vaso isemi e a fine annata sarà dato un premio, naturalmentesimbolico, alla pianta di girasole più rigogliosa.
“E al tempo stesso, valuteremo – ha concluso laPresidente se il nostro Club è cresciuto non soloquantitativamente, ma, mi auguro, anchequalitativamente e se siamo riusciti a raggiungere gliobiettivi che ci siamo prefissati ad inizio annata;verificheremo quindi se anche noi, a livello di Club,abbiamo seminato bene”. 5
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Lunedì 24 luglio 2017, nell'ambito dei festeggiamenti della Chiesa di San Jacopo a Zambra, è statopresentato il libro di Mario Noferi dal titolo "Il Cristo Portacroce di San Jacopo a Zambra". Il libro è
un racconto della riscoperta di una scultura del XVI secolo conservata nell'antiquarium della Chiesa di SanJacopo. Durante la serata si è svolta anche la conferenza di Laura Violi che ha trattato dei suoi studi sulla "LaBibbia di Calci" per un confronto diretto con le decorazioni medievali della chiesa di San Jacopo.
Tale iniziativa è stata patrocinata dal Rotary Club Cascina che ha anche concesso un contributo per lastampa del libro.
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Grande successo della cena organizzatasabato 9 settembre dal Rotary Cascina per
raccogliere fondi destinati alla ricostruzione dellachiesa del Castellare, posta sull’omonimo monteche sovrasta S. Giovanni alla Vena. Il Rotary ClubCascina ha operato in sinergia con la Croce RossaItaliana, delegazione di S. Giovanni alla Vena, con ilpatrocinio del Comune di Vicopisano e con ilcontributo operativo del Comitato Castellare.
La cena “sotto le stelle”, così definita perchèinizialmente si sarebbe dovuta svolgere in Piazzadella Repubblica, a causa del maltempo si è svoltanei locali dell’ex asilo di S. Giovanni, messigentilmente a disposizione dal Parroco Don PaoloManzin. Circa 200 persone hanno partecipato allacena, preparata dai volontari della Croce Rossa eservita ai tavoli dai Soci del Club e consorti.
Il Rotary Club Cascina con questo evento havoluto dimostrare il suo sostegno tangibile alla
popolazione sangiovannese, ferita dal crollo dellaChiesa del Castellare a seguito dell’esplosione diuna bombola di gas avvenuta la sera del 2 maggioscorso. La serata è stata allietatadall’intrattenimento musicale curato dal gruppo“Scacciapensieri” di S. Giovanni alla Vena.
Un grande ringraziamento al Sindaco, alVicesindaco e al resto della Giunta Comunale, alComandante della Polizia Municipale e airesponsabili degli uffici preposti al rilascio delleautorizzazioni, alla Croce Rossa Italiana,delegazione S. Giovanni alla Vena, al comitatoCastellare, al Rotaract Cascina e soprattutto ainumerosi partecipanti che hanno sfidato le avversitàmeteo che comunque non hanno impedito ilregolare svolgimento della serata.
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Giovedì 28 settembre presso L’Osteria LaRocca a Vicopisano, Massimo D’Orazio,
Professore associato di Petrologia e Petrografiapresso il Dipartimento di Scienze della Terradell’Università di Pisa, ha tenuto, durante lariunione conviviale del Rotary Club Cascina, unaconferenza dal titolo “Tutankhamon e il suo pugnaledi stelle”.
Ospite della serata è stata la prof. ClaudiaMartini, ordinaria di Biochimica presso ilDipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa eattuale Prorettrice alla ricerca in ambito nazionale.
Il Prof. D’Orazio ha raccontato l’affascinantestoria di una ricerca scientifica che ha portato adidentificare l'origine meteoritica del più famosopugnale della storia egizia, ovvero il pugnale diferro ritrovato all’interno della mummia diTutankhamon, un faraone vissuto nel XIV secoloa.C.
I risultati di questa ricerca hanno risolto unaquestione lungamente dibattuta tra gli studiosi findalla scoperta del pugnale, che fu trovato nel 1925dall'archeologo Howard Carter. Per lungo tempo si èinfatti dibattuto se il pugnale fosse stato forgiatocon ferro ricavato da una meteorite metallica oppurese fosse stato realizzato trattando minerali di ferrodi origine terrestre.
La soluzione di quest'enigma è stato fornito da unteam di ricercatori internazionali appartenentiall'Università di Pisa, al Politecnico di Milano, alCNR, al Politecnico di Torino, al Museo Egizio delCairo e all'Università di Fayoum, oltre che al
personale tecnico della ditta XGLab.
Tutto nasce nel 2008, anno della scoperta da partedi un gruppo di ricercatori italiani ed egiziani, tracui il prof. D’Orazio, di un cratere da impattometeoritico in eccezionale stato di conservazione. Ilcratere venne identificato nell’estremo suddell’Egitto, presso il confine con il Sudan e la Libia.Si tratta di un piccolo «cratere lunare», rarissimo sulnostro pianeta, perché di norma l’erosione cancella isegni degli impatti dei meteoriti. Attorno al cratere èstata trovata una grande quantità di frammenti delmeteorite, tutti costituti da ferro. I ricercatori hannopotuto stabilire l’età del cratere, che è risultatageologicamente recente, non più vecchia del 3000a.C..
Da questa scoperta è nata l’idea di verificare se la
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TUTANKHAMON E IL SUO PUGNALE DI STELLE28 settembre 2017
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civiltà egizia, che si è sviluppata fin dal 4000 a.C.,avesse utilizzato il ferro derivato da meteoriti perricavare oggetti di particolare significato simbolico.
L’attenzione dei ricercatori si è immediatamenterivolta verso uno dei due pugnali trovati all’internodella mummia del faraone Tutankhamon,conosciuto come il faraone bambino, in quandodeceduto all’età di 18 anni. L’origine del pugnale hadiviso gli studiosi fin da quando fu aperto ilsarcofago ritrovato nella Valle dei Re. A stupire erala grande qualità della manifattura, segno dellacapacità nella lavorazione del ferro raggiunta giàallora. Il pugnale, lungo circa 35 centimetri e pernulla arrugginito, era infilato tra le bende dellamummia. Era stato collocato in quella posizione perpreparare il faraone bambino all’incontro conl’aldilà, riconoscendo al pugnale un valore e unsignificato di straordinaria importanza.
Nel 2016, alcuni ricercatori, tra cui il Prof.D’Orazio, hanno ottenuto il permesso dalle autoritàegiziane di analizzare il pugnale utilizzando unastrumentazione non distruttiva, la fluorescenza araggi X. I ricercatori hanno scoperto che si tratta diun ferro particolare, che contiene nichel al 10% ecobalto allo 0,6%, ovvero con concentrazioni
tipiche dei meteoriti. Pensare che possa essere ilfrutto di una lega creata dall’uomo può essere deltutto escluso, viste queste concentrazioni.
Quindi Tutankhamon, il faraone bambino, avevanel suo corredo funerario un oggetto prezioso: unpugnale fatto di ferro arrivato dal cielo, ovvero,secondo l’interpretazione degli egizi, dalle stelle.Tra i tanti misteri e le superstizioni legati al faraonebambino, a partire dalla maledizione che avrebbecolpito chi avesse profanato la sua tomba, almenoun’incognita è stata risolta.
Il Prof. D’Orazio ha sottolineato l'elevata qualitàdella manifattura della lama del pugnale, chetestimonia inoltre l'alto livello raggiunto nellalavorazione del ferro già all'epoca di Tutankhamuned apre nuove prospettive per le ricerchescientifiche sulle conoscenze in campo metallurgicodell’antica civiltà egizia.
Nel corso della serata i soci hanno accolto conparticolare calore l’ingresso nel Club, a seguito delsuo trasferimento dal Rotary Club di Algeri, diAnnalisa Toni che, in quanto coniuge del socioPaolo Masi, ha sempre collaborato alle iniziative delClub con autentico spirito rotariano, e festeggiato ilconferimento del Paul Harris da parte delGovernatore dell’A.R. 2016/2017, AlessandroVignani, al socio Francesco Frediani per l’impegnoprofuso quale Presidente della SottocommissioneInteract .
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Sabato 7 ottobre si è svolta a Pisa nell’AulaMagna del Polo Fibonacci la cerimonia di
consegna del “Premio Internazionale Galileo Galileidei Rotary Club Italiani”, giunto alla sua 56esimaedizione.
Il “Premio Internazionale Galileo Galilei deiRotary Club Italiani” nacque nel 1962 da una feliceintuizione del Prof. Tristano Bolelli, insigneglottologo, socio del Rotary Club Pisa, Governatoredel Distretto 2070 e Vice Presidente Internazionale,ed è uno dei riconoscimenti culturali più prestigiosid’Europa per la valorizzazione della cultura italiananel mondo.
