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Come definire/misurare la disuguaglianza?

Date post: 03-Jan-2016
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Come definire/misurare la disuguaglianza?. Dove c’è più uguaglianza?. Considerate le tre distribuzioni seguenti 5, 10, 18 15, 17, 30 10,12, 14, 25. Dipende da come si definisce e si misura l’uguaglianza. Cosa/chi (definizione), quanto (misurazione ). - PowerPoint PPT Presentation
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Come definire/misurare la disuguaglianza?
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Page 1: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Come definire/misurare la disuguaglianza?

Page 2: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Dove c’è più uguaglianza?

Considerate le tre distribuzioni seguenti1) 5, 10, 182) 15, 17, 303) 10,12, 14, 25

Dipende da come si definisce e si misura l’uguaglianza

Cosa/chi (definizione), quanto (misurazione)

Compresenza di questioni (tecniche) economiche e giudizi di valore

Page 3: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Opzione 1: il reddito corrente- capacità di spesa indipendentemente da scelte, ma- alcuni limiti

- fluttuazioni siano esse temporanee o tipiche del ciclo di vita- elementi di stagionalità/erraticità - profilo U rovesciata nel ciclo di vita (problemi anche per comparazioni:

se applicassimo a Francia nostra struttura demografica, Italia risulta meno disuguale; possibilità però applicazione pesi)

Cosa? Risorse monetarie (1)

- quale nozione di reddito? quali redditi: fitti imputati? Reddito di mercato vs. disponibile

- nei confronti internazionali PIL (GDP) vs PNL (GNP)- i rischi di under reporting (lavoro nero, in particolare per determinate

categorie….)

Page 4: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Cosa? Risorse monetarie (2)

Opzione 2: la spesa per consumi- risponde ai due limiti del reddito (si approssima a concetto

reddito permanente) ma - altri limiti

- se reddito nullo, consumi non comprimibili sotto sussistenza- studente universitario oggi povero, anziani oggi poveri

- rigidità, comunque, di alcune spese- ruolo delle preferenze (sottostima condizioni anziani sani?)

Come vedremo quasi 7 punti di differenza in povertà in Italia (consumi aumentano anche meno che proporzionalmente all’aumento reddito)

Page 5: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Cosa? Risorse monetarie (3)

Come scegliere? - scelte di valore: considerare povero chi, seppure

momentaneamente, sia privo di reddito? oppure chi era relativamente abbiente quando lavorava ma non quando va in pensione?

- scelte contingenti: indisponibilità dati veritieri reddito (cfr. situazione europea)

Page 6: Come definire/misurare la disuguaglianza?

In entrambi i casi, questioni- della deflazione sulla base dell’andamento dei prezzi: quale indice

utilizzare?- diversi panieri dei beni [effetto Cina vs. politiche dei prezzi che

penalizzano i più poveri: 3 per 2, prezzi nuove automobili vs. ricambi (Baumberg)]

Cosa? Risorse monetarie (4)

- dell’“omogeneizzazione” del potere d’acquisto di monete diverse - uso dei tassi di cambio? Limiti- uso di PPA: “quanti dollari neo-zelandesi servono in Nuova Zelanda per

comprare un paniere di beni che garantisca il paniere che potrei comprare in Usa con un dollaro”?

Page 7: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Cosa? Risorse monetarie (5)

- problemi con PPA- ponderazione dei diversi beni in proporzione al peso medio nei modelli

internazionali di consumo- le differenze nel peso dei tradables vs. non-tradables fra PS e

PVS: pe peso del cibo vs. peso dei servizi

Necessità, ma difficoltà, di una maggiore differenziazione sulla base delle condizioni/caratteristiche individuali

- non basta tenere conto in modo aggregato del dove (il che neppure avviene con PPA)

- alcuni contributi sul piano del chi?

