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Commercio Elettrico_aprile.2014

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IMPRESE ANNO 1, N. 4 - NOVEMBRE 2010 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/MI D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano www.commercioelettrico.com Servizi per la distribuzione A confronto per migliorare la collaborazione Organo Ufficiale FME FEDERAZIONE L’installatore elettrico e le nuove tecnologie FEDERAZIONE Comfort della casa IMPRESE Commercio elettronico B2C MERCATO Qualità dell’aria IMPRESE Illuminotecnica industriale ILLUMINAZIONE Valorizzare con la luce IMPRESE 2015, anno del rilancio per il settore elettrico ENERGIA Sviluppo e potenzialità delle Regionali FEDERAZIONE MERCATO COMMERCIO ELETTRICO COMMERCIO ELETTRICO ELETTRICO IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO ANNO 5, N. 3- APRILE 2014 e 7,00 www.osram.it/lampadeled La luce è OSRAM La luce è innovazione Lampade LED a elevata efficienza Eccellenza tecnologica in forme classiche per ogni tipo di impiego, sia in ambienti domestici, sia in strutture commerciali o per l’ospitalità. Oggi la gamma di lampade LED OSRAM è ancora più ricca, grazie ai nuovi prodotti “Made in Italy”. 3 Aprile 2014 www.commercioelettrico.com
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Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/MID.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano

www.commercioelettrico.com

Servizi per la distribuzione

A confronto per migliorare la collaborazione

Organo Ufficiale FME

FEDERAZIONE

L’installatore elettrico e le nuove tecnologie

FEDERAZIONE

Comfort della casaIMPRESE

Commercio elettronico B2CMERCATO

Qualità dell’ariaIMPRESE

Illuminotecnica industrialeILLUMINAZIONE

Valorizzare con la luceIMPRESE

2015, anno del rilancio per il settore elettrico

ENERGIA

Sviluppo e potenzialità delle Regionali

FEDERAZIONE

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La luce è OSRAM

La luce è innovazioneLampade LED a elevata efficienzaEccellenza tecnologica in forme classiche per ogni tipo di impiego, sia in ambienti domestici, sia in strutture commerciali o per l’ospitalità. Oggi la gamma di lampade LED OSRAM è ancora più ricca, grazie ai nuovi prodotti “Made in Italy”.

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Risparmio energetico e ambientesotto una nuova luce

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COMMERCIOELETTRICO

È una pubblicazioneInnova Editore S.r.l.Via Giovanni Prati 9, 20145 MilanoTel 02 84269700 – Fax 02 84269719E-mail: [email protected] MI - 1986203 – P.I. 07855960964Capitale Sociale 10.000,00 euro i.v. Anno 5 N° 3 – Aprile 2014 € 7

Direttore ResponsabileAntonio Bernardi

Direttore EditorialeMaurizio [email protected]

[email protected]

Hanno collaboratoPaola Cipollini, Gabriele Contini, Roberto Corti, Giampaolo Ferrari, Elisa Pastorino, Massimo Poletti,Giancarlo Profeti, Monika Psenner, Amerigo Rossi, Antonio Russo, Marco Scarpinato, Franco Vitali Grafica e DTPUgo Greissing, Andrea Piomboni

Coordinamento EditorialeElisa Pastorino

[email protected]

Ufficio Vendite e Pubblicitàtel: +39 02 84269700 fax: +39 02 84269719mail: [email protected]

COMMERCIALE:

Alessandro Martinenghimail: [email protected]: +39 335 5258146

Ufficio abbonamentiInnova Editore Srl Tel: 02 [email protected]

Condizioni di abbonamento Italia annuale: euro 70Estero zona 1 e 2 annuale: euro 140Estero zona 3 annuale: euro 200

StampaMultigraphic Srl - Arcore (MB)

Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a Innova Editore S.r.l. o telefonando al numero 02 84269700. Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010. Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N°24270 - ISSN 0329-3479

IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

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Triplo record negativoNel 2013 al massimo livello fallimenti, procedure non fallimentari e

liquidazioni volontarie; boom dei preconcordati

2015, anno del rilancio per il settore elettricoUn’indagine di ANIE Energia analizza le possibili evoluzioni del

mercato interno di inverter, sistemi di accumulo e colonnine di ricarica

ENERGIA32

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A confronto per migliorare la collaborazioneIndispensabile lavorare insieme per combattere la situazione di crisi

che ancora non vede uno sbocco

Sviluppo e potenzialità delle RegionaliUn patrimonio e un’opportunità per il mondo della distribuzione

Migliorare l’interscambio di documentiSoluzione per collegare i grossisti EDI ai produttori non EDI

L’installatore elettrico e le nuove tecnologieCome è cambiato, e può cambiare, il ruolo dell’installatore elettrico

Crescono i servizi per la distribuzione elettricaCESDE, Centro Studi avanzato per il settore della Distribuzione Elettrica

Commercio Elettronico B2CSmartphone e New Tablet ampliano le opportunità di acquisto e sono

uno dei principali fattori alla base dell’incremento dei consumi on line

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Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/MID.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano

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Servizi per la distribuzione

A confronto per migliorare la collaborazione

Organo Ufficiale FME

FEDERAZIONE

L’installatore elettrico e le nuove tecnologie

FEDERAZIONE

Comfort della casaIMPRESE

Commercio elettronico B2CMERCATO

Qualità dell’ariaIMPRESE

Illuminotecnica industrialeILLUMINAZIONE

Valorizzare la luceIMPRESE

2015, anno del rilancio per il settore elettrico

ENERGIA

Sviluppo e potenzialità delle Regionali

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MERCATO

COMMERCIOELETTRICO

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La luce è OSRAM

La luce è innovazioneLampade LED a elevata efficienzaEccellenza tecnologica in forme classiche per ogni tipo di impiego, sia in ambienti domestici, sia in strutture commerciali o per l’ospitalità. Oggi la gamma di lampade LED OSRAM è ancora più ricca, grazie ai nuovi prodotti “Made in Italy”.

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LA COPERTINA

NEWS

STAMPA TECNICA

PROPOSTE

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Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com

Osram SpaViale dell’Innovazione, 320126 Milanowww.osram.it

Illuminotecnica industrialeCome conseguire un risparmio energetico nell’illuminazione

degli spazi industriali

Illuminare con stile gli ambienti DomesticiEleganti apparecchi LED che impreziosiscono l’ambiente in cui

sono inseriti

ILLUMINAZIONE43

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Qualità dell’ariaMisura affidabile della concentrazione di anidride carbonica

Comfort nella casaUna nuova linea di climatizzatori caratterizzata da efficienza

energetica e completezza delle dotazioni

Valorizzare con la luceUn tesoro storico e artistico che ora splende anche di notte grazie ai

sistemi di controllo della luce

Un accordo di successoImportanti risultati conseguiti in sei anni di collaborazione tra impresa

e mondo accademico

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Società del gruppo Riello Elettronica, Riello UPS ha annunciato il rinnovo dell’ac-cordo di sponsorizzazione con il Ducati Team che parteciperà al Campionato Mo-tomondiale MotoGP 2014. La moto progettata per rinverdire i fasti del marchio di Borgo Panigale sarà la nuova Desmosedici GP14, mentre i piloti saranno il fidato Andrea Dovizioso e la new entry Cal Crutchlow, pilota britannico.Il marchio Riello UPS sarà ancora ben visibile sia sul cupolino della nuova elegan-tissima livrea, sia sulle tute dei Piloti e sull’abbigliamento del Team.«Siamo orgogliosi che il matrimonio con Ducati si sia consolidato e rafforzato nel tempo; Ducati come Riello UPS rappresenta un eccezionale ambasciatore della

tecnologia e delle capacità italiane in ogni Paese del mondo», ha di-chiarato Pierantonio Riello, Presidente di Riello Elettronica. «Siamo giunti ormai all’ottavo anno di collaborazione con il marchio Ducati e siamo convinti che questo rappresenti il miglior veicolo per promuovere a livello mondiale il nome della nostra azienda e le nostre tecnologie. Un abbinamento che si ritrova perfettamente anche nell’infinita pas-sione per il lavoro e la ricerca meticolosa della qualità di questi due marchi italiani, rappresentanti dell’eccellenza nei rispettivi settori».Riello UPS contribuisce, inoltre, direttamente e in prima persona ai risultati di Ducati Corse, con la fornitura di gruppi di continuità di nuova generazione per proteggere le sofisticate apparecchiature di teleme-tria, controllo e comunicazione del Team, cui garantisce il massimo della sicurezza e dall’affidabilità.

Nettamente positivo il bilancio della settima edizione di Elettrica, la mostra biennale del mercato del materiale elettrico organizzata a Novara dal Gruppo Comoli Ferrari.Lo testimoniano non solo i numeri della manifestazione, in continua crescita fin dalla prima edizione del 2002, ma anche le svariate dichiarazioni di apprezzamento da parte di tutti gli addetti ai lavori che hanno partecipato alle quattro giornate di apertura della fiera. Tra giovedì 13 e domenica 16 marzo, sono state più di 10.000 le persone che hanno affollato gli oltre 220 stand che ospitavano i 170 espositori: principalmente installatori, impiantisti ed elettricisti, ma anche molti progettisti, ingegneri, architetti e, nella mattinata di domenica, tante persone comuni, semplicemente incuriosite dall’evento e interessate alle tecnologie esposte. Molti i visitatori giunti a Novara anche da zone non storicamente legate a Como-li Ferrari: dal Trentino Alto Adige alla Campania, dal Veneto alla Sicilia. Anche in questa edizione sono stati ospitati molti studenti degli Istituti tecnici (oltre 1.000), ai quali si sono aggiunti per la prima volta gli universitari del Politecnico di Torino. I prodotti esposti nei 10.000 metri quadrati di esposizione hanno coperto tutti i comparti del mercato di materiale elettrico, dalla tradizionale impiantistica civile e industriale alle soluzioni più avanzate per l’automazione, l’illuminazione, l’antennistica e la sicurezza. Ma la vera novità di Elettrica 2014 è stato lo “Spazio all’innovazione”, ovvero il 3E Lab in Fiera, il grande padiglione gestito dai tecnici Comoli Ferrari e dedicato all’efficienza energetica, alle tecnologie illuminotecni-che, alla domotica e alla mobilità sostenibile.Grande successo anche per i due Convegni tenutisi nell’ambito di Elettrica. Oltre 300 parte-

cipanti hanno seguito il Convegno di formazione gratuita organizzato dal CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), per la prima volta ospitato a Novara e de-dicato all’aggiornamento degli operatori del settore, dal titolo: “Lavori elet-trici e impianti utilizzatori elettrici, elettronici e di comunicazione”. Un folto pubblico di professionisti ha, invece, partecipato all’incontro “La tecnologia facile”, programmato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianifi-catori, Paesaggisti e Conservatori delle Province di Novara e del Verbano Cu-sio Ossola e incentrato sull’applicazione dei sistemi domotici in architettura. Ultimo, ma non meno importante, il risultato ampiamente positivo raggiunto dalle opportunità commerciali e dalle iniziative promozionali organizzate in occasione di Elettrica.

COMOLI FERRARI: CONFERMATO IL SUCCESSO DI ELETTRICA 2014

RIELLO UPS:RINNOVATO L’ACCORDO DI SPONSORIZZAZIONE CON DUCATI

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CASA SICURAGEWISS

La domotica GEWISS migliora la vivibilità di ogni giorno coniugando il design con funzioni avanzate per il controllo dell’abitazione. La supervisione e il controllo di tutte le funzioni dell’impianto diventa più facile e, allo stesso tempo, è possibile decidere i livelli di sicurezza, comfort, efficacia energetica e fruibilità della casa. Le forme, le linee ed i materiali che caratterizzano il sistema domotico GEWISS legano esteticamente tra loro tutti i prodotti delle diverse soluzioni.

gewiss.com

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Ai primi di marzo, nella sede di Vortice, a Tribiano (MI), è stata consegnata, all’ar-chitetto Francesco Trabucco una targa di “Riconoscimento e apprezzamento per la lunga collaborazione nel design e per la realizzazione del volume: Le macchine del Vento”. Erano gli anni ’70 quando Attilio Pagani, Fondatore di Vortice, inizia a pensare che un oggetto non è solo tecnologia e funzionalità ma, dovendo “vivere” nelle case della gente, deve avere anche una forma estetica. Inizia così un profi-cuo scambio con prestigiosi Studi di Architettura e Design, ottenendo numerosi riconoscimenti, Premi e visibilità nei più importanti Musei del mondo. Il ruolo di primo piano assegnato dall’azienda all’estetica e al design ha allungato la vita di molti prodotti, rendendone alcuni immortali. Una delle più lunghe e fruttuose col-laborazioni è con lo Studio di Architettura di Francesco Trabucco, da cui sono nati storici oggetti, ancora oggi a catalogo, come tutte le serie di aspiratori residenzia-li, le cappe da cucina, le pale da soffitto della serie Nordik, i ventilatori della serie Ariante e Gordon, gli asciugamani della serie Metal e molti dei termoventilatori che arredano le nostre case. Il lavoro con Francesco Trabucco è sfociato anche nella realizzazione del libro: “Le macchine del Vento”, che presenta una parte dell’ampia collezione privata Vortice di ventilatori storici, e che racconta una fetta di storia industriale, nata alla fine dell’800 in America e proseguita, fino ai nostri giorni, in Europa e in Italia.In occasione del 60° anniversario di Vortice, i manager dell’azienda hanno rite-nuto importante ringraziare l’architetto Francesco Trabucco con una Targa di Riconoscimento, per il suo significativo intervento nel dare ai prodotti quel segno distintivo che li rende ancora oggi protagonisti nel panorama del Design italiano e per la cura del volume “Le macchine del Vento”.

VORTICE: RICONOSCIMENTO ALL’ARCHITETTO FRANCESCO TRABUCCO

Non sono solo i numeri strettamente legati all’esposizione a raccontare di una mani-festazione ampia e varia per offerta merceologica, ma sono anche i contenuti di eventi, incontri e iniziative a mostrare la vitalità di un progetto riconosciuto ormai da tutto il settore. Così Sicurezza, a sette mesi dalla prossima edizione, che si terrà dal 12 al 14 novembre 2014 a Fiera Milano, ha già occupato il 60 per cento della superficie prevista e le aziende nazionali e internazionali che hanno confermato la partecipazione ad oggi superano di oltre il 25 per cento il numero di quelle che, alla stessa data, avevano aderito nel 2012. Grazie all’offerta di aziende da sempre fedeli al progetto della ma-nifestazione, imprese che tornano dopo alcune edizioni e marchi che si presentano per la prima volta, la varietà dell’offerta merceologica si preannuncia particolarmente interessante e in grado di rappresentare l’innovazione prodotta dai maggiori com-parti del settore. Così, oltre alla videosorveglianza, saranno protagoniste sempre più presenti anche le soluzioni di allarme intrusione, il controllo accessi, la prevenzione incendi, l’ICT security, i dispositivi per la sicurezza fisica e per quella passiva.L’offerta della manifestazione sarà, dunque, in linea con le esigenze di un mercato tenace, la cui cultura è fortemente radicata nel nostro Paese, che guarda oggi alle prospetti-ve di sempre maggiore integrazione tecnologica, alle opportunità di aggiornamento professionale e a nuovi mercati internazionali cui puntare.Con una crescita dello 0,92 per cento nel 2013 rispetto al 2012, il settore dimostra una stabilità positiva per porre le basi di una ripresa: «L’industria italiana fornitrice di tecnologie per la sicurezza e l’automazione edifici rappresentata in ANIE Sicurezza è un comparto di eccellenza del Made in Italy», ha dichiarato Rosario Romano, presidente ANIE Sicurezza. «Pur in un contesto macroeconomico molto critico, il comparto ha mostrato una capacità di tenuta superiore alla media del manifatturiero, in particolare nel segmento della videosorveglianza, che ha mantenuto un segno positivo. La crescente percezione d’in-sicurezza legata alla diffusione di reati contro il patrimonio ha favorito la richiesta da parte dei privati di apparecchiature e dispositivi tecnologicamente sempre più evoluti. Le prospettive di sviluppo della nostra industria sono legate all’innovazione tecnologi-ca, in Italia e all’estero, e ad una sempre maggiore integrazione con gli strumenti ICT, nell’ottica di un’evoluzione smart di tutte le tecnologie».

SICUREZZA 2014:VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI

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Il Direttore Generale di Vortice, Stefano Guantieri, con l’architetto Francesco Trabucco

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Le stazioni di ricarica rapida in corrente continua ABB sono state scelte da Cle-ver, il più importante operatore danese per la mobilità elettrica, per ampliare la propria rete di distribuzione nazionale. L’acquisizione di quest’ordine segue la precedente installazione di 50 stazioni di ricarica in corrente continua avvenu-ta all’inizio del 2013. La rete di stazioni di ricarica Clever comprende sistemi in corrente alternata e in corrente continua in grado di coprire le esigenze di tutti i veicoli elettrici del mercato danese.Clever ha scelto di installare in tutti i siti il prodotto Terra 53 con connettore CCS, adatto a tutti i nuovi veicoli elettrici con sistema di ricarica rapida CCS, come VW e-UP! e BMW i3.ABB fornisce colonnine per la ricarica e soluzioni software per l’assistenza remo-ta e la connettività ai sistemi di gestione dell’utente e di pagamento. Ogni stazione di ricarica rapida, connessa al Web, è dotata di un’ampia gamma di funzionalità, tra cui la possibilità di effettuare manutenzione, gestione e assistenza da remoto, alle quali si aggiungono gli aggiornamenti del software. I sistemi ABB supportano tutti gli standard e i protocolli di ricarica, come il CCS, e questa è una condizione essenziale per assicurare la compatibilità con la rapida evoluzione dei veicoli e dei caricatori che si verificherà nei prossimi anni. Tale compatibilità consentirà a Clever di garantire l’affidabilità del servizio e di aggiornare la propria rete per consentire l’adeguamento alle evoluzioni tecnologiche future.L’installazione da parte di Clever di stazioni di ricarica rapida in Danimarca è ormai una realtà consolidata e, grazie al fatto di essere di proprietà di cinque grandi utility danesi, la società porta avanti una strategia a lungo termine, volta a sostenere lo sviluppo del mercato dei veicoli elettrici.Le stazioni per la ricarica CCS s’interfacceranno con il sistema di gestione di Cle-ver e le installazioni verranno completate nel corso del 2014. La manutenzione e il servizio di riparazione verranno garantiti dal team locale di assistenza ABB in Danimarca.

ABB: FORNITURA PER LA MOBILITÀ ELETTRICA

Il Consorzio del progetto europeo PV Grid ha pubblicato, lo scorso 30 gennaio, un documento di consultazione contenente alcune raccoman-dazioni strategiche relative all’implementazione di soluzioni tecniche per facilitare l’integrazione del fotovoltaico nelle reti di distribuzione.Il Consorzio sta lavorando, dal mese di maggio 2012, all’identificazione di soluzioni tecniche prioritarie per incrementare la capacità delle reti di distribuzione d’integrare impianti fotovoltaici. A valle di una dettagliata analisi delle barriere, nel documento vengono presentate una serie di raccomandazioni di carattere normativo e regolatorio per facilitare l’im-plementazione di queste soluzioni tecniche.In un sistema energetico in rapida evoluzione, in cui la generazione di-stribuita basata sull’utilizzo di fonti rinnovabili sta ricoprendo un ruolo sempre più centrale, emerge l’esigenza di nuove funzionalità per la gestione delle reti di distribuzione. Le sfide analizzate sono le seguenti:• assicurare condizioni eque nell’applicazione della riduzione di poten-

za fotovoltaica;• regolare opportunamente l’autoconsumo dell’energia fotovoltaica;• sfruttare le potenzialità tecniche avanzate degli inverter fotovoltaici;• promuovere la diffusione di sistemi di accumulo sia lato distributore,

sia lato autoproduttore;• favorire le applicazioni per la gestione della domanda attiva (demand

response);• incentivare lo sviluppo delle “Smart Grid”. Entro aprile 2014, i partner nazionali di PV Grid organizzeranno un work-shop in ciascuno dei 15 Paesi che partecipano al progetto, per discutere con i principali operatori nazionali le soluzioni tecniche più opportune da implementare in ciascuna nazione, tenendo conto delle specificità locali.

PV GRID:INTEGRAZIONE DEL FOTOVOLTAICO NELLE RETI DI DISTRIBUZIONE EUROPEE

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Continua a crescere Varta Italia, filiale di Varta Consumer Batteries, con il 2013 che si è chiuso con un au-mento del 4,2 per cento rispetto all’anno precedente, confermando un risultato di incremento della quota di mercato in tutti i canali in cui opera.Un risultato importante, in controtendenza con l’andamento di continua contrazione del mercato, frutto di forti investimenti in innovazione tecnologica e di prodotto e di un’efficace strategia di allargamento di-stributivo nei principali canali. L’azienda ha ulteriormente rafforzato la sua posizione di key player in tutti i segmenti di prodotto e, in particolare, in quello delle Batterie Ricaricabili, grazie al rilancio dell’intera gamma con un nuovo claim “Save Money”, un packaging dal design chiaro e accattivante e migliori presta-zioni. Sempre nel 2013 un lancio innovativo ha riguardato la nuova Linea Portable Power: 4 nuovi prodotti in grado di prolungare fino a 7 ore l’autonomia di Smartphone e Tablet. I costanti investimenti dell’Azienda in innovazione trovano la migliore dimostrazione anche nell’upgrade delle batterie Stilo e Ministilo per le due gamme di Alcaline High Energy e Max Tech, da aprile 2013, grazie ad una migliore prestazione dei componenti e a un nuovo design.«Anche nel 2013, coerenti con la mission corporate “same price, better performance”, abbiamo focalizzato gli investimenti soprattutto nell’area Ricerca & Sviluppo, puntando su tecnologie innovative», ha commen-tato Fabio Peron, Direttore Commerciale Varta Italia e Iberia.Alla chiusura positiva del 2013 hanno contribuito in modo sostanziale i progressi ottenuti nel presidio del canale Mass Retail, in particolare nella GDO, mentre la crescita si è rafforzata anche nei canali Ferramenta ed Elettrico, dove una strategia commerciale dedicata è stata la chiave del successo.«Per il 2014 la strategia punterà ad un allargamento distributivo nel canale Food e al consolidamento nei canali Ferramenta ed Elettrico, attraverso un approccio innovativo alla categoria, con nuove promozioni al consumatore e un continuo investimento sul punto vendita con materiali POS dedicati ad ogni canale», ha spiegato Fabio Peron.

