COMUNE DI NUORO ____________
CONSIGLIO COMUNALE
DEL
12 OTTOBRE 2010
Legenda: ... = Frase incompleta (...) = Parola o frase non comprensibile (***) = Registrazione interrotta
I . D . N . S.n.c. Istituto Dattilografico Nuorese
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a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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INDICE DEGLI INTERVENTI
• PRESIDENTE 4 • SINDACO 4 • PRESIDENTE 4 • CONS. BARBAGLI 4 • CONS. MONTESU 5 • PRESIDENTE 5 • CONS. MANCA (CIC) 5 • PRESIDENTE 6
PUNTO UNO O.D.G.: RICONO-SCIMENTO DEBITO FUORI BI-LANCIO DERIVANTE DALLA SENTENZA N. 595/2010 (DITTA EREDI MONNI FRANCESCO). 6
PUNTO DUE O.D.G.: RICONO-SCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO SENTENZA TRIBU-NALE DI NUORO 467/2010 IN CAUSA CIVILE RAC N. 373/2000 IMPRESA GIORGI ANTONIO E C SNC/COMUNE DI NUORO. 6
PUNTO TRE O.D.G.: RICONO-SCIMENTO DEBITO FUORI BI-LANCIO SENTENZA TRIBUNALE DI NUORO 690/2010 IN CAUSA CIVILE RAC N. 474/1999 FAL-LIMENTO IMPRESAR/COMUNE DI NUORO. 7
• ASS. DAGA 7 • PRESIDENTE 7 • CONS. CARRONI 7 • CONS. SPANU 8 • PRESIDENTE 9 • ASS. DAGA 9
• CONS. GUCCINI 9 • PRESIDENTE 9 • ASS. DAGA 10 • PRESIDENTE 15 • CONS. BARBAGLI 15 • CONS. DEIARA 16 • PRESIDENTE 17 • SINDACO 17 • PRESIDENTE 19 • CONS. MANCA (CIC) 19 • CONS. PORCU 20 • CONS. PIRISI 21 • PRESIDENTE 22 • CONS. MONTESU 22 • PRESIDENTE 23 • CONS. MONTESU 23 • PRESIDENTE 24 • CONS. MONTESU 24 • PRESIDENTE 26 • CONS. MONTESU 26 • PRESIDENTE 28 • CONS. SODDU 28 • PRESIDENTE 29 • CONS. SODDU 29 • CONS. MANCA (CIC) 30 • PRESIDENTE 32 • CONS. SAIU 32 • PRESIDENTE 35 • CONS. SAIU 35 • CONS. SPANU 36 • PRESIDENTE 36 • CONS. DEIANA 36 • ASS. DAGA 39 • CONS. MANCA (CIC) 41 • PRESIDENTE 42 • RAGIONIER POLIMENE 42
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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• PRESIDENTE 42 • CONS. MANCA (CIC) 42 • SEGRETARIO 42 • CONS. MANCA (CIC) 43 • SEGRETARIO 44 • PRESIDENTE 44 • CONS. MANCA (CIC) 44 • PRESIDENTE 49 • CONS. DEIARA 49 • PRESIDENTE 49 • CONS. CARBONI 49 • PRESIDENTE 52 • CONS. MELONI 52 • CONS. SAIU 53 • PRESIDENTE 53 • CONS. SAIU 54 • CONS. MANCA (CIC) 55 • CONS. USULA 56 • PRESIDENTE 56 • CONS. USULA 57 • CONS. CANU 58 • CONS. PINTORI 59 • CONS. PATTERI 60 • PRESIDENTE 61 • SINDACO 61 • PRESIDENTE 62
PUNTO CINQUE O.D.G.: APPRO-VAZIONE VERIFICA EQUILIBRI DI BILANCIO E RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI ESERCIZIO 2010 AI SENSI DELL'ART. 193 DEL D.LGS. 267/2000. 63
• ASS. DAGA 63 • PRESIDENTE 70 • CONS. TUPPONI 70 • PRESIDENTE 70 • CONS. SAIU 70 • PRESIDENTE 71 • CONS. MELONI 71 • PRESIDENTE 71
• CONS. BARBAGLI 71 • PRESIDENTE 71 • CONS. MANCA (CIC) 71 • PRESIDENTE 75 • CONS. MANCA 75 • RAGIONIER POLIMENE 78 • PRESIDENTE 80 • CONS. SAIU 80 • PRESIDENTE 86 • CONS. SAIU 86 • PRESIDENTE 87 • CONS. MANCA (CIC) 87 • PRESIDENTE 88 • CONS. MELONI 88 • CONS. PINTORI 92 • CONS. MONTESU 94 • PRESIDENTE 98 • CONS. CARBONI 98 • PRESIDENTE 101 • CONS. BAGIELLA 101 • ASS. DAGA 105 • PRESIDENTE 106 • ASS. DAGA 106 • CONS. MANCA (CIC) 106 • CONS. MONTESU 108 • CONS. MELONI 109 • CONS. CANU 109 • CONS. SEDDONE 110 • PRESIDENTE 110
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Il PRESIDENTE, constatata la presenza del numero legale dei Consiglieri,
dichiara valida e aperta la seduta.
PRESIDENTE
Dobbiamo fare due comunicazioni: una io e una il Sindaco, in successione.
La prima, che faccio io, è quella di chiedere un minuto di silenzio per le vittime,
per i nostri militari morti in Afghanistan.
La seconda la farà, invece, il Sindaco.
SINDACO
Colleghi Consiglieri, intervengo per chiedere e associarmi alla richiesta del
Presidente del Consiglio per il rispetto di un minuto di silenzio, in relazione a una
lettera ricevuta dal Sindaco Moratti, il 16 settembre, nella quale venivamo informati
che il Comitato 8 Ottobre 2001 - Per Non Dimenticare organizzava a Milano una
commemorazione per le 118 vittime dell'incidente aereo di Linate.
A questa celebrazione veniva invitato il Comune di Nuoro.
Noi abbiamo comunicato al Sindaco Moratti la nostra impossibilità a
presenziare ma assicurando che la vicinanza, rispetto al momento che si celebrava,
l'avremmo assicurata chiedendo al Consiglio il rispetto di un minuto di silenzio, anche
in ricordo di Antonella Sanna, nostra concittadina, che in quella disgrazia aerea perì.
Il Consiglio osserva un minuto di silenzio.
PRESIDENTE
Chiede di parlare il Consigliere Barbagli.
CONSIGLIERE BARBAGLI
Prima di iniziare i lavori vorrei comunicare al signor Sindaco - credo che lo farà
con molta attenzione - che mi è giunta notizia che nonostante questo Consiglio più
volte abbia chiesto alla Regione Sarda di stabilizzare gli operai forestali, viceversa la
Regione voglia portare al cantiere di Nuoro altri operai che non appartengono a
questa città.
Chiaramente io sono d'accordo che tutti debbono lavorare ma le priorità e gli
impegni che noi avevamo stabilito in quelle riunioni di Consiglio, a favore degli operai
forestali della città di Nuoro, gradirei venissero confermati non da noi che abbiamo
fatto una battaglia insieme a loro, bensì dalla Regione Sarda.
Questa mia comunicazione non tarderò certamente, se la Regione fa orecchie
da mercante, a trasformarla in interrogazione con tutto il gruppo, dove chiedo anche
il coinvolgimento di tutti i Consiglieri, perché si tratta di dipendenti nuoresi che da 15
anni stanno facendo precariato e vengono scavalcati da altri soggetti che anche loro
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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hanno il diritto.
Ma in considerazione del fatto che noi abbiamo ceduto delle aree a favore di
coloro che prestano il loro servizio per la nostra comunità, gradirei che lei, signor
Sindaco, si facesse interprete di questa mia comunicazione.
CONSIGLIERE MONTESU
Noi come gruppo del P.D.L. vorremmo esprimere in quest'aula la solidarietà al
magistrato della Procura della Repubblica di Cagliari, Paolo De Angelis, e la
preoccupazione per l'ondata di attentati che sta interessando importanti esponenti
della vita pubblica in tutta la Sardegna.
Il gesto vigliacco di cui è stato oggetto la famiglia del dottor De Angelis non è
purtroppo un episodio isolato, ma si inserisce in un contesto che vede in aumento gli
attacchi di stampo terroristico ai danni dei rappresentanti delle istituzioni nell'isola, in
particolare di quelli che vivono quotidianamente in prima linea il loro ruolo pubblico,
vale a dire i Sindaci e i magistrati.
E' necessario fermare sul nascere questa spirale di violenza, espressione di un
disagio sociale cui non possiamo permettere di incanalarci in forme che rischiano di
deteriorare la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini e di compromettere le
prospettive di sviluppo della Sardegna.
Sempre come gruppo del P.D.L. vorremmo esprimere e stringerci intorno agli
amici della C.I.S.L. per gli inqualificabili atti di assalto squadrista alla sede nazionale
del sindacato, evento che fa seguito all'attacco personale - eventi, perché sono di
oggi anche altri due attacchi - a Raffaele Bonanni, subito a Torino nemmeno un
mese fa.
Come lo stesso Bonanni ebbe a dire in diversi suoi incontri: la C.I.S.L. paga il
fatto di essere un sindacato che tratta, si siede ai tavoli, discute e non si sottrae alla
necessità di modernizzare il paese.
Siamo sicuri che questa organizzazione sindacale non si lascerà spaventare dai
massimalisti, che si annidano nel sindacato, nella politica e nel giornalismo.
In attesa che tutte le forze politiche finalmente battano un colpo per capire se
stanno con la democrazia sindacale o con gli estremismi violenti il gruppo del P.D.L.
al Comune di Nuoro, senza se e senza ma, dicono ad alta voce: oggi più che mai
siamo tutti cislini.
PRESIDENTE
Do la parola al Consigliere Manca.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
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Chiedo scusa ma ho ancora necessità di comunicare al Consiglio intero che la
mancata risposta alla richiesta di atti perdura incessantemente.
Non ho nessuna notizia, mentre invece ho risposta su una richiesta di atti
relativa al piano economico di gestione, al PEG finanziario, di cui si parla nella
relazione dei revisori dei conti e leggo a tutto il Consiglio la risposta.
"In risposta alla sua richiesta di cui all'oggetto con la presente si comunica che
la stessa non può essere accolta.
Si fa presente che il piano esecutivo di gestione nella sua parte contabile è in
fase di approvazione da parte della Giunta Comunale.
A oggi pertanto quanto da lei richiesto è solo un documento di lavoro e come
tale provvisorio".
Trattandosi di un documento che viene citato dai revisori dei conti nella loro
relazione immagino che sia un documento di lavoro per i revisori dei conti, un
documento di lavoro per l'Amministrazione Comunale e un documento non secretato
per i Consiglieri Comunali.
Chiedo di avere risposte su quest'ultimo atto e su tutti gli altri atti che ho chiesto
abbondantemente oltre i trenta giorni, che rispettosamente ho atteso.
Neanche queste norme primarie di democrazia sono state superate, come dire:
che lasciando perdere l'ironia del lacrimatoio, come falsa promessa anche questa
post-elettorale, forse è meglio ironizzare poco e darci gli atti a disposizione di chi
vuole leggere, studiare e fare qualcosa per questa città.
Attendo davvero con solerzia le risposte che ho chiesto gentilmente ed
educatamente in termini di regolamento, in termini di legge, così come attendo una
risposta per oggi del fatto che c'è un PEG in giro che pare non sia disponibile per i
Consiglieri Comunali, di cui si fa cenno nei temi da trattare oggi all'ordine del giorno.
PRESIDENTE
Se non ci sono altri interventi inviterei l'Assessore Daga a presentare i punti
all'ordine del giorno.
PUNTO UNO ALL'ORDINE DEL GIORNO: RICONOSCIMENTO DEB ITO
FUORI BILANCIO DERIVANTE DALLA SENTENZA N. 595/2010 (DITTA EREDI
MONNI FRANCESCO).
PUNTO DUE ALL'ORDINE DEL GIORNO: RICONOSCIMENTO DEB ITO
FUORI BILANCIO SENTENZA TRIBUNALE DI NUORO 467/2010 IN CAUSA
CIVILE RAC N. 373/2000 IMPRESA GIORGI ANTONIO E C S NC/COMUNE DI
NUORO.
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PUNTO TRE ALL'ORDINE DEL GIORNO: RICONOSCIMENTO DEB ITO
FUORI BILANCIO SENTENZA TRIBUNALE DI NUORO 690/2010 IN CAUSA
CIVILE RAC N. 474/1999 FALLIMENTO IMPRESAR/COMUNE D I NUORO.
PUNTO QUATTRO ALL'ORDINE DEL GIORNO: RICONOSCIMENTO
DEBITO FUORI BILANCIO SENTENZA TRIBUNALE DI NUORO N . 747/2010 IN
CAUSA CIVILE RAC N. 270/2000 EDIL PINNA/COMUNE DI N UORO.
ASSESSORE DAGA
Presidente, signor Sindaco, signori Assessori, signori Consiglieri, prima di
illustrare il punto all'ordine del giorno una breve comunicazione a integrazione di
quella che ho fatto nel precedente Consiglio Comunale, sempre in tema di costi della
politica.
Il penultimo Consiglio, come ben sapete perché vi ho informato, è costato tra i
4.000 euro e i 5.750 euro; mi sono dimenticato di comunicarvi che a questo va
aggiunto il costo relativo al verbale che è pari a 2.400 euro, cioè più si parla, più
viene stenotipato e più aumenta questo costo.
Non è una questione di bavaglio! Consigliere Soddu, mi lasci finire!
Mi premeva comunicare al Consiglio i costi della politica perché da un lato si fa
una battaglia contro i costi della politica, è bene rendere trasparenti i dati contabili dei
costi della politica.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO DEL CONSIGLIERE SODDU) .
ASSESSORE DAGA
Glieli pago io, Consigliere Soddu, non è un problema!
PRESIDENTE
Consigliere Soddu, lasci stare! Abbiamo capito il suo intervento.
ASSESSORE DAGA
Questo fa parte della trasparenza.
PRESIDENTE
Sta parlando l'Assessore. Vuole intervenire sulla comunicazione?
Do la parola al Consigliere Carroni.
CONSIGLIERE CARRONI
Signor Presidente, signor Sindaco, colleghi Consiglieri, mi dispiace dover
intervenire in modo dissenziente rispetto ad alcune cose che dice il mio amico Tore
Daga.
Vorrei precisare un aspetto che mi sembra di non poco conto.
Mentre per un verso evidentemente apprezzo il suo sforzo di rendere
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assolutamente trasparente l'operato della Giunta, in questo caso anche in relazione
ai costi del Consiglio Comunale, vorrei precisare che a mio avviso esiste una
differenza di sostanza tra i costi cosiddetti della politica e i costi di una sana
Amministrazione.
Ora vorrei dire che probabilmente il costo di una seduta e il costo di un verbale
può apparire a taluno eccessivamente elevato, credo che la più importante assise
cittadina, cioè il Consiglio Comunale abbia il dovere, l'obbligo di esprimersi nelle
forme, nei modi ritenuti più idonei e che se un Consigliere o tutti i Consiglieri
dovessero sentire la necessità di intervenire ripetutamente a chiarimento, a
sostegno, per approfondire delle questioni, credo che questo sia un nostro preciso
dovere di Consiglieri, poiché rappresentiamo qua la città e noi non stessi e direi
parzialmente i nostri partiti di appartenenza.
Consentitemi questo riferimento alle istituzioni: do più valore all'istituzione, che
l'appartenenza di ciascuno di noi al proprio partito.
Mentre per un verso, Tore, apprezzo il tuo riferimento, la tua chiarezza
espositiva, per un altro vorrei dire che una cosa sono i costi della politica, un'altra
cosa sono i costi dell'Amministrazione, che sono il prezzo dovuto da parte di tutti noi
all'esercizio di una democrazia.
La democrazia non è una cosa facile, ha i suoi tempi e modi; credo che tutti noi
responsabilmente a questo dobbiamo essere chiamati, a dare il nostro migliore
contributo per far sì che questa città cresca, migliori, esca da questa situazione di
grande difficoltà, sottolineata da tutti noi o da diversi Consiglieri nei recenti Consigli
Comunali.
Non confondiamo, però, i due aspetti, andiamo semmai a razionalizzare - e lo
vedremo negli sviluppi successivi dei lavori del Consiglio e della Giunta - la spesa
laddove è necessario, mentre questo mi sembra un atto dovuto, qualcosa che tutti
noi dobbiamo ai cittadini.
Credo che nessuno di noi voglia perdere tempo, voglia intervenire a vanvera,
anzi sono convinta che anche laddove esista una dialettica alcune volte magari
accesa, tutto questo sia originato dalla volontà credo di tutti noi di dare un contributo
al dibattito, affinché le decisioni che noi andiamo ad assumere siano le più meditate e
noi ci auguriamo le più giuste per la città.
Chiedo scusa, Tore, è con amicizia questa sottolineatura.
CONSIGLIERE SPANU
Ho ben poco da aggiungere rispetto a quello che già ultimamente ha detto la
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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collega Carroni.
Pongo una domanda, ma la pongo all'Assessore Daga: sono i costi della
politica o sono i costi della democrazia? Perché secondo me a questi livelli siamo a
livello di costi di democrazia che non può essere soppressa con meri numeri, come
intanto viene fatta.
Mi viene anche il dubbio che magari l'idea di riprendere l'intervento anche
questa volta derivi semplicemente dal fatto che l'altra volta il giornalista di turno ha
preso il suo intervento e l'ha messo sul giornale.
Può darsi, quindi, che sia un pochettino di malattia di protagonismo da parte
dell'Assessore.
PRESIDENTE
Do la parola all'Assessore Daga.
ASSESSORE DAGA
Consigliere Spanu, lungi da me dall'essere - lo dico in senso bonario -
protagonista; a me non interessa che il giornalista riporti le mie affermazioni, lo
dicevo perché il Consiglio ha chiesto nelle scorse riunioni un po' di trasparenza.
Lungi da me anche nel voler limitare la parola all'assise o limitare la
democrazia.
Mi limitavo semplicemente a riportare dei dati contabili perché questo è stato
chiesto da questa assise e così ho fatto.
Tutto qua; nessuna mania di protagonismo, mi creda!
PRESIDENTE
Si è prenotato il Consigliere Guccini.
CONSIGLIERE GUCCINI
Giusto per intenderci su un aspetto, giacché ho ascoltato l'intervento dei
colleghi Consiglieri: non credo, con tutta la stima che posso avere nei confronti
dell'Assessore Daga, che l'Assessore Daga sia nella condizione al limite di poter dire
a questa assise quanto può parlare o quanto non può parlare.
Ha semplicemente detto quelli che sono i costi della politica in un determinato
aspetto, per un determinato frangente; l'abbiamo saputo, ne prendiamo atto, del
resto lui non ha le prerogative per togliere la parola a nessuno, quindi chiunque può
fare il proprio intervento, non è in gioco né la democrazia né la libera espressione
delle persone e continuiamo così.
PRESIDENTE
L'Assessore Daga può illustrare i punti all'ordine del giorno.
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ASSESSORE DAGA
"Riconoscimento debito fuori bilancio derivante dalla sentenza n. 595/2010";
ometterò i nomi, come d'accordo nel precedente Consiglio Comunale.
"Con sentenza n. 595/2010, depositata in data 8 giugno 2010, non passata in
giudicato, esecutiva, il Tribunale di Nuoro ha definito il giudizio promosso contro il
Comune di Nuoro, costituitosi a mezzo del legale di fiducia Avvocato Priamo Siotto,
dai seguenti signori: eredi...
Il giudizio attiene alla richiesta di risarcimento dei danni a uno stabile di
proprietà dei signori, cagionati da infiltrazioni di liquami provenienti da un collettore
fognario realizzato dal Comune, che attraversa la via Ortobene;
CHE per effetto della suddetta sentenza il Comune di Nuoro è stato condannato
al pagamento delle seguenti somme: risarcimento danni 34.846,89 euro, oltre a
interessi, come da sentenza, per un totale di 35.543,83; rimborso spese legali 7.947
euro, oltre a spese generali di IVA pari a 11.157 euro;
CHE pertanto il Comune risulta debitore dell'importo complessivo di 46.701,41
euro, nei confronti degli eredi;
PRESO ATTO che il Giudice ha contestualmente condannato la società
Assitalia a corrispondere al Comune l'importo complessivo di 24.833 euro;
CHE le spese di registrazione della sentenza che gravano sul Comune
ammontano complessivamente ad euro 1.510;
CHE la suddetta sentenza, sebbene non ancora passata in giudicato,
costituisce titolo esecutivo;
CONSIDERATO che il debito sopradescritto rientra nella previsione di cui
all'Art. 194, comma primo del Decreto Legislativo 267/00, ai sensi del quale
dev'essere obbligatoriamente riconosciuto;
DATO ATTO che il pagamento delle somme agli aventi diritto sarà effettuato
dal dirigente competente con la massima celerità, al fine di evitare gli aggravi
conseguenti alle procedure esecutive;
ACQUISITI i pareri favorevoli del dirigente del settore lavori pubblici e del
dirigente del settore finanziario ai sensi dell'Art. 49, Decreto Legislativo 267/00, che
si allegano,
D E L I B E R A
di riconoscere, per quanto in narrativa, ai sensi dell'Art. 194, comma primo, lett.
A, Decreto Legislativo 267, il debito derivante dalla sentenza esecutiva non definitiva
del Tribunale di Nuoro n. 595/2010, per la complessiva somma di 48.211,41 euro, di
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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cui 46.701,41 euro nei confronti della ditta e 1.510 euro per la registrazione della
sentenza.
Queste sentenze verranno coperte con fondi propri.
- Di dare il presente atto all'organo di revisione contabile;
- di dare atto che il rendiconto recante il debito fuori bilancio in argomento verrà
presentato alla Sezione Enti Locali della Corte dei Conti, per il referto di cui all'Art. 13
del Decreto Legge 22 dicembre 81, n. 786, convertito dalla Legge 26 febbraio 1982
n. 51;
- di inviare il presente atto alla Procura della Corte dei Conti;
- di rendere la presente, stante l'urgenza, immediatamente eseguibile;
- di dare mandato al settore economico-finanziario di eseguire il presente
provvedimento".
Passiamo alla sentenza successiva: "riconoscimento debito fuori bilancio,
sentenza Tribunale di Nuoro n. 467/2010, in causa civile n. 373/2000, impresa...".
Anche qui ometto i nomi.
"PREMESSO che con sentenza 467/2010, pervenuta al protocollo 33624 del
7/7/2010, il Tribunale di Nuoro ha definito in primo grado il giudizio tra il Comune di
Nuoro convenuto e l'impresa citata in questa delibera, in qualità di mandataria
dell'Associazione Temporanea di Imprese costituita unitamente.
E alle imprese che sono attrici della predetta sentenza risulta che il giudizio
radicato dall'impresa ha avuto ad oggetto pretese creditorie relative al contratto
d'appalto dei lavori, repertorio 5457 del 27 febbraio 96 e al successivo atto di
sottomissione, repertorio 5857 del 21/12/00, concernente l'edificazione del palazzetto
dello sport.
In accoglimento della domanda proposta dall'impresa il Comune di Nuoro è
stato condannato a pagare all'impresa attrice le seguenti somme: 3.109.266,13 euro,
comprensivi di: 1.851.558,95 euro, a titolo di risarcimento del danno, euro
518.643,96, a titolo di rivalutazione e di 739.063,22 euro a titolo di interessi dal
16/03/98, 42.681,60 euro comprensivi di spese di lite, IVA e cassa forense a titolo di
rimborso spese legali, 1.248 euro per spese della perizia, poste a carico del Comune
di Nuoro.
A tale somma si deve aggiungere l'imposta di registro e di bollo per un importo
di euro 77.555,24.
La suddetta sentenza, sebbene non passata in giudicato è esecutiva.
RITENUTO che il debito menzionato integri la fattispecie dell'Art. 194, comma
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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primo, Decreto Legislativo 267/00, ai sensi del quale dev'essere obbligatoriamente
riconosciuta la legittimità;
DATO ATTO che l'impegno e la liquidazione della spesa predetta troveranno
copertura finanziaria;
ACQUISITI i pareri favorevoli del dirigente del settore affari generali, del
dirigente settore lavori pubblici e del dirigente settore economico-finanziario ai sensi
dell'Art. 49, Decreto Legislativo 267/00;
VISTI gli Artt. 42 e 194 del Decreto Legislativo 267/00,
D E L I B E R A
- di riconoscere, per quanto in narrativa, ai sensi dell'Art. 194, comma primo,
lett. A, Decreto Legislativo 267, la legittimità del debito di euro 3.153.195,73,
derivante dalla sentenza del Tribunale di Nuoro n. 467/2010 a favore dei soggetti di
cui in premessa e per le ragioni ivi indicate, oltre a 77.555,24 euro a titolo di imposta
di registro e di bollo, per un totale complessivo di 3.230.750,97 euro;
- di dare atto che agli effetti del predetto provvedimento giudiziario esecutivo il
Comune di Nuoro è debitore nei confronti dell'impresa, in qualità di mandataria
dell'Associazione Temporanea di Impresa costituita unitamente alle imprese, della
complessiva somma di 3.230.750,97 euro, oltre a interessi sino alla data di effettivo
pagamento;
- di dare atto inoltre che alla liquidazione della somma a favore degli aventi
diritto si provvederà con determinazione del dirigente competente, a valere sul
capitolo 16863;
- di trasmettere la presente deliberazione per l'esecuzione del dispositivo al
settore economico-finanziario, al settore affari generali e al settore dei lavori pubblici;
- di inviare il presente atto alla Procura Regionale della Corte dei Conti;
- di conferire al presente provvedimento, con separata votazione, con voti
unanimi, stante l'urgenza, immediata esecutività.
Riconoscimento debito fuori bilancio sentenza Tribunale di Nuoro 690/2010,
causa civile n. 474/99". Ometto anche qui i nomi.
"PREMESSO che con sentenza n. 690/2010, pervenuta al protocollo 37343 del
2/8/2010, il Tribunale di Nuoro ha definito in primo grado il giudizio tra il Comune di
Nuoro, convenuto, e il fallimento della ditta menzionata.
Dalla predetta sentenza risulta che il giudizio radicato dal curatore fallimentare
ha avuto ad oggetto pretese creditorie relative al contratto di appalto dei lavori,
repertorio 5235 del 27/9/93, concernente l'edificazione di una scuola elementare nel
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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rione Ugolio.
In accoglimento della domanda proposta dal fallimento della ditta menzionata il
Comune di Nuoro è stato condannato a pagare le seguenti somme: 314.504,92 euro
a titolo di risarcimento del danno comprensivi di rivalutazione e di interessi.
Euro 10.530 comprensivi di spese di lite, IVA e cassa forense a titolo di
rimborso e spese legali; 3.655,53 euro per spese di perizia a carico del Comune di
Nuoro.
Per un totale complessivo di 328.690,45 euro.
A tale somma si deve aggiungere un'imposta di registro e di bollo per un
importo di euro 9.439, per un totale complessivo di 338.129,45 euro.
La suddetta sentenza, sebbene non è passata in giudicato, è esecutiva.
RITENUTO che il debito menzionato integri la fattispecie dell'Art. 194, comma
primo, Decreto Legislativo 267/00, ai sensi del quale dev'esserne obbligatoriamente
riconosciuta la legittimità;
DATO ATTO che l'impegno e la liquidazione della spesa predetta troveranno
copertura finanziaria nel capitolo 16869, 16856 e 16857;
ACQUISITI i pareri favorevoli del dirigente settore affari generali, del dirigente
settore lavori pubblici e del dirigente settore economico-finanziario ai sensi dell'Art.
49, Decreto Legislativo n. 267/00;
VISTI gli Artt. 42 e 194, Decreto Legislativo 26/2000,
D E L I B E R A
di riconoscere per quanto in narrativa, ai sensi dell'Art. 194 comma primo, lett.
A, Decreto Legislativo 267/00, la legittimità del debito di euro 328.690,45, derivante
dalla sentenza del Tribunale di Nuoro, n. 467/2010, a favore dei soggetti di cui in
premessa e per le ragioni ivi indicate, oltre a euro 9.439 a titolo di imposta di registro
e di bollo, per un totale complessivo di euro 338.129,45 euro;
- di dare atto che agli effetti del predetto provvedimento giudiziario esecutivo il
Comune di Nuoro è debitore nei confronti del fallimento della ditta menzionata nella
delibera, per la complessiva somma di euro 338.129, oltre a interessi, sino alla data
di effettivo pagamento;
- di dare atto inoltre che alla liquidazione della somma a favore dell'avente
diritto si provvederà con determinazione del dirigente competente, a valere sul
capitolo 16869 per euro 106.742,11, del bilancio di previsione 2010; capitolo 16869,
residui passivi 2009 del bilancio 2010, per euro 100.000, capitolo 16856 bilancio di
previsione 2010 e 111.597,13 euro, poi capitolo 16857, bilancio di previsione 2010
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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euro 19.790,21;
- di trasmettere la presente deliberazione per l'esecuzione del dispositivo al
settore economico-finanziario, al settore affari generali, al settore lavori pubblici;
- di inviare il presente atto alla Procura regionale della Corte dei Conti;
- di conferire al presente provvedimento, con separata votazione, con voti
unanimi, stante l'urgenza, immediata esecutività".
Ultima delibera: "riconoscimento debito fuori bilancio sentenza Tribunale di
Nuoro 747, in causa civile n. 270/00", ometto anche qui il nome della ditta.
"PREMESSO che con sentenza n. 747/2010 pervenuta al protocollo 41832 del
9/09/2010, il Tribunale di Nuoro ha definito in primo grado il giudizio tra il Comune di
Nuoro convenuto e l'impresa citata nella delibera.
Dalla predetta sentenza risulta che il giudizio radicato dall'impresa ha avuto ad
oggetto: 'pretese creditorie relative al contratto d'appalto repertorio 5700 del
10/03/98, concernente il lavoro di costruzione della chiesa parrocchiale San
Domenico Savio, secondo intervento'.
In accoglimento della domanda proposta dall'impresa citata in delibera, il
Comune di Nuoro è stato condannato a pagare le seguenti somme:
- euro 18.870,79 a titolo di risarcimento del danno, comprensivi di rivalutazione
e di interessi.
- euro 6374,16, comprensivi di spese di lite, IVA e cassa forense a titolo di
rimborso spese legali a favore dell'impresa citata nella delibera, poste a carico del
Comune di Nuoro per due terzi;
- euro 5840,64, comprensivi di spese di lite, IVA e cassa forense, a titolo di
rimborso spese legali a favore della società;
- euro 498,21 per spese di perizia a carico del Comune di Nuoro per due terzi.
Per un totale complessivo di euro 31.583,80.
A tale somma si deve aggiungere l'imposta di registro e di bollo per un importo
di 560 euro e per un totale complessivo quindi di 32.143,80.
La suddetta sentenza, sebbene non passata in giudicato, è esecutiva.
RITENUTO che il debito menzionato integri la fattispecie dell'Art. 194, comma
primo, decreto legislativo 267/00, ai sensi del quale dev'esserne obbligatoriamente
riconosciuta la legittimità;
DATO ATTO che l'impegno e la liquidazione della spesa predetta troveranno
copertura finanziaria nel capitolo 16869 del bilancio 2010;
ACQUISITI i pareri favorevoli del dirigente settore affari generali, del dirigente
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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settore lavori pubblici e del dirigente settore economico-finanziario, ai sensi dell'Art.
49, decreto legislativo 267/00;
VISTI gli Art. 42 e 194 del decreto legislativo 26/00
D E L I B E R A
- di riconoscere per quanto in narrativa, ai sensi dell'Art. 194, comma primo,
lettera A decreto legislativo 267/00, la legittimità del debito di 31.583,80, derivante
dalla sentenza del Tribunale di Nuoro n. 467/2010, a favore dei soggetti di cui in
premessa e per le ragioni ivi indicate, oltre a 498,21 euro a titolo di imposta di
registro e di bollo, per un totale complessivo di euro 32.143,80;
- di dare atto che, agli effetti del predetto provvedimento giudiziario esecutivo, il
Comune di Nuoro è debitore nei confronti dell'impresa della complessiva somma di
euro 32.143,80, oltre ad interessi sino alla data di effettivo pagamento;
- di dare atto inoltre che alla liquidazione della somma a favore dell'avente
diritto si provvederà con determinazione del dirigente competente, a valere sul
capitolo 16869 del bilancio 2010;
- di trasmettere la presente deliberazione, per l'esecuzione del dispositivo, al
settore economico-finanziario, al settore affari generali, al settore lavori pubblici;
- di inviare il presente atto alla Procura regionale della Corte dei Conti;
- di conferire al presente provvedimento, con separata votazione e con voti
unanimi, stante l'urgenza, immediata esecutività".
