Date post: | 01-May-2015 |
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Controllo integrato dei fitofagi del pomodoro
(Solanum lycopersicon )
Globodera rostochiensis (Woll.) Behrens(nematode cistiforme delle radici della patata)
MorfologiaMorfologia: maschio adulto vermiforme e libero nel terreno, femmina adulta globosa con una zona anteriore allungata, endofaga e sedentaria
OspitiOspiti: patata, pomodoro, melanzana, ed altre specie coltivate e spontanee
PatotipiPatotipi: RO1 è l'unico patotipo
riconosciuto in senso stretto (3 invece supposti)
Globodera rostochiensis(nematode cistiforme delle radici della patata)
Intervallo di temperature ottimaliIntervallo di temperature ottimali: 12-25°CDistribuita maggiormente in aree temperate a livello del mare e gradisce terreni leggeri (zone orticole del nord-barese e della Capitanata) Sensibile alle alte temperatureLa mortalitàmortalità naturale annualeannuale delle uova nei paesi del mediterraneo è del 50-80% ma in quiescenza sopravvivono anche 20 anni
Stadio infettivoStadio infettivo: larva di II età (attratta dagli essudati radicali, penetra dall'apice radicale)Le prime cisti si formano dopo 2 mesi circa dall' inizio dell'infezione
Globodera rostochiensis(nematode cistiforme delle radici della patata)
SintomiSintomi: chiazze di piante che appassiscono durante le ore calde della giornata, arrestano il loro sviluppo e presentano foglie piccole e ingiallite, un ridotto apparato radicale
La diffusionediffusione del nematode avviene principalmente per mezzo della terra aderente ai tuberi di patata o ad altro materiale da riproduzione (piante da vivaio, bulbi) coltivato in terreno infestato. Sono, inoltre, un veicolo di diffusione del nematode le attrezzature e le macchine che hanno lavorato in un terreno infestato e non sono state adeguatamente pulite.
Globodera rostochiensis(nematode cistiforme delle radici della patata)
CONTROLLOCONTROLLO
AGRONOMICOAGRONOMICOImpiego di cv resistenti (riducono l’infestazione fino all’85-90%) – cv resistenti al patotipo 1 (o A) Rotazione di 3-6 anni Anticipo semina in zone caldeImpiego di cv precociImpiego di materiale di propagazione non infestato
N.b. Su pomodoro la G. rostochiensis forma poche cisti
Globodera rostochiensis(nematode cistiforme delle radici della patata)
CONTROLLOCONTROLLO
CHIMICOCHIMICOSoglia di 1,4-2,1 uova o larve per g di terrenoFumigazioni con 1,3 DCPPImpiego di fenamifos e aldicarb (più persistente e anche con proprietà ovicida) in pre-semina o semina
Meloidogyne incognita (Kof et White)(Nematode delle colture ortive)
MorfologiaMorfologia: maschio filiforme, femmina piriforme o sacciforme. Si riproduce spesso partenogeneticamente
CicloCiclo: le larve di II età fuoriescono perchè stimolate dalle condizioni ambientali e dagli essudati radicali e penetrano nelle radici. Le femmine depongono le uova in una matrice gelatinosa. Le uova nella matrice e le larve nel suolo e sulle radici decomposte sopravvivono a lungo (2 –3 generazioni su pomodoro)
Meloidogyne incognita
SintomiSintomi: galle sull'apparato radicale galle sull'apparato radicale per ipertrofia cellulare, cellule giganti per ipertrofia cellulare, cellule giganti e polinucleate, rallentamento della e polinucleate, rallentamento della crescita, ingiallimento ed crescita, ingiallimento ed appassimento della vegetazione appassimento della vegetazione
OspitiOspiti: attacca molte colture orticole attacca molte colture orticole e floricole sia all'aperto che in serra, e floricole sia all'aperto che in serra, alberi da frutto, vite ed olivoalberi da frutto, vite ed olivo
Meloidogyne incognita
CONTROLLOCONTROLLO
Si possono effettuare lunghe rotazioni con specie non ospiti (è da tenere presente l'ampia polifagia della specie)
Soglia d'intervento: 4 uova e/o larve per ml di terreno (D'Errico,1994) o 25-50 individui/500 g terreno (Zanghieri, 1998) In serra fumigare con 1,3 D o dazometIn pieno campo ricorrere a esteri carbammici (aldicarb) o fosforici (phenamifos) utilizzabili anche con coltura in atto
Meloidogyne incognita
Suggerisce la Bayer Cropscience:
In pre-trapianto: Etoprofos (Mocap 20 EC 4-5 litri/ha)
oppure
In post-trapianto: Etoprofos (Mocap 20 litri/ha)
Tetranychus urticae (Koch)(Ragnetto rosso comune)
OspitiOspiti: molto polifago, con predilezione di piante erbacee spontanee e coltivate ed in particolare di piante ortive
MorfologiaMorfologia: L'adulto ha il corpo ovale rossastro, mentre le forme giovanili sono di colore giallo-rosato. L'uovo è sferico, biancastro, liscio.
