WEARElab Comunicazione efficace
22 Ottobre 2012
CORSO DATE OBIETTIVO DESCRIZIONE
INTRODUZIONE Lunedì 8 Ottobre 9,30 - 13,30
Dare avvio al programma formativo, descrivendo il percorso e l’obiettivo.
Start-up programma, lo scenario economico attuale, come affrontarlo, la pro attività e l’atteggiamento
COMUNICAZIONE EFFICACE
Lunedì 22 Ottobre 9,30 - 13,30
Potenziare le proprie abilità comunicative nelle interazioni personali, per la gestione del personale e i rapporti con il cliente
Un corso che aiuta a potenziare le abilità comunicative attraverso lo studio dei fondamenti della comunicazione e molte esercitazioni pratiche. Chi vi partecipa impara a comunicare in maniera più efficace, a capire, affrontare e motivare gli altri e a ottenerne l’accordo.
Lunedì 5 Novembre 9,30 - 13,30
VENDITE
Lunedì 19 Novembre 9,30 - 13,30 Acquisire le basi della
vendita per migliorare le performance di fatturato e marginalità
Un corso teorico e pratico che aiuta i negozianti a gestire il rapporto con il cliente, esercitando influenza e ottenendo l’accordo per ottenere migliori risultati nella vendita e nella negoziazione.
Lunedì 26 Novembre 9,30 - 13,30
VISUAL MERCHANDISING Lunedì 3 Dicemebre 9,30 - 13,30
Acquisire gli strumenti di base per migliorare l’immagine del proprio punto vendita
Un corso teorico affiancato da esercitazioni pratiche per organizzare le merci nei punti vendita e renderli attraenti ai clienti.
AGENDA
n La comunicazione definita
§ Le basi e i fattori della comunicazione
Le slide di questo corso puoi scaricarle nel sito:
n www.wearelab.com
n www.brunobruni.it
OBIETTIVO DEL CORSO UNA PERSONA PIU’ EFFICACE NEL
LAVORO E NELLA VITA PERCHE’ CONTROLLA MEGLIO
LA PROPRIA COMUNICAZIONE E RIESCE A OTTENERE CIO’ CHE SI
PREFIGGE
Quali sono le difficoltà che sentiamo di avere nella comunicazione ?
n Vi è mai capitato di parlare con una persona che non era interessata a quello che dicevate?
n Vi è mai capitato di dover parlare a qualcuno che non vi voleva lasciare parlare ?
n Vi è mai capitato di spiegare in dettaglio qualche cosa ad una persona per poi rendervi conto dopo mezz’ora che lei in realtà non aveva capito ?
n Vi è mai capitato di parlare con qualcuno che vi attaccava ed avete perso le staffe ?
RISULTATI
Come dovrei parlare alle persone
Come posso entrare in sintonia con gli altri
Come posso ottenere qualcosa dagli altri
Come posso fornire nuove idee alle persone
Come posso affrontare meglio il lavoro
Come posso sapere che cosa pensano gli altri
Comunicazione definita
n Etimologia : dal latino “communicare”, che deriva da comune
n L’obiettivo della comunicazione è quindi Creare una condivisione di Idee
n Vale a dire Mettere in Comune le nostre Idee
n Interagire con gli altri
UN DATO STABILE della COMUNICAZIONE
LA COMUNICAZIONE EFFICACE E’ UN
PROCESSO
Questo processo è composto da alcuni elementi fondamentali che devono essere compresi ed
utilizzati Se abbiamo delle difficoltà nella comunicazione è perché non
utilizziamo correttamente alcune parti di questo processo !
La comunicazione, in essenza, è lo spostamento di una particella da una parte dello spazio ad un’altra.
La particella è ciò che viene comunicato.
