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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI
NewsLetter
Informazione online
Giovedì 30/06/2011 – Anno VI, Numero 25
Ai Soci. Giovedì 7 luglio tutti all’Assemblea Nazionale con il Presidente Marini
Suinicoltura/1. Piano di emergenza per gli allevamenti presentato in Regione
Suinicoltura/2. Le richieste di Coldiretti alla Regione Lombardia
Avvisi alle Imprese. Saldi PAC / Opere PSR / BSE / Mod. 770/2011
Emergenza nutrie/1. La denuncia di Coldiretti: situazione insostenibile
Emergenza nutrie/2. Sopralluoghi nel territorio casalasco, il più colpito
In agenda. Bollettino diabrotica / Tabella Mercati / Agricoltura online e in tv ………………………………………………………………………… …………………
Giovedì 7 luglio 2011 alle ore 9,30
al Palalottomatica di Roma Eur
Piazzale dello Sport
ASSEMBLEA NAZIONALE
COLDIRETTI
con la relazione del Presidente Sergio Marini alla presenza di quindicimila coltivatori italiani provenienti dalle campagne di tutte le Regioni e Province italiane in rappresentanza di 1,6 milioni di associati.
“Coldiretti ...quella straordinaria Italia del buon senso”
Avviso ai Soci di Coldiretti CremonaAvviso ai Soci di Coldiretti CremonaAvviso ai Soci di Coldiretti CremonaAvviso ai Soci di Coldiretti Cremona
Il Il Il Il 7 luglio 20117 luglio 20117 luglio 20117 luglio 2011
TUTTI ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE TUTTI ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE TUTTI ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE TUTTI ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE
CON IL PRESIDENTE SERGIO MARINICON IL PRESIDENTE SERGIO MARINICON IL PRESIDENTE SERGIO MARINICON IL PRESIDENTE SERGIO MARINI Giovedì 7 luglio con inizio alle ore 9,30 al Palalottomatica di Roma Eur si svolgerà l’Assemblea Nazionale della Coldiretti con la relazione del Presidente Sergio Marini alla presenza di quindicimila coltivatori italiani provenienti dalle campagne di tutte le Regioni e Province italiane in rappresentanza di 1,6 milioni di associati.
All’assise “Coldiretti ...quella straordinaria Italia del buon senso” si discuterà delle strategie per valorizzare l’agricoltura e il modello agroalimentare italiano nel mondo dove ha conquistato primati nella qualità, tipicità e nella salubrità. Al centro dei lavori c’è il “Made in Italy alimentare quale leva competitiva in Italia e nel mondo”, per evidenziarne il contributo che può offrire all’economia, all’occupazione e alla sicurezza alimentare dei cittadini, dopo le recenti emergenze. Un patrimonio del Paese che va difeso dalla concorrenza sleale che mette a rischio la sopravvivenza del sistema agricolo nazionale, la cui importanza è confermata dalle speculazioni sul cibo che hanno generato le recenti tensioni internazionali.
All’Assemblea sono invitati i maggiori esponenti del mondo accademico, rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere. Sono previsti gli interventi del cardinale Angelo Bagnasco presidente della Conferenza Episcopale Italiana, di Gianni Alemanno sindaco di Roma Capitale, del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, del Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, del Ministro della Salute Ferruccio Fazio, del Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano e di Enrico Letta vicesegretario del PD.
La Federazione di Cremona organizza pullman
in partenza da tutte le Zone.
Per ogni informazione, e per le adesioni,
contattare quanto prima il proprio Ufficio Zona
L’ASSEMBLEA NAZIONALE IN PRIMO PIANO
Il Coltivatore Cremonese è sul sito www.cremona.coldiretti.it
L’appuntamento con l’Assemblea Nazionale “Coldiretti…quella straordinaria Italia del buon
senso” apre il nuovo numero del Coltivatore Cremonese, il periodico di Coldiretti Cremona,
che giungerà nei prossimi giorni nelle case di tutti gli agricoltori.
Il Coltivatore può essere richiesto anche presso gli Uffici Zona ed è già disponibile, per essere
sfogliato e stampato, sul nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it.
