+ All Categories
Home > Documents > COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul...

COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul...

Date post: 20-Jul-2020
Category:
Upload: others
View: 0 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
18
RELAZIONE architetto Marcello Rollo Viale della Vittoria, 7/3 33100 UDINE Tel. 0432 508188 E-mail: [email protected] REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TELEFONIA MOBILE l.r. 3/2011 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE Allegato 1 Data:17/05/2017 COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI
Transcript
Page 1: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

RELAZIONE

architetto Marcello Rollo Viale della Vittoria, 7/3 33100 UDINE Tel. 0432 508188 E-mail: [email protected]

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TELEFONIA MOBILE l.r. 3/2011

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE

Allegato 1 Data:17/05/2017

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI

Page 2: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 2 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

INDICE

1. INTRODUZIONE

1.1 Assetto normativo 3

1.2 Finalità del Regolamento 3

2. LO STATO DI FATTO

2.1 Infrastrutture presenti sul territorio comunale 4 2.1a / 2.1.l - Stazioni radio base (Schede)– 5/9

3. LA NORMATIVA IN VIGORE

3.1 La normativa concernente i limiti di esposizione 10

4. GLI ASPETTI URBANISTICI

4.1 Obiettivi del Regolamento 12 4.2 Metodologia di intervento 12 4.3 Analisi 12 4.4 Inquadramento territoriale 13

4.5 L’ambiente ed il paesaggio 13 4.6 La cartografia di supporto e le prescrizioni regolamentari 14

5. LE AREE DI RICERCA SEGNALATE DAI GESTORI 18

6. CONCLUSIONI 18

Page 3: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 3 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

1. INTRODUZIONE 1.1. Assetto normativo La rapida affermazione della telefonia cellulare venutasi a determinare negli ultimi anni, andata al di là d’ogni ragionevole previsione, e la conseguente necessità da parte dei gestori di potenziare le strutture di trasmissione e di attivarne di nuove, ha indotto la Regione Friuli-Venezia Giulia, in analogia ai provvedimenti legislativi nazionali, a promulgare la L.R. 06.12.2004, n. 28, che disciplina l'installazione degli impianti per la telefonia mobile e dei ponti radio, così come superata dalla L.R. n.3 del 18.03.2011, al fine di assicurare: a) il diritto dei cittadini alla tutela della salute dagli effetti dell'esposizione ai campi

elettromagnetici; b) la tutela dell'ambiente e del paesaggio mediante un ordinato sviluppo ed una corretta

localizzazione degli impianti; c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale.

Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004, il nuovo dispositivo legislativo, al Capo III, prevede la redazione di un “Regolamento comunale per la telefonia mobile” in sostituzione del “Piano di settore per la localizzazione degli impianti di telefonia mobile”. Tale scelta consente di snellire l’iter approvativo da parte delle Amministrazioni comunali, dal momento che il nuovo documento non si configura più come strumento urbanistico che, come tale, necessita di una procedura più lunga e complessa sia all’atto della sua predisposizione che in caso di necessità di apportare varianti nel tempo, oltre all’eliminazione della commissione consultiva. 1.2 Finalità del Regolamento Il Regolamento si prefigge di: 1. perseguire l’obiettivo dell'uso razionale del territorio, la tutela dell'ambiente, del

paesaggio e dei beni naturali, in quanto costituiscono risorse non rinnovabili e patrimonio dell'intera comunità regionale;

2. essere predisposto tenuto conto sia delle necessità dell'Amministrazione comunale che dei programmi dei gestori di rete per la telefonia mobile;

3. definire, di preferenza sulla base di protocolli d'intesa con i gestori medesimi, la localizzazione delle strutture per l'installazione di impianti fissi per telefonia mobile e ponti radio e le loro eventuali modifiche;

4. assicurare il rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n.259 del giorno 8 luglio 2003 (Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dall'esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz), e successive modifiche, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 28 agosto 2003, n. 199.

