+ All Categories
Home > Documents > cooperando 123 - Cesvi · di Giulia Bazziga - foto di Valeria Turrisi di Erika Riggi* - foto di...

cooperando 123 - Cesvi · di Giulia Bazziga - foto di Valeria Turrisi di Erika Riggi* - foto di...

Date post: 07-Oct-2020
Category:
Upload: others
View: 4 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
8
le condizioni economiche del- le famiglie. In tutto il quartiere non esistono servizi igienici, né fognature, né condutture d’ac- qua. L’elettricità, che funzionava prima del terremoto, non è stata ancora ristabilita. Alcune case di Wharf Jérémie sono crollate, ma in un certo sen- Il quartiere-bidonville di Wharf Jéré- mie si trova a Cité Soleil, un’area della capitale haitiana, Port-au-Prin- ce, gravemente colpita dal terremoto del 12 gennaio 2010. Le zone più povere della città, dove le case erano costruite meno solida- mente, sono state distrutte, mentre le più ricche si sono salvate grazie a criteri di costruzione migliori. Si tratta di una delle tante contraddi- zioni di questo Paese, una contraddi- zione che persiste in qualsiasi settore della vita: i bambini ricchi o della classe media vanno a scuola, gli altri no (parliamo di più del 50% dei bam- bini di Haiti), perché 9 scuole su 10 sono private e a pagamento. Wharf Jérémie è un quartiere sorto abusivamente su una discarica e con gli anni si è sviluppato soprattutto grazie alla presenza del porto. Qui arrivano e partono, ogni settimana, navi cariche di beni agricoli prove- nienti da Jérémie, la città sulla punta sud-ovest di Haiti da cui il quartiere prende il nome e da cui proviene la maggior parte degli abitanti. Attra- verso questo scalo circolano merci e persone in cerca di lavoro da e verso la capitale. I bambini di Wharf Jérémie vivono in condizioni molto difficili: alloggi precari, famiglie numerose, alto tasso di malnutrizione, poche possibilità di frequentare la scuola. La situazione è stata aggravata dal terremoto, per- ché durante i primi mesi le attività commerciali legate al porto si sono arrestate a causa del crollo del molo. A ciò si è aggiunta la caduta di mol- te scuole e la perdita delle occasioni di lavoro saltuario per i genitori, con un conseguente peggioramento del- so qui la gente è stata più “fortu- nata” che altrove: il fatto che i tetti siano quasi tutti in lamiera e le abitazioni ad un piano ha ri- dotto il numero di morti e feriti. I più “fortunati” di tutti, parados- salmente, sono stati gli abitanti della parte finale del quartiere, quella sorta sulla discarica e limi- Prendi tre preadolescenti cresciuti a Bergamo, figli di un imprenditore af- fermato e di una giornalista famosa, e portali in Tamil Nadu, nella punta sud-orientale dell’India, una delle regioni più colpite dallo Tsunami, dove il 22% della popolazione vive- va con meno di un dollaro al gior- no già prima che arrivasse la gran- de onda. È quello che hanno fatto Cristina Parodi e Giorgio Gori con i loro ragazzi: Benedetta, di 14 anni, Alessandro, di 13, e Angelica, di 9. “Abbiamo visitato un’altra parte di mondo, lontana e difficile, perché potessero capire che la loro, privile- giata e comoda, non è la sola pos- sibile”. Un viaggio durato una setti- mana in visita nelle località dove è attivo il Cesvi, l’organizzazione non governativa di cui la Parodi è socia e testimonial dal 1997. “Ogni anno presento il Premio Takunda, dedica- to al bambino simbolo dell’impegno Cesvi in Zimbabwe, il primo nato sano da madre sieropositiva. Ma questa è la prima volta in cui visi- to i luoghi dove l’organizzazione è impegnata”. Via dalla società del benessere, dagli obiettivi delle te- lecamere del Tg5, dalla lezione di pallavolo il martedì pomeriggio: la famiglia Parodi-Gori al completo si è imbarcata su un volo, con scalo a Francoforte, diretto a Chennai. “Le trofa al mare: vivevano - e vivo- no tuttora in gran parte - in ba- racche di lamiera che, crollando, non hanno causato particolari danni. Lentamente, la situazione sta tor- nando alla normalità. Le ONG e le organizzazioni in- BAMBINI DI HAITI segue a pag. 2 segue a pag. 2 di Giulia Bazziga - foto di Valeria Turrisi di Erika Riggi* - foto di Cristina Francesconi Passaggio in India Luglio 2010 www.cesvi.org cooperando PENSIAMO AL DOMANI. DA 25 ANNI. 123 Port-au-Prince (Haiti). Valérie, 8 anni, nella bidonville di Wharf Jérémie. Il quartiere, tra i più poveri della città, si distende lungo il porto sopra cumuli di immondizia. Sotto, Tamil Nadu (India). Cristina Parodi visita con il marito e i tre figli le Case del Sorriso costruite dal Cesvi. Poste Italiane S.p.A. – Sped. Abb. Post. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Milano. In caso di mancato recapito, si prega inviare al CPM Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto.
Transcript
Page 1: cooperando 123 - Cesvi · di Giulia Bazziga - foto di Valeria Turrisi di Erika Riggi* - foto di Cristina Francesconi Passaggio in india Luglio 2010 cooperando Pensiamo al domani.

le condizioni economiche del-le famiglie. In tutto il quartiere non esistono servizi igienici, né fognature, né condutture d’ac-qua. L’elettricità, che funzionava prima del terremoto, non è stata ancora ristabilita. Alcune case di Wharf Jérémie sono crollate, ma in un certo sen-

Il quartiere-bidonville di Wharf Jéré-mie si trova a Cité Soleil, un’area della capitale haitiana, Port-au-Prin-ce, gravemente colpita dal terremoto del 12 gennaio 2010.Le zone più povere della città, dove le case erano costruite meno solida-mente, sono state distrutte, mentre le più ricche si sono salvate grazie a criteri di costruzione migliori. Si tratta di una delle tante contraddi-zioni di questo Paese, una contraddi-zione che persiste in qualsiasi settore della vita: i bambini ricchi o della classe media vanno a scuola, gli altri no (parliamo di più del 50% dei bam-bini di Haiti), perché 9 scuole su 10 sono private e a pagamento.Wharf Jérémie è un quartiere sorto abusivamente su una discarica e con gli anni si è sviluppato soprattutto grazie alla presenza del porto. Qui arrivano e partono, ogni settimana, navi cariche di beni agricoli prove-nienti da Jérémie, la città sulla punta sud-ovest di Haiti da cui il quartiere prende il nome e da cui proviene la maggior parte degli abitanti. Attra-verso questo scalo circolano merci e persone in cerca di lavoro da e verso la capitale.I bambini di Wharf Jérémie vivono in condizioni molto difficili: alloggi precari, famiglie numerose, alto tasso di malnutrizione, poche possibilità di frequentare la scuola. La situazione è stata aggravata dal terremoto, per-ché durante i primi mesi le attività commerciali legate al porto si sono arrestate a causa del crollo del molo. A ciò si è aggiunta la caduta di mol-te scuole e la perdita delle occasioni di lavoro saltuario per i genitori, con un conseguente peggioramento del-

so qui la gente è stata più “fortu-nata” che altrove: il fatto che i tetti siano quasi tutti in lamiera e le abitazioni ad un piano ha ri-dotto il numero di morti e feriti. I più “fortunati” di tutti, parados-salmente, sono stati gli abitanti della parte finale del quartiere, quella sorta sulla discarica e limi-

Prendi tre preadolescenti cresciuti a Bergamo, figli di un imprenditore af-fermato e di una giornalista famosa, e portali in Tamil Nadu, nella punta sud-orientale dell’India, una delle regioni più colpite dallo Tsunami, dove il 22% della popolazione vive-va con meno di un dollaro al gior-no già prima che arrivasse la gran-

de onda. È quello che hanno fatto Cristina Parodi e Giorgio Gori con i loro ragazzi: Benedetta, di 14 anni, Alessandro, di 13, e Angelica, di 9.“Abbiamo visitato un’altra parte di mondo, lontana e difficile, perché potessero capire che la loro, privile-giata e comoda, non è la sola pos-sibile”. Un viaggio durato una setti-

mana in visita nelle località dove è attivo il Cesvi, l’organizzazione non governativa di cui la Parodi è socia e testimonial dal 1997. “Ogni anno presento il Premio Takunda, dedica-to al bambino simbolo dell’impegno Cesvi in Zimbabwe, il primo nato sano da madre sieropositiva. Ma questa è la prima volta in cui visi-

to i luoghi dove l’organizzazione è impegnata”. Via dalla società del benessere, dagli obiettivi delle te-lecamere del Tg5, dalla lezione di pallavolo il martedì pomeriggio: la famiglia Parodi-Gori al completo si è imbarcata su un volo, con scalo a Francoforte, diretto a Chennai. “Le

trofa al mare: vivevano - e vivo-no tuttora in gran parte - in ba-racche di lamiera che, crollando, non hanno causato particolari danni.Lentamente, la situazione sta tor-nando alla normalità. Le ONG e le organizzazioni in-

BamBini di haiti

segue a pag. 2

segue a pag. 2

di Giulia Bazziga - foto di Valeria Turrisi

di Erika Riggi* - foto di Cristina Francesconi

Passaggio in india

Luglio 2010

ww

w.c

esvi

.org

cooperandoPensiamo al domani.

da 25 anni.

