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Comunic - Direzione regionale Emilia Romagna...Comunic Aazione Registrazione Tribunale di Bologna n....

Date post: 12-Jun-2020
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A Comunic azione Registrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007 Anno quarto - numero 3 - LUGLIO 2010 Periodico di cultura e informazione a cura dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna
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AComunicazioneRegistrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007 Anno quarto - numero 3 - LUGLIO 2010Periodico di cultura e informazione a cura dell’Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna

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COMUNICAZIONERegistrazione Tribunale di Bologna

n. 7734 del 19.02.2007Anno quarto - numero 3

Luglio 2010

Legale RappresentanteAntonino Gentile

Direttore ResponsabileBiagio Cunsolo

Coordinatore Editoriale

Vincenzo Possemato

Responsabile Progetto GraficoGiorgio Bertuzzi

FotoBiagio Cunsolo

Giovanna Zannini

StampaIn proprio

redattori:Pierluigi De Rosa, Simone Mirasolo,

Antonella Pellegrino, Tiziana Sabattini, Giovanna Zannini

per questo numero si ringrazia:Il dott. Attilio Befera,

Direttore dell’Agenzia delle Entrate; il Prof. Adriano Di Pietro, Direttore

della Scuola Europea di Alti Studi Tributari dell’Università di Bologna;

il dott. Pasquale Stellacci Capo Settore “Controlli, Contenzioso e Riscossione” dell’Agenzia delle Entrate - Direzione

Regionale dell’Emilia-Romagna

Sommario• IntervIstaadattIlIoBefera,

dIrettoredell’agenzIadelleentrate

• “IlterrItorIofIscale”:aBolognaunconvegnosulleesperIenzedIfederalIsmofIscaleInItalIaeIneuropa

• IntervIstaalprof.adrIanodIpIetro,dIrettoredellascuolaeuropeadIaltIstudItrIButarIdell’unIversItàdIBologna

• unosportelloadIsposIzIonedeglIstudentIperregIstrareIlcontrattodIaffItto

• InemIlIa-romagnavIncel’alleanzatrafIscoecomunI,conferenzastampadeldIrettoreregIonale

• “IlfIscometteleruote”asantarcangelodIromagnaeacervIal’uffIcIomoBIledell’agenzIadelleentrate

• regIstrareIlcontratto:undoverecheconvIene

• pasqualestellaccI,dadIrettoreInjeansacaposettoreaccertamentosempreInjeans..l’IntervIstapIùsportIvadell’agenzIadelleentrate……..cIclIstIcamenteparlando!

• lanuovaguIdaalleagevolazIonIedaIcontrIButIperlepersonedIsaBIlI

• rInvIataallafInedell’annolavalutazIonedelrIschIostressdalavoro-correlato

• rIcercadIpercorsIperequatIvIInmaterIadIlavoroedIparIopportunItà

• lafInalescudettodIpallavoloèdIrettadamaurIzIoBenattI,funzIonarIodelladpdImodena

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Comunicazione2010

Dall’8 giugno è attiva nella nostra regione la “cabi-na di regia unica” per la gestione delle attività e de-gli strumenti di comu n ica z ione dell’Agenzia delle Entrate.La creazione di un’unica regia del-le attività e degli strumenti di co-municazione na-sce dalla ovvia considerazione che ogni scelta in tema di comunicazione deve essere consapevole e risponde-re ad esigenze diverse finalizzate al perseguimento di un unico obiettivo. Gli strumenti di comunicazione, di cui disponiamo in Emilia-Romagna, servono per raggiungere il mondo che ci sta attorno, un mondo costituito sia dai colleghi delle Direzioni Provinciali, della Direzione Regionale, delle altre Direzioni Regionali, delle Direzioni Cen-trali, sia rappresentato dal singolo contribuente, dalle associazioni di categoria, dagli enti, dai cittadini che leggono i giornali, ascoltano la radio, guardano la tivù.L’Agenzia, fin dalla sua nascita, si è posta il problema di come raggiungere tutti questi interlocutori, anche con l’aiuto delle strutture regionali, per poter “comuni-care con consapevolezza” a tutti i livelli.Sono nati strumenti nuovi al passo con i tempi, che hanno affiancato gli strumenti tradizionali.Per i colleghi è nata la intranet, prima nazionale, poi regionale e poi provinciale, ed è stato creato il perio-dico Pagine.Per i contribuenti è stato istituito il sito internet nazio-nale e i siti regionali.Per poter dialogare con efficacia con le testate giorna-listiche locali, l’Agenzia  si è anche dotata di un’orga-nizzazione regionale ad hoc, adottando una politica mirata di assunzioni che ha permesso, ad una regione come la nostra, di avere veri e propri esperti di comu-

nicazione al servizio della nostra mission istituzionale.La Direzione Re-gionale dell’Emilia-Romagna, per essere in grado di raggiun-gere l’obiettivo che le è stato assegnato, si è dotata di un ulteriore strumento di comu-nicazione: il periodi-co ComunicAzione.È, dunque, evidente la compresenza di

diversi strumenti di comunicazione (internet, intranet, periodico, rete dei referenti) e di diverse modalità con cui viaggiano le notizie. Altrettanto evidente è l’esigen-za che tutti questi strumenti debbano essere serventi rispetto al nostro unico obiettivo: fare in modo che cia-scuno contribuisca alla spesa pubblica in ragione della propria capacità contributiva - come detta la costituzio-ne - o garantire il massimo livello di adempimento dei tributi, come impone la legge che ci ha istituito.Se pubblichiamo su internet ed intranet il resoconto di un convegno è per dare il nostro contributo al dibat-tito sulle tematiche tributarie e dimostrare che siamo in grado di confrontarci con qualsiasi interlocutore; se comunichiamo all’esterno i nostri successi in termini di lotta all’evasione è per dissuadere gli evasori dal perse-guire i propri scopi ovvero per migliorare il lavoro dei nostri colleghi, gratificandoli per il prezioso lavoro che svolgono.Insomma, più strumenti per un solo obiettivo vuol dire anche che non ha alcun senso distinguere tra co-municazione rivolta all’interno e comunicazione rivolta all’esterno. Le scelte di fondo, in termini strategici, de-vono essere condivise da tutti gli attori principali del processo “comunicazione”, in quanto unica è la visione.Una sola visione per un solo obiettivo.Questo è il motivo per il quale il direttore regionale ha istituito un’unica cabina di regia per gli strumenti di co-municazione.