Tipiche questioni di equità orizzontale

Page 8: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Cosa? Risorse monetarie (6)

Inoltre, sempre in entrambi i casi, sottovalutazione - dell’indebitamento (imperfezioni nei mercati dei capitali

(rischio sotto-rappresentazione povertà famiglie grandi)

- della disponibilità di servizi pubblici (in kind transfers) - notare che può sia sopravalutare sia sottovalutare disuguaglianza

(soprattutto nella parte bassa/povertà)

- della ricchezza

Page 9: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Cosa? Risorse monetarie (7)

- della distinzione fra disponibilità di risorse e acquisizione di risultati

- oltre alle differenze inter-individuali di cui alle slides precedenti

- differenze inter-individuali rispetto a variabili extra-reddituali (informazione …)

- accesso a beni non direttamente acquisibili dal reddito o, quanto meno, dal reddito che si detiene privatamente (beni relazionali, ambiente, città, complessivo contesto socio-economico..)

Ad alcuni di questi problemi rispondono, sempre nella prospettiva delle risorse monetarie, le due opzioni seguenti

Page 10: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Opzione 3: ricchezza- sostanziale persistenza dell’insieme delle carenze precedenti- come vedremo, significative differenze fra uso reddito e ricchezza

Cosa? Risorse monetarie (8)

Opzione 4: differenziare i “chi”? - cfr. più avanti

In alternativa, dallo spazio delle risorse monetarie a quello dei risultati

Page 11: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Opzione 1. La prospettiva degli indicatori di deprivazione (connessione con povertà piuttosto che con disuguaglianza complessiva)

- Townsend (1979): 11 forme di deprivazione e set di 60 indicatori (dieta, abbigliamento, abitazione, istruzione, salute, ambiente, attività familiari e relazioni sociali….)

Cosa? Risultati oggettivi (1)

- indicatori Eu-Silc (vedi anche lavoro Atkinson, Nolan)- 1) non riuscire a sostenere spese impreviste; 2) non poter permettersi una

settimana di vacanza lontano da casa nel corso dell’anno; 3) avere arretrati (mutuo, bollette, affitto e altri debiti diversi dal mutuo); 4) non potersi permettere un pasto adeguato almeno ogni due giorni; 5) non potersi permettere di riscaldare adeguatamente l’abitazione e non potersi permettere 6) la lavatrice; 7) la Tv a colori; 8) il telefono e 9) l’automobile (1 e 3 = deprivazione finanziaria)

Page 12: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Cosa? Risultati oggettivi (2)

Opzione 2. La prospettiva dello sviluppo umano (Sen)- risultati più generali al posto di riferimento a singoli atti/consumo

risparmio- attese di vita, anni di scolarizzazione, occupazione, accesso a

opportunità- esempio su cui torneremo più avanti, giovani e crisi economica

Page 13: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Cosa? Risultati soggettivi di benessere/felicità (1)

Risultati in termini soggettivi di benessere/felicità- piacere (stato di soddisfazione edonica, assenza di pena)- stato di soddisfazione complessiva nei confronti della propria

vita (attenzione anche ad aspetti cognitivi)

In ogni caso, risultati a stampo soggettivo- contrasto con felicità come eudaimonia- welfare vs. well-being (vs.eudaimonia)

Ma, il reddito non è una proxy della felicità?- messa in discussione del postulato di non sazietà tipico

dell’economia

Page 14: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Cosa? Risultati soggettivi di benessere/felicità (2)

Dati Usa

Page 15: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Cosa? Risultati soggettivi di benessere/felicità (3)

Page 16: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Cosa? Risultati soggettivi di benessere/felicità (4)

Possibili ragioni del paradosso di Easterlin- la metafora del tapis roulant

- il ruolo - dell’adattamento- dell’innalzamento del livello di soddisfazione

- anche per peso crescente dei beni posizionali e del confronto relativo

(messa in discussione del paradigma economico classico del consumatore razionale e solipsistico)

- le variabili extra-reddituali e la felicità- le relazioni - l’ambiente- la salute..