La Fondazione Premio Internazionale GalileoGalilei dei Rotary Club Italiani, che opera sotto gliauspici del Rotary International e dell’Università diPisa, è stata riconosciuta come Ente Morale con
D.P.R. 26 febbraio 1982 (Gazzetta Ufficiale dellaRepubblica Italiana del 14 maggio 1982).
Il Premio rappresenta una delle vocazioni piùautentiche e condivise del Rotary, quella delsostegno alla libera circolazione delle idee, allaricerca scientifica senza barriere e senza confini;esso simboleggia l’unitarietà culturale del RotaryItaliano, promotore di cultura e di vita, checontribuisce alla diffusione di sentimenti di pace efratellanza, in piena continuità con i valori fondantidel Rotary, utilizzando la cultura come strumento diconoscenza e comprensione tra i popoli.
I vincitori vengono individuati in assolutaautonomia e riserbo dalle giurie nominate dalRettore dell’Università di Pisa che sceglie icomponenti da due distinte rose di nominativiforniti dal Consiglio Scientifico della Fondazione
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I Quadrimestre Club Rotary Cascina Presidente Maria Antonietta Denaro
Premio Galileo Galilei e sono premiati perché con illoro straordinario impegno ed i loro importanti studicontribuiscono a diffondere il prestigio della culturae della scienza italiana nel mondo.
Lo scopo del premio è quello di onorare illustristudiosi stranieri che si siano occupati in modoeminente di argomenti riguardanti la civiltà italiana(Archeologia ed Etruscologia, Storia dellaletteratura italiana, Storia della lingua, Storia, Storiadell’arte, Storia della musica, Storia del pensiero,Storia della scienza, Storia del diritto, Storiadell’economia).
Dal 2006 il Premio viene conferito anche adillustri studiosi italiani che si siano distinti nelcampo delle scienze della natura (Scienze fisiche,Scienze mediche, Scienze geografiche, Scienzedell’ingegneria, Scienze della terra, Scienzechimiche, Scienze agrarie, Scienze biologiche,Scienze economiche, Scienze matematiche).
Per il 2017 il “Premio Internazionale GalileoGalilei dei Rotary Club Italiani” è stato assegnatoalla storica della musica italiana Margaret Murata,mentre il “Premio Internazionale Galileo Galilei deiRotary Club Italiani per la Scienza” è statoassegnato allo scienziato Lorenzo Moretta, direttoredell’Area di Immunologia dell’ospedale pediatricoBambino Gesù di Roma, autore di studi ritenutifondamentali nel campo dell’immunologia e dellaterapia di tumori e leucemie ad alto rischio.
Nel 2011 è stato istituito il Premio GalileiGiovani, attribuito dai Distretti in collaborazionecon la Fondazione Premio Galileo Galilei e rivolto astudiosi italiani under 35 che svolgono attività diricerca nel territorio dei Distretti Rotary italiani indiscipline umanistiche o scientifiche.
Da quest’anno, con l’assenso ed il contributofinanziario della Fondazione del Premio e sulla basedi un’idea condivisa dai Distretti italiani, il Premio
si è esteso in forma organica ai giovani ricercatori.Ogni Distretto, tramite i suoi Atenei di riferimento,individua due giovani ricercatori, nelle suindicatediscipline, che ricevono ciascuno un premio di Euro2.000,00, di cui Euro 1.000,00 dal Distretto ed Euro1.000,00 dalla Fondazione, e che ricevono unamenzione in occasione del Premio Galilei a Pisa epartecipano ad una cerimonia di premiazione inoccasione di un evento specifico presso il Distrettodi appartenenza.
Per il 2017 il Premio Galilei Giovani è statoassegnato a cinque giovani studiosi, fra cui perl’Ateneo Pisano, il dottor Jacopo Fabiani,specialista in Cardiologia, assegnista e dottorandodi ricerca dell’Università di Pisa.
I Rotary Club Pisa, Pisa Galilei, Pisa Pacinotti eCascina anche quest’anno hanno avuto un ruolo diprimo piano nell’organizzazione delle cerimonie peril Premio Galilei, lavorando di concerto con laFondazione del Premio.
Grande rilievo ha avuto la cena di gala in onoredei vincitori che la sera di sabato 7 ottobre è stataorganizzata agli Arsenali Repubblicani ed ha vistola partecipazione di oltre duecento persone.
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La Professoressa Maria Letizia Gualandi,Ordinario di Archeologia Classica del
Dipartimento di Civiltà e forme del saperedell’Università di Pisa, ha tenuto, giovedì 19 ottobrescorso al Rotary Club Cascina, un’interessanteconferenza per presentare le ultime scopertearcheologiche derivati da scavi condotti nella cittàdi Pisa. Gli scavi sono stati condotti incollaborazione con la Soprintendenza Archeologia,Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa eLivorno e con il Comune di Pisa e hanno riguardatodue importanti realtà monumentali di Pisa: ilPalazzo della Sapienza, storica sede dell’Università,e le cosiddette Terme di Nerone, unicatestimonianza ancora visibile del prestigioso passatoromano della città.
Le indagini nel Palazzo della Sapienza sono stateeffettuate in occasione dei lavori di restaurodell’edificio, chiuso al pubblico dal 29 maggio 2012per i danni provocati dal terremoto dell’Emilia. Gliscavi hanno interessato quasi l’intero piano terrenodel complesso, dove sono tornati alla luce i muri e ipavimenti di numerosi edifici medievali,sovrappostisi gli uni agli altri e poi tutti sepolti sottoil primo nucleo della Sapienza, che fu edificatonella seconda metà del XV secolo da Lorenzo ilMagnifico e poi ampliato da Cosimo I alla metà delsecolo successivo.
I rinvenimenti più antichi risalgono al XIIXIIIsecolo e appartengono a un quartiere medievale dicase torri con i loro cortili, separate da un intrico distretti vicoli. I muri delle case, conservati in altezzaper una cinquantina di cm, i pavimenti in ciottoli emattoni e i tanti resti di ceramiche raccontano di un
quartiere densamente abitato, con botteghe e piccolemanifatture artigianali ai piani terra e abitazioni aipiani più alti. Questo complesso fu spazzato via ametà del XIV secolo per far posto alla Piazza delGrano, che fu progettata dall’architetto Cecco diLemmo. Con il suo ampio cortile porticato, il cuipavimento in mattoni è appena 30 cm sotto quellodel portico della Sapienza, e le botteghetutt’intorno, la Piazza del Grano era un edificioestremamente funzionale, destinato alla venditadelle granaglie.
La Professoressa Gualandi ha specificato cheanche la Piazza del Grano tuttavia era destinata anon durare a lungo: 100 anni più tardi fu infattidemolita per far posto alla Sapienza, voluta daLorenzo il Magnifico. Ma non scomparve del tutto:il suo impianto quadrangolare costituì infatti ilnucleo del nuovo edificio, che ne riprese larazionale distribuzione degli spazi.
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A differenza delle ricerche in Sapienza, lanuova campagna di scavi in largo del Parlascio nonè legata alla realizzazione di qualche lavoro edilizio,ma è un vero e proprio cantiere di ricerca in cuihanno lavorato gli studenti diretti dallaProfessoressa Gualandi. Questo scavo ha avuto loscopo di ampliare le nostre conoscenze delcomplesso termale che costituisce l’unicomonumento ancora visibile della Pisa romana: unacittà prospera che nell’antichità era rinomata per lesue attività manifatturiere. Gli scavi condotti a piùriprese in largo del Parlascio a partire dal XIXsecolo e in parte ricoperti hanno messo in luce solouna porzione limitata delle terme, la cui planimetriaè ancora in larga parte sconosciuta, così come poconota è la cronologia delle diverse fasi edilizie delcomplesso, datato genericamente fra I e II secolod.C.
Le nuove indagini, concentrate nell’area anord dei vecchi scavi, fra questi e le muramedievali, hanno cominciato a far riemergere iprimi resti, come il selciato della via che, sull’assedi via Carducci, conduceva alla vecchia porta aLucca. In corrispondenza della vecchia portamedievale, sono stati ritrovati muri e pavimenti diun edificio identificabile con la Gabella, l’ufficiodel dazio, che sappiamo dalle fonti d’archivio esserestato demolito quando fu chiusa la vecchia porta.
Più a sud, in prossimità delle terme, sonotornati in luce altri muri del complesso termale, aiquali nei secoli successivi si sono addossati piccoliedifici di abitazione, che si sono posti per così direal riparo delle imponenti strutture romane, ancoraevidentemente in piedi.
