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coll. il fu' vrNcENzo Mrssto, presidente di · dove l'azienda puÒ muovere i primi passi e per...

Date post: 15-Feb-2019
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Quest'ultimo è un fenomeno iniziato già da qualche anno, ma che è in costante crescita. La concoÍÍenzo non dovrebbe essere uno stímolo o migliorore i servízí offerti? ll crescente affollamento sta creando una sana competizione, va anche però detto che spesso le aziende si trovano in difficol- nel valutare la qualità dell'offerta e spes- so decidono solo in base al prezzo che non sempre e il metro di valutazione migliore. Si sta anche assistendo alla aumento di richieste da parte dei clienti di comparteci- pare al rischio, ossia di essere pagati solo a risultato ottenuto. Noi stiamo cercando di cogliere questa oppoftunità con collabora- zioni su nuove idee, nuovi progetti, nuove imprese, ai quali forniamo tutta la gamma dei nostri servizi dal controllo di gestione, all'assistenza strategica, fino al marketing. Gli imprenditori spesso si lamentano della scarsa odeguatezza deí vari corsi di îormozione che si trovono in gíro, Lei che si occupa anche di for- mozÍone coso ne penso? Credo che abbiano perfettamente ragione. Tant'e che da alcuni anni noi abbiamo scel- to di essere sempre meno presenti nella formazione tradizionale, mentre proponia- mo all'impresa la formazione solo se colle- gata a un progetto aziendale, normalmente legato a processi di cambiamento. Si parla molto dello ríquoliîicazione delle persone espulse dal lavoro ín età abbastanza avonzata. É una strodo possÍbile? Questa e un'attività che viene svolta da enti istituzionali, ma non e un lavoro facile. La nostra idea e non di riqualificare verso una capacità specifica, ma piuttosto di puntare allo sviluppo cognitivo, alla capacità di ap- prendere. Si tratta tuttavia di un processo più lungo non sempre compatibile con i tempi concessi. Per questo abbiamo prefe- rito scegliere la strada di creare un gruppo di valutazione per le business idea, metten- do anche a disposizione un 'tontenitore" dove l'azienda puÒ muovere i primi passi e per questo abbiamo ottenuto anche la collaborazione di alcuni business angels, ed è in questo modo che vogliamo dare il nostro contributo al territorio e alla possibi- lità delle persone di "reinventarsi", iniziando una seconda carriera, un nuovo percorso. C'è chí si ínterrogo sul ruolo delle tonte imprese di servizi nelle asso- cíozioni deglí industriolí. Coso ne pensa? Credo che i servizi, che prestano Ia loro opera prevalentemente all'industria, ab- biano possibilità sinergiche rispetto all'in- dustria e penso che cio permetta all'asso- ciazione di creare valore per gli associati, oltre all'attività "sindacale". La presenza dei servizi puÒ creare occasioni di conoscenza e, quindi, indirettamente di crescita per le imprese industriali. Coso immagína per il prossimo fu' turo? Penso che la tecnologia e le competenze tecnologiche diventeranno sempre più im- portanti, insieme alla conoscenza delle lin- gue. Credo, inoltre, che si debba recuPera- re tutta una serie di competenze gestionali di base che devono essere nel bagaglio culturale non solo dei dirigenti, ma anche dei quadri. Fondamentale, infine, sarà au- mentare la capacità di innovare da parte di tutti, non solo degli imprenditori. Come gíudíco il rapporto scuola- mondo del lavoro? Sarebbe fondamentale migliorare i primi otto anni di scuola che sono quelli in cui si creano le basi, poi il resto vien da sé. E', peraltro, scontato che la scuola oggi non può esaurire la formazione di una persona, che dovrà, invece, essere continuativa nel corso della vita. Quali sono le principalí difîicoltù nel fare impresa oggí? La burocrazia e l'inspiegabile tortuosità dei suoi meccanismi; il gravame nascosto, e imprevedibile in un business plan, fatto di tasse e imposte più o meno occulte. lln personoggio del possato del qua- le I'ltalío avrebbe bisogno oggi? Direi Enrico Fermi per l'impulso che ha dato alla conoscenza. lln personoggío del presente del quole potremmo fore o meno? Della categoria dei notai. Coveco fd I dati Anna di fondozione: 1984 Sedi Aperotive: !Ísfe nícesíno, m4/2 UI)INE Dipendenti:6 Fattutsto 2Al0: tùlt0lN eufo Attivitò: Consulcnzs df dÍrezisne c furnazione naugeifole : Sita internet : www.toveca,ít e wwwcoworkingadine.il Bl og : httpd/oveco,wordpress.nm E ma i ! : ínfo @dunltaliait c.P. tq Ic.llÀlrdu3trlrlG oennainl?
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Botta & Risposta

Botta & Rispostacoll. . .vrNcENzoMrssto,presidente diCOVECO SRLChe coso vuol dire esseÍe unímprenditore?Occuparsi dell'innovazione.

Cos'è I'etica pet un ímprenditore?Prima di tutto non fare cio che si sa cheè sbagliato. Poi pensare alla sostenibilitàsociale di ciò che si fa, muovendosi versocose che siano al contempo utili al propriobusiness e alla società.

