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Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze11-12-13 Novembre, Stazione Leopolda. La seconda edizione.
Il Corriere del Salone
La questione che ormai da diversi mesi impegna in un modo o nell’altro coloro che in Italia vivono nel restau-ro, è quella dell’accreditamento dei restauratori al fine di poter affidare loro commesse pubbliche. Era facile preve-dere, e in effetti molti lo avevano intuito da lungo tempo, che al momento di affrontare l’argomento si sarebbe sco-perchiato un pentolone dal quale sarebbero usciti veleni di ogni sorta. Quando i problemi si lasciano incancreni-re per decenni, e non si hanno le capacità tecniche, la volontà politica e l’intenzione specifica di risolverli, li vedremo ingigantire e divenire sempre più incontrolla-bili. Il Ministero per i Beni Culturali, fondato nel 1975 da Giovanni Spadolini con la promessa e l’impegno di assumere una qualificazione altamente tecnica, si è da subito caratterizzato invece per un accentuato burocra-tismo e per la mortificazione delle componenti tecnico-scientifiche; e chi ha memoria ricorda alcune persone di primo piano nell’Amministrazione che cedettero le armi e alzarono bandiera bianca andandosene anzi tempo, da Oreste Ferrari (dell’Istituto per il Catalogo) a Giovanni
Bruno SantiIL SALONE MOTORE DELLE SINERGIE TRA ISTITUZIONI
Intervista
Speciale
La figura del restauratoreRIUSCIREMO A DARE UN PO’ DI RAZIONALITÀ AL CAOS?
Urbani (dell’Istituto Centrale del Restauro). Nel nostro settore specifico, una questione cruciale come l’insegna-mento del restauro, con tutto ciò che comporta sulla qua-lità degli interventi compiuti sul nostro patrimonio arti-stico, rimaneva irrisolta e diventava preda di meccanismi impazziti, in cui scuole, insegnanti, formazione, allievi, rimanevano categorie al cui interno era possibile tutto e il suo contrario. Il meccanismo ragionevole degli accordi Vernola-Mayer del 1983, con Scuole regionali affidate al controllo e all’indirizzo degli Istituti a carattere nazio-nale, rimane anch’esso soltanto un ricordo per chi ha memoria. E in ogni caso, dal momento che in Italia l’in-segnamento è libero, sarebbe stato necessario stabilire un meccanismo di accreditamento per le scuole private, se-condo parametri facilmente individuabili (qualificazione degli insegnati, disponibilità logistiche, curriculum degli studi, ecc.). Ugualmente, andava risolta la questione del livello di studi corrispondente alla figura professionale del restauratore e delle professionalità intermedie.
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Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
Il Salone è stato realizzato con il Patrocinio diMinistero dei Beni e delle Attività Culturali, Ministero degli Esteri, Pontificia Commissione dei Beni Culturali della Chiesa, Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, ICE - Istituto nazionale per il Commercio Estero, ICOMOS Comitato Nazionale Italiano, ENIT Agenzia Nazionale del Turismo, CNA Costruzioni, Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze, Università degli Studi di Firenze, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, Fondazione Romualdo del Bianco, Life Beyond Tourism
Con il contributo e la collaborazione di:ATAF Firenze, Cassa di Risparmio di Firenze, Consiglio Regionale della Toscana, Eden Rock Resort, Edizioni Paideia Firenze, Federalberghi - Aia, Associazione di Imprese Alberghiere di Firenze e Provincia, Palazzo Spinelli per L’arte e il Restauro Associazione No Profit, Gruppo Miraglia - Servizio Catering, Hotel Tornabuoni Beacci, Hotel Loggiato dei Serviti, Istituti Paritari Cavour Pacinotti, La Bottega dei Fiori di Firenze - www.fiorit.it, Mirabili srl, Quid Communications
Con la partecipazione di:Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures, APT - Agenzia per il Turismo di Firenze, Artedata srl, Associazione Prorestauro Italia per il Restauro e la Conservazione dei Beni Culturali, Centro per l’arte contemporanea - Luigi Pecci di Prato, Firenze Parcheggi, FIRPA. Feria Internacional de Conservación y Restauración del Patrimonio, Florens 2010 Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali di Firenze, Friends of Florence, Kermes La rivista del Restauro, Il Serchio Service Srl, Litografia IP, Museo H.P. Horne di Firenze, Nardini Editore - Nardini Press sr.l., OMA Osservatorio dei Mestieri d’Arte Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze, Soprintendenza Archivistica per la Toscana, Soprintendenza per i Beni Archeologici per la Toscana, Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Firenze, Pistoia, Prato, Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, Ufficio Stampa della Provincia di Firenze, Comando Provinciale VV.F. Firenze
Anno II numero 2 - Firenze
Quest’anno, in occasione della seconda edi-zione del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze, la redazione del Corriere ha voluto incontrare e discorrere con il Professor Bruno Santi, storico dell’arte di grande esperienza nel campo della tutela dei beni culturali in Italia, già soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, nonché figura di riferimento all’interno dell’organigramma del Salone, nell’ambito del quale è coordinatore del Comitato esecutivo.Nell’arricchente intervista si è conversato del Salone e degli aspetti cruciali legati al restauro e alla conservazione, alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale italiano.
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Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
2 Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org
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3Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org
Il primo, determinante passo verso il riconoscimento universitario del titolo era stato compiuto, vorrei ricor-dare perché non mi capita di vederlo richiamato spes-so, per merito della legge di istituzione della Scuola dell’Opificio (gennaio 1992), dove si stabiliva che per accedere alle Scuole dello Stato sarebbe stato necessario un diploma di scuola superiore, e non inferiore, e che i corsi avrebbero avuto durata quadriennale (parificandosi a quello che allora era il modello universitario).Nel maggio del 2009 sono stati approvati finalmente due provvedimenti di legge di grande importanza culturale e civile, che per una volta sarà onesto accogliere con favore: i Decreti nn. 86 e 87 stabiliscono le caratteristi-che della figura del restauratore, e (il secondo) quelle dell’insegnamento del restauro. Nel primo caso, comun-que, ho già osservato che fra le ben venticinque funzioni individuate per il restauratore molto paradossalmente soltanto una ha a che fare con l’esecuzione materiale di un intervento, che è poi la specificità indiscussa della professione; mentre buonissima parte delle altre com-peterebbe a figure diverse, come lo storico dell’arte o lo scienziato. In questo caso, non temo di affermare che la lobby interna che ha lavorato a questo testo si è allargata indebitamente. Ne nasceranno sicuramente dei proble-
Chi sarà il restauratore?UN IMPEGNO CHE RESTITUISCA CERTEZZE
mi. Su un altro versante, attendiamo ancora l’istituzione della Classe di laurea specifica per il restauro, e sarebbe ora che il Ministero dell’Università rinunciasse ai suoi distinguo.Quanto alle procedure per l’accreditamento, al Salone dello scorso anno ho sostenuto una posizione impopola-re, che fosse preferibile lasciare svolgere in prima bat-tuta il concorso in modo da sistemare intanto coloro che senza discussione potevano accedere, per aprire poi un confronto durissimo su tutte le altre situazioni. Al con-trario, le iniziative (senz’altro legittime, intendiamoci) dei tanti restauratori formatisi nelle mille altre maniere consentite, se non autorizzate, dalla legge, hanno fin qui bloccato lo svolgimento, e innescato ripetutamente una specie di lotta intestina. Credo comunque che la stessa gestione delle prove, quando ci si arriverà, si dimostre-rà straordinariamente difficile. In ogni caso, l’auspicio (perché veramente bisogna uscirne) è che per la prossi-ma edizione di questo Salone si sia arrivati in fondo al tunnel. Buon lavoro a tutti.
Giorgio Bonsantigià Ordinario di Storia e Tecniche del Restauro
alle Università di Torino e Firenze
Terracotta unica di questa tipologia e singolare per la tecnica esecutiva. Il restauro è stato particolarmente complesso a causa di un precedente, pesante interven-to, che alterava la forma e comprometteva lo stato di conservazione dell’opera. Il bassorilievo, frammentato in ben 20 pezzi, è stato ricomposto ritrovando l’aspetto originale.
OPIFICIO: EFFETTO RESTAURO
LA MADONNA CON BAMBINO DI JACOPO SANSOVINO:un “puzzle” smontato e ricomposto
Per trovare i libriBOOKSHOP
di KERMESla Rivista del Restauro
I libri sono solo muta carta stampata se non trova-no lettori che li ascoltino: al Bookshop del Salone dell’Arte e del Restauro, i libri possono parlare. Il Bookshop è organizzato da Kermes - La rivista del restauro insieme alla comunità con cui la rivista è cresciuta in più di 20 anni, e da Nardini Editore e la nuova libreria Nardini Bookstore: ciò ha permesso di portare a disposizione del pubblico della cultura dei BBCC una scelta, nazionale e internazionale, di pubblicazioni di editori tra i più pertinenti al set-tore e spesso di difficile reperimento nella norma-le distribuzione libraria. Molti lettori qui potranno trovare o scoprire proprio le pagine che cercavano: molti libri potranno parlare. Nello spazio Informa-Restauro è a disposizione materiale informativo di istituti, pubblici e privati, scuole, centri di ricerca attori della cultura dei BBCC.Al Bookshop è possibile trovare pubblicazioni, tra gli altri, di: A&C2000, Archetype, CELID, De Ferrari, DEI, EDICOM, Felici Editore, Fondazio-ne Arte della Seta Lisio, Gangemi Editore, IAR, ICCROM, IGIIC, Jaca Book, Mandragora, Ma-schietto, Nardini Editore, Nerea, Olschki, Paideia, Palazzo Spinelli, Patron, Sillabe, Spirali, The Getty Conservation Institute ...
Orario delle visite guidate dai restauratori:Opificio delle Pietre DureViale Filippo Strozzi, n.1, Firenzedal 12 al 17 novembre 2010 (escluso la domenica)ogni 45 minuti, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.15 alle 17.15Gruppi di 20 persone max, contributo minimo di Euro 10,00 a persona.Prenotazione obbligatoria: Ufficio Promozione Culturaletel. 055 2651339/340/347/348, dalle 9.00 alle 13.00
Per la realizzazione dell’importante restauro, a integrazione del finanziamento statale, ulteriori fondi sono stati generosamente messi a disposizione dell’Opificio, tramite ARPAI (Associazione per il Restauro del Patrimonio Artistico Italiano), da Paolo e Florence Marzotto, in ricordo dei di lui genitori.
Ministero per i Beni e le Attività CulturaliOpificio delle Pietre Dure, Firenze
Soprintendenza per i Beni SAE di Verona, Vicenza e RovigoMusei Civici di Vicenza
Associazione Amici dell’Opificio
Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
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Il progetto, a cura di Alessandro Carrer e Bruno Bar-santi, prova a presentare e considerare le opere esposte in un luogo diverso dal museo, lontano dai riflettori, in un limbo che sta fra lo studio dell’artista, il museo o la galleria, riflettendo sul dispositivo, sulla macchina pro-duttiva del sistema arte e sul rapporto tra opera e spazio.Gli artisti in mostra sono: Stefano Arienti, Paola Bi-nante, Domenico Borrelli, Alessandro Bulgini, Filippo Centenari, Maddalena Fragnito, Paolo Grassino, Luigi Mainolfi, T-Yong Chung, Saverio Todaro.http://www.arteeartee.it
La prima esposizione interamente dedicata all’opera pitto-rica di Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino (1503-1572), pittore fiorentino fra i più grandi dell’arte italiana. Un evento irripetibile, unico, che si svolge in un luogo pri-vilegiato come Firenze, città che lo deputò artista di corte e ritrattista della famiglia Medici e in cui sono conservati agli Uffizi, negli altri musei e nelle chiese della città molti suoi capolavori. Un’occasione per leggere, attraverso qua-dri di austera bellezza e aristocratico splendore, la storia di Firenze e della corte medicea. Ventinove capolavori della Galleria degli Uffizi, oltre a dipinti provenienti dalle più prestigiose collezioni di tutto il mondo (Canada, Australia, Stati Uniti, Russia, Inghilterra, Francia, Germania) sono suddivisi in sette sezioni tematiche per riflettere su aspetti
Bronzino a FirenzePITTORE E POETA ALLA CORTE DEI MEDICI
dell’attività del Bronzino e nel contempo seguirne in se-quenza cronologica la vicenda, dalla formazione all’eredità lasciata. La rassegna, che vede riunite per la prima volta più di novanta opere preziosissime, spesso di dimensioni imponenti, sinora mai spostate dalla collocazione abituale, è dedicata a un artista – raffinato pittore di corte ma anche poeta – che rappresenta uno degli apici del Cinquecento: nelle sue opere è espressa tutta l’eleganza della corte me-dicea attraverso austera bellezza, ‘naturalità’ e, allo stesso tempo, aristocratico e algido splendore. Il visitatore può ammirare quasi l’intera produzione dell’artista, attraverso confronti diretti per la prima volta possibili, più altre ope-re di Pontormo, Cellini, Tribolo, Bandinelli, Pierino da Vinci, Alessandro Allori. Sono inoltre presenti tre dipinti inediti del Bronzino, due dei quali si credevano perduti: il Crocifisso realizzato per Bartolomeo Panciatichi, e il San Cosma, laterale destro che accompagnava la Pala di Besançon quando in origine si trovava a Palazzo Vecchio nella Cappella di Eleonora di Toledo. Il terzo inedito è un Cristo portacroce attribuibile agli anni ultimi della sua at-tività. Dall’importante campagna di restauri nasce il docu-mentario “Restaurando il Genio: Bronzino”, sponsorizzato da The Bank of America Merryll Lynch Art Conservation Programm, che verrà presentato in anteprima mondiale domenica 14 novembre, ore 10:30, Cinema Odeon, Piazza Strozzi, ingresso libero.
Il Pecci al Salone con l’opera di Stefano ArientiLe opere di Stefano Arienti nascono da un processo di selezione e di appropriazione di oggetti, testi, im-magini spesso tratte dal contesto della cultura e del-la produzione di massa, modificate attraverso un re-pertorio di interventi ricorrenti che, assecondandone le qualità intrinseche, ne sviscerano con minuzia le qualità e le potenzialità espressive e comunicative. L’opera Cartoline, realizzata tra il 1990 e il 1991 appositamente per il Centro Pecci in occasione della mostra “Una scena emergente. Artisti italiani con-temporanei”, si compone di decine di pannelli di po-listirolo montati su una struttura lignea di supporto e retroilluminati da luci al neon. I pannelli di poli-stirolo, montati in trittici, presentano riproduzioni di opere d’arte e monumenti, vedute di paesaggi e fu-metti tratti da cartoline illustrate e biglietti d’auguri, incise con lame, solventi chimici e col pirografo, che annullano le gerarchie tra generi e ci riconse-gnano una sintesi variegata di immagini conosciute e condivise, riunite dall’artista in forma di raccolta composita e personalizzata.“Non si può mai prevedere cosa diventerà una rac-colta. Da questo punto di vista io sono un collezio-nista abbastanza atipico: per esempio colleziono stoffe da utilizzare per fare dei disegni, collezio-no cartoline e poi le trasformo in un multiplo o in grandi immagini su polistirolo, faccio duecentomila diapositive che sistemo in ordine nei raccoglitori e poi va a finire che quelle immagini le utilizzo per fare dei disegni, o mi metto a trattarle o a graffiar-le. Queste raccolte a un certo punto si trasformano, diventano qualcos’altro e spesso questo è anche un modo per liberarsene…” (Arienti).Presentate in diverse varianti nelle prime mostre personali dell’artista a Roma e alla sezione Aper-to 90 nell’ambito della XLVI Biennale di Venezia, le ‘cartoline’ di Arienti evocano momenti di storia collettiva e frammenti di memoria personale e tra-sformano le immagini bidimensionali dei souve-nirs manipolati in visioni sovradimensionate che affiorano e proliferano sul supporto corrodendolo, attraversate dalla luce che emerge dagli interstizi, dalle incisioni e dalle combustioni, enfatizzandone al contempo la fragilità e l’aggressività.
