+ All Categories
Home > Education > Coprogettazione

Coprogettazione

Date post: 23-Jun-2015
Category:
Upload: massimo
View: 1,767 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
Description:
Questa presentazione cerca di individuare i passaggi chiave per la co-costruzione di un progetto educativo.
32
COPROGETTARE L’INTERVENTO EDUCATIVO
Transcript
Page 1: Coprogettazione

COPROGETTARE L’INTERVENTO EDUCATIVO

Page 2: Coprogettazione

COPROGETTAZIONE

Per coprogettazione possiamo intendere quel processo con cui si costruisce un progetto educativo-progetto di vita insieme agli attori presenti sulla scena dell’intervento educativo:

Familiari Insegnanti Compagni di classe Tecnici az USL Soggetto autistico

Page 3: Coprogettazione

LA PARTECIPAZIONE DEGLI ATTORI DEVE ESSERE PREVISTA NELLE DIVERSE FASI DELL’INTERVENTO:

Valutazione iniziale Identificazione obiettivi e priorità Definizione delle attività, dei metodi e delle tecniche Valutazione in itinere/ex post Redesign del progetto

Page 4: Coprogettazione

Piano Educativo Individualizzato

Diagnosi funzionale educativa

Profilo dinamico funzionale

Attività, materiali, metodi di lavoro

Ver ifica

Conoscenza punti di forza-debolezza

Definizione di obiettivi

Definizione di tecniche e risorse

Momento di revisione e correzione

Page 5: Coprogettazione

Valutazione inizialeLa valutazione iniziale (assessment) è un’operazione

conoscitiva che si articola in due tempi:

la raccolta delle informazioni, “mediata” da informatori, come nel caso dell’intervista, o “diretta”, come nell’osservazione;

la selezione, il riordino e l’organizzazione delle informazioni, ai fini della costruzione di un quadro completo della persona autistica.

Page 6: Coprogettazione

Raccolta e riordino informazioni

Profilo funzionale multidimensionale

abili ta’- deficit bambino comportamenti-problema rapporto con l’ ambiente

(situazione handicap)

COLLOQUI CON I TECNIC I AZ. USL COMPETENTI PER TERRITORIO

INTERVI STE-COLLOQUI (GENIT ORI , INSEGNANTI)

OSSERVAZIO NI NEGLI AM BIENTI DI VITA

RELAZIO NE CLINI CA E VAL UTAZIO NE FORMALE

Raccolta e riordino informazioni

Profilo funzionale multidimensionale

abili ta’- deficit bambino comportamenti-problema rapporto con l’ ambiente

(situazione handicap)

COLLOQUI CON I TECNIC I AZ. USL COMPETENTI PER TERRITORIO

INTERVI STE-COLLOQUI (GENIT ORI , INSEGNANTI)

OSSERVAZIO NI NEGLI AM BIENTI DI VITA

RELAZIO NE CLINI CA E VAL UTAZIO NE FORMALE

Page 7: Coprogettazione

Perché il momento conoscitivo deve essere partecipato?

Si può conoscere la verità in modo oggettivo?

Page 8: Coprogettazione

VERSANTE TEORICO-CONCETTUALE (PENSIERO)

Domanda focale: Come costruire un quadro condiviso di conoscenze utili per l’intervento educativo? VERSANTE METODOLOGICO

(AZIONE)

VISIONE DEL MONDO SOCIALE : - Paradigma interpretativo: il mondo conoscibile è quello dei significati attribuiti dagli individui - Relativismo (realtà multiple)

EPISTEMOLOGIA: - non dualismo, non oggettività - non separazione ricercatore-oggetto di studio

TEORIE: - costruttivismo - fenomenologia

PRINCIPI: - processi partecipati per costruire conoscenze condivise

EVENTI E/O OGGETTI: le osservazioni-interpretazioni dei diversi comportamenti, delle interazioni sociali e delle azioni comunicative della persona autistica nei diversi contesti

REGISTRAZIONI: - raccolta dei dati mediante diversi strumenti di registrazione ( interviste, check list, griglie…)