Come Comunichiamo
n Può trattarsi di un oggetto…
n Di un messaggio scritto…
n Di una parola detta a voce…
n Oppure di una idea
Palla da Baseball
Palla da Baseball
Palla da Baseball
ELEMENTI della COMUNICAZIONE
n L’EMITTENTE (il soggetto che comunica) n Il RICEVENTE (colui che riceve) n Il MESSAGGIO (il contenuto:dato notizia idea .. ) n Il CODICE (è il sistema di segni : lingua gesto grafico.) n Il CANALE (il mezzo tecnico : internet slide fax –
il mezzo sensoriale : principalmente udito e vista) n La CODIFICA (l’emittente trasforma idee e immagini
mentali in messaggi/comunicazioni attraverso codici) n La DECODIFICA (il ricevente trasforma il messaggio da
codice in idee e immagini mentali) n Il FEED-BACK (verifica di comprensione ) n Il CONTESTO O AMBIENTE (luogo fisico o sociale)
Tecniche di Comunicazione
Canale di percezione
% Apprendimento (approssimate)
Verbale Solo udito 20
Grafica – Gestuale Iconica
Solo vista 30
Mista Udito + Vista 50
Mista Udito+Vista+ Discussione
70
Mista + Sperimentazione
Udito+Vista+ Discussione+Uso
90
PARAVERBALE
NON VERBALE VERBALE
COMUNICAZIONE
MODALITA’ e PERCEZIONI COMUNICATIVE
n VERBALE (parole)
n PARAVERBALE (il tono – il timbro – il volume – il ritmo – il tipo di eloquio – le pause)
n NON VERBALE (espressione del volto – la postura – la gestualità – l’emotività - fisiologia )
“poco controllabile”
Paraverbale 55%
Non Verbale 38%
Verbale 7%
COMPRENSIONE
La Formula ♦ Emittente ♦ Ricevente ♦ Messaggio ♦ Codice ♦ Canale ♦ Codifica ♦ Decodifica ♦ Feed-back ♦ Contesto
LE PERSONE TENDONO A
COMBATTERE TUTTO CIO’ CHE NON RIESCONO
A COMPRENDERE
BARRIERE AI RISULTATI n LA PRIMARIA BARRIERA AI RISULTATI:
EMOZIONI E REAZIONI UMANE
n LE TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE SONO LA CHIAVE AL PROBLEMA
DEFINIZIONE
La comunicazione è 1) la considerazione di inviare un impulso o una
particella da un punto sorgente 2) attraverso una distanza 3) a un punto ricevente 4) con l’intenzione di determinare nel punto ricevente
una duplicazione ed 5) una comprensione di quel che è stato emanato dal
punto sorgente
A B
EMITTENTE
RICEVENTE
MELA
MELA MELA
Intenzione Attenzione
Il Punto Emittente è “CAUSA” della Duplicazione e del grado di Comprensione del Punto Ricevente
DISTANZA
n La competenza non è una questione di essere più intelligenti di qualcun altro. E’ questione di essere capaci di fare quello che si sta’ facendo, più di qualcun altro.
n Si potrebbe d i re che una persona competente sia più presente. Ma questo, in realtà, significa “essere più capace di mettere l’attenzione su ciò su cui si ha l’attenzione”.
DUE MODI DI PENSARE (E DI AGIRE)
Individuo
Individuo
compito
compito
ATTENZIONE
ATTENZIONE
LE UNITA’ DI ATTENZIONE
n Ognuno di noi ha a disposizione un certo numero di unità di attenzione.
n Queste sono il nostro carburante per affrontare con efficacia le situazioni, i problemi e le difficoltà che incontriamo.
n Queste vengono disperse ogni volta che abbiamo un fallimento nel controllare qualcosa.
L’ Attenzione è divisibile
Mettiamo che il totale sia 100:
n Situazione familiare: 20%
n Problema di lavoro: 10%
n Problema di salute: 10%
n Investimenti da definire: 30%
n Nella comunicazione il risultato dipende da quanta attenzione riusciamo a mettere sul punto ricevente. In questo caso troppo poca attenzione pari al 30%. La non duplicazione causerà dubbi: …”ma sarà vero quello che mi dice ?“
n Quando le unità di attenzione cominciano a scarseggiare la persona “mentalmente” non sta facendo quello che sta facendo. Mentalmente sta facendo qualcos’altro, mentre sta facendo ciò che sembra stia facendo.
n La persona non sta facendo quello che sta facendo.
n Essa pensa ad un sacco di altre cose mentre, apparentemente, pensa a quello che sta facendo. E fa un sacco di altre cose.
REGOLA
n Prima di Comunicare devo avere l’attenzione di chi ho di fronte.
n Così il punto ricevente è pronto a ricevere la comunicazione
n Ma è vitale che prima di tutto IO abbia l’attenzione sul Punto Ricevente. Lo guardo e recepisco che cosa succede in lui, sono in grado di percepire ogni sua variazione
Prima abilità per comunicare
Capacità di avere TUTTA L’ATTENZIONE NEL TEMPO PRESENTE perché se il Punto
Sorgente ha la sua attenzione altrove non avverrà una piena duplicazione da parte del
Punto Ricevente
FACCIAMO UN ESPERIMENTO…
n METTETEVI A COPPIE SEDUTI UNO DI FRONTE AD UN ALTRO.
n CHIUDETE GLI OCCHI E SEMPLICEMENTE SIATE LI.
n NON FATE NIENTE ALTRO CHE ESSERE LI.
n VEDIAMO COSA SUCCEDE…
I CICLI DI AZIONE APERTI
n Ogni ciclo di azione lasciato incompleto genera una perdita di unità di attenzione.
n Compito pratico:
1 - FATE UNA LISTA SCRITTA DEI CICLI DI AZIONE APERTI CHE AVETE.