Una comunicazione consapevole

VincenzoPossemato

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Il Direttore dell’Agenzia delle En-trate, Attilio Befera, presente al convegno “Il territorio fiscale: li-velli di governo nell’attuazione dei tributi” tenutosi a Bologna il 16 giugno scorso, nell’intervi-sta rilasciata al nostro periodico, dichiara:“L’Agenzia delle Entrate per continuare ad acquisire ulterio-ri ottimi risultati dovrà avere l’ap-poggio della società civile e politica del paese”.

Nella nuova manovra economica fi-nanziaria il fisco con la lotta all’eva-sione fiscale è chiamato a concorre-re con oltre 9 miliardi di euro, dun-que riflettori puntati sull’Agenzia delle Entrate? L’Agenzia delle Entrate ha sempre i riflettori puntati, sia nel bene sia nel male, questo è dato dal fatto che noi espletiamo un’attività mol-to rilevante soprattutto per chi la subisce. Nel biennio 2011/12 ab-

biamo un impegno molto importante da portare a termine, non a caso ho chiesto l’attenzione anche politica affinché ci siano forniti ulterio-ri strumenti per poter meglio operare, valoriz-zando sempre al meglio il nostro personale.

Nella lotta all’evasione la nuova Agenzia delle Entrate si è evoluta con la nascita delle Direzioni Pro-vinciali, possiamo parlare di un vero e proprio salto di qualità?Mi sembra che i risultati raggiunti fino adesso, frutto di un certosi-no lavoro, operato dai dipendenti dell’Agenzia siano estremamente positivi e ci incoraggiano a pro-seguire su questa strada, richiedo però, come ho detto recentemente, l’appoggio della società civile e po-litica. L’Agenzia delle Entrate ha

Due passi con Attilio Befera

Biagio Cunsolo

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bisogno di questo importante sup-porto per continuare ad acquisire ulteriori ottimi risultati.

Lotta all’evasione fiscale a 360°, i ri-sultati si ottengono perché la forza è univoca.E’ importante la collaborazione che ci giunge dalle Regioni, dagli Enti locali, dallo scambio delle informa-zioni, dagli indirizzi che ci possono dare i consigli tributari, da tutto quest’insieme di azioni possono ve-nire quei risultati che tutti stiamo aspettando. Collaborare sinergica-mente per contribuire a ridurre al massimo l’evasione fiscale.

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Comunicazione2010

Un “laboratorio” per confrontare le diverse esperienze di applicazio-ne del federalismo fiscale in Italia e in Europa, è stato questo questo l’obiettivo del convegno “Il territo-rio fiscale: livelli di governo nell’at-tuazione dei tributi”, organizzato dall’Agenzia delle Entrate –Dire-zione Regionale Emilia-Romagna in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, Università degli Studi di Bologna – Scuola Europea

di Alti Studi Tributari e Anci Emilia-Romagna.L’evento si è svolto lo scorso 16 giugno pres-so la Facoltà di Giu-risprudenza di Bolo-gna.All’incontro pre-sieduto dal Prof.

Adriano Di Pietro, Di-rettore della Scuola Europea di Alti Studi Tributari dell’Università di Bologna, hanno partecipato, insie-me a un ricco parterre di studiosi e tecnici, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, il Di-rettore dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, Antonino Genti-le e gli studiosi di diritto tributario internazionale, Fernando Fernan-dez Marin ed Edoardo Traversa.Grazie a una solida intesa con i Comuni della regione, l’Agenzia

Convegno “Il territorio fiscale”A Bologna un convegno sulle esperienze di federalismo fiscale in Italia e in Europa

delle Entrate Emilia-Romagna fa da capofila nella sperimentazio-ne dell’intesa tra enti locali e am-ministrazione finanziaria contro l’evasione fiscale: oltre 180 Comuni emiliano-romagnoli hanno aderito al protocollo di intesa con l’Agen-zia, consentendo di scoprire un’eva-sione che sfiora i 5 milioni di euro e restituendo alle casse dell’erario un milione di euro.Al centro dell’evento, il ruolo strate-gico degli enti locali e dell’Agenzia delle Entrate nella costruzione di un sistema fiscale federalista, all’in-terno di un contesto economico che impone continui tagli alle spese e la necessità di reperire risorse fon-damentali per finanziare i servizi pubblici essenziali: è questa part-nership inter-istituzionale la strada principale su cui si costruisce il “ter-ritorio fiscale”.

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Redazione

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Un nuovo ruolo della convenzione che regola i rapporti accertativi tra Regioni, Enti locali e Agenzia del-le Entrate, potrebbe essere l’argo-mento principale della 2°edizione del convegno “IL TERRITORIO FISCALE” Lo riferisce il Prof. Adriano Di Pietro, Direttore della Scuola Europea di Alti Studi Tri-butari dell’Università di Bologna.

Al prof. Di Pietro che ha presiedu-to il 1° convegno sul ”TERRITO-RIO FISCALE , livelli di governo nell’attuazione dei tributi” faccia-mo i complimenti per la riuscita dell’evento.

competenza regionale. Mi sembra che lo spazio normativo, però non corrisponda alle responsabilità fi-nanziarie che questi tributi “propri propri” potranno avere. Ultimo ma non meno trascurabile in questo quadro riformatore, è che non pos-siamo dimenticarci che nei bilanci regionali il 90% circa delle spese è rappresentato dal finanziamento di quelle uscite per le quali lo Stato ha assunto la responsabilità della co-pertura dei livelli standard.