Principali argomenti
Coldiretti…quella straordinaria Italia del buon senso
Editoriale. Buon senso e alta qualità per il futuro delle aziende
Forum Internazionale “Per una filiera Agricola e rinnovabile”
Vertenza suinicoltura, allevatori a Montichiari
Emergenza nutrie: è necessario
un intervento urgente e risolutore
Fiscale: cedolare secca
per i redditi immobiliari
Apa Cremona, Crotti confermato Presidente
Bioenergie: le Amministrazioni Comunali
sposano le tesi di Coldiretti
Servizi Tecnici: PAC - PSR
Fiscale: Decreto Sviluppo
Datori di Lavoro: Mod 770/2011
Assegno familiare – Addiz. Inail
Associazione Provinciale Pensionati
Rota confermato Presidente
Piccoli Frutti, un agrinido a Cremona
Nuovi Punti Campagna Amica:
Az. Rho e La bottega del Campagnino
Imprenditrici agricole in festa
Oscar Green dell’agricoltura lombarda
Vita in fattoria, che successo!
Festa dell’agricoltura a Vescovato
“DAL TERRITORIO”: Tre giorni in piazza a Pizzighettone – Fiera Agricola a Grumello – Fiera di S. Pantaleone a Crema
COLDIRETTI LOMBARDIA
Piano di emergenza
per gli allevamenti di suini “Moratoria sui mutui e taglio dei tassi di interesse”
Contributi per l’abbattimento di almeno due punti percentuali dei tassi di
interesse sui finanziamenti erogati dalle banche, una moratoria di almeno due
anni sulle rate dei mutui attualmente in essere, un sistema di regole contro le
speculazioni che tramite le bioenergie stanno mandando alle stelle i prezzi dei
terreni e dei cereali e l’impegno della Regione a far sentire il suo peso affinché il
Ministero dell’Agricoltura vari prima possibile il decreto applicativo della legge
sull’obbligo dell’origine in etichetta.
Sono queste le richieste più urgenti che questa mattina, presso la nuova sede della
Regione Lombardia a Milano, la Coldiretti ha presentato all’assessore regionale
Giulio De Capitani durante un vertice che ha visto la partecipazione di una
importante delegazione di oltre 30 allevatori di suini (arrivati da tutte le province)
guidata dal presidente della Coldiretti Lombardia Nino Andena, che ha dichiarato:
“La situazione è al limite e rischiamo per davvero di perdere un settore che in dieci
anni ha visto raddoppiare i costi degli allevamenti e dimezzare le quotazioni della
carne. Bisogna intervenire subito”.
La delegazione cremonese era costituita dal delegato Confederale Eugenio Torchio,
dal direttore provinciale Simone Solfanelli, dall’allevatore Roberto Antonioli,
componente della Commissione Prezzi Suini della Camera di Commercio di
Cremona, dall’allevatore Danio Chiozzi, vicepresidente di Assocom, e da Marco
Benedini, responsabile provinciale Servizi Tecnici Coldiretti Cremona.
L’assessore Giulio De Capitani, insieme al direttore generale dell’agricoltura Paolo
Baccolo, ha assicurato che entro la settimana prossima saranno prese misure a
sostegno degli allevamenti lombardi sia per quanto riguarda le garanzie sui
finanziamenti alle aziende che per la proroga le rate sui mutui. Mentre per
scoraggiare le speculazioni generate dalle fonti rinnovabili, la Regione non darà
un centesimo ai progetti dei privati per gli impianti a biogas. Ma oltre agli
interventi urgenti, la delegazione di Coldiretti ha presentato anche una serie di
misure a medio-lungo termine che vanno da un’applicazione della direttiva nitrati
che non penalizzi ingiustamente le aziende alla riduzione della burocrazia,
dall’apertura di nuove linee di credito nell’ambito del piano di sviluppo rurale a
un contratto tipo con parametri per indicizzare il prezzo dei suini, fino a maggiori
controlli sul ruolo e l’attività dei Consorzi di tutela delle Dop.
