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CONTIENE I.P. - lavoce.it · TERNI Momento decisivo per il futuro delle Acciaierie ... nel corso...

Date post: 15-Feb-2019
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5 Quando la rapina è davanti a casa tua di Elio Bromuri i fronte a casa mia, in pieno centro storico del capoluogo, c’è una piccola gioielleria con una storia familiare antica e modesta, seria e rigorosa, durata nel tempo secondo i canoni del lavoro artigianale tradizionale. Ebbene, nel giro di meno di due mesi per due volte è stata visitata dai ladri, che hanno sfondato la vetrina ed hanno asportato ciò che hanno potuto. L’allarme ha suonato a lungo, ma nessuno si è mosso se non tardivamente. Alcuni malviventi hanno forzato la saracinesca e hanno portato via mezzo chilo d’oro esposto in vetrina insieme a collane, bracciali e anelli. La scoperta del furto è avvenuta la mattina successiva. Quando avverti così da vicino un fatto del genere rimani sorpreso e senti più impellente la preoccupazione. Si suol dire che il mondo è stato sempre uguale e quello che succede ora di negativo e criminale fa più impressione oggi perché ne parlano giornali e televisione, mentre un tempo non se ne sapeva nulla. È certamente vero, ma non è un motivo per non farsi delle domande e chiedersi perché. Sono andato a sfogliare qualche quotidiano di questi giorni, e le informazioni si allargano agli omicidi suicidi, alle violenze sulle donne, ai furbi che riscuotono le pensioni di persone defunte, alle truffe in bilancio, a risse notturne con coltellate tra giovani, morti per overdose, agriturismo a luce rosse. Oggi si viene a sapere che il numero di donne, soprattutto straniere, dedite “professionalmente” alla prostituzione sarebbe di varie centinaia. Per non venire a sapere queste cose e avere un animo sgombro da cattivi pensieri, non si dovrebbero leggere i giornali, chiudere radio tv. Ma come è possibile? Dobbiamo pur renderci conto di come stanno le cose, si diceva. Una delle più tristi di queste notizie è la delinquenza nello sport. Il re del ciclismo internazionale Armstrong alla fine ha confessato che, sì, lui si era dopato. Rimane oggetto di culto per molti tifosi. Ha detto pure che chi doveva sapere sapeva. C’è in atto tutta una ricerca per delineare i confini, smisurati, delle partite di calcio truccate e del giro internazionale di affari per le scommesse. Lo sport che, per definizione, dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto e brillare per la lealtà e la correttezza dei comportamenti, diventa un gioco di inganni e falsità. Stadi strapieni di gente illusa di stare ad assistere ad una gara, “portata in giro” da furbacchioni che hanno già venduto e/o comprato la partita. E pensare che le tifoserie di azzuffano pure tra loro. Illusi, non del tutto, però… A questo punto la disonestà esistente nell’ambito della politica assume una connotazione e una contestualizzazione che la rende spiegabile. Voglio dire che non funziona più la divisione tra “società buona” e “politica cattiva”. Diceva con linguaggio drammatico un religioso e intellettuale del Cinquecento che aveva girato l’Europa alla ricerca di un Paese che fosse migliore del suo (Bernardino Ochino, senese del XVI secolo) e più vicino al Vangelo: “Le ali dell’Anticristo sono presenti ovunque”. Qualcuno dirà: e allora? Già, e allora? Che possiamo pensare, che possiamo sperare, che possiamo credere? Sono le domande classiche della saggezza umana, antiche e sempre nuove. Bisogna porsi le domande. Chiudere ai furbi, agli arroganti, ai prepotenti, agli strilloni di piazza, agli accumulatori esibizionisti di ricchezze inutili, ai loquaci arrampicatori di sofisticati stili di vita. Porsi le domande, anche se non svettano nelle classifiche degli ascolti e non hanno seguito nelle trasmissioni televisive. Una società sobria, pensosa, onesta, che cerca la giusta via per dare risposta alle umane esigenze dei singoli e delle comunità, per un bene che sia da condividere. D N. 2 Venerdì 18 Gennaio 2013 Periodico settimanale Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIORNALE LOCALE ROC 9 2 11 Parola a... Mons. Giuseppe Chiaretti propo- ne dei “labora- tori della fede”. Anzi, in realtà già esistono 4 Politica Grillo che viene, Giannini che va. Novità, confer- me, sorprese nelle liste elet- torali umbre Immigrati La nuova tenden- za è quella di fug- gire dall’Italia - Umbria inclusa - che ha deluso le loro attese Religione I temi al centro della Giornata ebraico-cristiana e della Settimana di preghiera ecumenica Per il momento pare scongiurata in Umbria l’emergenza rifiuti. Ma solo per il momento. E intanto si apre la polemica sull’utilità o sulla pericolosità degli inceneritori. l’editoriale 12-13 14 16 18 21 22 1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL ’UMBRIA www.lavoce.it DIOCESI ORVIETO Apertura della Porta santa di Orvieto per il Giubileo DIOCESI CASTELLO Incontri per giovani coppie con don Carlo Rocchetta PERUGIA La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani TERNI Momento decisivo per il futuro delle Acciaierie CASACASTALDA Concerto e messa in memoria del card. Baldelli GUBBIO La diocesi ‘adotta’ Villa Garibaldi, città terremotata CONTIENE I.P.
Transcript

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Quando la rapina è davanti a casa tua

di Elio Bromuri

i fronte a casa mia, in pienocentro storico del capoluogo, c’èuna piccola gioielleria con una

storia familiare antica e modesta, seriae rigorosa, durata nel tempo secondo icanoni del lavoro artigianaletradizionale. Ebbene, nel giro di menodi due mesi per due volte è statavisitata dai ladri, che hanno sfondato lavetrina ed hanno asportato ciò chehanno potuto. L’allarme ha suonato alungo, ma nessuno si è mosso se nontardivamente. Alcuni malviventi hannoforzato la saracinesca e hanno portatovia mezzo chilo d’oro esposto in vetrinainsieme a collane, bracciali e anelli. Lascoperta del furto è avvenuta la mattinasuccessiva. Quando avverti così davicino un fatto del genere rimanisorpreso e senti più impellente lapreoccupazione. Si suol dire che ilmondo è stato sempre uguale e quelloche succede ora di negativo e criminalefa più impressione oggi perché neparlano giornali e televisione, mentreun tempo non se ne sapeva nulla. Ècertamente vero, ma non è un motivoper non farsi delle domande e chiedersi

perché. Sono andato a sfogliarequalche quotidiano di questi giorni, e leinformazioni si allargano agli omicidisuicidi, alle violenze sulle donne, aifurbi che riscuotono le pensioni dipersone defunte, alle truffe in bilancio,a risse notturne con coltellate tragiovani, morti per overdose,agriturismo a luce rosse. Oggi si vienea sapere che il numero di donne,soprattutto straniere, dedite“professionalmente” alla prostituzionesarebbe di varie centinaia. Per nonvenire a sapere queste cose e avere unanimo sgombro da cattivi pensieri, nonsi dovrebbero leggere i giornali,chiudere radio tv. Ma come è possibile?Dobbiamo pur renderci conto di comestanno le cose, si diceva. Una delle piùtristi di queste notizie è la delinquenzanello sport. Il re del ciclismointernazionale Armstrong alla fine haconfessato che, sì, lui si era dopato.Rimane oggetto di culto per molti tifosi.Ha detto pure che chi doveva saperesapeva. C’è in atto tutta una ricerca perdelineare i confini, smisurati, dellepartite di calcio truccate e del girointernazionale di affari per lescommesse. Lo sport che, perdefinizione, dovrebbe essere al di sopradi ogni sospetto e brillare per la lealtà ela correttezza dei comportamenti,diventa un gioco di inganni e falsità.Stadi strapieni di gente illusa di staread assistere ad una gara, “portata in

giro” da furbacchioni che hanno giàvenduto e/o comprato la partita. Epensare che le tifoserie di azzuffanopure tra loro. Illusi, non del tutto,però… A questo punto la disonestàesistente nell’ambito della politicaassume una connotazione e unacontestualizzazione che la rendespiegabile. Voglio dire che nonfunziona più la divisione tra “societàbuona” e “politica cattiva”. Diceva conlinguaggio drammatico un religioso eintellettuale del Cinquecento che avevagirato l’Europa alla ricerca di un Paeseche fosse migliore del suo (BernardinoOchino, senese del XVI secolo) e piùvicino al Vangelo: “Le ali dell’Anticristosono presenti ovunque”. Qualcuno dirà:e allora? Già, e allora? Che possiamopensare, che possiamo sperare, chepossiamo credere? Sono le domandeclassiche della saggezza umana,antiche e sempre nuove. Bisogna porsile domande. Chiudere ai furbi, agliarroganti, ai prepotenti, agli strilloni dipiazza, agli accumulatori esibizionistidi ricchezze inutili, ai loquaciarrampicatori di sofisticati stili di vita.Porsi le domande, anche se nonsvettano nelle classifiche degli ascolti enon hanno seguito nelle trasmissionitelevisive. Una società sobria, pensosa,onesta, che cerca la giusta via per darerisposta alle umane esigenze dei singolie delle comunità, per un bene che siada condividere.

D

N. 2Venerdì

18 Gennaio 2013Periodico settimanale

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione inAbbonamento Postale -D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCBFil. di Perugia Uff. A/P

GIORNALE LOCALE ROC

9

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11Parola a...Mons. GiuseppeChiaretti propo-ne dei “labora-tori della fede”.Anzi, in realtàgià esistono 4

PoliticaGrillo che viene,Giannini che va.Novità, confer-me, sorpresenelle liste elet-torali umbre

ImmigratiLa nuova tenden-za è quella di fug-gire dall’Italia - Umbria inclusa -che ha deluso leloro attese

ReligioneI temi al centrodella Giornataebraico-cristiana e della Settimanadi preghiera ecumenica

Per il momento parescongiurata in Umbrial’emergenza rifiuti. Masolo per il momento. E intanto si apre lapolemica sull’utilità o sulla pericolosità degli inceneritori.

l’editoriale

12-13 14 16 18 21 22

1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL’UMBRIA www.lavoce.it

DIOCESI ORVIETO

Apertura della Portasanta di Orvieto peril Giubileo

DIOCESI CASTELLO

Incontri per giovanicoppie con donCarlo Rocchetta

PERUGIA

La Settimana dipreghiera per l’unità dei cristiani

TERNI

Momento decisivoper il futuro delleAcciaierie

CASACASTALDA

Concerto e messain memoria delcard. Baldelli

GUBBIO

La diocesi ‘adotta’Villa Garibaldi, cittàterremotata

CONTIENE I.P.

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

IMMIGRATI. La “fuga” dal nostro Paese stadiventando unfenomeno di massa

C’è da augurarsi - dice Migrantes - chequesto segnale d’allarme sia fronteggiatocon una politica dell’immigrazione chesappia tutelare i diritti delle persone

ora del cambiamento, di unasvolta per evitare il peggio”.Sono parole di Abel Jalil,

commerciante venuto in Italia dalMarocco oltre 20 anni fa, con tre figlinati in Italia. Jalil e sua moglie Faridistanno per partire da Bari per andarein Francia, a Lione, perché nonriescono più a vivere in Italia, dove illavoro manca e i costi aumentano. Neigiorni scorsi il Financial Times haparlato della fuga dei cinesi dall’Italia.La conferma viene da Jiang,insegnante di 34 anni, che organizza aRoma corsi di cinese per figli diimmigrati. Ogni settimana ci sono 300alunni, l’80% dei quali nati in Italia.Interrogata sul suo futuro, la giovaneinsegnante resta un po’ interdetta:“Fino a cinque anni fa avrei risposto‘Italia’ senza esitare. Oggi non la pensopiù così: sono tanti i cinesi chevogliono tornare nel proprio Paesed’origine, in Cina, dove oggi esistonopiù opportunità che in Italia”. Sono duetestimonianze a cui se ne potrebberoaggiungere migliaia e che riguardanogli immigrati, anche da anni in Italia,che a causa della crisi e per lamancanza di opportunità stannopartendo per altri Paesi o rientranonella terra di origine. Il recente Censimento della popolazione italiana,che non ha ottenuto risposta da oltre800 mila stranieri risultati irreperibili,è stato il campanello d’allarme: gliimmigrati già presenti in Italia sistanno orientando verso il rientro inpatria o verso altre mete. Il report

È“

recente del 28 dicembre 2012 dell’Istatsulle migrazioni internazionali einterne ha registrato la partenzadall’Italia tra il 2002 e il 2011 di oltre450 mila immigrati: oltre 83 mila dellaRomania, quasi 40 mila del Marocco e35 mila cinesi, 23 mila albanesi, 13mila dell’Ucraina e della Polonia, 9mila brasiliani e indiani, 5.500dell’Ecuador e della Moldova,unitamente ad altri 216 mila di altrenazionalità. I primi a partire sono ledonne e i bambini, seguiti da uomini ecapifamiglia, dopo mesi di ulteriori

tentativi nella ricerca di un lavoro o diun miglioramento della propriacondizione economica. Un’emorragiache l’Istat considera “verosimilmentesottostimata” e che si è aggravata nel2012. Inoltre il flusso migratorio nonsembra destinato a subire una frenatanei primi mesi di quest’anno.

La capacità di attrazione del nostroPaese si sta dunque indebolendo, comesi sono già affievolite quelle dellaGrecia, del Portogallo e della Spagna:un segno della profonda crisieconomica e sociale che l’Italia stavivendo. Per converso cresce lacapacità di attrazione di altre nazioni,verso le quali s’incamminano i nostriimmigrati oltre quei 50 mila giovaniitaliani che hanno già lasciato il Paesenel corso del 2011. Va ricordato che

l’apporto degli immigrati risulta,invece, fondamentale per la tenutaeconomica e per lo sviluppo del nostroPaese. Per questo c’è da augurarsi cheil segnale d’allarme venga raccolto epossa essere fronteggiato attraversouna politica dell’immigrazione chesappia tutelare le persone immigrate ei loro diritti, e non annulli gli sforzid’inserimento nel nostro Paese giàprofusi da tanti immigrati.Occorrerebbe facilitare l’incontro fradomanda e offerta di lavoro,proseguire percorsi d’integrazione e dicittadinanza, semplificare laburocrazia, favorire l’accesso alla casa,tutelare quel patrimonio d’incontro e discambio culturale e sociale che lemigrazioni hanno creato nel nostroPaese. Ogni forma rinnovata dichiusura, di esclusione sociale, didiscriminazione non fa che aumentarel’insofferenza verso il nostro Paese che,già povero, sarà ancora più povero semigliaia di persone inserite nellenostre attività lavorative, nei servizialla persona, in agricoltura, nel mondodella ristorazione e nell’artigianatolasceranno ancora l’Italia.

Giancarlo Peregodirettore gen. Fondazione Migrantes

In Umbriaecondo il Dossier statistico immigrazione Cari-tas-Migrantes 2012, la presenza degli immigratiin Umbria è legata perlopiù al lavoro. Dei cir-

ca 101.000 cittadini immigrati regolari presenti inUmbria al 31 dicembre 2011, ne risultavano occu-pati 54.331, dei quali 42.320 nella provincia di Pe-rugia e i restanti 12.011 in quella di Terni. Il Dossiertuttavia già rilevava il sensibile calo dell’occupazio-ne, e le difficili condizioni socio-economiche che neconseguivano, rilevando che dal mercato del lavo-ro erano state espulse più persone di quante ne fos-sero state assorbite.

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2 LA VOCE ATTUALITÀ

l Vangelo del matrimonio e dellafamiglia. Buona notizia per ilmondo” era il tema affrontato alla

due-giorni della Consulta nazionale dipastorale familiare (Roma, 12-13 gennaio).“Mai come oggi la pressione culturale sullafamiglia è stata così alta - dice don PaoloGentili, direttore dell’Ufficio Cei di pastoralefamiliare - e mai come oggi la Chiesa èchiamata a riflettere approfonditamente sucompiti e responsabilità dei vari soggetti chea livello diocesano e parrocchiale sonoimpegnati nel servizio di formazione eaccompagnamento dei fidanzati, dei giovanisposi, dei genitori perché il Vangelo divenga,dentro la famiglia e tramite la famiglia,davvero buona notizia per il mondo”. Si èriflettuto, anzitutto, sui compiti deiresponsabili a livello regionale, in genereuna coppia di sposi e un presbiterospecificamente incaricati di un lavoro dicoordinamento e formazione degli operatoriall’interno degli uffici diocesani, oltre chedella valorizzazione delle tante figure diesperti nei vari ambiti attinenti alla vitafamiliare, così come dei responsabili delleassociazioni familiari e dei consultori checollaborano con la pastorale familiaretradizionalmente intesa. Fulcro dellediscussioni è stato il documento Orientamenti pastorali sulla preparazione almatrimonio e alla famiglia, diffuso dalla Ceinell’autunno scorso e che viene oraprogressivamente adottato nelle diocesi etradotto in scelte pastorali. “Il giudiziodiffuso su questo documento - spiega donGentili - è che utilizza un linguaggio fresco,accessibile, molto vicino e molto incarnatonella realtà dei giovani, vicino ad unprocesso di crescita affettiva di lungoperiodo, e non ristretto alla preparazioneimmediata alla celebrazione del sacramentodel matrimonio. È quindi considerato unbuon strumento per riflettere e farriflettere”. Dagli interventi nel dibattito unasostanziale convergenza sui fenomeniriguardanti la famiglia: aumento delleconvivenze, scarsa progettualità delle

I“

momenti specificamente dedicati aquesti temi”. Secondo il direttoredell’Ufficio nazionale si tratta di “passaredai ‘corsi’ ai ‘percorsi’; dal ‘sentimento’al ‘sacramento’, quindi non solo nozioni,ma vita di fede da riscoprire nellaprofondità dell’esperienza spirituale”.Don Gentili afferma poi che “bisognapuntare alla sintonia tra le coppie diformatori, i preti e i fidanzati o giovanisposi, creando quindi relazioni calde e dilungo periodo. Occorre anchepromuovere la creazione di ‘reti’ -precisa il direttore - cioè quel tessutoconnettivo fatto di amicizia tra famiglie eservizi di scambio e sostegno reciproco,che possono significare molto per latenuta delle famiglie stesse”. Tra gliargomenti che la Consulta nazionale haaffrontato, anche quello dei matrimonimisti, in aumento nel nostro Paese aseguito della crescita del fenomenomigratorio. Don Gentili afferma, aquesto riguardo, che “costituirà una verasfida per il futuro come accompagnarequesta ‘civiltà multiculturale’ che cercail matrimonio cattolico, a volte senzapossederne i requisiti di base, anchesacramentali”. Si è anche parlatodell’appuntamento del 26-27 ottobrequando avrà luogo, all’interno dell’Annodella fede, il “Pellegrinaggio europeodelle famiglie” a Roma. Altro evento dicui si è discusso è stato il convegnopromosso per i giorni 19-22 giugno, adAssisi, a cura degli uffici della famiglia ecatechistico nazionali sul tema “Portafidei. Parrocchia e famiglia che inizianoalla fede”.

Luigi Crimella

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

FAMIGLIA. Le recenti giornate di riflessione della Consulta nazionale

Il Vangelo secondo gli sposiOccorre - si è detto - mettere alcentro il vero soggetto cheaccompagni fidanzati e giovani sposi: la comunitàcristiana nel suo insieme, e nonsolo alcune persone, il prete e iconiugi che tengono i corsi

Il caso Bergamo: violenzache provoca altra violenza

ila via come l’olio il sestoanno della nostra espe-rienza di lectio divina a S.

Maria al Corso, la bella chiesaeugubina con davanti la doppiascalinata in palombino, al cen-tro di corso Garibaldi.“A S. Maria” d’estate. D’invernono, d’inverno nella sagrestia diS. Maria, un buco di 3 metri per4, dotato di una stufetta elettri-ca che brucia molto e scalda po-co: altro il convento non passa. “Nostra”: de Il Gibbo, l’associa-zione che abbiamo costituitoappunto sei anni fa, intorno a unprogetto a due facce: quella diuna lettura seria della Bibbiadomenicale e quella di una ri-scoperta seria (ancora in nuce)del volontariato sociale. Un no-me (“Il Gibbo”) che non nasceda nessuna particolare atten-zione alle scoliosi, visto chequelli che tra noi (e non siamopochi) la curva ce l’hanno, cel’hanno sulla pancia e non sullaschiena. Il riferimento del nomenon è anatomo-patologico macasareccio / geografico: allagobba rocciosa che incombe sulmonastero. Fu Dante Alighieriche, guardandolo sospeccioso disotto in su, ribattezzò - appunto- con il nome di “Gibbo” l’enor-me massa rocciosa del monteCatria che d’inverno si mangiail sole alle 3 del pomeriggio.L’Avellana di don Barbàn ieri edi don Giacomelli oggi: indos-sano la cocolla bianca come neisecoli passati, ma è la cocolladella modernità. Sono gli epigo-ni di una lotta strenua che nelpost-Concilio i grandi priori del-la congregazione camaldolese,Benedetto Calati e AnselmoGiabbani vinsero, ma soffrendomolto, e pagando duramente dipersona, perché il Concilio nel-la loro congregazione ebbeun’interpretazione seria e fede-le. “Al loro interno”: un “inter-no” che tendeva e tende ad al-largarsi, comprendendo gentediversa, diversa anche nellescelte ideali, come l’altroieri Fe-lice Balbo, Giorgio Sebregondi,Alessandro Fé D’Ostiani, Ubal-do Scassellati, Piero Pratesi, Ra-niero La Valle, Giuseppe Dos-setti, Giorgio La Pira, GiuseppeLazzati, Angelina e GiuseppeAlberigo, Paolo Prodi, MarioMelloni. E ieri Raniero La Valle,padre David Maria Turoldo, pa-dre Ernesto Balducci, MarioGozzini, Giancarlo Zizola,Adriana Zarri. E ancora Rossa-na Rossanda e Mario Tronti. Eoggi… andateci, e li incontrere-teCosa abbiamo imparato a FonteAvellana? Tre cose soprattutto,mi pare.Primo, a leggere la Bibbia se-condo le indicazioni del metodostorico-critico.Secondo, a prendere in mano ilLibro non solo con l’infinita ve-nerazione che gli è dovuta, maanche con la precisa coscienzache si tratta di un messaggiosull’uomo visto alla luce di Dio,trasmesso in un crescendo diluce che rende tutto relativoquello che avvenne prima diLui.Terzo, con la precisa coscienzache la cultura nella quale, lun-go i millenni, la Bibbia ha lievi-tato, è una cultura fortissima-mente simbolica. Cioè? Cioètrenta righe sono poche per di-re tutto. La settimana prossimace ne sono altre trenta.

F

ABAT JOURA cura di Angelo M. Fanucci

Una donna viene aggredita, poi i suoi amici minaccianol’aggressore condannato aidomiciliari. Non è questa lavia da intraprendere

I partecipanti ad un corso di formazione per fidanzati in vista del matrimonio cristiano

La cocolla della modernità

3LA VOCE ATTUALITÀ

giovani coppie alle prese con seri problemidi stabilità lavorativa e di risorseeconomiche, coppie che ‘crollano’ anchedopo pochi anni dalle nozze, aumento delleseparazioni e conseguente bisogno diassistenza per i soggetti più deboli (specie ifigli). “La comunità cristiana è sempre piùchiamata in causa di fronte a queste crisifamiliari, a queste famiglie spezzate - dicedon Gentili - perché, come il Papa haripetutamente ricordato in questi ultimitempi, la buona notizia del Vangelo non puòessere estranea a questi fenomeni, al doloree ai bisogni che suscitano”.

Dalla Consulta è così venuta una primalinea operativa: sostenere la “buonaaccoglienza” registrata nei confronti degli Orientamenti, con un percorso di “tre anniesplorativi” in cui, nelle diverse realtàdiocesane, effettuare una sua progressivaattuazione. “Si tratta di dare corpo a uno deicontenuti centrali del testo, che è quello dimettere al centro il vero ‘soggetto’ chiamatoad accompagnare i fidanzati e i giovanisposi: vale a dire la comunità cristiana presanel suo insieme, e non soltanto alcunesingole persone, il prete e i coniugi chetengono i corsi prematrimoniali. Questa èl’intuizione di fondo - spiega don Gentili -basata su un cammino graduale e continuo,un vero e proprio accompagnamento dovel’intera comunità è chiamata in causa eaffina la propria vicinanza ai giovanifidanzati, così come alle coppie di sposi neiprimi e spesso difficili anni del matrimonio.Penso ad esempio ad attivare o potenziareeventi quali le feste per i fidanzati, magariattorno alla figura di san Valentino, comepure le feste della famiglia o particolari

ergamo: una giovane di 24anni viene aggredita daun uomo grande e grosso,

che cerca di violentarla. È notte,e la giovane sta recuperando lapropria auto in un parcheggio inuna zona semicentrale dellacittà. Fino a pochi minuti primasi trovava poco distante, con al-cune amiche, che arriverannoda lei subito dopo l’aggressioneper soccorrerla e accompagnar-la in ospedale. L’aggressore l’a-veva notata, sola, nei pressi delparcheggio. Le si era avvicinatoanche con l’auto, un’utilitariabianca. Poi a piedi, fino al mo-mento di saltarle addosso, bloc-carla, aggredirla, nonostante leurla e i pianti. Alla fine la fuga.Arrivava gente.La vicenda è terribile, purtropponon rara. Si fa un gran parlare,a ragione, della violenza controle donne, poiché si tratta di unavera emergenza. I numeri dei“femminicidi” - come riportanoi media - e delle aggressioni, so-no impressionanti. Giusto ancheaspettarsi una reazione della so-cietà in proposito. Forse ancheun inasprimento delle pene perreati legati a questo fenomeno.Così si può capire lo sconcerto

B

se, una volta catturato il presun-to aggressore di Bergamo, ungiudice non lo manda in carce-re ma lo lascia agli arresti do-miciliari. Per di più a pochissi-ma distanza da dove il delitto èstato commesso, nell’abitazionedove vive come normale padredi famiglia, con due figlie picco-le. Provvedimento ineccepibile,probabilmente, sul piano giuri-dico, ma quantomeno poco op-portuno, vista la situazione. Cheha un’aggravante: la giovane ag-gredita è vicina al movimentodegli ultras atalantini, che daquando è accaduta la vicendasono in fermento. E così, subitodopo l’arresto e la consegna aidomiciliari dell’aggressore,

scatta la bagarre: assedio sottocasa, tafferugli, slogan, grida,tensione. Tensione che si ripeteanche quando la città si mobili-ta contro la violenza, con unafiaccolata pacifica: ecco gli stri-scioni da stadio che chiedono lasingolare “giustizia” del taglio-ne e invocano, a proposito delpresunto colpevole: “Datelo anoi”.I fatti fanno riflettere in diversedirezioni. Oltre alla questione diopportunità nel giudicare il casoe nell’applicare la legge, c’è daconsiderare come si viva talvol-ta in un clima di violenza diffu-sa che non aiuta a superare i fat-ti più incresciosi. La violenzachiama sempre altra violenza.Certo non si può tollerare l’ag-gressione (e particolarmenteodiosa, nel caso particolare) auna persona, come diventa in-sopportabile il senso d’insicu-rezza che può derivarne. Tutta-via allo stesso modo non si puòaccettare che la rabbia e l’indi-

gnazione prendano la deriva aloro volta dell’aggressione, ri-schiando d’innescare una spira-le pericolosissima. Alla violenzaoccorre rispondere con un sup-plemento di responsabilità e diconsapevolezza, col coraggiod’inventare strade nuove per lostare insieme: non rapporti diforza, ma di cooperazione e con-divisione. Come a dire: certo lagiustizia faccia il suo corso, maintanto mettiamoci insieme percreare le condizioni che bloc-chino sul nascere il clima di vio-lenza. La fiaccolata dei berga-maschi è stato un tentativo inquesta direzione, con la lucedelle fiaccole contro il buio del-la notte che nasconde le inten-zioni malvage e il cammino si-lenzioso, capace di annullare leurla scomposte di chi chiedegiustizia sommaria, di chi vor-rebbe “fare da sé”. No, non valeurlare più forte, o mostrare imuscoli. Piuttosto deporre leaste delle bandiere usate in mo-do improprio e stringere mani,togliere i fazzoletti e i passa-montagna e guardarsi in faccia,riconoscersi. Diventare carnefi-ci non aiuta le vittime.

Alberto Campoleoni

godere di agevolazioni fiscali e hanno lapossibilità di concorrere al 5 per milledelle imposte versate al fisco.“Dall’esame del registro - prosegue larelazione - si rileva come la presenzadel volontariato sociale rappresenta larealtà più attiva del nostro territorio, eviene confermata la tendenza degliultimi anni a sviluppare prestazioni divolontariato non solo di tipoassistenziale, ma orientate a politiche diinclusione e di prevenzione dicondizioni di disagio. La realtà piùattiva sul territorio è sempre più quellache opera in campo sociale e sanitario.Sono in aumento le associazioni cheoperano nel campo della integrazionetra culture nell’ottica di una societàmultietnica”.

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

Politica. I candidati deivari schieramenti alleprossime elezioni, tra presenti, esclusi e qualche sorpresa

Ai posti di partenza

ono gli ultimi giorni per definire icandidati in Umbria per leprossime elezioni politiche. Si

segnala il ‘caso’ di Stefania Giannini,rettore dell’Università per Stranieri, cheha annunciato la candidatura in Senatoper la lista Monti, probabilmente nelcollegio della Toscana, econtestualmente l’auto-spensione dallefunzioni di guida dell’ateneo. Se eletta,verrà abbreviato il percorso per la suasuccessione visto che, comunque, ilmandato sarebbe scaduto il 31 ottobre.“Ho deciso di accettare la candidaturaal Senato per la lista Monti - ha detto laGiannini. - È una scelta consapevoleper la situazione che deve essereaffrontata e per l’impegno che ciòrichiede. Il mio scopo è quello diportare, in un terreno diverso dal mio,la mia competenza ed esperienza.Credo ci sia bisogno di una politica chenon viva di politica, che è stato il maledegli ultimi 20 anni in Italia. C’èbisogno, invece, di una politica umile econsapevole: finora è stata talvoltaarrogante e inconsapevole”. Tra lecertezze c’è la candidatura di MaurizioRonconi per la lista Monti al Senato, ela squadra Pd, delineata dalle primariee dalla Segreteria nazionale.“L’avversario del Pd non è Monti né chifa riferimento a Monti. Ma a luiricordiamo che, in quell’Europa che luicita così spesso, la contrapposizione ètra conservatori e progressisti”, hadetto Marina Sereni, capolista allaCamera per il Pd umbro. A guida lacompagine Pd in Senato c’è lo storico Miguel Gotor, fedelissimo del

S

segretario Bersani. Sul fronte delcentrodestra, secondo i sondaggi,sempre molto tenuti in considerazionedal Pdl, potranno essere 3 iparlamentari eletti in Umbria: due allaCamera e uno al Senato. I postiassicurati paiono riservati agli uscenti Pietro Laffranco e Luciano Rossi allaCamera, e Rocco Girlanda al Senato.Sono stati tagliati fuori gli uscentiFranco Asciutti, Domenico BenedettiValentini e Ada Spadoni Urbani (per etàe numero di candidature). Dopo lascissione con l’uscita di diversicomponenti del Pdl verso la nuovaformazione “Fratelli d’Italia”, ilcoordinatore provinciale di Perugia, Massimo Monni, ha ridefinito lacomposizione dell’organismo connuove nomine. È tornato in Umbriaanche Beppe Grillo, con due incursionia Perugia e a Foligno. Durante la primatappa del suo Tsunami Tour ha detto

che “in Parlamento c’è il nulla, gentenon votata da nessuno”, evidenziandoche il primo posto del programma delMovimento 5 stelle è “mandare viatutti”. Ha poi aggiunto ai suoisostenitori, che hanno sfidato la pioggiain piazza IV novembre, “non fidatevi dinessuno, fidatevi di voi stessi!”. Diritti eradicalità sembrano invece le parolechiave di Roberto Natale, candidatocapolista al Senato per Sel, che hasottolineato la differenza traestremismo e radicalità: “Mipiacerebbe – ha detto – che si possaaprire un confronto su questo tema,perché a mio avviso non è estremo, mamoderato chi, come noi, chiede che i 2miliardi di euro che si voglionospendere per la costruzione di duesommergibili siano dirottati, adesempio, verso la costruzione di asilinido”.