VARTA:CONTINUA LA CRESCITA IN ITALIA

CEI:FORMAZIONE GRATUITA

Nell’ambito delle attività istituzionali di diffusione della cultura tecnica, il CEI ha programmato per il 2014 un calendario di 11 Convegni di formazione gratuita rivolti agli addetti del settore dedicati in particolar modo quest’anno ai lavori elettrici e agli impianti utilizzatori elettrici, elettronici e di comunicazione.Gli argomenti dei Convegni 2014, che vedono la collaborazione dei principali protagonisti del settore, trattano le Norme CEI di più recente pubblicazione e approfondiscono in particolare i seguenti temi:• nuova edizione della Norma CEI 11-27, che tratta argomenti non coperti dalla recente terza edizio-

ne della Norma quadro europea CEI EN 50110-1:2014;• evoluzione degli impianti elettrici nell’edilizia, con particolare riferimento alla revisione in corso

delle Guide Tecniche della serie CEI 64-50;• Norme CEI 0-16 e 0-21, costantemente aggiornate sulla base delle regole di connessione alle

reti di distribuzione di BT ed MT predisposte dalla AEEG e dell’esperienza applicativa che richiede spesso una più puntuale definizione dei concetti delle regole tecniche di connessione e delle loro modalità applicative;

• Decreto 18 dicembre 2013 per le misure di sicurezza antincendio per le macchine elettriche con presenza di liquidi isolanti combustibili in quantità superiore a 1 m3 che comporta obblighi per tutti i soggetti coinvolti a vario titolo al DPR 1 agosto 2011, n.151, e al D.Lgs. 81/08;

• nuova Guida Tecnica CEI 306-2, relativa al cablaggio per comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali.

I Convegni, dopo gli appuntamenti già tenutisi a Milano, Novara e Cagliari, si svolgeranno a:• Padova: 17 aprile;• Firenze: 8 maggio;• Roma: 22 maggio;• Bari: 5 giugno;• Catania: 25 settembre;• Bologna: 2 ottobre;• Torino: 23 ottobre;• Salerno: 19 novembre.

Fabio Peron, Direttore Commerciale Varta Italia e Iberia

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Firmato un accordo strategico di collaborazione tra Areva e Schneider Electric per sviluppare soluzioni di gestione e di stoccaggio dell’energia basate sulla tecnologia a celle di idrogeno.I due gruppi uniranno le forze per progettare e proporre soluzioni di stoccaggio dell’energia che garantiscano l’affidabilità delle reti elettriche in siti isolati e zone in cui l’accesso all’elettricità è limitato.Areva fornirà la soluzione di immagazzinamento Greenergy Box, costituita da un elettrolizzatore e da una fuel cell. Essa è utilizzata per immagazzinare idro-geno e ossigeno ottenuti dall’elettrolisi dell’acqua nei momenti di bassa richie-sta di energia, così da poter produrre elettricità nei periodi di picco di consumo.Questa tecnologia è operativa dal 2011 ed un impianto è già connesso a un im-pianto fotovoltaico da 560 kW che si trova sulla piattaforma dimostrativa Myrte, in Corsica, e sarà presto connesso anche ai pannelli fotovoltaici da 35 kW dedi-cati alla produzione di elettricità nei momenti di picco di richiesta installati a La Croix Valmer (nel sud della Francia).Schneider Electric, da parte sua, metterà a disposizione le sue soluzioni inte-grate che rendono l’energia sicura, affidabile, efficiente, produttiva e sostenibi-le. La firma dell’accordo con Areva permetterà a Schneider Electric di raggiun-gere la grid parity per le energie rinnovabili, gestendone allo stesso tempo la natura intermittente, ottimizzandone la connessione alla rete e rafforzando la sua capacità di connettere tutti i tipi di operatori attivi sulla smart grid.

SCHNEIDER ELECTRIC:SOLUZIONI DI ENERGY STORAGE

RELCO GROUP:MISSIONE ARCHITETTO

Quasi 200 persone sono intervenute, giovedì 27 febbraio, all’evento d’inaugu-razione di SpazioMia Milano1, a Buccinasco, sede della showroom del Gruppo Relco Illuminazione. Un incontro ricco di contenuti che ha visto la partecipazio-ne di architetti, progettisti, aziende, imprenditori, giornalisti che hanno ascolta-to con interesse le tante novità e le iniziative in sviluppo.«Crediamo fortemente in questa collaborazione», ha affermato Angelo Giulia-no Pisati, Presidente del Gruppo Relco. «È un’ottima opportunità per dare vita a partnership che ci vedano protagonisti nel comparto illuminazione. La luce è, di fatto, un elemento importante che connota e arricchisce ogni spazio, prepon-derante, quindi, in ogni progetto architettonico. La tecnologia LED, inoltre, offre molteplici soluzioni in grado di soddisfare qualsiasi esigenza con un occhio alla riduzione dei consumi e al risparmio».Obiettivo di Missione Architetto, infatti, è quello di far incontrare domanda e offerta nel mondo della progettazione e delle costruzioni di qualità. Numero-se le sinergie di livello, come quella con 4Bild, che coinvolgerà le showroom d’arredo attraverso il contributo di progettisti qualificati che hanno aderito a Missione Architetto e agli SpaziMia esistenti. Un sistema estremamente effi-ciente che si completa e si concretizza con il supporto finanziario concordato con Mediolanum e con l’assistenza assicurativa fornita da Allianz.Tante le iniziative illustrate anche in previsione di Expo 2015. In particolare Sa-vingArt, un percorso di visita artistico del territorio che unirà Milano a Vigevano e il progetto “Albergo diffuso” che vuole offrire ai proprietari di immobili la pos-sibilità d’integrare, ad abitazioni o case sfitte, vere e proprie camere d’albergo da locare ai molti turisti che verranno in Italia.Idee ed innovazione anche dal punto di vista tecnologico e di promozione grazie all’apporto di TVItaliaWeb e Firewall, referenti d’eccezione nel network opera-tivo SpazioMia.Infine, è stata illustrata un’altra attività che coinvolgerà direttamente il Gruppo Relco: il concorso “Declina la tua luce”, riservato agli aderenti a Missione Ar-chitetto, che vedrà la realizzazione di una lampada a LED innovativa e flessibile nell’uso.

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Recentemente annunciata da Conergy l’acquisizione di Wirsol Solar UK con un accordo che comprende un progetto pipeline di circa 100 MW nel Regno Unito, del quale 50 MW sono già in una prima fase di costruzione, mentre gli altri 50 sono in corso di sviluppo. Questi ultimi dovrebbero essere pronti per essere costruiti nel corso del 2014.L’operazione si traduce per Conergy in un’espansione nel Regno Unito, uno dei mercati che sta crescendo più rapidamente nel settore del fotovoltaico. Nel mese di novembre 2013, l’azienda ha venduto un parco solare di 90 MW, sviluppato per un investitore in collaborazione con un partner locale. Allo stesso tempo, si è assicurata i diritti esclusivi di costruzione per l’intero portafoglio, il che significa un raddoppio della propria pipeline di progetti con l’acquisizione di Wirsol Solar nel Regno Unito, con sede a Pulborough, West Sussex, a circa 80 chilometri a sud di Londra. Oltre alla pipeline di progetto in espansione, Conergy rafforza anche la sua squadra del Regno Unito, aggiungendo i dipendenti altamente qualificati di Wirsol.«Il Regno Unito è uno dei mercati in crescita più interessanti per Conergy, in particolare per lo sviluppo e la realizzazione di impianti fotovoltaici “chiavi in mano”. Grazie alla nostra pipeline di progetti, tra i quali i parchi solari di cir-ca 200 MW, abbiamo un posizionamento leader in questo mercato», ha detto Alexander Gorski, COO e CEO dell’Europa della nuova holding Conergy. «Con l’acquisizione da parte di Kawa Capital Management, puntiamo a costruire i nostri core business attraverso acquisizioni, in modo organico».

CONERGY:ACQUISIZIONE NEL REGNO UNITO

LINEA LIGHT GROUP:LUCE PER L’ARTE

Il Museo Wignacourt, patrimonio dell’Unesco a Rabat, sull’isola di Malta, è ospitato in un edificio che un tempo era una residenza barocca per i Cappel-lani dei Cavalieri di Malta. Inaugurato nei primi anni del XVII secolo, riunisce centinaia di reperti storici legati alla storia dell’Ordine di Malta, così come opere d’arte di pittori quali Mattia Preti, Antoine Favray e Francesco Zahra. Il complesso storico unico, che si sviluppa su tre livelli, è stato completamente ristrutturato e recentemente riaperto al pubblico. La luce gioca un ruolo chiave nella visualizzazione del museo ed è progettata sia per rispettare e valorizzare il prestigioso contesto architettonico in cui gli oggetti sono collocati, sia per consentire ai visitatori una visione chiara degli spazi senza affaticare gli occhi.Considerando che il Museo è situato in un edificio storico barocco residenza del Gran Maestro Aloph de Wignacourt, che include la Grotta di San Paolo nei suoi sotterranei, si è dovuto prestare molta attenzione alla struttura, soprat-tutto per far passare i cavi dell’impianto elettrico senza danneggiare la pietra.Il progettista Joseph Camilleri, che collabora da molti anni con Linea Light Group e che conosce a fondo la produzione dell’azienda, ha saputo scegliere la soluzione migliore per ogni ambiente, senza dover ricorrere ad apparecchi illuminanti su misura.Si è voluto attribuire un forte impatto all’impianto, optando per un’illumina-zione moderna che si sviluppa in armonia con il progetto, utilizzando sistemi a cavo (300 System con Matrix e Point con 2 spot) installati da parete a parete per evitare installazioni a soffitto, dato che alcuni di questi sono fatti di lastre di pietra maltese o di legno. Usando questo tipo di sistema a cavo sono stati preservati i soffitti da ogni installazione di luce e mantenuto la fruibilità visiva degli stessi. In alcuni casi si è utilizzata un’illuminazione a binario montata a parete per rendere possibile anche in un prossimo futuro lo spostamento e l’orientamento dei faretti, nel caso in cui si renda necessario spostare o modificare l’esposizione; per le scale si è optato per un’illuminazione a LED installata in basso, in superficie (apparecchio Tape) ed in altri casi si sono usati spot (Point) per creare un’illuminazione d’accento sulle pareti.

Alexander Gorski, COO e CEO dell’Europa della nuova holding Conergy

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Attraverso il continuo miglioramento dei processi produttivi e dei con-trolli sull’inquinamento, StanleyBlack&Decker s’impegna, da sempre, nella gestione delle problematiche ambientali, nella salvaguardia della salute e nella promozione della sicurezza. In linea con questa scelta, la filiale italiana ha affidato la gestione del fine vita dei suoi elettrouten-sili e delle sue batterie a ERP European Recycling Platform, sistema collettivo europeo che conta oltre 2.400 produttori membri, di cui 32 aziende Fortune 500, e più di 2 milioni di tonnellate di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) raccolti e riciclati.«L’avvio di una collaborazione con un produttore come Stanley Black&Decker mi rende particolarmente soddisfatto del nostro modo di operare», ha affermato Alberto Canni Ferrari, Country General Ma-nager di ERP Italia, «e conferma ulteriormente la validità delle propo-ste che offriamo ai nostri partner».StanleyBlack&Decker e ERP condividono l’importanza di assicurare ai RAEE una corretta gestione, evitando che vengano gettati insieme agli altri rifiuti o abbandonati in natura, dove inquinano aria, acqua, suolo e rappresentano un serio pericolo per la salute dell’uomo.Per questo ERP Italia gestirà, da quest’anno, tutte le attività necessarie per garantire la completa conformità agli obblighi normativi cui iol pro-duttore si deve attenere. Le attività riguarderanno, ad esempio, la rac-colta dei RAEE e delle pile presso i punti iscritti al CDCRAEE e CDCNPA, la gestione della reportistica, la comunicazione e la consulenza oltre che al ritiro di RAEE professionali, secondo le specifiche esigenze del cliente, presso unità produttive, centri di assistenza tecnica, ecc.

ERP:GESTIONE DEL FINE VITA DEGLI ELETTROUTENSILI E DELLE BATTERIE

LEGRAND:JOINT VENTURE PER L’ASSISTENZA ALL’AUTONOMIA

Dopo l’acquisizione nel 2011 di Intervox, operatore francese dei sistemi elettrici dedicati all’assistenza all’autonomia, e nel 2013 della britannica Tynetec, Legrand ha annunciato lo scorso 6 febbraio la firma di un accordo di joint venture con Neat, principale azienda spagnola dei sistemi dedicati all’assistenza all’autonomia e attore di riferimento in Europa, raf-forzando così il proprio impegno nel settore.Promettente nel lungo termine, il segmento dell’as-sistenza all’autonomia sarà sostenuto al tempo stesso da una domanda crescente da parte di per-sone anziane che desiderano, per la maggior parte, continuare a vivere in casa propria, mantenendo la loro indipendenza e dalle istituzioni pubbliche, in particolare per motivi economici, in un contesto di forte incremento demografico di tale fascia di età.Neat permette di completare idealmente l’offerta di Legrand, che vanta già una gamma di soluzioni che migliorano la qualità della vita degli anziani nelle loro abitazioni e presso strutture specializzate, gra-zie a prodotti specifici quali le prese di facile mani-polazione, la segnalazione luminosa dei percorsi per prevenire le cadute, i sistemi di chiamata infermiera o i terminali per teleassistenza.Con sede a Madrid, Neat ha un organico di 90 per-sone e realizza un fatturato annuo di oltre 15 milioni di euro.

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Alberto Canni Ferrari,

Country General

Manager di ERP Italia

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«Quando un’azienda si affida a un partner perché gestisca in outsourcing i pro-cessi relativi all’amministrazione del proprio personale, l’attenzione alla sicurez-za e alla riservatezza dei dati dev’essere massima». Così Linda Gilli, Presidente e Amministratore Delegato di Inaz, fra le più importanti realtà italiane nel mondo dei software e servizi per gestire le risorse umane, ha annunciato il completa-mento del percorso per ottenere la certificazione internazionale ISO 27001, lo standard mondiale di riferimento per quanto riguarda la sicurezza delle informa-zioni. «Questo aspetto per noi e per i nostri clienti è fondamentale. L’ottenimento della certificazione non è un tecnicismo, ma il conseguimento di un obiettivo strategico», ha proseguito Gilli. «I nostri investimenti in materia di sicurezza dei dati si trasformano in valore aggiunto per i nostri clienti e in un’opportunità di crescita per la nostra azienda».Il mondo dei servizi in outsourcing per l’amministrazione del personale, in par-ticolare l’elaborazione paghe, è un settore in forte crescita. Inaz offre software e servizi di gestione del personale a più di 10.000 realtà fra aziende, studi profes-sionali ed Enti pubblici: sempre più clienti optano per le soluzioni in outsourcing, cloud o software as a service, affidando così a una terza parte informazioni che vanno maneggiate con cautela. «La sicurezza dei dati è una vera sfida alla quale non molte realtà in Italia sono attrezzate per rispondere», ha sottolineato Gilli. «La piccola e media impresa, in particolare, spesso è impreparata ad affrontare i costi e gli investimenti che una corretta gestione della sicurezza delle informa-zioni comporta. Per questo affidare determinati processi e responsabilità a un partner competente e certificato è una scelta conveniente e una garanzia per l’azienda».Da anni Inaz ha scelto di investire in modo consistente nelle tecnologie in ambito sicurezza e ha attivato rigorosi e puntuali controlli sui processi informativi. Da oggi, quindi, il percorso della società nella ricerca dell’eccellenza nella qualità si arricchisce con una nuova e importante certificazione, la ISO 27001 per la sicu-rezza delle informazioni, rilasciata da RINA Services, società internazionale attiva nella classificazione, test, ispezione e servizi di certificazione. Già certificata ISO 9001 fin dal 2001, Inaz ora vede riconosciuto secondo i più elevati standard il lavoro svolto per migliorare la gestione della sicurezza dei dati.

INAZ: SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI

L’efficientamento energetico degli edifici è per EDSlan un’opportunità da non perdere ed è per questo che ha siglato un accordo di collaborazione con Schneider Electric, specialista globale per la gestione dell’energia.L’accordo prevede la distribuzione di SmartStruxure Lite, soluzione hardware e software per edifici medio/piccoli già esistenti o in costruzione, che consente di risparmiare sui costi energetici e di gestire tutte le problematiche del controllo, della gestione dell’energia e dell’illuminazione. Si tratta di un sistema aperto, basato su Web e scalabile, avanzato, ma facile da utilizzare e da configurare, che garantisce massima interoperabilità e che prevede una minima attività d’installazione (il collegamento dei prodotti avviene prevalentemente in mo-dalità wireless).Se confrontati agli edifici di grandi dimensioni, anche quelli di piccole e me-die dimensioni presentano le stesse problematiche energetiche: aumento dei prezzi, adempimento ai requisiti normativi e riduzione dei consumi degli im-pianti di riscaldamento, ventilazione, condizionamento e illuminazione. Se si pensa, poi, al fatto che il 98 per cento degli edifici ha una superficie inferiore ai 10.000 metri quadrati e occupa il 65 per cento del suolo destinato al mercato immobiliare italiano, è facile intuire quale sia la portata di questo mercato.SmartStruxure Lite può essere implementata in applicazioni legate al mondo dell’istruzione (aule, biblioteche), del commercio (piccole aziende, complessi di uffici), del retail (minimarket, punti vendita, supermarket, catene di negozi), dell’hospitality (reception, camere d’albergo, aree fitness) e in settori speciali come magazzini, edifici storici.

EDSLAN:ACCORDO PER L’EFFICIENZA ENERGETICA

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Linda Gilli, Presidente e Amministratore Delegato di Inaz

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Il gruppo DKC ha recentemente perfezionato due diverse operazioni sul mercato, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza sia in Italia, sia a livello interna-zionale.Nello specifico si tratta di due prestigiose realtà produttive, già storicamente presenti nel mercato italiano: Cosmec, che opera nel settore della protezione di cavi elettrici sia in metallo, sia in plastica, con sede in Villanova sull’Arda, che dal mese di febbraio è entrata a far parte integrante del gruppo, pur mantenendo la sua attuale identità giuridica, e Conchiglia, con stabilimento a Reggio Emilia, che, nell’ambito di una procedura di concordato preventivo, ha stipulato con DKC Europe un contratto di affitto d’azienda e un impegno alla successiva cessione, assumendo dal marzo 2014 la completa gestione di tutte le attività operative.La sintesi delle esperienze di queste due aziende, le loro competenze e capacità, inserite nel contesto dinamico di una realtà giovane come DKC, è uno dei motivi dell’ottimismo con il quale il Gruppo nel suo insieme affronta il 2014.Attraverso queste due operazioni DKC si pone oggi sul mercato come un gruppo internazionale con otto diverse famiglie di prodotto, un fatturato che supera i 50 milioni di euro, oltre 250 dipendenti e una vasta rete di agenzie sul territorio con copertura capillare.

DKC EUROPE:NUOVI INGRESSINEL GRUPPO

REGGIANI:PROGETTO ILLUMINOTECNICOSPECIALE PER UN MARCHIO DEL LUSSO

Il nuovo “flagshipstore” londinese Jimmy Choo dedicato all’uomo porta la firma dello studio CQS – Ciarmoli Queda Studio, di Milano, e della luce di Reggiani Illu-minazione. Il negozio, in uno storico palazzo in stile Georgiano di Dover Street, di 1.200 m2 su due piani, offre un approccio eclettico e in qualche modo non conven-zionale, per far risaltare i prodotti del marchio londinese.Considerato il layout espositivo e gli elementi di arredo, la soluzione illuminotecni-ca studiata per lo store ha puntato su Yori, un proiettore dalle linee essenziali, che fa riferimento a forme geometriche fondamentali e s’inserisce armoniosamente all’interno degli ambienti del negozio.Nella vetrina, caratterizzata da mensole in acciaio sfalsate, è stata inserita la ver-sione da 10 W LED, invisibile dall’esterno grazie alle sue dimensioni e alla sua applicazione a canalina trimless (incassata a parete), così da garantire un’illumi-nazione precisa ed efficace senza invadere lo spazio dedicato ai prodotti.All’interno del progetto illuminotecnico del piano rialzato sono stati utilizzati appa-recchi a binario da 26 W e da 10 W, con temperatura di colore 3.000 K, indice di resa cromatica elevato (CRI 94 e 90) e fasci concentranti, medi e diffondenti (2x8°, 2x15° e 2x26°) per illuminare puntualmente sia gli articoli esposti, sia i quadri in mostra sulle pareti. L’emissione luminosa delle due versioni è di 800 lm, per l’apparecchio da 10 W, e 2.100 lm, per quello da 26 W. All’interno del piano interrato trovano posto i locali di stoccaggio e un’altra area espositiva che include una zona bar per la

quale sono stati utilizzati apparecchi da incasso Unisio da 14 W con ottica arretrata, fascio medio/diffondente e CRI 90, in modo da assicurare la stessa qualità cromatica e un comfort visivo ideale per una zona di incontro.Per la zona espositiva del piano interrato sono stati utilizzati nuovamente apparecchi Yori da 10 W e 26 W, ma, in questa occasione, nella versione a binario incassato a causa della ridotta altezza del soffitto.Gli interior designers Simone Ciarmoli e Miguel Queda hanno realizzato un luogo davvero unico e ricco di sugge-stioni ideale per un marchio esclusivo. Il negozio riesce ad esprimere un carattere davvero affascinante e creare un ambiente accogliente e molto ricercato, anche grazie alla selezione degli apparecchi di illuminazione e al loro utilizzo e posizionamento effettuato con la consulenza dello studio + Light di Milano.

