Date post: | 16-Apr-2017 |
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Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
Piero Dominici
La complessità e l'importanza delsapere condiviso
Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
A proposito di “cambio di paradigma”
IMPARARE A GUARDARE GLI “OGGETTI” COME “SISTEMI»CAMBIO DI PARADIGMA – TROPPE ANOMALIE – LA COMPLESSITÀ èSEMPRE un PROBLEMA di CONOSCENZA e di GESTIONE dellaCONOSCENZA EDUCAZIONE e FORMAZIONE alla COMPLESSITÀ – SCUOLA eUNIVERSITÀ NON PREPARANO AD AFFRONTARE QUESTACOMPLESSITÀ – MODELLI LINEARI NON ADEGUATI
URGENZA DI UN CAMBIAMENTO CULTURALE – LOGICA DI LUNGOPERIODO
Urgenza di un APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALLA COMPLESSITÀ
NECESSITÀ di una PROSPETTIVA SISTEMICA – NON ISOLARE MAI“L’OGGETTO DI STUDIO”
La questione della RAZIONALITÀ LIMITATA → informazioni, dati,conoscenza
Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
Alcune premesse fondamentali...
• La complessità organizzativa e sociale è sempre un problema di conoscenza e digestione della conoscenza – possibilità conoscitive che possono essere selezionate erealizzate
• Non siamo pronti ad affrontare le sfide della (iper)complessità – SCUOLA eUNIVERSITÀ – L’INNOVAZIONE SOCIALE e CULTURALE NON POTRÀ MAI SEGUIRE laRAPIDITÀ di quella TECNOLOGICA (1998)
• DISCIPLINE e SAPERI sempre più ISOLATI non producono CONOSCENZA –FORMAZIONE SCIENTIFICA vs. FORMAZIONE UMANISTICA - PROBLEMA delleCOMPETENZE … «TESTE BEN FATTE»
• INNOVAZIONE TECNOLOGICA SE NON SUPPORTATA DA «CULTURA DELLACOMPLESSITÀ» sarà opportunità per pochi – comunicare la scienza e l’innovazione
• La tecnologia e il digitale non sono garanzia di ORIZZONTALITÀ eDEMOCRATICITÀ delle PROCEDURE e dei SISTEMI
• Centralità del «fattore umano», della qualità delle relazioni e dei legami diinterdipendenza
Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
Il paradigma...
«Con tale termine voglio indicare conquiste scientifiche universalmentericonosciute, le quali, per un certo periodo, forniscono un modello diproblemi e soluzioni accettabili a coloro che praticano un certo campo diricerca» (T.Kuhn).
Il progresso scientifico e tecnologico non è unicamente il risultato di undiscorso razionale, ma è anche il prodotto di momenti irrazionali (metodi dipersuasione più efficace) – la scienza può diventare ideologia dogmatica(P.K.Feyerabend)
Le rivoluzioni scientifiche (e tecnologiche) non avvengono attraversop r o c e s s i d i VERIFICAZIONE ( p o s i t i v i s m o e n e o - p o s i t i v i s m o ) e / oFALSIFICAZIONE (Popper), ma per SOSTITUZIONE di PARADIGMA (Kuhn) –ACCUMULAZIONE di ANOMALIE
Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
Altro concetto-chiave...l'ecosistema
L’ECOSISTEMA è l'insieme degli esseri viventi, dell'ambiente e dellec o n d i z i o n i f i s i c o - c h i m i c h e c h e , i n u n o s p a z i o d e l i m i t a t o , s o n oinseparabilmente legati tra loro, sviluppando interazioni reciproche
Ma è anche il complesso di azioni e reazioni che creano l’equilibrodell’insiemeUnità funzionale fondamentale in ecologia: è l’insieme degli organismi viventie delle sostanze non viventi con le quali i primi stabiliscono uno scambio dimateriali e di energia, in un’area delimitata
Noi intendiamo occuparci di ecosistemi sociali e umani, addirittura parliamodi «nuovo ecos i s tema globale» (1996) -> var iabi l i fondamental i –INFORMAZIONI, CONOSCENZA, loro elaborazione e distribuzione
La COMPLESSITÀ degli ecosistemi sociali è una complessità del tuttoparticolare… osservazione, controllo, prevedibilità, razionalità limitata
Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
Il valore della comunicazione ...