La necessità di un intervento pubblico per regolamentare la localizzazione dei nuovi impianti di telefonia mobile, trae origine dall'esigenza di trovare un'equa soluzione al problema che viene a determinarsi dal confronto tra due esigenze fondamentali apparentemente divergenti. Da un lato, infatti, il Regolamento deve proporre soluzioni impiantistiche capaci di garantire:

Page 4: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 4 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

• ai cittadini la possibilità di accedere alla rete in quanto la telefonia mobile è classificata

come un servizio pubblico; • ai gestori la possibilità di realizzare nuovi impianti per una duplice ragione:

– assolvere agli obblighi di copertura radioelettrica del territorio che essi si sono assunti con lo Stato, contestualmente al rilascio delle concessioni ministeriali per l’uso delle radiofrequenze;

– avere una contropartita economica a fronte degli onerosi canoni che essi pagano allo Stato per le concessioni.

Dall'altro lato deve tutelare: • la salute dei cittadini; • l'ambiente ed il paesaggio.

2. LO STATO DI FATTO 2.1. Infrastrutture presenti sul territorio comunale Sul territorio comunale sono attualmente in esercizio undici stazioni radio base appartenenti rispettivamente ai seguenti gestori, presenti sia in forma singola che accorpata:

TELECOM ITALIA s.p.a. (TIM)

WIND

LINKEM.

VODAFON OMNITE N.V.

H3G s.p.a La loro dislocazione puntuale, assieme alle rispettive caratteristiche distintive, sono di seguito rappresentate su estratti dalla Carta Tecnica Regionale.

Page 5: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 5 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

2.1.a Stazione radio base condivisa Tim/Vodafone/H3G – Cividale – via Della Pertica 2.1.b Stazione radio base condivisa Wind/Linken – Cividale – viale Udine

Page 6: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 6 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

2.1.c Stazione radio base condivisa Tim/Vodafone/H3G – CIVIDALE (S.Domenico) – P.zza A. Picco

2.1.d Stazione radio base condivisa Tim/Vodafone – CIVIDALE (Centro) – Stretta S.Valentino

Page 7: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 7 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

2.1.e Stazione radio base WIND – CIVIDALE (Barbetta) –

Page 8: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 8 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

2.1.f Stazione radio base condivisa Tim/Vodafone – CIVIDALE (Rualis) – via Tombe Romane (c/o campo sportivo)

2.1.g Stazione radio base H3G – CIVIDALE (Rualis) – via Tombe Romane (c/o campo sportivo)

Page 9: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 9 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

2.1.h Stazione radio base condivisa Tim/Wind – CIVIDALE – Monte Purgessimo 2.1.i Stazione radio base Vodafone – CIVIDALE – Monte Purgessimo 2.1.l Stazione radio base H3G – CIVIDALE – Monte Purgessimo

Page 10: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 10 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

3. LA NORMATIVA IN VIGORE 3.1. La normativa concernente i limiti di esposizione Anche se, come sopra indicato, i risultati delle ricerche scientifiche finora effettuate hanno escluso la possibilità di effetti dannosi sulla salute dell'uomo da parte dei campi elettromagnetici a radiofrequenza, tuttavia in ambito europeo e da parte dei singoli paesi è stato adottato il principio di precauzione in base al quale sono state emanate norme che fissano le soglie di esposizione alle radiofrequenze ed i criteri operativi per la localizzazione dei nuovi impianti. In base a quanto stabilito dalla Commissione europea, il principio di precauzione è un approccio della gestione dei rischi in attesa di conoscere i risultati della ricerca scientifica a lungo termine. Sempre secondo la Commissione europea tale principio, per una corretta applicazione, deve conformarsi ai seguenti criteri guida fondamentali: • valutazione oggettiva del rischio; • massima trasparenza nella valutazione delle opzioni; • misure proporzionate al rischio; • misure basate su una valutazione del rapporto costi/benefici; • assegnazione di responsabilità per la produzione di prove scientifiche; • misure a carattere provvisorio.

Nel nostro paese la materia della tutela della salute in presenza di campi a radiofrequenza è stata recepita dai seguenti provvedimenti legislativi: • Legge 22 febbraio 2001, n. 36, (legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi

elettrici, magnetici ed elettromagnetici); • DPCM 8 luglio 2003 (fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli

obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dall'esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz);

• D.P.R. 94/Pres. del 19/05/2005 (Regolamento di attuazione della L.R. 28/2004).

