Comportamento problema è….
- Pericoloso per il soggetto stesso - Pericoloso per gli altri o distruttivo per l’ambiente - Impedisce al soggetto, o a chi gli sta intorno, di imparare - Provoca emarginazione e rifiuto in quanto socialmente inaccettabile (Emerson, 1995)
Il comportamento è una minaccia per la vita della persona?
1. Il comportamento è una minaccia per l’incolumità fisica
della persona?
2. Il comportamento è una minaccia per l’incolumità fisica di terzi?
3. Il comportamento interferisce con il processo di
apprendimento della persona?
4. Il comportamento interferisce con il processo di
apprendimento di altre persone?
5. Il comportamento danneggia o distrugge oggetti?
6. Il comportamento interferisce con l’accettazione della persona? Produce stigma? Se non si interviene ritiene che il comportamento peggiorerà?
M. Demchak, K.W. Bossert (2005)
- Livello di funzionamento adattivo - Limitata abilità comunicativa - Disabilità intellettiva -Autismo - Sindromi specifiche. (ES: Rett, Cornelia de Lang, X fragile, Prader-Willi, Sindromi Epilettiche ecc…)
QUALCHE INFORMAZIONE DALLA RICERCA: fattori di rischio
Le manifestazioni più frequenti dei comportamenti problema
Aggressività
Auto‐lesionismo
Danno/distruzione ambiente
Vocalizzazioni non appropriate
Stereotipie
FUNZIONE
Sono
annoiato
Guardami!
Sono
arrabbiato
Sono
stanco!
Non voglio
più fare
questo
lavoro
Voglio
andare
sull’altalena!
!!!
Si affrontano per primi comportamenti pericolosi e con più alta frequenza
Si affronta un comportamento per volta
Si insegnano comportamenti alternativi appropriati
Quale definizione: “E’ oppositivo e nervoso”
“urla e lancia gli oggetti che trova vicino a lui”
“Si arrabbia e si fa molto male”
“Si morde il dorso della mano destra con forza e
subito dopo mi da delle sberle con la mano
sinistra sulla schiena o in faccia”
“fa baccano”
“Urla e batte i piedi, dice sempre di no alle mie
richieste, picchia dando sberle al fratello e me,
per strada scappa ogni volta che vede un
bancomat o un telefono”
Comportamento non definito in modo operazionale:
«Giovanni è agitato”
“Giovanni sbatte le braccia, cammina avanti ed indietro, continua a pronunciare la medesima frase
ad alta voce”
«Giada mette le mani in bocca”
“Giada inserisce il proprio dito indice destro oltre il limite delle labbra tra l’arcata superiore e l’arcata
inferiore destra e non chiude i denti sul dito”
«Giovanni disturba i compagni di classe”
“Giovanni spinge e picchia con le mani sulla testa dei compagni”
DEFINIZIONE OPERAZIONALE
OSSERVAZIONE DIRETTA DEL COMPORTAMENTO
RACCOLTA DATI
ANALISI DEI DATI RACCOLTI
SITUAZIONE: A CASA
DURANTE LA CENA
A MAMMA E PAPÀ
PARLANO TRA DI LORO
B ANNA SI ALZA DA TAVOLA E COMINCIA A
CORRERE NELLA STANZA
C I GENITORI LA RINCORRONO
PER FARLA SEDERE
ANALISI FUNZIONALE
Mamma e papà al
supermercato
B. urla e si butta
per terra
Papà compra un
gioco per farla
stare buona
La maestra chiama
F. per fare i
compiti
F. piange e chiede
di bere il latte
Maestra smette di
lavorare e prepara
il latte a F.
Mamma parla con
qualcuno
L. Butta tutto
fuori dalla
finestra
Mamma smette di
parlare e va da L.
per fermarlo.
Bottiglie d’acqua in
giro per la casa
G. prende le
bottiglia e svuota
per terra l’acqua
Papà corre da G.
bloccandolo e
sgridandolo
Analisi funzionale
PERMETTE DI:
ODefinire il comportamento
OIdentificare le cause del comportamento
OPrevedere
OProgrammare i trattamenti
Analisi funzionale
OFFRE L’OCCASIONE DI:
O Definire in modo oggettivo
O Far condividere gli osservatori
ATTENZIONE!
I COMPORTAMENTI PROBLEMA SE RINFORZATI AUMENTANO
POSSONO ESSERE INAVVERTITAMENTE RINFORZATI
CONSEGUENZE CHE CREDIAMO NEGATIVE POSSONO ESSERE
RINFORZANTI
LE INSIDIE DELL’ATTENZIONE!
STRATEGIE STRATEGIE
PROATTIVE (A)
STRATEGIE RETROATTIVE
(C)
- PUNZIONE
- RINFORZO
- MODIFICARE L'AMBIENTE
- UTILIZZARE SISTEMI VISIVI
- DEFINIRE REGOLE
- STORIE SOCIALI
- TOKEN ECONOMY
- INSEGNARE UNA COMUNICAZIONE FUNZIONALE
- POSSIBILITA' DI SCEGLIERE
- ATTENZIONE NON CONTINGENTE
- INSEGNARE ATTIVITA’ INDIPENDENTI DI GIOCO
Dato che l’ansietà è una componente
cronica dell’autismo, l’ambiente di
risoluzione dei problemi dovrebbe
essere il più possibile non minaccioso e
non dovremmo mai dimenticare
l’importanza della prevedibilità.
Scelgo la A
- Interventi sugli antecedenti e sui fattori ambientali
- Insegnamento di abilità comunicative funzionali
- Attenzione non contingente
- Possibilità di scegliere
- ..
Posso modificare gli eventi antecedenti, per esempio riorganizzando routine specifiche dove il CP è altamente
probabile
Posso modificare l’ambiente sociale per creare le condizioni nelle quali il CP è
meno probabile
Modificare in modo ecologico
Insegnare nuove abilità
-Cercare il positivo in ogni nostro alunno e fare leva su quello ( considerare i punti di forza)
-Richiedere attività gradite alla persona
-Favorire la collaborazione
-Insegnare comportamenti alternativi adeguati
Possibilità di fare delle scelte
Se insegniamo ad un bambino a scegliere,
se gli offriamo la possibilità di fare una scelta
su un’attività, un materiale, o un premio a
cui accedere al compimento di una
attività…
IL BAMBINO ACQUISTA IL CONTROLLO SU
DETERMINATI ASPETTI DEL PROPRIO AMBIENTE
E DELLA PROPRIA VITA
3 REGOLE: REGOLA 1: guardare sempre alla
funzione del comportamento
REGOLA 2: per ogni
comportamento che vuoi
diminuire DEVI averne uno
“funzionalmente equilvalente”
da aumentare
REGOLA 3: costruire abilità in un
contesto positivo
E’ importante:
- atteggiamento positivo nei confronti del bambino
- formulare in positivo una richiesta
- uso spontaneo della lode
! LA TRAPPOLA DEL RIMPROVERO !
Agire in positivo!
Nella relazione con bambini con problemi di comportamento è importante AGIRE IN POSITIVO; ciò spesso comporta per coloro che se ne occupano fatica!, una riflessione e un lavoro struttura stessa della personalità.
Il rinforzo è solo per i bambini/ragazzi?
Ricompensatevi per la fatica che fate
Fatevi i complimenti
Aiutatevi reciprocamente nel lavoro che portate avanti
Non abbiate paura di sbagliare, meglio che fare nulla, corriamo il rischio di fare meglio successivamente