Page 17: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Cosa? Risultati soggettivi di benessere/felicità (5)

Certo, problemi - di misurazione e comparabilità, framing dei questionari, sondaggi,

interviste ….- preferenze adattive

Ma, - robustezza: controlli incrociati fra fonti diverse, dati oggettivi

(tassi suicidi..)- enfasi sui gruppi come via per contrastare rischi di preferenze

adattive “eccentriche”

Page 18: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Cosa? Risultati soggettivi di benessere/felicità (6)

Attenzione, però, a somiglianze fra le diverse rilevazioni del “cosa”

- di well-being e happiness/welfare- il caso delle mamme lavoratrici con figli piccoli- i casi della disoccupazione e della salute

- di reddito e happiness/welfare (limiti del reddito come variabile esclusiva; ciò nondimeno ruolo)

- la presenza di effetti soglia- il legame fra reddito e salute; fra reddito e ambiente

Page 19: Come definire/misurare la disuguaglianza?

1. Individui

2. Nucleo familiare (famiglia nucleare) - insieme di persone tra loro coabitanti legate dal vincolo di

coppia e/o dal rapporto genitore-figlio - famiglia fiscale?

3. Famiglia anagrafica- insieme di persone coabitanti, legate da vincoli affettivi

4. Unità abitativainclusi coabitanti per ragioni di natura economica

Chi? (1)

Page 20: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Nella prospettiva del focus sulle dotazioni delle risorse, come comparare il tenore di vita di famiglie di dimensioni diverse?

- economie di scala vs. bisogni- 1000 euro per una famiglia di 5 persone vs. 1000 euro per una famiglia di

2 persone e per un soggetto che vive da solo

Chi (2)

Il ricorso a scale di equivalenza- deflatori del reddito sulla base delle diverse tipologie familiari- o, in altri termini, ammontare di risorse che consente ad una

famiglia di dimensioni (caratteristiche) x di raggiungere stesso “benessere” di famiglia di dimensioni (caratteristiche) y

Page 21: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Diversi tipi di scale

Scala OCSE modificata- 1 il primo componente- 0,5 gli altri componenti sopra i 14 anni - 0,3 per chi ha di meno

Chi (3)

Scala Carbonaro- 0,6 un componente- 1 due componenti- 1,33 tre componenti - 1,63 quattro persone- 2,4 sette e più componenti

Page 22: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Chi (4)Pluralità di scale di equivalenza

- Ocse = scala pragmatica, ma anche altri esempi- ISEE 0,65 fisso per ciascun componente con qualche aggiustamento

per disabilità, famiglie bireddito con minori e famiglie con un unico genitore

- scale soggettive- si chiede ai soggetti di stimare livello di reddito considerato

corrispondente a tenore di vita bassissimo, basso, insufficiente, sufficiente, alto e altissimo (a seconda delle dimensioni familiari)

- Carbonaro = scala econometrica, ma anche altri esempi- uso di dati campionari e di modelli di comportamento dei consumatori

- centralità “legge” di Engel e andamento della spesa alimentare al variare dei componenti e del reddito

- scale basate sul budget standard approach (soprattutto per povertà; rif ai minimi nutrizionali)

Page 23: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Domanda: utilizzando prima la scala Ocse e poi la scala Carbonaro, calcolate il reddito equivalente di due famiglie composte rispettivamente da 3 e 7 soggetti con reddito pari a 18.000

- nel primo caso: madre, padre, bimbo minore- nel secondo caso: oltre ai genitori, quattro figli oltre i 14 anni ed

uno sotto i 14 anni

Chi (5)

Tipicamente, con piccole eccezioni, disattenzione a bisogni “speciali”

- connessione con limiti differenziazione di cui prima

(10.000/4700) vs (13.500/7500)

Page 24: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Chi (6)

Anche rispetto al “chi”, rappresentazioni diverse dell’entità della disuguaglianza/povertà

- peso, ovvio, delle scale di equivalenza (equità orizzontale)- individui vs. nucleo familiare (si divide reddito equivalente familiare

per il numero dei componenti? )- nucleo familiare vs. unità abitativa

Inoltre, sia che si utilizzi il riferimento individuale sia che si utilizzi il riferimento familiare, tensione

- da un lato, presenza di risorse in comune - dall’altro lato, attenzione alle disponibilità individuali

- la questione della ripartizione infra-familiare (donne, giovani..)(diverse TG e prospettiva del reddito minimo vs. prospettiva del reddito di

cittadinanza)

Page 25: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Chi (7)Appartenenze ad altri gruppi oltre a famiglia/unità abitativa

- importanza alla luce del peso della “within groups” inequality (oltre a between)

Distinzione sulla base dell’appartenenza a- gruppi generazionali (anziani, giovani, bambini…)- gruppi etnici/culturali- gruppi professionali- territori diversi

- unità territoriali sub-nazionali (cfr. Mezzogiorno)- nel resto del mondo (disuguaglianza globale)

- coloro che si trovano nella parte bassa della distribuzione- i poveri

- finora dato per scontato cosa intendere; ma come definire la povertà?- coloro le cui risorse si trovano al di sotto di una data soglia- ma come definire la soglia?