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Nessuno è indovino, nessuno ha, purtroppo o forse per fortuna, una sfera di cristallo per trovare le risposte a queste domande, ma... ci si può provare.Per questo, FME ha deciso di organizzare, nell’ambito della prossima edizione di SolarEx-po – The Innovation Cloud, che si terrà presso la Fiera di Rho dal 7 al 9 maggio 2014, una tavo-la rotonda con illustri esponenti del comparto per commentare i risultati di uno studio che ha commissionato all’Università Bocconi sul set-tore della distribuzione.In un contesto in profonda trasformazione, le tradizionali “armi” a disposizione dei grossisti

appaiono ora insufficienti ed emer-gono alcune domande di fondo, cui si vuole cercare, attraverso questo studio, di fornire risposte:- quale sarà l’effetto dei principali trend di trasformazione del settore sull’attuale struttura?- quale dovrebbe essere il modello

di business del distributore di materiali elettrici nei prossimi anni?

Verrà poi posta particolare attenzione su feno-meni importanti, che senz’altro interessano da vicino i distributori, quali:- l’evoluzione della Grande Distribuzione Or-ganizzata e le politiche attuali e prospettiche, anche in ragione di quanto sviluppato in altri Paesi;- il ruolo delle nuove tecnologie e, nello spe-cifico, lo sviluppo di modelli di e-business nel settore (anche in ragione di quanto sviluppato in altre nazioni);- l’ingresso della concorrenza internazionale e le politiche aggregative;- il modello di business attuale dei distributori elettrici in termini di criticità e di potenziale di miglioramento;- l’evoluzione del distributore di materiale elet-trico e il modello di business cui tendere.

Un evento di grande portata, non a caso or-ganizzato nell’ambito di una manifestazione fieristica che vede nelle novità tecnologiche il suo leit motive.

Quali caratteristiche dovrà assumere per sopravvivere?Quali gli scenari futuri?

CHE NE SARÀ DELLA DISTRIBUZIONE?

FME appuntamentoa SolarExpo - The Innovation Cloud7-9 Maggio 2014

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Vuoi dire la tua opinione sull’editoriale o suggerire argomenti su cui dibattere?Scrivi a: [email protected]

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EDITORIALECari lettori e cari Soci FME,vi scrivo dopo l’incontro del mese scorso con tutti i fornitori al quale erano presenti anche tutte le altre componenti associative del nostro mondo, incon-tro che mi pare sia stato come sempre un momento utile di confronto… come sempre e forse più di sempre perché mai come ora è necessaria una riflessio-ne seria, profonda, anche critica su quello che sarà il futuro, il nostro futuro dentro a questo mercato.L’ultimo dato in mio possesso nel momento in cui si scrive è quello relativo al mese di febbraio che, come detto, nonostante sia in leggero miglioramento è comunque al di sotto di quanto ci si aspettava.Quindi una ripresa che sappiamo sta per arrivare, ma che di fatto ancora non è arrivata… il che vuol dire, tradotto in parole povere, ancora qualche mese di sofferenza per le nostre attività e per le nostre aziende…E dopo… Passati questi mesi cosa succederà? Che mondo troveremo? Su che cosa la distribuzione dovrà puntare? Forse sui servizi, per esempio? L’e-com-merce che ruolo giocherà? I produttori che ruolo avranno? Forse cominceran-no sul serio a fare il nostro mestiere? E la Grande Distribuzione? Riusciremo a trovare un punto di equilibrio o lo sbilanciamento di prezzo a cui assistiamo ora diventerà sempre più evidente e impossibile per noi da affrontare? Il nostro rimarrà ancora uno dei pochi settori nel quale permane e resiste una categoria intermedia?Per rispondere, o meglio per cercare di trovare risposte a domande come que-ste e per cercare di capire, alla luce degli sconvolgimenti in atto nel mercato, dove andrà il nostro settore nei prossimi 5 anni, FME ha deciso di organizzare una tavola rotonda/convegno che si terrà nell’ambito della manifestazione fie-ristica Solar Expo – The Innovation Cloud del prossimo mese di maggio.Un appuntamento di ampio respiro al quale credo, e mi auguro, tutta la Di-stribuzione non vorrà mancare, trattandosi di argomenti di tale portata che riteniamo davvero non possano essere trascurati da imprenditori che in questo settore hanno investito una vita e vogliono continuare a farlo.Non è certo una scelta casuale quella di essere presenti ancora una volta quest’anno e nonostante il persistere della crisi che di fatto ha disaffezionato molti fornitori, ad una fiera, incentrata sull’innovazione e sul futuro e di voler organizzare proprio qui il nostro evento.Da sempre FME ha creduto che le fiere siano un momento importante, un col-lante tra anelli della filiera che devono tornare ad essere quell’appuntamento imprescindibile per tutto il nostro settore, soprattutto ora che siamo alle porte di Expo 2015.Forse, è una mia personale opinione, si può uscire dalla crisi anche con un ritorno a quei momenti d’incontro e a quei rapporti che tornano ad essere personali e che indubbiamente le manifestazioni fieristiche favoriscono.Troverete nelle pagine di questo numero gli articoli che riportano le varie presentazioni che sono state illustrate nel corso dell’incontro dello scorso 18 marzo, tra le quali di indubbio interesse riveste la ricerca del Professor Mannheimer sulla “Figura dell’installatore oggi nel percorso delle nuove tecnologie” e gli editoriali che raccontano nel dettaglio tutte le attività che la nostra Federazione sta portando avanti con entusiasmo e fiducia nel futuro!Buona lettura a tutti!

Giampaolo FerrariPresidente FME

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Indispensabile lavorare insieme per combattere la situazione di crisi che ancora non vedeuno sbocco

A CONFRONTO PER MIGLIORARE LA COLLABORAZIONE

Si è tenuto lo scorso 18 marzo a Mila-no l’incontro/confronto di inizio anno con i fornitori organizzato da FME. Leggermente in ritardo quest’anno sulla tradizionale data di fine gen-naio, l’appuntamento ha dato modo agli operatori della filiera elettrica di riflettere non solo sui risultati con-suntivi del 2013 (4.662 milioni di euro di fatturato; -11,23% sul 2012), ma anche sui primi dati del 2014, che ve-dono il mese di febbraio ancora in calo del 5,95% sullo stesso mese del 2013.«L’incontro di oggi vuole far emer-gere, ancora una volta, la necessità di fare sistema per operare insieme, come e molto di più che nel passato, ovviamente nel rispetto e nella chiara demarcazione dei rispettivi ambiti», ha spiegato il Presidente Giampao-lo Ferrari. «Il mondo è, negli ultimi

anni, cambiato radicalmente e siamo certi che nei prossimi mesi cambie-rà ancora in maniera significativa. Ci avviamo verso scenari profondamente modificati e diversi. Mi auguro che quest’incontro possa portare nuove idee e spunti per proseguire insieme».Dopo il saluto dei rappresentanti del-le Associazioni presenti all’incontro (ANIE, CEI, Arame, Prosiel, Metel, IMQ, UNAE), il Presidente ha analiz-zato i dati del settore, ponendo l’at-tenzione su come si respiri da qualche periodo una moderata aria di ottimi-smo, forse sull’onda dell’avvento del nuovo Governo, testimoniata anche dal miglioramento degli indici di fidu-cia delle famiglie. La speranza è che a questa mutata sensazione possano fare riscontro anche provvedimenti concreti.Sono migliorati nell’ultimo trimestre i dati relativi al fabbisogno finanziario, anche se si resta sempre in terreno fortemente negativo, per contro il pro-blema dei crediti è un elemento che pesa sempre più considerevolmente sulle aziende.Analizzando i dati di mercato 2013 a li-vello regionale, dopo un primo seme-stre in cui il Centro Sud dava segnali leggermente più positivi del Centro Nord, nel secondo periodo dell’anno la situazione si è completamente ri-baltata, con un’eccezione che ha visto in zona critica il Piemonte e la Liguria.«Gli ultimi numeri di febbraio parla-no ancora di un dato negativo, anche se in leggera crescita sul mese di gennaio», ha commentato Ferrari. «Personalmente confidavo in un dato migliore. Vuol dire che siamo ancora in piena situazione di criticità. Credo che andremo incontro a mesi molto

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ANDAMENTO MERCATO ANNI

Miliardi di euro

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difficoltosi». Sulla base dei dati emer-si dalla seconda edizione della ricerca realizzata da Commercio Elettrico in collaborazione con Cerved Group sui bilanci di produttori e distributori, Ferrari ha, poi, sottolineato alcune discrepanze sull’andamento medio degli utili negli ultimi anni, che han-no registrato, per la distribuzione, un calo costante, mentre per i produttori si è assistito ad un recupero dopo l’i-niziale diminuzione.Anche per quanto riguarda i crediti commerciali dei distributori, i ter-mini di pagamento sono passati dai 145 giorni del 2010 ai 165 giorni del 2012, mentre per i fornitori la durata media dei crediti commerciali verso la distribuzione sono passati nello stesso periodo da 100 a 99 giorni. Si è accentuato sempre più il ruolo di finanziatore del mercato svolto dalla distribuzione.«Credo che le condizioni che ci sono oggi sul mercato, le attività promo-zionali sempre più forti che vengono attuate per vendere dove non c’è ri-chiesta di prodotto, la forzatura per ampliare i nostri magazzini, esasperi-no ancora di più queste situazioni», ha concluso Ferrari. «Abbiamo bisogno di stringere maggiori alleanze e di fare mercato insieme. Penso non si possa più continuare in questa ma-niera e tutti i componenti della filiera debbano poter avere uno spazio dove operare».Il Vice Presidente Ezio Galli ha, poi, illustrato le attività e i progetti che le varie Commissioni organizzate da Federazione e ANIE, stanno portando avanti insieme nell’ottica di un dialogo sempre più aperto e collaborativo.Nell’ambito del progetto Cavi, aperto ormai da qualche anno, si stanno ri-scontrando ancora difficoltà da parte dei produttori. Per questo il Vice Pre-sidente ha rinnovato l’invito a con-tinuare nei lavori per arrivare final-mente a risultati concreti. Il progetto Automazione è, invece, ancora in fase di definizione e a breve verrà definita la composizione della commissione incaricata del progetto.Per quanto riguarda lo Scambio dati tra distributori, produttori e agenzie, è stato siglato in occasione dell’Assem-blea 2013 di Venaria Reale un accor-do quadro e si tratta ora di utilizzare i sistemi di scambio di questi dati, senza avanzare richieste che esulino

dai contenuti dell’accordo. Il progetto Statistiche: la distribuzione, essendo protagonista del mercato, deve poter misurarne i valori e definirne i confi-ni; per fare ciò è indispensabile poter disporre dei dati di venduto suddi-visi per Regione e complessivi della componente produttiva diretta. Si sta lavorando in questo senso sulla base di esperienze fatte da alcune Asso-ciazioni Regionali e con accordi con ANIE.A seguire, Il Direttore Giancarlo Pro-feti ha affrontato il tema dello sviluppo e delle potenzialità delle Associazio-ni Regionali, che rappresentano un patrimonio e un’opportunità per il mondo della distribuzione, mentre, di primaria importanza, un aggiorna-mento sulle attività di Communication Warehouse, che rimane il progetto clou della Federazione dove si è mo-strato il costante trend positivo nella diffusione e nell’utilizzo del sistema, e di Metel è stato fatto, rispettivamente, da Enrico Viscardi e da Giorgio Casa-nova, Direttore di Metel. A conclusio-ne della presentazione delle attività di FME, Antonio Bernardi, Direttore di Commercio Elettrico, ha illustrato le iniziative che sono state messe in atto dall’Organo Ufficiale per supportare la diffusione delle informazioni a tutta la filiera, consumatori finali compresi.A conclusione dei lavori, il professor Mannheimer ha presentato i risultati della ricerca svolta da ISPO su “La figura dell’installatore oggi nel per-corso delle nuove tecnologie”.

a cura della Federazione

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Un patrimonio e un’opportunità per il mondo della distribuzione

SVILUPPO E POTENZIALITÀ DELLE REGIONALI

Vorrei iniziare questo intervento ricordando due frasi di importanti figure della società italiana: il Diret-tore della Stampa, Mario Calabresi, e il neo Presidente del Consiglio, Matteo Renzi: “Cambiare pelle” per superare la crisi, andando oltre la mancanza di coraggio complessiva che caratterizza il nostro Paese” e “Arriva un momento in cui il coraggio deve essere più forte della comodità

e la speranza deve prendere il posto della rassegnazione”. Coraggio e Cambiamento sono le parole che si ritrovano nello slogan delle Regionali 2014, insieme a Concretezza, Com-pattezza e Collaborazione.La strategia del Cambiamento nella ricostruzione delle Associazioni Re-gionali e nel ruolo diretto delle im-prese ha avuto, ed ha, per FME come obiettivo quello di dare voce alle

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CORAGGIOCONCRETEZZACOMPATTEZZA

COLLABORAZIONE

FME 2014

GLI OBBIETTIVI REGIONALI DEL 2014C4

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imprese, associate e non, attraverso le Regionali, insieme alle altre com-pagini commerciali, quali i Consorzi riconosciuti.L’obiettivo, vista la differenza tra le varie economie locali, ha portato e porta FME a concentrare le richieste dei soci e del mercato a valle, verifi-cando le azioni centrali possibili con i partner attuali e futuri e riportan-done le conclusioni sui territori in un continuo scambio. Vale la pena evidenziare come i mercati regionali siano condizionati, nell’erogazione dei servizi, anche dal numero di mi-cro imprese installatrici con esigui mezzi finanziari e strutturali. Questo spiega l’alto costo del servizio ed il basso risultato, soprattutto quando si affrontano temi comuni, quali il trasferimento delle competenze e lo sviluppo commerciale del mercato.La differenza di modelli e presenze territoriali dei partner, quali ANIE ed ARAME, pone il primo problema di efficienza di comunicazione e di condivisione di future iniziative, spe-cie se esse sono orientate ad una filiera che attualmente è sulla carta, ma poco operativa: da ciò emerge il bisogno di Collaborazione.Ho potuto verificare personalmen-te, negli anni passati, come, con l’aiuto della Confindustria locale e delle altre Associazioni territoriali, si sia potuto muovere il mondo po-litico, costringendo Regioni e altre

forze politiche a prendere posizioni ed iniziative su temi che ricadono nella loro giurisdizione (ad esempio, il controllo impianti), iniziative che hanno, poi, prodotto lavoro per tutti.

LE PROBLEMATICHE DEI TERRITORILa prima e più importante è legata alla mancanza di mercato, ma anche al suo sviluppo, o come meglio si po-trebbe dire oggi, data la recessione in corso, al rallentamento del suo calo. A questa mancanza primaria si ag-giungono altri elementi quali:1) sofferenza verso i clienti;2) insolvenza ed aumento giorni cre-

dito;3) trasfer order a valori di margine

troppo bassi, che non giustificano i rischi finanziari e non tengono con-to dei costi strutturali;

4) recuperi che stanno divenendo sempre più alti e che costringono ad effettuare vendite sottocosto, oltre a creare problematiche di ge-stione;

5) offerte che non hanno motivo di esistere;

6) aumento vendite dirette;7) presenza della GDO, che sta ini-

ziando a sovrapporsi alla distribu-zione attuale con prodotti a basso valore aggiunto, utilizzando per la loro diffusione i marchi conosciuti e portando il lavoro all’impiantista che si affiderà sempre di più ad essa.

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Quello che stupisce è che Associazio-ni di categoria territoriali che sino ad ieri avevano giustamente inalberato la bandiera della libera impresa e del rispetto da parte della distribuzione tradizionale sulla vendita dei prodotti alla loro clientela, oggi sanciscano accordi con la GDO per le loro im-prese al grido di: “Una partnership nata per sfidare la crisi”. Sono questi i cambiamenti che ci aspettano: un mercato sempre più senza regole che non produce business e valore?

CHE COSA SI È FATTONELLE REGIONALI NEL 2013Si è affrontato (da soli) il tema finan-ziario, soprattutto quello legato alla legge 192 contro i ritardi nelle transa-zioni commerciali sia verso il versan-te del recupero dei costi finanziari, sia verso i crediti della Pubblica Ammi-nistrazione. Si è cercato di ridurre i giorni di pagamento, consapevoli che il mercato aveva bisogno di essere sostenuto in assenza del mondo ban-cario e che tutto il peso finanziario ricadeva, e cade, sulla distribuzione.Posso anticiparvi che la situazione relativa ai giorni d’incasso ponderale 2013 sul metodo DSO (Days of Sales Outstanding), pur con tutte le azioni intraprese, è molto peggiorata. Mi do-mando cosa succederebbe se il mer-cato riprendesse e dove il distributore troverebbe la liquidità necessaria per far fronte alle nuove richieste.Inoltre, si è affrontato e consolidato, attraverso banche dati regionali, il monitoraggio dell’insolvenza, pas-sando attraverso la sperimentazione di alcune Regioni test.Su questo tema c’é da chiedersi se i clienti della distribuzione sono anche clienti delle industrie. Sappiamo di sì: questo apre la strada a prossimi e doverosi passaggi, soprattutto se in questi s’inseriscono i rischi derivati dai transfer order.Si sono, infine, continuati a stilare regionalmente statistiche di vendita, indicatori ed incontri su tematiche finanziarie, sull’informazione e su doveri nei confronti dei consumatori: tutte iniziative che avrebbero, però, bisogno di una strategia e di una dif-fusione comuni.

PROPOSTE PER IL 2014?Vi sono direttrici ed opportunità co-muni al fine di sfruttare i territori per:

- creare e sviluppare mercato attra-verso iniziative congiunte, che posso-no partire da una centralità o da una regionalità prima che la contrazione del mercato faccia divenire il sistema imprese completamente instabile. È nello sviluppo del mercato attraverso la filiera locale la risposta alla perdita di valore del mercato;- effettuare Statistiche di Mercato sulla vendita: il loro ritorno, se con-diviso con le industrie localmente e centralmente, permetterà una mag-gior consapevolezza di tutti gli attori coinvolti;- migliorare il Recupero Costi e la co-municazione verso il mercato su temi comuni (ad esempio, l’applicazione della legge 192 sul Ritardo delle Tran-sazioni Commerciali);- monitorare l’insolvenza (Banca Dati Settore pluri-regionale).

Vi sono direttrici, invece, affidate al controllo della distribuzione in re-lazione ai punti 3÷7 esposti prece-dentemente tra le Problematiche dei Territori.

CONCLUSIONICome detto in apertura occorre il “Coraggio di cambiare le proprie abi-tudini locali”, partendo dalla “Concre-tezza del fare”, passando alla “Colla-borazione”, altrimenti il settore, pur nella concentrazione, in essere subi-rà contraccolpi pesanti nonostante le opportunità che si presenteranno nei prossimi anni e che si profilano all’o-rizzonte.

Giancarlo Profeti

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Soluzione per collegare i grossisti EDI ai produttori non EDI

MIGLIORARE L’INTERSCAMBIO DI DOCUMENTI

MyMetel è l’ultimo nato nella grande famiglia Metel WebEdi, permettendo un dialogo tra chi ha già l’EDI e chi non lo ha ancora.Se dovessimo descrivere il Metel WebEdi di oggi diremmo che è un sistema di interscam-bio di documenti con molteplici funzionalità; è inoltre integrato con i pacchetti software delle Software House Certified Metel al fine di poter sfruttare direttamente dal gestionale tutte le sue caratteristiche.Qui ricordiamo le principali:• trasmissione e ricezione sicura e riservata

(oltre 300 utenti scambiano più di 6 milioni di documenti l’anno);

• controllo sintattico e qualitativo dei docu-menti trasmessi, traduzione nei diversi formati EDI;

• connessione diretta (dal proprio gestionale) alla giacenza e all’ordine urgente dei pro-duttori che offrono questo servizio;

• scambio di documenti in formato persona-lizzato;

• collegamento ai Van internazionali;• carbon copy agente dell’ordine.

Di fatto nel passato Metel con il servizio BIOM agente ha sviluppato una funzionalità di data entry dell’ordine che permette di tradurre in EDI l’operato di un addetto all’inserimento ordini. MyMetel riprende e sviluppa funziona-lità aggiuntive di questo servizio innovativo, e lo trasferisce dal grossista verso il produtto-re: permette infatti di tradurre un ordine EDI (di un grossista che già utilizza MetelWebEdi) in un messaggio Email che contiene tutti i dati dell’ordine. Il destinatario (il produttore) una volta ricevuta la Email dell’ordine nella persona direttamente interessata potrà comportarsi esattamente come fa oggi, ma con la possibilità di rispondere con conferma d’ordine, DDT e fattura direttamente costruiti sull’ordine via Email. Le funzionalità più in-teressanti riguardano le fatture che possono essere composte da più ordini.Sarà sempre MyMetel che si preoccuperà di trasformare le risposte del produttore in un file EDI per il grossista, facendolo rientrare in

un processo consolidato. Nonostante vi siano diverse soluzioni di questo tipo sul mercato, solo Metel ha il valore aggiunto di essere uno standard di riferimento per la nostra filiera, facilitando così l’integrazione detta “molti a molti” e limitando le personalizzazioni.È infatti il vantaggio primario dello standard quello di sintetizzare un insieme di informa-zioni condivise per processi legati all’evasione dell’ordine. Lo standard in questo caso non inficia i valori aggiunti di ogni azienda, non c’è valore nella forma del documento ordine ma nei livelli di servizio che sono contenuti nei documenti di ritorno. il valore aggiunto che MyMetel metterà in luce è il servizio che il produttore sarà in grado di fornire rispetto ad un processo totalmente cartaceo: se è vero che l’EDI è il massimo dell’automazione, MyMetel si approccia all’EDI mettendo in co-municazione chi utilizza l’EDI con chi ancora non lo fa.L’adesione a MyMetel è semplice e prevista come un’opzione aggiuntiva del Listino Metel e sarà possibile da giugno 2014.

a cura di Metel

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Come è cambiato, e può cambiare, il ruolo dell’installatore elettrico

L’INSTALLATORE ELETTRICO E LE NUOVE TECNOLOGIE

In occasione dell’incontro del 18 marzo organizzato da FME con i produttori sono stati illustrati dal professor Mannheimer i risultati della ricerca svolta, su un campio-ne rappresentativo di 201 installatori ita-liani, da Ispo su “La figura dell’installatore oggi nel percorso delle nuove tecnologie”, commissionata dalla Federazione e natu-rale proseguimento di quella presentata in occasione dell’Assemblea generale FME dell’ottobre 2013, che aveva analizzato la percezione degli italiani nei confronti del risparmio energetico, della sicurezza e del comfort domestico.