Emilio Querini

REGIONE. Relazione sulle associazioni iscritte al Registro

Il volontariato è in piena attivitàa relazione “sull’attività delleorganizzazioni iscritte nel Registro del volontariato e sullo

stato dei rapporti del volontariato congli enti locali” presentata annualmentein Consiglio regionale è sempreoccasione per fare il punto sulleassociazioni di volontariato (perlomenoquelle iscritte all’albo). Il testo,illustrato da un componente della terzaCommissione, evidenzia che “rispettoall’anno precedente ci sono state 33nuove domande di iscrizione, 26 dellequali sono state accolte, 6 respinte euna archiviata. Vi sono altre 10 istanzeper le quali il procedimento non si èconcluso. In totale le associazioniiscritte sono 545”. Interessante,sintomatico il settore di appartenenza,perché “ben 24 delle 26 nuove iscritteoperano in campo sociale e socio-sanitario, con prestazioni nell’ambitodell’assistenza domiciliare, trasportomalati, promozione della cultura delladonazione di organi, sensibilizzazioneverso le problematiche connesse agravi patologie, prevenzione disituazioni di disagio, isolamento ed

L emarginazione. Le altre nuoveiscrizioni nel settore della salvaguardiaambientale e nella protezione civile”. Iltutto, in un quadro che vede in lieveaumento, negli anni, le iscrizioni al Registro regionale.

Il volontariato viene utilizzato daiComuni come “risorsa aggiuntiva”fondamentale per garantire servizi allafascia di popolazione più disagiate. Inquesto contesto - è stato sottolineato -sarebbe di fondamentale importanzainiziare un lavoro di messa in rete piùstringente delle singole realtà anche alivello territoriale. Ciò garantirebbel’aumento dello standard di prestazionifornite, che comunque “già oggirisultano di ottima qualità”. L’attività divolontariato viene sostenuta attraversoil Fondo per sostenere i due Centri diservizio costituiti in Umbria: Cesvol diPerugia e Cesvol di Terni, che svolgono“un’azione di fondamentaleimportanza, con grande impegno eimpiegando professionalità di assolutorilievo”. Le onlus (organizzazioni nonlucrative di utilità sociale) possono i

SCUOLA. Prorogati fino a tre anni i termini perl’adeguamento delle strutture per l’infanzia

l Consiglio regionale, amaggioranza (con 15 votifavorevoli e 9 astenuti),

ha approvato alcune modifi-che alla legge 30 del 2005 sulsistema integrato dei servizisocio-educativi per la primainfanzia. In particolare, surichiesta dei Comuni umbrie della stessa Anci, è statoposticipato di 3 mesi - dal 31

I dicembre 2012 al prossimo31 marzo - il termine entro ilquale i Comuni possono ef-fettuare la ricognizione sullestrutture destinate ad acco-gliere i bambini. Le modifiche proposte dallaGiunta, ed illustrate in auladal presidente della terzaCommissione, concedonoanche più tempo ai gestori

dei servizi, fino a tre anni diproroga da valutare caso percaso, per realizzare i neces-sari interventi di adegua-mento degli edifici adibiti ad

asili o scuole materne, so-pratutto per la prevenzioneincendi, per la quale è ri-chiesto un apposito certifica-to da parte dei vigili del fuo-co. Alle due proroghe - di tremesi per le ricognizioni e ditre anni massimi per i lavori- si è arrivati a seguito delledifficoltà segnalate da moltiComuni per il rispetto deitempi previsti dai nuovi ob-blighi a carico dei gestori deiservizi per l’infanzia.

SetteGIORNIa cura di Enzo Ferrini

DISOCCUPAZIONE RECORD IN UMBRIA

In Umbria la crisi economica è più forte chenelle altre regioni del Centro, con 18 mila per-sone che hanno perso il lavoro dal suo inizio,nel 2008, e quasi 27.000 che nel 2012 si sonoritrovate in cassa integrazione con un tagliomedio dello stipendio di 8.000 euro all’anno.Di conseguenza, i consumi sono diminuiti(meno 8,4 per cento per le vendite al dettaglionel terzo trimestre 2012) con una forte con-trazione anche per i prodotti alimentari. Sononumeri forniti dalla Cgil, secondo la quale ilPil pro capite è tornato ai livelli del 1995. Iltutto avviene mentre la media degli stipendiper i fortunati che hanno un lavoro in Um-bria è del 7 per cento inferiore alla media na-zionale.

PER LA CISL, TROPPI SPRECHI IN REGIONE

Mentre i cittadini stringono la cinghia, in Re-gione e negli enti regionali si continuano sper-perare le risorse pubbliche. La pesante accu-sa viene dal segretario generale della Fp CislUmbria, Ubaldo Pascolini, secondo il quale glienti dell’Umbria sono quelli che a livello na-zionale hanno operato i tagli minori, con au-to blu ed autisti “a disposizione in manieraimpropria” e direttori generali che si aumen-tano i già troppo ricchi stipendi. “Pura dema-gogia” e cifre “assolutamente non vere” è lapronta replica dell’assessore regionale al Per-sonale e patrimonio, Gianluca Rossi. Il “parcoauto” - dice - è stato ridotto del 40 per centoe nel 2012 la spesa per il personale si è ridot-ta di circa 5 milioni. Anche il numero dei di-pendenti è in costante calo (da 1.585 nel 2001a 1.184) mentre il numero dei dirigenti è sce-so al suo livello minimo degli ultimi venti an-ni, cioè 74.

UMBRIA MOBILITÀA RISCHIO COLLASSO

La creazione di un’unica azienda regionaleper la gestione del trasporto pubblico locale,accorpando quelle già esistenti, avrebbe do-vuto portare a minori costi di gestione e al mi-glioramento dei servizi. Invece non ci sonopiù soldi per pagare con puntualità lo stipen-dio ai 1.500 dipendenti, e i fornitori fanno lafila per incassare 30 milioni di arretrati. I sin-dacati dicono che per il pagamento dei pros-simi stipendi “non ci sono garanzie” e che i di-rigenti “responsabili dell’attuale dissesto” re-stano di fatto al loro posto. Come i politici cheli avevano nominati.

SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA: OK

Toni trionfalistici alla Scuola di pubblica am-ministrazione di Villa Umbra di Pila per il bi-lancio del primo anno della legge regionaleper la semplificazione amministrativa e nor-mativa. Si è ridotto di oltre il 30% il tempo dirisposta per la metà dei procedimenti, e diquesti il 70 per cento ha durata inferiore a 30giorni. È inoltre migliorata la qualità delle nor-me regionali con la redazione di tre testi uni-ci in materia di artigianato, turismo e com-mercio. È aumentata anche la trasparenza, enel sito della Regione chiunque potrà cono-scere imprese, enti pubblici e privati che han-no ricevuto contributi. Sarà vero? La rispostaai cittadini che nella loro vita quotidiana sisono dovuti confrontare con la burocrazia del-la Regione.

38 MILIONI DI EURO IN SCOMMESSE SPORTIVE

Nell’Umbria dei record, oltre a quelli sulla di-soccupazione c’è anche quello dell’aumentodelle scommesse sui risultati delle gare spor-tive. Nel 2012, secondo i dati di Gioco News,sono stati spesi quasi 38 milioni di euro, conun aumento di quasi il 9 per cento rispetto al-l’anno precedente. Dunque, stipendi più bas-si o inesistenti, e più scommesse. Forse le duecose si legano e qualcuno - il fisco e i gestoridelle scommesse - di certo ci guadagna.

4 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

150.000 tonnellate di‘polvere sotto il tappeto’

La querelle sui pro e controdegli inceneritori

Terni è stato riacceso il termovalorizzatore di Maratta,alimentato con scarti delle lavorazioni delle cartiere

provenienti soprattutto da Lazio e Campania. Il comitato “Noinceneritore” si è mobilitato anche con un convegno svoltosisabato scorso per denunciare la pericolosità dell’impianto cheprodurrà - è stato detto - 5.000 tonnellate di polveri sottiliall’anno, andando a peggiorare la situazione ambientale giàcompromessa della Conca ternana. Nel sito internet delcomitato “Inceneritori zero in Umbria” è scritto che “dopo glientusiasmi degli anni ’80 l’opposizione di cittadini, associazionie municipalità ha rallentato, e talvolta bocciato del tutto,progetti di costruzione di nuovi inceneritori e imposto lachiusura dei vecchi impianti. Negli Usa almeno 280 proposte direalizzazione di nuovi impianti di incenerimento rifiuti sonostate bloccate. Lo stato dell’Ontario, in Canada, ha bandito lacostruzione di questi impianti. Nel Belgio c’è stata unamoratoria di cinque anni nella costruzione di nuovi impianti.Anche città come Philadelphia, San Diego e Boston hannobandito la costruzione di inceneritori”. Il dibattito “inceneritorisì o no” resta dunque aperto. Sul sito Umbrialeft un lettorecommenta così una notizia sulla pericolosità degli inceneritori:“Le discariche che evidentemente vi piacciono tanto invecefanno bene, basta chiedere agli abitanti di Borgogiglione,Pietramelina, Belladanza, Le Crete, Colognola, Sant’Orsola ezone limitrofe ....”.

A

RIFIUTI. Èemergenza anchein Umbria? “No” assicural’assessoreregionaleRometti, mal’importante èdecidere in fretta

“emergenza rifiuti” anchein Umbria? L’“incubo Na-poli” dei primi giorni di

gennaio per la chiusura delle di-scariche, con il rischio di vede-re crescere mucchi di spazzatu-ra per le strade delle città del-l’Umbria, per ora è stato scon-giurato. Prima una ordinanzadel presidente della Regione Catiuscia Marini e poi, venerdìscorso, un decreto del Consigliodei ministri ne hanno consenti-to la riapertura. Il problema dicome e dove smaltire le oltre150 mila tonnellate di rifiuti chenon possono essere riciclati èperò solo rimandato al prossimoanno. Mentre la politica conti-nua a prendere tempo, anche sel’assessore regionale all’Am-biente Silvano Rometti assicu-ra che “non c’è alcuna emer-genza” e che c’è ancora “un pe-riodo congruo” per scegliere.Niente inceneritori, no all’usodei cementifici per bruciare i ri-fiuti, mentre - ha detto l’asses-sore - si deve “guardare allenuove tecnologie”. La chiusura delle discarichenella prima settimana di gen-naio è avvenuta perché dal 2006i rifiuti urbani definiti “ad altopotere calorifico” non vi potreb-bero essere smaltiti. È un pro-

È blema che riguarda non solol’Umbria, e che era stato risoltodal Governo dell’epoca con unaderoga temporanea a tale divie-to. Deroga rinnovata fino al 31dicembre 2012 quando il gover-no Monti, per una dimenticanzao per altre ragioni, non l’avevaprorogata. Siamo così al 1° gen-naio di quest’anno, con il conse-guente blocco del servizio di

raccolta dei rifiuti urbani in Um-bria, come tante altre aree delPaese dove gli inceneritori nonbastano. L’immondizia resta neicassonetti o nei camion carichi,che non possono portarla nellediscariche. Per qualche giornonel mondo della politica localesi riapre il solito balletto di ac-cuse e controaccuse sulla re-sponsabilità per questa situazio-ne e sui buoni propositi per ri-

solverla. L’8 gennaio “per scongiurarel’insorgere di una situazione direale emergenza igienico-sani-taria, oltre che l’interruzione diun pubblico servizio” la presi-dente Marini firma un’ordinan-za con la quale per 30 giorni au-torizza la riapertura delle disca-riche. Poi venerdì 11 gennaio èarrivato anche l’atteso decretodi proroga del governo Monti. Fino al 2014 tutto resta comeprima. Ma è come nasconderela polvere (in questo caso mi-gliaia di tonnellate di rifiuti) sot-to il tappeto. Perché la domandache si era fatto nel 2011 il presi-dente della Gesenu, GrazianoAntonelli, oggi nel 2013 in Um-bria attende ancora una rispo-sta concreta: anche con il mas-simo della raccolta differenzia-ta, senza inceneritori e termo-valorizzatori, con le discarichepiene e senza farne altre, dovemettere quelle 150-180 milatonnellate all’anno di rifiuti ur-bani che dovranno comunqueessere smaltiti? Le risposte del-la politica, degli ambientalisti edei vari comitati popolari sonotante e diverse. L’importante èche chi deve decidere lo facciaal più presto.

Enzo Ferrini

Per Silvano Rometti gliinceneritori non servono,bisogna guardare allenuove tecnologie. Intantoperò si è quasi rischiato dirivivere l’“incubo Napoli”

l Piano regionale rifiuti è statoapprovato nel 2009. Della suaattuazione e validità il

Consiglio regionale ha discusso ainizio dicembre. Il piano - avevaspiegato il consigliere FrancoZaffini (Fare Italia) - si basa su 3punti cardine: incremento dellaraccolta differenziata conl’obiettivo del 65% nel 2012;chiusura nel 2013 dellediscariche di Gubbio e Colognola,Pietramelina a Perugia eSant’Orsola di Spoleto, e nonampliamento di quelle diBelladanza di Città di Castello,Borgo Giglione di Magione e LeCrete di Orvieto; realizzazione diun impianto per il trattamentotermico in provincia di Perugia emessa a regime di un analogoimpianto in quella di Terni. “Tuttiquesti tre pilastri - aveva dettoZaffini - risultano al momento

I irrealizzati”. La raccoltadifferenziata è rimasta nelcomplesso al 50%, anche se inalcuni centri la situazione èmigliore: circa il 60% a Perugia,mentre hanno addiritturasuperato il tetto del 65% previstodal Piano per il 2012 alcuniComuni come Torgiano, Piegaroe Giano dell’Umbria. È invecediminuita del 20% la produzionedei rifiuti, ma questo, secondoZaffini, è dovuto principalmentealla crisi economica. La chiusuradelle discariche poi non èavvenuta ed alcune sono stateaddirittura ampliate. Per itermovalorizzatori il Comune diPerugia non ha ancora indicato illuogo dove realizzarlo, mentrequello di Terni ne ha bocciato lautilizzazione. Entro due o tre anni- aveva detto Zaffini - il “sistemarischia di collassare” se non

vengono adottati provvedimenticoncreti. A Zaffini aveva replicatol’assessore regionale all’AmbienteSilvano Rometti con una letturacompletamente diversa dellasituazione: “In Umbria non c’èemergenza e non siamo alcollasso. Il sistema di gestione deirifiuti, pur nelle difficoltàincontrate, è governato e in unacondizione che ci consente diavere un periodo congruo per lenostre scelte. Il Piano dei rifiutiha conseguito in questi due annirisultati assolutamenteimportanti. Abbiamo messo insicurezza il sistema e oradobbiamo continuare ad attuare ilPiano”. La riduzione del 20%rifiuti - secondo Rometti - non èsolo “figlia della crisi” ma è anchefrutto della raccolta domiciliare edella rimozione dei cassonetti perl’indifferenziato. Per la raccolta

differenziata, l’obiettivo mancatodel 65% è “molto ambizioso,tanto che lo stesso ministro haipotizzato di rivederlo”. Laraccolta differenziata - secondoRometti - “deve portare al riuso eal recupero dei materiali.Dobbiamo creare una filieraumbra del riuso: il vetro aPiegaro, la carta a Trevi, laplastica a Terni”. L’assessore haanche sottolineato che l’Umbria“ha scelto di non utilizzare gliinceneritori” e che a chiudere ilciclo di smaltimento dei rifiutinon possono essere le discariche.Bisogna invece guardare allenuove tecnologie. Quello del 2009è un Piano “obsoleto edinadeguato” e l’Umbria - avevadetto il consigliere DamianoStufara (Prc-Fds) - deve guardarecon grande attenzione a queiterritori che stanno

sperimentando nuove tecnologie,come trattamenti a freddo emeccanici. Bisogna in ogni modoscongiurare il rischio del ricorsoai cementifici come soluzione perla chiusura del ciclo”. Da piùparti infatti viene avanzatal’ipotesi di utilizzare i “camini”dei cementifici umbri perbruciare i rifiuti. Ma i cementifici- aveva ricordato il consigliere Orfeo Goracci (Partito comunistaumbro) - “non sono stati costruitiper bruciare rifiuti, e si rischia dicreare una situazione di gravepericolo, che i cittadini di Gubbionon accetteranno. Le zone in cuiinsistono le cementeriesopportano già un carico di disaginotevoli: transito di camion,montagne scavate, traffico eterritorio rovinato”. “No allasoluzione dei cementifici” avevaconcordato il capogruppo del Pd Renato Locchi, secondo il qualeil Piano regionale non va rivisto esi deve “trovare la miglioresoluzione per la chiusura delciclo dei rifiuti senza furbizietattiche”. Resta il problema ditrovare questa “miglioresoluzione”. Il 2014, con l’“incuboNapoli” è infatti sempre piùvicino.

E. F.

Piano regionale rifiuti:resta valido oppure no?

Le valutazioni dei politici umbri

5LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

I bidoni per la raccolta differenziata “porta a porta”

Protesta del comitato “No-inceneritore” a Terni

Il termovalorizzatore di Maratta a Terni La discarica di Pietramelina a Perugia

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

è tempo fino al 31 gen-naio per cogliere unadelle 100 opportunità di

lavoro offerte dalla Banca popola-re di Spoleto. Come annunciatoalcuni mesi fa, l’istituto bancarioeffettuerà una selezione finalizza-ta alla formazione di una gradua-toria interna di giovani neo-diplo-mati e neo laureati da utilizzarenell’ambito del programma di as-sunzioni 2013-2015.Per candidarsi, i giovani diploma-ti - a cui sono riservati 20 posti -dovranno aver conseguito la ma-turità tecnica commerciale convotazione non inferiore a 90/100 enon avere più di 21 anni (anno dinascita 1992); per i laureati - cheoccuperanno 80 posti - è richie-sto, invece, il titolo in Economia ecommercio, Scienze economichee bancarie, Ingegneria gestiona-le, Matematica, Scienze politicheo Giurisprudenza con almeno105/110 e un’età non superiore ai28 anni (anno di nascita 1985).Delle 100 assunzioni, 60 sarannodestinate a residenti in Umbria daalmeno un anno e almeno 50 de-gli assunti saranno donne. La domanda dovrà essere presen-tata utilizzando esclusivamentel’applicazione disponibile sul sitointernet della Banca popolare diSpoleto all’indirizzo www.bpspo-leto.it - selezione 2013 “Giovanimeritevoli per la Bps”, seguendole indicazioni specificate. La datadi presentazione della domanda(la scadenza è, come detto, il 31gennaio) è attestata dal sistemainformatico che, allo scadere deltermine previsto, non permetteràpiù l’accesso e l’invio della do-manda. La selezione avverràesclusivamente per titoli. Ai tiro-cinanti o agli ex tirocinanti dellabanca verrà assegnato un punteg-gio aggiuntivo.

L. L.

’C

6 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIAARTIGIANATO E AGRICOLTURADI PERUGIA

BORSA MERCI DI PERUGIAListino del giorno 15-01-13

QUOTAZIONI RIFERITE A TONNELLATA, SALVO DIVERSA INDICAZIONE

FRUMENTIproduzione Provincia di Perugia

a) tenerifino (peso spec. 79 kg/hl - glutine dibuona qualità - c.e. 1%) umidità13% ....................................................buono mercantile (peso spec. 78kg/hl- c.e. 2%) - umidità 13% ............mercantile (peso spec. 75 kg/hl - c.e.2%) - umidità 13% ............................

FARINE DI FRUMENTOa) di grano tenero:(con caratteristiche di cui all’art. 7 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)farina tipo 00 .....................................farina tipo 0 .......................................farina tipo integrale ..........................farina tipo 00 - sfarinato granulare(granito) .............................................b) di grano tenero ad alto tenore diglutine:farina tipo 00 (cenere 0,45 - glutine11-12, consistente) ...........................c) di grano duro:(con caratteristiche di cui all’art. 9 dellaLegge 4-7-1967, n. 580)semola ..............................................

CASCAMI DI FRUMENTOa) tenero:farinaccio .........................................crusca e cruschello tenero...............crusca e cruschello cubettato tenerob) duro:farinaccio duro..................................crusca e cruschello duro...................crusca e cruschello cubettato............

GRANTURCOlocale - umidità 14% ........................

CEREALI MINORI ELEGUMINOSE

orzo vestito nazionale p.hl. sop. 65. *orzo vestito nazionale p.hl. 60-64 ... *avena nazionale tipo Maremma ..... *avena estera (nazionalizzata) ........ *favino palombino per uso zootecnicofave per uso zootecnico.....................sorgo per uso zootecnico bianco ......sorgo per uso zootecnico rosato ......* impurità

SEMI OLEAGINOSIgirasole .............................................

FARINE PER USO ZOOTECNICOfarina estrazione di girasole..............farina estrazione di soia nazionale...farina integrale di granturco ..............

OLIO DI OLIVA(Legge 13-11-1960, n. 1407)a) produzione Provincia di Perugia:olio extra vergine di oliva, con non piùdel 0,8% in peso di acidità G.P... al kg.

DENOMINAZIONE DELLE MERCIPrezzi del 15.01.13

da euro a euroDENOMINAZIONE DELLE MERCI

Prezzi del 15.01.13

da euro a euro

258,000 260,000

n. q. n. q.

n. q. n. q.

470,000 475,000465,000 470,000465,000 470,000

475,000 480,000

630,000 640,000

437,000 443,000

266,000 267,000227,000 228,000224,000 225,000

244,000 246,000221,000 222,000226,000 227,000

237,000 243,000

227,000 229,000221,000 224,000204,000 209,000

n. q. n. q. 238,000 243,000 248,000 253,000 240,000 243,000 245,000 248,000

---- 395,000

223,000 225,000 442,000 445,000294,000 295,000

8,000 9,000

b) altre provenienze:olio extra vergine di oliva,naz. con nonpiù dell’8% in peso di acidità al kg.olio di oliva, con non più del 2% inpeso di acidità .......................... al kg.olio extra vergine di oliva, est. con nonpiù dell’0,8% in peso di acidità al kg.

OLII DI OLIVA RAFFINATI

olio di oliva raffinato, con non più dello0,5% in peso di acidità ..... al kg.olio di sansa raffinato, con non piùdello 0,5% in peso di acidità...................................................al kg.

OLII DI SEMIolio di semi vari ........................ al kg.olio di arachidi........................... al kg.

olio di girasole .......................... al kg.olio di soja ................................ al kg.

SEMENTIb) selezionate - esenti da cuscuta,purezza e germinazione e male erbepreviste dalla legge per le singole spe-cie - certificate - a seconda dellavarietà o ecotipo:erba medica varietale con calo 10% avena di 2a moltiplicazioneorzo di 2a moltiplicazione .................frumenti teneri di 2a riproduzione .......favino di 2^ moltiplicazione .......c) categoria commercialeselezionate - esenti da cuscuta, purez-za e germinazione e male erbe previ-ste dalla legge per le singole specie -certificate - a seconda della varietà oecotipo:favino ..................................................lupinella sgusciata ...........................

UVE - MOSTI - VINI(di produzione Provincia di Perugia)Uva bianca sana, base ....................Uva nera sana, base .......................Grechetto..............................................Mosto bianco base ............................Mosto rosso base .............................Vino da tavola bianco fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola bianco oltre a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso fino a 11° agr./q.le ................................................Vino da tavola rosso oltre 11° agr./q.le .................................................

3,320 3,720

2,750 2,800

3,000 3,100

2,800 2,900

2,190 2,200

1,030 1,0402,150 2,160

1,085 1,0951,050 1,060

– –– –– – – –– –– –

– –– –– –

– –– –– –

– –– –

3,400 3,750

3,750 4,000

2,700 3,000

3,000 3,400

Variazioni percentuali indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (già indice costo vita)

PERIODO NAZION. PERIODO NAZION.Capoluogoprov. di PG

Capoluogoprov. di PG

Genn. 2010-Genn. 2011 + 2,2 + 2,2Febbraio 2010 - Febbraio 2011 + 2,3 + 2,3Marzo 2010 - Marzo 2011 + 2,5 + 2,5Aprile 2010 - Aprile 2011 + 2,6 + 2,5Maggio 2010 - Maggio 2011 + 2,6 + 2,8Giugno 2010 - Giugno 2011 + 2,7 + 2,4

Luglio 2010 - Luglio 2011 + 2,7 + 2,5Agosto 2010 - Agosto 2011 + 2,8 + 2,9Settembre 2010 - Settembre 2011 + 3,0 + 2,9Ottobre 2010 - Ottobre 2011 + 3,2 + 3,2Novembre 2010 - Novembre 2011 + 3,2 + 2,9Dicembre 2010 - Dicembre 2011 + 3,2 + 2,8

ercoledì è stata presentata in Consi-glio regionale la relazione sull’at-tuazione della legge regionale sulla

famiglia, la 13 del 2010 approvata sotto laspinta del Forum regionale delle famiglieche presentò una proposta di legge accom-pagnata da migliaia di firme. La legge cheinfine fu approvata contiene una “clausolavalutativa” per cui la Commissione consilia-re competente (la terza) deve presentare inaula una relazione sulla sua applicazione.

Dati generaliIl dato di sintesi riferito in aula è che il 96%delle risorse previste dalla legge regionale13/2010 (integrata dalla legge regionale4/2011) circa gli interventi a favore della fa-miglia, sono state trasferite alle famiglie vul-nerabili e a quelle in condizioni di grave di-sagio, delle quali l’83% sono costituite da ita-liani ed il 17% da stranieri, tutti residenti inUmbria. I tempi di risposta alle domandepresentate dai nuclei familiari umbri sonostati mediamente inferiori ai 30 giorni pre-visti.

Fondi da utilizzareSono stati impiegati un milione e 350 milaeuro. Quanto non speso (il 10% della cifrastanziata) verrà sommato all’altro 50% di ri-sorse da impiegare nell’avviso 2012-2013che la Regione sta preparando. Città di Castello, Perugia, Panicale, Foligno eNarni hanno utilizzato il 100% delle risorseloro assegnate; Assisi, Gubbio, Norcia e Ter-ni il 99%; Marsciano 81% e Spoleto il 62%.

Per Zona socialeLe 12 Zone sociali hanno attivato (sottoscri-vendo con le famiglie richiedenti il ‘contrat-to di sostegno’) 2.070 interventi, con la pun-ta più elevata a Perugia (416), seguita da Ter-ni (283), Foligno (247), Gubbio (233) e Città diCastello (182).

Chi ne ha fatto richiestaL’83% delle richieste è pervenuta da cittadi-ni italiani, e solo il 17% da stranieri residen-ti in Umbria. Il 41% di domande sono per-venute da famiglie con figli; il 30% presen-tate da famiglie con 4 o più componenti; il17% da madri o padri con figli; il 12% di do-mande sono state presentate da famiglie unipersonali. Quanto alla situazione economica: l’82% didomande sono pervenute da persone conIsee da 7.500 a 15.000 euro, il 18% di do-mande sono pervenute da persone con Iseeda 15.000 a 23.000 euro. Le famiglie hanno presentato la domanda èl’ingresso dei figli nel circuito dell’istruzione(37% delle domande). A seguire: il 29% fa-miglie che hanno subito riduzione di reddi-to, l’11% con persone malate in famiglia, il10% famiglie con nascita di altro figlio, il 4%famiglie con problemi di alloggio, interessa-te da fenomeno di scomposizione, con per-sona non autosufficiente.

Il Fondo socialeLa Regione ha destinato altri 10.928.500 eu-ro (nell’ambito del Fondo sociale regionalee del Fondo nazionale delle politiche socia-li) a favore delle famiglie con compiti edu-cativi e di cura articolata nelle aree minori,anziani e disabili.

M

Come è stata attuata la legge sulla famiglia

Sostegni concretiper le famiglie

REGIONE. Stanziati un milione e mezzo di euro a favore dei nuclei più vulnerabili, e quasi mezzomilione per il “family help” che aiuta le donne a conciliare lavoro e assistenza domestica

Banca popolare diSpoleto offre 100opportunità di lavoro

n piccolo aiuto, che però a voltepuò fare la differenza. LaRegione ha infatti confermato

anche per questo 2013 una serie diinterventi in favore delle famiglieumbre in difficoltà, economiche e non.La prima forma di intervento – per cuila Regione ha stanziatocomplessivamente 1.500.000 euro - èrivolta alle cosiddette “famiglievulnerabili”, ovvero famiglie che sitrovano a vivere appena al di sopradella soglia di povertà, e prevedel’assegnazione di risorse tramite lostrumento del “contratto di sostegno”.Si tratta di una forma di aiuto flessibile,in quanto agisce in relazione almutamento delle condizioni di vitadella famiglia destinataria, epersonalizzato in relazione alle diversesituazioni ed esigenze del nucleo cheviene a trovarsi in una situazione didisagio a causa della perdita del lavoro,di una malattia, di una separazione,ecc. Requisito fondamentale perrichiedere il contributo, avere un Iseecompreso tra 4.500 e 15.000 euro.

U L’intervento può andare dai 300 agli 800euro (1.000 in casi di particolarenecessità) sulla base del reddito Isee epuò essere utilizzato per far fronte aspese quali tasse o tariffe, affitti,mensilità di canone in morosità, spesemediche o per l’istruzione dei figli, ecc.La domanda per richiedere ilcontributo è disponibile sul sito dellaRegione www.regione.umbria.it,sezione Famiglie o presso gli Ufficidella cittadinanza. Il termine ultimo perfare richiesta è il 30 novembre. Altraforma di aiuto messa in campo dallaRegione sono i cosiddetti “family help”,per cui l’Ente ha stanziato 470.000 euro.Due le scadenze previste per il 2013 perrichiedere l’aiuto: il 28 febbraio o, laseconda tranche, entro il 31 maggio.Questa forma di sostegno è nata peraiutare le famiglie o le donne madrisole nella cura giornaliera di figli oanziani, al fine di sostenere laconciliazione dei tempi di vita e lavoroe agevolare la permanenza femminilenel mercato del lavoro. L’entità delcontributo - calcolata sulla base della

fascia Isee del richiedente - corrispondeal valore di 100 buoni lavoro Inps perl’acquisto dei servizi di cura versominori o anziani, del valore di 10 eurolorde orarie, comprensive dicontribuzione Inps e assicurazioneInail. Per richiedere il contributo, ilrichiedente deve essere residente inUmbria, avere figli in età inferiore ai 14anni e/o una persona adulta bisognosadi cura, un anziano (ultra-65enne) o undisabile. Deve poi essere titolare di uncontratto di lavoro oppure essereiscritto ad un corso di formazione perl’inserimento lavorativo o diqualificazione professionale e avere unIsee massimo di 23.000 euro. Per ilmodello della domanda, consultare ilsito www.regione.umbria, sezioneFamiglie.

Laura Lana

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

dalla radicalità, libertà, verità del giovaneFrancesco. Due giovani provenienti da fa-miglie nobili e benestanti che abbando-nano un futuro segnato da riconoscimentie potere, per “cercare e vivere una unio-ne profonda e amorosa con il misterosanto di Dio, privandosi di tutto e poter in-contrarlo e amarlo più autenticamente”.Francesco lo ha vissuto con i lebbrosi, Si-mone accanto agli operai e agli oppressinelle fabbriche. Un volume, dunque, chemerita di essere meditato per imparare adiscendere anche noi, ogni giorno, la viainteriore dell’animo e scoprirci bisogno-si di tutto, ovvero, di Dio.