Grazie per l'attenzione.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Barbagli.
CONSIGLIERE BARBAGLI
Mi dispiace che ci sia l'Assessore Daga che, come ogni volta succede per i
debiti fuori bilancio è lui che li deve illustrare, però non è il tecnico, io vorrei fare delle
domande alla struttura.
PRESIDENTE
C'è il dottor Palli.
CONSIGLIERE BARBAGLI
Questi debiti fuori bilancio li propone la struttura finanziaria, però nel merito
sono i lavori pubblici, comunque io pongo la domanda, poi qualcuno risponderà.
Leggo all'interno della camicia di delibera che sono dei risarcimenti danni per
cui questa Amministrazione deve liquidare queste cifre andate a giudizio.
Ma risarcimento danni per che cosa? cioè per chi? Qual è il motivo per cui
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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questa Amministrazione viene citata?
Questo è riconoscimento fuori bilancio Edil Pinna, una; la seconda è quella
dell'Impresar; poi non riesco ancora ad identificare la scuola edificata nel rione di
Ugolio, dove noi stiamo pagando i danni.
Questo è per trasparenza degli atti, per trasparenza di quello che votiamo, per
trasparenza di tutto; noi guardiamo solo i costi della politica però non i costi della
trasparenza Assessore.
Ripeto non ce l'ho con lei, però qui non c'è mai nessuno che risponda.
Camicie di delibera nude e crude, punto e basta, però vorrei capire cosa sono
chiamato a votare, per liquidare che cosa, risarcimenti danni di chi? per colpa di chi?
CONSIGLIERE DEIARA
Signor Presidente, signori Assessori, colleghi Consiglieri, sono già intervenuto
la volta precedente sui debiti fuori bilancio, ho denunciato il rischio che tutti noi
corriamo a furia di riconoscere ogni volta in corsa valangate di debiti.
Ho addirittura fatto alcune proposte operative.
Chiederei, visto che l'aula ne ha pieno diritto, che quantomeno la struttura
presenzi quando i Consiglieri intervengono e magari evidenziano criticità su questioni
importanti come quelle che stiamo andando a trattare.
Ad esempio non vedo il dirigente del settore affari generali, avrei voluto fargli
alcune domande, le faccio a lei signor Segretario Generale.
Faccio specifico riferimento in questo intervento al caso - faccio nomi e cognomi
visto che sono dati pubblici - della causa dell'impresa Antonio Giorgi e più.
Causa datata anche questa, che ha avuto un iter complesso e per tale iter oggi
ci ritroviamo a riconoscere un debito fuori bilancio, l'ennesimo, di più di 3 milioni di
euro.
Questo debito ha una sua "tracciabilità".
Ciò che io vorrei chiedere oggi all'aula è questo: io sono in possesso, come tutti
quelli che hanno avuto modo di richiedere atti, di una lettera che è stata protocollata
dall'impresa in data 14 novembre 2006.
Tale lettera credo che possa essere tranquillamente anche letta in aula.
In questo documento l'impresa Giorgi chiedeva all'Amministrazione Comunale
un incontro per valutare l'ipotesi di avviare una trattativa per addivenire magari ad
una transazione bonaria, posto che la relazione tecnica del perito del Tribunale dava
torto all'Amministrazione Comunale.
L'impresa, avendo praticamente certezza di vittoria, ha preferito in maniera
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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diplomatica chiedere un incontro all'Amministrazione allora in essere, per venire a
conclusione di un'operazione annosa, che se fosse stata valutata positivamente
avrebbe ad oggi limitato decisamente le spese.
Quando io parlo di limitazione di spesa lo faccio a ragion veduta citando quelle
che sono le spese presenti nella delibera oggi presentataci dall'Assessore Daga e
dichiarando, senza difficoltà ad essere smentito, che avremmo potuto chiudere
questa operazione, tolti i costi che sono maturati per interessi, per spese varie, ad
euro 1.700.000 nell'anno 2006.
Oggi ci ritroviamo a riconoscere un debito che sale a tre milioni e mezzo a
quanto pare - chiederò che della cosa signor Sindaco possa accertarsene - per
inerzia da parte dell'Amministrazione, della struttura.
In attesa che probabilmente Dio provvedesse con qualche miracolo abbiamo
tirato alla lunga tanto da essere arrivati oggi a 3.600.000 euro.
Se questo non dovesse essere, cioè se le parole e i documenti che io posso
riprodurre all'aula dovessero essere ritenuti leggeri da parte dell'Amministrazione,
pongo alla vostra attenzione un'altra ipotesi.
Siccome credo che si voglia ricorrere in appello, l'ipotesi è che si possa
avanzare una richiesta legittima dell'Amministrazione all'impresa - in questo caso
spero che questa Amministrazione, a differenza dell'altra, voglia incontrare l'impresa
- dove l'Amministrazione possa proporre di poter accedere ad una fideiussione a
garanzia nei confronti dell'impresa, fintanto che non si accerta nel giudizio d'appello e
magari si avanzi una proposta di rateizzazione del debito, qualora, come io purtroppo
immagino, questo debito debba essere onorato da parte di questa Amministrazione.
Questo è l'ennesimo caso, signor Sindaco, di un vecchio modo di fare politica,
dove probabilmente i problemi era meglio metterli da parte, tanto c'era qualcun altro
che se ne sarebbe fatto carico.
Questo qualcun altro è lei insieme a noi.
Io oggi, come ho fatto la volta precedente, starò responsabilmente in aula a
riconoscere il debito fuori bilancio, perché è un dovere che noi abbiamo, ma mi porrò
in maniera propositiva perché si abbia modo, in qualche maniera, di trovare o cercare
di trovare soluzione utili a che i danni, fatti purtroppo, ricadano nella minor maniera
possibile sulla città.
PRESIDENTE
Prima di dare la parola al Consigliere Manca vuole intervenire il Sindaco.
SINDACO
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Consigliere Deiara colgo la sua sollecitazione, perché evidentemente è volta a
limitare i danni per tutte queste sentenze che nell'ultimo periodo, negli ultimi anni
comunque ci hanno condannato ad un esborso di ingenti somme e a paralizzare,
perlomeno in parte, il nostro bilancio.
Io però, che sono favorevole all'istituto della transazione, vorrei ricordarle che si
cerca di addivenire ad una soluzione bonaria quando non si ha certezza di stare dalla
parte della ragione.
Ove invece si abbia la convinzione - ovviamente non personale, non dettata dal
fatto che la mattina ci si alza e si ritiene di aver ragione rispetto all'impresa Giorgi o
agli eredi Pinna o altri, parlo per quanto riportato in queste sentenze che oggi
dobbiamo riconoscere - in quelle situazioni è anche giusto andare in causa e far
valere le proprie ragioni.
Nel 2006 l'offerta di incontro, la proposta di addivenire ad una transazione non
era stata colta dall'Amministrazione e se non è stata accolta in quel periodo
evidentemente quell'Amministrazione riteneva di poter tranquillamente andare alla
sentenza di primo grado con tranquillità.
Così non è stato e siamo stati condannati a pagare oltre 3 milioni di euro e noi
di quelli ci dobbiamo far carico.
Abbiamo evidentemente lavorato per ricostruire tutta la vicenda che viene da
molto lontano, come lei ben sa e la Giunta ha deciso di ricorrere, di presentare
appello.
Abbiamo anche fatto delle valutazioni su quella che era stata la consulenza di
parte.
Il consulente a cui avevamo chiesto di affiancarci nel primo grado di giudizio
abbiamo deciso di sostituirlo con un consulente diverso, che riteniamo abbia le
qualità professionali, peraltro riconosciute sul livello regionale, per dirci se prima di
presentarci davanti al giudice dobbiamo invece cercare una composizione bonaria
della vicenda, o se invece, come sostenuto da altri, il Comune nella vicenda del
vecchio palazzetto è parte lesa e quindi bisogna andare con una consulenza di parte
più adeguata, se mi passa l'espressione, a sostenere il secondo grado di giudizio.
Rispetto al metodo che lei suggerisce io sono assolutamente d'accordo, credo
però che vada valutato caso per caso.
Noi in questa situazione, prima di arrivare alla sentenza di secondo grado,
avremo l'esatta cognizione di quella che è la situazione, la consapevolezza di quella
che è la soluzione migliore da perseguire: quella della transazione, oppure quella di
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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andare in giudizio e far valere le ragioni dell'Amministrazione.
PRESIDENTE
Ha chiesto di parlare il Consigliere Manca.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Signor Presidente, signori presenti tutti, soltanto alcune delucidazioni.
Posto che stiamo andando avanti in maniera incerta per quanto riguarda la
sistemazione degli atti, qualche giorno fa ho stampato le copie delle camicie di
delibera - e parlo soltanto di queste ultime quattro - e alla voce del finanziamento per
quanto riguarda questi debiti fuori bilancio vi era una riga dritta sia in un primo foglio
che nel secondo.
Posto che invece qualche giorno dopo sono comparsi alcuni documenti,
migliorativi evidentemente, dei quali prendo atto, credo che non possiamo come
Consiglieri Comunali andare ogni giorno sul sito per verificare gli atti, perché stiamo
inseguendo qualcosa che non possiamo inseguire.
Gentilmente le ribadisco quindi di avere un percorso certo di consegna degli
atti.
Detto questo leggevo insieme all'Assessore la camicia di delibera e ad un punto
specifico l'Assessore legge che finanzieremo, e parlo della delibera con sentenza
595, con fondi propri dell'Ente.
Invece nei fogli che ho, che sono quelli presi dal sito Intranet, si dice che
finanzieremo con i fondi propri di cui al capitolo 16857 del bilancio 2010.
E' stata una dimenticanza nella lettura? vorrei avere conferma.
Invece per quanto riguarda la sentenza n. 373, sempre l'Assessore legge che
finanzieremo con il capitolo 16863; io però leggo nei fogli che ho - sempre da stampa
del sito Intranet - tutt'altra cosa, leggo che finanzieremo con il capitolo 16863 per
l'importo di euro 3.095.000 e al capitolo 16857 per la differenza.
Sono due cose sulle quali vorrei avere un chiarimento: qual è esattamente il
capitolo di cui stiamo parlando? perché io leggo due documenti diversi.
Ancora chiedo gentilmente: dal momento che non abbiamo il PEG; dal
momento che leggo nella relazione dei revisori di un PEG finanziario; dal momento
che mi viene detto con una lettera che ho letto in aula che questo PEG finanziario
non mi può essere dato perché è un PEG di lavoro della struttura; non potendo
accedere ai capitoli per vedere come sono colmi di denari, avrei necessità di
chiedere che mi venga data risposta in aula, gentilmente dalle persone che hanno la
responsabilità e la competenza, quali sono i capitoli presso si quali noi ci rivolgeremo
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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per finanziare questi debiti, quanto sono colmi, quanto c'è, qual è l'importo che ad
oggi c'è disponibile.
In modo tale da poter fare una valutazione nel merito al momento in cui
deciderò di fare il mio intervento sulla questione in oggetto.
CONSIGLIERE PORCU
Un saluto a tutti i presenti. Condivido pienamente la linea politica che il Sindaco
e la Giunta vuole adottare nei confronti della sentenza che riguarda il palazzetto dello
sport.
Senza dubbio ritengo che l'Amministrazione Comunale con quella sentenza è
sicuramente parte lesa.
Oggigiorno ci troviamo ad approvare uno strano debito fuori bilancio.
La settimana scorsa erano debiti fuori bilancio di opere che venivano eseguite,
che sono state fatte, perché non possiamo negare che a fronte di un esproprio
l'Amministrazione Comunale ha realizzato infrastrutture, ha fatto sì che alcuni nostri
concittadini potessero realizzarvi le proprie case.
Oggi in alcune di queste sentenze, invece, ci troviamo a dover approvare,
nostro malgrado, dei debiti fuori bilancio per cose non fatte.
Così per il palazzetto dello sport, dove l'Amministrazione Comunale ha resistito
a fronte di richieste, che non so se siano legittime oppure meno, da parte
dell'impresa che aveva vinto l'appalto e che aveva iniziato l'opera.
Però permettetemi da tecnico, dovrei spogliarmi del fatto di essere tecnico però
mi dico: quanto era l'appalto? Oggigiorno noi andiamo a pagare per quattro pilastri, e
meno male non ci sono espropri perché sono stati formalizzati, per non avere un
palazzetto stiamo spendendo la bellezza di 3.500.000, per cose non fatte!
Assessore, premetto che l'assolvo in pieno, non è certamente un qualcosa
legato al settore finanziario, al settore finanziario arriva dopo svariati passaggi.
Qui mi trovo ad avere il parere contabile favorevole da parte dei lavori pubblici.
Sarei curioso di sapere quant'è l'appalto, perché la Legge 64 con cui era stato
finanziato il palazzetto dello sport mi pare fosse intorno ai 3/4 miliardi.
Oggi ci ritroviamo a dover pagare il doppio solamente per avere una decina di
pilastri, che sono anche brutti a vedersi.
Idem come sopra per la scuola sotto via Verdi, che con un finanziamento della
Falcucci dovevamo realizzare.
Invece anche lì ci troviamo a pagare un debito per cose che non sono state
ultimate, che non sono state fatte e per giunta tenere una struttura che è
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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dell'Amministrazione Comunale, dove noi per anni non abbiamo neanche potuto
operare, perché essendoci una causa non potevamo neanche utilizzare eventuali
altri finanziamenti per poterla ultimare.
Quando leggo: sentenza 747, a titolo di risarcimento 18.000 euro, compresi
rivalutazioni, interessi e così via, per spese legali 12.000 euro; ma chi è che è andato
a resistere per 18.000 euro e ne abbiamo speso 12.000 in spese legali?!
Quanto era il danno precedentemente? Non sto accusando la struttura però
non è possibile che non ci si arrivi prima, non ci si fermi prima per qualche riserva
che magari aveva fatto l'impresa di 5/6/10 milioni di lire e oggi ci ritroviamo a pagare
il doppio non solo come rivalutazione interessi e risarcimento danno, ma anche con
spese legali triplicate.
Sono perfettamente d'accordo con lei signor Sindaco quando dice che noi
attueremo il metodo della transazione.
Mi auguro sul serio che questa Amministrazione sia in prima linea per quanto
riguarda i metodi transattivi, dopo avere valutato con gli uffici passo per passo, atto
per atto, se ci sono i mezzi per ricorrere è chiaro che si deve ricorrere, ma quanto
meno cercare di non andare a spendere soldi inutilmente in cause che poi ci arrivano
sempre come delle mazzate in determinati periodi dell'anno e non riusciamo ad
utilizzare i soldi per fare quei finanziamenti, per fare sul serio delle opere per la
nostra comunità.
Io non mi tirerò neanche stavolta indietro, approverò questi debiti che sono
riconosciuti con queste sentenze, però per quanto riguarda il problema del
palazzetto, che è una bella somma, sono perfettamente in linea con quanto lei signor
sindaco poc'anzi ha detto e con quanto ha deciso la sua Giunta.
Rimango però in attesa di conoscere, sempre per motivi di trasparenza
Assessore, da parte dell'ufficio settore lavori pubblici, che cosa riguardano questi
risarcimenti, a che cosa sono dovuti, cos'è che abbiamo fatto noi di danno, che
danno abbiamo arrecato, almeno in due di queste sentenze.
CONSIGLIERE PIRISI
Potrei anche non intervenire perché l'intervento che ha fatto il Consigliere Porcu
più o meno era quello che dovevo fare io.
L'intervento del Sindaco anticipa quello che credo anche il Consigliere Porcu
intendeva riportare; l'impugnazione della causa Giorgi è chiaro che non ci trova...
nessuno né in questo Consiglio e neanche in città.
Si sente parlare di questa sentenza di oltre tre milioni di euro ed è veramente
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
22
uno scandalo che noi dobbiamo risolvere con ciò che dice il Sindaco e riportarla nelle
sedi opportune.
Volevo chiedere alla struttura e all'Assessore: per quanto riguarda la sentenza
Monni non riesco a trovare la data, almeno nella delibera, poi non so magari mi
sfugge, ma non l'ho trovata.
Vorrei sapere di che anno è la sentenza Monni.
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Montesu.
CONSIGLIERE MONTESU
Il mio non sarà un intervento sullo specifico, anche perché di fronte alle
sentenze dei Giudici c'è solo da ubbidire, come si suol dire.
Sarà piuttosto un ragionamento su quella che è la situazione generale che
stiamo cercando di gestire.
Sono residui attivi incerti, previsioni irrealistiche, debiti fuori bilancio che
arrivano da tutte le parti, alienazioni di beni immobili, problematiche, cause in corso e
sentenze in arrivo.
Nuoro, signor Sindaco, rischia di precipitare nel disastro finanziario più grande
della sua storia.
La nostra autonomia finanziaria è catastrofica, dipende in tutto e per tutto dai
trasferimenti correnti.
La rigidità strutturale del bilancio non permette alcun margine di operatività;
l'ammontare dei mutui e prestati è in evoluzione costante verso il peggio.
Non riusciamo a programmare il benché minimo intervento e/o investimento,
ma le cose peggiori, come faceva rilevare qualche Consigliere di maggioranza,
vengono dalla gestione degli atti.
Gestione degli atti che denota in maniera chiara e inequivocabili un insufficiente
controllo dei procedimenti che merita un'attenzione diversa da quella finora dedicata.
Pone cioè un problema di struttura non più rimandabile, perché la carenza o
mancanza di controllo sugli atti sembra essere diventata una prassi.
Adagiarsi sul fatto che questi debiti vengano da lontano e che quindi noi non
abbiamo responsabilità, non serve a nulla e non giustifica certi atteggiamenti.
La tendenza ad aumentare le spese correnti ignorando la situazione è benzina
sul fuoco, appare un'azione sbagliata che rischia di farci precipitare nel baratro.
Le alienazioni di beni immobili fatta solo per creare entrate irrealizzabili non
fanno cassa né tanto meno prospettiva.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Occorre farla con ben altra volontà, con ben altra impostazione e profondità,
scegliendo i beni giusti, coinvolgendo per esempio qualche società di
cartolarizzazione.
La via delle alienazioni è corretta ma bisogna percorrerla seriamente, i mutui e i
prestiti generano interesse da pagare, le alienazioni no.
PRESIDENTE
Mi è sembrato che stesse già partendo con altro argomento.
CONSIGLIERE MONTESU
Lei è prevenuto Presidente.
Se mi vuole dare lei un foglio leggo anche il suo.
PRESIDENTE
Io non do nessun suggerimento, il mio compito è far sì che si parli
sull'argomento all'ordine del giorno.
CONSIGLIERE MONTESU
Le ho detto che non entro tanto nello specifico, cerco di capire dove si sta
calando questa realtà.
Se noi non abbiamo creato i debiti, non stiamo facendo molto per ammorbidire
l'impatto, a volte ho l'impressione che qualcuno voglia lasciare il banchetto così
com'è.
Abbiamo la sensazione che vogliamo conservare una fonte di incarichi per
Avvocati, che a molti di loro - non a tutti per fortuna - permette e assicura un certo
provento.
Qualche Consigliere particolarmente attento l'altra seduta a questi dettagli, in
virtù anche dei suoi trascorsi, faceva notare che erano sempre gli stessi e sempre
dello stesso gruppo politico.
Lo stesso dicasi delle opere pubbliche: una cerchia ristretta di persone gestisce
la torta, senza aver mai risposto minimamente delle tante distorsioni che sono state
perpetrate nel tessuto cittadino.
Anche loro, come gli Avvocati, sempre gli stessi, sempre dello stesso gruppo,
sempre più vicini all'Assessorato più conteso e al suo Assessore di turno.
Producono incompiute, molti problemi legali, tante varianti con parcelle da
capogiro certe volte.
In città li chiamano i professionisti delle cause perse e della creatività
incompiuta o compiuta male.
Gli Assessorati ai Lavori Pubblici e alle Grandi Manutenzioni sono diventati la
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
24
Mecca, per loro si combattono le più feroci battaglie politiche.
Nel nuovo supercomune Nuoro Provincia questi Assessorati sono stati gestiti
da decenni sempre dallo stesso gruppo.
Gruppi senza grandi numeri, ma con grandi appetiti, peraltro sempre soddisfatti.
Abbiamo un'eredità pesante, questa Amministrazione ha imboccato, volente o
nolente, la strada della continuità con Zidda, la discontinuità tanto proclamata in
campagna elettorale non si è vista.
Parlare di Supermario, caro Sindaco Bianchi, non è ragione sufficiente per
marcarne la discontinuità, perlomeno politica.
Se alza lo sguardo vede che i seggi sono occupati dalle stesse persone; lei
stesso qualche ruolo non marginale con Supermario l'ha avuto.
L'unica discontinuità si registra nell'autonomia dell'Ente, con Zidda era
autonomo, con lei mi sembra di meno.
Con lei stiamo andando verso un progetto di supercomune gestito dalla
Provincia...
PRESIDENTE
Consigliere Montesu si attenga al punto all'ordine del giorno.
CONSIGLIERE MONTESU
Credo sia collegabile all'ordine del giorno perché anche la strategia per uscirne,
signor Presidente, è importante.
Dicevo: è aumentata l'influenza del vicino di casa, un vicino condannato
inequivocabilmente dal voto di questa città, un vicino di casa che lei sta dando la
maglia del vincitore dopo avere perso in questa città.
Avete iniziato scambiandovi Assessori e Consiglieri per trovare contrappesi ed
equilibri interni, ora fate anche gli esecutivi insieme, formate i gruppi interassessoriali.
Chissà se anche noi parteciperemo alla spartizione del tesoretto che aveva
messo su in campagna elettorale forse per pagare qualche debito.
Intanto tra una cosa e l'altra la interrogo anche sull'acqua che lui ha conferito ad
Abbanoa dopo che siete stati cacciati tutti per eccesso di debiti.
Qualche responsabilità sul disastro di Abbanoa ce l'avete.
Quella di Nuoro è una situazione esplosiva che richiederebbe una volontà di
cambiamento e una strategia di svolta condivisa con questo Consiglio non con la
Provincia.
La via che gli è stata dettata non porterà lontano, il suo ispiratore politico è noto
per altre cose.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
25
Se le notizie diffuse sono vere il conto del debito potrebbe essere molto salato.
Diceva l'Assessore Daga che ci sono oltre 70 cause di espropri, forse è meglio
parlare di occupazione d'urgenza ma è tradotto in esproprio.
Questa situazione insomma rischia di diventare un fardello economicamente
pesantissimo per l'Amministrazione Bianchi e per quelle che a lui seguiranno.
Deriu non ci darà le risorse di cui avremo bisogno.
Dicevo che richiederebbe una risposta forte, che non può che partire
dall'istituzione della commissione proposta dal Consigliere Spanu, io la chiamerei
commissione di garanzia e trasparenza, che esamini le delibere della Giunta, le
determine della dirigenza, la gestione degli atti, gli appalti, oltre alle vicende che
stanno determinando debiti fuori bilancio che non riguardano l'indennizzo dei terreni
espropriati, ma anche i risarcimenti causati dal mancato completo degli atti.
Nella mezza seduta del 30 settembre, purtroppo pagata per intero Assessore
Daga, volevo intervenire nella parte finale ma siamo andati a casa per la partita.
Rimanendo ad ascoltare ho potuto cogliere l'attivismo di diversi tuttologi, che
usano il tempo a loro disposizione per porre l'accento sugli interventi dei loro colleghi
di opposizione, anziché dare qualche contributo sull'ordine del giorno.
Ma il bello della vicenda è che qualcuno di questi Consiglieri accusa gli altri di
parlare per parlare, quando il suo mestiere è di parlare in quest'aula, non fa altro che
parlare.
Qualcuno deve imparare ad essere più rispettoso e attinente alla sostanza delle
cose; dev'essere più attento alla sostanza piuttosto che perdersi in lezioncine
lessicali tese ad impressionare un'assemblea che considera ignorante e incolta,
un'assemblea che ha il buon senso di ascoltare tutti, anche chi non lo merita.
Il rigore e la coerenza non sono un optional, sono un indice di serietà.
Il cambiamento a volte è sintomo di intelligenza, ma il più delle volte è la prova
tangibile dell'inaffidabilità.
Sicuramente il giro delle sette chiese, la ricerca estenuante della propria utilità.
Certi altri interventi mi hanno ricordato quelle vecchie comari di paese che
regolavano i loro rapporti interpersonali attendono la mal capitata sulla finestra di
casa, possibilmente al piano rialzato, per scaricargli secchiate di sporcizia nell'intima
convinzione che sporcando gli altri alleviasse la loro.
Qui non siamo alle secchiate....
PRESIDENTE
Si avvii alle conclusioni grazie.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
26
CONSIGLIERE MONTESU
Signor Sindaco, nelle sue varie conclusioni si è dato uno stile che non mi piace.
L'altra volta si è molto preoccupato della fonte di quelle che, insieme ad un duo
di Consiglieri, definisce il compitino che leggo in Consiglio e del mio presunto
cosiddetto "ghostwriter".
Io signor Sindaco il compitino, quello che lei non è autorizzato a correggere né
a dare voti, lo faccio a casa e non vado a prenderlo negli esecutivi promiscui in
Provincia.
Non so se lo fate perché vi dà fastidio quel che dico o perché in questo modo
pensate di intimorirmi, so che in quest'aula viene praticato anche questo.
E' evidente comunque che non mi conoscete bene. Voglio comunque
tranquillizzarvi tutti, lo scrivo per non perdere il (...) in quest'aula, con tutte le colonne
di disturbo sistemico che avete, è facile.
Il mio ispiratore, sfortunatamente per voi, è più di uno, sono per l'esattezza ben
224.
Tanti quanti i voti che ho preso per essere eletto in questo Consiglio, tanti
quanto ne hanno preso insieme i Consiglieri colonna - 224 appunto - che parlano
senza mai saltare un giro, chiedono e votano per due occupando il doppio del mio
tempo.
Capisco il duo ma lei signor Sindaco, oltre a ricercare il bene comune....
PRESIDENTE
Concluda Consigliere.
CONSIGLIERE MONTESU
... con i cittadini, è chiamato per ruolo ad esprimere opinioni e a fare sintesi
politica.
Per favore lo faccia, ne guadagneremo tutti.
Accusare la gente nelle sue conclusioni quando nessuno può replicare non mi
sembra corretto.
Impari a fare il cronometrista, Consigliere!
Sto parlando come Capogruppo.
PRESIDENTE
Concluda, Consigliere Montesu.
CONSIGLIERE MONTESU
Sto parlando come Capogruppo.
PRESIDENTE
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
27
Lo deve dichiarare, non è che lo dichiara il Consigliere Saiu.
CONSIGLIERE MONTESU
Va bene, lo sto dichiarando.
Se lo vuole fare nessuno glielo impedisce, il regolamento le dà il modo di
intervenire quando vuole, per il tempo che vuole ma, per favore, si iscriva a parlare.
Il regolamento, anche se spesso le violentate, non l'autorizza a interrompere gli
altri che parlano, se vuole parlare allontanandosi dalla sintesi politica lo faccia nel
dibattito.
Mi ha detto con tono di persona che sta parlando di scuole che crollano, che la
scuola di via Gramsci non è crollata per problemi di manutenzione e che io non sono
addentro a questi problemi.
Gli è sfuggito un piccolo particolare: ho letto le dichiarazioni del responsabile
scolastico e di problematiche di manutenzione me ne sono occupato per 38 anni.
In quanto alle sue conoscenze credo vadano riviste, lei non sa probabilmente
che esistono diversi tipi di manutenzione.
Lei verosimilmente non conosce né la manutenzione pre-elettiva, né la
manutenzione preventiva, conosce poco la manutenzione a evento, ma sicuramente
conosce meglio la manutenzione a nastro e transenna, che consiste nell'isolare
l'evento con apposite transenne e con nastro bianco e rosso, da togliere alle calende
greche, dimenticando il ripristino dell'evento.
Quanto alla mia marginalità nel P.D.L. le consiglio di occuparsi della sua nel
P.D., visto il muoversi del dirimpettaio di palazzo che sta relegando lei al ruolo di
"dischente".
Lei è più giovane di me e con qualche ambizione in più e la sua marginalità,
signor Sindaco, potrebbe costare più della mia.
PRESIDENTE
Consigliere Montesu, si attenga all'ordine del giorno, se no devo toglierle la
parola.
CONSIGLIERE MONTESU
Ha ragione lei, mi occupo delle cose nuoresi e per più di 40 anni mi sono
dedicato al mio lavoro di fabbrica, come si dice: ho pensato a lavorare.
In questi anni non ho mai avuto il tempo di tenere rapporti privilegiati con gli
esponenti istituzionali, né del mio, né di altri partiti.
Sono però rispettoso delle sue prerogative istituzionali e lascio a lei o a chi per
lei interloquire con l'ex Assessore Asuni e con i Sottosegretari e i Ministri.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
28
Mi limito, come faccio in questo Consiglio, a difendere sempre, dovunque e con
chiunque le prerogative di Nuoro e della sua provincia e dei suoi abitanti prima di
tutto, anche quando qualcuno distratto da questi ambienti li mette in discussione.
Con le modifiche introdotte allo statuto potrà finalmente nominare chi dovrà
occuparsi dei problemi della scuola e dell'università.
Mi domandavo cosa succederà, visto che il dirimpettaio, tanto amato dalla città,
che oltre a avere un Consigliere Comunale del suo Gabinetto, ha dato la delega
all'università a un altro Consigliere.
PRESIDENTE
Chiedo se ci sono altri interventi.
Do la parola al Consigliere Soddu.
CONSIGLIERE SODDU
Saluto il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri e tutti i presenti.
Io non posso che assumermi le responsabilità oggi andando a votare e ad
approvare questi debiti fuori bilancio, però non posso non fare delle considerazioni,
non affrontare delle considerazioni a voce alta.
Il riferimento e l'argomento che voglio toccare nello specifico è il palazzetto
dello sport.
Chi mi ha preceduto ha parlato di un debito anomalo perché generalmente
siamo abituati ad assumerci dei debiti, per avere acquistato delle aree, magari non
aver formalizzato i documenti per tempo, però paghiamo per avere comprato una
cosa.
Noi oggi invece, assumendoci questo debito, dobbiamo pagare per non avere
avuto niente in cambio.
E io lo chiedo al Sindaco, all'Assessore al Bilancio, non so a chi e chi mi potrà
dare risposta, però la risposta non dico che aiuterebbe il mio voto, ma mi aiuterebbe
meglio a capire il perché di questo debito.
Quando è stato aggiudicato l'appalto l'impresa, per effetto di un verbale, ha dato
luogo ad un inizio lavori.
A questo inizio lavori sono susseguite una serie di operazioni, di dialoghi
costruttivi o meno tra l'impresa e la committenza.
La committenza - queste sono le informazioni che ho, poi correggetemi se
sbaglio - nella fase di esecuzione chiede all'impresa: l'elaborazione e la consegna di
alcuni calcoli riferiti alla staticità e alla resistenza della struttura, l'adeguamento di
questi calcoli al subingresso di in nuove normative. Poi gli chiede di occuparsi dei
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
29
calcoli della tensostruttura, per i quali l'impresa si rende disponibile, suggerendo
prima un professionista.
Sto zitto, se no paghiamo nel mentre! Quindi sto zitto così non registriamo!
PRESIDENTE
Per cortesia chiedo silenzio anche tra il pubblico, nell'ultima fila del pubblico
magari.
Per cortesia, non si sente niente!
CONSIGLIERE SODDU
Deve ascoltarmi anche il Sindaco, lascio libertà al Sindaco di continuare, ma
preferisco essere ascoltato.
Prenderò atto di questo gesto e deciderò poi di votare anche diversamente.
Comunque il ragionamento che voglio portare a compimento è questo: quando
abbiamo valutato il bilancio tra le poste relative alle entrate sono stati individuati i
crediti nei confronti di ex Sindaci.
