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Corso blog docenti educatori tecnologie per la didattica blog

Date post: 28-Nov-2014
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Corso di formazione BLOG - CNUTO 2013/2014
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CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 1
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CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori 1

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Tecnologie per la didattica.

Aspetti teorici a supporto dei blog didattici.

Ippolito Simonetta

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• ... per il ragazzo il libro deve (...) essere qualcosa di piacevole, dove si può non solo leggere, ma colorare, trasformare, fare, disfare, ampliare, ridere, inventare, riflettere. (...) Il libro si trasforma così in qualcosa di personale, perciò vivo.

(A. Manzi)

• "Se insegnassimo oggi come abbiamo insegnato ieri deruberemmo i nostri alunni del loro futuro".

(Chiara Friso)

• Tecnologie per promuovere e anticipare lo sviluppo umano, promotrici della "zona di sviluppo prossimale".

(Lev Vygotskij)

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Le ragioni per introdurre un blog a scuola.

• Innovare e sperimentare nuove pratiche e per utilizzare nuovi strumenti di lavoro;

• perché sono facili;• equilibrio tra prodotto individuale e prodotto collettivo (psicoeducativo);• supportano una didattica costruttivista (psicopedagogico) .

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Gente digitale

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Comportamenti digitali

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Le ragioni per introdurre un blog a scuola.

• I blog non sono fatti per sostenere un approccio trasmissivo, tradizionale; • invece ben supportano una didattica innovativa e costruttivista in cui lo studente

è pensato come attivo costruttore della propria conoscenza e attento

partecipante del proprio percorso formativo.

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Le ragioni per introdurre un blog a scuola.

Modello di apprendimento basato:•Visione costruttivista della conoscenza;•Ruolo dell’insegnante da istruttore a moderatore e tutor;•Centralità del lavoro collaborativo e dell’interdipendenza dei gruppi;•Sviluppo delle funzioni psichiche superiori (Vygotskij) .

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Le ragioni per introdurre un blog a scuola.

L’interazione con una grande varietà di fonti e risorse :libri, video, immagini, audio, siti internet, materiali realizzati da altri studenti contribuiscono ad ampliare la zona di sviluppo prossimale (Vygotskij).

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Le ragioni per introdurre un blog a scuola.

Il concetto di innovazione.Il blog consente l’integrazione di tutti i media già disponibili (stampa, musica, film, televisione, radio, disegni, e. mail, audio, foto, ecc.) e può costituire una risorsa per la didattica nel raggiungimento di obiettivi quali: la valorizzazione della scrittura; l’incentivazione delle capacità espressive e comunicative; lo sviluppo di competenze di progettazione e collaborazione.

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Le ragioni per introdurre un blog a scuola.

Sviluppo di molteplici competenze:•Comunicazione interpersonale;•Capacità di rapportarsi al gruppo con atteggiamento responsabile e collaborativo;•Uso non passivo di internet;•Selezione consapevole delle informazioni;•Scambio e condivisione delle conoscenze;•Nuove forme di comunicazione e interazione;•Valorizzazione della scrittura;•Capacità espressive e comunicative;•Competenze di progettazione e collaborazione;•Sviluppo competenze tecnologiche.

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Le tecnologie per la didatticaIl percorso si organizza su tre livelli:a)Le tecnologie come sussidi per la comunicazione;b)Le tecnologie come metodi per l’apprendimento;c)Le tecnologie come sistemi per realizzare ambienti di apprendimento

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Le tecnologie per la didatticaSulla base di tali presupposti gli studiosi svilupparono specifiche tecniche di program-mazione e idearono oppositi strumenti didattici: le teaching machines (macchine per insegnare).Con il passaggio da un’idea di conoscenza lineare e sequenziale a concezioni costruttiviste, attiviste, multidimensionali, reticolari, le nuove tecnologie (software, ipertesti, wiki, social network ecc.) sono destinate a essere impiegate come metodi per facilitare gli apprendimenti.

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Il Web 2.0 e nuove tecnologie educative

• Nel Web 2.0 gli individui non sono fruitori, ma anche produttori attivi: creano e pubblicano contenuti, partecipano alle discussioni e stabiliscono legami e connessioni con gli abitanti della Rete. In questa fase evolutiva il Web si serve di alcune applicazioni, semplici dal punto di vista tecnologico, ma capaci di provocare cambiamenti di grande impatto, anche nei territori educativi.

• Le principali tecnologie educative emergenti dal nuovo Web sono: Feed RSS, Wiki, Social Bookmarkin, Social Network, Podcast e Blog.

