Date post: | 04-Jun-2015 |
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#VenerdìDelCloud
#VenerdìDelCloud 2
Cloud Computing e open source:
due caratteristiche quasi complementari.
Se da un lato è vero che soluzioni “closed” possono dimostrarsi
altamente valide, dall’altro è anche vero che non permettono
di espandere e personalizzare a pieno
le funzionalità della propria infrastruttura di cloud computing.
API Cloud Computing e personalizzazione: come piegare i servizi cloud alle necessità aziendali
ricorrendo alla programmazione
#VenerdìDelCloud 3
Se abbiamo la necessità (e la volontà) di dare un tocco personale
all’infrastruttura cloud dell’azienda, è possibile farlo grazie alle
Application Programming Interface:
grazie ad esse, ad esempio, sarà possibile allestire un pannello di controllo personalizzato o adattare al meglio le funzionalità di base dei cloud server
del data center…
…e questi sono solo due
degli infiniti casi applicativi
realizzabili!
#VenerdìDelCloud 4
Le API Cloud Computing di Cloud.it offrono grande flessibilità,
non solo per la loro documentazione, completamente aperta e strutturata,
ma anche per la possibilità di scegliere il linguaggio di programmazione
che più preferiamo: fra quelli compatibili
segnaliamo Java, .NET, ASP, e JavaScript con JSON.
Sono supportati anche tutti gli altri più diffusi linguaggi
purché compatibili con il protocollo SOAP* (1.1 o 2) e JSON.
*Come alcuni sapranno, SOAP è in grado di garantire un’autenticazione sicura oltre che uno scambio
dati decisamente snello (e di conseguenza veloce),
a cui si aggiunge l’opportunità di associare e utilizzare anche il protocollo HTTPS, per cui si evince che la sicurezza è ritenuta una delle caratteristiche più importanti.
#VenerdìDelCloud 5
Cloud.it offre data center in Italia e in Europa e,
per ognuno di essi è disponibile un apposito Webservice assolutamente
fondamentale per sfruttare le API Cloud Computing messe a disposizione.
Senza tale indirizzo non sarebbe possibile collegare
le Application Programming Interface con l’applicativo che abbiamo intenzione di sviluppare.
Dunque, non appena si mettono le mani sulle API è prioritario andare a scoprire
quale sia il Webservice associato al data center (per l’Italia DC - IT1)
nel quale sono presenti i nostri cloud server e tutti gli altri servizi acquistati.
#VenerdìDelCloud 6
Detto questo, è arrivato il momento di passare ad un po’ di pratica,
magari esemplificando come utilizzare le API…
Vediamo come effettuare
la connessione alle API di Cloud.it
di un progetto locale
sviluppato con NetBeans 8.0.
#VenerdìDelCloud 7
Dopo aver avviato l’IDE NetBeans, spostiamoci nel menu File e clicchiamo su New
Project. Nella nuova finestra, scegliamo la categoria Java e selezioniamo da Project la
voce Java Application. Proseguiamo con un clic su Next.
#VenerdìDelCloud 8
Eccoci nella sezione Name and Location.
Compiliamo il campo Project Name con ArubaCloud,
lasciamo invariati tutti gli altri dati e terminiamo con Finish:
abbiamo così gettato le basi del nostro nuovo progetto.
Quello che dobbiamo fare, però, è aggiungere
i Webservices del servizio Cloud.it.
Per farlo, spostiamoci nel pannello Services e con un clic destro
su Web Services clicchiamo su Add Web Service.
Nella finestra che appare a schermo, compiliamo il campo URL
con l’indirizzo relativo al data center in uso
Per la lista completa, basta cliccare qui Cloud Knowledge base CONCETTI INIZIALI
#VenerdìDelCloud 9
Fatto ciò, confermiamo con OK ed
espandiamo il menu WsEndUser-svc presente in Web Services:
apparirà una nuova finestra nella quale è necessario accettare qualche certificato.
Al termine, il collegamento alle API Cloud Computing sarà quasi terminato.
Tutto quello che resta da fare è agire su ArubaCloud.java editando il relativo Main come qui di seguito …
#VenerdìDelCloud 10
package arubacloud;
import https.api_computing_cloud_it.wscommon.v2.IWsCommon;
import https.api_computing_cloud_it.wscommon.v2.WsCommon;
import https.api_computing_cloud_it.wsenduser.v2.IWsEndUser;
import https.api_computing_cloud_it.wsenduser.v2.WsEndUser;
import https.api_computing_cloud_it.wslicense.v2.IWsLicense;
import https.api_computing_cloud_it.wslicense.v2.WsLicense;
public class ArubaCloud {
public static void main(String[] args) {
try
{
IWsEndUser iWsEndUser = new WsEndUser().getHttpsEndpoint();
IWsCommon iWsCommon = new WsCommon().getHttpsEndpoint();
IWsLicense iWsLicense = new WsLicense().getHttpsEndpoint();
} catch (Exception e)
{
System.out.println(e);
}
}
}
#VenerdìDelCloud 11
A questo punto, non ci resta che studiare più a fondo
le API Cloud Computing di Cloud.it:
Come già detto, possiamo , ad esempio, creare un pannello di controllo
completamente personalizzato ..
automatizzare processi che normalmente richiedono interventi
manuali…
ottenere un listino prezzi sempre aggiornato
(metodo GetPriceList) relativo alle macchine in nostro possesso per tenere
sempre sotto controllo la spesa mensile e ottimizzare i costi..
automatizzare l’acquisto di un nuovo dominio (metodo SetPurchaseCloudDomain) senza dover accedere al Pannello di Controllo…
#VenerdìDelCloud 12
In definitiva,
con le API Cloud Computing
offerte,
la nostra infrastruttura cloud
non ha più limiti!
Qui è disponibile la documentazione
completa:
Cloud Knowledge base API
#VenerdìDelCloud
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#VenerdìDelCloud 14
…fine ciclo di lezioni dedicate alla
nostra soluzione di Cloud Computing.
Continua a seguirci
Contenuti a cura di HostingTalk
#VenerdìDelCloud
Grazie
#VenerdìDelCloud
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