In analogia alle normative degli altri paesi europei, per i limiti dell'intensità dei campi a radiofrequenza la legislazione italiana definisce tre valori di riferimento: • limiti di esposizione; • valori di attenzione; • obiettivi di qualità. I limiti di esposizione sono definiti come: valori del campo elettrico, magnetico o elettromagnetico considerati come valori di immissione, che non devono essere superati in alcuna condizione di esposizione. I valori di attenzione sono definiti come: valori del campo elettrico, magnetico o elettromagnetico considerati come valori di immissione che non devono essere superati negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate, che non siano inferiori a quattro ore giornaliere. Essi costituiscono misure di cautela ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine. Gli obiettivi di qualità sono definiti come: valori del campo elettrico, magnetico o elettromagnetico considerati come valori di emissione degli impianti e delle apparecchiature, da conseguire nel breve, medio e lungo periodo, anche attraverso l'uso di tecnologie e metodi di risanamento disponibili, al fine di realizzare gli obiettivi di cautela previsti, anche con riferimento alla protezione da possibili effetti a lungo termine.

Page 11: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 11 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

I livelli di protezione sopra descritti devono intendersi come valori medi su un'area equivalente alla sezione verticale del corpo umano e su qualsiasi intervallo temporale di sei minuti. I limiti fissati dalla legislazione italiana per l'esposizione umana a campi a radiofrequenza nel segmento di banda da 100 kHz a 300 GHz, sono indicati nelle seguenti tabelle:

Limiti di esposizione Intensità di campo elettrico E (V/m)

Intensità di campo magnetico H (A/m)

Densità di potenza

D (W/m2)

100 kHz < f ≤ 3MHz 60 0,20 — 3 MHz < f ≤ 3 GHz 20 0,05 1

3 GHz < f ≤ 300 GHz 40 0,01 4

Valori di attenzione Intensità di campo elettrico E (V/m)

Intensità di campo magnetico H (A/m)

Densità di potenza

D (W/m2)

100 kHz < f ≤ 3MHz 6 0,016 — 3 MHz < f ≤ 3 GHz 6 0,016 —

3 GHz < f ≤ 300 GHz 6 0,016 0,10

Obiettivi di qualità Intensità di campo elettrico E (V/m)

Intensità di campo magnetico H (A/m)

Densità di potenza

D (W/m2)

100 kHz < f ≤ 3MHz 6 0,016 — 3 MHz < f ≤ 3 GHz 6 0,016 —

3 GHz < f ≤ 300 GHz 6 0,016 0,10 Le soglie fissate dalla normativa italiana garantiscono la conformità delle emissioni anche ai parametri stabiliti dalle Linee Guida Internazionali proposte dalla Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti (ICNIRP) e recepite dalla Raccomandazione 1999/519/CE del 12 luglio 1999. Per precisione va messo in buona evidenza che per le bande GSM, DCS ed UMTS, come indicato nella tabella che segue, i limiti della normativa italiana sono notevolmente più restrittivi di quelli europei. Il confronto va fatto sulla base della densità di potenza.

Limiti di esposizione

Densità di potenza D (W/m2)

3 MHz < f ≤ 3 GHz Italia DPCM 08.07.2003,

Europa Raccomandazione 519/99

GSM 900 MHz 1 4,5 DCS 1,8 GHz 1 9

UMTS 1 10

Page 12: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 12 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

4. GLI ASPETTI URBANISTICI 4.1. Obiettivi del Regolamento Il Regolamento ha come finalità intrinseca quello di ricercare il punto di compatibilità tra le esigenze tecniche dell'infrastruttura per il servizio della telefonia mobile ed il contesto territoriale nel quale si colloca. Nel contesto territoriale vi sono due componenti da gestire: quella urbanistica legata alle modalità d'uso del suolo (e degli edifici esistenti) e quella paesaggistica legata alla percezione estetica e culturale del sistema territoriale. Il Regolamento definisce pertanto i criteri e le modalità da osservare nell’individuazione degli ambiti al cui interno localizzare e progettare le stazioni radio base (SRB), anche in relazione agli obiettivi indicati dalla legislazione quali "obiettivi di qualità" che sono: - la tutela della salute pubblica per effetto della minimizzazione dei valori di campo