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Tecnologie di Rete a scuola.L’educazione a più dimensioni: FORMALE – NON FORMALE – INFORMALE.•L’educazione formale: è tradizionalmente svolta dal sistema educativo ufficiale, cioè dalle istituzioni scolastiche. Si genera dai processi formativi regolarizzati e stabili che vengono impostati dal governo di un paese o da una comunità locale al fine di garantire il sostegno e lo sviluppo della popolazione. L’educazione formale è progettata e strutturata e conduce a forme di riconoscimento ufficiale (diplomi, qualifiche e certificati).•L’educazione non formale: riguarda tutti quei processi formativi che avvengono intenzionalmente, secondo modalità organizzate e sistematiche, ma restano fuori dal sistema educativo formale. Rientrano la formazione lavorativa, all’interno delle aziende, la scuola di teatro ecc. . L’educazione si occupa di contenuti educativi (valori, informazioni, abilità).•L’educazione informale: è costituita da tutti i processi educativi che esercitano un’influenza nella vita della persona. E’ l’insieme degli apporti formativi che ciascuno riceve nella vita quotidiana, dalla famiglia, dal gioco, dagli amici, dai viaggi, dalle persone che si incontrano, dei mezzi di comunicazione.

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Tecnologie di Rete a scuola.La maggior parte del nostro apprendimento lungo l’arco della vita proviene dall’educazione informale, lo sviluppo di Internet e delle tecnologie collaborative e sociali non hanno fatto che amplificare l’offerta formativa di questo ampio sistema educativo. Possiamo organizzare gli apporti della Rete e delle nuove tecnologie per l’apprendimento, intorno diversi aspetti: •Accelerazioni e amplificazioni delle relazioni di apprendimento;•Accesso immediato al sapere universale;•Soggetto – autore del proprio processo di apprendimento: in rete il soggetto non è solo fruitore, ma può partecipare in modo attivo alla costruzione del sapere. Prima di Internet, i media tradizionali erano caratterizzati da passività e/o subordinazione. Si è sempre trattato di processi volti all’acquisizione di competenze specifiche, connotati dall’assenza di interazione e relazione tra i soggetti e dalla passività del fruitore. Con l’avvento della Rete e con la diffusione delle tecnologie 2.0 qualsiasi persona, anche senza possedere competenze informatiche o prerequisiti tecnici, può abitare l’online esprimendo opinioni e idee, condividendo conoscenze, materiali e prodotti.

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Tecnologie di Rete a scuola.I processi di apprendimento informale online si possono declinare in due tipologie: •Informale/intenzionale: avviene in Rete quando il soggetto ricerca consapevol-mente occasioni ed esperienze formative;•informale/inaspettato: avviene invece quando il soggetto non è immediatamente consapevole di apprendere. Può verificarsi durante la navigazione, in un forum, in un blog, mailing list, in un social network.

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Tecnologie di Rete a scuola.Apprendimento autonomo e collaborativo.•la Rete favorisce i processi di condivisione e di co-costruzione del sapere, attraverso il sostegno allo scambio, all’interazione e alla collaborazione tra individui. •Con tecnologie come i blog, i social network, i wiki, ciascuno può partecipare alla costruzione di un sapere universale. I nuovi media sono dei veri e propri spazi sociali in cui a prevalere non è il consumo di prodotti informativi, ma la produzione di conoscenze attraverso il lavoro collaborativo, la cooperazione e la condivisione.

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Tecnologie di Rete a scuola.Immaginare il Web come “piattaforma” significa considerare con consapevolezza e spirito critico anche le problematiche. A questo proposito illustriamo alcune di queste criticità:•Overload informativo (sovraccarico cognitivo): il problema è quello dell’eccessi-vità, numerosità e diversità delle informazioni;•Breve curva di attenzione;•Dispersività: quando si cerca un’informazione in Internet il rischio è quello di navi-gare tra i link, rimbalzando da una pagina all’altra;•Attendibilità delle risorse: la Rete è ricca di informazioni di valore e pregio e sono numerose le fonti erogatrici di contenuti dal prestigio e dall’autorevolezza indiscusse. Ma esiste anche il retro della medaglia.•Superficialità e consumo veloce;•Perdita di tempo: tecnologie come la posta elettronica, i social network, i sistemi di Instant Messaging sono causa della perdita di molte ore di tempo sia a casa, sia sul posto di lavoro;•Vandalismo, destabilizzazione: infiltrazioni indesiderate.

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Le valenze didattiche del blog.Analisi intorno al blog didattico seguendo gli stessi approcci.: •la tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica;•la tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento;•la tecnologia come sistema per realizzare ambienti di apprendimento.

Per il primo approccio l’attenzione è sulla categoria dell’insegnamento e il discorso concerne le azioni messe in atto dall’insegnante che si fa promotore del blog nella didattica.Nel secondo approccio la centratura è sulla categoria dell’apprendimento e l’analisi verte sulle possibilità offerte allo studente dell’impiego di questa tecnologia.Nell’ultimo approccio il focus è sulla categoria di ambiente di insegnamento/apprendi-mento e sugli aspetti sociali e comunitari legati alle pratiche di blogging.

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica.