Lo scavo non si è spinto oltre il XIIXIIIsecolo: in altre parole non ha ancora raggiunto ilivelli pavimentali delle terme, ma ha fornito unaserie di informazioni preziose sulle modalità con lequali fu eretto un complesso monumentale di
proporzioni grandiose, quali erano appunto le terme.A differenza della Sapienza, in Largo del Parlascioil progetto di recupero e valorizzazione è ancoralontano da venire. La professoressa Gualandi ha poispecificato che c’è ancora molto da scavare perrispondere alle tante domande che i ruderi pongono.Solo quando tutto sarà più chiaro, si potrà pensare aun progetto di valorizzazione di una piazza delcentro storico che attualmente è priva di una suaprecisa fisionomia. È una sorta di nonluogo in cuisi mescolano, senza che se ne possa apprezzarel’importanza, monumenti straordinari che in pochedecine di metri riassumono la storia plurimillenariadi Pisa: le terme romane, le mura medievali con lavecchia Porta a Lucca, il cinquecentesco Bastionedel Parlascio con la nuova Porta a Lucca.
La Professoressa Gualandi ha poi terminatoaffermando che gli scavi intrapresi a Pisa rientranonell’ambito definito dalla Convenzione quadro delConsiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturaleper la società del 2012, che sancisce che laconoscenza e l’uso del patrimonio culturalerientrano fra i diritti dell’individuo e, diconseguenza, occorre «promuovere azioni permigliorare l’accesso al patrimonio culturale […] alfine di aumentare la consapevolezza sul suo valore,sulla necessità di conservarlo e preservarlo». E’stata una relazione molto interessante che i soci delClub ed i loro ospiti hanno particolarmenteapprezzato e che si inserisce nell’ambito del temaconduttore per il RC Cascina dell’annata rotarianain corso: “La cultura come strumento per farcrescere il Rotary”.
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Club Rotary Cascina Presidente Maria Antonietta Denaro
Domenica 29 ottobre si è svolto al TeatroVerdi di Pisa il Gran Galà della Lirica,
serata musicale di beneficenza in favore del Repartodi Neonatologia dell’Ospedale Santa Chiara di Pisaper l’acquisto di attrezzature neonatali necessarieper la struttura ospedaliera pisana e per il sostegnodel progetto End Polio Now, iniziativa del RotaryInternational. La serata è stata organizzata dalRotary Club Cascina. Sul palco professionisti dilivello internazionale che hanno dato vita aun’eccellente serata di lirica eseguendo arie e duettitratte dalla opere di Donizetti, Verdi e Puccini. Sulpalco il tenore Giorgio Berrugi, anima della serata,non solo per le eccellenti esibizioni ma anche peraver organizzato e coinvolto tutti gli artisti chehanno aderito con spirito solidaristico anchequando, a causa di diversi malanni di stagione, èstato richiesto a professionisti generosi, e senzaalcun preavviso, di partecipare. Immediata è statal’adesione a conferma che quando si uniscono belcanto e solidarietà i grandi artisti non si tirano
indietro.. Per il tenore Berrugi, che da anni siesibisce nei più importanti teatri del mondo, tra cuila Scala, il Metropolitan ed il Covent Garden sitrattava della prima esibizione nel Teatro della cittànatale che, purtroppo, nota dolente non l’ha accoltocon il rispetto e prestigio che merita un tenore di
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tale livello.
Sul palco si sono alternati, dopo i saluti delPresidente del Rotary Club Cascina, MariaAntonietta Denaro, del direttore del Reparto dineonatologia dell’ospedale Santa Chiara di Pisa,Prof. Antonio Boldrini, e del Governatore delDistretto Rotary 2071, Giampaolo Ladu, i sopraniMirella di Vita e Selene Fiaschi, il mezzo sopranoErika Fonzar, il baritono Lisandro Guinis ed ilpianista Massimo Salotti.
Nell’intervallo è stata illustrata la finalitàdell’evento ed una breve descrizione del progettoEND POLIO NOW a cura del Presidente Denaro, acui hanno fatto seguito i ringraziamenti agli artistiaccolti dal Prefetto del Club, Cinzia Cellerino ideatrice ed organizzatrice dell’evento – e dalSegretario del Club, Paolo Masi, ed i ringraziamentiagli sponsor Junia Pharma nella personadell’Amministratore Delegato dott. RobertoLacorte, Forti Holding nella personadell’Amministratore Delegato, dott. Luigi Doveri,Banca di Pisa e Fornacette Credito Cooperativosocietà cooperativa per azioni, rappresentata dallatitolare della filiale di Calcinaia, dott.ssa Silvia
Volpi, EMAAntincendi di Merlotto geom. Gabriele,e tutti i media partner per il risalto che hanno datoall’evento.
E’ stata una serata di arte, di amicizia e disolidarietà che rimarrà nei cuori di chi ha saputo evoluto apprezzare.
Per tutti coloro che volessero contribuire adincrementare la raccolta fondi è possibile trovaretutte le istruzioni sul sitohttps://www.endpolio.org/it.
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Durante la III Assemblea del club i 22 soci attivi presenti hanno proceduto all'elezione delPresidente per l'A.R. 20192020. Al termine delle operazioni di voto, dallo scrutinio delle
schede, è risultato eletto il socio Paolo Barnelli con 22 voti su 22.
Durante la stessa assemblea si è proceduto con l'elezione del Consiglio Direttivo del Club per l'annatarotariana 20182019. Dalle urne è emerso il seguente risultato:
Franceschi Maurizio Vice Presidente, voti 22/22
Festa Michela Segretario, voti 22/22
Lepori Simone Tesoriere, voti 22/22
Borriello Giovanni Prefetto, voti 20/22
Cellerino Cinzia Consigliere, voti 22/22
Graziosi Fabio Consigliere, voti 22/22
Marroni Michele Consigliere, voti 22/22
Violante Eleonora Consigliere, voti 22/22
Pertanto il Consiglio Direttivo per l’AR 2018/2019 risulterà così composto:
Presidente: SACCOMANNI GIUSEPPE
Vice Presidente: FRANCESCHI MAURIZIO
Past President: DENARO MARIAANTONIETTA
Presidente Incoming: BARNELLI PAOLO
Segretario: FESTAMICHELA
Tesoriere: LEPORI SIMONE
Prefetto: BORRIELLO GIOVANNI
Consigliere: CELLERINO CINZIA
Consigliere: GRAZIOSI FABIO
Consigliere: MARRONI MICHELE
Consigliere: VIOLANTE ELEONORA
Il Presidente e l’Assemblea tutta hanno augurato buon lavoro al prossimo Consiglio Direttivo ed alPresidente eletto per l’AR 2019/2020,
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ELEZIONE DEL PRESIDENTE AR 2019/202016 novembre 2017
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I l Rotary incontra il tartufo bianco di San Miniato per sostenere il “Progetto autismo”, progetto lanciatoin questo anno rotariano da Silvia Ladu, moglie del Governatore del Distretto Rotary 2071. Rotartufo,lanciato tre anni fa dai Club dell’Area pisana, è ormai diventato un punto di riferimento per sostenere unprogetto di solidarietà all’interno del nostro Distretto. Dopo il successo degli anni passati (complessivamenteoltre 400 partecipanti alle conviviali realizzate a Villa Sonnino a San Miniato e agli Arsenali militari a Pisa) èstato il Museo Piaggio di Pontedera ad ospitare l’evento gastronomicobenefico organizzato dai Rotary ClubCascina, Castelfranco Valdarno Inferiore, Pisa Galilei e Pisa Pacinotti.
La prima parte della serata ha visto i 150 partecipanti all’asta, aggiudicarsi le preziose pepite, offertedall’azienda agricola “Bio San Luigi I tartufi di Teo” dove lo straordinario battitore, Roberto Milani dellacasa d’aste San Lorenzo, ha trasformato in un vero e proprio spettacolo questo momento di raccolta fondi.
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Successivamente, all’interno della sala museo, che raccoglie gli straordinari esemplari dell’intera produzionePiaggio di oltre 70 anni di attività, è stata gustata la cena a base del gustoso tubero curata da “Aurora Catering”.
La cena, l’asta e la lotteria hanno avuto lo scopo di raccogliere fondi destinati al “Progetto autismo”, una borsadi studio da destinare a un giovane medico che metterà a punto nuovi protocolli clinici per favorire il rapportotra bambino autistico e familiari in contesti di vita. L’evento, che ha visto la partecipazio ne di molti rotarianidel Distretto – in particolare diversi ospiti dei Rotary Club Rosignano, Prato “Filippo Lippi”, PistoiaMontecatini e PistoiaMontecatini ”Marino Marini”, e di altri distretti italiani presieduto dal GovernatoreGiampaolo Ladu e dall’assistente del Governatore area Tirrenica 2 Savino Sardella, accompagnati dallerispettive consorti, ha permesso di raccogliere 3.500 euro che saranno consegnati a Silvia Ladu in occasione diun prossimo evento distrettuale.