Si riporta parte del documento presentato da Coldiretti Lombardia
all’Assessore Regionale all’Agricoltura De Capitani
LE NOSTRE RICHIESTE ALLA REGIONE
LOMBARDIA
Per accompagnare le aziende suinicole in questo momento di assoluta difficoltà, sono
necessari interventi a 2 livelli: 1. interventi nel breve e brevissimo periodo, per ridare fiato e ossigeno alle imprese,
permettendo loro di recuperare la liquidità persa in questi anni di crisi;
2. interventi nel medio-lungo periodo, con una politica di programmazione e ristrutturazione del comparto, per ritrovare e recuperare nella filiera il valore
aggiunto ad oggi mancante.
INTERVENTI URGENTI:
a) INTERVENTO REGIONALE PER ABBATTIMENTO INTERESSI SU
FINANZIAMENTI La Regione Lombardia deve intervenire per sostenere il fabbisogno finanziario delle
imprese suinicole legato alle esigenze di funzionamento aziendale tramite Finlombarda e
il supporto dei Consorzi Fidi agricoli con un contributo in abbattimento di almeno due
punti percentuali dei tassi di interesse praticati sui finanziamenti erogati dagli istituti
di credito.
La Regione inoltre deve assumere il ruolo di “Cabina di Regia” garantendo tempi
rapidissimi nell’attuazione dell’intervento.
b) SOSTEGNO AD UN ACCORDO-QUADRO NAZIONALE PER UNA
MORATORIA SUI MUTUI DELLE IMPRESE SUINICOLE E’ fondamentale che Regione Lombardia si faccia parte attiva per concretizzare gli
interventi già individuati per arrivare a postergare per almeno 2-3 anni le rate dei
finanziamenti in essere per le imprese suinicole, per dare loro liquidità di spesa nel breve
periodo.
Nel concreto deve essere un accordo quadro con il sistema bancario, mirato alle imprese
suinicole, che permetta di superare la diffusa diffidenza verso il comparto, deve prevedere
interventi/prodotti bancari che portino a postergare per almeno 2-3 anni le rate dei
finanziamenti in essere, sia per le aziende con posizioni in regola, sia per le aziende in
bonis e deve ottimizzare le possibilità offerte da ISMEA e, nello specifico, da SGFA,
che ha lo scopo di migliorare la gestione finanziaria dell’impresa agricola e di favorire un
più facile accesso al credito.
c) SOSTENERE L’ORIGINE IN ETICHETTA La Regione Lombardia deve farsi parte attiva perché venga formulato ed attivato quanto
prima per la filiera suinicola il decreto applicativo della legge sull’obbligo dell’origine in
etichetta.
d) REGOLAMENTAZIONE DEGLI IMPIANTI AGROENERGETICI
La Regione Lombardia deve intervenire per regolamentare la produzione di energie da fonti rinnovabili ed evitare speculazioni e azioni discorsive sul territorio (biogas con
l’utilizzo di trinciato di mais e fotovoltaico a terra), che falsano il mercato degli affitti dei
terreni, nonché l’approvvigionamento locale di materie prime.
E’ bene promuovere gli impianti che producono energia “pulita” partendo da sottoprodotti e
scarti (vedasi reflui zootecnici), ma non è accettabile incentivare impianti che utilizzano
materie prime nobili e sono sovra-dimensionati rispetto all’azienda. Questi ultimi
devono quanto meno essere necessariamente assoggettati ad un regime fiscale adeguato,
non certo agricolo.
INTERVENTI A MEDIO-LUNGO TERMINE:
a) SOSTENERE PRESSO IL MINISTERO LA RIPRESA DI UN PIANO DI
SETTORE COME STRUMENTO STRATEGICO DOTATO DI UNA
ADEGUATA COPERTURA FINANZIARIA.
b) RIDURRE LA BUROCRAZIA
E’ necessario che la Regione semplifichi ulteriormente e ottimizzi i controlli e gli aspetti burocratici che appesantiscono e rallentano la gestione aziendale
c) IMPLEMENTARE IL PSR Attivare nuove linee di credito/interventi nei PSR per agevolare gli ammodernamenti
degli impianti, soprattutto alla luce delle norme per il benessere degli animali. Anche in
questo caso è importante che sia prevista una “burocrazia snella”.
d) PUNTARE A UN CONTRATTO-TIPO CON PREZZO INDICIZZATO Promuovere e coordinare la struttura di un contratto-tipo di fornitura degli animali,
che garantisca i diritti e doveri di allevatori e macellatori, analogamente a ciò che
accade per altre produzioni agricole (es. contratto 103 per il mais).
