- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 1
Comune di
SAN CIPRIANO D’AVERSA Provincia di CASERTA
Documento Unico di Programmazione 2016/2018
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INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1: Prodotto Interno Lordo regionale e nazionale (fonte: Istat) - milioni di euro ................ 11
Tabella 2: Popolazione residente ................................................................................. 13
Tabella 3: Quadro generale della popolazione .................................................................. 14
Tabella 4: Composizione famiglie per numero componenti ................................................... 15
Tabella 5: Popolazione residente per classi di età e circoscrN.B. Mancano i dati perchè non trasmessi idal Responsabile Competente. .................................................................................. 16
Tabella 6: Popolazione residente per classi di età e sesso .................................................... 17
Tabella 7: Evoluzione delle entrate .............................................................................. 21
Tabella 8: Evoluzione delle spese ................................................................................. 22
Tabella 9: Partite di giro ........................................................................................... 22
Tabella 10: Entrate correnti - Analisi titolo 1-2-3 .............................................................. 23
Tabella 11: Evoluzione delle entrate correnti per abitante .................................................. 30
Tabella 12: Impegni di parte capitale assunti nell'esercizio in corso e nei precedenti ................... 35
Tabella 13: Impegni di parte capitale - riepilogo per Missione ............................................... 37
Tabella 14: Impegni di parte corrente assunti nell'esercizio in corso e nei precedenti .................. 40
Tabella 15: Impegni di parte corrente - riepilogo per missione .............................................. 41
Tabella 16: Dipendenti in servizio ................................................................................ 45
Tabella 17: Obiettivi patto di stabilità ........................................................................... 46
Tabella 18: Organismi ed entri strumentali, società controllate e partecipate ........................... 47
Tabella 19: Parte corrente per missione e programma ........................................................ 68
Tabella 20: Parte corrente per missione ......................................................................... 69
Tabella 21: Parte capitale per missione e programma......................................................... 74
Tabella 22: Parte capitale per missione .......................................................................... 75
Tabella 23: Quadro delle risorse disponibili ..................................................................... 79
Tabella 24: Programma triennale delle opere pubbliche ...................................................... 80
Tabella 25: Piano delle alienazioni ............................................................................... 81
Tabella 26: Programmazione del fabbisogno di personale .................................................... 83
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GUIDA ALLA LETTURA
Il decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei
sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi ” ha
introdotto il principio applicato della programmazione che disciplina processi, strumenti e contenuti
della programmazione dei sistemi contabili delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi.
Per quanto riguarda gli strumenti della programmazione, la Relazione previsionale e
programmatica prevista dall’art. 170 del TUEL (Testo unico degli Enti locali) è sostituita, quale
allegato al bilancio di previsione, dal DUP: il Documento unico di programmazione "strumento che
permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in
modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative".
Il DUP è articolato in due sezioni: la sezione strategica (SeS) e la sezione operativa (SeO).
● La sezione strategica (SeS)
La SeS sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato approvate con deliberazione
del Consiglio Comunale, con un orizzonte temporale pari al mandato amministrativo.
Individua gli indirizzi strategici dell’Ente, ossia le principali scelte che caratterizzano il
programma dell’Amministrazione, da realizzare nel corso del mandato amministrativo, in coerenza
con il quadro normativo di riferimento, nonché con le linee di indirizzo della programmazione
regionale, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica.
Tra i contenuti della sezione, si sottolineano in particolare i seguenti ambiti:
analisi delle condizioni esterne: considera il contesto economico internazionale e nazionale, gli
indirizzi contenuti nei documenti di programmazione comunitari, nazionali e regionali, nonché le
condizioni e prospettive socio-economiche del territorio dell’Ente;
analisi delle condizioni interne: evoluzione della situazione finanziaria ed economico-
patrimoniale dell’ente, analisi degli impegni già assunti e investimenti in corso di realizzazione,
quadro delle risorse umane disponibili, organizzazione e modalità di gestione dei servizi, situazione
economica e finanziaria degli organismi partecipati.
Nel primo anno del mandato amministrativo sono definiti gli obiettivi strategici da perseguire
entro la fine del mandato, per ogni missione di bilancio:
1. Servizi istituzionali, generali e di gestione
2. Giustizia
3. Ordine pubblico e sicurezza
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4. Istruzione e diritto allo studio
5. Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali
6. Politiche giovanili, sport e tempo libero
7. Turismo
8. Assetto del territorio ed edilizia abitativa
9. Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
10. Trasporti e diritto alla mobilità
11. Soccorso civile
12. Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
13. Tutela della salute
14. Sviluppo economico e competitività
15. Politiche per il lavoro e la formazione professionale
16. Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca
17. Energia e diversificazione delle fonti energetiche
18. Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali
19. Relazioni internazionali
20. Fondi e accantonamenti
21. Debito pubblico
22. Anticipazioni finanziarie
Infine, nella SeS sono indicati gli strumenti attraverso i quali l'Ente intende rendicontare il
proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica e trasparente, per informare i cittadini
del livello di realizzazione dei programmi, di raggiungimento degli obiettivi e delle collegate aree di
responsabilità politica o amministrativa.
● La sezione operativa (SeO)
La SeO contiene la programmazione operativa dell’ente con un orizzonte temporale
corrispondente al bilancio di previsione ed è strutturata in due parti.
Parte prima: contiene per ogni singola missione e coerentemente agli indirizzi strategici
contenuti nella SeS, i programmi operativi che l’ente intende realizzare nel triennio, sia con
riferimento all’Ente che al gruppo amministrazione pubblica. Si ricorda che i programmi non possono
essere liberamente scelti dall’Ente, bensì devono corrispondere tassativamente all’elenco contenuto
nello schema di bilancio di previsione.
Per ogni programma sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere nel corso del
triennio, che discendono dagli obiettivi strategici indicati nella precedente Sezione Strategica.
Parte Seconda: contiene la programmazione in materia di personale, lavori pubblici e
patrimonio. In questa parte sono collocati:
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la programmazione del fabbisogno di personale al fine di soddisfare le esigenze di funzionalità e di
ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi, compatibilmente con le disponibilità
finanziarie e i vincoli di finanza pubblica;
il programma delle opere pubbliche;
il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.
LE SCELTE DELL'AMMINISTRAZIONE
Programma di mandato e pianificazione annuale
L’attività di pianificazione di ciascun ente parte da lontano ed ha origine con la definizione delle linee
programmatiche di mandato che hanno accompagnato l’insediamento dell’amministrazione. Questa
pianificazione di ampio respiro, per tradursi in programmazione operativa e, quindi, di immediato impatto con
l’attività dell’ente, ha bisogno di essere aggiornata ogni anno per adattarsi così alle mutate condizioni della
società locale ma deve essere anche riscritta in un’ottica tale da tradurre gli obiettivi di massima in atti concreti.
La programmazione operativa, pertanto, trasforma le direttive di massima in scelte adattate alle esigenze del
triennio. Lo strumento per effettuare questo passaggio è il documento unico di programmazione (DUP).
Adempimenti e formalità previste dal legislatore.
Il processo di programmazione previsto dal legislatore è molto laborioso. Si parte dal 31 luglio di ciascun
anno, quando la giunta presenta al consiglio il documento unico di programmazione (DUP) con il quale identifica,
in modo sistematico e unitario, le scelte di natura strategica ed operativa per il triennio futuro. L’elaborato si
compone di due parti, denominate rispettivamente sezione strategica (SeS) e la sezione operativa (SeO), come
sopra illustrati. Entro il successivo 15 novembre la giunta approva lo schema del bilancio di previsione da
sottoporre al consiglio e, nel caso siano sopraggiunte variazioni al quadro normativo, aggiorna l’originaria stesura
del documento unico. Entro il 31 dicembre, infine, il consiglio approva il DUP ed il bilancio definitivi, con gli
obiettivi e le finanze per il triennio.
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Programma Elettorale - Mandato 2014-2019 Il contenuto della presente relazione è finalizzato ad illustrare, a grandi linee, l'azione
amministrativa che da maggio la politica scaturita dalle rccenti elezioni intende
proseguire nel quinquennio 2014- 2019. Preme sottolineare, che le azioni di seguito
descritte, alla cui attuazìone ci si augura possano dare ampio contributo anche I gruppi
consiliari di minoranza, pur essendo contenute nel programma sottoposto all'elettorato,
saranno molto influenzate; da necessarie variazioni dovute a l l a constatazione dclle
reali condizioni finanziarie in v ersano le casse comunali di c ui, ad oggi, per effetto di
procedimenti ancora in itinere non si può ancora stabilire la reale consistenza. Sì
rammenta a tal proposito che la procedura di chiusura del dissesto nonché la presenza
di contenziosi e liti che potrebbero dare corso, in caso di soccombenza
dell"Amnùnisttazion ad esborso di denaro non facilmente quantificabile in questa fase
di progranmazione. Se, a quanto appena significato, si aggiungono i tagli previsti dalle
recenti norme finanziarie varate dal Govemo in materia. di trasferimenti agli Enti Locali,
il quadro finanziario per l'amministrazione della città appare notevolmente
preoccupante, ed impone un percorso di estremo rigore nell’utilizzo delle risorse
disponibili, oltre alla necessità di orientare le scelte verso uno sviluppo sostenibile.,
nel rispetto del costante impoverimento della società dovuto alla profonda crisi
finanziaria intemazionale che, come si è potuto constatare in questo breve periodo
di amministrazione, non ha certamente rispanniato il tessuto sociale locale che fa
registrare l'aumento delle fasce di cittadini meno abbienti
Nel dettaglio ed in confonnità dei principi sopra espressi, l’attività
anuninisttativa del prossimo quinquennio dovrà far fronte alle seguenti priorità di
seguito descritte nel dettaglio.
INIZIATIVE PER IL LAVORO
Fondi Europei per rilanciare lo sviluppo locale
ECONOMIA E SVILUPPO
Partenariato Pubblico- Privato per realizzare gli obiettivi.
AMMINISTRAZIONE E PERSONALE
Rìorganizzazione semplificazione e accellerazione burocrnrica
CULTURA. SPETTACOLO, SPORT, TURISMO
Lo sport e la cultura come strumenti indispensabìli nella formazione delle persone. A DIFESA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
Raccolta diffurenziata ed efficientamento e nergetico .
OPERE PUBBLICHE
Cimìtero, isola ecologica. centro sportivo e rete fognaria.
POLITICHE SOCIALI E ASSOCIAZIONI
Inclusione, integrazione e convivenza a favore delle categorie più deboli. MIGRANTI
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integrazione, ìnterculturalità e rispetto reciproco.
SMARTCITY
Tecnologie evolute per affrontare in modo innovativo una serie dì problematiche e di bisogni.
INIZIATIVE PER IL LAVORO.
La mancanza di lavoro oggi rappresenta un dramma per 1’intera nazione soprattutto la disoccupazione giovanile che nelle regioni meridionali sfiora 1a soglia del 40% mette a dura prova non solo la possibilità
di sopravvivenza delle famiglie ma la stessa collocazione del nostro paese tra quelli sviluppati e civili.
Consapevoli che la soluzione del problema debba anzìtutto passare da una politica dì
sviluppo a livello nazionale, riteniamo che il Comune possa fare la sua parte valorizzando
le attività legate al territorio quali: l’edilizia, l’artigianato, il commercio e l'agricoltura,
rendendo le aziende più moderne e competitive nell affrontare le sfide di un mercato
globale.
È nostro intendimento promuovere:
lo sviluppo delle attività commerciali ed artigianali, per le quali avvieremo uno
"sportello municipal” orientato a favorire l’imprenditoria giovanile e «femminile". In tal
modo, verrà .realizzata una azione di orientamento per giovani imprenditori, ai quali offrire
consulenze su leggi a favore di nuove iniziative imprenditoriali, sulle possibili
strutturazioni societarie e fiscali della propria attività, sulla prepanzione delle pratiche
necessarie, sulle tipologie di finanziamento;
Lo sviluppo locale di tipo patecipativo avvalendoci degli strumenti e delle politiche
di programmazione dell'Unione Europea che convergono verso gli obiettivi di Europa
2014-2020, affinché si possa realizzare una crcscita intelligente a favore dell’avvio di
attività innovative che favorisca l’inserirnento lavorativo dei giovani e degli esclusi
dal mondo del lavoro.
Per favorite la ripresa del mercato del lavoro, ci attiveremo per convogliare le risorse
dell"UE per favorire gli ITI (Investimenti Territoriali Integrati.).
La Commissione Europea ha presentato < Horizon 2020>, un nuovo pacchetto di inteventi
attivi tra il 2014 e il 2020 per promuovere la ricerca, l'innovazione e Ia competitività in Europa.
Horizo 2020 con la sua dotazione di 80 mld di €, costituisce uno stimolo a proporre
progetti e iniziative di innovazione reale, sostenibili per tutti, con concrete ricadute s ul
territorio in termini di
risparmi e di risorse, migliori servizi per I cittadini, maggiore competitività per l'ìmpresa e il mondo del lavoro.
Utilizzeremo, quindi, nuovi Strumenti per l ’ imp1ementazione di strategie sul teaitorio per attingere fondi provenienti da diversi assi prioritari per sostenere lo sviluppo locale di tipo partecipativo
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finanziate dal FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) o dal FSE (Fondo sociale Europeo) O dal
Fondo di coesione.
Apriremo tavoli di intesa con privati disposti alla collaborazione per lo sviluppo di energie
rinnovabili con contratti di partenariato e di <<project financing>>.
Svilupperemo il concetto di filiera corta legata alle produzioni tipiche locali per
favorire la crescita del Sistema agricolo locale.
I vincoli di procedura di dissesto finanziario
Con il dissesto finanziario l’ente non può garantire l'assolvimento delle funzioni e dei
servizi indispensabili, poiché esistono nei confronti dell'ente locale crediti liquidi ed
esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte.
A seguito della dichiarazione di dissesto, e sino all'emanazione c h i u s u r a della procedura,
le le amministrazioni non possono contrarre nuovi debiti sebbene finalizzati alla realizzazione
di investimenti e servizi.
Di conseguenza, per poter realizzare gli obiettivi previsti dal nostro programna
politico amministrativo,
la no stra amministrazione farà ricorso a strumenti di Partenariato Pubblico-Privato, anche per l’accesso
a fondi strutturali assegnati nell'abito della Programmazione Comunitaria.
II Partenariato Pubblico-Privato è una forma di cooperazione tra autorità pubblica e
imprese private al fine del finanziamento, della costruzione o rinnovamento, gestione
e manutenzione dì un'opera pubblica o alla fornitura di un servizio pubblico.
Le norme di partenariato a cui si potrà f a r e ricorso sono le seguenti :
partenariato contrattuale: collaborazione che lega, attraverso un contratto,
il soggetto pubblico e il soggetto privato (concessione di lavori pubblici,
concessione di sevizi locazione finanziaria, sponsorizzazione; contratto di
disponibilità).
partenariato istituzionalizzato: collaborazione volta alla fondazione di una
società partecipata dal soggetto pubblico e dal soggetto privato (Società per azioni miste
pubblico-privato e STU società di trasformazione urbana).