ELABORAZIONI: riordino, integrazione delle informazioni provenienti da diverse fonti

AFFERMAZIONI DI CONOSCENZA un processo partecipato di valutazione permette - l’accesso alle conoscenze dei diversi attori vicini

alla persona autistica - la raccolta di informazioni relative al

comportamento nei diversi contesti

AFFERMAZIONI DI VALORE: Un processo partecipato di valutazione supera la visione positivista del tecnico detentore della verità ultima, per costruire un quadro di conoscenze condivise

IL DIAGR AM MA A V DELLA CONOSCENZA

Page 9: Coprogettazione

Strumenti di osservazione

Nel gruppo di lavoro è molto importante condividere degli strumenti di osservazione che consentano sia la registrazione delle informazioni relative alle attività svolte sia la comunicazione interna al gruppo di lavoro

Page 10: Coprogettazione

L’osservazione giorno per giorno di Piaget, che corre parallela ai suoi microesperimenti, suggerisce agli educatori e agli insegnanti l’utilizzo di uno strumento di osservazione semplice, ma molto importante: il diario di bordo.

Page 11: Coprogettazione

Schede di osservazione

Si possono mettere a punto schede di osservazione per un uso non specifico, in cui semplicemente si tengono distinti i due livelli della descrizione dei comportamenti e dell’interpretazione.

Page 12: Coprogettazione

PROTOCOLLO OSSERVATIVO DI TIPO DESCRITTIVO Dati dell’osservazione Dati contesto Data: Soggetti presenti: Ora: Attività in corso: Soggetto osservato (età):

Tempo (minuti)

Comportamenti osservati Commento

Page 13: Coprogettazione

Oppure schede di osservazione che hanno l’obiettivo di registrare solo determinati comportamenti-target, come nel caso dei comportamenti problema o in quello dei campioni di comunicazione

Page 14: Coprogettazione

Attività Orario lun mar mer giov ven

8,30-9

9-9,30

9,30-10

10-10,30

Studente: Data inizio: Comportamento target: Data fine:

Legenda: casella bianca assenza di comportamento casella barrata meno di 5 volte casella annerita + di 5 volte

Diagramma per osservare la frequenza dei CP

Page 15: Coprogettazione

CAMPIONE DI COMUNICAZIONE Allievo: Osservatore: Data: Ora d’inizio: Ora della fine:

FUNZIONI

Contesto Persone, quando, dove

Comunicazione (motoria, gestuale, con oggetti, figurale, vocale, scritta)

Richiesta Ottenere attenzione

Rifiuto Sociale Espressione di sentimenti

Page 16: Coprogettazione

La valutazione iniziale è indispensabile per stabilire il punto di partenza del percorso educativo e comprende fattori personali:

deficit,

comportamenti-problema,

punti di forza e motivazioni

…e fattori contestuali

Page 17: Coprogettazione

Situazione di handicap

La situazione di handicap (svantaggio) è determinata dall’incontro di fattori personali (deficit) con fattori ambientali e socio culturali.

Page 18: Coprogettazione

SITUAZIONEHANDICAP

fattori

sociali-culturali

fattori

ambientali

personali

fattori

creano h.

deficit

compensazioni

riducono h.

comunicaz. interazione sociale

abilità alternative

creano h.

riducono h.

ambiente poco strutturato, imprevedibile

adattamenti ambiente apprendimento (didattica)

creano h.

Pregiudizio

riducono h.

conoscenza reciproca

fare insieme

Esclusione

adattamenti ambiente fisico (arredi)

facilitazioni

immaginaz. punti di forza

Page 19: Coprogettazione

insegnare abilità in grado di compensare i deficit o di sostituire i comportamenti problema

Adattare gli ambienti e studiare gli ausili appropriati (agende personalizzate…)

Promuovere l’integrazione: dal conoscersi al fare insieme

Finalità intervento educativo

Page 20: Coprogettazione

Programmazione

Con la programmazione (1974) si riconosce all’insegnante un ruolo progettuale: il programma va adattato alla realtà locale e ai singoli individui.