Tale contratto dovrebbe basarsi anche su un nuovo modello per la formazione del
prezzo, costruito su basi economico-statistiche tenendo conto di diversi indici
facilmente rilevabili come i prezzi degli animali e delle carni (in Italia e nei principali
mercati di approvvigionamento esteri), dei costi di produzione (il CREFIS dovrebbe già
avere una base di lavoro), dei costi dell’energia dei trasporti, ecc…
Si tratta di modelli già messi in atto con successo per altre produzioni-filiere in Italia
(es. Inalpi) e all’estero (es. Spagna, Olanda e Danimarca).
E’ importante prevederne la regia di Regione Lombardia che potrebbe incentivare
l’utilizzo del contratto-tipo quale pre-requisito per accedere ai finanziamenti
pubblici (sia per le imprese agricole che per le imprese di macellazione).
e) CONTROLLARE I CONSORZI DI TUTELA Azionare i controlli verso i vari Consorzi di Tutela per quanto le Regioni hanno in
loro potere di effettuare, non per affossarli ma perché compiano quell’azione che gli è
propria: tutelare veramente u n prodotto fatto secondo ferrei disciplinari.
Oggi assistiamo sempre più cosce DOP e suini italiani che con il loro nome trascinano la
vendita di quelle chiamate nostrane, caserecce, nazionali e che di nostrano, casereccio
nulla hanno; costano meno allo stagionatore ed anche al consumatore finale, il quale è
comunque ingannato (o peggio frodato).
Ad esempio non è più accettabile che parlando di Prosciutto di Parma possano far
parte del consorzio di tutela “tutte le aziende a prescindere dal quantitativo di
prosciutti di Parma prodotti dalla stessa”. Così cita il nuovo statuto consortile del
Parma, approvato dal Mipaf con decreto del 01.12.2004. Questo ha fatto sì che
54.000.000 di cosce estere possano essere stagionate con le 9.000.000 veramente
italiane. Milano, 30 giugno 2011
INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – SERVIZI TECNICI
I SALDI PAC 2010 QUASI ASSIEME
AGLI ANTICIPI DEL 2011
In questi giorni l’OPR Lombardia ha emesso i pagamenti relativi ai saldi della Domanda Unica
2010. Tali pagamenti hanno riguardato:
1. le aziende a campione 2010 per le quali i tempi di pagamento è ben noto che sono
sempre più lunghi rispetto a quelli delle aziende non controllate;
2. la restituzione delle trattenute effettuate ai sensi dell’art. 69 e cioè le trattenute fatte in
fase di creazione dei titoli all’aiuto destinate al pagamento di alcune misure di premio
rimaste accoppiate alle produzioni;
3. la restituzione pari al 65% dei premi assicurativi pagati nella campagna 2010 per le
avversità atmosferiche sulle polizze con idonee caratteristiche (franchigia 30%);
4. pagamento premio latte qualità alle aziende lattiero-casearie per il latte prodotto dal
1.01.2010 al 31.12.2010 nei limiti della quota posseduta e nel rispetto dei parametri
qualitativi fissati dal DM 29.07.2009.
Merita una spiegazione più approfondita proprio quest’ultimo premio, per chiarire quali sono i
requisiti che hanno permesso ai produttori di latte di percepire 0, 55 euro/quintale nel 2010 e
permetteranno anche nel 2011 di percepire un premio modulato sulla base della produzione
nazionale.
I beneficiari di tale premio sono stati i produttori di latte che hanno rispettato almeno due dei
seguenti parametri:
- tenore di cellule somatiche inferiore a 300.000
- carica batterica inferiore a 40.000
- proteine superiori a 3,35.
Il parametro non conforme doveva comunque rispettare i seguenti limiti:
- tenore di cellule somatiche inferiore a 400.000
- carica batterica inferiore a 100.000
- proteine superiori a 3,2.
