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Collaborazionismo_WPedia

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Storia
48
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Page 1: Collaborazionismo_WPedia
Page 2: Collaborazionismo_WPedia

Collaborazionismo

Da Wikipedia,

l'enciclopedia libera.

Vidkun Quisling

mentre firma un

autografo nel 1943:

fu probabilmente il

collaborazionista più

noto dell'epoca, tanto

Page 3: Collaborazionismo_WPedia

che il suo cognome è

divenuto, in molte

lingue, sinonimo di

"traditore"

Il collaborazionismo è

un fenomeno sociale

e politico connesso

alle vicende di

governo di un paese

occupato

Page 4: Collaborazionismo_WPedia

militarmente da una

potenza straniera,

che vi organizza una

classe dirigente

totalmente asservita

agli interessi degli

occupanti. Sebbene in

Italia il termine fosse

già usato prima del

fascismo per indicare

Page 5: Collaborazionismo_WPedia

la partecipazione al

governo da parte dei

socialisti, esso viene

abitualmente usato in

riferimento alla

collaborazione con i

nazisti nei territori

occupati durante la

Seconda guerra

mondiale[1].

Page 6: Collaborazionismo_WPedia

Esso consiste

nell'organizzazione di

una struttura di

controllo sociale, in

modo da creare un

collegamento tra la

potenza occupante e

la popolazione

assoggettata. Tale

Page 7: Collaborazionismo_WPedia

struttura di controllo

sociale è composta da

elementi locali, e si

articola secondo uno

schema piramidale

che riproduce quello

tipico di un normale

apparato statale,

dotato quindi di una

propria burocrazia e

Page 8: Collaborazionismo_WPedia

regole autonome di

funzionamento, e che

va da un vertice,

civile o militare, fino a

una base operativa

costituita da elementi

inseriti nelle varie

classi sociali con

funzione spionistica e

delatoria, che

Page 9: Collaborazionismo_WPedia

assicurino il controllo

e la repressione dei

movimenti eversivi

che possono turbare

l'ordine pubblico.

Da ciò il termine

negativo di

"collaborazionismo",

nel senso di offerta

Page 10: Collaborazionismo_WPedia

stabile e consapevole

di collaborazione con

un soggetto

occupante

extranazionale, che

rappresenta gli

interessi di un altro

governo, finalizzata a

far funzionare

l'apparato statale che

Page 11: Collaborazionismo_WPedia

altrimenti avrebbe

difficoltà ad operare

normalmente, visto

che il precedente

apparato, di norma,

viene rimosso o

comunque

destrutturato[2].

Page 12: Collaborazionismo_WPedia

Nell'esperienza storica

europea le vicende

più importanti che

videro la nascita di

stati fantoccio

collaborazionisti si

ebbero durante la

seconda guerra

mondiale. Il Terzo

Reich, ad esempio,

Page 13: Collaborazionismo_WPedia

instaurò in buona

parte dei territori

occupati governi

asserviti ai propri

voleri (in altri

permase invece

un'amministrazione

militare); tra questi la

Francia (a partire dal

1942, con

Page 14: Collaborazionismo_WPedia

l'Operazione Anton

che invase la

Repubblica di

Vichy[3]), la

Repubblica Sociale

Italiana con sede a

Salò, la Norvegia di

Vidkun Quisling e il

governo degli ustascia

in Croazia. Anche

Page 15: Collaborazionismo_WPedia

l'Impero Giapponese

creò degli stati

vassalli per gestire la

propria espansione

negli anni Trenta e

Quaranta, il più

celebre tra i quali è

senza dubbio il

Manchukuo.

Page 16: Collaborazionismo_WPedia

Indice [nascondi]

1 Il collaborazionismo

nella seconda guerra

mondiale

1.1 Cina

1.2 Italia

1.3 Francia

1.4 Il

collaborazionismo in

Europa

Page 17: Collaborazionismo_WPedia

2 Dopo la seconda

guerra mondiale

3 Bibliografia

4 Note

5 Voci correlate

6 Altri progetti

Il collaborazionismo

nella seconda guerra

mondiale[modifica |

modifica wikitesto]

Page 18: Collaborazionismo_WPedia

Cina[modifica |

modifica wikitesto]

Durante la Seconda

guerra

sino-giapponese, il

Giappone creò nei

territori occupati,

situati nella parte

nord-orientale della

Cina,

Page 19: Collaborazionismo_WPedia

un'amministrazione

civile fedele alla causa

nipponica, nota come

Repubblica di

Nanchino. Presidente

del governo era il

collaborazionista

Wang Jingwei,[4] che

già negli ultimi mesi

del 1938 aveva

Page 20: Collaborazionismo_WPedia

proposto di negoziare

con i Giapponesi. Il

suo governo nella

Cina occupata iniziò il

30 marzo 1940,

quando divenne

Presidente

dell'Esecutivo Yuan e

Dirigente del Governo

Nazionale (行政院長兼

Page 21: Collaborazionismo_WPedia

國民政府主席). Tra il

1940 e il 1943

continuò ad

esprimere solidarietà

alle Potenze dell'Asse,

criticando

l'imperialismo

occidentale, il

comunismo sovietico

e il Kuomintang di

Page 22: Collaborazionismo_WPedia

Chiang Kai-Shek.[5]

Wang Jingwei morì

prima della fine della

guerra, nel 1944, e

non subì quindi un

processo per alto

tradimento.[6]

Italia[modifica |

modifica wikitesto]

Page 23: Collaborazionismo_WPedia

Exquisite-kfind.png Lo

stesso argomento in

dettaglio: Repubblica

Sociale Italiana e

Regno del Sud.

Francia[modifica |

modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Lo

stesso argomento in

dettaglio:

Page 24: Collaborazionismo_WPedia

Collaborazionismo in

Francia.