Tetranychus urticae
CicloCiclo: Sverna la femmina fecondata in ripari vari e riprende l'attività in primavera (quando T > 8-10°C). Compie anche 10 generazioni all'anno. Le uova fecondate originano entrambi i sessi, quelle non fecondate solo maschi.
SintomiSintomi: Il Tetranichidae causa decolorazioni e ingiallimenti fogliari causando spesso disseccamenti e filloptosi. Spesso le foglie sono coperte da fili sericei che le avviluppano fra loro.
Tetranychus urticae
Al massimo 2 intervento per tale avversità
Con l'impiego di Fitoseidi, è necessario programmare accuratamente l'impiego degli insetticidi per non interferire con il loro sviluppo.
(1) Prodotti in alternativa tra loro per un massimo di 1 intervento
Phytoseiulus persimilis
Beauveria bassiana
Exitiazox
Fenazaquin (1)
Abamectina (1)
Fenpiroximate
Tebufenpirad
Clofentezine
L'intervento chimico è giustificato solo in caso di infestazioni precoci con evidenti aree decolorate delle foglie.
E' bene alternare le diverse sostanze attive con diverso meccanismo d'azione al fine di attenuare fenomeni di resistenza (ad esempio il Clofentezine in alternativa con gli altri acaricidi)
Disciplinare Regione Puglia – Reg. 2078Disciplinare Regione Puglia – Reg. 2078
Tetranychus urticae
Campionare con il metodo visivo standard (5-10% delle piante osservando o prelevando 10-20 organi per un totale di 100) ed adottare come soglia di intervento oltre il 40-50% di foglie con il ragnetto rosso e meno del 20% di esse con Acari Fitoseidi (predatori)
In al caso intervenire con acaricidi selettivi persistentiIn ambiente protetto si può utilizzare il Phytoseiulus persimilis
Tetranychus urticae
Suggerisce la Bayer Cropscience:
Fenpiroximate (Miro 150-200 ml/hl)
oppure
Tolifluanide (Euparen Multi 150ml/hl)Fungicida con una buona azione collaterale su T. urticae
Aculops lycopersici (Massee)(Eriofide rugginoso del pomodoro)
OspitiOspiti: attacca le solanacee sia spontanee che coltivate ma provoca danni particolari sul pomodoro
Morfologia e cicloMorfologia e ciclo: la femmina è lunga 150-180 μm ed è di colore giallo-ocra. Depone le uova sulle foglie in prossimità delle nervature o alla base dei peli. In condizioni ambientali favorevoli (T di 27°C e U.R. del 30% ) può completare il ciclo in una settimana
Aculops lycopersici
SintomiSintomi: alterazioni rugginose seguite da fessurazioni sul fusto, deformazione ed accartocciamento fogliare, bronzatura e filloptosi. Sui frutti compaiono aree più o meno estese suberificate e percorse da screpolature. L'acaro favorito da temperature intorno ai27-28 °C, dunque è più dannoso nei mesi caldi
Aculops lycopersici
CONTROLLOCONTROLLO
Per ridurre l’incidenza dei danni è importanti intervenire alla comparsa dei primi sintomi ricorrendo a trattamenti specifici con acaricidi.Le popolazioni di questo acaro vengono inoltre ostacolate da trattamenti con Zolfo
La Bayer Cropscience suggerisce gli stessi prodotti utilizzati nella difesa del ragnetto rosso comune
Frankliniella occidentalis (Perg.)(Tripide occidentale dei fiori)
OspitiOspiti: estremamente polifaga e dannosa soprattutto a colture da seme, da fiore, in vivaio, su pesco, vite e cotone
Morfologia e cicloMorfologia e ciclo: La femmina adulta ha il corpo lungo 1-1,4 mm (il maschio è più piccolo e più chiaro) con colore variabile dal giallastro al marrone scuro. Le uova sono inserite nel parenchima fogliare, in elementi fiorali o in frutti. A 26,7°C svolge il ciclo in circa 10 giorni. La femmina a tale temperatura depone circa un uovo al giorno.