Un ringraziamento particolare va all’amico rotariano Riccardo Costagliola, presidente della FondazioneMuseo Piaggio, per la consueta ospitalità e sensibilità verso questi eventi benefici.
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Molto partecipata dai soci e dalle loro famiglieè stata la Conviviale per lo Scambio degli
Auguri di Natale, ormai una tradizione consolidata delClub, che si è svolta in un clima familiare all'insegnadell'amicizia rotariana presso l'Osteria La Rocca aVicopisano.
Molti gli ospiti presenti: l'assistente del Governatore,Savino Sardella con la moglie Gabriella; Giuseppina diLauro, Presidente del RC Pisa Galilei con il maritoGianmaria Ferrarini; Nicola Giorgi, Presidente del RCPisa; Gabriele Siciliano, Presidente del RC PisaPacinotti; Marco Gucci, Presidente CommissioneProgrammi Distrettuali; Beatrice Fantozzi, Presidente
del Rotaract Cascina; Sara Salvadori, co prefetto delRotaract Cascina.
Nell'occasione è stata organizzata la cerimonia perl'affiliazione di un nuovo socio, l'imprenditore FulvioVenturi, presentato dal socio Paolo Barnelli.
Ai bimbi presenti sono stati donati dei libri; ai soci eai numerosi ospiti intervenuti è stata donata unapallina dell'albero di Natale addobbato per l'occasionedai soci del Club contenente torroncini calabresi conun bigliettino di auguri natalizi recante una bellariflessione di Madre Teresa di Calcutta sul significatodel Natale che il Presidente del Club ha scelto perl'occasione.
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I l Rotary Club Cascina, per questa quarta edizione dell’appuntamento dell’Epifania – Pranziamoinsieme... salutando la Befana – ha scelto la collaborazione con la A.P.S.P. Centro Residenziale MatteoRemaggi, collaborazione che ha visto l’inoltro degli inviti congiunti (Rotary Club Cascina – ASPS MatteoRemaggi) a tutti i familiari degli ospiti, che sono stati numerosi, a partecipare alle attività di intrattenimentodella giornata.
Dopo i saluti del Presidente del Rotary Club Cascina, Maria Antonietta Denaro, i ringraziamenti delDirettore, Dott. Eduardo Falzone, e del Presidente del CDA, Avv. Peter Lewis Geti, per la lodevoleiniziativa, i soci, i consorti e i ragazzi del Rotaract Club Cascina (sempre presenti a questo appuntamento),hanno raggiunto i vari piani dei tre edifici che compongono la struttura, per servire il pranzo a tutti gli ospiti,intrattenendosi anche con gli ospiti allettati per un sorriso e qualche momento di felicità.
A seguire i soci, dopo aver aiutato il personale a spostare e trasferire gli ospiti nella sala polifunzionaledella struttura, hanno dato via alle due super tombole e hanno distribuito ai vincitori premi gentilmenteofferti, rallegrando il pomeriggio, arricchendosi di amore nel servire e desiderio di regalare un sorriso, in unclima allegro e spensierato, d i concreta solidarietà, a persone bisognose e donando un po' dell’amore che
serve come Rotariani per“Making a difference”.
A termine della giornata ilDirettore ed il Presidente delClub hanno effettuato unsopralluogo nella salamultimediale che, nell’ambitodell’iniziativa, vedrà il RotaryClub Cascina impegnato nellarealizzazione dei tend aggioscuranti le aperture a corredodella stessa.
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PRANZIAMO INSIEME....ASPETTANDO LA BEFANA6 gennaio 2018
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Interessantissima e partecipata conviviale alRotary Club Cascina del socio, prof. StefanoGiordano del Dipartimento di Ingegneriadell’Informazione dell’Università di Pisa, che haillustrato l’innovativa “rete 5G e l’evoluzionedell’Internet di prossima generazione”, presenti tragli altri numerosi soci, gli ospiti del prof. Giordano,il dott. Ing. Emilio Franchi, direttore tecnico diR.I.C.O., ed il Prof. Ing. Giuliano Manara,Presidente del Corso di Studi in Ingegnereia delleTelecomunicazione dell’ateneo Pisano. Internet nonè una rete fisica. E’ una rete virtuale, “logica”, unmodo di “spostare informazione” e realizzarel’interoperabilità tra reti eterogenee che hannocostituito nel loro insieme la Global InformationInfrastructure che ciascuno di noi usaquotidianamente.
Internet, nasce da un esperienza universitaria, dauna cooperazione tra, il mondo della ricercaindustriale ed un altro pezzo di quello che in Italiaavremmo chiamato “Pubblica Amministrazione”;nel caso specifico un comparto del DoD(Dipartimento della Difesa USA) che finanziavaimportanti progetti di ricerca per le Università.Internet nacque infatti da uno shock, dalla pauraamericana della dominanza tecnologica russa, lanazione che per prima era riuscita a lanciare unsatellite artificiale in orbita nello spazio (lo Sputnik)e da li a poco questa colossale impresa sarebbe stataseguita da quella di Yuri Gagarin che a bordo dellaVostok (lanciata da un vettore simile a quello cheavrebbe potuto trasportare un missile nuclearecontro gli Stati Uniti) fotografava dall’alto tutte lebasi militari del globo. E’ questa paura chedeterminò la fondazione del Darpa che qualcunodefinì “il cervello del Pentagono” un Dipartimentorivolto a ricerche avanzate che potesseroovviamente avere ricadute importanti soprattutto nelsettore militare. Nasce la prima rete a“commutazione di pacchetto” della storia, un modopiù efficiente di far comunicare tra loro deicalcolatori sfruttando come “substrato trasmissivo”la rete telefonica che gradualmente, nel frattempo,si stava trasformando in una rete digitale.
Esperimenti e tecnologie che dal mondouniversitario diventano servizi per tutti, servizi cheovviamente nessuno avrebbe potuto prevederequando Arpanet, antenata di Internet, era stataprogettata per poter realizzare solo file transfer edesecuzione remota di programmi in calcolatori
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LA RETE 5G E L’EVOLUZIONE DELL’INTERNETDI PROSSIMAGENERAZIONE 25 gennaio 2018
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(mainframe) con una potenza dicalcolo paragonabile a quella cheoggi sta al nostro polso in unosmart watch. Nessuno potevaimmaginare la posta elettronica, ilcloud, i servizi basati su PeertoPeer e più di ogni altra cosa ilWorld Wide Web: il modosemplice, utilizzabile da chiunquedi accedere alla rete ed ai suoiservizi. La rete radiomobile ècaratterizzata da evoluzionitecnologiche che non solorichiedono una profondarivisitazione delle tecnologie usatema un costante aggiornamentodelle funzioni interne alla rete.Anche questa rete finalmente èdiventata completamente apacchetto. Anche questa che è una rete “fisica” unadelle tante tecnologie che Internet riesce a rendereinteroperabili a livello globale adesso funzioneràcon gli stessi principi con cui in passato era statarealizzata Arpanet. Pisa è stata la prima città inItalia collegata alla rete Arpanet ad opera del CNRed in particolare di un suo Istituto denominatoCNUCE (in origine Centro Nazionale Universitariodi Calcolo Elettronico).
In un paese come l’Italia (ma questo dato èanalogo a quello di altri paesi occidentali) il 50%degli utenti di Internet la usano “dal cellulare”.Molti di loro non hanno mai acceso un computer invita loro. Trascorrono di solito quasi dieci anni nelladefinizione completa di una tecnologia rispetto allaprecedente. Questi salti generazionali offrono unariflessione interessante sugli sviluppi dellecosiddette “rivoluzioni” in ambito tecnologico oindustriale. Nel settore delle telecomunicazioniquando si prende la decisione dell’endoff, dellachiusura di una tecnologia, si passa ad altra in modorigoroso. Si abbandona l’analogico e si passa addigitale. Si pensi al passaggio dall’ETACS al GSM,dalla televisione analogica alla televisione digitale.In molti altri casi invece, nel nostro paese, sicontinua con approcci obsoleti, desueti. Si pensi alFax che continua a sopravvivere al servizio di postaelettronica o di posta elettronica certificata conimplicazioni davvero devastanti nella“rivisitazione/rivoluzione” dei processi che dallapubblica amministrazione al mondo industrialedovrebbe rappresentare il primo motivo di adozionedelle nuove tecnologie.
