Date post: | 03-Jan-2016 |
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Coordinamento di:Rolando CASAMONTI, Referente intercultura Ufficio sul Territorio, FI Claudia NOSENGHI, Referente intercultura U. S. R. per la Liguria
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ENTI LOCALI, SCUOLA, ENTI LOCALI, SCUOLA, INTEGRAZIONEINTEGRAZIONE
SEMINARIO NAZIONALE FIRENZE 8 - 9 MARZO 2012
PRIMA SESSIONEGRANDI CITTA’
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PARTECIPANTI ALLA PRIMA SESSIONE1. INTRODUCE Giuliana PUPAZZONI, Direttore generale U.S.R per la
LiguriaINTERVENTI2. Giovanna CECCATELLI GURRIERI, Università di Firenze“I Piani di Gestione della Diversità nella realtà metropolitana. L’esperienza del
progettoUGUADI della Regione Toscana”3. Carlo TESTI, Dirigente scolastico Istituto Comprensivo “Gandhi”di
Firenze“ Progettare la scuola per le diversità: spunti e riflessioni”4. Patrizia CAPOFERRI, Docente, Referente intercultura U.S.R per la
Lombardia“ Patti di territorio per la scuola e l’oltre scuola”5. Vanda LOSCO, Docente, Direzione didattica “A.Gabelli”di Torino,“La scuola della resilienza. L’esperienza in un quartiere a forte immigrazione”6. Mariagrazia PELLERINO, Assessore alle Risorse Educative, Comune di
Torino7. Maria Grazia GUIDA, Assessore all’Educazione e all’Istruzione e
Vicesindaco Comune di Milano8. Anna Maria PALMIERI, Assessore all’Istruzione, Comune di Napoli9. Rosa Maria DI GIORGI, Assessore all’Educazione, Comune di Firenze
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Città a confronto
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CITTA’POPOLAZIO
NE RESIDENTE
(*)
% RESIDENTI ALTRA
NAZIONALITA’
(*)
NAZIONALITA’ PREVALENTE
(*)
FIRENZE 371.282 13,5ROMANIA
MILANO 1.324.110 16,4FILIPPINE
NAPOLI 959.574 3,1UCRAINA
TORINO 907.563 14,1ROMANIA
GENOVA 607.906 8,3
ECUADORFONTI: (*) www.comuni-italiani.it anno di riferimento 2010 (ISTAT 1.01.2011 – www.demo.istat.it 3
ESPERIENZE DI COLLABORAZIONI INTERISTITUZIONALI
Giovanna CECCATELLI GURRIERI, Università di Firenze
“I Piani di Gestione della Diversità nella realtà metropolitana. L’esperienza del progetto
UGUADI della Regione Toscana”
Carlo TESTI, Dirigente scolastico Istituto Comprensivo “Gandhi”di Firenze“ Progettare la scuola per le diversità: spunti e riflessioni”
SCAMBI INTERCULTURALI
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San Rossore 2008
““ManifestoManifesto per una scuola antirazzista e per una scuola antirazzista e dell’inclusione ”dell’inclusione ”Delibera di Giunta Regionale n. 530 del 11/07/2008
-L’esperienza del progetto UGUADI: formare per trasformare (persone, organizzazione, relazioni)- Formazione alla cittadinanza è una competenza per la vita
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ESPERIENZE DI COLLABORAZIONI INTERISTITUZIONALI
Carlo TESTI, Dirigente scolastico Istituto Comprensivo “Gandhi”di Firenze“ Progettare la scuola per le diversità: spunti e riflessioni”Obiettivo: adattare quello che si insegna e come si insegna alle diversità presenti nella scuola coinvolgendo tutta la scuola
Presentazione di una mappa concettualeGrande coinvolgimento degli EELL
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PREVENIRE E GOVERNARE FORME DI CONCENTRAZIONE
Patrizia CAPOFERRI, Docente, Referente intercultura U.S.R per la Lombardia“ Patti di territorio per la scuola e l’oltre scuola”
L’integrazione è un investimento per il futuro del paese
Modello riproducibile, che coinvolge una pluralità di soggetti, rispondente ad un problema reale
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È un accordo interistituzionale fra:UST, Associazione scuole autonome,
PrefetturaQuestura, Provincia, Comune capoluogo,
Associazione Comuni ..Per...