elettromagnetico; - la corretta disposizione urbanistica degli impianti in grado di assicurare l'erogazione del

servizio agli utenti. Ferme restando le competenze attribuite dalla legislazione vigente all'ARPA, per quanto riguarda la gestione degli aspetti legati al controllo dei campi elettromagnetici, all'ASS per quanto riguarda tutte le altre componenti che attengono alla prevenzione sanitaria in termini di salute ed igiene pubblica, il Regolamento ottempera alle prescrizioni in tema di tutela della salute identificando i siti incompatibili secondo il principio di precauzione. L'azione di inquadramento urbanistico e di tutela della qualità del paesaggio da parte del Regolamento si esprime attraverso una razionalizzazione degli interventi, per minimizzare l'impatto di tale infrastruttura sul territorio, concentrando la presenza delle SRB in tutti i casi in cui risulta possibile la compresenza dei gestori sul medesimo impianto (sharing) e valutando le possibili mitigazioni paesaggistiche, caso per caso, proponendo tecniche di mimetizzazione o di miglioramento della qualità costruttiva, funzionale ed estetica dei manufatti. L'ubicazione e la costruzione degli impianti delle SRB dovrà tener conto delle specificità della morfologia urbana, proponendo tipologie, o completamenti estetico-formali, tali da renderle meno invasive per migliorare il loro inserimento nel tessuto e nello skyline. 4.2. Metodologia di intervento Il metodo seguito per la elaborazione del Regolamento osserva, nel processo di redazione e nella produzione delle cartografie, la traccia indicata dai criteri metodologici descritti dall’ex Regolamento di Attuazione della LR 28/04 (che si ritiene tutt’ora valido) oltre ad implementarne i contenuti secondo una impostazione di zonizzazione su scala territoriale. Infatti, si è voluto prima di tutto ricorrere ad una organizzazione del territorio per Ambiti omogenei in cui sono evidenziate, a seconda delle peculiarità, le reali possibilità e le condizioni di intervento e successivamente procedere con l'individuazione puntuale, al loro interno, dei siti idonei secondo un percorso progettuale da condividersi attraverso un protocollo d'intesa tra l’Amministrazione comunale ed i gestori del servizio. Pertanto, con il Regolamento vengono forniti sia i criteri generali che quelli specifici sui luoghi e sulle modalità di collocazione delle SRB, avendo nel contempo cura della loro realizzazione in funzione degli aspetti paesaggistici dei siti stessi. Si è provveduto quindi ad analizzare il territorio di Reana del Rojale per valutare i limiti della sua capacità di “sopportare” la presenza di tali impianti, soprattutto in termini paesaggistici. 4.3. Analisi L'aspetto paesaggistico, connesso con il posizionamento degli impianti stazioni radio base deve considerare la “visibilità” di queste strutture, sia per l’altezza posseduta sia

Page 13: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 13 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