IMPORTANZA DELLA FORMAZIONEAlla domanda se la formazione sui temi della sicurezza, dell’efficienza energe-tica e del comfort domestico/domotica sia importante, a parte un “eroico” 1 per

cento che la ritiene poco importante, tutti affermano, come ci si poteva ovviamente aspettare, che è molto o abbastanza im-portante, con percentuali elevate che van-no dal 99 per cento per il tema della sicu-rezza, al 98 per cento per l’efficienza, al 93 per cento per l’ultimo tema. Entrando più nel dettaglio, si scopre, però, che solo il 56 per cento ritiene importante aggiornarsi su tutti e tre i temi proposti, percentuale che scende al 23 per cento per due temi e al 21 per cento per un tema solo.Una volta fatto il punto sull’attenzione posta dagli installatori alla formazione su queste particolari tematiche, l’indagine si è concentrata sul grado di formazione percepito dagli operatori che, anche in questo caso, hanno risposto positivamen-te in percentuali abbastanza alte, anche se meno “bulgare” rispetto alla domanda

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Importante la formazione per tutti gli ambiti proposti e per la quasi totalità degli intervistati

Renato Mannheimer, docente presso l’Università degli studi Milano Bicocca e giuda

dell’ISPO (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione

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precedente. Il 68 per cento si sente molto informato sul tema della sicurezza delle abitazioni (29 per cento abbastanza in-formato), il 67 per cento sull’efficienza energetica (30 per cento) e il 52 per cento in merito al comfort domestico/domotica (40 per cento). Come in precedenza, ca-lano le percentuali quando si analizza in quali dei temi si sentono molto informati gli intervistati: 44 per cento in tutti e tre, 23 per cento su due e 33 per cento almeno su uno. Importante, per capire meglio questi dati, è la frequenza con cui gli installatori si aggiornano: il 52 per cento afferma di accedere alla formazione qualche volta, il 36 per cento spesso, il 10 per cento raramente e il 2 per cento mai. Tra chi afferma di aggiornarsi spesso, si notano, soprattutto, coloro che dicono di avere un alto indice di formazione personale, con una percentuale, però, che raggiunge solo il 49 per cento. Nasce ovvia la domanda: “Come fanno ad essere molto informati?” In un periodo di rapida evoluzione tecno-logica, forse ci si sarebbe aspettato di più.Chi pensava che ci fosse bisogno di mag-giore formazione nella filiera elettrica non può che essere confortato da questi dati: emerge, infatti, come esista un gap da parte degli installatori, che capiscono l’importanza di aggiornarsi, ma che sono consapevoli di avere un basso indice di formazione.

DOVE SI FORMANO GLI INSTALLATORI?Dall’indagine emerge come gli installatori si formino più spesso tramite la parte-cipazione a Corsi, in particolare a quelli

organizzati dai grossisti (28 per cento) e dai produttori (19 per cento). Una quota significativa utilizza Fiere e Convegni spe-cifici (20 per cento). A seguire vengono le Associazioni di categoria (18 per cento) e gli Enti pubblici (5 per cento). Infine, solo il 4 per cento utilizza altri canali, tra i quali Internet, che registra ancora una bassa incidenza.Ma, quali sono i vantaggi dell’aggiorna-mento?Innanzi tutto, “Acquisire nuove competen-ze (26 per cento), poi “Migliorare la qualità del lavoro” (23 per cento) e “Diventare più competitivi sul mercato” (11 per cento). Non si coglie, insomma, ancora il nesso tra formazione e competitività.

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Ampia la quota di installatori che si informano

Quasi quattro installatori su dieci dicono di aggiornarsi spesso

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I MOTIVI DEL MANCATO AGGIORNAMENTOColoro che non si aggiornano indicano nella mancanza di tempo il principale osta-colo, forse una scusa generica, che può nascondere una carenza di comunicazione all’interno della filiera sull’importanza del-la formazione.Una sorpresa viene quando si chiede a questi installatori quali canali utilizzereb-bero, nel caso avessero tempo, per fare formazione: al primo posto le Associazioni di categoria (35 per cento) e le Fiere e Con-vegni (35 per cento), seguiti dai Corsi dei produttori (22 per cento) e da quelli orga-nizzati dai Distributori (4 per cento) e dagli Enti pubblici (4 per cento).

PROMOZIONE DI SICUREZZA, EFFICIENZA E DOMOTICAL’indagine ha, poi, affrontato il tema dell’importanza di promuovere presso le famiglie la cultura di questi temi.Anche in questo caso, la maggior parte

degli installatori ritiene a grande maggio-ranza che la promozione all’utente finale sia molto o abbastanza importante: 97 per cento per la sicurezza, 98 per cento per l’ef-ficienza e 94 per cento per il comfort dome-stico/domotica: ancora una volta viene data minore importanza al terzo tema, nono-stante la comunicazione fatta dai produttori in merito ai vantaggi che possono derivare dall’applicazione delle relative tecnologie.E, di nuovo, l’importanza della promozione viene considerata positivamente da chi di-ceva di essere molto informato.A detta degli installatori, le principali resi-stenze delle famiglie agli investimenti sono di tipo economico (72 per cento), un risulta-to che, pur giustificabile in questo periodo, può mascherare una mancanza d’informa-zione sui vantaggi delle nuove tecnologie, che però deve essere sopperita, secondo gli installatori, in primo luogo dalle Isti-tuzioni (18 per cento) e dalle Associazioni dei consumatori (18 per cento), addirittura

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Importante la promozione al consumatore finale delle nuove tecnologie

Gli installatori si formano più spesso tramite i corsi, in particolare quelli organizzati dai distributori e dia produttori

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dalla Scuola (14 per cento). Solo il 13 per cento ritiene di poter essere in prima linea in questa funzione di sensibilizzazione. An-cora una volta si demanda agli altri.

OTTIMISMO PER IL FUTUROA fronte di un aggiornamento e di una pro-mozione da migliorare, gli installatori sono, tuttavia, ottimisti, perché ben il 76 per cento ritiene che nel 2014 le famiglie investiranno nel settore, principalmente per aumentare la sicurezza delle loro abitazioni.

L’IMPATTO DELLA NORMA 64-8 SULLA PROFESSIONEGli installatori si mostrano, infine, d’accor-do verso una figura di installatore che sia sempre più un consulente familiare e che sia regolarmente in contatto con i clienti, ad esempio tramite le verifiche annuali. Sperano, in particolare, che la Norma 64-8 possa essere un primo passo verso la diffu-

sione e l’obbligatorietà di queste verifiche. Ampia anche la disponibilità personale ver-so nuove modalità di contatto con il cliente, ad esempio, pianificando visite gratuite per una valutazione generale dell’impianto (74 per cento) e per informarli delle novità tec-nologiche (53 per cento).

CONCLUSIONIL’idea che emerge da questa indagine è che la formazione serva e che sia, però, ancora molto sottovalutata, così come la promozione delle nuove tecnologie: si de-vono mettere d’accordo tutti gli operatori della filiera su un progetto di formazione coordinata, ma ci deve essere ancora molta buona volontà da parte degli installatori, che ancora sembrano assumere un atteg-giamento passivo ed assolutamente poco propositivo verso i consumatori finali.

a cura della Redazione

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Gli installatori sono ottimisti sul futuro del mercato

Gli installatori delegano ad altri il compito di informare e sensibilizzare i consumatori

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CESDECentro Studi avanzato per il settore della Distribuzione Elettrica

CRESCONO I SERVIZI PER LA DISTRIBUZIONE ELETTRICA

CHE COSA OFFRIAMOLa gamma di servizi offerti dal CESDE è ampia e in evoluzione. I principali servizi già disponibili includono i se-guenti:• Benchmarking del bilancio:

E’ un servizio basato sulla compa-razione personalizzata del proprio bilancio con quello di altre aziende “simili”, ad esempio per dimensioni, localizzazione, approccio al mercato. Si osservano le prestazioni raggiunte “dai migliori” e dalle “imprese nella media” nelle diverse aree gestionali, quali ad esempio le scorte, il per-sonale e la produttività, la struttura finanziaria, le politiche di credito ai clienti. Si ricava così una stima re-alistica dei miglioramenti possibili in ciascuna area (“Se ci riescono loro, perché non dovremmo riuscirci noi?”) e del loro impatto sulla reddi-tività. I bilanci sono riclassificati dal Cerved, impresa leader in questa attività. Abbiamo discusso in modo più ampio questo tipo di servizi nel nostro articolo su Commercio Elet-trico di febbraio.

• Analisi sulle dinamiche e la struttura del settore: Sono rapporti che analizzano le caratteristiche fondamentali e le

evoluzioni del settore della distri-buzione elettrica: nel suo insieme, a livello nazionale, e nelle sue diverse articolazioni, ad esempio a livello territoriale oppure con riferimento ai singoli comparti, quali la sicurezza, l’illuminotecnica, la domotica. Sono studi di grande utilità pratica. In pri-mo luogo permettono di verificare le proprie percezioni sul mercato e confrontarle con dati rigorosi. In se-condo luogo supportano le decisioni sui territori, comparti, segmenti di domanda, canali, su cui focalizzarsi, ad esempio per scegliere le aree in cui investire, o in occasioni di pro-cessi di concentrazione, acquisizioni o cessioni di imprese. In terzo luogo servono per spiegare e documentare le caratteristiche del proprio settore ad altri soggetti, quali le banche e gli investitori finanziari, le istituzio-ni, i sindacati, l’opinione pubblica

• Scenari dei principali mercati di sbocco:Sono rapporti che analizzano le tendenze dei principali segmenti di mercato che acquistano materiali elettrici, quali le famiglie, le impre-se, l’edilizia. Queste analisi vengono effettuate sia a livello nazionale che a livello territoriale, ad esempio per

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una regione o una provincia. Esse permettono all’impresa di individua-re, nella propria area geografica di operatività, i principali segmenti di mercato su cui puntare, di definire le categorie di prodotto più adatte a quei segmenti, di orientare gli agen-ti.

• Analisi delle innovazioni di interes-se per la distribuzione di materiale elettrico:Innovazioni nelle tecnologie e nei prodotti del settore (ad esempio lampade a led,, sistemi di sicurez-za, domotica); innovazioni nei set-tori complementari, come l’ICT e in quelli sostitutivi (ad esempio gli scaldabagni a gas rispetto a quelli elettrici e a pompa di calore); inno-vazioni nella distribuzione, come lo sviluppo del commercio elettronico, l’uso di internet e dei social network nel marketing, l’entrata della GDO nei materiali elettrici, l’integrazio-ne della distribuzione di materiali elettrici con altri comparti, quali ferramenta e idraulica, l’ingresso di punti vendita per il pubblico accan-to al grossista. Come evolvono e si diffondono queste innovazioni? Che peso hanno in termini di fatturato e redditività? Quali rischi e oppor-tunità comportano per i grossisti? Quando è il momento di adottare un’innovazione e quando è meglio attendere che maturi? Come utiliz-zare le innovazioni per trarne reddi-to? Sono solo alcune delle domande cui il CESDE dà una risposta con i propri rapporti e, ove richiesto, con specifiche consulenze.

• Monitoraggio delle tecniche gestio-nali per le aziende di distribuzione di materiale elettrico:Il CESDE monitora le nuove tecni-che manageriali, le tecnologie ICT,

i processi operativi adottati nelle imprese: osserviamo le aziende di distribuzione di materiale elettrico più avanzate in Italia e all’estero, verifichiamo le migliori prassi nelle aziende di distribuzione di altri set-tori, seguiamo la letteratura scien-tifica. Possiamo così selezionare gli approcci più appropriati per le imprese del nostro settore e sup-portarne l’adattamento alle esigen-ze della distribuzione di materiale elettrico. Riassumiamo i risultati di queste analisi in brevi pubblicazio-ni, e offriamo consulenza e forma-zione per il trasferimento di questi approcci nelle aziende. L’analisi del bilancio dei grossisti di materiale elettrico, su cui abbiamo pubbli-cato qualche articolo informativo su Commercio Elettrico è un primo esempio di questo approccio, che stiamo estendendo ad altre aree.

• Analisi e progettazione di campagne di marketing a supporto degli agenti:E’ un’attività finalizzata a poten-ziare l’attività degli agenti attra-verso un’azione di marketing sui loro clienti, sostenuta dall’agente, eventualmente con il supporto del grossista, o direttamente dal gros-sista. L’intervento prevede una breve rilevazione della situazione attuale (diagnostica), un workshop con tutti i soggetti interessati (stake-holder), la formulazione di un piano di inter-vento con stima dei costi e di obiettivi qualitativi e quantitativi, l’eventuale supporto al monitoraggio dei risul-tati del piano. Commercio Elettrico e i suoi partner possono supportare il cliente nella realizzazione del piano.

• Supporto alla formazione:L’intervento del CESDE, integrato con le risorse di Commercio Elet-trico, include l’analisi dei bisogni,

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CHE COSA OFFRIAMO

Ricerca e Consulenza

• Benchmarking del Bilancio• Analisi sulle dinamiche e la struttura del settore• Scenari dei principali mercati si sbocco• Analisi delle innovazioni• Monitoraggio delle tecniche gestionali• Analisi e progettazione delle di campagne di marketing a supporto

degli agenti• Supporto alla formazione

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la progettazione degli interventi, la creazione di materiali e video a sup-porto della formazione, l’organiz-zazione e gestione del corso, even-tualmente anche con il supporto di tecnologie di e-learning, assistite comunque da un tutor, che minimiz-zano i costi. Particolare attenzione viene posta ai corsi per i manager del settore, ad esempio su temi qua-li la lettura dei bilanci dei grossisti di materiale elettrico e il controllo di gestione nelle imprese del settore.

COME OPERIAMOIl settore della distribuzione di ma-teriale elettrico soffre la crisi eco-nomica, la competizione crescente della GDO e, in prospettiva, quella del commercio elettronico. Partendo da questa constatazione abbiamo svi-luppato un approccio basato su costi molto contenuti, grazie a vari stru-menti: strutture molto leggere (lean approach), processi standardizzati, valorizzazione e integrazione di dati pubblici o già disponibili, modelli di business multiclient, partnership con altri fornitori di servizi, per limitare al massimo investimenti e costi di strut-tura.

I servizi sono basati su una continua e intensa attività di ricerca sul settore e su specifici strumenti di informazione e analisi. Il CESDE infatti raccoglie, analizza e integra tutti i dati utili per l’analisi del settore, tra cui:• I bilanci delle imprese distributrici e

produttrici pubblicati dal Cerved• Le diverse indagini Istat sulle fami-

glie, le imprese, i settori (a comin-ciare dall’edilizia), i territori, che permettono di interpretare le ten-denze dei diversi mercati di sbocco

• Le stime di mercato delle Asso-ciazioni (ad esempio ANIE, FME, ARAME)

• le ricerche pubblicate sul settore effettuate da altri attori, ad esempio ISPO, Databank, Università Bocconi

• I DB dei distributori di materiale

elettrico, degli installatori elettrici, e degli altri operatori di interesse del settore (architetti, agenti, società di ingegneria….) di Commercio Elettrico

• Le informazioni pubblicate su inter-net dagli operatori ed osservatori del settore

• Le informazioni raccolte con intervi-ste in profondità ai principali attori del settore, anche grazie alla rete di relazioni personali costruita dall’e-ditore di Commercio Elettrico

• I sondaggi on-line realizzabili anche tramite il sito Commercio Elettrico in grado oggi di raggiungere la quasi totalità dei produttori e distributo-ri di materiale elettrico, oltre agli installatori ed ai porfessionisti e in prospettiva anche una quota di consumatori interessati alle diverse tematiche correlate al consumo di prodotti elettrici

Queste informazioni sono integrate ed interpretate con l’ausilio di tools sviluppati internamente e dedicati al settore della distribuzione elettrica. Ad esempio:• Il modello dei processi del grossista

di materiale elettrico, che descrive l’insieme delle attività svolte all’in-terno di un grossista di materiale elettrico. Supporta l’analisi e l’otti-mizzazione dei processi, e le com-parazioni dei processi in aziende diverse

• Il modello quantificato della filiera della distribuzione elettrica, che descrive e stima, a livello aggrega-to, i diversi attori della produzione e distribuzione di materiale elettrici, i flussi economici aggregati (prodotti e servizi) tra gli attori

• I modelli di simulazione di bilancio, che permettono di quantificare gli impatti sulla redditività di diverse politiche, ad esempio su scorte, struttura finanziaria, credito ai clienti.

• I modelli di previsione scenari dei mercati di sbocco, che permettono di valutare gli impatti sulle vendite delle evoluzioni in corso e attese nei

A CHI CI RIVOLGIAMO

Gli attori della filiera ME

• Manager, Dirigenti, Professionisti e Agenti • Imprese• Associazioni professionali e imprenditoriali, nazionali e locali

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contenuti deve invece essere prodotta, anche per garantirne l’esclusività: qui il CESDE, con la sua capacità di rac-cogliere e analizzare criticamente i dati, svolge un ruolo importante, con la produzione diretta di articoli e con il contributo di conoscenze che, con il tempo, potrà assicurare agli altri col-laboratori della rivista.La collocazione all’interno di un’a-zienda editoriale come Commercio Elettrico è d’altro canto un rilevante valore aggiunto per il CESDE: l’edi-tore mette a disposizione una rete di relazioni all’interno del settore del materiale elettrico fondamentale per le interviste in profondità ad alto livel-lo e per la selezione di partner per i diversi progetti; la conoscenza storica dei prodotti e dei marchi; le banche dati degli attori (produttori, distribu-tori, installatori, dettaglianti, ecc…); un sito che permette rapidi sondaggi on-line su tutta la filiera del materiale elettrico (a breve anche su segmenti di consumatori); la cultura della co-municazione, che ci spinge a sempli-ficare e rendere più agevole lo stile di comunicazione dei nostri rapporti.

Marco ScarpinatoDirettore CESDE

[email protected]

principali macro-segmenti di sboc-co (ad esempio famiglie, imprese, edilizia)

A CHI CI RIVOLGIAMOGli interlocutori naturali del CESDE sono tutti gli attori della distribuzio-ne di materiale elettrico: produttori, grossisti, agenti, installatori, profes-sionisti, distributori al dettaglio, sia come singole imprese e consorzi che come associazioni, e, in minor misu-ra, gli “influenzatori” (in primo luogo gli architetti), e i “grandi clienti”.Per questi attori gli studi e gli inter-venti consulenziali del CESDE sono utili sotto diversi aspetti:• In primo luogo, attraverso la diffu-

sione di alcuni contenuti, in primo luogo sulla rivista Commercio Elet-trico e sul suo sito, contribuisce alla, intesa come conoscenza del mercato e delle tecniche di gestione aziendale

• In secondo luogo forniamo alle im-prese del settore, con i nostri stu-di personalizzati e con l’attività di consulenza, supporto alla gestione dell’impresa, in diverse aree, tra cui la strategia, il marketing, il controllo di gestione, la formazione. Inoltre i nostri studi supportano la comuni-cazione dell’impresa verso le ban-che, i finanziatori, e gli altri attori in-teressati all’impresa (stake-holder), ad esempio le istituzioni locali e i sindacati

• In terzo luogo i nostri studi sono utili alle associazioni professionali e imprenditoriali, nazionali e locali, per approfondire la conoscenza del settore, e per rappresentarne carat-teristiche ed esigenze alle istituzioni e all’opinione pubblica.

LE SINERGIE TRA CESDE E COMMERCIO ELETTRICO: RIVISTA E PORTALEPerché Commercio Elettrico ha costi-tuito il CESDE? L’editore deve essere un fornitore di contenuti, in parte esclusivi, che diano un valore aggiun-to al lettore: fornendogli informazioni e analisi che stimolino la riflessione e aiutino a cogliere opportunità e critici-tà. Una parte di questi contenuti sono disponibili, e l’editore deve selezionar-li, aggregarli, “vestirli”, cioè tradurli in un linguaggio accessibile e grade-vole per il lettore. Un’altra parte dei

COME OPERIAMO

Le Fonti di Informazione

• Bilanci delle Imprese ME (Cerved)• Indagini Istat su famiglie, imprese, settori economici, territori• Stime di mercato delle Associazioni (ANIE, FME, ARAME…)• Ricerche pubblicate sul settore (es. ISPO)• DB di Commercio Elettrico su tutti gli operatori ME• Informazioni pubblicate su internet dagli operatori del settore• Interviste in profondità agli operatori ME• Sondaggi on-line tramite il sito di CE

I tools

• Bilanci delle Imprese ME (Cerved)• Indagini Istat su famiglie, imprese, settori economici, territori• Stime di mercato delle Associazioni (ANIE, FME, ARAME…)• Ricerche pubblicate sul settore (es. ISPO)• DB di Commercio Elettrico su tutti gli operatori ME• Informazioni pubblicate su internet dagli operatori del settore• Interviste in profondità agli operatori ME• Sondaggi on-line tramite il sito di CE

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Nel 2013 al massimo livello fallimenti, procedure non fallimentari e liquidazioni volontarie; boom dei preconcordati

TRIPLO RECORD NEGATIVO

I dati di Cerved Group relativi alle pro-cedure concorsuali e alle liquidazioni indicano che la lunga recessione che ha investito l’economia ha avuto un impatto durissimo sul sistema delle aziende italiane nel 2013: i fallimenti, le procedure non fallimentari e le liqui-dazioni volontarie hanno, infatti, ab-bondantemente superato i precedenti record negativi e, complessivamente, si contano 111.000 chiusure aziendali, il 7,3 per cento in più rispetto al 2012.