•Comunicare: Il blog è un potente strumento comunicativo che si connota per sem-plicità e rapidità di creazione, facilità d’uso, polimorfia, accessibilità, dinamicità;•Apprendere: Il blog può costituire un’occasione ottimale per l’apprendimento e l’auto-aggiornamento del docente sotto diversi punti di vista; •Organizzare: nello spazio costituito dal blog è possibile archiviare ogni tipo di contenuto (materiali, risorse web, annunci, compiti da svolgere, segnalazioni, avvisi, file multimediali ecc.), assicurando collocazione permanente e visibilità immediata online;

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica.•Motivare: perché è vicino al mondo “fuori” della scuola e alle tecnologie di cui i ragazzi fanno uso:a)perché consente, come affermano Richardson e Ford, di dare “voce” agli studenti fornendo loro uno strumento di pubblicazione e un’audience più ampia rispetto al singolo insegnante o alla classe;b)perché facilita l’espressione personale e nello stesso tempo incentiva il feedback e l’interazione con gli altri;c)perché offre la possibilità di utilizzare i linguaggi della multimedialità e non soltanto quelli tradizionali della testualità;d)perché possiede l’appeal di uno strumento non a sé stante, ma inserito in un sistema costituito, la blogosfera, che a sua volta è parte dell’ecosistema Rete.

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica.•Valutare: Il blog è un mezzo per valutare il livello di apprendimento e il progresso degli studenti; •Supportare: Il docente nello spazio blog è chiamato a esercitare la funzione di supporto (scaffolding), ovvero di sostegno all’attività apprenditiva del soggetto sino a diminuire la propria presenza per incentivare la progressiva autonomia degli individui. •Documentare: Il blog proprio per la sua struttura cronologica e per la gestione automatica degli archivi, facilita la memorizzazione delle pratiche didattiche e la costruzione di una personale biblioteca di documentazione didattica, sempre fruibile online e condivisibile con alunni, colleghi e genitori. •Riflettere: Il blog si rivela uno strumento per la riflessione personale o collaborativa sull’attività d’insegnamento. Un blog personale del docente è uno spazio in cui il soggetto si racconta, narra le proprie pratiche e tiene memoria del vissuto scolastico.

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come sussidio per la comunicazione didattica.•Sperimentare: Il blog costituisce uno spazio “diverso” rispetto all’aula in cui poter creare condizioni coinvolgenti di apprendimento, in cui sperimentare modi nuovi di insegnare, in cui fare ricerca didattica.

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.•Il blog, in quanto tecnologia e processo di acquisizione e costruzione di conoscenza, può essere impiegato all’interno di specifici percorsi didattici come metodo per facilitare e promuovere l’apprendimento.•“I blog sono per loro natura processi di comunicazione, di socializzazione e di costruzione di conoscenza” sembrano più appropriati per sostenere una didattica che rinvia al modello psico-pedagogico del costruttivismo, da cui dipende un preciso modello didattico segnato da specifiche modalità di acquisizione di conoscenze, abilità e valori. • Modi e tipi di apprendimento in ottica costruttivista secondo i seguenti aspetti: il paradigma psico-pedagogico, il modello didattico, la tipologia di apprendimento e i modi dell’apprendere.

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.

1. PARADIGMA PEDAGOGICO

COSTRUTTIVISMO

2. MODELLO DIDATTICO

1. AL CENTRO DEL PROCESSO D’ INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO C’E’ LO STUDENTE

2. L’APPRENDIMENTO E’ UN PROCESSO DI COSTRUZIONE SOCIALE DELLE CONOSCENZE

UTILIZZO DEL BLOG NELLA DIDATTICA

3. TIPOLOGIA D’APPRENDIMENTO 4. MODI DI APPRENDERE

- APPRENDIMENTO COGNITIVO (Know What)

- AZIONE

- INTERAZIONE SOCIALE

- CONDIVISIONE E COLLABORAZIONE

Meta – abilità

EXPERTISE

Essere esperto nell’apprendere

3. Contenuti disciplinari

4. Contenuti interdisciplinari

5. Contenuti extradisciplinari

- APPRENDIMENTO ABILITATIVO (Know How)

- Abilità di lettura/scrittura

- Abilità di ricerca e selezione delle informazioni

- Abilità relazionali e comunicative

- Abilità informatiche

- Abilità multimediali

- APPRENDIMENTO VALORIALE (Know Why)

- Saper essere responsabile

- Saper essere riflessivo

- Saper essere autonomo

- Saper essere espressivo

- Saper essere collaborativo 26CNUTO 2013-14 - Corso docenti - educatori

Page 27: Corso blog docenti educatori   tecnologie per la didattica blog

Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.a)PARADIGMA PSICO – PEDAGOGICOIl paradigma psico – pedagogico sotteso all’impiego del blog nella didattica è quello del costruttivismo, un orientamento della ricerca educativa che sviluppa idee e temi del costruzionismo sociale (Vigotskij) e del cognitivismo di prima (Piaget) e di seconda generazione (Bruner). Secondo questo modello la conoscenza viene costruita mentre interagiamo con il mondo fisico e sociale ed è frutto del lavoro di interpretazione, riflessione e analisi che ciascuno svolge mentre osserva, analizza ed esperisce ciò che lo circonda.

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.b) MODELLO DIDATTICOIl modello didattico che discende dal paradigma costruttivista si fonda su due concetti guida:•l’idea che al centro del processo di insegnamento – apprendimento vi sia lo studente e non l’insegnante;•l’idea che l’apprendimento consista in un’attività di costruzione sociale delle proprie conoscenze.