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MACCHINA AMMINISTRATIVA E PERSONALE
Intendiamo realizzare una serie di attività di programmazione della
macchina amministrativa.
I poteri della pubblica amministrazione devono essere la diretta applicazione del
principio di legalità amministrativa volti alla realizzazione dell'interesse pubblico. Essi
sono correlati ai criteri dell'efficacia. Dell’efficienza, dell’economicità e de1 rispetto del
principio di buon andamento, distinti dagli indirizzi politici
Riaffermare il principio di imparzialità dell’amministrazione comunale e collegare la corretta
gestione dell'autonomia e la responsabilità individuale dei dirigenti (e a seguire dei
dipendenti), significa anteporre il principio meritocratico alla deriva dello spoil system,
che poggia sulle società con un ritardo culturale ed economico e si afferma come fattore
di conservazione del potere. La politica, ovviamente, dispensatrice dei grandi favoritismi
genera disuguaglianze.
Siamo convinti che dal funzìonameuto della macchina amministrativa dipende la capacità di tradurre I programmi in fatti concreti
La riorganizzazione passa attraverso alla semplificazione e a l l'accelerazione
burocratica da conseguire mediante la creazione di sportelli unici per le attività economiche,
per la famig1ia, per le donne per gli anziani e per gli immigrati.
Un ulteriore sforzo riorganizzativo dovrà essere fatto nella direzione del rafforzamento
del cosiddetto "Ascolto attivo” (rilevazione della soddisfazione dei cittadini rispetto ai
servizi comunali), potenziando le e-Part (piattaforma lnformatica per segnalare i problemi
del territorio comunale e venire informati quando il problema è stato risolto).
Inoltre, i1 riassetto strutturale della macchina pubblica dovrà necessariamentc passare
attaversO il riconoscimento delle lavoratrici e dei lavoratori come patrimonio
fondamentale su cui investire in formazione e professionalità per generare qualità del
lavoro e servizi resi al cittadino.
Compatibilmente con le risorse disponibili ci attiveremo per il superamento del precariato
del lavoro che genera ulteriore precarietà dei servizi e coscienti di una reale difficoltà
oggettiva da parte del Comune ci attiveremo a tutti i livelli, affinché la politica riesca
a dare una risposta concreta alle aspettative che nel caso specifico del nostro paese
interessano diverse decine di persone.
Una ulteriore spinta a favore della PARTECIPAZIONE deriverà dalla riattivazionc del FORUM DELLA GIOVENTÙ.
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CULTURA, SPETTACOLO, SPORT TURISMO
Conoscenza, sapere, istruzione sono fondamentali diritti democratici e nel
contempo sono sinonimo di crescita sociale e maturità civica.
Con il nostro programma politico amministrativo intendiamo promuovere, in
s inergìa con le scuole, la cultura digitale quale strumento per la crescita della
collettività .
Metteremo a disposizione delle associazioni di volontariato, sportive e delle
cooperative giovanili, compatibilmente con le risorse disponibili, gli edifici comunali
inutilizzati, per la creazione di laboratori creative.
A DIFESA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
Gestione dei r i fiuti : potenzieremo il servizio di raccolta dìfferenziata fino al graduale
raggiungimento dell’obiettivo previsto dalla legge, attivandoci a tal scopo con la raccolta della
«frazìone umida", con il doppio proposito di rispondere alla tutela dell'ambieme e di mirate a d
u n a riduzione del costo della raccolta rifiuti e al conseguente risparmio economico per I
cittadini, attraverso un efficiente servizio di
porta a porta ed una campagna di sensibilizzazione che parta dalle scuole fino ad attivare in tutte le case.
Il Comune risponderà al problema non secondario della tutela dell’ambiente e consentirà di
ottenere buoni risultati in termini di materiali inviati a recupero e riciclaggio, elaborando un
piano Energetico per un impiego crescente delle fonti alternative di energia ricorrendo a fonti pulite
e rinnovabili.
In tal modo intendiamo procedere ad una progmmazione dello sviluppo del territorio guidata
da criteri di eco-compatibilità e di sostenibilità, promuovendo la green economy ed incentivando
l’utilizzo delle energie alternative : solare, termico, fotovotaico e della trigenerazione.
Inoltre, il Comune farà da capofila in questo progetto di ammodernamento puntando
all’azzeramento dei costi propri per i consumi di energia elettrica.
Tra le iniziative a favore del territorio particolare rilievo sarà dato alla riqualificazione urbana e al
miglioramento mobilità sostenibile, anche attraverso il recupero delle aree dismesse. Inoltre
sarà previsto un nuovo piano viabile in modo da rendere più scorrevole il traffico di mezzi ed
umano con particolare attenzione a1 servizio scuola, potenziando e migliorando il servizio delle
pattuglie di polizia locale con compiti di conttollo.
Maggiore attenzione s a r à poi datata sul tema della sicurezza anche ai fini della tutela
dell’ambiente, promuovendo l a rigenerazione urbana attraverso il recupero energetico e prestazionale del
patrimonio edilizio esistente.
Il programma politico amministrativo sarà dunque, realizzato fissando I
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seguenti obiettivi:
Istituzione di una commissione di esperti avvalendosi anche degli ordini professionali in
materia con l’obiettivo di elaborare una mappatura dell'abusivismo presente sul territorio,
caratterizzato da "abusivismo di necessità, e trovare le soluzioni legislative per evitare
l'abbattimento di edifice abitati;
Predisposizione di un piano del traffico e della sosta per disincentivare l'uso dell’auto favorendo
l’utilizzo di mezzi a basso impatto a m bientale e realizzando il progetto già in essere presso altri
comuni della Provincia City for Bike che consiste nel noleggio gratuito di biciclette attraverso
l'acquisto delle stesse da parte dei commercianti che voglìono aderire all'iniziativa ;
Gestione del Servizio di Raccolta differenziata attraverso la creazione di una società in house
(anche in accordo con altri comuni) per la realizzazione e la gestione dì un’isola ecologica.
In tal modo, si fornirà un servizio efficiente ed economico;
Istruzione di un tavolo di esperti per l'efficientamento energetico della rete di pubblica illuminazione e degli edifici di proprietà comunale;
Realizzazione degli «orti sociali" ovvero appezzamenti di terreno da coltivare ad orti,
posti all'interno di aree di proprietà pubblica che vengono concessi a cittadini anziani,
pensionati e invalidi, in uso gratuito, con l'obiettivo di favorire un impegno a carattere
ricreativo del tempo libero;
Recupero degli spazi inutilizzati o già utilizzati dalle realtà associative per piccoli teatri,
sale polifunzionali e centri di aggregazione giovanili.
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 12
-
OPERE PUBBLICHE.
Per quanto concerne le opere pubbliche, è prioritaria l’esigenza di procedere
alla costruzione del secondo lotto del cimitero vista la progressiva saturazione del
primo lotto di loculi.
Di pari passo, compatibilmente con la legislazione vigente, affronteremo l'annoso
problema della raccolta rifiuti che oggi diffusamente costituisce uno dei problemi
più gravosi delle amministrazioni locali.
La responsabilità delle strutture delle scuole è di ompetenza del Comune.
Per questo morivo, ma soprattutto per la sicurezza dei nostri figli,
vogliamo dare priorità nel monitoraggio e nella manutenzione dell'edilizia scolastica.
Attuare un monitoraggio strumentale e un controllo strutturale degli edifici
scolastici ed una programmazione degli immediati interventi sttutturali per
risolvere problemi di infiltrazioni di acqua, piccoli crolli etc.
Manutenzione delle strade interne d e l paese e di quelle esterne.
Vogliamo dare seguito a quanto di buono è stato fatto dalle precedenti
amministrazioni in fase progettuale ed attivarci affinché 1 progetri in itinere, già
presentati, possano essere finanziati e le opere realizzate, in particolare il campo di
calcio con annesso campo di calcetto e la sistemazione delle aree esterne.
Fondamentale è la capacità di sfruttare gli spazzi e le strutture esistenti e di crearne di nuovi per permettere ai bambini di passare il tempo libero.
L’ammodernamento delle strutture e delle infrastrutture
riguarderà I seguenti interventi:
1. Ampliamento del Cimitero Comunale.
2. Efficientamento energetico e funzionale della r e t e di pubblica illuminazione e delle strutture comunali.
3. Realizzazione di un Centro Direzionale dei Servizi e delle attività di pubblico
interesse (tra le altre strutture la Casa Municipale e la nuova Caserma dei
Carabinieri).
4. La realizzazione di un Centro Sportivo Polivalente.
6. Miglioramento strutturale e funzionale dell'area mercato.
7. Ammodernamento della Rete Fognaria e della Rete Idrica
8. Riqualificazione della Stazione Ferroviaria e miglioramento della connettività mediante lo
Sviluppo di mezzi di trasporto intermodali (navette locali elettriche e city for bike).
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Piano di razionalizzazione delle società partecipate
(articolo 1 comma 611 e seguenti della legge 190/2014)
Il comma 611 della legge 190/2014 dispone che, allo scopo di assicurare il “coordinamento della
finanza pubblica , il contenimento della spesa , il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela
della concorrenza e del mercato”, gli enti locali devono avviare un “processo di razionalizzazione “ delle
società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31
dicembre 2015.
Lo stesso comma 611 indica i criteri generali di cui si deve ispirare
il processo di razionalizzazione “:
• eliminare le società e le partecipate non indispensabili al perseguimento delle finalità
istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni:
• sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di
amministratori superiore a quello dei dipendenti;
• eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da
altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusioni o di
internalizzazione delle funzioni;
• contenere i costi di funzionamento ,anche mediante la riorganizzazione degli organi
amministrativi e di controlloe delle stutture aziendali, ovvero riducendo le relative renumerazioni.
• Organismi gestionali
• • ESERCIZIO IN CORSO
• PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
• Anno 2013 • Anno 2014 • Anno 2015 • Anno 2016
• – Consorzi • n°
• 1 • n° • 1 • n°
• 1 • n°
• 0
• – Aziende • n°
• 0 • n° • 0 • n°
• 0 • n°
• 0
• – Istituzioni • n°
• 0 • n° • 0 • n°
• 0 • n°
• 0
• – Società di capitali • n°
• 2 • n° • 2 • n°
• 2 • n°
• 1
• – Concessioni • n°
• 0 • n° • 0 • n°
• 0 • n°
• 0
• L'Ente possiede una quota del capitale sociale delle seguenti società: Agrorinasce S.c.r.l. e
• Gli Enti associati sono: San Cipriano D'Aversa ,Casal Di Principe,San Marcellino, Santa Maria
• la Fossa. Per la G.M.C., invece :Comune di Gricignano D'aversa,Ce.Cal. Srl, I.CO.M. Milano
• Srl in liquidazione , EDELWEISS Srl, Comune di Orta di Atella.
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 14
Quadro delle condizioni esterne all'ente
Lo scenario economico internazionale, italiano e regionale
Tra gli elementi citati dal principio applicato della programmazione, a supporto dell’analisi del
contesto in cui si colloca la pianificazione comunale, sono citate le condizioni esterne. Si ritiene
pertanto opportuno tracciare, seppur sinteticamente, lo scenario economico internazionale, italiano
e regionale, nonché riportare le linee principali di pianificazione regionale per il prossimo triennio.
L’individuazione degli obiettivi strategici consegue a un processo conoscitivo di analisi
strategica delle condizioni esterne ed interne all’ente, sia in termini attuali che prospettici e alla
definizione di indirizzi generali di natura strategica.
Con riferimento alle condizioni esterne, l’analisi strategica ha l'obiettivo di approfondire i
seguenti profili:
• gli obiettivi individuati dal Governo per il periodo considerato anche alla luce degli indirizzi e
delle scelte contenute nei documenti di programmazione comunitari e nazionali;
• la valutazione corrente e prospettica della situazione socio-economica del territorio di
riferimento e della domanda di servizi pubblici locali anche in considerazione dei risultati e
delle prospettive future di sviluppo socio-economico;
• i parametri economici essenziali utilizzati per identificare, a legislazione vigente,
l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’ente e dei propri enti strumentali,
segnalando le differenze rispetto ai parametri considerati nella Decisione di Economia e
Finanza (DEF).
Lo scenario macroeconomico internazionale mostra una ripresa graduale e differenziata tra le
aree geografiche, frenata dalle difficoltà delle economie emergenti. In particolare, la crescita è
proseguita nei “paesi avanzati” mostrando per gli altri un indebolimento.
Le previsioni di crescita sono state riviste al ribasso dagli organismi internazionali, anche se
negli ultimi mesi sembra essersi arrestato il rallentamento dell’economia cinese.
Nell’area Euro il prodotto è tornato a crescere e gli indicatori congiunturali più recenti
prefigurano una prosecuzione della ripresa, seppur a ritmi moderati. Permangono, tuttavia, una
debole domanda interna e una elevata disoccupazione, a cui si aggiungono i timori di una minore
domanda proveniente dai paesi emergenti.
Per quanto riguarda l’economia italiana, la fase recessiva sta lentamente lasciando il posto ad
una fase di stabilizzazione, anche se la congiuntura rimane debole nel confronto con il resto
dell’area dell’euro e l’evoluzione nei prossimo futuro rimane incerta.
Le più recenti valutazioni degli imprenditori indicano un’attenuazione del
pessimismo circa l’evoluzione del quadro economico generale. Il miglioramento della
fase ciclica riflette la ripresa delle esportazioni, cui si associano segnali più favorevoli
per l’attività di investimento.
La spesa delle famiglie è ancora frenata dalla debolezza del reddito disponibile e
dalle difficili condizioni del mercato del lavoro.
La tabella seguente riporta, in forma numerica, lo scenario economico nazionale e
regionale
nel quale il nostro Ente si colloca evidenziando la distribuzione del PIL.