G. R.

Massimiliano Marianelli (a cura di), Per un nuovo Umanesimo: Francescod’Assisi e Simone Weil, collana Quader-ni di Agorà - Stromata, Roma 2012, pp.99, euro 9

BREVI

❖ GIORNATA MEMORIAIniziative ad Assisiricordo di mons. NicoliniSi concluderà il 31 gennaio la Mostra del Museostatale di Auschwitz esposta a Palazzo Vallemaniad Assisi. In occasione della ricorrenza dellaGiornata della Memoria del 24 gennaio, la cittàserafica ha promosso nelle giornate del 19, 26, 29gennaio tre iniziative sul tema “Il diritto dellamemoria. Shoah giustizia e diritti”. Il primoincontro si terrà il 19 gennaio al Convittonazionale di Assisi, piazza Matteotti, dalle ore10.30 - 12.30. Proiezione del video: L’Ora deltempo segnato. Seguirà dibattito. Interverrannotra gli altri Dirce Gusmano Pretti figlia diGiuseppina Gusmano, giusta tra le nazioni.Sabato 26 gennaio, ore 21, Assisi, sala SanGregorio, Giulio Base in “Nuovissimo testamentoNovecento”, testi di Letizia Cerqueglini, musicaGiuseppe D’Angelo, pianoforte MassimilianoGenot. Interverrà tra gli altri mons. DomenicoSorrentino, vescovo di Assisi, Gualdo Tadino eNocera Umbra, Letizia Cerqueglini, presidenteAssociazione Italia - Israele di Perugia. Inmemoria dell’operato di mons. Placido Nicolininel 40° anniversario della morte, di tutti i giustidi Assisi e di mons. Sergio Goretti, iniziatore delMuseo della memoria. Martedì 29 gennaio, ore10 - 12, museo della memoria di Assisi, sala degliSposi, Pinacoteca comunale incontro constudenti e cittadini sul tema: Il diritto dellamemoria. Interverrà tra gli altri il sindaco Ricci,l’assessore all’istruzione Mignani, modera MarinaRosati, curatrice museo della memoria di Assisi.Interverrà Mario Tosti, presidente Isuc, CarloMenichini, dirigente Usr Umbria, LetiziaCerqueglini, Gila Liberman (Tel Aviv) psicologaesperta di memoria della Shoah, Gabriele Nissim,fondatore del Gariwo, La foresta dei Giusti. KatjaSogreeva (Parigi) Fondation France Israel. Lamemoria dei Giusti. Testimonianza di ShemsoOsmanovic, testimone di Srebrenica.

❖ CULTURA - ARTE“Luoghi dell’Infinito”si rinnova

Ariosa, raffinata la nuovagrafica della rivista di artee cultura Luoghidell’Infinito che escecome supplementomensile di Avvenire. Dallacopertina di gennaio ciscruta un giovane angeloconturbante, opera delquotatissimo artistacontemporaneo Omar

Galliani. All’interno, firme prestigiose comequelle del card. Gianfranco Ravasi, presidente delPontificio consiglio della cultura (era presente aPerugia alla Sagra musicale, si ricorderà), e ilteologo Pierangelo Sequeri (autore di noti cantiliturgici). Tra gli argomenti, tutti interessanti ecorredati da magnifiche immagini, unariflessione su arte e fede nell’oggi; il revival delcanto gregoriano; i capolavori dell’architetturasacra moderna; l’anelito verso il Trascendentenella letteratura del Novecento; il Miserere diRouault; la Bibbia illustrata da Chagall; la Risurrezione di Fazzini in aula Paolo VI; il portaleinternet dei Musei ecclesiastici.

❖ ARTECatalogo generale di Giuseppe De GregorioMentre a Spoleto, palazzo Collicola, è ancoraaperta la mostra antologica dell’artista, è appenauscito il Catalogo generale delle opere diGiuseppe De Gregorio, I vol. per i tipi delleedizioni La Ghirlandina di Modena, curato daMassimo Duranti e da un’équipe di giovani critici.L’opera nasce dal paziente lavoro di ricerca eraccolta di opere sparse un po’ in tutta Italia chel’artista ha prodotto dalla metà degli anni Trentae fino al 2004, archiviati e poi schedati perl’Archivio generale di Giuseppe De Gregorio,tenuto da Contemporart Edizioni Ghirlandina diModena, presieduto da Augusto Medici e formatoda Massimo Duranti, Daniela De Gregorio,Antonella Pesola e Andrea Baffoni. Questo primotomo documenta poco meno di 500 opere fradipinti, disegni ceramiche. Considerata però laproduzione dell’artista, l’editore ha concepitol’opera in più volumi. Contiene testi di AndreaBaffoni, Antonella Pesola e le testimonianze diDaniela De Gregorio, Bruno Toscano, BrunoSargentini, Lamberto Gentili.

VITA RELIGIOSA. Perugia nel“Manuale” di storia dell’Ordine I Barnabiti tra noi

gni manuale di stu-dio nasce comeuna mappa per

orientarsi e muoversi sul-l’argomento in questione.Il manuale, però, di cuiparliamo non tratta un te-ma particolare bensì la vi-ta, la storia e la spiritua-lità della congregazionedei padri Barnabiti. Unodei nomi noti e illustri del-la congregazione, padreAntonio M. Gentili, ne hacurato il testo accogliendogià nel 1966 la richiestache proveniva dal conve-gno dai rettori e di-rettori delle case diformazione: la ste-sura di un Manualeper i chierici, apo-stolini, novizi, stu-denti “perché sia re-so possibile - così silegge nella primapresentazione del ’66- lo svolgimento di unprogramma di storia espiritualità barnabiti-ca”. A distanza di quaran-tacinque anni è statarealizzata una seconda edizione - sem-pre curata da padre Gentili - necessitatadalla richiesta di aggiornamento del Ma-nuale, visto che la congregazione siestendeva in nuovi Paesi del mondo. “Lapresente pubblicazione - scrive nell’in-troduzione padre Giovanni Villa, supe-riore generale - dovrà provvedere unatraduzione nelle principali lingue perconfratelli sempre più in aumento chepraticano poco l’idioma di Dante”. Dagli Stati Uniti al Ruanda, dal Congo alCile, dall’Argentina al Brasile alle nume-rose case in Italia, il Manuale ripercorrela nascita della congregazione fondata daAntonio Maria Zaccaria a S. Caterina inPorta Ticinese (Milano) nel 1533. Il testoè diviso in due ampie parti: la prima

O

comprende il cammino della congrega-zione barnabita dal 1500 al 1780, e la se-conda fino al secolo XXI con la nuovafondazione in India nel 2007. Sant’Anto-nio Maria Zaccaria, medico e sacerdote,giunse a Perugia nel 1607, e proprio trail 1579 e il 1662 “numerose furono lefondazioni, al punto che la congregazio-ne passò da una decina circa di case aquaranta” (p. 163). Nel Manuale il capoluogo umbro vieneassociato ripetutamente ai più impor-tanti ideali che animarono la congrega-zione: il campo apostolico dei giovani edella formazione. Lo stesso OsservatoreRomano, in data 6 dicembre 1930, scri-veva: “È ancora vivissimo nell’animonostro il ricordo di una memorabile

udienza concessa dal Santo Padre a unafolta rappresentanza delle case e dei col-legi d’Italia dei padri Barnabiti (...). L’e-logio andava a tutta la fioritura di circo-li cattolici e di altre opere quali a esem-pio quelli di (...) Perugia” (pp. 365-366). Fu il vescovo post-tridentino NapoleoneComitoli a volere i Barnabiti nella cittàdi Perugia, affidando loro la cura dellachiesa votiva del patrono Sant’Ercolano,perché lavorassero per il rinnovamentocristiano della città. Da allora, con alter-ne vicende legate anche alla storia del-le soppressioni delle congregazioni reli-giose degli anni 1798, 1810 e 1861, i Bar-nabiti sono rimasti nel capoluogo um-bro, pur cambiando di sede: da Sant’Er-colano alla chiesa del Gesù lasciata daiGesuiti nell’anno 1774.

G. R.

Antonio Maria Gentili, I Barnabiti.Manuale di storia e spiritualità del-l’Ordine dei chierici regolari di sanPaolo decollato, Padri Barnabiti, Ro-ma 2012, pp. 825

Spiritualità. Escono gli atti del convegno di Monteripido del 2011

L’umanesimo di Francesco e della Weilhe cosa acco-muna France-sco d’Assisi e

Simone Weil? Qual èl’anello di congiunzione tra il cristianoFrancesco (1182) e l’ebrea Simone(1909)? La risposta è in una parola: la cro-ce. Il dolore, la sofferenza, la fatica del vi-vere non sono realtà esterne alla vita diogni persona, ma sono intrise nel suo vi-vere quotidiano. Solo quando ci accostia-mo a queste realtà che caratterizzano lavita di ciascuno di noi e, soprattutto,quando la ferialità ci fa incontrare soffe-renza e sofferente, siamo costretti a ri-pensare noi stessi. Dunque: una nuovaumanità.In questa prospettiva assume un partico-lare interesse la lettura del secondo volu-me dei Quaderni di Agorà (a cura dell’uf-ficio per i problemi sociali, il lavoro, lagiustizia, la pace, la salvaguardia del

C creato della diocesi di Città di Castello edell’associazione Stromata) Per un nuovoUmanesimo: Francesco d’Assisi e SimoneWeil. Sono stati raccolti gli interventi delconvegno tenutosi al convento di Monte-ripido il 30 aprile 2011, “Per un nuovoUmanesimo: Simone Weil, san Francescoe la filosofia contemporanea”. Sei interventi che focalizzano, da diverseangolature, la questione dell’umanesimoe la dignità dell’uomo (Capecci, Vidales,Bingemer, Marianelli, Gabellieri, Strona).L’intento non è quello di ripensare l’u-manesimo quale fenomeno culturale enemmeno di proporre una riflessione sul-le figure di Francesco e la Weil, ma di“tentare vie capaci di dare un nuovo sen-so di umanesimo, che dalla vita mistica edella contemplazione può tradursi anchein un atteggiamento politico rivolto al be-ne comune”. Dopo sette secoli di storia, lagiovane ebrea Simone Weil viene rapita

I “figli” di Sant’Antonio M. Zaccaria hanno un legame antico con il capoluogo umbro

Francescani. Agile, intensa biografia delPoverello scritta da padre Ignacio Larrañaga

gnacio Larrañaga è unfrancescano nato in Spagnache vive in America latina,

dove esercita una nuova edefficace forma di apostolatomirante al “risveglio” dellecomunità cristiane: per esseorganizza incontri noti come“Laboratori di preghiera e vita”.Ha pubblicato libri ad ampiadiffusione, tradotti in diverselingue; in versione italiana, pressole edizioni San Paolo, ricordiamo:

I Itinerario verso Dio (1999); Mostrami il tuo volto (2012); Trasfigurazione (2000); Il silenzio diMaria (2013); Dalla sofferenza allapace (2006). Il libro chepresentiamo rappresenta moltobene il suo stile di apostolato e lasua spiritualità francescana. Ècostituito da poche pagine, intutto 60, agili e incisive, chelasciano il segno e vanno acogliere momenti fondamentalidalla vita di Francesco e caratteri

essenziali della suapersonalità. Bastileggere ilcapitoletto “Dalpiano al canto”,dove è descrittala crisi didisperazione diFrancesco, poisuperata esfociata nel Cantico dellecreature. Non èdifficile immaginare che illibro avrà successo e sarà unefficace strumento di pastoralevocazionale, come suggerito dalla

stessa immaginedella copertina acolori, l’opera in cuiGiotto ha raffiguratoil momento in cui ilgiovane abbandona ilpadre e, nudo, sirifugia sotto il mantodel vescovo.

E. B.

Ignacio Larrañaga,“Francesco: il Poverodi Assisi”, traduzione

di p. Fancesco Treccia, editricePorziuncola, Santa Maria degliAngeli 2012, pp. 60

Clemente VII approva l’Ordine (18 - 2 - 1533)

LA VOCE CULTURA 7

e perfino un maestro di mensa.Chi ha orecchio percepisce cheogni parola, ogni situazione ègravida di risonanze bibliche.Anzitutto la festa di nozze con ilbanchetto, le danze, l’allegria.Tema che attraversainteramente le Scritture sante:le nozze tra Dio e l’umanità. Inmodo speciale l’amore che Dioporta al popolo che si è sceltofin dall’antichità e alla città chelo rappresenta, Gerusalemme.

Accennavo più in alto che nellaprima lettura il profeta Isaiaeleva un canto alla città che staper risorgere dopo le distruzionie l’esilio. Le sue sortimuteranno completamente; nonsarà più sinonimo di abbandonoe devastazione, ma Dio lachiamerà “mia gioia… miadelizia”, perché Egli stesso nesarà lo Sposo. Il canto profeticosi chiude con espressionipazzesche, che parlano delsussulto virile di uno sposonovello: “Come gioisce lo sposoper la sposa, così il tuo Diogioirà per te”. (E questo

contraddicetutti quelli chepensano a Diocome un esserelontano,immobile e unpo’ arcigno).Dio è il creatoredell’unità dellacoppia; coluiche di dueesseri cosìdifferenti creauna sola carne.La coppia è unodei segniessenziali, una

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

Il vino della vita nuova Vangeloi fu una festa nuziale in Cana di Galilea, e c’era la madredi Gesù. E Gesù pure fu invitato con i suoi discepoli allenozze. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse:

“Non hanno più vino”. Gesù le disse: “Che c’è fra me e te, o donna?L’ora mia non è ancora venuta”. Sua madre disse ai servitori:“Fate tutto quel che vi dirà”. C’erano là sei recipienti di pietra, deltipo adoperato per la purificazione dei Giudei, i quali contenevanociascuno due o tre misure. Gesù disse loro: “Riempite d’acqua irecipienti”. Ed essi li riempirono fino all’orlo. Poi disse loro:“Adesso attingete e portatene al maestro di tavola”. Ed essi glieneportarono. Quando il maestro di tavola ebbe assaggiato l’acquache era diventata vino (...) chiamò lo sposo e gli disse: “Ognunoserve prima il vino buono; e quando si è bevuto abbondantemente,il meno buono; tu, invece, hai tenuto il vino buono fino ad ora”.

C

Commento alla liturgia della Parola di Bruno Pennacchini*

Catechesi sul Credo. Prosegue la seriespeciale del Papa perl’Anno della fede

Il tema di questasettimana era il “volto”di Dio, ossia la Suarivelazione e la ricercache l’uomo fa di Lui

enedetto XVI, durante l’udienzagenerale di mercoledì (testo com-pleto su www.vatican.va), ha svol-

to una catechesi sulla rivelazione del vol-to di Dio. Il Concilio Vaticano II, nella Co-stituzione dogmatica Dei Verbum – ha ri-cordato – afferma che l’intima verità ditutta la rivelazione di Dio risplende pernoi ‘in Cristo, che è insieme il mediatoree la pienezza di tutta la Rivelazione’ (n.2). “L’Antico Testamento - ha proseguito - cinarra come Dio, dopo la creazione, no-nostante il peccato originale, nonostantel’arroganza dell’Uomo di volersi mettereal posto del suo Creatore, offre di nuovola possibilità della sua amicizia, soprat-tutto attraverso l’alleanza con Abramo e ilcammino di un piccolo popolo, quello diIsraele, che Egli sceglie non con criteri dipotenza terrena, ma semplicemente peramore. È una scelta che rimane un mi-stero, e rivela lo stile di Dio che chiamaalcuni non per escludere altri, ma perchéfacciano da ponte nel condurre a Lui...Nella storia del popolo di Israele possia-mo ripercorrere le tappe di un lungo cam-mino in cui Dio si fa conoscere, si rivela,entra nella storia con parole e con azioni.Per questa opera Egli si serve di media-tori, come Mosè, i profeti, i giudici, checomunicano al popolo la Sua volontà, ri-cordano l’esigenza di fedeltà all’alleanzae tengono desta l’attesa della realizzazio-ne piena e definitiva delle promesse divi-ne”.Il Papa ha quindi sottolineato come la ri-velazione del volto di Dio racchiuda sin-

B

teticamente la novità del Nuovo Testa-mento: “Dio si può vedere, Dio ha mani-festato il suo volto, è visibile in Gesù Cri-sto. In tutto l’Antico Testamento è benpresente il tema della ricerca del volto diDio”. Eppure “la religione ebraica, proi-bendo del tutto le immagini, perché Dio

non si può rappresentare, sembra esclu-dere totalmente il ‘vedere’ dal culto e dal-la pietà. Che cosa significa allora per ilpio israelita cercare il volto di Dio, purnella consapevolezza che non può esser-ci alcuna immagine di Lui? Da una partesi vuole dire che Dio non si può ridurre adun oggetto”, ma “neppure si può metterequalcosa al posto di Dio. Dall’altra, però,si afferma che Dio ha un volto, cioè è un Tu che può entrare in relazione, che nonè chiuso nel suo Cielo a guardare dall’al-to l’umanità. Dio è certamente sopra ognicosa, ma si rivolge a noi, ci ascolta, ci ve-de, parla, stringe alleanza, è capace diamare. La storia della salvezza è la storiadi Dio con l’umanità, la storia di questorapporto di Dio che si rivela progressiva-mente all’uomo, che fa conoscere il Suovolto”.Ha quindi ricordato la preghiera di bene-dizione ascoltata nella liturgia del 1° gen-naio: “Ti benedica il Signore e ti custodi-sca. Il Signore faccia risplendere per te ilsuo volto e ti faccia grazia. Il Signore ri-

volga a te il suo volto e ti conceda pace”(Nm 6,24-26). “Lo splendore del volto di-vino - ha detto il Papa - è la fonte della vi-ta, è ciò che permette di vedere la realtà;la luce del suo volto è la guida della vita.Nell’Antico Testamento c’è una figura acui è collegato in modo del tutto specialeil tema del ‘volto di Dio’: si tratta di Mosé.Ebbene, nel capitolo 33 del librodell’Esodo, si dice che Mosé aveva un rap-porto stretto e confidenziale con Dio. Inforza di questa confidenza, Mosè chiede aDio: ‘Mostrami la tua gloria!’, e la rispostadi Dio è chiara: “Farò passare davanti a tetutta la mia bontà e proclamerò il mio no-me… Ma tu non potrai vedere il mio vol-to, perché nessun uomo può vedermi erestare vivo… Tu vedrai le mie spalle, mail mio volto non si può vedere’ (vv. 18-23).Da un lato, allora, c’è il dialogo faccia afaccia come tra amici, ma dall’altro c’èl’impossibilità, in questa vita, di vedere ilvolto di Dio, che rimane nascosto”. “Qualcosa di completamente nuovo – haproseguito - avviene, però, con l’Incarna-zione. La ricerca del volto di Dio riceveuna svolta inimmaginabile, perché questovolto si può ora vedere: è quello di Gesù,del Figlio di Dio che si fa uomo. In lui tro-va compimento il cammino di rivelazionedi Dio iniziato con la chiamata di Abramo,Lui è la pienezza di questa rivelazioneperché è il Figlio di Dio, è insieme me-diatore e pienezza di tutta la Rivelazione(Dei Verbum, 2), in lui il contenuto dellarivelazione e il Rivelatore coincidono. Ge-sù ci mostra il volto di Dio e ci fa cono-scere il nome di Dio”.

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Il miracolocompiuto da Gesù alle nozze diCana è ricco dirichiami adalcune stupendepagine bibliche

LA PAROLAdella Domenica

PRIMA LETTURADal libro del profeta Isaia 62,1-5

SALMO RESPONSORIALESalmo 95

SECONDA LETTURADalla Prima lettera ai Corinzi 12,4-11

VANGELODal Vangelo secondo Giovanni 2,1-11

II DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO C

ue settimane fa abbiamocelebrato la solennitàdell’Epifania del Signore.

La liturgia faceva ripetutamentecenno a tre momenti storicidella vita di Gesù: l’adorazionedei Magi, il battesimo nelGiordano, il miracolo alle nozzedi Cana. Sono i tre momentifondamentali in cui Gesù simanifesta come Figlio di Dio: aiMagi in rappresentanza deipagani; a Israele nel battesimoal Giordano; ai discepoli allenozze di Cana. Oggi la liturgiacelebra quest’ultimo. Il Vangelone racconta l’episodio; nellaprima lettura Isaia canta lenozze fra Dio e Gerusalemme;nella seconda Paolo lasciaintendere che il matrimonio èuno dei carismi distribuitidall’unico Spirito. Per quantol’episodio delle nozze di Canapossa risultare suggestivo, il suovero significato risiede oltre; èun vero “eVangelo”, cioè unalieta notizia, sintetizzata nelleparole che chiudono il racconto:“Questo, a Cana di Galilea, ful’inizio dei segni compiuti daGesù; egli manifestò la suagloria e i suoi discepolicredettero in lui”. Fu il primodei sette “segni” attorno ai qualiGiovanni tesserà il suo Vangelo.Egli ne fu testimone oculare.Attraverso di essi Gesù mostrò“la sua gloria”. Nel prologo alVangelo, l’evangelista avevascritto: “E il Verbo si fece carnee venne ad abitare in mezzo anoi; e noi abbiamo contemplatola sua gloria” (Gv 1,14). A CanaGesù mostrò, attraverso quelprimo segno, che il suo ingressonella storia porterà unamutazione totale, che

D

riguarderà tutte le realtàumane. Mutazione significatadalla trasformazione dell’acquain vino. I particolari narrativihanno valori simbolici.Vediamoli. C’è una festa dimatrimonio, forse un po’rusticana, con l’immancabilebanchetto, ci sono anfore piened’acqua per le purificazionirituali, c’è ovviamente il vino...sapremo poi che non fusufficiente. La narrazionepresenta anche alcunipersonaggi della festa: oltre aglisposi novelli, ci sono Maria,Gesù, i suoi discepoli, i servitori

delle immagini primordiali diDio. Ogni vera esperienza diamore è un cammino che puòfarci conoscere Dio. Il banchettodi nozze richiama un temamolto frequente nelle Scritture.Chi non ricorda la parabola diquel re che diede un banchettoper le nozze di suo figlio?Parabola con numerosevariazioni. E così avanti, fino aparagonare, nelle celebrazionipasquali, la vittoria del Cristosulla morte al banchetto dinozze dell’Agnello. Ma i simboli-principe di questo racconto sonol’acqua il vino. Dell’acqua sidice che era contenuta in seigrandi giare di pietra di uncentinaio di litri ciascuna.Acqua che serviva per i lavaggirituali, previsti da un minuziosocerimoniale giudaico. Non cifermeremo sul simbolismo delnumero delle giare: sei,considerato strutturalmentesimbolo di incompletezza. Daquel momento l’acqua nonservirà più a lavare le sozzuremateriali, ma a dare nuova vitaagli uomini. La storia stapassando da una religione fatta

di riti esteriori a una religionedel cuore. La mutazionedell’acqua in vino parla anche dimolte altre cose: l’acqua èincolore, insapore, inodore; nondiventa migliore con il tempo;mentre il vino rosseggia,invecchiando prende sapore,profumo, qualità. Quel gestocompiuto da Gesù, sta a dire chei nostri amori umani, spessoeffimeri, incolori, alla Suapresenza diventano più ricchi digusto e qualità. Il Vangelosecondo Giovanni parla di Mariadue sole volte: alle nozze diCana, inizio della vita pubblicadi Gesù, e sotto la croce, alla suaconclusione. È come seGiovanni volesse dirci che, oltreall’averlo partorito a Betlemme,lo genera oggi alla vita pubblica;e sarà presente, domani sulCalvario, alla nascita dell’UomoNuovo.* Esegeta, già docenteall’Ita di Assisi

(Il testo del commento alVangelo viene pubblicato anchesul nostro sito www.lavoce.it,aggiornato ogni venerdì)

Anche per gli ateiespressione “nome di Dio” - haspiegato Benedetto XVI - “significa

Dio come Colui che è presente tra gliuomini. A Mosè, presso il rovetoardente, Dio aveva rivelato il Suo nome,cioè si era reso invocabile, aveva dato unsegno concreto del suo esserci tra gliuomini. Tutto questo in Gesù trovacompimento e pienezza”. “Il desiderio diconoscere Dio realmente - ha aggiuntopiù avanti il Papa, parlando a braccio -cioè di vedere il volto di Dio, è insito inogni uomo, anche negli atei, e noiabbiamo forse inconsapevolmentequesto desiderio di vederesemplicemente che è, che è per noi. Maquesto desiderio si realizza seguendoCristo: così vediamo ‘le spalle’ (Esodo33,23) e vediamo infine anche Dio comeamico, il suo volto nel volto di Cristo”.

’L Il Cristo detto “Santo Volto” di Lucca

Questoè il Suovolto

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

n incontro all’insegnadel dialogo fraterno edella stima tra la Chiesa

in Italia e il popolo ebraico:questi i valori alla base dellaGiornata di riflessione ebraico-cristiana che si è celebratagiovedì 17 gennaio alla vigiliadella Settimana di preghieraper l’unità dei cristiani. Per illoro dialogo, ebrei e cattoliciitaliani hanno scelto uncammino di riflessione iniziatoanni fa sulle “Dieci Parole”.Quest’anno è la volta delsettimo comandamento, percui la Giornata ha per tema:“Dio allora pronunciò tuttequeste parole... Noncommettere adulterio” (Esodo20,1.14).

Impegno per la famiglia“Testimoniare che la famigliacontinua ad essere la cellulaessenziale della società e ilcontesto di base in cui siimparano e si esercitano levirtù umane”. È questo “ilprezioso servizio” che ebrei ecattolici in Italia possonooffrire per “la costruzione diun mondo dal volto piùumano”. Lo scrivono mons.Mansueto Bianchi, presidentedella Commissione Cei perl’ecumenismo e il dialogo, e il rav Elia Enrico Richetti,presidente dell’Assemblea deirabbini d’Italia, presentando ilsussidio che ha accompagnatole diocesi e comunità italianealla celebrazione dellaGiornata di riflessione. Anchequest’anno si è portata avantila condivisione sul “Decalogo”ossia le “Dieci Parole”: paroleche - scrivono il vescovo e il

U rabbino - rappresentano “ungrande codice etico per tuttal’umanità”. Sono “la fiaccoladell’etica, della speranza e deldialogo, stella polare della fedee della morale del popolo diDio, e illumina e guida ancheil cammino dei cristiani”. LeDieci Parole gettano “luce sulbene e il male, sul vero e ilfalso, sul giusto e l’ingiusto,anche secondo i criteri dellacoscienza retta di ogni personaumana”.

Apertura al Trascendente“Nel nostro mondo - scrivonomons. Bianchi e il rav Richetti- molti non conoscono Dio o loritengono superfluo, senzarilevanza per la vita; sono statifabbricati così altri e nuovi dèia cui l’uomo si inchina.Risvegliare nella nostra societàl’apertura alla dimensionetrascendente, testimoniarel’unico Dio è un servizioprezioso che ebrei e cristianipossono offrire assieme”. LeDieci Parole inoltre chiedono“il rispetto e la protezionedella vita umana”. “Quantevolte, in ogni parte della Terra,vicina e lontana, vengonoancora calpestati la dignità, lalibertà, i diritti dell’essereumano! Testimoniare insiemeil valore supremo della vitacontro ogni egoismo, è offrireun importante apporto per unmondo in cui regni la giustiziae la pace”. E infine, andando altema della Giornata, il vescovoe il rabbino indicano nellafamiglia, “cellula essenzialedella società” un altro valoreda testimoniare insieme.

Sir

ivere per la giustizia e la pa-ce, combattere ogni formadi odio, razzismo, emargi-

nazione per “una società costrui-ta sulla dignità, sull’uguaglianza,sulla fraternità”. Questo l’impe-gno che i cristiani delle diverseChiese intendono prendere nellaSettimana di preghiera per l’unitàdei cristiani che si celebra dal 18al 25 gennaio e quest’anno ha pertema “Quel che il Signore esigeda noi” (cfr. Mic 6,6-8; vedi schedaqui al centro, e pag. 16). Ne par-liamo con il card. Kurt Koch,presidente del Pontificio consiglioper la promozione dell’unità deicristiani.

Quale significato ha il tema del-la libertà religiosa?“I testi per la Settimana di pre-ghiera evidenziano quest’anno ilproblema fondamentale d’ingiu-stizia che esiste nel sistema dellecaste in India. Dietro a questascelta, emerge però un problemaancor più fondamentale. La fedecristiana è la fede più perseguita-ta nel mondo: l’80% dei perse-guitati a causa della loro appar-tenenza religiosa sono cristiani.Giovanni Paolo II fu il primo aparlare dell’ecumenismo deimartiri perché tutte le Chiese ecomunità ecclesiali hanno i loromartiri. Di fronte, quindi, allapersecuzione dei cristiani nelmondo, la Chiesa cattolica deveapprofondire l’insegnamento del-la libertà religiosa perché - comeha detto Benedetto XVI - è il fon-damento di tutti i diritti umani, equesto approfondimento è moltoimportante, anche attraverso lapreghiera”.Cosa possono fare le Chiese?“Penso che, in primo luogo, oc-

V corra essere solidali nelle situa-zioni di violenza, sopraffazione,persecuzione. Le Chiese devonoessere più presenti, e soprattuttoin Europa i cristiani devono esse-re più coscienti di queste situa-zioni. Noi parliamo di molte cose,di molti problemi, ma questa sfi-da, pur molto grande, non è suf-ficientemente presente. Mi sem-bra importante esprimere solida-rietà affinché i perseguitati nelmondo a causa della loro fedenon si sentano lasciati soli”. La Settimana è anche occasioneper fare un bilancio ecumeni-co...“Penso che ci siano due problemifondamentali. Il primo: l’obietti-vo ecumenico nell’accezione del-la Chiesa cattolica è una unità vi-sibile della Chiesa nella fede, neisacramenti, nei ministeri. Per cuii cambiamenti delle condizioniper l’accesso al ministero toccanofondamentalmente il processoecumenico. Il secondo problemaè che questi cambiamenti ricon-ducono al fatto che le grandi sfi-de per i dialoghi ecumenici ogginon sono più di natura dottrinaledella fede, ma sono soprattutto dinatura etica. Negli anni ‘70-80 sidiceva che la fede divideva mal’agire univa. Oggi dobbiamo direpiuttosto il contrario, con l’emer-gere di divisioni a livello etico. Sitratta, però, di una sfida da ap-profondire: non soltanto per lacredibilità delle Chiese, ma an-che per la missione di portare ilmessaggio cristiano nelle nostresocietà. Se le Chiese e le comu-nità ecclesiali hanno visioni mol-to diverse tra loro a livello etico,non possiamo fare una buonaevangelizzazione”.

Maria Chiara Biagioni

Famiglia: valoreper ebrei e cristiani

La libertà religiosava meglio tutelata

Chiese ereligioni. Giornatadel dialogoebraico-cristiano eSettimanadi preghieraper l’unitàdei cristiani

Pakistani cristiani in chiesa (foto di Katherine Kiviat)

Per laSettimanaecumenica,il card.Koch mettea fuoco ipuntidolenti dioggi per leChiesecristiane

GLI EVENTIl 17 gennaio si celebra ognianno la Giornata del

dialogo ebraico-cattolico;quest’anno, sulla sciadell’approfondimento delleDieci Parole, era la volta delcomandamento “Noncommettere adulterio”:famiglia e matrimonio erano itemi scelti. Subito dopo, dal 18 al 25 gennaio si celebra la Settimana di preghiera perl’unità dei cristiani. I cristianipuntano a un impegno per lagiustizia e la pace, per lacostruzione di una società incui siano bandite ogni formadi discriminazione,soprattutto quella subita acausa dell’appartenenzareligiosa. Quest’anno il testooriginario della Settimana èstato preparato dallo StudentChristian Movement of India(Scmi), che ha scelto diprendere in considerazione larealtà dei dalit. Sono i “fuoricasta” del sistema sociale ereligioso induista; purgodendo oggi di nuovenormative, sono spessovittime di emarginazione eabusi, politicamente sotto-rappresentati, sfruttatieconomicamente e soggiogaticulturalmente. I cristianidell’India sono inmaggioranza dalit.