“La possibilità di realizzare un fine comune e l’esistenza di persone i cuidesideri potrebbero costituire moventi per contribuire a un tale fine comunesono i poli opposti del sistema di sforzo cooperativo. Il processo per cuiqueste potenzialità diventano dinamiche è quello della comunicazione.Ovviamente un fine comune deve essere conosciuto da tutti e per essereconosciuto deve essere in qualche modo comunicato”e ancora…
“[…] la struttura, la dimensione, il campo d’attività dell’organizzazione sonoquasi interamente determinati dalle tecniche di comunicazione”
“Molta specializzazione organizzativa nasce e perdura essenzialmente per leesigenze di comunicazione”C.Barnard (1970)
Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA…
q della COMUNICAZIONEq del CONTESTO di RIFERIMENTO e degli SCENARI
q delle ORGANIZZAZIONIq della comunicazione organizzativa
Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA…
È un’È un’interazione sociale legata ad un sistema di relazioni nellegata ad un sistema di relazioni nelquale azione e retroazione (quale azione e retroazione (feedbackfeedback) presentano un) presentano uncarattere probabilistico (difficoltà di individuare “regolarità”e di fare “previsioni”).
É un processo complesso (molteplici dimensioni) le cuiÉ un processo complesso (molteplici dimensioni) le cuidinamiche dinamiche non seguono il seguono il principio di causalità
Tutto ciò rende estremamente complicato – contrariamente ai“luoghi comuni” ed a certi pregiudizi di matrice ancheaccademica – analizzare scientificamente la comunicazione(non soltanto quella organizzativa)
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COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA…DEL CONTESTO DIRIFERIMENTO E DEGLI SCENARI
- Evoluzione del sistema capitalistico verso un’economia dei flussiimmateriali totalmente interconnessa – concetto di SISTEMA-MONDO
- Estensione su scala globale degli effetti di decisioni politiche e inmateria di politica economica (concetti di “politica internamondiale” e di “società civile transnazionale”)
- Estensione su scala globale di tutti i processi e le dinamiche – ilruolo del diritto internazionale; il tema dell’etica e dellaresponsabilità al di là della norma giuridica
- Nuove forme e modalità del conflitto sociale – questioni: nuoveforme di disuguaglianza (sociale e culturale), problema dell’accessoetc.
- I processi di produzione, elaborazione e distribuzione dellaconoscenza sono decisivi in ogni sfera della prassi individuale ecollettiva --- si parla di “rivoluzione del controllo” – CONTROLLO vs.COOPERAZIONE
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COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA…DEL CONTESTO DIRIFERIMENTO E DEGLI SCENARI
ECOSISTEMI CAOTICI e DISORDINATI ma sempre più INTERCONNESSI eINTERDIPENDENTI
EVOLUZIONE PER DIFFERENZIAZIONE NON LINEARE – l’articolarsi inSOTTOSISTEMI determina nuovi bisogni comunicativi e, a loro volta, inuovi bisogni comunicativi definiscono nuove ESIGENZEORGANIZZATIVE ---- COMUNICAZIONE È ORGANIZZAZIONE
NUOVA CULTURA della COMUNICAZIONE – RIDEFINIZIONE di MODELLIORGANIZZATIVI funzionali a COLLABORAZIONE, COOPERAZIONE, CO-GESTIONE, CO-CREAZIONE
COMUNICAZIONE VS. CONNESSIONE – ORIZZONTALITÀ – SIMMETRIA (POTERE)
E SE LA COMUNICAZIONE è «PROCESSO SOCIALE di CONDIVISIONE della
CONOSCENZA (POTERE)…» (Dominici 1996)
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COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA…DELL'ORGANIZZAZIONE
La complessità riguardante i sistemi sociali e organizzativi è unacomplessità del tutto «particolare»…
Una complessità non riconducibile alla sola applicazione di formulematematiche e dati --- rischio OGGETTIVISMO SCIENTIFICO
DIGITALIZZAZIONE e NORME GIURIDICHE, condizioni necessarie ma nonsufficienti per INNOVARE e gestire INSTABILITÀ e IMPREVEDIBILITÀ nelle organizzazioni
Miti dell’EFFICIENZA, della RAZIONALITÀ e della PRODUTTIVITÀ…MITI daSFATARE…
