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Conferma lamore per la lingua greca manifestato dallautore sin dalle sue opere giovanili (Filocolo,...

Date post: 02-May-2015
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Conferma l’amore per la lingua greca manifestato dall’autore sin dalle sue opere giovanili (Filocolo, Filostrato) ed è plasmato sul modello dell’ Hexameron di Sant’Ambrogio, che narra in sei giorni la creazione.

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La composizione dell’opera

• La peste del 1348 offre un ovvio termine di riferimento per l’inizio della stesura dell’opera.

• Secondo Branca, l’opera è stata iniziata nel 1349 e completata nel 1351.

• Per Battaglia-Ricci bisogna datare la composizione qualche anno più tardi.

• Si tratta di indicazioni congetturali pertanto l’esatta cronologia compositiva del Decameron è ignota.

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- Si rivela prezioso e funzionale per capire il significato dell’opera.

- In esso l’autore, esprimendosi in prima persona, espone gli intendi che lo spingono a comporre e indica il pubblico a cui si rivolge.

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Il proemio leggiamo

• “l’intendo di raccontare cento novelle, o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo, raccontate in dieci giorni da una onesta brigata di sette donne e di tre giovani, nel pistilenzioso tempo della passata mortalità fatta, e alcune canzonette dalle predette donne cantate al lor diletto”.

• “Nelle quali novelle piacevoli e aspri casi d'amore e altri fortunati avvenimenti si vedranno”.

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Nel proemio

• Lo scrittore ha voluto suggerire il carattere compositivo delle sue narrazioni, ora dotate di un’ambientazione storica ora inquadrate in modo assai vago.

• Anche se bisogna sottolineare che in seguito i racconti dei novellatori, dei quali Boccaccio si finge trascrittore, sono chiamati “novelle” per tutto il corso dell’opera.

• Inoltre è indicato che gli argomenti si snodano attorno alla coppia amore- fortuna.

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• Serve come modello di razionale organizzazione civile in alternativa al caos e al disordine dei valori indotto dalla peste.

• Funziona come un filtro tra lo scrittore e le novelle.

• Secondo Nunzio Zago è simile ad una cintura protettrice, ad una fascia sanitaria ricostruita per ribadire l’egemonia dei valori che la brigata elabora.

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• Umana cosa è l’aver compassione degli afflitti.

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• A differenza del romanzo questa non ha una trama necessariamente unitaria, dunque, Boccaccio la preferisce perché è libero di spaziare su qualsiasi argomento divagando da tema in tema con estrema facilità.

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• I racconti dei novellatori sono delle novelle eccezionalmente ricchi soprattutto per la straordinaria varietà delle passioni che commuovono e agitano il cuore dell’animo

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• Amore

• Ingegno

• Fortuna

È un’opera proto-umanistica perché l’uomo non subisce passivamente ma astutamente cerca di contrastare la stessa fortuna.

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• Boccaccio alla figura del cavaliere, che per le sue doti: onestà, cortesia e liberalità era considerato l’emblema dell’età medievale, sostituisce quella del mercante che con la sua operosa astuzia cerca di contrastare anche le avversità.

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• Branca sottolinea la portata profondamente rivoluzionaria di un'opera che fa spesso protagonisti delle sue narrazioni i mercanti, che sceglie come scenari gli spazi attraversati dalle rotte commerciali più diffuse e, soprattutto, che contrappone ai valori religiosi un'etica decisamente laica.

• In essa l'esperienza, piuttosto che la cultura libraria; lo spirito d'osservazione, piuttosto che la pedissequa imitazione; il rispetto degli istinti naturali, piuttosto che la loro mortificazione a fini religiosi; l'arte della parola e del racconto, piuttosto che l'enciclopedismo erudito, rappresentano gli elementi basilari, da apprendere e trasmettere.

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• È il tema dominante analizzato in diverse sfaccettature:

• Fedele e malinconico in Lisabetta da Messina;• Eroico nella bellissima moglie di Guglielmo di

Rossiglione;• Delicato e gentile in Lisa;• Irritante, insidioso e infedele, o appassionato e

generoso in altre donne.

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• Può essere un pretesto per per esprimere le qualità dell’uomo.

• O essere unico protagonista, violento e drammatico o ardente e sfrenato, analizzato sempre dall’acuta penna di un psicologo d’eccezione.

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• Ghismonda è una donna fiera che reclama dignitosamente l’amore per Guiscardo senza falsi pudori.

• Dianora sposa fedele e innamorata che con la sua purezza e buona fede riesce a liberarsi dell’avventata promessa data a Ansaldo.

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• La fiorente avvenenza della donna viene evocata con le più fresche immagini della natura e possiamo citare come esempio:

Come si può resistere al fascino di un viso « qual rosa d’aprile o maggio in sul schiarir del giorno?»

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• Tema che Boccaccio tratta spesso con spirito malizioso: sovente gli istinti giovanili colorano le novelle di umana letizia, ansiosa di felicità, pronta ad accendersi ad uno sguardo, a giostrare di civetteria, innocente ed insieme maliziosa.

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• Ogni giorno viene eletto un re o una regina della giornata che assegna il tema al quale bisogna attenersi.

• In ogni giornata però c’è posto per una novella di argomento libero, e uno dei tre giovani, Dioneo, può scegliere qualsiasi argomento per le novelle da raccontare.

• Due giorni della settimana, il venerdì e il sabato, la narrazione viene sospesa per motivi religiosi. Il soggiorno, infatti, dura quindici giorni, da un mercoledì ad un altro, ma le giornate di narrazione sono dieci.

• Inoltre due giornate, la prima e la nona, non sono vincolate ad un tema.

• Ogni giornata è suggellata da una ballata cantata a turno dai singoli novellatori.

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• Boccaccio nella scelta dei nomi dei novellatori, segue la regola “Nomina sunt consequentia rerum”, cercando di creare allusioni letterarie e autobiografiche.

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• Per Elissa c’è un’allusione al nome col quale è anche chiamata Didone nell’Eneide.

• Lauretta rimanda alla donna amata da Petrarca.• Pampinea, la rigogliosa, nome già usato da

Boccaccio in due opere.• Neifile è figura allegorica della poesia stilnovistica

e di Dante stesso.• Fiammetta nome già presente nel Filocolo.• Filomena, l’amante del canto, era la dedicataria

del Filostrato.• Emilia, la lusinghiera, forse allude ad

un’esperienza amorosa fiorentina dell’autore.

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• Panfilo, nome già usato per indicare l’amante infedele nell’Elegia di Madonna Fiammetta.

• Filostrato secondo l’etimologia errata di Boccaccio sarebbe il vinto d’amore ma correttamente è il vinto dalla guerra.

• Dioneo, il lussurioso, era stato già usato dall’autore come auto-definizione in un’epistola.

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Il rapporto tra giornata e tema

• I giornata, sotto Pampinea, tema libero.• II giornata, sotto Filomena, tema: Uomini e Fortuna.• III giornata, sotto Neifile, tema: Industriosità e

Intelligenza.• IV giornata, sotto Filostrato, tema: Amori infelici.• V giornata,sotto Fiametta, tema: Amori fortunati.• VI giornata, sotto Elissa, tema: Motti risolutivi.• VII giornata, sotto Dioneo, tema: Beffe di donne ai

mariti.

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• VIII giornata, sotto Lauretta, tema: beffe di uomini e donne.

• IX giornata, sotto Emilia, tema libero.

• X giornata, sotto Panfilo, tema: virtù (liberalità è nobiltà)

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