I

9LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

Voci di cristiani dalla Siriaenerdì 18 gennaio alle ore 17 mons.Lorenzo Chiarinelli, vescovoemerito di Viterbo, presenterà nella

sala conferenze di palazzo Trinci aFoligno il volume La Chiesa in un mondoche cambia: una raccolta di testi inediti divario genere scritti da mons. GiovanniBenedetti, vescovo emerito di Foligno, eraccolti da mons. Mario Sensi. Nato aSpello nel 1917, mons. Benedetti è statovescovo di Foligno dal 1976 al 1992. Il suoepiscopato, fondato su una solida baseteologica, è stato caratterizzato da undialogo sempre aperto e franco con ilmondo contemporaneo. Il volume LaChiesa in un mondo che cambia, di 816pagine, è edito dalla Libreria editricevaticana. Tra le opere di mons. Benedettianche un ricco ed interessante volumetratto dalla corrispondenza con il teologoHenri de Lubac.

V oci di cristiani dalla Siria.Voci preoccupate, ma con ilcoraggio di chi sa guardare

avanti. Arrivano dal monastero diMar Musa, fondato dal padregesuita Paolo Dall’Oglio che pocoprima di Natale è stato anche aPerugia a parlare della situazionedei cristiani in Siria. Si tratta dellalettera di auguri natalizi inviataper email agli amici e sostenitoridella comunità, tra cui laperugina Lucia Maddoli che halavorato per diversi anni nel Paesemediorientale. A noi parrà pocacosa, quasi una formalità, maquella lettera è giunta dopo treanni di silenzio “per ragioni ognivolta diverse - scrivono i Gesuiti

V dalla Siria. - Tuttavia ci è parsoquest’anno opportuno e perfinodoveroso pronunciare una paroladi speranza nella tenebra diquesta notte, accendere unacandela piuttosto che maledire ilbuio. Proprio in queste situazionidifficili per le quali passa la nostraamata Siria, terra del primoalfabeto, terra del pluralismoculturale, religioso ed etnico,vogliamo suonare le campane ditutte le speranze”. Lalettera/bollettino riassume i fortidisagi degli ultimi tempi, inclusaun’incursione di predoni chehanno derubato la comunità digreggi, arnesi e macchinari.“Quasi tutta l’attività lavorativa si

è interrotta con l’arrestarsi dellarealizzazione dei diversi progetti.Ci siamo trovati costretti, condolore, a separarci dai nostriimpiegati e operai che avevanocollaborato con noi pe rtanti anni,e non avevano altra forma disostentamento”. Ma si stringono identi e si va avanti, pensando a

tutti. “Mentre la nostra patria sitrova nel bel mezzo dellatragedia, ci impegniamo nellapreghiera e nel fare tutto ilpossibile per soccorrere ibisognosi e restare accanto aglisfollati spiritualmente ematerialmente”. E concludono:“Pregate, ve lo chiediamoinsistentemente, perché possiamocontinuare a essere presenti nelmonastero e possiamo viverefedelmente la nostra vocazioneverso Dio e verso il prossimo”. IGesuiti italiani mettono adisposizione un numero di contocorrente per eventuali contributi:codice Iban IT 07 Y 03069 03200100000509259, codice BicBCITITMM, beneficiario Magis(Movimento e azioni Gesuitiitaliani per lo sviluppo), BancaIntesa, specificando la causale“Deir Mar Musa”.

D. R.

Raccolta di testi inediti dimons. Giovanni Benedetti

Card.Kurt Koch

Mar Musa in Siria

10 LA VOCE LETTERE&OPINIONI VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani

L’equivoco deifunerali in chiesa

a Chiesa cattolica, si sa, haoggi il problema di doverfare fronte a situazioni che

nella sua storia millenaria nonaveva mai visto. Sicché apparespesso disorientata e incerta.Soprattutto, è bersagliata dacritiche feroci quanto sommariee irrazionali. Fra queste difficoltàc’è anche quella di come gestire ifunerali religiosi. Abbiamo vistoil caso recente delle esequie diuna celebre attrice a Roma; conle polemiche che sono seguitequando il parroco ha negato ilpermesso di tenere un discorso auna persona, altrettanto celebre,che ha dedicato la sua vita adenigrare la religione e il clero ea demolire una serie di punticardine della morale cattolica.Casi come questo rivelano uncolossale equivoco. Dal punto divista della Chiesa, i funeralireligiosi sono quello che sono,cioè un atto di fede e dipreghiera. Ma la maggior partedella gente è lontana dallapratica religiosa e incapace dicomprendere il linguaggio e ilsenso dei riti sacri. Vede ifunerali religiosi come un modosolenne per rendere onore aldefunto; una cerimonia profanache dalla tradizione religiosaprende in prestito le forme e leritualità, ma non i contenuti e isignificati. Insomma, il pretecelebra un rito e la gente necelebra un altro. Poi simeravigliano e si indignano se ilsacerdote vuole mantenersifedele al suo ruolo religioso; ècome se chi sale su un treno poipretendesse di farlo andare dovevuole lui, ma vai a spiegare certecose. Forse sarebbe meglio seper il funerale si facesse comeper il matrimonio: chi ci crede lofa in chiesa, chi non ci crede lo fafuori. La Chiesa ha pure le sueragioni se non chiude le portedel tempio, nella speranza chequalche cosa passi nel cuoreanche di chi è entrato persbaglio, come il seminatore dellaparabola che fiduciosamentegetta il suo seme anche tra isassi. Ma ho paura che perlopiùsia una fiducia sprecata. Quandonon c’è più un linguaggiocondiviso, la comunicazione èimpossibile. Il mondo è globale,ma siamo sempre a Babele.

Pier Giorgio Lignani

L

IL PUNTO

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Elezioni in vista, ma...già, come stanno le cose?

aro don Elio,simpatica la signora di cui hai

riferito nel tuo ultimo editoriale, che hamotivato il rinnovo dell’abbonamentoaffermando “voglio sapere comestanno le cose”. Un desiderio di moltiin verità, specialmente in questo tempodi campagna elettorale. Hai dettobene: come stanno le cose ognunodeve capirlo con la propria testa. Unacosa però si può fare: aprire undibattito tra i lettori perché dalconfronto ciascuno possa ricavarnemotivi di riflessione e criteri di giudizio.Un argomento mi sta a cuore. Lodeduco dai discorsi che si fanno infamiglia o nelle riunioni anche inparrocchia (nell’attesa o dopo, perché durante sembra pericoloso) o con chim’incontro o dialogo su Facebook. Ladomanda è: perché devo andare avotare il 24-25 febbraio? Io andrò avotare, anche se in questo momentonon ho ancora tutte le idee chiare.Anzitutto è bene avere memoria e nonstare dietro all’ultima “sparata” diquesto o quel politico. Ho ben presentii cinque anni della legislatura che staper concludersi. Questa legislatura perme è stata la peggiore di tutta la storiadella Repubblica per incapacità /irresponsabilità di governo della cosapubblica (non a caso c’è stato bisognodi un governo di tecnici), per degradomorale mai registrato, per corruzione ecompravendita di parlamentari, perspreco e uso improprio di denaropubblico. Questa legislatura avrebbepotuto redimersi se avesse provvedutoalla drastica riduzione dei costi dellapolitica (dagli stipendi ed emolumenti,ai rimborsi elettorali, ai vari privilegi eprebende). Questa legislatura avrebbepotuto recuperare credibilità in terminidi democrazia rappresentativa seavesse provveduto al dimezzamentodel numero dei parlamentari e a varareuna nuova legge elettorale che avesserestituito ai cittadini il potere dieleggere i propri rappresentanti. Non loha fatto, nel mentre provvedeva acaricare sulle spalle dei cittadini pesi esacrifici crescenti e nel mentre la crisieconomica metteva le famiglie in unasituazione di sopravvivenza. Mi è chiaroche le responsabilità delle diverseformazioni politiche non sonoindistinte, ma è certo che tutte sonorimaste prigioniere dei “giochi dipalazzo”. Per cui tendenzialmente ionon voterò liste di formazioni politicheoggi presenti in Parlamento. Andrò avotare nella consapevolezza cheoccorre, pur con i limiti di una leggeelettorale vergognosa, ricostituire unParlamento con parlamentari propostida liste espressione della società civile,che mettano al primo posto unrecupero di democraziarappresentativa e l’abbattimento deicosti della politica, anche ridisegnandocon coraggio tutta l’architetturaistituzionale a livello centrale eperiferico (non perdono che si sia fattasaltare la riforma delle Province). Con ildebito pubblico che abbiamo, non cipossiamo più permettere una strutturapolitico-amministrativa che costa cosìtanto e produce così poco. Altre cosevaluterò nel dare il mio voto, eriguarderanno certamente le sceltecirca i “principi non negoziabili” e iprovvedimenti per la cosiddetta“crescita”. Se se ne parlerà, dirò la mia.Oggi mi è chiaro quello che insegna la

C

dottrina sociale della Chiesa circa ildiritto/dovere di partecipare, comecittadini e come cristiani: “C’è anzituttoda assicurare presenza. L’assenteismo,il rifugio nel privato, la delega inbianco non sono leciti a nessuno, maper i cristiani sono peccato diomissione” (La Chiesa italiana e leprospettive del Paese, Cei, 1989).

Pasquale CaraccioloPerugia

Siamo disponibili ad ospitarelettere, cercando di favorire loscambio di opinioni. Anche noi,come redazione, senza pretenderedi sapere ”come stiano le cose”,cercheremo di dire pacatamentela nostra. Possiamo giàanticipare che molte delle cose date scritte sono diffusamentecondivise.

Il “violento” scioperodella fame di Pannella

tiamo assistendo all’ennesimosciopero della fame e della sete del

noto politico Marco Pannella, ormairidotto in fin di vita. Questa volta siauto-afflligge per portare all’attenzionedelle istituzioni la situazionedegradante e insostenibile che si ècreata all’interno delle carceri italiane,rivendicando l’amnistia comesoluzione. Indipendentemente dallabontà o meno del contenuto delle suerivendicazioni e delle soluzioni offerte,peraltro sempre prese inconsiderazione troppo tardi dagliinteressati, cerco di soffermarmi su unaspetto particolare della questione,ossia quello del metodo che egli, maanche altri prima e come lui, insituazioni diverse (Ghandi, MartinLuther King, Jan Palac, ma anchesemplici cittadini), attua perrivendicare questi diritti. Il metodo dicui si parla è lo sciopero della fame e/odella sete. Tale metodo vienecomunemente inteso come “nonviolento”. Ma si tratta veramente diuna pratica non violenta? Siamoabituati a pensare, consapevolmente omeno, che la violenza sia tale quando èrivolta verso l’esterno, verso gli altri. Si

S

pensi alle violenze collettive, le guerretra Stati, guerre civili, ma anche altreforme come la tortura, la pena dimorte, ecc., per non prendere incosiderazione poi quelle morali epsicologiche. Tutte hanno in comune ilfatto che Stati, gruppi di persone osingoli usano violenza contro qualcunaltro. Esiste però anche un’altra formadi violenza, quella che non si rivolgeverso l’esterno (gli altri) ma verso sestessi. Se decido di distruggere il miocorpo e la mia vita (in questo caso losciopero della fame e della sete, ma cisono anche altri modi) per rivendicareun qualsiasi tipo di diritto, non stoesercitando una forma di violenza? Sì.La violenza è violenzaindipendentemente dall’oggetto versocui si rivolge. In che modo si potrebbesostenere che, se uccido un altro perraggiungere uno scopo, ho usatoviolenza e, se per conseguire lo stessoscopo, uccido me stesso, non hopraticato alcuna violenza? Anzi, nelcaso in cui torturo me stesso, non stoesercitando solo una violenza fisica maanche uno speciale tipo di violenzamolto più sottile: quella del ricattomorale e psicologico. Se decido di nonmangiare e bere più, rivolgendomiverso chi dovrebbe ascoltare le mierivendicazioni e non lo fa, è come se glidicessi: “Se non mi ascolti o non faiquello che propongo, mi uccido”. Credoche nessuno si prenda la responsabilitàmorale e psicologica di lasciar moriredi fame e di sete quell’uomo, a menoche si tratti di un altro soggettoviolento. Certo, è cosa diversasopraffare o uccidere un altro piuttostoche fare lo stesso con se stessi. Però, èbene che qualche volta si rifletta sulfatto che anche in ciò che crediamo siaun’azione non-violenta è presente,almeno in certa misura, una dose diviolenza.

Rocco LuchettaMarsciano

Ci sono casi estremi che sembranoreclamare rimedi estremi.Criticare una violenzaautodistruttiva è legittimo nellamisura in cui siamo in grado didenunciare con efficacia una

violenza diffusa e grave qualequella denunciata da Pannellarelativa alla condizione in cui sitrovano costretti a vivere icarcerati, anche quelli in attesa digiudizio. Vi sono esempi storici dinon violenza attiva di rilevantepeso, come lei dice, che nonpossono essere archiviati conleggerezza. In Umbria neabbiamo avuto un teorico in AldoCapitini. L’ideale sarebbe di “nonavere bisogno di eroi” - come èstato detto - né di martiri, né diazioni estreme come quella deglioperai che minacciano di gettarsida una torre metallica di unostabilimento. Al limite, nondovrebbe neppure esistere, in unasocietà sana ed equa, benorganizzata, il bisogno discioperi, che danneggianogravemente chi li fa e chi lisubisce, come quello dei mezzipubblici e altro. Detto questo, sideve anche rivedere tutto ilsistema dei rapporti etici tra fini emezzi, per non aprire il varco aun uso della violenza contro sestessi e contro gli altri, come nei“martiri” dell’islam.

Don Fanucci stia attentoal “fumo di Satana”

entile Direttore,Angelo M. Fanucci, columnist della

teologia progressista su La Voce, nelnumero del 14 dicembre, tra ricordipersonali e frecciate contro la antiquaaetate della Chiesa romana (pietrina,dice lui) nel decennio successivo allaSeconda guerra, spezza una lancia afavore degli ispiratori della Théologienouvelle, allora in voga. Su di essa,come è noto, si appuntarono i sospettidi relativismo dogmatico. È daaggiungere che nella prima metà delNovecento a guidare la regula fideifurono l’enciclica Pascendi di san Pio X(1910) e la Humani generis di Pio XII(1950). Per ripristinare l’orientamentosicuro della coscienza cristiana non erapermesso ai teologi di cambiare questalinea e di farsene financo beffe, comein molti casi si riscontrò. Le successiverisoluzioni del Concilio Vaticano IIfanno ripetutamente riferimento ai duedocumenti pontifici sopraccitati. Ma colpassare del tempo, secondo certuniesponenti del clero, alla Chiesaoppressiva delle coscienze e avversariadel progresso doveva succedere laChiesa carismatica, al passo con itempi, una Chiesa che non si proponepiù di trasformare il mondo e operaredi sollevarlo verso la croce di Cristo e laluce della grazia, ma dovrebbeassumere il compito di calarsi nelmondo e operare per gli idealieconomici e politici, muovendonell’orizzonte del laicismo esistenziale.È la teologia capovolta in antropologia:ma può essere anche teologia? Suquesta problematica, arroventata dacritiche e prese di posizionesconcertanti, arrivò il richiamo di PaoloVI il 29 giugno 1972: “Il fumo di Satanaè entrato nel tempio” (OsservatoreRomano, 30 giugno - 1° luglio 1972).

Ferruccio MediciPerugia

Non credo, anzi sono sicuro, chedon Angelo non porti i propricommenti alle conclusioni cui leigiunge. Tuttavia gli trasmetterò lasua lettera.

G

espressione “portadella fede”, che ha datoil nome al motu proprio

di Papa Benedetto perrilanciare la nuovaevangelizzazione, fortementeproposta alla Chiesa da PapaGiovanni Paolo II nella Christifideles laici del 1988, ètratta da Atti 14,27. Paolo eBarnaba relazionano sulleconversioni a Cristo, nate dallaloro predicazione in più regionidell’Asia Minore, e raccontanocome Dio per mezzo loroavesse aperto anche ai paganila “porta della fede”. È unaporta che va aperta a tutti,anche a chi sembra allergicoalla fede, perché è la porta dellasalvezza oltre la morte e oltre lemalinconie del male. Entrandoper essa, ci si imbatte con lafede, e cioè con una qualità euna dimensione che tocca larazionalità dell’uomo e la rendecapace di penetrare il misterodella vita e dell’esistenza.Occorre però che questoincontro-dialogo con la fede cisia, cercato e invocato in ognimodo. Leggo in un recentearticolo dell’attuale Direttoredell’Ufficio catechisticonazionale circa l’esigenza che,accanto alla nuovaevangelizzazione come“annuncio”, ci sia anche“catechesi e formazione”. Una

’L

prima suggestioneoperativa derivatadagli Orientamentipastoralidell’episcopatoitaliano: “Si tratta didare vita, nellecomunità cristiane, averi e proprilaboratori della fede,perché ciascunopossa, nell’ottica della propriaesperienza e sensibilitàspirituale, maturare quella fedeadulta in vista dellatestimonianza cristiana”. Equesto è ancor più vero seconsideriamo comecaratteristica della primacomunità cristiana le quattro“perseveranze”: laperseveranza unanime(perdurantes unanimiter) sianella didachè che nella koinonìa, nella frazione delpane e nelle preghiere. Possonoaversi oggi questeperseveranze senza unaformazione paziente elungimirante? E chi fa oggi

questa formazione:con quali iniziative?Con quali metodi?Con quali verifiche?Con quali risultati?Occorrono serilaboratori della fede,quindi, anche oggi,non bastandoprediche purinteressanti, o

iniziative di preghiere, o eventipiù o meno occasionali. Ènecessario allora dar vita alaboratori permanenti dellafede, che siano caratterizzati dacontinuità, da approfondimenti,da verifiche, operando conpiccoli gruppi, in cui far spazioa testimonianze e a dialoghi.Non credo di andare fuori temase dico che questi auspicati“laboratori della fede” sirinvengono oggi nelle attualicomunità ecclesiali di variadenominazione, checonsentono alla Chiesa di “fareun grande passo in avanti nellasua evangelizzazione”(Christifideles laici nn. 34-35).

Diceva già il beato GiovanniPaolo II nella Redemptorismissio del dicembre 1990,costatando il grande sviluppodei movimenti ecclesiali, dotatidi dinamismo missionario:“Quando s’inseriscono conumiltà nella vita delle Chieselocali, e sono accolticordialmente da vescovi esacerdoti nelle strutturediocesane e parrocchiali, imovimenti rappresentano unvero dono di Dio per la nuovaevangelizzazione e per l’attivitàmissionaria propriamentedetta. Raccomando, quindi, di

diffonderli e di avvalersene perridare vigore, soprattutto per igiovani, alla vita cristiana eall’evangelizzazione, in unavisione pluralistica dei modi diassociarsi e di esprimersi”. Lestesse cose disse Benedetto XVIa Colonia, ai giovani e aivescovi in occasione dellaGiornata mondiale dellagioventù nell’agosto del 2005:“La Chiesa deve valorizzarequeste realtà, e al contempoguidarle con saggezzapastorale”. * Arcivescovo emerito di Perugia- Città della Pieve

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Aprire a tuttila porta della fede!

† Giuseppe Chiaretti*

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

“San Paolo predica nelle latomie di Siracusa”,Francesco Paolo Priolo

omenica scorsa, alle ore 15.30,dal lato della “porta storica o delCorporale” della basilica catte-

drale di Orvieto, il card. Giovanni Bat-tista Re, prefetto emerito della Congre-gazione dei vescovi, accolto da mons.Benedetto Tuzia, vescovo di Orvieto-To-di, dagli arcivescovi mons. GualtieroBassetti, mons. Giovanni Marra, mons.Marcello Bartolucci, dal vescovo emeri-to Giovanni Scanavino, dalle autorità ci-vili e militari del territorio, da una rap-presentanza del Corteo storico e da tan-tissima gente, ha dato inizio al solennerito di apertura della Porta santa. Qui il Cardinale, dopo aver salutato l’as-semblea e dopo aver ascoltato la letturadel rescritto del 13 marzo 2012 con ilquale la Penitenzieria apostolica, sumandato di Benedetto XVI, ha autoriz-zato la celebrazione di un Giubileo eu-caristico straordinario biennale, il cantodell’Alleluia, intonato dalla schola diret-ta dal m° Stefano Benini, e il Vangeloproclamato dal diacono, si è avviato insilenzio verso la Porta santa che ha spa-lancato spingendola con le due mani. Appena la porta è stata aperta e l’inter-no della basilica è stato illuminato agiorno, la schola ha intonato l’inno giu-bilare eucaristico A Cristo pane di vita,composto dal m° don Mario Venturi, lecampane della cattedrale e le chiarinemedievali hanno annunciato l’anno digrazia per tutta la Chiesa, il card. Re si èinginocchiato sulla soglia ove è rimastoper alcuni minuti in raccoglimento.Subito dopo la processione è entrata inbasilica, stracolma di gente venuta daogni dove. Giunti all’altare, il diacono haintronizzato su apposito tronetto l’Evan-geliario, che è stato incensato dal Cardi-nale. Il quale, subito dopo, ha raggiuntola Cattedra mentre il cancelliere ha da-to lettura dei decreti della PenitezieriaApostolica con i quali si concede al ve-scovo o cardinale che presiede la solen-ne liturgia, di apertura e di chiusura del-le Porte sante, di impartire la benedizio-

D

ne papale con annessa indulgenza ple-naria alle consuete condizioni: confes-sione sacramentale, comunione eucari-stica e preghiera secondo le intenzionidel Sommo Pontefice. Indulgenza chesuppone un desiderio di vera conversio-ne e di cambiamento di vita. Al termine della proclamazione, la scho-la e l’assemblea hanno cantato l’inno delGloria in excelsis Deo e la solenne con-celebrazione eucaristica ha avuto inizio.All’altare assistevano il card. Re mons.Benedetto Tuzia vescovo di Orvieto-To-di e mons. Giovanni Marra, già ammini-stratore apostolico della diocesi.All’omelia il card. Re ha detto: “L’aper-tura della porta del Giubileo qui a Or-vieto questa sera, come già il 6 gennaioa Bolsena, è ricca di significato e ci invi-ta a vivere questo periodo giubilare,aprendo le menti ed i cuori al grandemistero dell’eucaristia. Siamo chiamati acelebrare con fede l’incomparabile donodella presenza di Cristo sotto i veli delpane e del vino. L’eucaristia è Cristo chesi dona a noi e che ci consente di entra-re in comunione con lui… Ebbene, me-

diante il sacramento dell’eucaristia, Dioè sempre con noi: abita in mezzo a noi.La Chiesa ha sempre considerato l’eu-caristia come il dono più prezioso di cuiè stata arricchita. Il mistero eucaristicoè la massima espressione del dono cheCristo fa a noi di se stesso e della suaopera di salvezza”. “Questo Giubileo eucaristico - ha ag-giunto -, che tocca da vicino e in profon-dità la vostra diocesi di Orvieto-Todi, el’Anno della fede che ci riguarda tutti co-me appartenenti alla Chiesa cattolica,aiutino ad alimentare la fede con la pre-ghiera, con la frequenza ai sacramenti,con l’ascolto o la lettura della Parola diDio, con la fedele partecipazione allamessa domenicale…La porta del Giubi-leo di Orvieto, che questa sera è stataaperta, come quella di Bolsena, riman-gono aperte per tutti. Esse sono invito aripartire verso un nuovo futuro, anima-ti dall’impegno di rafforzare, in chi cre-de, la fede e per annunciarne il valore achi non ha questo dono”.All’offertorio la schola ha eseguito il can-to O Dio dell’universo mentre alla co-munione, largamente partecipata, haeseguito i canti Ave verum e Lauda Sion.Al termine della solenne concelebrazio-ne eucaristica, dopo un breve indirizzodi ringraziamento di mons. BenedettoTuzia, il card. Giovanni Battista Re a no-me del Santo Padre Benedetto XVI haimpartito la benedizione apostolica conla relativa indulgenza plenaria.

Antonio Colasanto

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

GIUBILEO. L’apertura della Porta santa della cattedrale di Orvieto

La liturgia di domenica13 era presieduta dalcard. Giovanni BattistaRe, prefetto emerito dellaCongregazione deivescovi

L’incomparabile dono

Il rito di apertura della Porta santa

FOTOGRAMMI

Alcuni figuranti del corteo storico del Corpus Domini

L’assemblea dei fedeli in cattedrale

Il vescovo Tuzia ringrazia il card. Re

Il card. Re apre la porta santa della cattedrale

12 LA VOCE Orvieto.Todi

I tesori della cappelladel Corporale

l Corporale e le reliquie del miracolo di Bolsena sonoconservati nella cappella del Ss. Sacramento su unpregevole tabernacolo in marmo del 1358. La cappella fu

terminata nel 1350 e fu affrescata dal 1357 al 1364 daUgolino di Prete Ilario, artista orvietano di scuola giottesca.L’artista sulla parete al lato destro dell’altare proponel’intera Storia del miracolo di Bolsena; al centro, dietrol’altare, la Crocifissione, la Deposizione e la Risurrezione diCristo. Tutta l’opera ha un’impostazione teologica, con scenedell’Antico e Nuovo Testamento che sono il fondamento delmistero eucaristico, seguite dagli avvenimenti di Bolsena ealtre scene di miracoli eucaristici. Nella campata destra,all’ingresso, si trova il reliquiario che fino al 1980conservava il Corporale. È un oggetto di grande valoreartistico e di fede. Fu realizzato in argento, inciso a bulino,decorato con oro e smalti da Ugolino di Vieri tra il 1337 e il1339. Il disegno riprende le linee e le forme della facciata delduomo di Orvieto. In 24 placche sono narrate storie della Vita di Cristo e otto scene del miracolo di Bolsena. A destradell’ingresso, dentro una nicchia, è esposta la Madonnadella Misericordia, detta “dei raccomandati”, tavola ligneaeseguita nel 1320 dal cognato di Simone Martini, LippoMenni. Il Giubileo sarà l’occasione non solo per gustare labellezza di questa cappella del Ss. Sacramento, che non haparagoni, ma anche per approfondire attraverso l’artequesto grande mistero.

M. C.

I

LA STORIA

Due Papi aOrvieto:Urbano IV ePaolo VI

rbano IV fu eletto in unConclave tenutosi a Viter-bo (durato tre mesi) il 29

agosto 1261. I Cardinali elesseroil francese Giacomo Pantaleon,che non apparteneva al Sacro Col-legio; fu arcidiacono di Liegi, ve-scovo di Verdun e Patriarca di Ge-rusalemme. A causa di problemipolitici con re Manfredi, che ilPontefice scomunicò nel 1263, es-sendo insicura Roma, fu costrettoa ritirarsi ad Orvieto. Urbano IVdiede forte impulso agli studi filo-sofici, esortando san Tommasod’Aquino a dedicarsi al commen-to delle opere di Aristotele. Dopo il miracolo di Bolsena, nel1264, con la bolla Transiturusestese a tutta la Chiesa la festa del

U Corpus Domini, già celebrata nel-la sua diocesi di Liegi. Il suo pon-tificato fu breve: tre anni e un me-se. Urbano IV morì a Deruta il 2ottobre 1264. Venne sepolto nellacattedrale di Perugia; dal 1595 lesue spoglie sono racchiuse in uni-co mausoleo con quelle di Inno-cenzo III e Martino IV.Paolo VI venne ad Orvieto l’11agosto 1964 per il VII centenariodella bolla Transiturus. Per l’occa-sione pronunciò un mirabile di-scorso: “Non creda, l’uomo di og-gi, che il tesoro di fede e di bellez-za che gli viene dalla storia e dal-la civiltà cristiana abbia ormai unsemplice valore archeologico efolcloristico, e non pensi di poter-lo degnamente conservare come

un cimelio prezioso, sì, ma spen-to di verità e di realtà interiore: di-venterebbe cenere nelle sue ma-ni… Creda l’uomo di oggi che, an-cor più di ieri, Cristo gli è neces-sario: risvegliati in lui i desideridella libertà, della maturità uma-na, del progresso sociale, dellapace, sappia che non solo a pos-sederli, ma a conoscerli nel lorovero concetto codesti ideali è ne-cessario il Maestro, il Maestro di-vino che solo li può far coinciderecon la verità e con la vita; e credafermamente l’uomo di oggi chel’umile e fervorosa fede che Cristonell’eucaristia reclama da lui èper la sua redenzione, per la suasalvezza, e per la sua felicità”.

M. C.

Il corporale viene mostrato a papa Urbano IV (Duomo di Orvieto)

“La porta del Giubileo - ha detto il porporato - resta aperta. È un invito a rafforzare, in chi crede, la fede e perannunciarne il valore a chi non ha questo dono”

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

a “pedagogia divina” haun grande rispettodell’uomo creato a Sua

immagine e non vuolemortificare il donodell’intelletto, perché, quandoabbiamo trovato, possiamocontinuare a cercare.L’eucaristia che è al centro delmistero sacramentale è anticaquanto il cristianesimo, ma neisecoli si è arricchita di ricercateologica, di spiritualità, di arte,ed è ancora una minierainesauribile. Il Giubileoeucaristico è un’occasione nonsolamente per vivere dellecelebrazioni che danno forzarinnovando la nostra fede dioccidentali stanchi. Èun’occasione per aprire lanostra mente a una maggiorcomprensione del Mistero erinnovare così anche la prassipersonale e della vita dellaChiesa. Questo venerdì 11 esabato 12 gennaio era incalendario uno dei primiconvegni di studio su “Eucaristiae carità”. Il convegno eraorganizzato in collaborazionecon la Pontificia universitàlateranense e si è svolto aOrvieto nel cinema “Corso”. Ilprimo relatore è stato mons.Mauro Cozzoli, docente diTeologia morale presso laLateranense e l’Accademiaalfonsiana, il quale ha trattato iltema “L’eucaristia e la virtùdella carità”. Nella secondarelazione, tenuta da donRoberto Nardin, monacobenedettino nell’abbazia diMonte Oliveto e docente diTeologia sacramentaria pressol’Università lateranense, è statoesplicitato un interessanteargomento dal suggestivo titolo“Eucaristia, lex orandi, lexcredendi, lex vivendi”. Poi è statala volta di padre CorradoMaggioni, docente presso lafacoltà di teologia Marianum e

L l’istituto liturgico Sant’Anselmo,che ha trattato “Celebrare laParola per vivere nella carità”.Successivamente i convegnisti sisono recati in duomo nellacappella del Corporale, per unincontro dal titolo “Il miracolodel sacro Corporale e la suacappella nel duomo”. Dovevaillustrare gli affreschi unluminare della storia dell’arte,ma all’ultimo momento è statoimpossibilitato a venire. Dopoun’introduzione sulla spiritualitàmedievale, mons. Italo Mattia,parroco del Duomo, che ognigiorno celebra la messa inquesta cappella, ha intrattenuto ipresenti sulle mirabili sceneaffrescate da Ugolino di PreteIlario dal 1357 al 1364. Don Italonon solamente ha spiegato conchiarezza e competenza masoprattutto con fede, perchéquelle opere sono lì pertestimoniare la fedenell’eucaristia che i nostri padrici hanno voluto lasciare comememoria. Le pitture sono di unagrande modernità, sono la Bibliapauperum, sono realizzate comeun moderno “fumetto” con irelativi cartigli che spiegano lascena illustrata. Dire che ilMedioevo fosse un’epoca oscuraè una grossa stupidaggine, chepurtroppo ancora è usata datanti superficiali intellettuali. Ilgiorno seguente, al mattino èripreso il convegno con variinterventi. Il primo era di donAntonio Mastantuono, docentedi Teologia pastorale ecatechetica presso la Facoltà diteologia dell’Italia meridionale,che ha trattato il tema “Latestimonianza della carità e leCaritas”. Seguito da padreVittorio Viola ofm, docentepresso l’Istituto teologico diAssisi e il pontificio ateneo S.Anselmo a Roma, con unarelazione su “Pregare con laChiesa: espressione di carità”.