24 SETTEMBRE 2010 - 23 GENNAIO 2011
Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei MediciA cura di Carlo Falciani e Antonio Natali Firenze, Palazzo StrozziOrario mostraTutti i giorni 9.00-20.00, Giovedì 9.00-23.00Accesso in mostra fino a un’ora prima dell’orario di chiusura.
Informazioni:Tel. +39 055 2645155Prenotazioni Tel. +39 055 [email protected]
Stefano Arienti, Cartoline, 1990/1991. Collezione del Centro Pecci di Prato. Foto: Carlo Fei
ArteE’ è una nuova società di servizi dedicati al mondo dell’arte. L’azienda si occupa di tutti gli aspetti legati all’organizzazione e alla realizzazione di mostre, par-tendo dall’idea e dalla curatela, fino all’assicurazione, al trasporto e all’allestimento, avvalendosi di professiona-lità diverse e del supporto di partner qualificati. ArteE’ nasce da una passione condivisa e dalla volontà di mettere a sistema energie e competenze diversificate in grado di coprire in modo competitivo un ampio spet-tro di attività legate al sistema dell’arte. E’ attualmente in fase di progettazione una Officina dell’Arte, il cui intento è di riunire in un unico luogo, a Torino, artisti, designer, professionisti e creativi, parten-do dalle risorse presenti sul territorio e mettendo a loro disposizione uno spazio esclusivo in grado di ospitare eventi e creare importanti occasioni di scambio e cresci-ta professionale; un’iniziativa unica in Italia.Al Salone dell’ Arte e del Restauro di Firenze ArteE’ presenta “Art Transport Station”, una mostra realizzata in collaborazione con il Centro per l’Arte Contempora-nea Luigi Pecci di Prato.
ArteE’AL SERVIZIO DELL’ARTE
Bronzino, “Ritratto di Eleonore di Toledo col figlio Giovanni”, 1545, Firenze, Galleria degli Uffizi
Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
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Già da tempo alcune case organarie sentivano la ne-cessità di avere scambi di opinioni e di esperienze con i loro colleghi al fine di migliorare la qualità dell’arte organaria italiana e dare un indirizzo comune al futuro dell’organo in Italia.In occasione di alcuni incontri tra organari è stata in-dividuato nell’Associazione lo strumento più idoneo al conseguimento di un così grande progetto. Seguendo l’esempio di altri paesi, constatata la man-canza di una adeguata struttura rappresentativa dell’or-ganaria italiana, è stato avviato il progetto di realizzare un’Associazione di costruttori e restauratori di organi.Dopo un lungo lavoro preparatorio per la stesura di uno statuto si è infine giunti alla legale costituzione dell’A.I.O. che è avvenuta il giorno 8 luglio 1994 in Prato presso la sede della Confartigianato.L’Associazione, senza fini di lucro, ha i seguenti scopi:- il miglioramento e la promozione dell’arte organaria in senso lato nel rispetto delle caratteristiche locali ed individuali;- il mantenimento di un alto livello di etica professionale da parte dei propri aderenti;
A.I.O. Associazione Organari ItalianiUNO STRUMENTO AL SERVIZIO DELL’ARTE ORGANARIA
- la tutela degli interessi comuni in tutte le questioni pro-fessionali e di mercato;- la rappresentanza della categoria di fronte all’Ammi-nistrazione pubblica, agli Enti ed alle Associazioni inte-ressate alla costruzione o al restauro degli organi. Alla realizzazione dell’Associazione hanno lavorato con grande impegno un rappresentativo numero di Organa-ri che costituiscono il nucleo fondatore dell’A.I.O. essi sono: Cav. Francesco Zanin di Gustavo Zanin, Claudio Ansel-mi Tamburini, Brondino Vegezzi-Bossi, Giorgio Carli, Inzoli Cav. Pacifico & Figli di Bonizzi, Dell’Orto & Lanzini, Riccardo Lorenzini, Vincenzo Mascioni, Artu-ro Pedrini di G. Pedrini, Cav. Emilio Piccinelli, Guido Pinchi e Figli, F.lli Ruffatti, Tamburini S.r.l., Zanin Cav. Giuseppe & Figlio di Franz Zanin.Dall’aprile 2005 l’A.I.O. ha spostato la propria Sede a Cremona presso la locale Confartigianato: il numero dei Soci è salito a 44 e si appresta a crescere nuova-mente con l’entrata di altre realtà nazionali impegnate nella costruzione e nel restauro di organi nonché nella costruzione di parti ed accessori. Sono attivi per qualsia-
si informazione un sito internet (www.aionet.it) ed una Segreteria Generale (dottor Giuseppe Patuelli, indirizzo e-mail [email protected]).
Il gran risveglio, nello spirito umano, ebbe luogo a Fi-renze. Durante il Trecento e soprattutto il Quattrocento, lo studio dell’antichità – la gloria dell’antica Grecia e la grandezza di Roma – diventò una passione fiorentina. Assieme a questo trasporto ci fu un rinnovato fervore nella ricerca e nello studio, e un nuovo approccio alla creatività. Già prima del Quattrocento, a Firenze, questa riscoper-ta era stata mirabile, facendo della città un centro del-la cultura occidentale: nell’arte, nell’architettura, nella filosofia, nelle scienze e nella politica. Firenze diventò l’emblema dell’umanesimo, offrendo al mondo le menti creative di Giotto, Dante, Brunelleschi, Leonardo, Mi-chelangelo, e poi Galileo, e tanti altri creatori di opere e ideali che tutt’oggi continuano a ispirare il mondo inte-
Friends of FlorenceIL MONDO A SOSTEGNO DI FIRENZE
ro. Agli esordi del terzo millennio, è sempre più impor-tante che l’eredità culturale di Firenze e di tutta la terra di Toscana sia conservata – arricchita dove possibile – e protetta. Molti dei tesori – unici al mondo – che si trova-no a Firenze e nei suoi dintorni, rischiano il declino per via dell’abbandono o di una conservazione episodica.“Friends of Florence”, una fondazione internazionale senza scopi di lucro costituitasi negli Stati Uniti, è stata creata per dare l’opportunità ai cittadini del mondo di partecipare alla conservazione e alla valorizzazione di questa città gloriosa e della Toscana tutta. Tramite pro-getti studiati e selezionati, molte opere artistiche, archi-tettoniche e letterarie, sono state e saranno restaurate, tutelate o finalmente aperte al pubblico. La città di Firenze è in se stessa un’opera d’arte, ricca
di palazzi storici, chiese, musei, angoli segreti e giardi-ni splendidi. Tutto deve essere protetto accuratamente in maniera che Firenze e la Toscana rimangano simboli dell’umanesimo, della creatività e del genio umano per i secoli a venire.Dal suo debutto, nel 1998, “Friends of Florence” ha por-tato a compimento numerosi programmi, che includono il restauro di tutte le statue marmoree sotto la Loggia della Signoria con il Ratto delle Sabine del Giambolo-gna, il restauro dei ventidue quadri nella Tribuna del David alla Galleria dell’Accademia, il programma dia-gnostico per il David di Michelangelo, sempre alla Gal-leria dell’Accademia (con la creazione di un sito web sul restauro e un Dvd). Sia per il David che per i Prigioni, la Fondazione sostiene l’opera di manutenzione, secondo un piano di analisi e restauro. Nel 2006 “Friends of Flo-rence” ha presentato e festeggiato il restauro della Sala della Niobe nella Galleria degli Uffizi. Nel 2008 ha inol-tre completato il restauro del gruppo bronzeo di Giovan Francesco Rustici, la Predica di san Giovanni Battista, nel Battistero di Firenze, nonché il proseguimento di tantissimi altri progetti di restauro come quelli della Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti, del Chiostro di Sant’Antonino nel Convento di San Marco, del Crocifis-so del Maestro di Figline sopra l’altar maggiore di Santa Croce. E, per chiudere, “Friends of Florence” ha dato avvio a un intervento d’importanza davvero rara, che porterà al restauro e al riordino della Tribuna di Bernar-do Buontalenti, l’ambiente storicamente e poeticamente più ragguardevole di tutta la Galleria degli Uffizi.
Simonetta Brandolini d’AddaPresidente Friends of Florence
www.friendsofflorence.org
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Il CER forma operatori della conservazione e del restau-ro del patrimonio storico architettonico, artistico e del paesaggio, propone un’ampia scelta formativa che va dai corsi brevi di poche settimane fino ai corsi biennali e triennali che attribuiscono qualifiche professionali e di specializzazione.Si concentra nella formazione di figure di livello inter-medio che sono in grado di operare nel restauro avva-lendosi al meglio dell’abilità manuale, delle conoscenze storiche e delle competenze tecnologiche abbinate ad un utilizzo sapiente dei materiali.Nei laboratori del CER si restaurano beni mobili e im-mobili di particolare valore storico e artistico di proprie-tà di enti pubblici tramite convenzioni apposite. Tutti gli interventi di restauro rispondono a progetti precisi che, oltre ad osservare i canoni previsti dalla legislazione vi-gente, partono da un’accurata analisi storica e scientifi-ca, da una diagnosi e da una corretta e fedele esecuzione manuale. Tutto questo processo è incluso nella forma-zione degli allievi del Centro Europeo del Restauro, per i quali non esiste stacco tra la progettazione e l’esecu-zione del restauro nel percorso formativo che coinvolge nello stesso tempo e misura sia il docente che l’allievo. Tra i recenti lavori di restauro sui beni artistici prove-nienti dagli arredi della Villa Medicea della Petraia, ed effettuati dagli allievi all’interno dei laboratori della Vil-la stessa, ricordiamo lo Stipo del XVII° secolo in ebano con intarsi in avorio e pietre dure, le Torcere in legno dorato e la coppia tavoli con piani intarsiati di Van Der Vinne della fine del 1600, il Tavolo lastronato in mogano con piano decorato in scagliola policroma del XIX° se-colo, la Consolle a muro di manifattura fiorentina della
Il Centro Europeo del Restauro al SaloneDIPARTIMENTO DELLA SCUOLA PROFESSIONALE EDILE DI FIRENZE
fine XVII° inizi XVIII° secolo proveniente dalla Chiesa di San Firenze, il Crocifisso ligneo policromo del XIV secolo proveniente dalla Chiesa di San Francesco a Ca-stelfiorentino.Nell’ambito del restauro architettonico la Scuola Edile- CER ha concluso importanti interventi: il primo cantiere scuola è nato a Firenze nel 1983 presso il Casone di Sor-gane, dal 1987 ad oggi vari cantieri scuola sono stati al-lestiti, nell’ambito di una Convenzione con la Provincia Firenze, nel Parco Mediceo di Villa Demidoff a Pratoli-no. Fra le opere restaurate ricordiamo la Vasca dell’Ap-pennino opera del Giambologna della fine del 1500, la Locanda o “Vecchia Posta” risalente al 1575, le opere dell’architetto Bernardo Buontalenti come le Scuderie e la Grotta di Cupido del 1577; la Cappella, le Vasche delle Gamberaie e la Grande Voliera tutte della fine del 1500, il giardino tra la Villetta e la Fagianeria, il Viale degli Zampilli, e gli edifici più recenti risalenti al XVIII° e XIX° secolo: il salone della Ex Piaggeria, la Fattoria Nuova e i Padiglioni della Fagianeria e della Limonaia. Fra gli ultimi lavori eseguiti ricordiamo il restauro degli affreschi delle stanze di Bianca Cappello nella Villa Me-dicea di Poggio a Caiano eseguiti nel XVI° secolo e gli affreschi della Chiesa di Santa Maria in Campo a Firen-ze risalenti alla prima meta’ del XVIII° secolo.
Scuola Professionale Edile di FirenzeCentro europeo del RestauroVia L. Il Magnifico 8/1050129 FirenzeTel. 055 4625035 - Fax 0554628944www.scuolaedile.fi.it - www.cerfirenze.it
L’Alta Formazione nei Beni Culturali
ASSOCIAZIONE NO PROFIT
Borgo S. Croce, 1050122 Firenze
Tel. +39 055 282951Tel. +39 055 246001Fax +39 055 240172
L’Associazione No Profit Palazzo Spinelli nasce nel 1998 con l’obiettivo di contri-buire alla difesa del patrimonio culturale mondiale tramite la promozione, l’orga-nizzazione e la gestione di iniziative finalizzate allo studio, alla conservazione, al restauro, alla valorizzazione e alla fruizione dei beni storici e artistici.
Palazzo Spinelli opera ad oggi in oltre trenta Paesi sia tramite azioni dirette alla formazione e all’aggiornamento di figure professionali attive nel settore della ge-stione dei beni culturali, nella conservazione e nel restauro, nel turismo culturale ed ambientale, nell’organizzazione di eventi, sia attraverso progetti realizzati in collaborazione con Enti pubblici e privati, con la Commissione Europea, l’Unesco e il Ministero degli Affari Esteri italiano; in quest’ultimo caso nel quadro degli ac-cordi di Cooperazione Scientifica, Tecnologica e Culturale sottoscritti con oltre 60 governi nel mondo.
Palazzo Spinelli è attualmente attivo nell’organizzazione, consulting e gestione di:• Corsi riconosciuti di formazione, specializzazione e aggiornamento nel settore
dell’arte, del restauro e del management dei beni del patrimonio culturale.• Campagne di restauro, scavo archeologico, documentazione e
catalogazione.• Interventi di restauro e conservazione.• Piani integrati di valorizzazione turistica e culturale.• Realizzazione di conferenze e incontri tematici.
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7Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org
Pilosio, fondata nel 1961, con i marchi Pilosio e Lama è specializzata nella produzione di attrezzature leggere in alluminio ideali per il restauro, come ponteggi, trabattel-li e coperture, semplici da allestire e utilizzare, per con-sentire ai restauratori di lavorare nel migliore dei modi e in totale sicurezza.
Al Salone: PilosioATTREZZATURE PER IL RESTAURO
L’idea originale di Mirabili, nata nel 1986, viene portata avanti dai fratelli David e Gianni Overi dal 2002. La col-lezione vuole allargare la possibilità di possedere oggetti “d’arte fruibile” firmati dagli autori e realizzati spesso in tiratura limitata.Opere che interagiscono nel quotidiano per decorare e animare la vita e i desideri delle persone. Questo percor-so nell’arte contemporanea continua oggi con le opere che sono state selezionate per far parte dell’esposizione al Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze.Artisti trattati in permanenza dalla Galleria:Aurelio Amendola, Roberto Barni, Luciano Bartolini, Miguel Berrocal, Sergio Cammelli, Arduino Canfora, Andrea Granchi, Marica Carniti Bollea, Mario Ceroli, Fabrizio Corneli, Paola Crema, Francesco Cuomo, Pie-tro Del Vaglio, Fabio De Poli, Max Ernest, Roberto Fal-lani, Giuliano Grittini, Franco Guerzoni, Stephan Huber, Massimo Listri, Marco Lodola, Alessandro Mendini, Adolfo Natalini, Luigi Ontani, Paolo Portoghesi, Franco Purini, Andrea Rauch, Angelo Rinaldi, Oreste Ruggiero, Denis Santachiara, Ettore Sottsass, Giampaolo Talani, Carla Tolomeo, Urano Palma, Laura Villani.Artisti presenti al Salone dell’Arte e del Restauro di Fi-renze 2010: Giuliano Grittini.