Questo ad evidenziare la pessima gestione amministrativa, quindi colpa nella
gestione amministrativa e per effetto di questa colpa l'Amministrazione si rivale su
quei cattivi gestori, su quei cattivi padri di famiglia e ne esige dei crediti.
Mi chiedo: in tutta questa partita, a fronte di un debito di 3 milioni e mezzo,
maturato per 4 pilastri messi in croce, che oggi probabilmente non potremmo
neanche più riutilizzare...
Stavo anche pensando, tra le altre cose: ma è possibile che questi pilastri li
possiamo mettere in funzione? E' possibile che quei 9 milioni di euro che
l'Amministrazione Comunale ha per la realizzazione di un nuovo palazzetto dello
sport possano essere spesi su questi pilastri e mettere a frutto quindi questi pilastri?
Credo che questi pilastri siano andati anche a male, sono esposti alle
intemperie e sicuramente il ferro è ammalorato.
Mi viene da pensare che pagheremo 3 milioni e mezzo di euro e ne dovremmo
spendere altri per bonificare l'area, su cui abbiamo esercitato quell'intervento.
Quindi qua non abbiamo finito la partita e a fronte di questo dico:
l'Amministrazione Comunale è stata individuata quale responsabile per pagare dei
danni a un'impresa ed è corretto, siamo stati individuati noi, dobbiamo onorare il
debito, ma ora la partita è nostra.
Abbiamo pensato di individuare i responsabili?
Dentro questa partita ci sono dei consulenti che sono stati anche pagati per non
avere prodotto niente e mi chiedo: questi signori consulenti possono essere chiamati
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
30
in causa e pagare loro?
Così come noi stiamo chiamando, per effetto di una sentenza, i Sindaci a
pagare per i loro errori.
Allora sulla stessa logica è possibile che il direttore dei lavori, l'ingegnere capo,
l'ingegnere dirigente del Comune possano essere chiamati in causa per pagare dei
danni?
Onoriamo i danni; noi dobbiamo rispettare l'impresa.
Lungi da me l'intenzione di far fallire una ditta.
Oggi approviamo anche un debito fuori bilancio e c'è scritto: "fallimento"; quella
sarà una delle cause che avrà portato un'impresa al fallimento.
Lungi da me l'intenzione di far fallire una ditta, paghiamo il debito, però
sappiamoci costruire intorno una corazza, in modo da non ripetere questi errori.
Quando nominiamo i consulenti... Spero che - e non ho dubbi, come ha detto il
Sindaco - il consulente che è stato nominato dall'Amministrazione abbia competenze
tali da garantire la difesa dell'Amministrazione, ma credo che oggi la difesa
dell'Amministrazione l'Amministrazione la debba intraprendere riferendosi ai suoi
consulenti, a coloro che sono stati, secondo me, i protagonisti di una beffa e di un
danno per concludere con un'incompiuta.
Anticipo naturalmente il voto a favore, perché onorare i debiti fa parte delle
prerogative di tutti i Consiglieri, soprattutto debiti per effetto di una sentenza; su
questo non ho dubbi.
Mi piacerebbe avere delle risposte e capire se davvero l'Amministrazione ha
intenzione di perseguire e di individuare eventualmente i responsabili.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Presidente, intanto sono ovviamente in attesa delle risposte, ma non c'è
problema per questo.
Avevo necessità di fare anche delle altre domande perché intendo sviscerare
dal mio punto di vista il problema, in modo tale da poter ragionevolmente esprimere
le mie valutazioni e le mie interpretazioni di voto.
Questo lo farò soltanto dopo che avrò avuto le risposte nei tempi dovuti, non ci
sono problemi.
Per evitare poi ripetizioni preferisco ancora una volta fare ancora qualche
domanda, in modo tale da poter avere una risposta, se è possibile, completa ed
esaustiva.
Nella fattispecie quando noi abbiamo discusso dei debiti fuori bilancio per
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
31
espropri è stata riportata in camicia di delibera la ragione dell'esproprio e la pubblica
utilità di quell'esproprio.
Io nelle camicie di delibera, di cui parliamo oggi, nelle quattro sentenze non
vedo da nessuna parte la prova tangibile, corretta dell'utilità e per utilità ovviamente
non si intende soltanto in termini di arricchimento immobiliare per esempio, ma anche
in termini di riduzione di spesa per un'opera.
Qua non leggo niente di tutto questo, quindi attendo una giustificazione che
possa essere utile per dire: esprimiamo un voto possibile favorevole per superare
questo problema, però superiamolo con cognizione di causa. Cioè, facciamo in modo
che la nostra Amministrazione paghi questo.
La domanda che ponevo era questa.
Ancora una domanda, però, relativamente alla sentenza 467, della quale leggo
che avanziamo debiti per 518.643,96 euro a titolo di rivalutazione e 739.063,22 euro
a titolo di interessi.
La domanda che pongo è questa: ma noi come Amministrazione non abbiamo
avuto una pubblica utilità da quest'opera? Non abbiamo avuto la possibilità di
acquisire un bene, pubblico che sia?
Stiamo pagando delle rivalutazioni e degli interessi, oltre che il danno.
Questa è una domanda che pongo ovviamente al Segretario e naturalmente
spero di potermi avvalere anche della consulenza dei revisori, per poter capire se
queste due somme, in particolare - ma così potrei anche chiedere paritaria domanda
per altre situazioni di questi debiti fuori bilancio, questa volta non per espropri e non
per gli anni 80 - se questi due debiti in particolare possono essere inseriti in quegli
specifici capitoli di bilancio, di cui attendo di conoscere l'entità.
Detto questo, chiedo anche al Segretario se nell'ipotesi possa esserci davanti a
queste sentenze, una possibilità di grosso rischio di danno erariale, in modo tale che
tutti noi, i Consiglieri Comunali dobbiamo saperlo per tempo, dobbiamo saperlo
prima, dobbiamo sapere quale tipo di posizione dobbiamo assumere nei confronti
della responsabilità che adesso è in capo a noi, in passato era in capo ad altri, però
nel momento in cui siamo...
PRESIDENTE
Concluda.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Sto facendo la domanda, poi l'intervento lo farò dopo.
PRESIDENTE
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
32
Ma è una domanda di quattro minuti! Le domande si possono fare, però
bisogna essere succinti nelle domande!
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Ho dato spiegazioni. E quindi attendo, se è possibile, una risposta complessiva.
PRESIDENTE
Le domande si possono fare. Vi prego, quando fate le domande, di essere i più
succinti possibili!
Ho già detto io al Consigliere, per tutti quanti, quando si fanno le domande di
essere più succinti.
Le domande si possono fare, ma se poi diventano...
Voi del pubblico non potete parlare per niente!
Se avete dei dubbi abbiamo anche messo anche nella porta...
Non ci sono i vigili questa volta perché sono impegnati in città per il problema
che abbiamo avuto col temporale.
Do la parola al Consigliere Saiu.
CONSIGLIERE SAIU
La ringrazio, signor Presidente. Prendo la parola per la seconda volta
evidentemente sui debiti fuori bilancio.
Ci apprestiamo ad affrontare una categoria diversa rispetto a quella in
discussione la volta scorsa, cioè debiti che non possono essere coperti mediante il
ricorso al mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti.
E' dunque un adempimento che richiede un tipo di intervento e di osservazione
politica diversi.
E io offro al dibattito di questa sera, devo riconoscere in verità pacato e molto
attento al merito della vicenda, due elementi: uno di forma e uno di merito.
Il riconoscimento dei debiti fuori bilancio è un adempimento proprio del
Consiglio Comunale, quasi un adempimento obbligato, anzi togliamo il "quasi", il
Consiglio Comunale deve regolarizzare quella situazione di patologia determinata dal
debito fuori bilancio; ecco perché il ruolo del Consiglio Comunale non è un ruolo
marginale, perché la responsabilità del riconoscimento di questi debiti è del Consiglio
e dunque dei Consiglieri che voteranno.
Ecco perché il passaggio in aula è fondamentale ed ecco perché i Consiglieri
Comunali non possono essere trattati alla stregua di un branco di utili idioti deputati
solo ad alzare la mano.
Apprezzo in questo senso gli interventi dei tanti Consiglieri che mi hanno
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
33
preceduto della maggioranza e dell'opposizione e che hanno chiesto chiarimenti su
quello che poi si va a votare.
E un chiarimento lo chiedo anch'io, perché nella lettura delle delibere, ne
prendo una a caso, quella relativa alla sentenza 595, si legge, scritto a penna nella
camicia di delibera che "si fa riferimento ai capitoli 16857, 16869", così come nelle
altre si fa riferimento per il reperimento delle somme che andranno a pagare questi
debiti fuori bilancio a dei capitoli di bilancio.
Io sono andato a cercare nel bilancio di previsione questi capitoli e ho cercato.
Dopo aver cercato molto mi sono accorto che i capitoli nel bilancio di previsione
non ci sono.
Il bilancio di previsione è un bilancio per interventi e allora cosa sto votando io
stasera?
Cioè: se nella delibera che viene sottoposta a votazione del Consiglio si fa
riferimento al capitolo di bilancio e non all'intervento, come facciamo a sapere io e gli
altri 39 Consiglieri evidentemente cosa andiamo a votare stasera?!
Assessore Daga, questo secondo me è un aspetto relativo alla trasparenza
amministrativa, sul quale meglio ci dovremmo concentrare, piuttosto che su quanto ci
costano al centesimo verbi e preposizioni.
Quindi se fosse possibile avere una risposta in questo senso dall'Assessore, a
me evidentemente, ma poi ai Consiglieri che voteranno credo sia indispensabile.
L'altra valutazione attiene invece al merito di quello che andiamo a votare:
3.200.000 euro per un palazzetto che non c'è, per quattro pilastri; spese legali pari a
12.000 euro per un risarcimento danni di 18.000 euro e mi riferisco alla sentenza Edil
Pinna.
Oggi noi paghiamo - faccio riferimento a due delle quattro sentenze che si
trovano alla base delle delibere di riconoscimento dei debiti fuori bilancio - a pagare i
danni delle cattive Amministrazioni che ci hanno preceduto.
Il Consigliere Deiara diceva prima che il contenzioso con l'impresa Giorgi è
risalente, ma non così tanto e ha citato - mi corregga se sbaglio - una lettera del
2006, in cui l'impresa Giorgi chiedeva un incontro alla pubblica amministrazione di
allora, governata da un signore, espressione di un partito, i Democratici di Sinistra,
che si chiama Mario Zidda al quale mi sembra di capire che attribuisce o si vorrebbe
attribuire la volontà di non incontrare l'impresa Giorgi e invece di arrivare a giudizio,
con i risultati disastrosi, cioè questi 3.200.000 euro.
Ora mi chiedo: l'allora Capogruppo del Partito del Sindaco, cioè l'allora
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
34
Capogruppo dei Democratici di Sinistra dov'era? Che faceva? Contava così poco
l'opinione del Consigliere Bianchi che il Sindaco Mario Zidda non la dovesse
prendere in considerazione?! Questo mi sembra di capire sia oggi.
Se oggi si dice che la colpa è di Mario Zidda che non è voluto andare in
giudizio, due sono le cose: o tu eri d'accordo con Zidda oppure tu eri in disaccordo
con Zidda, ma la tua opinione non contava nulla perché Zidda non la teneva in
considerazione.
Su questo bisognerebbe cercare di fare chiarezza, perché se è vero che magari
il Consigliere Deiara poteva essere preso meno in considerazione perché giovane,
perché è socialista, dall'allora Sindaco, mi preoccupa in po' che venisse preso così
poco in considerazione l'allora Capogruppo del partito del Sindaco, un signore che
peraltro poi è stato candidato dal centrosinistra e che oggi guida l'Amministrazione
Comunale.
Oggi ci venite a dire che si cambierà rotta, che arriveremo o che proveremo a
percorrere la strada delle transazioni. Meno male! Però le transazioni si pagano.
Con quali soldi le pagheremo noi queste transazioni?
Spero non coi proventi delle alienazioni dei beni immobili, Assessore Daga,
perché se forse il benefattore Deriu ci darà 1 milione e mezzo per la Comunità
Montana ho qualche dubbio sul fatto che dagli altri immobili che abbiamo in
programma di alienare noi ricaveremo qualcosa.
Ecco perché io rilancio qui adesso l'idea che il Consigliere Spanu ha proposto a
nome del Popolo Della Libertà la scorsa volta, cioè una commissione apposita che
valuti la situazione dei debiti fuori bilancio, una situazione che valuti
complessivamente la situazione dei debiti fuori bilancio, così che noi evitiamo di
arrivare al 30 settembre ogni anno con qualche nuova sorpresa.
Una volta tracciato chiaramente il quadro di quello che ci aspetta
complessivamente, perché oggi i nostri interventi sono per tappare buchi, se noi
riuscissimo a avere un quadro completo della situazione, credo che questa
Amministrazione Comunale, le casse del Comune di Nuoro e la città intera ne
avrebbero un qualche vantaggio.
Se è vero, come è vero, che da 1 milione e 7 che potevamo pagare qualche
anno fa, oggi ne dobbiamo pagare 3 milioni e 2, poi la differenza alla fine dei conti la
pagano i cittadini.
Voi dite che questa Amministrazione cambierà rotta.
Per carità, non metto in dubbio la buona fede di nessuno, però ho qualche
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
35
difficoltà a credere a un'affermazione di questo tipo. Mi avvio alle conclusioni.
Ho qualche difficoltà a credere perché questa Amministrazione e il suo
rappresentante, il primo cittadino, sono molto bravi a scaricare la croce addosso a
qualcun altro, che sia Berlusconi, che sia Cappellacci, che sia Supermario, come lo
chiamate adesso, però molto meno bravi ad assumersi le proprie responsabilità.
Credo che questa Amministrazione invece stia perpetrando gli stessi errori delle
Amministrazioni che ci hanno preceduto e i cui errori noi li paghiamo adesso.
Mi riferisco evidentemente alla mancata contabilizzazione - e lo faccio per la
terza volta consecutiva in questo Consiglio, perché sono convinto delle mie ragioni -
faccio riferimento alla mancata contabilizzazione di quei 2.100.000 euro, riferiti alle
spese legali.
Mi permetto di ricordare, lo faccio prima di tutto a me stesso, che ai fini della
nascita dell'obbligazione è sufficiente l'assunzione dell'incarico, tant'è che noi oggi
discutiamo debiti fuori bilancio e cosa facciamo?
Riconosciamo contabilmente, quindi regolarizziamo da un punto di vista
contabile un'obbligazione pecuniaria già perfezionatasi, esattamente quello che si
dovrebbe fare con i debiti relativi alle parcelle pregresse a cui fa riferimento una
nota...
PRESIDENTE
Si avvii alle conclusioni, per cortesia.
CONSIGLIERE SAIU
Mi avvio alle conclusioni. A cui fa riferimento la nota del dottor Rosu.
Bravi, bravissimi a dire che cambieremo rotta; bravi, bravissimi a dire che voi
non siete come Zidda.
Al di là dei proclami e delle enunciazioni di principio, al di là delle buone
intenzioni che certamente...
Al Sindaco non gliene frega proprio niente di quello che dicono i Consiglieri, che
siano di maggioranza o che siano di opposizione!
PRESIDENTE
Concluda, sono oltre dieci minuti!
CONSIGLIERE SAIU
Ritengo sia un atteggiamento irrispettoso, però il Sindaco non è la prima volta
che ci abitua ad atteggiamenti di questo tipo e quindi ne prendiamo atto e andiamo
avanti.
Oggi riconosciamo la cattiva Amministrazione dei nostri predecessori, ho paura
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
36
che fra qualche tempo questo Consiglio Comunale, mi auguro con una maggioranza
diversa, sarà costretto a riconoscere la vostra cattiva Amministrazione.
CONSIGLIERE SPANU
Pensavo oggi di non intervenire perché quello che avevo da dire l'ho già detto
l'altra volta e quindi non sono una persona che ama ripetere le stesse cose.
Vorrei solo precisare che la definizione di una commissione d'indagine non è
mia, è così nel Testo Unico, ma nessuno vuole indagare per andare a fondo, almeno
per quanto mi riguarda, e cercare responsabilità, ma c'è bisogno di capire
esattamente qual è lo stato dei conti del Comune.
Questa almeno è la mia ferma volontà ed è per quello che ho proposto questa
commissione in accordo con gli altri membri della minoranza.
Relativamente invece alla causa con l'impresa Giorgi avrei necessità di capire,
perché mi è stato riferito dal Sindaco che c'è la volontà di andare in appello.
Non ho capito se nel frattempo che si va in appello si paga o no, perché vorrei
capire se si vuole eccepire, cioè se si vuole chiedere la sospensione dell'esecutività
di questa sentenza o meno.
Questo mi sembra un elemento decisivo anche per le esigenze della definizione
di questa controversia.
PRESIDENTE
Ha chiesto di parlare il Consigliere Deiana.
CONSIGLIERE DEIANA
Signor Sindaco, Presidente del Consiglio, colleghi Consiglieri e Assessori,
credo che non ci siano dubbi sul fatto che siamo al cospetto di sentenze esecutive,
cioè di una fattispecie di scuola in presenza della quale abbiamo un debito fuori
bilancio che siamo obbligati a riconoscere.
Peraltro quando riconosciamo il debito fuori bilancio individuiamo anche il
mezzo finanziario di copertura.
Sarebbe troppo semplice riconoscere ma non individuare la copertura del
debito, il che lo facciamo indicando il capitolo che evidentemente sta dentro
l'intervento.
Peraltro dobbiamo anche avere la capacità di scindere il dovere e la connessa
responsabilità che abbiamo noi oggi, di riconoscere il debito fuori bilancio, dalla
responsabilità di chi l'ha determinato e in ordine a comportamenti gestionali e in
ordine a comportamenti politici, rispetto ai quali l'Amministrazione avrà modo e
tempo evidentemente per far valere eventuali responsabilità di suoi dipendenti o di
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
37
suoi professionisti in ordine ai quali individua evidentemente delle responsabilità.
Peraltro credo che siccome ne stiamo riconoscendo anche abbastanza di debiti
fuori bilancio, esattamente quelli che alla data odierna ci sono, è bene evitare di
avere l'illusione di riconoscere i debiti che non ci sono ancora, come quelli di cui si
vagheggia da qualche seduta, relativi alle spese legali.
Quando viene conferito un incarico legale si presume una spesa e quella spesa
trova copertura all'atto del conferimento dell'incarico.
Poiché l'incarico legale ha una durata che non è ragionevolmente prevedibile,
quindi ha anche un costo, è evidentemente del tutto legittimo che l'Amministrazione
assolve gli obblighi contabili quando in ragione della spesa presunta al momento del
conferimento dell'incarico individua la copertura, che è quello che esattamente si fa.
Per cui quando e se dovessero intervenire situazioni tali da integrare fattispecie
di ulteriori debiti fuori bilancio questa Amministrazione, come sta facendo in questa
occasione, evidentemente assolverà ai suoi doveri.
Questo anche tenendo conto che appunto dobbiamo scindere fra chi ha
generato il debito e chi oggi lo deve riconoscere.
Tuttavia voglio dire che rispetto anche a tale manchevolezze e a tante
inadeguatezze delle Amministrazioni che hanno governato questa città, che spesso
costituiscono motivo, soprattutto per taluni Consiglieri dell'opposizione, per esprimere
censure particolarmente gravi forse anche in ordine alle contiguità che noi
assicureremo a quelle Amministrazioni, voglio dire questo molto pacatamente: da
quando c'è stata l'elezione diretta del Sindaco si è costruita una coalizione di
centrosinistra che ha vinto tutte le elezioni e che evidentemente l'elettorato ha
ritenuto meritevole di fiducia in ordine al governo della città, nonostante le
manchevolezze e inadeguatezze, anche in misura maggiore di chi invece si è
alternativamente proposto a governare questa città.
Questo è avvenuto anche quando la città ha subito l'onta della gestione
commissariale; evidentemente il governo del centrosinistra con tutti i suoi limiti, con
tutti i suoi difetti, con tutti i suoi torti ha avuto agli occhi dell'elettorato ragioni superiori
ai torti, tant'è vero che l'elettorato a questo quadro politico continua a dare fiducia,
evidentemente ritenendo che la proposta alternativa di governo sia meno
apprezzabile.
Quanto al debito fuori bilancio all'impresa Giorgi, su cui si è maggiormente
concentrato il dibattito, voglio fare due valutazioni: una di merito e una un po' più
generale.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
38
Mi pare che, leggendo più fugacemente gli atti, l'impresa abbia chiesto la
risoluzione del contratto perché ha evidenziato l'impossibilità di realizzare l'opera per
colpa dell'Amministrazione, nello specifico carenze progettuali.
Il Giudice ha riconosciuto la fondatezza di questa domanda, riconoscendo la
colpa dell'Amministrazione e soprattutto anche in ordine all'ammontare del
risarcimento del danno.
Ora mi pare che al cospetto di una vicenda che è comunque molto controversa
sia del tutto opportuno che l'Amministrazione interponga appello.
Naturalmente occorre che l'appello venga coltivato adeguamento e in sede
legale e in sede tecnica, perché anche ammesso e non concesso che si
riconoscesse ancora la colpa dell'Amministrazione c'è sicuramente il problema del
quantum.
Mi pare di capire che in ordine al danno patito dall'impresa ci sia uno
scostamento significativo fra l'ammontare determinato dal C.T.U. e quello invece
proposto dall'Amministrazione.
In ragione delle valutazioni che faremo sul nuovo consulente si tratterà di
valutare se è opportuno, pur avendo interposto appello, valutare l'opportunità di
addivenire ad una transazione.
Certo ciò che occorre è che il contenzioso lo si curi con una diligenza forse
superiore a quella che c'è stata in questa occasione in primo grado.
Oltre il merito della vicenda io però vorrei fare una considerazione un po' più
generale sulla politica di infrastrutture della città, una considerazione che sorge in
qualche misura proprio da questa vicenda.
Il palazzetto è stato pensato ai primi degli anni 90, lo si è poi progettato,
abbiamo visto che l'affidamento dei lavori è del 96, quattro anni dopo è iniziato il
contenzioso e in quattro anni si sono costruiti quattro o cinque pilastroni arrugginiti.
Questo credo sia di per sé, al di là degli esiti dell'appello, al di là delle
responsabilità che poi l'Amministrazione valuterà in che misura accertare in capo ai
suoi dipendenti e in capo ai professionisti incaricati, un fatto molto desolante.
Anche perché circa 14 anni dopo abbiamo 3 milioni di euro da pagare e quattro
pilastri da buttare.
Tuttavia, siccome in tutti questi anni vicende come quelle del palazzetto ce ne
sono state diverse in questa città, forse sarebbe opportuno valutare se davvero le
politiche, in materia anche di programmazione dei lavori pubblici, non debbano
essere un po' più rivalutate in relazione alla capacità non solo del Comune, ma direi
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
39
del sistema città di tollerare la realizzazione di opere di tal fatta.
Siccome incompiute ne abbiamo avute tante e spesso anche quando
tardivamente si sono concluse hanno prodotto opere che non sono state utilizzate in
modo adeguato, io mi permetto oggi di valutare se non sia il caso di immaginare una
politica di infrastrutturazione maggiormente orientata alla cura e alla manutenzione
del patrimonio immobiliare esistente.
Se penso allo stato in cui versano le nostre scuole e i nostri impianti sportivi,
dico che non dobbiamo privarci della possibilità di costruire nuove opere, ma non
possiamo trascurare così tanto, come si è trascurato in tanti anni invece, la cura e la
manutenzione del patrimonio e dei beni che sono destinati a assicurare servizi
essenziali: l'istruzione e lo sport.
ASSESSORE DAGA
Intervengo per rispondere ad alcune domande, così do alcuni suggerimenti per
facilitare la lettura del bilancio.
Nella voce di bilancio 201082 - 802 per intenderci - titolo II, funzione 1, servizio
08, intervento 2, troviamo tutti i capitoli che abbiamo incontrato nella lettura delle
delibere.
Quindi le risorse sono allocate in questa voce di bilancio.
Si tratta, Consigliere Manca, di sentenze relative al risarcimento danni. Che
nella lettura ci siano state alcune dimenticanze, io mi sono limitato a leggere le
delibere che mi hanno dato gli uffici.
Per quanto riguarda la commissione d'indagine - non ho capito quante
commissioni d'indagine si vogliono creare per verificare i conti del Comune - non lo
so, ma vi posso dire che per quanto attiene il lavoro che sta facendo la Giunta le
cause sono state oggetto di valutazione, sono 350, di cui 70 per espropri.
C'è un corposo dossier che è stato oggetto di attenzione da parte del
Consigliere Carboni, mi ha sollecitato, mi ha dato dei suggerimenti per avere questo
dossier, che poi sarà oggetto di analisi da parte del Consiglio.
Io più che preoccuparmi del milione e mezzo che ci dovrà dare Deriu - tra l'altro
c'è un impegno che questo si verifichi - sono preoccupato dei sette milioni di euro
che ci deve la Regione.
Anche questo è altrettanto verificato perché c'è una comunicazione della
Regione, che non riuscirà ad assolvere al trasferimento delle risorse in conto
capitale.
A me preoccupa più quello, perché se non ci danno i sette milioni qua ce ne
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
40
andiamo a casa tutti.
La città sta male.
Non mi dedico ai voli pindarici o alle analisi fuori tema di taluni Consiglieri,
perché francamente ho sentito alcuni interventi che sono andati fuori tema e mi è
venuto anche difficile decodificarne l'assunto.
Di certo dobbiamo parlare non di Abbanoa o di tesoretto, ma di debiti fuori
bilancio.
Il debito fuori bilancio va onorato, va riconosciuto.
Noi abbiamo sentenze che non sono passate in giudicato per cui, come diceva
giustamente il Sindaco, si stanno intraprendendo tutte quelle strade, tra l'altro
suggerite dalla maggioranza dei Consiglieri, per vedere se noi possiamo difendere le
nostre ragioni di credito e le nostre ragioni in generale.
Per talune di queste vi posso garantire, soprattutto per quanto riguarda quella
che è stata citata da gran parte di voi, c'è un contesto nebuloso che noi vogliamo
assolutamente chiarire.
Chiarire, come diceva giustamente il Consigliere Soddu, il perché si è venuto a
manifestare questo debito e cosa ci ha portato. Ha detto bene il Consigliere Soddu:
cosa ci ha portato a questo debito?
Noi vogliamo far chiarezza e abbiamo iniziato, quella ventata di novità che
qualcuno di voi ha sbeffeggiato c'è nei fatti, perché proprio su disposizioni precise del
capo della maggioranza stiamo approfondendo tutte queste sentenze e tutto ciò che
le ha originate.
Per quanto riguarda ciò che mi ha chiesto il Consigliere Barbagli lei ha ragione,
come ha ragione la maggior parte dei Consiglieri, noi stiamo purtroppo dibattendo su
sentenze che sono remote, alcune di queste sono del 1993, io mi ricordo che nel 93
lavoravo a Sassari, ero seduto della mia scrivania a Sassari, per cui figuratevi!
Sono sentenze vecchie, remote, alle quali però noi siamo chiamati a rispondere
e qui vengo anche ad un altro appunto fatto dal Consigliere Spanu.
Per la sentenza oggetto dell'ampio dibattito come vogliamo rispondere?
Innanzitutto abbiamo chiesto la sospensiva però, siccome dobbiamo essere
responsabili e previdenti, noi accantoniamo determinate risorse, una parte di queste
che, nel caso in cui saremmo chiamati a rispondere dal giudice, avremmo
accantonato delle risorse per onorare quel debito.
Intraprenderemo anche la strada della transazione e tutte quelle strade che
sono state suggerite da questo Consiglio.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
41
La domanda però che faccio a questo Consiglio - e non è retorica - io mi chiedo
se dobbiamo onorare i debiti oppure dare retta alle cassandre e quindi non onorare
questi debiti, portare avanti un atteggiamento da Santa Inquisizione e mandare in
malora questa città.
Io preferisco un senso di responsabilità, un atteggiamento responsabile,
preferisco onorare i debiti e, laddove è possibile, intraprendere tutte le strade per
cercare di difendere le nostre ragioni, ove è possibile naturalmente.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Avevo posto dei quesiti ben precisi, siccome l'Assessore Daga ha letto degli atti
che sono difformi da quelli che io ho a disposizione, superiamo questo aspetto
altrimenti entriamo in un vespaio e non voglio assolutamente entrarvi in questa fase,
ma chiedo al Segretario se i dati che leggo, quelli che ha detto l'Assessore Daga, di
dare atto che il debito di euro 34.846,89 si finanzierà con i fondi propri.
Leggo anche però che la proposta di deliberazione per il riconoscimento dei
debiti spetta al responsabile del servizio competente per materia.
Ho chiesto anche se per quanto riguarda la sentenza Giorgi - così la chiariamo
subito - nella camicia di delibera che ho ci sono due capitoli di bilancio indicati,
l'Assessore ne ha letto uno solo, io penso che sia stata una dimenticanza, ma vorrei
accertarmi...
Altra cosa: ho chiesto di conoscere, visto che non ho avuto il PEG gentilmente,
qual è l'esatta somma depositata su quel capitolo.
Dico questo e mi permetto se allungo un secondo... ma non è l'intervento che
faccio dopo che ho sentito tutte le voci e se c'è bisogno avrei piacere di sentire
anche, con venti minuti di sospensione, il Presidente del revisore dei conti se è
possibile, altrimenti posso aspettare anche in aula e sentire un parere personale,
come revisore ovviamente intendo.
Do la spiegazione perché c'è una strana discontinuità tra ciò che afferma, che
legge e non legge l'Assessore e va bene, tra ciò che c'è scritto e tra ciò che c'è
scritto negli equilibri di bilancio a fonte del responsabile del servizio mi pare nella
relazione tecnica.
Ci sono tre cose, tutte e tre completamente diverse.
Mi preoccupa questo, mi preoccupa e non poco, mi preoccupa sapere bene,
essere convinto che quello che sto votando sarà un voto responsabile e non un voto
che non tiene conto di quanto letto.
Mi dispiace, Presidente attendo davvero di chiarire questi aspetti prima del mio
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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intervento perché spiegherò...
PRESIDENTE
Consigliere Manca lei le domande le ha fatte, io posso sollecitare le persone a
dare le risposte, se le risposte poi non arrivano non è che andiamo all'infinito con le
domande!
Il Presidente Polimene vuole dare qualche risposta.
RAGIONIER POLIMENE
Non ho ben capito cosa vuole sapere il Consigliere Manca.
Le dico quello che ho capito io: lei vorrebbe sapere quali capitoli prevedono la
copertura di questo debito.
Nella relazione tecnica rilasciata dal settore finanziario, che probabilmente
avete tutti - la mia era una domanda, spero di sì - non esiste una numerazione di
pagina.
In ogni caso laddove si parla dell'impresa Giorgi euro 3.230.750,97, questa è
quella che ho io, le modalità di finanziamento sono: utilizzo fondi dell'alienazione
fabbricati; utilizzo rimborsi da sentenze; utilizzo fondi alienazione terreni, aree.
Probabilmente ce l'avrà anche lei.
Il numero del capitolo non glielo so dire, ma ha poca importanza, quello che è
importante è il contenuto dei vari capitoli.
PRESIDENTE
Consigliere Manca vuol fare altre domande?
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Un chiarimento che serve a tutti.
PRESIDENTE
Non può proseguire all'infinito.
Facciamo dire due parole al Segretario che voleva intervenire, poi faccia
ulteriori osservazioni e il suo intervento insieme.
Lei ha fatto tante domande, se le risposte non sono arrivate ne prenda atto.
SEGRETARIO
Per quanto riguarda queste differenti versioni mi meraviglia molto, io ho delle
delibere che vengono regolarmente depositate, che vengono firmate, quindi non so
cosa possa essere successo in merito alla versione diversa che ha lei, questo non lo
so, adesso lo accertiamo.
Per quanto riguarda il discorso dei capitoli lei chiede la capienza di quei capitoli.
Intanto chiariamo il discorso che poneva anche in il Consigliere Saiu, che
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
43
giustamente ha ricordato: io non trovo i capitoli in bilancio, perché il bilancio non
riporta capitoli ma riporta interventi.
C'è da aggiungere però un particolare: l'intervento racchiude all'interno vari
capitoli.