Con il mese di luglio per gli agricoltori della Regione Lombardia è in arrivo anche l’anticipo
della Domanda Unica 2011; anche quest’anno infatti l’OPR Lombardia ha deciso di anticipare i
fondi comunitari, con risorse proprie, per un importo pari al 50 per cento del premio unico
aziendale. Tale premio è erogato in regime di “de minimis agricolo”, cioè gli interessi maturati
dal giorno di erogazione del pagamento al 1.12.2011 (data ufficiale di possibile inizio dei
pagamenti secondo la Comunità Europea) sono da considerarsi un aiuto alle aziende agricole
nell’ambito del cosiddetto regime “de minimis”. Questi aiuti non possono superare l’importo di
7.500 euro ad azienda nell’arco di un triennio.
www.cremona.coldiretti.it, il sito di Coldiretti Cremona
Www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di
informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e
a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione
made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.
COLDIRETTI LOMBARDIA:
EMERGENZA NUTRIE
In provincia di Cremona colpiti
meloni, mais, bietole, soia, erba medica
A livello regionale – stima Coldiretti Lombardia – negli ultimi 5 anni i danni
a produzioni agricole e sistema irriguo hanno superato il milione di euro
Le nutrie all’assalto dei meloni Igp della Lombardia. Nella fascia cremonese,
fra Casteldidone, San Giovanni in Croce, Casalmaggiore e Solarolo Rainerio
questi roditori escono di notte dalle tane lungo i fossi, per mangiare e sfregiare i
frutti pronti da cogliere, rovinando in molti casi la pianta.
“Solo io ho un danno del 20 per cento. I miei terreni si trovano in mezzo a due
rogge dove le nutrie fanno la tana e sono accerchiato. Su 8 ettari ne ho uno e mezzo
che è come se lo lavorassi per far banchettare loro” spiega Massimo Perini,
Presidente dell’associazione produttori di melone di Casteldidone, nella
provincia di Cremona che, insieme a quella di Mantova, rappresenta la culla del
melone tipico lombardo, dolce e ricco di vitamina C. Con una resa di oltre 570 mila
quintali (l’11 per cento del totale nazionale), la Lombardia ha poco meno di 2000
ettari dedicati a questa coltura, la maggior parte dei quali nelle zone di Mantova,
Cremona e Brescia.
Ma non ci sono solo i meloni nel mirino delle nutrie. A Casalbellotto
(Casalmaggiore), presso l’azienda di Piercarlo Barilli hanno attaccato i campi di
bietole e il frumento. A Vicobellignano (Casalmaggiore), presso l’azienda di
Fabio Brunoni hanno colpito la soia e il mais, oltre alle rive dei fossi. A Spineda, nei
terreni di Ettore Arrighi non attaccano più solo le prime file del mais, ma si
spingono anche all’interno. L’agricoltore esasperato ha messo un cartello: “Oasi
nutrie”.
A livello regionale – stima la Coldiretti Lombardia – negli ultimi cinque anni i
danni a produzioni agricole e sistema irriguo hanno superato il milione di
euro. “Serve un intervento deciso per eradicare questa specie così prolifica
che mette a rischio le coltivazioni, la tenuta dei canali e la sicurezza delle strade”
spiega Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia. Sono stati già allertati la
Provincia e la Prefettura di Cremona, oltre all’assessore regionale all’agricoltura
Giulio De Capitani.
SOPRALLUOGHI NEL TERRITORIO
CASALASCO PER DOCUMENTARE
I GRAVI DANNI CAUSATI DALLE NUTRIE In un percorso a tappe nel territorio casalasco, Coldiretti Cremona ha documentato – con foto e
riprese video – gli ingenti danni prodotti dalle nutrie. I documenti così raccolti sono una
ulteriore conferma della gravità della situazione, già descritta da Coldiretti Cremona attraverso
una lettera a firma del Direttore Simone Solfanelli, indirizzata nel maggio scorso al Prefetto
della Provincia di Cremona Tancredi Bruno di Clarafond, all’Assessore all’Agricoltura della
Regione Lombardia Giulio De Capitani, al Presidente della Provincia di Cremona
Massimiliano Salini e all’Assessore provinciale all’Agricoltura Gianluca Pinotti. Coldiretti ha
chiesto – e torna a sollecitare – un intervento immediato e drastico.
Casalbellotto: bietole e frumento
compromessi
Prima tappa: Casalbellotto (Casalmaggiore),
Azienda di Piercarlo Barilli.