per le esigenze connesse con il loro posizionamento, al fine di costituire una “rete” efficiente. L'aspetto "architettonico-estetico" degli impianti influisce in modo sensibile sulla valutazione qualitativa degli spazi interessati dagli stessi. Per quanto sopra detto, risulta indispensabile dare una descrizione, seppur sommaria, del territorio comunale. La fase di analisi si basa sulla rappresentazione cartografica degli elementi conoscitivi che concorrono a inquadrare le problematiche del Piano. 4.4 Inquadramento territoriale Il Comune di Cividale del Friuli, localizzato nella fascia centro orientale della Regione, a circa 15 km a est del capoluogo friulano, si estende tra l’alta pianura friulana e i colli orientali su una superficie complessiva di 50,54 kmq. La popolazione residente a Cividale del Friuli e nelle frazioni di Rualis, Grupignano, Sanguarzo, Gagliano, Carraria, Purgessimo, Spessa, Rubignacco e Madriolo è di 11.413 abitanti (dati ISTAT 1/1/2014), con una densità abitativa pari a 225 ab/kmq. Il territorio comunale, attraversato in direzione est-ovest dal corso del torrente Natisone, confina a nord con il comune di Torreano, a est con San Pietro al Natisone, ad ovest con Moimacco e Premariacco e a sud con Prepotto e Corno di Rosazzo. Dal punto di vista infrastrutturale, le principali arterie viarie che interessano il Comune sono costituite dalla SS 54 “del Friuli”, l’asse di collegamento tra Udine e la Slovenia che attraversa i nuclei abitati di Remanzacco, Cividale e S. Pietro al Natisone, dalla SR 356 “di Cividale” che scorre in direzione N/S collegando Gorizia con Tarcento, e da strade provinciali e locali che collegano tra loro le frazioni distribuite sul territorio. Si segnala, inoltre, la presenza del tracciato ferroviario Udine-Cividale che si sviluppa a nord della SS 54. Dal punto di vista normativo-ambientale, il territorio comunale di Cividale del Friuli. è interessato dalla Zona Speciale di Conservazione (ZSC) IT - 3320025 “Magredi di Firmano”, appartenente alla rete di tutela comunitaria Natura 2000, istituita ai sensi della direttiva Habitat (Direttiva 92/43/CEE). Il Comune è inoltre attraversato in direzione est-ovest dalla Zona di Rilevante interesse Ambientale ARIA n. 17 Fiume Natisone, istituita con DPGR 031/Pres. del 06/02/2001. 4.5. L’ambiente ed il paesaggio Tutto il territorio comunale costituisce un ambito di rilevante interesse naturalistico e paesaggistico, dove i singoli sistemi si intersecano in un reciproco rapporto che crea un paesaggio di notevole bellezza. Esso comprende: Ambiti boschivi, con la presenza di estese formazioni boschive, ubicate quasi

esclusivamente in zona collinare, sottoposti a particolare tutela al fine di salvaguardare l'unicità del contesto paesaggistico.

Il corso del F. Natisone e aree contigue di decelerazione trasformativa,con il tratto le sue sponde, soggetto a vincolo paesaggistico (D.Legs.42/2004) e le aree ricadenti all’interno del perimetro dell’ A.R.I.A (Area di rilevante Interesse Ambientale ) n° 17, così classificata ai sensi dell’Art. 5 della L. R. 42/96 e successive modifiche, costituito da un territorio di elevato valore ecologico e paesaggistico con la presenza di coltivi, prati stabili e fenomeni di erosione fluviale e di forra e caratterizzato da formazioni arboree e arbustive di valenza ecologico-ambientale, nonché dalle aree esterne di protezione dell’alveo.

Peraltro, l’A.R.I.A .comprende anche il S.I.C. (sito di importanza comunitaria) dei Magredi di Firmano.

Page 14: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 14 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

Ambiti di salvaguardia paesaggistica dei centri abitati, di mediazione tra gli insediamenti urbani e relative pertinenze e le aree di preminente interesse agricolo.

Ambiti di protezione delle aree umide, costituiti dalle parti del territorio comunale identificate come zone umide che, per la presenza di un paesaggio e di elementi floristici e faunistici importanti, sono sottoposte a particolare attenzione, al fine di salvaguardarne il contesto ecologico naturalistico.

Bosco Romagno, dove si riconosce l’alto valore ecologico e ambientale e naturalistico del sito.

Cava di Vernasso, caratterizzata dalla presenza della ex cava dell’Italcementi attivata su un sub-strato nel quale è presente una ricca colonia di fossili che ne costituiscono la peculiarità naturalistica, unitamente alla morfologia del sito.

Prati stabili, diffusi sul territorio, da salvaguardare nella loro naturalità biologica.

Ambiti agricolo-paesaggistici collinari , ubicati prevalentemente nella parte sud-orientale

del territorio, caratterizzati dalla presenza di vigneti terrazzati, frammisti a superfici boscate e prative.