Cioè un unico intervento può essere composto da più articoli: uno, due, tre,
dieci, venti.
Il capitolo addirittura poi può essere scomposto in articoli e questo non lo
inventiamo noi ma è riferito a quelli che sono lì.
Per cui se lei vuole che noi le diamo il riferimento all'intervento, quella è una
precisazione da parte dell'Amministrazione, che ha riportato, correttamente secondo
me, i capitoli, proprio perché le sta dicendo: guarda che all'interno di quell'intervento i
capitoli che utilizzo sono questi, per un importo pari a X.
Tutto qui. Sapere quant'è la capienza dell'intervento? Penso che su questo
basti andare a vedere il bilancio, poi c'è il dottor Palli, io non sono in grado di
dirglielo.
Sto cercando di darvi una risposta, non sto assolutamente né sminuendo né... è
una giusta perplessità alla quale stiamo rispondendo.
Dopodiché non ho capito l'altra domanda Consigliere Manca.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
L'altra domanda era relativa soprattutto in virtù del fatto che si tratta di beni che
non sono di pubblica utilità.
PRESIDENTE
Adesso lei fa un'ulteriore domanda, però la prego di continuare nel suo
intervento perché non possiamo proseguire con una cosa infinita.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Mi scusi, mi ha chiesto che domanda avevo fatto.
Alla fine della mia domanda aspetto la risposta.
PRESIDENTE
Consigliere Manca, io non le posso consentire di fare 50 mila ping pong perché
non è possibile.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Avevo chiesto se i soldi della rivalutazione - e parlo delle grosse cifre - e i soldi
relativi anche agli interessi, possano essere allocati in quei capitoli di bilancio di cui si
è detto e non si è detto prima.
Siccome su quattro sentenze leggo che questi oneri: "utilizzo fondi alienazioni
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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aree" c'è dappertutto, vorrei sapere quanto c'è in questo fondo e in questi fondi.
SEGRETARIO
Consigliere Manca, le nostre delibere sono corredate da un parere tecnico per
quanto riguarda la regolarità tecnico-amministrativa; sono corredate poi da un altro
elemento, che è quello dell'attestazione di copertura finanziaria.
Io non credo che abbia preso fischi per fiaschi, quello che le posso garantire,
Consigliere Manca, è che lì c'è una firma che attesta che quel capitolo ha la
disponibilità per poter far fronte a quella spesa.
Questo glielo posso garantire.
Se non dovesse essere così le assicuro che chi ha messo quella firma si
assume una grossa responsabilità.
Più di questo non le posso dire!
PRESIDENTE
La parola al Consigliere Manca.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Intanto preannuncio che parlo come Capogruppo.
Per qualche Consigliere distratto, ma che non sa neanche leggere
probabilmente, non che non ha voglia di leggere, lo aiuto io questa volta a capire
come nella camicia di delibera c'è un dato, l'Assessore ne legge un altro e nella
relazione tecnica dell'ufficio c'è un altro dato.
Sto venendo incontro a tutti quei Consiglieri che purtroppo non hanno avuto il
tempo materiale di leggere e questo ovviamente comporta qualche difficoltà.
Capitolo che parla di utilizzo rimborsi da sentenze, 467, però a questo punto se
sono domande utilizzerò il mio tempo...
Allora mi risponde dopo.
PRESIDENTE
Consigliere Manca lei parla come Capogruppo e ha venti minuti di tempo.
Le domande possono essere inserite all'interno.
Se togliamo il tempo delle domande le mancano dieci minuti, ha già parlato
dieci minuti in più.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Se vuole possiamo anche fare che me ne sto a casa e così siete tutti tranquilli,
ma non funziona così, questo giro sarà diverso.
PRESIDENTE
Accetti una piccola battuta.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
45
CONSIGLIERE MANCA (GIC)
Ci mancherebbe altro, accetto la battuta.
Ci sono tre cose tutte diverse e questo lo dico a salvaguardia di chi non ha
avuto tempo, e modo probabilmente, di leggere gli atti.
Quello che non apprezzo è la metodologia della gestione politica dei debiti.
Siamo arrivati sempre in aula per dire: "debiti per espropri degli anni 80", questa
volta arriviamo ai debiti per espropri degli anni 2000, non per espropri per danni e per
sentenze varie.
A questo punto stiamo passando ad un'altra tipologia di debiti, che sono non
un'assoluta novità, ma un preannuncio di una novità che rimarrà in campo.
Per quanto riguarda per esempio il palazzetto dello sport ereditiamo un debito
di gestione della passata Amministrazione, laddove tutti, la gran parte delle persone
eravamo qua.
Non si può nascondere nessuno, l'ha detto bene il Consigliere Saiu che il
Capogruppo dei DS era a fianco al Sindaco a sostenere le azioni del Sindaco e se
non le ha sostenute allora è meglio che adesso che cambia rotta lo dichiari
pubblicamente: "sto cambiando rotta", perché le dichiarazioni del precedente
Sindaco non l'ho apprezzato sulla gestione dei debiti, intendo dire questo.
Adesso noi per quelle colonne, quei pilastri con il ferro arrugginito, ci dovremmo
indebitare per buttarli giù e sarà un altro debito che aggiungiamo anche un po' alla
beffa.
Non so i proprietari di quell'area che cosa faranno, che è un altro capitolo.
Quindi noi ereditiamo nella gestione dei debiti fuori bilancio per cause diverse
da espropri una pessima gestione, perché questo di fatto è.
Di fatto ereditiamo un'opera incompiuta, ereditiamo un danno, perché stiamo
pagando e stiamo facendo pagare i cittadini, ereditiamo oneri per buttare giù la
piccola opera fatta, affatichiamo i lavori del Consiglio, affatichiamo le casse
dell'Amministrazione Comunale e soprattutto non vedo nell'azione di questa
Amministrazione, che dice essere nuova rispetto alle posizioni precedenti della
passata legislatura, quale sarà l'azione concreta che ci porterà a salvare la città da
quest'ulteriore onere, ho difficoltà a capirlo.
Naturalmente immagino che tutta la maggioranza sappia cosa sta facendo,
perché la non adozione di questo debito rappresenterebbe comunque un'assunzione
di responsabilità, in qualunque direzione si vada, che si vada verso il riconoscimento
o che non si vada obbligatoriamente - perché non è obbligatorio - verso il
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
46
riconoscimento.
E questa responsabilità ce la assumeremo tutti noi, c'è un'ulteriore
responsabilità: quella del danno erariale.
Mi sarei aspettato un pronunciamento ma lo chiedo al Segretario, al Presidente
dei revisori, chiedo che pubblicamente ci dicano se è possibile che noi stiamo
tranquilli, perché se io devo stare tranquillo, con tre voci di tipo diverso sullo stesso
capitolo non sono tranquillo.
Perché dicevo che la gestione di questi debiti deve cambiare rotta? non
possiamo più fare debiti per espropri perché li dobbiamo pagare subito, allo stesso
tempo però stiamo facendo una serie di opere dove il contenzioso sta marciando in
maniera incredibile.
Speriamo di sbagliarmi, io mi auguro di sbagliarmi, mi auguro che questa
Amministrazione nei contenziosi sviluppi abilità e capacità di mediazione per fare in
modo che questa città non arrivi - come già mi pare, a detta di tutti, sia arrivata
attraverso questa gestione economica di debiti - al capolinea.
Sento ancora che cambieremo e io auspico il cambiamento, auspico una nuova
gestione di questi debiti.
Per esempio auspico una maggiore chiarezza per quanto riguarda questi debiti.
Auspicavo un'istruttoria migliore per capire come sono arrivati questi debiti, in
che modo sono arrivati, come hanno fatto ad arrivare sino a questo punto.
Non sto cercando le responsabilità, ma vado dicendo che dovremmo occuparci
anche di quelle, perché ha detto bene prima un altro Consigliere: qua ci sono delle
responsabilità e noi su queste responsabilità oggi ci dovremo assumere l'impegno
nei confronti della città di sanare questa cosa per vedere che cosa fare dopo.
Non ho ancora capito che cosa avete intenzione di fare dopo.
E' anche vero quanto diceva un Consigliere prima: la città vi ha dato il mandato
di questa gestione e voi ne siete i responsabili sino in fondo e dovrete assolutamente
essere responsabili in ogni azione, compresa questa: dare alla città la credibilità che
quello che state facendo è effettivamente per il bene di questa città e non
continuando ad impegnare la città dal punto di vista oneroso ed economico, perché ci
rimane solo da fare qualche fotografia.
Contenziosi ne abbiamo in abbondanza, stanno arrivando, arriveranno al
dunque e a quel punto non potremmo dire: debiti degli anni 80, espropri agli anni 80,
arriveremo ai contenziosi ai 2000 e stiamo arrivando ai contenziosi del 2010.
Questo è quello che ci sta aspettando, ma mi auguro che sviluppiate capacità
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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migliori di quelle che dite oggi non hanno avuto nella passata legislatura.
Questo sto facendo, sviluppare capacità mediatrici.
Io non sono convinto e dico, Presidente dei revisori dei conti, che gli interessi e
le somme per rivalutazione non siano solvibili con pagamenti attraverso questi canali,
attraverso questi capitoli di bilancio.
Non abbiamo vantaggi dal punto di vista amministrativo, nel senso che non
abbiamo opere, abbiamo da pagare danni e ancora aggiungiamo soldi che secondo
me sono dovuti alla responsabilità di chi ha commissionato l'opera.
Questo è un impegno importante che questa Amministrazione deve assumere e
lo deve assumere nella sostanza di chi è stato chiamato a governare.
Per questo io sarò assolutamente a fianco a loro.
Dovremo guardare attentamente, con questa Amministrazione, tutte le volte nel
profondo delle cose che andiamo a valutare e a decidere.
Non ho nessun problema a dire che responsabilmente mi rimetto anche alle
varie firme che ho visto stasera nella camicia di delibera.
Immagino persone autorevoli, persone capaci, persone competenti, però
essendo un pochino distante da questa tipologia di materia mi permetto di avere
qualche perplessità, non sulla persona ma su questo tipo di azione.
Non vorrei mai trovarmi davanti ad un danno erariale, l'ho già detto la volta
scorsa ma lo replico questa volta in maniera anche più veemente: vorrei lasciare in
eredità a questa città non un danno erariale.
Vorrei lasciare a questa città una diversità di azione riconosciuta, vorrei lasciare
a me stesso, nel momento in cui prendo questa decisione, non l'incombenza di
cadere in un danno che lascia eredità pesanti a chi vive a fianco a me nella vita
quotidiana.
E questo io non lo posso fare, non lo farò perché non ho avuto i chiarimenti
dovuti, non lo farò perché leggo tre cose diverse in tre pagine diverse sempre sulla
stessa notizia.
Non riesco ancora ad avere chiarezza per quanto riguarda i capitoli di bilancio e
quanto c'è dentro quei capitoli di bilancio non me l'avete detto nonostante l'abbia
chiesto tre volte.
Voglio sapere esattamente nel capitolo di bilancio maggiormente utilizzato qual
è la somma allocata oggi, perché io immagino che chi ha proposto questa delibera,
nel momento in cui ha scelto quel capitolo di bilancio l'ha fatto tecnicamente e
responsabilmente e quindi tecnicamente e responsabilmente sa quanto c'è in quel
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
48
fondo.
Non ho avuto il PEG, non ho avuto il PEG finanziario, non riesco a capire dove
posso cercarli, se no me li sarei cercati io, non avrei disturbato la quiete
dell'assemblea.
Mi sarei cercato quel capitolo di bilancio e avrei visto che c'erano 5 milioni di
euro - sto facendo un esempio - così sarei stato tranquillo.
Ma non avendo il PEG non ho potuto farlo e quindi sto chiedendo soccorso per
me e per tutti quelli che come me hanno interesse alla discussione di un tema così
delicato come quello di oggi, per capire esattamente qual è il livello di responsabilità
che ci dobbiamo assumere.
Io preferisco chiarirmelo, se altri invece vogliono comunque fidarsi, sono
assolutamente legittimati a farlo ed io sarò rispettosissimo di quello che faranno e di
quello che deciderà l'assemblea. Non avrò assolutamente nessun tipo di problema.
Di fatto però attendo ancora qualche risposta, attendo ancora qualche
chiarimento.
Se c'è bisogno, Presidente, chiedo venti minuti di sospensione perché meritano,
venti minuti di sospensione, tanti mal di testa e tanta eredità pesante dietro di noi.
Chiarire questo significa pensare che questa città può ancora pagare debiti fuori
bilancio, che non è al capolinea.
Vuol dire che questa città ha ancora una capacità di indebitamento e voi e noi
insieme saremo responsabili delle nostre azioni e questa capacità di indebitamento
possiamo sì indebolirla ma non possiamo fiaccarla definitivamente, altrimenti vuol
dire che non questa Amministrazione, non questa Giunta, ma vuol dire che al
capolinea è arrivata la città.
PRESIDENTE
Mi pare che nell'ambito del suo intervento ci sia una richiesta di sospensione,
quindi io non posso che mettere in votazione questa richiesta di sospensione.
Mi sembra abbastanza chiara la motivazione, io l'ho capita.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Ho chiesto di poter interloquire con il Presidente per chiarire questo aspetto,
per quanto riguarda la possibilità di andare a vedere purtroppo esborsi per quanto
riguarda un danno erariale.
Quindi se è possibile chiarirlo in aula tanto di guadagnato, se è possibile
chiarirlo insieme anche ai Consiglieri sia dell'opposizione, sia della maggioranza che
avessero voglia di chiarire questo aspetto un pochino particolare, facciamolo, se no
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
49
pazienza.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di sospensione formulata dal Consigliere
Manca.
Votazione: respinta a maggioranza.
Proseguiamo, c'è l'intervento del Consigliere Deiara.
CONSIGLIERE DEIARA
Nell'intervento precedente, a seguito anche della replica...
PRESIDENTE
La prego di essere molto veloce perché lei è già intervenuto.
CONSIGLIERE DEIARA
Nel pare o nel dire le cose?
PRESIDENTE
Nell'intervento, perché lei è già intervenuto.
CONSIGLIERE DEIARA
Infatti non è un intervento, devo solo chiedere questo e la struttura del dottor
Palli c'è.
Io nel mio intervento, anche a seguito poi della replica opportuna del signor
Sindaco, ho chiesto che la struttura rispondesse in merito alla possibilità e
all'opportunità di convocare l'impresa alla quale proporre un'ipotesi di fideiussione a
garanzia del debito, questo in modo che questa Amministrazione desse garanzia
all'impresa di escussione del credito.
E, tramite la fideiussione, l'Amministrazione, in caso di ricorso in appello,
potesse con serenità, visto che il signor Sindaco attende il parere del nuovo
consulente, attendere il giudizio ed eventualmente chiedere una sospensiva che dia
respiro all'Amministrazione stessa, senza vessare nuovamente l'impresa, avendo
due garanzie: l'una per l'Amministrazione e l'altra per l'impresa stessa.
PRESIDENTE
Do la parola al Consigliere Carboni.
CONSIGLIERE CARBONI
Noi anche oggi ci troviamo a riconoscere in un'aula distratta e agitata i debiti
fuori bilancio.
Noi dobbiamo riconoscere i debiti fuori bilancio e questo non è in realtà a mio
avviso, come ho detto da tempo, un obbligo per il Consiglio Comunale.
Il Consiglio Comunale, assumendosi ovviamente tutte le responsabilità del
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
50
caso, può votare in senso contrario.
E' ovvio che le responsabilità sono tali per cui questo è un comportamento che
per chi governa l'Amministrazione è privo di senso e però oggi noi proprio per questa
ragione siamo qui a votarli.
Nel merito le perplessità che io nutro su due delle sentenze che noi oggi stiamo
votando, per le quali stiamo riconoscendo i debiti sono così elevate, così pesanti,
così profonde, che se mi trovassi a decidere d'altro, probabilmente assumerei atti
amministrativi gravi, per tutte e due le sentenze.
I rilievi compiuti da chi mi ha preceduto nell'intervenire della maggioranza, quelli
tecnici, sono tecnicamente fondati ma se ne potrebbero aggiungere di altro genere,
di genere di tipo giuridico e noi oggi qui non lo facciamo perché ci vogliamo bene.
Abbiamo lo sguardo sul passato quando parliamo di debiti fuori bilancio, sotto il
profilo della formazione del debito.
E' obbligo per il futuro, in relazione a quei debiti, per chi ci amministra, per chi
governa la città approfondire il tema delle responsabilità, nel senso che - e sarò
preciso - senza commissione d'inchiesta si vada a accertare, in relazione alle
sentenze, se vi è la necessità di fare atti amministrativi conseguenti alle sentenze di
primo grado. Questo è un obbligo per chi sta gestendo la città.
Abbiamo lo sguardo rivolto al passato, quando discutiamo di queste sentenze e
di questi debiti fuori bilancio, perché controvertiamo sull'essere vicini o lontani,
essendo Capogruppo dei D.S., al Sindaco Mario Zidda.
E' un discorso specioso, inutile, perché tutti noi avevamo altre funzioni e la
confusione delle funzioni a fini propagandistici serve a poco.
Perché chi era in Consiglio sa bene che per quanto un Consigliere Comunale
fosse informato non poteva intervenire su quelli che sono atti propri, del Sindaco e
dei dirigenti.
Io quindi non vado a fare la difesa d'ufficio dell'ex Capogruppo dei D.S., ma gli
dico oggi che le responsabilità che oggi noi possiamo verificare, nel suo interesse
innanzitutto, devono essere verificate ed è necessaria la massima attenzione nel
gestirle, proprio in ragione della necessità di tutelare il Sindaco, gli Assessori e i
dirigenti.
Credo che questo lo farà e stiamo ancora parlando del passato, stiamo facendo
propaganda sul passato, o tentando di fare propaganda sul passato, attardandoci
quindi rispetto a temi che possono essere guardati vedendo il passato o vedendo il
presente.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
51
Abbiamo la reiterazione della polemica relativa ai crediti nei confronti degli
Avvocati, che è un'inezia, se proprio vogliamo dircelo, rispetto alle possibilità
dannose delle cause pendenti.
E però anche questo tema dev'essere affrontato in modo piuttosto serio; lo dico
senza né spocchia professionale, né atteggiamento elitario o corporativo di alcun
tipo.
Non credo che sia nelle funzioni di una commissione consiliare, nella possibilità
tecnica di una commissione consiliare prendere i fascicoli di trecento cause e dei
connessi provvedimenti e valutare quale sia su quelle cause la posizione debitoria
del Comune di Nuoro.
Questo fatto avrebbe come implicazione che se sono dieci Consiglieri, dieci
Consiglieri dovrebbero stare qui per i prossimi cinque anni chiusi, cioè se si prendono
l'impegno stanno chiusi in una stanza e li paghiamo pure ma restituiscono i soldi se
non tornano con un risultato efficace.
Controlleremo i controllori e gli diremo: no, qui hai sbagliato, paga; sei stato qui
chiuso cinque anni a valutare quei fascicoli di cui hai capito quello che potevi capire.
Quindi il tema per il futuro è: analizzato il report delle cause, fateci dare i risultati
tecnici da chi è tecnicamente competente a farlo, fare una previsione - fermo
restando che prevedere il risultato delle cause è un po' come andare dal chiromante -
farci dare un ragionevole stato dell'arte e proiettare nel tempo l'attività
dell'Amministrazione al fine di premunirsi di fronte all'emergere di sentenze
sfavorevoli.
Ma questo è compito che dev'essere affidato ai dirigenti nel loro rapporto con gli
Avvocati e rispetto a cui l'attività dei Consiglieri Comunali può essere di solo
supporto.
Questo è lo stato dell'arte per i debiti fuori bilancio e per quello di cui discutiamo
oggi, fuori dalla propaganda.
Sulle questioni che alcuni toccano, relative alla posizione di questa
Amministrazione che per il futuro si proietta, si propone, badate: ma voi pensate
veramente e seriamente che noi abbiamo fatto un atto di affidamento per sempre
nelle mani del Sindaco, nelle mani degli Assessori, nelle stesse nostre mani e il
discorso sia chiuso qua? Il problema è che noi, come maggioranza, noi come
Consiglio dovremmo discutere e quando ci libereremo delle discussioni sul passato e
inizieremo ad affrontare temi importanti che ci riguardano e questioni che sono in
corso, probabilmente se riusciremmo ad arginare chi ritiene di poter parlare sempre
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
52
solo facendo propaganda, vedrete che ci sono dei temi complessi su cui è investita la
nostra responsabilità, non quella di Ziccu, non quella di Annico Pau, non quella di
Soru; la nostra, dei Consiglieri Comunali di oggi, su cui ci dovremmo misurare tutti.
Cerchiamo di arrivare a discutere di quei temi.
Abbiamo passato, mi dispiace essere intervenuto, ore a parlare di debiti fuori
bilancio, quando su quei debiti si poteva dire semplicemente: la sentenza relativa
all'impresa Giorgi è brutta e pericolosa, va impugnata, stiamo anche attenti
all'impugnazione, stiamo attenti a come impugniamo e verifichiamo che non ci sbuchi
nel frattempo altro danno.
Dobbiamo affrontare temi e procedimenti amministrativi in corso, su cui grazie a
Dio avremo modo di scontrarci.
Non sulla posizione che fu di questo o di quello, ma su quello che dobbiamo
fare oggi, che faremo domani e che faremo noi.
Lascio poi la questione, ormai diventa logora, la questione delle battute, delle
ripicche, dei discorsi, degli interventi, avviamoci a discutere di cose serie, c'era un
vecchio moto: chi ha filo da tessere, tesserà, vediamo tutti cosa siamo in grado di
fare e di dire, sulle questioni concrete però.
PRESIDENTE
Se non ci sono altri interventi chiudiamo la discussione e passiamo alle
dichiarazioni di voto.
Bene, passiamo alle dichiarazioni di voto.
CONSIGLIERE MELONI
Intervengo per annunciare il voto favorevole del mio gruppo, ma per significare
anche alcune cose: non ho voluto fare l'intervento nella discussione, perché pensavo
che la stessa dovesse vertere o avrebbe dovuto comprendere l'analisi e basta del
perché si era arrivati a questo punto con i debiti fuori bilancio.
Io a inizio legislatura mi sono illuso quando ho sentito dai banchi
dell'opposizione che sarebbe stata la loro, della minoranza intendo, una opposizione
costruttiva.
Così non è e lo voglio spiegare perché.
Non è arrivata una proposta alternativa al riconoscimento dei debiti fuori
bilancio e come questi sarebbero stati eventualmente pagati.
Se c'è una proposta alternativa se ne può discutere e parlare, nessuno è
portatore del verbo, nessuno dice che noi siamo nel giusto, vero è che il nostro
compito è il riconoscimento del debito fuori bilancio.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
53
A questo siamo tenuti, ma a questo, lo ripeto ancora una volta, sarebbe stato
tenuto anche un altro eventuale Sindaco non eletto oggi nella minoranza, che fa le
sue filippiche, ma la rinvito Presidente, compri questo lacrimatoio perché io sono
stanco di queste lacrime.
Io gliel'ho già annunciato che sarà una legislatura ... Le voglio dire che non
voglio più assistere a scene di questo tipo, dove si parla di tutto e di più.
Oggi l'argomento era il riconoscimento dei debiti fuori bilancio; qualcuno, e mi
dispiace che non sia in aula, è andato a sindacare, lo citava adesso il Consigliere
Carboni, ma ha dimenticato di dire che qualcuno qua ha citato anche i Lavori Pubblici
nella gestione precedente, che erano i soliti noti, è un'offesa grandissima al
sottoscritto che ricopriva l'incarico di Assessore, ma agli uffici che hanno fatto bandi
regolari e se qualcuno ha elementi a disposizione vada dalla magistratura, altrimenti
la smetta di blaterare in aula.
Anche con i discorsi scritti, non è una vergogna farsi scrivere un discorso,
persino a Berlusconi e a Cappellacci glielo scrivono, non è una vergogna quando il
contenuto è fatto di cose intelligenti, non di cose sorpassate a volte anche dalla
discussione.
Mi fa specie perché non so che cosa è successo, nella scorsa legislatura i debiti
fuori bilancio li leggevo io, li illustravo io in aula, chissà perché per otto-dieci debiti
fuori bilancio in un ora ce la cavavamo, qua c'è un tentativo di ostruzionismo
spaventoso, dilungare e dilatare i tempi perché noi non approviamo niente, noi non
andiamo avanti con il nostro programma, per poter dire che il Sindaco non ha fatto le
dichiarazioni programmatiche entro quella data specificata, svegliamoci e teniamo
conto di questo fatto.
Altrimenti è un insulto a quella così definita democrazia, ma anche a quelle
persone che ci hanno eletto.
Noi qua spesso e volentieri stiamo mistificando e stiamo perdendo tempo.
Ribadisco il mio voto favorevole e quello del mio gruppo.
CONSIGLIERE SAIU
Signor Presidente, io prima di effettuare le dichiarazioni di voto vorrei sapere se
è possibile avere alcuni chiarimenti dal ragionier Polimene, sarà una cosa di un
minuto.
PRESIDENTE
No, lei faccia le domande, ma io non do la parola.
Sono dichiarazioni di voto.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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CONSIGLIERE SAIU
Un Consigliere Comunale non può rivolgersi al Presidente del collegio dei
Revisori per avere chiarimenti su quello che io definisco un imbroglio!
Cioè, signor Presidente, lei vuole che io rimanga nella mia convinzione, cioè
che noi oggi approviamo e finanziamo questi debiti fuori bilancio con un imbroglio?!
PRESIDENTE
Non dica di queste frasi, di queste frasi è responsabile.
Di queste frasi è responsabile!
CONSIGLIERE SAIU
Signor Presidente, lei vuole che in questo Consiglio Comunale si consumi un
imbroglio ai danni della città?! Questa è una sua responsabilità.
Prendo atto che io non posso interloquire con il ragionier Polimene e allora
faremo così: siccome sono convinto di avere ragione, pongo delle domande retoriche
a cui evidentemente, neanche quei Consiglieri che hanno fretta di votare qualcosa
che non sanno, potrà contraddirmi.
Allora l'Assessore Daga faceva riferimento all'intervento 2010802, come
riferimento nel quale trovare le somme per pagare i debiti in discussione, che sono
debiti, ragioner Polimene lei non mi risponderà, però la prego di fare attenzione
ugualmente affinché io possa avere conforto quanto meno dalla sua espressione, se
quello che dico è vero o meno.
Questo intervento fa riferimento al titolo...
Le ho chiesto di stare attento, non è mia abitudine chiedere a comando!
Francamente insomma mi sembrava una reazione del tutto spropositata rispetto
a un invito cortese e garbato.
Le chiedo quindi ragionier Polimene, quantomeno di confortare quello che io
ritengo almeno con quella che possa essere l'interpretazione del suo viso.
I debiti derivanti dal risarcimento del danno vanno ricompresi nella spesa
corrente o in quella in conto capitale? Secondo me nella spesa corrente.
Invece viene citato l'intervento 2010802 quale fonte di finanziamento che è
inserito nel titolo II, spesa in conto capitale, ce l'ha detto l'Assessore Daga.
Come si chiama, a cosa fa riferimento l'intervento 2010802? A espropriazioni,
cioè questo Consiglio Comunale oggi approverà o regolarizzerà, riconoscerà debiti
fuori bilancio pagati con somme che vengono iscritte non al titolo
I dove dovrebbero trovarsi, ma al titolo II.
Perché qua c'è l'imbroglio? Questo è un imbroglio, voi state imbrogliando sui
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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conti perché il titolo I vale ai fini...
PRESIDENTE
Consigliere Saiu, io adesso la sto ammonendo, dopodiché sono costretto a
toglierle la parola.
Ha un minuto di tempo per chiudere.
CONSIGLIERE SAIU
Questo è un imbroglio perché viene riconosciuto al titolo secondo una spesa
che va ricondotta al titolo I, e perché non viene ricondotta al titolo I? Perché se no il
bilancio è in disequilibrio. Cioè, questi che sono debiti che derivano da risarcimento
danni vengono considerati come debiti che invece devono essere pagati con somme
relative a espropriazioni, e anche se voi siete nervosi, spazientiti, scocciati magari
dagli interventi di qualche Consigliere che magari ci vuole vedere chiaro, io qui lo
dico e lo riaffermo, qui in questa sede e in tutte le altre che quello che noi oggi stiamo
votando è un imbroglio ai danni della città, perché voi potrete continuare ad andare
sui giornali a dire che è tutto in ordine e a posto, che è colpa di mamma Regione che
con ci dà i 7 milioni di euro, però voi qui truccate i numeri.
Per queste ragioni il gruppo del Popolo della Libertà non parteciperà al voto,
perché questa è una roba che non si può votare!
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Ho provato a chiarire alcuni aspetti tecnici, ma anche in questo caso sento una
cosa e gli organi preposti ne sentono un'altra, che dire? Sono sconcertato! Secondo
me dopo che leggono il verbale magari scoprono che: sì, però dopo... possiamo
discutere all'infinito così.
Ci sono dei documenti che parlano molto chiaro.
Su tre documenti, che sono la voce dell'Assessore, che sono la camicia di
delibera, che sono poi gli atti della relazione tecnica fatti dal responsabile del
finanziario, non c'è una situazione che è uguale, è sovrapponibile.
E questo mi lascia molto incerto.
Ho posto tutta una serie di quesiti, ma a microfono, e quindi a verbale non c'è
un'affermazione che dice: questo è il capitolo dedicato, questi sono i fondi.
Ho ascoltato il Consigliere Saiu che dice quali devono essere le risorse da
impegnare per quanto riguarda il pagamento di questi debiti.
Mi pare inequivocabile la sua affermazione dal mio punto di vista, ovviamente.
Immagino che non l'abbia inventata, immagino che l'abbia studiata a fondo, per
cui con il fatto che anche stamattina ci siamo sentiti per discutere su questo
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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argomento, e che abbiamo condiviso, e che io condivido, bene, neanche in questo
caso una rassicurazione per il Consiglio, neanche una parola di aiuto, neanche una
parola che ci chiarisca se per caso stiamo prendendo una cantonata, perché può
essere che la stiamo prendendo noi!
Ma nel caso contrario questa città, non questa Giunta, è davvero al capolinea.
Io questo non lo voglio, io mi auguro che voi votiate questi debiti fuori bilancio.
Mi auguro perché il grande senso di responsabilità che vi contraddistingue è
che vi contraddistinguerà, anche a dispetto delle mancate risposte che non avete
ascoltato, non avete ascoltato neanche le risposte perché non ce ne sono state o
non sono state sufficienti.
Mi auguro che tutta la maggioranza sia stata rassicurata dagli organi interni di
discussione e dalle riunioni di maggioranza, che hanno chiarito a tutti i Consiglieri,
anche quelli che non hanno propria questa materia e che hanno avuto tutte le
spiegazioni perché quello che stanno andando a votare sia davvero un alto senso di
responsabilità e non un grave senso di irresponsabilità, mi auguro che tutti i
Consiglieri che voteranno siano davvero convinti di non lasciare nessuna pesante
eredità a questa città e ai propri figli, perché poi quando ci ritroveremo non vorrei
sentire dire: non ho ascoltato, non ti ho dato retta, ho preferito seguire le sirene di chi
cavalca debiti e non lascia tracce per questa Amministrazione futura di quello che
vorrà fare, per quanto riguarda l'azione politica e neanche l'azione pratica, anche sul
piano delle responsabilità.
Badate bene, che le responsabilità in questo momento non sono né del Capo
del Governo, né del Capo della Regione, sono le nostre.
Stasera ho avuto modo di apprezzare anche con grande sentimento di
educazione come a dispetto della sigla che uno porta in alto sopra la testa, parlano
allo stesso modo, la città ci ha dato il mandato.
Bene, continuate a governare, noi vi staremo vicino, vi sosterremo laddove è
possibile; in questo caso non vogliamo portare la città al capolinea, dove la state
portando voi, al momento del voto uscirò dall'aula.
CONSIGLIERE USULA
Chiedo, visto che per due volte o altre due tre volte che sono intervenuto ho
dovuto interrompere quello che intendevo dire, di poter parlare, se è possibile un
minuto in più, molto probabilmente, non so quanto ci metterò, ma non ho parlato
prima né come Capogruppo, né come Consigliere.
PRESIDENTE
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Non si può formulare.