Le nutrie attaccano i campi di bietole (accanto ai
corsi d’acqua, per vari metri, il raccolto è
totalmente compromesso) e il frumento (tantissime
le pianticelle cui è stata divorata la spiga). Si
aggiungano i pericoli per la salute degli agricoltori che, nel momento dell’irrigazione, vengono
a contatto con un’acqua torbida, ormai diventata il
regno dei roditori.
Vicobellignano: aggrediti soia e mais
E le rive, a
causa delle
tante buche,
franano
Seconda tappa del percorso: Vicobellignano
(Casalmaggiore), Azienda Brunoni.
L’agricoltore Fabio Brunoni testimonia i danni prodotti dalle
nutrie sulla soia (anche in questo caso, dove il campo è
delimitato da corsi d’acqua, per vari metri le pianticelle
appaiono divorate, bloccate nella crescita), sul mais (con
varie piante abbattute) e sulle rive dei fossi (che franano, a
causa delle numerose buche prodotte dalle nutrie).
Spineda: compromesso il raccolto di mais ed erba medica
Terza tappa: siamo a Spineda, accompagnati
dall’agricolture Ettore Arrighi. Nei campi di mais
sono tante le piante spezzate. Le nutrie non
attaccano più solo le prime file del mais: ormai
hanno imparato a spingersi anche nelle parti interne
del campo, danneggiando aree sempre più ampie.
Le immagini documentano anche i profondi buchi
nei campi di erba medica (con evidenti rischi,
quando si entra nei campi con gli attrezzi agricoli) e
il grave danno alle rive. Il cartello “oasi nutrie” dà
sfogo all’amarezza dell’agricolture, che vede il
proprio lavoro vanificato da una presenza sempre
più invasiva.
Casteldidone: distrutto il raccolto di meloni
Quarta tappa: Casteldidone, Azienda agricola
Perini. Per l’ortofrutta il danno prodotto dalle nutrie
è pesantissimo. I meloni di Casteldidone – una delle
eccellenze del nostro territorio – vengono attaccati e
divorati. Sia in campo aperto che nelle serre, tanti
meloni mostrano i segni dei denti del roditore.
“Naturalmente, anche se c’è solo un minimo segno,
il frutto è da buttare” testimonia Massimo Perini.
Notte dopo notte (ma ormai le nutrie hanno
imparato ad ‘uscire’ anche di giorno!), il danno
economico per le aziende agricole si fa più grave.
L’emergenza nutrie documentata in tv con “W l’Agricoltura”
E’ dedicata all’emergenza nutrie – con le riprese
effettuate nei campi e le testimonianze degli
agricoltori casalaschi – la puntata di stasera di
W l’Agricoltura, la trasmissione di agricoltura,
ambiente, alimentazione proposta da Coldiretti
Cremona, in onda ogni giovedì, alle ore 20.15 circa, su TeleColor e PrimaRete. La puntata sarà
riproposta in replica domenica, alle ore 13, su Telecolor.
INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – SERVIZI TECNICI
BSE, dal 1° luglio
campionamento sopra i 72 mesi
A seguito di una decisione della Commissione Europea (n. 2011/358/UE), dal 1° luglio l'Italia
potrà aumentare il limite di età dei bovini da sottoporre a campionamento per Bse a 72 mesi
(per i capi regolarmente macellati) e a 48 mesi per le categorie a rischio (macellazione
d'urgenza o differita, morte).
Questa disposizione riguarderà anche i bovini provenienti dagli scambi intracomunitari tra 26
Stati Membri: Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia,
Spagna, Francia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi,
Austria, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Finlandia, Svezia, Regno Unito, Isole
Normanne e Isola di Man.