Mirabili Abitare d’ArteAL SALONE 2010 CON LE OPERE DI GIULIANO GRITTINI
Un’opera diGiuliano Grittiniin esposizione al Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze
Nato nel 2001 come progetto dell’Ente Cassa di Ri-sparmio di Firenze, sviluppato nell’ambito delle azioni a favore del patrimonio storico e artistico, L’Osservato-rio dei Mestieri d’Arte da quest’anno si è costituito in Associazione delle Fondazioni bancarie della Toscana per favorire la comprensione delle varie identità cultu-rali, approfondire i temi della qualità delle produzioni e sviluppare progetti formativi per i giovani che intendono intraprendere lo studio e le tecniche dei mestieri artistici e tradizionali. Tra le azioni dell’Osservatorio vi sono la realizzazione di pubblicazioni, convegni, eventi e didattica, la parte-cipazione a programmi europei per la promozione e la formazione al mestiere d’arte e l’importante collabora-zione con il museo Horne di Firenze che organizza per i più piccoli e per le famiglie, lezioni teoriche e pratiche sulle materie e i mestieri tradizionali. La rivista “OmA”
si propone come uno strumento di approfondimento dell’artigianato artistico toscano e racconta la storia, la tradizione, le tecniche e i progetti e le innovazioni del settore. Eventi, attività, formazione e innovazione sono alcune delle tematiche dell’Associazione che collabora con varie istituzioni italiane e internazionali per offrire un aggiornato contributo che può rappresentare, un ca-talizzatore significativo verso nuovi scenari nei quali lo stile e il gusto assumono un ruolo importante con rile-vanti ricadute economiche. Sono soci dell’Associazione: Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Monte Paschi Siena, Fondazio-ne Cassa di Risparmio di Livorno, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, Fondazione Cassa di Risparmio di Volter-ra, Fondazione Banca del Monte di Lucca.
Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte(Ente Cassa di Risparmio di Firenze)Via Bufalini 6 - 50122 FirenzeTel. 055.5384964www.osservatoriomestieridarte.itinfo@osservatorioemestieridarte.it
Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
8 Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org
Siamo alla seconda edizione del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze. Lei, in qualità di Coordinatore del Comitato Esecuti-vo dell’evento, che tipo di riflessioni si sente di fare? Qual è il suo pensiero sul cammino che è stato sinora intrapreso?
L’aspetto positivo è stato principalmente l’intento di collaborazione tra istituzioni e organismi di formazione che si occupano di restauro. Essi hanno convogliato i loro sforzi nell’organizzazione di un’inizia-tiva, come quella del Salone dell’Arte e del Restauro, che ha ottenuto nella scorsa edizione un notevole risalto a livello nazionale, nono-stante fosse una sorta di numero “zero”, perché Firenze non aveva ancora nessun tipo di esperienza in merito. Era presente anche una sorta di motivo orgoglioso, quello di confrontarsi con altre manife-stazioni legate al settore, presenti in Italia.Inoltre, ovviamente, visto il ruolo che Firenze e le sue istituzioni hanno sempre avuto nel campo della conservazione del patrimonio culturale, in particolar modo quello artistico, c’è stato un notevole successo, come possono testimoniare l’affluenza, i numeri, la con-sistenza anche culturale degli interventi che hanno caratterizzato la scorsa edizione del Salone. Il Comitato Esecutivo, così come il Co-mitato Scientifico, la Segreteria Organizzativa – che ha fatto un ot-timo, duro e lungo lavoro – tutti noi speriamo che anche quest’anno Firenze, grazie al Salone, abbia quel ruolo che le spetta nel settore del restauro e dei beni culturali.
Dalla Croce di Cimabue (1966) alla Croce di Giotto (2010). Come si è evoluto il concetto di restauro dall’alluvione ad oggi? Inoltre, in che modo è cambiato il rapporto con l’opera d’arte su cui si è intervenuti (sia esso per il restauratore che per lo storico)?
Credo che si sia fatto un salto di qualità, specialmente nello speci-fico ambiente fiorentino (e non per sventolare una bandiera locale), grazie anche alla notevole esperienza nell’impostazione del progetto di restauro. Si può facilmente immaginare il tragitto percorso dal restauro della Croce dipinta di Cimabue in Santa Croce al restauro della Croce di Giotto di Ognissanti in più di quarant’anni; natural-mente tutta la tecnologia, il sapere, la concezione stessa di restauro hanno avuto notevoli modificazioni, pur rimanendo impostati sugli imprescindibili binari di sicurezza dovuti all’opera d’arte teorizzati da personalità come Cesare Brandi e Umberto Baldini. Nella Cro-ce di Cimabue è stata applicata una concezione nuova del restauro cosiddetto integrativo, formulata dallo stesso Baldini; peraltro si è passati, sia pure nello stesso istituto a lungo guidato da Baldini, e cioè l’Opificio delle Pietre Dure, a una concezione opportunamente aggiornata.Ciò che ha più coinvolto lo storico dell’arte, oltre che l’operatore di restauro (e io aggiungerei lo scienziato, ineludibile risorsa di ogni ricerca finalizzata al miglior intervento sull’opera), è la concezione del restauro come progetto integrato, ossia la prospettiva di vedere l’oggetto del restauro come un insieme di problematiche che devono convogliare verso un unico scopo, cioè quello di assicurare la miglio-re conservazione e la migliore visibilità dell’opera. Questo importan-te intento si è potuto constatare nell’ambito delle manifestazioni che hanno accompagnato i restauri; la loro illustrazione ha sempre tenuto presente il progetto integrato che ha coinvolto scienziati, ricercatori, operatori di restauro, storici dell’arte anche per inquadrare meglio dal punto di vista storico l’oggetto del loro intervento.
Del restauro e degli interventi conservativi se ne parla molto poco nell’informazione nazionale, al di là dei grandi progetti de-gli Istituti Statali. C’è scarsa coscienza del significato attivo del restauro e delle realtà che esso presenta, al di fuori del settore?
Penso che dal punto di vista della comunicazione non ci sia un gap. Tutto sommato, sugli organi di comunicazione, in particolare i gior-nali, qualche volta lo spazio riservato ai restauri (in effetti ai grandi restauri, questo bisogna metterlo bene in evidenza), è notevole. Ab-biamo visto paginate intere dedicate ai restauri, certamente riguar-danti le opere che più attraggono il grande pubblico.Da un altro punto di vista, c’è invece una minore attenzione ai re-stauri che hanno impegnato di più, dal punto di vista metodologico, gli operatori: un restauro è importante, non tanto per la rilevanza dell’oggetto dell’intervento, ma per quanto esso coinvolga un pro-getto complesso; ci possono essere opere di autori anche meno rile-vanti, che però per il loro stato e le vicissitudini subite hanno necessi-tato di una maggiore compartecipazione e hanno previsto anche una maggiore problematica nel restauro: di questo in realtà si parla meno. Non si può negare che la comunicazione tenda sempre allo scoop, al colpo giornalistico, alla sottolineatura dell’importanza dell’autore “restaurato”.Il restauro assume grande valore nel coinvolgimento professionale: si pensi alle istituzioni, gli enti, le associazioni che sono coinvolte nei processi di intervento e nell’impresa del restauro, a cominciare dagli istituti di formazione, notevole risorsa per queste complesse attività.Per queste ragioni, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali deve continuare ad avere una maggiore attenzione per la ricchezza del pa-trimonio culturale, da implementare giorno per giorno.
Il Salone motore delle sinergie tra IstituzioniINTERVISTA A BRUNO SANTI: STORICO DELL’ARTE E COORDINATORE DEL COMITATO ESECUTIVO DEL SALONE
Il Salone dell’Arte e del Restauro può perciò divenire occasione di un appello rivolto alle istituzioni, per porre l’attenzione verso le re-sponsabilità e le opportunità e soprattutto nei confronti dei giovani che attendono di essere inseriti nel mondo del lavoro: in modo che, con la dovuta educazione e formazione, essi possano partecipare at-tivamente a questa importante attività.
Restauro come principale settore di intervento per tutti i beni culturali. Nell’Italia delle cento città, dei duecento borghi, degli 8000 comuni caratterizzati da tante preziose testimonianze stori-co-artistiche, perché il restauro è divenuto un’attività sempre più selettiva, nonostante le ricchezze presenti su tutto il territorio?
Questa problematica è dovuta ad una mancanza di risorse e di pro-grammazione degli interventi. In realtà, tutti gli enti locali che sanno di essere in possesso di un patrimonio notevole, potrebbero costituire un tavolo in cui annualmente, attraverso una solida pianificazione, in accordo con altre associazioni e scuole di restauro attive sul territo-rio, si possano decidere dei piani di intervento, anche semplicemente conservativi, sul patrimonio di pertinenza. Di fatto manca un tessuto connettivo di programmazioni mirate che facciano partecipare tutti gli organismi coinvolti in questo settore, per la conservazione del nostro patrimonio diffuso.
Il restauro è in funzione della conservazione e quindi della valo-rizzazione e della fruizione del bene. Questi due ultimi aspetti, come sono stati affrontati e portati avanti in Italia in questo pri-mo decennio del XXI secolo?
Nonostante la situazione di crisi, di difficoltà e di sofferenza presen-te nell’ambiente che si dedica alla salvaguardia del patrimonio arti-stico, credo che la sensibilità sia aumentata, portando con sé anche elementi di discussione, di critica, di osservazione. La partecipazione del pubblico al godimento dell’opera d’arte è senz’altro aumentata: si può vedere lo strepitoso successo – ma anche un po’ gonfiato, in verità - di grandi iniziative: si pensi all’ultima mostra di Caravaggio a Roma. Questo può anche servire ad aumentare la sensibilità verso la conservazione del patrimonio. Personalmente vedo la situazione in maniera positiva: ci sono tante altre iniziative a riguardo e mi per-metto di ricordare che la Soprintendenza Speciale per il Polo Muse-ale Fiorentino ha iniziato un collegamento con i vari Comuni della provincia di Firenze, per programmare manifestazioni decentrate: in tal caso, la presentazione di un esempio di arte figurativa in un deter-minato comune ed intorno ad esso scegliere un nucleo di opere che hanno rapporti di carattere culturale, religioso e civile col territorio di riferimento, così da coinvolgerne i cittadini.Credo che un passo avanti in questo senso sia stato fatto e che, no-nostante le difficoltà e le indubbie sofferenze, si possa andare verso prospettive positive. Ovviamente, tutto questo non può prescindere dal restauro, ossia dal miglior modo di presentare – in condizioni conservative per quanto possibile accettabili (almeno secondo i cri-teri più attuali e aggiornati) – l’opera d’arte esposta alla visione del pubblico. Va anche detto che la cosiddetta “fruizione” o “godimento” dell’opera (come preferiscono dire alcuni operatori di questo ambi-to di attività) è strettamente connessa al suo stato di conservazio-ne: ossia, conservazione e valorizzazione vanno sempre viste unite. Un restauro è già di per se stesso valorizzazione dell’opera oggetto dell’intervento. Meglio – poi – se questa operazione serve a mostrar-la al pubblico. Un esempio illuminante in questa prospettiva credo che possa essere il recente (e ammirato) restauro della “Madonna del cardellino” di Raffaello: esso ha saputo rimediare ai guasti che il tempo aveva causato al famoso dipinto. Anche se non fosse stato esposto alla mostra e fosse stato riportato immediatamente alla sua collocazione nella Galleria degli Uffizi, la sua effettiva valorizzazio-ne si sarebbe già verificata. E nelle considerazioni più recenti, penso che tale principio – nonostante le resistenze di chi vuole dividere questi aspetti che riguardano il patrimonio artistico – si stia opportu-namente consolidando.
La figura dello studioso e storico dell’arte e quella del restaura-tore, quale ruolo, anche strettamente sociale, possono ricoprire perché la società odierna possa interessarsi di più e sensibiliz-zarsi alla tutela del patrimonio italiano?
Un mezzo piuttosto efficace nel sensibilizzare l’opinione pubblica verso le problematiche della conservazione del patrimonio culturale può essere quello di aumentare, con iniziative appropriate, la cono-scenza, perché senza questa non ci può essere necessità di conser-vazione: quindi possono risultare utili iniziative di tipo conoscitivo verso il pubblico. In tal caso, la funzione dello storico dell’arte è indubbiamente rilevante: l’illustrazione motivata del patrimonio, con ricerche e indagini appropriate, può essere un compito da affidare proprio a questa professionalità. E in qualche caso, in occasioni di iniziative volte a far conoscere le caratteristiche storiche dei beni cul-turali di carattere figurativo o architettonico, l’inserimento di storici dell’arte, soprattutto giovani, è stato fruttuosamente effettuato. Così come è necessario coinvolgere la presenza del restauratore, che è una
professione dagli aspetti che si possono agevolmente definire sociali. Assicurare alla conservazione una testimonianza di storia interpreta-ta secondo l’immagine, di qualunque specificazione essa sia: civile, religiosa, privata o pubblica, aiuta senza dubbio la consapevolezza dell’appartenenza a un contesto, a un ambito, insomma a una vicenda storica di cui dobbiamo sentirci partecipi proprio attraverso la pre-senza di testimonianze d’arte figurativa che debbono essere opportu-namente illustrate e conservate. Certo, la situazione attuale è ancora piuttosto lontana dalle prospettive indicate, nonostante le già citate osservazioni che possono invece sembrare positive.
Il Salone dell’Arte e del Restauro nel futuro. Quale funzione può ricoprire quest’evento, non soltanto nelle singole edizioni, per diventare un punto di riferimento nel panorama cittadino e nazionale? Quale peculiarità attribuirgli perché le istituzioni, statali e non, si affidino ad esso come ad un braccio operativo nella finalità di tutela e valorizzazione dei beni culturali?
Il Salone credo che possa risultare molto utile, in quanto non si limi-ta a presentare i profili aziendali nel settore del restauro, così come succede in altre realtà simili in Italia.Esso, con la fondamentale ed efficace organizzazione di un istituto di formazione, si basa invece sulle operatività delle istituzioni e sulla sinergie che tra di esse possono nascere.Assistiamo a fenomeni di grande delusione politica e sociale, come i rifiuti che paralizzano una bella e vivace società come è quella na-poletana. L’intento è quello di organizzarci in maniera coordinata per sostenere una continua manutenzione in ambito civile e culturale: e in questo il restauro è un’attività che coinvolge la società e che permette la conservazione e il decoro del patrimonio di cui siamo custodi.E quindi ben vengano iniziative centrate sull’arte perché non posso-no che essere motivo di prestigio e di crescita.
L’uomo e lo studioso Bruno Santi. Nei prestigiosi ruoli che lei ha ricoperto, posso chiederle di raccontare un aneddoto o una breve testimonianza legati, anche alla sfera personale, oltre alla sua esperienza da luminare e studioso?
