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Come deve comunicare la Pubblica Amministrazione? Dati, considerazioni e un caso studio con alcune...

Date post: 20-Aug-2015
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Non si fidano di noi solo la cura delle relazioni ci salverà Michele d'Alena @ micheledalena Michele.dalena.it 18 dicembre 2013 R oma Formez Come deve comunicare la Pubblica Amministrazione? Dati, considerazioni e un caso studio con alcune evidenze 2 paradossi 8 punti appresi 4 problemi e 4 proposte
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Non si fidano di noisolo la cura delle relazioni ci salverà

Michele d'[email protected]

18 dicembre 2013 RomaFormez

Come deve comunicare la Pubblica Amministrazione?Dati, considerazioni e un caso studio con alcune evidenze 2 paradossi 8 punti appresi 4 problemi e 4 proposte

Gli indici di fiducia nelle organizzazioni politiche

è ai minimi storici.

I delusi arrivano al 73,2% nel 2013

con una diminuzione della propria fiducia

(+35% dal 2004)

eurispes

Con una scala da 1 a 10,

per le Regioni, Provincie e Comuni,

la fiducia è 4.

Bes

Knight foundation

L'accedere alle informazioni diventa un gesto personale “all’interno dell’ampio e variegato sistema di strumenti mediatici disponibili per costruire i propri palinsesti personali e autogestiti, fatti su misura, rintracciando i contenuti di proprio interesse secondo i tempi e i modi a lui piu consoni...

censis

La fiducia diventado it yourself e/o business?

Slide Ivana Pais

Il 13% degli italiani

consuma in modo

collaborativo- 52% Usa

- 64% GB

- 50% Francia

http://www.chefuturo.it/2013/11/un-italiano-su-10-e-passato-alla-sharing-economy-altri-due-lo-faranno-presto/

Andiamo verso la govenance do it yourself?

è mutualismo?

l'81% della popolazione italiana tra gli 11 e i 74 anni accede al web mentre sotto i 44 anni arriviamo all’84.3%. Un italiano su due ha almeno un profilo sui social media.

oltre il 94% degli 11-34enni supera 90% per: laureati 98%diplomati 93% 97% degli imprenditori, liberi professionisti, impiegati e insegnanti.99,7% studenti universitari 97% studenti di scuole medie e superiori

#SWbologna

Nel 2014 facebook sarà la prima fonte d'informazione, superando per la prima volta i media classici mentre il 20% degli utenti Internet (44.6% tra gli under 30) ha smesso di leggere informazioni dalla carta stampata

Vincos.it

Tutto si muove

Digitale non è

virtuale

Dall’open government al software opensource,

l’apertura è diventata uno dei metri di giudizio piu importanti per misurare l’innovazione

dalla condivisione dei dati (in forma

accessibile a chiunque), e di spazi di lavoro (e

non solo), alla rinuncia a forme di tutela che limitano la possibilità di riutilizzare le informazioni e le conoscenze, come il brevetto o il copyright, ma anche aprire processi di governance, di raccolta fondi, di cura dei beni comuni...

Un metodo nuovo, una grammatica capace di scardinare l' 'opacità dei processi, di mettere in condivisione di cose, risorse, ideemigliorando la vita di tutti

dall'hardware alla distribuzione, dal giornalismo al turismo, l' #open, impatta sulle società perché modifica relazioni e filiere

dagli spazi per raccogliere fondi e trovare soluzioni.Condividere è avere cura

dove c'era un controllo delle forme di produzione di informazioni stanno accadendo cambi radicali

dove c'era divisione e proprietà stanno arrivando nuovi modelli

dove c'era gerarchia,può essercicollaborazione

E' la rete di persone e di saperi: grazie a internet c'è nuovo paradigma capace di recuperare antichi schemi.

E il ruolo di quelli che prima ascoltavano, compravano, leggevano, assume nuove forme e sostanze.

Il cambio è radicale: culturalmente passiamo da una struttura gerarchica ad una liquida. Ad una mutazione strutturale corrisponde una mutazione culturale, economica e sociale

- Palestre- Modelli- Driver- Non è tecnologia, è cultura

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E la PubblicaAmministrazione?