La didattica costruttivista, fondata su questi due principi, si connota di conseguenza per un’attenzione privilegiata alla dimensione collaborativa e cooperativa (cooperative learning) e agli approcci di gestione e appropriazione dei contenuti.

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.b) MODELLO DIDATTICOL’apprendimento “costruttivista” risulta così:•ancorato. Si realizza quando i problemi da investigare vengono presentati attraverso la visualizzazione di situazioni autentiche, attinenti alla vita reale, complesse e significative, che permettono un approccio da multiple prospettive di un particolare dominio;•generativo. Consiste in un apprendimento partecipe e attivo che conduce alla soluzione di problemi attraverso la formulazione di molteplici ipotesi, discussioni, approfondimenti, riflessioni collettive, generazioni di idee e la loro applicazione a problemi diversi;

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.b) MODELLO DIDATTICOL’apprendimento “costruttivista” risulta così:•flessibile. Si realizza attraverso il riconoscimento, il recupero e l’applicazione di conoscenze in situazioni sempre nuove o desuete (abilità di transfer);•significativo. L’apprendimento è significativo quando l’alunno fa propri i nuovi contenuti di apprendimento attraverso un personale lavoro cognitivo che consiste nella rielaborazione dei nuovi dati e nella ristrutturazione della propria “matrice cognitiva”, cioè dei propri schemi o concetti consolidati, frutto di apprendimenti precedenti. Un contenuto da apprendere è psicologicamente significativo per il soggetto che lo deve apprendere se trova un qualche aggancio a ciò che egli già sa (per continuità, analogia, contrasto).Fare didattica con il blog significa porsi in perfetta sintonia con il modello costruttivista, favorendo un apprendimento che ne incarni tutti gli attributi: attivo, costruttivo, intenzionale, contestualizzato, collaborativo, conversazionale e riflessivo.

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Le valenze didattiche del blog.

La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.c) Tipologia di apprendimentoUtilizzando tre categorie tradizionali di suddivisione dell’apprendimento (cognitivo, abilitativo e valoriale) illustriamo in relazione a ciascuna di esse in che modo i diversi apprendimenti possano essere favoriti dall’impiego del blog a scopi educativo – didattici.

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.• Apprendimento cognitivo (Know what).E’ l’apprendimento delle conoscenze dichiarative: nozioni, concetti, informazioni, idee. Le pratiche di blogging sostengono l’apprendimento di contenuti disciplinari, interdisciplinari o extra disciplinari.Tale processo è favorito da almeno quattro condizioni:•- l’accesso ai contenuti trasmessi e organizzati dall’insegnante (o dagli studenti) e pubblicati online;•- l’accesso alla Rete come fonte informativa a cui poter attingere in ogni momento;•- lo scambio conoscitivo che si realizza online con l’insegnante, tra pari o altri membri del blog;•- lo scambio conoscitivo con gli abitanti della blogosfera che avviene in modo casuale o attraverso la condivisione degli stessi interessi (rintracciabili nei tag abbinati ai post) oppure attraverso l’appartenenza allo stesso gruppo o community (ad esempio blog dell’istituto, di uno stesso portale o piattaforma ecc.).

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.•Apprendimento abilitativo (Know how)

E’ l’apprendimento delle conoscenze procedurali: abilità, comportamenti.Il contributo delle pratiche didattiche di blogging nel favorire e facilitare l’acquisizione di competenze procedurali si evidenzia, principalmente, in relazione ad alcune abilità:- abilità di lettura e scrittura;- abilità di ricerca e selezione delle informazioni;- abilità relazionali e comunicative;- abilità informatiche;- abilità multimediali.

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.•Apprendimento valoriale (Know why)

E’ l’apprendimento di valori, senso, significati.

- saper essere responsabile;- saper essere riflessivo;- saper essere autonomo;- saper essere espressivo;- saper essere collaborativo;

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.

•Modi di apprendere.

L’utilizzo del blog, pur implicando la predilezione per modalità di apprendimento a impronta costruttivista (azione, interazione, condivisione e collaborazione), non esclude le declinazioni relative agli atri modi dell’apprendere (trasmissione, partecipazione, transazione) ma le richiama e le coinvolge in un processo multidimensionale di acquisizione di conoscenze e di sviluppo di abilità e valori.

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.•Modi di apprendere.Analizziamo sinteticamente i modi dell’ apprendere connessi all’impiego del blog nelle pratiche didattiche.- AzioneSecondo le teorie psicologiche dell’attività (Vigotskij e Leont’ev) e dell’azione situata (Suchman) e quelle pedagogiche dell’attivismo (Dewey) l’apprendimento avviene attraverso la manipolazione di oggetti e informazioni, lo svolgimento di attività finalizzate alla costruzione di prodotti, l’esplorazione di ambienti.Il blogging è di per sé una pratica che esige una partecipazione attiva del soggetto durante l’intero processo di apprendimento. Richiede la conduzione e la gestione autonoma di diversi processi: selezione, ricerca, esplorazione, soluzioni di problemi, visualizzazione e rappresentazione dei concetti da apprendere e dei risultati di apprendimento attraverso la creazione di prodotti concreti (testi, ipertesti ecc.) visibili e condivisibili.

