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COMUNICATO STAMPA 23GIUGNO 2011
PONTEDECIMO : Cena con moscone e terriccio
Dichiarazione stampa di FABIO PAGANI, Segretario Regionale UIL Penitenziari Ieri sera, nel corso della cena alla Mensa Ordinaria di Servizio (MOS) alla Casa Circondariale di Genova Pontedecimo, una Agente di Polizia Penitenziaria ha rinvenuto nella verdura cotta un moscone e del terriccio. La malcapitata si è accorta degli indigesti companatici solo dopo averli masticati sebbene prima di deglutirli. Ovviamente l’accaduto ha determinato complicazioni fisiche per la poliziotta che durante tutto il turno di servizio è stata afflitta da conati di vomito. Oltre all’inadeguatezza nel confezionamento dei pasti, occorre segnalare un’altra criticità nella Casa Circondariale di Pontedecimo : l’assenza di qualsiasi presidio medico dalle 18.00 alle 7.00. L’assenza del Medico di Guardia, infatti, non ha permesso all’Agente i dovuti controlli e la somministrazione di una terapia adeguata. Questa grave lacuna non solo non garantisce soccorsi primari al personale, quanto determina un concreto rischio per i circa 180 detenuti ( uomini e donne + 2 bambini ) ristretti nell’istituto. Da tempo la UIL PENITENZIARI ha segnalato ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria regionale alcune criticità relative alle Mense Ordinarie di Servizio : insalubrità dei locali, igiene e qualità degli alimenti. A ciò si coniuga anche una non puntuale osservanza dei capitolati di appalto da parte della ditta che si è aggiudicata la preparazione dei pasti in tutte le MOS della. Oltre al sovraffollamento e alle carenze organiche,quindi, i baschi blu debbono preoccuparsi anche della propria salute e dei pasti che consumano all’interno delle mense. Sullo specifico episodio non mancheremo di inoltrare una segnalazione al NAS e non escludiamo di invitare il personale di Polizia Penitenziaria in servizio a Pontedecimo di astenersi dalla mensa , con modalità che possano determinare ricadute economiche nei confronti della ditta appaltatrice.
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Terra e mosche nel piatto, protestano agenti Pontedecimo 23 giugno 2011 Audio - Fabio Pagani, segretario Uil Penitenziari
Il carcere femminile di Genova Pontedecimo Genova - Dopo il caso del topo morto alla mensa del VI Reparto Mobile di Bolzaneto, mosconi e terriccio nel piatto degli agenti di polizia penitenziaria di Pontedecimo. Una poliziotta ha rinvenuto l’insetto e i detriti in una portata di verdura cotta della mensa del penitenziario, e poco dopo si è sentita male. L’agente durante tutto il turno di servizio è stata afflitta da conati di vomito , che ha ribadito un altro annoso problema del penitenziario: l’assenza di qualsiasi presidio medico dalle 18.00 alle 7.00. Con il risultato che la donna ha dovuto far da sé per cercare di recuperare le forze e continuare il lavoro.
Una doppia lacuna denunciata dal sindacato Uil Penitenziari che in primo luogo punta il dito contro la ditta appaltatrice dei servizi di mensa, accusata di insalubrità dei locali, igiene e qualità degli alimenti. «Oltre al sovraffollamento e alle carenze organiche,quindi, i baschi blu debbono preoccuparsi anche della propria salute e dei pasti che consumano all’interno delle mense. Sullo specifico episodio non mancheremo di inoltrare una segnalazione al NAS e non escludiamo di invitare il personale di Polizia Penitenziaria in servizio a Pontedecimo di astenersi dalla mensa , con modalità che possano determinare ricadute economiche nei confronti della ditta appaltatrice», precisa Fabio Pagani , segretario regionale di Uil Penitenziari.
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23/06/2011http://www.ilsecoloxix.it/Facet/print/Uuid/43188740-9d7b-11e0-aef8-e2d6687c1801/...
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Carcere Pontedecimo, Uil Penitenziari: “Nella verduracotta un moscone e terriccio”Giovedì 23 giugno 2011
Pontedecimo. Segretario Regionale UIL PenitenziariIeri sera, nel corso della cenaalla mensa ordinaria di servizio alla Casa Circondariale di Genova Pontedecimo, unaagente di polizia penitenziaria ha rinvenuto nella verdura cotta un moscone e delterriccio.
“La malcapitata si è accorta degli indigesti companatici solo dopo averli masticatisebbene prima di deglutirli. Ovviamente l’accaduto ha determinato complicazionifisiche per la poliziotta che durante tutto il turno di servizio è stata afflitta da conati divomito – spiega Fabio Pagani, segretario regionale Uil Penitenziari – Oltreall’inadeguatezza nel confezionamento dei pasti, occorre segnalare un’altra criticitànella Casa Circondariale di Pontedecimo : l’assenza di qualsiasi presidio medico dalle18 alle 7. L’assenza del medico di guardia, infatti, non ha permesso all’agente i dovuticontrolli e la somministrazione di una terapia adeguata”.
“Questa grave lacuna non solo non garantisce soccorsi primari al personale, quantodetermina un concreto rischio per i circa 180 detenuti (euomini e donne + 2 bambini )ristretti nell’istituto – continua – Da tempo la Uil Penitenziari ha segnalato ai verticidell’amministrazione penitenziaria regionale alcune criticità relative alle Mense
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Ordinarie di Servizio: insalubrità dei locali, igiene e qualità degli alimenti. A ciò siconiuga anche una non puntuale osservanza dei capitolati di appalto da parte delladitta che si è aggiudicata la preparazione dei pasti in tutte le mense”.
“Oltre al sovraffollamento e alle carenze organiche, quindi, i baschi blu debbonopreoccuparsi anche della propria salute e dei pasti che consumano all’interno dellemense – conclude – Sullo specifico episodio non mancheremo di inoltrare unasegnalazione al Nas e non escludiamo di invitare il personale di polizia penitenziaria inservizio a Pontedecimo di astenersi dalla mensa , con modalità che possanodeterminare ricadute economiche nei confronti della ditta appaltatrice”.
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