Da quanto sopra descritto, risulta pertanto evidente la necessità di tutelare la percezione complessiva del territorio comunale, sia per chi giunge dall’esterno, sia per chi ci vive. Le stazioni SRB attualmente presenti non costituiscono elemento di contrasto evidente con l’intorno edificato e non; tuttavia si ritiene che la percezione delle antenne costituisca un aspetto importante e necessiti di una particolare attenzione per raggiungere il giusto equilibrio tra il paesaggio “costruito”, determinato dagli aspetti qualitativi posseduti dagli oggetti che vi si introducono, ed il “paesaggio” così come viene percepito visivamente. Per quanto detto, risulta importante prevedere tutti gli accorgimenti necessari a ridurre il più possibile l’impatto dell’infrastruttura costituita dalla SRB, utilizzando tecniche di mimetizzazione, ovvero valorizzando la struttura stessa. 4.6 La cartografia di supporto e le prescrizioni regolamentari Le analisi si sono concretizzate attraverso le seguenti rappresentazioni grafiche: 1) Vincoli territoriali (TAV. A.1) Per valutare oggettivamente le suscettività del territorio, si è ritenuto necessario rappresentare tutti gli elementi di carattere culturale, paesaggistico e ambientale presenti sul territorio che si ritiene possano condizionare in qualche misura le scelte localizzative delle nuove SRB. Nel dettaglio essi riguardano:

a) Siti sensibili, individuati nel rispetto del principio di precauzione, relativi alle scuole di ogni ordine e grado, alle attrezzature per l’assistenza per anziani e all’ospedale presenti sul territorio comunale.

b) Aree soggette a vincolo paesaggistico ex D.Lgs 42/2004, parte III, relative alle fasce di protezione dei corsi d’acqua pubblici, al tratto del Natisone e delle sue sponde (D.M. 1.7.1995), agli ambiti boschivi ex L.R. 9/2007;

c) Aree soggette a tutela ambientale: - A.R.I.A. n.17 – Fiume Natisone (ex L.R. 42/1996); - ZCS – Magredi di Firmano; - Prati stabili (L.R. 9/2005); - Ambito di protezione delle aree umide; - Ambito del Bosco Romagno; - Ambito della Cava di Vernasso; - Piano di Ripristino ambientale “Firmano pulita”.

Page 15: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 15 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

d) Aree di valore storico-culturale, architettonico e ambientale, relative : - alle Aree archeologiche - all’ Ambito ed edifici di centro storico. e) Aree di rischio idrogeologico, con riportate in complessivo le perimetrazioni delle

classi di pericolosità/rischio geologico e idraulico. A corredo delle informazioni, sono state evidenziate le aree insediative di più recente edificazione e/o di previsione, a prevalente carattere residenziale e il complesso delle aree industriali, artigianali, terziarie e direzionali, militari. 2) Assetto delle proprietà comunali e localizzazione delle stazioni radiobase esistenti

(TAV. A.2) Questa tavola è stata predisposta in ossequio agli indirizzi legislativi sulla priorità da riservare alle aree di proprietà comunali, nella scelta dell’individuazione dei siti preferenziali su cui localizzare le nuove stazioni radiobase, è stata. Sono stati, pertanto, evidenziati sia i siti di proprietà comunale che le zone per servizi ed attrezzature collettive, con le eventuali sovrapposizioni. Infine sono state rappresentate le quattro stazioni radiobase esistenti sul territorio relative rispettivamente ai gestori TIM, VODAFONE, H3G, WIND e LINKEM. 3) Classificazione dell’idoneità degli ambiti territoriali (TAV. A.3) Si tratta della tavola di progetto che classifica il territorio in macro zone omogenee, a diverso grado di fruizione per quanto riguarda l’installazione degli impianti di telefonia mobile, di supporto al Regolamento. Nel dettaglio le macro zone comprendono:

A) Ambito delle aree controindicate Le aree ivi comprese riguardano rispettivamente:

1) i siti incompatibili (individuati nel rispetto del principio di precauzione), con specifico riferimento a tutti gli edifici e le relative aree di pertinenza destinate all’istruzione di qualsiasi livello e grado e le attrezzature e servizi per l’assistenza sanitaria;

2) gli edifici, con le loro pertinenze, e le aree di valore storico, culturale, architettonico e ambientale, classificati dal P.R.G.C. vigente all’interno dell’Ambito del Centro storico del Capoluogo, nelle Zone omogenee A, B0 e gli Edifici di valore storico architettonico-ambientale

3) le aree di preminente valore paesaggistico ambientale relative a: - Forra del Natisone e delle sue sponde (vincolo ex D.Lgs. 42/2004 e