Page 26: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Chi: focus sulla soglia di povertà (1)

Soglie relative- rispetto a valori medi o valori mediani?

- visualizzazione grafica e dipendenza della media dagli estremi

- quale percentuale?- Banca d’Italia/Eurostat, 60% del reddito mediano; ISTAT, 60% della

spesa media per consumi, diminuita del 20% per individuare le famiglie sicuramente povere e incrementata del 20% per individuare le famiglie a rischio di povertà; OCSE, 50% del reddito medio

Vantaggi- più inclusiva? Dipendenza della condizioni prevalenti

- un nero ad Harlem o un povero in Italia non si confronta con povero in Botswana

- soglia riflette tenore di vita

Page 27: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Chi: focus sulla soglia di povertà (2)

Problemi- valore normativo dello standard di vita prevalente? Cfr. indici di

deprivazione?- sottovalutazione, nei paesi poveri, di quelle che per molti sono

condizioni di povertà- 90 euro soglia di povertà relativa in Lituania (non a caso, fra indicatori

Ue, predilezione, da parte dei nuovi entrati, per indicatori di deprivazione)

- più complessivamente, situazione paesi poveri vs paesi ricchi- invece,vedi predilezione per paesi nordici dell’indicatore (nello spazio

delle opportunità?) costituito dalla disoccupazione- dipendenza, all’interno dei singoli paesi, dal ciclo economico (vedi recenti dati di povertà italiani)

Page 28: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Chi: focus sulla soglia di povertà (3)

Una possibilità: soglia relativa ancorata- riferimento a valore medio/mediano, in un dato anno. Negli anni

successivi, variazioni solo sulla base dei cambiamenti nel livello dei prezzi

- linea in termini reali rispetto ad un dato anno (però, problema precedente relativo alla scelta dell’indice di prezzi da utilizzare)

Page 29: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Chi: focus sulla soglia di povertà (4)

Soglie assolute (fisse nella quantità, variano prezzi)- differenza rispetto a scala ancorata: le quantità sono fissate con

riferimento a bisogni minimi largamente indipendenti dal contesto spazio-temporale

- in che senso largamente? Rif. al concetto di assoluto-relativo)

Esempio Usa- rimando a budget standard approach di cui prima

Page 30: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Chi: focus sulla soglia di povertà (5)

Più in particolare- costo minimo per paniere essenziale di cibo moltiplicato per tre

(linea elaborata per la guerra contro la povertà: tre sulla base degli ultimi dati allora disponibili – 1955)

- notare: riferimento a % media (33% era la % corrispondente a media americana, per i poveri molto di più) e a paniere minimo

- oggi, peso medio attorno all’8% (riferimento anche qui a comportamenti medi anche se in modo diverso da prospettiva relativa)

- anche supplemental poverty line…..

Problemi: - da povertà assoluta a mera presa in considerazione della

miseria estrema- cfr. esempio italiano delle due soglie di povertà

Page 31: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Chi: focus sulla soglia di povertà (6)

Un cenno alla soglia di povertà di ricchezza (Brandolini, Smeeding, Magri)

- non avere risparmi sufficienti a garantire almeno tre mesi al livello della soglia di povertà

La prospettiva di Sen dell’assoluto-relativo

Page 32: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Quanto: le misure di disuguaglianza (1)

La curva di Lorenz: relazione fra quota cumulata di soggetti posti in ordine crescente di reddito, sull’asse orizzontale, e quota di reddito ricevuta, sull’ordinata

Grafico (da Baldini)- ipotesi: una comunità composta da 3 individui con redditi

rispettivamente di 5, 10 e 35

Page 33: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Quanto: le misure di disuguaglianza (2)