CONSIGLIERE USULA
Va bene, parte il tempo allora.
Voglio intervenire per esprimere un voto su un argomento che conosco
pochissimo, se pochi mesi fa qualcuno mi avesse parlato di debiti fuori bilancio non
avrei saputo dire di che cosa si trattava.
Da un po' di settimane sento parlare di debiti fuori bilancio e comincio a farmi
un'idea, ma voglio parlare, voglio esprimere la mia dichiarazione di voto senza spirito
polemico, assolutamente, non è nelle mie intenzioni oggi.
Quello che mi chiedo è: se mio padre mi avesse detto che doveva pagare
qualche cosa che non era stato preventivato di pagare, avrei detto: come mai devi
pagare queste cose qua? A distanza di tempo mi metti in una situazione debitoria, a
me figlio mi metti in una situazione debitoria, in una situazione attuale devo pagare
qualche cosa per cui ti sottraggo qualcosa che oggi altrimenti avrei potuto spendere
per altro; per quanto riguarda il Comune, per esempio avrei potuto spendere per
scuole, per impianti sportivi, per strade, per l'illuminazione, per la segnaletica
stradale, avremo occasione di parlarne presto di questi argomenti.
No, dobbiamo mettere mano al portafoglio del Comune e spendere per un
debito che è stato accumulato evidentemente per comportamenti non preventivati,
per un qualche cosa, per azioni di cui non si capiva esattamente quale sarebbe stata
la ricaduta futura.
Quindi c'è comunque una responsabilità su questa cosa.
Non si tratta di poche centinaia di migliaia di euro, che sarebbero tanti, si tratta
di milioni e milioni di euro.
Per questo oggi io dico che non posso votare a favore, un po' perché conosco
poco l'argomento, ma anche perché non voglio, essendo anche un Consigliere
neoeletto, non sento alcuna responsabilità di quello che è stato fatto sinora, anche
perché qua dentro ci sono 30, 40% di Consiglieri Comunali che erano qua la scorsa
legislatura e anche le altre, quindi la responsabilità la lascio solo a loro.
Io voglio dire questo, voglio uscire da qui e poter dire ai cittadini: ho votato, non
mi sono assunto la responsabilità di pagare per un debito di cui non mi sento
assolutamente responsabile.
Chiedo, ed è per questo anche che sono d'accordo con la proposta del
Consigliere Spanu, per una commissione, una commissione che non vuole essere
una commissione indagatoria o una commissione che vuole puntare il dito,
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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sottolineare chissà quali responsabilità anche legali, ma fare una denuncia politica
sul comportamento che ha portato a questa situazione debitoria.
Questo credo che una commissione possa e debba farlo, una commissione che
poi dica ai cittadini dopo un mese o due mesi: noi siamo debitori come Comune di
questa cifra perché abbiamo sbagliato in questo e quest'altro, anche per poter
comunicare meglio con i cittadini.
Cioè prendiamoci la responsabilità, per questo dicevo agli inizi che non c'è
nessuno spirito polemico.
Andiamo ad assumerci la responsabilità di quello che è stato fatto finora; oggi
dobbiamo pagare milioni di euro perché abbiamo sbagliato e abbiamo sbagliato in
queste cose, hanno sbagliato le Amministrazioni precedenti?
Evidentemente ci ritroveremo e ci stiamo prendendo in questo modo un
impegno a che così non sia in futuro.
Una commissione cioè che faccia, che produca un documento che sia anche un
deterrente per i comportamenti futuri.
Cioè io non vorrei che fra quindici anni i prossimi Consiglieri Comunali, che si
ritroveranno seduti qua debbano in qualche modo assumersi la responsabilità di
assolvere a un debito fuori bilancio che noi come Amministratori oggi stiamo
andando magari a determinare. Questo è quello che chiedo.
Una commissione non ha uno spirito indagatorio, ma una commissione che
abbia semplicemente l'obiettivo di produrre un documento politico per chiedere scusa
ai cittadini per avere sottratto oggi dei soldini che avrebbero fatto molto comodo per
altre opere molto più importanti, che pagare debiti evidentemente non preventivati,
che siamo stati incapaci di preventivare.
Mi astengo.
CONSIGLIERE CANU
Mi rincresce molto che i Consiglieri dell'opposizione abbandonino l'aula dopo
avere esternato tutte le loro perplessità.
Tengo a sottolineare un sano e sacro principio di tutti noi che siamo stati eletti e
che partecipiamo a questi lavori, la responsabilità, la responsabilità è quella anche di
stare in aula, magari di pronunciarsi, di esprimere un voto contrario, un voto
favorevole, un'astensione o meno.
Quanto poi a tutti gli inviti, ripeto, c'è stata l'invocazione dell'istituzioni di una
commissione quasi di probiviri, quella che dovrebbe garantire e tutelare, sorvegliare
l'operato che noi stiamo andando ad affrontare e stiamo andando in qualche modo a
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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liquidare, tenuto conto poi che noi già in quattro mesi, da quando ci siamo insediati
come nuovi, vecchi, Amministratori così, si sta cercando appunto di onorare quelle
che sono delle scadenze che sono previste, quello poi di invocare il fatto che questi
debiti dovessero essere evasi nel mese di aprile, purtroppo per tutta una serie di
circostanze condizionate da altre circostanze, da altre occasioni, ci hanno portato a
dover approntare e abbiamo affrontato, discusso e polemizzato, abbiamo espresso in
qualche modo, ma non possiamo esprimerlo abbandonando quest'aula qui.
Quanto al fatto poi di cercare quelle che sono quindi le responsabilità è già la
nostra una responsabilità, la responsabilità che ci stiamo assumendo è proprio quella
di cercare di risalire, perché affannosamente stiamo cercando appunto anche di
liquidare questi debiti fuori bilancio, sia che si tratti di sentenze passate in giudicato,
sia che si tratti di contenziosi ancora aperti, anche perché, ripeto, il Comune, questa
Amministrazione sta già pensando di opporsi con un atto quindi in appello.
Però mi risulta questo.
Non capisco perché debba essere invocata la cittadinanza che deve criticarci
su questa cattiva Amministrazione.
Non vedo perché la cittadinanza deve fungere da parapioggia, da scudo
umano, quando noi per questa cittadinanza, perché crediamo appunto nei nostri
cittadini così, stiamo, nonostante queste difficoltà che ci sono oggettive, di natura
economico-finanziario, cercando di garantire a questa nostra cittadinanza quelli che
sono i servizi o qualcuno si può lamentare del fatto che non abbiamo garantito anche
per quest'anno gli asili per i nostri bambini?
O che non abbiamo provveduto a porre manutenzioni legate anche allo stato di
logorio anche degli stessi immobili?
Come ho detto quindi in premessa annuncio il voto favorevole da parte del
Gruppo del PD.
CONSIGLIERE PINTORI
Intervengo per dichiarazione di voto, annunciando il voto favorevole del gruppo
di Sinistra Ecologia e Libertà, allo stesso tempo annuncio la mia indisponibilità a fare
parte di qualsiasi commissione di indagine su quelli che sono i debiti fuori bilancio,
perché evidentemente chi propone questo non ha avuto anche l'ardire di considerare
che qui c'è una maggioranza che governa e che sa quello che sta governando e
come e quando portare all'attenzione di questo Consiglio gli ordini del giorno e nella
fattispecie la questione dei debiti fuori bilancio.
E quando c'è il conforto dei Revisori dei conti, quando c'è l'illustrazione tecnica
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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dell'apparato, quando c'è la relazione tecnica dell'Assessore, tutto ciò deve bastare
per darci quel conforto ragionevole perché le cose possano essere deliberate e
consentire a questa città di poter ottenere quello che è stato trascritto nel programma
di una maggioranza che comunque è stata eletta e che si è assunta questa
responsabilità.
Detto questo, vorrei precisare solo alcuni punti rispetto all'intervento del
Consigliere Usula, per chiarire appunto che questi debiti intanto noi non li stiamo
determinando, ma stiamo riconoscendo quello che ci è pervenuto dal passato.
E dal passato ci sono pervenuti gli effetti degli espropri, degli espropri di
territorio, di terreni che appartenevano a privati, sui quali poter costruire, edificare,
servizi utili alla città.
Parlo di strade, di scuole, di asili e di quant'altro, case popolari e quant'altro.
Sto dicendo che ciò di cui stiamo discutendo tutta la sera e dalla scorsa seduta
consiliare, non stiamo facendo altro che riconoscere quello che è un Tribunale
comunque ha dato mandato ai Consigli di poter deliberare in merito, quindi abbiamo
anche questo conforto.
Gli espropri, ripeto, non sono un esproprio proletario come oggi qualcuno
vorrebbe intendere, magari fosse così! Non è così, cioè si tratta di poter utilizzare
terreni privati, di poter su questi edificare servizi utili per la città, quindi noi non stiamo
determinando nessun debito fuori bilancio, ma stiamo riconoscendo quello che ci è
sopragiunto dal passato.
Sono debiti che sopravvengono dagli anni 70, 80 e qualcuno anche dagli anni
90.
Comunque il nostro dovere, il nostro obbligo oggi è quello di deliberare in
merito.
Quindi ripeto, il gruppo di SEL vota favorevole a questo ordine del giorno.
CONSIGLIERE PATTERI
Preannuncio il voto favorevole.
Vorrei dire soltanto una cosa: se astenermi al voto potesse servire a limitare al
Comune di pagare queste somme, l'avrei fatto volentieri e avrei esortato tutti quanti a
farlo.
Però non è così. E' vero come diceva il Consigliere che non è nostra
responsabilità il debito che oggi noi abbiamo, però è nostra responsabilità cercare di
portare avanti questa Amministrazione.
Se questi debiti non verranno onorati ovviamente non ha ragione di esistere
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
61
questa Amministrazione.
Purtroppo ho notato che già da diversi Consigli si continua imperterriti a perdere
del tempo su delle cose che riguardano il passato e che non si può far niente per
cambiarle, con interventi, cavilli, peli nell'uovo su cose che non esistono, che bisogna
mandare vanti, perché, come ha detto prima il Consigliere Carboni, noi ci dobbiamo
confrontare sul futuro, sul presente e sul futuro, e questa città ha veramente bisogno
che ci confrontiamo al più presto possibile perché i problemi sono tanti.
Quindi chiudo velocemente dicendo che do il mio voto favorevole per il
riconoscimento di questi debiti e mi auguro in futuro che non ve ne siano altri, non lo
so, comunque cercare di porre rimedio a queste situazioni.
PRESIDENTE
Chiedo se ci sono altri interventi.
Presidente, io sto facendo rispettare il regolamento.
Intervenga sugli equilibri allora.
Cosa vuole che le dica?!
Diamo la parola al Sindaco.
SINDACO
Colleghi Consiglieri, io non ho voluto interferire sulla discussione che comunque
è stata sicuramente molto interessante e voglio fare però una precisazione
brevissima ovviamente sulle cose che diceva il collega Paolo Manca.
Lo faccio quasi per fatto personale, anche se ovviamente non è un fatto
personale, nel senso che sono stato tirato in ballo non tanto nel merito delle cose che
oggi noi portiamo a votazione, ma rispetto al ruolo dell'ex Capogruppo dei Ds che io
conosco molto bene, quindi siccome lo conosco bene, voglio intervenire per
precisare due cose.
Anche perché credo che fra l'altro le affermazioni di Paolo siano, non so, mi
sembrano frutto di un equivoco.
Io non ho assolutamente da vergognarmi di essere stato un fedele e leale
sostenitore della Giunta di Mario Zidda, peraltro fra l'altro considero anche
abbastanza inelegante parlare oggi di super Mario, insomma l'ho sentito dire dell'ex
Sindaco, ho sentito dire dell'ex Sindaco super Mario, parliamo di persone che sono
assenti e quindi credo che un po' di educazione e di garbo ce lo dobbiamo imporre,
perlomeno per rispetto verso...
Non sei stato tu, forse mi sono distratto, chiedo scusa invece a Cosimo Soddu
perché quando lui interveniva ovviamente sapete tutti che c'è stato, si è abbattuto su
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
62
Nuoro un nubifragio e quindi in quel momento ricevevo delle informazioni rispetto a
quelli che sono stati i problemi nella città.
Torno alla questione del sostegno leale alla Giunta di Mario Zidda.
Io sono stato un fedele sostenitore di quell'Amministrazione, ma essere un
fedele sostenitore non vuol dire essere in maggioranza senza il proprio cervello, vuol
dire sostenere la maggioranza ma assumere anche posizioni differenti e divergenti.
A me negli ultimi cinque anni è capitato perlomeno qualche volta, mi è capitato
quando abbiamo ragionato di questioni ambientali, quando abbiamo ragionato ad
esempio su come venivano gestite le cause legali.
Io sono stato firmatario e sostenitore di una risoluzione del Consiglio Comunale
che invitava la precedente Amministrazione a farsi interprete in più occasioni di
quanto facesse dell'istituto della transazione.
Quando poi sono intervenuto inizialmente non ho detto che quella Giunta ha
sbagliato a non accogliere la lettera che ha letto Deiara del 2006, ho detto che
l'Amministrazione avrà valutato con i suoi tecnici interni e probabilmente con il
consulente di parte di allora, che era giusto andare a vedere cosa diceva il Giudice.
Io oggi e la mia Giunta ci siamo orientati diversamente, il che non vuol dire
sconfessare cinque anni di sostegno a Mario Zidda, significa anche alla luce delle
esperienze precedenti fare valutazioni diverse.
Le stiamo facendo, questo non vuol dire che noi oggi siamo qui a parlare male
di chi c'era prima di noi, o a riconosceglierne responsabilità, francamente io questo
accostamento dell'ex Capogruppo degli ex D.S. a questa vicenda non ce lo vedo,
insomma.
PRESIDENTE
Consigliere Mannironi, non può intervenire, adesso si vota.
Lei si legga il regolamento, nelle dichiarazioni di voto, dove c'è scritto che
intervengono i Capigruppo.
Gliela dico, se vuole, Art. 51.
Come voi sapete la discussione e le dichiarazioni di voto vengono fatte su tutti e
quattro i punti complessivamente, mentre le votazioni vengono fatte sul singolo
punto.
Per cui dobbiamo procedere alla votazione del primo punto all'ordine del giorno.
Pongo in votazione il punto uno all'ordine del giorno.
Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.
Votazione: approvato a maggioranza.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Pongo in votazione l'immediata esecutività del punto.
Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.
Votazione: approvata a maggioranza.
Pongo in votazione il punto due all'ordine del giorno.
Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.
Votazione: approvato a maggioranza.
Pongo in votazione l'immediata esecutività del punto.
Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.
Votazione: approvata a maggioranza.
Pongo in votazione il punto tre all'ordine del giorno.
Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.
Votazione: approvato a maggioranza.
Pongo in votazione l'immediata esecutività del punto.
Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.
Votazione: approvata a maggioranza.
Pongo in votazione il punto quattro all'ordine del giorno.
Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.
Votazione: approvato a maggioranza.
Pongo in votazione l'immediata esecutività del punto.
Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 3.
Votazione: approvata a maggioranza.
PUNTO CINQUE ALL'ORDINE DEL GIORNO: APPROVAZIONE VE RIFICA
EQUILIBRI DI BILANCIO E RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI
PROGRAMMI ESERCIZIO 2010 AI SENSI DELL'ART. 193 DEL D.LGS. 267/2000.
Invito l'Assessore Daga a illustrare il punto all'ordine del giorno.
ASSESSORE DAGA
Grazie Presidente, Signor Sindaco, colleghi della Giunta e colleghi Consiglieri...
PRESIDENTE
E' un punto importante all'ordine del giorno, chiedo la cortesia di fare un po' di
silenzio.
ASSESSORE DAGA
... nel corso di questa seduta di Consiglio Comunale introdurremo e
presenteremo la relazione sullo stato di attuazione dei programmi e
contemporaneamente diamo atto al momento attuale del permanere degli equilibri di
bilancio.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
64
Non posso esimermi dall'evidenziare come le principali attività svolte
dall'Esecutivo da giugno ad oggi sono frutto di uno sforzo responsabile della classe
dirigente che ha vinto le ultime competizioni elettorali e che oggi guida
responsabilmente la città.
Infatti in questi pochi mesi ci siamo adoperati affinché i primi nove mesi
dell'anno fossero coerenti alle azioni messe in campo sulla base dei programmi e
degli obiettivi contenuti nel bilancio di previsione 2010, scritto però solo in parte da
questa maggioranza in quanto come ho già affermato nella relazione del bilancio di
previsione, la responsabilità dei principali atti contabili che abbiamo affrontato ci
appartiene in quanto affidata solamente con le elezioni di metà anno.
Nonostante il fardello di questa responsabilità, abbiamo comunque intrapreso
tutte le strade per raccogliere il testimone e condurre Nuoro attraverso scelte
ragionevoli, responsabili, sobrie e rigorose verso il traguardo rassicurante
dell'equilibrio di bilancio e non del dissesto, cercando per quanto possibile di
rispettare i rigidi vincoli del patto di stabilità.
Ribadendo quanto già affermato nel bilancio di previsione, non è stato facile e
sicuramente non lo sarà anche in futuro gestire le poche risorse finanziarie dell'Ente
e contemporaneamente assicurare l'erogazione dei servizi alla persona.
La congiuntura economica nazionale connessa alle politiche economiche fiscali,
del tutto discutibili del Governo centrale, nonché l'inadempimento della Regione
Autonoma della Sardegna in merito ai trasferimenti in conto capitale che sono dovuti
a questa città, hanno fatto rilevare una diminuzione nel trend del entrate rispetto alle
previsioni.
Viceversa, l'andamento delle uscite si mantiene in linea con le previsioni del
bilancio corrente.
Per quanto attiene questa posta di bilancio, la spesa corrente, l'Esecutivo ritiene
necessario fin dai prossimi bilanci incidere in modo importante e rigoroso su tale
posta per ridurre le diseconomie e i parassitismi che si annidano nella stessa, in
modo tale da imprimere una vera svolta nella gestione dei denari pubblici.
In tal modo l'Esecutivo riuscirà a liberare ulteriori risorse da destinare
all'erogazione dei servizi, soprattutto quelli più rilevanti, e rendere finalmente
efficiente ed efficace la spesa.
Comunque occorre affermare che i buoni propositi non saranno sufficienti se le
politiche di applicazione delle regole del patto non saranno riviste e se non vi sarà un
rinnovato rilancio dello stato sociale a livello generale.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
65
Ciò in quanto le istanze dei cittadini aumentano in modo esponenziale e la
Giunta Comunale, come tutte le Amministrazioni locali, senza adeguate risorse potrà
intervenire ancora per poco, affinché possa essere garantito lo svolgimento delle
funzioni essenziali e il completamento delle azioni messe in campo.
Le difficoltà incontrate sono tante, sono tuttora tante, tuttavia oggi possiamo
dare atto del permanere degli equilibri di bilancio grazie a una manovra che seppure
ardua si è resa necessaria.
Pertanto la delibera che si porta all'attenzione del Consiglio scaturisce da
un'attenta e responsabile analisi della situazione finanziaria dell'Ente, ove il settore
finanziario effettua un puntuale monitoraggio dell'andamento dei programmi di spesa
e di entrata, verificando la loro attendibilità, veridicità ma soprattutto certifica la loro
sostenibilità economica monetaria e finanziaria anche in rapporto ai fatti nuovi
intervenuti nel corso dell'esercizio, ivi compreso il riconoscimento dei debiti fuori
bilancio affrontati stasera, e il mantenimento dei limiti di spesa imposti dal patto di
stabilità.
E' nota infatti a proposito di obbligazioni nate negli esercizi precedenti, è il caso
dei debiti fuori bilancio, l'importante variabile relativa al riconoscimento di questi per
sentenze esecutive pari a circa 6 milioni di euro.
Tale variabile è divenuta una spiacevole costante, per la quale
l'Amministrazione, analizzando le varie voci di bilancio, cercherà di percorrere tutte le
stradi possibili per onorarli, ma soprattutto per studiare anche scelte alternative che
evitino l'ingessatura del bilancio, quindi pregiudichino la realizzazione dei futuri
programmi dell'Ente.
Infatti l'Esecutivo in modo fermo, deciso e responsabile ha ritenuto opportuno
difendere il futuro di questa città e presidiare la coesione sociale della nostra realtà,
anche attraverso scelte coraggiose poiché talvolta è utile perseguire tutte le strade
possibili, persino quelle impossibili, e non essere considerati vigliacchi e codardi, per
non essere considerati come coloro che sono buoni a crogiolarsi nelle critiche e
incapaci di trovare soluzioni ai problemi reali dell'oggi.
Questa maggioranza e questo Esecutivo preferiscono l'impegno alla latitanza,
l'assunzione delle responsabilità alla vigliaccheria, la ragione alla critica sterile ed
improduttiva, ma soprattutto preferiscono i fatti alla liturgia della parola.
Per questo motivo l'Esecutivo ha deciso di portare avanti una manovra di circa
7 milioni e mezzo, rinviando alla successiva manovra di assestamento una ulteriore e
più completa verifica sull'accertamento delle entrate e delle relative uscite.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
66
Le risultanze contabili alla luce della manovra correttiva confermano il
tendenziale rispetto dei vincoli nella misura in cui però i trasferimenti in conto capitale
della Regione Autonoma della Sardegna e il programma delle alienazioni dovessero
realizzarsi nei tempi e nei termini preventivati.
Diversamente, come ho ribadito nel bilancio di previsione, il rischio di non
rispettare il patto di stabilità potrebbe essere reale e le conseguenze che ne
deriverebbero sarebbero devastanti per il tessuto sociale locale.
La manovra correttiva attuata da questo Esecutivo in soli novanta giorni, se per
taluni potrebbe apparire frettolosa e insufficiente, per molti rappresenta l'unica strada
sostenibile e ragionevole per stare dentro il patto di stabilità, diversamente
l'alternativa che piace molto ad alcune cassandre sarebbe la crisi della democrazia e
la fine della coesione sociale.
L'Esecutivo però, responsabilmente ha deciso per il bene della città attraverso
le seguenti azioni:
A) recupero dell'evasione tributaria, questo fenomeno nel suo complesso mina il
prodotto interno lordo della nostra città, infatti lo stesso comprende una quota di
prelievo sommerso evaso - mi si passi il termine - che secondo le nostre previsioni,
verificate le maggiori previsioni di entrata, ammontano a circa un milione di euro, di
questo gli uffici hanno provveduto ad elaborare avvisi per il 45% dell'importo che si
prevede di accertare per l'esercizio in corso.
Tale importo è pari a 450 mila euro, lo stesso finanzierà in parte spese per
sentenze esecutive.
B) recupero dei proventi da sanzioni amministrative, il cui importo previsto per il
2010 ammonta a 2 milioni 692 mila euro, pari ai ruoli inviati a Equitalia.
Al fine di non pregiudicare gli equilibri di cassa, il 50% di tale risorsa garantirà la
copertura del fondo svalutazione crediti.
Lo scopo di questo fondo è solo quello di fronteggiare le previste perdite sui
crediti in bilancio, cioè in maniera coerente al principio della prudenza che ci impone
di tenere conto dei rischi e delle perdite di competenza dell'esercizio, connessi ai
crediti che potrebbero essere inesigibili.
Viceversa, per quanto attiene l'altro 50%, questo garantirà la copertura
finanziaria di entrate a destinazione vincolata.
C) recupero di proventi della gestione patrimoniale. Quindi sono stati previsti
maggiori incrementi pari a 400 mila euro, prudenzialmente stimati così, e costituiti da
ruoli resi esecutivi per canoni non pagati e per il rimborso dovuto dalla Agenzia
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
67
Regionale per l'Edilizia Abitativa, ex IACP, percepiti dalla stessa, per gli immobili di
proprietà dell'Ente e ubicati in via Martiri della Libertà.
Recupero delle somme dovute all'Ente in virtù di sentenze in formula esecutiva
- ogni tanto ne vinciamo qualcuna - per le quali l'ammontare previsto delle entrate è
pari a 912 mila euro.
Nel corso di questo esercizio si prevede di vendere beni patrimoniali pari a 3
milioni 126 mila euro, così come dettagliatamente riportato nella delibera relativa al
programma delle alienazioni che abbiamo già visto e verificato col bilancio di
previsione.
Questi andranno a finanziare in parte i debiti fuori bilancio, ciò al fine di non
incidere ulteriormente sull'indice di indebitamento dell'Ente.
Poi abbiamo deciso di accendere un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per
circa due milioni di euro.
Con il bilancio di previsione 2010, discusso il 28 settembre ultimo scorso,
l'Esecutivo ha predisposto un bilancio che guarda più alle cose presenti e future,
certamente per alcuni converrebbe che noi si guardasse solo ed esclusivamente al
passato, ciò al fine di alimentare meramente il proprio esercizio della retorica, invece
la maggioranza e l'Esecutivo hanno preferito guardare al passato in modo costruttivo,
facendo tesoro solo dei valori consolidati, senza trascinarsi le problematiche, o se si
preferisce i fantasmi o, peggio ancora, i pozzi avvelenati.
L'unica cosa responsabile che l'Esecutivo ha voluto fare dal momento del suo
insediamento è stata quella di prendere il testimone di una Giunta che a torto o a
ragione ci ha rappresentato, piuttosto che consegnare ad un Commissario prefettizio
questo Ente.
Insomma, il Sindaco Bianchi ha preferito guidare una coalizione che sia in
grado di guardare al domani e impegnarsi per assicurare alla città un futuro
sostenibile e condiviso.
Tutti noi siamo consci che non sarà facile costruire un nuovo futuro perché il
cammino che ci aspetta sarà caratterizzato da numerose difficoltà che solo pochi
avranno il coraggio di affrontare con responsabilità, altri invece preferiranno la
polemica sterile e riduttiva al sano e proficuo confronto.
Il bilancio di previsione che abbiamo sottoposto all'attenzione di questa Assise è
la stessa manovra sugli equilibri di bilancio, sono stati concepiti sulla base di alcuni
principi fondamentali: la ricerca della responsabilità, del rigore e della ragionevole
sobrietà; la ricerca dell'equilibrio finanziario, attuando una rigorosa selezione della
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
68
spesa e attenendoci soprattutto scrupolosamente ai limiti fissati dalle normative
vigenti in materia di patto di stabilità. Infine il mantenimento degli standard dei servizi
sociali esistenti al dicembre 2009 anche per tutto il 2010, rivolgendo lo sguardo alle
persone più deboli e dedicando a queste tutti i nostri sforzi.
Pertanto l'impegno che intendiamo garantire per il 2010 sarà quello di
concentrarsi sul mantenimento e sullo sviluppo di servizi offerti dal Comune, senza
gravare sulle tasche dei cittadini, anche se questo sarà difficile e comporterà forse il
mancato rispetto del patto, ipotesi questa che ad aprile, in origine era concreta, ma lo
era ancora di più ed era realistica a giugno.
A questa Amministrazione però l'onere gravoso di scongiurare tale evento il
quale per il momento sembrerebbe allontanarsi dalle più nefaste previsioni, grazie
alla manovra che abbiamo portato avanti? Questo è probabile, sarà sufficiente
questa manovra? Forse, non lo sappiamo.
Al momento una cosa è certa, che a priori non possiamo saperlo, ma di una
cosa saremo certi a posteriori e convinti, ossia che questa Amministrazione almeno
ha posto in campo tutte le sinergie necessarie pur di non essere additati come
irresponsabili, nichilisti, disfattisti, pessimisti e inconcludenti.
Al momento gli equilibri sembrerebbero darci ragione e nonostante i numerosi
debiti fuori bilancio ipotechino il nostro futuro per circa 6 milioni e 220 mila euro, la
manovra sembrerebbe confortare gli impegni che dovranno essere assunti per
onorare i debiti e per permetterci il rispetto del patto.
Dunque ai sensi dell'Art. 193 del Decreto Legislativo 267/2000 presentiamo gli
equilibri di bilancio, la ricognizione degli stessi evidenzia che al settore finanziario
non è pervenuta alcuna segnalazione su fatti che possono pregiudicare gli equilibri di
bilancio, così come evidenziato anche dalla relazione dei Revisori dei conti.
Le sentenze esecutive relative ai debiti fuori bilancio e riconosciute dal
Consiglio ai sensi dell'Art. 194 del TUEL, sono state oggetto di verifiche che hanno
ricongiunto alla data del 27 settembre 2010 i dati della gestione provvisoria
dell'esercizio 2010 con le previsioni di entrata e spesa desunte dal progetto di
bilancio 2010 in fase di approvazione del Consiglio Comunale.
L'equilibrio dei conti sembrerebbe essere assicurato dagli accertamenti e dagli
impieghi, che risultano rispettati.
L'Ente dunque attualmente non risulta strutturalmente deficitario, fermo
restando che l'Esecutivo da oggi fino alla fine dell'esercizio metterà in campo tutte le
iniziative necessarie per una severa gestione economica e finanziaria del bilancio,
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
69
tant'è vero che per quanto attiene la parte corrente questa evidenzierebbe un totale,
per le poste delle entrate, superiore alle poste relative alla spesa, che lascerebbe
prevedere un possibile avanzo di parte corrente di circa 3 milioni e 400 mila euro.
Per quanto riguarda la gestione finanziaria è presumibile un avanzo di circa 3
milioni di euro, tenuto conto della presumibile applicazione della quota di avanzo
vincolata al fondo svalutazione crediti.
Quanto rappresentatovi conferma attualmente l'equilibrio finanziario, inoltre
ratifica lo stato di attuazione di tre importanti obiettivi: l'attenta valutazione della
complessa situazione contabile e gestionale dell'Ente; la ricognizione del patrimonio
immobiliare comunale; l'avvio dello sportello unico del contribuente.
Concludendo, la Giunta, considerato il momento contingente dovuto
all'assunzione della responsabilità della guida della città e quindi anche del bilancio,
come centro nevralgico di tutte le decisioni, a metà anno, valutato l'intervento di
regole più restrittive per la gestione del patto di stabilità: preso atto dell'annoso
problema dei debiti fuori bilancio e preso atto dei mancati trasferimenti in conto
capitale da parte della Regione Autonoma della Sardegna, ha preferito
responsabilmente e ragionevolmente gestire le emergenze affidandosi anche alle
disposizioni economico-gestionali predisposte dal servizio finanze.
Ciò poiché il tempo è tiranno ed impone il rispetto di importanti scadenze
amministrative e contabili, che non possono essere eluse, tanto meno subordinate ai
formalismi, che in un momento particolare come questo rischierebbero di gravare
sull'economia della città e sul già fragile tessuto sociale.
Vado a leggere la delibera o la do per letta, Consiglieri?.
Leggo il dispositivo:
"D E L I B E R A
- di dare atto del permanere degli equilibri di bilancio sia in conto competenza
che in conto residui e dello stato di attuazione dei programmi per l'esercizio 2010
così come risultati dai prospetti allegati e dalla relazione del Dirigente del settore
finanziario alla data del 27 settembre 2010;
- di non adottare di conseguenza alcun provvedimento rivolto a ristabilire
l'equilibrio della gestione di competenza e di quella dei residui;
- di allegare alla presente per farne parte integrante e sostanziale i seguenti
documenti: stampa contabile, equilibri generali di bilancio, quadro generale
riassuntivo, stato di attuazione dei programmi, la relazione intermedia di gestione
relativa allo stato di attuazione dei programmi, relazione del responsabile servizio
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
70
bilancio e del dirigente del settore finanziario, parere espresso dal collegio dei
Revisori dei conti.
PRESIDENTE
Dichiariamo aperta la discussione.
Chi vuole intervenire si deve prenotare.
CONSIGLIERE TUPPONI
Una domanda.
PRESIDENTE
Una domanda molto succinta. La invito a fare domande molto brevi.
CONSIGLIERE TUPPONI
E' chiaro. Una domanda al settore finanziario, rappresentato in questo momento
dal dottor Palli.
Vorrei sapere da lei e dall'ufficio finanziario cosa è stato trasmesso al Ministero
del Tesoro circa la situazione dell'Ente sul patto di stabilità a giugno, nel
monitoraggio semestrale.
E a oggi vorrei sapere se siamo dentro il Patto di stabilità o fuori.
PRESIDENTE
Chiedo se ci sono altri interventi, se no passiamo alle dichiarazioni di voto.
Consigliere Tupponi non si risponde così, non siamo al question time! Palli avrà
la parola quando gliela darò io, fino a prova contraria.