CENTRALITÀ dev’essere posta sulla PERSONA (1996), sul CAPITALEUMANO, sul BENESSERE ORGANIZZATIVO
CONSIDERARE ASIMMETRIE e COMPETENZE
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COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA…DELL'ORGANIZZAZIONE
LA COMUNICAZIONE NON è UN QUALCOSA che può ARRIVARE A VALLEdei PROCESSI, perché la comunicazione SI IDENTIFICA IN QUEGLISTESSI PROCESSI
COMUNICAZIONE DEL FARE vs. COMUNICAZIONE DEL DIRE (Dominici, 2000 esgg.) – ETICA vs. ETICHETTA – TRADUZIONE IN CULTURE E MODELLIORGANIZZATIVI
LA «FORMA» più POTENTE DI COMUNICAZIONE è L’EFFICIENZA DEI SISTEMIORGANIZZATIVI (CAMBIAMENTO CULTURALE) --- INVESTIRE SU FORMAZIONE eAGGIORNAMENTO CONTINUO
PROBLEMA DELLE COMPETENZE – SIAMO STATI EDUCATI E FORMATI SULLA BASEDI MODELLI INTERPRETATIVI LINEARI non più adeguati alla complessità
CONCETTO FONDAMENTALE: SISTEMI COMPLESSI ADATTIVI – CONTAMINAZIONETRA ATTORI, SISTEMA E AMBIENTE – TUTTI GLI ATTORI COSTANTEMENTECO-GENERANO E CO-PRODUCONO I PROCESSI DI CUI SONOPROTAGONISTI – si estende ulteriormente il concetto di cultura/eorganizzativa/e
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COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICA…DELL'ORGANIZZAZIONE
L’organizzazione può essere definita come un SISTEMA SOCIALE APERTO - basato su un processo di interazione tra le parti - in cui laCONOSCENZA dell’AMBIENTE (dati e informazioni) è decisiva peradattarsi al cambiamento. Allo stesso tempo, la creazione di unacultura organizzativa si configura come un asset strategico, dalmomento che consente la definizione di RISPOSTE EFFICACI ai rischipotenziali e reali.
Siamo di fronte ad un “… sistema adattivo di componenti fisiche,personali e sociali che sono tenute insieme da una rete dicomunicazioni interpersonali e dalla volontà dei suoi membri dicooperare per il raggiungimento di un fine comune”.
H.A.Simon (1947)
Qualsiasi tipo di organizzazione si fonda su PROCESSI, cioè su insiemi diATTIVITÀ fra loro LOGICAMENTE INTERCONNESSE
RILEVANZA STRATEGICA DEL “SAPERE CONDIVISO”(2003) E DELLACONOSCENZA CHE...”NASCE” già CONDIVISA
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COMPLESSITÀ e “NATURA” SISTEMICADELL'ORGANIZZAZIONE: la questione della “RAZIONALITÀ
LIMITATA”I sistemi organizzativi sono fondati su una RAZIONALITÀ LIMITATA
dovuta a:
Conoscenza sempre parziale della “catena mezzi-fini”
Conoscenza limitata delle ALTERNATIVE– ruolo delle convinzionipreesistenti nelle scelte/decisioni – l’analisi complessiva richiedecosti eccessivi
Distinzione non chiara tra “mezzi” e “fini”
Impossibilità di conoscere tutte le CONSEGUENZE delle scelte (problemadi ragionevolezza di tempi e costi)
Distorsioni nei feedback
Le decisioni sono quasi sempre del “gruppo” e sono correlate a processidi cooperazione/competizione/conflitto
Presenza di molteplici livelli di AMBIGUITÀ
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LA COMUNICAZIONE COME CONDIVISIONE DELLACONOSCENZA
La comunicazione, permettendo la condivisione delle risorseinformative e conoscitive, è il vero “valore aggiunto” delleorganizzazioni e dei sistemi dal momento che rendepossibile:A) RIDUZIONE DELLA COMPLESSITÀ (ma, ormai, parliamo di
IPERCOMPLESSITÀ)B) GESTIONE DELL’INCERTEZZA/RISCHIO (intesa anche come “nuova
rischiosità del rischio”) – ruolo strategico per le imprese del riskmanagement e del crisis management
C) MEDIAZIONE DEL CONFLITTO - fuori dal sistema: problema del controllo e accesso alle risorse (Knowledge Society); dentro ilsistema: problematiche legate all’accesso, gestione, elaborazione,c o n s e r v a z i o n e e c o n d i v i s i o n e d e l l e c o n o s c e n z e e d e l l ecompetenze (knowledge management)
P.Dominici (2005 e 2011)
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DA CITTADELLE FORTIFICATE A SISTEMI SOCIALI APERTI
- Le organizzazioni complesse sono costrette ad abbandonare latorre d’avorio ed a configurarsi come “sistemi sociali aperti”.