La quinta generazione della rete radiomobile
“5G” non sarà “una nuovaradio”. Si tratterà diridefinire totalmente non solole funzioni della porzione diaccesso della rete ma anchetutta la parte di backhauling(il collettore periferico tra lestazioni radiobase e laporzione dorsale della rete)ed il core della rete stessa.Quello che accade è che larete si trasforma in un Cloud.Le sfide proposte dalla rete5G si estendono ben oltre ilsolo aumento dei bit alsecondo che ogni terminaleriuscirà ad inviare (lacosiddetta bitrate). Si dovràpoter raggiungere fino ad un
milione di dispositivi per chilometro quadrato (sipensi a contatori di gas, acqua e energia elettrica).Si potrà consentire mobilità estrema degli utentifino anche a 500 Km/h; si dovrà garantire unaelevatissima affidabilità della rete, velocitàtrasmissive per singola cella fino al terabit alsecondo ma soprattutto si dovrà poter garantire unritardo nell’attraversamento della rete che in casiparticolari non dovrà superare il millesimo disecondo. Ciò che comunque rappresenterà il verocambiamento per questa rete sarà la possibilità dicollegare soprattutto gli oggetti che diverranno cosìl’elemento centrale nella definizione di nuoviservizi che, come ai tempi di Arpanet, ancora nonimmaginiamo ma che rappresenteranno come allorail valore più significativo di questa nuovarivoluzione dove Droni, Veicoli, Robot e SmartObject in ambito industriale come in ambito urbanoe rurale rappresenteranno la nuova dimensionedell’iperconnettività.
Al termine della relazione il Presidente MariaAntonietta Denaro, a nome di tutti i soci haringraziato l’amico Stefano, per altro sociofondatore nel 2001 del Rotary Club Cascina, perl’attaccamento dimostrato al club, e perl’interessantissima esposizione, rendendo unargomento così effimero da averlo reso tangibile, edin segno di gratitudine, il club lo ha omaggiato di unantenato della rete, un vecchio telefono da camporisalente alla prima Guerra Mondiale.
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Marilina Betrò, professore ordinario diEgittologia presso il Dipartimento di
Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa,ha tenuto il giorno 8 febbraio 2018 presso il RotaryClub Cascina un’interessante conferenza dal titoloL”’altra faccia della luna: l’Egitto dei vivi” perpresentare i risultati delle sue ricerche in Egitto.
Faraoni e mummie sembrano un leitmotiv dellavisione mediatica dell’antico Egitto. Ma l’Egittonon fu solo questo e agli aspetti meno noti di quellaciviltà è stata dedicata la conferenza tenuta dallaProfessoressa Marilina Betrò. L’altra faccia dellaluna quella invisibile è spessoper noi oggi l’Egitto di chi vivisse, oscurato per tante ragioni:l’esuberanza megalomane dellapropaganda ufficiale e ilcontrollo quasi monopolisticodell’apparato statale faraonicosui mezzi di comunicazione; lapreponderanza dell’archeologiafuneraria e le difficoltàdell’indagine sui luoghi degliantichi siti urbani, che quasisempre occupavano le stesse areedove oggi sorgono gliinsediamenti moderni.
L’altra faccia della luna èanche il divario tra la realtàidealizzata, come la narrano glistessi testi ufficiali dell’anticoEgitto, e la vita qual era; tra
l’immagine di un Egitto antico, con progetticolossali pianificati dallo Stato al millimetro, e larealtà concreta di tutti i giorni, nei suoi piccoli egrandi intoppi.
L’Egizio di Torino è con quello del Cairo uno deimusei dove meglio si può cercare di avvicinarsi agliantichi egiziani e alla loro vita. La conferenza hadunque preso spunto dalla visita programmata per il17 marzo per tracciare, attraverso una serie didocumenti e oggetti lì conservati, un percorsoinedito dietro le quinte dell’apparato scenograficofaraonico. Il punto di partenza è stata la Valle dei
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L’ALTRA FACCIA DELLA LUNAL’EGITTO DEI VIVI 8 febbraio 2018
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Re, celebre sede delle tombe regali del periodo tra1500 e 1100 a.C. circa, situata nel deserto rocciososulla riva occidentale del Nilo, di fronte all’odiernaLuxor.
Chi furono le persone che vi lavorarono e lerealizzarono, come vivevano, cosa pensavano?Marilina Betrò ha guidato gli intervenuti alla serata,a partire da queste domande, in un tour sul“backstage” di quelle creazioni, Deir elMedina: inquesto villaggio, situato poco lontano dalla Valle deiRe, vissero gli artigiani, gli artisti, i cavatori dipietra e gli scribi che fecero o permisero larealizzazione di quelle meravigliose tombe.
Non c’è forse sito archeologico in Egitto cheabbia restituito una massa di documentazione cosìsignificativa e importante per capire la societàegiziana nella metà del II millennio a.C. e proprio ilmuseo torinese ne conserva una parte cospicua. Traquesti, i papiri con i progetti delle tombe, le variantiin corso d’opera, la contabilità relativa alla lorocostruzione, persino i resoconti degli scioperi e deisitin degli operai, tutti documenti preziosi pertoccare con mano l’inevitabile forbice tra il dire e ilfare che progettisti e direttori dei lavori di quelleepoche lontane – ma anche, per certi versi, cosìvicine! – si trovarono a dover affrontare. Uno diloro è il celebre architetto Kha, la cui tomba intattafu scoperta nel corso degli scavi del Museo Egizio aDeir elMedina, ai primi del Novecento.
A seguito della conferenza della ProfessoressaMarilina Betrò, il Rotary Club Cascina haorganizzato una visita assieme al Rotary Club
gemellato di Chambery –Dent du Chat per osservaredirettamente il materialeoggetto della conferenza. Chiha partecipato alla visita del17 marzo ha di certo guardatocon occhi diversi le sale delmuseo dedicate all’architettoKha, alla moglie Merit, a DeirelMedina e agli straordinaritesori da lì provenienti!
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I l Governatore del Distretto Rotary 2071,Giampaolo Ladu, accompagnato dalla moglieSilvia, e dall’Assistente Savino Sardella con lamoglie Gabriella, hanno fatto visita al Club.
La visita del Governatore è per ogni Club Rotaryl’evento più rilevante dell’annata rotariana ed èstato un evento vissuto con grande partecipazioneda tutti i soci per i rapporti di amicizia cheintercorrono con Giampaolo Ladu, da semprevicino, insieme alla moglie Silvia, alle attività delClub.
Il Presidente del Club, Maria Antonietta Denaro,durante l'incontro avuto con il Governatore ed il suoAssistente nel pomeriggio, prima privatamente e poiunitamente al Segretario e al Tesoriere del Club,esteso successivamente a tutti i componenti delConsiglio Direttivo e ai Presidenti di Commissione
che avevano preparato per l’occasione dellerelazioni sulle attività e gli obiettivi delle varieCommissioni, ha descritto le attività già realizzate equelle in corso di realizzazione in questa annata,sottolineando il lavoro, la partecipazione, l’impegnoe l’entusiasmo che ha animato il Club durante iprimi sette mesi dell’anno sociale in corso.
Il Governatore ha poi incontrato i nuovi soci ed ilPresidente ed il Segretario del Rotaract.
La moglie del Governatore, Silvia Ladu, haincontrato separatamente il gruppo consorti ai qualiha illustrato il progetto sull'autismo da lei propostoper l'annata rotariana in corso finalizzatoall’istituzione di una borsa di studio a favore di ungiovane medico che metterà a punto nuoviprotocolli clinici per favorire il rapporto trabambino autistico e familiari in contesti di vita.
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VISITA DELGOVERNATORE DISTRETTO 2071GIAMPAOLO LADU 22 febbraio 2018
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Durante la conviviale che si è svolta con tutti isoci, il Governatore, intervenendo subito dopo isaluti del Presidente, ha richiamato il motto che ilPresidente del Rotary International Ian H. S.Riseley ha scelto per l'anno rotariano 2017/2018"Rotary making a difference" che è¨ un invito a tuttii rotariani di porsi al servizio della comunità econtribuire al suo miglioramento, ponendol'attenzione su tre dei principali progetti che ilRotary sta portando avanti in questa annata:
“Immigrazione”, soprattutto relativa a donne ebambini che giungono da soli in Italia: nel mese diaprile a Taranto si svolgerà un ForumInternazionale, organizzato dai Distretti RotaryItaliani, in cui esperti a livello mondiale siconfronteranno su questo delicato tema.
“Cultura e giovani”: nell'ambito del premioGalileo Galilei, che premia coloro che hannocontribuito alla valorizzazione e alla diffusionedella cultura e della lingua italiana in Italia eall'estero, verranno selezionati e premiati anchegiovani studenti e ricercatori provenienti da tuttaItalia che si siano particolarmente distinti su questetematiche.
“Salute”: al centro dell'interesse rotariano questoanno verrà posto il diabete, per cui verràorganizzata una giornata di prevenzione in tutte le
piazze d'Italia al fine di avere un quadro dellasituazione di questa patologia, spesso silente, perconsentire la giusta prevenzione. I dati verrannoraccolti a Pisa e saranno materiale di studio per iricercatori dell'Università di Pisa.