I FALLIMENTIContinua a ritmi serrati la corsa dei fallimenti: nel quarto trimestre del 2013 sono entrate in procedura falli-mentare oltre 4.000 imprese, il 10,4 per cento in più dello stesso periodo del 2012.Il numero complessivo di default del 2013 ha, quindi, superato quota 14.000: il record negativo dell’anno precedente è stato così abbondantemente supera-to (+12 per cento) e il 2013 risulta l’an-no con il maggior numero di fallimenti dall’inizio della serie storica (2001).Tre le varie forme giuridiche, sono le società di capitali a registrare il mag-giore aumento: +13,4 per cento rispet-to al 2012 e un numero di default oltre quota 10.000.S’inverte la tendenza positiva dell’an-no precedente nel caso delle società di persone (+9,8 per cento) e delle altre forme giuridiche (+7 per cento), per cui i fallimenti hanno ripreso ad au-mentare nel 2013.L’incremento dei fallimenti ha riguar-dato nel 2013 tutti i macrosettori, con una generale accelerazione rispetto ai tassi osservati nell’anno precedente. A pagarne maggiormente le spese sono le imprese che operano nel terziario, con un aumento dei fallimenti del 15 per cento. Nell’ambito dei servizi, i fallimenti aumentano con tassi a due cifre in tutti i settori: gli incrementi risultano maggiori tra le società che operano nell’ambito dei servizi fi-nanziari (+40,5 per cento) e nel ramo

L’accordo è stato siglato nella sede della Scuola Politecnica di Villa Cambiaso

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utility/energia (+37,6 per cento). La di-stribuzione, con quasi 3.000 fallimenti nel 2013 (+11,6 per cento), e i servizi non finanziari, con quasi 2.000 (+19,6 per cento), risultano i comparti con il maggior numero di procedure aperte nel terziario.Nel 2013, l’industria ha invertito la tendenza positiva dell’anno prece-dente, evidenziando un aumento dei fallimenti con tassi a due cifre (+12,9 per cento), che riguarda quasi tutti i segmenti manifatturieri. Fanno ecce-zione le imprese del sistema moda, in cui si registra un calo delle procedure fallimentari del 3,4 per cento, e quello degli altri beni di consumo (+2,9 per cento).Le procedure aumentano a ritmi parti-colarmente elevati nella chimica (+50 per cento), nella siderurgia (+26,8 per cento) e nel sistema casa (+22,4 per cento). Nell’edilizia, che da diversi anni attraversa una situazione particolar-mente critica, i fallimenti aumentano ulteriormente (+8,6 per cento), anche se a ritmi inferiori rispetto a quelli os-servati nell’industria e nei servizi.Anche dal punto di vista geografico, la crescita dei fallimenti non ha rispar-miato alcuna area del Paese, con tassi di crescita ovunque più elevati rispetto a quelli registrati nel 2012.Il Nord Est fa registrare una decisa inversione di tendenza: nel 2012 il numero di procedure era diminuito del 3,6 per cento sull’anno prece-dente, mentre nel 2013 si osserva un

incremento del 19,7 per cento, dovuto alla forte accelerazione osservata in Emilia Romagna (+25,4 per cento) e in Trentino Alto Adige (+21,7 per cento), e all’incremento a tassi a due cifre in Ve-neto (+16,1 per cento) e in Friuli (+14,4 per cento).Crescono a ritmi sostenuti anche i fal-limenti nelle regioni del Centro (+12,9 per cento) e del Sud (+10 per cento): i maggiori aumenti al Centro si regi-strano in Toscana (+18,3 per cento) e nel Lazio (+13,2 per cento), mentre nel Mezzogiorno l’aumento registrato in Sicilia (+27,9 per cento) viene in parte

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attenuato dal calo delle procedure in Abruzzo (-15,5 per cento) e Basilica-ta (-3,8 per cento). Nel Nord Ovest i fallimenti superano quota 4.000 (+8,6 per cento rispetto al 2012): pesa so-prattutto l’aumento della Lombardia (+12,7 per cento), mentre in Piemonte si registra un incremento più modesto (+1,9 per cento); il fenomeno risulta in calo in Liguria e in Valle d’Aosta.

LE PROCEDURE NON FALLIMENTARICon le oltre 800 procedure non falli-mentari registrate nel periodo ottobre/dicembre (+73,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012) nel 2013 è stata superata quota 3.000, in aumen-to, rispetto al dato del 2012, del 53,8 per cento e record assoluto in oltre dieci anni di osservazioni.Questa tendenza è attribuibile all’im-pennata dei concordati preventivi (comprensivi di piano di risanamento), più che raddoppiati rispetto al 2012 (+102,7 per cento), mentre le altre procedure risultano in leggero calo (-2 per cento).All’origine del boom di concordati preventivi vi è l’introduzione del con-cordato in bianco nel settembre del 2012. Questa procedura, che consente ad un’impresa in crisi di bloccare le azioni esecutive dei creditori presen-tando una domanda in bianco in attesa di preparare il piano di risanamento, ha trovato ampio utilizzo tra le aziende italiane: complessivamente si contano oltre 4.400 preconcordati nell’anno

(più di un terzo, secondo un’analisi condotta su quelli presentati fino al 30 giugno, si trasforma in un concordato con piano di risanamento).I dati trimestrali indicano, però, una netta frenata nella seconda metà del 2013: nel terzo e quarto trimestre sono state 750 le domande in bianco, quasi la metà rispetto ai primi due trimestri dell’anno. Su questo possono aver in-fluito le correzioni normative entrate in vigore ad agosto e, in particolare, la facoltà per i tribunali di nominare un Commissario Giudiziale che possa controllare, anche nelle fasi di pream-missione, la condotta del debitore.

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Il boom di procedure non fallimentari riguarda tutta l’economia. Più della metà dei casi coinvolge imprese del terziario, per cui rispetto al 2012 si re-gistra un aumento del 46,9 per cento. Ancora maggiori gli aumenti nell’indu-stria (+76,2 per cento) e nelle costru-zioni (+73,6 per cento).Anche dal punto di vista geografico, l’aumento delle procedure non falli-mentari, in particolare dei concordati preventivi, è un fenomeno generaliz-zato che non risparmia alcuna area della Penisola.I maggiori aumenti si registrano nel-le regioni del Nord (+69,1 per cento al Nord Est e +64,4 per cento al Nord Ovest).

LE LIQUIDAZIONISi stima che nel quarto trimestre del 2013 abbiano avviato procedure di li-quidazione 43.500 aziende “in bonis”, in aumento del 5,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012.Con il dato del quarto trimestre, nel 2013 si è raggiunta quota 94.000 liqui-dazioni, in aumento del 5,6 per cento rispetto al 2012 e, anche in questo caso, il record assoluto dal 2001.

Nel 2013 sono state liquidate volonta-riamente quasi 47.000 società di capi-tale “vere” (con almeno un bilancio va-lido presentato nel corso degli ultimi tre anni), il 7 per cento in più rispetto al 2012, 40.000 società di persone (-1,7 per cento) e circa 7.000 società di capitale “dormienti” (+54 per cento), attive sulla carta, ma senza alcun bi-lancio valido depositato nel corso del triennio.Se si considerano le “vere” società di capitale, i dati indicano che le liquida-zioni sono cresciute in tutti i macro-settori: dell’8,4 per cento nel terziario, del 5,6 per cento nell’edilizia e del 4,6 per cento nell’industria.Dal punto di vista geografico, il feno-meno risulta, invece, in forte aumento al Nord (+13,1 per cento al Nord Ovest e +13,5 per cento al Nord Est), in mo-derata crescita al Centro (+4,2 per cento) e in diminuzione nel Mezzogior-no (-1,6 per cento).

Amerigo Rossi

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Un’indagine di ANIE Energia analizza le possibili evoluzioni del mercato interno di inverter, sistemi di accumulo e colonnine di ricarica

2015, ANNO DEL RILANCIO PER IL SETTORE ELETTRICO

Il 2015 sarà l’anno del rilancio del settore elettrico, con i sistemi di ac-cumulo a fare da traino: ANIE Energia prevede, infatti, per il prossimo anno incrementi di fatturato interno fino al 20 per cento rispetto al 2013, dopo un 2014 ancora dalla doppia faccia: un primo semestre faticoso e una se-conda metà nella quale s’intravedono segnali di ripresa.Questo, in estrema sintesi, i risultati dell’indagine svolta da ANIE Energia per il biennio 2014-2015 su un cam-pione rappresentativo di imprese del settore, con la quale vengono ana-lizzati gli andamenti e le prospettive del mercato italiano di sistemi di accumulo (stazionari e automotive), inverter fotovoltaici (connessi alla rete e integrati con sistemi di accumulo) e colonnine di ricarica.Secondo le aziende intervistate, il 2014 sarà ancora un anno difficile, ma i se-gnali di ripresa appaiono incoraggian-ti. L’ottimismo è dovuto alle attese re-golamentazioni del mercato elettrico in riferimento ai sistemi di accumulo e ai SEU (Sistemi Efficienti di Uten-za). L’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) e il Gestore dei Servizi

Energetici (GSE) sono già al lavoro sul-le nuove normative di riferimento, che dovrebbero essere pubblicate proprio entro la prima metà dell’anno in corso.Più nel dettaglio, fanno ben sperare le prospettive di sviluppo dell’integrazio-ne di inverter fotovoltaici con sistemi di accumulo stazionari, in una logica di ottimizzazione dell’autoconsumo per utenze residenziali e commerciali. Prospettive che sono principalmente collegate all’emanazione di:- regolamenti attuativi del GSE sugli utilizzi degli accumuli in connessione alla rete;- circolari sul regime fiscale dell’ener-gia autoprodotta ed autoconsumata in ambito SEU.

Le previsioni di ANIE Energia sono supportate anche dall’outlook positivo dei mercati finanziari, che spesso si rivelano precursori dei cambiamenti di direzione dei mercati produttivi.Sistemi di accumulo stazionari e inver-ter fotovoltaici integrati con sistemi di accumulo sono i comparti del settore elettrico nei quali le imprese nutrono più fiducia. Il podio lo conquistano i primi, con un incremento di fatturato,

Matteo Marini, Presidente di ANIE Energia

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nel 2015, stimato fino al 20 per cento dal 40 per cento delle aziende e atteso, dal 32 per cento degli operatori, come addirittura superiore a questa quota. Per gli inverter integrati con sistemi di accumulo più di un terzo delle aziende prevede, invece, una crescita superio-re al 10 per cento.

IL CAMPIONEIl campione dell’indagine comprende una maggioranza di grandi imprese (61,4 per cento del totale), ma è ri-levante anche la presenza di piccole (13,6 per cento) e medie imprese (25 per cento). Oltre il 90 per cento delle aziende intervistate risultano essere attive nel segmento della produzione componenti e sistemi, seguito da un 25 per cento che rappresenta l’instal-lazione di sistemi e impianti (consi-derando che un’unità imprenditoriale può essere operativa in più segmenti).

I DATI DELL’INDAGINEGuardando in specifico all’andamento degli inverter fotovoltaici connessi alla rete, un settore particolarmente pena-lizzato negli ultimi anni, le previsioni restano senza dubbio caute, ma inco-raggianti. Per il 2015, più di un terzo delle aziende intervistate prevede, nel confronto con il 2013, un incremento del fatturato nel mercato interno fino al 10 per cento.Il mercato degli inverter fotovoltaici conferma il ruolo determinante dei sistemi di accumulo: analizzando, in-fatti, l’andamento degli inverter inte-

grati con questi sistemi, si nota come già per l’anno in corso le previsioni siano positive. La metà delle aziende prevede per il 2014 un aumento del fatturato interno fino al 20 per cento, incremento che diventa ben più con-sistente (80 per cento delle aziende) nel 2015. Il 23 per cento delle imprese ipotizza, infatti, un incremento fino al 5 per cento, un’analoga quota indica una crescita a un tasso compreso fra il 5 per cento e il 10 per cento, mentre circa il 35 per cento delle imprese si spinge a prevedere una crescita supe-riore al 10 per cento del fatturato.Specifica menzione va ai sistemi di accumulo stazionari, che si guada-gnano il ruolo di traino della ripresa prevista dalle aziende intervistate da ANIE Energia. Nonostante la congiun-tura critica emergono, infatti, alcune indicazioni di segno positivo già dal 2014: a testimonianza della dinamicità di questo segmento innovativo e ad alto contenuto tecnologico, il 26 per cento delle imprese intervistate stima nell’anno in corso una crescita del fatturato interno superiore al 20 per cento, che si somma ad un altro 35 per cento per il quale l’incremento del fatturato raggiungerà il 20 per cento.Ancora più positiva la “sensazione” del 2015 per il segmento dei sistemi di accumulo stazionari, secondo la quale il 32 per cento delle imprese prevede una crescita di fatturato superiore al 20 per cento.Più complicato l’orizzonte per i siste-mi di accumulo dell’automotive. Su

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questo risultato si riflettono le criticità mostrate nel periodo più recente dal settore nel suo complesso, che pena-lizzano la domanda anche delle tec-nologie più innovative. La contrazione del mercato influenza anche le previ-sioni per il 2015, per il quale, tuttavia, il 28 per cento delle imprese arriva a prevedere una crescita del fatturato nazionale ad un tasso superiore al 10 per cento.Ma è il mercato della mobilità elettri-ca che vive le maggiori criticità, poiché risente della debolezza degli investi-menti avviati dagli Enti locali a causa degli stringenti vincoli di bilancio: si-stemi di accumulo per veicoli elettrici, ma anche colonnine di ricarica, pre-sentano il 2014 come un anno di tran-sizione, mentre nel 2015 si dovrebbe assistere ad una decisa ripresa della sperimentazione e degli investimenti, sia pubblici, sia privati.Guardando alla tecnologia delle colon-nine di ricarica, secondo i dati forniti da ANIE CSI – Componenti e Sistemi per Impianti, dopo un 2014 caratte-rizzato da un andamento di segno ne-gativo o invariato, s’intravedono per il prossimo anno spiragli di fiducia che portano il 37 per cento delle aziende a credere in una crescita del fatturato interno, rispetto al 2013, tra il 5 e il 20 per cento, fino ad arrivare ai più otti-misti (il 5 per cento delle imprese in-tervistate) che stimano un incremento addirittura superiore.«Negli ultimi anni il settore dell’ener-

gia è stato caratterizzato da un im-portante percorso di trasformazione tecnologica, che ha portato alla messa a punto e all’ingresso nel mercato di soluzioni innovative, più efficienti e so-stenibili», ha affermato Matteo Marini, Presidente di ANIE Energia. «In altri termini, l’innovazione tecnologica ha aperto nuove frontiere del mercato, rendendo possibili applicazioni e im-pieghi inediti fino a pochi anni prima. È questo, ad esempio, il caso della mobilità elettrica, che sta modificando il paesaggio urbano o dei sistemi di accumulo i quali offrono un contribu-to importante all’efficientamento dei flussi energetici nella rete, nell’ottica di implementazione delle Smart Grid. In questi ambiti, le imprese italiane rappresentate da ANIE sono già da tempo espressione di un’offerta ad alto contenuto innovativo e tecnologi-co».«La difficile congiuntura nel mercato nazionale», ha concluso Matteo Mari-ni, «rischia tuttavia di minare questo importante patrimonio tecnologico e industriale, riflettendosi negativa-mente sulla sostenibilità e sulla so-pravvivenza stessa delle imprese. La crisi e la conseguente debolezza della domanda interna stanno avendo riper-cussioni rilevanti anche sulle imprese di eccellenza tecnologica del Made in Italy attive nei settori più innovativi e avanzati».

Antonio Russo

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Smartphone e New Tablet ampliano le opportunità di acquisto e sono uno dei principali fattori alla base dell’incremento dei consumi on line

COMMERCIO ELETTRONICO B2C

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Se i consumi nei canali off line registra-no ancora un calo, pari all’1,5 per cento, segno della congiuntura economica nega-tiva, al contrario l’eCommerce B2C prose-gue la sua crescita a doppia cifra: anche nel 2013 ha registrato un incremento del 18 per cento rispetto all’anno precedente (+95 per cento rispetto al 2009), portando le vendite da siti con operatività in Italia a 11,3 miliardi di euro. Anche il valore dell’acquistato on line da parte di “Web shopper” italiani è cresciuto (+15 per cento), grazie anche all’aumento dei com-pratori on line, che hanno raggiunto i 14 milioni di unità (erano 12 milioni nel 2012).Alla base della crescita c’è il ruolo sempre più importante giocato dagli Smartphone, che estendono la possibilità di acquisto al di là dell’utilizzo del PC: il mobile com-merce registra così una crescita a tripla cifra, +255 per cento.

Questi i dati che emergono dalla foto-grafia scattata nel mese di novembre 2013 dall’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm della School of Management del Politecnico di Milano, giunto alla sua undicesima edizione.«Il 2013 è stato l’anno della crescita impe-tuosa del Mobile Commerce: gli acquisti tramite Smartphone hanno rappresentato da soli oltre il 20 per cento della crescita annua dell’intero eCommerce e hanno superato complessivamente il mezzo mi-liardo di euro di transato, cui va aggiunto il miliardo di euro realizzato via Tablet: attraverso questi dispositivi passa il 12 per cento del mercato eCommerce», ha commentato Alessandro Perego, Respon-sabile Scientifico dell’Osservatorio B2C Netcomm-Politecnico di Milano. «Paralle-lamente, le strategie di multicanalità, che prevedono l’utilizzo congiunto e integrato di canale fisico e canale on line, anche attraverso Smartphone e Tablet, hanno portato molti benefici: maggiore effica-cia nel trasferimento delle informazioni, grazie all’Infocommerce; incremento nell’efficienza dei processi di punto ven-dita, mediante il “Prenota on line e ritira in negozio”; miglioramento del servizio al cliente, con l’acquisto on line e l’assisten-za in store». Sono cresciuti, così, tutti i principali com-parti: tra i prodotti, bene l’Abbigliamento, che anche nel 2013 ha fatto registrare l’incremento più elevato (30 per cento), grazie alla crescita strutturale di alcune Dot Com e dei “club on line”. Ottimi i ri-sultati dell’Informatica ed elettronica di consumo che, trainata dai marketplace e dai grandi retailer, è cresciuta del 20 per Alessandro Perego, Responsabile Scientifico Osservatorio B2C

Netcomm-Politecnico di Milano

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cento circa rispetto al 2012. Più statica, invece, la situazione per l’Editoria, musica e audiovisivi (+6 per cento), nonostante i buoni risultati di alcuni operatori. Nel Gro-cery, la crescita è stata dell’11 per cento (pari in valore assoluto a pochi milioni di euro), mentre nell’Arredamento vi è stato un incremento significativo del transato (oggi pari a 70 milioni di euro), grazie al contributo sia dei grandi retailer, sia di startup innovative.Le vendite di servizi continuano a cresce-re, ma sotto la media del mercato: +13 per cento per il Turismo e +14 per cento per le Assicurazioni, grazie agli operatori del trasporto aereo e dei portali di hotel, nel primo caso, e alle prestazioni positive di tutti i principali operatori del mercato (so-prattutto compagnie dirette), nel secondo.«I servizi hanno pesato, comunque, per il 61 per cento delle vendite», ha aggiun-to Riccardo Mangiaracina, Responsabile dell’Osservatorio eCommerce B2C Net-comm-Politecnico di Milano. «Il Turismo ha raggiunto una quota di mercato nell’e-Commerce pari al 43 per cento, le Assi-curazioni sono arrivate al 10 per cento, gli altri servizi all’8 per cento. I prodotti, invece hanno conquistato il 39 per cento delle vendite: l’Abbigliamento ha ottenuto una quota pari al 12 per cento, l’Informati-ca ed elettronica hanno raggiunto l’11 per cento, l’Editoria il 3 per cento, il Grocery l’1 per cento, gli altri comparti, incluso il C2C, il 12 per cento. La situazione italiana si è confermata, quindi, peculiare rispetto a quella dei principali mercati stranieri, dove il peso dei prodotti prevale su quello dei servizi, con valori compresi tra il 65 e l’80 per cento».

Anche la penetrazione dell’eCommerce sul totale delle vendite retail, pari al 3 per cento nel 2013 in Italia (era 2,6 per cen-to nel 2012), pone il nostro Paese in una posizione di non ancora pieno sviluppo: siamo fanalino di coda in Europa e più vicini ai Paesi emergenti. Nelle nazioni più mature (UK, USA, Corea e Giappone) la penetrazione oscilla tra il 10 e il 14 per cento, mentre in Germania, Francia e Spa-gna è più bassa: 8, 6 e 4,5 per cento. Nei paesi emergenti si va, invece, dallo 0,5 per cento dell’India al 2,7 per cento della Cina.Per quanto concerne i tassi i crescita, l’Ita-lia, con il 18 per cento, si pone in linea con i Paesi europei: Germania, Francia e Spa-gna registrano tassi compresi tra il 10 e il 18 per cento, mentre i mercati più maturi ottengono un 10 per cento di incremento annuo e quelli emergenti (Cina, Brasile, Russia, India) oscillano tra il 17 per cen-

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Dinamica delle vendite e tassi di crescita per comparto merceologico (2012-2013)

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Distribuzione delle vendite per comparto merceologico (2006-2013)

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to del Brasile e il 33 per cento dell’India. «Se osserviamo i numeri generali di Ecommerce Europe», ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, «l’intero mercato eCommerce a livello globale si stima abbia un valore pari a 889 miliardi. Ma la corsa dell’eCommerce non accenna a fermarsi: infatti, ci si aspetta che il mercato europeo raddoppi entro la fine del 2016, guidato da una maggiore fi-ducia negli acquisti on line e da un numero crescente di “web shopper”. Si stima, inol-tre, che il numero di posti di lavoro creati direttamente e indirettamente dal settore eCommerce B2C ammonti a 2 milioni in Europa, una cifra che è destinata a cre-scere nei prossimi anni».«Se veniamo poi alle peculiarità del no-stro mercato domestico», ha aggiunto Roberto Liscia, «dal lato dei consumatori, possiamo osservare alcune tendenze inte-ressanti: gli acquirenti on line attivi negli ultimi tre mesi hanno superato soglia 14 milioni, con una crescita in due anni del 55 per cento dei “web shopper”. Di questi, il numero di consumatori che hanno fatto almeno una volta nella vita l’esperienza di acquisto on line di prodotti di abbiglia-mento (inclusi accessori, borse, scarpe) è cresciuto di oltre un milione di unità negli ultimi dodici mesi. In generale, circa il 12 per cento delle transazioni sono origina-te via App o su siti per dispositivi mobili, mentre per quanto attiene il gradimento dell’esperienza d’acquisto, il 90 per cento dei consumatori dà un voto superiore a 7 allo shopping on line, ma la percentuale sale al 94 per cento per chi compra on line».La crescita di transazioni dei “web shop-per” via App e mobile site viene riscontra-ta anche nella straordinaria crescita del Mobile Commerce, inteso come il valore delle vendite al consumatore finale da parte di merchant con operatività in Italia, mediante mobile site o applicazioni per Smartphone. Con un incremento del 255 per cento, è passato da 144 milioni di euro nel 2012 a 510 milioni di euro nel 2013, pari al 4,5 per cento delle vendite on line. Le vendite via mobile si dividono quasi equamente tra prodotti e servizi.Ad esse si aggiungono le transazioni effet-tuate via Tablet, pari a un miliardo di euro. Un terzo circa sono effettuate tramite Applicazioni appositamente sviluppate dai merchant, due terzi mediante browsing sul sito di eCommerce.«L’integrazione dell’esperienza di acquisto con una soluzione mobile in ottica multi-

canale costituisce, quindi, uno dei fattori chiave perché l’eCommerce B2C in Italia possa crescere in maniera ancora più decisa, raggiungendo valori comparabili a quelli dei mercati internazionali» ha con-cluso Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio. «Chi, tra i merchant, ha attivato iniziative multicana-le ben costruite, ossia basate su una reale integrazione tra i diversi canali (negozi, on line, mobile e social), con progetti in grado sfruttare le peculiarità di ognuno di questi e metterle a complemento dell’altro, sta conseguendo benefici importanti nella generazione di fatturato aggiuntivo. Da un lato, infatti, si registra un aumento della spesa complessiva di un cliente già acqui-sito che, grazie alle nuove occasioni di ac-quisto su Web e su Mobile, alla possibilità di acquistare on line quanto non presente o andato esaurito sul punto vendita, spen-de fino al 10÷20 per cento in più di quanto spendeva prima. Dall’altro si acquisiscono nuovi clienti grazie alla maggiore copertu-ra geografica o grazie all’estensione degli orari di apertura (24/7) rispetto a quelli classici del negozio. Infine, crediamo che saranno sempre più determinanti nel trainare l’eCommerce tutti quei modelli di business volti a for-nire al cliente un vantaggio in termine di prezzo. Se fino ad oggi abbiamo assistito al boom dei siti di Couponing, delle vendite a tempo, degli outlet on line, dei compara-tori di prezzo, ci sono ancora molti modelli in fase di sviluppo, come ad esempio quelli che puntano alla condivisione delle risor-se (casa vacanza, auto, ecc.) o al riuso di prodotti (tipicamente nel fashion)».