- «Fattore tecnologico» e «fattore giuridico», condizioninecessarie ma non sufficienti
- La “cittadella fortificata” deve ripensare i suoi modelliorganizzativi, ridefinire la sua architettura e le sue strategie:può farlo soltanto aprendosi al territorio locale e globale(sistema-mondo) e lasciandosi contaminare.
- Esigenza di nuovi rapporti con gli interlocutori (stakeholders)
- I cittadini/utenti/clienti/consumatori vengono progressivamentecoinvolti nei processi decisionali
- Capacità di alimentare i reticoli sociali in cui si produceconoscenza e cambiamento
Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
PER UN MANAGEMENT DELLA COMPLESSITÀ
- ORGANIZZAZIONI COME «SISTEMI SOCIALI APERTI» **- CENTRALITÀ STRATEGICA della COMUNICAZIONE- COMUNICAZIONE è ORGANIZZAZIONE - COMUNICAZIONE ≠ MARKETING- AUMENTO di COMPLESSITÀ genere NUOVI BISOGNI COMUNICATIVI- FATTORE TECNOLOGICO e FATTORE GIURIDICO NON BASTANO- GESTIONE/CONDIVISIONE della CONOSCENZA --- EFFICIENZA dei
SISTEMI- LOGICHE DI BREVE PERIODO VS. LOGICHE DI LUNGO PERIODO- ETICA VS.ETICHETTA – CULTURE DELLA COMUNICAZIONE=CULTURE
ORGANIZZATIVE- CAMBIAMENTO CULTURALE – FONDAMENTALE MA OCCORRE
MODIFICARE LE CULTURE ORGANIZZATIVE- Centralità della PERSONA e della QUALITA’ dello SPAZIO RELAZIONALE- PERSONA ≠ INDIVIDUO- RIPENSARE LO SPAZIO DEI SAPERE E LO SPAZIO RELAZIONALE
«DENTRO» I LUOGHI DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE
Terni 28 Novembre LibreOffice | LibreItalia Conference 2015
PER UN MANAGEMENT DELLA COMPLESSITÀ
- ORGANIZZAZIONI COME «SISTEMI SOCIALI APERTI» **- CENTRALITÀ STRATEGICA della COMUNICAZIONE- COMUNICAZIONE è ORGANIZZAZIONE - COMUNICAZIONE ≠ MARKETING- AUMENTO di COMPLESSITÀ genere NUOVI BISOGNI COMUNICATIVI- FATTORE TECNOLOGICO e FATTORE GIURIDICO NON BASTANO- GESTIONE/CONDIVISIONE della CONOSCENZA --- EFFICIENZA dei
SISTEMI- LOGICHE DI BREVE PERIODO VS. LOGICHE DI LUNGO PERIODO- ETICA VS.ETICHETTA – CULTURE DELLA COMUNICAZIONE=CULTURE
ORGANIZZATIVE- CAMBIAMENTO CULTURALE – FONDAMENTALE MA OCCORRE
MODIFICARE LE CULTURE ORGANIZZATIVE- Centralità della PERSONA e della QUALITA’ dello SPAZIO RELAZIONALE- PERSONA ≠ INDIVIDUO- RIPENSARE LO SPAZIO DEI SAPERE E LO SPAZIO RELAZIONALE
«DENTRO» I LUOGHI DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE
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LA RESISTENZA AL CAMBIAMENTO E LA “QUESTIONECULTURALE”
- La resistenza al cambiamento è sempreCULTURALE…
- LA QUESTIONE: «INNESTARE» L’INNOVAZIONETECNOLOGICA SU UN MODELLO SOCIALE ECULTURALE, CHE è FEUDALE e CORPORATIVO(Dominici 1998)
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Fare RETE - Fare SiSTEMA - COMUNITÀ
GRAZIE !
La conoscenza è prodotto sociale,non può che essere condivisa
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