Garantire al minore con cittadinanza non italiana il diritto all’educazione e all’istruzione
Gli alunni neo-arrivati sono pre-iscritti:
dallo Sportello unico all’immigrazione (Prefettura);
dalle singole scuole autonome, tramite la condivisione di una piattaforma on – line, implementata dall’UST
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La preiscrizione attraverso lo Sportello Unico
La Prefettura inserisce on line i nominativi dei minori al momento della consegna del nulla osta al ricongiungimento familiare;Consegna al genitore insieme al nulla osta la ricevuta di preiscrizione alla scuola (la scuola è assegnata dal sistema in base all’età ed alla residenza);Il genitore è invitato a recarsi alla scuola assegnata per regolarizzare l’iscrizione
L’alunno è da subito inserito nell’elenco della scuola.
Le preiscrizioni sono raccolte anche dalle scuole9
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L’orientamento informativo
Nel caso di alunni in età da scuola secondaria di 2° grado il minore è assegnato temporaneamente a sc. 1° grado per essere orientamento.
SCAMBI INTERCULTURALI
Vanda LOSCO, Docente, Direzione didattica “A.Gabelli”di Torino,“La scuola della resilienza. L’esperienza in un quartiere a forte immigrazione
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Le scuole Gabelli e Pestalozzi
Ricordare le migrazioni passate per affrontare quelle presenti
- zona nord della città- Circoscrizione 6, la più estesa e popolosa
Barriera di Milano primo insediamento al di là dellacinta daziaria verso Milano
- è uno dei simboli dello sviluppo industriale di Torino tra il XIX ed il XX secolo
- roccaforte di una classe operaia con propri modelli sociali e culturali di riferimento
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costruire una personale
e collettiva resilienza
Capacità o processo di riorganizzazione positiva della vita o di un’attività in un dato contesto, a dispetto di esperienze critiche che di per sé avrebbero potuto portare a esiti negativi.
resistere
far fronte
trasformare
integrare
fare bene con ciò che si ha13
Sperimentazione di nuovi percorsi didattici e formativi
Definizione di curricoli rivolti ai nuovi studenti
Formazione degli insegnanti – percorsi di ricerca azione e attività cooperative
Attività con enti territoriali (Circoscrizione 6, Comune di Torino, Associazioni culturali e sportive, Centro Interculturale, …)
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Gli assessori
Mariagrazia PELLERINO, Assessore alle Risorse Educative, Comune di Torino
Sincretismo, permette di vedere la ricchezza delle nostre classi
Fondamentale la relazione scuola EE.LLMaria Grazia GUIDA, Assessore all’Educazione
e all’Istruzione e Vicesindaco Comune di Milano
Scuola che sta in mezzo (elemento di complessità ma anche di positività) progetto START, progetto MEDIANTE
Rosa Maria DI GIORGI, Assessore all’Educazione, Comune di Firenze
La Toscana e Firenze in particolare all’avanguardia nelle politiche di accoglienza e di integrazione. Storico rapporto scuola EE:LL
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Anna Maria PALMIERI, Assessore all’Istruzione, Comune di Napoli Napoli,per un laboratorio di inte(g)razione culturale
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Tratti dominanti della realtà napoletana:•- Alti tassi di emigrazione storica
•- Alto tasso di dispersione scolastica e abbandono
•- Luogo di transizione e transito (città-porto) più che di stanzialità
•- Assenza di politiche strutturate
•- Alta capacità di “accoglienza indifferente” (mescolata agli alti tassi di vulnerabilità sociale ed economica)
Cosa ne deriva?
1. IN POSITIVO: La presenza non invasiva e relativamente giovane consente di fare della città una sorta di “laboratorio” per le strategie di interazione/integrazione
2. IN NEGATIVO: proprio la presenza sporadica e non ancora “strutturata” in modo chiaro (la stabilizzazione è fenomeno più recente che altrove) non favorisce l’attivazione di interventi didattici e di stili educativi che coinvolgano l’intera comunità scolastica in un’interazione positiva
3. INOLTRE …Non è infrequente la sovrapposizione delle vulnerabilità: concentrazione della popolazione non italiana nelle zone a più alto tasso di povertà e dispersione scolastica
4. La dispersione scolastica è frequentissima presso alcuni gruppi/comunità ( rom, cinesi)
I progetti attivati
Ricognizione e ricerca con l’ISTAT
Coinvolgimento dei CTP nei percorsi EDA: formazione, sensibilizzazione, pubblicizzazione, coinvolgimento
Percorsi di intercultura per gli studenti di cittadinanza italiana
Partenariati con privato sociale e III settore: necessità di mettere “in rete” gli interventi prevalentemente
attivati nell’extrascuola con i percorsi didattici scolastici
MIUR –USR LIGURIACENTRO SCUOLE NUOVE CULTUREsalita della fava greca 8 GENOVA
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE