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a.acc. 2011/2012!
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Il processo storico evolutivo che ha portato alla concezione attuale dell’ospedale NON è stato caratterizzato da uno sviluppo lineare e costante, MA dall’alternanza di lunghi periodi di stasi (in cui il tipo edilizio è rimasto pressoché invariato), seguiti da bruschi cambiamenti ed evoluzioni.
I fattori propulsivi per lo sviluppo tipologico delle strutture ospedaliere sono stati interni alla ricerca formale e architettonica ed esterni.
Tra questi ultimi vanno ricordati quali fattori di sviluppo:
epidemie
dalla fine del 1300 in poi alcune gravi epidemie determinano radicali cambiamenti nell’offerta sanitaria e nella organizzazione complessiva della sanità, con notevoli ricadute sulla struttura stessa degli ospedali
scoperte medico-scientifiche l’avvento della batteriologia nel 1800 ha rivoluzionato sia le conoscenze scientifiche fino ad allora acquisite, sia i modi di organizzazione funzionale e spaziale degli ospedali
PREMESSA
Processo evolutivo
non lineare
Spinte allo sviluppo
epidemie
scoperte scientifiche
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Le radici etimologiche della parola “ospedale”:
Hospes ospite, ospitalità
Hospitalis la parte dell’abitazione romana dedicata ad accogliere i visitatori
Hostis nemico
Da questa apparente contraddizione nasce l’idea antichissima della duplice funzione primaria dell’ospedale:
dare ricovero e assistenza ai bisognosi
difendere e proteggere la società dalle malattie e dai contagi
ETIMOLOGIA
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LE ORIGINI
Valetudianrium
Vetera – I sec. d.C.
Gli ospedali da campo romani
Ingresso
Atrio
Camere
Corridoio
Porticato
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Si impone che ogni ordine religioso realizzi e gestisca almeno un ospizio per poveri, viandanti e malati, definendo una prima rudimentale rete di presidi, diffusa sul territorio in questi “luoghi ospitali” (xenodochi) l’assistenza era offerta a tutti i bisognosi, ed era più simile ad un sostegno caritatevole che non ad un un vero supporto sanitario
vengono realizzati ricoveri in prossimità dei monasteri, lungo le vie dei pellegrinaggi, anche se si tratta di strutture prive di specificità funzionale e spaziale
Si differenziano gli organismi edilizi in base al tipo di persone ospitate (infermi, anziani, forestieri, poveri, bambini) ma in nessun caso si distingue all’interno di ogni categoria, tra tipologie differenti di malattie il rischio di ammalarsi all’interno di queste strutture era altissimo
Spesso venivano utilizzati ambienti ricavati all’interno di strutture monastiche esistenti, mentre nel caso di nuove edificazioni l'impostazione tipologica corrente era quella ad aula, a sviluppo lineare con una o più navate e l’altare posto in posizione terminale
LE ORIGINI
Concilio di Nicea (325 d.C)
Dal IV sec.
Dal VI sec.
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Abbazia di San Gallo Svizzera 820 d.C.
Costituisce il primo esempio noto di struttura sanitaria che preveda una
specifica articolazione funzionale e spaziale.
Sala trattamenti sanitari
Orto medicinale
Chiesa Ambulatorio medico
Infermeria isolamento
LE ORIGINI
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Scoppia una epidemia di peste che si diffonde in meno di un anno in tutta Europa muore il 10% della popolazione europea, ma in alcune città di mare - dotate di porti - la mortalità fu del 30% degli abitanti
Si adottano le prime forme di “quarantena” per alcuni forestieri e per le persone più a rischio
Viene istituito a Venezia presso il monastero di S. Maria di Nazareth il primo lazzaretto la prima e più potente concretizzazione della funzione di difesa del sano dal malato che risiede nell’idea stessa di ospedale
Fornire cure mediche cessa di essere una attività caritatevole, ma diventa un’attività socialmente ed economicamente necessaria. Si comprende come la guarigione di un uomo significhi il recupero sociale di una unità lavorativa indispensabile, soprattutto dopo il crollo demografico succeduto alle epidemie
LE EPIDEMIE ELEMENTI DI SPINTA ALL’INNOVAZIONE
1347 Messina
1377
1423
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Nella realizzazione di un nuovo ospedale si iniziano a coinvolgere diverse figure professionali, infatti la committenza chiama oltre all’architetto anche altri tecnici esperti dell’igiene, degli impianti e degli aspetti ambientali (clima, umidità, venti).
Tuttavia, nonostante alcuni segni di evoluzione le strutture ospedaliere continuano ad avere livelli insufficienti di organizzazione ed efficienza; sono infatti caratterizzate da:
alti gradi di affollamento, scarse condizioni igieniche, con mancanza quasi totale di servizi, aerazione e illuminazione insufficienti.
queste strutture sono dunque luoghi malsani, in cui è facile contrarre malattie più gravi di quelle per le quali si era stati ricoverati, infatti:
i malati non venivano distinti né per malattia né per gravità; spesso venivano messi in due per ogni letto; in molti casi i malati venivano messi a contatto con convalescenti; le attività mediche e chirurgiche vengono eseguite nelle stesse sale di degenza, ovviamente senza anestesia.