Nel corso della serata, a testimonianza dellavivacità e del dinamismo del Club, sono statiammessi due nuovi soci attivi, spillati dallo stessoGovernatore: l'ing.Dimitri Anguillesi, DirettoreTecnico e delle Operations della società "AssoWerke S.r.l.", presentato dallo stesso Presidente, edil dott.Eduardo Falzone, Direttore Generale delCentro Residenziale A.P.S.P. Matteo Remaggi,presentato dal socio Vincenzo Zarone, ed un socioonorario, spillato dallo stesso Governatore, ladott.Valeria Di Bartolomeo, Vice Presidente diDevItalia Comunicazioni, società che gratuitamenteha realizzato la nuova veste grafica del sito web delClub che è stato arricchito di contenuti e dicollegamenti alla pagina Facebook, al My Rotary eal sito del Distretto 2071.
La serata si è conclusa con il tradizionale scambiodei doni tra il Governatore Giampaolo Ladu ed ilPresidente Maria Antonietta Denaro.
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I l Rotary Club Cascina ha voluto anchequest’anno festeggiare l’anniversario dellafondazione del più importante club serviceinternazionale con un evento dal taglioinformativo/culturale rivolto alla comunità oltre cheai rotariani, ritenendo doveroso comunicareall’esterno chi sono i Rotariani, e soprattutto cosa fail Rotary a livello internazionale e locale.
Il pomeriggio, nonostante le condizionimeteorologiche non fossero delle migliori, ha vistouna nutrita partecipazione in sala consiliare delComune di Vicopisano, dove a fare gli onori di casac’erano il Sindaco Juri Taglioli ed il Vice SindacoMatteo Ferrucci.
Il Presidente Maria Antonietta Denaro habrevemente illustrato le finalità del RotaryInternational e lo spirito con cui nel 1905 PaulHarris azionò il “primo ingranaggio”, passando adillustrare quello che ancora oggi gli oltre 1.200.000soci di tutto il mondo, ed in particolare i soci delRotary Club Cascina, realizzano a sostegno dellecomunità secondo le “cinque vie d’azione”.
Doveroso il richiamo alla stretta collaborazioneavuta con l’Amministrazione Comunale per alcuniservice, come l’organizzazione della “Cena sotto lestelle” – raccolta fondi per la ricostruzione delCastellare a San Giovanni alla Vena, e la campagnaArt Bonus per la riapertura della Torredell’Orologio a Vicopisano. Service ai quali si èallacciato il saluto di benvenuto del Sindaco JuriTaglioli che ha sottolineato il costante impegno allavalorizzazione del territorio di competenza del Clube la sensibilità dei soci verso le problematiche
territoriali e culturali.
Successivamente è intervenuto il Presidente dellaCommissione Formazione del Distretto 2071,Antonio Trivella, il quale ha fatto ancora piùchiarezza tra i numerosi rotariani presentisull’importanza della Rotary Foundation e delmeccanismo di contribuzione da parte dei soci,introducendo un concetto più filosofico legato allaPaul Harris Fellow ed illustrando a tutti i presenti lacollaborazione del Rotary International, attraversola sua Fondazione, con altri organismi e fondazioni,
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Club Rotary Cascina Presidente Maria Antonietta Denaro
tra tutti l’ONU e la fondazione Bill & MelindaGates, nell’impegno di eradicazione dellapoliomielite nel mondo.
Terminata la parte istituzionale, il Presidente delClub ha invitato il Prof. Giovanni Ranieri Fascetti,Presidente del Gruppo Culturale Ippolito Rosellinidi Vicopisano, a condurre idealmente i partecipantiall’incontro intorno all’anno 1400, quando l’esercitofiorentino si addensò intorno a Vicopisano, e dopomesi di assedio, conquistò la porta per Pisa, tantoodiata per secoli (basti pensare alle invettive diDante), in quanto doveva la sua ricchezza ai dazisulle merci che vi transitavano verso l’entroterra.
Tant’è che all’indomani della conquista, grandiingegneri fiorentini lavorarono alla difesa dellanuova conquista.
Filippo di ser Brunelleschi venne incaricato dellanuova fortificazione del borgo, ricostruendo ilcircuito delle mura, in buona parte ancora oggiconservato, sbassando o demolendo case, torri echiese, realizzando il basamento o la piattaformabastionata, visibile lungo la via del Pretorio. Tuttointorno furono abbattute le costruzioni perpermettere il cannoneggiare verso la parte bassa diVicopisano, ad eccezione di un piccolo edificio, lapiccola chiesa che doveva ospitare la Compagnia diSan Bartolomeo, forse la più antica chiesa di SanFrancesco. Ed infine si dedicò all’edificazione dellaRocca.
Fortificazione che suscitò sentimenti dimeraviglia e ammirazione, da venir rappresentatanelle opere di Paolo Uccello, in particolare nellatela di “ San Giorgio e il Drago” custodita presso laNational Gallery di Londra. Lettura non del tuttoimprobabile considerando l’interesse di PaoloUccello per le scoperte di Filippo Brunelleschi. Ildipinto commissionato dalla famiglia Medici
potrebbe rappresentare, in chiave politica, lanarrazione di un episodio sacro per il trionfo diFirenze su Pisa.
Terminata l’introduzione alla visita, il Presidentedel Club ha omaggiato il tavolo dei relatori con lamedaglia commemorativa del quindicennale delclub realizzata dagli allievi del Liceo ArtisticoRussoli di Cascina, nell’ambito di un service dellascorsa annata.
La giornata è proseguita con la visita, lungo la viadel Pretorio, verso la Rocca, con particolareattenzione del Prof. Fascetti a quanto illustrato inapertura.
Di rientro, il vice Sindaco Matteo Ferrucci,sostando in via Lante, ai piedi della Torredell’Orologio, ha aggiornato i presenti sullo statodell’arte del progetto di riapertura, uno dei pochiprogetti dell’Art Bonus ad aver non solo raggiuntol’obiettivo della raccolta fondi, ma bensì disuperarla, garantendo la riapertura in tempi brevi inlinea con il crono programma, attualmente nellafase di rilascio dell’autorizzazione da parte dellaSovrintendenza.
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La splendida Torino è statatestimone del rinovato sodalizio
tra il Rotary Club Cascina e il Rotary ClubChambery Dent du Chat. L'incontro, cheha visto la partecipazione di numerosi socidei rispettivi due club, è stato un momentodi confronto sull'attività di servizio svolta el'occasione per rinnovare l'impegno allacollaborazione nel pieno dello spirito e deivalori rotariani.
Durante la permanenza nella cittàsabauda i soci dei sue club hanno coltol'occasione per visitare il magnifico museoegizio, anche alla luce dei racconti e delleindicazioni che la Professoressa MarilinaBetrò, ordinario di Egittologia presso ilDipartimento di Civiltà e Forme del Saperedell’Università di Pisa, ha con sapienza eprofessionalità illustrato durante laconviviale intitolata ”L’altra faccia dellaluna: l’Egitto dei vivi”. Durante larelazione la professoressa ha presentato irisultati delle sue ricerche in Egitto efornito una lettura della quotidianità dellavita ai tempi degli Egizi.
Un ringraziamento va ai soci del clubChambery Dent du Chat per l'amiciziadimostrata e in particolare al PresidentePDG Marie France.
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INCONTRO CON IL CLUB CHAMBERY DENT DUCHAT 161718 marzo 2018
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Sabato 7 aprile si è svolto a Pisa il Convegnosulla legge sul ‘Dopo di noi’, che garantisce
assistenza alle persone con disabilità gravi e privedel sostegno familiare,
entrata in vigore il 25 giugno 2016, organizzatodal Rotary Club Cascina in collaborazione con iClub Rotary dell’Area Tirrenica 2 ed il ConsiglioNotarile di Pisa.