I livelli di Governo che gestiscono il territorio fiscale interagiscono fra loro in maniera fluida, o bisogna “oliarne” un tantino gli automati-smi? Intanto è di straordinaria impor-tanza che abbiano acquisito la con-sapevolezza che quelli trovati siano il modo, il metodo e la procedura corretta per gestire il territorio, se poi addirittura questa metodologia possa portare anche un’innovazione sul piano delle scelte delle procedu-re che rientrano nelle competenze normative di Regioni e Comuni, o possa addirittura portare a un nuovo e più importante ruolo della convenzione che regola i rapporti accertativi tra Regioni, Enti locali e Agenzia delle Entrate, allora a quel punto ne farei tesoro e la proporrei come argomento principale della seconda edizione del convegno.

Intervista al Prof. Adriano Di Pietro

E’ stata un’iniziativa assolutamen-te spontanea che ci ha dato l’occa-sione per riflettere sulla ricchezza territoriale. Un riconoscimento del ruolo dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna come punto di riferimento dell’attività accertati-va di Regioni ed Enti locali. In am-bito territoriale vale la logica della condivisione, collaborazione e del coordinamento e spero che possa trovare sempre forme più precise e concrete.

Si potrebbe intendere un’Agenzia delle Entrate “centrale” che gestisca più che un federalismo fiscale una fiscalità regionale?Questa mi sembra essere la solu-zione più ragionevole, anche se le formule normative sono le stesse. Il piano di autonomia impositiva che oggi viviamo, riconosciuto an-che dalla legge delega 42, fondato in maniera determinante da com-

partecipazione di tributi nazionali e di tributi

propri derivati, dovrà far spazio a quei tributi “propri propri” delle Regioni con procedu-

re di accer-t a m e n t o

e riscos-sione di

Biagio Cunsolo

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Comunicazione2010

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In Emilia-Romagna vince l’alleanza tra Fisco e ComuniConferenza stampa del Direttore Regionale

Quasi 3 mila segnalazioni, 718 avvisi di accertamento notifi-cati, 23 milioni di imponibile recuperato a tassazione per una maggiore imposta evasa che tocca quota 5 milioni di euro: sono questi i numeri dell’alle-anza tra Fisco e Comuni che in Emilia-Romagna ha già porta-to nelle casse dell’erario oltre 1 milione di euro riscosso.

I risultati delle attività di con-trasto all’evasione fiscale sono stati presentati, dal direttore regionale Antonino Gentile, durante la conferenza stampa dell’8 giugno 2010.

“L’esperienza dell’Emilia-Ro-magna – ha affermato il Direttore Antonino Gentile – dimostra che la collaborazione tra Comuni e Agen-zia delle Entrate è vincente. Occorre fare sistema per assicurare al meglio il controllo del territorio fiscale. Formazione mirata su casi concreti, creazione di una task force congiun-ta tra Anci e Agenzia delle Entrate, chiari e ben individuati percorsi in-vestigativi, organizzazione di una rete di funzionari di collegamento con i Comuni, sono stati i fattori di successo”.

L’ambito in cui si registra il maggior numero di segnalazioni è quello della “proprietà edilizia e patrimo-

nio immobiliare”: le 2.040 segnala-zioni, pari al 68% del totale, si rife-riscono in particolare a proprietà di immobili non indicati in dichiara-

zione e a redditi derivanti da af-fitti in nero. A questa tipologia di evasori si aggiunge la schiera di soggetti che operano nell’am-bito del “commercio e profes-sioni” e chi ha “residenze fittizie all’estero” (181 segnalazioni in totale). L’ambito più proficuo, se si considera il rapporto tra numero di segnalazioni (175) e maggior imposta accertata (2mln) è quello dell’“urbani-stica e territorio”, che riguarda soprattutto la compravendita di aree edificabili camuffata da cessioni di terreni agricoli o di fabbricati fatiscenti. Seguono le segnalazioni di “beni indicativi di capacità contributiva” (597 segnalazioni, 2 milioni di mag-

giore imposta accertata) sui sogget-ti che manifestano un tenore di vita palesemente superiore rispetto al reddito dichiarato.

GiorgioBertuzzi

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Non solo informazioni e assistenza, ma uno sportello ad hoc per gli stu-denti che devono registrare il con-tratto di affitto: questa l’idea-guida del progetto “Registra il contratto di affitto, essere in regola non è

Uno sportello a disposizione degli studenti per registrare il contratto di affitto Lo studente può beneficiare di diverse agevolazioni fiscali, in funzione della tipologia di contratto stipulato, alle quali invece non può accedere se l’affitto è “in nero”.

mai stato così facile!”, promosso da Agenzia delle Entrate– Direzione Regionale Emilia-Romagna, Alma Mater Studiorum-Università di Bologna e Comune di Bologna. L’iniziativa è stata presentata alla