2011 2012 2013
PIL ai prezzi di mercato
Imposte al netto dei contributi ai
prodotti
PIL ai prezzi di mercato
Imposte al netto dei contributi ai
prodotti
PIL ai prezzi di mercato
Imposte al netto dei contributi ai
prodotti
C1 C2 C3 C4 C5 C6 R1 Italia 1.638.857 167.129 1.628.004 165.217 1.618.904 162.101
R2 Centro-nord 1.267.445 128.311 1.259.748 127.457 1.258.404 125.488
R3 Nord 908.964 92.139 903.939 91.747 905.080 90.464
R4 Nord-ovest 539.810 55.187 536.747 54.766 539.497 54.132
R5 Piemonte 129.160 13.273 127.573 12.755 126.335 12.526
R6 Valle d'Aosta 4.719 581 4.708 624 4.722 618
R7 Liguria 48.350 5.047 48.029 4.928 48.081 4.843
R8 Lombardia 357.581 36.286 356.437 36.458 360.358 36.146
R9
Nord-est 369.154 36.952 367.192 36.981 365.583 36.332
R10
Trentino A.Adige 37.469 3.280 37.784 3.363 38.387 3.347
R11
Provincia BZ 19.633 1.804 20.152 1.879 20.439 1.842
R12
Provincia TN 17.836 1.476 17.632 1.484 17.948 1.506
R13
Veneto 150.707 15.244 149.418 15.391 147.777 15.098
R14
Friuli 35.892 3.600 35.522 3.332 35.162 3.263
R15
Emilia-Rom 145.085 14.828 144.468 14.896 144.257 14.623
R16
Centro 358.481 36.172 355.809 35.710 353.324 35.024
R17
Toscana 108.201 11.128 108.126 11.108 108.609 10.945
R18
Umbria 21.845 2.103 21.695 2.170 21.868 2.097
R19
Marche 40.306 3.943 39.576 3.812 38.642 3.670
R20
Lazio 188.129 18.998 186.412 18.620 184.206 18.311
R21
Mezzogiorno 369.915 38.817 366.789 37.760 359.072 36.613
R22
Sud 249.899 26.188 248.533 25.199 243.824 24.308
R23
Abruzzo 31.656 3.325 31.771 3.264 30.662 3.161
R24
Molise 6.356 609 6.221 583 5.916 554
2011 2012 2013
PIL ai prezzi di mercato
Imposte al netto dei contributi ai
prodotti
PIL ai prezzi di mercato
Imposte al netto dei contributi ai
prodotti
PIL ai prezzi di mercato
Imposte al netto dei contributi ai
prodotti
R25
Campania 98.972 11.166 99.194 10.843 99.723 10.637
R26
Puglia 69.645 6.562 68.887 6.151 66.356 5.749
R27
Basilicata 10.956 1.043 10.595 940 10.598 884
R28
Calabria 32.313 3.484 31.866 3.418 30.569 3.325
R29
Isole 120.016 12.629 118.256 12.561 115.247 12.305
R30
Sicilia 87.330 9.389 85.935 9.289 84.035 9.115
R31
Sardegna 32.686 3.240 32.321 3.272 31.212 3.190
R32
Extra-Regio 1.498 0 1.467 0 1.428 0
Tabella 1: Prodotto Interno Lordo regionale e nazionale (fonte: Istat) - milioni di euro
1.8
00
.000
1.6
00
.000
1.4
00
.000
1.2
00
.000
1.0
00
.000
800
.000
600
.000
400
.000
200
.000
0
Dia
gra
mm
a 1
: PIL
2013 re
gio
nale
e n
azio
nale
(fonte
: Istat) - m
ilioni d
i euro
Italia
Centro-nord
Nord
Nord-ovest
Piemonte
Valle d'Aosta
Liguria
Lombardia
Nord-est
Trentino A.Adige
Provincia BZ
Provincia TN
Veneto
Friuli
Emilia-Rom
Centro
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Mezzogiorno
Sud
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Isole
Sicilia
Sardegna
Extra-Regio
OBIETTIVI GENERALI INDIVIDUATI DAL GOVERNO
Nota di aggiornamento al DEF 2015
Il 18 settembre 2015 il governo ha approvato la Nota di aggiornamento del documento di
economia e finanza 2015; si tratta della relazione più recente in cui viene fatto il punto sugli obiettivi
a cui il paese deve tendere dal 2016. Nella relazione accompagnatoria al parlamento, il governo
conferma “..il suo impegno a ridurre il disavanzo e lo stock di debito delle amministrazioni pubbliche
in rapporto al PIL (..). L’obiettivo di medio periodo rimane il pareggio di bilancio, dapprima in termini
strutturali e quindi in termini nominali. In coerenza con quanto previsto nella comunicazione della
commissione europea del 13 gennaio scorso, che ha chiarito le modalità di utilizzo dei margini di
flessibilità del patto di stabilità e crescita (..), il governo intende utilizzare pienamente i suddetti
margini di flessibilità. Ciò, onde irrobustire i primi segnali di ripresa della crescita del prodotto e
rafforzare per questa via il processo di consolidamento fiscale (..)".
I presupposti dell’intervento
La manovra sul 2016 parte dalla constatazione che l'economia “..ha recentemente mostrato
segnali di ripresa, testimoniati da due incrementi consecutivi del PIL reale nella prima metà dell’anno
in corso. Tuttavia, va tenuto conto dell’intensità della caduta del prodotto registrata negli ultimi anni
e del fatto che il PIL è ancora lontano dai livelli pre-crisi (..). Il basso tasso di crescita registrato
dall’Italia già negli anni pre-2008 evidenzia i problemi strutturali dell’economia, alla soluzione dei
quali il governo sta dedicando larga parte del suo sforzo. I ritardi strutturali e le conseguenze della
prolungata crisi richiedono uno sforzo eccezionale di riforma sia dell’economia reale che del sistema
finanziario. Le riforme strutturali e le misure di natura fiscale messe in campo (..) e quelle
programmate per il prossimo futuro sono volte a migliorare la crescita potenziale agendo sul mercato
dei beni e dei servizi, su quello del lavoro così come su quello cruciale del credito (..)”.
I contenuti della legge di stabilità 2016
Le misure che il governo intende perseguire “...operano in continuità con le politiche già adottate
negli anni precedenti. In tal senso, sono previsti interventi nei settori più rilevanti per la crescita
economica e la riduzione della pressione fiscale per le famiglie e le imprese, con l'obiettivo di
supportare la competitività del paese e la domanda aggregata. La riduzione e razionalizzazione della
spesa pubblica contribuiranno in misura prevalente al finanziamento delle misure (..) e al
miglioramento qualitativo della spesa. In particolare, nel 2016 l’azione di governo si concentrerà su:
misure di alleviamento della povertà e stimolo all’occupazione, investimenti, innovazione, efficienza
energetica e rivitalizzazione dell’economia (..); sostegno alle famiglie e imprese anche attraverso
l’eliminazione dell’imposizione fiscale sulla prima casa, sui terreni agricoli e sui macchinari (..);
azzeramento per l’anno 2016 delle clausole di salvaguardia (..)”.
Nota di aggiornamento e obiettivi 2017
La Nota delinea anche alcuni obiettivi per il 2017, prevedendo “..una riduzione della tassazione
sugli utili aziendali, con l’obiettivo di avvicinarla agli standard europei e di accrescere l’occupazione
e la competitività nell’attrarre imprese ed investimenti. Il fatto che essa venga prevista sin d’ora,
congiuntamente alle iniziative di stimolo agli investimenti (..), costituirà un fattore di traino
dell’accumulazione di capitale e della crescita. La ripresa degli investimenti è essenziale sia per
sostenere la crescita potenziale nel medio periodo che la domanda nel breve periodo. A tale ripresa si
affiancano le misure volte ad aumentare il reddito disponibile delle famiglie e a rafforzare la fiducia
di consumatori e imprese, contribuendo ulteriormente alla ripresa. La crescita della domanda interna,
a sua volta, rafforza l’impatto della crescita delle esportazioni e rende l’economia meno vulnerabile a
possibili cambiamenti del quadro globale (..)”.
La popolazione
Il fattore demografico
Il comune è l'ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove
lo sviluppo. Abitanti e territorio, pertanto, sono gli elementi essenziali che caratterizzano il comune.
La composizione demografica locale mostra tendenze, come l’invecchiamento, che un'Amministrazione
deve saper interpretare prima di pianificare gli interventi. L’andamento demografico nel complesso,
ma soprattutto il saldo naturale e il riparto per sesso ed età, sono fattori importanti che incidono sulle
decisioni del comune. E questo riguarda sia l'erogazione dei servizi che la politica degli investimenti.
La popolazione totale residente nell’ambito territoriale dell’Ente secondo i dati dell’ultimo
censimento ammonta a n. 13.416 ed alla data del 31/12/2010, secondo i dati anagrafici, ammonta a
n.13.665.
Con i grafici seguenti si rappresenta l’andamento negli anni della popolazione residente:
Anni Numero residenti
C1 R1 1994 12705
R2 1995 12709
R3 1996 12774
R4 1997 12823
R5 1998 12848
Anni Numero residenti
R6 1999 12749
R7 2000 12637
R8 2001 12540
R9 2002 12694
R10 2003 12918
R11 2004 13060
R12 2005 13112
R13 2006 13124
R14 2007 13097
R15 2008 13160
R16 2009 13319
R17 2010 13665
R18 2011 13422
R19 2012 13514
R20 2013 13640
R21 2014 13671
Tabella 2: Popolazione residente
Il quadro generale della popolazione ad oggi è descritto nella tabella seguente, evidenziando
anche l’incidenza nelle diverse fasce d’età e il flusso migratorio che si è verificato durante l’anno.
C1 Popolazione legale al censimento 2001 12531
Popolazione al 31/12/2010 13665
Di cui:
Maschi 6805
Femmine 6860
Nati nell'anno 98
Deceduti nell'anno 97
98 Saldo naturale 1
Immigrati nell'anno 417
Emigrati nell'anno 38
Saldo migratorio 379
Popolazione residente al 31/12/2014 13671
13671
Di cui:
Maschi 6805
Femmine 6866
Nuclei familiari 4669
Comunità/Convivenze 1
In età prescolare ( 0 / 5 anni ) 0
In età scuola dell'obbligo ( 6 / 14 anni ) 0
In forza lavoro ( 15/ 29 anni ) 0
In età adulta ( 30 / 64 anni ) 0
In età senile ( oltre 65 anni ) 0
Tabella 3: Quadro generale della popolazione
La composizione delle famiglie per numero di componenti è la seguente:
Nr Componenti Nr Famiglie Composizione %
R1 1
1211 24,86%
R2 2 897 18.41%
R3 3 848 17.41%
R4 4 1197 24.57%
R5 5 e più 630 13.00%
R
6 TOTALE
4873
Tabella 4: Composizione famiglie per numero componenti
Popolazione residente al 31/12/9997 iscritta all'anagrafe del Comune di san Cipriano D’Aversa
suddivisa per classi di età e sesso:
Classi di età Maschi Femmine Totale % Maschi % Femmine
R1 < anno 1220 890 2110 0,95% 0,69%
R2 1-4 402 389 791 3.13% 3.03%
R3 5 -9 506 445 951 3.94 3.47
R4 10-14 464 506 907 3.61 3.45
R5 15-19 494 506 1000 3.85 3.94
R6 20-24 560 579 1139 4.36 4.51
R7 25-29 590 601 1191 4.60 4.68
R8 30-34 559 558 1117 4.35 4.35
R9 35-39 4820 4680 9500 3.75 3.05
Classi di età Maschi Femmine Totale % Maschi % Femmine
R10 40-44 3980 4010 7990 3.10 3.13
R11 45-49 3730 3490 7220 2.90 2.72
R12 50-54 3180 3030 6210 2.47 2.36
R13 55-59 3060 3340 6460 2.38 2.80
R14 60-64 2480 2580 5060 1.33 2.01
R15 65-69 2240 2660 4900 1.74 2.07
R16 70-74 1590 2220 3810 1.23 1.73
R17 75-79 930 1410 2340 0.7 1.10
R18 80-84 420 750 1170 0.33 0.60
R19 85 > 190 370 560 0.14 0.30
R20 TOTALE 6359 6464 12823 0,00% 0,00%
Tabella 6: Popolazione residente per classi di età e sesso
Situazione socio-economica
Le condizioni e prospettive socio-economiche diventano particolarmente significative quando
vengono lette in chiave di "benessere equo sostenibile della città” per misurare e confrontare vari
indicatori di benessere urbano equo e sostenibile.
La natura multidimensionale del benessere richiede il coinvolgimento degli attori sociali ed
economici e della comunità scientifica nella scelta delle dimensioni del benessere e delle correlate
misure. La legittimazione del sistema degli indicatori, attraverso il processo di coinvolgimento degli
attori sociali, costituisce un elemento essenziale per l’identificazione di possibili priorità per l’azione
politica.
Questo approccio si basa sulla considerazione che la misurazione del benessere di una società ha
due componenti: la prima, prettamente politica, riguarda i contenuti del concetto di benessere; la
seconda, di carattere tecnico–statistico, concerne la misura dei concetti ritenuti rilevanti.
I parametri sui quali valutare il progresso di una società non devono essere solo di carattere
economico, ma anche sociale e ambientale, corredati da misure di diseguaglianza e sostenibilità.
Esistono progetti in ambito nazionale che hanno preso in considerazione vari domini e numerosi
indicatori che coprono i seguenti ambiti:
• Salute
• Istruzione e formazione
• Lavoro e conciliazione dei tempi di vita
• Benessere economico
• Relazioni sociali
• Politica e istituzioni
• Sicurezza
• Benessere soggettivo
• Paesaggio e patrimonio culturale
• Ambiente
• Ricerca e innovazione
• Qualità dei servizi
Comune di San Cipriano D’Aversa - Documento Unico di Programmazione 2016/2018 24
Quadro delle condizioni interne all'ente
Evoluzione delle situazione finanziaria dell'ente
Al fine di tratteggiare l’evoluzione della situazione finanziaria dell’Ente nel corso dell’ultimo
quinquennio, nelle tabelle che seguono sono riportate le entrate e le spese contabilizzate negli ultimi
esercizi chiusi, in relazione alle fonti di entrata e ai principali aggregati di spesa.
Per una corretta lettura dei dati, si ricorda che dal 1° gennaio 2012 vari enti italiani hanno
partecipato alla sperimentazione della nuova disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di
bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro enti ed organismi, introdotta dall’articolo 36 del
decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi
contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi”.
A seguito della prima fase altri Enti si sono successivamente aggiunti al gruppo degli Enti
sperimentatori e, al termine della fase sperimentale, il nuovo ordinamento contabile è stato
definitivamente introdotto per tutti gli Enti a partire dal 1° gennaio 2015.
Tra le innovazioni più significative, rilevanti ai fini della comprensione dei dati esposti in questa
parte, si rileva la costituzione e l’utilizzo del fondo pluriennale vincolato (d’ora in avanti FPV).
Il FPV è un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate in esercizi precedenti destinate
al finanziamento di obbligazioni passive dell’Ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a
quello in cui è accertata l’entrata.
Il fondo garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quello nel quale sono
assunte e nasce dall’esigenza di applicare il nuovo principio di competenza finanziaria potenziato
rendendo evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti e
l’effettivo impiego di tali risorse.