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.•Inter-azione comunicativaIl blog consente l’attuarsi di diverse dinamiche interattive (la discussione, l’argomen-tazione, il dialogo) con soggetti membri dello spazio online e con i blogger della Rete.La modalità interattiva si attua attraverso la pubblicazione di contenuti nei post e, soprattutto, attraverso la funzionalità dei commenti. Quest’ultimi possono essere utilizzati con diversi scopi comunicativi: esprimere consensi, dissensi, idee, stati d’ani-mo, fornire nuove segnalazioni, idee di sviluppo, chiedere chiarimenti, porre doman-de, lanciare discussioni, correggere, supportare ecc.

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.•Condivisione e collaborazioneTeorie psicologiche e pedagogiche come il costruttivismo e la psicologia culturale e pratiche didattiche come il cooperative learning riconoscono, com’è ampliamente noto, la centralità della collaborazione e dell’interazione sociale nel processo di apprendimento. “Il blog è uno spazio che facilita le attività di sharing e di costruzione di comunità”, in esso le acquisizioni, le idee, le riflessioni, i prodotti dell’uno diventano patrimonio condiviso del gruppo e della Rete. L’apprendimento si svolge attraverso la condivisione di contenuti e di obiettivi, l’imitazione, l’aiuto e la collaborazione tra soggetti; senza l’interazione con gli “altri” il blog perde la sua valenza sociale e senza la maturazione di uno spirito collaborativo il processo di apprendimento resta privo di stimoli e di prospettive di sviluppo.

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Le valenze didattiche del blog.La tecnologia come metodo per facilitare l’apprendimento.

L’esperienza di apprendimento con il blog che si attua attraverso queste modalità favorisce lo sviluppo della meta-abilità di essere esperto nell’apprendere: l’expertise.Essa emerge dall’acquisizione delle altre abilità (dichiarative, processuali e valoriali) e si sviluppa come conseguenza della loro acquisizione.

Uno studio di Dickinson, docente dell’Università del Massachusetts, mette in luce in quali modi l’impiego del blog può essere, assistere e accelerare il processo di apprendimento e di sviluppo dell’expertise.

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Le valenze didattiche del blog.• Sistema per realizzare ambienti di apprendimento in Rete.

Il blog va visto non solo come uno strumento o un metodo di apprendimento, ma come a un sistema capace di sostenere la messa di adeguati ambienti di apprendimento sulla cui importanza richiamano ormai molti studi.

Studi e riflessioni recenti stanno infatti ponendo una crescente attenzione sulla nozione di ambiente di apprendimento, perché essa sembra essere più adatta ad analizzare processi reticolari e complessi di costruzione di conoscenza, proprio quelli che avvengono in rete grazie alle nuove applicazioni web.

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Le valenze didattiche del blog.• Sistema per realizzare ambienti di apprendimento in Rete.

Le caratteristiche fanno del blog un’architettura capace di sostenere due macro – tipologie di ambienti di apprendimento: i personal learning environment e social learning environment.

Gli ambienti di apprendimento personali supportati da un blog sono spazi gestiti da una sola persona (alunno o docente) che organizza il proprio percorso di apprendimento in autonomia. Possono avere carattere privato o pubblico, a seconda se siano aperti o chiusi alle interazioni in Rete.

Gli ambienti di apprendimento sociali sono, invece, abitati e gestiti (a più livelli) da più persone (ad esempio una classe, un gruppo di docenti, un gruppo di alunni ecc.). Sono caratterizzati da dinamiche interattive interne e possono anch’essi avere carattere pubblico o privato.

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Le valenze didattiche del blog.• Pratiche didattiche ricorrentiI docenti affermano che il blog è uno strumento versatile, semplice, praticamente

senza costi, accessibile, funzionale a infiniti usi nella didattica, che richiedono ancora di essere sperimentati. Le pratiche più efficaci e innovative che sono state attuate a scuola si possono riassumere in queste direzioni:

- Collaborare a distanza;- Comunicare in Rete;- Supportare il lavoro di gruppo;- Creare un punto di riferimento per l’apprendimento personale;- Documentare in Rete le attività svolte;- Apprendere abilità di reading/writing;- Accompagnare a un uso significativo e consapevole della Rete.