stampa il 22 giugno 2010 alla presenza del Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate, Anto-nino Gentile, del Prorettore agli Studenti, Roberto Nicoletti e del Sub-Commissario del Comune di Bologna, Raffaele Ricciardi.La partnership istituzionale se-gna una nuova fase nella lotta al fenomeno degli affitti in nero, con l’offerta di un servizio a portata di mano per gli studenti, nel cuore della “cittadella” universitaria, che si aggiunge alle consuete attività di controllo sulle locazioni non di-chiarate al fisco. Lo sportello “Registrazione Affitti” è già attivo presso la sede del Setto-re Diritto allo Studio dell’Univer-sità di Bologna, in Via delle Belle Arti 42, con apertura dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 11.15, il martedì e il giovedì anche in fascia pomeridiana dalle 14 alle 15.30. Un funzionario dell’Agenzia delle Entrate è a disposizione degli stu-denti per registrare il contratto di affitto direttamente allo sportello. Per tutte le informazioni sul servi-zio, sono attivi i seguenti recapiti: tel. 051 2094656-46-41, e-mail [email protected], sito web www.unibo.it/affitti. Con la registrazione dell’affitto lo studente può beneficiare di diverse agevolazioni fiscali, in funzione del-la tipologia di contratto stipulato, alle quali invece non può accedere se l’affitto è “in nero”.Innovativa, infine, la campagna di comunicazione che promuove lo sportello: agli strumenti cartacei e alla comunicazione via web si af-fianca un videoclip di presentazio-ne realizzato da Codec.tv, la web tv del Progetto Giovani del Comune di Bologna.“Registrare il contratto di affitto è facile e conviene. L’apertura dello Sportello Regi-strazione Affitti è un segnale forte

Redazione

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Comunicazione2010

Un ufficio itinerante per offrire assistenza fiscale ai contribuenti: questa l’iniziativa dell’Agenzia delle Entrate, Il Fisco mette le ruote, che per il terzo anno consecutivo tocca l’Emilia-Romagna. A Santarcange-lo di Romagna (RN) nella corni-ce di piazza Ganganelli, il camper dell’Agenzia, attrezzato come un front office, è a disposizione dei cit-tadini dal 14 al 16 luglio, con aper-tura dalle 9.30 alle 17.00.

Stessa cosa a Cervia, sul viale Roma, dal 21 al 23 luglio, con apertura dal-le 10.00 alle 17.30. Durante le giornate di permanenza del camper, i funzionari dell’Agen-zia forniscono i servizi quotidiana-mente erogati presso gli sportelli degli Uffici territoriali: rilascio di codice fiscale e partita Iva, duplicato della tessera sanitaria, registrazione del contratto di locazione, trasmis-sione telematica del modello Unico

A Santarcangelo di Romagna e a Cervia l’ufficio mobile dell’Agenzia delle EntrateP

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dell’impegno dell’Agenzia delle En-trate per il recupero dei valori della legalità – ha dichiarato il Direttore Regionale dell’Agenzia delle En-trate Emilia-Romagna, Antonino Gentile. L’obiettivo è combattere il fenomeno degli affitti in nero non solo con gli strumenti repressivi, che già utilizziamo insieme alla Guardia di Finanza e ai Comuni, ma anche offrendo un aiuto concre-to a chi è alle prese con la registra-zione del contratto di affitto, con un duplice vantaggio: rimuovere le barriere di accesso al servizio e dif-fondere i vantaggi di una tempesti-va registrazione.

L’iniziativa è un esempio di buona amministrazione, grazie alla part-nership con Università e Comune,

una collaborazione che può essere viatico di un ulteriore potenzia-mento della governance locale”.

2009, abilitazione ai servizi tele-matici, informazioni sullo stato dei rimborsi.Presso il camper, inoltre, sono di-sponibili l’Annuario del contri-buente 2010 e la nuova guida alle agevolazioni ed ai contributi per le persone con disabilità.

Dopo l’Emilia-Romagna il camper dell’Agenzia proseguirà il tour della penisola alla volta del Friuli Vene-zia Giulia.

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Dal 30 di giugno è attivo, presso la sede del Settore Diritto allo Studio dell’Università di Bologna, lo spor-tello “Registrazione Affitti”. Un funzionario dell’Agenzia è a disposizione degli studenti per registrare i contratti di locazione, forni-re assistenza e far conoscere i numerosi vantaggi del “contratto in regola”. La registrazione, infatti, garanti-sce dei diritti non esigibili in caso di affitti “in nero”; è una tutela sia per il proprietario sia per lo studente, in caso di problemi o incomprensioni; consente, infine, a entrambe le parti di beneficiare di diverse agevolazioni fiscali, in funzione della tipologia di contratto stipulato e/o del reddito conseguito.

Tipologie di contrattoLe principali possibilità contrattuali, previste dalla leg-ge 431 del 9 dicembre 1998, sono:

canone libero – il proprietario e l’inquilino stabilisco-no liberamente l’ammontare del canone e le altre con-dizioni della locazione; unico vincolo la durata con-trattuale di quattro anni, rinnovabile per altri quattro

canone concordato - la durata della locazione è di 3 anni più 2 di rinnovo automatico (o 3 previa intesa). Il corrispettivo è stabilito in accordi territoriali stipulati tra le organizzazioni degli inquilini e quelle dei pro-prietari. Nell’accordo applicabile nel Comune di Bolo-gna, ad esempio, le fasce di canone si determinato sulla base di questi criteri:

• ubicazione dell’immobile (zona di pregio, zona A, zona B)

• composizione (numero di vani)

• presenza di più parametri che aumentano il valore dell’immobile (ad esempio, porta blindata, riscal-damento autonomo, posto auto esclusivo, condi-zionamento ecc.)

locazione transitoria – la durata del contratto è com-presa tra uno e diciotto mesi. I criteri per la determi-nazione del canone seguono quanto stabilito negli ac-cordi territoriali

locazione per studenti universitari - Questo tipo di contratto, regolato da appositi accordi territoriali, preve-de una durata dai 6 ai 36 mesi e può essere sottoscritto sia dal singolo studente sia da gruppi di studenti univer-sitari fuori sede o dalle aziende per il diritto allo studio. Possono essere stipulati nei comuni dove c’è l’Università o una sede di corsi universitari distaccati, comuni limi-trofi compresi