Chiedo se ci sono altri interventi.
CONSIGLIERE SAIU
Signor Presidente, vorrei sapere...
PRESIDENTE
E' un intervento o una domanda anche la sua?
CONSIGLIERE SAIU
Una domanda, l'unica di tutta la sera.
PRESIDENTE
Non siamo al Consiglio Comunale, siamo a Rischia Tutto, si fanno le domande
e basta!
CONSIGLIERE SAIU
E cosa vinciamo?! Sarò brevissimo, prometto che ne farò una soltanto, al
ragionier Polimene, se è possibile, in qualità di Presidente del collegio dei revisori.
Sono sostanzialmente quelle domande che io volevo porre prima e che
comunque sono attuali anche in sede di equilibri di bilancio.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
71
Se io chiedessi trenta secondi della sua pazienza e di quella del Consiglio, è un
peccato di lesa maestà?
PRESIDENTE
No, trenta secondi si possono dare tranquillamente. L'importante è che siano
trenta secondi.
CONSIGLIERE SAIU
Ragionier Polimene volevo chiederle quello che avrei voluto chiederle prima, se
mi è data la possibilità di spiegarcelo adesso.
Cioè: se l'iscrizione delle spese relative al risarcimento dei danni, quindi quelle
relative ai quattro debiti fuori bilancio che abbiamo approvato prima, cioè l'intervento
20.10.802 sia corretto iscriverle al titolo II, spese in conto capitale, o se invece non
fosse stato più corretto iscriverle al titolo I, cioè spese correnti.
PRESIDENTE
Grazie, la domanda è chiara.
CONSIGLIERE MELONI
Una domanda doverosa: vorrei sapere se questa sia stata una domanda
concordata nell'andito fra il dottor Polimene e il Consigliere Saiu.
Sto chiedendo se è una domanda concordata nell'andito, punto e basta!
PRESIDENTE
Scusate, per cortesia! Ci sono altri interventi per la discussione?
CONSIGLIERE BARBAGLI
Chiederei dieci minuti di sospensione, Presidente, perché ho necessità di
consultarmi col gruppo, veramente urgente.
PRESIDENTE
Pongo in votazione la proposta di sospensione formulata dal Consigliere
Barbagli.
Votazione: approvata.
Alle ore 20 e 05 la seduta viene momentaneamente sospesa.
Alle ore 20 e 45 il SEGRETARIO procede all'appello dei Consiglieri; è presente
il numero legale, la seduta prosegue.
PRESIDENTE
Chiedo se c'è qualcun altro che chiede di intervenire.
Interviene il Consigliere Manca.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Certamente risulta davvero intrigante come davanti al programma di bilancio del
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
72
28 settembre discutiamo gli equilibri al 30 e li spostiamo alla data odierna.
Diventa complicato fare una valutazione di quello che è lo stato di attuazione
dei programmi.
Speravamo che i programmi del bilancio fossero i programmi di questa
Amministrazione ma, come è stato dimostrato in aula al momento del bilancio, di
programmi non se n'è capito niente.
Lo ricordo a chi non avesse la memoria, ma quel bilancio parlava di programmi
mischiando gli Assessorati, mischiando le carte, facendo estrema confusione, non
rispettando le designazioni e le deleghe del Sindaco e non rispettando neanche i
settori.
Pensavo che quel tipo di comunicazione, che non era una denuncia ma era
soltanto un tentativo per fare ravvedere un po' chi si doveva occupare di queste
cose, che fosse stata una cosa transitoria e ho avuto l'impressione che ci fosse stato
nell'arco di qualche giorno il tentativo di migliorare questa cosa.
Se dobbiamo parlare degli equilibri di bilancio e dello stato di attuazione dei
programmi mi sarebbe piaciuto farlo conoscendo prima di tutto i programmi e in
seconda battuta conoscendo lo stato di attuazione.
Naturalmente alla fine dell'anno o quando ci sarà il bilancio consuntivo, noi
sicuramente adotteremo tutti gli strumenti per dire che gli obiettivi sono stati tutti
centrati, meravigliosamente centrati.
E allora anziché avere un'Amministrazione che si dibatte in mille difficoltà,
troveremo un'Amministrazione virtuosa che centra tutti gli obiettivi.
Pensavo, leggendo le relazioni sullo stato di attuazione dei programmi, di
scoprire già i principi di virtuosismo di questa Amministrazione, almeno l'embrione
del virtuosismo, però continuo a sentire che ci sono difficoltà, che la Regione non ci
dà i denari, che lo Stato non ci dà i danari.
Nel frattempo però non sappiamo neanche, di quel poco che abbiamo, cosa
vogliamo farne.
Leggo quattro o cinque comunicazioni di quattro su cinque settori: sempre le
stesse cose, per cui ripeterò sempre le stesse cose.
Voglio capire: ma se stasera per caso avessi una domanda da fare a uno degli
Assessori, signor Sindaco, che faccio?
Se voglio sapere qualcosa per quanto riguarda i servizi sociali, mi dovrò
rivolgere ad altra persona, considerato che già nella relazione precedente c'era
segnata un'altra persona?
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
73
Se chiedo ai nuovi Assessori - parlo di nuove figure di Assessori e parlo
dell'Assessore Floris, dell'Assessore Sulas: non ha avuto neanche la possibilità di
sbagliare perché non ha scritto niente, né prima né adesso, sono sicuro che si rifarà
abbondantemente; speriamo che sia in pieno allenamento, ma se i maestri sono
quelli che avete individuato ho paura che zoppicherà presto anche lui.
Quindi praticamente, visto che qua si fa analisi sulle persone che parlano e non
su quelle che stanno zitte, beh, io non posso fare che altrimenti: le persone che
hanno fatto un minimo di relazione, possiamo analizzare almeno quelle e
immaginavo che dopo quello che ho letto per quanto riguarda l'Assessore allo Sport,
che avrebbe coinvolto le società, avrebbe coinvolto i settori sportivi per quanto
riguarda i bandi - li avrebbe coinvolti, immagino che lo farà - oggi invece leggo che i
bandi sono pronti.
Spero che siano pronti subito domani, se sono pronti sono pronti, mettiamoli in
campo, rendiamoli pubblici e andiamo avanti.
E' sorprendente e però una sorpresa finalmente è positiva e bisogna darne atto
che ci sia una sorpresa positiva.
Se stiamo parlando di infrastrutture, le infrastrutture bisogna farle produrre.
Leggo che nel programma del settore c'è scritto che il patrimonio - l'ho sentito prima
dall'Assessore Daga - dovrà produrre utili.
Lo diceva la Corte dei Conti, ce l'ha detto tante volte la Corte dei Conti per la
verità, ce l'hanno detto anche tante volte i revisori dei conti, però ancora non ci
siamo.
Abbiamo ancora in deroga dal 2008 la piscina, io non immagino che sia la
piscina di un amico o di amici, perché se fosse così è normale che sia in deroga, ma
so che non è così e allora mi immagino che a breve noi avremo questo il bando, ma
lo avremo di tutte le strutture perché siamo in deroga con tutte. Altrimenti devo
pensare diversamente.
Detto questo però, per non dover parlare di quelli che purtroppo sono presenti,
mi sarebbe piaciuto conoscere qual è la politica dell'agro.
Io la politica dell'agro non la conosco, non conosco che cosa vuole fare
l'Assessore che si occuperà dell'agro e non conosco qual è il programma per questa
città.
Certo che col bilancio che abbiamo dobbiamo navigare a vista, dobbiamo
navigare sulle emergenze, dobbiamo navigare sul quotidiano perché mi pare che il
bilancio che abbiamo - ce lo raccontava l'Assessore Daga - non ci fa guardare molto
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
74
lontano.
Quindi mi immaginavo come questa città possa muoversi in mezzo a queste
difficoltà guardando a una programmazione di prospettiva e di proiezione futura.
La trovo difficile, quindi non ci resta che sostenere l'azione di questa
amministrativa in questo momento, perché questa è l'unica azione che possiamo
fare.
Siccome però purtroppo l'azione è veramente molto ristretta, allora su che basi
ci confrontiamo? Non abbiamo elementi di valutazione, non abbiamo atti per valutare,
non ci dicono niente le relazioni degli Assessori.
Ma le relazioni sullo stato di attuazione dei programmi: quali programmi? qual è
l'interfaccia di questa Amministrazione con i settori, per esempio? Con i dirigenti?
Non abbiamo il PEG: come facciamo a dare in mano ai dirigenti un'azione?
Magari scopriremo anche in questo caso che avremo c'entrato tutti gli obiettivi,
tutti, sicuro, e scopriremo anche che il controllo di gestione darà una premialità.
Ma per non allontanarci dal tema anche nelle piccole cose mi chiedo di quella
premialità regionale per quanto riguarda i rifiuti.
Considerato che sono sparite le risorse e comunque sono state utilizzate
diversamente le risorse per il risparmio TARSU, almeno questi 67 mila euro di
premialità, che è una cosa dovuta alla città, ma per ricordarlo dovremmo cercare di
utilizzarle restituendole alla città e ai cittadini virtuosi, perché altrimenti la Regione,
matrigna com'è, ce li riporta via.
E allora dovremmo ricercare capi d'accusa nei confronti di altri. Sto suggerendo:
quei 67 mila euro non li abbiamo tolti dal ruolo Tarsu ancora, togliamoli! Sarà anche
un euro in meno ai cittadini, però noi li dobbiamo utilizzare quei denari, pochi.
Anche perché non vedo tagli di spesa sui cavalli, che bestia nera questi cavalli!
Meno male abbiamo fatto scendere la Comandante dal cavallo!
PRESIDENTE
Ora ci sono le visite gratuite.
CONSIGLIERE MANCA
Finalmente vedo un cambio di destinazione d'uso per quanto riguarda l'ostello -
lo scrivete voi, non lo dico io: c'è scritto che verrà utilizzato, comunque mi auguro che
l'area dell'ostello verrà utilizzata per il ricovero di questi animali.
E quindi noi stiamo passando da un ostello a una stalla!
Certo che un'azione la devo affermare positiva e per questo ringrazio il Sindaco,
perché ho letto dalla stampa che ci sarà una rimodulazione dei dirigenti e questa la
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
75
ritengo un'azione positiva, concordo.
Dispiace però che abbiamo speso tanti soldi per far insegnare ad andare a
cavallo la Comandante e adesso ce l'abbiamo da un'altra parte.
Santa pazienza, con tutto quello che non abbiamo, sprechiamo anche in questo
modo, però tant'è che si può sbagliare e ci si può correggere: l'abbiamo fatta
scendere da cavallo, portiamo i cavalli alla stalla e così forse sarebbe il caso di
smetterla, forse in questa difficoltà dovremmo mostrare un certo virtuosismo.
Non miglioriamo niente, in compenso facciamo fatica a trovare i denari per fare
il tempo pieno. Era una promessa elettorale, la ricordo bene, un impegno elettorale;
però non è stato detto che quell'impegno chi lo doveva assolvere l'avrebbe assolto
nell'immediato.
Eppure si parlava che il valore di far fare il tempo pieno alle scuole - perché
altrimenti qua dobbiamo chiamare qualcuno, forse la Gelmini da qualche parte
dev'essere che sta dormendo, la vorrei risvegliare perché se anche il tempo pieno
per quanto riguarda la città ha responsabilità di quel livello, iniziamo a scrivere tutti
insieme opposizione e maggioranza e scriviamo che anche questo dato...
PRESIDENTE
Sta parlando come Capogruppo?
CONSIGLIERE MANCA
Sì.
Per il tempo pieno io non ho nessuna relazione, non vedo atti che riguardino il
tempo pieno. Mi auguro che tra le pieghe del bilancio che non ho potuto osservare ci
siano anche i denari per il tempo pieno.
Non so quando inizierà, non so quando potremo preannunciare, allora io non
sto facendo una critica e non la voglio fare, voglio fare una proposta: troviamo
qualche euro per questo tempo pieno?
Facciamo in modo che qualche euro che stiamo sprecando nelle piccole cose
che ho detto lo diamo e facciamo in modo che il tempo pieno porti i vantaggi di posti
di lavoro, porti i vantaggi per i genitori che lavorano mattina e sera e faccia vivere ai
ragazzi e ai bambini un'esperienza serena di vita scolastica?
Questo è un altro tipo di proposta, una cosa che si può tentare con piccole
risorse, non stiamo parlando di mega cifre. Con le poche risorse che abbiamo.
Io dico con le poche risorse che abbiamo, non i conti di quello che ci vuole, con
le poche risorse che abbiamo noi.
Rimane un tema che purtroppo è stato toccato poco anche in questa fase ed è
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
76
il tema dell'università.
Io so che come Amministrazione vi state muovendo, ne sono sicuro che state
elaborando qualche progetto e credo che in questo progetto si possa trovare qualche
momento di incontro per parlarne in aula, per parlarne con tutte le forze sociali, che
sono pure quelle dell'Amministrazione e dei Consiglieri.
Credo che il tema dell'università poteva essere un argomento che anche nel
breve termine poteva dare non delle risposte, ma certamente preannunciare una
proiezione futura e un ragionamento.
Abbiamo poche novità in campo, poche novità; le poche novità che abbiamo in
campo guardiamole, non possiamo stare ad aspettare il famoso tavolo tecnico del
2008. Non è mai nato.
Proviamo a farne uno noi adesso, proviamo a progettarlo, proviamo a mettere
in campo tutte le risorse umane e mentali che possano dire qualcosa sull'università.
Per tornare alla situazione relativa agli equilibri di bilancio e al patto di stabilità,
non leggo da nessuna parte in tutto questo che ci è stato dato che il patto di stabilità
è stato rispettato.
Leggo alcune cose però - e mi permettano i revisori, è una piccola osservazione
che volevo fare, ma non un'osservazione di ordine critico, perché l'uso della parola è
una cosa intrigante e interessante, però vista la relazione tecnica del Responsabile
del servizio finanziario, dal quale si evince che non risultano atti, questo è semplice
perché se non risultano atti, così come non ne risultano per lo stato di attuazione dei
programmi e noi esaminiamo solo quelli, è come che io posso mettere in un cassetto
qualsiasi documento e non esaminarlo: non me ne sono arrivati.
Abbiamo bisogno quindi di capire se gli atti da tutti i settori sono arrivati, se gli
Assessori hanno fatto una relazione e non è arrivata la relazione perché noi non
l'abbiamo.
Noi stiamo esaminando gli atti che abbiamo a disposizione e quindi di tutti quelli
che non abbiamo, che non abbiamo ricevuto, non abbiamo la possibilità di dire
niente, giustamente.
Come dire: se non portavano niente noi avremmo approvato gli equilibri di
bilancio e lo stato di attuazione dei programmi senza documenti come stiamo
facendo.
Santa pazienza! Ci vuole davvero grande forza a darvi credibilità. Ci vuole
davvero grande entusiasmo a pensare che voi trasformerete la città partendo da
questi contenuti, permettetemi che davvero un piccolo sforzo in più si poteva fare.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
77
Però non ne ho visto prima all'atto del bilancio, e, Assessore, mi creda, io la
vedo la sua grande buona volontà, il suo grande entusiasmo e sono sicuro che lei è
destinato a fare bene.
Di fatto oltre a quell'apertura di credito - e mi fa piacere che tutta la sua
maggioranza le stia dando credito - gliene vorremmo dare anche noi, ma non con
questo stile, non con questo percorso, noi vorremmo dare credito laddove ci sono
elementi di valutazione che questo credito ci fa pensare che a breve le cose
cambieranno.
Però purtroppo peggiorano di giorno in giorno, lo capisco bene che state
valutando e state facendo l'attività amministrativa dell'emergenza; è tutto emergenza,
compreso l'acquazzone di oggi purtroppo e devo dire che questo non facilita le cose
e non le facilita a nessuno.
Di fatto però, per la parte in cui dovremmo discutere per facilitarci le cose,
anche qui ce le complichiamo, ce le complichiamo negli atti.
Stasera ho visto uno scenario di discussione, di fibrillazione che - l'ho detto
nell'intervento precedente - mi genera grande preoccupazione.
Quando io leggo e sento che per quanto riguarda i debiti fuori bilancio, come ha
detto il Consigliere Saiu, noi allochiamo in un capitolo di spesa o in un settore, un
intervento, allora mi chiedo: ma è davvero un disastro se in corsa cambiamo
qualcosa che può essere migliorata? Non è un disastro, lo facciamo.
Se per caso c'è un errore formale, materiale e lo cambiamo, santa pazienza,
ma non credo che siate ancora diventati dei superman, siete degli uomini come tutti
gli altri e questo può succedere!
Se anziché piangerci addosso sulle risorse che la Regione non ci sta ancora
dando - e lo ripeto, io sono disponibile a combattere questa stessa battaglia sulle
richieste perentorie - però se neanche nella parte che ci compete, quella nostra,
quella personale di questo Consiglio troviamo una sintesi perché la collocazione di
quelle somme finisca davvero nella sua collocazione reale, beh qua mi vengono i
dubbi di una sana Amministrazione oppure di un'Amministrazione che invece sta
facendo un po' di carte diverse da quelle che dovrebbe fare.
E questo non ci viene incontro in niente.
Ho chiesto prima di essere rassicurato se quegli interessi e quelle somme di
rivalutazione potessero finire esattamente dove le abbiamo fatte finire, non mi è stato
risposto, non sono stato rassicurato.
Non vorrei essere costretto a uscire dall'aula anche questa volta, per non avere
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
78
le risposte della tranquillità che un chiarimento legittimi davvero che se io non voto
questo bilancio o questi equilibri, non lo voto né per una ragione tecnica, posso
votarlo per una ragione politica, ma che mi diano la certezza che quello che sto
facendo è in tutta coscienza assicurato dai tecnici che hanno tutte le abilità per darci
il conforto corretto.
RAGIONIER POLIMENE
Io voglio fare mio l'inizio dell'intervento del Consigliere Manca. Diventa
complicato e ha ragione: abbiamo approvato il giorno 29 alle 5 del mattino, il 30
dovevamo fare questi equilibri, che non sono delle previsioni ma sono degli
accertamenti e quindi è complicato oggettivamente.
Se ci mettiamo nell'ottica della complessità della situazione perché il bilancio è
andato avanti etc., dobbiamo dare un giudizio che tenga conto dei tempi.
Io già dissi in occasione di bilancio che più che gli equilibri davo una data che
era il 30 novembre, lo dissi perché era facilmente intuibile che gli equilibri che erano
a ridosso del bilancio, poche ore, non ci potevano dare certi risultati in qualche
maniera.
Tuttavia noi abbiamo come collegio fatto una relazione che teneva conto - per
quanto è possibile - di tutto quello che nelle entrate era dimostrabile come
accertamento.
Abbiamo visto tutti i ruoli emessi, devo dare atto al dottor Palli che si è messo a
girare nelle varie stanze per portarci questi ruoli, perché non è che li ha lui, li ha ogni
settore che li emette.
E quindi quelle entrate che noi abbiamo certificato, può essere sfuggita qualche
piccola cosa però complessivamente sono certificate; saranno poi riscosse?
Questo è un altro discorso, non appartiene a me e credo che non appartenga a
nessuno dato che i ruoli, una volta emessi, rappresentano titolo giuridico per dire che
quello è un accertamento, non c'è altro.
Al di là dei ruoli ci sono delle comunicazioni che il Comune fa per chiedere a
Mario Polimene: "devi pagare tanto"; quello è un accertamento.
Però è ovvio che un discorso che trae origine dal diventa complicato, deve
tenere conto delle difficoltà.
Precedentemente, nel dibattito sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio,
nessuno ha detto a quei Consiglieri nuovi che la responsabilità non è di chi vota, la
responsabilità è di chi non vota perché nel caso che questo in Consiglio Comunale
non ci fosse un'approvazione, un riconoscimento dei debiti, andreste a pagare voi,
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
79
ogni Consigliere.
Quindi anche lì, anche sotto il profilo didattico qualcuno doveva dire: guardate
che le cose stanno così perché i debiti fuori bilancio vanno in ogni caso approvati,
salvo quello che è stato detto - e giustamente - da qualcuno: rivalersi, ove ricorrano
le condizioni, su chi ha posto in essere atti che non doveva porre in essere o che li
ha posti in essere ma in maniera sbagliata.
Il Consigliere Saiu ha posto un argomento interessante, me l'ha posto anche
fuori e io ho detto: ne parliamo.
Probabilmente per alzata di mano, delle mie mani, ha significato per qualcuno
che stavo dando il consenso a questo discorso.
Qual è il problema sollevato dal Consigliere Saiu? Paghiamo un debito che non
è di espropri, con entrate che invece non sono legittime per pagare quel debito.
E' vero che noi abbiamo una condanna per una questione che è di danno, nei
confronti di un'impresa o di un gruppo di imprese, adesso non ricordo.
Faccio anche presente che il collegio sindacale per la legge del 2002 non vede
le delibere di riconoscimento di debiti fuori bilancio prima che il Consiglio le approvi,
ma le vede dopo, in uno con la Corte dei Conti; anzi dobbiamo vigilare che queste
delibere vengano mandate alla Procura della Corte dei Conti.
Il problema che il Consigliere Saiu ha sollevato è interessante ed è per questo
motivo che dovrebbe essere approfondito, perlomeno.
Una sentenza come quella che abbiamo esaminato, in ogni caso però trae
origine da qualcosa di lavori pubblici.
Cioè, attenzione: a volte la giovanile esuberanza fa dire delle espressioni su cui
poi probabilmente uno si può anche ricredere.
Però non c'è dubbio che non è facile dire che questo è un debito che va pagato
o va pagato là. Non è così semplice, anche perché poi nella caterva di sentenze per
espropri è così tanta la familiarità con questo tipo di sentenze che forse uno manco
va a vedere se è per danno, se è per altro. Prende tutto e mette in qualche maniera
in un certo capitolo.
Quindi io sono del parere che dopo questa seduta di Consiglio Comunale e fino
al 30 novembre, che sarà l'ultimo giorno in cui questo Consiglio può decidere tante
cose, questo approfondimento va fatto. E' mio impegno anche.
Io non faccio i bilanci, li certifico per quanto è possibile. Vede, Consigliere
Manca, se le cose a me non le danno io non certifico niente! Io non sono il poliziotto
che gira per le stanze degli uffici a cercare cose per vedere cosa c'è.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
80
E' ovvio che c'è un rapporto di buon vicinato con la struttura, soprattutto con la
struttura finanziaria che è il referente principale del lavoro del collegio sindacale.
Però io voglio dire che dati i tempi, che giustamente vengono riconosciuti
strettissimi, è giusto porre questi problemi, è giusto dargli una risposta.
Non cade il mondo se quello che può capitare oggi allocando meglio questi
debiti, non possa capitare pari pari da qui al 30 novembre.
Ragazzi, si tratta di un mese e venti giorni, non è manco la fine dell'anno, è il 30
novembre. Questo è il mio punto di vista.
Un'ultima cosa: poiché c'è stata un'insistenza anche sulla stampa per quanto
riguarda i debiti che derivano dal lavoro degli Avvocati, ripeto: il lavoro degli Avvocati
va sicuramente riconosciuto, è un costo per l'Amministrazione.
Tuttavia - e qualche Avvocato in sala lo sa meglio di me - quando l'Avvocato
porta una parcella non è detto che quella sia una cosa definitiva, a volte ci sono
anche delle trattative.
L'altro giorno, leggendo quella sfilza di sentenze, c'era una sorta di coro da
stadio quando c'era qualche nome.
Noi dobbiamo fare queste verifiche, non possiamo dire: "caro Avvocato, tu mi
chiedi tanto e io te li do; no, io non ti do niente".
Ecco da cosa derivava la mia insistenza nel dire: vogliamo le parcelle che non
ci sono - perlomeno non tutte - vogliamo esaminarle una per una e dopo sì che
quello diventa un debito pagabile. Attualmente non lo è.
Comunque ognuno può rimanere ovviamente della propria opinione, però sotto
il profilo strettamente contabile le cose mi sembra che stiano così.
PRESIDENTE
Ringrazio il Presidente Polimene.
Chiede di intervenire il Consigliere Saiu.
CONSIGLIERE SAIU
In apertura del mio intervento mi permetto di convenire con quanto ha detto il
ragionier Polimene e complimentarmi per la sua educazione e il garbo che ha saputo
usare nel replicare a un'insinuazione, quella che avrebbe riguardato un ipotetico
accordo fra me e lui sulle domande da porre.
E, mi creda, per un ragazzo di trent'anni questa è una lezione di educazione
sicuramente molto più qualificante di chi invece insinua ignobilmente un sospetto.
Inizierei il mio intervento - premetto, Presidente, che io parlo in qualità di
Capogruppo, sto utilizzando il tempo che viene concesso al Capogruppo - col dire
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
81
alcune cose su quest'atto che è sottoposto all'attenzione del Consiglio Comunale.
Non mi soffermerò sui ritardi con i quali noi arriviamo ad approvare quest'atto,
perché sono nelle cose: situazioni di emergenza, un bilancio di previsione dell'anno
scorso approvato con quasi dieci mesi di ritardo, quindi una verifica sugli equilibri che
non può essere fatta a 48 ore.
Queste cose ce le siamo già detti.
Visto che discutiamo di quest'atto, però, dobbiamo cercare di capire se questo
bilancio è in equilibrio, visto che parliamo degli equilibri di bilancio.
Ritengo che questo sia un bilancio non in equilibrio e lo dico per chiarezza nei
confronti di tutti quei Consiglieri che non resistono alla tentazione di fare la
"lezioncina" all'opposizione, che non resistono alla tentazione di dire come
l'opposizione dovrebbe essere costruttiva, lo spiego soprattutto a loro, quali sono le
ragioni per le quali noi battagliamo così sugli atti di bilancio, sul bilancio di previsione,
sugli equilibri e sui debiti fuori bilancio.
Noi lo facciamo non perché smaniamo dalla voglia di vedere il Commissario e
quindi di vedere a casa questo Consiglio Comunale, anche se io ho già detto l'altra
volta che forse preferirei un Commissario a questa Amministrazione, ma lo facciamo
per denunciare quella che secondo noi è una chiara, palese manifestazione di cattiva
Amministrazione.
Passerò brevemente a illustrare le ragioni per le quali io ritengo che questo sia
un bilancio non in equilibrio.
Non dimentichiamo intanto che l'atto che oggi discutiamo è fondamentale nella
vita del Consiglio Comunale, perché andiamo a verificare lo stato di attuazione dei
programmi, inteso come rapporto finanziario fra lo stanziamento globale, cioè le
spese, stanziamento autorizzato dal Consiglio in sede di approvazione del bilancio di
previsione 2010 e il corrispondente volume degli impieghi.
_Nell'Art. 193 del Testo Unico sugli Enti Locali si legge al comma secondo che
"con periodicità stabilita dal regolamento di contabilità dell'Ente Locale, comunque
almeno una volta entro il 30 settembre, l'organo consiliare provvede con delibera a
effettuare la ricognizione dello stato di attuazione dei programmi. In tale sede
l'organo consiliare dà atto del permanere degli equilibri generali di bilancio e in caso
di accertamento negativo adotta contestualmente i provvedimenti necessari".
Ora noi cosa andiamo a verificare con la delibera che viene sottoposta alla
nostra attenzione oggi? Lo stato di attuazione dei programmi fissati con i bilanci di
previsione 2010, approvato in data - ditemi se sbaglio - 28 settembre? No, 29
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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settembre, eravamo già oltre la mezzanotte.
Andiamo ad approvare quello? No. Questi equilibri di bilancio e la verifica dei
programmi fanno riferimento non alle previsioni relative al bilancio 2010 - parlo
dell'Art. 193 del Testo Unico degli Enti Locali - ma relativamente ai dati della gestione
provvisoria.
Sarei curioso, per esempio, di capire se ci troviamo di fronte a una palese
violazione della norma legislativa oppure no.
Approfitto del mio intervento per porre una domanda al ragioner Polimene, poi
ovviamente lei, quando vorrà, potrà rispondere nel corso del dibattito.
E' sorprendente quindi da un lato che noi effettuiamo una verifica rispetto non a
quello che si prevede nel bilancio, ma rispetto alla gestione provvisoria; è altresì
singolare che leggiamo la relazione relativa allo stato di attuazione di ben cinque
Assessorati.
Qui la penso forse in maniera un po' diversa dal Sindaco che avrei voluto
vedere eletto, cioè da Paolo Manca, perché non mi meraviglio della mancata
presenza di cinque relazioni, ma della presenza di cinque relazioni.
Nel parere che viene reso dal collegio dei revisori si dice chiaramente che
manca il piano economico di gestione.
La verifica dei programmi su cosa viene fatta, se non sul piano economico di
gestione?
Paradossalmente gli Assessori che nulla scrivono sullo stato di attuazione dei
programmi, sulle prospettive di intervento sono da apprezzare perché, non
disponendo di notizie certe sulle risorse attribuite o da attribuire, cioè il PEG, se ne
guardano bene da formulare attendibili considerazioni sullo stato di attuazione dei
loro programmi.
Anche qui ci sarebbe da capire, ragionier Polimene, se quanto dichiarato sia
effettivamente attendibile, posto che manca uno strumento fondamentale come il
piano economico di gestione.
C'è un altro aspetto che a me fa un po' sorridere e cioè: pensare che noi
approviamo gli equilibri di bilancio e il legislatore ci dice che li approviamo per
verificare come vanno le cose che noi avevamo pensato nel bilancio di previsione.
Questa Amministrazione riesce, nell'impresa record, a scrivere gli equilibri di
bilancio prima del bilancio stesso, perché all'interno delle relazioni tecniche
approvate dagli uffici leggiamo: "si deve evidenziare che le verifiche di seguito
elencate sono state effettuate ricongiungendo alla data del 27 settembre 2010 i dati
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
83
desunti dalla gestione provvisoria dell'esercizio 2010, con le previsioni di entrata e
spesa desunte dal progetto di bilancio in fase di approvazione"; come in fase di
approvazione?!
Cioè, gli equilibri di bilancio dovrebbero verificare l'equilibrio di un bilancio di
previsione e invece non verificano niente, o niente di quello che richiede la legge.
Non c'è una verifica degli equilibri di bilancio, addirittura questa è una vera e
propria capacità, quasi che foste dei maghi: mettere in piedi una verifica prima che
venga in essere l'atto da verificare.
Cioè noi ci troviamo di fronte alla...
Presidente, posso chiedere un po' di silenzio?! Presidente, se fosse attento,
potrei chiedere un po' di silenzio?!
PRESIDENTE
Mi stavano comunicando una cosa, abbia pazienza, l'ho ascoltata per nove
minuti!
CONSIGLIERE SAIU
Non richiamavo la sua attenzione, magari quella degli altri Consiglieri o
quantomeno il rispetto al silenzio!
Ci sono alcuni aspetti che mettono qualche dubbio.
Arriviamo adesso alle ragioni per le quali io personalmente, ma i colleghi credo
in larga parte dell'opposizione condividono, per le quali riteniamo che questo sia un
bilancio fortemente in disequilibrio.
La prima ragione l'abbiamo anticipata prima: lei ha parzialmente risposto,
ragionier Polimene, dicendo che è una questione da approfondire.
Credo che sia un chiarissimo esempio, invece, di cattiva Amministrazione,
credo che non sia una svista quella di inserire una fonte di finanziamento relativa alle
spese per il risarcimento dei danni in un intervento relativo alle spese in conto
capitale, cioè gli investimenti, nel titolo II.
Nel titolo II - mi dica se sbaglio - c'è l'intervento 20.10.802: "espropriazioni etc.
etc.".
Noi prendiamo somme da questo intervento, che viene dedicato alle
espropriazioni, per finanziare debiti che invece vengono in essere a causa di
risarcimenti di danni a cui è condannato il Comune.
Lei ha detto che fra i debiti fuori bilancio c'è una certa familiarità, è vero, però
c'è anche una differenza sostanzialissima fra quei debiti che noi possiamo contrarre,
facendo ricorso al mutuo della Cassa Depositi e Prestiti, quelli di espropriazione e
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
84
questi, che invece non possono essere finanziati mediante il mutuo, ma attraverso il
reperimento di risorse all'interno del bilancio.
Non è quindi una cosa da niente, cioè non è una distrazione; questo è
ovviamente il mio punto di vista.