123

Port-au-Prince (haiti). Valérie, 8 anni, nella bidonville di Wharf Jérémie. il quartiere, tra i più poveri della città, si distende lungo il porto sopra cumuli di immondizia.

Sotto, tamil Nadu (india). Cristina Parodi visita con il marito e i tre figli le Case del Sorriso costruite dal Cesvi.

Pos

te It

alia

ne S

.p.A

. – S

ped

. Ab

b. P

ost.

– D

.L. 3

53/2

003

(con

v. in

L. 2

7/02

/200

4 n°

46)

art

. 1, c

omm

a 2,

D

CB

Mila

no. I

n ca

so d

i man

cato

rec

apito

, si p

rega

invi

are

al C

PM

Mila

no R

oser

io p

er la

res

tituz

ione

al

mitt

ente

che

si i

mp

egna

a p

agar

e il

diri

tto

fisso

dov

uto.

Page 2: cooperando 123 - Cesvi · di Giulia Bazziga - foto di Valeria Turrisi di Erika Riggi* - foto di Cristina Francesconi Passaggio in india Luglio 2010 cooperando Pensiamo al domani.

2

segue dalla prima

BamBini Di HaiTi

segue dalla prima

PaSSaGGiO in inDia

ternazionali che prima erano poco presenti nella zona, anche per ragioni di sicurezza, adesso hanno esteso i propri interventi in questo quartiere fortemente disagiato. La vita delle persone di Wharf Jérémie, in particolar modo dei bambini, continua però a svol-gersi in situazioni estremamente precarie dal punto di vista socia-le, economico, educativo, sanita-rio, abitativo e nutrizionale.Qui Cesvi ha cominciato a la-vorare in febbraio, distribuendo acqua e montando tre tende de-stinate a diventare “Case del Sor-riso in emergenza”. Attualmente ci sono più di 300 bambini dai 3 ai 15 anni che frequentano la Casa ogni giorno, intrattenuti da 4 animatori e un’educatrice con vari giochi e attività quali brico-lage, disegno, canto, storie. Sem-plici attività ricreative che inse-gnano ai bambini a giocare, stare insieme, seguire regole di con-vivenza, rispettarsi l’uno l’altro. Nei primi giorni di attività mi sono seduta con i bambini divisi in gruppi di età e ho chiesto loro quali giochi amassero fare. È im-portante che i bambini capiscano che hanno la possibilità di espri-mere le proprie idee e preferenze, ed è ancora più importante che gli adulti, responsabili della loro educazione, li ascoltino. Tutti i gruppi, senza eccezione alcuna, hanno risposto in coro: la scuola! Ho avuto un attimo di incertezza, perché la nostra non è e non in-tende essere una scuola: lo scopo è fornire uno spazio sicuro dove i bambini possano incontrarsi, con la speranza di creare, in futuro,

una struttura più stabile in grado di rispondere ai bisogni specifi-ci di questi bambini. Purtroppo, non possiamo aprire una scuola che non potrebbe mai essere ri-conosciuta dal governo e quindi non potrebbe dare alcuna garan-zia educativa. Ho spiegato queste cose ai bambini e a quel punto si sono lanciati in una lista di desi-deri: calcio, basket, bambole, ka-rate, biciclette, pennarelli e ma-tite, strumenti musicali, danza!Gli animatori Cesvi sono ragazzi della zona, tre dei quali avevano cominciato a lavorare volon-tariamente con i bambini del quartiere insieme ad altri ami-ci ancora prima dell’intervento Cesvi, nel periodo immediata-mente successivo al terremoto. Questi giovani sono cresciuti a Wharf Jérémie e quindi hanno vissuto le stesse problematiche che devono affrontare i bambi-ni che frequentano la Casa del Sorriso. Durante i primi giorni c’era sempre un’enorme con-fusione, perché i piccoli erano chiassosi e poco abituati a pre-stare attenzione alle indicazioni degli animatori. In breve tempo, però, il loro comportamento è decisamente migliorato: restano, per fortuna, dei bambini vivaci che amano urlare e correre, ma hanno smesso di tirarsi le pietre per gioco, partecipano a tutte le attività proposte e sorridono. Ci vorrà ancora molto prima che gli abitanti di Wharf Jérémie veda-no riconosciuti e rispettati i loro minimi diritti umani, ma per lo meno una parte dei bambini del quartiere ora dispone di un pic-colo spazio in più. Uno spazio per essere semplicemente dei bam-bini che si divertono, giocano e imparano insieme.

da famiglie disagiate. “Qui vengono istruiti e cercano la loro strada: capi-scono che possono diventare attivi nella società, trasformandola in pri-ma persona”, racconta la giornalista. “Sono vivaci, vitali, pieni di voglia di vivere e mettersi in gioco. Per i nostri figli non avrei potuto imma-ginare un incontro più educativo”. Alla Shelter Home di Chennai come in quella di Killai, non sono state necessarie molte parole: “Non tutti i ragazzi capiscono l’inglese, ma per coinvolgere i miei figli nel gio-co è bastato un gesto”. Tutto liscio e senza intoppi? “La grande fati-ca per Angelica e Benedetta era il pranzo perché la cucina indiana è

un corso che insegni ad aggiustare i telefonini può rivoluzionare la vita di un giovane; un certificato da se-gretaria qualificata può cambiare la vita di una ragazza: “Di solito le don-ne si occupano della casa e del cibo. Se lavorano, fanno le pescatrici: die-ci ore al giorno con i piedi a mollo per raccogliere gamberetti. Quando ti dicono quanti anni hanno non ci puoi credere: ne dimostrano tre volte tanti”. Da Pondicherry a Chi-dambaram, dove si trova uno dei templi più famosi del Tamil Nadu, dal sito archeologico di Mamallapu-ram fino a Poompuhar, nel villaggio ricostruito dal Cesvi con i soldi di Mediafriends: il pullmino dei Gori

molto speziata. Ma come me sono rimaste impressionate dalla visita alla fabbrica del riso e dei mattoni, vicino alla capitale. Ci sono persone che per tutta la vita non sono mai uscite di lì: dormono in cinque in pochi metri quadri, e passano i gior-ni a sgranare e bollire riso, o con i piedi nel fango”. Cesvi offre ai figli delle fabbriche una possibilità di riscatto, pur in una società chiusa, strutturata in caste, come è quella indiana. “Alla scuola per periti tec-nologici di Tharangambadi, gestita da Don Bosco, sono pochissimi gli appartenenti alle classi più basse, nonostante le borse di studio”, am-mette Cristina. Ma, a volte, anche

strade della capitale sono un infer-no, trafficatissime, congestionate”, continua la giornalista, “Quelle del-le campagne strette e dissestate: per percorrere 20 chilometri ci vuole un’ora almeno. Abbiamo affittato un pullmino, guidato da un ragazzo indiano, spericolato ma abile sulle une e sulle altre”. In cinque perso-ne più l’autista, fra le valigie e lo stupore, si sono lasciati condurre attraverso un Paese di templi indù e villaggi rurali, fatti di capanne di terra e foglie; dagli slum di Chennai fino alle coste e ai villaggi di pesca-tori distrutti dallo Tsunami, che il Cesvi cerca di ricostruire. Non è la prima volta che Cristina Parodi va in India: “Ero stata in Rajasthan da ragazza. Vent’anni fa, con lo zaino in spalla”. Un mese intero, il viaggio della vita. “Per Giorgio e i ragazzi invece era la prima volta”, continua la giornalista: “Abbiamo scelto di visitare luoghi in cui la povertà, per quanto estrema, è vissuta con digni-tà. Pescatori e agricoltori del Tamil Nadu hanno poco di che vivere ma se lo fanno bastare, lavorano sodo, sanno sorridere e far festa”. Ghirlan-de di fiori, incensi, musica e danze. Così vengono accolti Angelica, Benedetta e Alessandro nei villaggi del Sud del Paese e nelle Case del Sorriso, le principali mete di viaggio della famiglia Gori: sono le strutture di accoglienza del Cesvi per bambini e ragazzi rimasti orfani o provenienti

ha percorso chilometri di strada sterrata fino alla loro ultima Casa del Sorriso. “Lì, su un fazzoletto di terra, ci hanno proposto di pianta-re degli arbusti: c’erano 43 gradi, il suolo era così arido, i miei figli in-creduli. Abbiamo accettato l’invito, scavato i buchi nel terreno, bagnato le radici. Un gesto simbolico: è bello pensare di aver lasciato là qualcosa di noi, oltre ai quaderni e alle matite colorate”.*Tratto da “A” del 29/4/2010

Port-au-Prince (haiti). Sopra, la tendopoli sorta in Place Boyen, una piazza che, prima del terremoto, era luogo di incontro dei giovani della capitale, che qui si ritrovavano per giocare a calcio. Sotto, il mercato di Wharf Jérémie.

tamil Nadu (india). Cerimonia di accoglienza della famiglia Parodi-Gori in un villaggio.