Come sto vivendo Io crisi il settoredella consulenza e della formozione?Rispetto a 4/5 anni fa, il settore può averperso dal 30 al 500/0 dei fatturati. C'è unadifficohà dovuta da un lato alla riduzionedella domanda con relativo calo dei prezzi,dall'altro a un fenomeno di affollamentodel settore nel quale si stanno sia propo-nendo, per scelta o per necessità, molti exdirigenti d'azienda, sia affacciando moltineolaureati che non trovano altri sbocchi.Quest'ultimo è un fenomeno iniziato giàda qualche anno, ma che è in costantecrescita.

La concoÍÍenzo non dovrebbe essereuno stímolo o migliorore i servízíofferti?ll crescente affollamento sta creando unasana competizione, va anche però dettoche spesso le aziende si trovano in difficol-tà nel valutare la qualità dell'offerta e spes-so decidono solo in base al prezzo che nonsempre e il metro di valutazione migliore.Si sta anche assistendo alla aumento dirichieste da parte dei clienti di comparteci-pare al rischio, ossia di essere pagati solo arisultato ottenuto. Noi stiamo cercando dicogliere questa oppoftunità con collabora-zioni su nuove idee, nuovi progetti, nuoveimprese, ai quali forniamo tutta la gammadei nostri servizi dal controllo di gestione,all'assistenza strategica, fino al marketing.

Gli imprenditori spesso si lamentanodella scarsa odeguatezza deí varicorsi di îormozione che si trovono ingíro, Lei che si occupa anche di for-

mozÍone coso ne penso?Credo che abbiano perfettamente ragione.Tant'e che da alcuni anni noi abbiamo scel-to di essere sempre meno presenti nellaformazione tradizionale, mentre proponia-mo all'impresa la formazione solo se colle-gata a un progetto aziendale, normalmentelegato a processi di cambiamento.

Si parla molto dello ríquoliîicazionedelle persone espulse dal lavoroín età abbastanza avonzata. É unastrodo possÍbile?Questa e un'attività che viene svolta da entiistituzionali, ma non e un lavoro facile. La

nostra idea e non di riqualificare verso unacapacità specifica, ma piuttosto di puntareallo sviluppo cognitivo, alla capacità di ap-prendere. Si tratta tuttavia di un processopiù lungo non sempre compatibile con i

tempi concessi. Per questo abbiamo prefe-rito scegliere la strada di creare un gruppodi valutazione per le business idea, metten-do anche a disposizione un 'tontenitore"dove l'azienda puÒ muovere i primi passie per questo abbiamo ottenuto anche la

collaborazione di alcuni business angels,ed è in questo modo che vogliamo dare il

nostro contributo al territorio e alla possibi-lità delle persone di "reinventarsi", iniziandouna seconda carriera, un nuovo percorso.

C'è chí si ínterrogo sul ruolo delletonte imprese di servizi nelle asso-cíozioni deglí industriolí. Coso nepensa?Credo che i servizi, che prestano Ia loroopera prevalentemente all'industria, ab-biano possibilità sinergiche rispetto all'in-dustria e penso che cio permetta all'asso-ciazione di creare valore per gli associati,oltre all'attività "sindacale". La presenza deiservizi puÒ creare occasioni di conoscenzae, quindi, indirettamente di crescita per le

imprese industriali.

Coso immagína per il prossimo fu'turo?Penso che la tecnologia e le competenzetecnologiche diventeranno sempre più im-portanti, insieme alla conoscenza delle lin-gue. Credo, inoltre, che si debba recuPera-re tutta una serie di competenze gestionalidi base che devono essere nel bagaglioculturale non solo dei dirigenti, ma anchedei quadri. Fondamentale, infine, sarà au-mentare la capacità di innovare da parte ditutti, non solo degli imprenditori.

Come gíudíco il rapporto scuola-mondo del lavoro?Sarebbe fondamentale migliorare i primiotto anni di scuola che sono quelli in cuisi creano le basi, poi il resto vien da sé. E',peraltro, scontato che la scuola oggi nonpuò esaurire la formazione di una persona,che dovrà, invece, essere continuativa nelcorso della vita.

Quali sono le principalí difîicoltù nelfare impresa oggí?La burocrazia e l'inspiegabile tortuosità deisuoi meccanismi; il gravame nascosto, eimprevedibile in un business plan, fatto ditasse e imposte più o meno occulte.

lln personoggio del possato del qua-le I'ltalío avrebbe bisogno oggi?Direi Enrico Fermi per l'impulso che hadato alla conoscenza.

lln personoggío del presente delquole potremmo fore o meno?Della categoria dei notai.

Coveco fdI datiAnna di fondozione: 1984Sedi Aperotive:!Ísfe nícesíno, m4/2 UI)INEDipendenti:6Fattutsto 2Al0: tùlt0lN eufoAttivitò: Consulcnzs df dÍrezisne c furnazionenaugeifole :

Sita internet : www.toveca,ít e

wwwcoworkingadine.ilBl og : httpd/oveco,wordpress.nmE ma i ! : ínfo @dunltaliait

c.P.

tq Ic.llÀlrdu3trlrlG oennainl?

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