Per i bovini nati negli Stati Ue non inclusi nella lista e nei Paesi Terzi (inclusa la Repubblica
di San Marino) ma macellati nel nostro Paese - indipendentemente se abbiano soggiornato
negli Stati membri autorizzati alla nuova sorveglianza - dovrà essere eseguito il
campionamento degli animali di 24 mesi per le categorie a rischio e di 30 mesi per la
categoria di quelli regolarmente macellati
Più tempo alle imprese per realizzare le opere dei PSR
La Regione Lombardia con nota del 17.06.2011 ha comunicato ai beneficiari di alcune misure del PSR la possibilità di realizzare le opere chieste in domanda avendo qualche mese in più di tempo. Nel dettaglio, la tabella che segue precisa le nuove scadenze da rispettare:
Misura Periodo Nuovo termine per realizzare gli interventi 121 4° 01 marzo 2012 121 4° 01 gennaio 2012 (*) 125 B 1° 30 settembre 2012 226 1° 30 settembre 2012 311 A 4° 01 marzo 2012 311 B 3° 01 marzo 2012 311 C 3° 01 marzo 2012 323 C 2° 30 settembre 2012
(*) per le imprese che dovevano presentare domanda di pagamento del saldo entro e non oltre 10 mesi dalla pubblicazione sul BURL del provvedimento di ammissione a finanziamento, successivamente estesi a 13 mesi.
INFORMAZIONE ALLE IMPRESE – DATORI DI LAVORO
MOD. 770/2011 SEMPLIFICATO - ORDINARIO
Il termine di scadenza per l'invio telematico del modello 770, sia ordinario che semplificato, è spostato al 1° agosto poiché la scadenza del 31 luglio 2011 cade di domenica, termine tuttavia ulteriormente prorogato al 20 di agosto dal DPCM 12 maggio 2011.
Come certamente noto, il mod. 770/2011 Semplificato è la dichiarazione con la quale i sostituti
di imposta comunicano, esclusivamente in via telematica attraverso i canali informatici
dell’Agenzia delle Entrate Entratel o Fisconline, i dati fiscali sulle ritenute effettuate nell’anno
2010 sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, di lavoro autonomo, su provvigioni e redditi
diversi, nonché i dati previdenziali ed assistenziali richiesti.
Praticamente il modello contiene i dati relativi alle certificazioni rilasciate ai soggetti cui sono
stati corrisposti in tale anno redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati, indennità di
fine rapporto, prestazioni in forma di capitale erogate da fondi pensione, redditi di lavoro
autonomo, provvigioni e redditi diversi, inoltre anche i dati contributivi, previdenziali ed
assicurativi e quelli relativi all’assistenza fiscale prestata nell’anno 2010 per il periodo
d’imposta precedente.
Rispetto allo scorso anno, il modello 770/2011 semplificato presenta il quadro SY di nuova
istituzione, nel quale vanno indicati i dati relativi alle somme liquidate a seguito di procedure di
pignoramento presso terzi. La norma, in caso di somme liquidate mediante pignoramento
presso terzi, prevede che questi ultimi, se sostituti d’imposta, all’atto del pagamento devono
operare una ritenuta del 20% come acconto dell’Irpef dovuta dal creditore pignoratizio (sempre
che il credito si riferisca a somme o valori assoggettabili a ritenuta alla fonte).
Il prospetto si compone di tre sezioni:
• la sezione I deve essere compilata dal soggetto erogatore delle somme liquidate a
seguito di procedure di pignoramento presso terzi;
• la sezione II deve essere compilata dal debitore principale;
• la sezione III deve essere compilata dalle banche e dalle Poste Italiane S.p.A.
Il 770/2011 Ordinario, invece, deve essere utilizzato dai sostituti d'imposta, dagli intermediari e
dagli altri soggetti che intervengono in operazioni fiscalmente rilevanti, tenuti a comunicare i
dati relativi alle ritenute operate su dividendi, proventi da partecipazione, redditi di capitale
erogati nell'anno 2010 o operazioni di natura finanziaria effettuate nello stesso periodo.
Alla luce di quanto sopra esposto i Signori Soci, nel rispetto delle norme vigenti, sono
cortesemente pregati di provvedere, nel più breve tempo possibile, comunque entro il 12
luglio 2011, alla consegna di tutte le fatture o ricevute di professionisti per prestazioni di
lavoro autonomo relative all’anno 2010, alfine di consentire gli adempimenti necessari ad
evitare sanzioni per tardive comunicazioni, nonché ottemperare agli obblighi di
pagamento delle ritenute IRPEF, che i sostituti di imposta devono versare.