Ha concluso i lavori padreAlvaro Cacciotti ofm, docentepresso la facoltà di Teologiadella pontificia universitàAntonianum di Roma, trattandoil tema “Eucaristia e vitaspirituale”. Nel pomeriggio alleore 16 il vescovo mons.Benedetto Tuzia ha inauguratoi lavori nei sotterranei dellacattedrale, ora utilizzati comepercorso verso la Porta santa.Anche qui si è manifestata unabellezza architettonicaincomparabile che riaffermaquanto detto sul Medioevo.Soprattutto, questo precorso nonè solamente suggestivo dalpunto di vista artistico, ma unaiuto spirituale e silenzioso cheintroduce nel misterodell’eucaristia.

Don Marcello Cruciani

Il primo convegno di studio della serie “Eucaristia ecarità” in concomitanza con il Giubileo

Eucaristia, mistero chetiene desto l’intelletto

Itinerario verso la Porta santaabato 12 gennaio l’O-pera del duomo di Or-vieto - che nella sua

missione di gestione e con-servazione della cattedraleaffianca la diocesi nellapromozione del Giubileo edegli eventi correlati, non-ché nell’accoglienza in cat-tedrale - ha presentato ilsuggestivo itinerario realiz-zato per condurre i pelle-grini dal lato destro di piaz-za del Duomo (ove è il pun-to di accoglienza della dio-cesi), al lato sinistro ove èpredisposto l’ingresso attra-verso la Porta santa (la por-ta “del Corporale” che siapre sul lato nord in prossi-mità della cappella nellaquale è conservata la sacrareliquia del miracolo di Bol-

S sena).Si tratta di un percorso sot-terraneo, attraverso legrandi volte sotto la navetraversa, locali fino ad oggiadibiti a deposito dei varimateriali provenienti dalsecolare cantiere del duo-mo. Un cammino fisico espirituale per prepararsi adentrare nel duomo e nellacappella del Corporale; unluogo interno e interiorenel quale raccogliersi, pri-ma di accedere allo spaziodi luce e riconciliazionedella cattedrale, ove saràpossibile ricevere l’indul-genza plenaria concessadal Pontefice per tutto iltempo del Giubileo straor-dinario.

M. M.Il card.Re apre la Porta santa

A Orvieto apre unsuggestivo percorso sotto il duomo inoccasione del Giubileo

Lettera pastorale del parroco di Montecchio e Tenaglie

n occasione del Natale, don Giuliano Pagliaricci, parroco diMontecchio e Tenaglie, ha scritto ai parrocchiani una lettera pastorale

per invitare a riflettere, in un tempo in cui la partecipazione alla messa èassai scarsa, sull’importanza del giorno del Signore, senza il quale non sipuò vivere, come testimoniano i martiri di Abitene che scelsero dimorire pur di non rinunciare alla celebrazione domenicale. “Ladomenica - si legge - serve per fare solo tre attività: l’eucaristiacomunitaria, la carità, il riposo… In questi giorni sono comparsi duestriscioni (simili a quelli che si trovano davanti ai grandi negozi) di colorerosso, con la scritta ‘Chiesa parrocchiale – domenica aperto’ e gli oraridelle messe. Ogni tanto nascono delle mode, e l’ultima di queste èquella di tener aperti gli esercizi commerciali nei giorni festivi, si diceper favorire coloro che durante la settimana lavorano, in realtà pervendere di più e quindi per guadagnare di più”. Una lettera e duestriscioni per ricordare che il Signore ci attende tutte le domeniche senzastancarsi, per difendere la possibilità di partecipare alla messa (nel caso

di lavoratori “costretti-ricattati a fare turnimassacranti e a lavorarenei giorni festivi perquattro soldi”), di vivere lasolidarietà soccorrendo ipiù bisognosi… perfesteggiare il Figlio di Dioche viene per darci la vitavera. Testo integrale dellalettera su www.crocediserra.it.

M. M.

I

POZZO DELLA CAVA.ENORME SUCCESSODEL PRESEPE

on grande soddisfazione degliorganizzatori, si è conclusa

domenica 13 gennaio - giorno in cui èstata aperta la porta santa dellacattedrale di Orvieto - la 24a edizionedel Presepe nel pozzo della Cava. Filoconduttore di quest’anno “L’Alleanza”,con un allestimento ispirato alla storiadella salvezza e agli episodi dell’AnticoTestamento e del Giubileo eucaristicostraordinario. Le audaci sceltestilistiche, con Maria in trono e Gesùfanciullo privati del loro corpo eaffiancati a scene di eventi di 750 annifa, con una spirale di apostolicontemporanei che portanol’eucarestia fino a noi, sono statepremiate dal gradimento delpubblico, forse mai numeroso comequest’anno, complice anche la grandepromozione fatta da Carlo Conti inoccasione della partecipazionedell’autore a quattro puntate deL’eredità su RaiUno. Un grandemessaggio di speranza, con Maria arcadell’Alleanza, porta aperta tra passatoe futuro, e Gesù già cresciuto che sipriva del suo corpo per donarceloogni giorno nell’eucarestia.

C

Il 30°anniversario di Madre Speranza

Collevalenza fervono i preparativi per ricordare il 30°della nascita al cielo di Madre Speranza, apostola del-l’Amore Misericordioso di Gesù, fondatrice delle Con-

gregazioni delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericor-dioso, del Santuario e di tutte le opere annesse. Questo ilprogramma di massima.Giovedì 7 febbraio, ore 21.15, veglia di preghiera in cripta.Venerdì 8 febbraio (memoria del pio transito di M. Speran-za), ore 8 celebrazione eucaristica in cripta presieduta da P.Aurelio Perez, Superiore generale Fam; ore 17 celebrazio-ne eucaristica in Cripta presieduta da mons. Domenico Can-cian, Vescovo di Città di Castello; ore 21.30 presentazione eprima visione del Dvd “Una Storia, un viaggio, una Speran-za”, regista Paolo Dolmazzi. Sabato 9 febbraio, ore 10.15 conferenza in auditorium di P.Bartolomeo Sorge s.j. su “Varcare la Porta della Fede in Ma-dre Speranza”; ore 12 celebrazione eucaristica del pellegri-no presieduta da P. Sorge; ore 15 liturgia delle Acque; ore17.30 celebrazione eucaristica presieduta da mons. Bene-detto Tuzia, vescovo di Orvieto-Todi, con la benedizione del-l’organo restaurato; ore 21.15 concerto d’inaugurazione del-l’organo con il M° Luca Di Donato. Ospite di onore: il teno-re Fr. Alessandro Brustenghi, ofm. Domenica 10 febbraio,ore 10, conferenza in auditorium di mons. Gualtiero Bassetti,arcivescovo di Perugia-Città della Pieve sul tema “Canteròin eterno la Misericordia del Signore” (Salmo 88,2); ore 11.30celebrazione eucaristica presieduta da mons. Bassetti.

A

Lo striscione

L’elevazione del calice durante la preghiera eucaristica

13LA VOCE Orvieto . Todi @[email protected]

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

❖ CATECHISTIPresentazione del nuovoufficio EvangelizzazioneDomenica 20 gennaio, alle ore 15.30, presso la parrocchiadi S. Pio X vi sarà un incontro per tutti i catechisti dellazona pastorale Centro. Scopo dell’incontro sarà quello dipresentare il nuovo ufficio Evangelizzazione e catechesidella diocesi, parlare dell’Anno della fede e riflettereinsieme riguardo al nostro modo di fare catechesi. Saràoccasione anche per raccogliere le varie esperienze e lepossibili esigenze. La domenica successiva, 27 gennaio,saranno invitati tutti i catechisti della zona pastorale Norddella diocesi di Città di Castello. Questa voltal’appuntamento è presso la parrocchia di Lama a partiredalla ore 15.30.

l 27 dicembre si è tenuta, presso la chiesa diLa Tina, una giornata di spiritualitàpromossa dal Centro studi Veronica Giuliani

sul tema “Fede cristiana e combattimentospirituale in santa Veronica Giuliani”. Relatore dieccezione mons. Renzo Lavatori, docentedi Teologia dogmatica. L’incontro si èaperto con la celebrazione delle lodimattutine, seguita dalla relazione dimons. Lavatori e da un tempo dipreghiera e meditazione, perconcludersi con la celebrazione dellamessa presieduta da mons. DomenicoCancian. Mons. Lavatori ha esorditodefinendo Veronica Giuliani un“colosso del cristianesimo” difficile da‘inquadrare’ e descrivere: il suo mondointeriore, elevato ad altezze sublimi, ènascosto dall’umile quotidianità.Umile e coraggiosa, sofferente egioiosa, semplice come una bambina,complessa come un ricercatoreassetato, felice nella comunione con loSposo e forte nell’affrontare la lotta:questi tratti, apparentemente oppostie contrastanti, rivelano la complessitàdel suo mondo interiore. Mons.Lavatori si è soffermato su alcuni aspetticaratterizzanti la personalità, la vocazione e laspiritualità della Santa. Il primo elemento chesorprende è la sua vocazione particolare:‘mezzana’ – come ella stessa scrive - tra cielo eterra, mediatrice tra l’incontro totale con Dio e ilservizio all’uomo; proiettata verso le altezze

Idella contemplazione, sichina verso le miseresituazioni umane, concapacità pratica econcretezza.Zelantissima per Dio eper le anime, vorrebbela salvezza di tutte lecreature, con unasensibilità tipicamentefrancescana. Altroaspetto caratteristicodella Santa è la teoriadel “patire-amare” -quale suapartecipazione almistero pasquale - e lostretto legame traamore e sofferenza: ilsolo amore, anche se

intenso, se non è convalidato dal sacrificio di séè astratto, disincarnato. D’altra parte, il sacrificiosenza amore è arido, non ha significato e puòportare alla disperazione. È questo il tratto piùinquietante della spiritualità della Santa,specialmente nel contesto odierno, che tende adarginare o camuffare la sofferenza. Per Veronica,

al contrario la sofferenza è un mistero d’amore,che ella ha saputo vivere dentro di sé e, perobbedienza, ha trascritto nel Diario conprecisione e capacità comunicativa. Patire peramore è la chiave di lettura della sua vocazione;il binomio inscindibile tra amore e dolorerappresenta l’ossatura della sua spiritualità, unaspiritualità che suscita difficoltà e timore allenostre limitate capacità ed esperienze.Dall’intimità nasce l’amore sponsale con Cristo;il processo di purificazione e santificazioneculmina nella comunione o unione sponsale conCristo; qui si consuma l’ascetismo di Veronicache, umanamente considerato, sembrerebbedisprezzo di sé, misticismo esagerato e di altritempi. Veronica è testimone di una fedecoinvolgente e avvolgente, che si nutre di amoretotale e totalizzante. Assimilarsi sempre più alloSposo Signore: questa la chiamata, e la stradapassa per la partecipazione alla Sua passione,lasciarsi trasfigurare dai segni che lo hannotrafitto per essere unita a Lui, avvolta dal suoamore infinito e beatificante. Di fronte a Lui nonpossono esistere altri legami: solo Lui, tutto Luie sempre Lui, con lei, in lei. L’amore divino in leiera diventato incontenibile, trasformato intotale adesione allo Sposo; il patimento perciò

era vissuto da lei come autentica testimonianzadi amore verginale da cui promanano gioia edeffusione dello Spirito santo. In tale contesto sicolloca il combattimento spirituale - la lotta conle realtà contrarie alla comunione con Gesù -che trova ampio spazio nel Diario e rientranelle categorie del patire-amare. Dopo avertratteggiato queste caratteristiche della Santa, ilrelatore ha proposto una riflessioneattualizzante: di fronte a tali esperienze, chi lapuò imitare? Le sue “altezze” non devonoprodurre in noi scoraggiamento: non lapossiamo imitare materialmente in modoschematico, sarebbe assurdo per la ragione e perla fede, ognuno ha la sua strada. Ciò che noipossiamo desiderare è lo spirito con cuiVeronica ha vissuto la propria vita e vocazione,cioè l’amore intenso e profondo per Cristo,centro della vita e della storia. Questo amore,che l’ha condotta a tali altezze, lo possiamoricevere anche noi vivendo nella nostraquotidianità, in un percorso materialmentediverso ma nella stessa comunione con Gesù,con lo stesso slancio ed entusiasmo nel seguirlonella strada d’amore che egli ha tracciato pernoi. Veronica è unica e irripetibile, come delresto ogni santo, che riflette un tratto dell’amoree dello splendore di Cristo; a noi lascia l’invitoad assaporare la freschezza del suo spiritogioioso e innamorato; nessuno può privarsi diamore, è la morte non amare e non farsi amare;lasciarsi travolgere da quell’Amore è il segretodella sua santità.

Marcella Serafini

S.Veronica e il Crocifisso

14 LA VOCE Città di Castello❖ DIOCESISan Francesco di Salese giornata dei giornalistiGiovedì 24 gennaio la Chiesa fa memoria di sanFrancesco di Sales, che fu vescovo di Ginevra ed unodei grandi maestri di spiritualità degli ultimi secoli.Con la sua saggezza pastorale e la sua dolcezza seppeattirare all’unità della Chiesa molti calvinisti. Vienevenerato come patrono dei giornalisti, degli scrittori edi coloro che si occupano di comunicazione. Quelgiorno, alle ore 9 in cattedrale mons. DomenicoCancian celebrerà la messa per il personale e gli alunnidell’istituto San Francesco di Sales. Alle ore 12, invescovado, incontrerà i giornalisti e gli operatori dellecomunicazioni sociali.

❖ ALTOTEVERE S. F.Cos’è il Progetto Suda favore dei disabiliNell’ambito del ciclo “ContAtti -Incontri, confronti, proposte”,l’associazione “Altotevere senzafrontiere” organizza per venerdì 25gennaio alle 21 l’incontro dal titolo“Libertà e condivisione” con donGiacomo Panizza. L’appuntamento siterrà nella sala degli Specchi dipalazzo Bufalini a Città di Castello inpiazza Matteotti. Don GiacomoPanizza, prete bresciano, nel 1976 hafondato a Lamezia Terme la comunità

Progetto Sud, autogestita insieme apersone disabili, condividendo conloro la quotidianità, lavorandoinsieme, lottando contro la culturadominante che tende ad emarginarechi è visto come “diverso”. Dal 2002Progetto Sud ha preso in gestione unpalazzo confiscato alla cosca deiTorcasio e ciò ha portato Panizza e lasua comunità a divenire oggetto diminacce e azioni intimidatorie.Nonostante questo, il gruppo non si èarreso e continua a portare avanti concoraggio i suoi progetti. Per maggioriinformazioni contattare il numero320 4223695, oppure consultare il sitowww.altoteveresenzafrontiere.it.

Il combattimento spiritualein santa Veronica Giuliani

n uditorio numeroso, for-mato da tante coppie giova-ni, ha seguito il secondo in-

contro dell’anno pastorale propo-sto dalla Pastorale familiare dioce-sana. A San Giustino, nei locali delMuseo del tabacco, don CarloRocchetta ha parlato della “Tene-rezza come progetto di vita deglisposi”. Non si è potuto iniziare che dal ri-cordo del primo incontro, tenutosia Trestina il 9 dicembre. Là si eraparlato delle difficoltà della cop-pia. A San Giustino è stata fatta unaproposta alta, difficile ma non im-possibile da realizzare: la tenerez-za come progetto della vita matri-moniale. Ai presenti - chiamati poi al con-fronto in gruppo - è stato chiestoprima di tutto quale è il modellodi famiglia verso il quale tende-re. Oggi pos-siamo parlaresia di famiglia-famiglia che difamiglia-non-famiglia: que-st’ultima èquella disgre-gata, dove non si realizza il sognodi tenerezza di Dio. In questa ca-tegoria di famiglia si vivono tantimalesseri e rientrano tutte quellefattispecie che ben si conoscono:violenza tra coniugi, vuoti affettivitra i figli, insicurezza, disadatta-mento, bullismo, dipendenze divaria natura. La famiglia-famiglia,ha chiarito il relatore, è invecequella costruita sul modello di Dioche è tenerezza. Cosa significa fare della famiglia

U

una comunitàdi tenerezza?Prima di ri-spondere aquesta doman-da è opportunopresentare dei

modelli entro i quali tutte le fami-glie vivono. Esse possono rifarsi almodello della famiglia chiusaiperprotettiva (la famiglia vienevissuta come un rifugio), oppure aquello della famiglia aperta di-sgregata (dove ognuno pensa a sestesso, quasi che la famiglia vengascambiata per un albergo adatto asoddisfare i bisogni primari). Unterzo modello è quello della fami-glia anonima passiva dove il nu-cleo familiare vive senza una rea-

le identità e dove tra i membri sivivono relazioni parziali. La fami-glia, comunità di tenerezza par-tecipata, è un quarto modello alquale rifarsi. Si configura come co-munione e comunicazione tra tut-ti i membri. Gli sposi vi valorizza-no l’arte dell’ascolto, delle carezzee dell’abbraccio. Questo modello èstato proposto come quello versocui tendere ogni giorno. Perché,come ha ricordato don Rocchetta,gli sposi devono esser capaci di re-innamorarsi ogni giorno. Per vivere la tenerezza i coniugidevono anzitutto essere capaci ditrovare del tempo per sé; un’ora lasettimana, un giorno al mese, unasettimana all’anno. Anche i figlidevono entrare in questa dinami-

ca, sentendo i genitori presentinella loro vita. Si può tendere aquesto modello solo se si guardaal modello trinitario. La Trinità ciricorda che Dio non vuol esseresolo, ma comunione di amore. Ilsacramento del matrimonio sta lì aricordarci che la famiglia non èun’immagine, ma è tempio dellaTrinità. Solo guardando alla Trinitàsi possono vivere nella famiglia re-lazioni di accoglienza, dono e con-divisione.Quali sono le caratteristiche del-la tenerezza? Don Rocchetta, ri-cordando l’etimologia latina dellaparola, ne ha declinato tre signifi-cati più profondi: tenere, tendere,tenue. Con tenere si intende la te-nerezza come abbracciare ed ac-cogliere l’altro. Con tendere essava vissuta come proiettarsi versol’altro, donando. Tenue fa riferi-mento alla condivisione, che èmolto più della semplice informa-zione. La tenerezza porta con sé il pathos d’amore, cioè una sensibi-lità profonda che, oggi, sembra es-sere tabù. Se riuscissimo a medi-tare il mistero della croce in tuttala sua profondità, lì troveremmo latenerezza di Dio in Cristo Gesù. Scegliere la tenerezza è difficile.Ogni coppia lo sperimenta: la col-lera, la paura, l’ansia, la tristezza,la depressione sono spesso di in-tralcio verso questa scelta che ren-de partecipi della stessa felicità diDio. A conclusione del suo inter-vento, don Carlo Rocchetta non hamancato di fornire indicazioniconcrete per perseguire la meta divivere alla scuola della tenerezza.

Francesco Mariucci

Era il secondoincontro - dopo quellodi Trestina - rivoltoalle giovani coppie

Immersi nella Trinità

omenica scorsa la festa delBattesimo del Signore

concludeva il tempo di Natale.L’episodio - veniva ricordato dapadre Pennacchini su questosettimanale - è una teofanìa,cioè una manifestazione di Dio.Una manifestazione dellaTrinità santa. Per la prima voltanella storia, il Dio-Uno si rivelaesplicitamente come Trinità: ilPadre parla dal cielo, il Figliofatto uomo è in ascolto sullaterra, lo Spirito santo è come illegame vitale fra loro. Dio,unico, è comunione di trepersone, è circolarità di amore.È il Dio cristiano, il modello chesta a fondamento della“tenerezza”. Di questo propriodomenica scorsa ha parlato donCarlo Rocchetta durantel’incontro organizzato dallapastorale familiare della diocesi.

DUn momento dell’incontro con don Carlo Rocchetta

Pastorale familiare. Il recente incontro di formazione, a San Giustino, con don Carlo Rocchetta

unedì scorso presso il Centro studi“Beato Carlo Liviero” si è tenuto ilprimo incontro del corso “Da immi-

grati a nativi digitali a scuola” organizza-to dall’ufficio Scuola della diocesi. L’ini-ziativa è rivolta a tutti coloro che operanonel settore dell’educazione e della scuola,quotidianamente a contatto con i giovanie con una pluralità di strumenti medialicon cui è difficile prendere una correttaconfidenza.Il prof. Pier Cesare Rivoltella, ordinariodi Tecnologie dell’istruzione e dell’ap-prendimento presso l’Università Cattolicadi Milano, relatore di questo primo incon-tro, ha spiegato che la concezione moder-na della media education si sviluppa in-torno agli anni ’70 dalla necessità di edu-care i giovani a capire i fatti che il cinematrasmetteva loro. Solo dopo gli anni No-vanta, con l’ampia diffusione dei telefonicellulari ed in tempi recenti dei socialnetwork, il problema, amplificato per di-mensione ed effetti, si sposta verso la que-stione della cittadinanza. Si parla oggi in-fatti della valenza civica della new mediaeducation, che non si ferma all’utilizzo de-gli strumenti mediali ma approfondisce iltema della corretta interpretazione deimessaggi.Il prof. Rivoltella ha analizzato i motividello spostamento della questione verso ilterritorio della cittadinanza, individuan-done tre principali.Il primo è rappresentato dalla mediatiz-zazione crescente della scena politica, cheha reso i personaggi pubblici più reali e vi-cini alla gente, li ha smitizzati portandonespesso in evidenza gli umani difetti, e ge-

L

nerando un progressivo ed attualissimodisinteresse verso la politica. Il secondo motivo è individuato nellaconcentrazione del “mondiale” nel “loca-le”, perché grazie al Web è possibile ac-cedere a luoghi e persone lontanissime,sviluppando una visibilità globalizzatasensibile a problemi che non ci apparten-gono, con un coinvolgimento emotivo for-te ma limitato allo spazio web, a scapitodel concreto attivismo pratico. Terzo motivo dello spostamento verso l’a-spetto della cittadinanza è la “protesizza-zione” dei media, oggi sempre più pre-senti nella vita dei giovani, fino a diventa-re un vero e proprio prolungamento deisensi - una sorta di protesi di competenzasociale.“La progressiva migrazione dei media

dentro la vita degli adulti - spiega Rivol-tella - erode il senso civico che ne con-sentirebbe un uso corretto. Nel caso deigiovani non parliamo di migrazione, per-ché questi sono nati già dentro un sistemadominato dai media e con una notevolefacilità di utilizzo del canale multimedia-le. Questo evidenzia l’urgenza di un’edu-cazione che insista su alcuni tasti fonda-mentali per ridare lustro alla dimensionecivica delle coscienze dei futuri aduli” L’invito che il relatore rivolge agli inse-gnanti è quello a non temere di sporcarsile mani nell’educare gli allievi come cit-tadini. “L’alfabetizzazione tecnica - ha det-to - non è di per sé sufficiente allo svilup-po personale di un giovane, se non si af-fianca un lavoro educativo trasversale in-centrato su valori di ospitalità, giustizia esincerità. È necessario aiutare i giovani aridefinire il confine tra lo spazio pubblicoe quel privato ampliamente eroso dai so-cial network, sviluppare un senso criticonei confronti dei numerosi messaggi chela Rete offre, ed un coerente senso di re-sponsabilità riguardo a quanto detto escritto, gestendo in maniera consapevolequel caos di informazioni e quel plurali-smo di pensieri che da vessillo di libertàsta degenerando in anarchia”.

Sabina Ronconi

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

DIOCESI. Primoincontro del corsosulle nuovetecnologie perinsegnanti

BREVI

❖ LICEO S. F. DI SALESPresentazione dei corsiIl liceo economico sociale “San Francescodi Sales” invita tutte le famiglie delterritorio all’open night (serata aperta) chesi terrà il 19 gennaio. Si ricorda inoltre chel’iscrizione al liceo economico sociale deveessere effettuata in cartaceo solo presso lasegreteria di istituto, per evitare di esserecollocati in lista di attesa. A questoproposito si segnala che il Preside e leinsegnanti saranno a disposizione dellefamiglie per presentare l’offerta formativaper l’anno scolastico 2013-2014 anchesabato 26 gennaio e sabato 2 e 9 febbraiodalle ore 17 alle 19 presso i locali dellascuola.

❖ SCUOLEFrutta a merenda“È un’iniziativa finalizzata ad aumentare ilconsumo di frutta e verdura da parte deibambini, indirizzandoli verso unanutrizione più equilibrata proprio inquella fascia d’età i cui si formano leabitudini alimentari”. Così l’assessore allePolitiche scolastiche Mauro Alcherigicommenta l’attivazione da parte dellaGiunta comunale di Città di Castello di“Frutta a colazione” ovvero “progettoeducativo alimentare diretto adaumentare il consumo di frutta, yogurt everdura nelle mense scolastiche per ibambini tra 3 e 11 anni”. Il servizio, chesarà svolto in tutti i giorni di frequenzascolastica, è totalmente gratuito per ibambini che “usufruiscono del serviziomenda nei giorni in cui utilizzano il buonopasto”. È anche prevista l’adesione diquelli che attualmente non usufruisconodel sevizio mensa o l’utilizzano solo peralcuni giorni.

❖ PROTEZIONE CIVILEImpianto fotovoltaico “Si tratta di uno di quegli interventi dipotenziamento funzionale edarricchimento di servizi in dotazione alcapoluogo tifernate inseriti nel quadro diquelle opere che saranno finanziate intutto o in grandissima parte confinanziamenti regionali”. Così l’assessore aiLavori pubblici Massimo Massetticommenta l’avvenuto appalto da partedell’Amministrazione comunale di Città diCastello dell’intervento relativo allarealizzazione di un impianto fotovoltaico aservizio della “Cittadella dell’emergenza”dove tra collocazione il centro operativodella Protezione civile. I competenti ufficitecnici comunali hanno, infatti,provveduto ad assegnarne l’esecuzioneall’impresa “Varian” di Gualdo Cattaneoche ha effettuato la migliore offerta con unribasso d’asta del 44,587% per un importocontrattuale netto di 147.575,99 euro(oneri della sicurezza compresi). Definitianche i tempi di realizzazione quantificatiin 180 giorni naturali consecutividecorrenti dalla data di consegna delverbale lavori. Massetti evidenzia ancoracome l’investimento complessivo che ilComune tifernate effettuare sull’opera saràglobalmente di 271.696 euro di cui121.696,05 finanziati con contributoregionale (risorse Por-Fers 2007/13) e150.00 con propri fondi di bilancio.

❖ CAICalendario attivitàÈ stato presentato l’11 gennaio il nuovoprogramma della sezione locale del Clubalpino italiano. Il Cai tifernate anchequest’anno è riuscito a presentare uncalendario ricco d’iniziative, per tutti ilivelli, che avranno luogo a cadenza quasisettimanale per tutto il 2013. Oltre adalcune escursioni nei sentieri e nei montivicini sono in programma anche alcune“uscite” di più giorni sia in Italia cheall’estero (Parco del Pollino, Grecia,Canarie), riservate ai soci del Cai. Novità diquest’anno, inoltre, sarà la proposta delciclo-escursionismo, aperta a quantivorranno conoscere su due ruote ipaesaggi e i luoghi del nostro territorio.

Dai social network al sociale

L’intervento di Pier Cesare Rivoltella

15LA VOCE Città di Castello @[email protected]

CULTURA. Incontro con lo scrittore tifernate Giovanni Pannacci

Gli aiuti erogati dalla Caritasgrazie al Fondo di solidarietà

l Fondo di solidarietà delleChiese umbre, attivato dallaConferenza episcopale umbra

nel marzo del 2009 per sostenerele famiglie che si trovano indifficoltà economica, ha superatoormai i tre anni di attività. Gliinterventi effettuati grazie alledonazioni effettuate in questoperiodo da singoli cittadini,istituzioni bancarie, imprese, cleroe istituzioni varie, hanno permessonella nostra diocesi di aiutare 164

I nuclei familiari, con un contributomedio di euro 1003,10 ed un totaleerogato di euro 164.508,91complessivi al 31 dicembre 2012.Le famiglie che hanno usufruito delcontributo sono 88 di nazionalitàstraniera e 76 italiane. Attualmentela Ceu ha prorogato l’attività delFondo con una nuova raccoltaeffettuata presso le parrocchie neldicembre 2012, alla qualedovrebbero affiancarsi altreiniziative. La situazione economica

che stiamo attraversando nonpermette infatti di poter allentareo sospendere questa preziosa fontedi supporto finanziario, nella qualetrovano sempre più sostegno moltefamiglie italiane che si trovano insituazione di vulnerabilitàeconomica per la perdita del postodi lavoro, o comunque in situazionidi lavoro precario. Tutto questo

incide sugli stili di vita che stannocambiando rapidamente, per lanecessità di sopravvivere con menorisorse ma con le stesse uscite. Ilcontributo dato sicuramente nonha la pretesa di risolvere inmaniera definitiva la situazione,ma parlando anche con ibeneficiari e seguendo il loropercorso di vita, si è potutoconstatare che sicuramente haalleggerito una situazione di per seemergenziale. L’ufficio Caritasdiocesano ringrazia le parrocchie ei centri di ascolto delle Unitàpastorali per la collaborazione e ilsupporto all’iniziativa.

Giuseppe Floridiufficio Caritas diocesana

stato presenta-to nella saladegli Specchi,

il 12 gennaio, il libro La canzone del bam-bino scomparso di

Giovanni Pannacci. MicheleBettarelli, assessore alle Politiche sociali,ha iniziato la presentazione osservando co-me spesso a Città di Castello si sia pronti adammirare chi viene da fuori, dimenticandoche molti giovani lasciano la città per viag-giare, fare esperienze in altri Paesi e rilan-ciare poi nuove idee. Un “grazie” perciò perchi, come l’autore, porti la città a essererappresentata in tutto il mondo. Presente la scrittrice Paola Rondini che harivolto molte domande a Pannacci. Questiha anzitutto risposto che, scrivendo questo

È romanzo, spera di essere riuscito a portareil lettore, sulla base dello spazio di tempo1974-1994, a un punto di cambiamento fradue mondi. Ha ricordato le tante trasfor-mazioni avvenute in quel ventennio: nelmondo agricolo, dove un tempo la colturaregina era il tabacco; la quasi scomparsadelle botteghe alimentari sostituite dai cen-tri commerciali; la famiglia, prima solida eadesso spesso costituita da nuclei nebulosi,e infine l’evoluzione femminile. Alla domanda se si trattasse di un romanzobiografico, l’autore ha affermato che vi èsempre una biografia in un romanzo, maqui ha cercato di partire da un microcosmoche caratterizzasse l’intera nazione. Immaginario il nome della cittadina in cuisi svolgono gli avvenimenti che sono unpunto di partenza per le storie e i perso-

naggi simbolici. I protagonisti del libro, dueuomini e una donna, partono tutti da unaprovincia chiusa e la loro storia prende poivie diverse. Una delle protagoniste parteper Milano, città simbolo del nuovo e delprogresso, di cui prenderà gli aspetti nega-tivi. Un altro resta nella provincia pren-dendo aspetti non sempre positivi. Il terzoè “il bambino che scompare”, con tanta pu-rezza nelle sue aspettative, vivendo nel con-testo di queste ed elaborando una sua stra-tegia di sopravvivenza; aleggia infine, dicel’autore, nella memoria dell’altro. E, concludendo sulla dualità fra città e pro-vincia, Giovanni Pannacci ha affermato cheè dalla provincia che arriva l’humus piùstimolante. Editore del libro, Giulio Perro-ne.