Frankliniella occidentalis
SintomiSintomi: le punture di nutrizione causano punteggiature argentate e necrotiche sulle foglie; si ha riduzione dello sviluppo delle piante e malformazioni dei frutti. L' insetto è molto pericoloso poiché vettore del virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro (TSWV)I primi sintomi della virosi compaiono sulle foglie e sono costituiti da macchioline tondeggianti prima giallastre poi di colore scuro, che successivamente evolvono in bronzature e necrosi. Sui frutti si osservano macchie di colore giallastro o brunastro e di forma tondeggiante o anulare
Frankliniella occidentalis
Trappole ad acqua Trappole cromotropiche (azzurre e gialle): 5 per 1000 mq (in serra)
Intervallo del controllo: 2-3 giorni
INTERVENTI PREVENTIVIINTERVENTI PREVENTIVI: La distruzione dei residui colturali a fine ciclo, la pulizia delle serre e dell’ambiente circostante dalle erbe infestanti che ospitano l’insetto e l'impiego di piante sane riducono o ritardano il rischio di eventuali infestazioni
Frankliniella occidentalis
Massimo 2 intervento contro tale avversità
(1)Massimo 1 intervento indipendentemente dall’avversità
Beauveria bassiana
Azadiractina A
Lufenuron
Acrinatrina
Acefate(1)
INTERVENTI CHIMICI
Intervenire nelle prime fasi di infestazione
Disciplinare Regione Puglia – Reg. 2078Disciplinare Regione Puglia – Reg. 2078
Controllo chimico fuori dal Reg. 2078 si può effettuare con:Controllo chimico fuori dal Reg. 2078 si può effettuare con:piretrine e piretroidi (acrinatrina), carbammati, esteri forsforici,polisolfuri, oli
In serra è possibile intervenire con fitoseidi e antocoridi
Trialeuroides vaporariorum (Westw.)(Mosca bianca delle serre)
OspitiOspiti: estremamente polifaga e dannosa nelle serre, tuttavia in Italia Meridionale può provocare danni anche in campo
Morfologia e cicloMorfologia e ciclo: L'adulto è lungo qualche mm, ha il corpo giallastro e le ali ricoperte di cera farinosa biancastra. Si riproduce generalmente in modo anfigonico ma vi sono casi di partenogenesi telitoche. Il ciclo a T di 30°C avviene in circa 20 gg.
Trialeuroides vaporariorum
Sintomi e danniSintomi e danni: La sottrazione di linfa causa ingiallimenti fogliari, filloptosi e deperimenti vegetativi. L'aleurodide produce melata che causa lo sviluppo di fumaggini. Oltre ai danni diretti il fitofago è temuto perchè può trasmettere virosi.
Le colonie possono essere così numerose da coprire completamente la pagina inferiore delle foglie
Bemisia tabaci (Genn.)(aleurodide delle solanacee)
OspitiOspiti: estremamente polifaga (oltre 600 ospiti) e dannosa su pomodoro, patata, melanzana, tabacco, fagiolo ecc.