Page 3: cooperando 123 - Cesvi · di Giulia Bazziga - foto di Valeria Turrisi di Erika Riggi* - foto di Cristina Francesconi Passaggio in india Luglio 2010 cooperando Pensiamo al domani.

3CooPeRAnDo 123 - LUGLIo 2010

focus bilancio 2009dal Bilancio di Missione 2009

Il 2009 ha segnato le migliori performance sociali realizzate nei 25 anni di storia del Cesvi a favore di 2.721.853 destinatari diretti in tutto il mondo, in ben sette settori d’intervento: lotta alle grandi pandemie, infanzia e giovani, gestione delle risorse na-turali, acqua e sicurezza alimen-tare, emergenza, imprese sociali, educazione in Europa. L’organiz-zazione ha ripetuto il record della raccolta aconseguita nel 2008, in un anno segnato dal terremoto in Abruzzo (che ha drenato il 19% delle donazioni secondo la Doxa) e della crisi economica che ha spinto i privati (aziende e singoli sostenitori) a tagliare l’ammonta-re medio delle donazioni al Cesvi del 21% contro una contrazione delle donazioni in Italia del 37%, stimata dal Centro Studi Philan-thropy. Nel segno della sussidiarietà, all’inizio del 2010 il non profit italiano ha affrontato il terre-

moto di Haiti con una prova di maturità, consorziatosi in Agire (Agenzia Italiana per la Rispo-sta alle Emergenze) anche grazie all’iniziativa del Cesvi che ha assunto la vicepresidenza del net-work. Al processo di crescita del Cesvi ha contribuito una mag-giore integrazione delle ONG del consorzio europeo Alliance2015 nei Paesi destinatari degli aiuti. L’aumento costante del turnover realizzato dalle organizzazioni dell’Alleanza ha beneficiato par-ticolarmente il Cesvi, che sugli investimenti per progetti del network è passato dal 3,40% del 2006 al 8,08% del 2008. L’orga-nizzazione del meeting annuale di Alliance2015 a Bergamo Alta dal 10 al 12 giugno 2009, con la par-tecipazione del professor Stefano Zamagni, presidente dell’Agenzia italiana per le Onlus, ha inoltre contribuito alla crescita della re-putazione del Cesvi all’interno del network.

Bergamo, 10-12 giugno 2009. Meeting annuale europeo di Alliance2015. In prima fila, il Presidente dell’Agenzia italiana per le Onlus, Professor Stefano Zamagni.

Nel 2009, i beneficiari diretti sono stati 2.721.583. € 23.519.775 i fondi raccolti. 140 i progetti gestiti per un costo di € 21.512.779. I partner locali

coinvolti nei 31 Paesi destinatari sono stati 126; 899 i collaboratori locali impiegati; 135 i cooperanti espatriati in 63 sedi estere; 44 i membri dello staff centrale. I donatori attivi sono stati oltre 70.000 e

450 volontari hanno prestato gratuitamente la loro opera per un valore stimato di € 271.355.

Numero di collaboratori al 31 marzo 2010

Dipendenti 8

Collaboratori sede 36

Cooperanti espatriati 91

Collaboratori locali 413

Volontari Servizio Civile 12

Stagiaire 4

totale 564

Età media 35

Donne 40%

Turnover: per le posizioni di lavoro coperte da personale internazio-nale (135 al 31/03/2010), hanno collaborato con Cesvi tra il 1/1/09 e il 31/12/09 225 persone.

iNdice di radicameNto locale

Numero Paesi 31

iNvestimeNto medio € 694.000

Paesi oltre 1 milioNe € 7

Paesi oltre € 500,000 7

esPatriati

STAFF LOCALE85%

14%

coNtributi NoN moNetari

Partecipazione di volontari a iniziative in Italia

Prestazioni volontarie di professionisti

Prestazioni volontarie di artisti

Servizio Civile Volontario

Finanziamenti e servizi pro bono

Beni

Spazi pubblicitari gratuiti

totale

* Di cui quasi € 800.000 campagna FOX.

94.726

46.650

23.250

106.729

989.499*

53.625

1.860.838

3.175.318

10%

17%

22%15%

19%

11%

6%

GestioNe delle risorse ambieNtali

lotta alle GraNdi PaNdemie

aiuto umaNitario

iNfaNzia e GiovaNi

sicurezza alimeNtare

imPresa sociale e microcredito

educazioNe iN euroPa

imPeGNo Nei settori strateGici

Page 4: cooperando 123 - Cesvi · di Giulia Bazziga - foto di Valeria Turrisi di Erika Riggi* - foto di Cristina Francesconi Passaggio in india Luglio 2010 cooperando Pensiamo al domani.

4 CooPeRAnDo 123 - LUGLIo 20104

MAPPA DELLA POVERTàReddito nazionale lordo per abitante

Fino a $ 755Da $ 756 a $2.995Da $ 2.996 a 9.265Oltre $ 9.266

VEnEzuELA

uRuGuAY

PERù

HAITI

BOLIVIA

BRAsILE

Cooperiamo nel mondo con chi ha bisogno perché non abbia più bisogno di noi

in queste pagine sono illustrati gli

interventi cesvi Paese per Paese, in ordine di impegno

economico.

focus bilancio 2009

le capacità di autorità e organizzazioni locali e per sensibilizzare la popolazione sui vari aspetti della tutela ambientale.

IndIaIl settore principale è il supporto all’infanzia in Tamil Nadu, Stato duramente colpito dallo tsunami del 2004. I progetti (tre Case del Sorriso e nove centri diurni) prevedono assistenza medica e psicosociale a bambini e ragazzi, fornitura di materiale educativo e corsi di formazione e inserimento professionale.

CambogIaNella provincia di Kompong Chhnang, Cesvi svolge un programma sanitario volto al rafforzamento dei servizi di base per garantire ai giovani e alle donne consulenze professionali sulla salute riproduttiva e diffondere una corretta informazione in materia di educazione sessuale. A ciò si aggiungono campagne di sensibilizzazione per i giovani nei villaggi, nelle scuole e nelle fabbriche.

LIbanoCesvi opera per favorire l’occupazione giovanile, in particolare femminile, con l’obiettivo di creare un gruppo qualificato di microimprenditori e rilanciare l’economia

del sud del Paese. Affianca le autorità locali nei processi di coordinamento sul territorio tra i vari attori dello sviluppo sociale. Promuove corsi di formazione professionale e attività generatrici di reddito.

VenezueLaDal 2008 Cesvi opera a Caracas con un progetto di attenzione integrale allo sfruttamento sessuale infantile. L’obiettivo è incidere sulla riduzione della vulnerabilità della popolazione infantile e adolescente rispetto al pericolo di sfruttamento sessuale, con attività di prevenzione e reinserimento sociale.