Eleonora Rose

Come siamo cambiati tra il 1974 e il 1994

Prossimi incontril secondo appuntamento del ciclo diincontri organizzati nell’ambito

dell’iniziativa “Da immigrati a natividigitali a scuola” è previsto per l’11febbraio alle ore 21 presso il Centro studiBeato Carlo Liviero, ed affronterà il tema “Iragazzi del Web”. Il terzo ed ultimoappuntamento della serie è inveceprevisto, sempre presso la stessa sede, peril giorno 11 marzo alle ore 17, su “Nuovimedia e Web 2.0 a scuola e nei gruppi”.Tema su cui interverrà il prof. Luca Paolini,insegnante di Religione ed esperto ditecnologia mediale applicataall’insegnamento.

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L’ecumenismo è fruttuosoer il ritorno all’ovile di Pietrodi tutti coloro che sono nel-l’errore... Per l’unità delle

Chiese orientali [ortodosse] con la Chie-sa cattolica...” e lo stesso vale per leChiese evangeliche europee e i prote-stanti americani, e infine: “Per la con-versione degli ebrei... Per tutti i pagani”.Questa - oggi sorprendente - antenatadella Settimana di preghiera per l’unitàdei cristiani, datata 1964, èstata letta lunedì 14 gennaioal Centro ecumenico e uni-versitario di Perugia. Con unbrivido di ‘forte sorpresa’: nel1964 c’era già stato il Conci-lio! Ma evidentemente ogniriforma ha bisogno di qual-che anno di ammortamento.L’incontro di lunedì, condot-to dai responsabili del Cen-tro don Elio Bromuri e Ma-ria Teresa “Mity” Di Stefa-no, presente anche il parrocoortodosso romeno Ionut Ra-du, era volto a focalizzare laSettimana ecumenica di que-st’anno. L’evento si terrà intutto il mondo dal 18 al 25gennaio sul tema Quel che ilSignore esige da noi (cfr. li-bro del profeta Michea 6,6-8).Come sottolineato da donElio, quest’anno la preghieraper l’unità dei cristiani cade

P“ all’interno dell’Anno della fede, che leconferisce un valore aggiunto: “Se in-fatti vogliamo portare avanti una nuovaevangelizzazione, ciò che andrà an-nunciato è il Vangelo, non certo le divi-sioni tra le diverse Chiese cristiane.Questa esigenza era stata del resto, findal 1910, all’origine del movimentoecumenico. Nonostante tanti venti fred-di che oggi soffiano contro l’ecumeni-smo, i suoi frutti in mezzo secolo, dal-l’epoca del Concilio, restano innegabi-li”.“Mity” ha quindi evidenziato le caratte-ristiche specifiche della Settimana del2013. Per la prima volta i testi per la Set-timana, e per il resto dell’anno, sonostati preparati in India. In particolare, ilMovimento studentesco cristiano del-l’India ha denunciato la situazione diingiustizia subita dai dalit, i “fuori ca-sta”, la parte più emarginata della so-cietà; a essa, non a caso, appartengonol’80% dei cristiani del Paese, perché nelVangelo trovano una speranza di ri-scatto spirituale e umano. Il che rap-presenta una sfida aperta per le Chiesedell’India, in quanto il sistema delle ca-ste, pur ufficialmente abolito, continuaa pesare sui rapporti sociali, perfino tracredenti delle stesse comunità.Don Elio ha anche informato che, que-st’anno, il Centro ecumenico ha pro-mosso la Settimana di preghiera in mo-do capillare. Il volumetto con i testi, ac-

compagnato da una lettera, è stato in-viato a tutte le comunità femminili diclausura presenti in Umbria, che am-montano a quasi 50. Un “ecumenismospirituale” senza il quale gli sforzi didialogo sono destinati a perdere effica-cia. Tramite email, inoltre, sono statisollecitati tutti i parroci delle nostre dio-cesi a dare il giusto rilievo alla Settima-na.Mentre scriviamo possiamo ricordareche giovedì 17 al Centro ecumenico è inprogramma l’intervenuto del rabbinoCesare Moscati per la Giornata del dia-logo ebraico-cristiano.

D. R.

DIOCESI. Iniziative per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Ma ne resta da farei calcola che nel territorio peruginoesistano almeno 16 Chiesecristiane, perlopiù ‘importate’ dai

diversi gruppi di immigrazione, chetendono a ricreare sul posto l’ambienteanche spirituale del Paese di origine.Solo in rari casi si tratta di presenze diantica data, ad esempio la Chiesaortodossa greca. Spiace tuttaviaconstatare che, di 16 Chiese o più, solo 4abbiano espressamente aderitoall’organizzazione della Settimana:cattolici, ortodossi romeni, valdo-metodisti [da alcuni anni le Chiesevaldese e metodista hanno stretto unaccordo di ‘interscambiabilità’ anche traPastori] e avventisti.

S

La Pastora Katrin Zanetti ilgiorno dell’inaugurazionedella nuova Chiesa valdesedi Perugia nel 2009. Erapresente l’arcivescovo mons.Giuseppe Chiaretti

da qualche anno chein gennaio si tengonogli esercizi spirituali

del clero diocesano, cuipartecipa l’Arcivescovoinsieme a un buon numerodi preti. Stavolta è stato mons. Claudio Maniago,vescovo ausiliare di Firenze,a condurre il corso, tenutosia Foligno presso villa “Laquiete”, proponendo unciclo di meditazioni sulministero presbiterale. Lariflessione ha preso lemosse dalle quattro“tensioni” del Concilioriportate nel proemio della Sacrosanctum Concilium:crescere nella vita in Cristo;adattarsi alle esigenze deitempi nuovi; costruire

l’unità nellacomunione;spendersi perl’evange-lizzazione.Ciascuna diesse, comeesigentecriterio diverifica,interpella inmodooriginale lafede e l’azione del prete.Appoggiandosi a paginedella Scrittura e a testi delVaticano II, mons. Maniagoha costruito un itinerariosapiente e stimolante,apprezzato da tutti ipartecipanti: l’impeto delloSpirito, secondo

un’espressionedi Paolo VI,abilitacontinuamentela Chiesa - e ipreti in essa - acogliere neitempi nuovi i“segni” dellaProvvidenza e aproporre inmodo efficace lasalvezza.

Nell’Anno della fede, gliesercizi spirituali sono statiun’occasione preziosa perrinsaldare e rimotivare lapropria adesione a Cristo ela disponibilitàall’affascinante e gioiosoministero del Vangelo.

D. P. G.

Èabato 12 gennaio presso l’ho-tel Melodj di Deruta si è te-nuto il terzo degli incontri or-

ganizzati dall’associazione “Il Mo-saico” del movimento dei Focola-ri, dal titolo “Dialoghi in... educa-zione”. Relatrice dell’incontro Ele-na Granata, docente alPolitecnico di Milano, con la diri-gente scolastica Alba Sensini e l’in-segnante della scuola primaria diPiegaro Simonetta Quintavalle.L’incontro si è aperto con la visio-ne di uno spezzone del film L’atti-mo fuggente, scelto in linea con iltema “Chi educherà gli educato-ri?” per la parte in cui dalla rela-zione si tira fuori il meglio diognuno e si vincono le propriepaure. Il primo aspetto toccato da Grana-ta è stato l’emergenza etico-edu-cativa riassunta nei nostri giornicon il termine “crisi educativa”

che riguarda le relazioni umane.“Si ha come un senso di estranea-mento, non ci sono punti di riferi-mento” ha aggiunto citando Bau-man. ”L’educazione è relazione,crisi dell’educazione e dunquedelle agenzie educative”, e con-cludeva con la domanda: “Chi al-lora educherà gli educatori?”. La dirigente Sensini e l’insegnan-te Quintavalle hanno riportato unpo’ di positività illustrando l’espe-rienza del progetto realizzato aPiegaro “Per educare un bambinoci vuole un villaggio”, che ha coin-volto le diverse agenzie educativedel territorio - l’“intera comunitàeducante”, così l’hanno definita -con l’obiettivo di “far bene all’al-tro, ricercare il positivo, ridurre ilmalessere, insegnare ad appren-dere e a essere”. È seguito un am-pio dibattito.

Giulia Goddi

S

Quest’anno la Settimanacade nell’Anno della fede e sull’ondadell’anniversario delConcilio. Un motivo in più per promuoverla

Preti sotto la spinta del Concilio

❖ CLARISSEFesta di santa Agnesee anniversari dei votiSabato 19 gennaio, presso il monastero delleClarisse di Santa Agnese, in corso Garibaldi aPerugia, alle ore 16 messa per il 25° anniversariodi professione di suor Maria Chiara. La festaprosegue nel salone. Domenica 20 gennaio, alleore 18, primi vespri della solennità di sant’Agnese.Lunedì 21 gennaio, alle ore 8.30 messa dellasolennità di sant’Agnese; alla sera, alle ore 18,secondi vespri.

li incontri ecumenici dellaSettimana sono promossidall’arcidiocesi di Perugia-Città

della Pieve (Centro ecumenico SanMartino), dalla Chiesa ortodossa romena,dall’Unione delle Chiese metodiste evaldesi, dalla Chiesa avventista.19 gennaio, ore 18, celebrazione pressola comunità ortodossa romena (chiesa diSan Fiorenzo, via della Viola 1, Perugia).presiede il parroco Ionut Radu, presentel’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti.20 gennaio, ore 18, cattedrale di SanLorenzo, eucaristia presiedutadall’Arcivescovo, con la predicazione delpastore valdese Archimede Bertolino.21 gennaio, ore 18, preghiera presso lachiesa valdese (via N. Machiavelli 10,Perugia). Presiede il pastore evangelicoErmanno Genre, presente l’Arcivescovo.25 gennaio, ore 19, alla chiesadell’Università (piazza dell’Università),conclusione della Settimana con lacelebrazione della memoria dellaConversione di san Paolo. Presiede mons.Elio Bromuri, presenti Ermanno Genre eIonut Radu.

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16 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

IL PROGRAMMA

DIOCESI. Esercizi spirituali del clero, insieme all’Arcivescovo“Dialoghi in educazione” del movimento dei Focolari. Incontro a Deruta con una docente milanese

❖ UNIVERSITÀUn nuovo spazio per studiare in “santa” pace“Se vuoi... c’è una sala studio a tua disposizione”recita il volantino pubblicitario del Collegiouniversitario Monteluce (Vincenziane) sito in viaMassari 1/A a Perugia, e aggiunge: “Un ambientesilenzioso per lo studio individuale, a 5 minuti dallafacoltà di Biotecnologia e del Centro linguisticod’ateneo (Cla)”. Sarà aperta tutti i martedì e venerdì,ore 9-13 e 15-18. Per informazioni: tel. 075 5736491,320 7015441, email [email protected].

❖ DIOCESIIncontro del Vescovocon i giornalistiL’ufficio diocesano delle Comunicazionisociali invita gli operatori della cartastampata, degli altri media e dellacomunicazione in generale all’incontrocon il Vescovo in occasione della festa delpatrono dei giornalisti, san Francesco diSales. L’appuntamento è alle ore 11 digiovedì 24 gennaio. “L’incontro - informa ilresponsabile dell’ufficio diocesano, mons.

Elio Bromuri - avrà carattere informale eamichevole. Si svolgerà nella sala grandeal primo piano del palazzo vescovile conun momento di preghiera e di riflessionesul Messaggio che Benedetto XVI haintenzione di inviare alla Chiesa inoccasione della Giornata dellecomunicazioni sociali che si terràdomenica 12 maggio, di cui finora è statoannunciato solo il tema: Reti sociali, portedi verità e di fede, nuovi spazi dievangelizzazione. Seguirà un liberoscambio di idee. Al termine, mons. Bassettisaluterà i presenti e offrirà un aperitivo”.

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BREVI

❖ INFANZIAGiochi organizzatinei Parchi cittadiniSono iniziate, e dureranno fino a maggio neiParchi di Perugia, le attività per ragazzini dai 10anni in su, dal titolo: “Nel Parco... giochi!”,promosse dal Comune, Csi e Promos Sport Apd.La partecipazione è libera e aperta a tutti,purché sia per un mimino di 9 giochi nel corsodella manifestazione. Ci si potrà cimentare conle bocce, il golf urbano, la palla, il tamburello...Prossimo appuntamento il 27 e 29 gennaio alleore 9.30 e 15.30 in una delle seguenti strutture:San Sisto (presso Pro loco, lato Palasport), exlaghetto di Santa Lucia, Montegrillo,Strozzacapponi, Parco fluviale Ponte Felcino,Parco Chico Mendes (via Cortonese). Tra ipartecipanti sarà sorteggiato un soggiorno diuna settimana a Ischia. Ulteriori informazionisul sito nelparcogiochi.wordpress.com.

❖ CULTURAPresentazione librosulla Chiesa anticaIl 25 gennaio alle ore 18 presso la libreria“Paoline” di Perugia (piazza IV Novembre) siterrà la presentazione del libro La conversione alcristianesimo nei primi secoli, scritto da GustaveBardy e pubblicato da Jaca Book. A condurre laconversazione sarà il prof. Alessandro Di Pilladella facoltà di Lettere dell’ateneo perugino,che partirà dai contenuti del volume perriflettere sul tema “Una diversità affascinante:alle radici del cristianesimo”. L’evento rientranella serie “L’Appuntamento. Incontri,presentazioni e letture in libreria”.

❖ PERUGIACerimonia per sette nuovi cittadini italiani

Da mercoledì a Perugia ci sono 7 nuovi cittadiniitaliani (i primi, quest’anno, nel Comune diPerugia; l’anno scorso furono in tutto circa 300).A palazzo dei Priori, davanti al sindaco Boccalihanno giurato fedeltà alla Costituzione e sonodiventati a tutti gli effetti cittadini italiani.Raccogliendo una raccomandazione delprefetto Cardellicchio, il Comune ha deciso didare a questo momento “l’attenzione ed il tonoche merita” (parole del prefetto in una lettera alSindaco). Boccali ha quindi donato ai 7 unacopia della Costituzione, l’ inno nazionale (alsuono del quale si è aperta la cerimonia) ed unastampa con la Fontana maggiore. Salutando inuovi italiani, Boccali ha sostenuto la necessitàche il nuovo Parlamento metta mano ad unanuova legge sulla cittadinanza, dopo chenumerosi disegni di legge in materia sono difatto fermi da anni.

❖ MARSCIANOConvegno su Luigi SalvatorelliÈ dedicata a Luigi Salvatorelli, storico egiornalista nato a Marsciano nel 1886 e morto aRoma nel 1974, il convegno in programmasabato 19 gennaio presso il teatro Concordia aMarsciano. L’iniziativa, voluta dal Comuneinsieme al Centro studi storico-filosofici, allaFondazione Salvatorelli e con il sostegnoorganizzativo del liceo scientifico “LuigiSalvatorelli” e dell’associazione ex allievi delliceo, segnerà anche l’inizio di una serie diappuntamenti per festeggiare il 50° anno di vitadel liceo di Marsciano. Il convegno, coordinatoda Paola Chiatti, presidente del Centro studi,sarà aperto dai saluti del sindaco Todini cuiseguirà un intermezzo musicale curato daglistudenti del liceo. Interverranno SergioGuarente, dirigente dell’Isis “Luigi Salvatorelli”;Angelo D’Orsi e Andrea Casalegno Salvatorellidella Fondazione. Patrizia Artegiani, docente edex allieva del liceo, presenterà le attività inprogramma per celebrare i 50 anni dell’istituto.

Ponte SanGiovanni. Al via le iscrizioni per Saremo al C’entro

La musica aiuta atogliersi la maschera

abato 26 gennaio, alle 15.30, l’associazio-ne Leone XIII propone un convegno sul te-ma “Contro particolarismo ed assistenzia-

lismo. Dall’esperienza ecclesiale idee e propo-ste per un welfare efficace contro la povertà”.Il convegno affronta il tema del contrasto allapovertà, di drammatica attualità e in prospetti-va di crescita anche in Umbria, ponendo speci-fica attenzione all’impegno dei vari attori ope-ranti sul territorio, tra i quali si distinguono glienti locali e le Caritas diocesane. L’incontro si prefigge di dare spazio pubblico adun confronto per favorire il coordinamento, latrasparenza, la partecipazione e il coinvolgi-mento dei cittadini, per un’azione più efficacea favore di persone e famiglie in difficoltà.Sono previsti i saluti dell’arcivescovo mons.Gualtiero Bassetti e del sindaco di Perugia,Wladimiro Boccali, cui seguiranno gli inter-venti di Marco Moschini, presidente dell’asso-ciazione Leone XIII e docente alla facoltà diScienze della formazione dell’ateneo perugino;Daniela Monni, direttrice della Caritas dioce-sana; Pierluigi Grasselli e Cristina Montesi, en-trambi della facoltà di Economia dell’Universitàdegli studi di Perugia; Carlo Biccini, presiden-te del Forum delle associazioni del terzo setto-re.

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Esce il “giornalino” degliamici di Vittorio Trancanelli

ra le novità di Saremo alC’entro, la partecipazionedell’orchestra “Musica

sull’acqua” che farà l’arrangia-mento e l’orchestrazione di basealle canzoni degli artisti selezio-nati. Si tratta di un gruppo di 30elementi (violini, fiati e ottoni), acui saranno aggiunti percussio-ni, chitarra elettrica e basso. L’orchestra è nata nel 1993 con ilnome di Orchestra giovanile diMagione, nell’ambito delle atti-vità della scuola media ad indi-rizzo musicale “G. Mazzini” sot-to la direzione del maestro LucioCanu, che ne è l’attuale diretto-re musicale; direttore artistico èla pianista Patrizia Mencarelli. Il

gruppo è composto da giovanimusicisti, la cui età è compresatra 14 e 25 anni, e offre un’op-portunità di formazione per igiovani partecipanti che voglio-no vivere un percorso di matu-razione artistica, grazie alla col-laborazione di docenti e profes-sionisti.Varie le manifestazioni alle qua-li hanno partecipato e le locationdove si sono esibiti: al teatroMorlacchi, alla sala dei Notari,al teatro Pavone per Telethon, alteatro Caporali di Panicale. At-tualmente è impegnata nella re-gistrazione di un cd con musi-che originali, di prossima pub-blicazione.

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on un flash-mob di danza inpiazza IV Novembre, con lo sfondodella splendida Fontana maggiore,

i ragazzi di Saremo al C’entro (vedi foto)hanno aperto la presentazione allastampa la 13a edizione del concorsomusicale promosso dalla parrocchia diSan Bartolomeo di Ponte San Giovanni.La scelta della location non è stata fatta acaso: tra i bassorilievi della vascainferiore del monumento simbolo dellacittà sono infatti raffigurate le arti liberalie i mestieri, e Saremo al C’entro sipresenta con un tema molto caro alle artie ai mestieri: la musica (ritratta in unadelle formelle inferiori). Quella musicaattraverso la quale, spiegano gliorganizzatori, “vogliamo dare lapossibilità agli artisti che si esibiranno disvelare la propria vera identità”. E allora“Giù la maschera! In un mondo in cuiconta più l’apparire che l’essere e nelquale troviamo difficoltà ad esprimere lanostra vera personalità, la musica è lavoce per svelare i nostri veri sentimenti,sogni e speranze senza... maschere!” è iltema scelto per questa edizione.“Guardandosi intorno - sottolineanoancora i promotori - è facile rendersiconto di quanto, indipendentemente se siè giovani, adulti, anziani, grandiimpreditori o muratori, nel mondo di

C oggi ci si trova costretti, sempre piùspesso ad indossare una maschera, afingere di essere ciò che in realtà non siè, a celare le proprie idee, i propri valori,le proprie emozioni e i proprisentimenti”. Pirandello docet, direbbequalcuno! Fino a domenica 31 marzoallora via alle iscrizioni, che anchequest’anno saranno sicuramentenumerose. I partecipanti saranno divisiin tre categorie: interpreti, cover live,cantautori. Per accedere alle tre seratefinali del 14-16 giugno tutti i partecipantidovranno superare le selezioni che sisvolgeranno al B-Dumpa Pub di PonteSan Giovanni, a partire dalle 21.30 di

sabato 6 e domenica 7 aprile per gliinterpreti; sabato 20 e domenica 21aprile per i cover live; sabato 4 edomenica 5 maggio per i cantautori. Apresentare la manifestazione in piazza IVNovembre c’erano il parroco di PonteSan Giovanni, don Gianluca Alunni,Roberto Castellini, responsabiledell’iniziativa, mons. Paolo Giulietti,vicario generale, Eleonora Lolli dellaparrocchia, Francesco Locatelli diUmbria Radio. Per info sullamanifestazione visitare il sito www.saremoalcentro.it, mandare unamail a [email protected].

M. A.

Novità del 2013, l’orchestra“Musica sull’acqua” checurerà gli arrangiamenti

Prima edizione del premio“Canzone intelligente”

uest’anno ci sarà anche il premio nazionaleCanzone intelligente, che verrà assegnato

annualmente a un autore di testi italiano che abbiauna canzone volta a proporre ai giovani valoripositivi e motivi di riflessione su importantidimensioni dell’esistenza, nell’orizzonte di unavisione della vita e di una concezione della personaumana cristianamente orientate. Destinatarisaranno giovani dai 18 ai 40 anni, pubblicatinell’anno 2012 ed entrati nei primi 100 posti della hit parade. Il premio è promosso in collaborazioneda “Saremo al C’entro”, dall’associazione Hope,dall’ufficio per la Pastorale giovanile e dal servizioper il Progetto culturale dell’arcidiocesi di Perugia -Città della Pieve. Il premio consiste in 1.000 euro, indenaro o in buoni acquisto, da consegnarenell’ambito della manifestazione. La giuria saràcomposta da autori musicali ed esperti letterari dirilevanza nazionale e locale.

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uscito il giornalino intitolato Gli amici di Vittorio. Siamo alprimo numero, è diretto da Giuliano e Francesca Masciarried è il frutto del lavoro che si sta svolgendo per portare a

termine la causa di beatificazione di VittorioTrancanelli, iniziata dall’arcivescovo - ora emerito - mons. Giuseppe Chiaretti e sostenuta conconvinzione dall’attuale arcivescovo mons.Gualtiero Bassetti. Per la pubblicazione del primonumero del “giornalino” lo stesso Arcivescovoscrive una lettera ai lettori nella quale illustra lanecessità della testimonianza di santità, aimitazione di quella resa dal medico chirurgo giàda molti considerato e pregato come santo; edesprime la fiducia che già nel giorno antecedentel’anniversario della morte di Trancanelli,avvenuta il 24 giugno 1998, si possa celebrare lasessione definitiva della causa diocesana. Il

postulatore della causa, il giudice laico del Tribunaleecclesiastico regionale Giovanni Solinas, ha scritto un articolo incui spiega bene il senso di questa causa e offre un aggiornamentodello stato delle cose, indicando anche come si possa procederecoinvolgendo tutta la diocesi. La pubblicazione è a disposizionegratuitamente per le parrocchie e per le singole persone che nevorranno fare richiesta scrivendo a [email protected] stesso indirizzo e a quello del Postulatore della causa dr. EnricoSolinas ([email protected]) può scrivere chiunquedesideri offrire una testimonianza su Vittorio Trancanelli o segnalaregrazie ricevute per sua intercessione.

È

17LA VOCE Perugia.Città della Pieve @[email protected]

Convegno della Leone XIIIsul welfare in Umbria

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BREVI

❖ AMELIAIncontro del CifIl Cif di Amelia ha organizzato unaconferenza in cui si è si discusso del ruolosimbolico delle piante. Il relatore GiacomoPetrarca ha ripercorso il significato dellepiante nell’Antico e nel Nuovo Testamento:“La pianta – spiega – è immagine di (e della)vita. Tra i suoi rami si nascondel’imperscrutabile disegno del Creatore, edinsieme diventa segno della tradizione, della‘promessa’ dei padri nei figli: chi pianta unapianta è un giusto – afferma il Talmud –perché pianta speranza per le generazionifuture”.

❖ NARNIImprenditoria femminileL’assessorato alle Pari opportunità delComune di Narni ha previsto due diversipremi per promuovere e sostenerel’imprenditoria femminile. Il primo premioprevede l’assegnazione di 5.000 euro dadestinare alla creazione di nuova impresa oalla riqualificazione di un’impresafemminile esistente nel settoreagroalimentare. Scopo di questa iniziativa èquello di promuovere l’occupazionefemminile e sostenere lo sviluppoterritoriale nei settori della coltivazione,trasformazione e commercializzazione deiprodotti agricoli, e della ricettività eospitalità nelle aziende agricole. Al bandopossono partecipare donne, cittadineitaliane o straniere, singole o associate,residenti nel Comune di Narni.Costituiranno titoli di preferenza un’etàsuperiore ai 40 anni e la condizione di nonoccupazione certificata dal Centro perl’impiego. Il secondo riconoscimento, ilpremio “Donna impresa”, sarà inveceassegnato ad un’impresa femminile giàesistente sul territorio comunale.L’assegnazione avverrà sulla base di unaindagine conoscitiva delle realtàesistenti, cui poi verràsomministrato un questionario voltoa rilevare le caratteristiche didistinzione. (Ben. Rin.)

❖ IMPRESEAncora peggioramentiPeggiora lo scenario economicoprovinciale. Per le impresemanifatturiere e del commercio, ilterzo trimestre del 2012 segnameno in termini di produzione,fatturato e vendite. A resistereall’avanzata della crisi le impreseche esportano e quelle del settorealimentare (grande distribuzione). Èil quadro che emergedall’Osservatorio congiunturalesull’industria e il commerciorealizzato dalla Camera dicommercio in collaborazione con ilCentro studi Unioncamere, che offreun monitoraggio per ogni trimestredi un campione totale di 240imprese con dipendenti, operanti inprovincia di Terni in rapporto ancheal quadro umbro e nazionale. Perquanto riguarda il commercio,l’erosione del reddito disponibileper le famiglie e il perdurare delleincertezze sulla situazioneeconomica percepite daiconsumatori si riflettono inprovincia di Terni in unaconsistente contrazione dellevendite, che flettono dell’8,1%rispetto al terzo trimestre del 2011.

❖ NARNI/2Buoni-spesaNei giorni scorsi presso il palazzocomunale di Narni, il presidente delLions club Narni Paolo Spaccatini haconsegnato 19 buoni spesa a nucleifamigliari numerosi e vulnerabili e 3buoni spesa alla Caritas di Testaccio.Come avviene ormai da diversi anninella tradizione del Lions clubnarnese, questa iniziativa suggella illavoro svolto in collaborazione con iServizi sociali del Comune di Narni.

TERNI. I risultatidell’incontro presso il ministero dello Sviluppo economico

Punti fermi per l’Ast

l nuovo anno si apre a livelloindustriale con la prossimavendita dell’Ast da parte degli

attuali proprietari della multina-zionale Outokumpu, così comestabilito dalla Commissione eu-ropea al momento della conces-sione del nulla osta per la fusionecon la ThyssenKrupp. L’incontrodel 15 gennaio al ministero delloSviluppo economico, che è statopresieduto dal sottosegretario DeVincenti alla presenza dei verticidi Outokumpu, dei rappresentan-ti delle istituzioni locali e sinda-cati, ha stabilito dei punti fermi. Innanzi tutto i tempi: un prossi-mo incontro all’inizio di marzonel quale verrà definita una listadi 4-5 concorrenti, già al vagliodegli addetti ai lavori, da cui sce-gliere un acquirente per avviarela trattativa finale. Secondo: i punti irrinunciabiliper la salvaguardia della fabbricada un acquirente dall’alto profiloindustriale e con la capacità fi-nanziaria di supportarla, in con-siderazione che l’Ast è un’indu-stria strategica nella produzionedell’acciaio, al rispetto delle ga-ranzie sia industriali che occupa-zionali di interesse nazionale, al-la vigilanza che dovrebbe garan-tire la Commissione europea an-titrust.Le soluzioni legate alla venditadovranno essere esclusivamentedi carattere industriale, con sog-getti capaci non solo di acquisirel’Acciai speciali Terni, ma di fa-

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vorire l’applicazione di un pianoindustriale che garantisca un fu-turo all’acciaieria nella sua inte-rezza. Per questo si sta tentandodi ricomprendere nell’operazio-ne anche il Tubificio che finora,secondo le intenzioni di Ou-tokumpu, rimarrebbe fuori daigiochi. “Piano industriale e disponibilitàfinanziaria capace di dargli gam-be - ha sottolineato il sottosegre-tario De Vincenti - rappresenta-no infatti la garanzia che le ac-ciaierie di Terni continuino ad es-sere presenti sulla scena interna-zionale e rafforzino la loro com-petitività”. Impostazione, questa,condivisa anche dai rappresen-

tanti della multinazionale finlan-dese. Dall’altra parte però si profila laquestione finanziaria dell’opera-zione, con Outokumpu intenzio-nata a trarre il massimo profittoin termini economici dalla ces-sione e quindi vendere al miglio-re offerente, per fare cassa dopo ilconsistente esborso per la fusionecon ThyssenKrupp.Per un sito che rappresenta unodei gioielli della produzione del-l’acciaio in Europa è necessariomantenere alta l’attenzione adogni livello in questa fase di tran-sizione, cercando di rafforzarnel’importanza strategica del sito.

E. L.

A inizio marzoverrà definitauna lista di 4-5concorrenti.L’acquirentedovrà essereuna societàdall’alto profiloindustriale

NARNI. Progetto per valutare e valorizzare a scuola l’“intelligenza emotiva” dei bambini

resso l’auditorium San Domenicodi Narni è stato presentato ilprogetto europeo “European

Assessment Protocol for Children’s SelSkills” con il duplice obiettivo da un latodi analizzare l’intelligenza emotiva deibambini, dall’altro individuare percorsidi educazione sociale ed emotiva chepotranno essere attuati dagli educatori edagli insegnanti, compresi quelli disostegno, per insegnare ai più piccoli ariconoscere e gestire le emozioni.Il progetto, realizzato per l’Italia

P dall’ateneo perugino e dall’Università diUdine, coinvolge altri quattro Paesieuropei: Svizzera, Svezia, Croazia,Slovenia e 36 partner locali; sarà attivoper i due anni necessari alla ricerca ecoinvolgerà 1.000 bambini delle classi discuola primaria di tutto il territorioeuropeo, selezionati con specifici criteri.La metà dei ragazzi saranno educati conil metodo del Sel (socio-emotionallearning, o educazione socio-emozionale) l’altra, ossia il “gruppo dicontrollo” no, così come vuole il metodo

scientifico. Al termine del biennio, sivaluteranno i risultati sia sui due gruppidi bambini sia sugli insegnanti. Il climaemotivo in classe, tutto ciò che èemozione, relazione, gestione deiconflitti, diventa quindi unacompetenza da apprendere, conparticolare riguardo ai bambini conbisogni speciali, laddove la disabilitàcrea spesso rifiuto ed emarginazione.L’intelligenza emotiva, insomma, si puòimparare e anche insegnare prevenendol’insorgere di comportamentipotenzialmente problematici,sviluppando abilità cognitive, emotive esociali.