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Le valenze didattiche del blog.• Benefici ed elementi di successoTra i benefici delle pratiche di blogging gli intervistati annoverano, oltre a quelli che si

riferiscono agli aspetti generali dell’esperienza, soprattutto quelli relativi agli output in termini di apprendimento e di sviluppo personale e umano degli studenti. Essi sono:

- Coinvolgimento, tendenzialmente, di tutti gli alunni, anche i più timidi o annoiati;- Avvicinamento dei genitori alle attività scolastiche e al lavoro svolto dai loro figli

tramite la partecipazione al blog;- Rinforzo della relazione comunicativa tra allievo e insegnante;- Partecipazione attiva e interessata degli studenti;- Apprendimento spontaneo, di tipo esperienziale – costruttivista, di abilità e

conoscenze;- Incremento del confronto con altri studenti;- Espressione spontanea del sé;

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Le valenze didattiche del blog.• Benefici ed elementi di successo

- Sviluppo di abilità di meta-riflessione sui processi di pensiero e di scrittura connesso alle attività di editing personale e di gruppo;

- Sviluppo del senso di responsabilità nei confronti della pubblicazione dei contenuti e di autonomia nella gestione di uno spazio online individuale o comune;

- Sviluppo di capacità di lavoro collaborativo e dialogo;- Sviluppo di competenze informatiche e tecniche spendibili anche oltre la scuola.

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Le valenze didattiche del blog.• Modi di applicazione delle potenzialità comunicative informali del blog

Le potenzialità comunicative informali del blog sono state applicate a scuola attraverso la ricerca di un’integrazione e di un dialogo tra informalità e aspetti di formalità legati alla disciplina, al programma e al curriculum.

Le forme di questo dialogo sono state:- La comunicazione informale con il docente anche oltre l’orario scolastico;- L’apertura di spazi di dialogo confidenziali, di confronto libero gestiti dagli studenti;- L’estensione della comunicazione oltre la scuola e il coinvolgimento di altri soggetti;- L’abilitazione concessa agli studenti di pubblicare, creare nuove categorie nel blog e

nuovi spazi;- Il privilegio dato a un approccio spontaneo ed esperienziale alla comprensione dei

concetti e delle abilità;

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Le valenze didattiche del blog.• Modi di applicazione delle potenzialità comunicative informali del blog

- La conversazione e il dialogo come modalità di scelta di argomenti, di contenuti di conoscenza e di modalità di gestione del blog;

- L’attenzione riservata nell’attività di editing non solo ai contenuti, ma anche alle emozioni, alla fantasia, alle intuizioni, alla vita;

- Il rinforzo positivo dato alla volontà di ricerca, di esplorazione autonoma, di sviluppo di interessi personali.

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Le valenze didattiche del blog.• Modi di applicazione delle potenzialità comunicative informali del blog

Buona parte dell’efficacia della sperimentazione didattica dipende dalle abilità e dalle scelte del docente stesso.

Le competenze necessarie per realizzare esperienze didattiche significative di utilizzo del blog sono così individuabili:

- Competenze tecnologiche;- Competenze comunicative e sociali;- Competenze gestionali;- Competenze didattiche.

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Le valenze didattiche del blog.• Difficoltà e resistenzeLe barriere poste all’introduzione del blog a scuola possono essere così riassunte:- Limiti materiali (mancanza o pochezza di strumenti, inadeguatezza degli strumenti esistenti, mancanza di collegamento veloce a Intenet);- Sforzi aggiuntivi per il docente in termini di tempo e di modalità di progettazione e realizzazione degli interventi didattici con il blog;- Assenza di riconoscimenti ufficiali o informali, di forme di certificazioni professionale e di remunerazione aggiuntive;- Mancanza di collaborazione con altri docenti che manifestano atteggiamenti di indifferenza o di vera e propria avversione. I motivi di queste posizioni possono essere diversi: impreparazione tecnologica/informatica, timore di non “essere all’altezza”, mancanza di volontà, di impegno e di motivazione ecc.;- Pregiudizi diffusi nei confronti della Rete, considerata sinonimo di pedofilia, pornografia, adescamenti, banalità ecc.

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Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete

Ormai è generalmente riconosciuto il fatto che le tecnologie modifichino profon-damente i modi di pensare, sentire, vivere dell’uomo, ne condizionino i rapporti sociali, contribuendo alla costruzione non solo di materiali, dialogici o cognitivi, ma anche della nostra identità e che, dunque, non si possono eludere nel pensare e progettare il futuro dell’educazione.

Partendo dai contributi emergenti dal panel di ricerca e integrandoli con ulteriori approfondimenti, ci addentriamo ora nel discorso riguardante, nello specifico, le valenze educative dell’introduzione di tecnologie di Rete (come blog, podcast, social network ecc.) nei processi educativi e scolastici in particolare. Proponiamo, di seguito, alcuni motivi a sostegno dell’inserimento di tali tecnologie a scuola.

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Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete

• Le valenze educative delle tecnologie di Rete

- Aiutare la “net generation” a utilizzare gli strumenti comunicativi che essa normalmente impiega nella direzione di produzione/scambio/costruzione di conoscenza;- Offrire gli strumenti e le conoscenze necessarie per preparare a vivere nella società della conoscenza e nella società digitale;- Sostenere le nuove generazioni a gestire con consapevolezza le nuove pratiche cognitive che caratterizzano il loro stile conoscitivo nell’ottica di un reale arricchimento delle modalità e possibilità di apprendimento.