Page 34: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Quanto: le misure di disuguaglianza (3)

Sottovalutazione del livello effettivo di risorse - pe primo dieci % può avere 1 dollaro al giorno oppure 10,

15…. - concetto di curve di Lorenz generalizzate: si moltiplicano le ordinate

della curva di Lorenz per il reddito medio delle distribuzioni considerate

Incompletezza in caso intersecazione curve di Lorenz

Page 35: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Gini misura sintetica della deviazione da perfetta uguaglianza

- confronto completo

Quanto: le misure di disuguaglianza (4)

Più in particolare, cosa dice questa misura?G = A/(A + B) (A + B) = ½ area quadratoG = A/ ½ = 2A A = (½ -B) G = 2 (½ -B) G = 1 - 2B

Se B non esiste G = 1 massima disuguaglianza

Se G coincide con diagonale = perfetta uguaglianza

Page 36: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Quanto: le misure di disuguaglianza (5)

Problemi aperti: Gini non indica- cosa capita nei diversi segmenti della distribuzione

- ad esempio, l’andamento della misura dipende da cosa capita nella parte alta, o in quella bassa o, ancora, in quella centrale (domanda interessante, ma inevasa, se le classi medie stiano scomparendo: dovremmo osservare il rapporto tra reddito mediano e reddito medio della popolazione)

- dunque, associabile a distribuzioni diverse- scomponibilità?

- sottovalutazione reddito medio

- sottovalutazione volatilità dei redditi

Page 37: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Ad esempio, indice di insicurezza d. Bossert, D’Ambrosio- l’indice è dato dal livello corrente di ricchezza moltiplicato per -1 più la somma ponderata delle variazioni di ricchezza sperimentate nel passato

- maggior peso alle variazioni subite nel passato recente rispetto al passato più remoto

Quanto: le misure di disuguaglianza (6)

Indice di insicurezza di Hacker e colleghi - basato sul verificarsi di a) riduzione rilevante di reddito e/o b)

spesa rilevante sanitaria out of pocket e c) risparmi insufficienti a coprire i rischi precedenti

- se reddito si riduce di almeno il 25% a causa dei rischi a) e b) e non si hanno risparmi sufficienti, allora si è insicuri

Page 38: Come definire/misurare la disuguaglianza?

I rapporti interdecilici - il rapporto 90/10 considera il divario di reddito nell’80%

della distribuzione: si prende il reddito del soggetto che separa 8°/9° e 1°/2 decile

Quanto: le misure di disuguaglianza (7)

Un rapporto pari a 8 cosa significa?

- il reddito del soggetto più povero dell’ultimo decile è pari a 8 volte il reddito della persona più ricca del primo decile

Il rapporto in livelli (riferimento a reddito medio/mediano dei decili considerati)

Page 39: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Problemi- compatibilità con contesti molto diversi di distribuzione delle

risorse- ie non muta anche se il soggetto più ricco dell’ultimo decile

registrasse, solo lui, un forte incremento di reddito e/o se il soggetto più povero del primo decile peggiorasse, invece la propria situazione

Quanto: le misure di disuguaglianza (8)

- problema dei confronti relativi- non ci dice perdite e guadagni assoluti: se il reddito del 90esimo

soggetto aumenta del 3% e quello del 10 soggetto aumenta del 7%, il rapporto interdecilico scende, ma in termini assoluti il ricco guadagna molto più del povero

Page 40: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Altre misure di diseguaglianza basate sulla distribuzione di frequenze

- varianza - coefficiente di variazione (normalizzazione del reddito medio)

La misura normativa di Atkinson - quota di reddito cui la società sarebbe disposta a rinunciare in

cambio di una distribuzione più ugualitaria- più precisamente, differenza proporzionale fra reddito medio effettivo e

reddito equivalente equamente distribuito (livello di reddito che, se posseduto da ciascuno dei soggetti, produrrebbe stesso benessere di

distribuzione effettiva) A = (ym – ye)/ ym = 1-ye/ym

Quanto: le misure di disuguaglianza (9)

Page 41: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Altre misure di disuguaglianza (statistiche)- varianza - coefficiente di variazione (normalizzazione del reddito medio)

La misura normativa di Atkinson - quota di reddito cui la società sarebbe disposta a rinunciare in

cambio di una distribuzione più ugualitaria- più precisamente, differenza proporzionale fra reddito medio effettivo e

reddito equivalente equamente distribuito (livello di reddito che, se posseduto da ciascuno dei soggetti, produrrebbe stesso benessere di

distribuzione effettiva) A = (ym – ye)/ ym = 1-ye/ym

Quanto: le misure di disuguaglianza (10)

- cosa vuol dire che A = 15%?