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 29
Analisi finanziaria generale
Evoluzione delle entrate (accertato)
Entrate (in euro)
RENDICONTO 2010
RENDICONTO 2011
RENDICONTO 2012
RENDICONTO 2013
RENDICONTO 2014
C1 C2 C3 C4 C5 R1 Utilizzo FPV di parte corrente 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
R2 Utilizzo FPV di parte capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
R3 Avanzo di amministrazione applicato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
R4 Titolo 1 – Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
3.460.877,12 6.930.752,09 7.037.068,39 6.926.180,55 6.819.175,68
R5 Titolo 2 – Trasferimenti correnti 3.777.193,83 339.845,02 303.294,54 573.282,83 495.426,04
R6 Titolo 3 – Entrate extratributarie 1.303.902,51 1.298.492,71 897.017,57 1.255.498,15 1.334.433,19
R7 Titolo 4 – Entrate in conto capitale 98.932,48 72.686,20 1.055.230,97 585.708,89 632.550,39
R8 Titolo 5 – Entrate da riduzione di attività finanziarie 80.604,37 73.357,18 0,00 0,00 0,00
R9 Titolo 6 – Accensione di prestiti 200.000,00 0,00 100.000,00 2.095.719,33 1.662,80
R10 Titolo 7 – Anticipazione da istituto tesoriere/cassiere
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
R11 TOTALE 8.921.510,31 8.715.133,20 9.392.611,47 11.436.389,75
9.283.248,10
Tabella 7: Evoluzione delle entrate
Evoluzione delle spese (impegnato)
Spese (in euro)
RENDICONTO 2010
RENDICONTO 2011
RENDICONTO 2012
RENDICONTO 2013
RENDICONTO 2014
C1 C2 C3 C4 C5 R1 Titolo 1 – Spese correnti 8.228.104,68 6.751.361,01 6.718.875,95 8.110.146,77 7.886.955,18
R2 Titolo 2 – Spese in conto capitale 370.708,95 175.537,84 937.195,66 545.425,42 581.073,05
R3 Titolo 3 – Spese per incremento di attività finanziarie
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
R4 Titolo 4 – Rimborso di prestiti 500.809,05 259.000,00 272.652,42 2.221.804,13 302.683,71
R5 Titolo 5 – Chiusura Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
R6 TOTALE 9.099.622,68 7.185.898,85 7.928.724,03 10.877.376,32 8.770.711,94
Tabella 8: Evoluzione delle spese
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 30
Partite di giro (accertato/impegnato)
Servizi c/terzi (in euro)
RENDICONTO 2010
RENDICONTO 2011
RENDICONTO 2012
RENDICONTO 2013
RENDICONTO 2014
C1 C2 C3 C4 C5 R1 Titolo 9 – Entrate per conto di terzi e partite di giro
916.379,04 831.850,78 731.513,03 713.429,28 658.552,38
R2 Titolo 7 – Spese per conto di terzi e partite di giro
916.379,04 831.850,78 731.513,03 713.429,28 658.552,38
Tabella 9: Partite di giro
Analisi delle entrate
Entrate correnti (anno 2015)
Titolo
Previsione iniziale
Previsione assestata
Accertato % Riscosso % Residuo
C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 R1 Entrate tributarie 6.204.187,33 6.333.529,33 5.635.749,16 88,98 3.273.874,25 51,69 2.361.874,91
R2 Entrate da trasferimenti 608.195,06 522.353,06 384.217,38 73,56 253.144,75 48,46 131.072,63
R3 Entrate extratributarie 2.163.272,67 2.163.272,67 898.937,74 41,55 239.202,54 11,06 659.735,20
R
4
TOTALE 8.975.655,06 9.019.155,06 6.918.904,28 76,71 3.766.221,54 41,76 3.152.682,74
Tabella 10: Entrate correnti - Analisi titolo 1-2-3
Le entrate tributarie classificate al titolo I° sono costituite dalle imposte (Ici, Addizionale Irpef,
Compartecipazione all’Irpef, Imposta sulla pubblicità, Imposta sul consumo di energia elettrica e altro), dalle tasse
(Tarsu, Tosap) e dai tributi speciali (diritti sulle pubbliche affissioni).
Tra le entrate derivanti da trasferimenti e contributi correnti da parte dello Stato, delle Regioni di altri enti
del settore pubblico, classificate al titolo II°, rivestono particolare rilevanza i trasferimenti erariali, diretti a
finanziare i servizi ritenuti necessari degli enti locali.
Le entrate extra-tributarie sono rappresentate dai proventi dei servizi pubblici, dai proventi dei beni
patrimoniali, dai proventi finanziari, gli utili da aziende speciali e partecipate e altri proventi. In sostanza si tratta
delle tariffe e altri proventi per la fruizione di beni e per o servizi resi ai cittadini.
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 31
Le entrate correnti di cui l'ente può disporre sono costituite da entrate tributarie, trasferimenti correnti,
entrate extratributarie. Le entrate tributarie di competenza dell'esercizio sono l'asse portante dell'intero bilancio
comunale in quanto la gestione economica e finanziaria dell'Ente dipende dal volume di risorse che vengono reperite.
In forza degli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011 n. 23, “Disposizioni in materia di federalismo
fiscale municipale”, e dell’art. 13 del D.L. 6 dicembre 2011 n. 201, convertito con modificazioni con la legge 22
dicembre 2011 n. 214, è stata istituita, in sostituzione dell’Ici, l’imposta municipale propria, con anticipazione, in
via sperimentale, a decorrere dall’anno 2012 e fino al 2014. L’applicazione a regime dell’imposta municipale propria
è dal 2015. La base imponibile dell'imposta municipale propria e' costituita dal valore dell'immobile determinato ai
sensi dell'articolo 5, commi 1, 3, 5 e 6, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, e del D.Lgs. 6 dicembre
2011 n. 201.
Il suddetto decreto legislativo n. 23/2011 traccia un percorso di progressiva revisione delle fonti delle entrate
dei comuni, esso si prefigge, infatti, lo scopo di disciplinare in maniera diversa il rapporto tributario tra lo Stato
centrale e gli enti locali, i comuni assumono una propria autonomia fiscale e hanno la possibilità di ottenere nuove
entrate attraverso forme di tassazione versate e trattenute in loco. Pertanto, si può dire che cambia il concetto di
imposte raccolte a livello centrale e ridistribuite tra i vari territori superando gradualmente l'attuale sistema di
finanziamento dei comuni, basato principalmente sui trasferimenti dal bilancio dello Stato. L’attuazione del
percorso viene prevista in due fasi: un periodo transitorio ed uno a regime.
La prima fase, quella transitoria, prevede la devoluzione ai comuni del gettito di alcuni tributi vigenti connessi
con la fiscalità immobiliare, in sostituzione della maggior parte dei trasferimenti erariali. Il gettito attribuito ai
comuni non viene assegnato direttamente, ma confluisce in un apposito fondo sperimentale di riequilibrio di durata
triennale. In tale fondo confluiscono una serie di gettiti in sostituzione dei trasferimenti erariali e ripartito tra i
comuni in base ad alcuni criteri indicati dal decreto.
La seconda fase, a regime, decorre dal 1°gennaio 2014 e prevede un sistema parzialmente basato su imposte
sul possesso e sul trasferimento di immobili, sulla cedolare sulle locazioni e da una compartecipazione all'Irpef. E’
stata anticipata con decorrenza 2012 l’imposta municipale propria, legata al possesso e al trasferimento degli
immobili, destinata a sostituire vari tributi relativi al patrimonio immobiliare.
Già nel bilancio di previsione 2011 gli effetti delle disposizioni sul federalismo fiscale hanno rimodulato le
entrate tributarie degli enti locali mediante l’introduzione della compartecipazione dei comuni all’Iva, in
sostituzione di quella all’Irpef precedentemente prevista, e la costituzione di un fondo sperimentale di riequilibrio
che ha assorbito la quasi totalità dei trasferimenti erariali.
La compartecipazione all’Iva è distribuita ai singoli comuni in relazione al territorio su cui si è determinato il
consumo che ha dato luogo al prelievo, attualmente l’assegnazione avviene sulla base del gettito dell’Iva regionale,
in quanto ad oggi non è disponibile il gettito in ambito provinciale, ed in base alla popolazione del comune.
Le risorse del Titolo primo sono costituite dalle entrate tributarie. Appartengono a questo aggregato le
imposte, le tasse, i tributi speciali ed altre entrate tributarie proprie.
Le imposte principali sono l'imposta municipale propria, l'imposta sulla pubblicità, l'addizionale comunale
IRPEF.
Sul versante delle Tasse, è rilevante la tassa sui rifiuti oltre alla tassa di occupazione di suolo pubblico.
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 32
La parte più consistente dei Tributi speciali, invece, è rappresentata dal Fondo sperimentale di riequilibrio
che, dal 2014, assume la denominazione di fondo di solidarietà.
IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA
L'ici nel corso del tempo ha subito un'evoluzione normativa in quanto è stata praticamente sostituita con una nuova
imposta in seguito all'introduzione del federalismo fiscale. Per tale motivazione possiamo parlare di ici fino all'anno
d'imposta 2011 mentre dal 2012 è stata introdotta l'Imposta municipale propria (Imu).
Quest'ultima, infatti, è stata inserita nel nostro ordinamento con il D.Lgs. n. 23 del 14 marzo 2011 (artt. 7, 8 e 9),
pubblicato sulla G.U. n. 67 del 23 marzo 2011, che ne stabiliva la vigenza dal 2014 per gli immobili diversi
dall'abitazione principale (art. 8, comma 2°, d.lgs. n. 23/2011).
Il Governo Monti, con decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 (G.U. n. 284 del 6 dicembre 2011, supplemento
ordinario n. 251), recante disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici (noto
come "manovra Salva Italia") poi convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 22 dicembre 2011 (G.U. n.
300 del 27 dicembre 2011, S.O. n. 276), ha modificato la natura dell'imposta rendendola di fatto un'ici sulle
abitazioni e ne ha anticipato l'introduzione, in via sperimentale, al 2012, prevedendone l'applicazione a regime dal
2015, incrementando sensibilmente la base imponibile mediante specifici moltiplicatori delle rendite catastali.
Pertanto, il valore su cui viene applicata l'aliquota è la rendita catastale, desunta o dalle dichiarazioni o dal catasto.
La possibilità di quantificare i cespiti imponibili e di valutare la loro evoluzione nel tempo sono strettamente legati
nel tempo alla qualità delle fonti delle fonti di riferimento delle quali si evidenzia che:
le dichiarazioni o le denunce di variazione contengono imperfezioni ed errori;
le informazioni tratte dal catasto debbono essere soppesate e valutate prima di utilizzarle come base
di riferimento per il calcolo dell'imposta dovuta, in quanto il ritardo nell'attribuzione delle rendite e nella
registrazione delle variazioni intervenute sull'immobile limitano, in alcuni casi addirittura impediscono, non solo
l'attività di accertamento ma anche le operazioni di rimborso.
A tali inconvenienti, inoltre, è da tener presente la bassa attendibilità della banca dati esistente presso l'ente
dovuta alla scarsa gestione dell'imposta dovuta a causa dell'affidamento ad una società esterna, dal 2002 al 2008,
anno in cui è avvenuta la rescissione contrattuale, che ha condotto le sue attività in maniera non congrue e
soddisfacenti determinando anche un'influenza negativa sulla successiva gestione diretta da parte dell'ente. Tale
società, infatti, non ha curato il necessario ed indispensabile passaggio di dati, documentazione ed attività con la
conseguenza che l'ufficio tributi ancora attualmente non dispone di banche dati complete ed attendibili. Nel
frattempo l'ufficio è gestito dalle poche risorse umane interne con una strumentazione non completamente adeguata
ed è supportata da una società esterna.
Per risolvere tale problematica, si sta vagliando l'esternalizzazione completa dell'ufficio tributi definendo nel
capitolato d'appalto tutta una serie di attività necessarie ad avvicinare la banca dati con la situazione territoriale
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 33
tra cui la sovrapposizione della mappa catastale a quella del territorio. Quest'ultima, infatti, rappresenta l'unica
soluzione percorribile in quanto l'ente non dispone di risorse umane e strumentali tali da potenziare l'attività di
accertamento.
IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA' E DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI
Anche tale imposta soffre della stessa problematica generata dalla gestione della società esterna rimasta fino al
2008. L'Ente, inoltre, non dispone di un piano di affissione. Questi fattori, unitamente all'esistenza di una cultura
dei contribuenti poco incline all'autodichiarazione, hanno determinato un gettito molto esiguo.
TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI
Per quanto concerne la Tarsu, i cespiti imponibili sono quantitativamente stazionari. L'attività di accertamento viene
condotta sostanzialmente dalla società di supporto nel seguente modo: essa richiede al contribuente, qualora non
sia possibile reperire le informazioni necessarie presso gli uffici pubblici, l'esibizione di atti, documenti, planimetrie
degli immobili o la compilazione di questionari e, nel caso di inosservanza delle predette richieste, accede ai locali
ed aree al fine di acquisire i dati relativi alla misura e destinazione dei locali ed aree interessate. Per la verifica
delle omesse denunce, l'ufficio effettua incroci tra i dati desunti dai ruoli e quelli a disposizione di altri uffici
comunali. Queste attività però non riescono ad accrescere la percentuale di lotta all'evasione ed elusione per cui
anche questo tributo sarà oggetto di una completa esternalizzazione.
TASSA OCCUPAZIONE SUOLO ED AREE PUBBLICHE
Per quanto concerne la tosap, i cespiti imponibili sono in termini quantitativi piuttosto modesti per l'occupazione
permanente e la loro evoluzione nel tempo è piuttosto stazionaria. L'occupazione temporanea, invece, è
prevalentemente rappresentata dal gettito ritraibile durante il mercato settimanale.
Al fine di incrementare le entrate, a seguito di indirizzo della Commissione Straordinaria, gli uffici competenti
stanno predisponendo le varie simulazioni per l'istituzione della tassa per i passi carrabili.
RECUPERO DELL'EVASIONE TRIBUTARIA
L'attività di recupero dell'evasione tributaria costituisce per le amministrazioni comunali un'opportunità per
attuare una politica impositiva più equa e per recuperare risorse da utilizzare per la realizzazione dei propri obiettivi
strategici e di gestione, tanto più alla luce della costante e notevole riduzione dei trasferimenti erariali. La finalità
precipua del Comune di San Cipriano D’Aversa, avendo dichiarato il dissesto finanziario, è il risanamento dell’ente
per cui l’intero gettito derivante dal recupero dell’evasione ed elusione è stato completamente dirottato a favore
dell’organo straordinario di liquidazione.
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 34
Per l'ICI indicare la percentuale d'incidenza delle entrate tributarie dei fabbricati produttivi sulle abitazioni.
La percentuale di incidenza delle entrate tributarie dei fabbricati produttivi sulle abitazioni è del 5,17%.
Illustrazione delle aliquote applicate e dimostrazione della congruità del gettito iscritto per ciascuna risorsa nel
triennio in rapporto ai cespiti imponibili.
Le aliquote applicate sono quelle massime in considerazione del fatto che l'ente ha dichiarato il dissesto finanziario
(art. 251 del D.Lgs. n. 267/2000). Tali aliquote, però, sono state portate al massimo, a causa della grave situazione
finanziaria dell'ente, già negli esercizi precedenti per cui il gettito ordinario è rimasto pressoché immutato e non
ha rappresentato una leva finanziaria per il risanamento. Ecco perché l'attenzione è stata posta sul potenziamento
dell'attività di accertamento con personale e strumentazione specializzato.