Intanto si elimini il riferimento allo “studioso” e “luminare”, e que-sto non certo per ingiustificata modestia, ma perché non mi sento di esser definito in tal modo. Una breve considerazione sul termine “studioso”: insomma, non è che durante il servizio nell’Amministra-zione dei beni culturali si sia avuto modo e tempo di far qualcosa da questo punto di vista. Ho cercato di fare il funzionario nei limiti delle mie capacità e questo certe volte mi ha fatto anche perdere di vista le piccole ambizioni che potevo avere per dedicarmi un po’ di più allo studio e alla ricerca.La mia vicenda professionale mi ha dato indubbiamente delle note-voli soddisfazioni, alcune delle quali arricchite anche da certi rico-noscimenti, in particolare nell’ambiente senese; ma in generale, nel nostro servizio, ci si deve occupare nella maggior parte dei casi di certe pratiche; si entra in contatto con una realtà abbastanza compli-cata e quindi c’è bisogno soprattutto di attenzione. Di episodi davve-ro eclatanti non ce ne sono stati molti, ma posso ricordare come una delle maggiori emozioni quella - posso testimoniarlo direttamente - di scorgere ciò che veniva fuori dagli scavi sotterranei nella catte-drale di Siena: un ciclo di pitture murali scoperte sasso dopo sasso, togliendo il materiale di costruzione accumulato, per ammirare alla fine una sorta di ambiente e di nucleo di pittture, anche se incomple-to, di grandissima importanza e che, a mio parere, ha rivelato indub-biamente l’origine della scuola figurativa senese. Questa è stata una delle esperienze più emozionanti che io abbia vissuto: lo paragono a un lavoro in miniera che permette di giungere pian piano a scoprire un giacimento di materiale prezioso.
Bruno Santi: già so-printendente per i Beni artistici e storici delle province di Siena e Gros-seto; soprintendente per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici del-le province di Firenze, Pistoia e Prato; soprin-tendente ad interim per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantro-pologico e per i beni architettonici e il pae-saggio delle province di Lucca e Massa Carrara; soprintendente dell’Opi-ficio delle Pietre Dure di Firenze.
Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
9Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org
A unique nature of the works of art and historic objects, which make up the cultural heritage and an invaluable source of information about the history and civilisation of a given region, requires applica-tion of such methods for assessing their conditions and of such renovation technologies, which will not result in a worsened state of their surface and ensure a long-term perspective for their further "usage".In the search of advanced techniques for the protec-tion and conservation of the material cultural herita-ge, technologies typically bound up with the materials engineering are deemed ideal ones, as they more and more often refer to the world of the nanotechnology. Also photonics is more frequently applied in the con-servation and diagnostics of historic objects and wor-ks of art. Photons are an ideal non-contact, sampling and testing tool used in the research on materials.Pulse and continuous wave lasers offer a possibility to renovate historic objects, however, their safe appli-cation in the renovation of the works of art requires further research aimed at increasing their efficiency and minimising the risk of errors. A selective removal of the external layer of pollutions with a minimum interference in the cleaned object is a prerequisite of the success in this type of the laser application.The MATLAS project is aimed at a development
of a universal technology in the area of the renova-tion of works of art made out of metals or alloys, or objects whose external surfaces contain metals. This technology should allow to precisely clean shape-complicated historic objects with laser. An integral part of the project shall consist in an interdisciplinary verification of the laser cleaning with the participation of experienced specialists in the area of the materials engineering and art restorers specialising in metal or metallic objects. A database which will be created and updated on an on-going basis will make it possible for restorers to choose appropriate methods for diagno-sing surfaces and conditions of the renovation.The project, whose coordination is ensured by the Faculty of Materials Science and Engineering of the Warsaw University of Technology, is carried out by four institutions:Warsaw University of Technology (WUT), Faculty of Materials Science and EngineeringMilitary University of Technology (MUT), Institute of OptoelectronicsAcademy of Fine Arts (AFA), Inter-Academy Institu-te for Conservation and Restoration of Works of Art Norwegian Institute for Cultural Heritage Research (NIKU)
Matlas - About The ProjectADVANCED METHODS OF MATERIALS ENGINEERING IN DIAGNOSTICS OF ART WORKS AFTER RENOVATION BY MEANS OF SHAPED, HIGH-ENERGY LASER RADIATION PULSES (MATLAS)
Il progetto di organizzare a Firenze la Settimana Interna-zionale dei Beni Culturali e Ambientali è nato nel 2008 da un’idea della Confindustria fiorentina: riguardava la proposta di una nuova politica industriale che puntasse allo sviluppo imprenditoriale in una logica innovativa. La crisi ha accelerato ulteriormente la necessità di un profondo ripensamento di tutti i modelli imprenditoriali e di consumo per individuare, accanto ai modelli econo-mici tradizionali, nuove vie di sviluppo industriale.Da Firenze il mondo dell’impresa lancia, perciò, un’idea ambiziosa: l’economia dei beni culturali è un nuovo mo-tore di crescita e un nuovo paradigma produttivo vin-cente che mette al centro la conservazione, la valoriz-zazione, la produzione e il consumo di beni culturali e ambientali, rilanciando sinergie innovative fra ricerca, capacità manifatturiera, cultura ed espressione artistica. Firenze è un punto d’eccellenza internazionale dove, ac-canto ad un grande patrimonio ereditato dal passato, è presente una ‘cultura viva’ fatta di grandi istituzioni e di imprese leader nei settori del restauro, delle tecnologie optoelettroniche, dell’illuminazione, dell’editoria, fino alla moda e alle produzioni di lusso del made in Italy, in cui sono normali le contaminazioni fra arte, design e sa-per fare manifatturiero e artigianale di altissima qualità.In questi due anni il progetto Florens 2010 è cresciu-to. Ha visto la co-produzione di Confindustria Firenze; CNA Firenze; del primo gruppo bancario nazionale, In-tesa Sanpaolo, che è anche main sponsor; e di Banca CR Firenze; attraverso la Camera di Commercio, di tutte le categorie economiche del territorio. Ha ottenuto il con-tributo di tutti i livelli di governo (Governo nazionale, Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune), per-ché questa iniziativa è destinata ad avere ricadute econo-miche importanti per tutto il nostro paese. Da qualche giorno è stata costituita la Fondazione Flo-rens per assicurare continuità temporale ed organizzati-va all’evento. Questa coalizione può diventare interna-zionale: ogni due anni, le principali istituzioni culturali mondiali si daranno appuntamento qui, per fare il punto sulle agende e sviluppare nuovi progetti.Da Firenze ‘fiorisce’, perciò, un’originale iniziativa di politica industriale nel panorama economico internazio-nale, da cui il nome evocativo di Florens 2010. Voglia-mo far emergere idee e progetti per favorire lo sviluppo dell’economia dei beni culturali, un settore dalle grandi potenzialità che può contribuire alla crescita del PIL e dunque ad un ritrovato dinamismo dell’economia inter-nazionale e, in particolare, di quella italiana, oggi più in difficoltà a riposizionarsi negli scenari competitivi internazionali.È ormai acquisito il ruolo della green economy nel cam-biamento dei sistemi produttivi verso un minore consu-mo di risorse ambientali. Florens favorisce una crescita economica green; ma, accanto a questo, vuole lanciare un modello innovativo di golden economy per la valo-rizzazione industriale del giacimento di beni culturali, ambientali e dello storico saper fare presente sul terri-torio. Un modello di green and golden economy valido certamente per l’Italia, ma esportabile a tutte le realtà internazionali ad alta concentrazione di beni artistici e ambientali, perché capace di conciliare cultura, ambien-te ed economia.Il progetto vuole riaffermare, infine, il ruolo delle aree urbane nell’economia contemporanea; quelle aree urba-ne che rappresentano oggi un mix di economia tradizio-nale con funzioni di ricerca e servizi avanzati in cam-po culturale e artistico e sono, perciò, le protagoniste naturali dell’innovazione degli stessi sistemi produttivi, con una combinazione virtuosa di terziario avanzato e
manifattura. Auspichiamo che tutto il nostro paese senta come pro-pria questa iniziativa, che propone una nuova politica industriale e di branding per l’intero made in Italy. Il bene culturale – visto, fino ad oggi, solo in funzione della tutela e della conservazione - è in realtà un driver di sviluppo industriale eccezionale per la crescita dei nostri territori e di tutta la nostra economia. L’Italia è conosciuta nel mondo per arte, cultura, creatività, qua-lità manifatturiera, turismo: è la filiera unica del made in Italy, che abbiamo saputo valorizzare a livello inter-nazionale come stile di vita, e che non riguarda solo il design e la grande qualità di fashion, food and forniture, ma comprende anche l’espressione artistica in tutte le sue forme. Questo rende il nostro made in Italy un bene culturale vivente. Florens si propone la sua adeguata va-lorizzazione per un nuovo sviluppo industriale. Florens 2010 svilupperà questa impostazione strategica attraverso molteplici iniziative:• la costituzione di reti tra operatori della cultura e
dell’economia di livello internazionale, poiché lo svi-luppo di un’economia dei beni culturali richiede la com-binazione di approcci, modelli e conoscenze di diversa natura;• uno studio strategico;• una survey internazionale sull’atteggiamento del citta-dino nei confronti della fruizione dei beni culturali;• un forum biennale che riunisca i principali operatori della cultura e dell’economia per discutere ed elaborare proposte innovative;• iniziative di animazione del territorio per sviluppare consenso sulla politica di branding per Firenze e per ali-mentare una cultura del territorio capace di re-interpre-tare in modo virtuoso la tradizione e il patrimonio dei beni culturali viventi.
Giovanni GentilePresidente Confindustria Firenze
Presidente Comitato Promotore Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali
Al Salone l’evento di apertura di Florens 2010 FLORENCE 2010: SETTIMANA INTERNAZIONALE DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI
Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
10 Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org
Piazza
Coffee Station
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Sala Tintori
Sala Rosi Sala BoitoSala Bianchi
Bookshop
Editoria
Area Relax“Mirabili”
UfficiSalone
Sala Secco Suardo
Servizi
Registration Area
Ingr
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Planimetria
Talking CornerArte E’
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Cinema
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Salone dell’Arte e del Restauro di FirenzeFirenze, Stazione Leopolda 11-12-13 Novembre 2010
Planimetria del Salone
Accademia di Belle Arti e Restauro Abadir
ACRAM Srl AlfaBi Studio d’Arte e
RestauroAMPM di Angelo PieroniANCE Firenze Antico Setificio FiorentinoArt & Heritage ConservationAPT - Agenzia per il Turismo
di FirenzeArt Defender Spa Artedata SrlArteE’Arteria SrlArtexArt-Test SasAssociazione Città e Siti
Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO
Associazione delle Dimore Storiche Italiane – Sezione Toscana
Associazione dei Restauratori della Lettonia
Associazione LaskavataAssociazione Patrum Vinea
et Viridarium
Associazione Italiana Organari
Associazione Palazzo SpinelliAuri Folia RestauriAyuntamiento de ValladolidBaldassin Restauro e
AntichitàBartolozzi e MaioliC.T.S. SrlCasa Editrice Il PratoCentrica SrlCentro d’Ateneo per i Beni
Culturali, Centro Studi dell’Università degli Studi di Firenze
Centro Di Centro Luso Italiano de
Conservação e RestauroCentro Studi e
Documentazione della Cultura Armena
CNA Firenze - Confederazione Nazionale Artigianato e Piccole Imprese di Firenze e della Toscana
CNR – ICVBC Istituto per la Conservazione e la
Valorizzazione dei Beni Culturali
CNR – IFAC Istituto Di Fisica Applicata “Nello Carrara”
CNR – ISTI Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “Alessandro Faedo”
Co.Se.RCompagnia Artisti e Autori –
Spazio Arts&ArtsComune di CaltavuturoComune di FerruzzanoComune di TavernaComune di Bagno a RipoliComune di FirenzeComune di NanchinoConfartigianato Imprese
Firenze - ToscanaContemporanea AcademyCristanini SpaDambra Laboratorio Di
Restauro Di G. ForcucciDIARCO Restauro Srl spin-
off dell’Università delle Calabrie
Digi.ArtEcodry Italia Srl
33S-34S-53S-62S
33S-34S-53S-62S33S-34S-53S-62S
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Area Poster33S-34S-53S-62S
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Area Poster
51EArea Poster
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Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
11Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org
Piazza
Coffee Station
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AreaIstituzionale
Area APT
Sala Tintori
Sala Rosi Sala BoitoSala Bianchi
Bookshop
Editoria
Area Relax“Mirabili”
UfficiSalone
Sala Secco Suardo
Servizi
Registration Area
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Talking CornerArte E’
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Cinema
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Edifir Edizioni FirenzeEdizioni Paideia FirenzeEL.EN. SpaEngim VenetoEurogiardinaggio Nicola
Maisto SrlFerrari Restauri di Ferrari
AntonellaFondazione Romualdo del
BiancoForum Italiano CalceFriends of FlorenceGiovanna Giuntini ArchitettoGronchi FotoarteGruppo Archeologico Paolo
Orsi HD System SrlHygien Control SpaI.G.M. - Istituto Geografico
MilitareIMK - Istituto dei Monumenti di
TiranaImpresa De Feo AntonioIstituto Italiano per l’Arte,
l’Artigianato e il RestauroIstituto per l’Arte e il RestauroKermes. La rivista del RestauroKME Italy Spa
Lab. di Restauro Antica ManieraLab. di Restauro Carta dell’Isola di San LazzaroLab. di Restauro del Libro
dell’Abbazia di PragliaLab. di Restauro Dipinti del
Monastero di La VernaLeonardo SrlLife Beyond TourismManzani Graniglie SncMATLAS PROJECT - Warsaw
University of TechnologyMenci Software SrlMIBAC - Ministero dei Beni e
delle Attività CulturaliMicroconsult SrlMissione Archeologica
dell’Università di Chieti in Libia
Missione Archeologica Italiana di Pyrgos a CiproMonica Lusoli ArchitettoMuseoMuseo - ArtexNardini Editore - Nardini Press SrlOpera di Santa CroceParrocchia dei Ss. Cosma e
Damiano al Vivaio di Incisa in Val d’Arno
Parrocchia di S. Miniato alle SerrePiacenti SrlPilosio SpaPoli & Co SncPolloni Vetrate Artistiche SncProgetto TEMARTScuola Metallo NobileScuola Professionale Edile
- Centro Europeo del Restauro di Firenze
Stefania Salomone Architetto
Studio Desma di Maria Di StefanoStudio Mauro FalzoniToscana RestauroUfficio Storico Stato
Maggiore dell’EsercitoUniversità di DubrovnikUniversità di MaltaUniversità Internazionale
dell’Arte – UIAUtet Scienze Tecniche
52E33S-34S-53S-62S
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Piazza
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73S-74S-75SArea Friends of Florence
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Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
12 Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org
Calendario degli EventiStazione Leopolda 11-13 novembre 2010 (Aggiornamento del 3 novembre 2010)
Il presente Calendario degli Eventi potrà subire va-riazioni. Si prega di visitare il nostro sito alla pagina http://www.salonerestaurofirenze.org/2010/ita/eventi.asp per poter essere sempre aggiornati sul programma culturale del Salone.