Page 42: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Quanto: le misure di disuguaglianza (11)

Un cenno al metodo assiomatico

Prospettiva statica vs. dinamica - mobilità ascendente e discendente (assoluta vs. relativa)- movimenti verticali vs. orizzontali- il concetto di elasticità intergenerazionale dei redditi

- cfr., però, come vedremo, correlazione elevata fra indice di Gini della disuguaglianza corrente ed elasticità intergenerazionale dei redditi

Page 43: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Finora ci siamo concentrati su misure monetarie. Con indici deprivazione/well being/opportunità

- problemi aggregazione, pesi (alla luce anche andamenti che potrebbero essere difformi)

- problemi interpretazione variabili: deprivazione come causa ed effetto di disuguaglianza

- problemi di comparazione nel tempo (indicatori possono variare: cfr. indicatori relativi utilizzati in Eu, sopra menzionati)

Quanto: le misure di disuguaglianza (12)

Page 44: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Quanto: focus sulle misure di povertà (1)

La conta dei poveri- non ci dice, però, divario di reddito

Attenzione nella prospettiva di considerare la povertà all’interno di gruppi a variazioni nel denominatore

- ie in Italia lo scorso anno è diminuita la povertà all’interno delle famiglie con persona di riferimento titolare di micro-imprese familiare. Vuol dire che rispetto all’anno prima chi si trova in queste famiglie sta meglio?

Page 45: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Quanto: focus sulle misure di povertà (2)

La conta dei poveri- non ci dice, però, divario di reddito

Attenzione, di nuovo, a distinzione fra valori percentuali e valori assoluti

- (Pogge): “mentre la Dichiarazione di Roma poneva come obiettivo il dimezzamento, entro il 2015, del numero dei poveri a livello globale (chi ha un budget di meno di un dollaro al giorno), la Millennium Declaration sposta l’obiettivo al dimezzamento della proporzione dei poveri

Page 46: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Quanto: focus sulle misure di povertà (3)

- se % resta fissa e se popolazione aumenta, dimezzare la proporzione implica avere più poveri rispetto a situazione iniziale in cui la popolazione è minore e si vuole diminuire il numero

- se popolazione mondiale = 6 miliardi circa (come nel 2000), poveri = 18% dunque 1,1 milardi, diminuzione del numero assoluto significa ridurre i poveri di circa 550 milioni

- se popolazione cresce 7,197 miliardi (popolazione attesa per il 2015), % resta fissa, i poveri diventano 1,3 miliardi, dimezzarne la% significa ridurre i poveri 650 milioni (abbiamo 150 milioni di poveri in più

(per aumentare la riduzione assoluta, si dovrebbe diminuire la %)

Page 47: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Quanto: focus sulle misure di povertà (4)

Attenzione più complessiva a variazioni assolute vs. relative

- ad esempio, se la povertà si dimezza dell’1% in un anno avremmo sempre meno poveri?

- no, dipende da andamento popolazione. Se aumentasse al 2%, aumento del numero dei poveri

Page 48: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Quanto: focus sulle misure di povertà (5)

Il divario di povertà- distanza fra soglia di povertà e reddito dei poveri

L’indice di Sen

La questione della mobilità e della persistenza

Page 49: Come definire/misurare la disuguaglianza?

Alcune domande

Se vi si dicesse- l’incidenza di povertà si è ridotta. Vuol dire che ci sono meno

poveri e le condizioni di svantaggio sono migliorate?

- l’indice di Gini è passato da 0,32 a 0,33. La disuguaglianza è aumentata o diminuita?


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