Hanno aderito all’iniziativa la Fondazione ScuolaForense Alto Tirreno, l’Ordine degli Avvocati diPisa e l’Ordine dei dottori commercialisti e deirevisori contabili di Pisa. Il convegno è natodall’idea di mettere le professionalità dei ClubRotary al servizio della collettività, nel pienorispetto degli autentici valori rotariani,organizzando un momento di incontro informativo edi confronto su un tema che investe non solo iprofili patrimoniali della vita delle persone, maanche i loro diritti inviolabili. Nella sessione delmattino, i cui lavori sono stati coordinati dall’avv.Nicola Giorgi, sono intervenuti il notaio GianlucaAbbate, Consigliere Nazionale
del Notariato con delega al sociale, il notaioClaudio Calderoni, Presidente del ConsiglioNotarile di Pisa, il notaio Maria Antonietta Denaro,la dott.ssa Eleonora Polidori, giudice tutelare pressoil Tribunale di Pisa, l’avvocato Gianluca Vecchio, ildott. Maurizio Masini, Presidente dell’Ordine deiDottori Commercialisti e dei Revisori Contabili diPisa. Nella sessione pomeridiana, i cui lavori sonostati coordinati dal giornalista Tommaso Strambi,sono intervenuti l’ing. Giuseppina Anna Di
Lauro, il prof. Gabriele Siciliano, l’Assessore alle
Politiche Sociali della Regione Toscana, StefaniaSaccardi, il prof. Luca Fanucci, delegato del Rettoredell’Università di Pisa all’Integrazione deglistudenti e del personale con disabilità e DSA. Unincontro per capire come garantire un sostegno realealle persone
con disabilità e alle famiglie nel rispetto delleloro scelte, promuovendo l’inclusione sociale efavorendo percorsi di abilitazione e di sviluppo dicompetenza per la gestione della vita quotidiana.
Uno spazio è stato dedicato al “Durante Noi” inquanto è nel “Durante noi” che occorre accrescerela consapevolezza delle capacità della persona condisabilità affinchè il “Dopo di noi” vengadignitosamente pianificato. Sono stati difondamentale importanza le testimonianze ed icontributi delle Associazioni delle famiglie deisoggetti
interessati all’applicazione della legge che nehanno evidenziato le positività e le criticità a quasidue anni dalla sua entrata in vigore.
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Si arricchisce il percorso espositivo delMuseo nazionale della Certosa di Calci
Grazie alla generosità del Rotary Club Cascina,alla sovvenzione District Grant e al contributo dellasocietà A.T.E.F.I. srl, il percorso espositivo delMuseo nazionale della Certosa di Calci siarricchisce di una parte importantedell'appartamento priorale: la sala/quadreria, lacappellina privata dalle elegantissime decorazioniparietali, l’affaccio sul giardino del Priore con losplendido grottesco che arreda e decora il muro dicinta che separa il giardino dagli orti.
In questa sala, grazie all’intesa della direzione delMuseo nazionale con la direzione del Museo diStoria naturale dell’Università di Pisa, è statoesposto l’affresco realizzato nell'ottobre del 1770sulla parete esterna che si affaccia nel Chiostro delleForesterie, o chiostro priorale, e strappato permotivi legati alla sua conservazione sul finire deglianni '70 del Novecento. L’affresco, raffigurante SanBruno, fondatore dell'Ordine certosino, era statocommissionato dai Padri certosini al pittorefiorentino Pietro Giarrè per ricordare il cospicuocontributo di 500 scudi che la Certosa, insieme aglialtri monasteri dell’ordine, aveva offerto per larealizzazione della statua del santo che ancor oggi sitrova in San Pietro a Roma, scolpita in marmo dalloscultore fiammingo, naturalizzato francese, RenèMichel Slodz nel 1744 e a questa opera il pittore siera ispirato.
La sala scelta per l’esposizione dell’affresco, unarioso ambiente nella cui volta è dipinta la Gloria diSan Bruno, copia del dipinto eseguito da Pietro
Giarrè nel corridoio grande che conduce al chiostrodei Padri, ospitava in antico e fino all’abbandonodel convento da parte dell’Ordine, la Quadreria delPriore nella quale spiccavano le incisioni con Storiedella vita di Cristo e alcuni quadri di valore quali adesempio i ritratti dei Priori che sono state quiricollocati.
Rivediamo oggi tali opere nel loro contestod’origine, ricreando così l’atmosfera di eleganteriservatezza che aveva nei secoli caratterizzato gliambienti di vita del Priore. (Fonte MIUR PoloMuseale della Toscana).
La certimonia di inaugurazione si è svolta sabato14 aprile alle ore 16,00 alla presenza della autoritàcivili e rotariane, e ha visto l’intervento delPresidente della Commissione FormazioneDistrettaule Ing. Antonio Trivella, del MagnificoRettore Paolo Maria Mancarella, del Sindaco diCalci dott. Massimiliano Ghimenti e del Presidentedel Consiglio Regionale dott. Eugenio Giani
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Durante la conviviale il dott. Ing. FabioBonomo CEO della QBRobotics, ci ha
presentato una interessante relazione su qbhand
L’idea alla base della qbhand deriva dallo studio deiprincipi del controllo motorio umano. Il motorepresente sul dispositivo permette la movimentazionedi un tendine, il cui funzionamento è basato sulprincipio delle articolazioni umane: la mano roboticaè desensorizzata ed in grado di adattare la presa adoggetti dalle diverse forme e dimensioni diversegrazie alla meccanica.
Come conseguenza di questo, il comportamentodella mano non è predeterminato, ma dipendedall’interazione fisica tra la mano stessa e l’ambientecircostante: l’intelligenza risiede nel corpo. qbhand èsemplice, robusta ed efficace nell’afferrare oggetti,tutto questo la rende il componente ideale per i robotumanoidi e non solo.
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Domenica 13 maggio, la Fondazione StellaMaris, Calambrone (Pisa), in Viale del
Tirreno n. 341, ang. Via dei Frassini n.1, ha apertola sua sede, i suoi locali, i suoi laboratori aiRotariani. Nel corso della mattinata, i Responsabilidella Fondazione hanno spiegato i termini di quellache si configura come una malattia sociale e comesi può e si deve intervenire, soprattutto in termini diprevenzione. Conclusa una prima fase divulgativanell’Auditorium della Fondazione, sono stati espostii risultati del progetto voluto da Silvia Ladu, mogliedel Governatore Giampaolo, quanto a raccolta fondiche, attualmente ha raggiunto oltre € 34.000,00, perpoi visitare i Laboratori.
Il progetto “un immigrato in famiglia”, mira adoffrire ai genitori di questi bambini così speciali, lasperanza di uno sguardo diverso. Il progetto, ideatoda Silvia Ladu, presentato ed illustrato nel corsodelle visite ai Club del Distretto, consiste nelfavorire un “modello originale di intervento precoceper bambini di età inferiore a 36 mesi a rischio diautismo”, coinvolgendo attivamente la famiglia, siain fase di diagnosi, sia di intervento.
La Fondazione Stella Maris è, oggi, un Istitutod'avanguardia, sia in campo nazionale cheinternazionale, l’unico, in Italia, che si occupaesclusivamente del cervello e della mente dell’etàevolutiva.
In questa complessa struttura multiprofessionale(circa 300 dipendenti ed allievi), operano docentiuniversitari, clinici, ricercatori, neuropsichiatri,medici, psicologi, fisici, biologi, educatori, terapisti,assistenti sociali, ingegneri, tecnici amministrativi
ed altri, che utilizzano le tecnologie e lemetodologie più avanzate per assistere i disturbi piùgravi che possono colpire un essere umano nellafase di crescita e formazione, con notevoli riflessisulla famiglia e sulla società. La Stella Maris è dasempre legata all'Università di Pisa, della quale èsede della Cattedra universitaria di Neuropsichiatriadell’infanzia e dell’adolescenza e della relativaScuola di specializzazione; all'Azienda OspedalieraPisana, all'Area Vasta ed a tutta la Regione Toscana.Ogni anno alla Stella Maris, vengono ricoveraticirca 3.000 bambini ed effettuate oltre 50.000prestazioni ambulatoriali. I neonati, i bambini e iragazzi, con le loro famiglie, provengono da tutte leregioni italiane. Il 60% , infatti, è extraregionale dicui il 14% del Nord Italia.
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L’idea nasce da 2 amici Paolo e Lucache si sono conosciuti prima della
partenza della 100km del Passatore del 2016 eche come capita spesso si sono ritrovati adessere sportivi e rotariani e a condividerequesta sfida con tanto di foto alla partenza coni loghi del Rotary, poiché Paolo correva per laprima volta il Passatore cercando di raccoglierefondi per l’acquisto dei vaccini contro laPoliomielite.
Questa è una grande battaglia che il Rotary alivello mondiale insieme ad altri sodalizi eassociazioni porta avanti con lo scopo dieradicare questa tremenda malattia anche dagliultimi paesi che sono il Pakistan e l’Afganistan.
La malattia determina ancora grave invaliditàmotoria e conseguenze anche per l’apparatorespiratorio con possibile exitus mortale per ibambini che non hanno subito la vaccinazione.