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Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete

• Le valenze educative delle tecnologie di Rete- Incentivare un approccio didattico meno direttivo e più rispondente a un orientamento costruttivista;- Sfruttare la possibilità di sganciare spazio e tempo generando nuovi ambienti di formazione;- Incentivare la socializzazione;- Potenziare la didattica comunitaria e collaborativa;- Differenziare e individualizzare l’insegnamento;- Rendere gli studenti protagonisti attivi del loro processo di apprendimento;- Ridurre la dicotomica contrapposizione tra dentro e fuori, tra scuola e vita.

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Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete

• Le valenze educative delle tecnologie di ReteLe nuove generazioni si accostano allo studio e all’apprendimento in modo molto diverso rispetto a un passato anche recente, dimostrando specifiche abilità:

-Integrated scanning tools. Osservano media differenti (dai libri ai siti con suoni, colori, immagini, movimenti…), attivando per ciascuno abilità specifiche di lettura e analisi;- Multi-tasking. Sono in grado di svolgere più cose contemporaneamente: ascoltare musica, fare compiti, telefonare, navigare in Internet;- Processing discontinued information. Ricostruiscono informazioni testuali, visive e audio interrotte organizzandole in conoscenze significative;- Non-linear approaches. L’apprendimento non è organizzato attraverso approcci lineari, quanto piuttosto in reti, mappe interconnesse di contenuti, forme analogiche.

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Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete

• CondizioniDopo aver analizzato le valenze pedagogiche che giustificano l’introduzione delle tecnologie di Rete nei contesti scolastici, proseguiamo il discorso riflettendo sulle condizioni che rendono possibile la traduzione in atto di queste potenzialità educative.Alla luce degli studi teorici, dell’indagine effettuata e dei contributi emergenti dal panel di ricerca abbiamo individuato quattro insiemi di condizioni (individuali, metodologiche, contestuali, strumentali) legate ad altrettanti macro – sistemi (soggetti, contesti, metodi didattici, tecnologie) che concorrono a definire una significativa e innovativa esperienza didattica con le tecnologie di Rete.

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Tecnologie di Rete a scuola: condizioni per un’effettiva innovazioneSistemi Tipologia di condizioni Presupposti

Soggetti individuali - coinvolgimento attivo degli insegnati;

- capacità d’uso delle tecnologie;

- capacità di progettazione, realizzazione e monitoraggio di interventi didattici innovativi;

- sviluppo di pratiche riflessive.

Metodi

didattici

metodologie - cambiamento di metodologia didattica;

- congruenza tra impianto didattico e tecnologia;

- predisposizione di un progetto educativo - didattico;

- modifica dei programmi;

- revisione delle modalità di valutazione.

Contesti Contestuali - flessibilità di sistema;

- riconoscimento collettivo del valore dell’introduzione delle tecnologie di Rete nelle pratiche didattiche;

- condivisione e collaborazione di più soggetti.

Tecnologie Strumentali - disponibilità di tecnologie nella scuola;

- facilità di accesso alle tecnologie.

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Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete

L’efficacia di un intervento didattico è correlata all’adeguatezza tra tecnologie utilizzate e metodo scelto e viceversa. Occorre conoscere contemporaneamente sia le singole tecnologie, le loro potenzialità e applicabilità in contesti formativi sia le metodologie didattiche più innovative ed efficaci in relazione a esse: costruttivismo, cooperative learning, peer education, brainstorming, individualizzazione, problem solving, ecc.

a) Costruttivismo:Secondo questo modello la conoscenza viene costruita mentre interagiamo con il mondo fisico e sociale ed è il frutto del lavoro di interpretazione, riflessione e analisi che ciascuno svolge mentre osserva, analizza ed esperisce ciò che lo circonda.Se i blog cono per loro natura processi di comunicazione, di socializzazione e di costruzione di conoscenza, la psicopedagogia costruttivista costituisce lo scenario teorico entro cui collocare l’impiego didattico di questa tecnologia.

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Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete

a) Costruttivismo:• Al centro del processo di insegnamento/apprendimento c’è lo studente;• L’apprendimento è un processo di costruzione sociale delle conoscenze.

b) Cooperative learning:L'Apprendimento Cooperativo (AC) è una modalità di apprendimento che si basa

sull’interazione all’interno di un gruppo di allievi che collaborano, per cercare di raggiungere un fine comune, attraverso un lavoro di approfondimento e di apprendimento.

L’apprendimento cooperativo è quindi una nuova visione pedagogica e didattica che utilizza il coinvolgimento emotivo e cognitivo del gruppo come strumento di apprendimento ed alternativa alla tradizionale lezione accademica frontale.

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Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete

c) Peer education:La peer education è una strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio "di conoscenze, d’emozioni e d’esperienze" da parte di alcuni membri del gruppo ad altri membri di pari status; un intervento, secondo questa prospettiva, che mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un’esperienza profonda ed intensa e da un forte atteggiamento di ricerca, di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti.

d) Brainstorming:Il brainstorming (letteralmente: tempesta cerebrale) è una tecnica di creatività di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema. Sinteticamente consiste, dato un problema, nel proporre ciascuno liberamente soluzioni di ogni tipo (anche strampalate o con poco senso apparente) senza che nessuna di esse venga minimamente censurata. La critica ed eventuale selezione interverrà solo in un secon-do tempo, quando la seduta di brainstorming è finita.