Giovedì 11 Novembre Cerimonia di apertura Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze dalle ore 9,30 alle ore 10,30 - Sala Secco Suardo_______________________________________________________
La Ragione del Restauro, da Comitato ad Associazione. Presentazione pubblica dell’Associazione. Comitato La Ragione del Restaurodalle ore 11,30 alle ore 13,30 - Sala BoitoRelatori: Giovanna Bandini, Pietro Celli, Andrea Cipriani, Federica Di Napoli Rampulla, Dario Nardella, Miriam Ricci, Andrea Toniutti_______________________________________________________
Dove? Come? Gli spazi per l’arte e gli standard di sicurezza per la tutela delle opere d’arte: custodia, conservazione, movimentazione e restauro Art Defender Spa in collaborazione con Arterìa Srl dalle ore 11,30 alle ore 13,00 - Sala RosiRelatori: Antonio Addari, Ugo Carenini, Alvise Di Canossa, Bruno Galeazzi, Danilo Maitti, Fabrizio Vedana _______________________________________________________
Presentazione del progetto T-VedO: Ricostruzione Tridimensionale per non Vedenti di Opere d’arte pittoriche Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Mecca-nica e Tecnologie Industriali (DMTI), Università degli Studi di Firenze dalle ore 11,30 alle ore 12,30 - Sala BianchiRelatori: Rocco Furferi, Lapo Governi, Yary Volpe _______________________________________________________
Ecosostenibilità nel restauro architettonico e territoriale AM PM di A. Pieroni in collaborazione con Studio Anzilotti e Associati dalle ore 11,30 alle ore 13,00 - Sala Secco SuardoRelatori: Carlo Anzilotti, Cristina Benedettini, Vittorio Maschietto, Marco Sala_______________________________________________________
Archeologo: una identità antica, un riconoscimento modernoSoprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana dalle ore 11,30 alle ore 14,00 - Sala TintoriRelatori: Giovanni Azzera, Irene Berlingò, Franco Cambi, Andrea Camilli, Tsao Cevoli, Gianfranco Ceratoli, Luigi Fozzati, Giorgia Leoni, Fulvia Lo Schiavo, Giorgia Leoni_______________________________________________________
Il restauro dei dipinti della Chiesa del Vivaio: L’allegoria dell’Immacolata Concezione di Fabrizio Boschi Parrocchia dei Ss. Cosma e Damiano ad Incisa in Val d’Ar-no dalle ore 13,00 alle ore 13,45 - Sala BianchiIntroduzione di don Lorenzo Campagnolo e don Guido Villa.Relatori: Gabriella Forcucci, Alessandro Nesi, Gastone Tognaccini_______________________________________________________
Premio “Fondazione Paola Droghetti” per la migliore tesi presentata allo Stato dell’Arte 8 e presentazione degli Atti VIII Congresso IG-IIC, Venezia, 2010 Nardini Editore in collaborazione con IG-IIC Gruppo Italia-no dell’International Institute for Conservationdalle ore 14,00 alle ore 15,00 - Sala BoitoInterviene: Lorenzo Appolonia
Relatori: Lia Piccolella, Vincenzo Ruggieri_______________________________________________________
Riconoscere per conservare C.t.s. Srl dalle ore 14,00 alle 17,00 - Sala Rosi Relatori: Daniele Danesi, Cinzia Nanni_______________________________________________________
L’Officina di Giotto. Il restauro della Croce di OgnissantiOpificio Delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Fi-renzedalle ore 14,00 alle ore 18,00 - Sala BianchiIntroduce: Isabella Lapi, Soprintendente dell’Opificio delle Pietre DureRelatori: Anna Bisceglia, Roberto Boddi, Paola Bracco, Andrea Cagnini, Sandra Cassi, Ciro Castelli, Marco Ciatti, Ottavio Ciappi, Monica Galeotti, Anna-Marie Hilling, Carlo Lalli, Giancarlo Lanterna, Mauro Parri, Maria Rizzi, Andrea Santacesaria, Fabio Sciurpi, Isetta Tosini_______________________________________________________
L’eliminazione dell’umidità di risalita mediante l’Elettroci-bernetica (impulsi elettromagnetici) ECODRY Gmbh - Monaco, Germania dalle ore 14,30 alle ore 16,00 - Sala TintoriRelatori: Rossano De Rosa, Valerio Valiani_______________________________________________________
Progettare e documentare i restauri. SICaR, una piattaforma in rete condivisa: istituzioni, enti di governo territoriale e privati a confronto Direzione Generale Organizzazione Affari Generali Inno-vazione Bilancio Personale del Ministero per i Beni e le At-tività Culturali in collaborazione con Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana Soprin-tendenza BAPSAE di Pisa, Soprintendenza BAPSAE di Luc-ca, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscanadalle ore 15,00 alle ore 18,00 - Sala Secco SuardoIntroduzione: Maddalena Ragni, Clara Baracchini, Isabella Lapi, Gian Bruno RivenniModeratori: Francesca Fabiani, Raffaella GrilliIntervengono: Antonia d’Aniello, Carlo Sassetti, Marta Ciafaloni, Valentina Musetti, Emanuela Paribeni, Antonio Alberti, Fulvia Donati, Paolo Liverani, Eliana Siotto.Tavola Rotonda - Introduce e presiede: Giorgio BonsantiIntervengono: Gisella Guasti, Lucrezia Cuniglio, Massimo Marsili, Giorgio Caselli, Don Luca Franceschini._______________________________________________________
Restauro Archeologico: casi di studioSoprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana dalle ore 15,30 alle ore 18,00 - Sala BoitoRelatori: Mariasole Bernicchi, Giuseppina Carlotta Cianferoni, Gianni De Tommaso, Fulvia Lo Schiavo, Emanuela Paribeni, Paola Puma, Elena Sorge, Francesco Viviani
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Patrimoni culturali: opportunità di collaborazione con la Russia e con il MessicoICE Istituto del Commercio Estero di Firenze in collabora-zione con il Salone dell’Arte e del Restauro di Firenzedalle ore 16,30 alle ore 17,30, Sala Leonetto TintoriIntervengono: Cristina Acidini, Andreina GuerrieriDal Messico: Julio Valencia Navarro e Lilia Rivero Weber, Dalla Russia: Alexander V. Rabotkevich, Chekhova Elena, Sergey B. Kulikov, Reyman Andrei, Liudmila N. Marsina
Venerdì 12 Novembre Una esperienza danese: procedure e realizzazione di un deposito con sistemi a ”climatizzazione passiva” Carl Brädde in collaborazione con Konserveringscentret i Vejle, Danimarca dalle ore 10,00 alle ore 11,00 - Sala TintoriRelatore: Carl Brädde _______________________________________________________
KIT MAGNETIQUE®: l’utilizzo dei magneti nel restauro dei dipinti su tela
C.t.s. Srl dalle ore 10,00 alle ore 11,00 - Sala BianchiRelatori: Luigi Rella, Lucia Saccani _______________________________________________________
Tapestries in the Acton Collection at Villa La Pietra. Gli arazzi della collezione Acton a Villa La Pietra Edifir Edizioni Firenze dalle ore 10,00 alle ore 11,00 - Sala Secco Suardoa cura di: Francesca Baldry, Helen SpandeRelatori: Francesca Baldry, Costanza Perrone De Zara, Loretta Dolcini_______________________________________________________
L’attività di un Ufficio di TutelaSoprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Firenze (con esclusione della città, per le competenze sul patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico), Pistoia e Pratodalle ore 10,00 alle ore 13,30 - Sala BoitoIntroduce Alessandra Marino, Relatore prima parte dell’incontro: Gabriele Nannetti Modera: Vincenzo Vaccaro
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Metodi di consolidamento dei dipinti murali e dei manu-fatti lapidei tra tradizione e innovazioneUIA Università Internazionale dell’Arte di Firenzedalle ore 10,00 alle ore 11,00 - Sala RosiRelatori: Mauro Matteini, Guido Botticelli_______________________________________________________
“OPD 2.0” Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Fi-renzedalle ore 11,30 alle ore 13,30 - Sala Secco Suardo Introduce: Isabella LapiRelatori: Giuseppe Ariano, Giancarlo Buzzanca, Christian Ghiron, Flavio Giurlanda, Maria Teresa Natale, Nicola Ruggieria cura di: Giancarlo Buzzanca_______________________________________________________
Come affrontare un’infestazione in ambito delle Belle Arti Hygien Control Srl in collaborazione con il Museo del Tes-suto di Prato e l’Opificio Delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenzedalle ore 11,30 alle 13,30 - Sala BianchiRelatori: Alberto Baseggio, Daniela Degl’Innocenti, Fabio Nozza, Marco Tarducci, Isetta Tosini_______________________________________________________
Il piano di emergenza per il salvataggio delle collezioni della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze dalle ore 11,30 alle ore 13,30 - Sala RosiRelatori: Gisella Guasti, Alessandro Sidoti _______________________________________________________
I palmenti del Mediterraneo. Nuove scoperte. Soluzioni per la conservazione.Associazione Patrum Vinea et Viridarium dalle ore 11,30 alle ore 13,30 - Sala TintoriIntroduce: Santino Pascuzzi.Relatori: Vincenzo D’Angelo, Naida Panicucci, Paola Rendini, Raffaele Riverso, Giovanni Rossi, Cesare Scarfò, Orlando Sculli, Palma SilvestriInterviene: Marco Bacci, Isidoro Castello, Piero Frizzi, Giancarlo Marini, Chiara Piani_______________________________________________________
Incontri con l’Opificio Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Fi-renzedalle ore 14,00 alle ore 18,00 - Sala Secco SuardoCoordinato dall’Ufficio Promozione Culturale Introduce: Isabella Lapi
Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
13Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org
Relatori: Gianna Bacci, Carla Balocco, Roberto Boddi, Isidoro Castello, Elena Della Schiava, Dominique Charles Fuchs, Carlo Lalli, Jeannette Łucejko, Daniela Manna, Maria Donata Mazzoni, Antonella Nesi, Elena Pianea, Elisa Pucci, Isetta Tosini, Andrea Vanni Desideri._______________________________________________________
I materiali storici nella formazione degli architettiAssociazione Palazzo Spinellidalle ore 14,00 alle ore 14,45 - Sala TintoriRelatore: Alessandro Gambuti_______________________________________________________
Presentazione del libro La sicurezza nell’arte e nel restauro. Un nuovo manuale.Edizioni Paideia Firenze in collaborazione con l’Istituto per l’Arte e il Restaurodalle ore 14,00 alle ore 14,45 - Sala RosiIntroduzione di Francesco Amodei.Relatori: Marco Innocenti Degli, Silvia Marengo_______________________________________________________
I progetti di scavo e restauro nelle missioni archeologiche a Cipro e in LibiaCNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ministero degli Esteri, Ministero della Cultura di Cipro, Ministero della Cul-tura della Libia, Tuscia Cultura, Università di Chieti dalle ore 14,00 alle ore 14,45 - Sala BianchiRelatori: Maria Rosaria Belgiorno, Domenico Fossataro, Oliva Menozzi._______________________________________________________
La Loggia della Mercanzia di Siena. Un tentativo di ricostruzione del colore nelle diverse epoche storicheEl.En. S.p.a. dalle ore 14,30 alle ore 15,30 - Sala BoitoRelatori: Francesca Droghini, Marco Giamello, Stefano Landi, Alberto Scarampi di Pruney_______________________________________________________
Preparazione delle sezioni lucide e sottili di materiali di interesse storico-artistico: il corretto “dialogo” con il campione Microconsult S.r.l. in collaborazione con Remet S.a.s. di Bologna dalle ore 15,00 alle ore 16,00 - Sala BianchiRelatore: Mariagrazia Dilillo_______________________________________________________
Tecnica esecutiva, conservazione e restauro di una tempera su tela non preparata: la ‘Madonna del Buonconsiglio’ di Bergamo Antonio Zaccaria Restauro Beni Culturali dalle ore 15,00 alle ore 18,00 - Sala RosiRelatori: Paolo Bensi, Emanuela Daffra, Gianluca Poldi, Claudio Seccaroni, Antonio Zaccaria _______________________________________________________
Life Beyond Tourism: i siti del Patrimonio Mondiale per il Dialogo Interculturale. Riflessioni, casi studio e il Photoblog Fondazione Romualdo del Bianco con il patrocinio di: ICCROM – International Centre for the Study of the Pre-servation and Restoration of Cultural Property ed in colla-borazione con Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieus-seux, Associazione Città e Siti Italiani patrimonio Mondiale UNESCO, Comune di Firenze, Comitato ICOMOS Italia e con la partecipazione di Kharkov State Technical Uni-versity of Civil Engineering and Architecture di cracovia, Ucrain e Azerbaijan Architecture and Construction Uni-versity di Baku, Azerbaijandalle ore 15,00 alle ore 18,00 - Sala Leonetto TintoriIntroduce: Paolo Del Bianco, Mounir Bouchenaki (invitato).Intervengono: Maurizio Bossi, Mary Westerman Bulgarella, Carlotta Del Bianco, Maurizio Di Stefano, Carlo Francini, Marc Laenen. Con la partecipazione di: Fikrat Huseynov, Tatyana Sergeeva.Invitati: Maria Teresa Jaquinta_______________________________________________________
Evento di apertura di FLORENS 2010 - Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali: Restaurare il Paesaggio
Florens 2010, Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali con il contributo di Friends of Florence dalle ore 16,00 alle ore 18,00 - Sala Camillo BoitoRelatori: Roberto Cecchi, Peter Pearce, Paolo Pejrone, Renato Soru.Modera: Martin Angioni_______________________________________________________
Rilievo ed analisi strutturale negli edifici storici Università degli Studi di Firenze - Corso di Laurea Magistra-le in Ingegneria Edile, Prof. Alberto Cecchi dalle ore 17,30 alle ore 18,00 - Sala BianchiRelatore: Alberto Cecchi
Sabato 13 Novembre Suoni e Segni: Il Restauro Sonoro delle Canne d’Organo Associazione Italiana Organari dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 14,00 alle ore 16,00 - Sala RosiRelatori: Claudio Bonizzi, Maurizio Isabella, Francesco Ruffatti _______________________________________________________
Conservation Scientists? Sì, grazie! Il contributo della scienza alla tutela dei beni culturali: dibattito su presente e futuro professionale dello scienziato della conservazione Italian Association Of Conservation Scientists in collabo-razione con la Società Chimica Italiana, e l’Università de-gli Studi di Firenze - Corso di Laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro e Corso di Laurea Magistrale in Scienze per la Conservazione e il Restauro dalle ore 10,00 alle ore 13,00 - Sala BoitoRelatori: Salvo Barrano, Luigi Campanella, Luigi Dei, Giuseppe Losco, Andrea Macchia, Alessandra Petrucci, Magnolia Scudieri, Stefano TortorellaInvitati: Roberto Cecchi, Valentina Aprea_______________________________________________________
Il restauro del Nano Morgante di Agnolo Bronzino: il senso di una occasione storicaOpificio Delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Fi-renzedalle ore 10,00 alle ore 13,30 - Sala Bianchi Introduce: Isabella Lapi.Relatori: Ezio Buzzegoli, Marco Ciatti, Diane Kunzelman, Luisa Landi, Debora Minotti, Antonio Natali._______________________________________________________
Varietà di problematiche e varietà di soluzioni nel restauro del patrimonio fiorentino Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artisti-co ed Etnoantropologico per il Polo Museale della Città di Firenze dalle ore 10,00 alle ore 18,00 - Sala Secco Suardo Presiede la Dr.ssa Cristina Acidini Moderatori: Maria Grazia Vaccari, Magnolia Scudieri Relatori: Monica Bietti, Lucia Biondi, Sabrina Biondi, Anna Bisceglia, Susanna Bracci, Roberto Buda, Alessandro Cecchi, Massimo Chimenti, Bartolomeo Ciccone, Silvia Colucci, Giacomo Dini, Francesca Fiorelli Malesci, Claudia Gerola, Marina Ginanni, Giovanna Giuntini, Roberta Iannaccone, Barbara Lavorini, Mauro Linari, Marco Marchi, Giuseppe Montagna, Andrea Niccolai, Luigi Orata, Fabrizio Paolucci, Daniela Parenti, Marcello Picollo, Elena Prandi, Daniele Rapino, Paolo Roma, Antonio Russo, Stefania Salomone, Leonardo Severini, Maria Sframeli, Brunella Teodori, Simone Vettori, Alessandro Zanini. _______________________________________________________
Tecniche di restauro di materiali fotograficiFondazione Alinari per la Storia della Fotografiadalle ore 10,00 alle ore 11,00 - Sala Leonetto TintoriRelatore: Angela Barbetti_______________________________________________________
L’impiego della strumentazione laser sui dipinti murali in ambiente ipogeo. Prime esperienze nelle catacombe Romane e Siciliane Pontificia Commissione di Archeologia Sacra
dalle ore 11,30 alle ore 12,30 - Sala TintoriRelatori: Barbara Mazzei, Gigliola Patrizi_______________________________________________________
L’antica Castro: pratiche di rinvenimento e conservazione di una Città dimenticataComune di Ischia di Castro (VT) in collaborazione con As-sociazione Palazzo Spinellidalle ore 12,30 alle ore 13,30 - Sala Rosi Relatori: Anna Laura, Renato Macchioni, Paolo Pieri Nerli_______________________________________________________
Il restauro della Predica del Battista di Domenico Crespi (detto il Passignano) in S. Michele in VisdominiAuri Folia Restauridalle ore 13,00 alle ore 13,45 - Sala TintoriPresentazione di Maria Matilde Simari.Relatori: Donatella Lami, Lea Ghedin, Alessandra Zardo._______________________________________________________
Il restauro del primo film italiano d’animazione: La Rosa di Bagdad (1949) Film Documentari D’arte in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale di Roma dalle ore 14,00 alle ore 15,00 - Sala BoitoRelatori: Massimo Becattini, Mario Musumeci_______________________________________________________
Il restauro architettonico trait-d’union con i Paesi del Bacino del Mediterraneo Consulta Regionale degli Ordini degli Architetti PPC di Sicilia dalle ore 14,00 alle ore 15,00 - Sala TintoriRelatori: Roberto Floridia, Gaetano Manganello_______________________________________________________
La Pala di San Zeno di Andrea Mantegna: studio e conservazioneOpificio Delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Fi-renzedalle ore 14,00 alle ore 18,00 - Sala BianchiIntroduce: Isabella Lapi.Relatori: Roberto Boddi, Ciro Castelli, Marco Ciatti, Maria Cristina Gigli, Carlo Lalli, Mauro Parri, Michela Piccolo, Andrea Santacesaria, Oriana Sartiani, Laura Speranza, Isetta Tosini, Caterina Toso. _______________________________________________________
Tutela dell’Ambiente, eco sostenibilità e legami fra sviluppo e passato: il progetto VIS-FAO27 di Gianni DepaoliAM PM di A. Pieroni in collaborazione con la Compagnia Artisti e Autori - sede nazionale Torino, Artsnet di Angelo Pieronidalle ore 15,30 alle ore 16,30 - Sala BoitoRelatori: Gianni Depaoli, Giusi Patti, Gianluca StirpeModera: Angelo Pieroni_______________________________________________________
La conservazione dell’Opera di Arienti del Museo Pecci. Un materiale difficile: il polistirolo.Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci – Prato, in collaborazione con il Salone dell’Arte e del Restauro di Firenzedalle ore 15,30 alle ore 17,30 - Sala TintoriRelatori: Leonardo Bigazzi, Giorgio Bonsanti, Paolo Braggio, Costanza Cucci, Stefano Pezzato, Marcello Picollo, Antonio Rava_______________________________________________________
Scoprire il Vasari di Bosco Marengo Art-test in collaborazione con Kermes s.n.c. - Roma e So-printendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropolo-gici del Piemontedalle ore 16,30 alle ore 17,30 - Sala RosiRelatori: Piero Coronas, Luciano Marras, Anna Pelagotti, Chloé Roquefeuil
Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
14 Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org
Area FormazioneL’Area Formazione è gestita da un gruppo di scuole fiorentine, in preminenza accreditate dalla Regione Toscana, che in occasione del Salone organizzano Laboratori-vetrina con esibizioni dal vivo nei settori dell’arte, dell’artigianato artistico e del restauro. Queste attività sono esaltate da un ricco calendario di conferenze, testimonianze artistiche ed incontri tecnici, la cui breve durata contribuisce a risaltarne l’interesse e l’efficacia. Ogni evento è presentato in una saletta per sedici persone sedute che si interfacciano con i relatori durante incontri essenziali, veloci e colloquiali.
Scuole presenti nell’Area Formazione• Accademia di Belle Arti e Restauro Abadir, Catania• Acram Formazione, Milano• Artedata, Matera• Associazione Forum Italiano Calce, Bologna• Associazione Palazzo Spinelli, Firenze• Aurifolia, Torino• ContemporaneaAcademy, Firenze• Engim Veneto, Vicenza• Fratelli Alinari. Fondazione per la Storia della Fotografia, Firenze• Fondazione Arte della Seta Lisio, Firenze• Istituto Italiano Arte Artigianato Restauro, Roma• Istituto per l’Arte e il Restauro “Palazzo Spinelli”, Firenze• Scuola Edile Centro Europeo Restauro, Firenze• Scuola Metallo Nobile, Firenze• Università Internazionale dell’Arte, Firenze
Calendario degli EventiIl presente Calendario potrà subire variazioni. Si suggerisce di visitare spesso i siti www.salonerestaurofirenze.org e www.spinelli.it per una verifica delle date e degli orari definitivi.
Giovedì 11 NovembreTecniche di restauro di tele di grandi dimensioni. I sipari teatraliStudio di restauro Veronica HartmanGiovedì 11 novembre - dalle ore 11,30 alle 12,00La riscoperta del colore e il trionfo della luce nel Barocco religioso valdarneseScuole Fiorentine Arte e RestauroGiovedì 11 novembre - dalle ore 12,00 alle ore 12,30Un dipinto tardo di Lorenzo Lippi ritrova la sua ubicazione d’origineScuole Fiorentine Arte e RestauroGiovedì 11 novembre - dalle ore 12,30 alle ore 13,00Le antiche tecniche delle pitture muraliScuole Fiorentine Arte e RestauroGiovedì 11 novembre - dalle ore 13,00 alle ore 13,30Il recupero di un inedito Paolo da Caylina il GiovaneSoprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di BresciaGiovedì 11 novembre - dalle ore 13,30 alle ore 14,15Presentazione del libro “Manufatti lapidei: interventi di restauro ad arte” Istituto per l’Arte e il Restauro Giovedì 11 novembre - dalle ore 14,15 alle ore 14,45Il restauro di una statua in gesso dell’Istituto Innocenti di FirenzeIstituto degli Innocenti, Istituto per l’Arte e il Restauro, Soprinten-denza BAPSAE per le province di Firenze, Pistoia e PratoGiovedì 11 novembre - dalle ore 14,45 alle ore 15,15Il consolidamento delle rocce carbonatiche. Bio-stimolazione di batteri specializzati nella produzione di carbonato di calcio. Valutazione di fattibilità Studio di restauro Marco BacciGiovedì 11 novembre - dalle ore 15,15 alle ore 16,00Magister Faber e Manufatti InnovativiLuxury Tuscany, EurogiftGiovedì 11 novembre - dalle ore 16,00 alle ore 16,30Architetture dipinte. Tradizione e attualità della pittura decorativaIstituto per l’Arte e il RestauroGiovedì 11 novembre - dalle ore 16,30 alle ore 17,00Restauro sostenibile: un workshop per il Museo Marino Marini di FirenzeMuseo Marino Marini, Università di Firenze, Università di TorinoGiovedì 11 novembre - dalle ore 17,00 alle ore 17,45Le attività di conservazione, studio e promozione di Ischia di CastroMuseo Archeologico di Ischia di Castro, Associazione Palazzo SpinelliGiovedì 11 novembre - dalle ore 17,45 alle ore 18,30
Venerdì 12 NovembreAnimazione territoriale per il recupero di antiche tradizioni artistico-artigianali tessiliCRAT-Centro Ricerca Arte TessileVenerdì 12 novembre - dalle ore 10,00 alle ore 10,30Il restauro dell’Annunciazione della chiesa di S. Stefano a Lucciano, Quarrata (Pistoia)Studio di restauro Materassi Mariotti, Soprintendenza BAPSAE per le province di Firenze, Pistoia e PratoVenerdì 12 novembre - dalle ore 10,30 alle ore 11,00
Tutela, fruizione e valorizzazione dell’architettura contemporaneaScuole Fiorentine Arte e RestauroVenerdì 12 novembre - dalle ore 11,00 alle ore 11,45Il restauro degli affreschi della chiesa di S. Miniato alle Serre, Montanino di Reggello (Firenze)Parrocchia di S. Miniato alle Serre, Soprintendenza BAPSAE per le province di Firenze, Pistoia e PratoVenerdì 12 novembre - dalle ore 11,45 alle ore 12,15L’utilizzo dei polimeri di sintesi nelle opere d’arte contemporaneaOpen Care SpaVenerdì 12 novembre - dalle ore 12,15 alle ore 13,00Il valore delle mostre d’arte come strumento di valorizzazione e promozione dei beni culturaliContemporaneAcademy Venerdì 12 novembre - dalle ore 13,00 alle ore 13,30I materiali della pittura e il trionfo dell’effimero nell’arte contemporaneaStudio Mauro FalzoniVenerdì 12 novembre - dalle ore 13,30 alle ore 14,00Gli affreschi dell’Oratorio della Madonna della Neve di Bollate:il restauroAlfaBi RestauriVenerdì 12 novembre - dalle ore 14,00 alle ore 14,45Nuove tecnologie nella formazione specialistica dei restauratori: il ruolo della geomaticaUniversità di Firenze, DiCR Sezione di RestauroVenerdì 12 novembre - dalle ore 14,45 alle ore 15,15A scuola di calceAssociazione Forum Italiano Calce, Istituto per l’Arte e il restauro “Palazzo Spinelli”Venerdì 12 novembre - dalle ore 15,15 alle ore 16,00Uno “studio dal vero” in restauro: recupero strutturale ed estetico di un olio su tela di Cesare Mussini (Berlino 1804-Firenze 1879)Associazione BastioniVenerdì 12 novembre - dalle ore 16,00 alle ore 16,30Dai pennelli al computer. Traccia di un percorso autobiografico di insegnamento, ricerca e produzione artisticaAtelier Celeste, Accademia Arte Scienza AmbienteVenerdì 12 novembre - dalle ore 16,30 alle ore 17,15Il progetto di formazione nel restauro tessuti per gli studenti dell’Università di DubrovnikIstituto per l’Arte e il Restauro, Associazione Palazzo Spinelli, Fon-dazione LisioVenerdì 12 novembre - dalle ore 17,15 alle ore 17,45I laboratori di restauro archeologico di Tolfa e il nuovo piano di valorizzazione territorialeComune di Tolfa, Soprintendenza dell’Etruria MeridionaleVenerdì 12 novembre - dalle ore 17,45 alle ore 18,30
Sabato 13 NovembreUn archivio digitale per l’insegnamento della storia dell’arteScuole Fiorentine Arte e RestauroSabato 13 novembre - dalle ore 9,45 alle ore 10,15La camera TUCHEB e le sue applicazioni nel restauroUniversità di Cosenza-Dipartimento di Chimica, Diarco RestauriSabato 13 novembre - dalle ore 10,15 alle ore 11,00La formazione nel restauro del libro, della carta e della fotografiaUniversità Internazionale dell’Arte, Fratelli Alinari Fondazione per la storia dell fotografia, Istituto per l’Arte e il RestauroSabato 13 novembre - dalle ore 11,00 alle ore 11,30Oltre il colore. Incontro sull’importanza del colore in un’opera d’arteStudio Luisa Del CampanaSabato 13 novembre - dalle ore 11,30 alle ore 12,00L’attività formativa di Palazzo Spinelli nell’area artistica: i nuovi corsi 2011Istituto per l’Arte e il RestauroSabato 13 novembre - dalle ore 12,00 alle ore 12,30 La formazione del restauratore alla scuola Engim Veneto di VicenzaEngim Veneto FormazioneSabato 13 novembre - dalle ore 12,30 alle ore 13,00Il restauro di una cornice del sec. XVII: risanamento strutturale e recupero esteticoBaldassin Restauro e AntichitàSabato 13 novembre - dalle ore 13,00 alle ore 13,30Il restauro della Pala della Misericordia di Giovanni Antonio De Sacchis (detto il Pordenone)Restauro e Conservazione di Opere d’Arte di PordenoneSabato 13 novembre - dalle ore 13,30 alle ore 14,15Il patrimonio culturale di Berat e la collaborazione regionale per la sua salvaguardiaRegione di Berat - AlbaniaSabato 13 novembre - dalle ore 14,15 alle ore 15,00Tra le forme dell’arte il gioiello d’eccellenzaScuola Metallo NobileSabato 13 novembre - dalle ore 15,00 alle ore 15,45Metodologie e tecniche adottate nel restauro delle sculture all’apertoScuole Fiorentine Arte e RestauroSabato 13 novembre - dalle ore 15,45 alle ore 16,30Il Napoleone del Canova della Pinacoteca di Brera: il restauroAssociazione Bastioni, Laboratorio di restauro Piani AngellottoSabato 13 novembre - dalle ore 16,30 alle ore 17,00Il consolidamento delle pitture murali con Nanorestore: influenze dei parametri termoigrometrici e della presenza di sali sul processoLaboratorio di restauro Sara Di GregorioSabato 13 novembre - dalle ore 17,00 alle ore 17,30
Mostre, iniziative ed attività permanenti
Florens 2010 - Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali Il Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze, come membro sostenitore, ospiterà il primo convegno di apertura di Florens 2010 - Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, promossa da Confindustria Firenze in collaborazione con The European House-Ambrosetti S.p.A. www.florens2010.com
Talking Corner Area interventi con presentazioni di libri, progetti, iniziative, a cura di Kermes La rivista del restauro
Area FormazioneL’Area Formazione è gestita da un gruppo di scuole fiorentine, in preminenza accreditate dalla Regione Toscana, che in occasione del Salone organizzano wire laboratories con esibizioni dal vivo nei settori dell’arte, dell’artigianato artistico e del restauro, conferenze, testimonianze artistiche ed incontri tecnici
Mostra “Una Anteprima - Museo delle Navi Antiche di Pisa” Progetto di mostra itinerante, a cura della Soprintendenza dei Beni Archeologici della Toscana - Museo delle Navi Antiche di Pisa. (Esposizione integrata con il percorso con facilities per non vedenti e testi esplicativi in braille)
Mostra “Art Transport Station” Al Salone dell’ Arte e del Restauro di Firenze ArteE’ presenta Art Transport Station, una mostra realizzata in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Gli artisti in mostra sono: Stefano Arienti, Paola Binante, Domenico Borrelli, Alessandro Bulgini, Filippo Centenari, Maddalena Fragnito, Paolo Grassino, Luigi Mainolfi, T-Yong Chung, Saverio Todaro.
Laboratorio ragazzi A cura del Museo Horne di Firenze e di OMA - Osservatorio dei Mestieri d’Arte, promosso dall’Ente Cassa di Risparmio.
MIBAC e Area Istituzionale Allestimenti, mostre, dimostrazioni dal vivo a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze e delle Soprintendenze fiorentine.
Area relax Allestimento a cura di “Mirabili, Arte di Abitare”.
ICE Firenze Istituto per il commercio Estero Presenza di Delegazioni Estere dalla Russia e dal Messico, tavola rotonda e incontri B2B.