LaosI progetti Cesvi contribuiscono allo sviluppo agricolo e all’approvvigionamento idrico dei villaggi della provincia di Sayaboury, alla protezione ambientale nella provincia di Pakse e alla sicurezza alimentare nella provincia di Luang Prabang. Nel 2009 Cesvi ha avviato un progetto di promozione della salute neonatale nelle province di Salavan, Sekong e Attapeu.

maroCCoNella Provincia di Larache, un’area ad alto tasso di emigrazione verso l’Europa, Cesvi realizza un programma di formazione professionale rivolto alle

repubbLICa demoCratICa deL CongoNelle provincie del Kivu e dell’Ituri, Cesvi garantisce i servizi di base agli sfollati e alle comunità ospitanti. In prossimità del Lago Alberto, è impegnato in azioni di post-emergenza e sviluppo. Appoggiandosi alla base di Bunia, ha ricostruito ed equipaggiato scuole e dispensari medici. Nell’Ovest del Paese, ha esteso il programma sanitario a 4 ospedali. A Kinshasa opera a beneficio dei minori di strada.

ugandaLe aree di intervento sono Pader e Karamoja. I settori riguardano: acqua e sviluppo rurale con la costruzione di pozzi e latrine e la distribuzione di sementi; sanità, in particolare per la prevenzione della trasmissione madre-figlio dell’Hiv e un approccio integrato di lotta all’Aids; emergenza con la ricostruzione di scuole e la distribuzione di beni non alimentari.

myanmar (bIrmanIa)Le attività sanitarie consistono in distribuzione di zanzariere, formazione di volontari di villaggio, cliniche mobili e fisse, diagnosi e trattamento. I progetti di sicurezza alimentare puntano a migliorare gli standard nutrizionali della popolazione. Nelle Ayeyarwaddy e Mandalay Divisions e nel Northern Shan State la costruzione di latrine e di bacini idrici è supportata da innovative pratiche di filtraggio dell’acqua.

tajIkIstanNella regione di Sughd e Khatlon le attività puntano alla generazione di reddito con la creazione di serre e il supporto alle associazioni produttrici di miele. Cesvi ha poi creato tre centri pubblici gestiti da associazioni locali in cui le donne si incontrano e seguono corsi di formazione. Un terzo intervento riguarda l’accesso a fonti idriche pulite per il consumo di acqua potabile e per scopi agricoli.

srI LankaDal 2005 al 2009 Cesvi ha lavorato nel distretto di Trincomalee nei settori della ricostruzione, infanzia e pesca. Nel 2009 ha supportato i rifugiati nella zona Nord del Paese, dove si trovano i campi di accoglienza per le vittime civili del conflitto, contribuendo alla gestione dei servizi di medicina primaria e secondaria e di accesso all’acqua.

perùLa Casa del Sorriso di Lima lavora a favore di giovani a rischio o in condizioni di sfruttamento sessuale, offrendo sostegno psicologico, accesso alle cure mediche, appoggio legale. Nel settore ambientale, Cesvi punta a rilanciare l’economia dei produttori di camu camu nel dipartimento di Loreto; proteggere l’ecosistema amazzonico e promuoverne uno sfruttamento sostenibile; migliorare le condizioni di vita dei produttori agricoli nella Riserva del Manu.

zImbabweCesvi opera nei distretti di Bindura, Mazowe e Centenary, nell’ospedale Saint Albert, con attività di formazione sanitaria. Nella Casa del Sorriso di Harare interviene sulla prevenzione dell’Hiv/Aids e di altre malattie sessualmente trasmissibili e promuove attività educative, sportive e artistiche. Nel settore ambientale, ambisce a coinvolgere lo Zimbabwe nel Parco Transfrontaliero del Gran Limpopo.

somaLIaNelle regioni di Hiraan e Galgadug, Cesvi è impegnato nella risposta all’emergenza sanitaria materno-infantile. In Somaliland e Puntland è presente con progetti di sviluppo. L’obiettivo è creare sistemi pubblico-privati efficienti di gestione dei rifiuti. Nel 2010 è iniziato un programma di protezione, reintegro e supporto psico-sociale ai bambini ex-soldato.

mozambICoA Marracuene Cesvi promuove attività produttive legate all’agricoltura e alla pesca e favorisce l’accesso all’acqua e alla terra. Dal 2008, è impegnato nella

creazione di un’area transfrontaliera che abbraccia i Parchi Nazionali di Mozambico, Sudafrica e Zimbabwe. Opera per la sicurezza alimentare nelle provincie di Maputo e Sofala. In ambito sanitario collabora con AISPO per la prevenzione dell’Hiv/Aids a Sofala.

sudafrICaCesvi opera a favore di donne e bambini vittime di violenza e abusi domestici. Il cuore delle attività è la Casa del Sorriso, nella township di Philippi, a cui si aggiunge un progetto socio-sanitario in diverse province. Nel settore ambientale Cesvi promuove la creazione del Parco del Gran Limpopo, al confine con Mozambico e Zimbabwe.

pakIstanNell’area di Bagh, Cesvi ha organizzato corsi di formazione e installato sei centrali microidroelettriche. Nel settore ambientale, promuove la gestione integrata delle risorse naturali e culturali del Central Karakorum National Park, mirando a preservare la biodiversità, gli ecosistemi e le specie minacciate. L’obiettivo è coniugare la tutela ambientale con i diritti fondamentali delle popolazioni locali.

bosnIa erzegoVInaNel settore della salute mentale Cesvi ha sviluppato un progetto di rinforzo delle strutture sanitarie atte all’accoglienza e alla cura delle persone con disturbi mentali. Nel settore agroalimentare e sociale interviene a Srebrenica con un progetto di sviluppo socio-economico. A Breza, con il partner Re.Te., lavora in vari settori: istruzione, salute, genere, occupazione, microcredito, acqua e ambiente.

VIetnamLe attività mirano al potenziamento dei servizi sanitari e di prevenzione e trattamento dell’Hiv/Aids. Cesvi investe nel coinvolgimento delle fasce di popolazione emarginate a causa di povertà o disuguaglianza di genere, con l’obiettivo di ridurre gli effetti negativi della discriminazione. Nel 2009 ha terminato un progetto di sostegno alla salute riproduttiva per i giovani di Hanoi e dei distretti periferici.

afghanIstanA Herat Cesvi ha equipaggiato il nuovo ospedale pediatrico e sostiene la reintegrazione delle fasce più vulnerabili con un progetto di formazione professionale, promuovendo nuovi mestieri. Nel 2009 ha portato a termine l’intervento nelle province di Balkh e Sar-I-Pul per la reintegrazione socio-economica di donne e giovani mediante la creazione di attività generatrici di reddito.

brasILeLa Casa del Sorriso nella favela di Manguinhos (Rio de Janeiro) è un luogo di socializzazione in cui si promuovono attività artistiche, musicali, sportive e informatiche. In Amazzonia, Cesvi opera per la tutela e l’uso sostenibile delle risorse forestali. A Recife, promuove forme di auto-impiego e microimprese e contribuisce ai processi e alle politiche di prevenzione della violenza nelle aree urbane disagiate.

kenyaLe attività di sviluppo riguardano il settore sanitario con particolare attenzione a donne e bambini. I progetti di emergenza si concentrano nel campo profughi di Dadaab, al confine con la Somalia, per migliorare l’igiene e la gestione dei servizi di base.

sudanCesvi opera in Sud Sudan con un programma volto a migliorare la qualità dell’acqua nell’area di Gogrial Est mediante la costruzione di pozzi e latrine e la realizzazione di training tecnici. Nel 2010 ha avviato un intervento per potenziare

Page 5: cooperando 123 - Cesvi · di Giulia Bazziga - foto di Valeria Turrisi di Erika Riggi* - foto di Cristina Francesconi Passaggio in india Luglio 2010 cooperando Pensiamo al domani.

55CooPeRAnDo 123 - LUGLIo 2010

BOsnIAERzEGOVInA

ALBAnIA

cAMBOGIA

VIETnAM

MAROccO

sOMALIA

kEnYA

LIBAnO

PALEsTInA

PROGETTI cEsVI

MALIsuDAn

uGAnDA

cOnGO RDc

MOzAMBIcO

zIMBABwE

suDAFRIcA

ROMAnIA

AFGHAnIsTAn

TAjIkIsTAn

PAkIsTAn

InDIA

nEPAL

MYAnMAR

LAOs

i numeriPaese per Paese

EuRO

Dest

inat

ari

dire

tti

380.4471.6509.0004.974

229.710164.210

6.300203.500600.432268.550

1.868.773

3.924105.000106.02210.788

361.37212.0003.771

12.57581.1437.640

704.235

27.50055.04110.82113.9292.5005.000

114.791

60031.377

8232.059

825900

1.725

2.721.583

Dest

inat

ari

indi

rett

i

442.77224.00030.00010.000

586.000277.000150.000350.000651.846400.000

2.921.618

361.000305.000458.37013.538

1.190.62167.73877.892

269.417204.128

15.085,00018.032.704

60.0005.064.114

8.57081.38370.00020.000

5.304.067

41.5561.493.956

6.5001.542.012

280.00026.472

306.472

28.106.873

staff

lo

cale

124695

3616105

22913

453

15307

13118

418154520

285

16223

623

15121

9132

24

51116

899

staff

es

patr

iato

34212654264

66

7302853563

42

261152

17

2428

112

135

sedi

5121312173

26

1211423142

21

1211117

2417

112

63

num

ero

di p

roge

tti

192334333

277

74

5222911334

32

162

1511

26

1315

213

140

Oner

i pe

r pro

gett

i

3.353.953375.675101.686217.718712.473796.515686.238365.903

2.521.2851.047.188

10.178.634

509.295 273.978 276.994 241.313

1.949.780 71.788

647.696 1.080.697 1.186.991 554.766

6.793.297

95.793421.41776.540

1.069.7043.955

241.4131.908.823

72.583617.85749.479

739.919

261.34436.514

297.8581.274.257

319.99021.512.779

AFRICACONGO RDCKENYAMALIMAROCCOMOZAMBICOSOMALIASUDAFRICASUDANUGANDAZIMBABWETOTALE AFRIcAASIA AFGHANISTANCAMBOGIAINDIALAOSMYANMARNEPALPAKISTANSRI LANKATAJIKISTANVIETNAMTOTALE AsIA AMERICA LATINABOLIVIABRASILEHAITIPERùURUGUAYVENEZUELATOTALE AMERIcA LATInABALCANIALBANIABOSNIA-ERZEGOVINAROMANIATOTALE BALcAnIMEDIO ORIENTELIBANOPALESTINATOTALE MEDIO ORIEnTEEDUCAZIONE IN EUROPAALTRI ONERITOTALE

fasce più vulnerabili: giovani disoccupati, donne e abitanti delle bidonville. In collaborazione con Ecodel, Cesvi coordina le attività del Centro Polivalente di Formazione Professionale Wafa, che offre percorsi didattici qualificanti.