Morfologia e cicloMorfologia e ciclo: L'adulto ha corpo giallo ed ali bianche, dimensioni intorno ad 1 mm.Vive sulla pagina inferiore delle foglie ove le femmine depongono le uova in modo sparso. Compie varie generazioni all'anno completando il ciclo in 20 gg con T di 30°C
Bemisia tabaci
Sintomi e danniSintomi e danni: clorosi, argentature, arrotolamento delle lamine, produzione di melata e sviluppo di fumaggineAltro sintomo è la maturazione “despareja” (differenziata) dei frutti. Molto pericolosa è anche la sua capacità di trasmettere virosi
Trialeuroides vaporariorume
Bemisia tabaci
In serra il monitoraggio è da eseguire con trappole cromotropiche gialle poste presso le aperture all’esterno.La soglia d'intervento suggerita è di 10 neanidi/cm2 di foglia.In ambiente protetto si può effettuare controllo biologico mediante l'impiego di Encarsia spp.
Trialeuroides vaporariorume
Bemisia tabaci
Controllo chimico: intervento contro i primi focolai con distribuzione localizzata presso i siti preferenziali di adulti e forme giovani (pagina inferiore delle foglie) eseguita al mattino presto con adulti meno attivi per le basse temperatureSi possono utilizzare piretroidi, o endosulfan + dimetoato (Pollini)
Interventi preventivi: in serra distruggere le piante spontanee e fumigare prima di eseguire nuove colture
N.b. La Bemisia tabaci rientra nella lista degli organismi nocivi che interessano la qualità dei prodotti vegetali ai fini della commercializzazione
Trialeuroides vaporariorume
Bemisia tabaciSuggerisce la Bayer Cropscience:
Alla comparsa degli adulti:Imidacloprid (Confidor 200 SL 75 ml/hl)
oppureThiacloprid (Calypso 30 ml/hl)
Su infestazioni miste (adulti + forme giovanili):Uno dei precedenti principi attivi
+
Deltametrina (Decis jet 80ml/hl)
Liriomyza trifolii (Burg.)(fillominatrice serpentina americana)
OspitiOspiti: Gli ospiti d'elezione sono la Gerbera ed il Chrysantemum, ma attacca anche svariate piante ornamentali ed ortive .
Morfologia e cicloMorfologia e ciclo: La femina adulta è lunga 1,5-2 mm e presenta il capo giallo, il torace grigio nerastro con lo scutello giallo. E' una specie omodinama che compie un numero di generazioni variabile in funzione delle condizioni ambientali. Il ciclo è di circa 3 settimane. La femmina depone le uova sulla pagina superiore, sotto l'epidermide, in ferite che provoca mediante l'ovopositore di sostituzione.
Liriomyza trifolii
Sintomi e danniSintomi e danni: I danni consistono nella formazione di mine fogliari con conseguente riduzione dell’attività fotosintetica e disseccamenti fogliari. Le perforazioni operate dall’insetto favoriscono inoltre l’insediamento di infezioni di natura fungina e batterica
Liriomyza trifolii
Al massimo 2 interventi per questa avversità
Esaflumuron
Ciromazina
Azadiractina A
INTERVENTI AGRONOMICI
allontanare e distruggere i resti della vegetazione dopo la raccolta
INTERVENTI CHIMICI
intervenire solo in caso di infestazione diffusa.
Disciplinare Regione Puglia – Reg. 2078Disciplinare Regione Puglia – Reg. 2078
La soglia d'intervento suggerita per le Liriomyza spp. è di oltre 2 mina/foglia
La lotta biologica in serra si basa sull’introduzione del parassitoide Diglyphus isaea
Liriomyza trifolii
In ambiente protetto gli adulti possono essere attirati e catturati con trappole cromotropiche di colore giallo.La lotta chimica è abbastanza difficoltosa perché questo insetto ha un ciclo molto breve e si può verificare la comparsa di fenomeni di resistenza verso i principi attivi ripetutamente impiegati.
Suggerisce la Bayer Cropscience:
Alla comparsa delle prime punture di ovideposizione:Spinosad (Success 200-300 ml/hl)
Fine