Agevolazioni fiscali per gli inquiliniSono quattro le tipologie di detrazione per gli inquilini che vivono in affitto nell’abitazione principale (art. 16 del Tuir); è prevista, inoltre, una detrazione sulle spese per i canoni di locazione sostenute dagli studenti unver-sitari fuori sede (art. 15, comma 1, lettera i-sexies del Tuir):Generalità dei contratti stipulati o rinnovati ai sensi del-la legge 431/98Spetta una detrazione nella misura di:

• 300 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro

• 150 euro, se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,72 euro e i 30.987,41 euro

Contratti a canone concordatoPer questa tipologia di contratti la detrazione è la se-guente:

• 495,80 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro

• 247,90 euro, se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,72 euro e i 30.987,41 euro

Giovani in affitto tra i 20 e i 30 anniAi giovani d’età compresa tra i 20 e i 30 anni con un reddito complessivo inferiore a 15.493,72 euro, che sti-pulano un contratto ai sensi della legge 431/1998 per l’immobile da destinare ad abitazione principale, spetta, per i primi tre anni, una detrazione di 991,60 euro. La casa affittata non deve essere l’abitazione principale dei genitori o delle persone cui i giovani sono stati affi-dati.

Registrare un contratto:un dovere che conviene

TizianaSabattini

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Comunicazione2010

Rigo E41 del modello 730 codici “1”, “2” o “3”Rigo RP49 del modello Unico codici “1”, “2” o “3”

Dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoroAi lavoratori dipendenti che stipulano un qualsiasi contratto di locazione di abitazione principale, a se-guito di trasferimento della residenza nel Comune di lavoro (o in uno di quelli limitrofi), spetta per i primi 3 anni, la seguente detrazione dall’Irpef: 991,60 euro se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro495,80 euro se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,72 euro e i 30.987,41 euro L’agevolazione compete se:

• il nuovo Comune si trova ad almeno cento chilo-metri di distanza dal precedente e comunque in un’altra Regione;

• la residenza nel nuovo Comune è stata trasferita da non più di tre anni dalla richiesta della detra-zione.

Rigo E42 del modello 730

Rigo RP50 del modello Unico

Le agevolazioni non sono cumulabili, il contribuente che i requisiti, può comunque scegliere l’agevolazione più vantaggiosa.

Studenti fuori sedeAgli studenti universitari iscritti a un corso di laurea di un’università situata in un Comune diverso da quello di residenza, spetta una detrazione d’imposta del 19% (su un importo massimo di euro 2.633) delle spese so-stenute per canoni di locazione relativi a:

• contratti stipulati o rinnovati ai sensi della legge 431/98

• contratti di ospitalità e atti di assegnazione in godimento o locazione, stipulati con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative.

L’agevolazione compete se l’università è ubicata in un Comune distante almeno 100 chilometri dal Comu-ne di residenza e comunque in una Provincia diversa.

Spetta allo studente, se ha un reddito, oppure ai genito-ri, se è fiscalmente a carico.

Rigo RP50 del modello Unico Rigo E18 del modello 730

Rigo RP18 del modello Unico

Agevolazioni fiscali per i proprietariIl ricorso alla tipologia di contratto a canone concordato (Legge 431/1998 art. 2, comma 3 - locazione abitativa agevolata e art. 5, comma 2 - locazione abitativa per stu-denti universitari) per la locazione di un immobile ubi-cato in un Comune ad alta “densità abitativa” comporta numerose agevolazioni fiscali anche per il proprietario. In particolare:

• alla riduzione forfetaria del reddito derivante dal canone di locazione pari al 15%, si aggiunge un’ul-teriore riduzione del 30%. In pratica l’imposta va calcolata sul totale del canone concordato ridotto del 40,5%.

• ai fini del calcolo dell’imposta di registro è prevista una riduzione del 30% del canone annuo su cui ap-plicare l’aliquota ordinaria del 2%

• il Comune può deliberare una riduzione dell’ICI. Il Comune di Bologna, ad esempio, ha previsto un’ali-quota pari a zero per gli immobili locati a canone concordato a persone fisiche che li utilizzano come abitazione principale

Attualmente in Emilia-Romagna si considerano ad alta densità abitativa i seguenti Comuni (Delibera CIPE n. 87 del 13/11/2003 pubblicata sulla G.U. n. 40 del 18/2/2004).

Bologna Anzola Emilia, Bologna, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo Emi-lia, Imola, Pianoro, San Lazzaro di Sa-vena, Sasso Marconi, Zola Predosa

Ferrara Cento, FerraraForlì-Ce-sena

Cesena, Cesenatico, Forlì

Modena Campogalliano, Carpi, Castelfranco Emilia, Formigine, Modena, Sassuolo

Parma Fidenza, ParmaPiacenza Fiorenzuola d’Arda, PiacenzaRavenna Faenza, Lugo, RavennaRegg io -Emilia

Casalgrande, Correggio, Montecchio Emilia, Reggio Emilia, Rubiera, Scan-diano

Rimini Cattolica, Riccione, Rimini CO

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Tante cose sono cambiate dall’ul-tima intervista, Pasquale Stellac-ci al momento ha tagliato il tra-guardo del “Gran Premio della Montagna”posto su tre cime non meno famose delle fatidiche cime di Lavaredo; Capo Settore “Controlli, Contenzioso e Riscossione” della Direzione Regionale dell’Emilia-Romagna e la scalata continua. Raccontaci le tappe professionali che ti hanno portato ad indossare la magica “casacca verde”.