FATTORI EVOLUTIVI ED ELEMENTI DI CRITICITA’
Fattori evolutivi
Elementi critici
affollamento
igiene inesistente
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L’ospedale non poteva essere più considerato come un luogo generico dove ospitare i malati, ma doveva diventare una struttura specializzata con proprie caratteristiche spaziali, funzionali e organizzative, rivestendo anche un nuovo ruolo civile.
Nel 1456 su commissione del Duca Sforza, ad opera del Filarete viene realizzato a Milano l’Ospedale Maggiore, denominato “Cà Granda”. Ispirato all’ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze costituisce un deciso passo in avanti nell’evoluzione del tipo edilizio ospedaliero.
LA “RIVOLUZIONE” TIPOLOGICA E TECNOLOGICA DEL RINASCIMENTO
L’OSPEDALE MAGGIORE di MILANO
Grandi dimensioni
Asse centrale di simmetria
Grande cortile porticato di ingresso
Due organismi quadrati strutturati con un
sistema di degenza disposto a crociera
(bracci 42 x 9.5 m. per 40 degenti ciascuno)
Cortili interni per illuminazione e areazione
Ospedale Maggiore Milano – 1456
Filarete
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Ospedale Maggiore Milano – 1456
Filarete
Dettaglio di una delle due crociere.
L’ospedale assume un nuovo ruolo come fatto architettonico: si propone come grande architettura civile
L’OSPEDALE MAGGIORE di MILANO
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Rapporto aeroilluminante Dotazione servizi,
collocati in corridoi adiacenti gli spazi di
degenza Impianti di scarico
continuamente dilavati e aerati
Scantinati per riduzione umidità
Standard di superficie previsto: circa 10 mq/PL
Ospedale Maggiore Milano – 1456
Filarete
Dettaglio di una delle due crociere.
Aperture di grandi dimensioni per aerare adeguatamente i locali e a grande altezza da
terra per ridurre i fenomeni di abbagliamento e per non
sottoporre i degenti a correnti d’aria dirette
Portici per limitare il
riscaldamento estivo per
irraggiamento diretto delle
aperture
Servizi igienici
Canalizzazioni impiantistiche ispezionabili
Volume utile per le degenze
elevato
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a.acc. 2011/2012!ROMA
Ospedale S. Spirito Roma
1474 – 1482
Vista prospettica dell’intersezione della
crociera.
L’ospedale S. Spirito di Roma, come molti altri in Italia e in Europa, è realizzato sull’esempio dell’Ospedale Maggiore di Milano, che da tipo edilizio innovativo diviene presto un modello di riferimento.
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a.acc. 2011/2012!
si fanno giacere due malati in ogni letto
si riscaldano gli ambienti con bracieri e si illuminano con lumi a olio
si progettano ospedali con lo scopo di ospitare il maggior numero di malati nel minor spazio possibile
Hotel Dieu – Parigi 1772
5000 ricoverati
rischi di contagio
ambienti saturi di fumo e nocivi
sovraffollamento e insufficienza di servizi
UN ESEMPIO …
alla fine del 1700…
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a.acc. 2011/2012!LA “RIVOLUZIONE” TIPOLOGICA E TECNOLOGICA DEL XIX SECOLO
L’OSPEDALE a PADIGLIONI
Hospital Lariboisière Parigi 1839 – 1854
M.P. Gauthier
Altezza contenuta (max. 3 piani)
Separazione funzionale
Separazione dei pazienti per tipo di malattia
Dotazione di servizi
Rapporto aeroilluminante
Attenzione alle condizioni igieniche dei locali e dei
pazienti
Dotazione di verde
Blocco operatorio
Degenze
Distribuzione
Spazi verdi
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a.acc. 2011/2012!L’OSPEDALE a PADIGLIONI
St. Thomas Hospital Londra – 1871
Pianta di una stecca tipo di degenza
(Nightingale Ward)
30 posti letto (+1 in isolamento)
Maggiore dotazione servizi
Migliore rapporto aeroilluminante
Servizi igienici
Servizi igienici
Locale infermiera
Deposito medicinali
Finestra (una per posto letto)
Letto in isolamento
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a.acc. 2011/2012!
Ospedale Virchow Berlino – 1906
MODELLI ESTENSIVI DI SFRUTTAMENTO TERRITORIALE
Problemi determinati dall’eccessivo sviluppo dimensionale:
1. forte frammentazione dell’organismo ospedaliero
2. dispersione e lontananza delle diverse funzioni
3. inutilità della separazione fisica di malati affetti da malattie differenti in edifici separati a causa dei migliori strumenti di controllo sulla diffusione delle infezioni
4. inadeguatezza morfologica alla crescente complessità funzionale degli ospedali moderni
5. costi elevati di costruzione, manutenzione e gestione
L’OSPEDALE a PADIGLIONI
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Ospedale Maggiore Milano
1933 – 1939
L’OSPEDALE a PADIGLIONI
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a.acc. 2011/2012!
Ospedale Maggiore Milano
1933 – 1939 Padiglione a corridoio
Ospedale Generale Norimberga
1893 Padiglione a corridoio
UN ESEMPIO TIPOLOGICO DI PADIGLIONE: il padiglione A CORRIDOIO
L’OSPEDALE a PADIGLIONI