maLICesvi opera nella Regione di Koulikoro per garantire la sicurezza alimentare attraverso la riabilitazione dei terreni distrutti dalle inondazioni del 2008 e il potenziamento della produzione di riso. Nella stessa zona ha concluso un progetto di sostegno a cooperative di donne produttrici di burro di karité. Cesvi interviene anche nella regione di Gao per la lotta alla desertificazione e la valorizzazione delle risorse naturali.

boLIVIaCesvi è presente con un progetto di gestione delle risorse naturali nella regione nord-occidentale. I destinatari sono le organizzazioni locali dei popoli indigeni che vedono rafforzato il riconoscimento della propria autorità territoriale e gli antichi abitanti della foresta, dediti ad attività estrattive forestali, che possono migliorare la propria situazione socio-economica.

haItICon Terre des Hommes, nel 2009 Cesvi ha avviato un progetto finalizzato a ridurre il livello di malnutrizione nell’area di Les Cayes. A seguito del terremoto del 2010, è intervenuto nella fase di emergenza con la distribuzione di acqua, l’allestimento di tende, la costruzione di latrine e pozzi. È ora impegnato nel supporto scolastico e psicosociale ai bambini di due quartieri poverissimi della capitale.

aLbanIa Cesvi opera nel distretto di Permet per la promozione del turismo, la standardizzazione della produzione

agroalimentare, la messa a punto di un marchio per i prodotti tipici locali, la creazione di nuovi posti di lavoro. In collaborazione con il Comune di Permet, organizza attività di formazione professionale, assistenza tecnica e microcredito. nepaLIl progetto mira alla conservazione della biodiversità e al miglioramento del sistema di registrazione e gestione dei turisti che entrano nel Parco Nazionale dell’Everest. Nel 2009 si è aggiunta un’attività integrata nel Piano di Gestione del Parco Nazionale che prevede lo scambio di buone pratiche con altri parchi nazionali e regionali, la riforestazione e gestione comunitaria della foresta, la formazione.

romanIaIl progetto vuole assicurare la protezione dei minori in stato di rischio o di conflitto con la legge e prevenire l’esclusione sociale, l’abuso e la violenza giovanile attraverso la riduzione del fenomeno della delinquenza minorile e il miglioramento delle capacità dei servizi sociali deputati alla prevenzione del fenomeno.

paLestInaLe attività nell’area di Tulkarem mirano a promuovere lo sviluppo economico e sociale con la creazione di cooperative femminili e l’erogazione di servizi e microcrediti a favore dell’imprenditoria femminile. È previsto il rafforzamento di quattro Centri femminili che si occupano di supporto psicologico e legale alle donne.

uruguayCesvi è impegnato a sostegno delle piccole e micro imprese e delle cooperative attraverso la formazione e il microcredito. Nel 2009 ha avviato un progetto volto alla creazione dell’Istituto Ricerca e Formazione per le Micro e Piccole Imprese di Montevideo, cofinanziato dal Ministero Affari Esteri italiano.

Page 6: cooperando 123 - Cesvi · di Giulia Bazziga - foto di Valeria Turrisi di Erika Riggi* - foto di Cristina Francesconi Passaggio in india Luglio 2010 cooperando Pensiamo al domani.

6 CooPeRAnDo 123 - LUGLIo 2010

focus bilancio 2009

Stop Child labour - School is the best place to workLa campagna, promossa dal network europeo Allian-ce2015, ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare go-verni, organizzazioni internazionali e società civile sul tema dello sfruttamento del lavoro minorile. Nel 2009 la mostra “Workers. Storie di infanzia negata” è stata ospitata in più di 20 iniziative organizzate a livello lo-cale da volontari, scuole, aziende e associazioni. A ciò si sono aggiunte due tappe europee a Bonn e Praga.

A piedi nudi nei parchiProgetto di educazione ambientale rivolto a 100 classi lombarde del secondo ciclo della scuola primaria. Gra-zie al sostegno della Fondazione Cariplo e della Fonda-zione ASM, le classi hanno avuto la possibilità di cono-scere parchi e aree protette vicine e lontane, partendo dalla scoperta di alcuni parchi lombardi per arrivare al Parco Transfrontaliero del Gran Limpopo in Africa. www.apiedinudineiparchi.it.

Processo al ParcoIl 5 ottobre 2009 si è tenuto il Processo al Parco presso il Tribunale Penale di Bergamo. Il tema centrale - i parchi e le aree protette costituiscono un limite o una risor-sa per la comunità? - ha messo in luce punti di forza e debolezza delle aree verdi in un territorio fortemente industrializzato come la Lombardia. Grazie alla testi-monianza di rappresentanti di parchi italiani e africani, amministratori locali e scienziati si è compreso come la difesa dell’ambiente e la tutela dell’uomo e del suo svi-luppo siano fortemente interdipendenti.

Fondazioni 4 AfricaNell’ambito di “Fondazioni4Africa”, programma che riunisce Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo e Fondazione Monte dei Pa-schi di Siena e 6 Ong italiane, Cesvi è responsabile della componente di “educazione alla mondialità”, che si ri-volge alle scuole e all’opinione pubblica di Lombardia, Piemonte, Toscana e Emilia-Romagna. Attraverso un kit didattico e una mostra fotografica itinerante, le scuole hanno conosciuto la realtà del Nord Uganda. I contenu-ti dei materiali didattici sono stati realizzati dagli stu-denti di una scuola ugandese dell’ex campo di Kalongo che hanno partecipato a un laboratorio di fotografia condotto da Fotografi Senza Frontiere.

Educazione in EuropaAfricAmoreEvento di solidarietà che ha coinvolto i clienti di Bi-piemme Private Banking SIM presso la prestigiosa sede dell’Auditorium di Milano. Lo spettacolo è nato per raccontare la partnership tra Cesvi e Bipiemme Private Banking SIM a sostegno del progetto “Fermiamo l’Aids sul nascere”. La Premiata Forneria Marconi si è esibita in “PFM canta De Andrè”.

Premio Takunda 2009Il Premio Takunda intende assegnare un riconoscimen-to ai progetti di solidarietà internazionale che si sono distinti per utilità sociale e innovazione. L’edizione 2009, condotta da Cristina Parodi, ha rappresentato un omaggio al Grande Medio Oriente. Alle premiazioni si sono alternati momenti di spettacolo con la partecipa-zione di artisti quali Lella Costa, Trio Medusa, Paola Folli, Ibrahim Maalouf Trio e Andrea Togni. Il Premio Takunda è anche un’occasione di incontro della comunità Cesvi.