C’eravamo lasciati a Faenza con metafore sul mondo calcistico e ci ritroviamo a Bologna in sella ad una bicicletta: cambia la disciplina

sportiva ma non muta il concetto che individua la forza del gruppo quale fattore critico di successo. E’ stato proprio grazie alla maggior parte dei “calciatori” e dei “ciclisti” che hanno giocato e corso, condivi-dendo gioie e fatiche, che da Faenza ho raggiunto Ancona, dove ho oc-cupato la posizione di Capo setto-

re accertamento della D.R. Marche, all’epoca (2007)

diretta da Enrico San-germano che mi aveva voluto al suo fianco e

che ringrazio per la fiducia che ha ripo-sto in me. Successi-vamente, all’inizio del 2009, in coin-cidenza con l’avvio della riforma orga-nizzativa dell’Agen-

zia e con l’avvento del Dott. An-tonino Gentile alla direzione dell’Emilia Romagna, mi è stata affidata la direzione del neo costi-tuito ufficio Grandi Contribuenti, il cui organico è stato formato a se-guito di un’attenta selezione curata insieme all’amico Giuseppe Puglia che ho poi sostituito nel ruolo di Capo Settore Accertamento, con-tenzioso e riscossione, a causa del suo pensionamento per raggiunti limiti di anzianità contributiva.

Un Direttore in Jeans amante dello sport che dirige la propria squadra col “vezzo” del dirigente, presentaci la tua squadra?

Il team dirigenziale messo a punto dal Direttore Gentile è un gruppo giovane e di ottimo livello che può contare su un gruppo assortito di ragazzi e ragazze animati da entu-siasmo e voglia di fare e armati di un’ottima preparazione di base.

Una squadra composta da passisti, velocisti o scalatori?

Come già detto, la squadra ha biso-gno di tutti coloro che con il pro-prio diverso apporto conducono alla vittoria finale.

Gli ottimi risultati ottenuti da re-cente fanno capire che si può essere “leader” soltanto se si pensa da “gre-gario”.

In ogni lavoro, così come nelle di-scipline sportive, il successo deriva

Intervista a Pasquale Stellacci ...da Direttore in jeans a Capo Settore Accertamento sempre in jeans...L’intervista più sportiva dell’Agenzia delle Entrate...ciclisticamente parlando!

Biagio Cunsolo

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Pasquale Stellacci, ha iniziato la sua attività professionale il 3 settem-bre 1990, è stato assunto presso l’ex Ufficio Distret-tuale delle Imposte Dirette di Ravenna, dal 1999 fino alla fine del 2000 ha lavo-rato presso l’ex Ufficio IVA di Ravenna. Per i primi cinque mesi del 2001 ha diretto l’ex Ufficio IVA di Ferrara, dal 18 maggio 2001 fino a tutto il 2005 è stato Direttore del-l’Ufficio dell’Agen-zia delle Entrate di Lugo. Dal 1° gennaio 2006 è il Direttore dell’Uf-ficio dell’Agenzia delle Entrate di Faenza.

Qual è il bacino d’utenza di Faenza?“Il bacino d’utenza di Faenza quantitati-vamente è molto simile a quello di Lugo, sono circa 150.000 i contribuenti della circoscrizione territoriale, però a diffe-renza di Lugo qui abbiamo una vivacità imprenditoriale molto più marcata e riten-go che l’elemento distintivo sia dato dalla posizione geografica. Il tessuto delle im-prese faentine si caratterizza in tre settori di macroattività: edilizia residenziale, im-prese di produzione ceramica, distillerie e attività di servizi”.

Quali sono le vostre strategie territoriali di presentazione ai cittadini?“Fisco e scuola e altre attività esterne, ma ritengo che la migliore attività di marketing sia quella di farsi conoscere per il lavoro che si svolge sia nell’ambito dell’assisten-za ai cittadini, sia nell’attività di controllo. In altre parole far notare alla platea dei contribuenti che l’Ufficio esiste attraverso l’attività specifica cui è preposto epletan-

dola a pieno ritmo in tutto il territorio. Que-sto, secondo me, è il miglior biglietto da

visita. Altro strumento efficace è la stretta collaborazione che si riesce ad instaura-re con gli enti locali del territorio e con le forze di polizia”.

Avete stipulato qualche convenzione particola-re in merito?“Sì ultimamente ab-biamo stipulato una convenzione con il

Comune di Faen-za per l’accesso

i n f o rma t i co all’Anagrafe Comunale. A b b i a m o creato 4 po-stazioni che accedono

direttamente ai dati dell’Anagrafe del Co-mune riducendo i tempi lavorativi ed eli-minando del tutto quei passaggi burocra-tici che prima riducevano l’efficienza”.

Passando dall’esterno all’interno; è sod-disfatto dell’organico a sua disposizione?“Negli Uffici penso che non ci sia una ca-renza di organici, bensì una carenza di formazione degli organici. Secondo me è stata sottovalutata l’esigenza da par-te degli Uffici di poter programmare una formazione esclusivamente per le risorse interne da impiegare al momento del bi-sogno in un settore specifico. Purtroppo, quando la mobilità diventa spietata non c’è possibilità di ricambio professionale”.

In altri termini per il bene degli Uffici biso-gnerebbe formare il dipendente residente in loco più che il funzionario neoassun-to plurilaureato iperspecializzato ma che poi alla fine pensa soprattutto ad andare via?

IL DIRETTORE IN “JEANS”PASQUALE STELLACCI CI RIVELA “È CON IL RISCATTO DEI MEDIANI CHE IN AGENZIA SI OTTENGONO I RISULTATI”

di Biagio Cunsolo Direzione Regionale

Emilia-RomagnaArea di Staff

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Comunicazione2010

In distribuzione la nuova guida per le persone disabili

E’ in distribuzione in questi giorni la nuova “Guida alle agevolazioni e contributi per le persone con disabilità”, realizzata dall’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna.

La guida, aggiornata al 31 maggio 2010, illustra con linguaggio chiaro e in maniera sintetica, le principali in-formazioni di carattere fiscale per i diversamente abili integrate con la normativa regionale in materia.

Alcuni degli argomenti trattati: le agevolazioni per il settore auto, le detrazioni per figli a carico portatori di handicap e per il personale addetto all’assistenza, la detrazione d’imposta del 36% sulle spese sostenute per l’abbattimento delle barriere architettoniche, i contribu-ti e le agevolazioni della regione Emilia-Romagna per la mobilità e per l’adattamento della casa, gli interventi e i servizi rivolti ai cittadini non autosufficienti.

La pubblicazione è disponibile, a livello regionale, negli uffici dell’Agenzia, nei Centri di adattamento domesti-co, presso le Associazioni dei soggetti con disabilità e gli Uffici relazioni con il pubblico dei comuni capoluogo di provincia ed è scaricabile anche dal sito internet regio-nale (emiliaromagna.agenziaentrate.it).

Tiziana Sabattini

da un approccio umile che sottende impegno, capacità di ascolto delle ragioni altrui e confronto aperto, che ne determina la crescita dei sin-goli e, ancora di più, del gruppo che via, via, viene ad acquisire sempre di più la consapevolezza nei propri mezzi.  

Per bloccare qualsiasi fuga bisogna sempre rimanere “a ruota” con l’av-versario, qual è il momento buono per intuirne le mosse preparatorie?

Non bisogna mai dare per spaccia-to nessuno né mai mollare quando non tutto è perso: la strategia deve essere ben presente ma se è necessa-rio cambiarla e bisogna farlo senza perdere...terreno.

Un uomo solo è al comando la sua maglia è bianco celeste il suo nome è ...ti sprona o t’impaurisce?

Mi carica alle stregue di un toro che vede rosso…

Un pensierino alla “maglia rosa” ?

L’ambizione c’è e il pensierino an-che...Perché vincere mi piace!!!

E visto che a Stellacci vincere piace, ma non vincere facile, diamo ap-puntamento alla prossima intervi-sta sportiva, in quell’occasione affer-reremo la palla “ovale” e punteremo dritti verso la “meta” finale.

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Le leggi, formalmente uguali per tutti, spesso non hanno gli stessi effetti su tutti i destinatari, ma le differenze non sono mai esplicitate; questo è stato l’argomento princi-pale trattato nel convegno “QUEL-LO CHE LE LEGGI NON DI-CONO... svoltosi il 28 maggio scorso presso l’aula Giorgio Prodi dell’Università di Bologna.

Alla ricerca di quello che le leggi non dicono per trarne spunti pro-positivi. L’ indagine è stata svolta in un’ottica di genere ed è stata limi-tata ad alcune realtà del pubblico impiego, ma non per questo meno significativa.

I temi trattati sono stati inseriti in un processo basato sull’ analisi di dati statistici e sulla rilevazione di problematiche relative al personale.

L’ obiettivo è stato quello di pro-porre azioni positive, individuando contestualmente il ruolo dei vari soggetti coinvolti .

E’ stata un’occasione, per riflettere e per ricercare percorsi perequativi in materia di lavoro e di pari opportu-nità.

L’evento è stato organizzato dall’Agenzia delle Entrate - Comita-to regionale dell’Emilia-Romagna per le Pari Opportunità, dall’Uni-versità di Bologna - Comitato per le Pari opportunità e dal Consigliere di Parità Emilia-Romagna.

Sono intervenuti:

Carla Faralli, Componente della Giunta d’Ate-neo dell’Università di Bologna;

Maria Antonietta Ferrari, Presidente del Comitato per le Pari Opportunità dell’Agenzia delle Entrate;

Maria Antonietta Sassani, Presidente del Comitato Regio-naledell’Emilia-Romagna per le Pari Opportunità dell’Agenzia delle Entrate;

Susi Pelotti, Presidente del Comitato per le Pari Opportunità - Università di Bologna;

Valentina Filippi, Componente del comitato per le Pari Opportunità - Università di Bologna;

Rosa Maria Amorevole, Consigliera di parità - Regione Emilia-Romagna;

Andrea Lassandari, Professore Associato di Diritto del Lavoro - Università di Bolo-gna;

Anna Salfi Responsabile delle Politiche di Genere e di Pari Opportunità- CGIL Emilia-Romagna;

Ricerca di percorsi perequativi in materia di lavoro e di pari opportunità

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Redazione

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Comunicazione2010

Vige sempre l’obbligo da parte dei datori di lavoro delle Pubbliche Ammini-strazioni di adottare il Do-cumento di Valutazione dei Rischi  ed effettuare la valu-tazione specifica di tutti i ri-schi presenti negli ambienti di lavoro compresi anche quelli trasversali.   Nella Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2010, S.O. n. 125, è stato pub-blicato il Decreto Legge 31 maggio 2010 n. 78 che reca le norme concernenti la cosiddetta “manovra” eco-nomica di metà anno. Il de-creto riguarda anche la Si-curezza nei luoghi di lavoro.Il comma 12 dell’art. 8 del citato Decreto Legge reci-ta testualmente: “Al fine di adottare le opportune mi-sure organizzative, nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2 del D.Lgs. 165/2001 il termine di applicazio-ne delle disposizioni di cui agli ar-ticoli 28 e 29 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di rischio stress lavoro- correlato, è differito al 31 dicembre 2010”. Con l’accordo interconfederale del 9 giugno 2008 anche lo stress da lavoro correlato rientra nella valu-tazione dei rischi che ogni datore di lavoro deve effettuare, un rischio trasversale che deve essere oppor-tunamente valutato e riportato sul cosiddetto DVR aziendale.

Lo stress è una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psico-logica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentano in grado di corrispondere alle richieste o alle attese riposte in loro. Con la parola “stress” non s’in-tende l’aggressione ma la risposta dell’organismo all’aggressione e che questa risposta non è rigidamente predeterminata, ma può variare da un individuo all’altro, secondo il temperamento, l’età, l’istruzione, le abitudini comportamentali, le spe-cifiche abilità e la valutazione sog-gettiva dell’evento.