Roberto Corti

Dinamica delle vendite eCommerce B2C in Italia (2006-2013)

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Come conseguire un risparmio energetico nell’illuminazione degli spazi industriali

ILLUMINOTECNICA INDUSTRIALE

In Italia, l’illuminazione pesa dall’8 al 10 per cento sui consumi energetici globali dell’industria, per un valore as-soluto di consumo annuo pari a 13.374 GWh.Da un’elaborazione del centro studi Gewiss è emerso come sia possibi-le conseguire, grazie alla tecnologia LED, un risparmio energetico medio del 50 per cento, con punte fino al 70 per cento in funzione delle condizioni degli impianti esistenti, pari a 6.687 GWh annui. Nel nostro Paese, infatti, il 70 per cento degli impianti di illu-minazione industriale è obsoleto e di vecchia generazione.Tra i meccanismi di accelerazione del risparmio potranno esserci l’e-stensione e l’incremento del sistema dei Certificati Bianchi, la messa al bando di alcune tecnologie esistenti (come avvenuto con le lampade ad in-candescenza ed alcune a scarica), la creazione di fondi di rotazione statali per gli investimenti in efficientamento energetico che finanzino l’investimen-to iniziale, un’ulteriore riduzione del rapporto euro/lumen per la tecnologia LED.In risposta a queste esigenze, Gewiss ha progettato il nuovo sistema LED Smart[4] per ambiti industriali, che garantisce risultati certi in termini di risparmio energetico e assicura rapidi ritorni d’investimento: l’intervento di sostituzione dei vecchi impianti d’il-luminazione può essere, infatti, ricon-

dotto al solo costo degli apparecchi.Grazie all’elevata efficienza energetica ottenibile e a un forte contenimento dei costi di manutenzione, il ritorno dell’investimento è estremamente breve. L’efficientamento degli impian-ti di illuminazione esistenti dà diritto anche ad accedere ai TEE (Certificati bianchi), che migliorano ulteriormente il pay back dell’impianto.Inoltre, attraverso un leasing operativo con una banca primaria partner dell’a-zienda, gli apparecchi non vengono pagati, ma noleggiati per alcuni anni, versando una rata di importo uguale o inferiore al risparmio energetico ottenuto grazie al nuovo sistema di illuminazione.

a cura della Redazione

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Eleganti apparecchi LED che impreziosiscono l’ambiente in cui sono inseriti

ILLUMINARE CON STILE GLI AMBIENTI DOMESTICI

e raffinato, cui si aggiunge grande attenzione verso la salvaguardia dell’ambiente e la riduzione dei costi energetici: grazie all’impiego della tecnologia LED, infatti, questi nuovi apparecchi consentono un elevato risparmio nei consumi ed hanno una maggiore durata rispetto alle tradi-zionali tecnologie d’illuminazione.Facili da installare, sono apparecchi ideali per un’illuminazione elegante e di qualità degli ambienti domesti-ci, con una significativa riduzione dei consumi e dei costi energetici.

MONTAGGIO A SOFFITTOEstremamente efficiente e semplice da installare, Qod Ceiling non ha bi-sogno di alcun componente esterno, in quanto l’alimentatore elettronico e il connettore sono integrati all’in-terno dell’apparecchio.La finitura bianca e lo stile lineare lo rendono ideale per un’illuminazione raffinata e di qualità.Offre una durata di 20.000 ore, con una piacevole luce calda (3.000 K) ed un’apertura del fascio luminoso di 90°. Le dimensioni (L x W x H) sono rispettivamente di 155 mm, 155 mm, 32 mm.

APPARECCHIO A PARETE PER ILLUMINAZIONE INDIRETTAQod Flat con montaggio a parete ha un design raffinato di colore bianco satinato e s’inserisce con stile ed eleganza negli ambienti domestici,

Osram Qod Ceiling per montaggio a soffitto

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Le nuove versioni Ceiling, Flat e Square della linea Qod M di Osram formano un’innovativa famiglia di apparecchi LED a soffitto e a parete, con cui sarà possibile illuminare con stile gli ambienti domestici.I nuovi apparecchi si distinguono per il profilo elegante e lineare, che esalta ed enfatizza l’ambiente in cui vengono inseriti. Design compatto

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per un’illuminazione indiretta wall washer.Anch’esso offre una durata di 20.000 ore, con una piacevole luce calda (3.000 K) ed un’apertura del fascio luminoso di 90°.Le dimensioni (L x W x H) sono ri-spettivamente di 125 mm, 111 mm, 326 mm.

PER UNA DISCRETAINTEGRAZIONE ALLA PARETECon la parte superiore della cornice cromata e il resto dell’apparecchio

di colore bianco, Qod Square s’in-tegra con discrezione alla parete su cui viene installato.Il riflettore è completamente illumi-nato e genera una luce piacevole e diffusa.La durata raggiunge le 20.000 ore, con una piacevole luce calda (3.000 K) ed un’apertura del fascio lumino-so a distribuzione diffusa. Le dimen-sioni (L x W x H) sono rispettivamen-te di 175 mm, 42 mm, 175 mm.

Paola Cipollini

Osram Qod Flat offre la possibilità di realizzare un’illuminazione indiretta wall washer

Osram Qod Square per una discreta integrazione alla parete

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Misura affidabile della concentrazione di anidride carbonica

QUALITÀ DELL’ARIA

Quando molte persone condividono uno stesso spazio, l’aria può diventare presto pesante, a causa soprattutto dell’anidride carbonica (CO2) espirata, portando potenzialmente ad un calo di concentrazione, di capacità produttiva e di benessere.L’uomo, infatti, inala l’ossigeno pre-sente nell’aria durante l’inspirazione e rilascia anidride carbonica nell’aria durante l’espirazione. L’aria inspirata contiene il 21 per cento di ossigeno e lo 0,035 per cento di anidride carbonica; quella espirata, invece, contiene solo il 16 per cento di ossigeno e ben il 4 per cento di anidride carbonica, un gas che è tossico per l’uomo ad una con-centrazione del 2,5 per cento, ma già a partire da una concentrazione dello 0,08 per cento (800 ppm), le presta-zioni, la concentrazione e il benessere sono compromessi. In ambienti chiusi come aule, uffici o sale riunioni, in cui spesso si trovano molte persone e in cui l’aerazione può essere limitata, già dopo pochi minuti si possono riscon-trare valori di anidride carbonica com-presi tra 5.000 e 6.000 ppm. I sensori di CO2 misurano in modo affidabile la concentrazione del gas, i cui valori rilevati servono al comando dell’aera-zione come indicatore per aumentare il flusso di aria fresca.

MISURARE LA QUALITÀ DELL’ARIAMax von Pettenkofer (3 dicembre 1818-10 febbraio 1901) ha insegnato chimica presso l’Università Ludwig-Maximilian di Monaco e, dal 1865, è stato il primo professore tedesco in materia d’igiene. Con le sue ricerche, pose oltre 140 anni fa le basi su cui si fondano ancora oggi i nostri metodi per valutare la qualità dell’aria (DIN-1946-2). Questa Direttiva prevede come valore limite di CO2 un massimo di 1.500 ppm.

VALORE LIMITEPer avere una qualità dell’aria davvero buona non si deve superare il limite di 1.000 ppm di CO2. Basandosi su questo dato, la Norma DIN 1946-6 prevede un flusso d’aria dall’esterno di 30m3/h a persona. Un valore di 1.000 ppm di CO2 con gli standard costruttivi attuali e l’elevato spessore degli involucri degli edifici, non si dovrebbe raggiungere, grazie ad occasionali ventilazioni o alle finestre a ribalta. Spesso, però, le finestre in uffici pubblici, come scuole, aule o grandi uffici non possono essere aperte: in questi casi, una buona qua-lità dell’aria è garantita soltanto da un impianto di ventilazione, comandato da un sensore di CO2.Gli edifici moderni dispongono oggi, in-fatti, di un ottimo isolamento termico,

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Tipica concentrazione di CO2 (in ppm) e relativi effetti sull’uomo

Lo strumento The-Hapi9200 utilizza il sensore Amun716 KNX in combinazione con un

pannello tattile per la lettura e la registrazione dei valori di CO2 , di umidità e di temperatura

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grazie alle normative di legge. Al fine di ridurre al minimo i costi di riscalda-mento, le finestre, le pareti esterne e i tetti sono isolati così bene, da rendere impossibile uno scambio d’aria. La conseguenza è che, oltre ad un au-mento della concentrazione di CO2, vi è anche un aumento dell’umidità, che porta rapidamente alla formazione di muffa nell’abitazione, con rischi legati alla salute a causa delle spore fungine.Per evitare in modo duraturo rischi per la salute e danni all’edificio vi è, quindi, una continua necessità di ven-tilazione proprio negli edifici moderni, così come nelle case passive e a basso consumo energetico.Ecco che allora entrano in gioco i sen-sori di CO2 di Theben, che, oltre alla concentrazione di CO2, misurano an-che l’umidità relativa nell’edificio. Se vengono superati determinati valori, i sensori, come, ad esempio, l’AMUN 716 KNX, inviano un segnale all’au-tomazione degli edifici: l’impianto di ventilazione gestito dal KNX aumenta il flusso di aria fresca o fa aprire auto-maticamente una finestra. È possibile anche un comando con i sensori con-venzionali di CO2 come l’AMUN 716 R, che comanda direttamente l’impianto di ventilazione.

RISPARMIO ENERGETICOIn combinazione con la moderna tec-nologia di automazione degli edifici, come il KNX, i sensori di CO2 fornisco-no un significativo contributo al rispar-mio energetico. Senza sensore di CO2 viene, infatti, effettuata la ventilazione solo in base alle sensazioni personali. E nella maggior parte dei casi quan-do è troppo tardi o in modo eccessivo, con dispersione di calore attraverso lo scambio dell’aria ambiente e conse-guente aumento dei costi di riscalda-mento.In questo caso, i sensori di CO2 offrono

i maggiori vantaggi: i risultati della mi-surazione del sensore di CO2 indicano quando e per quanto si deve ventilare. L’impianto di ventilazione immette così solo la quantità d’aria fresca effettiva-mente necessaria. Oltre al risparmio di energia di riscaldamento, il comando di ventilazione a regolazione di velocità per ogni sensore di CO2 permette di avere un elevato potenziale di rispar-mio con i ventilatori e gli impianti di ventilazione.La potenza di un ventilatore corrispon-de, infatti, al cubo della sua velocità: una riduzione della velocità del 20 per cento porta così a dimezzare il consu-mo di corrente.

MISURAZIONE AD INFRAROSSI NON DISPERSIVAI sensori di CO2 di Theben misurano la concentrazione del gas attraverso la spettroscopia infrarossa, nota anche come misurazione ad infrarossi non dispersiva (NDIR). Poiché l’anidride carbonica riduce l’incidenza della radiazione infrarossa sul sensore di CO2, in base alla sua concentrazione nell’aria ambiente cambia il segnale ricevuto.

STRUMENTAZIONE PER PROFESSIO-NISTITheben offre uno strumento, il The-Hapi9200, che utilizza il sensore Amun716 KNX in combinazione con un pannello tattile per la lettura e la regi-strazione dei valori di CO2, di umidità e di temperatura, utili per i professioni-sti che debbano verificare le condizioni dell’aria negli ambienti al fine di com-prendere meglio gli interventi neces-sari agli impianti di climatizzazione.Oltre alla visualizzazione dei grafici sul pannello, è possibile esportare i dati in formato CSV (Excel).

Massimo Poletti

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EI sensori di CO2 permettono di avere grandi potenziali di risparmio sui costi energetici (superficie verde)

Il sensore Amun716 KNX di Theben, monitorando la concentrazione di CO2 negli ambienti, fornisce un contributo decisivo al controllo della qualità dell’aria ambiente

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Una nuova linea di climatizzatori caratterizzata da efficienza energetica e completezza delle dotazioni

COMFORTNELLA CASA

Per ridurre gli elevati consumi elettri-ci dei climatizzatori e dei ventilatori, l’Unione Europea ha emanato il Re-golamento 6 marzo 2012, n. 206/2012 UE in applicazione della Direttiva ErP 2009/125/CE, che prevede specifiche tecniche per la progettazione ecocom-patibile da applicarsi ai condizionatori d’aria alimentati da rete elettrica con capacità frigorifera (o capacità ca-lorifera, se non possiede la funzione di raffreddamento) nominale minore

o uguale di 12 kW e ai ventilatori ali-mentati da rete elettrica e con potenza assorbita minore o uguale a 125 W.Per i climatizzatori (solo per Mono e Multi Split) con potenza inferiore ai 12 kW, dal 1° gennaio 2013, l’efficienza energetica si basa su nuovi indici di efficienza stagionale: il SEER per il funzionamento in raffrescamento e lo SCOP per quello in riscaldamento.Sul calcolo di questa nuova efficienza stagionale è stata modificata anche

Le unità interne si distinguono per l’eleganza delle linee,

che ne rende agevole l’integrazione nella più ampia

gamma di ambienti

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l’etichetta energetica, che deve ri-portare sia la classe energetica del prodotto, in base ai valori di SEER e SCOP, sia le principali caratteristi-che, come la rumorosità delle unità esterne e interne. In questo modo l’etichetta energetica consentirà al consumatore di conoscere l’efficienza del prodotto e di calcolare la riduzione dei costi energetici.In applicazione della nuova normativa, Vortice presenta la nuova linea di cli-matizzatori Vort-Ice caratterizzata da efficienza energetica e completezza delle dotazioni, con le unità interne che si distinguono per l’eleganza delle linee, che ne rende agevole l’integra-zione nella più ampia gamma di am-bienti.Le specifiche prodotto prevedono 5 modalità di funzionamento: automati-co, raffrescamento, deumidificazione, riscaldamento, ventilazione, mentre viene garantito il rapido raggiungi-mento delle condizioni desiderate, sia in modalità raffrescamento, sia in quella riscaldamento, funzionando a temperature comprese tra +43 °C (modalità raffrescamento) e - 7 °C (modalità riscaldamento), a fronte di bassi consumi energetici.Tre sono le selezioni di velocità ed un set di LED, posizionati sotto il pannel-lo frontale di ciascuna unità interna, evidenzia lo stato dell’apparecchio.Ogni unità interna è equipaggiata di 2 filtri aria e di 2 filtri ai carboni attivi, capaci questi ultimi di abbattere gli odori eventualmente presenti nell’aria trattata.Gli apparecchi sono dotati di teleco-mando, per comandare l’accensione e lo spegnimento, impostare la tem-peratura, selezionare la velocità della ventola, avviare, arrestare e orientare l’aletta mobile.

UNA GAMMA COMPLETALa serie Vort-Ice Monosplit Inverter è composta da 3 modelli che si dif-ferenziano per potenza e dimensioni, mentre la serie Vort-Ice Multisplit Inverter prevede 27 combinazioni di apparecchi multisplit con tecnologia “free-match”, la cui peculiarità è co-stituita dal possibile abbinamento alla medesima unità esterna di più com-binazioni delle stesse unità interne, di capacità nominale pari a 7.000 Btu/h, 9.000 Btu/h e 12.000 Btu/h.Gli apparecchi Vort-Ice Multisplit Dual

sono composti di 2 unità interne ed 1 unità esterna, con capacità massima erogabile pari a 24.000 Btu/h, e preve-dono 6 combinazioni.Gli apparecchi Vort-Ice Multisplit Trial sono composti di 3 unità interne e 1 unità esterna, con capacità massima erogabile dall’unità esterna pari a 26.000 Btu/h, e prevedono 9 combina-zioni.Infine, i Vort-Ice Multisplit Quadri sono composti di 4 unità interne e 1 unità esterna, con capacità massima eroga-bile pari a 32.000 Btu/h, e prevedono 12 combinazioni.

Elisa Pastorino

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Unità esterna Vort-Ice Multisplit Dual e Trial

Unità interna Vort-Ice Multisplit Inverter

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Un tesoro storico e artistico che ora splende anche di notte grazie ai sistemi di controllo della luce

VALORIZZARECON LA LUCE

Una rupe bianca su cui si erge a 130 metri di altezza un castello dalle ori-gini mitiche, che oggi rappresenta uno dei luoghi più visitati e ammirati a sud delle Alpi orientali. Siamo a Bled, in Slovenia, una piccola cittadina che vanta particolarità naturali e archi-tettoniche che la rendono conosciuta in tutto il mondo. C’è un lago con al centro una romantica isoletta che ospita la chiesa dell’Assunzione della Vergine e su cui si specchia in tutta la sua bellezza e imponenza un antico castello.

Il castello di Bled risale al 1004, quando l’imperatore germanico En-rico II donò i possedimenti di Bled ad Albuino, vescovo di Bressanone. Inizialmente costituito da una sola torre fortificata, nel Medioevo furono costruiti altri moduli di difesa, dan-do alla costruzione una particolare doppia struttura: la parte centrale fortificata, destinata al soggiorno dei possidenti e la parte esterna con le mura di cinta e l’edificio per la servitù.Dopo il terremoto del 1511, il castello non fu più oggetto di rifacimento fino al 1951, quando fu sottoposto ad ampi lavori di ristrutturazione per renderlo la sede espositiva che oggi tutti cono-scono.Di fianco al cortile superiore si trova un museo che conserva vari mate-riali, da reperti archeologici ad arredi e oggetti che raccontano la storia di Bled e altri spazi interni ed esterni che ospitano nel corso dell’anno vari eventi culturali. Recentemente è sta-ta piantata nel cortile la giovane vite, una discendente della vite di Lent a Maribor che, con i suoi 440 anni, è la vite più antica al mondo.Il castello di Bled con la sua storia e grazie ad interventi conservativi che ne custodiscono la sua intatta bellez-za, rappresenta il fiore all’occhiello del turismo sloveno e se un tempo era importante teatro di incontri diploma-tici e crocevia per eminenti viaggatori, oggi rappresenta un piccolo paradiso in cui rilassarsi e godere di vedute mozzafiato.

Molto importante nell’attività di promozione del castello è la sua illuminazione, in

particolare quella esterna, che rende l’intera rupe attrazione turistica

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LE ESIGENZE DI ILLUMINAZIONEMolto importante nell’attività di pro-mozione del castello è la sua illumi-nazione, in particolare quella esterna, che rende l’intera rupe attrazione turistica e vero e proprio biglietto da visita della cittadina anche di notte. Grazie a un’illuminazione accura-tamente studiata, il castello pren-de forma nella notte, dominando il paesaggio e ponendosi come punto di riferimento per chi soggiorna nel-la zona. Il progetto illuminotecnico è stato guidato, quindi, da una forte componente decorativa che ha preso in considerazione la tonalità di luce calda che meglio si adattasse alla storicità del luogo. Come fonte lumi-nosa sono stati scelti LED in tonalità ambra, che riproducono al meglio la luce emessa all’epoca dalle fiaccole. Sono, inoltre, stati studiati gli scenari luminosi che potessero valorizzare al meglio la monumentalità e il fascino del luogo.Il progetto ha tenuto, tuttavia, in de-bita considerazione anche altri fattori importanti, quali il rispetto delle nor-mative sull’inquinamento luminoso e la fruibilità e sicurezza propri di un luogo pubblico. Date le peculiarità del sito storico e ambientale, era inoltre fondamentale avere un impianto che garantisse la massima protezione nel caso di scariche elettriche, utilizzasse meno cavi possibili e fosse versatile nel caso di modifiche future.Non bisogna, infatti, dimenticare che il fatto di trovarsi in cima a una rupe, espone maggiormente il castello al rischio fulmini, e che il rispetto dell’architettura originale richiedeva una ristrutturazione meno invasiva possibile.«Fin dall’inizio ho sostenuto l’impor-tanza di concepire il progetto con so-luzioni innovative», racconta Zvonko Arcon, partner di Helvar per questo progetto, «essendo consapevole del pericolo rappresentato dai fulmini in assenza di soluzioni tecnologiche adeguate che permettessero di man-tenere la funzionalità dell’impianto e il ripristino dello stesso in tempi brevi in caso di incidente atmosferico».Il sistema di controllo della luce Hel-var ha rappresentato la soluzione a tutti questi problemi. I 190 proiettori LED utilizzati per illuminare il ca-stello sono gestiti tramite protocollo DALI, con cui è stato cablato l’intero

edificio, dialogando tra loro attraver-so i due Digidim Router 910 installati. Attraverso un pannello di controllo centrale collegato alla rete Ethernet è possibile gestire i vari scenari lumi-nosi per esigenze ordinarie, come la riduzione del flusso luminoso in piena notte, o straordinarie, come in occa-sione di eventi o particolari ricorren-ze. Tutto il sistema, inoltre, è protetto da scaricatori di sovratensione, anche questi collegati al sistema di control-lo centrale che ne segnala eventuali guasti.Il sistema studiato con la componenti-stica Helvar ha già dato esempio della sua funzionalità e flessibilità. A pochi mesi dall’installazione è stato, infatti, necessario prevedere una modifica alla programmazione per consentire lo spegnimento dei proiettori in cor-rispondenza della storica vite di Lent, la più antica del mondo con i suoi 440 anni di vita. La direzione, nell’intento di preservare questa specie autocto-na, aveva deciso di piantarla nel cor-tile del castello, senza considerare, tuttavia, che quello non era il luogo migliore a causa dell’incidenza della luce artificiale che alterava i ritmi fotobiologici della vite, destinandola all’estinzione.Grazie al sistema di controllo è sta-to possibile spegnere i proiettori in corrispondenza della vite, senza per questo dover modificare l’intero im-pianto illuminotecnico.