Il collaborazionismo

in Europa[modifica |

modifica wikitesto]

La politica del NSDAP

era, nel complesso,

quella di lasciare

l'autonomia

necessaria alle

Page 25: Collaborazionismo_WPedia

autorità dei paesi

occupati per

mantenere l'ordine

pubblico,

permettendogli di

risparmiare truppe

d'occupazione che

restavano quindi

disponibili per il

fronte. Quasi tutti i

Page 26: Collaborazionismo_WPedia

paesi occupati ebbero

la loro forma di

collaborazionismo:

la Croazia, dove i

nazionalisti croati (gli

Ustascia) di Ante

Pavelic e le SS croate

furono molto attive

nel collaborare con

Page 27: Collaborazionismo_WPedia

l'occupante, non solo

combattendo i

partigiani, ma anche

prendendo di mira gli

zingari, gli ebrei e

anche i serbi

ortodossi (nonostante

la collaborazione con i

Cetnici)[7].

Page 28: Collaborazionismo_WPedia

In Bosnia, allora

compresa nella

Croazia degli

Ustascia, dove gli

occupanti reclutarono

delle Waffen-SS

musulmane[7].

In Slovenia, dove vi

furono collaboratori

militari e civili,

Page 29: Collaborazionismo_WPedia

denominati

Domobranci, al

comando di Leon

Rupnik[7].

la Norvegia, diretto

da Vidkun Quisling, il

cui nome servì

durante la guerra a

designare i dirigenti

collaborazionisti, che

Page 30: Collaborazionismo_WPedia

gli Alleati chiamarono

appunto

"Quislings"[8].

la Slovacchia, diretto

da Jozef Tiso. Lo

Stato fantoccio

slovacco, voluto da

Hitler quando venne

scisso dalla Boemia e

dalla Moravia in

Page 31: Collaborazionismo_WPedia

violazione degli

accordi di Monaco,

aveva garantito la

propria alleanza alla

Germania in cambio

dell'indipendenza da

Praga, ma a causa

della ridotte

dimensioni territoriali

era di fatto succube

Page 32: Collaborazionismo_WPedia

della Germania. Il

governo slovacco

inviò circa 20.000

soldati ad invadere la

Russia accanto

all'esercito tedesco, e

collaborò alla

deportazione dei civili

ebrei.

Page 33: Collaborazionismo_WPedia

il Belgio, dove ci sono

stati collaborazionisti

come il famoso

nazionalista vallone

delle Schutzstaffeln

Léon Degrelle o il

fiammingo Staf De

Clercq[9].

In generale le truppe

straniere nelle

Page 34: Collaborazionismo_WPedia

Waffen-SS raccolsero

quasi 500 mila

aderenti da tutti i

Paesi occupati,

venendo così a

costituire la più

grande formazione

militare volontaria

della storia. Non sono

considerabili

Page 35: Collaborazionismo_WPedia

collaborazionisti i

membri minori

dell'Asse, come

l'Ungheria, diretta da

Miklos Horthy, o la

Romania di Ion

Antonescu. Tuttavia,

entrambi questi paesi

divennero

collaborazionisti nelle

Page 36: Collaborazionismo_WPedia

fasi finali del conflitto,

seppure su fronti

opposti: in Ungheria

venne instaurato un

regime filo-tedesco, le

Croci Frecciate, per

evitare una resa

separata, e in

Romania Re Michele I

effettuò un colpo di

Page 37: Collaborazionismo_WPedia

Stato per creare un

governo filo-sovietico

che firmasse la resa

incondizionata

all'Armata Rossa,

offrendo così all'URSS

il controllo totale della

Romania.

Page 38: Collaborazionismo_WPedia

Dopo la seconda

guerra

mondiale[modifica |

modifica wikitesto]

In tempi più recenti, il

termine è stato usato

per indicare i

cambogiani che

presero parte alla

Repubblica Popolare

Page 39: Collaborazionismo_WPedia

di Kampuchea (un

governo instaurato

dai vietnamiti nel

1979)[10] e i

palestinesi accusati di

atteggiamento

amichevole verso le

autorità

israeliane.[11]

Page 40: Collaborazionismo_WPedia

Bibliografia[modifica |

modifica wikitesto]

L. Cajani, B. Mantelli,

Una certa Europa: il

collaborazionismo con

le potenze dell'Asse

1939-1945, Annali

della Fondazione Luigi

Micheletti, 1994.

Page 41: Collaborazionismo_WPedia

M. Pisani, "Resistenza

e collaborazionismo

nella seconda guerra

mondiale", L'Uomo

Libero, n. 16, 1986.

Note[modifica |

modifica wikitesto]

^ Stanley Hoffmann,

Collaborationism in

France during World

Page 42: Collaborazionismo_WPedia

War II, The Journal of

Modern History, Vol.

40, No. 3 (Settembre,

1968), pp. 375-395

^ Bertram N. Gordon,

Collaborationism in

France during the

Second World War,

Cornell University

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Page 43: Collaborazionismo_WPedia

York, 1980, ISBN

0-8014-1263-3,

9780801412639, p.

18.

^ Paul Webster,

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Complete Story of

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in the Holocaust, Ivan

R. Dee, 1999

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^ New Perspectives

on Chinese

Collaboration ::

JapanFocus

^ Wang Jingwei.

"Radio Address by Mr.

Wang Jingwei,

President of the

Chinese Executive

Yuan Broadcast on 24

Page 45: Collaborazionismo_WPedia

June 1941" The

Search for Modern

China: A

Documentary

Collection. Cheng,

Pei-Kai, Michael

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^ Wang Ching-wei

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Home of the Daily

and Sunday Express |

World News ::

Woman convicted as

Israeli abettor