D.M.1.7.1995) - Zona A.R.I.A. n.17, con S.I.C. “Magredi di Firmano” - Zona E4.2 -Ambiti di interesse paesaggistico a protezione del Natisone - Ambito del Bosco Romagno - Ambito della Cava di Vernasso - E4.4 - Ambiti di protezione delle aree umide - Prati stabili

In tali aree è vietata l’installazione di impianti fissi per la telefonia mobile, ponti radio, microcelle e impianti gap-filler. In casi eccezionali, per motivate esigenze di servizio, il Comune può assentire l'installazione di microcelle. Resta inoltre preclusa la possibilità di qualsiasi intervento sui terreni compresi nella Zona di rispetto per la realizzazione di varianti stradali

Page 16: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 16 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

B) Ambito delle aree di attenzione

L’ambito riguarda:

le Aree di valore paesaggistico ambientale Le aree in oggetto riguardano: le parti di territorio sottoposte a vincolo paesaggistico ex D.Lgs. 42/2004 (ex

Galasso) dovuto alla presenta dei corsi d’acqua pubblici (Torrenti Corno, Erbezzo, Natisone, Rucco e Chiarò, Roggia di Torreano e Cividale, Rii Lesa, Rugo, Rugo, Chiarò, Poianis e Vernasso), esterne alle “Aree di preminente valore paesaggistico ambientale” di cui al precedente punto A.3.

In queste aree, l’installazione di impianti fissi per la telefonia mobile e impianti gap-filler è consentita solo lungo i bordi esterni delle stesse, come riportato in cartografia.

Zone di “Verde di protezione - V/E”, poste in diretta connessione con le aree insediative storiche o di valenza paesaggistico-ambientale; gli “Ambiti boschivi - E2”, di valore paesaggistico; gli “Ambiti agricolo-paesaggistici collinari - E4.1”, caratterizzati dalla presenza di vigneti terrazzati, frammisti a superfici boscate e prative; gli “Ambiti di salvaguardia paesaggistica dei centri abitati - Zona E4.3”, di mediazione tra gli insediamenti urbani e le aree di preminente interesse agricolo.

In tutte queste aree, l’installazione di impianti fissi per la telefonia mobile e

impianti gap-filler è consentita solo a seguito di un attento studio di inserimento paesaggistico e di mitigazione ambientale.

le Aree insediative storico ambientali urbane Le aree in oggetto riguardano ambiti dei borghi storici a diverso grado di conservazione urbanistico - edilizia, caratterizzati da una struttura a matrice agricola, classificati in zona B0 dal P.R.G.C. vigente. In tali aree, l’installazione di impianti fissi per la telefonia mobile e impianti gap-filler è consentita solo nei casi in cui sia evidenziata l'indisponibilità in prossimità di siti classificati preferenziali e previa opportuna progettazione per il loro corretto inserimento architettonico e paesaggistico.

le Aree insediative urbane di più recente edificazione e/o di previsione Le aree in oggetto riguardano gli ambiti di più recente edificazione e quelli destinati a nuovi complessi residenziali nelle aree frazionali urbane, classificati rispettivamente nelle Zone B1/O, B2, B3, C, O e T dal P.R.G.C. vigente. In tali aree, l’installazione di impianti fissi per la telefonia mobile e impianti gap-filler è consentita solo previa opportuna progettazione per il loro corretto inserimento architettonico e preferibilmente su spazi pubblici nel contesto territoriale locale. Dal momento,poi, che una buona parte di tali aree ricadono all’interno della “Delimitazione delle aree archeologiche”, la installazione degli impianti consentiti è ammessa esclusivamente su edifici esistenti, mentre l’installazione di impianti su aree libere, è soggetta a parere preventivo della competente Soprintendenza.