Credo che l'inserimento di questa cifra, di queste somme, nelle spese correnti
determinerebbe evidentemente uno squilibrio profondo del bilancio nella parte
corrente.
Prima ho parlato di imbroglio; non so se sia il vigore giovanile, l'inesperienza,
però sono profondamente convinto che si tratti di un chiarissimo esempio di cattiva
amministrazione, un chiarissimo esempio di una volontà di nascondere la realtà dei
fatti a questo Consiglio e alla città.
Questo è un primo episodio, il più grave, quello che abbiamo tirato fuori stasera,
però ce ne sono altri.
La previsione è relativa al piano delle alienazioni, si prevede di incassare oltre 3
milioni di euro dalle alienazioni di beni immobili.
In verità con buona approssimazione possiamo pensare di ricavare 1 milione e
mezzo di euro, proprio quel milione e mezzo di euro che il benefattore Deriu darà
all'Ente Locale Comune, per avere l'immobile della Comunità Montana.
Come se peraltro al Comune di Nuoro quell'immobile non servisse; come se
noi, per esempio, non pagassimo un lauto canone di locazione per ospitare gli uffici
dei vigili urbani.
Cioè questo Comune è ospite, pagando un lauto canone di locazione, di un
immobile di un privato, poi si trova nella disponibilità di un immobile, rispetto al quale
non dovrebbe pagare il canone di locazione e decide di venderlo.
Questa non è roba che ha fatto Berlusconi, non è roba che ha fatto Cappellacci,
non è roba che ha fatto Mario Zidda, questa è roba che state facendo voi!
Da un lato vengono indicate in bilancio somme spese che andrebbero indicate
in un titolo diverso; vengono ottimisticamente previste in bilancio somme che
verosimilmente non vedremo, se non per una parte.
A proposito, ma questo milione e mezzo, com'è che noi siamo arrivati a questa
valutazione per quel bene immobile? Siamo sicuri che quella sia la valutazione
migliore possibile?
Non è una domanda retorica, la risposta a questa domanda è fondamentale ai
fini di una corretta amministrazione.
Se poi ci fosse un acquirente, magari privato, certo in quel caso la selezione del
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
85
contraente sarebbe esposta alle regole dell'evidenza pubblica, disposto a pagare di
più, questo Comune starebbe rinunciando...
Ho difficoltà a parlare col brusio, signor Presidente!
PRESIDENTE
Invito a limitare ancora il brusio.
CONSIGLIERE SAIU
Ci sono entrate che vengono spostate, ci sono previsioni di spesa che definire
ottimistiche è veramente farvi un'enorme cortesia; ci sono immobili la cui valutazione
sfugge quantomeno a criteri di logicità e congruità quantomeno personali e poi c'è il
capitolo relativo alle spese legali.
Ora sulle spese legali - lo ribadisco qui una volta di più - abbiamo un fantasma
che aleggia in quest'aula, perché c'è un dirigente del Comune di Nuoro che dice:
guardate...
Se il Consigliere Carboni vuole birra e patatine...! Vogliamo chiedergli se gli
occorre qualcosa?!
PRESIDENTE
Mi sembra che sia abbastanza tranquilla la situazione.
Consigliere Saiu, vada avanti.
CONSIGLIERE SAIU
No, lo chiedevo! L'ho visto impegnato lungamente questa sera in chiacchiere fra
il pubblico.
Ho perso il filo.
PRESIDENTE
Questi secondi in cui ha perso il filo non glieli conto.
CONSIGLIERE SAIU
Li risparmiamo!
C'è una situazione di disequilibrio palese, chiara, evidente, una cattiva
amministrazione che sta nei numeri, nelle pagine di questo bilancio e credo anche,
da parte di questa maggioranza, una volontà pervicace di fare finta che i problemi
non esistano.
Ecco qual è il problema delle spese legali: c'è un dirigente che dice che ci sono
2.100.000 da pagare.
La formazione della spesa in un bilancio pubblico passa per quattro fasi.
La prima fase è quella dell'impegno; cioè, se noi attribuiamo un incarico legale a
un professionista dobbiamo intanto impegnare la somma.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
86
Ora, a fronte di una richiesta di 2.100.000 euro del dottor Rosu, nel bilancio di
previsione vengono impegnati 70.000 euro.
In quella nota si parla, a dire il vero, di incarichi pregressi, cioè roba vecchia,
incarichi già dati, verosimilmente facciamo riferimento allo sforamento, rispetto a
somme già impegnate; ecco perché ritengo che noi in questo caso ci troviamo di
fronte assolutamente a un'ipotesi di debito fuori bilancio, che rientra peraltro nella
quinta fattispecie indicata nell'Art. 194, però si fa finta di niente.
Quasi tutti fanno finta di niente.
Ci dice qualcosa in proposito, invece, il settore competente, perché il servizio
affari legali, relativamente alla gestione del contenzioso giudiziale nella relazione
dice: "il raggiungimento degli obiettivi dipende dal finanziamento degli appositi
capitoli di bilancio, in misura tale da far fronte alle rilevanti spese legali pregresse.
Sinora non è stato possibile, nonostante le ripetute segnalazioni, disporre delle
somme occorrenti".
Ancora una volta l'Amministrazione ci dice che noi abbiamo bisogno di denaro
per far fronte a debiti che dovremo pagare.
Facciamo finta che i debiti non ci siano, questi 2.100.000 euro, facciamo finta
che le entrate saranno di 3 milioni quando già sappiamo che forse saranno di 1
milione e mezzo...
PRESIDENTE
Consigliere Saiu, si avvii alle conclusioni.
CONSIGLIERE SAIU
Spostiamo le poste di bilancio da un titolo all'altro, con totale dispregio della
disciplina legislativa, e l'opposizione dovrebbe anche responsabilmente votare a
favore o astenersi su una roba del genere? E' impensabile!
Una considerazione brevissima, signor Presidente, rispetto a quanto detto
dall'Assessore Daga con riferimento alla commissione proposta dal Popolo Della
Libertà.
PRESIDENTE
Purché sia breve.
CONSIGLIERE SAIU
Lei, Assessore Daga, ha detto che è in corso un approfondimento da parte del
capo della maggioranza; a chi si riferisce, a Deriu?
Si riferiva a Bianchi. Un approfondimento del capo della maggioranza, adesso
ci conforta essere Bianchi, con la sua maggioranza.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
87
PRESIDENTE
Concluda.
CONSIGLIERE SAIU
A proposito di aperture di credito, questo è il ruolo che voi riconoscete
all'opposizione?
Se noi dobbiamo verificare la situazione dei debiti fuori bilancio ci dite: signori
cari, ce la facciamo fra di noi, che bisogno c'è del vostro intervento?
Tanto si vede con quale trasparenza state amministrando la cosa pubblica!
Un momento altissimo del dibattito - chiudo davvero, Presidente - è stato poi
quando, da parte di un Consigliere del P.D. che adesso non vedo seduto, mi è
sembrato, se non avessi saputo che era un Consigliere del P.D., di avere sentito le
parole di Berlusconi.
PRESIDENTE
Consigliere Saiu, per cortesia chiuda l'intervento.
CONSIGLIERE SAIU
A un certo si è detto: noi siamo stati votati, siamo stati votati non solo questa
volta ma pure le altre.
Cosa volete?! Se noi abbiamo il consenso elettorale, ci è consentito fare
qualsiasi cosa.
Credetemi, ho avuto dei dubbi profondi: non è che la prossima volta invece che
votare P.D.L. voto Deiana e voto P.D.?! Perché sembrava di sentire proprio
Berlusconi!
PRESIDENTE
La ringrazio, Consigliere Saiu.
CONSIGLIERE SAIU
Presidente, mi scusi, chiudo in trenta secondi.
PRESIDENTE
Il tempo è iperscaduto.
CONSIGLIERE SAIU
La domanda è: avete amministrato bene? No, non avete amministrato bene per
niente; ecco la ragione per la quale questa città, in particolare l'opposizione vi
richiama alle vostre responsabilità e sono vostre.
PRESIDENTE
Do la parola al Consigliere Manca.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
88
Chiedo la verifica dei presenti in aula.
Il SEGRETARIO procede all'appello dei Consiglieri; è presente il numero legale,
la seduta prosegue.
PRESIDENTE
Invito i Consiglieri ad accomodarsi e il pubblico ad essere rispettoso, quindi a
non esprimere in queste forme i loro sentimenti.
Do la parola al Consigliere Meloni.
CONSIGLIERE MELONI
Ha ragione il Consigliere Manca, perché anch'io stavo notando l'assenza degli
Assessori in aula, mi dispiaceva molto, ma poi abbiamo visto che era dettato più che
altro dall'ormai certificato tentativo di allungare i lavori all'alba, è chiaro che la gente
va a mangiarsi come un minimo un panino, perché poi gli Assessori sono tornati e
sono tutti qua presenti.
Detto questo, mi corre l'obbligo chiedere scusa all'aula per un termine utilizzato
prima, però, caro Consigliere Saiu, io non sono una persona ignobile, né faccio atti
ignobili.
Quello che è emerso in quest'aula stasera sta dimostrando che io non avevo
tutti i torti, anzi avevo ragione, ho solo espresso un termine, "concordato", che non
era giusto perché, come ha detto il Presidente Polimene, lei in modo ignobile -
questo sì ignobile - nell'andito ha chiesto se poteva fargli questa domanda.
Quello è un modo ignobile perché ci si confronta nell'aula e non nell'andito.
Per favore, io non ho interrotto nessuno!
PRESIDENTE
Consiglieri, per cortesia!
Consigliere Saiu, si accomodi tranquillamente e facciamo parlare il Consigliere
Meloni.
CONSIGLIERE MELONI
Il clima chiaramente si arroventa sempre perché si va alle ore tarde e si fa di
tutto perché questo avvenga.
Ha ragione il Consigliere Manca, che apprezzo per la sua lealtà, però è forse
anche molto disinformato, perché non sa che cos'è avvenuto in questi anni, quali
sono le opere che stiamo portando a termine, quelle che stanno per essere
collaudate o che sono state collaudate.
Chiaramente lo dovrebbe sapere, anche perché nel suo gruppo ha il Presidente
del gruppo che ha fatto l'Assessore ai Lavori Pubblici e avrebbe dovuto spiegargli
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
89
che i lavori hanno bisogno di tempo per la loro esecuzione.
I tempi sono contrattuali, ma noi, a parte il mercato, non abbiamo opere dove
abbiamo rescissioni di contrattuali in atto, ma siamo riusciti a sanarne tante: Sedda
Ortai e non voglio citarne altre, noi abbiamo risolto tante situazione che sono state
portate a termine.
Credo quindi che le sarà molto molto difficile elencare delle incompiute, ma
sono opere che si stanno svolgendo all'interno dei tempi contrattuali, fra i quali le
voglio citare anche la piscina di Farcana che lei ha citato.
E' vero, lei voleva sapere quali erano le politiche dell'agro, ma sa benissimo che
qua ci sarà una seduta in cui il Sindaco farà le sue dichiarazioni programmatiche e in
cui tutti gli Assessori di questa maggioranza esporranno il loro programma.
Questo non è ancora avvenuto e forse sarebbe già avvenuto se non ci fosse
stato l'ostruzionismo dell'opposizione, che ha impedito che ci fossero più Consigli
Comunali, ma che ha portato fino all'alba la discussione sterile e inutile.
Capisco un'opposizione che voglia essere costruttiva quando ci sono cose che
non vanno, ma sentire che ci sono dei bilanci falsi no.
A queste persone voglio ricordare che i bilanci e tutte le delibere vanno alla
Procura della Corte dei Conti, che è l'unico ente abilitato a dire se è una cosa è falsa
o giusta, non certo gente che, per pseudopreparazioni anche di tipo tecnico, viene
qua in modo lungimirante a sancire e a pontificare.
Non si vuole che si parli di Regione matrigna. Perché non ce lo dobbiamo dire
che la Regione è matrigna, perché è governata del centrodestra? Dobbiamo dircelo.
Abbiamo una situazione di disagio totale per cui le nostre imprese stanno
morendo.
E' inutile parlare del Patto di Stabilità, io personalmente sono andato da un
Assessore di quella Giunta a dire: a Nuoro ci sono imprese che hanno maturato tre
stati di avanzamento e la Regione per rimanere nel Patto di stabilità non sta
accreditando i soldi per pagare le imprese, che a loro volta non pagano gli operai o li
pagano parzialmente.
Cosa ve ne fate del fatto di stare dentro il Patto di Stabilità? Intraprendete
qualche azione politica come hanno fatto altre regioni d'Italia per fare sì che questo
non avvenga, però il fatto è che le nostre aziende stanno chiudendo ed alcune hanno
maturato tre stati di avanzamento con cifre considerevoli da incassare e sono nella
condizione di licenziare gli operai.
Allora sì che rimane l'incompiuta, ma non per causa della dirigenza di questo
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
90
Comune.
Non mi voglio addentrare sui cavalli e cavallini e ostelli vari che lei ha citato, ma
è un leitmotiv che lei ha da parecchio tempo questo dell'ostello, lo sta menando dalla
vecchia legislatura.
Le voglio ricordare che l'ostello è nato proprio con la dirigenza del suo
Presidente di gruppo, quindi dovrebbe anche informarla di che cos'è avvenuto e di
che cosa non è avvenuto.
Io dico che le cose sono a posto, che l'ostello sarà ultimato come è stato già
ultimato, ci sono stati dei problemi, sono stati risolti e oggi l'ostello può essere
consegnato non certo per diventare una stalla.
Università. E' chiaro che questa Amministrazione si propone di parlare con la
gente, il Sindaco lo sta già dimostrando.
Non abbiamo ancora formalizzato il contratto di quartiere, ma il nostro Sindaco
sta andando a tutte le riunioni, sta ricevendo la gente, sta incontrando tutte le
associazioni di categoria, si sta facendo portatore e attore dei messaggi alla Giunta,
all'esecutivo.
Quindi non possiamo certo accusare questo Sindaco e questa maggioranza
che se ne stanno fregando, perché l'università penso che interessi a questa
maggioranza, ma penso che interessi anche a questa opposizione.
Consigliere Saiu, penso che lei sia preveggente forse, ci sta già annunciando
cosa avverrà il 30 novembre.
Non so che cosa avverrà, mi auguro che cosa possa avvenire, non che cosa
avverrà, non ne ho certezze, so che abbiamo ereditato una situazione difficile.
La Giunta ha fatto quello che doveva fare.
Le voglio ricordare qualche frase di qualche persona a lei molto vicina, che mi
ha detto: "Assessore Meloni, spenda di meno che stiamo spendendo troppo", a suo
tempo.
E' una frase rimasta storica in quest'aula perché quella Giunta stava lavorando,
nel bene e nel male, ma stava lavorando e ha lavorato e i risultati lo stanno a
testimoniare.
E' la concomitanza di una serie di cose che ha permesso che il sistema si fosse
bloccato.
Si è bloccato il sistema perché non ci sono i trasferimenti da parte della
Regione.
Capisco che la Regione debba e voglia stare all'interno del Patto di Stabilità, ma
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
91
se questo significa la morte per i nostri Comuni e per le nostre imprese non ci sto più;
qualche azione di rivolta e di rivalsa va fatta.
Voi non fate altro che criticare che l'Amministrazione non fa; nessuno che
spenda una parola per dire quello che avviene a livello del Governo centrale, dei suoi
trasferimenti non dati e della Regione dei trasferimenti non dati.
La Regione ha già decretato molte opere pubbliche e, nonostante maturati gli
stati di avanzamento certificati, non dà i soldi alle imprese.
Di questo voi che avete i contatti con gli Assessori regionali fatevene portatori,
perché a noi pare che non ci ricevano.
E' una cosa che non mi auguro, non so se se l'augura lei, Consigliere Saiu! Se
lei vuole bene a questa amministrazione non dovrebbe augurarselo manco lei!
Lei ha anche detto: "nascondere la realtà dei fatti sugli introiti, (vedi Comunità
Montana)".
Non mi addentro in queste cose, mi appello solamente alla trasparenza
dell'Assessore che ha illustrato il bilancio, una trasparenza che si prestava anche a
attaccare le minuzie, tant'è che personalmente gli ho detto: sei stato eccessivamente
trasparente.
Questo può dare luogo, a un'opposizione che non vuole costruire ma vuole
distruggere, ad un attacco, come è avvenuto, che però è molto sterile.
Voi non potete augurare a questa Amministrazione di non essere trasparente,
perché il nostro Assessore è stato anche troppo trasparente.
Bilancio falso; boh, io non so! Se so che l'Amministrazione fa un bilancio falso ci
sono degli organismi ai quali mi posso rivolgere tranquillamente, facendo una
semplice denuncia.
Appartengo ad un'Amministrazione che sta falsificando i bilanci? Siccome
voglio bene a questa città, i bilanci sono falsi, quindi vuol dire che questa città non
cresce, che questa città sta mistificando, allora io lo denuncio.
Vedo che le denunce ancora non sono state fatte.
Spese legali. Anche qua penso che abbia già risposto il nostro Presidente
Polimene. Le parcelle, il credito non è accertato finché non viene emessa la fattura.
Mi risulta che non siano state presentate fatture, adesso non so se per
sensibilità degli Avvocati che sanno le condizioni in cui versa questa Amministrazione
o perché ci sono ancora delle cose da accomodare, da dirigere e da rivedere, perché
le parcelle a volte sono esatte, a volte non sono esatte, a volte vengono allungate e a
volte vengono diminuite.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
92
Questo non lo so, so che ad oggi non è certificato il credito certo nei confronti di
Avvocati e come tale allora non può essere ascritto fra i debiti fuori bilancio.
Certo che lo dico anch'io, lo dico a ogni piè sospinto: noi abbiamo vinto le
elezioni.
Vincere le elezioni significa avere rispetto della volontà del popolo, il popolo ha
detto che questa Amministrazione da parecchi anni sta governando nel bene o nel
male ma sta governando, permettetemi di dirlo almeno in modo sufficiente, altrimenti
l'avrebbe bocciata, come invece sta bocciando posti dove ha amministrato il
centrodestra che ha amministrato male.
CONSIGLIERE PINTORI
Con la presentazione e illustrazione dei dati inerenti gli equilibri di bilancio
dell'esercizio finanziario 2010 l'Assessore Daga, per conto dell'esecutivo e della
maggioranza, segna un altro obiettivo raggiunto, il quale non è un obiettivo qualsiasi
visto che con questa manovra coraggiosa e intelligente si è evitata l'ingessatura del
bilancio e conseguentemente si è evitato di ingessare il programma politico della
coalizione confermata alla guida della nostra città.
Una manovra che guarda al futuro, attingendo dal passato ciò che
costruttivamente da esso proviene nel campo progettuale dei lavori pubblici e
dell'urbanistica, come pure nel campo dei servizi urbani e quelli rivolti alla persona.
Insomma, in questo documento contabile c'è una continuità amministrativa
all'insegna del rispetto del passato per migliorare il futuro.
Tutto è stato possibile anche perché in questi pochi mesi si è riusciti a creare un
team di sinergie politiche e amministrative che ragionevolmente ha saputo anteporre
al pessimismo l'ottimismo, al sospetto la fiducia, alla diffidenza la certezza.
Elementi che hanno alimentato il cosiddetto coraggio consapevole, che ha
consentito di mantenere i servizi esistenti offerti dal Comune senza gravare sulle
tasche dei cittadini.
Davanti a queste decisioni concrete, funzionali agli interessi della nostra città,
lasciamo alla nostra opposizione consiliare la liturgia della parola, così appropriata e
ben definita dall'Assessore Daga nella sua relazione, come pure la polemica sterile e
riduttiva.
Una opposizione che galleggia sopra le nuvole della retorica, convinti di non
dover condividere o ritenersi estranei alle responsabilità sugli effetti del patto di
stabilità malamente gestito dal centrodestra, coscientemente presente sia nel
Governo Centrale, sia in quello Regionale, l'uno facendo ricadere sui Comuni tutto
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
93
l'onere del debito pubblico, l'altro rendendosi inadempiente rispetto ai trasferimenti in
conto capitale a favore degli stessi Comuni.
Queste scelte hanno ovviamente determinato squilibri nei bilanci perché le
spese sono rimaste invariate rispetto alle previsioni mentre le entrate sono diminuite.
Un motivo in più per spingere il nostro Comune a operare un'altra scelta
importante che non può passare inosservata alla minoranza, che è la scelta delle
convenzioni da stipularsi con gli istituti di credito per attivare il meccanismo
dell'anticipato pagamento fatture; dell'assolvimento dei debiti del Comune nei
confronti dei suoi fornitori; dell'incasso dei crediti vantati con la RAS o altri soggetti;
infine la facilitazione all'accesso al credito degli utenti che manifestano la volontà di
acquisto dei reliquati, appartamenti o altri immobili non funzionali.
E' chiaro che le banche non sono opere pie, quello che fanno è sempre ed
esclusivamente a scopo di lucro perché il loro motivo di esistere è vendere denaro,
cioè produrre interessi a loro favore che, come nel caso trattato, il Comune di Nuoro
come altri Comuni dovrà assolvere nel tempo.
L'intervento delle banche in questi frangenti è frutto di scelte consapevoli,
ripeto, relative alla politica finanziaria del Governo Berlusconi, che con il Ministro
Tremonti ha voluto gravare o ha voluto garantire ulteriormente il sistema bancario
italiano di nuove provvigioni certe e sicure.
Quasi un paradosso, quello italiano: da un lato la polpetta avvelenata del patto
di stabilità che ti costringe qui in Italia all'inerzia amministrativa; dall'altro ci sono gli
enti locali con i suoi amministratori, costretti a pagare l'aiuto delle banche per
assolvere alle responsabilità del patto con i cittadini che hanno affidato a loro le sorti
del proprio Comune.
Tutto diventa paradossale quando altri stati europei - partner dell'euro -
affrontano l'attuale bassa congiuntura con investimenti mirati alla crescita sociale e
civile, come gli investimenti sulla ricerca e sui servizi.
Qui da noi invece, gravati da un forte debito pubblico, siamo costretti ad
amministrare una continua emergenza occupazionale e sociale in assoluta solitudine,
in cui sentiamo lo Stato più come guardiamo ed esattore piuttosto che dispensatore
di nuove idee di sviluppo, di servizi e di nuove opportunità di lavoro.
Non è un caso che proprio da Nuoro si è alzata una voce che non può definirsi
sovversiva, che è quella del responsabile degli edili di Confindustria che chiede al
Comune, a tutti i Comuni, di forzare il patto di stabilità perché i soldi ci sarebbero, ma
rimangono bloccati per le assurde regole del patto di stabilità, che richiama anche
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
94
quanto già avevo richiesto in una precedente seduta consiliare, cioè di considerare
con il coinvolgimento dell'ANCI la possibilità di adeguare il patto di stabilità alle reali
capacità di ciascun Comune di rispettare i margini economici in esso contenuti.
Il richiamo della Confindustria per noi amministratori comunali è un ulteriore
stimolo per ribadire la necessità di un intervento economico straordinario dallo Stato,
dalla Regione, per liberare i Comuni che attanagliati dai debiti fuori bilancio, di fatto
amministrano condizionati fortemente da fatti e avvenimenti ereditati da altre
Amministrazioni vigenti venti o trent'anni fa.
Alleviare i Comuni di questi pesi finanziari significa, almeno per il Comune di
Nuoro, di stare tranquillamente dentro i vincoli del patto. Ma così non è.
Il nostro Comune con coraggio e responsabilità si è fatto promotore di alcune
manovre che nonostante tutto ci promettono ancora di stare sopra i binari dei vincoli;
essi sono così riassunti: il recupero dell'evasione tributaria; il recupero delle sanzioni
amministrative; il recupero dei proventi patrimoniali; il recupero di somme a seguito di
sentenze esecutive; la vendita di beni patrimoniali e, dulcis in fundo, un mutuo dalla
cassa depositi e prestiti.
Manovra questa non gradita ai rappresentanti della destra perché toglie loro la
possibilità di continuare con la solita solfa di una maggioranza incapace e
inconcludente.
Una destra che si avvale dell'ostruzionismo per ostacolare il regolare
svolgimento democratico del dibattito consiliare stravolgendone le regole; nonostante
le critiche contenute nei loro lunghi interventi non si palesano comunque alternative
alle proposte della maggioranza, anzi tutto è fine a se stessa, cioè a quella capacità
di appesantire il dibattito e portarlo all'inconcludenza di cui la destra è paladina.
Quindi, signor Assessore e signor Sindaco, questi equilibri sono conformi alle
aspettative della città.
Ne colgo l'impegno, il lavoro e il buon senso necessario nel continuare a
garantire i servizi alla persona, compresi quelli a domanda individuale, i quali meno
degli altri giustificherebbero una loro interruzione senza validi e indispensabili
motivazioni.
CONSIGLIERE MONTESU
Signor Presidente, il Consigliere Meloni ha richiamato l'importanza del patto di
stabilità per la Regione, praticamente per la Regione il patto di stabilità ha la stessa
importanza che ha per il Comune, perché è importante anche per la Regione
rispettare il patto di stabilità.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Quanto al giudizio della Corte dei Conti, se ci sarà su questo bilancio e su
questi equilibri, la sua valutazione, Consigliere Meloni, è uguale e identica alla stessa
probabilità che ha la valutazione del Consigliere Saiu, per cui se avrà ragione il
Consigliere Saiu o avrà ragione lei, lo stabilirà la Corte dei Conti.
Quello che sta facendo oggi è soggetto a giudizio, aspettiamo questo giudizio
se ci sarà.
L'eredità pesante lei non l'ha ereditata, l'ha creata, lei l'ha creata, in quello che
oggi stiamo gestendo lei le mani in pasta ce le ha messe e il biscotto ce l'ha
inzuppato molto.
Avete lavorato molto e in qualche caso è meglio che vi siate fermati, o meglio vi
hanno anche fermato, come il caso del progetto INAM o ex INAM.
Sul voto che vi premia, caro Assessore, qualche cosa c'è da dirla e
probabilmente durante questa legislatura la diremo, parleremo dei cantieri di Pratza
de Janas aperti in campagna elettorale; parleremo anche, se ne avremo occasione,
delle assunzioni temporanee fatte dalle partecipate; parleremo dei costi COCOCO
con le agenzie interinali; se ce ne daranno la possibilità ne parleremo.
Vorremo vedere quindi se questo è un premio per un voto meritato e per la
politica che è stata fatta oppure se può avere altre provenienze o altri sponsor.
Il mantenimento degli equilibri fissati in sede di approvazione del bilancio di
previsione e la verifica dello stato di attuazione dei programmi, vista la quasi
contemporaneità degli atti - come diceva il revisore, ragionier Polimene - è una
verifica quasi inutile che ci fa perdere solo tempo, crea costi all'Assessore Daga.
Nello specifico stiamo verificando che gli accertamenti delle risorse iscritte
qualche settimana fa nei primi tre titoli delle entrate, siano sufficienti a finanziare le
spese correnti e le quote di capitale per rimborso prestiti e che il finanziamento degli
investimenti iscritti al titolo secondo della spesa siano effettivamente finanziati con le
entrate specifiche che si erano ipotizzate in preventivo e che le medesime si siano
effettivamente concretizzate o realizzate.
Quanto è emerso stasera con l'intervento 20.10.82 dimostra che praticamente
qualche errore c'è stato nella traduzione di questi titoli in questa spese, per cui
aspettiamo fiduciosi anche al 30 novembre, ragionier Polimene, se qualcosa
succederà.
La sovrastima delle entrate ci farà chiudere la gestione corrente con un
disavanzo di competenza, che pur incidendo negativamente sul risultato complessivo
probabilmente riuscirete a camuffare con la panacea dei residui attivi.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Non penso che farete alcunché neanche al 30 novembre quando dovranno
essere fatti gli assestamenti, come col precedente manderete tutto a residui.
In quest'aula durante questa sessione di bilancio, nella titanica impresa di stare
dentro il patto di stabilità si sono verificati una serie di atti non proprio cristallini, non
solo normativi ma anche contabili, che secondo me offendono anche il buon senso e
mortificano le residue speranze di risanamento finanziario necessarie e invocate da
più parti.
Per ammissione dell'Assessore Daga abbiamo solo per espropri 70 cause
pendenti, che verosimilmente ci porteranno altri debiti fuori bilancio che dovremo
riconoscere.
Secondo gli uffici abbiamo complessivamente oltre 300 cause, comprese le 70
dichiarate dall'Assessore, che producono altrettante parcelle, naturalmente, degli
avvocati.
Se qualcuno aveva qualche dubbio su come certe categorie potessero contare
in una cittadina come la nostra, qualche elemento di risposta ce l'ha.
Questa situazione conflittuale, facendo una valutazione statistica comparativa,
produrrà tendenzialmente una spesa di circa 30 milioni di euro spalmati negli anni in
cui arriveranno le sentenze, verosimilmente durante questa legislatura.
Se arriveranno nei prossimi anni di questa legislatura - e arriveranno - anche
volendoli mettere sotto il tappeto, questo non sarà sufficientemente grande per
contenerli.
Non possiamo fare come è stato fatto finora con la richiesta finanziaria del
dirigente del settore affari generali, dottor Rosu, fatta per chiedere uno stanziamento
in bilancio 2010 di un milione e 650 mila euro per onorare spese e incarichi
pregressi, che è stata classificata come un colpo di sole del dirigente.
Non sarà sufficiente neanche la candida e scarsamente professionale risposta
dell'allora dirigente del settore finanziario, riportata nella relazione tecnica allegata al
bilancio e consegnata ai revisori nei termini e nei modi dovuti, che dichiarava di non
poter iscrivere la domanda nel bilancio per mancanza di fondi.
Questo atteggiamento non sarà possibile perché questa volta ci troveremo di
fronte sentenze di giudici e non richieste di legali fatte tramite il dirigente
responsabile, che seppur legittime, possiamo graduare in barba alla normativa,
almeno nei tempi: basta minacciarli che usciranno dalla lista dei beneficiari.
Non possiamo neanche pensare di gestire tutto a colpi di maggioranza perché
in questo caso bisogna pagare, non votare.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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La mancanza di rispetto dei criteri di contabilità e la palese violazione dell'Art.
194 comma 1 del TUEL, che prevede il riconoscimento della legittimità del debito
contestualmente al finanziamento con procedura d'urgenza e con la sottoposizione al
Consiglio nei tempi brevi, non appena il responsabile del servizio ne è venuto a
conoscenza, non potrà essere elusa.
Qui cari colleghi le fatture ci saranno e saranno pesanti.
La norma che abbondantemente si è violata, dell'iscrizione appena il
responsabile ne viene a conoscenza, dovrà essere applicata dichiarando con
urgenza il riconoscimento.
Dottor Polimene, anche i revisori dovranno prenderne atto, anche se la ricevono
dopo avere scritto la loro relazione; ma soprattutto scriveranno la loro relazione solo
dopo aver letto anche la relazione tecnica del dirigente. Perché, vede, non siamo né
distratti, né del tutto incompetenti.
Se nel bilancio di previsione non aveva la relazione tecnica del dirigente visto e
considerato - come ha affermato lei stesso a una domanda del Consigliere Saiu - che
questo è un atto fondamentale, forse era meglio aspettare la relazione, leggerla e poi
scrivere la vostra relazione.
Mi sembra che si stia giocando tutti a un giochino molto pericoloso, quello di
fare i ciechi dicendo che sono ciechi chi ci vede benissimo.
Qui, cari amici, il colpo di sole l'ha preso il dirigente finanziario che ha omesso
di iscrivere a bilancio preventivo 2010 un fatto di cui aveva saputo e che gli era stato
comunicato regolarmente.
Questi colpi di sole non saranno più sufficienti a tenerci dentro quest'aula.
Nasconderci oggi dietro i colpi di sole non significa niente, stiamo solo allungando
l'agonia, signor Sindaco; da medico lei lo chiamerebbe accanimento terapeutico.
Il giochetto della mancanza di fattura agli incarichi pregressi - non esistono e
sono documentabili - non ci salverà. La fatturazione, lo sappiamo tutti, chiude il
pagamento, non lo determina.
La Bassanini privilegia la sostanza alla forma, lo sapete meglio di me, e la
forma, signori, dice che il debito c'è e va messo a bilancio e pagato nelle forme
previste.
Il fatto che tali atti siano stati fatti in parte o tutti - non lo so - senza che fossero
destinati i relativi finanziamenti, è un'altra mancanza di questo modo di amministrare.