Franco Vitali

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Il castello di Bled, in Slovenia, risale al 1004 e rappresenta il fiore all’occhiello del turismo sloveno

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Il progetto illuminotecnico è stato guidato da una forte componente decorativa che ha preso in considerazione la tonalità di luce calda che meglio si adattasse alla storicità del luogo

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Importanti risultati conseguiti in sei anni di collaborazione tra impresa e mondo accademico

UN ACCORDODI SUCCESSO

Alla luce dell’ottima riuscita dell’iniziativa avviata fin dal 2008, l’Università di Geno-va e ABB hanno deciso di confermare e rafforzare i rapporti di collaborazione nel settore della progettazione, dello sviluppo e delle produzioni sostenibili, con l’obiet-tivo di migliorare la qualità dei processi formativi e di ricerca di entrambe le parti e di favorire la diffusione della cultura d’impresa. L’accordo è stato siglato da Giacomo De-ferrari, Magnifico Rettore dell’Università di Genova, e da Matteo Marini, Ammini-stratore Delegato di ABB, nella sede della Scuola Politecnica di Villa Cambiaso.«La collaborazione con ABB», ha di-

chiarato il Rettore, Giacomo Deferrari, «oltre ad essere una grande occasio-ne per i nostri studenti, è un esempio molto importante di ciò che abbiamo fatto negli ultimi anni. Ritengo fon-damentale il rapporto con le aziende della nostra regione; troppe volte in passato abbiamo assistito ad Atenei non opportunamente inseriti nel con-testo socioeconomico. Oggi avere rap-porti costanti con il mondo economico e produttivo significa contribuire a plasmare il profilo futuro della nostra regione. In questo senso ritengo che per le aziende puntare su innovazione, ricerca e formazione significhi investi-

L’accordo è stato siglato nella sede

della Scuola Politecnica di Villa

Cambiaso

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re sul futuro e, per l’Università, garan-tire una programmazione dell’offerta formativa aderente alle richieste del territorio. Infine, nel campo della ri-cerca si possono mettere assieme conoscenze e risorse economiche puntando a un trasferimento tecno-logico con ricadute sempre maggiori in termini di prodotti e servizi per i cittadini».Come nella precedente edizione, la convenzione si pone gli obiettivi di svolgere ricerche di comune interesse e di fornire alta formazione in vari set-tori tecnico/scientifici: tecnologie in-gegneristiche applicate all’ingegneria elettrica e impiantistica; strumenti e metodologie per la riduzione dell’im-patto ambientale, per l’incremento delle prestazioni e per la sostenibilità

tecnica ed economica; strumenti e metodologie di monitoraggio on line della qualità e diagnostica dei prodotti e dei processi produttivi.«In Italia e nel mondo ABB», ha com-mentato l’Amministratore Delegato di ABB Matteo Marini, «attribuisce gran-de importanza alla collaborazione con il mondo accademico e con quello delle istituzioni scolastiche in genere, nella quale vede sia un’opportunità di condividere competenze specifiche ed esplorare nuovi orizzonti, sia un modo per contribuire alla crescita professionale dei giovani che si affac-ciano al mondo del lavoro. Nel solo 2013 la percentuale di neo diplomati e neo laureati entrati in ABB Italia è stata del 44 per cento. Abbiamo fin qui collaborato con 30 università, 5 all’e-

53Anno 5, N.2www.commercioelettrico.com

Nel periodo 2008-2013 ABB ha collaborato alle attività dell’Istituto Superiore di Studi in Information and Communications Technology (ISICT) e dell’Istituto di Studi Superio-ri dell’Università di Genova (ISSUGE), la scuola di alta formazione dell’ateneo genove-se, attraverso:• l’indirizzo del percorso di studi e la promozione di un master in sicurezza informa-

tica;• l’istituzione di una cattedra finanziata da ABB nel settore scientifico disciplinare

ING-IND/24 (Principi di Ingegneria Chimica);• l’attivazione di due Corsi Integrativi, tenuti da esperti ABB.

ABB E UNIVERSITÀ DI GENOVA: SEI ANNI DI RISULTATI

Sono, inoltre, stati attivati cinque stage post laurea, con relative borse di studio, dedicati a Smart City, integrazione di fonti rinnovabili, e ottimizzazione della genera-zione di energia, trasformati in altrettante assunzioni in ABB a tempo indeterminato.ABB ha collaborato a un Dottorato di Ri-cerca triennale sul tema della “Carbon Capture, Storage and Sequestration” e a due progetti sostenuti da assegni di ricerca sui temi dell’automazione di processo.Quattro tutor ABB hanno seguito altret-tante tesi di laurea su temi riguardanti l’Oil&Gas e il settore navale e sono state istituite due borse di studio per tesi di lau-rea dedicate all’Efficienza Energetica.Sono state esplorate e valutate congiunta-mente dall’azienda e dall’Ateneo possibili collaborazioni con Enti e/o aziende terze (ENEL, CNR, Ansaldo, produttori di energia da biomasse) e sono state promosse colla-borazioni internazionali (ABB-UniGE-Istanbul Technical University). Vari incontri di aggiorna-

mento sono stati dedicati ad Automazione di Processo, Termoeconomia, Fluidodina-mica, Tecnologia dei Materiali, Diagnostica Avanzata. Sono state realizzate tre pubblicazioni con-giunte ed è stata formulata una richiesta di brevetto relativa alla collaborazione con il Laboratorio Intelligent Electric Energy Systems per “Tecnologie e dispositivi per la distribuzione elettrica e gestione dell’e-nergia in sistemi di bordo”. L’Università di Genova è stata coinvolta nel programma corporate “ABB University Grants” e ha presentato proposte di progetti in diversi settori ingegneristici. Da ultimo, uno dei due Premi Perini Navi, aggiudicati ex ae-quo nell’ambito dei Premi di Laurea Comi-tato Leonardo 2013, è stato assegnato a un gruppo di studenti della Scuola Politecnica

dell’Università di Genova e del Polo Universitario di La Spezia, coadiuvati da tre ingegneri di ABB, per la progettazione di un mega yacht con inno-vativo sistema di propul-sione.

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stero e 25 nel nostro Paese. Tutto ciò testimonia in modo inequivocabile il nostro impegno all’innovazione, che nell’anno scorso si è tradotto in un investimento pari al 2,5 per cento annuo del fatturato in attività di R&D. Per noi il 2013 è stato un anno record, con 37 brevetti depositati. La concre-tezza della reciproca collaborazione sinora avuta con l’Università di Geno-va è alla base di questo rinnovo che affrontiamo con entusiasmo».Il successo della formula adottata è dimostrato dai significativi risultati prodotti dalle attività svolte in comu-ne dal 2008 a oggi: collaborazioni con istituzioni nazionali e internazionali, attivazione di cattedre e corsi, colla-borazioni a tesi di laurea e dottorati, borse di studio, incontri specialistici, pubblicazioni congiunte e premi. La stretta collaborazione tra esperti dell’azienda e dell’Università è stata, inoltre, determinante nelle fasi di studio ed esecutive di alcuni progetti concreti, risultando in un vantaggio competitivo qualificante per lo svi-luppo dei progetti stessi in ambito nazionale e internazionale.«Anche se in forme e con finalità non identiche, sia ABB, sia l’Univer-sità condividono la medesima spinta all’innovazione, un’attitudine che deve esprimersi tanto nella proget-tualità quanto nelle capacità realiz-

zative», ha affermato Giovanni Bat-tista Ferrari, Direttore Generale di ABB – Power Systems Division. «Per questo la partnership con l’istitu-zione accademica riveste per noi un valore strategico, sia sul piano della ricerca pura, sia in termini applica-tivi. L’innovazione è il fondamento imprescindibile per i comportamenti virtuosi che producono soluzioni so-stenibili con positive ricadute eco-nomiche e sociali, come attestano i progetti di elettrificazione dei porti e il progetto “Genova Smart City”, che ci vedono entrambi impegnati in prima fila». Anche in futuro la col-laborazione fra ABB e Università di Genova si concretizzerà attraverso una pluralità di strumenti e attività già sperimentati: premi, borse di studio, seminari, dottorati di ricerca, master, corsi di aggiornamento. Sa-ranno, inoltre, sviluppati progetti per l’uso di nuove tecnologie di comuni-cazione nei processi formativi. Con-tinueranno anche le partecipazioni congiunte a programmi di ricerca e formazione nazionali e internaziona-li, così come i contratti di ricerca, i laboratori congiunti, l’attivazione di cattedre convenzionate, la promo-zione dell’imprenditoria di giovani neolaureati/dottori di ricerca.

Gabriele Contini

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L’aspiratore centrifugo Vort Quadro di Vortice è adatto per ventilare in modo intermittente o continuo piccoli e medi locali domestici o commerciali.L’aspirazione dell’aria si ottiene sul perimetro del prodotto cosicché l’immagine estetica ottenuta risulta particolarmente elegante, grazie al pannello frontale dal design raffinato, che nasconde la griglia.Può essere installato a parete e a soffitto. Lo scarico decentrato dell’uscita dell’aria consente l’installazione in qualsiasi punto della parete. Il pannello frontale, orientabile a 360°, mantiene inalterata l’estetica.È disponibile in 11 modelli: 4 dimensioni diverse (Micro 80, Micro 100, Medio e Super) con o senza timer e umidostato.Caratteristiche del prodotto sono:• motore a 2 velocità dotato di termofusibile di protezione, incorpo-

rato in porta motore di tipo chiuso (protetto da depositi di polvere, umidità, ecc.);

• valvola di non ritorno, già installata sul prodotto, per evitare rientri dell’aria ad apparecchio spento;

• i modelli Timer ritardano lo spegnimento dell’apparecchio in un intervallo di tempo compreso tra 3 e 20 minuti circa;

• i modelli con umidostato sono dotati di un rilevatore che attiva l’a-spiratore quando la percentuale di umidità relativa supera il 60%;

• filtro lavabile;• livelli sonori particolarmente contenuti;• grado di protezione IPX4 e classe di Isolamento II.

VORTICE: ASPIRATORI CENTRIFUGHI DA CONDOTTO

55Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com

La nuova generazione dei downlight ad incasso Ledvance di Osram è ancora più efficiente e compatta ed è disponibile nel-le due versioni L e XL. È la scelta ottimale per illuminare in modo raffinato ed efficiente hall, ingressi, showroom e negozi, ma anche uffici, reception o sale riunioni.Grazie alle dimensioni estremamente compatte e all’elevata efficienza, fino a 104 lm/W (XL), è la perfetta sostituzione dei downlight con tecnologia fluorescente 1/2 x 26 W.Entrambe le versioni, L e XL, sono equipaggiate con un anello decorativo con finitura bianco opaco, sono disponibili in due differenti temperature di colore (3.000 K e 4.000 K), e hanno una distribuzione della luce diffusa con angolo di emissione di 80°.Il facile montaggio a scatto e il cavo di alimentazione in dota-zione rendono l’installazione estremamente semplice e velo-ce. La profondità d’incasso è estremamente ridotta, solo 99 mm, e l’alimentatore ECG è integrato, per un collegamento semplice e diretto alla rete di alimentazione elettrica.

OSRAM:DOWNLIGHT AD INCASSO

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GEWISS:UNO SGUARDO SUL FUTURO

Dimensioni ridotte, compattezza e configurabilità in funzione delle abitudini degli utilizzatori. Questi alcuni vantaggi dei nuovi telecomandi bidirezionali con ritorno di stato RLA602T (a 2 pulsanti) e RLA604T (a 4 pulsanti) presentati da Hager sicurezza, azienda da 20 anni protagonista nel settore della protezione delle persone e degli edifici.Basati sulla tecnologia di trasmissione radio TwinBand, i due telecomandi si pro-grammano tramite i pulsanti di cui sono dotati e possono comandare l’impianto di sicurezza sia dall’interno degli ambienti protetti, sia dall’esterno.I telecomandi presentano sulla parte frontale un LED a tre colori (rosso, verde e arancione) che fornisce all’utente le informazioni di ritorno sullo stato dell’impianto di allarme, indicando se lo stesso è spento, spento con memoria di allarme, acceso, acceso con blocco di accensione. Il LED, inoltre, indica un eventuale blocco dei pul-santi e segnala lo stato di esaurimento della pila (fornita in dotazione).Grazie ai nuovi telecomandi è possibile controllare l’attivazione e lo spegnimento di un impianto di allarme logisty.expert (fino a 2 centrali), l’attivazione di allarmi in locale e l’invio di segnalazioni in remoto attraverso l’impianto stesso.Nella configurazione di fabbrica, la versione a 4 pulsanti (RLA604T) ha, oltre alle funzioni “acceso totale” e “spento”, anche le funzionalità “parziale 1” ed “emergen-za”. Inoltre, è protetto tramite un codice personale che evita l’utilizzo non autorizza-to o l’invio di comandi non desiderati in seguito a una digitazione casuale dei tasti.Dotati di un pulsante sul retro per il ripristino della configurazione di fabbrica, i due nuovi telecomandi pesano solo 23 grammi (con la pila) e hanno dimensioni decisamente compatte (70 mm x 40 mm x 14mm).

HAGER SICUREZZA:TELECOMANDI BIDIREZIONALI

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Con la nuova gamma di videocitofonia City Vision di Gewiss è possibile realizzare impianti completi e funzionali che vanno dalla singola abitazione alle realtà resi-denziali più estese, dalla semplice soluzione citofonica all’integrazione con le più moderne tecnologie.Si tratta di un sistema videocitofonico scalabile che si basa sulla tecnologia a due fili e consente ampliamenti in termini di estensione e numero di dispositivi con-nessi, utilizzando reti LAN e tecnologia IP. Il sistema garantisce soluzioni audio/video, solo audio e miste con la possibilità d’integrare la soluzione standard a due fili ed estenderla utilizzando le infrastrutture digitali di edificio esistenti, consen-tendo di realizzare impianti anche per complessi condominiali molto strutturati e articolati dal punto di vista delle distanze e degli accessi.Il sistema prevede postazioni interne ed esterne specifiche in funzione dei diffe-renti ambiti residenziali. Aesis è il dispositivo per esterni adatto per applicazioni fino ad un massimo di 4 unità abitative; Karalis e Antas sono postazioni esterne per grandi applicazioni (condomini, residence, edifici per il terziario avanzato). Disponibili nelle versioni solo audio e audio/video, i dispositivi per esterno sono stati realizzati con materiali di alta qualità, che assicurano un grado di protezione (IP54) capace di resistere alle condizione atmosferiche più avverse.Anche per le postazioni interne l’azienda offre una vasta gamma di soluzioni che si adattano ad ogni tipo di richiesta, gusto o possibilità economica. È, infatti, pos-sibile scegliere fra postazioni di tipo tradizionale come Nora (il citofono a cornetta) e Velia (videocitofono da parete con tasti tradizionali disponibile nelle versioni au-dio e audio/video e con vivavoce) oppure fra dispositivi tecnologicamente d’avan-guardia come: Sena, la postazione interna da parete o da incasso, con tasti soft-touch e funzione vivavoce; Naxos, dotato di display touch, vivavoce con cornetta integrata e funzione di segreteria telefonica, disponibile nelle versioni da parete o da tavolo; Naxos Combi, i pannello combinato che alle funzioni di Naxos unisce quelle di supervisione domotica.Tutti i dispositivi City Vision si caratterizzano per un design che all’eleganza coniu-ga lo spirito hi-tech della contemporaneità: le geometrie delle postazioni interne ed esterne sono state, infatti, concepite per conferire agli edifici uno stile raffinato e discreto capace di valorizzare le scelte estetiche sia dell’edificio nella sua con-cezione architettonica, sia degli elementi d’arredo presenti nelle abitazioni.

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Tre nuove linee di prodotti dal design esclusivo, dall’illuminazione per la casa, alle applicazioni commerciali ad alte prestazioni, fino alle più recenti soluzioni professionali sono state recentemente presentate da Verbatim in occasione del Lighting + Building di Francoforte, occasione nella quale sono stati anche mostrati ai visitatori gli ultimi pannelli OLED e i materiali svilup-pati da Mitsubishi Chemical Corporation.La serie di prodotti di alta gamma delle lampade Verbatim vanta un eccel-lente “binning”, pari ad almeno 4-gradi di tolleranza dell’ellisse di MacAdam (conosciuta anche come 4 x Standard Colour Matching). Vi sono anche dei miglioramenti riguardanti tutte e tre le gamme prodotto per quanto con-cerne la gestione termica, così come per la scelta degli angoli di luce e la flessibilità di regolazione. Inoltre, è stata introdotta una nuova linea di faretti LED integrati per l’illuminazione generale e d’accento, con differenti fasci e potenze luminose, al fine di venire incontro a tutte le esigenze.Per la prima volta la società ha presentato i nuovi pannelli OLED Velve a luce bianca, sviluppati congiuntamente da Pioneer Corporation e da Mitsubishi Chemical Corporation, basati su un innovativo processo di deposizione con materiali allo stato liquido (wet coating process). Quest’ultimo rappresenta un metodo estremamente efficace e affidabile per la produzione di pannelli più ampi e di elevata qualità, caratterizzati da un considerevole abbattimento dei costi tale, quindi, da permettere una svolta fondamentale nello sviluppo di prodotti di illuminazione su tecnologia organica.In mostra, infine, la pioneristica tecnologia Natural Vision VxRGB, disponi-bile sulla candela realistica (Classic B) e sulle lampade LED MR16 retro-fit. Le lampade LED Candlelight, generando una temperatura di 1.900 K, permettono ai consumatori di sperimentare il calore e l’atmosfera del lume di candela; l’effetto, non possibile con un LED tradizionale o con lampade incandescenti, è quello di una vera fiamma di candela.

VERBATIM: NOVITÀ IN MOSTRA

Ampliata da Concord la gamma Beacon aggiungendo alla famiglia il nuovissimo faretto a LED a tensione di rete Beacon Major. Il nuovo faretto produce un elevato flusso luminoso (fino a 1.551 lm) e, essen-do collegato direttamente all’alimentazione di rete, non ha bisogno di un driver LED separato per funzionare. Questa innovazione consente di risparmiare su tempi e costi d’installazione rispetto alle lampade alogene o ad alogenuri metallici.Il faretto è composto da una scocca, un braccetto e un adattatore per binario e non vi è la necessità di alloggiare i componenti in antiesteti-che scatole esterne. Con una vita di 50.000 ore, il nuovo apparecchio è disponibile nella versione 27 W e 3.000 K e in quella 26 W e 4.000 K. I progettisti possono anche scegliere tra la versione flood o spot, con un angolo di fascio rispettivamente di 36˚ o 18˚.Il nuovo faretto sostituisce gli apparecchi alogeni a tensione di rete e riduce i problemi di compatibilità che si verificavano in preceden-za, ad esempio tra le lampade retrofit LED e i driver. Unendo profilo compatto, elevata resa energetica, risparmio sui consumi e un indice di resa cromatica di 80, il Beacon Major è una soluzione perfetta per l’illuminazione di negozi e di spazi espositivi. L’apparecchio può essere installato su basetta a plafone o su un binario monofase o trifase con altri modelli della famiglia Beacon per ottenere la solu-zione di illuminazione perfetta. Per abbinarsi agli altri modelli della gamma, è disponibile in bianco e nero e la versione spot integra la tecnologia delle lenti di Fresnel.

CONCORD:FARETTO A LED

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Conformi agli standard di innovazione, qualità e affidabilità che i clienti si aspetta-no, la nuova linea di strumenti di test e misura Flir è stata progettata da zero per includere funzionalità d’eccellenza, diagnostica avanzata, maggiore produttività e connettività. La nuova linea di prodotti include tre misuratori: DM93, CM83 e CM78. Tutti dispongono di un display LCD grande e chiaro, di una potente luce di servizio a doppio LED per illuminare le aree di lavoro scarsamente illuminate, di connettività Bluetooth per dispositivi mobili Android con l’ultima App Tools Mobile e la possibili-tà di connettersi in modalità wireless a termocamere Meterlink abilitate, per poter incorporare in tempo reale le letture elettriche nelle immagini IR.Il nuovo DM93 è un multimetro digitale robusto con filtraggio e schermatura VFD avanzati, che assiste gli utilizzatori professionisti nell’analisi accurata di forme d’onda non sinusoidali e di segnali disturbati nelle attrezzature con controllo VFD.La nuova CM83 è una pinza amperometrica di potenza industriale con analisi di potenza e filtraggio VFD avanzato per il test di sistemi trifase e apparecchiature con controllo VFD. La nuova CM78 è una pinza amperometrica 1.000 A che combina le funzionalità di un multimetro digitale Vero RMS e di una pinza amperometrica con un termometro IR senza contatto e una termocoppia di tipo K. Utile per lavorare su impianti industriali e macchinari complessi, questa nuova pinza amperometrica consente agli utenti di acquisire rapidamente letture accurate CA/CC fino a 1.000 A o 1.000 V. Il nuovo FLIR VP52 è un compatto rilevatore di tensione senza contatto. Ha una potente luce di servizio a LED, oltre a una pratica luce a doppio LED sulla punta della sonda. Il nuovo MR77 è un robusto misuratore di umidità che utilizza un sensore senza puntali e una sonda esterna a puntale per acquisire letture di umidità fino a 1,9 cm al di sotto delle superficie di svariati tipi di legno e materiali da costruzione. Include anche un sensore di temperatura/umidità sostituibile sul campo, un termometro spot IR con puntatore laser, connettività Bluetooth.Il VS70 è un videoscopio robusto, con intuitivi comandi presenti sull’unità che per-mettono all’utente di manovrare la sonda telecamera in piccoli spazi, per visualiz-zare video e immagini nitidi e cristallini sull’ampio display LCD a colori da 5,7”.