Un caso studio

con alcune evidenze

2 paradossi

8 punti appresi

4 problemi

4 proposte

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Con l'Agenda Digitale il Comune di Bologna

ha posto all’attenzione di stakeholder interni ed esterni ed opinione pubblica locale l’esigenza di monitorare, disegnare e rinnovare

la propria strategia digitale

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Da dove siamo partiti-> Agenda Digitale Going local 21 Nov 2011: quando - Europa e dimensione locale si toccano- indietro non si torna

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Indicatori chiari con un percorso aperto e inclusivo online

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Indicatori chiari con un percorso aperto e inclusivo online#AgendaDigitaleBO

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Indicatori chiari con un percorso aperto e inclusivo offlineincontri: l' Urban Center diventa il nodo off line con circa un centinaio di

persone ad evento. Nasce il giovedì dell'Agenda Digitale

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Indicatori chiari con un percorso aperto e inclusivo offline+ di 30 eventi patrocinati che promuovono Bologna digitale

Le proposte interne e le idee emerse dagli eventi, dai social media e dal form on line vengono validate da un comitato scientifico (16 tra professionsiti e docenti) e

dal Garante del processo partecipato,

figure esterne alla Pubblica Amministrazione: è prevista una consultazione pubblica prima della

presentazione e del passaggio finale in Giunta

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Le proposte interne e le idee emerse dagli eventi, dai social media e dal form on line vengono validate da un comitato scientifico (16 tra professionisti e docenti) e

dal Garante del processo partecipato, figure esterne alla Pubblica Amministrazione:

è prevista una consultazione pubblica prima della presentazione e del passaggio finale in Giunta

La filiera: dal comitato scientifico alla giunta

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Un doc di partenza con 4 priorità strategiche digitali per rendere la città di Bologna più

“intelligente”, “inclusiva” e “aperta” ponendo le basi per uno sviluppo sostenibile su base ICT

• Internet come diritto

• Coinvolgimento della cittadinanza

• Innovazione tecnologica, PMI per la Smart City & il City branding

• Open data

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consolidamento forme di collaborazione e partecipazione

La gestione dell’emergenza legata al terremoto è un esempio delle potenzialità: il tweet che invitava i cittadini a non usare le linee telefoniche che ha avuto più di 1700 retweet indica un possibile ruolo del Comune di Bologna in un ecosistema che, durante le ingenti nevicate di febbraio 2012, ha usato 3000volte la tag #boneve.

Non esistono dipartimenti ma solo cose da fare

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Il ricorso a pratiche di co-design, anche alla luce dei dati emersi, offre al Comune di Bologna la possibilità di sperimentare nuove metodologie di collaborazione user generated content con imprese e società civile, valorizzando eccellenze e pratiche innovative disponibili sul territorio.

L’esistenza di un distretto social, pronto alla condivisione in nome del bene comune, indica un possible ruolo di coordinamento del Comune di Bologna.

Numeri alla mano, si evidenzia l’esistenza di un dipartimento diffuso e flessibile e aperto, in cui il Comune di Bologna è driver di un nuovo modo di vivere la città con una nuova idea di partecipazione-condivisione.

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Il paradosso del bando

100k per finanziare l'ecosistema: dopo un processo aperto, tutto diventa segretoDopo un processo collaborativo, tutto diventa amministrativoDopo un processo partecipato informale, tutto diventa “legale”

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Esistono community pronte alla collaborazione attiva

Le risposte del Comune di Bo:

Social media teamNuova rete civicaCrowdfunding per i beni comuni Nuovo regolamento per la cura dei beni comuni

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Il paradosso dell'apertura

C'è più collaborazione verso l'esterno che tra i dipartimenti?

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Una community orizzontale + transparency by design

Dalla community dei progetti finanziati, stiamo costruendo la nuova rete civica: una “comunità di accelerazione civica” per una nuova comunicazione istituzionale e politica, nuovi strumenti di partecipazione (dai moduli alle idee e pareri) uno spazio dove favorire la comunicazione orizzontaleindicatori chiari collegati a processi aperti di rendicontazionegruppi di lavoro interdipartimentali

La trasparenza e la cura delle relazioni diventa un modo di progettare per ricostruire un rapporto ma senza le

fondamenta...senza risorse...senza un cambio organizzativo collegato all' accountability

Domande

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Punti appresi:

è impossibile essere esaustivi: solo con l’open innovation, solo chiedendo consigli e idee, si può gestire complessità

usare diversi strumenti che permettano ai diversi stakeholder di partecipare

stressare i progetti con scadenze pubbliche

formazione diffusa ai politici e ai dirigenti

avere indicatori chiari aumenta l’efficacia del processo

partire da ciò che esiste, collegarlo e raccontarlo

passare da fuori, a volte è più efficiente

all'interno della PA ci sono molte competenze

Trasparenzae

open datae

social media

problemi

Competenzee

gerarchia

Poca domanda di trasparenza

ApproccioFordista

Domande

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Domande

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grazie


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