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Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete

e) Individualizzazione.

Ogni alunno ha la possibilità di esplorare e approfondire contenuti di proprio interesse.

f) Problem solving.

Il problem solving rimanda a processi cognitivi in cui prevale il pensare, il ragionare, il fare ipotesi, attività che richiedono l’impiego di abilità relative alla gestione di informazioni strutturate più che l’applicazione di procedimenti meccanici volti all’esecuzione esclusiva di calcoli. Tali attività favoriscono l’acquisizione di competenze trasversali ai diversi contesti disciplinari riconosciute ormai essenziali per un inserimento attivo e consapevole dei giovani nella società. Con queste attività si intende anche stimolare nei giovani l’interesse a sviluppare le capacità richieste.

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Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete

L’inserimento di una tecnologia come il blog, in una prospettiva che tiene conto delle indicazioni appena illustrate, esorta alla ridefinizione di alcune tradizionali dicotomie: insegnamento e apprendimento, formale e informale, scuola e vita.I nodi di interesse e di criticità concernenti la didattica con il blog che sembrano poter costituire non solo il punto di arrivo di questo processo ma anche, lo spazio per il rilancio di possibili discussioni e vie di ricerca:- la centralità del formatore;- una progettazione partecipata e flessibile;- una risorsa per l’apprendimento personale;- l’allargamento di ambienti di apprendimento;

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Per l’incontro tra scuola e tecnologie di rete

- equilibrio tra formalità e informalità. La didattica scolastica è costituita da regole, obiettivi , forme, compiti e doveri formativi; quando una tecnologia informale come il blog entra a scuola per essere impiegata a scopo didattico e non solamente comunicativo non può sfuggire da una logica normalizzante e di controllo esercitata dall’intenzionalità formativa. Informalità e formalità possono convivere, ma in una posizione di equilibrio. Se ci si sposta eccessivamente lungo la direzione dell’informalità pura, allora si corre il rischio di perdere il carattere “didattico” e ci si colloca fuori dalla scuola.

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Intelligenza collettivaCompetenza – comprensione – conoscenze

Pierre Lèvy

• Le competenze sbloccano l’accesso individuale che deve essere usato per trarre conoscenze;

• Comprensione: comunicazione, discussione, dibattito ed esperienza diretta;

• La conoscenza è la consapevolezza e la comprensio-ne di fatti, verità o informazioni ottenuti attraverso l'esperienza o l'apprendimento.

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Intelligenza connettivaDerrick de Kerckhove

• Le tecnologie in rete non solo offrono una rete di distribuzione delle conoscenze, ma mettono in relazione le intelligenze di chi li usa con un effetto moltiplicatore.

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Zona di sviluppo prossimaleLev Vygotskij

• Tecnologie per promuovere e anticipare lo sviluppo umano, promotrici della "zona di sviluppo prossimale".

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Vivere digitaleRiscontri scientifici

• In uno studio apparso nell’ottobre 2008 su «Scientific American», Gary Small, professore in neuroscienze della UCLA, ha scoperto che vi sono incrementi maggiori in attività cerebrali nei processi decisionali e nei processi cognitivi complessi supportati dall’uso pervasivo delle tecnologie digitali, rispetto agli stessi processi sollecitati attraverso la lettura.

(Small e Vorgan, 2008).

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Vivere digitaleRiscontri scientifici

La lettura di un libro e di ricerca di informazioni in rete attivino le medesime aree del cervello preposte al comando del linguaggio, della lettura, della memoria e delle abilità visive: negli internauti più esperti è stata riscontrata anche una attività addizionale in aree separate, responsabili della capacità decisionale e della articolazione dei ragionamenti strutturati.L’invecchiamento del cervello può essere contrastato attraverso l’allenamento cerebrale delle aree sollecitate dai processi di ricerca delle informazioni in rete.

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Riflessioni

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Apprendere “dentro” e “fuori” la scuolaA scuola Nella Vita

Cognizione individualeLe attività non sono quasi mai di gruppo; sono generalmente individuali e gli alunni vengono valutati per le competenze personali.

Attività mentale “pura”Si svolge un’attività mentale astratta, spesso distaccata dal contesto, slegata da esigenze reali.

Manipolazione dei simboliL’apprendimento è centrato sui “simboli” e sul loro codificato.

Principi generaliSi imparano abilità e principi teorici generali.

Cognizione condivisaSi ricorre sempre agli altri, all’interazione, alla condivisione, allo scambio di idee, consigli, pareri, materiali, risorse.

Manipolazione di strumentiOgni attività mentale è svolta attraverso l’uso, la manipolazione di strumenti concreti.

Ragionamento contestualizzatoOgni attività è situata nella logica delle situazioni reali e contestualizzata in un contesto che ha significato.

Competenze specificheSi imparano competenze specifiche richieste dalla situazione, fortemente situate.


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