Page 17: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 17 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

C) Ambito delle aree preferenziali

Comprende le aree nelle quali si riscontra attitudine alla localizzazione di tutte le tipologie di impianto e che pertanto, nell’ordine e compatibilmente con la garanzia della copertura di rete, costituiscono la prima opzione localizzativa per gli stessi. Questa individuazione è stata effettuata facendo proprie anche le individuazioni e prescrizioni ritrovabili sul Piano della telefonia mobile ancora vigente. Nello specifico esso riguarda:

Siti di proprietà comunale compatibili con il contesto territoriale. Nello specifico essi sono stati individuati ed evidenziati sulla TAV. A3 allegata al Regolamento con numerazione da 1 a 10 e richiamati sul Regolamento stesso con specifiche e puntuali prescrizioni sia di carattere localizzativo che di inserimento nel relativo contesto insediativo. Particolare attenzione viene riservata per le installazioni degli impianti, soprattutto in prossimità dei cimiteri, in relazione alle esigenze di un inserimento coerente e rispettoso della percezione collettiva dei luoghi di culto.

Fabbricati privati Anche per ciò che riguarda le proprietà private, il Regolamento ha riconosciuto i fabbricati, contrassegnati in cartografia con sigle da F1 a F6, situati all’interno del Centro Storico su cui risultano già installati impianti o comunque quelli già giudicati idonei. Data la loro ubicazione, le eventuali modifiche degli impianti esistenti e la progettazione di nuovi impianti dovrà prevedere scelte non banali, valutando anche l’eventuale mascheramento della struttura di sostegno e dei pannelli radianti.

Aree industriali, artigianali e terziarie, Le aree in oggetto riguardano gli ambiti industriali e artigianali esterni a centri abitati, nonchè gli ambiti artigianali e terziari classificati rispettivamente in Zona D e H dal P.R.G.C. vigente.

Pertinenze stradali (aiuole e rotatorie di adeguata dimensione), dove i manufatti potranno costituire elementi di arredo, sempre nel rispetto delle norme stabilite dal Codice della Strada e previa autorizzazione dell’Ente gestore.

D) Ambito delle aree neutre Comprende le parti del territorio, diverse dalle precedenti, ove non sono presenti vincoli o limitazioni, ma nelle quali non emerge una particolare attitudine alla localizzazione degli impianti. Esse coincidono con le aree di interesse agricolo classificate in Zona E5 e E6 dal P.R.G.C. vigente, poste esternamente agli ambiti di cui ai precedenti punti A,B,C. Nelle aree neutre l’installazione di impianti è ammessa ad una distanza minima dall’Ambito delle aree controindicate e dall’Ambito delle aree di attenzione di 150m. Resta comunque preclusa la possibilità di qualsiasi intervento sui prati stabili e sui terreni compresi nella Zona di rispetto per la realizzazione di varianti stradali, fino alla realizzazione delle viabilità stesse.

A completamento delle prescrizioni relative alla classificazione degli ambiti, il Regolamento riporta le modalità attuative degli interventi ed i criteri di integrazione paesaggistica e progettazione formale degli impianti. Nel primo caso è da sottolineare che l’installazione e la modifica degli impianti sono soggette a SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività), previa acquisizione del parere favorevole dell’ARPA riguardo il rispetto dei limiti di esposizione alle emissioni elettromagnetiche fissati

Page 18: COMUNE DI REMANZACCO · c) la garanzia degli utenti di accedere al servizio di telefonia mobile sul territorio regionale. Fermi restando gli obiettivi informatori della L.R.28/2004,

COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Regolamento comunale per la telefonia mobile - Relazione

Pagina 18 di 18 _________________________________________________________________________________________________________

dott. arch. Marcello Rollo – viale della Vittoria,7/3 - Udine

dalla legge e corredata da tutti i pareri, nulla-osta e atti di assenso previsti in relazione agli eventuali vincoli presenti. Nel secondo caso vengono riportati i criteri generali di scelta localizzativa e di tipologia di impianto cui fare riferimento per garantire il corretto inserimento paesaggistico dei manufatti in quel determinato contesto territoriale.

5. LE AREE DI RICERCA SEGNALATE DAI GESTORI

La legge fissa nel giorno 31 marzo di ogni anno il tempo utile per la presentazione delle richieste. di sviluppo delle reti e/o dei relativi aggiornamenti. 6. CONCLUSIONI Lo strumento regolamentare appare il mezzo gestionale più idoneo per questo tipo di interventi, perché consente un rapido adeguamento sia per eventuali modifiche legislative sia per venire incontro a nuove e/o diverse esigenze manifestate da parte dei gestori, non prevedibili all’atto della formazione del presente documento.


Recommended