Proprio nell’estate scorsa i 2 amici si sonoricontattati per cercare di ampliare questo progettofacendosi carico di estendere e parteciparedirettamente i rotariani sportivi a questa garaepocale conosciuta soprattutto all’estero come “la100 Km del passatore”. Essendo però unpercorso molto lungo e da non improvvisarehanno pensato di proporre a 20 rotarianisportivi di percorrere correndo un tratto delpercorso della 100 Km, con lo scopo dipassarsi il testimone rappresentato da unapiccola ampolla (simbolo del vaccino orale perla polio). Le frazioni saranno di circa 5 Km,con cambi posti in corrispondenza dellepostazioni dei ristori messi a disposizionedall’organizzazione: l’iscrizione è come quelladi qualsiasi evento sportivo agonistico diatletica, con presentazione del certificatomedico e tessera runcard.
Sarà possibile per tutti e soprattutto per gli
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altri rotariani non impegnati nella staffetta,effettuare donazioni singole o come Club tramite leinfo su questo sito 100000 passi per la Polio nellasezione “Donazione” seguendo le istruzioni per ilpagamento su conto dedicato “Poste Pay” con lapossibilità di “acquisto formale di Km” a favore dei20 staffettisti (22 rotariani in tutto perché Luca ePaolo la correrranno tutta).
Il sogno sarà con le donazioni, acquistare tutti i100 Km che gli staffettisti consentiranno di coprireda Firenze a Faenza.
Il Rotary lungo il percorso tramite suoi Medici epersonale sanitario ha organizzato un’iniziativa
aperta a tutti gli atleti di controllo gratuito dellaGlicemia in 5 punti lungo il tracciato (a Firenze, aFaenza, e al 25° 55° e 75° km), in modo da dare lapossibilità ad ogni atleta di poter monitorare lungoil percorso il livello di glucosio nel sangue. Leapposite postazioni indicate da gazebo bianchi conloghi Rotary saranno localizzati appena prima dellepostazioni dei ristori: i risultati saranno disponibiliin 10 secondi e riportati sul sito della 100 Km afianco alla griglia personale dedicata per ogni atleta,in cui sono riportati i tempi della gara.
I nostri soci Paolo Barnelli e Vincenzo Zaronehanno partecipato alla staffetta, i soci li hannosostenuti con l’acquisto di alcuni chilometri.
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12ª edizione del Premio Roberto Gagliardi, sociodel Rotary Club Cascina, prematuramentescomparso, pioniere della rete.
Ospite della serata l’ing. Gianluca Insolvibile Amministratore delegato della società Nextworkssrl al tempo allievo del prof. Stefano Giordano econ il compianto Gagliardi maestri della sua ricerca.
Serata dedicata alla memoria di Roberto che havisto la premiazione di ben due ragazzi dell’IstitutoIstruzione Superiore Pesenti di Cascina indirizzoinformatica, grazie al prezioso contributo del dott.Giuseppe Diomelli.
Nella mattina si ètenuta nella bibliotecadell’istituto Pesenti lacerimonia di nomina deivincitori alla presenza deicompagni di corso e dellaprof.ssa Giada Di Rita.
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Ultima interessante ed articolata convivialedel Rotary Club Cascina che ha visto
l’ingresso del nuovo socio dott.ing. Fabio BonomoCEO QBROBOTICS (già ospite di avvincenterelazione su Qbhand). Nel corso della serata sonostati celebrati importanti successi:
La dott.sa Annalisa Allocca, vincitrice del premioGalilei giovani ricercatrice presso AdvancedVirgo, sponsorizzata dal club; Giulio Cappellipartecipante al XXXVI RYLA industria 4.O;Daniele Ciampalini elettro Rappresentante DistrettoRotaract 2071 per l’anno 2019/2020.
Relatore della serata il dott. Marco Barachini “lamia azienda di famiglia Luciano Barachini dalleorigini alle nuove sfide, sinergie,mercati. Che ci haintrattenuti con la storia dell’azienda e gli intuiti digiovane manager entrando nei mercatiinternazionali e numerose passerelle famose festival di San Remo, Miss Italia, festival delCinema.
I suoi “sandalo gioiello” sono indossati dacantanti ed attrici di fama internazionale e vendutiin tutto il mondo.
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anche questa annata rotariana volge al termine e come primacosa rinnovo a tutti Voi i ringraziamenti per avermi volutoaffidare l’onore di rappresentare il nostro Club durante questimesi e di avere avuto la pazienza di seguirmi, appoggiarmi esostenermi in questo mio compito. Come dissi nel discorso diapertura del 1° luglio dello scorso anno, il filo conduttore diquesta annata ho voluto che fossero l’amicizia che è la linfastessa dell’essere rotariani e la pace, intesa come armonia econdivisione.
Sono soddisfatta delle iniziative intraprese e dei risultati conseguiti. Ho cercato diguidare il Club con entusiamo, impegno e passione, insieme al Consiglio direttivo che mi ha
aiutato nello scegliere i percorsi e insieme a tanti soci che hanno offerto la loro indispensabile collaborazione.
L’annata che sta volgendo al termine è stata intensa, impegnativa, forse anche faticosa, ma sempre coinvolgente, piena dieventi e ricca di emozioni: ripenso all’organizzazione della cena di raccolta fondi per la ricostruzione della Chiesa delCastellare a San Giovanni alla Vena, alla partecipazione al Premio Galilei, all’organizzazione del Gran Galà della Lirica alTeatro Verdi di Pisa e della terza edizione del Rotartufo, al giorno di Befana trascorso con gli ospiti della A.P.S.P. CentroResidenziale “Matteo Remaggi” di Navacchio, alla visita del Governatore, al Rotary Day organizzato a Vicopisano con lavisita alla Rocca del Brunelleschi, all’incontro a Torino con gli amici del Club Gemello di Chambery Dent Du Chat,all’organizzazione del Convegno sul “Dopo di Noi”, al District Grant per il recupero dell’affresco di San Bruno alla Certosadi Calci, alla visita alla Stella Maris, all’organizzazione della XII^ edizione del Premio Gagliardi.
Le conferenze serali sono state numerose e di indubbio interesse. Secondo il programma che mi ero prefissa, mi sonoservita sia delle competenze interne al nostro Club (ricordo a questo proposito la conviviale con Stefano Giordano ingennaio) sia di ospiti esterni: del prof. Massimo D’Orazio in settembre, della prof. Maria Letizia Gualandi in ottobre, dellaprof. Marilina Betrò in febbraio, dell’ing. Fabio Bonomo in aprile, del giornalista e Past District Governor Mauro Lubrani edell’ing. Gianluca Insolvibile in maggio e del dott. Marco Barachini in giugno. Ringrazio ovviamente quanti mi hannosuggerito i nomi dei conferenzieri e mi hanno aiutato nei contatti con gli stessi.
I rapporti con il Distretto sono stati costanti e continui. Come Presidente del Club ho partecipato a tutti gli eventidistrettuali (conferenze, seminari, assemblee).
Ringrazio il Governatore Giampaolo Ladu per il continuo sostegno che ha dato a me ed al Club, sostenendo lemanifestazioni più importanti dell’annata.
Ringrazio l’assistente del Governatore, Savino Sardella, che mi è stato vicino e mi ha incoraggiato per tutto l’anno, nonfacendo mai mancare la sua presenza tra noi.
Un’attenzione particolare è stata rivolta inoltre ai giovani colleghi del Rotaract di Cascina; ricordo tra l’altro che abbiamosponsorizzato la partecipazione al Ryla di un loro socio, Giulio Riccardo Cappelli. Abbiamo sponsorizzato la partecipazioneal Rypen di Giulia Borriello.
Il nostro Club in questa annata si è arricchito di 4 nuovi soci – Fulvio Venturi, Dimitri Anguillesi, Eduardo Falzone eFabio Bonomo che, sono certa, si riveleranno, e già si sono rivelati, un apporto culturale e professionale di spessore.Abbiamo accolto con calore il trasferimento di due soci del Rotary Club di Algeri: Jean Marc Romelli e Annalisa Toni;quest’ultima, in qualità di coniuge di Paolo Masi, ha sempre collaborato alle iniziative del Club con autentico spiritorotariano.
Nel congedarmi da Voi desidero esprimere i miei ringraziamenti innanzitutto al Consiglio, ai Presidenti e ai membri delleCommissioni, ai soci Delegati, all’Istruttore del Club. A tutti grazie per i consigli, la collaborazione, le idee e soprattutto perl’amicizia e l’affetto.
Sono infine orgogliosa di comunicare che le attività del nostro Club sono state riconosciute e premiate con ilconferimento dell’“Attestato Presidenziale” che, come sapete, è un riconoscimento per quei Club che sono riusciti arealizzare una serie di attività che li aiutano a diventare più solidi, a prestare un servizio più efficace e a migliorare la loroimmagine pubblica.
E’ giunto il momento di passare il testimone: a Giuseppe e a tutto il suo Consiglio un sincero augurio per una splendidaannata. AVoi tutti, cari soci, un augurio di buon Rotary e un grande affettuoso abbraccio.