CesviamoCesviamo è un portale di volontariato digitale dedicato ai giovani e realizzato da Cesvi con il contributo di No-kia. Attraverso la formula del social network, Cesviamo invita a mettersi in gioco lanciando una scommessa per raccogliere fondi. Cesvi ha coinvolto gli studenti delle Università IULM di Milano e degli Studi di Genova nell’or-ganizzazione di due scommesse dal valore simbolico in occasione della giornata mondiale di lotta all’Aids. Virus Free Generation e Virus Free DaySi è chiusa nel febbraio 2009 con una mostra fotografi-ca, una tavola rotonda e la consegna delle firme raccol-te “Virus Free Generation”, campagna educativa trien-nale sul tema dell’Hiv/Aids promossa da Cesvi con altre ONG di Alliance2015. Nella giornata mondiale di lotta all’Aids e in collaborazione con Legami e le più note ca-tene librarie italiane (Feltrinelli, Mondadori, Ubik, Fnac, Melbook e Librerie Coop), Cesvi ha lanciato il “Virus Free Day”, con il patrocinio del Ministero della Gioventù, che il 1 dicembre 2009 ha portato l’associazione in più di 200 librerie. Qui i volontari hanno distribuito gratuita-mente materiale informativo sull’Aids e profilattici. Al successo dell’iniziativa ha contribuito il Segretariato Ita-liano Studenti di Medicina, che ha svolto attività di sen-sibilizzazione in molte facoltà di Medicina e Chirurgia.

doNazioNi e fiNaNziameNti 2005-2009 - bilaNcio PreveNtivo 2010

26.000.00024.000.00022.000.00020.000.00018.000.00016.000.00014.000.00012.000.00010.000.000

8.000.0006.000.0004.000.0002.000.000

0

18.075.428

2005

12.652.629

2006

23.649.429

2008

euro

23.519.775

2009 bilancio preventivo2010

26.630.973

14.765.111

2007

CESVI 2009

89%

7%4%

oNeri Per ProGetti

cEsVI 2008

88%

8%4%

oNeri di raccolta foNdi

MEDIA* 2008

75%

17%8%

oNeri di suPPorto GeNerale

africa

america latiNa

asia

medio orieNte

balcaNi

educazioNe iN euroPa

altro

47%9%

1%

32%

3% 6% 2%

imPeGNo Nel moNdo

doNatori Privati

uNioNe euroPea

NazioNi uNite

orGaNizzazioNi iNterNazioNali

eNti GoverNativi italiaNi

eNti locali italiaNialtro

20%

18%

22%

5%

33%

1% 1%

differeNziazioNe delle foNti

stato patrImonIaLe

attIVo Immobilizzazioni Immobilizzazioni immateriali 4.860 Immobilizzazioni materiali 767.732 Immobilizzazioni finanziarie 31.686totale Immobilizzazioni 804.278attivo circolanteCrediti per progetti Da Privati 1.278.714 Da Enti Governativi Italiani 14.216.164 Da Organizzazione Internazionali 4.193.973 Da Unione Europea 6.152.377 Da Nazioni Unite 2.776.784 Da Enti Locali Italiani 331.418 Da Partner 527.905totale Crediti per progetti 29.477.335Crediti diversi 113.753disponibilità liquide 11.536.277totale attivo circolante 41.127.365ratei e risconti 31.605 totaLe attIVo 41.963.248fidejussioni 3.265.709

Bilancio al 31 dicembre 2009

rendIConto gestIonaLe a proVentI ed onerI

proVentI proventi per progetti Da Privati 4.723.603 Da Enti Governativi Italiani 7.711.724 Da Organizzazioni Internazionali 1.183.721 Da Nazioni Unite 5.049.652 Da Unione Europea 4.234.439 Da Enti Locali Italiani 200.180 Altri proventi di progetto 316.243totale proventi per progetti 23.419.562proventi da attività accessorie 74.015proventi finanziari 7.436proventi straordinari 18.763 totaLe proVentI 23.519.775

onerI oneri per progetti Africa 10.178.634 Asia 6.793.297 America Centrale e Latina 1.908.823 Balcani 739.919 Medio Oriente 297.858 Europa Educational 1.274.257 Altri oneri di progetto 319.990totale oneri per progetti 21.512.779oneri per attività di raccolta fondi 1.895.056accantonamento (utilizzo) fondi vincolati per progetti 15.474oneri di supporto generale 940.607oneri finanziari 0oneri straordinari 68.653 totaLe onerI 24.432.569Avanzo (Disavanzo) d’esercizio -912.794 totaLe onerI a pareggIo 23.519.775

passIVo patrimonio netto (al netto gestione esercizio) -757.008 Patrimonio vincolato per progetti da completare 41.087.148 Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 59.608 Debiti 1.503.788 Ratei e risconti 69.713 totaLe passIVo 41.963.248fidejussioni 3.265.709

iNdice di efficieNza comparato con airc, aism, lega del filo d’oro,

save the children, telethon, unicef, Wwf

* airc, aism, lega del filo d’oro, save the children, telethon, unicef, Wwf

Page 7: cooperando 123 - Cesvi · di Giulia Bazziga - foto di Valeria Turrisi di Erika Riggi* - foto di Cristina Francesconi Passaggio in india Luglio 2010 cooperando Pensiamo al domani.

7CooPeRAnDo 122 - APRILe 2010 7

Premio Takunda al femminile

di Claudia Azouri* - foto di Virgilio Fidanza

7

Uno spaccato di vita tutto al fem-minile sulla ribalta del Teatro Do-nizetti di Bergamo. Un incontro ravvicinato, delicato e al contempo crudo, con l’esperienza viva delle donne nel mondo. Il Premio Takunda 2010, promosso dal Cesvi, ha voluto rendere omag-gio al grande impegno “rosa”, di fat-to, da sempre e ovunque, prezioso motore di sviluppo in campo socia-le, ambientale ed economico. Una serata per riconoscere e ricor-dare l’importanza delle battaglie vinte e di tutte le altre ancora in corso, portate avanti dalle donne, in nome di quei diritti umani anco-ra spesso violati in troppe parti del pianeta. Miglior progetto 2010 è stato, in-fatti, riconosciuto al “Maasai Wo-men Art” dell’istituto Oikos per la creazione in Tanzania di cooperati-ve impegnate nella produzione di

gioielli artigianali di qualità. Una nuova impresa che garantisce un giusto guadagno e l’opportunità di una vita migliore a tante donne in quella terra. Il Premio Comuni-cazione, invece, è stato assegnato a “Malawiii”, evento culturale rea-lizzato dall’associazione Di+ e pro-mosso da Pang’ono Pang’ono onlus. Con l’adesione del Presidente della Repubblica Italiana, con il patroci-nio del Senato, della Camera, della Presidenza del Consiglio dei Mini-stri, nonché della Regione Lombar-dia, della Provincia e del Comune di Bergamo, così come della Com-missione Nazionale Unesco, della Segreteria Sociale Rai (Pubblicità Progresso) e della Ferpi, l’iniziativa si è avvalsa, inoltre, della collabo-razione della PricewaterhouseCoo-pers, Banca Popolare di Bergamo e Fondazione della Comunità Ber-gamasca onlus. Padrona di casa,

zione d’onore quale guida di oltre 33 mila giovani del “Centre Jeunes Kamenge” in Burundi; al dottor Pietro Gamba il premio Bergamo per il Mondo per il suo impegno ventennale con i campesinos bo-liviani. Ad impreziosire la settima edizione del Premio Takunda c’era-no anche la Compagnia Brincadera e sette attrici, interpreti di storie vere di donne “lontane” e “vicine” alla nostra realtà, persone capaci di cambiare il proprio destino grazie agli aiuti del Cesvi. Tra gli ospiti, personaggi di rilie-vo nell’ambito artistico naziona-le e internazionale: la danzatrice afro-americana Nora Chipaumire, interprete di una coreografia con-temporanea ai limiti della conta-minazione gestuale; il quintetto jazz Nu-Drop Quintet e il Trio Medusa. A conclusione di serata, la clas-se di Paola Turci ha emozionato il

nonché presentatrice d’eccezione, Lella Costa, brillante e divertente trait d’union tra solidarietà e spet-tacolo. La manifestazione (regia di Franza Di Rosa) non poteva quindi prescindere da presenze femminili importanti. Una per tutte l’amatis-sima Franca Valeri, applaudita e ac-clamata con un’incredibile standing ovation da parte di tutti gli spettato-ri del Donizetti (tutto esaurito). Coinvolgenti come sempre l’ironia, l’eleganza e la grinta intellettuale dell’artista milanese, intervistata a scena aperta dall’incalzante orato-ria della Costa. Dalle donne per le donne (e non solo), il sipario berga-masco è rimasto aperto per quasi tre ore su premiazioni e testimonianze dal vivo: riconoscimento come te-stimonial al cantautore Niccolò Fabi, per il suo impegno a fianco di Medici con l’Africa - Cuamm; a padre Claudio Marano una men-

pubblico con due canzoni (Danza intorno al sole e Bambini). Sul pal-co anche Giangi Milesi, presidente Cesvi: «Quest’anno il Cesvi festeg-gia i suoi 25 anni di attività - ha concluso - La scelta del riconosci-mento 2010 non poteva che andare alle donne della Tanzania quali pro-tagoniste di sviluppo e di arte, così come le splendide figure femminili su questo palco. Siamo molto con-tenti dei progetti realizzati fino ad oggi dal Cesvi, ma il cammino è ancora lungo, c’è ancora tanto da fare».*Tratto da L’Eco di Bergamo del 16/5/2010