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 35
Evoluzione delle entrate correnti per abitante
Anni
Entrate
tributarie
(accertato)
Entrate per
trasferimenti
(accertato)
Entrate extra
tributarie
(accertato)
N. abitanti Entrate
tributari
e per
abitante
Entrate per
trasferimen
ti per
abitante
Entrate
extra
tributar
ie per
abitant
e -8 1.669.775,58 8.575,82 423.960,97 0 1.669.775,58 8.575,82 423.960,97
-7 1.993.014,80 138.146,04 989.529,90 0 1.993.014,80 138.146,04 989.529,90
-6 3.460.877,12 3.777.193,83 1.303.902,51 0 3.460.877,12 3.777.193,83 1.303.902,51
-5 6.930.752,09 339.845,02 1.298.492,71 0 6.930.752,09 339.845,02 1.298.492,71
-4 7.037.068,39 303.294,54 897.017,57 0 7.037.068,39 303.294,54 897.017,57
-3 6.926.180,55 573.282,83 1.255.498,15 0 6.926.180,55 573.282,83 1.255.498,15
-2 6.819.175,68 495.426,04 1.334.433,19 0 6.819.175,68 495.426,04 1.334.433,19
Tabella 11: Evoluzione delle entrate correnti per abitante
Dalla tabella emerge come le ultime norme sui trasferimenti erariali hanno influito sull'evoluzione delle
entrate correnti per ogni abitante a causa del continuo cambiamento di classificazioni dei trasferimenti erariali
previsti negli ultimi anni dal sistema di finanza locale.
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 36
Analisi della spesa – parte investimenti ed opere pubbliche
Il principio contabile applicato della programmazione richiede l’analisi degli impegni assunti
nell’esercizio e in quelli precedenti sulla competenza dell'esercizio in corso e nei successivi.
Tale disposizione si ricollega con l’art. 164, comma 3, del TUEL: "In sede di predisposizione del
bilancio di previsione annuale il consiglio dell'ente assicura idoneo finanziamento agli impegni
pluriennali assunti nel corso degli esercizi precedenti".
Nelle pagine che seguono sono riportati gli impegni di parte capitale assunti nell'esercizio in
corso e nei precedenti. Riporta, per ciascuna missione, programma e macroaggregato, le somme già
impegnate. Si tratta di investimenti attivati in anni precedenti e non ancora conclusi.
La tabella seguente riporta, per ciascuna missione e programma, l’elenco degli investimenti
attivati in anni precedenti ma non ancora conclusi.
In applicazione del principio di competenza finanziaria potenziato, le somme sono prenotate o
impegnate sulla competenza degli esercizi nei quali si prevede vengano realizzati i lavori, sulla base
dei cronoprogrammi, ovvero venga consegnato il bene da parte del fornitore.
In sede di formazione del bilancio, è senza dubbio opportuno disporre del quadro degli
investimenti tuttora in corso di esecuzione e della stima dei tempi di realizzazione, in quanto la
definizione dei programmi del triennio non può certamente ignorare il volume di risorse (finanziarie e
umane) assorbite dal completamento di opere avviate in anni precedenti, nonchè i riflessi sul patto
di stabilità interno.
Impegni di parte capitale assunti nell'esercizio in corso e nei precedenti
MISSIONE PROGRAMMA IMPEGNI ANNO IN CORSO IMPEGNI ANNO
SUCCESSIVO
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
1 - Organi istituzionali 0,00 0,00
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
2 - Segreteria generale 0,00 0,00
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
3 - Gestione economica, finanziaria,
programmazione e provveditorato
0,00 0,00
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
4 - Gestione delle entrate tributarie
e servizi fiscali
0,00 0,00
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
5 - Gestione dei beni demaniali e
patrimoniali
13.599,00 0,00
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
6 - Ufficio tecnico 0,00 0,00
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 30
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
7 - Elezioni e consultazioni popolari -
Anagrafe e stato civile
0,00 0,00
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
8 - Statistica e sistemi informativi 0,00 0,00
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
10 - Risorse umane 0,00 0,00
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
11 - Altri servizi generali 0,00 0,00
3 - Ordine pubblico e sicurezza 1 - Polizia locale e amministrativa 0,00 0,00
4 - Istruzione e diritto allo studio 2 - Altri ordini di istruzione non
universitaria
0,00 0,00
4 - Istruzione e diritto allo studio 6 - Servizi ausiliari all'istruzione 0,00 0,00
4 - Istruzione e diritto allo studio 7 - Diritto allo studio 0,00 0,00
5 - Tutela e valorizzazione dei beni e
attività culturali
2 - Attività culturali e interventi
diversi nel settore culturale
0,00 0,00
6 - Politiche giovanili, sport e tempo
libero
1 - Sport e tempo libero 0,00 0,00
6 - Politiche giovanili, sport e tempo
libero
2 - Giovani 0,00 0,00
8 - Assetto del territorio ed edilizia
abitativa
1 - Urbanistica e assetto del
territorio
3.336.399,58 0,00
8 - Assetto del territorio ed edilizia
abitativa
2 - Edilizia residenziale pubblica e
locale e piani di edilizia economico-
0,00 0,00
9 - Sviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell'ambiente
2 - Tutela, valorizzazione e recupero
ambientale
0,00 794.046,45
9 - Sviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell'ambiente
3 - Rifiuti 0,00 0,00
9 - Sviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell'ambiente
4 - Servizio idrico integrato 0,00 0,00
10 - Trasporti e diritto alla mobilità 1 - Trasporto ferroviario 0,00 0,00
10 - Trasporti e diritto alla mobilità 5 - Viabilità e infrastrutture stradali 487.861,86 2.791,36
12 - Diritti sociali, politiche sociali e
famiglia
1 - Interventi per l'infanzia e i minori
e per asili nido
6.689,96 0,00
12 - Diritti sociali, politiche sociali e
famiglia
3 - Interventi per gli anziani 0,00 0,00
12 - Diritti sociali, politiche sociali e
famiglia
4 - Interventi per soggetti a rischio di
esclusione sociale
0,00 0,00
12 - Diritti sociali, politiche sociali e
famiglia
7 - Programmazione e governo della
rete dei servizi sociosanitari e sociali
0,00 0,00
12 - Diritti sociali, politiche sociali e
famiglia
8 - Cooperazione e associazionismo 5.335,67 0,00
12 - Diritti sociali, politiche sociali e
famiglia
9 - Servizio necroscopico e
cimiteriale
0,00 0,00
14 - Sviluppo economico e
competitività
1 - Industria PMI e Artigianato 0,00 0,00
14 - Sviluppo economico e
competitività
2 - Commercio - reti distributive -
tutela dei consumatori
0,00 0,00
14 - Sviluppo economico e
competitività
4 - Reti e altri servizi di pubblica
utilità
0,00 0,00
17 - Energia e diversificazione delle
fonti energetiche
1 - Fonti energetiche 0,00 0,00
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 34
20 - Fondi e accantonamenti 2 - Fondo crediti di dubbia esigibilità 0,00 0,00
50 - Debito pubblico 2 - Quota capitale ammortamento
mutui e prestiti obbligazionari
0,00 0,00
60 - Anticipazioni finanziarie 1 - Restituzione anticipazione di
tesoreria
0,00 0,00
99 - Servizi per conto terzi 1 - Servizi per conto terzi e Partite di
giro
0,00 0,00
TOTALE 3.849.886,07 796.837,81
Tabella 12: Impegni di parte capitale assunti nell'esercizio in corso e nei precedenti
E il relativo riepilogo per missione:
Missione Impegni anno in corso Impegni anno successivo
1 - Servizi istituzionali, generali e di gestione 13.599,00 0,00
3 - Ordine pubblico e sicurezza 0,00 0,00
4 - Istruzione e diritto allo studio 0,00 0,00
5 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 0,00 0,00
6 - Politiche giovanili, sport e tempo libero 0,00 0,00
8 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa 3.336.399,58 0,00
9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 0,00 794.046,45
10 - Trasporti e diritto alla mobilità 487.861,86 2.791,36
12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 12.025,63 0,00
14 - Sviluppo economico e competitività 0,00 0,00
17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche 0,00 0,00
20 - Fondi e accantonamenti 0,00 0,00
50 - Debito pubblico 0,00 0,00
60 - Anticipazioni finanziarie 0,00 0,00
99 - Servizi per conto terzi 0,00 0,00
TOTALE 3.849.886,07 796.837,81
Tabella 13: Impegni di parte capitale - riepilogo per Missione
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 35
Analisi della spesa - parte corrente
Il principio contabile applicato della programmazione richiede anche un'analisi delle spese
correnti quale esame strategico relativo agli impieghi e alla sostenibilità economico finanziaria
attuale e prospettica.
L'analisi delle spese correnti consente la revisione degli stanziamenti allo scopo di
razionalizzare e contenere la spesa corrente, in sintonia con gli indirizzi programmatici
dell’Amministrazione e con i vincoli di finanza pubblica.
A tal fine si riporta qui di seguito la situazione degli impegni di parte corrente assunti
nell’esercizio e in quelli precedenti sulla competenza dell'esercizio in corso e nei successivi.
Impegni di parte corrente assunti nell'esercizio in corso e nei precedenti
Missione Programma Impegni anno in
corso
Impegni anno
successivo
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
1 - Organi istituzionali 152.343,43 38.436,88
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
2 - Segreteria generale 562.385,70 150.923,95
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
3 - Gestione economica, finanziaria,
programmazione e provveditorato
757.562,63 63.839,68
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
4 - Gestione delle entrate tributarie e
servizi fiscali
201.375,38 69.212,51
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
5 - Gestione dei beni demaniali e
patrimoniali
14.717,24 620,00
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
6 - Ufficio tecnico 336.725,83 86.498,38
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
7 - Elezioni e consultazioni popolari -
Anagrafe e stato civile
222.093,16 64.909,47
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
8 - Statistica e sistemi informativi 15.052,55 3.724,12
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
10 - Risorse umane 36.236,35 32.384,32
1 - Servizi istituzionali, generali e di
gestione
11 - Altri servizi generali 219.338,27 63.440,09
3 - Ordine pubblico e sicurezza 1 - Polizia locale e amministrativa 292.309,76 87.947,14
4 - Istruzione e diritto allo studio 2 - Altri ordini di istruzione non
universitaria
74.716,48 17.182,70
4 - Istruzione e diritto allo studio 6 - Servizi ausiliari all'istruzione 23.138,22 15.410,89
4 - Istruzione e diritto allo studio 7 - Diritto allo studio 0,00 0,00
5 - Tutela e valorizzazione dei beni e
attività culturali
2 - Attività culturali e interventi diversi
nel settore culturale
43.901,17 5.999,40
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 36
6 - Politiche giovanili, sport e tempo
libero
1 - Sport e tempo libero 38.500,85 10.292,88
6 - Politiche giovanili, sport e tempo
libero
2 - Giovani 0,00 0,00
8 - Assetto del territorio ed edilizia
abitativa
1 - Urbanistica e assetto del territorio 60.256,52 0,00
8 - Assetto del territorio ed edilizia
abitativa
2 - Edilizia residenziale pubblica e locale
e piani di edilizia economico-popolare
1.702,26 2.524,76
9 - Sviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell'ambiente
2 - Tutela, valorizzazione e recupero
ambientale
11.892,85 4.066,64
9 - Sviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell'ambiente
3 - Rifiuti 2.264.891,50 175.232,60
9 - Sviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell'ambiente
4 - Servizio idrico integrato 7.470,00 10.500,00
10 - Trasporti e diritto alla mobilità 1 - Trasporto ferroviario 0,00 0,00
10 - Trasporti e diritto alla mobilità 5 - Viabilità e infrastrutture stradali 409.251,14 180.480,67
12 - Diritti sociali, politiche sociali e
famiglia
1 - Interventi per l'infanzia e i minori e
per asili nido
66.000,00 22.666,68
12 - Diritti sociali, politiche sociali e
famiglia
3 - Interventi per gli anziani 14.381,02 2.166,00
12 - Diritti sociali, politiche sociali e
famiglia
4 - Interventi per soggetti a rischio di
esclusione sociale
0,00 0,00
12 - Diritti sociali, politiche sociali e
famiglia
7 - Programmazione e governo della rete
dei servizi sociosanitari e sociali
216.879,76 36.866,21
12 - Diritti sociali, politiche sociali e
famiglia
8 - Cooperazione e associazionismo 913,64 0,00
12 - Diritti sociali, politiche sociali e
famiglia
9 - Servizio necroscopico e cimiteriale 60.061,00 2.212,24
14 - Sviluppo economico e competitività 1 - Industria PMI e Artigianato 0,00 0,00
14 - Sviluppo economico e competitività 2 - Commercio - reti distributive - tutela
dei consumatori
0,00 0,00
14 - Sviluppo economico e competitività 4 - Reti e altri servizi di pubblica utilità 0,00 0,00
17 - Energia e diversificazione delle fonti
energetiche
1 - Fonti energetiche 21.086,48 10.913,52
20 - Fondi e accantonamenti 2 - Fondo crediti di dubbia esigibilità 0,00 0,00
50 - Debito pubblico 2 - Quota capitale ammortamento mutui
e prestiti obbligazionari
0,00 0,00
60 - Anticipazioni finanziarie 1 - Restituzione anticipazione di
tesoreria
0,00 0,00
99 - Servizi per conto terzi 1 - Servizi per conto terzi e Partite di
giro
0,00 0,00
TOTALE 6.125.183,19 1.158.451,73
Tabella 14: Impegni di parte corrente assunti nell'esercizio in corso e nei precedenti
E il relativo riepilogo per missione:
Missione Impegni anno in corso Impegni anno successivo
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 37
1 - Servizi istituzionali, generali e di gestione 2.517.830,54 573.989,40
3 - Ordine pubblico e sicurezza 292.309,76 87.947,14
4 - Istruzione e diritto allo studio 97.854,70 32.593,59
5 - Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 43.901,17 5.999,40
6 - Politiche giovanili, sport e tempo libero 38.500,85 10.292,88
8 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa 61.958,78 2.524,76
9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 2.284.254,35 189.799,24
10 - Trasporti e diritto alla mobilità 409.251,14 180.480,67
12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 358.235,42 63.911,13
14 - Sviluppo economico e competitività 0,00 0,00
17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche 21.086,48 10.913,52
20 - Fondi e accantonamenti 0,00 0,00
50 - Debito pubblico 0,00 0,00
60 - Anticipazioni finanziarie 0,00 0,00
99 - Servizi per conto terzi 0,00 0,00
TOTALE 6.125.183,19 1.158.451,73
Tabella 15: Impegni di parte corrente - riepilogo per missione
Comune di Ente Non Impostato - Documento Unico di Programmazione 9999/10001 38
Indebitamento
Indebitamento e risorse del Titolo V sono costituite dalle Accensioni di prestiti e dalle Anticipazioni di cassa. Le risorse proprie di parte investimento (alienazioni di beni, proventi per concessioni edilizie), i finanziamenti concessi da terzi (contributi in c/capitale) e le eventuali eccedenze di risorse di parte corrente (situazione economica attiva) possono non essere sufficienti a finanziare il piano di investimento dell'Ente. In tale circostanza il ricorso al credito (agevolato o ai tassi correnti di mercato) diventa l'unico mezzo per realizzare l'opera programmata.