Ciò non può in nessun modo rappresentare una scusante. La realtà è che noi
abbiamo già in questo momento un debito aggiuntivo di 1 milione e 650 mila euro.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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Abbiamo previsioni di entrate che chiamare ottimistiche è eufemistico, abbiamo
un debito rilevante con una capacità di indebitamento limitata e una previsione di
nuovi debiti enorme.
La strada intrapresa mi sembra da irresponsabili, la strategia dello struzzo ha
più probabilità di riuscita della vostra.
Qui davvero occorre mettere mani seriamente al patrimonio per onorare gli
impegni. Queste cifre non le troveremo nei poveracci di Monte Gurtei o del Nuraghe,
vanno cercate altrove, in altri centri più forti che sono alla ricerca di soluzioni.
Dire che venderemo l'ex Comunità Montana alla Provincia quando questa ci è
stata assegnata perché dovevamo eliminare una passività derivante dall'affitto per i
vigili urbani e la stessa Provincia non ha a bilancio alcuna cifra per acquisirla,
significa che non si venderà nulla, almeno per quest'anno e se la vendiamo siamo
esposti a qualche ricorso che potrebbe toglierci la proprietà.
Per cui anche per quell'importo si dovrà trovare la copertura, caro Presidente.
Prendere tardivamente le distanze da Zidda non vi salverà dalle responsabilità
di questa Giunta e di questo Consiglio, è lo stesso che sosteneva Mario Zidda, ha le
stesse identiche responsabilità.
La riconoscenza verso Super Mario non costituisce titolo sufficiente per parlare
di discontinuità, quello che abbiamo visto finora è solo continuità e rinuncia
all'autonomia.
PRESIDENTE
Invito tutti i Consiglieri, quando si rivolgono al Sindaco precedente, di utilizzare
dei termini magari anche un po' più gentili.
E' una forma di rispetto che si deve alle istituzioni. Non lo dico solo a lei, vedo
che si ripete.
CONSIGLIERE CARBONI
Una questione di metodo, importante: questo pomeriggio, mentre ero seduto tra
i banchi del pubblico, un Consigliere in qualche modo ha insultato il Consigliere
Pintori; io ho risposto e sono stato ripreso per avere risposto.
Qualche minuto fa - non molti - dopo essere stato tra l'altro ripreso perché
parlavo a voce bassa nel pubblico, con l'atteggiamento che noi abbiamo già
sperimentato e cioè quando parla il sottoscritto o qualcun altro della maggioranza si
fa gazzarra e poi si chiede l'assoluto silenzio e il rispetto ai Consiglieri di
maggioranza affinché ascoltino in religioso silenzio le complesse elucubrazioni di
alcuni Consiglieri di minoranza, si è verificato che ancora una volta, come metodo,
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
99
parlando il Consigliere Ventura Meloni, chi aveva chiesto religioso silenzio e rispetto
si è provato a interrompere e a fare gazzarra alla mia replica controreplica.
Quindi sostanzialmente il metodo è questo: se parla un Consigliere di
maggioranza è lecito interrompere e disturbare; se parla un Consigliere di minoranza,
rispetto silenzio e grande considerazione perché ci dobbiamo abbeverare dai discorsi
che ci fanno costoro...!
Benissimo, ci abbeveriamo.
E quindi ascoltiamo, abbiamo ascoltato una reprimenda: voi Consiglieri di
maggioranza siete brutti e cattivi perché ci dite che avete vinto le elezioni e che avete
preso più voti e questo significa che non possiamo discutere secondo voi - dicono i
Consiglieri di minoranza - quindi siete brutti e cattivi, siete anche un po' cretini!
Ma siccome io, è vero, ho degli impegni, devo stare molto su facebook, mi
succede di avere una memoria che ha un range corto-medio. In questo range,
ricordo a questo Consiglio che è partito con un Consigliere che ci diceva che aveva
preso la somma di altri due Consiglieri! Ve lo ricordate? E' successo stasera, non
cent'anni fa!
Stasera un genio ha fatto la somma! Almeno una cosa la sappiamo: sa contare.
Si dimentica che almeno uno di questi Consiglieri ha fatto una lista che ha preso
metà dei voti di Forza Italia da solo, con altri gruppi di amici.
Diciamo che non siamo stati totalmente schiacciati da questa potente forza
elettorale, da questa macchina trinciasassi, trinciaurne che doveva schiacciarci; non
ci hanno schiacciato, pazienza!
E poi la questione dei votati torna sempre, perché c'è il Consigliere più votato.
Allora il problema vero è che noi dopo avere affrontato - e lo sappiamo tutti - il
problema dell'ecocentro, abbiamo da affrontare il problema dell'egocentro.
Il problema dell'egocentro sta diventando quasi una patologia della discussione
consiliare.
L'egocentro pone un tema e cioè: qua è meglio che voi andiate commissariati
piuttosto che votare queste oscenità, questi orrendi atti di bilancio che ci proponete,
questi imbrogli, questi falsi in bilancio, queste cose poco cristalline...!
Avete approvato queste cose che avete ottenuto, che avete fatto per poi fluire in
corso di elezioni, come Pratzas de Janas che è iniziata un anno prima delle elezioni;
io non ero in campagna elettorale, qualcun altro sì, forse è andato così bene per
quello, complimenti.
Però qual è il tema? I temi politici sono due, anzi sono tre, ve li accenno e poi
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
100
andiamo avanti, spero.
Montesu, sono contento che senta la mancanza! E' evidente che senti la
mancanza!
Il punto è questo: oggi è stata rimproverata al Consigliere Meloni la questione
dell'ex INAM e io, che ho memoria, ricordo chi aveva fatto la questione all'Assessore
Meloni.
E il Consigliere Meloni mi riconoscerà, credo, ricorderà - perché anche
l'Assessore Meloni ha memoria - che le questioni non vennero dei Consiglieri
dell'opposizione, perché i Consiglieri dell'opposizione - in sardo si usa un termine che
non userò - però diciamo che qualche pennichella schiacciata ci fu sul tema.
E' andata a finire bene per noi perché sono stato bravo! Siamo stati bravi! Io mi
sono fatto un'idea, che legga gli interventi di Luis Moreno!
Il punto politico è che c'è stato un pregresso e questo pregresso ricade su tutti
noi; i debiti ricadono su tutti noi, dobbiamo affrontarli come atti che ci servono per
andare avanti.
Se andiamo sul tema delle responsabilità, dell'inerzia politica, delle azioni fatte,
potremmo esplorare tantissime cose, potremmo vederne tante, però io preferisco
adesso tacere perché so - e lo so - che io li vedrò spuntare con le gambine corte
quando ci sarà da adottare le cosine e magari avremo gente - qualcuno ricorderà -
che quando dovevano passare certe cose si assentava.
Ho memoria sufficiente, poi se volete faccio i dettagli, non stasera.
L'altra questione politica è questa: tutte queste cose vanno bene; cioè noi oggi,
brutti, sporchi e cattivi approviamo bilanci falsi, va bene, è così, volete che vi diciamo
che è così o che vi dica io che è così, perché parlo per me? Io posso per licenza
poetica dirvi anche che è così, perché noi vogliamo andare a votare e a chiudere una
fase.
Di tutte queste cose che andremo ad esplorare poi ci interessa in realtà assai
poco perché siamo assolutamente consapevoli della situazione del Comune e che
dobbiamo andare avanti.
Potete dire tutto quello che volete, alla fine su questo tema alzeremo la mano,
voteremo e si va avanti, si andrà avanti, punto e basta.
Se voi vorrete fare questioni fatele, noi su queste cose andiamo avanti perché
abbiamo da confrontarci noi - a questo punto dico noi - su alcune questioni
importanti.
Lo faremo e probabilmente vedremo formichine che sempre fanno, che a quel
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
101
punto si avvicineranno a fare.
Quindi siamo dei malfattori, è stata detta anche questa frase: malfattori. Chi fa
bilanci falsi è un malfattore perché li fa per fini osceni, innominati.
Credo che la politica non sia il luogo delle vergini vestali, però se guardo -
siccome vedo gente, so cose - giro di vergini ce ne sono poche e soprattutto qualche
volta le vergini salgono sul pulpito e sono ex vergini.
Detto questo votiamo il punto, il nostro gruppo voterà questo punto,
attenderemo che si assicuri alle patrie galere la maggioranza, però vi dico questo: io
credo che noi - ne sono convinto, può darsi che mi sbagli, mi sono sbagliato tante
volte! io e Giuseppe ci sbagliamo sempre - detto questo credo che magari non ci
sbagliamo questa volta e riusciamo a sanare i conti e i deficit del Comune.
Se non ci riusciremo, molto semplicemente se ne accorgeranno tutti perché non
riusciremo a pagare le cose, quando non riusciremo a pagare più le cose ci
arrenderemo e vi diremo: sì, abbiamo sinora fatto di tutto perché questo non
succedesse, oggi è successo, ce ne assumeremo la responsabilità politica.
Fino ad allora spero che in quest'aula si respiri un po' di aria bulgara.
PRESIDENTE
Chiedo se ci sono altri interventi.
La parola al Consigliere Bagiella.
CONSIGLIERE BAGIELLA
Ne approfitto, signor Presidente, signor Sindaco, Assessori e colleghi
Consiglieri, anche per dire che avendo preso meno di 224 voti non ho microfono.
Quindi provvediamo, Presidente, perché mi sento solo senza microfono. Giro
tutta l'aula.
Intanto tranquillizzo il Consigliere Carboni perché io sono affetto da
Diegocentrismo, quindi non ecocentrismo né egocentrismo, ma una forma più
particolare.
Ho sentito tante cose che mi hanno fatto riflettere, alcune onestamente,
esattamente come il Consigliere Meloni, mi hanno indignato e le elencherò dopo.
Parto dall'analisi della situazione politica di questa città, dove c'è un'opposizione
che urla nonostante a più riprese sia stata offerta un'apertura non comune.
Una opposizione che non ha sfruttato un'occasione d'oro per metterci in un
sacco, chiuderci e poi buttarci dentro il mare, probabilmente.
Bastava votare il bilancio di previsione, durava tre mesi, era un bilancio
ingessato, era un bilancio blindato, era un bilancio pieno di debiti, era un bilancio
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
102
pieno di cose che dovevamo per forza fare, che avevamo ereditato etc..
E' stata fatta dal Sindaco, da molti rappresentanti della Giunta, dall'Assessore
Daga etc. questa apertura, dicendo: noi vogliamo governare questa città anche
insieme a voi, non da soli e solamente per prenderci le voci tutte le volte che
entriamo in questo Consiglio, male parole, insulti, dileggio continuo, prove muscolari
di chi ha preso più voti etc..
Io mi riferisco soltanto a un dato: avendo il Sindaco Bianchi preso più di
diecimila voti, a quello mi misuro, evidentemente ne ha preso più di tutti e infatti è
seduto lì.
Io per fortuna ho votato lui e quindi per fortuna ho una persona della quale mi
fido che fa il Sindaco, che ha nominato una Giunta, che ha fatto un'apertura
importante che io non avevo mai sentito fare da nessuno: "se volete provare a
governare insieme a noi...".
Bastava farlo per tre mesi, non per cinque anni, facendo finta di essere non le
vergini vestali che diceva prima Francesco. No, per tre mesi: aiutateci con un bilancio
così ingessato, così bloccato a fare andare avanti le cose, a far funzionare un
Consiglio Comunale come dovrebbe funzionare, in maniera veloce, spedita, che
prende provvedimenti urgenti, che - come ci ha spiegato il ragioner Polimene - fa
suoi i debiti fuori bilancio perché è un obbligo, non una circostanza o un possibilità.
Perché dopo la Corte dei Conti cerca chi non ha votato, cerca chi ha votato
contro i debiti fuori bilancio; ma per questo basta sapere leggere il Testo Unico,
avere un minimo di buon senso, chiarirsi le idee e non avere soltanto voglia di urlare
contro chissà che cosa. Urlare contro e basta.
Urlare contro anche senza logica, mi dispiace, perché non si può nel gire di
mezz'ora questo è un imbroglio e poi fare i complimenti al ragionier Polimene: "lei sì
che ne capisce, ammazzade oh quanto sei bravo!".
Ma se é un imbroglio e poi "ammazzade oh quanto sei bravo", è bravo o non è
bravo?! Io credo di sì perché ho fatto le mie ricerche, ho cercato il ragionier Polimene
nell'Ordine dei gondolieri e non ne fa parte, non c'è, è proprio nell'Ordine dei Sindaci
revisori, quindi abbiamo beccato dall'albo giusto.
Infatti quando ne sento parlare in quest'aula dico: ma farà il gondoliere?
andiamo a vedere; no. Sarà un parrucchiere? no, non c'è neanche nell'Ordine dei
parrucchieri.
Non ho niente né contro i gondolieri né contro i parrucchieri, è uno che fa il
Sindaco revisore e che è seduto lì a fare il suo lavoro, non a fare un'altra cosa.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
103
E quindi ci arrabbiamo secondo me per niente, perché le schermaglie vere, la
politica vera qua dentro non è ancora iniziata, stiamo semplicemente chiudendo una
fase che viene chiusa obbligatoriamente, e invece arrivano i malloppi scritti che
dobbiamo leggere per forza, che dobbiamo decantare per forza, che dobbiamo urlare
per forza.
Prima che andasse via - e mi dispiace che sia andato via - confrontandomi con
il mio gruppo su una cosa che aveva detto il Consigliere Usula, l'ho chiesta, sono
andato da Emilio e gli ho detto:
"spiegami una cosa: ti nominano all'ospedale di Sassari da domani. Arriva un
paziente che è ammalato da tre mesi, o da sei mesi, ha un tumore e tu gli dici: no, mi
dispiace, io curo soltanto chi si ammala da oggi in poi; mi ha nominato oggi, mica
posso...!"
Noi siamo arrivati qui, supponiamo che abbiamo trovato un paziente che è
ammalato, non è che possiamo fare - visto che abbiamo sentito altro, me la concedo
anch'io una licenza verbale - i fighi e dire: "eh no, noi da oggi in poi dobbiamo
guardare, cosa c'era prima non ci interessa".
Cosa vuol dire?! E' la continuità amministrativa che comunque fa parte come se
fosse un'anima di questa Amministrazione, che ci fossimo noi, che non ci fossimo
noi, che - come ha notato giustamente il Consigliere Deiana - ci siamo noi da sempre
etc..
Va bene, okay, però se troviamo un malato ammalato lo curiamo oppure
diciamo: "e no, che schifo! Noi se ti ammali da oggi ti curiamo, se no non ti possiamo
curare perché siamo arrivati oggi".
No, noi lo curiamo lo stesso e cerchiamo di curarlo avendo rispetto delle
istituzioni.
Le istituzioni non sono soltanto quelle per le quali si chiede di intitolare una via
cittadina. No, le istituzioni sono tutte quelle persone che a qualunque titolo e a
qualunque livello hanno governato e amministrato una città.
E siccome ci sono state per dieci anni, non è il caso di continuare a descrivere il
dottor Mario Demuru Zidda, che è stato il Sindaco di questa città, come se fosse un
pagliaccio che possiamo prendere a scarpate per le strade di Nuoro! No! Ha fatto il
Sindaco di questa città - ha detto bene Ventura - forse nel bene, nel male, ha lasciato
molte cose.
Io a occhio qualcuna me la ricordo: per tutte il Teatro Eliseo; per tutte la casa di
riposo.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
104
Quindi non è che ha attraversato questa città, ha fatto il bottino e se n'è
scappato; non mi è sembrato questo. E comunque sia è stato il Sindaco di questa
città: dileggiare lui, dileggiare noi; la vedo così, la vedo assolutamente così, non ho
vergogna a dirlo.
Per cui se mi trovo le emozioni per intitolare all'emerito Presidente della
Repubblica Francesco Cossiga una strada di Nuoro, dopo non mi aspetto che uno mi
dica c'è un farabutto che ci ha governato per dieci anni! Se volete rispetto, dovete
dare rispetto alle istituzioni nello stesso modo.
Ed entro in argomento finalmente.
Io non credo di provare disagio per aver trovato solo cinque comparti che
descrivono le loro attività oppure per averne trovato cinque che non le hanno
descritte.
Immagino il lavoro fatto con grande cura sia dalla struttura, ma soprattutto dagli
Assessori, che arrivano qui e iniziano ad affrontare i problemi uno a uno, perché
quando arrivi e ti trovi centro problemi non è che li puoi affrontano tutti e cento
insieme, risolverli tutti e cento allo stesso identico secondo, allo stesso identico
istante.
No, li affronterei un po' alla volta e siccome i tempi i Consiglieri di opposizione li
hanno descritti molto bene, ebbene in quei tempi stretti probabilmente si è fatto in
tempo a prendere in mano le cose urgenti, quei cinque comparti - fatemeli chiamare
così - di questa Amministrazione per poter dire: ecco, su questo abbiamo iniziato a
registrare le cose; sull'altro ci stiamo muovendo, aspettiamo le dichiarazioni
programmatiche.
Voglio chiudere dicendo che la cosa che mi ha infastidito di più, soprattutto per
le dichiarazioni programmatiche che renderà il Sindaco e per quello che è il nostro
programma, è sentire che dai banchi di questo Consiglio Comunale qualcuno si
possa permettere di dileggiare chi dà lavoro in una città che è in ginocchio o forse
anche di più.
A me non interessa chi ha dato lavoro ai nostri giovani; uno dei vostri che si
chiamava Mario Pili quando ha riportato l'acqua nella sua città ha detto: "non mi
interessa da che parte arriva l'acqua, da destra o da sinistra, l'importante è che
Iglesias abbia l'acqua".
Ebbene io posso dire la stessa cosa: a me non interessa da che parte arriva il
lavoro; non mi interessa se il lavoro lo diamo noi come Amministrazione Comunale o
lo danno le amministrazioni che hanno il nostro colore oppure lo danno le A.S.L.
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
105
perché ci sono giovani che non hanno lavoro, che sono appena laureati e stanno
cercando lavoro, oppure stanno cercando di creare cooperative per fare i portinai;
non mi interessa.
Mi interessa che ci siano giovani in questa città che trovano lavoro, perché
questa è una delle priorità. Sul resto mi bastano le poche parole che ha scritto il
ragionier Polimene - e con questo chiudo:
"Considerato che il bilancio di previsione è stato approvato a tre mesi dalla
chiusura dell'esercizio, si appalesa la necessità di una gestione severa...".
Mi fermo qua, non leggo neanche il resto del capoverso. Ci invita ancora una
volta, il collegio dei sindaci, a quello che sappiamo tutti che dev'essere fatto:
spendere poco, cercare più soldi possibili, tapparci il naso e chiudere l'anno.
ASSESSORE DAGA
Rubo proprio trenta secondi, per dire questo: innanzitutto ho ascoltato con
attenzione tutti gli interventi, come ho fatto in tutti i Consigli Comunali, e francamente
ad eccezione di qualche intervento illuminato - lo cito perché merita di essere citato -
come quello di Alessandro Murgia o quello di Marcello Seddone, io francamente da
parte dell'opposizione non ne sentito altri.
Questo mi delude perché io ho fatto un'apertura di credito nei confronti
dell'opposizione, ho accolto gli inviti dell'opposizione, ma da parte dell'opposizione ho
sentito soltanto delle mere critiche fine a se stesse, inutili e riduttive quanto sterili.
Allora, Consigliere Montesu, io mi aspetterei delle proposte; per esempio di
scendere tutti insieme a Cagliari e protestare contro quella Regione matrigna che ci
deve 7 milioni di euro grazie ai quali almeno si può chiudere l'anno.
Oppure possiamo fare come ha fatto il Sindaco di Catania, senatore del PDL,
che ha votato una legge con la quale i debiti fuori bilancio di talune Amministrazioni
amministrate - guarda caso! - dal PDL, sono state sanate con quella legge.
Oppure, citando l'Art. 14 dell'Art. 78, dal comma 14 al comma 18, "per favorire il
rientro del deficit del Comune di Roma, sono introdotti specifici interventi consistenti
in:
- fondo di 300 milioni di euro destinati al Sindaco Alemanno;
- incremento dell'addizionale IRPEF fino allo 0,4 (noi invece l'addizionale IRPEF
non l'abbiamo incrementata);
- istituzione di un'addizionale commissariale di euro uno per tutti quei
passeggeri in transito sugli aeroporti di Roma;
- ancora peggio: introduzione di un contributo di soggiorno a carico di turisti che
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soggiornano negli hotel di Roma fino a un limite massimo di dieci euro".
Queste potrebbero essere le strade, se no tutti insieme l'unica cosa che
possiamo fare è scendere a Cagliari e protestare contro quella Regione matrigna!
Quindi finiamola con la propaganda e facciamo delle proposte pragmatiche.
PRESIDENTE
Se non ci sono interventi, passiamo alle dichiarazioni di voto.
Consigliere Tupponi, lei ha fatto una domanda e io ho invitato a rispondere, non
siamo in commissariato! Risponde l'Assessore. Non può interrogare l'ufficio.
ASSESSORE DAGA
Giuseppe, io peserei le parole perché se è un imbroglio da qui sto andando alla
Procura della Repubblica e dovrai rispondere tu di parecchie cose. Primo.
Secondo: ad aprile eravamo fuori dal patto di stabilità per 739.000 euro; a
giugno, con la ricognizione semestrale, eravamo fuori di 2.400.000 euro; con la
manovra di 7 milioni e mezzo speriamo di rientrare.
Oggi, ho detto, abbiamo fatto una manovra di...
Io non sarei così beato della faccenda, io fossi...
Hai chiesto una risposta, fammi rispondere! Non interloquire perché io ascolto
in silenzio! Tu non puoi interrogare gli uffici, interroghi l'Assessore e l'Assessore ti
risponde.
Ti dico che oggi con la manovra che abbiamo fatto noi siamo dentro il patto,
sempre che la Regione non sia inadempiente per quei 7 milioni di euro; se no
saremo costretti a trovare strade alternative.
Mi aspetterei che per quelle strade alternative, i suggerimenti provenissero da
voi, cosa che stasera invece non c'è stata.
Avete fatto le cassandre, siete buoni a criticare ma non a fare proposte serie.
PRESIDENTE
Non siamo nella fase di dibattito. Basta, passiamo alle dichiarazioni di voto.
Chiedo chi si prenota per fare le dichiarazioni di voto.
CONSIGLIERE MANCA (CIC)
Intanto chiedo scusa al Consigliere Carboni - lo volevo fare anche formalmente
- per il tono che ho usato prima, mi sono fatto un po' trascinare e per questo chiedo
scusa.
Credo che la serata di stasera segni un passaggio importante per questa
Amministrazione; segna un passaggio importante, di riflesso ovviamente, per la città.
Io non credo che replicherò a nessuno dei Consiglieri che mi ha citato o che
a cura dell’I.D.N. S.n.c.
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comunque ha ironizzato anche su qualche mia battuta e qualche mio intervento. Però
alcune cose sarà meglio che ce le diciamo in maniera un pochino più chiara.
Stasera ho capito, ma non ce ne voleva molto per capire che il nostro bilancio è
gravemente ammalato. Mi auguro che chi si occupa di malattie non sia qualche
Consigliere che spero abbia i titoli di occuparsi di malattie economiche e di trovare gli
argomenti con la massima severità nell'articolazione e nella gestione del bilancio.
Occuparsi di malattie è una cosa seria e con grande rispetto alcuni argomenti
sono davvero improponibili. Di fatto alcune dichiarazioni non fanno altro che
confermare della severa difficoltà che ha questa Amministrazione - vuoi per eredità
passate, vuoi per l'incertezza della gestione precedente.
Lontano dai nomi e cognomi, tutti noi o quelli che hanno vissuto la passata
legislatura sanno perfettamente a che cosa possono attribuire e che cosa possono
pensare sul piano delle responsabilità.
Ma oggi forse anche questo è un valore che ha un po' il sapore di aria fritta.
Forse oggi bisogna prendere atto che fuori dal patto di stabilità stavamo ad
aprile, le dichiarazioni dell'Assessore purtroppo confermano che siamo fuori dal patto
di stabilità anche a giugno nella fase intermedia, quella di comunicazione al
Ministero, della quale comunque preferirei avere gli atti, che ho chiesto per tempo.
Mi pare di avere colto che purtroppo siamo fuori dal patto anche stasera.
Naturalmente qua nessuno ha da gloriarsi gi questo, ma proprio nessuno, perché
quando usciremo da quest'aula e ci confronteremo con la quotidianità della città
credo che nessuno, opposizione compresa, abbia il sapore della contentezza di una
situazione di questo livello.
Anche perché chi comunque continuerà o chiunque verrà dopo, non troverà
sicuramente la strada in discesa ma troverà soltanto complicazioni.
E' certo che le analisi le dobbiamo però fare e le dobbiamo fare con molta
coerenza. E' certo che in queste analisi dovremo provare a confrontarci.
A volte anche alcuni spunti dell'opposizione che paiono particolarmente critici e
severi rappresentano forse la stessa severità con la quale i revisori dei conti all'ultimo
capoverso dicono e invitano questa maggioranza a gestire con molta severità il
trimestre che si avvicina.
Beh non riesco a capire, perché se lo dicono i revisori e parlano di severità e lo
dicono anche i colleghi del Consiglio, vale la stessa cosa, magari entriamo in un
tema un pochino più specifico, magari entrando nel tema più specifico chiediamo di
fare particolare attenzione.
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Quando io parlo dell'attività di questa Amministrazione, non ne parlo con la
gravità di chi vorrebbe che domani tutto qua fosse finito e si potesse ricominciare da
capo.
Ricominciare da capo significa in ogni caso difficoltà per chiunque arrivi. Non
credo che nessuno abbia la bacchetta magica, non credo che nessuno abbia tutte
queste abilità per sollevare da questo sonno profondo economico la città.
Però una cosa la voglio dire: credo che ci siano responsabilità - come ho detto
altre volte - a tutti i livelli e questi livelli sono le responsabilità che tutti abbiamo
richiamato e che tutti avete richiamato e che tutti appelliamo, però ci sono delle
responsabilità nostre, di Consiglio, ci sono responsabilità di gestione, Assessore.
Nessuno dice che lei non stia facendo la parte dovuta, ma lei non può neanche
pensare che io sia d'accordo con lei quando penso che queste difficoltà che lei ha
non possano essere superate.
Possono essere superate e io mi auguro che lei le superi, non lei
personalmente perché lei mi pare che viva del suo e ne abbia già soddisfazioni
grandissime, ma sicuramente dobbiamo superare la Giunta, il Sindaco, il Consiglio, i
cittadini, questo è quello che noi dobbiamo fare.
Questo però non toglie che dobbiamo metterci il bavaglio, che non dobbiamo
chiuderci gli occhi, che non dobbiamo andare con quella severità di cui ci parlano i
revisori dei conti; non credo neanche che non sia possibile dare a questa città un
briciolo di speranza e non il capolinea.
Credo che si possa fare.
CONSIGLIERE MONTESU
Anche il gruppo del PDL, signor Presidente, voterà come il gruppo di Città in
Comune, noi usciremo dall'aula al momento del voto.
Stasera nello sfogo dell'Assessore Daga abbiamo capito - un po' l'avevamo
intuito - che anche se arrivassero i soldi della Regione, e speriamo che arrivino,
Assessore, perché anche noi vogliamo che arrivino, sarà dura perché, come ha detto
lei, spera di rimanere del patto di stabilità.
In questo caso credo che noi più che una gita a Cagliari, Assessore, avremmo
bisogno di una gita a Lourdes.
Quindi gli elementi di dubbio che noi abbiamo portato in questa sessione di
bilancio non sono perché noi vogliamo uscire dal patto di stabilità, noi vogliamo
rimanerci dentro il patto di stabilità e se lei è stato attento, nei nostri interventi ci sono
le linee che noi siamo disposti anche ad appoggiare.
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Un po' le ha accennate anche lei, perché credo che uno quando va male deve
mettere mano ai gioielli di famiglia, come si suol dire. Per cui quella è la strada seria
e reale per poter uscire da questa situazione.
Come ho detto prima, mettere la polvere sotto il tappeto non ci aiuta. Noi
vogliamo dare un serio contributo a questa Giunta per uscire seriamente dalla
situazione, non per nascondere la situazione.
Per cui la nostra posizione, come ho detto, è quella di uscire dall'aula al
momento del voto.
CONSIGLIERE MELONI
Sarò brevissimo, Presidente. Mi corre l'obbligo, perché io sono una persona
schietta, rispondere al Consigliere Montesu, che ha detto che io le mani in pasta le
ho messe.
Rispondere a un'affermazione di questo tipo e al Consigliere Montesu in
particolare, è come sparare alla Croce Rossa! Permettetemi il termine.
Certo, Consigliere che le ho messe le mani in pasta, le ho messe per portare
finanziamenti alla sua città pagandomi i viaggi a Roma di tasca e non facendomi fare
rimborsi; pagandomi i viaggi a Cagliari di tasca e non chiedendo i rimborsi; ma se
vuole le faccio un piccolo elenco delle cose che ho portato.
Il sottoscritto ha portato, vincendo il primo bando in Sardegna e battendo anche
Cagliari e Oristano, 9 milioni per il palazzetto dello sport; Cagliari ne ha preso 6 e
Oristano 6, noi 9.
Pratzas de janas è il primo progetto in Sardegna, è il punteggio più alto e grazie
a quello stanno lavorando venti persone a Nuoro.
Nuoro è stata la città per prima che in Sardegna ha fatto il piano strategico;
grazie a quel piano strategico per il quale l'Amministrazione ha speso, oggi noi siamo
in condizioni più favorevoli di altre Amministrazioni per ricevere i finanziamenti
comunitari.
Vuole che continui? che le dica che ho portato i soldi del polo intermodale? la
galleria di Prato Sardo? che io ho recuperato i soldi persi della Pedemontana,
portando una cifra superiore a quella originariamente decretata da questo Comune?
E' facile sparare alla croce rossa! Lei non dica più che la gente mette le mani in
pasta, quando non ha elementi a suo suffragio per essere così offensivo.
Il nostro voto sarà favorevole.
CONSIGLIERE CANU
Dichiaro il voto favorevole.
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Accogliamo con vivo interesse l'impegno preso - credo che sia tra le cose più
sensate e costruttive che abbiamo appreso stasera - dal Consigliere Montesu, che
spera, confida molto in questo obolo da parte della Regione per darci una boccata di
ossigeno.
Apprendiamo appunto in questa assise il riconoscimento di una Regione
matrigna, questo è stato oggetto di tutta la discussione, però c'è stata la conferma
appunto di questo rubinetto che deve aprirsi; poi se la saracinesca viene abbassata
può portare solo bene a questa città.
E il bene della città viene portato se tutti quanti noi siamo in grado di
collaborare, e quindi ci offrite la vostra collaborazione perché vantate il fatto di avere
vostri portavoce che sono seduti là in maggioranza.
Credo che sia l'orgoglio di tutti quanti i rappresentanti della Provincia, sia di
maggioranza che di minoranza, lavorare per questo territorio, proprio per i problemi
di questo territorio.
Ringraziamo l'Assessore della sua relazione esaustiva, dell'impegno posto da
un revisore che appunto non fa parte del collegio così, a caso, perché non è iscritto
fra gli Ordini dei parrucchieri, come qualcuno ha già detto; ben venga quella che è la
speranza che è emersa, che è stata dichiarata dai banchi dell'opposizione.
Comunque ribadisco il voto favorevole da parte del PD.
CONSIGLIERE SEDDONE
Comunico che anch'io uscirò fuori dall'aula al momento del voto.
Le ragioni che mi portano a questo dissenso sono le medesime che mi hanno
portato a non votare il bilancio di previsione, per cui mantengo lo stesso
orientamento.
PRESIDENTE
Sono finite le dichiarazioni di voto.
Pongo in votazione il punto cinque all'ordine del giorno
Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 2.
Votazione: approvato a maggioranza.
Pongo in votazione l'immediata esecutività dell'atto.
Esito della votazione: favorevoli 24, astenuti 2.
Votazione: approvato a maggioranza.
Invito i Consiglieri Montesu e Pintori e gli Assessori a presentarsi puntuali
giovedì alle 15 e 30 perché la discussione delle interrogazioni avverrà alle 15 e 30.
LA SEDUTA È SCIOLTA