Cape Town (Sudafrica). «Qui c’è molto fermento, molto calore, tutti hanno le trombette e le magliette gialle della nazionale sudafricana, ma gli investimenti per i mondia-li non hanno portato benefici agli abitanti delle townships. Si spera in una ricaduta sul turismo, nei reinve-stimenti». Lo dice Maria Rosa Lo-rini, trentenne bergamasca, respon-sabile Cesvi a Cape Town, capitale legislativa del Sudafrica. «Per anni il calcio è stato lo sport dei neri, il rugby dei bianchi. Poi Mandela fece diventare il rugby bianco e nero e il calcio nero e bianco - continua Maria Rosa Lorini -. Lo sport può unificare e creare coesione socia-le. La prima volta della Coppa del Mondo in Africa è un grande ono-re e tutti hanno il desiderio di mo-strare al mondo un’Africa diversa».Dopo essere stata in Costa d’Avorio con l’Onu, Maria Rosa si occupa da due anni della Casa del Sorriso e dei progetti Cesvi a Cape Town. L’Ong di Bergamo è la prima organizza-zione italiana presente nel Paese e si occupa di sostegno e assistenza alle donne vittime di violenza e di prevenzione e lotta all’Aids. Nella capitale sudafricana il Cesvi ha co-

minciato a lavorare nel 2001 con un progetto di prevenzione dall’Aids nelle townships. Dal 2007, grazie al sostegno di Mediamarket, ha aperto una Casa del Sorriso che dà soste-gno a donne e bambini vittime di violenze. «Facciamo i test dell’Aids (in Sudafrica, secondo il Rapporto Unaids 2009, sono 5.7 milioni le persone con Hiv), prevenzione da

alcol e droghe, supporto sanitario alle donne, che aiutiamo anche a finire gli studi e trovare un lavoro, spiegando quali sono i loro diritti», afferma Maria Rosa. Tra i problemi maggiori, c’è la violenza maschile sulle donne che aumenta nel fine settimana, a causa dell’utilizzo di al-col e droghe. «Per anni molte donne non hanno detto nulla, quasi fosse

normale subire violenze - racconta Maria Rosa -. Quando hanno incon-trato i gruppi di supporto, hanno de-ciso di cambiare vita. Nel 2009 sono passate nella Casa del Sorriso un centinaio di donne, giovani e meno giovani». Il Cesvi opera in Sudafrica con consulenti, psicologi, assistenti sociali, sia italiani che locali. I grup-pi di supporto esistono da prima che

arrivasse il Cesvi. Sono piccoli grup-pi di donne (una decina al massimo) che si uniscono per far conoscere i propri diritti: dalla casa a quelli sa-nitari, mettendo da parte piccoli risparmi. Questi gruppi creano dei micro progetti all’interno del loro quartiere, dalla mensa per gli orfani alle cure per l’Aids, e sono aiutati

dal Cesvi. «Le donne sono vittime di violenze, ma hanno grandi capacità e voglia di mettersi in gioco - dice la cooperante Cesvi - e pensano an-che ad aiutare chi è più vulnerabile di loro». E continua: «Parlare con il mondo maschile è difficile. Noi ci proviamo partendo dai giovani Tra pochi giorni inizia la settimana della gioventù: attraverso l’arte, la musica hip hop, la pittura e il teatro, giovani tra i 15 e i 25 anni imparano la pre-venzione e qualcuno di loro diventa persino un “educatore alla pari”, in una township come Philippi che ha il 60% di disoccupati».* tratto da L’Eco di Bergamo del 13/6/2010

Sudafrica, non solo mondiali

Lella Costa intervista l’attrice Franca Valeri, ospite speciale del Premio takunda 2010.

Sette attrici raccontano il Cesvi attraverso le storie vere delle protagoniste di alcuni progetti.

di Raffaele Avagliano* - foto di Silvia Bettocchi

Cesvi è impegnato a favore di donne

e bambini vittime di violenza domestica.

Page 8: cooperando 123 - Cesvi · di Giulia Bazziga - foto di Valeria Turrisi di Erika Riggi* - foto di Cristina Francesconi Passaggio in india Luglio 2010 cooperando Pensiamo al domani.

Redazione: Nicoletta IannielloDirettore responsabile: Giangi MilesiCesvi Via Broseta 68/a - 24128 Bergamotel. 035 2058058 fax 035 [email protected]

Cooperando 122 è stato spedito a 87.944 donatori Cesvi.Abbonamento annuo: 15,00 €, gratuito per i sostenitoriGrafica: In.Studio, BergamoStampa: More System Srl, Ponte S. Pietro (BG)Su carta riciclata Autorizzazione: Trib. di Bergamo n. 21 del 15.4.1986Iscrizione ROC n. 3457Cesvi protegge i tuoi dati. Per saperne di più: www.privacy.cesvi.org

Editore: Cesvi fondazione onlusONG costituita il 18/1/85 riconosciuta il 14/9/88 Ente Morale n. 1 Reg. persone giuridiche Pref. BG Consiglio d’Amministrazione: Giangi Milesi (pres.), Nando Pagnoncelli (vice-pres.), Gianluca Belotti, Pierluigi Bernasconi, Massimo Gualzetti Collegio dei Garanti: Stefano Mazzocchi (pres.), Lella Costa, Giovanni MoroCollegio dei Revisori: Francesca Maconi (pres.), Alberto Finazzi, Dino FumagalliPresidente onorario: Maurizio CarraraConsigliere per le relazioni internazionali: Paolo MagriCollegio dei fondatori ad honorem: Pierluigi Bernasconi, Cristina Parodi, Carlo Pesenti, Gigi Riva, Giulio Terzi di Sant’Agata, Emilio ZanettiComitato di gestione: Giangi Milesi, Paolo Cattini, Myrta Canzonieri, Piersilvio Fagiano, Stefano Piziali

Cesvi è il membro italiano della rete europea

cooperando bimestralecesvi

“investimenti di Pace in Palestina” è il titolo di apertura di Cooperando n° 62 – Giugno 2000, dedicato alle attività realizzate in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza dal Cesvi, in collaborazione con il Centro italiano per la Pace in medio Oriente. a Gerusalemme Est gli interventi sono a favore dell’infanzia con il sostegno di 12 asili per 974 bambini dai 3 ai 6 anni e del Centro infantile “Torre della Cicogna” per 60 bambini. altri 4 progetti, in altrettante località della Cisgiordania, puntano sulla formazione professionale e lo sviluppo della microimpresa per oltre 1.200 persone, in particolare donne. Formazione professionale per 450 donne e giovani anche nella Striscia di Gaza. Questi progetti sono tutti investimenti per la pace, che prima o poi deve venire. nelle pagine interne di Cooperando, tre

storie di successo: miriam, che dopo la formazione ha avviato un’officina di riparazione di biciclette (anche grazie al prestito di un’amica israeliana), imal, che attraverso la fiera locale ha saputo differenziare la sua attività di vendita di fiori, munthaha, mussulmana, vestita all’occidentale, che ha aperto un centro estetico e di parrucchiera come quelli che ha visitato in italia. ancora oggi in Cisgiordania, a 10 anni di distanza, Cesvi continua a puntare senza rumore, attraverso la formazione e il microcredito, sulle donne-palestinesi-imprenditrici di pace.

diecianni fa

LETTERE E MESSAGGI - LETTERE E MESSAGGI - LETTERE E MESSAGGI - LETTERE E MESSAGGI- LETTERE E è stata introdotta dalla mia mostra fotografica “Shots from the world”. Proprio durante il mio primo viaggio in Africa nel 2005 ho deciso che era giunta l’ora di fare qualcosa di con-creto. Una volta tornato, con gli amici più stretti, tra i quali Theo Collini, ho dato vita al progetto Friends4Afri-ca e ho iniziato a collaborare con il Cesvi seguendo il consiglio del Trio Medusa. Questo progetto è cresciuto nel tempo, fino a rendere possibili tre grandi serate all’anno e diverse cene solidali. Credo che sia un esempio di come la vera amicizia sia uno dei valori più importanti.Alessandro Trevisan, Padova

sionalità dimostrata nei confronti dei ragazzi di IV ITC che hanno partecipato al progetto “Alternanza Scuola-Lavoro”. I contenuti appresi e l’esperienza fatta sono stati ripre-si in una relazione e in una prova scritta di verifica che in generale ha evidenziato ottimi risultati in termini di soddisfazione degli studenti e di apprendimento. Confido in future occasioni di collaborazione.Prof. Giovanni Frigerio, preside ITC, Bergamo

Presso Villa Ca’ Tiepolo sull’isola di Albarella (Ro), ho contributo - in-sieme a Samuela Minto - alla pro-mozione di una festa in maschera per raccogliere fondi  a favore dei progetti  Cesvi ad Haiti. La serata

qualità del lavoro svolto è emersa dalle diverse relazioni. In particolare ho apprezzato la possibilità  di trat-tare queste tematiche da un punto di vista laico e con una buona dose di pragmatismo. Sono argomenti che meriterebbero un intero work-shop per approfondire il discorso relativo al rapporto tra economia ed etica, profitto e dono.elisabetta Sola, officina della Comunicazione