L’individuo è assolutamen-te in grado di sostenere una esposizione di breve durata alla tensione, che può essere considerata positiva, ma ha maggiori difficoltà a sostene-re un’ esposizione prolunga-ta ad una pressione intensa. Inoltre, individui diversi pos-sono reagire differentemente a situazioni simili e lo stesso individuo può reagire diver-samente di fronte a situazio-ni simili in momenti diversi della propria vita.Lo stress non è una malattia ma una situazione di prolun-gata tensione che può ridur-re l’efficienza sul lavoro e può determinare un cattivo stato di salute.In Italia il 27% dei lavora-tori, uno su quattro, soffre di stress legato alla propria

attività lavorativa, causa di oltre la metà delle giornate di lavoro perse in un anno. È un valore superio-re alla media registrata in Europa, dove la condizione di stress interes-sa circa il 22% dei lavoratori, pari ad un costo economico di circa 20 miliardi di euro all’anno per perdita di giorni di lavoro e costi sanitari. Valutare il rischio di stress colle-gato al lavoro significa analizzare la probabilità che possano esistere rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, esattamente come per qualunque tipo di rischio associato a un’attività lavorativa.

Rinviata a fine anno la valutazione del rischio stress da lavoro correlato

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Arriviamo due ore prima, la musica è soft, le luci sono ancora soffuse ec-cetto che sul campo, i tecnici stanno lavorando sui fari e sugli impianti di trasmissione. Una lunga passeggiata verso gli spogliatoi rende l’idea di quanto sia grande il Futurshow Station di Ca-salecchio di Reno; i seggiolini bian-chi con sfondo e palchi neri (siamo in casa della Virtus Pallacanestro) fanno tutt’uno con gli stewards e le hostess in completo nero e camicia bianca che già ti scansionano dalla testa ai piedi e solo il pass che abbia-mo al collo fa da chiave per entrare nei vari settori.

Eccoci qua: io, Maurizio, funzio-nario dell’Agenzia delle Entrate, Marco, saldatore specializzato in un’azienda metalmeccanica, Danie-le, sovrintendente della Polizia di Stato, Paolo, coordinatore di set-tore di un’azienda municipalizzata; Giudici di Linea nel tempo libero, stasera facciamo parte di un evento unico nella storia della pallavolo ita-liana, la finale scudetto in gara “sec-ca”, paragonato dai media alla finale dei campionati del mondo, essendo in campo la squadra di Trento, club campione del mondo e d’Europa nonché vincitore della Coppa Italia e quella di Cuneo, l’altra finalista di

Coppa Italia e vincitrice della Cop-pa CEV (l’UEFA della pallavolo). “E adesso sono cavoli vostri” ci ha detto un collega all’arrivo della de-signazione e con questo voleva in-tendere che non solo la nostra pre-stazione di stasera deve essere per-fetta, perché saremo sotto gli occhi della pallavolo mondiale (diretta trasmessa anche all’estero), ma che questa scelta riconosce che siamo ai vertici della categoria, posizione da mantenere in futuro. Negli spogliatoi il clima è quello di sempre: ci facciamo gli scherzi e lanciamo battute. Massimo, arbitro internazionale che finisce con que-

Uno dei giudici della finale scudetto di pallavolo è Maurizio Benatti, funzionario della DP di Modena

MaurizioBenatti

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Comunicazione2010

sta partita la sua carriera, è d’accor-do con noi: sappiamo cosa fare, è una partita come tante altre.L’entrata in campo col palazzetto pieno dà un’emozione fantastica, il bianco e il nero sono sovrastati dal giallo e dall’azzurro delle tifoserie che hanno iniziato le loro perfor-mance spettacolari. In questi anni ho visto i 7000 del Forum di Assago e i 6000 del Palazzetto di Firenze, ma stasera fra spettatori e addetti ai lavori ci sono quasi 9000 persone. I fotografi e i giornalisti accredita-ti sono a decine e invadono anche i nostri spazi. Nei quattro lati del parterre c’è tutto il gotha (tecnico e politico) della pallavolo nazionale. Non è una partita come le altre. I giocatori e i dirigenti delle squa-dre ci salutano, li abbiamo arbitrati più volte quest’anno. Cantare l’in-no italiano è sempre un’emozione, come nelle partite della Nazionale o in quelle delle coppe Europee. Si comincia, i 9000 quasi spariscono e arriva subito un attacco, come una

fucilata, vicino alla mia linea. È una partita come le altre.La partita è finita e vengo quasi travolto da una decina d’invasa-ti cuneesi che hanno dribblato gli steward per andare ad abbracciare i loro idoli, che stavolta hanno bat-tuto Trento. Ci mettiamo quasi un quarto d’ora a ritornare negli spo-gliatoi per la ressa che c’è in campo. Lo steward al cancello ci guarda per un attimo allibito, poi capisce che anche gli arbitri possono essere contenti ed esternare la propria gio-ia quando la loro prestazione è po-sitiva. Forse è abituato ad altri tipi di sport, in cui c’è più tensione in campo e sugli spalti. Arrivano pian piano i rappresentanti del gotha (tecnico) e confermano con i com-plimenti la nostra buona prestazio-ne. I politici non si fanno vedere, forse stanno rilasciando interviste ai media o forse stavolta non hanno i pass per entrare nella nostra zona. Arrivano al cancello i colleghi e gli amici che hanno fatto il tifo per noi

e ci fanno il segno del “numero1” e di “OK”. Chi non ci può raggiungere o ci ha visto in televisione comincia a telefonare o a mandare SMS. L’adrenalina sta ancora girando fre-neticamente e stasera sarà difficile prendere sonno subito. Non è stata una partita come tutte le altre.

Il gruppo arbitrale dopo la partita. Maurizio è in basso al centro.

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