Proiezione Video delle Città Gemellate ed Amiche con Firenze In accordo con l’Ufficio Internazionale del Comune di Firenze verranno proiettati, in uno spazio multimediale riservato, dei video rappresentativi dei Beni Culturali presenti nel proprio territorio, pervenuti dalle Città di Cracovia (Polonia), Jeon-Ju (Korea del Sud), Nanchino (Cina), Olomouc (Republica Ceca), Philadelphia (USA), Valladolid (Spagna).
Città Di NanchinoLa mostra dei pannelli espositivi ospitati nello stand del Comune di Firenze alla Stazione Leopolda, proseguirà in Palagio di Parte Guelfa, Sala Brunelleschi.
PinocchioWorld Urban ConceptPresso lo stand Arts&Arts è ospitato il progetto PinocchioWorld presentato all’Expo di Shanghai 2010 dalla Presidente On. Arch. Monica Baldi e dagli Architetti Carlo Anzilotti e Cristina Benedettini. Il laboratorio di PinocchioWorld ha ottenuto un grande successo di pubblico, con 40 mila presenze al giorno, ed è stato visitato dalle alle autorità internazionali più eminenti.
Mappa degli itinerari delle botteghe di artigianato e re-stauro fiorentineUn progetto che il Salone ha realizzato in collaborazione con Comune di Firenze, CNA Firenze, Confartigianato Imprese Firenze, realizzata da Artex, Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana.Con l’iniziativa Galleria dell’Artigianato – Itinerari fiorentini è possibile visitare Firenze seguendo un tour alternativo, costruito attorno a botteghe e laboratori, per conoscere i migliori artigiani della città: grazie alle mani di questi artigiani si conserva ancora intatto il valore unico delle antiche lavorazioni. Entrare in queste botteghe è un’esperienza notevole, che rende un viaggio a Firenze ancora più ricco, semplicemente per l’autenticità percepita attraverso gli oggetti della collezione Galleria dell’Artigianato: acquistare uno di questi oggetti significa acquistare un “pezzo” di Firenze e della sua storia.
Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
15Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org
Nel 2011 ci prepariamo a celebrare il 20° anniversario della nostra attività, condotta fin dal 1998 sotto l’egida della Fondazione Romualdo Del Bianco®. Un momento importante per aggiornare i nostri partner. La missione della Fondazione è da sempre orientata al Dialogo In-terculturale e al Patrimonio culturale, come cita il suo statuto.L’attività è nata con la caduta del muro di Berlino nel 1989 al fine di favorire l’incontro fra i giovani dell’est e quelli dell’ovest Europa e dell’Eurasia. Pur consapevoli di quanto stavamo svolgendo su vari fronti, in varie di-scipline, non ci eravamo accorti che il nostro maggior ri-sultato era la combinazione e la fusione dei due punti del nostro statuto: il primo, valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale, il secondo, dialogo intercultu-rale. Solo allo scopo di dare un’idea della dimensione di questa esperienza, vale la pena segnalare che ad oggi la Fondazione ha promosso circa 100.000 giornate di dialogo internazionale, interculturale e interdisciplinare a Firenze fra giovani, docenti, professionisti e studiosi provenienti da 5 continenti, 50 paesi e di ben oltre 400 istituzioni. Rivisitando con la memoria le nostre attività
Una Nuova Visione del Patrimonio CulturaleDA FIRENZE LIFE BEYOND TOURISM PER IL DIALOGO FRA CULTURE
nel loro insieme, ci siamo resi conto che, senza volere, avevamo svolto ‘vero turismo’, contribuendo a far co-noscere l’identità di un luogo nella sua peculiare evolu-zione. Da qui siamo giunti a considerare il turismo quale ricchezza diffusa, ma non conosciuta nel suo vero valore e, quindi, non adeguatamente utilizzata quale opportuni-tà strategica per il dialogo interculturale.Ecco dunque che nel novembre 2007 a Baku, in Azer-bijan, abbiamo presentato con successo ‘Life Beyond Tourism®’ nell’ambito del Convegno “XXI Secolo, la Città Storica Islamica”. Questo orientamento è volto alla conoscenza della diversità delle espressioni culturali e delle conoscenze tradizionali e alla valorizzazione del patrimonio culturale in un turismo dei valori e non solo dei servizi e dei consumi. Ufficialmente presentato a Fi-renze il successivo 15 Marzo 2008 in Palazzo Vecchio, Life Beyond Tourism® vede nel turismo non più una ‘minaccia’ per il patrimonio culturale tangibile e intan-gibile, ma la sua salvaguardia, se volto al dialogo inter-culturale.Con Life Beyond Tourism® i siti visitati dai turisti e in particolare i Siti della Lista del Patrimonio Mondia-le dell’UNESCO - come asserisce anche il Sindaco di Cracovia Prof. Jacek Majchrowski nella sua lettera del maggio 2008, di apprezzamento di Life Beyond Touri-sm® - assumono il fondamentale ruolo di laboratori per un contributo al dialogo e alla cooperazione, grazie alla valorizzazione del turismo per il dialogo tra culture. In particolare, la città storica nel XXI secolo non potrà non tener conto del suo essere luogo e favorevole occasioned’incontri per stimolare conoscenza reciproca, in un mondo di crescenti scambi che chiedono proprio cono-scenza e capacità di dialogo.La città, pertanto, va pensata anche in questa sua nuova determinante funzione di laboratorio. I principi di Life Beyond Tourism® vengono diffusi sul Web 2.0 coinvol-
gendo le nuove generazioni sui moderni strumenti di so-cial networking (Blog, Forum, Photoblog) oltre che sul portale www.lifebeyondtourism.org che si pone come lapiattaforma di dialogo tra cultura e viaggio per una reci-proca conoscenza dei popoli.Dal 2008 l’orientamento è in fase di sperimentazione presso il Life Beyond Tourism® Centro Congressi al Duomo di Firenze che ha colto l’opportunità di stabilire un più profondo dialogo con l’ospite, in coerenza con quanto auspicato dalla Dichiarazione di Intenti sotto-scritta il 16 marzo 2008 da 59 personalità istituzionali provenienti da 20 paesi diversi.Nel corso del 2010 abbiamo avviato due importanti ini-ziative: la prima, la Costituzione dell’Istituto Internazio-nale per le Conoscenze Tradizionali (ITKI), la seconda, l’avvio del programma ‘90 Giorni per il Dialogo tra Culture’ inserito dall’UNESCO nel calendario dell’an-no 2010 dedicato al‘Reapprochement of Cultures’. Tale programma sarà ospitato presso l’Auditorium al Duomo,complesso congressuale restituito alla città quale spazio storicamente dedicato ad incontri ed eventi - come ben ricordò Antonio Paolucci in occasione della presentazio-ne del DVD ‘Gli Uffizi’ nel dicembre 2006.Nello spirito di Life Beyond Tourism® il 7 ottobre 2010 è iniziata la collaborazione diretta con le Autori-tà Pubbliche dei paesi in cui opera la Fondazione, per contribuire alla visibilità e alla valorizzazione delle loro istituzioni culturali. Quel giorno, a Yalta, è stato sotto-scritto il primo accordo con Natalia Grinenko, Titolare Responsabile della Commissione del Ministero della Cultura per la Protezione del Patrimonio della Repub-blica Autonoma di Crimea.
Paolo Del BiancoPresidente Fondazione Romualdo Del Bianco
Talking Cornerper conoscere e confrontare le idee
di KERMESla Rivista del Restauro
Il Talking Corner del Salone dell’Arte e del Restauro è lo spazio per comunicare. E’ un’area libera - cioè non rac-chiusa nelle pareti di un locale in cui dover accedere - con impianto video e audio e ampio e informale spazio per il pubblico. Il Talking Corner è organizzato, come il Bookshop, da Ker-mes. La rivista del restauro insieme alla comunità con cui la rivista è cresciuta in più di 20 anni, e da Nardini Editore e la nuova libreria Nardini Bookstore: anche per il Talking Corner ciò permette di offrire al pubblico il più ampio pluralismo di idee. Spazio per incontrarsi, conoscere, di-scutere, progettare, scoprire opportunità... : tutti i giorni con cadenza di 45 minuti sono a disposizione del pubbli-co presentazioni di libri, eventi, conferenze sul restauro e la conservazione in collaborazione con studiosi, profes-sionisti, associazioni e istituti pubblici e privati. Una volta al giorno si svolgerà un incontro Ring – i Ring di Bastioni – tra due “contendenti” che sostengono tesi opposte: il pubblico decreta il vincitore.Tra gli argomenti previsti (il calendario completo e ag-giornato è disponibile sul sito del Salone e nei programmi distribuiti al Salone):
Giovedì 11 novembre 201012:15 Ring di Bastioni: E’ giusto che il direttore dei lavori non sia quasi mai un restauratore? (Giorgio Bonsanti vs Guido Bot-ticelli, mod. Muriel Vervat) 13:00 Presentazione del nuovo “Dizionario del restauro. Tecni-che Diagnostica Conservazione” a cura di Cristina Giannini,
Nardini Editore (Cristina Giannini) 13:45 Normalizzazione dei lessici della conservazione (Deodato Tapete) 14:30 Restauro scientifico e musealizzazione della barca roma-na di Ercolano (Antonio De Feo) 15:15 Il restauro del mobile. Trattati, ricettari, Internet, indagi-ni scientifiche e osservazione diretta per progettare il restauro (Cristina e Leticia Ordoñez) 16:00 Presentazione del nuovo “Dizionario del restauro. Tecni-che Diagnostica Conservazione” a cura di Cristina Giannini, Nardini Editore (Cristina Giannini) 16:45 Presentazione dell’ebook “Museo Stibbert. Il recupero di una casa-museo con il parco, gli edifici e le opere delle colle-zioni” di Mirna Esposito, Nardini Editore (Mirna Esposito).
Venerdì 12 novembre 201010:00 Presentazione del volume “Sulle tracce dei Tabernacoli restaurati. Storia e curiosità fiorentine” di Doretta Ermini e Chia-ra Sestini, Edizioni Polistampa 10:45 Scultura in pietra serena (Cristina Giannini) 11:30 Il restauro del crocifisso quattrocentesco della cappella Martelli in San Lorenzo a Firenze (Maria Matilde Simari, Gabriella Forcucci, Paolo Giusti, Luciano Marras, Daniela Valentini) 12:15 Ring di Bastioni: Si possono adoperare alcuni solventi tos-sici in modiche quantità? (Ottaviano Caruso vs Francesco Car-nevale, mod. Muriel Vervat) 13:00 Appianamento dei dipinti su tela: nuove possibilità (Leo-nardo Borgioli, Enrica Boschetti, Arianna Splendore) 13:45 Condizioni microclimatiche per la conservazione (Gio-vanna Alessandrini, Alberto Grimoldi, Davide Del Curto) 14:30 La qualifica di restauratore di beni culturali tra normati-va vigente e proposte di modifica legislativa (Andrea Cipriani, Pietro Celli) 15:15 Scienza e Conservazione nel Museo Archeologico (Bruno Fabbri)
16:00 Decorazione parietale: storia e artigianato di eccellen-za (Fabrizio Bandini, Paola Cassinelli, Roberto Maestro, Isabel-la Pazzi)16:45 La comprensione dell’intreccio tessile, base di partenza per ogni studio storico o intervento conservativo (Eva Basile).
Sabato 13 novembre 201010:00 Nuovi strumenti di produzione e comunicazione multi-mediale nella Video-Art (Giancarlo Cauteruccio, Pietro Ga-glianò) 10:45 Uno, nessuno, centomila, l’ “inqualificabile” restaurato-re di beni culturali (Andrea Cipriani, Pietro Celli) 11:30 La valorizzazione dell’arte di “qualità” mediante la sal-vaguardia della “quantità” del Patrimonio storico (Pietro Se-gala) 12:15 E’ giusto investire tempo e denaro nel restauro pittorico a selezione cromatica su grandi superfici dipinte a molti metri di altezza? (Miriam Ricci vs Paolo Cantaluppi, mod. Alberto Felici) 13:00 Oggetti di restauro e pratica della conservazione. Pro-getti e reti di monitoraggio ambientale nell’attività dell’IBC (Antonella Salvi) 13:30 Presentazione del manuale in lingua inglese “La chi-mica per la conservazione dei manufatti in plastica”, di Ezio Martuscelli, Paideia (Ezio Martuscelli, Enrico Pedemonte, Ma-riano Pracella) 14:30 Presentazione dell’ebook “Colore. Colorimetria: siste-ma di Carlieri-Bianco” di Maria Bianco, Nardini Editore (Maria Bianco, Luigi Campanella, Massimo Carlieri) 15:15 Presentazione del libro di arte fotografica e poesia “Eu-Demonia”, Edizioni Paideia Firenze (Giuseppina Amodei, Ca-terina Ranieri, Francesca Tuscano)16:00 Il cielo degli Etruschi. Analisi degli scavi sotto la Catte-drale di Perugia (Luciano Vagni) 16:45 Presentazione della rivista “Archeomatica – tecnologie per i beni culturali” (Renzo Carlucci)
Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
16 Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org
Nel decennio 2000-2010 si è consolidata in Toscana una priorità della ricerca scientifica e tecnologica per la salvaguardia del pa-trimonio culturale, che non ha uguali in altre regioni di Europa. La presenza di una cultura del restauro di antiche tradizioni, che vede nell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze l’organizzazione più prestigiosa, nota in tutto il mondo per l’eccellenza dei suoi inter-venti. Gli Istituti di ricerca e le Università, che a Firenze, Pisa e Siena, si dedicano da tempo a sviluppare le ricerche e le tecnologie di frontiera verso lo studio dei problemi connessi alla conoscenza, alla conservazione, alla protezione ed infine alla fruizione del patri-monio. Un insieme di imprese sia grandi, che medie e piccole, che si occupano di offrire prodotti e servizi di altissimo livello per la domanda significativa che emerge dal settore. Ecco, un insieme di tre componenti, la Tutela, la Scienza, l’Impresa, che in Toscana ha imparato prima che altrove a collaborare fattivamente per l’avan-zamento tecnologico e professionale. Di questo successo, ricono-sciuto a livello internazionale, è certamente protagonista la Regione Toscana, che dimostrando una grande sensibilità per le importanti problematiche dei beni culturali, ha promosso con continuità nel primo decennio degli anni 2000 una serie di progetti di ricerca e di sviluppo, come Optocantieri e St@rt che hanno fatto rete fra le tre componenti, hanno permesso di abbattere le barriere fino ad allora esistenti, hanno iniziato a produrre risultati ed avanzamenti tecnolo-gici che pongono all’avanguardia mondiale le attività della Toscana intorno alla conservazione.