FLIR:NUOVA LINEA DI STRUMENTI DI TEST E MISURA

58 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3

ELETTROCANALI:CENTRALINI STAGNICON CHIAVE DISICUREZZA

I centralini stagni con grado di protezione IP65 serie 620 di Elettrocanali rappresentano una soluzione adatta ai luoghi industriali, umidi o esposti alle intemperie, alla polvere ed all’inquinamento degli ambienti urbani e industriali.La costruzione in tecnopolimero, di alta qualità e privo di alogeni, garantisce elevata resistenza all’invecchiamento indotto dagli agenti atmosferici e all’azione dei raggi UV.Il fondo dei centralini è simmetrico, così come il frontale, in modo che si possa ottenere la completa reversibilità della porta e l’apertura a 180° indifferentemente a sinistra o a destra. La chiusura del portello è realizzata con due comodi scorrevoli ad azionamento automatico: in bloccaggio è sufficiente spingere il portello fino all’arresto dove scattano in posizione, mentre per lo sbloccaggio sono sufficienti due dita per agire sugli scorre-voli stessi per aprire lo sportello. I centralini possono anche essere dotati della chiave di sicurezza codificata, unica per tutta la serie, indispensabile per impedire manovre erra-te. La possibilità di regolare la guida DIN su due diverse altezze predisposte, consente di installare apparecchi con profondità di 53 mm e 68 mm con estrema semplicità. Le viti di fissaggio del coperchio sono prodotte in acciaio inossidabile ad alta resistenza e, una volta inserite nelle loro sedi del coperchio, divengono imperdibili. Le pretranciature d’ingresso dei cavi sono realizzate internamente; in questo modo la parete esterna è liscia e permette un accoppiamento a filo con altri centralini in batteria e, inoltre, offre la possibilità di raccordare il centralino, tramite raccordi tubo o guaina, senza vincoli a predeterminate posizioni o diametri. L’insieme estetico risultante è più lineare e più fa-cile da pulire, essendo meno soggetto all’accumulo di polvere. Il colore grigio RAL7035 è funzionale all’impiego industriale per il perfetto raccordo con i tubi rigidi e i raccordi re-lativi, mentre la portella in policarbonato fumé garantisce la necessaria robustezza per chiudere con il giusto grado di protezione la finestra di manovra delle apparecchiature. La serie si sviluppa nelle taglie da 4, 8, 12, 24, 36, 54 e 72 moduli, tutte complete degli accessori di equipaggiamento come morsettiere in ottone equipotenziali e morsettiere isolate, anche con supporto per guida DIN.

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In un tipico contesto cittadino, gli impianti d’illuminazione pubblica funzio-nano per oltre 4.000 ore l’anno e, considerato il continuo aumento del costo dell’energia, ciò si traduce in un onere sempre più pesante a carico delle Amministrazioni comunali e dei contribuenti. In molti luoghi la necessità di utilizzare il pieno regime luminoso diminuisce considerevolmente dopo determinati orari o in particolari giorni, quando il traffico veicolare e pe-donale su strade pubbliche ed aree private raggiunge i livelli minimi, ma raramente questo si traduce in un adeguamento dei livelli d’illuminazione alle mutate esigenze di traffico, sprecando così energia.Il nuovo regolatore GradiLux di GE Industrial Solutions riduce i consumi di energia per l’illuminazione, diminuisce i costi di manutenzione e mantiene un elevato comfort visivo, garantendo un rapido ritorno dell’investimento. Svolge due funzioni principali: la stabilizzazione alla tensione nominale, necessaria per superare le fluttuazioni del valore di tensione, caratte-rizzata da picchi che comportano sia un aumento dei consumi, sia una riduzione della vita utile delle lampade; la regolazione, programmando la riduzione della tensione di alimentazione delle lampade in determinate fasce orarie per ridurre il flusso luminoso ed i consumi energetici. Inoltre ogni cambiamento delle condizioni di alimentazione (accensione, spegni-mento, riduzione per risparmio energetico) è graduale, evitando variazioni repentine che diminuiscono la vita del corpo illuminante e riducendo così il numero degli interventi di manutenzione e sostituzione delle lampade.GradiLux è un prodotto modulare disponibile in varie potenze, da 3,5 kVA monofase fino a 45 kVA trifase, adattandosi sia a impianti di piccole dimen-sioni, sia ad installazioni di elevata potenza. Utilizza tecnologia elettronica esclusivamente statica: l’assenza di trasformatori comporta una riduzio-ne dell’ingombro e del peso, semplificandone l’integrazione nei quadri di controllo dell’illuminazione. Ogni fase di illuminazione viene regolata da un modulo indipendente, che può essere sostituito separatamente in caso di guasto o durante la manutenzione.Il regolatore di flusso consente la facile integrazione nei sistemi di tipo SCADA esistenti e include funzioni di comunicazione per la configurazione e il controllo a distanza, anche attraverso accesso wireless o gestione da portale Web.

GE INDUSTRIAL SOLUTIONS:REGOLATORE DI FLUSSO PER IMPIANTI D’ILLUMINAZIONE

La nuova gamma di strumenti di misura Power Logic - PM5500 di Schneider Electric permette l’analisi avanzata dei parametri elettrici in sistemi trifase con collegamento diretto delle tensioni fino a 690 V fase/fase per installazioni conformi alla categoria III.Oltre ai parametri base quali lettura delle correnti e tensioni per fase, frequenza, fattore di potenza, energie e potenze, il PM5500 offre misure più avanzate quali la lettura della corrente di neutro, l’analisi armonica ordine per ordine fino alla 63a e l’integrazione di altri vettori energetici (WAGES) grazie ai 4 ingressi impulsivi configurabili.La consultazione di tutti parametri rilevati è possibile sia in locale, grazie al luminoso display antiriflesso che vanta caratteri di grande dimensione e una potente retroilluminazione, sia da remoto, attraverso le pagine Web precaricate o tramite il collegamento Modbus RS485 o le due porte Ethernet per il collegamento in daisy chain.Le misure, così come gli allarmi vengono registrati nella memoria in-terna dello strumento: fino a 14 parametri selezionabili con intervallo e durata e fino a 52 allarmi di diverso tipo.La precisione degli strumenti è certificata dalla conformità alla Norma IEC62053 classe 0,2S per l’energia attiva e classe 1 per l’energia reat-tiva. In particolare, il modello PM5561 della serie è certificato anche secondo la direttiva MID (Allegato B + Allegato D).

SCHNEIDER ELECTRIC: STRUMENTI DI MISURA PER ANALISI DELL’ENERGIA

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AVIDSEN: VIDEOCITOFONO A COLORI

Le nuove placche rettangolari monocolore della linea Axolute, in un'elegante continuità cromatica tra cornice e tasti, sono state pensate da BTicino per esaltare la qualità dei particolari e l’essenzialità della forma rettangolare grazie al rigore della soluzione monocromatica.I classici punti luce della linea si realizzano abbinando i coman-di nelle finiture Bianco, Tech o Antracite ad un ampio catalogo di placche, dalla forma rettangolare ed ellittica, dando origine ad oltre 40 differenti finiture realizzate in vari materiali: tecno-polimeri, acciaio Alessi, legno massello, vetro, marmo, pelle e molti altri ancora. Le soluzioni Monochrome si realizzano, in-vece, abbinando i medesimi comandi Bianco, Tech e Antracite alle placche rettangolari monocolore, in un elegante continuità cromatica tra cornice e tasti.Ne risultano così punti luce caratterizzati da un’estetica omo-genea e razionale, che esprimono eleganza ed equilibrio e che ben si adattano a tutti gli stili abitativi.Axolute è la linea civile, di videocitofonia e di automazione do-mestica, integrata per design e funzionalità, dove tecnologia tradizionale e digitale consentono l’armonica convivenza di co-mandi classici e display evoluti, come il nuovo My Home Screen 10”.Per scoprire e sperimentare l’ampia gamma Axolute e le nuove finiture Monochrome è disponibile l’App BTicino (per iPhone, iPad e per dispositivi Android), che consente di ricreare l’imma-gine di un punto luce a piacimento, ottenendo la placca ideale per ogni ambiente.

BTICINO:SOLUZIONE ESTETICA RAFFINATA E MINIMALE

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Azienda francese presente in Italia con la propria filiale di Santo Stefano Ticino (MI), Avidsen presenta Luta, il nuovo vi-deocitofono a colori ultrapiatto (spessore inferiore a 1 cm) e vivavoce che, in modalità stand by, si trasforma in un elegante specchio di design.Frutto della R&S della società, il videocitofono s’inserisce nel-la generazione dei tablet con un monitor a colori da 7” dotato di microfono, altoparlante e suoneria (16 a disposizione) inte-grati. Il monitor è collegato ad un’unità esterna in alluminio, equipaggiata con LED infrarossi che assicurano una visione nitida anche di notte e in condizioni di scarsa illuminazione.L’utilizzo della tecnologia 2 fili permette di montare facil-mente questo apparecchio in sostituzione, ad esempio, di un campanello filare esistente. Inoltre, è anche possibile coman-dare dal monitor l’apertura di un cancelletto o portone e di un cancello o garage, collegando una serratura elettrica o una motorizzazione per cancelli.L’apparecchio, che unisce elegantemente tecnologia e stile, si presenta con un frontale in mirror design e i tasti e lo schermo restano invisibili fino a quando il videocitofono è in stand by. Una volta in funzione, permette di ricevere le chiamate dall’e-sterno, di visualizzare i visitatori e di comunicare con loro.

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Il fenomeno criminale dei furti di rame colpisce prevalen-temente società operanti nel settore dei trasporti, dell’e-nergia e delle telecomunicazioni, i Comuni e le società di servizio come le Ferrovie dello Stato.Per monitorare il fenomeno e mantenere alto il livello di attenzione delle istituzioni preposte alla tutela dei beni e della sicurezza del cittadino, è stato addirittura creato l’Osservatorio nazionale sui furti di rame, che si propone di analizzare il fenomeno e di governare le eventuali pro-blematiche di sicurezza che ne possono derivare. I furti in Italia nei primi sei mesi del 2013 sono stati 11.040, il 12,1 per cento in più rispetto ai primi sei mesi del 2012; nell’ambito ferroviario solo il Gruppo FS ha stimato danni pari quasi a 31 milioni di euro, di cui circa 12 milioni per i costi degli interventi necessari al ripristino della circo-lazione. Danni economici che si ripercuotono anche sui cittadini, sui pendolari e passeggeri che, oltre a provocare l’interruzione di pubblici servizi essenziali, possono avere conseguenze per quanto riguarda la sicurezza e l’ordine pubblico.L’innovazione tecnologica deve allora venire in soccorso e fornire gli strumenti e le risposte adeguate per eliminare questi fenomeni. Ecco perché Umpi, azienda italiana che opera nel settore della comunicazione powerline su linea elettrica esistente, è riuscita a trovare la soluzione al fur-to dei cavi. Il nuovo servizio permetterà in modo veloce e flessibile di stanare i “rapinatori di rame”.Un sistema affidabile, in grado di capire esattamente dove viene interrotta la linea e in grado di lanciare automati-camente un segnale di allarme, via SMS, attraverso una chiamata vocale o via mail, direttamente verso il pronto intervento o verso le forze dell’ordine.Un dispositivo installato in prossimità del quadro elettrico che funge da master e un dispositivo slave lungo le linee elettriche, riescono a identificare il tentativo di furto in tempo reale. Un’innovazione che può aggiungere valore alla brevettata piattaforma Minos System, già installata su mezzo milione di pali, luci e linee elettriche di molte città e di molte stazioni ferroviarie.

UMPI: UN “SEGUGIO ELETTRONICO” CONTRO IL FURTO DEI CAVI DI RAME

Costantemente all’avanguardia nell’offerta di prodotti professionali per il settore delle officine meccaniche e delle forniture industriali, Zeca presenta un nuovo modello di portalampada che sfrutta le lampadine a risparmio energetico ed è alimentabile a 12 V, 24 V e 230 V.Le dimensioni d’ingombro sono ridotte e l’apparecchio è disponibile sia con 10 metri di cavo in gomma 2 x 1 mm2, sia senza cavo. Il grado di protezione è IP65.La lampada 375 ha la campana in policarbonato, che la rende molto robusta, permettendo all’utente di non rischiare di venire a contatto con le parti elettriche interne.Dispone, inoltre, di un’impugnatura bicomponente in gomma, per rendere la presa più sicura e, particolare non secondario, anche gradevole al tatto. L’interruttore è protetto dalla coper-tura in gomma.Grazie all’utilizzo di lampadine fluorescenti, garantisce un basso consumo energetico e, senza dover sostituire il portalampada, la si può collegare ad ogni tensione, avendo solamente cura di utilizzare la lampadina di tensione adeguata.La lampada dispone di un robusto gancio, orientabile, frizionato e a scomparsa quando non è in uso. Questa opzione permette di ridurre ulteriormente le dimensioni del portalampada, in modo da facilitare l’accesso in luoghi ristretti.

ZECA:PORTALAMPADA

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OMRON ELECTRONIC COMPONENTS:IN MOBILITÀ CON IL NUOVO PORTALE EUROPEO

Nel mese di febbraio 2014 il CEI ha pubblicato la terza edizione della Guida CEI 306-2 “Guida al cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali”.Lo scopo della Guida è quello di fornire le raccomandazioni per la pro-gettazione, la realizzazione ed il collaudo di una rete di comunicazioni elettroniche (dati, fonia, audio/video) in unità immobiliari ad uso resi-denziale in conformità alle Norme tecniche applicabili.Gli impianti di comunicazione rientrano nella definizione di “impianti radiotelevisivi ed elettronici” ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera f) del DM 37/08 e sono soggetti ai relativi obblighi. Devono, inoltre, essere osservate le prescrizioni del D.Lgs. 259/2003 (Codice delle comunica-zioni elettroniche), che definisce le caratteristiche che questi impianti devono avere affinché possano garantire i “diritti inderogabili di libertà delle persone nell’uso dei mezzi di comunicazione elettronica”.La Guida costituisce, pertanto, un ausilio indispensabile per realizza-re questo tipo di impianti a regola d’arte, si rivolge ai progettisti, agli installatori ed agli utilizzatori finali degli impianti di comunicazione come supporto per le scelte da operare e si applica ad unità immobi-liari (appartamenti, case singole, a schiera) isolate o parte di complessi residenziali.Gli ambienti destinati ad attività professionali, anche se molto picco-li, hanno la necessità di utilizzare applicazioni più evolute. I criteri di progetto per questi sistemi possono richiedere dei requisiti addizionali riportati nella normativa specifica (ad esempio, EN 50173-2).L’applicazione della Guida favorisce, inoltre, la penetrazione dei nuovi servizi di comunicazione, spingendo alla realizzazione di edifici preca-blati e tratta anche la progettazione di sistemi wireless che, nel caso generale, costituiscono un’importante integrazione dei sistemi cablati, nonché una ragionevole alternativa nel caso di carenze infrastrutturali.

CEI:CABLAGGIO PER COMUNICAZIONI ELETTRONICHE NEGLI EDIFICI RESIDENZIALI

62 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3

Per rispondere alle esigenze legate alla nuova ten-denza lavorativa che privilegia la mobilità, Omron Electronic Components Europe lancia un portale mi-rato ai nuovi mercati, http://components.omron.eu, di semplice utilizzo su tablet e smartphone, così come da PC. Il nuovo portale combina contenuti specifici per i principali mercati verticali e una mappatura dei prodotti estremamente semplificata, che porta gli utenti alle informazioni di interesse al massimo in tre click.Sui quattro principali segmenti individuati – Energy, Building Automation, Home Appliance, Medical & Healthcare – l’azienda ha fatto convergere tutte le soluzioni applicative ad essi collegate. Ciò significa che gli utenti possono trovare, ad esempio, i microin-terruttori più adatti ai contatori intelligenti, i sensori per i dispositivi legati al monitoraggio respiratorio o i relè per il controllo dell’illuminazione con un’unica veloce e comoda ricerca.Altre nuove caratteristiche includono la compara-zione fino ad un massimo di tre componenti allineati l’uno accanto all’altro e un link diretto ai siti dei vari distributori di Omron per ottenere campioni in modo immediato.Il nuovo portale include l’intera gamma dei compo-nenti elettronici offerta dall’azienda ai propri clienti europei.

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La prima edizione del “Green Technology Report”, rea-lizzato dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, si pone come obiettivo quello di analizzare e comprendere come le imprese operanti in Italia stiano evolvendo verso la sostenibilità ambientale, attraver-so la descrizione del cambiamento della struttura organizzativa delle aziende, delle pratiche sviluppate al proprio interno e la percezione che in futuro avrà questo tema sugli investimenti nei diversi settori analizzati.Le variabili che regolano oggigiorno lo scenario eco-nomico sono cambiate significativamente rispetto al recente passato. Questa variazione non solo rappre-senta una leva da poter sfruttare a proprio vantaggio per la competitività futura dell’impresa nel mercato, ma una vera e propria esigenza da parte del mercato stesso e di clienti sempre più sensibili alle problema-tiche ambientali, all’inquinamento ed ai cambiamenti climatici. Per non rischiare di essere estromessi dal mercato futuro, si sta quindi assistendo all’imple-mentazione di nuove strutture organizzative dedicate alla sostenibilità e di pratiche cosiddette “green” che portano l’impresa non più a subire il tema come se fosse un costo fisso mal digeribile, ma a cercare di trasformarlo in un possibile punto di forza da spende-re sul mercato.Il progetto di ricerca Green Technology vuole compren-dere non solo le principali pratiche green sviluppate a supporto della sostenibilità e le funzioni organizzative interessate, ma capire anche come le aziende abbiano deciso di affrontare questa nuova opportunità.

POLITECNICO DI MILANO: LA SOSTENIBILITÀ COME VANTAGGIO COMPETITIVO

63Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com

SCAME:GUIDA ALLA SCELTA NEL CAMPO DELLA MOBILITÀ ELETTRICA

Nel campo della mobilità elettrica l’evoluzione è continua a tutti i li-velli, sia normativi, sia tecnologici.Proprio per questo, a distanza di pochi mesi dall’uscita dell’edizio-ne precedente, Scame ha com-pletamente rinnovato il proprio catalogo ECOMobility e, di conse-guenza, la propria offerta legata a questo settore.Si tratta di uno strumento com-pleto: oltre a trovare una pano-ramica normativa nazionale ed internazionale, si possono indivi-duare facilmente le soluzioni per la ricarica dei veicoli elettrici, in ambienti sia pubblici, sia privati.Il nuovo catalogo è disponibile presso i migliori distributori di materiale elettrico, oppure sul sito www.scame.com nella sezio-ne “Documentazione”.

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ABB

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Azienda Pagina

ABB 08-52ANIE 36Avidsen 60BTicino 60CEI 10-62Comoli Ferrari 04Concord 57Conergy 12DKC Europe 15EDSLan 14Elettrocanali 58ERP 13Flir 58GE Industrial Solutions 59Gewiss 43-56Hager Sicurezza 56Inaz 14Legrand 13

Azienda Pagina

Linea Light Group 12Omron Electronic Components 59Osram 44-55Politecnico di Milano 40-63PV Grid 08Reggiani 15Relco Group 11Riello UPS 04Scame 63Schneider Electric 11-59Sicurezza 2014 06Theben 46UMPI 61Varta 10Verbatim 57Vortice 06-48-55Zeca 61

www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3

ABBwww.abb.com/itIV Copertina

Bradywww.bradycorp.itpagina 9

Chintwww.chint.itpagina 7

Finderwww.findernet.compagina 1

Flirwww.flir.comII Copertina

Gewisswww.gewiss.compagina 5

Linknesswww.linkness.compagina 39

Osramwww.osram.itI Copertina

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SOLARIS SRL Tel. 02 66110149www.solaris-italia.com

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Il progetto SOLARIS ha inizio nel 2008 grazie ad un gruppo di persone motivate da esperienza e professionalità, proponendo al  mercato della distribuzione prodotti sempre più innovativi nel campo dell’energia rinnovabile e dal 2013, ampliando la propria offerta, Solaris diventa distributore ufficiale sul territorio  italiano della storica ed importante azienda tedesca di interruttori orari: GRÄSSLIN. SOLARIS rimane sempre attenta alle esigenze del mercato, all’elevata qualità ed affidabilità dei  propri prodotti, insieme alla ricerca del design abbinata alla funzionalità, e continua ad offrire ai propri clienti sempre prodotti altamente innovativi.

Siamo specialisti nella: GAMMA CONTROLLO DEL TEMPO GAMMA CONTROLLO DELLA TEMPERATURA GAMMA CONTROLLO DELLA LUCE GAMMA CONTROLLO DELL’ENERGIA

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Page 68: Commercio Elettrico_aprile.2014

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L’esclusivo design, con display LCD bianco retroilluminato, e l’estrema semplicità di utilizzo, con menu multilingua a due linee di testo e solo quattro pulsanti, rendono i prodotti della Linea D ideali nell’automazione delle funzioni di un impianto elettrico. Grazie ad una semplice e intuitiva programmazione, Linea D permette di gestire facilmente i comandi più disparati, da quelli standard a quelli ciclici, dai conti alla rovescia agli allarmi.Dotati di commutazione a carico nullo, gli orologi Linea D garantiscono una maggiore durata della vita del relè e del carico associati. Linea D è inoltre in grado di gestire i giorni di ferie con possibilità di programmazione anche a cavallo di diversi anni. Per maggiori informazioni: www.abb.it/lowvoltage


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