Le Accensioni di prestiti, pur essendo risorse aggiuntive ottenibili agevolmente, generano effetti
indotti nel comparto della spesa corrente.
Il Comune di San Cipriano D’Aversa presenta una rata per rimborso mutui molto consistente che
contribuisce a rendere rigida la spesa corrente. Questo è il motivo per cui le spese d’investimento
previste nel bilancio 2015 e nel pluriennale 2015/2017 non sono state finanziate attraverso il ricorso
all’indebitamento.
Dimostrazione del rispetto del tasso di delegabilità dei cespiti di entrata e valutazione
sull'impatto degli oneri di ammortamento sulle spese correnti comprese nella programmazione
triennale.
La contrazione di un cospicuo numero di mutui per un importo complessivo molto alto ha
determinato che il Comune di San Cipriano D’Aversa nel 2015 ha un margine molto ridotto per il ricorso
all’indebitamento mentre per gli anni 2016 e 2017 non ha alcuna possibilità di contrarre mutui.
Questo è il motivo per cui nel programma triennale delle opere pubbliche non è previsto tra le
fonti di finanziamento il ricorso all’indebitamento.
Comune di Ente Non Impostato - Documento Unico di Programmazione 9999/10001 39
Risorse umane Il quadro della situazione interna dell'Ente si completa con la disponibilità e la gestione delle
risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa dell’ente in tutte le sue articolazioni e alla
sua evoluzione nel tempo.
La tabella seguente mostra i dipendenti in servizio al 31/12/2015
Qualifica Dipendenti di ruolo Dipendenti non di ruolo Totale
C1 C2 C3 R1 A1 0 0 0
R2 A2 0 0 0
R3 A3 0 0 0
R4 A4 2 0 2
2R5
B1 0 0 0
R6 B2 0 0 0
R7 B3 1 0 1
R8 B4 2 0 2
R9 B5 0 0 0
R10
B6 0 0 0
R11
C1 0 0 0
R12
C2 0 0 0
R13
C4 10 0 10
R14
C5 5 0 5
R15
D1 0 0 0
R16
D2 0 0 0
R17
D3 0 0 0
R18
D4 19 0 19
R19
D5 5 0 5
R20
Segretario 1 0 1
R21
Dirigente 0 0 0
Tabella 16: Dipendenti in servizio
Diagramma 12: Indebitamento
Comune di Ente Non Impostato - Documento Unico di Programmazione 9999/10001 40
Coerenza e compatibilità con il Patto di stabilità interno
Il Patto di Stabilità Interno (PSI) nasce dall'esigenza di convergenza delle economie degli Stati
membri della UE verso specifici parametri, comuni a tutti, e condivisi a livello europeo in seno
al Patto di stabilità e crescita e specificamente nel trattato di Maastricht (Indebitamento netto
della Pubblica Amministrazione/P.I.L. inferiore al 3% e rapporto Debito pubblico delle AA.PP./P.I.L.
convergente verso il 60%).
L'indebitamento netto della Pubblica Amministrazione (P.A.) costituisce, quindi, il parametro
principale da controllare, ai fini del rispetto dei criteri di convergenza e la causa di formazione dello
stock di debito.
L'indebitamento netto è definito come il saldo fra entrate e spese finali, al netto delle
operazioni finanziarie (riscossione e concessioni crediti, partecipazioni e conferimenti,
anticipazioni), desunte dal conto economico della P.A., preparato dall'ISTAT.
Un obiettivo primario delle regole fiscali che costituiscono il Patto di stabilità interno è proprio
il controllo dell'indebitamento netto degli enti territoriali (regioni e enti locali).
Il Patto di Stabilità e Crescita ha fissato dunque i confini in termini di programmazione, risultati
e azioni di risanamento all'interno dei quali i Paesi membri possono muoversi autonomamente.
Nel corso degli anni, ciascuno dei Paesi membri della UE ha implementato internamente il
Patto di Stabilità e Crescita seguendo criteri e regole proprie, in accordo con la normativa interna
inerente la gestione delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo.
Dal 1999 ad oggi l'Italia ha formulato il proprio Patto di stabilità interno esprimendo gli obiettivi
programmatici per gli enti territoriali ed i corrispondenti risultati ogni anno in modi differenti,
alternando principalmente diverse configurazioni di saldi finanziari a misure sulla spesa per
poi tornare agli stessi saldi.
La definizione delle regole del patto di stabilità interno avviene durante la predisposizione
ed approvazione della manovra di finanza pubblica; momento in cui si analizzano le previsioni
sull'andamento della finanza pubblica e si decide l'entità delle misure correttive da porre in atto
per l'anno successivo e la tipologia delle stesse.
Comune di Ente Non Impostato - Documento Unico di Programmazione 9999/10001 41
PROSPETTO VERIFICA RISPETTO DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA
(da allegare al bilancio di previsione e alle variazioni di bilancio art. 1, comma 712 legge di stabilità 2016)
EQUILIBRIO ENTRATE FINALI - SPESE FINALI
(ART. 1, comma 711, Legge di stabilità 2016)
COMPETENZA
ANNO 2016
COMPETENZA
ANNO 2017
COMPETENZA
ANNO 2018
A) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese correnti (solo per l'esercizio 2016) B) Fondo pluriennale di entrata in conto capitale al netto delle quote finanziate da debito (solo
per l'esercizio 2016)
(+)
(+)
62
794
C) Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
(+)
5.708
5.708
5.901
D1) Titolo 2 - Trasferimenti correnti D2) Contributo di cui all'art. 1, comma 20, legge di stabilità 2016 (solo 2016 per i comuni)
D) Titolo 2 - Trasferimenti correnti validi ai fini dei saldi finanza pubblica (D=D1-D2-D3)
(+)
(-)
(+)
265
175
90
234 234
234
234
E) Titolo 3 - Entrate extratributarie
(+)
1.904
2.099
2.099
F) Titolo 4 - Entrate in c/capitale
(+)
9.337
11.719
4.550
G) Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie
(+)
0
0
0
H) ENTRATE FINALI VALIDE AI FINI DEI SALDI DI FINANZA PUBBLICA (H=C+D+E+F+G)
(+)
17.039
19.760
12.784
I1) Titolo 1 - Spese correnti al netto del fondo pluriennale vincolato
I2) Fondo pluriennale vincolato di parte corrente (solo per il 2016)
I3) Fondo crediti di dubbia esigibilità di parte corrente (1) I4) Fondo contenzioso (destinato a confluire nel risultato di amministrazione)
I5) Altri accantonamenti (destinati a confluire nel risultato di amministrazione) (2)
I6) Spese correnti per interventi di bonifica ambientale di cui all'art. 1, comma 716, Legge di stabilità
2016 (solo 2016 per gli enti locali)
I7) Spese correnti per sisma maggio 2012, finanziate secondo le modalità di cui all'art. 1, comma 441,
Legge di stabilità 2016 (solo 2016 per gli enti locali
I) Titolo 1 - Spese correnti valide ai fini dei saldi di finanza pubblica (I=I1+I2-I3-I4-I5-I6-I7)
(+)
(+)
(-)
(-)
(-)
(-)
(-)
(+)
7.800
0
708
0
0
0
0
7.092
7.799
7.953
0
0
0
0
0
0
7.799
7.953
L1) Titolo 2 - Spese in c/ capitale al netto del fondo pluriennale vincolato
L2) Fondo pluriennale vincolato in c/capitale al netto delle quote finanziate da debito (solo per il
2016) L3) Fondo crediti di dubbia esigibilità in c/capitale (1) L4) Altri accantonamenti (destinati a confluire nel risultato di amministrazione) (2)
L5) Spese per edilizia scolastica di cui all'art. 1, comma 713, Legge di stabilità 2016 (solo 2016 per gli
enti locali)
L6) Spese in c/capitale per interventi di bonifica ambientale di cui all'art. 1, comma 716, Legge di
stabilità 2016 (solo 2016 per gli enti locali)
(+)
(+)
(-)
(-)
(-)
(-)
10.021
0
0
0
0
0
11.699
4.550
0
0
0
0
Comune di Ente Non Impostato - Documento Unico di Programmazione 9999/10001 42
EQUILIBRIO ENTRATE FINALI - SPESE FINALI
(ART. 1, comma 711, Legge di stabilità 2016)
COMPETENZA
ANNO 2016
COMPETENZA
ANNO 2017
COMPETENZA
ANNO 2018
L7) Spese in c/capitale per sisma maggio 2012, finanziate secondo le modalità di cui all'art. 1, comma
441, Legge di stabilità 2016 (solo 2016 per gli enti locali
L8) Spese per la realizzazione del Museo Nazionale della Shoah di cui all'art. 1, comma 750, Legge di
stabilità 2016 (solo 2016 per Roma Capitale)
L) Titolo 2 - Spese in c/capitale valide ai fini dei saldi di finanza pubblica (L=L1+L2-L3-L4-L5-L6-
L7-L8)
(-)
(-)
(+)
0
0
10.021
11.699
4.550
M) Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziaria
(+)
0
0
0
N) SPESE FINALI VALIDE AI FINI DEI SALDI DI FINANZA PUBBLICA (N=I+L+M)
(+)
17.113
19.498
12.503
O) SALDO TRA ENTRATE E SPESE FINALI VALIDE AI FINI DEI SALDI DI FINANZA PUBBLICA
(O=A+B+H-N)
(+)
782
262
281
Spazi finanziari ceduti o acquisiti ex art. 1, comma 728, Legge di stabilità 2016 (patto regionale) (3)
Spazi finanziari ceduti o acquisiti ex art. 1, comma 732, Legge di stabilità 2016 (patto nazionale
orizzontale) (solo per gli enti locali) (4)
Patto regionale orizzontale ai sensi del comma 141 dell'articolo 1 della legge n. 220/2010 anno
2014 (solo per gli enti locali) (5)
Patto regionale orizzontale ai sensi del comma 480 e segg. dell'articolo 1 della legge n. 190/2014 anno
2015 (solo per gli enti locali) (5)
Patto nazionale orizzontale ai sensi dei commi 1-7 dell'art. 4-ter del decreto legge n. 16/2012 anno 2014
(solo per gli enti locali) (5)
Patto nazionale orizzontale ai sensi dei commi 1-7 dell'art. 4-ter del decreto legge n. 16/2012 anno 2015
(solo per gli enti locali) (5)
(-)/(+)
(-)/(+)
(-)/(+)
(-)/(+)
(-)/(+)
(-)/(+)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
EQUILIBRIO FINALE (compresi gli effetti dei patti regionali e nazionali) (6)
782
262
281
1) Al fine di garantire una corretta verifica dell'effettivo rispetto del saldo è opportuno indicare il fondo crediti di dubbia esigibilità al netto dell'eventuale quota finanziata dall'avanzo (iscritto in variazione a seguito dell'approvazione del rendiconto) 2) I fondi di riserva e i fondi speciali non sono destinati a confluire nel risultato di amministrazione 3) Nelle more dell'attribuzione degli spazi finanziari da parte della Regione, indicare solo gli spazi che si prevede di cedere. Indicare con segno + gli spazi acquisiti e con segno - quelli ceduti. 4) Nelle more dell'attribuzione degli spazi da finanziari da parte della Ragioneria Generale dello Stato di cui al comma 732, indicare solo gli spazi che si prevede di cedere. Indicare con segno + gli spazi acquisiti e con segno - quelli ceduti. 5) Gli effetti positivi e negativi dei patti regionalizzati e nazionali - anni 2014 e 2015 - sono disponibili all'indirizzo http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/ - Sezione “Pareggio bilancio e Patto stabilità” (indicare con segno + gli spazi a credito e con segno - quelli a debito). 6) L'equilibrio finale (comprensivo degli effetti dei patti regionali e nazionali) deve essere positivo o pari a 0, ed è determinato dalla somma algebrica del "Saldo tra entrate e spese finali valide ai fini dei saldi di finanza pubblica" e gli effetti dei patti regionali e nazionali dell'esercizio corrente e degli esercizi precedenti.
Comune di Ente Non Impostato - Documento Unico di Programmazione 9999/10001 43
Parte prima
Elenco dei programmi per missione
E' in questa sezione che si evidenziano le modalità operative che l'Amministrazione intende
perseguire per il raggiungimento degli obiettivi descritti nella Seziona Strategica.
Suddivisi in missioni e programmi secondo la classificazione obbligatoria stabilita
dall'Ordinamento Contabile, troviamo qui di seguito un elenco dettagliato che illustra le finalità di
ciascun programma, l'ambito operativo e le risorse messe a disposizione per il raggiungimento degli
obiettivi.
Le Linee Programmatiche, che attengono a vari ambiti di intervento dell’Ente, sono state così
denominate:
Codice Descrizione
1 MISSIONE 01 - SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE
2 MISSIONE 03 - ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA
3 MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO
4 MISSIONE 05 - TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI
5 MISSIONE 06 - POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO
6 MISSIONE 07 – TURISMO
7 MISSIONE 08 - ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA
8 MISSIONE 09 - SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
9 MISSIONE 10 - TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA'
10 MISSIONE 12 - DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
11 MISSIONE 14 - SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA'
Descrizione delle missioni e dei programmi
Linea Programmatica: 1 MISSIONE 01 - SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE
I Cittadini hanno il diritto di essere ascoltati e di esprimere la loro voce. Organizzare riunioni
periodiche con i Cittadini accettando suggerimenti e osservazioni; promuovere assemblee pubbliche
per le scelte strategiche. Tutti i Cittadini devono essere ricevuti e ascoltati: il Sindaco e gli Assessori
devono ricevere regolarmente e rispondere loro direttamente, anche con l’uso della posta elettronica.
Mantenere in Consiglio Comunale il rispetto fra maggioranza e minoranze che solo assieme
rappresentano tutti gli elettori. Confrontarsi continuamente con i Cittadini e con le varie componenti
territoriali assicurando la migliore rispondenza delle scelte amministrative.
L'attuale situazione socio-economica è molto problematica. L'attuale contesto impositivo,
nonostante il clima di incertezza, è orientato a rafforzare alcuni principi: una forte autonomia
Comune di Ente Non Impostato - Documento Unico di Programmazione 9999/10001 44
finanziaria improntata su basi imponibili patrimoniali e l'incentivazione alla formazione di Unioni e
fusioni che possano razionalizzare l'utilizzo delle finanze pubbliche. Sarà sempre più importante
intercettare opportunità di finanziamento europee.