Il progetto TEMARTIn questa sequenza razionale si pone il progetto TEMART “Tec-niche avanzate per la conoscenza materica e la conservazione del patrimonio storico-artistico”. Il progetto, recente vincitore di un bando della Regione Toscana per lo sviluppo di ricerche nel set-tore, nell’ambito del Programma Operativo Regionale “Competi-tività Regionale e Occupazione” cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR-CReO/FESR 2007-2013), mira allo sviluppo e al trasferimento di strumenti diagnostici portatili, appa-recchiature e materiali per il restauro, servizi innovativi per la con-servazione di beni culturali. Esso è organizzato nei seguenti cluster di innovazione tecnologica:strumenti analitici portatili per l’analisi in situ dispositivi e materiali per il restauro software per acquisizione e gestione di dati Infrastruttura di Servizi (IS-TEMART )TEMART prevede la prototipazione, validazione e trasferimento tecnologico di quindici prodotti innovativi, alcuni dei quali saranno ingegnerizzati ed introdotti sul mercato.Lo sviluppo di nuove tecnologie è fortemente interconnesso con l’Infrastruttura di Servizi, che rappresenta un efficace canale di va-lidazione e disseminazione dei risultati della ricerca. IS-TEMART svolge servizi di caratterizzazione materica, e-learning/tutoring e definizione di trattamenti conservativi ottimizzati rivolti ad impre-se, laboratori pubblici e privati, forze dell’ordine e ad altri soggetti operanti nell’ambito della salvaguardia del patrimonio culturale.Il progetto, iniziato a Febbraio 2010, ha una durata di due anni, entro i quali la serie di prodotti innovativi ideati e sviluppati nel progetto dovranno passare dall’attuale fase sperimentale a concrete proposte di mercato. Sono attualmente allo studio i seguenti avan-zamenti tecnologici: 1) il videomicroscopio 3D, 2) l’apparato per il rilievo 3D di media scala, 3) il diffrattometro a raggi X (XRD), 4) l’apparato di spettroscopia di plasma indotto da laser (LIPS), 5) il sistema laser a impulso variabile per la pulitura, 6) i materiali nano-tecnologici per la pulitura, il consolidamento e la protezione, 7) il dispositivo biocida a microonde, 8) il software per l’analisi materica in tempo reale, la documentazione, l’e-learning e l’e-tutoring, 9) l’Infrastruttura di Servizi.
Il partenariato regionale è composto da tredici soggetti, di cui cinque pubblici e otto privati, già coinvolti da anni a diverso titolo nel settore beni culturali: l’Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” del CNR, Sesto Fiorentino, con il coordinamento; il Laboratorio di Tecniche Nu-cleari per i Beni Culturali LABEC–INFN; il Consorzio Interuniversita-rio per lo Sviluppo dei Sistemi a Grande Interfase di Sesto Fiorentino; il Dipartimento di Scienze Ambientali - Università di Siena; l’Opificio delle Pietre Dure del MiBAC; la società El.En. S.p.A. di Calenzano; la società Liberologico S.r.l. di Calenzano; l’azienda Net7 di Federico Ruberti e C. S.n.c. di Pisa; la società ELab Scientific S.r.l. di Firenze; la società Microconsult S.r.l. di Sesto Fiorentino; la società ScanSystems S.r.l. di Cascina; la società ADARTE S.n.c. di Prato; la società XRD-Tools S.r.l. di Pisa. Accanto alle attività di stretta pertinenza di sviluppo scientifico e tec-nologico, il piano operativo di TEMART prevede collaborazioni con imprese di restauro ed enti di tutela, sostanziate da una intensa attività di sperimentazione in cantiere delle nuove tecnologie sviluppate. Inol-tre, con l’Infrastruttura di Servizi TEMART, il partenariato intende for-nire supporto scientifico agli operatori del settore in materia di diagno-stica, restauro, autenticazione, documentazione, monitoraggio e altro.
Strumenti analitici portatili per l’analisi in situ Lo sviluppo di strumenti analitici portatili sta gradualmente trasfor-mando l’approccio alle problematiche di caratterizzazione materica di beni culturali. Se da un lato però la possibilità di mappare la composi-zione in situ in maniera non invasiva può fornire un quadro analitico più rappresentativo rispetto a misure effettuate su campioni, dall’altro occorre considerare che difficilmente le prestazioni degli strumenti portatili raggiungono quelle dei corrispondenti apparati di laborato-rio. Inoltre, la maggiore variabilità composizionale rende di solito più complessa l’interpretazione dei dati. Il progetto sviluppa due tecniche di grande potenzialità: la spettrosco-pia di plasma indotto da laser (LIPS: laser induced plasma spectro-
scopy) per l’analisi degli elementi e la diffrattometria X (XRD: X-ray diffractometry) per il riconoscimento delle fasi cristalline. In entrambi i casi l’obiettivo generale è il raggiungimento di specifiche tecniche che consentano un’alta affidabilità sia in misure qualitative che quan-titative. Coinvolti nello sviluppo dei due apparati sono CNR-IFAC, XTLS, NET7, ELEN e altri.La tecnica LIPS sta acquistando in questi ultimi anni grande interesse per le applicazioni nel settore dei beni culturali in quanto consente l’analisi qualitativa e/o quantitativa della composizione atomica de-gli oggetti d’interesse, in situ, in tempo reale, senza preparazione del campione, con alta risoluzione spaziale. È possibile effettuare molte misure sul medesimo manufatto e per ogni punto ottenere profili di composizione. Con un numero sufficientemente alto di impulsi laser, è possibile ottenere in sequenza la composizione di depositi e stratifica-zioni, dei sottostanti strati di alterazione e infine del substrato, oppure stimare spessori e riconoscere stesure pittoriche sovrapposte.
La diffrattometria X è nota da molti anni ed è usata per ottenere in-formazioni sul contenuto cristallino sia di polveri (pigmenti, terre, o campioni ridotti in polvere) che di materiali coerenti (metalli, pietre,
ceramiche, intonaci e altro). Lo sviluppo di strumentazione XRD portatile per analisi in situ, senza prelievo di campioni, aumenta no-tevolmente l’utilità della tecnica nella caratterizzazione di materiali solidi di interesse storico-artistico. Nel caso specifico dei manufatti metallici, si rilevano anche tensioni residue prodotte da lavorazioni meccaniche e saldature, orientazioni cristalline privilegiate (tessitu-ra), associate alla geometria di fusione, a lavorazioni meccaniche e trattamenti termici. La prospettiva applicativa nel settore beni cultu-rali è realmente ampia.
Il rilievo 3D ha una va-lenza molteplice nello studio, documentazio-ne e fruizione di beni culturali. Tra i molti strumenti presenti sul mercato, soprattutto quelli per la modella-zione di superfici di dimensioni caratteri-stiche variabili dall’or-dine del millimetro al metro, presentano maggiori necessità di miglioramento delle
prestazioni. Occorre in particolare ridurre i tempi di misura, ottene-re risoluzioni adeguate, acquisire il colore e, al contempo, ridurre i costi. Il progetto TEMART risponde a questa domanda di innova-zione sviluppando una nuova serie di videomicroscopi 3D portatili ed uno strumento di rilevo in luce strutturata per manufatti di media scala. I costi contenuti per i primi e le alte prestazioni del secondo, rendono questi prodotti altamente competitivi. I partner principal-mente impegnati nello sviluppo di tecnologie di rilievo 3D sono SCANS, CNR-IFAC, NET7 e MCONS.La ricostruzione 3D dei microscopi sviluppati in TEMART è basata su un’implementazione della tecnica di “scansione di fuoco”. Una telecamera CCD è montata su uno stadio di traslazione motorizzato, spostando lungo l’asse ottico il fuoco dell’obiettivo, la telecamera acquisisce una sequenza di immagini della superficie da analizzare. L’elaborazione delle immagini e la ricostruzione del modello 3D, completo di tutte le informazioni sul colore della superficie, è otte-nuto in poche decine di secondi.
Scanprobe, nato dalla fusione di due sistemi precedenti, è uno scan-ner ottico a luce strutturata, caratterizzato da un accurato livello di dettaglio unitamente ad una buona velocità di acquisizione e ma-novrabilità dello strumento. Grazie all’utilizzo di tre telecamere ed un proiettore digitale è possibile ottenere, in modo facile e velo-ce anche per utenti non esperti, diverse configurazioni per meglio adattarsi all’oggetto di studio: dall’acquisizione di oggetti di piccole dimensioni (gioielli, piccoli utensili) fino ad oggetti di dimensioni più significative (sculture ed elementi architettonici) senza perdere in facilità d’uso ed in accuratezza del risultato.
Dispositivi e materiali per il restauro La pulitura LASER e le nanotecnologie rap-presentano le principali novità nel campo del restauro, che in molti casi si sono dimostrate vantaggiose rispetto alle tecniche tradizio-nali. Entrambe sono oggetto di sviluppo all’interno
del progetto, che prevede anche la realizzazione di uno speciale applicatore a microonde sviluppato da ELAB per il trattamento del degrado biologico di manufatti lapidei, ancora tipicamente affronta-to con prodotti chimici pericolosi per la salute e l’ambiente. CSGI-DC sviluppa gel e materiali nano-strutturati innovativi ad elevata rigidità/elasticità per la pulitura e nuovi nano-materiali inorganici quali idrossido di calcio, magnesio, stronzio e bario per il consolidamento superficiale e la protezione a basso impatto am-bientale. La sperimentazione è condotta in collaborazione con OPD,
Il progetto TEMART: nuove tecnologie dalla Tosca-na per la conoscenza e la conservazione
Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
17Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org
ADARTE e gli altri partner. CNR-IFAC ed ELEN con-centrano la loro attività su un nuovo sistema LASER a durata di impulso selezio-nabile e un nuovo manipolo equipaggiato con sensori di processo. La validazione e dissemi-nazione delle tecniche di
restauro a mezzo LASER, condotta con apparati diagnostici inno-vativi e tradizionali, coinvolge tutto il partenariato di TEMART. La sperimentazione interessa tutte le tipologie di manufatti, ma si concentra in modo particolare su problematiche da considerarsi an-cora aperte, come quelle riguardanti biodegrado, superfici dipinte, documenti, manufatti lignei e polimaterici.Il progetto dedica par-ticolare attenzione alla sperimentazione di ap-procci combinati, allo scopo di definire pro-tocolli ottimizzati che sfruttino al meglio le potenzialità e la com-plementarità dei diversi approcci, massimizzan-do la selettività, prati-cabilità e sostenibilità dei trattamenti.Campagne sperimentali, test, verifiche e dimostrazioni di efficacia, saranno programmate anche in funzione delle domande di interven-to raccolte da IS-TEMART, in modo da accelerare il processo di disseminazione e trasferimento applicativo ad imprese e laboratori di restauro, pubblici e privati per il restauro.
Software per acquisizione e gestione di datiUn software in grado di acquisire in modo automatizzato e gesti-re agevolmente dati di campagne analitiche, interventi di restauro, monitoraggio e manutenzione. Questa la funzionalità principale di SIConArt, un Sistema Informativo di concezione fortemente inno-vativa, in grado di gestire al contempo dati archeologici, storici e
interpretativi del manufatto, unitamente ad un insieme di servizi web di formazione, tutoraggio e assistenza tecnica. Lo sviluppo di questo nuovo software è curato da LLOG con il contributo di NET7, CNR-IFAC e altri partner. La comunicazione tra gli strumenti e SIConArt richiede la realiz-zazione di specifiche funzionalità e modalità di trasferimento dati all’interno degli applicativi dei singoli strumenti, che si aggiungono all’implementazione di routine di speciazione e quantificazione au-tomatizzate. Queste problematiche di interfacciamento sono curate da NET7, in collaborazione e tutti i partner impegnati in attività di sviluppo har-dware e software. SIConArt è un prodotto software evoluto in grado di gestire via web i dati prodotti durante campagne di studio ed intereventi di restauro, nonché una serie di servizi web quali: - ricezione ed elaborazione in tempo reale di dati provenienti dalle apparecchiature utilizzate; - controllo e monitoraggio delle medesime; - formazione e assistenza in remoto del personale (e-Tutoring) attra-verso una molteplicità di interfacce utente
Il punto di partenza di SIConArt è un sistema pre-esistente, SICaR w/b al quale verranno introdotti i seguenti elementi aggiuntivi:Ricezione automatizzata, memorizzazione e successiva elaborazione dei dati prodotti dalle apparecchiature usate per l’analisi dei materiali e il restauro;Integrazione con strumenti di supporto e formazione multicanale, ac-cessibili sia da web che tramite telefono cellulare attraverso innovative modalità interattive (modulo e-Tutoring).L’obiettivo finale di SIConArt è quello di costituire, per una determi-nata opera, un database multidisciplinare che raccolga informazioni relative al suo studio analitico, restauro, e/o autenticazione, propo-nendo un approccio integrato che copra vari aspetti di conoscenza e conservazione.
Infrastruttura di Servizi (IS-TEMART)Il partenariato di TEMART ha costituito un’Infrastruttura che offre Servizi (IS-TEMART) a istituzioni di tutela, imprese, forze dell’ordi-ne e altri soggetti operanti nel settore beni culturali, su problematiche di:- caratterizzazione dello stato di conservazione
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Come?
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- interpretazione delle tecniche artistiche- ottimizzazione di trattamenti conservativi- datazione - autenticazione- caratterizzazione materica in generaleIS-TEMART dispone di risorse strumentali e competenze di ri-conosciuta eccellenza. Accanto alle tecnologie qui presentate, un acceleratore di particelle e un gran numero di strumenti analitici in-novativi e tradizionali. È possibile inoltrare richieste di servizi com-pilando un apposito modulo accessibile sul sito web del progetto o attraverso posta elettronica. Queste saranno equamente valutate dal comitato di gestione dell’Infrastruttura costituito da esperti degli or-ganismi di ricerca (CNR-IFAC, UNISI-DSA) OPD, INFN-LABEC, CSGI). L’Infrastruttura gestisce anche servizi web e tutte le attività di validazione e disseminazione di TEMART. Nella partecipazione a questa seconda edizione del Salone dell’Arte e del Restauro il progetto TEMART esporrà le proprie realizzazioni, svolgerà dimostrazioni sulle funzioni dei nuovi strumenti, presente-rà i risultati dei primi casi di studio come la Chimera, il bellissimo bronzo Etrusco del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
Salvatore Siano Renzo Salimbeni
Il Centro di Ateneo per i Beni Culturali” (CABeC) dell’Università degli Studi di Fi-renze, promuove e coordina studi e ricerche nel campo della catalogazione, restauro e conservazione dei beni culturali. Il CABeC si propone di favorire un razionale ed ef-ficace sviluppo scientifico e tecnico delle aree disciplinari presenti nell'Università di Firenze che si occupano dei beni culturali. Persegue le seguenti finalità: (I) promuove-re, sostenere, coordinare e condurre ricer-che fondamentali ed applicate nel settore dei beni culturali, anche nell'ambito di col-
laborazioni tra Università, Enti di Ricerca, altre Amministrazioni Statali ed Enti Lo-cali, Industria; (II) favorire lo scambio di informazioni, documentazione e materiali; (III) stimolare iniziative di divulgazione scientifica e di collaborazione interdiscipli-nare nei settori di interesse del Centro; (IV) promuovere convenzioni nazionali ed internazionali finalizzate agli scopi generali del Centro, nonché rendersi disponibile per consulenze con soggetti esterni all'Università.II CABeC persegue il raggiungimento delle proprie finalità mediante: (I) realizza-zione e/o potenziamento di laboratori con relativa strumentazione; (II) attività di diffusione dell'informazione mediante seminari e convegni e la costituzione di un laboratorio basato su banche dati informatiche; (III) azione di stimolo e di concorso all'organizzazione didattica nelle forme previste dallo Statuto e dal Regolamento Didattico dell’Ateneo; (IV) promozione di specifici progetti di ricerca.Il Consiglio Scientifico del CABeC è costituito dal Direttore Prof. Piergiorgio Ma-lesani e dai docenti dell’Università degli Studi di Firenze Luigi Dei, Alessandro Gambuti, Carlo Alberto Garzonio, Francesco Gurrieri, Leonardo Masotti e Roberto Sabelli.
CABeC, c/o Dipartimento di Scienza della Terra, Università degli Studi di Firenze, via G. La Pira, 4 - 50121 Firenze. Referente: [email protected].
CABeC: Centro di Ateneo per i Beni Culturali UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE
Il Corriere del Salone - Firenze, 11-12-13 Novembre 2010
18 Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze - www.salonerestaurofirenze.org
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