Il bollettino diabrotica è sul nostro sito
Ricordiamo alle imprese agricole che sul sito di Coldiretti Cremona viene puntualmente
pubblicato il “bollettino diabrotica”, a cura del Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia, in
collaborazione con l’Ersaf. Il bollettino offre un costante monitoraggio della presenza di
diabrotica nel territorio, informando gli agricoltori in merito all’evolversi della situazione
nelle campagne della provincia di Cremona e di tutta la regione Lombardia. Il bollettino
di questa settimana è già disponibile all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it.
MERCATI – DA VENERDI’ 24 A GIOVEDI’ 30 GIUGNO 2011
PRODOTTO Unità di
misura
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
FRUMENTO
tenero buono
mercantile Tonn. n.q. n.q. 213-218
(fino) 223-228
GRANOTURCO ibr. naz.
14% um. Tonn. 249-250 259-260 254-256 267,0-268
SEMI di SOIA Nazionale
Tonn. n.q. 395-397 377,0-382 Sorgo nazionale
n.q.
ORZO naz. p.spec. 55-60
p.spec. 66-68 Tonn.
196 – 203 190 – 195
205-210 215-220
n.q. 198-205
(p.spec. 63-65)
209-212
CRUSCA alla rinfusa
Tonn. 158 – 160 144-145 148,0-151 150,0-151,0
FIENO Magg.
Agostano Tonn. 130 – 150
101-115 n.q.
Magg. 2° taglio
in cascina n.q.
Medica fienata 1° t.
115,0-125,0
PAGLIA press. (rotoballe) ’10
Tonn. 120 – 130 108-120 Fieno 1° taglio
90-95 Paglia di frumento
press. ball. 60-65
SUINI lattonzoli locali
15 kg 3,410 3,420 3,330 3,370
SUINI lattonzoli locali
25 kg 2,470 2,460 2,400 2,480
SUINI lattonzoli locali
30 kg 2,360 2,370 2,270 2,370
SUINI lattonzoli locali
40 kg 2,150 2,130 2,080 2,150
SUINI da macello
156 kg 1,330 1,395 n.q. (da 144 a 156 kg)
1,345
SUINI da macello
176 kg 1,390 1,395 n.q. (da 156 a 176 kg)
1,399
SUINI da macello
Oltre
176 kg 1,360 1,370 n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,369
VACCHE FRIS.
1° qualità (p.v.) kg. 2,30-2,70
MONTICHIARI 1,15-1,25
da macello 1,120-1,220
VACCHE FRIS. 2° qualità (p.v.)
kg. 2,00-2,25 MONTICHIARI 0,85-0,98
0,86-0,96
MANZE scott. 24 mesi
kg. 2,20-2,70 Vitelloni da macello
24/30 mesi 1,25-1,35
1,03-1,200
Vitelloni femm. da macello pezz. nere (kg. 450-500)
1,18 – 1,33
PRODOTTO
Unità di
misura
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VITELLI baliotti fris. (p.v.)
50-60
kg. 2,00-2,65
MONTICHIARI
(50/60 kg)
2,35-2,60
(da 46 a 55 kg)
2,70-3,00 (50 kg)
2,65-3,30
VITELLI baliotti pie blu belga p.v
50-60
kg. 3,55-4,55
MONTICHIARI 4,10-4,45
5,00-5,40 (pregiate 70 kg)
4,46-5,50
BURRO pastorizzato
kg. 3,25-3,30 past. 3,70 centr. 3,90
2,75 Zangolato di creme
X burrificaz. 2,40
PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi
kg. (dolce)
4,95-5,15 5,05-5,20 n.q. --
PROVOLONE VALPADANA
oltre 3 mesi kg.
(piccante) 5,10-5,50
5,25-5,50 n.q. PARM. REGGIANO
12 mesi 10,90-11,25
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg. 8,25-8,55 8,20-8,40 8,41-8,66
PARMIGIANO
REGGIANO
fino a 24 m 12,20-12,55
GRANA scelto
stag. 12-15 mesi kg. 8,80-9,00 8,75-9,15 8,93-9,18
PARMIG. REGG.
30 mesi e oltre 13,40-13,80
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1°
e il 3° mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta
attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due
giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa
riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui
riportati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
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