Linea Programmatica: 2 MISSIONE 03 - ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA
La sicurezza non è solo una questione di ordine pubblico, bensì di qualità della vita. Si deve
garantire ai Cittadini la libertà di socializzazione, il diritto a sentirsi sicuri in casa propria, il diritto
delle donne e dei bambini di fruire con tranquillità ed in ogni momento della giornata degli spazi
pubblici. Il diritto alla sicurezza è uno dei fondamentali principi di cittadinanza. Il tema della sicurezza
va affrontato con energia e con politiche e strumenti adeguati. Con la crisi il sentimento di insicurezza
dei cittadini è aumentato. Un paese sicuro è prima di tutto un paese vissuto, ricco di iniziative e di
attività commerciali e culturali, di opportunità aggregative e associative. A questo dobbiamo affiancare
esperienze di cittadinanza attiva in cui coinvolgere residenti e associazioni. Il tema è prevenire le
situazioni che possono ingenerare problemi di ordine e sicurezza pubblica, evitare che si consolidino
zone franche nelle quali la presenza di persone dedite ad attività illecite ne inibisca l’uso ai cittadini,
valorizzare i comportamenti virtuosi e pianificare iniziative costanti per l’integrazione. Poi, e non meno
importante, vi è tutto il tema dell’azione di contrasto ai fenomeni criminali affidato alle forze
dell’ordine.
La Polizia Locale sarà utilizzata come presidio del territorio e garanzia della sicurezza in costante
collaborazione con i Carabinieri, sia a livello locale sia a livello centrale.
Mantenere il controllo della regolarità e della concessione della residenza per Cittadini stranieri
ed il controllo del pagamento delle utenze.
Linea Programmatica: 3 MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO
L’investimento sul sapere, sulla scuola e sulla cultura è alla base di qualsiasi politica di crescita
e sviluppo di un territorio. È quindi evidente quanto sia fondamentale avere servizi per l’infanzia e
scolastici diffusi e di qualità. A tal fine deve essere incrementata la collaborazione con gli Organismi
Scolastici: le iniziative vanno sostenute fattivamente.
Linea Programmatica: 4 MISSIONE 05 - TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA'
CULTURALI
La tenuta di una Comunità si misura dal numero e dalla qualità delle occasioni di incontro, dalla
trasmissione della memoria collettiva, dalla cura nei confronti delle nuove generazioni e degli anziani,
dall’attenzione per i soggetti diversamente abili e per le iniziative di volontariato, dalla capacità di
sostenere le Associazioni culturali, sportive e con finalità sociali, che integrano spesso l’azione della
pubblica amministrazione favorendo la solidarietà all’interno della Comunità stessa. Incoraggiare le
Associazioni ed i singoli Cittadini che continuano ad impegnarsi.
Linea Programmatica: 5 MISSIONE 06 - POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO
Lo sport è una dimensione importante di espressione per il benessere psico-fisico a tutte le età
Comune di Ente Non Impostato - Documento Unico di Programmazione 9999/10001 45
e svolge una funzione educativa fondamentale nell’età della crescita poiché forma l’attitudine alla
disciplina personale e la capacità sociale di accettare il confronto regolato con gli altri. Per questo
continueremo a sostenere le nostre associazioni sportive cercando di promuovere ulteriori occasioni di
reciproca collaborazione, tenendole il più possibile collegate col mondo della scuola.
È necessario consolidare e rafforzare un contesto sociale positivo e accogliente che permetta ai
giovani di esprimere la propria creatività. Questa capacità di elaborare innovazione culturale, artistica
non è sostituibile. Occorre investire sull'innovazione tecnologica, sull'incubazione e lo start-up
d’impresa, l’associazionismo, lo sport e gli spazi di aggregazione.
Linea Programmatica: 6 MISSIONE 07 - TURISMO
Adesione ai progetti turistici della Provincia e dalla Regione
Linea Programmatica: 7 MISSIONE 08 - ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA
Le scelte urbanistiche siano incentrate sulle necessità delle Famiglie e della Comunità e non
nell’ottica delle lottizzazioni e per la costruzione di condomini. Occorre continuare a dare attenzione
alle esigenze degli artigiani e degli agricoltori. Occorre risolvere i problemi logistici delle aree per le
attività produttive artigianali che creano lavoro.
Linea Programmatica: 8 MISSIONE 09 - SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E
DELL'AMBIENTE
È importante portare avanti un nuovo approccio nella gestione ambientale per rendere il tessuto
urbano più vivibile e salutare. Vi è la necessità di continuare a condividere – Cittadini ed Imprenditori
– l’uso responsabile della risorsa territorio. Favorire il risparmio energetico e l’energia rinnovabile.
Lotta all’abbandono ed alla combustione di rifiuti nei centri abitati. Continuare il controllo del
territorio e le proposte anti-inquinamento attraverso la formazione e l’aggiornamento per gli
industriali, gli artigiani e gli agricoltori. L’impiego di nuove tecnologie e di processi produttivi
certificati nelle aziende, così come l’uso controllato scientificamente dei diserbanti o dei concimi nella
coltivazione o l’introduzione di tecniche naturali anti-parassitarie, può portare alla prevenzione nei
confronti dell’inquinamento, con la riduzione delle emissioni in atmosfera e l’eliminazione degli
sversamenti nel terreno e nelle acque.
Educazione continua all’ecologia. Siamo tutti responsabili della tenuta ambientale. La
sommatoria di tanti micro-comportamenti sbagliati – piccoli scarichi, versamenti di inquinanti, mancati
controlli alle caldaie domestiche, dispersione di rifiuti, ecc. – contribuisce al degrado generale. Ecco
perché il coinvolgimento della Comunità nella gestione del territorio è la prima risorsa per la sua tutela
attiva e per evitare il consolidarsi di fenomeni di degrado.
L'Amministrazione comunale deve avere un ruolo attivo nel promuovere la sostenibilità e la
riduzione dei consumi energetici.
Linea Programmatica: 10 MISSIONE 12 - DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
L’opera di singoli Cittadini e delle Associazioni di volontariato è preziosissima. Con il loro
Comune di Ente Non Impostato - Documento Unico di Programmazione 9999/10001 46
supporto si riesce a dare molte risposte. Sempre di più le Associazioni integrano l’azione del Comune
garantendo servizi e manifestazioni per la Comunità. Occorre riconoscere la grande valenza del
volontariato: Il rapporto con Le Associazioni deve continuare e le loro iniziative devono trovare il
supporto dell’Amministrazione. Passare dall’“assistenza ai disabili” all’approccio della valorizzazione
delle abilità diverse. I soggetti in condizioni di handicap sono una risorsa umana e morale per una
Comunità consapevole e in crescita. La mera assistenza non rende giustizia alle abilità diverse che essi
possono esprimere. La collaborazione fra Comune, Famiglie, Scuola, Associazioni è la via da coltivare.
Abbattimento delle barriere architettoniche.
Linea Programmatica: 11 MISSIONE 14 - SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA'
Il Comune deve assumere un ruolo di coordinamento in ordine allo sviluppo economico e sociale
della propria Comunità. Occorre garantire assistenza agli operatori (artigiani o agricoltori) sia con
informazioni su finanziamenti agevolati e attività di aggiornamento, sia sull’andamento del mercato
affinché possano orientare in modo consapevole le proprie attività per essere competitivi e operare
nel rispetto dell’ambiente. Rilancio del piccolo commercio di vicinato. Stimolare il commercio locale
di alimenti biologici e prodotti agricoli a km 0. Mantenere il livello del mercato settimanale.
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 71
Obiettivi finanziari per missione e programma
Vengono ora riportati gli stanziamenti previsti per il triennio per ciascuna missione e programma.
Ogni riga riporta il cronoprogramma dell'impegno economico previsto per la realizzazione di ciascuna
missione distinguendo, per ciascun anno, quanto effettivamente sarà speso nell'anno e quanto sarà destinato
agli anni successivi (Fondo Pluriennale Vincolato).
Parte corrente per missione e programma
Missione
Programma
Previsioni
definitive
eser.preced
ente
0 1 2
Previsioni Di cui Fondo
pluriennale
vincolato
Previsioni Di cui Fondo
pluriennale
vincolato
Previsioni Di cui Fondo
pluriennale
vincolato 1 1 172.894,00 143.238,00 0,00 143.238,00 0,00 143.238,00 0,00
1 2 626.244,42 612.072,91 0,00 604.033,58 0,00 578.437,06 0,00
1 3 815.732,65 754.090,74 0,00 754.291,75 0,00 740.867,43 0,00
1 4 217.550,00 215.565,18 0,00 172.450,00 0,00 172.450,00 0,00
1 5 38.060,00 18.647,00 0,00 18.647,00 0,00 18.647,00 0,00
1 6 360.230,56 345.705,52 0,00 314.307,38 0,00 314.307,38 0,00
1 7 237.450,00 249.123,99 0,00 249.123,99 0,00 249.123,99 0,00
1 8 16.600,00 15.965,90 0,00 15.965,90 0,00 15.965,90 0,00
1 10 56.200,00 53.545,88 0,00 53.300,00 0,00 53.300,00 0,00
1 11 307.958,05 153.325,87 0,00 82.619,78 0,00 82.619,78 0,00
3 1 312.190,00 324.900,00 0,00 317.400,00 0,00 317.400,00 0,00
4 2 91.276,48 84.499,78 0,00 84.499,78 0,00 84.499,78 0,00
4 6 228.605,80 131.500,00 0,00 131.500,00 0,00 131.500,00 0,00
4 7 48.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
5 2 51.694,30 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
6 1 45.250,00 35.000,00 0,00 34.800,00 0,00 34.800,00 0,00
6 2 2.500,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
8 1 161.163,26 161.163,26 0,00 161.163,26 0,00 161.163,26 0,00
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 71
8 2 3.790,00 5.790,00 0,00 3.790,00 0,00 3.790,00 0,00
9 2 12.000,00 12.000,00 0,00 12.000,00 0,00 12.000,00 0,00
9 3 2.790.931,29 2.274.668,72 0,00 2.263.800,00 0,00 2.263.800,00 0,00
9 4 689.311,26 680.662,60 0,00 672.662,60 0,00 672.662,60 0,00
10 1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
10 5 412.500,00 414.100,00 0,00 414.100,00 0,00 414.100,00 0,00
12 1 68.000,00 68.000,00 0,00 68.000,00 0,00 68.000,00 0,00
12 3 30.000,00 9.500,00 0,00 9.500,00 0,00 9.500,00 0,00
12 4 205,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
12 7 229.998,00 237.500,00 0,00 237.500,00 0,00 237.500,00 0,00
12 8 2.031,22 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
12 9 76.396,35 50.854,46 0,00 50.854,46 0,00 50.854,46 0,00
14 1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
14 2 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
14 4 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
17 1 32.000,00 40.913,52 0,00 30.000,00 0,00 30.000,00 0,00
20 2 583.580,38 708.000,00 0,00 899.927,00 0,00 1.092.768,50 0,00
50 2 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
60 1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
99 1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
TOTALE 8.720.343,02 7.800.333,33 0,00 7.799.474,48 0,00 7.953.295,14 0,00
Tabella 20: Parte corrente per missione e programma
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 71
Parte corrente per missione
Missione
Descrizione Previsioni
definitive
eser.prece
dente
0 1 2
Previsioni Di cui
Fondo
plurienna
le
vincolato
Previsioni Di cui
Fondo
plurienna
le
vincolato
Previsioni Di cui
Fondo
plurienna
le
vincolato 1 Servizi istituzionali, generali e di
gestione 2.848.919,68 2.561.280,99 0,00 2.407.977,38 0,00 2.368.956,54 0,00
3 Ordine pubblico e sicurezza 312.190,00 324.900,00 0,00 317.400,00 0,00 317.400,00 0,00
4 Istruzione e diritto allo studio 367.882,28 215.999,78 0,00 215.999,78 0,00 215.999,78 0,00
5 Tutela e valorizzazione dei beni e
attività culturali
51.694,30 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
6 Politiche giovanili, sport e tempo libero
47.750,00 35.000,00 0,00 34.800,00 0,00 34.800,00 0,00
8 Assetto del territorio ed edilizia abitativa
164.953,26 166.953,26 0,00 164.953,26 0,00 164.953,26 0,00
9 Sviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell'ambiente
3.492.242,55 2.967.331,32 0,00 2.948.462,60 0,00 2.948.462,60 0,00
10 Trasporti e diritto alla mobilità 412.500,00 414.100,00 0,00 414.100,00 0,00 414.100,00 0,00
12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
406.630,57 365.854,46 0,00 365.854,46 0,00 365.854,46 0,00
14 Sviluppo economico e competitività
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
17 Energia e diversificazione delle
fonti energetiche
32.000,00 40.913,52 0,00 30.000,00 0,00 30.000,00 0,00
20 Fondi e accantonamenti 583.580,38 708.000,00 0,00 899.927,00 0,00 1.092.768,50 0,00
50 Debito pubblico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
60 Anticipazioni finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
99 Servizi per conto terzi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
TOTALE 8.720.343,02 7.800.333,33 0,00 7.799.474,48 0,00 7.953.295,14 0,00
Tabella 21: Parte corrente per missione
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 71
Parte capitale per missione e programma
Missione
Programma
Previsioni
definitive
eser.precedente
0 1 2
Previsioni Di cui Fondo
pluriennale
vincolato
Previsioni Di cui Fondo
pluriennale
vincolato
Previsioni Di cui Fondo
pluriennale
vincolato 1 1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
1 2 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
1 3 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
1 4 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
1 5 13.599,00 0,00 0,00 149.000,00 0,00 0,00 0,00
1 6 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
1 7 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
1 8 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
1 10 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
1 11 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
3 1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
4 2 143.210,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
4 6 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
4 7 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
5 2 500.000,00 500.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
6 1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
6 2 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
8 1 6.042.899,58 3.200.000,00 0,00 8.200.000,00 0,00 1.200.000,00 0,00
8 2 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
9 2 794.046,45 794.046,45 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
9 3 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
9 4 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
10 1 0,00 0,00 0,00 1.500.000,00 0,00 1.500.000,00 0,00
10 5 1.318.612,35 802.279,74 0,00 350.000,00 0,00 350.000,00 0,00
12 1 6.689,96 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
12 3 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
12 4 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
12 7 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
12 8 321.743,70 321.743,70 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
12 9 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
14 1 4.403.093,79 4.403.093,79 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
14 2 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
14 4 0,00 0,00 0,00 1.500.000,00 0,00 1.500.000,00 0,00
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 71
17 1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
20 2 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
50 2 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
60 1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
99 1 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
TOTALE 13.543.894,83 10.021.163,68 0,00 11.699.000,00 0,00 4.550.000,00 0,00
Tabella 22: Parte capitale per missione e programma
Parte capitale per missione
Missione
Descrizione Previsioni
definitive
eser.prece
dente
0 1 2
Previsioni Di cui
Fondo
plurienna
le
vincolato
Previsioni Di cui
Fondo
plurienna
le
vincolato
Previsioni Di cui
Fondo
plurienna
le
vincolato 1 Servizi istituzionali, generali e di
gestione 13.599,00 0,00 0,00 149.000,00 0,00 0,00 0,00
3 Ordine pubblico e sicurezza 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
4 Istruzione e diritto allo studio 143.210,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
5 Tutela e valorizzazione dei beni
e attività culturali
500.000,00 500.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
6 Politiche giovanili, sport e tempo libero
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
8 Assetto del territorio ed edilizia abitativa
6.042.899,58 3.200.000,00 0,00 8.200.000,00 0,00 1.200.000,00 0,00
9 Sviluppo sostenibile e tutela del
territorio e dell'ambiente
794.046,45 794.046,45 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
10 Trasporti e diritto alla mobilità 1.318.612,35 802.279,74 0,00 1.850.000,00 0,00 1.850.000,00 0,00
12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
328.433,66 321.743,70 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
14 Sviluppo economico e competitività
4.403.093,79 4.403.093,79 0,00 1.500.000,00 0,00 1.500.000,00 0,00
17 Energia e diversificazione delle
fonti energetiche
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
20 Fondi e accantonamenti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
50 Debito pubblico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
60 Anticipazioni finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
99 Servizi per conto terzi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
TOTALE 13.543.894,83 10.021.163,68 0,00 11.699.000,00 0,00 0,00
Tabella 23: Parte capitale per missione
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 71
Programmazione dei lavori pubblici
La Parte 2 della Sezione operativa comprende la programmazione in materia di lavori pubblici,
personale e patrimonio.
La realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un
programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali che sono ricompresi nella Sezione operativa del
DUP.
I lavori da realizzare nel primo anno del triennio sono compresi nell’elenco annuale che
costituisce il documento di previsione per gli investimenti in lavori pubblici e il loro finanziamento.
Ogni ente locale deve analizzare, identificare e quantificare gli interventi e le risorse reperibili per il
loro finanziamento.
Il programma deve in ogni modo indicare:
• le priorità e le azioni da intraprendere come richiesto dalla legge;
• la stima dei tempi e la durata degli adempimenti amministrativi di realizzazione delle opere e
del collaudo;
• la stima dei fabbisogni espressi in termini sia di competenza, sia di cassa, al fine del relativo
finanziamento in coerenza con i vincoli di finanza pubblica.
Trattando della programmazione dei lavori pubblici si dovrà fare necessariamente riferimento al
“Fondo pluriennale vincolato” come saldo finanziario, costituito da risorse già accertate destinate al
finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a
quello in cui è accertata l’entrata.
Le opere pubbliche in corso di realizzazione
L'investimento, a differenza della spesa corrente che trova compimento in tempi rapidi, richiede
modalità di realizzazione ben più lunghe. Vincoli del patto di stabilità, difficoltà di progettazione,
aggiudicazione degli appalti con procedure complesse, tempi di espletamento dei lavori non brevi,
unitamente al non facile reperimento del finanziamento iniziale (progetto), fanno sì che i tempi di
realizzazione di un investimento abbraccino di solito più esercizi. Questa situazione, a maggior ragione,
si verifica quando il progetto di partenza ha bisogno di essere poi rivisto in seguito al verificarsi di
circostanze non previste, con la conseguenza che il quadro economico dell'opera sarà soggetto a perizia
di variante. Il prospetto riporta l'elenco delle principali opere in corso di realizzazione.
La programmazione di nuove opere pubbliche presuppone necessariamente la conoscenza dello
stato di attuazione e realizzazione di quelle in corso. A tal fine, nella tabella che segue, si riporta
l’elenco delle principali opere in corso di realizzazione indicando per ciascuna di esse la fonte di
finanziamento, l'importo iniziale e quello alla data odierna tenendo conto dei SAL pagati.
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 71
Principali lavori pubblici in
corso di realizzazione
Fonte di finanziamento Importo
iniziale
Importo alla data odierna –
Realizzazione di una Piazza con
sottostante parcheggio in via
Campo d’Isola
POR CAMPANIA FESR 2007-2013. Delibera di Giunta Regionale n. 40/2014, iniziative di accelerazione della spesa –progetti Coerenti ammessi a finanziamento di cui all’avviso pubblico ex D.D. n. 89/2013-
€ 3.090.507,12 1.312.447,07
Nuovi lavori pubblici previsti
Contestualmente alle opere in corso, l’amministrazione intende avviare ulteriori opere finalizzate
ad assicurare il conseguimento degli obiettivi strategici delineati secondo quanto previsto nel piano
triennale delle opere pubbliche 2016/2018 come adottato dalla Giunta Comunale con deliberazione
4/11/2015 n. 81. A tal fine, il prospetto che segue riporta i lavori e i progetti previsti con indicazione
del fabbisogno in termini di spesa di investimento e dei riflessi per quanto riguarda la spesa corrente per
ciascuno degli anni dell'arco temporale di riferimento della SeS.
Principali lavori pubblici da realizzare nel
triennio 2016/2018
Fonte di finanziamento Importo totale
COMPLETAMENTO NUOVO CIMITERO. OPERE DA REALIZZARE IN AUTOFINANZIAMENTO 321.743,70
REALIZZAZIONE DI UN'AREA ATTREZZATA PER INSEDIAMENTO DI
ATTIVITA' IMPRENDITORIALI
L.R. 51/78 (MUTUO) 4.403.093,79
REALIZZAZIONE DI UNA VILLA COMUNALE- PARCO GIOCHI IN
VIA MONTECORVINO L.R. 51/78 (MUTUO) 542.279,74
MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTO DI PUBBLICA
ILLUMINAZIONE
(Oneri di Urbanizzazione) 110.000,0
MESSA IN SICUREZZA, PREVENZIONE E RIDUZIONE DEL
RISCGIO CONNESSO ALLA VULNERABILITA’ NELLE SCUOLE
(Fondi CIPE –MIUR-) 143.210,00
MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE COMUNALI (Oneri Urbanizz.) 850.000,00
Sistemazione strade rurali del territorio comunale Fondi Regionali- 350.000,00
Realizzazione di un Centro Sportivo Polivalente Fondi Regionali 250.000,00
Completamento, miglioramento strutturale e funzionale dell’Area
Mercatale
Fondi Regionali 500.000,00
Verifiche sismiche ed adeguamento strutturale della Scuola Media
di via Schipa Fondi Ministero Pubblica Istruzione 800.000,00
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 71
Verifiche sismiche ed adeguamento strutturale della Scuola
Elementare di via Starza
Fondi Ministero Pubblica Istruzione 700.000,00
Verifiche sismiche ed adeguamento strutturale della Scuola
Elementare di via Serao Fondi Ministero Pubblica Istruzione 750.000,00
Verifiche sismiche ed adeguamento strutturale della Scuola
Materna di via Leopardi Fondi Ministero Pubblica Istruzione 350.000,00
Realizzazione di un "CENTRO DI RACCOLTA" a supporto
della raccolta differenziata
ai sensi del D.M. 08/04/2008 e s.m.i. del Ministero
dell’Ambiente.
Ministero dell’Ambiente (POR FESR) 794.046,45
ADEGUAMENTO UFFICI ALLE NORME DI SICUREZZA SUI POSTI
DI LAVORO. Fondi Regionali 149.000,00
Efficientamento energetico e funzionale della rete di Pubblica
Illuminazione e delle strutture comunali
Fondi Regionali 500.000,00
Realizzazione di un Centro Direzionale dei Servizi e delle attività
di pubblico interesse (Casa Comunale e Caserma dei Carabinieri) Fondi PO FERS 3.000.000,00
Ampliamento e Ammodernamento della rete fognaria e della rete
idrica Fondi PO FERS 2.400.000,00
Riqualificazione della Stazione Ferroviaria e miglioramento della
connettività mediante lo sviluppo di trasporto intermodale
(navette locali elettriche ecc.)
Fondi Regionali 3.000.000,00
Orto Sociale (Attivazione struttura e individuazione spazio) Ministero dell’Ambiente 500.000,00
Efficientamento e nuove realizzazioni di RETI TECNOLOGICHE Fondi PO FERS 2.000.000,00
Acquisizione edificio in via Roma per realizzazione di villa
comunale e strutture sociali Fondi Regionali 4.000.000,0
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 55
Piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali
La gestione del patrimonio immobiliare comunale è strettamente legata alle politiche
istituzionali, sociali e di governo del territorio che il Comune intende perseguire ed è principalmente
orientata alla valorizzazione dei beni demaniali e patrimoniali del comune.
Nel rispetto dei principi di salvaguardia dell’interesse pubblico e mediante l’utilizzo di strumenti
competitivi, la valorizzazione riguarda il riordino e la gestione del patrimonio immobiliare nonché
l’individuazione dei beni, da dismettere, da alienare o da sottoporre ad altre e diverse forme di
valorizzazione (concessione o locazione di lungo periodo, concessione di lavori pubblici, ecc...).
L’attività è articolata con riferimento a due livelli strategici:
• la valorizzazione del patrimonio anche attraverso la dismissione e l’alienazione dei beni,
preordinata alla formazione d’entrata nel Bilancio del Comune e alla messa a reddito dei cespiti;
• la razionalizzazione e l’ottimizzazione gestionale sia dei beni strumentali all’esercizio delle
proprie funzioni sia di quelli locati, concessi o goduti da terzi.
Nell’ambito della conduzione della gestione, trova piena applicazione la legislazione nazionale
che negli ultimi anni ha interessato i beni pubblici demaniali dello Stato e degli enti territoriali ovvero
il D.L. 25/6/2008 n. 112 (convertito nella L.133 del 6/8/2008), che all’art. 58 indica le procedure per
il riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio di Regioni, Province, Comuni e altri Enti locali
prevedendo, tra le diverse disposizioni, la redazione del piano delle alienazioni da allegare al bilancio
di previsione, nonchè il D.Lgs 28/5/2010, n.85, il cosìddetto Federalismo demaniale, riguardante
l’attribuzione a Comuni, Province e Regioni del patrimonio dello Stato.
Valorizzazione o dismissione del patrimonio
L’ente, con delibera di competenza giuntale, approva l’elenco dei singoli beni immobili ricadenti
nel proprio territorio che non sono strumentali all'esercizio delle funzioni istituzionali e che diventano,
in virtù dell'inclusione nell'elenco, suscettibili di essere valorizzati oppure, in alternativa, di essere
oggetto di dismissione. Viene così redatto il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari
da allegare al bilancio di previsione, soggetto poi all’esame del consiglio. L'avvenuto inserimento di
questi immobili nel piano determina la conseguente riclassificazione tra i beni nel patrimonio
disponibile e ne dispone la nuova destinazione urbanistica. La delibera di consiglio che approva il piano
delle alienazioni e delle valorizzazioni costituisce variante allo strumento urbanistico. Questa variante,
in quanto relativa a singoli immobili, non ha bisogno di ulteriori verifiche di conformità con gli eventuali
atti di pianificazione di competenza della provincia o regione.
Per il Comune di San Cipriano D’Aversa, si rinvia alla deliberazione della Giunta Comunale n° 48
in data 13/07/2015 ad oggetto "Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare ex art.58
della legge 06.08.2008,n.133.", con la quale si è dato atto che non esistono beni da alienare o
valorizzare, ai sensi dell’art. 58 del D.L. 112/08.
Programmazione del fabbisogno di personale
L’art. 39 della Legge n. 449/1997 stabilisce che le Pubbliche Amministrazioni, al fine di assicurare
- Documento Unico di Programmazione 2016/2018 56
funzionalità ed ottimizzazione delle risorse per il migliore funzionamento dei servizi in relazione alle
disponibilità finanziarie e di bilancio, provvedano alla programmazione triennale del fabbisogno di
personale, comprensivo delle unità di cui alla Legge n. 68/1999.
L’obbligo di programmazione del fabbisogno del personale è altresì sancito dall’art. 91 del D.Lgs.
n. 267/2000, che precisa che la programmazione deve essere finalizzata alla riduzione programmata
delle spese del personale. Il D.Lgs. 165/2001 dispone, inoltre, quanto segue relativamente alla
programmazione del fabbisogno di personale:
• art. 6 – comma 4 - il documento di programmazione deve essere correlato alla dotazione
organica dell’Ente e deve risultare coerente con gli strumenti di programmazione
economicofinanziaria;
• art. 6 - comma 4bis - il documento di programmazione deve essere elaborato su proposta dei
competenti dirigenti che individuano i profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti
istituzionali delle strutture cui sono preposti;
• art. 35 – comma 4 – la programmazione triennale dei fabbisogni di personale costituisce
presupposto necessario per l’avvio delle procedure di reclutamento.
In base a quanto stabilito dal decreto legislativo n. 118 del 2011, le amministrazioni pubbliche
territoriali (ai sensi del medesimo decreto) conformano la propria gestione a regole contabili uniformi
definite sotto forma di principi contabili generali e di principi contabili applicati. Il principio contabile
sperimentale applicato concernente la programmazione di bilancio prevede che all’interno della
Sezione Operativa del Documento Unico di Programmazione sia contenuta anche la programmazione
del fabbisogno di personale a livello triennale e annuale.
La programmazione, che è stata effettuata in coerenza con le valutazioni in merito ai fabbisogni
organizzativi espressi dai Dirigenti dell’Ente, è riportata nel presente documento sotto forma di
indirizzi e direttive di massima, a cui dovranno attenersi nelle indicazioni operative i piani
occupazionali annuali approvati dalla Giunta Comunale.
Qualifica Dipendenti di ruolo Dipendenti non di ruolo
Totale Variazione proposta
C1 C2 C3 C4 R4 A4 2 0 2 0
R7 B3 1 0 1 0
R8 B4 2 0 2 0
R13 C4 10 0 10 0
R14 C5 5 0 5 0
R18 D4 19 0 19 0
R19 D5 5 0 5 0
R20 Segretario 1 0 1 0
Si rinvia alla deliberazione della Giunta Comunale n° 52 del 20/07/2015 ad oggetto "Approvazione
fabbisogno del personale per il triennio 2015-2016-2017.”
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VALUTAZIONI FINALI DELLA PROGRAMMAZIONE
La pianificazione , la programmazione e la progettazione delle politiche pubbliche non possono
prescindere dall’influenza dell’incertezze normative e finanziarie del contesto di finanza pubblica
attuale. Per quanto riguarda la gestione corrente viene monitorata con oculatezza la gestione della
spesa, con l'obiettivo di garantire, anche se con minori risorse a disposizione, le consuete iniziative e
attività. L’indirizzo generale della struttura gestionale, fatte salve specifiche direttive per ogni
programma, è quello di erogare, nella miglior misura possibile, i servizi alla cittadinanza, in rapporto
alle risorse (economiche, umane e strumentali) a disposizione.