Veramente bello quest’anno il Pre-mio Takunda, di alto livello, molto coinvolgente. Conciso, chiaro, pane al pane, e con il giusto pathos. Con-vincente.Roberto Caselli, eR Creativi in prima linea

La giornata al Parco del Mincio ci ha regalato emozioni vere e sarà ri-cordata a lungo da tutti. Siamo stati benissimo, grazie al bel tempo, ma soprattutto grazie alla competenza e alla squisita disponibilità delle gui-de (la nostra era il “super” Corrado). Ci scusiamo se non abbiamo aderi-to alle altre proposte educative del Cesvi, ma il tempo è stato davvero poco! Ho fortemente creduto in voi e non sono rimasta delusa. Mi au-guro che in futuro potremo collabo-rare ancora.Paola Capalbo, Scuola I.C.S. J. Ba-rozzi - Plesso Bocconi, Milano

È stato un piacere essere presenti al convegno sul dono. L’incontro è stato interessante e la

La serata del Premio Takunda è sta-ta bellissima. Cesvi e tutte le perso-ne che compongono l’associazione sono davvero grandi.Rosa Marini, UBI Banca

Complimenti per la bellissima per-formance del Premio Takunda, ov-viamente non solo per la scelta del genere “femminile”…Giovanna Tedeschi

Spettacolo coinvolgente ed   en-tusiasmante, con splendidi ospiti! Complimenti davvero per il Premio Takunda.Manuela Carminati, Banca Popolare di Bergamo

Grazie a Cesvi e ai suoi collabora-tori per la disponibilità e la profes-

PERSONE E FATTI IN BREVE - PERSONE E FATTI IN BREVE - PERSONE E FATTI IN BREVE- PERSONEni a cura di Sergio Manghi, docente di Sociologia dell’Università di Parma.

2 maggio Padova. Il presidente Cesvi Giangi Milesi interviene al X Congres-so nazionale “Dio nel cuore, Cesare nella città?” - La rilevanza pubblica del Cristianesimo. Partecipano tra gli altri angelo Ferro, presidente nazio-nale UCID, Marco Vitale, economista d’impresa, e Marco Morganti, A.D. Banca Prossima. 

2 maggio Capriate S. Gervasio (BG). Presso la Galleria Sant’Alessandro, “Festa di primavera”. Presente uno stand Cesvi gestito dai volontari per raccogliere fondi a favore della po-polazione di Haiti. Un ringraziamento particolare a Massimo Giudice.

28 aprile-2 maggio Bergamo. VII edi-zione di Lilliput - Villaggio Creativo: Cesvi è ospite dello stand dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Berga-mo e del Ministero dell’istruzione dell’Università e della Ricerca per promuovere i progetti educativi e con-durre laboratori e attività per i bambini grazie alla presenza dei volontari. Gra-zie a Rosangela Coti, Veronica Cap-pello, anna Vitali.

30 aprile Roma. “Storie dall’Ugan-da”, cena solidale con due ragaz-zi del campo di Kalongo, nel nord Uganda, che hanno partecipato al laboratorio fotografico promosso da Fotografi senza Frontiere nell’am-bito del progetto Fondazioni4afri-ca. Grazie a Lucia Montalto e ai volontari Cesvi di Roma.

28-30 aprile Lima (Perù). artytex,

impresa sociale creata dal Cesvi, par-tecipa a Perù Moda 2010, evento internazionale che promuove prodotti tessili peruviani di qualità, permetten-do l’incontro tra le migliori imprese lo-cali dell’industria della moda e le prin-cipali compagnie importatrici.

17-18 aprile Vercelli. Primo “Torneo del Sorriso”, una due giorni di tennis per raccogliere fondi a favore delle Case del Sorriso del Cesvi in Tamil nadu, India. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Cesvi, Gap Year e Marina Bottelli e Corrado Prella del Circolo di asignano di Vercelli.

16 aprile Milano. Seminario sulla re-sponsabilità sociale d’impresa e le tecniche di redazione del Bilancio so-ciale presso la Ferpi. Conducono Da-nilo Devigili e Carlo Cici, consulenti di RG Associati. Intervengono tra gli altri: Giangi Milesi, presidente Cesvi, e Dario Francolino, direttore comu-nicazione e public affairs del gruppo farmaceutico Roche.

7 aprile Rio de Janeiro (Brasile). Vio-lente piogge colpiscono lo Stato di Rio de Janeiro provocando la morte di 153 persone e il ferimento di altre cen-tinaia. oltre 3.000 i senzatetto. Dan-neggiata la Casa del Sorriso del Cesvi nella favela di Manguinhos.

Affari esteri spagnolo.

3-26 maggio Siena. La mostra “Auto-ritratto di Kalongo” realizzata nell’am-bito del progetto Fondazioni4africa viene allestita nel Palazzo Comunale di Siena. Grazie a Fotografi senza Frontiere e Paola Riccardi, curatri-ce della mostra. Presente Gabriel-lo Mancini, presidente Fondazione Monte dei Paschi di Siena.

22 maggio Bergamo. “Le bottiglie di Gino”: 12 bottiglie della cantina per-sonale di Luigi Veronelli aperte per una degustazione d’eccezione presso la Gamec a chiusura dell’evento “Ri-storerò”. Il ricavato è devoluto al progetto “Fer-miamo l’Aids sul nascere”. Grazie a Gian arturo Rota, direttore generale Veronelli editore. nella foto Gigi Broz-zoni, presidente Seminario Perma-nente Luigi Veronelli, e Giangi Milesi, presidente Cesvi.

1-3 luglio Milano. Presso Frigoriferi Milanesi, inaugurazione della mostra “Karamoja, contrasti d’Africa” con foto di Fulvio Zubiani raccolte in un viaggio sui progetti Cesvi in Uganda. Presente Myrta Canzonieri, Direttore Unità Raccolta Fondi, Comunicazione, educazione del Cesvi.

9 giugno Roma. Cesvi e Ministero af-fari Esteri organizzano una conferen-za stampa per rilanciare l’attenzione sul tema dello sfruttamento del lavoro minorile. Presenti Elisabetta Belloni, Direttore DGCS, Giangi Milesi, pre-sidente Cesvi, Furio Rosati, progetto Understanding Children’s work, Vin-cenzo Spadafora, presidente Unicef Italia, e Laura Baldassarre, PIDIDA.

4 giugno Montevideo (Uruguay). nella Sala della Corporación, il Presiden-te della Giunta municipale, Edil Dari Mendiondo, consegna a Ubaldo Manfrini, storico cooperante del Ce-svi, un’importante onorificenza per il suo impegno sociale nel Paese.

1 giugno Bruxelles. Presentato il nuovo 2015-Watch Report di allian-ce2015, network europeo di cui Cesvi fa parte, sul tema degli obiettivi del Millennio. Presenti andris Piebalgs, Commissario europeo per lo sviluppo, e Miguel angel Moratinos, Ministro

18 maggio Caracas (Venezuela). Si-glato da organizzazioni pubbliche e private l’accordo che sancisce la na-scita della “rete venezuelana contro la violenza e lo sfruttamento sessuale di bambine, bambini e adolescenti”. L’iniziativa è promossa dal progetto Cesvi grazie al contributo del Ministe-ro affari Esteri italiano.

29 aprile-18 maggio Milano. Cesvi organizza un ciclo di tre incontri sui temi della biodiversità e della sicurez-za alimentare nei Paesi in via di svi-luppo: all’ispi, all’Università Bicocca e all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Grazie a Comune di Milano e Regione Lombardia.

16 maggio Capriate San Gervasio (MI). In occasione del primo anniversario del centro commerciale onda, raccolta fondi speciale dedicata all’intervento Cesvi ad Haiti. Un ringraziamento par-ticolare a Massimo Giudice e Matteo Bolis, volontari Cesvi.

15-16 maggio Roma. Mad4Dance tour sostiene il Cesvi in occasione di un grande concorso di danza jazz, classica e hip hop. Il ricavato è desti-nato alla Casa del Sorriso Cesvi di Rio de Janeiro, Brasile.

13 maggio Bergamo. Presso l’Univer-sità di Bergamo, convegno “Donazio-ne - Relazione - Azione” per celebrare i 25 anni del Cesvi. Introduce Giangi Milesi, presidente Cesvi, con ivo Liz-zola, preside Facoltà di Scienze della Formazione. Intervengono Pierluigi Bernasconi e Ernesto Gatti, ammini-stratore delegato e responsabile risor-se umane di Mediamarket. Conclusio-


Recommended