2 - Stabilite un tempo per chiudere ognuno di essi.
ORA TORNIAMO ALL’ESPERIMENTO
n METTETEVI A COPPIE SEDUTI UNO DI FRONTE AD UN ALTRO.
n CHIUDETE GLI OCCHI E SEMPLICEMENTE SIATE LI.
n NON FATE NIENTE ALTRO CHE ESSERE LI.
n VEDIAMO ORA COSA SUCCEDE…
LO STARE DI FRONTE
n UNA PERSONA E’ IN GRADO DI RISOLVERE CIO’ A CUI E’ IN GRADO DI STARE DI FRONTE.
n LA SOLUZIONE AD UN PROBLEMA COMINCIA CON LA SUA CAPACITA’ A STARVI DI FRONTE.
IL MECCANISMO DELLA PANTERA NERA
1. SCAPPARE
2. AGGIRARE
3. FAR FINTA CHE NON CI SIA
4. SOCCOMBERE
5. STARE DI FRONTE
BARRIERE ALLO STARE DI FRONTE
n CIO’ CHE CI IMPEDISCE DI STARE DI FRONTE SONO
EMOZIONI E REAZIONI.
n ANCHE LE TRASGRESSIONI CI IMPEDISCONO DI STARE DI FRONTE E RIDUCONO LA NOSTRA COMUNICAZIONE
ESERCIZIO PRATICO
n Fate una lista di almeno 3 problemi che dovete risolvere in azienda.
n Fate una lista di almeno 3 problemi che dovete risolvere nella sfera personale.
n Siate specifici.
Seconda abilità per comunicare
Avere tutta la propria attenzione sull’altra persona (punto
ricevente)
PRATICA STARE DI FRONTE
n METTETEVI A COPPIE SEDUTI UNO DI FRONTE AD UN ALTRO.
n GUARDATE IL VOSTRO COMPAGNO E SIATE LI
n NON FATE NIENTE ALTRO CHE ESSERE LI.
Problema Problema Problema
n La persona fuggendo o rimandando i propri problemi fa sì che gli stessi prendano sempre più spazio nella mente : una situazione di un mese fa non è stata affrontata, adesso il problema mi sembra molto più grande
n Se abbiamo paura di fronteggiare il nostro interlocutore, lui si ingrandisce nella nostra mente come problema. Se lo evitiamo – molto presto -non saremo più in grado di affrontarlo (il nostro timore è aumentato a dismisura)
n Per cui dobbiamo: Fronteggiare con Intenzione così il timore che abbiamo scomparirà !!
I “BOTTONI”
Argomenti, persone, atteggiamenti, problemi e soggetti in generale che procurano alla persona una reazione emotiva sia essa positiva che negativa.
NON DIVENTARE REATTIVI
n I “bottoni” spingono le persone a reagire, perdendo il controllo della comunicazione.
n Di fronte ad una provocazione l’attenzione rimane su se stessi.
n Anche questa è incapacità di ascoltare . <Sei uno stupido ! Reazione….?>
REGOLA
Nella comunicazione in ricezione ci vuole autocontrollo e capacità di mantenere l’attenzione sull’interlocutore qualunque cosa succeda, per cui la capacità di fronteggiare si applica anche in ricezione.
PRATICA STARE DI FRONTE PROVOCATO
n METTETEVI A COPPIE SEDUTI UNO DI FRONTE AD UN ALTRO.
n USANDO LA LISTA DEI PROBLEMI E DEI CICLI APERTI COMPILATA IN PRECEDENZA “PREMETE I BOTTONI” DEL VOSTRO COMPAGNO
n CONTINUATE A FARLO FINO A CHE LUI NON ABBIA PIU’ REAZIONI A RIGUARDO.
Le componenti della comprensione
FEELING
REALTA’ COMUNICAZIONE
Feeling
n Il feeling è l’affinità, l’interesse, l’empatia che si provano nei confronti di un’altra persona
n È la capacità di “sentire” gli altri e di percepirne le emozioni.
Realtà
n “Ciò che sembra essere”: è la definizione che si potrebbe dare della realtà.
n Si tratta fondamentalmente di un Accordo.
n È reale ciò su cui siamo d’accordo che è reale.
Comunicazione
n La comunicazione è per il 7% verbale e per il 93% non verbale e paraverbale
n Pertanto più che le nostre parole comunichiamo le nostre emozioni e i nostri pensieri
n Innanzitutto dobbiamo avere un’idea chiara da comunicare
n Se noi abbiamo qualche dubbio, quello stesso dubbio arriverà al nostro interlocutore