Page 21: Coprogettazione

Nel caso di un soggetto autistico è opportuno bilanciare obiettivi legati ai programmi con obiettivi educativi (autonomie, comunicazione, abilità sociali).

Page 22: Coprogettazione

Programmare congiuntamente

Insegnanti curricolari e di sostegno dovrebbero porsi insieme delle domande:

• fra le cose previste per la classe quali possono essere svolte anche da chi segue un PEI?

• fra le cose contemplate nel PEI quali possono essere proposte anche ai compagni?

Page 23: Coprogettazione

Studio adattamentiIl gruppo di lavoro dovrebbe ragionare sugli adattamenti riguardanti:

• Obiettivi: semplificati/alternativi• Strategie didattiche: metodologie di

lavoro, tipologie di facilitazioni e rinforzi• Ambiente fisico: arredi, posizione

nello spazio

Page 24: Coprogettazione

IL PROGETTO DI VITA

L’orizzonte di senso per la definizione degli obiettivi e l’identificazione delle priorità è il PROGETTO DI VITA. E’ una prospettiva che porta “fuori” dalla scuola…

Come immaginiamo questo ragazzo da adulto?

Quali abilità sono più utili nel contesto di vita?

Page 25: Coprogettazione

Progettualità calda-fredda

Il progetto di vita si costruisce in due modi:

• Caldo: “immaginare, desiderare, aspirare, volere”

• Freddo: preparare le azioni necessarie, prevedere le varie fasi, valutare pro-contro, la fattibilità

Page 26: Coprogettazione

Dal PEI al Progetto di vita

Il progetto di vita porta a considerare:

ruoli lavorativi

Competenze di gestione del tempo libero

Competenze di gestione del proprio luogo di vita

Competenze di sviluppo/mantenimento di una rete sociale

Competenze di gestione delle proprie risorse economiche

Competenze affettive e sessuali

Page 27: Coprogettazione

Definizione degli obiettivi

Possiamo distinguere gli obiettivi in relazione al termine:• Lungo termine: se ragioniamo in termini di progetto di

vita includiamo realizzazioni dell’età adulta (oltre i limiti di tempo del percorso scolastico)

• Medio Termine: mix di obiettivi tratti dalla programmazione di classe e obiettivi educativi (da raggiungere entro l’anno scolastico)

• Breve termine: definizione delle sequenze di sotto-obiettivi (scomposizione dell’obiettivo a m.t.) in modo da poter lavorare nell’immediato

Page 28: Coprogettazione

Definizione obiettivi condivisa

Per dare continuità agli interventi è importante la collaborazione tra scuola-famiglia-extrascuola-tecnici Az USL.

Il gruppo operativo è un momento fondamentale per costruire questa rete e dare una definizione condivisa degli obiettivi.

Page 29: Coprogettazione

definizione obiettivi identificazione priorità INSEGNANTI

definizione obiettivi identificazione priorità GENITORI

DEFINIZIONE CONDIVISA OBIETTIVI IDENTIFICAZIONE PRIORITA’ IN RELAZIONE AL PROGETTO DI VITA

definizione obiettivi identificazione priorità INSEGNANTI

definizione obiettivi identificazione priorità GENITORI

DEFINIZIONE CONDIVISA OBIETTIVI IDENTIFICAZIONE PRIORITA’ IN RELAZIONE AL PROGETTO DI VITA

Page 30: Coprogettazione

La definizione condivisa degli obiettivi permette l’ideazione di attività “sensate”, che possono essere implementate nei diversi ambienti di vita

Page 31: Coprogettazione

Definizione obiettivi in senso comportamentale

E’ utile provare a definire gli obiettivi in senso comportamentale, in modo da renderli verificabili. Deve, quindi, essere chiara:

l’azione che vogliamo sia compiuta la modalità con cui deve essere compiuta il contesto ( es. “scrivere da solo una sintesi della lezione utilizzando

uno schema-guida con domande aperte ” e non “migliorare la capacità di sintesi”)

Page 32: Coprogettazione

E ora proviamo a progettare insieme…


Recommended