Benedetta Rinaldi

macro-problemi che saranno dibattuti incampagna elettorale per il Parlamento na-zionale non ci facciano dimenticare i mi-

cro-problemi (che tanto “micro” non sono) delnostro territorio. Sono problemi istituzionali,economico-sociali e problemi attinenti al fu-turo della Regione Umbria. Il primo: che fine farà la Provincia di Terni?Non è un problema che va risolto a sé, cioèmediante la soppressione sic et simpliciter conl’annessione ad un’altra Provincia, ma va ri-solto in un quadro generale di riordino del-l’organizzazione dello Stato, tenendo presen-ti gli artt. 114 e seguenti della Costituzioneitaliana. È opportuno operare subito per il rie-quilibrio delle due Province umbre, perché lasoluzione, qualunque essa sia, dipende dalsuperamento di questo disquilibrio “geo-poli-tico”.

Circa i secondi, cioè problemi economico-so-ciali, l’urgenza è tale che non si può più per-dere un minuto. Credete che le multinaziona-li in gioco si preoccupino delle nostre elezio-ni e si fermino in attesa dell’esito del voto? Eallora, sindacati dei lavoratori, forze sociali,Regione ed istituzioni locali continuino ad es-sere vigili e a non distrarsi; da un momento al-

I l’altro ci si potrebbe trovare davanti ad un fat-to nuovo e bisogna essere preparati.

Circa i terzi, il futuro della nostra Regione,non ci si è mai pensato abbastanza. Le prossi-me elezioni stanno a segnare uno stacco sen-sibile tra il “prima”, cioè ora, e il “dopo” cioèil futuro. Se veramente comincia una “terza”Repubblica, non siamo attrezzati cultural-mente. Occorre infatti rinnovare profonda-mente le “rappresentanze” politico-socialidella comunità regionale nell’ambito di unrinnovamento della comunità nazionale. Per quanto sopra dobbiamo contare sulle no-stre forze e risorse e sull’impegno di tutti, nes-suno escluso, anche di coloro che oggi si sen-tono non rappresentati. Ogni singolo “cittadi-no” sia tale nei doveri e nei diritti; non si pos-sono pretendere i secondi se prima non si as-solvono i primi. Ogni città o territorio ha una sua propria iden-tità che non viene attribuita da nessuna “for-za” o “realtà” esterna, quanto piuttosto dallapropria storia, e certamente da ciò che la co-munità locale è capace di pensare, di elabo-rare e quindi di produrre come “beni” mate-riali ed immateriali.

Nicola Molè

Politica. Per un’agenda focalizzata sul nostro territorio

Tre questioni-chiave da affrontare

La differenziataa Terni e Narni

Terni novità per la raccoltadifferenziata porta porta. A

Narni si punta sul servizio di ritirogratuito domiciliare dei rifiutiingombranti, ossia quei rifiuti chenon possono essere conferiti alservizio di ritiro porta a porta o neicassonetti stradali. Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, hafirmato un’ordinanza che entrerà invigore dal 1° febbraio, in merito allaraccolta differenziata porta a portadei condomini. Il provvedimentostabilisce che nei condomini con piùdi 4 utenze si deve effettuare ladifferenziata tramite bidonicondominiali forniti dall’Asm.L’ordinanza prevede una sanzioneda 80 a 480 euro per gliamministratori di condominio chenon provvederanno ad organizzarela raccolta secondo le nuoveindicazioni. Spetterà poi alla Poliziamunicipale, in collaborazione conl’Asm, verificare il rispetto delleregole. Il ritiro gratuito domiciliaredei rifiuti ingombranti a Narni,invece, viene svolto dalla società Asitdietro richiesta scritta o telefonica.Per evitare abusi e consentire lafruizione del servizio a tutti, èlimitato a tre pezzi. “Il ritiro –spiegano il presidente dell’Asit Sergio Saleppico e l’assessoreall’Ambiente Alfonso Morelli - aseguito del doveroso contenimentodei costi aziendali, viene organizzatonon solo in ordine di precedenzanella chiamata, ma ancheottimizzando il numero dei prelievie minimizzando i percorsi deimezzi”. In alternativa, comunque, sipuò conferire in autonomia tali tipidi rifiuti presso il Centro di raccoltaAsit di Maratta Bassa, tutti i giornidal lunedì al sabato dalle 8 alle12.30, accedendo così allapremialità sulla bolletta della Tia.

Claudia Sensi

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18 LA VOCE Terni.Narni.Amelia

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BREVI

❖ CATECHISTILaboratori formativiContinua la formazione dei catechisti, che sisvolgerà in forma di laboratori pratici perl’utilizzo del Catechismo della Chiesacattolica come fonte dei contenuti perl’iniziazione cristiana. Gli incontri sarannoarticolati con orari diversi e aumentandoneil numero, per permettere una più ampiapartecipazione, ricordando che bastaprendere parte ad uno degli appuntamentiproposti essendo organizzati con unoschema che si ripete. Lunedì 28 gennaioalle ore 21 presso la parrocchia di S.Giovanni Bosco, Campomaggiore, Terni;martedì 29 gennaio alle ore 17.30 pressol’oratorio di Amelia; martedì 29 gennaioalle ore 21 nella parrocchia di S. Antonio diPadova a Narni scalo; mercoledì 30 gennaioalle ore 17.30 nella parrocchia di S. Antoniodi Padova a Terni; giovedì 31 gennaio alleore 17.30 a Otricoli; venerdì 1° febbraio alleore 21 ad Attigliano.

❖ MINISTRI LITURGIAIncontri di formazioneTra le realtà più significative e operativedella Pastorale diocesana è la presenza e laqualificazione dei ministri della liturgia.L’Ufficio liturgico prosegue nel suo compitoformativo a servizio delle comunitàparrocchiali nel mese di gennaio con gliincontri per i ministri straordinaridell’eucarestia. Per la zona di Narni gliincontri si terranno presso il santuario dellaMadonna del Ponte il 16 - 23 - 30 gennaioalle ore 21. Per la zona di Terni il corso sisvolgerà a villa Spirito Santo l’11 - 18 - 25gennaio e 1 febbraio alle ore 18. Gli incontrisaranno guidati da don Giorgio Brodoloni eda altri sacerdoti e un diacono, e sarannoarricchiti e aperti al confronto e agliinterventi dei partecipanti.

❖ NARNIMissionario di AcsSabato 19 e domenica 20 gennaio lacomunità cristiana di Narni accoglierà latestimonianza di un missionario. L’invito,rivolto direttamente alla Presidenzadell’associazione “Aiuto alla Chiesa chesoffre”, realizza la possibilità di conosceremeglio le “opere d’amore” realizzate nelmondo, soprattutto nei luoghi segnati dallasofferenza, dalla violenza, dall’odio,dall’egoismo umano, attraverso progettimirati di carità, segno tangibile dellasollecitudine della Chiesa. L’associazioneAiuto alla Chiesa che soffre sostiene laChiesa oppressa e perseguitata ovunque nelmondo. È stata fondata nel secondodopoguerra per aiutare i 14 milioni disfollati tedeschi – 6 dei quali cattolici – infuga dalla nascente Germania Orientale eha da subito sostenuto tutti i fedeli che,nell’Europa dell’Est occupata dalcomunismo, erano costretti a nascondere lapropria fede. Con un chirografo in latino inne cui ricorda i meriti decennali, il 1°dicembre 2011 Benedetto XVI eleva l’Operaa Fondazione di diritto pontificio,nominandone presidente il card. MauroPiacenza, prefetto della Congregazione peril clero. Il sacerdote missionario inviato aNarni porterà la sua testimonianzaall’interno delle diverse celebrazionieucaristiche e in un apposito incontro chevedrà riuniti i membri del Consigliopastorale, i catechisti, gli operatori laici.Durante le celebrazioni delle messe siraccoglieranno le offerte da devolvereall’associazione.

❖ IRCAppuntamento col GrisIl terzo appuntamento del corso diformazione per insegnanti di Religionepromosso dal Gris, si terrà venerdì 18gennaio alle ore 16.30 presso la sala dellacuria vescovile. “Media, immaginario elinguaggio giovanile” è il tema dell’incontrotenuto da Rosella De Leonibus,psicoterapeuta ed attenta osservatrice delmondo giovanile, sia per le esperienzeprofessionali, che per il lavoro svolto nellescuole dell’Umbria e delle Marche.

DIOCESI. Iniziativedella Settimana dipreghiera per l’unità dei cristiani

uel che il Signore esige danoi: praticare la giustizia, ri-cercare la bontà e vivere

con umiltà davanti al nostro Dio” (Mic6,6-8). Il Consiglio ecumenico delleChiese e il Pontificio consiglio per l’u-nità dei cristiani hanno affidato ai cri-stiani dell’India la preparazione dei te-sti per l’edizione 2013 della Settimanadi preghiera per l’unità dei cristiani, inprogramma come ogni anno dal 18 al25 gennaio. Il tema che i cristiani dell’India hannoscelto è la questione delle discrimina-zioni dei dalit – i cosiddetti “fuori ca-sta” – nel contesto della società india-na, ma anche all’interno delle comu-nità cristiane. La Settimana per l’unitàdei cristiani avrà dentro di sé, dunque,un forte esame di coscienza sulle ne-gazioni di diritti e dignità ad interigruppi sociali, non solo in India, comesappiamo dalla cronaca di questi gior-ni.In diocesi saranno quattro gli incontriecumenici tra cattolici, ortodossi e me-todisti. Quattro incontri di preghierache cominceranno sabato 19 gennaioalle ore 18 nella chiesa di San Lorenzocon la preghiera ecumenica presiedu-ta da don Vincenzo Greco, con il pasto-re Ermanno Genre e padre Vasile An-dreca. Poi martedì 22 gennaio nellachiesa metodista di via della Vittoria aTerni alle ore 18; mercoledì 23 gen-naio nella chiesa ortodossa in Sant’Alòalle ore 18, ed infine venerdì 25 gen-naio al monastero delle Clarisse diColleluna alle ore 18 la preghiera ecu-

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menica per la conclusione della Setti-mana. Camminare umilmente con Dio signi-fica anzitutto camminare nella radica-lità della fede, in solidarietà con colo-ro che lottano per la giustizia e la pace,e condividere la sofferenza di tutti, at-traverso l’attenzione, la cura e il soste-

gno verso i bisognosi, i poveri e gliemarginati. Infatti, camminare con Diosignifica camminare oltre le barriere,oltre l’odio, il razzismo e il nazionali-smo che dividono e danneggiano imembri della Chiesa di Cristo. Occor-re che tutte le Chiese si mobilitino indifesa della dignità dell’Uomo, al ser-vizio di ogni uomo senza discrimina-zione alcuna. La celebrazione della Settimana di pre-ghiera per l’unità dei cristiani è un ve-ro e forte segno di amore e di speran-za, di aiuto spirituale e morale, e l’unitàdei cristiani sarà un dono dello Spiritosanto.

DIOCESI. Convegno “La famiglia, progetto di tenerezza” con mons. Carlo Rocchetta

a crisi più preoccupante oggi inEuropa, forse più grave ancora diquella economica e politica, è

quella che attraversa le relazioni fa-miliari. La famiglia sarà al centro delconvegno “La famiglia, progetto di te-nerezza”, organizzato dalle commis-sioni pastorali della diocesi che si oc-cupano della cultura e della famigliain collaborazione con l’Istess, che siterrà martedì 22 gennaio alle 17.45al Museo diocesano. L’incontro saràintrodotto da mons. Roberto Bizzarri

L e vedrà la partecipazione di un gran-de esperto e appassionato operatorepastorale che è il teologo mons. CarloRocchetta, che sta dedicandosi al dia-logo con le coppie in crisi. Lo scorso marzo, a Perugia, è avvenu-ta la presentazione del suo importan-tissimo volume Teologia della fami-glia, Dehoniane. È attualmente do-cente all’Istituto teologico di Assisi esocio dell’Accademia internazionaledi spiritualità matrimoniale (Intams)che ha sede a Bruxelles. Ad un certo

punto del suo impegno ministerialeha sentito forte il desiderio di dedi-carsi totalmente alla famiglia e in par-ticolare alle coppie in crisi e ai loro fi-gli, ai coniugi soli e separati. Una vo-cazione nella vocazione, che lo haportato a lasciare le cattedre e gli al-tri impegni a livello nazionale per de-dicarsi totalmente a questa missioneo servizio. Le ultime opere, infatti, na-scono dall’attività come assistente spi-rituale al centro familiare “Casa dellaTenerezza” di Perugia, che si occupadell’accoglienza di coppie in diffi-coltà, della formazione alla vita co-niugale e dello studio sulla teologiadel matrimonio e della famiglia.

ell’Annodella fedeun altro

importanteappuntamento perla comunitàcristiana di Narnisarà la “primavisita pastorale deisacerdoti allefamiglie”. Infatti inquesto anno laconsuetabenedizione delle famiglieavverrà in maniera nuova: nonpiù la consueta visita prima diPasqua, vissuta spessofugacemente, con scarsapartecipazione da parte di coloroai quali è rivolta, né la semplicefrettolosa aspersione con l’acquasanta, che da alcuni è confusacon un gesto magico oscaramantico. Sarà piuttosto unavera sosta del sacerdote nellecase per una preghiera econoscenza più diretta, se esse lodesiderano facendone richiesta in

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parrocchia. Una vera “visitapastorale” per scoprire meglio lafamiglia, risorsa fondamentaledell’umanità. La benedizionedella casa nel tempo pasquale èuna tradizione sorta dopo ilConcilio di Trento (1545-1563)per consolidare la comunitàattorno al proprio parroco epreservarla da influenze ereticali.Ma quel “contesto socialecristiano” oggi non c’è più. DaNord a Sud è chiaro il passaggioda una società con una culturaomogenea e in larga parte

impregnata di cristianesimo,dove tutti sostanzialmentecondividevano gli stessi valori ela stessa visione della vita, a unadove vi è in atto un crescenteprocesso di secolarizzazione,divenuto ormai un fenomeno dimassa. Oggi, nella nostra societàmultietnica e multi-religiosa,sono molti coloro che di fatto nonaccettano tale visita. E nellanostra città, fecondata dal sanguedel martire Giovenale, venutodall’Africa ad annunciarel’eccellenza e la superiorità delVangelo sul paganesimo, sembrasi stia tornando ad una religiositànaturalistica dove non c’è piùposto per l’uomo-Dio Gesù Cristoe il suo messaggio d’amore. Cosìs’intende sollecitare tutti acogliere la “proposta formativa”che la comunità ecclesiale diNarni offre con tenacia e che ha ilsuo culmine - mai dimenticarlo -nella celebrazione eucaristicadomenicale.

Don Angelo D’Andrea

Anno della fede. Oltre la pura e semplice “benedizione pasquale”

Parroci in visita pastorale alle famiglie

Reliquie diS. Bernadette

l pellegrinaggio dellereliquie di santa

Bernadette a Terni inoccasione dellacommemorazione delvenerabile Giunio Tinarellisi concluderà domenica 20 gennaio alle ore 10.15con l’accoglienza dellereliquie in piazza Duomoe la celebrazione dellamessa alle 10.45. Alle ore11 al Museo diocesano siterrà la commemorazionedi Tinarelli, e alle ore 16la solenneconcelebrazioneeucaristica in cattedralealla quale parteciparannoi sacerdoti della diocesi. Ilpellegrinaggio è partitodalla parrocchia di SantaMaria Regina e NostraSignora di Fatima, mentre venerdì 18 sarannoaccolte nella chiesa delCuore Immacolato diMaria e sabato 19gennaio all’ImmacolataConcezione. La Madonnaha avuto un ruoloprivilegiato nellaspiritualità di Giunio, ilquale trovava il suoparadiso nell’andarepellegrino nei santuarimariani, specie in quellidi Lourdes e Loreto. È aLourdes che ha incontratomons. Luigi Novarese chedivenne suo padrespirituale, indirizzandoloprima verso i Volontaridella sofferenza, poi fra iSilenziosi operai dellacroce. È a Lourdes che si èinnamoratodell’Immacolata e dellapiccola Bernadette.

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Il tema, a partire dallasituazione dei “dalit” in India,sarà un forte esame di coscienzasulle negazioni di diritti edignità a interi gruppi sociali

Manifestazione di protesta di un movimento di “dalit” cristiani in India

Giuseppe Cimaglia,“Bendizioni pasquali” 1895

Solidarietà ecumenica

LA VOCE Terni.Narni.Amelia @[email protected] 19

i protrae in una situazione distallo (almeno fino a questomomento) la vicenda della

frana Ivancich che riguarda, dovepiù dove meno, la zona diespansione di Assisi, ovvero unavasta area di insediamentiurbanistici piuttosto recenti oanche sviluppatisi nel tempo. Lavoridi consolidamento sono stati inparte eseguiti e poi sospesi. Quandoriprenderanno? “Quando ilministero dell’Ambiente erogherà al

S Provveditorato alle opere pubblichedella Toscana (ente predisposto ailavori in oggetto) le risorsenecessarie”: così risponde il vicesindaco Tonino Lunghi, che spiegacome il ritardo sia determinato daun contenzioso tra l’impresaesecutrice dei primi lavori e il citatoProvveditorato. Contenzioso nonancora risolto, ragione per cui ilMinistero non assegna i fondirimasti. Ma, chiediamo, non esistealcuna alternativa? “Lo stesso

Ministero potrebbe assegnare ifondi per completare l’operaattingendo ad un nuovo capitolo dispesa”, dichiara ancora il Vicesindaco, aggiungendo chel’Amministrazione comunale non

ha una competenza diretta sullaspecifica vicenda, se non un ruolodi pungolo. Quale azionestimolante viene dunqueperseguita? Nel Consiglio comunaledello scorso 10 gennaio, chiarisceLunghi, è stata approvata unamozione nella quale si ribadisce lavolontà di arrivare ad unaconclusione cercando dicoinvolgere la Regione dell’Umbria,competente anche nellasalvaguardia del territorio. Lo stessoVice sindaco non azzarda date circal’inizio e la fine dei lavori, checomunque “non dovrebbero durareoltre i due anni”.

Francesco Frascarelli

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

BREVI

❖ DIOCESIMessa del Te DeumAlle ore 17 del 31 dicembre una folla di fedeli si èraccolta in preghiera nella cattedrale di SanRufino per una celebrazione eucaristicapresieduta dall’arcivescovo Domenico Sorrentinoed animata da un coro superlativo che ha visto ilmomento culminante del suo servizio nellaintonazione del Te Deum impostata in perfettomodo gregoriano a dare solennità unica allaliturgia di ringraziamento. Al termine del rito,prima di recarsi al Centro di accoglienza acondividere con i poveri la mensa allestita perattendere comunitariamente l’arrivo del nuovoanno, il presule ha percorso in processione lanavata centrale riservando a ciascuno il suosorriso e la sua paterna benedizione, dando in talmodo concretezza all’esortazione della speranzaespressa durante l’omelia quale fondamentodell’identità del cristiano, che non deve maiarrendersi alle avversità della vita e alleinquietudini suscitate da un incerto presente. Sututti infatti veglia la divina Provvidenza alla qualeoccorre guardare con fiducia, invocandol’intercessione della Madre di Dio, anche quandoi misteriosi percorsi del suo progetto risultanosfuggire all’umana comprensione. (Pio de Giuli)

❖ SOCIETÀ FORTINIInaugurazione attivitàLa società culturale Arnaldo Fortini di Assisi, inoccasione dell’inaugurazione dell’attivitàculturale 2013, organizza un incontro sul tema“Le società culturali e i circoli nei centri storici inabbandono: profili e prospettive. Il caso dellasocietà Arnaldo Fortini”. Interverranno DomenicoDe Masi (sociologo Università La Sapienza –Roma) e Roberto Segatori (sociologo Universitàdegli studi – Perugia). L’incontro si svolgeràsabato 19 gennaio alle ore 16.30 presso palazzoVallemani in Assisi.

❖ CULTURADonazione da PalermoDagli archivi Caputo di Stefano de Caria diPalermo è giunto in dono alla città di Assisi il Sigillum Friderici II et S.cti Francisci Medii AeviPilarum, recante il ritratto dei due personaggi edi rispettivi emblemi. Questo prezioso repertostorico conferma l’importanza culturale della“Seraphica Civitas” e legittima la sua aspirazionea divenire, con la vicina Perugia, Capitaleeuropea della cultura nonché a configurarsi, pergli studiosi del Medioevo, come centro nodale dipercorsi federiciani ad Assisi e in Umbria.

❖ TEATRO INSTABILI“Tacchi misti”Il teatro degli Instabili di Assisi ha proseguito nelnuovo anno (10 gennaio) il cartellone preparatoper celebrare il primo decennale di attività:quattro attrici di rango hanno calcato la scenadando vita ad una carrellata di esperienzeironiche, graffianti, audaci, cantate e ballate sutesti della scrittrice statunitense Gloria CalderonKellet (Portland, Oregon, 1975) raggruppati sottoil titolo Tacchi misti.

❖ ASSISIMiss Fine del mondoPer esorcizzare l’“inquietante” profezia dei Mayaè stata organizzata ad Assisi, in coincidenza conl’apocalittico evento, una selezione di italichebellezze che si sono contese il titolo di “Miss Finedel mondo”. Il verdetto della giuria ha premiatola giovane concittadina Maria Chiara Vigoriti,25enne studentessa di Fisica a Napoli dopo ildiploma conseguito nel liceo cittadino. I suoimagnifichi occhi verdi puntano in alto perchédesidera diventare astronauta, un ruolo a cuisembra preludere l’abito, vagamente spaziale,indossato per la premiazione. (P. D. G.)

❖ AUGURIAl piccolo GiulioPoco dopo la mezzanotte del 31 dicembre havisto la luce nell’ospedale di Assisi il piccoloGiulio (secondo neonato in Umbria) per la gioiadei genitori Cristina e Simone. Al nuovissimoconcittadino e a tutta la sua famiglia giunganovive felicitazioni dalla redazione di questapagina, con l’augurio di tutto il bene possibile.

GUALDO TADINO. La fioritura delbiancospinomiracoloso e ivincitori del relativopremio istituitodall’Amministrazionecomunale

I fiori... e i frutti dell’inverno

elebrata in un panora-ma sicuramente più in-vernale – com’è, in fon-

do, tradizione – la festa del pri-mo patrono di Gualdo Tadino,il beato Angelo da Casale, figu-ra di eremita medievale indis-solubilmente legata alla mira-colosa fioritura invernale delbiancospino, che si è ripetutaanche quest’anno, per la 689a volta. Proprio al miracoloso cespuglio, uno degliultimi ormai rimasti, sono confluiti lunedì14 gennaio, in tarda serata, le due fiacco-late per tradizione dedicate al Beato gual-dese: la prima, quella partita dalla basili-ca concattedrale di San Benedetto al ter-mine della veglia di preghiera organizza-ta dai giovani e dagli animatori dell’orato-rio “Don Bosco”; la seconda, quella sno-datasi dall’eremo del Beato, nei pressi delconvento del Divino Amore, sul percorsoseguito dalla salma nel giorno delle ese-quie nel 1324 e lungo il quale, fino a qual-che decennio fa, esistevano numerosi ce-spugli di biancospino che mostravano l’in-spiegabile fenomeno della fioritura inver-nale.Come ogni anno, tanti i gualdesi che han-

C

no tributato il loro affetto al Beato, anchenella cerimonia più importante e più so-lenne, svoltasi a San Benedetto, il 15 gen-naio, alla presenza del Vescovo.Un’ora prima, con una cerimonia all’in-terno del municipio, l’Amministrazionecomunale ha consegnato il premio Bian-cospino 2013, l’annuale riconoscimentodedicato ai gualdesi benemeriti. Que-st’anno i vincitori sono stati tre. Il primo è padre Fulgenzio Monacelli, padre cap-puccino, missionario in Amazzonia: unadelle cinque figure di francescani missio-nari che il territorio gualdese ha partoritonel secolo scorso. Da decenni, padre Ful-genzio vive fra le popolazioni amazzoni-che, che lo guardano con ammirazione erispetto. Il secondo è Mario Donnini, gior-nalista sportivo, appassionato di automo-

bilismo, cui ha dedicato alcune pubblica-zioni si successo, ed attualmente in forzaalla redazione di Autosprint; personaggioumile e brillante, grande comunicatore. Ilterzo – cui è andata la menzione alla me-moria – è il notaio gualdese Enzo Sergia-comi, scomparso nemmeno un mese fa,figura “integerrima e degna di ammira-zione”, di grande levatura morale, “testi-mone di un impegno intenso e costante,esempio di autorevolezza e di un profon-do senso del dovere”, oltre che profonda-mente credente. Uno dei lettori di più vec-chia data del nostro settimanale.Oltre a loro, all’insegna della solidarietà,tre menzioni speciali per Adriano Caglie-si, Claudio Carini ed Enrico Fioriti, sto-rici donatori di sangue della sezione Avis.

Pierluigi Gioia

ASSISI. Perché continua a restare in sospeso il problema della frana Ivancich

ducare alla vita, edu-care all’ascolto dell’al-tro”: questo il tema

dell’ultimo incontro della sezio-ne assisana dei Convegni MariaCristina di Savoia. Attraversoun’esperienza ludica, un contri-buto teorico-pedagogico ed unariflessione di tipo teologico, i trerelatori – le professoresse ededucatrici Agesci Angela ed Ele-na Lovascio e padre Enzo Ian-naccone ofm cap, parroco diSanta Maria Maggiore in Assisioltre che membro dell’équipe diPastorale giovanile diocesana –hanno offerto un interessantecontributo che ha lasciato spa-zio al confronto, aprendo oriz-zonti di speranza riguardo allegiovani generazioni. Alla luce dell’esperienza direttae dei metodi educativi dell’ulti-mo secolo, nonché dell’indaginedell’azione educativa divina chepresuppone lo Shemà come pri-mo momento della relazione, èstato ribadito come il porsi in

E“ ascolto dell’altro consenta dispendersi nel servizio educativoa coloro che, più giovani e menoesperti, sono accanto e richiedo-no modelli di vita – con i qualiidentificarsi o da rifiutare – nondi rado esprimendosi medianteun linguaggio bisognoso di de-codificazione da parte degliadulti. Il prossimo incontro, lunedì 21,sarà tenuto dal professor padrePaolo Benanti dei frati del Terzoordine regolare ed avrà cometema “Il messaggio della salvez-za”. A seguire, il 4 febbraio, ilprof. don Salvatore Rugolo pre-senterà “Due grandi educatoridel passato: san Paolo e sant’A-gostino”. Tutti gli appuntamentisono previsti alle ore 16 pressola cattedrale di San Rufino, nel-la sala adiacente al museo. Perinformazioni ed iscrizioni, è pos-sibile contattare la presidenteprof. Maria Odoarda Pronti alnumero 075 816552.

E. L.

ASSISI. Convegni culturali M. Cristina di Savoia

Educazione all’ascolto❖ SANTA MARIA DEGLI ANGELIPiatto di Sant’Antonio

omenica 20 gennaio torna, a Santa Maria degliAngeli, il consueto appuntamento con il Piatto di

Sant’Antonio Abate, in onore del protettore dellacittadina. Secondo la tradizione nel1860 scoppiò una grave epidemiache colpì in modo particolare icavalli del luogo, via di transito deipostiglioni postali tra Firenze eRoma. I padroni si rivolsero fiduciosial santo protettore degli animali, dicui in quei giorni ricorreva la festa,chiedendo ai religiosi della

Porziuncola di fare un triduo per chiedere la grazia.Ottenutala, grandi furono i festeggiamenti in onore delsanto: una processione attraversò tutto il paese e fudistribuito un pranzo ai poveri. In occasione dell’odiernaedizione è stato già presentato anche il logo della nuovaprioranza, opera dell’artista umbro Angelo Dottori.Quanto al programma della giornata, il raduno dei Prioriè previsto in piazza Garibaldi alle ore 9.15; da qui il corteomuoverà verso la Basilica laddove, alle ore 10, ci sarà lacerimonia d’investitura dei Priori entranti. Dalle ore 11 ilcorteo sfilerà per le vie cittadine, accompagnato dallafanfara dei carabinieri a cavallo nonché dallerappresentanze a cavallo di altre Forze armate. Amezzogiorno animali e pane – poi distribuito ai presenti –verranno benedetti sulla piazza antistante il santuario. Siaa pranzo che a cena sarà possibile degustare il tipicoPiatto presso alcuni ristoranti della zona.

Elena Lovascio

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Il ramo di biancospino fiorito anche quest’anno

20 LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo

La 46a Giornata del donatore Avis a Nocera Umbra

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

BREVI

❖ BASTIA/1Giornata su De GasperiLa segreteria provinciale di Perugia e la sezioneUdc di Bastia hanno organizzato una giornata-evento dedicata ad Alcide De Gasperi.L’appuntamento è per sabato 19 gennaio alle ore15.30 presso il centro congressi Umbriafiere diBastia. Ospite d’eccezione Maria Romana DeGasperi, figlia del grande statista; moderatoreMarco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire. Interverrà Mario Squadroni,soprintendente archivistico per l’Umbria.

❖ BASTIA/2Iniziative della Pro locoSono tante le iniziative che la Pro loco di Bastiaha già programmato per questi primi mesi del2013. Nel mese di febbraio l’associazioneparteciperà attivamente all’organizzazione dellagrande festa di Carnevale al centro fieristico,promossa dal Comune di Bastia. A marzo uscirà IlGiornale di Bastia, periodico distribuitogratuitamente a tutte le famiglie con tantenotizie sulla città e sulle attività dell’associazione.La Pro loco promuove un interessantissimoviaggio con destinazione Malta e Gozo dal 24 al28 marzo. Gli interessati possono iscriversitelefonando allo 075 8011493. E sempre la Proloco organizza l’ormai tradizionale tombola diPasqua in piazza Mazzini (dopo la processionedel Cristo risorto). In luglio è previsto un nuovoviaggio con destinazione New York. Ricordiamoinfine che nel mese di aprile ci sarà il rinnovo delconsiglio direttivo della Pro loco.

❖ GUALDO TADINO/1I presepi premiatiDomenica 6 gennaio, nella chiesa di SanFrancesco si è conclusa la 4a edizione dellaMostra concorso nazionale presepi Città diGualdo Tadino. Il sindaco Morroni, fuoriconcorso, ha voluto consegnare unriconoscimento a chi da anni ha intrapreso unpercorso virtuoso, realizzando presepi cheattirano numerosi visitatori da tutte le partid’Italia: il presepe sull’acqua a Boschetto, ilpresepe artistico ospitato nella chiesa di S.Giuseppe Artigiano e il presepe monumentale delsantuario della Madonna del Divino Amore.Vincitori ex aequo, per la categoria autore, leopere Ciao Darwin!, degli artisti R. Giombini e P.Pesce, e Nodo vitale di E. Biagioni; per la sezionetradizionale hanno vinto il bassorilievo di V.Silvestro di Napoli ed il tutto-tondo di G. Cassettadi Sigillo. Per le categoria studente si sonodistinte: la scuola primaria Otello Sordidi SanRocco, il nido d’infanzia comunale Peter Pan,l’istituto comprensivo di Gualdo Cattaneo e M.Biscontini dell’Istituto d’arte di Gubbio. (M. G.)

❖ GUALDO TADINO/2La Pasquella beneficaAmmonta ad oltre 500 euro (per la precisione552 e 10 centesimi) la donazione effettuata dalgruppo “Classe 1946”, che è impegnato ogni annonel canto della Pasquella gualdese,all’associazione “Sacra rappresentazione delVenerdì santo”, che annualmente cura la messain scena dell’omonima rappresentazione. Icantori gualdesi, reduci dall’esecuzione deltradizionale canto di questua la notte fra il 5 e il6 gennaio, hanno deciso, infatti, di donarel’intero ricavato a quella che essi hanno definito“un punto di eccellenza nel panorama associativoculturale cittadino”, in quanto l’unico ente chemantiene in vita una tradizione gualdese di moltisecoli. La Pasquella, del resto, si conclude propriocon l’annuncio della prossima Pasqua. Ilpresidente dell’ente processione, Sergio Ponti, haringraziato pubblicamente i cantori per la lorogenerosità. (Pie. Gio.)

❖ FOSSATO DI VICOFesta di san SebastianoAnche a Fossato di Vico si festeggia il patrono sanSebastiano. Domenica 20 gennaio si terràl’assegnazione delle borse di studio, presso la salaconsigliare, per premiare l’impegno e le capacitàdegli studenti più meritevoli. Seguirà laprocessione con la confraternita di S. Sebastianoper le vie del paese e, alle ore 11.30 messacelebrata dal vicario mons. Maurizio Saba,accompagnata dal suono festoso della bandacittà di Scheggia.

Bastia Umbra. Festa di sant’Antonio abate

itorna anche quest’anno l’appuntamento con la fe-sta di sant’Antonio abate a Bastia Umbra. La mani-festazione si terrà domenica 20 gennaio, a partire

dalle ore 10 con la celebrazione eucaristica che sarà pre-sieduta da don Francesco Santini, parroco di S. Marco, nel-la chiesa di Madonna di Campagna. La confraternita diSant’Antonio abate distribuirà il pane votivo e di seguitoè prevista una breve processione con la statua del Santodove gli animali, accompagnati dai loro padroni, riceve-ranno la benedizione nel piazzale antistante. La festa, or-ganizzata dalla confraternita di Sant’Antonio abate, pro-

R

seguirà come consuetudine con il pranzo del pellegrino alcentro S. Michele. Il ricavato andrà per opere di benefi-cienza.Sant’Antonio abate è considerato il protettore degli ani-mali domestici e della vita dei campi, ma anche dei ma-cellai, salumieri, dei contadini e degli allevatori. È rap-presentato con un saio monacale, un bordone da pelle-grino con accanto un maialino. Non è un caso che la ce-lebrazione si svolga nella chiesa di Madonna di Campagna,infatti l’ubicazione dell’edificio sacro è legata all’impor-tanza della strada lungo la quale è situata la via Antiqua,la strada principale, che da Arezzo consentiva di giungeread Assisi e poi a Roma: tipico itinerario dei pellegrini chequi trovavano un hospitium per sostare e riposarsi.

O. S.

In memoria del card. BaldelliValfabbrica/Casacastalda. Nell’ambito della festadel patrono sanSebastiano

abato 19 gennaio, alle ore16.30, presso il santuarioMadonna dell’Olmo a

Casacastalda si terrà “Preghierain musica”, concerto e messa inmemoria del card. FortunatoBaldelli, con la partecipazione deltenore frate Alessandro GiacomoBrustenghi ofm e del sopranoGiulia Cenci. “Dio chiamaciascuno di noi con unavocazione personale, per unamissione unica. Questa verità si èattuata nell’Annunciazione,quando Maria si mette all’ascoltodi Dio, accogliendo la Sua parolae pronunciando quel sì in cuorsuo”… Ascoltando queste paroleil Cardinale, il 21 settembre del2012 ha lasciato la vita terrena enell’Anno della fede la città lovuole ricordare così. Alle ore18.30, presso la sala dell’oratorioa Valfabbrica, si terrà la consegna dellecopie della Costituzione italiana, contaglio della torta per i diciottenni dellacittà; quindi presentazione del libro diArnaldo Fiorentini.

Il 20 gennaio a Valfabbrica si celebra lafesta del martire san Sebastiano, ucciso acolpi di frecce nell’anno 288; santoitaliano di origine francese e veneratocome martire dalla Chiesa cattolica edalla Chiesa ortodossa. In passatoSebastiano veniva invocato comeprotettore contro la peste, mentre oggi èinvocato contro le epidemie in generale,insieme a san Rocco, ed è anche il santoPatrono della polizia municipale.Secondo la leggenda, il Santo vissequando l’Impero era guidato daDiocleziano. Divenuto alto ufficialedell’esercito, fu il comandante dellaprestigiosa prima coorte della prima

S

legione, di stanza a Roma per la difesadell’Imperatore. Quando Diocleziano,che aveva un profondo odio verso i fedelia Cristo, scoprì che Sebastiano eracristiano esclamò: “Io ti ho sempretenuto fra i maggiorenti del mio palazzoe tu hai tramato nell’ombra contro dime!”. Fu quindi da lui condannato amorte, colpito da frecce. Sempre secondola leggenda, dopo questo martirio fuabbandonato perché i carnefici locredettero morto, ma non lo era: fuamorevolmente curato e riuscì a guarire.Cercando il martirio, sarebbe ritornatoda Diocleziano per rimproverarlo, equesti avrebbe ordinato di flagellarlo amorte, per poi gettarne il corpo nellaCloaca Maxima.

Il Comune di Valfabbrica, insieme alcentro sociale 2° Primavera, il centrosociale “Elisir di lunga vita”, la

parrocchia di Valfabbrica e Casacastalda,propongono per venerdì 18 gennaio, alleore 21, a Valfabbrica, presso la saladell’oratorio, una relazione sul culto disan Sebastiano e sulla presenza dellachiesa a lui intitolata, visita guidata acura di M. Gasperini ed una mostracelebrativa di foto della chiesa patronale.

Domenica 20 alle ore 10.30, aValfabbrica si terrà la processionereligiosa con il gonfalone della cittadinae la banda musicale di San Sisto che,muovendo dalla chiesa di S. MariaAssunta, giungerà alla chiesa di S.Sebastiano, cui seguirà la messa con lapartecipazione della corale parrocchiale;consegna delle pergamene ai rioni per larealizzazione dei presepi e consegnadella chiave della chiesa di sanSebastiano al parroco don Antonio Borgo.

Marta Ginettelli

Sant’Antonio abate

21LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo @[email protected]

San Sebastiano (1623) Gerrit van Honthorst,Pittore caravaggesco olandese National Gallery,Londra

a 46a Giornata deldonatore a NoceraUmbra è iniziata con un

minuto di silenzio in memoriadel donatore e consigliereGiancarlo Ciaberna,recentemente scomparso.Dopo un breve e commossoricordo, il presidente Bernardini ha ringraziato perla presenza il rappresentantedell’Avis provinciale, O.Comodi, le associazioniconsorelle di Assisi, GualdoTadino, Foligno, Marsciano,Castel del Piano, Bedolle, Valdi Cembra, Cavezzo e Fratesdi Bozzano e le gemellateOmegna, e Cilavegna oltreche il consigliere nazionaleTiziana Tacchini. Si è poi

L addentrato nel bilanciodell’anno appena concluso,tracciando il bilancio delquadriennio di attivitàdell’attuale Consiglio direttivogiunto, ormai, a fine delmandato. Anni di intensolavoro che hanno portatol’associazione, una delle piùlongeve a livello regionale, adessere una delle più attive nelrapporto popolazione-donazioni. Con i suoi 265iscritti ha prodotto oltre 550donazioni nel corso del 2012.Intensa anche l’attività dipromozione della culturadella donazione del sangue,che ha visto l’Avis realizzareprogetti con l’azienda NoceraUmbra Fonti storiche spa, con

la Fondazione della Cassa dirisparmio di Foligno oltre checon l’istituto onnicomprensivodi Nocera Umbra, nell’ambitodel quale sono state banditealcune borse di studio sultema della “Multiculturalità,come ricchezza, risorsa, comenuovi modi di vivere, sentire erapportarsi agli altri, percomprendere che siamo tuttimembri di un’unica

comunità”, aggiudicate airagazzi: Amell Idrissi,Emanuele Bontempi, FilippoBerzellini, Michele Sabatini,Silvia Armillei, Sofia IoleBiconne. Dinamica lapresenza anche nel settoresportivo, dove l’associazioneha promosso o sponsorizzatoiniziative nell’ambito delcalcio, del volley e nellamanifestazionemultidisciplinare dello“Sportfestival”. Il presidenteha concluso ringraziandol’intero Direttivo perl’impegno e la collaborazioneprocedendo, poi, allaconsegna delle onorificenze aidonatori.

M. B.

La consegna delle onorificenze

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BREVI

❖ DIOCESIGemellaggio con ArlesLe diocesi eugubina e quella francese diArles si sono gemellate nella comunevenerazione per san Trofimo, titolare di unaltare con una tela seicentesca di LuoisDorigny nella chiesa di S. Croce, esant’Antonio abate, cui è dedicato uno deiCeri. Le spoglie del santo anacoreta sonoconservate nella cattedrale di Arles,intitolata al primo vescovo Trofimo. Ilgemellaggio è stato sottoscritto, nella chiesadei Neri, dal vescovo Ceccobelli edall’arciprete Sthefane Cabanac, cui èseguita la donazione di una reliquia di sanTrofimo alla confraternita e di sant’Antonioalla diocesi e alla famiglia deiSantantoniari.

❖ RESTAUROStatua di sant’AntonioÈ stato presentato nella chiesa di SanGiovanni Decollato, o “dei Neri”, il restaurodella statua lignea raffigurante sant’Antonioabate. L’opera risalirebbe alla prima metàdel XVII sec.; è attribuita all’artista franceseChristophe Fornier, che ad inizio 1600lavorò in Umbria. La statua fu ritrovatanella chiesa di Sant’Egidio a Colpalombodurante l’inventariazione dei beni culturalidella diocesi condotta tra 2003 e 2005.Portata a Firenze da un gruppo di studentid’arte, nei laboratori dell’Opificio dellepietre dure è stata riportata all’anticosplendore. Ora è visitabile nella chiesa “deiNeri”, collocata sull’altare destro. (B. P.)

❖ SERVIZIO CIVILEPresso la casa “Mosca”Anche la casa di riposo Mosca si avvale delsostegno del servizio civile volontario.Maria, Diego, Daniele affiancheranno, finoad aprile 2013, operatori ed animatori conattività volte a coinvolgere gli ospiti dellastruttura, circa una ventina tra i piùautonomi, molti dei quali provenientianche da altre città. I ragazzi si occupano diattività ricreative, manuali e laboratori dicucina, utilizzano lavagne e strumentistimolanti e comprensibili per tenere vive leloro capacità, le conoscenze ed esperienze,creando momenti di socialità. “I nostrinonni - dicono - si sono presi cura di noi, eora spetta a noi. Abbiamo imparato adaiutare ed ascoltare, e scoperto quantopossiamo donare, così tanto con così poco,e la soddisfazione più grande è ricevere illoro sorriso ed affetto”. La casa è in strettacontinuità ed unità con la famiglia, provane è il progetto “Dopo di noi”. “Con loroabbiamo scoperto il vero senso della vita etrovato una direzione per la nostra”. Con ilavoretti realizzati organizzano mostre,pesche, mercatini, come forma diautofinanziamento ma anche per farconoscere all’esterno le attività e la vitadell’astenotrofio. (Benedetta Pierotti)

❖ UMBERTIDEAiuti alle famiglieLe famiglie che si trovano in situazionitemporanee di difficoltà hanno unostrumento in più per affrontarle. La Regionedell’Umbria ha infatti stanziato fondi afavore di quelle cosiddette vulnerabili. Tutticoloro che sono interessati devonopresentare domanda entro il 30 novembrepresso l’Ufficio di cittadinanza del Comunedi Umbertide, a disposizione per qualsiasiinformazione e collaborazione. Tel. 0759419286 - 78. (F. C.)

❖ LUTTOIl padre di don LeonardoLa diocesi eugubina è in lutto per lascomparsa di Luigi Giannelli, padre di donLeonardo, da anni missionario in Bolivia. Ilvescovo mons. Mario Ceccobelli, insieme atutta la Curia diocesana, ha espressocordoglio e vicinanza a don Leonardo ed aifamiliari. A lui si aggiunge anche laredazione de La Voce.

DIOCESI. Le offerte diQuaresima andranno afavore di Villa Garibaldi(Mantova) colpita dalterremoto

a diocesi eugubina ha “adottato” laparrocchia di Villa Garibaldi, uncentro del Mantovano provato dal

terremoto che nello scorso mese di mag-gio ha sconvolto l’Emilia Romagna, pro-vocando danni gravissimi. In particolarele scosse sismiche hanno reso inagibilela chiesa dedicata ai santi martiri africa-ni Mariano e Giacomo (martiri a Cirta diNumidia nel 259 d.C.), i cui resti mortalisono custoditi dal V-VI secolo sotto l’alta-re maggiore della cattedrale, di cui sonoi titolari. Tutto è nato da una visita-pellegrinaggioche un gruppo di fedeli, guidato dal par-roco mons. Giovanni Telò, ha effettuatonella nostra città per venerare le reliquiedei Santi patroni anche della loro chiesa.“Durante la visita - ha dichiarato il ve-scovo mons. Mario Ceccobelli - sonostato informato dei gravissimi danni pro-vocati dal recente movimento telluricoalla loro chiesa parrocchiale, tanto darenderla inagibile. Da qui l’impegno disostenere questa comunità destinandolequanto sarà raccolta durante la prossimaQuaresima. Confido nella consueta ge-nerosità dei fedeli e dei cittadini”. L’intero progetto è stato messo ulterior-mente a punto nel corso di una recentevisita nel Mantovano, con una giornatadedicata a Villa Garibaldi, ospite del par-roco mons. Telò, effettuata da una dele-gazione eugubina composta, oltre che

L

dal Vescovo, dal vicario generale mons.Fausto Panfili, dall’economo diocesanomons. Giuliano Salciarini, dal direttoredell’ufficio Beni culturali Paolo Salciari-ni e da altri parroci. In tale occasione èstato fatto dono alla comunità di una ac-quasantiera in ceramica con i santi Ma-riano e Giacomo, opera del ceramista eu-gubino Giampietro Rampini. “Nel pomeriggio – racconta Paolo Sal-

ciarini - dopo un simpatico incontro conun folto gruppo di parrocchiani che cihanno ospitato, abbiamo fatto visita allachiesa dove sono evidenti i segni del si-sma ed a tutt’oggi è chiusa. Dalla stessasono state asportate la pala dell’altaremaggiore raffigurante i Santi e le lorostatue lignee processionali, poste mo-mentaneamente nel vicino oratorio doveil Vescovo ha concelebrato con i sacer-doti presenti. Nel saluto il nostro Vesco-vo, come segno del gemellaggio spiri-tuale che unisce le due realtà nel nomedei santi Giacomo e Mariano, ha manife-stato alla popolazione provata dagli even-ti sismici la vicinanza ed il sostegno del-la diocesi di Gubbio, che si concretizzeràcon una raccolta che verrà indetta du-rante la Quaresima 2013”.

G. B.

Tutto è nato da una visita-pellegrinaggioche un gruppo di fedeli del paesemantovano ha effettuato nella nostracittà per venerare le reliquie dei SantiMariano e Giacomo, patroni anche della loro chiesa

DIOCESI. Il Vescovo dona una mensilità al Fondo di solidarietà. Appello ai fedeli

l vescovo mons. Mario Ceccobelli el’emerito Pietro Bottaccioli, al paridi quelli dell’Umbria, hanno deciso

di donare una mensilità al “Fondo disolidarietà per le famiglie indifficoltà”, rilanciato dalle diocesidell’Umbria, grazie al quale “moltinuclei anche della nostra realtà – haconfermato Ceccobelli - hannotrovato sollievo nelle emergenzeeconomiche. Oltre a sollecitare lasolidarietà delle parrocchie, attraversouna specifica giornata da svolgersi

I comunque entro gennaio, invito anchealtri a seguire l’esempio dei Vescovi”.“Nella nostra diocesi - ha spiegato ildirettore della Caritas Luca Uccellani -sono state aiutate 66 famiglie, percomplessivi 133.500 euro”. Inparticolare, “sono stati erogati 35.700euro da gennaio a novembre 2012 e,nello stesso periodo, garantiti sussidiper una somma che sfiora i 110.000euro: dunque è stato possibilegaranire circa un terzo degli aiutiproprio grazie al Fondo”. Uccellani

così prosegue: “Siamo la diocesi piùpiccola, ma anche quella che hasempre utilizzato più rapidamente ildenaro assegnatole (il calcolo vienefatto in proporzione al numero difedeli). Ad oggi, del Fondo ci restanopoco meno di 500 euro. Serve dunquerimotivare le comunitàsull’importanza della condivisione”. Èla conferma del difficilissimo periodoche il territorio attraversa, con 277aziende che hanno fatto domanda dicassa integrazione per 951 dipendenti.Per altri 808 la richiesta è in corso,mentre sono circa 1.600 i lavoratori ele lavoratrici in mobilità. I dati sonostati forniti dalla Cgil Alta Umbria.

ra limiti, problemi e difficoltà,il 2012 ha visto il Centro “J.Masslo” di Umbertide

impegnato in prima linea per leazioni di miglioramento della qualitàdella vita di quanti, a causa di varievicissitudini, si trovano ad affrontaregravi difficoltà. Il responsabile dellastruttura, il diacono RuggeroRadaelli, assicura che è stato fattotutto quello che si poteva; con moltafatica e nonostante i numerosi limiti.Il totale delle persone ospitate è statodi 32 (27 maschi e 5 femmine, 8cristiani cattolici, 1 ortodosso, 23musulmani), provenienti da Marocco(17), Albania (6), Algeria (4), Italia(2), Tunisia, Rep. Ceca, Bulgaria (1).Garantita ancora una voltal’ospitalità di alcune famiglie, unservizio che sta assumendo però ladimensione dell’ordinarietà e nonpiù dell’eccezionalità; e a questoriguardo il problema principale èche il Centro non è adeguato aquesta tipologia di accoglienza.Nell’anno è diminuita la frequenza diuomini e donne single, e i dinieghi di

T fronte alle domande di ingresso sonostati molto numerosi. Spontaneochiedersi se non sia il caso dipotenziare la capacità di ospitalitàe/o diversificare le sedid’accoglienza. Inoltre occorrerebbetener presente (e non è la primavolta che lo si segnala) che il CentroMasslo non può essere la panacea atutti i mali della città, e soprattuttoche non è stato pensato e strutturatoper far fronte a disagi e patologiespecifiche; o perlomeno non con laconcentrazione registrata. Lastatistica rileva che è diminuito ilnumero degli ospiti, ma sonoaumentati e si sono aggravati iproblemi che essi portano. Perquanto riguarda l’attività, risultaimportante la collaborazione con laCaritas – che ha donato 11 reti lettoortopediche e cospicui “pacchiviveri” –, i servizi sociali, le forzedell’ordine. Insomma, un bilanciotutto sommato positivo e che mettein risalto il ruolo fondamentale che ilCentro svolge.

Fabrizio Ciocchetti

UMBERTIDE. Impossibile fare fronte alle richieste

Il Masslo è sottodimensionatoUmbertide

Una nuova serracon finalità sociali

stato presentato ad Umbertide il progettodi realizzazione di una struttura pubblicadestinata a finalità sociali nella zona della

pineta Ranieri.L’opera consiste inuna serra conannesso edificio insostituzione dellaserra comunale divia Madonna delMoro, attualmentegestita da

associazioni che svolgono attività diintegrazione e socializzazione dei soggettidiversamente abili. Nella nuova struttura, piùadeguata alle esigenze dei fruitori, sicontinueranno a svolgere attività ricreative,sociali e di reinserimento lavorativo, attraversola coltivazione della terra. Il progetto è statorealizzato in collaborazione con alcuni tecniciumbertidesi che hanno messo a disposizionegratuitamente le loro competenze: gli architettiFrancesco Raschi e Katia Billai, gli ingegneriLeonardo Tosti e Giorgio Pannacci, il geologoFrancesco Brunelli e il perito tecnico LucioUbaldini.

F. C.

È

Uniti dai Santi e dal cuore

Luca Uccellani

La delegazione eugubina con il vescovo Ceccobelli

La serra

22 LA VOCE [email protected]@lavoce.it

VENERDÌ 18 GENNAIO 2013

BREVI

❖ CASCIALe tradizioni rurali della montagnaTorna a Cascia “Tradizione, che Passione!”, lafesta delle tradizioni rurali della montagna. Siè cominciato il 17 gennaio con i tradizionalifesteggiamenti in onore di Sant’AntonioAbate che, come ogni anno, hanno previsto lamessa nella chiesa-museo di Sant’Antoniocon la benedizione degli animali. Sabato 19gennaio, invece, si entrerà nel vivo della festache vedrà il centro storico di Casciatrasformarsi in una grande fattoria a cieloaperto, in cui saranno allestiti “l’Aia e luStazzu” affidati alla supervisione di vericontadini in attività. Per favorire unariscoperta reale delle usanze rurali dellacomunità contadina, sarà proposto anche ilFestival degli antichi mestieri.L’inaugurazione, con l’apertura degli stand diprodotti tipici della Valnerina, è fissata alleore 10 e sarà accompagnata dall’esibizionedei gruppo dei tamburini di Cascia. Nelpomeriggio esibizioni musicali di gruppifolkloristici e la degustazione della minestradel contadino. La serata sarà dedicatatotalmente alla tradizionale “cena tipica delcontadino umbro-laziale dei Monti” con piattisucculenti e musica popolare. Domenica 20sarà, infine, incentrata sulla 37esimaRassegna interregionale delle Pasquarelle. Siinizia sempre alle ore 10, con l’apertura ditutti gli stand e gli spazi espositivi.

❖ LIRICO SPERIMENTALESelezioni concorsoeuropeo di cantoIl Teatro Lirico Sperimentale selezioneràartisti che potranno avere grosse opportunitàper mettersi in mostra. Si tratta del concorsoeuropeo di canto promosso dal Teatro Liricosperimentale di Spoleto in programma dal 27febbraio al 2 marzo 2013. La selezione saràsvolta tra cantanti provenienti dai 27 paesiUe, dai 4 paesi membri dell’Efta; così comegiovani talenti provenienti dalla Croazia,Macedonia, Montenegro, Serbia, Turchia,Albania, Bosnia Erzegovina e Kosovo. Ledomande dovranno essere pervenute entro il13 febbraio, il cui bando è scaricabile anchenel sito www.tls-belli.it/concorso.html. Comeè noto, il concorso è stato vinto da chi poi hacalato i palcoscenici più importanti delmondo, come i soprano Mana Agresta,Eleonora Buratto, Erika Grimaldi, imezzosoprano Veronica Simeoni e AnnalisaStroppa, ma anche i tenori Andrea Carè edEnrico Iviglia, i baritoni Omar Montanari eSimone Piazzola. Lo scorso anno hanno presoparte alle audizioni oltre 150 candidati. (SaraSassi)

SPOLETO. Messa in cattedraleper il patrono san Ponziano Testimone perenne

l maltempo e la pioggia nonhanno scoraggiato gli spoleti-ni: davvero in tanti si sono ri-

trovati in cattedrale, lunedì 14gennaio, per rendere omaggio alpatrono san Ponziano. C’eranoanche numerosi fedeli giunti dal-le altre parrocchie della diocesi: ilmartire Ponziano, infatti, è anchepatrono, insieme a san Benedettoe all’Assunta, dell’intera Chiesa diSpoleto-Norcia. Una cinquantina di bambini hasvolto, affiancando i seminaristi ei ragazzi più grandi, il servizio di“ministranti”. Sta prendendodunque corpo quanto chiesto dal-l’arcivescovo Renato Boccardonella relazione tenuta all’Assem-blea diocesana del 14 ottobre2012 e cioè la costituzione nelleparrocchie, ove possibile, di un“gruppo ministranti” compostoda quei ragazzi e ragazze dai 10anni in su che non solo prestano un ser-vizio concreto nelle celebrazioni dellacomunità, ma che con la loro stessa pre-senza possono aiutare l’assemblea a vi-vere sempre meglio l’azione liturgica. Ibambini hanno aperto la processione deipresbiteri e del Vescovo dalla basilica diS. Eufemia al duomo e in mano portava-no un ramo di palma a ricordo del mar-tirio di san Ponziano.In piazza Duomo c’era un presidio deglioperai della Ims (Industrie metallurgi-che Spoleto) da mesi senza stipendio econ un futuro lavorativo molto incerto.Ancora una volta hanno chiesto alla cittàdi non essere abbandonati. L’Arcivesco-vo prima di entrare in cattedrale si è re-cato da loro ed ha espresso la vicinanzadella Chiesa a loro e alle loro famiglie.Erano presenti anche numerose autoritàcivili e militari. La liturgia è stata ani-

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mata dalla Cappella musicale del duo-mo, alla quale si sono aggiunti anchemembri di vari cori delle parrocchie del-la diocesi. Nell’omelia mons. Boccardo ha ricor-dato come san Ponziano, con la sua te-stimonianza, ricorda che il più grandemale non è perdere la vita ma, per amo-re della vita fisica, perdere le ragioni delvivere. “Proponendo oggi alla nostra ve-nerazione la figura del giovane Ponzia-no – ha detto l’Arcivescovo - la Chiesa di-chiara vero il suo modo di giudicare: ri-

conoscere Cristo davanti agli uomini im-plica obbligatoriamente il rispetto deisuoi comandamenti, anche nelle circo-stanze più gravi, e il rifiuto di tradirli,anche se con l’intenzione di salvare lapropria vita. In questo sta il valore pe-renne della testimonianza di Ponziano,non solo per la comunità cristiana, maanche per la comunità civile”. Numerosi i fedeli che hanno partecipa-to nel pomeriggio di lunedì, nel duomodi Spoleto, ai secondi vespri pontificali disan Ponziano. Al termine, è partita laprocessione per riportare la reliquia delSanto nella basilica a lui dedicata. Il popolo spoletino ha salutato il “ritornodel Santo” con un lunghissimo applauso.Mons. Boccardo, prima di impartire labenedizione finale, ha ringraziato tutti ipresenti che, seguendo san Ponzianonelle vie della città, hanno seguito Gesù.

Prima della celebrazione il Vescovo si è avvicinatoagli operai dell’Ims peresprimere loro la vicinanzadella Chiesa

A Sant’Eraclio di Foligno convegno per sensibilizzare l’opinione pubblica sui “Fenomeni migratori e modelli d’integrazione”

onostante siano statidistribuiti dal Centrodi ascolto Caritas più

di 1.000 pacchi alimentari agliimmigrati provenienti dai Paesidell’Est, dal Continente africano edall’America latina presenti nelnostro territorio, la collettività di S.Eraclio non ha ancora acquisito deltutto la cultura di relazione con lapersona”. Così il parroco don LuigiFilippucci nel corso di unconvegno promosso dall’oratorio

N“ “Don Mariano” per sensibilizzarel’opinione pubblica sui “Fenomenimigratori e modellid’integrazione”. Relatore NicolaChiarappa. L’eminentecattedratico, nell’illustrare il saggioche diventerà al più presto unapubblicazione, ha analizzato lemotivazioni climatiche, culturali,sociali ed economiche chenell’arco della storia hannofavorito le migrazioni. Nel tempo,da una comunità senza gerarchie,

schiavitù, sacrifici umani e con unpartenariato uomo-donna si èpassati al modello indoeuropeo,incentrato su gerarchie sessiste ecomunità con schiavi. Chiarappa siè poi soffermato sulle tipologied’integrazione: dall’assimilazionein cui si rinuncia alla propriaidentità, al relativismo con unadoppia cittadinanza, sinoall’interculturalità dove dallatolleranza si passa all’accettazione,si favorisce la cultura del dialogo,

in cui le identità degli individuirisultano arricchite. Ha inoltreaffermato che “l’integrazione puòessere culturale, professionale epartecipativa. Quest’ultima miraessenzialmente ad accrescere ilsentimento di appartenenza aduna comunità”. Nell’evidenziareche sull’argomento emergonosempre più ritardi culturali, ha poiconcluso affermando che èindispensabile sostenere ilconcetto di cittadinanza attiva peri nuovi italiani. Al termine si èsvolto un qualificato e costruttivodibattito tra i presenti.

Andrea Piermarini

La celebrazione della festa di San Ponziano

23LA VOCE Spoleto.Norcia / Foligno @[email protected]

rande successo ha avutol’incontro al Meic diFoligno in cui il prof.

Maurizio Renzini ha espostol’itinerario spirituale eintellettuale di Thomas Merton.Merton è stato una delle figurespirituali più intense del XXsecolo: rifiutato il materialismoconsumista della primagiovinezza - vissuta trapassioni, sesso e alcol -,approda nel 1941 allacomunità trappista diGethsemani del Kentucky.Racconta lui stesso questopassaggio nel suo libro più

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Concluso a Foligno il progetto“Cittadini del mondo”ono giunte al traguardo a Foligno leconferenze di formazione del proget-to diocesano “Cittadini del mondo”,

definito dalnostro Vesco-vo “un belgioiello”.Nell’aula ma-gna dell’Iis“Orfini”, l’11gennaio donLuigi Filip-pucci, rin-graziando,

anche a nome del Vescovo, i presenti e ladirigente P. Lungarotti, tutor delle confe-renze, ha sottolineato l’importanza delprogetto, perché “da sette anni permette ainostri ragazzi di realizzare un camminod’insieme”.Sabrina Atturo (Istituto di diritto interna-zionale per la pace “G. Toniolo”) ha ini-ziato il suo intervento sul tema “Bene co-mune e partecipazione” con una metodo-logia laboratoriale, coinvolgendo i pre-senti per fare il punto sul concetto di benecomune. Constatato che questo non puòprescindere dal “tutti”, la relatrice ha con-centrato l’attenzione sul Compendio della

S Dottrina sociale della Chiesa, che “parladell’uomo all’uomo”, individuando in que-sto fondamento il punto condiviso tra cre-denti e non credenti.Il giovane Gioele Anni del Movimentostudenti di Ac ha quindi individuato nellascuola momenti di crescita per la consa-pevolezza della costruzione del bene co-mune. Si sperimenta che il proprio benenon può essere superiore a quello deglialtri, e così si rispettano, per esempio, iturni nelle interrogazioni programmate,ci si impegna negli organi collegiali alle-nandosi anche per un futuro impegno so-ciale pubblico. Grazie al senso di apparte-nenza, poiché si sperimenta che la colla-borazione è potente per conseguire gliobiettivi.E se il bene comune riguarda gli stranie-ri? Secondo A. Raus (Coordinamento uni-co strutture di accoglienza dell’Umbria) ènecessaria una “manutenzione continuadel bene comune”, soprattutto quando siha a che fare con i migranti. Ma, riferen-dosi alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo(art.1 e 3), si indica il superamento delconcetto di cittadino per salvaguardare lapersona che è il migrante.

Brunella Trombettoni

Foligno - Incontro del Meic

Thomas Merton, da giovane “bruciato”a maestro di spiritualità trappista

conosciuto, La montagna dellesette balze. Il relatore, che èpresidente dell’associazioneThomas Merton Italia, haesposto a un pubblico moltointeressato la sua appassionatae approfondita conoscenza diquesto grande cercatore dellaVerità, da lui già incontrato inetà giovanissima. Merton haspeso poi la seconda partedella sua - breve - vita non soloin un rapporto sempre piùintimo con Dio, ma anche inuna testimonianza socialmentevalida della sua vocazionemonastica e del suo rigoglioso

talento artistico. Tutto questone ha fatto un profeta attentoal suo presente, anticipatore ditemi ecclesiali che avrebberoanimato il Concilio Vaticano II.Una figura anche scomoda, masempre attuale. Fu simbolo dipacifismo nella campagnacontro la guerra in Vietnam; dilotta antirazziale con MartinLuther King; fu fortementecritico verso il riarmo comeverso ogni altra ambizioneautoritaria. La sua insofferenzadi ogni formalismo e vuotaritualità si manifestò anche inambito ecclesiale, spingendoloa percorrere strade inedite diuna mistica progressivamenteascetica. Negli ultimi tre annidella sua vita si avvicinò allaspiritualità orientale, incontròil Dalai Lama, convinto che “laricerca mistica, il viaggio dentroil cuore, sono condivisi da tuttele tradizioni autentiche”.

Lidia Nizzi

L’incontro con Maurizio Renzini

Un momento dell’incontro

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A cura di: Don Giuseppe Ricci e Don Elio Bromuri

Testo: Mons. Gualtiero Sigismondi Testi: Padre Vittorio Viola

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